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Visualizza Versione Completa : Un primo passo per tornare a vincere



Claudio (POL)
18-04-02, 00:08
Ulivo-Rifondazione, l’unità d’azione è realtà: ostruzionismo e referendum
di Simone Collini - L'Unità

È durata appena un’ora ma a nessuno è sfuggito il suo profondo significato politico. Perché era la prima volta che accadeva. Perché veniva a cadere proprio il giorno dopo lo sciopero generale. E perché in quei sessanta minuti sono state prese importanti decisioni.
Si è svolta ieri a Roma la prima riunione unitaria delle opposizioni. Deputati dell’Ulivo e di Rifondazione comunista che insieme al segretario del Prc Fausto Bertinotti e ai leader delle forze del centrosinistra (Rutelli, Fassino, Boselli, Rizzo, Mastella e Pecoraro Scanio) hanno messo a punto un programma per realizzare un’efficace opposizione alle politiche della maggioranza di governo. È stato deciso, in generale, di stipulare un «patto di consultazione» tra Ulivo e Prc e, più in particolare, di procedere con l’ostruzionismo in Parlamento sull’articolo 18 e di approvare un pacchetto di referendum che riguardano questioni sociali, legalità e ambiente.
Soddisfazione per gli esiti dell’incontro è stato espresso da Luciano Violante (Ds) come da Alfonso Gianni (Rifondazione), da Enrico Letta (Margherita) come da Marco Rizzo (Comunisti italiani) e Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi). Ha avanzato qualche riserva Ugo Intini, dello Sdi; a suo giudizio «all’assemblea non si è deciso nulla» e ha espresso perplessità sulla proposta di procedere con l’ostruzionismo sull’articolo 18; in linea di massima ha però affermato di guardare positivamente ad un’alleanza tra quella che ha definito la «sinistra riformista» e la «sinistra massimalista».
Il bilancio, al termine dell’incontro, è ampiamente positivo, tanto da far prevedere un’analoga iniziativa dei senatori e, già per la prossima settimana, una riunione a livello di presidenza dei gruppi. A preannunciarlo è lo stesso Violante, che insieme a Castagnetti, Boato e Giordano era ieri al tavolo della presidenza. È entusiasta il capogruppo della Quercia alla Camera. «Berlusconi è riuscito nel miracolo di ricompattare i sindacati, unire la sinistra, riavvicinare l’Ulivo a Rifondazione e dividere la Confindustria. Troppa grazia!». Ironia a parte, Violante sottolina il «significato politico» dell’appuntamento: «Il fatto che le opposizioni in Parlamento si riuniscano il giorno dopo lo sciopero lo dimostra. È questo un segnale di avvio dell’unità di azione nei termini che via via decideremo». In perfetta sintonia Fausto Bertinotti, che sottolinea il legame tra l’iniziativa e lo sciopero generale: «Oggi le opposizioni rispondono a quella straordinaria mobilitazione di massa». La «convergenza», riferisce il segretario del Prc, «cammina su due gambe»: «Da un lato la radicalizzazione della lotta nelle istituzioni, nel Parlamento, contro le scelte del governo, con l’ostruzionismo; dall’altra con la sollecitazione alle forze politiche dell’opposizione per costruire un pacchetto di referendum con le quali battere il governo su questo terreno». Su quest’ultimo punto, mette in guardia contro i rischi di una moltiplicazione di referendum Marco Rizzo, capogruppo alla Camera dei Comunisti italiani: «Quello sull’articolo 18 si può vincere e segnare una sconfitta del governo; bisogna però considerare attentamente gli altri, vedere bene quelli che determinano il massimo di unità al nostro interno e il più ampio consenso nella società».
Si aspettava forse qualcosa di più, o forse qualcosa di diverso Rosy Bindi, della Margherita, che sul finire dell’incontro si è rivolta ai membri del tavolo della presidenza per chiedere se e per quando è previsto il prossimo appuntamento. Quello di ieri, ha infatti lamentato, è stato di carattere politico e non tecnico, come si aspettava. Violante l’ha rassicurata rispondendo: «L’iniziativa di oggi è solo un primo passo e ha un segno dichiaratamente politico, anche per rispondere alla straordinaria mobilitazione di ieri. Altre - ha annunciato - ne seguiranno entro breve».

Non posso fare a meno di ripensare alla manifestazione di Roma del 2 marzo. Rifondazione non era presente, ma la voglia di unità era così palpabile che mi sono trovato a sentire mie anche le bandiere dei Popolari (assicuro che ero assolutamente sobrio :) ). Questo è solo il primo passo, ma forse, figlio anche di quella giornata. Uniti si vince.

Claudio.

alonehusky
18-04-02, 00:30
il primo vero passo per vincere è,in realtà cambiare in toto questi dirigenti.soprattutto,se ripresentate rutelli rivince berlusconi.
io vi voto,anche se mi turo il naso,perchè tra mi due mali siete il minore

Claudio (POL)
18-04-02, 00:55
Originally posted by alonehusky
il primo vero passo per vincere è,in realtà cambiare in toto questi dirigenti.soprattutto,se ripresentate rutelli rivince berlusconi.
io vi voto,anche se mi turo il naso,perchè tra mi due mali siete il minore

Il senso era un altro. Sottolineavo il significato politico di questo "incontro". Posso garantirti di non essere mai stato tenero con questi dirigenti, ma in questo momento non si può non apprezzare il loro tentativo. Stabilire se il merito sia loro o nostro mi interessa poco (anche se una mia idea ce l'ho). Trovo positivo il fatto che si muovano, finalmente, nella direzione richiesta da milioni di cittadini. Saluti Claudio.