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il Gengis
12-04-09, 17:14
Seconda lingua comunitaria: Era, vinto il ricorso al Tar


Roma, 7 aprile 2009

• Dichiarazione di Giorgio Pagano, Segretario dell'Associazione radicale esperanto

"Ci era chiaro fin dall'inizio che la norma sull'inglese potenziato andava a ledere il diritto alla seconda lingua comunitaria, contro i
principi del multilinguismo che caratterizza la poilitica linguistica europea", spiega il segretario dell’Era Giorgio Pagano.



"Non va altresì dimenticato che, inoltre, creava uno scompenso successivo tra chi aveva sostanzialmente fatto solo inglese e chi, invece, anche un'altra lingua.

L'accoglimento del TAR del Lazio del Ricorso dei docenti di seconda lingua "ai fini del riesame" costituisce una tappa importante
per la resistenza a quello che ormai possiamo definire come sistematica opera di colonizzazione anglofona del Paese".

http://www.radicali.it/view.php?id=140257

il Gengis
12-04-09, 17:14
Russia, Mellano e Manfredi: Italia sempre più agganciata al complesso militare-industriale di Putin


Roma, 7 aprile 2009

• Dichiarazione di Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (vice-presidente Comitato Nazionale RI)

Due anni fa, il 4 aprile 2007, Eni rilevò, partecipando a un'asta pubblica successiva al fallimento del gigante energetico Yukos (e al arresto, processo e internamento in un carcere siberiano del suo proprietario Mikhail Khodorkovsky), una quota pari al 20 per cento della società petrolifera Gazprom Neft. Autorevoli commentatori europei accusarono ENI (ed Enel) di fare l' "utile idiota" per conto di Gazprom, dando credibilità internazione a un'operazione dall'esito scontato e fungendo da paravento a Gazprom, evitandole ripercussioni legali da parte degli avvocati di Khodorkovsky. L'allora Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera Daniele Capezzone si fece interprete di tali critiche, presentando il 16 aprile 2007 un'interrogazione a risposta scritta con altri deputati radicali della Rosa nel Pugno (4/03282, Capezzone/Turco M./Mellano/Poretti).


Oggi, Gazprom ha esercitato l'opzione, riacquistando il 20% di Gazprom Neft, mentre il regime russo sta preparando un ulteriore processo-farsa nei confronti di Khodorkovsky per allungargli di almeno quindici anni il soggiorno nelle patrie galere.


Saremmo sinceramente curiosi di sapere se l'ex militante radicale Daniele Capezzone sia rimasto fermo nelle sue critiche al matrimonio d'interessi di Eni e Enel con Gazprom e se condivida ancora la nostra preoccupazione per un "sistema Italia" sempre più agganciato al complesso militare-industriale russo, non solamente per quanto riguarda il gas e il petroli ma (scopriamo oggi leggendo le agenzie) anche rispetto alla tecnologia nucleare (sarà contento il premier francese Sarkozy con il quale Berlusconi ha firmato, solamente un mese e mezzo fa, un accordo di collaborazione in materia).


La ciliegina sulla torta sarà, a fine mese, la firma dell'accordo Berlusconi-Putin riguardante il potenziamento del gasdotto South Stream: un'opera che si pone chiaramente in alternativa al progetto Nabucco dell'Unione Europea.


Oggi Putin in persona ha voluto dire "grazie" (in italiano) ad Eni e Enel, evidentemente hai i suoi buoni e consistenti motivi. Noi non possiamo associarci a tali ringraziamenti".

il Gengis
12-04-09, 17:15
Crisi: De Lucia, boom della cassa integrazione, come volevasi dimostrare. Ancora tutti d’accordo, da Sacconi ai sindacati, per non fare le riforme indispensabili per i lavoratori e i disoccupati
Il monocorporativismo perfetto è sempre più trionfante


Roma, 8 aprile 2009

• Dichiarazione di Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali italiani

Come volevasi dimostrare, i dati sulla Cassa integrazione (sia ordinaria che straordinaria) stanno assumendo le dimensioni di una inarrestabile valanga: + 925 per cento la cassa ordinaria nel mese di marzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+ 7.000 per cento nel settore metallurgico!), mentre la Cassa straordinaria è aumentata intanto di 40 milioni di ore.


Contemporaneamente la Fiat – dopo aver detto di essere “l’unica azienda automobilistica al mondo a non aver annunciato esuberi”, si appresta a collocare in Cassa integrazione 1.000 impiegati per quattro mesi, ossia a fare quello che fa da sempre: presentare esuberi definitivi come eccedenze temporanee.


Quanto sta accadendo, solo che lo si voglia vedere, è chiaro: lunghi periodi di cassa ordinaria, poi di cassa straordinaria, poi di mobilità, fino alla definitiva espulsione dal mercato (legale) del lavoro. In questa situazione essere contro le riforme strutturali del welfare e delle pensioni – come, con la sola esclusione dei radicali, tutti, da Sacconi ai sindacati – è da irresponsabili: così come è da irresponsabili lasciare cadere nel nulla gli appelli riformatori di autorevoli economisti, come il professor Giavazzi.


