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Perdu
12-04-02, 12:43
Le compagnie aeree trattano i sardi come bestie



I viaggiatori sardi? Alitalia e Meridiana li trattano come bestie. Prima, per volare, pagavano di più. Ma ora non trovano più posti sugli aerei, finiscono in coda alle liste d'attesa e lottano perdendo contro la pratica dell'overbooking. Come se non bastasse, dopo la partenza della legge sulla continuità territoriale, chi vive nell'isola è costretto a versare sei euro in più per ogni tratta.
È la tassa-crisi - la YQ charge - dichiarata illegittima eppure ancora in vigore per le maggiori compagnie aeree. Sola eccezione: AirOne, che applica alla lettera il contratto siglato con l'Enac. La sequela di denunce è arrivata da Adiconsum, Federconsumatori e Unione dei consumatori, i cui dirigenti ieri mattina hanno incontrato l'assessore regionale ai trasporti Tore Amadu e subito dopo i giornalisti. Prima iniziativa annunciata, un'azione inibitoria - depositata ieri al tribunale di Oristano - contro Alitalia e Meridiana per bocciare la tassa-crisi: «Dev'essere cancellata - ha ripetuto Giorgio Vargiu, dell'Adiconsum - perchè è solo un escamotage escogitato da due compagnie per guadagnare di più». L'Enac ha provato a bloccarla con una lettera, le compagnie non hanno neppure risposto. All'assessore Amadu è stato chiesto di farsi interprete della richiesta all'incontro con l'Enac, già programmato a Roma per l'11 aprile: l'assessore si è dichiarato d'accordo su tutto.
Le tre associazioni non ce l'hanno con la legge che ha imposto gli oneri di servizio: «E' una grossa conquista per i sardi - hanno detto - noi vogliamo solo togliere le armi a chi sta cercando di combatterla». Ce l'hanno quindi con Alitalia e Meridiana «che - al contrario di AirOne - la applicano in modo distorto, per continuare a spremere i viaggiatori della Sardegna». C'è la richiesta di costituire una commissione mista di controllo e di verifica cui partecipino Enac, Regione e rappresentanti dei vettori e dei consumatori, con un osservatorio: «L'obbiettivo è dare alla Regione le chiavi della cassa - hanno spiegato Giorgio Vargiu e Carlo Spano (Federconsumatori) - perchè le compagnie non abbiano garantiti i rimborsi quale che sia la qualità del servizio. E' la Regione che deve vigilare, perchè l'Enac finora si è mosso pochissimo sul fronte della tutela dei viaggiatori sardi». Ma vediamo, punto per punto, che cosa sta accadendo - secondo la denuncia delle tre associazioni - nel trasporto aereo.
Voli e posti. Nel contratto stipulato con l'Enac le compagnie si erano impegnate a garantire voli e posti sufficienti a coprire le esigenze di movimento dei sardi, alle tariffe concordate e in cambio del 'rimborso' stabilito dal governo: 35 milioni di euro in tutto, 18 milioni alla sola Alitalia per il Cagliari-Roma. In realtà ormai da mesi è impossibile trovare un posto sulle linee 'onerate' se non si prenota molti giorni prima. Il perchè, secondo le associazione dei consumatori, è questo: «Le compagnie hanno diviso i posti in tre fasce: first class, classe york e sardi. Una volta esauriti i posti a tariffa ridotta, si può volare solo a tariffa piena. Il contratto non viene rispettato».
Liste d'attesa. Se un passeggero sardo s'iscrive alla lista d'attesa su una delle linee onerate, deve aspettarsi di essere scavalcato da chiunque abbia prenotato un volo con prosecuzione: «Alitalia e Meridiana privilegiano chi vola spendendo di più, tanto poi i milioni del governo arrivano lo stesso».
Voli con scalo. Un Cagliari-Venezia prima della continuità territoriale costava meno - 230 euro contro i 270 di oggi - perchè il viaggiatore pagava il volo fra le due città, senza il transito a Fiumicino. Ora si pagano due voli e il conto finale è più salato, perchè ad ogni atterraggio entrano in gioco la tassa-crisi e le tasse aeroportuali.
Overbooking. Secondo le tre associazioni è diventata una consuetudine per le due maggiori compagnie, che pur di evitare il rischio di viaggiare con qualche posto vuoto vendono anche trenta-quaranta biglietti oltre la capienza degli aeromobili.
Servizi a bordo. Subito tagliati, ora stanno gradualmente tornando. «Il problema non è una caramella in meno - ha osservato Vargiu - ma l'umiliazione che i viaggiatori sardi devono subire». Trasparenza. Impossibile - secondo le associazioni di consumatori - conoscere i dati sulla disponibilità dei posti: «Neppure le agenzie di viaggi hanno accesso a queste informazioni, la sola compagnia che le mette a disposizione è AirOne». Risultato: non è possibile controllare quanti sono i viaggiatori a tariffa ridotta e quanti a tariffa piena. Sarebbe importante saperlo, per stabilire a quanto ammonta il deficit di posti a disposizione dei sardi.
Prospettive. Le tre associazioni vorrebbero la continuità territoriale in entrambe le direzioni, perchè anche chi vive fuori dall'isola sia incentivato a venirci.