Gianmario
12-04-02, 13:54
Varese - Le devastazioni dell'ottobre del 1998 in occasione del derby con il Como crearono, oltre ai danni materiali, anche un danno all'immagine della città
Il Comune chiede i danni morali agli ultrà
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È la prima volta che un'amministrazione pubblica chiede un risarcimento per i danni morali derivanti dallo scontro tra tifoserie durante un derby. La giornata inquisita risale all'ottobre del 1998. In quell'occasione i tifosi biancorossi misero a ferro e fuoco i luoghi nei pressi dello stadio e ingaggiarono un lungo scontro con le forze dell'ordine, che a loro volta cercavano di evitare la collisione tra le due tifoserie. Una giornata di ordinaria follia, il cui risultato fu uno scenario apocalittico, ripreso da tutti i media locali e nazionali. Un derby che costò caro alla città e non solo in termini materiali.
Al processo di fronte al tribunale di Varese, sono comparsi 35 ultrà biancorossi, e il Comune di Varese si è costituito parte civile per il risarcimento dei danni materiali e morali. La seconda richiesta è una vera e propria novità che potrebbe creare il primo precedente importante nella giurisprudenza,. «Sulla richiesta di risarcimento per i danni materiali - dice l'avvocato del comune di Varese Maurizio Bernasconi - non ci dovrebbero essere problemi. Sulla richiesta dei danni morali staremo a vedere. Abbiamo avanzato la richiesta perché nei fatti contestati, oltre ai danneggiamenti materiali, è stato causato un danno d'immagine alla città, una turbativa alle famiglie che abitavano nel circondario, considerato che il comune ha l'obbligo di tutelare al tranquillità dei cittadini. Io non ho trovato precedenti giurisprudenziali di richieste in tal senso, aspetteremo la prossima udienza». L'udienza è stata rinviata al 18 settembre prossimo per l'assenza di alcuni imputati.
Il Comune chiede i danni morali agli ultrà
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È la prima volta che un'amministrazione pubblica chiede un risarcimento per i danni morali derivanti dallo scontro tra tifoserie durante un derby. La giornata inquisita risale all'ottobre del 1998. In quell'occasione i tifosi biancorossi misero a ferro e fuoco i luoghi nei pressi dello stadio e ingaggiarono un lungo scontro con le forze dell'ordine, che a loro volta cercavano di evitare la collisione tra le due tifoserie. Una giornata di ordinaria follia, il cui risultato fu uno scenario apocalittico, ripreso da tutti i media locali e nazionali. Un derby che costò caro alla città e non solo in termini materiali.
Al processo di fronte al tribunale di Varese, sono comparsi 35 ultrà biancorossi, e il Comune di Varese si è costituito parte civile per il risarcimento dei danni materiali e morali. La seconda richiesta è una vera e propria novità che potrebbe creare il primo precedente importante nella giurisprudenza,. «Sulla richiesta di risarcimento per i danni materiali - dice l'avvocato del comune di Varese Maurizio Bernasconi - non ci dovrebbero essere problemi. Sulla richiesta dei danni morali staremo a vedere. Abbiamo avanzato la richiesta perché nei fatti contestati, oltre ai danneggiamenti materiali, è stato causato un danno d'immagine alla città, una turbativa alle famiglie che abitavano nel circondario, considerato che il comune ha l'obbligo di tutelare al tranquillità dei cittadini. Io non ho trovato precedenti giurisprudenziali di richieste in tal senso, aspetteremo la prossima udienza». L'udienza è stata rinviata al 18 settembre prossimo per l'assenza di alcuni imputati.