L’alternativa è chiara: da una parte i radicali, l’importanza di regole nuove, certe e adeguate nell’interesse generale; dall’altra il monocorporativismo sempre più perfetto, le risposte emergenziali alle emergenze, gli interventi permanentemente “in deroga”: di “strutturale” ci sono solo i danni della partitocrazia.

il Gengis
12-04-09, 17:15
Pena di morte in Irak: allarme per 128 condannati a morte, anche per omosessualità. Interrogazione.
Le autorità annunciano 20 esecuzioni a settimana. Allarme di Amnesty International e delle Ong umanitarie. Interrogazione parlamentare dei deputati Radicali – Pd.


Roma, 8 aprile 2009

Il grave incremento di condanne a morte in Irak desta grave preoccupazione tra le Ong internazionali che si battono per la difesa dei diritti umani. Amnesty International ha recentemente lanciato un appello per salvare la vita a 128 condannati a morte, tra questi anche persone accusate di omosessualità. Le autorità irakene hanno fatto sapere di voler eseguire le condanne a morte a gruppi di 20 a settimana. Lo scorso febbraio il Governo italiano aveva fatto proprio un Ordine del Giorno dei deputati radicali del Pd che prevede specifiche clausole per assicurare il rispetto dei diritti umani analoghi a quelli previsti dall'Unione europea relativamente al suo impegno di cooperazione con l’Irak.


Su questa vicenda i deputati radicali del Pd, primo firmatario Matteo Mecacci, hanno depositato la seguente interrogazione parlamentare a risposta scritta:


Al Ministro degli Esteri e al Presidente del Consiglio dei Ministri





Per Sapere – premesso che:

- Il 9 marzo 2009 il Consiglio giudiziario supremo iracheno ha informato Amnesty International dell'avvenuta conferma da parte del Consiglio presidenziale dell'Iraq di 128 condanne a morte;

- tutte le 128 persone sono a rischio di esecuzione imminente. Le autorità hanno annunciato l'intenzione di eseguire le condanne a morte a gruppi di 20 persone a settimana.;

- Nessun dettaglio è stato reso disponibile dal Consiglio giudiziario supremo in merito ai casi delle 128 persone a rischio di esecuzione, neanche riguardo alle loro identità. Non è noto se tra le 128 persone vi siano prigionieri trasferiti dalla custodia statunitense a seguito dell'Accordo tra il governo americano e quello iracheno, entrato in vigore il 1° gennaio 2009 che prevede il trasferimento di detenuti dalla custodia statunitense a quella irachena e il ritiro delle truppe Usa dall'Iraq entro la fine del 2011;

- Le condanne a morte sono state inizialmente comminate dalle Corti penali di Baghdad, Bassora e di altre città e province con accuse basate sul Codice penale iracheno e sulla Legge anti-terrorismo, tra le quali omicidio e rapimento. Amnesty International teme che molti imputati possano essere stati condannati a seguito di processi iniqui non conformi agli standard internazionali;

- secondo alcune ong e associazioni per la difesa dei diritti delle persone gay, tra i 128 condannati a morte vi sono anche persone accusate di omosessualità; secondo il portavoce dell’organizzazione umanitaria, Iraqi Lgbt, Ali Hili, le uccisioni per pena capitale hanno avuto un allarmante incremento con l’insediamento del nuovo regime nel 2004 e sono costate la vita a 17 attivisti della sua organizzazione;



- in Irak la pena di morte è stata sospesa nel 2003 mentre si trovava sotto l'occupazione della coalizione guidata dagli Usa. Tuttavia, da quando è stata reintrodotta dal governo iracheno, nell'agosto 2004, centinaia di persone sono state condannate a morte. Nel 2006 sarebbero state eseguite almeno 65 condanne, molte a seguito di processi irregolari;



- Nel 2007 almeno 199 persone sarebbero state condannate e 33 messe a morte; nel 2008 le persone condannate sono state circa 285 e almeno 34 quelle messe a morte. Il totale potrebbe essere molto più alto rispetto ai dati ufficiali poiché le cifre fornite della stampa irachena sulle condanne a morte sono sottostimate.



- il 24 febbraio 2009 il Governo italiano ha accolto un ordine del giorno (Atto Camera 9/2037/1) dei deputati radicali del Gruppo Pd che, tenendo conto della considerazione degli “accordi di cooperazione stipulati dall'Unione europea con i Paesi in via di sviluppo contengono precise clausole legali che ne subordinano l'attuazione al loro rispetto” e che “il trattato di amicizia, partenariato e cooperazione con l'Iraq prevede l'impegno al rispetto dei diritti umani solo nella parte relativa ai principi generali”, lo impegna a “a prevedere negli accordi di cooperazione bilaterali clausole per assicurare il rispetto dei diritti umani analoghi a quelli previsti dall'Unione europea”;



per sapere:

- quali iniziative il Ministro intende promuovere verso la autorità irakene affinché venga salvata la vita ai 128 irakeni condannati a morte sollecitando l’adesione alla richiesta Onu di moratoria contro la pena di morte;

- se non ritenga inoltre il Ministro che, in base all’impegno assunto dal Governo il 24 febbraio 2009, accogliendo l’odg citato in premessa, vi sia anche un obbligo politico e istituzionale a intervenire urgentemente verso l’Irak in relazione al mancato rispetto dei diritti civili e umani dei condannati a morte e delle persone omosessuali.




on. Matteo Mecacci



on. Marco Beltrandi



on. Rita Bernardini



on. Maria Antonietta Farina Coscioni



on. Maurizio Turco



on. Elisabetta Zamparutti

il Gengis
12-04-09, 17:15
Il radicale Pagano contro il “tutto-inglese" a Lucca: parte il ricorso al Tar


Roma, 8 aprile 2009

• Dichiarazione di Giorgo Pagano, segretario dell'associazione radicale Esperanto

Contro la logica del “tutto-inglese” che emerge dal Regolamento sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande del Comune di Lucca, l’Associazione Radicale Esperanto presenta un ricorso al TAR toscano per chiedere l’annullamento della parte in cui si pretende che l’intero personale assunto nel centro storico debba “essere a conoscenza della lingua inglese”.

“Un provvedimento pubblico di questo tipo - dichiara il segretario dell’Era Giorgio Pagano - è in contrasto col principio di libertà di iniziativa economica e d’impresa, perché costringe l’imprenditore a rivolgersi, a sua discrezione, ad una certo tipo di clientela piuttosto che ad un altro“.

“Sarebbe come permettere al ristoratore che preferisce attirare flussi turistici di lingua spagnola, o tedesca, o francese - aggiunge Pagano - di assumere personale che parli, non quelle lingue, bensì un'altra.Senza contare il fatto che l’imprenditore si dovrà fare carico di oneri maggiori, perché al personale con conoscenza di una lingua straniera corrispondono qualifiche contrattuali più elevate."

Pagano conclude: “Con questa condotta sempre di più gli italiani non avranno più lavoro, se non a condizione di sapere la lingua della Regina. C’è sempre da chiedersi come sia possibile che questo regime non si renda conto che oltre ad auto, moda e gastronomia, può e deve vendere anche lingua: l’italiano, anziché mirare alla sua marginalizzazione a favore della lingua coloniale mondiale”.

il Gengis
12-04-09, 17:15
Tribunale Penale Internazionale, Mecacci e Bernardini: il Governo finalmente si muove


Roma, 8 aprile 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini e Matteo Mecacci deputati radicali del Pd

Oggi, mercoledì 8 aprile 2009, in Commissione Giustizia, il Governo ha risposto a una urgente interrogazione a risposta immediata presentata dai deputati radicali del Pd Matteo Mecacci e Rita Bernardini sul mancato adeguamento normativo interno dell’Italia riguardo le norme dello Statuto di Roma che istituisce la Corte Penale Internazionale. Nella riposta del Governo ha fatto sapere che “il Disegno di Legge di adeguamento normativo è stato ultimato e che già ieri, martedì 7 aprile, è stato trasmesso al Consiglio dei Ministri per la calendarizzazione di competenza e per la successiva discussione”.


La risposta del Governo dimostra quanto sia stata opportuna la nostra iniziativa. Finalmente abbiamo saputo che il Disegno di Legge sull’adeguamento dell’ordinamento italiano alla normativa europea riguardo lo Statuto di Roma, che istituisce il Tribunale Penale Internazionale, è stato finalmente ultimato e trasmesso ieri al Consiglio dei Ministri per la calendarizzazione di competenza e la successiva discussione.




Recependo l’orientamento favorevole unanime della Commissione Giustizia, abbiamo avuto rassicurazioni dalla Presidente Buongiorno della sua intenzione di calendarizzare al più presto le Proposte di Legge sull’argomento. Durante la discussione in Commissione dell’interrogazione, abbiamo replicato al Governo quanto fosse urgente l’ approvazione di queste norme di implementazione, stigmatizzando le recenti prese di posizione del dittatore libico Gheddafi che ha definito il Tribunale Penale internazionale «una nuova forma di terrorismo mondiale». Abbiamo inoltre sottolineato al Governo la situazione paradossale in cui si trova oggi l’Italia, paese promotore del Trattato di Roma: se il Dittatore sudanese Bashir venisse a Roma oggi non potrebbe essere arrestato per i suoi crimini.

il Gengis
12-04-09, 17:15
Casu e Cappato: campagna elettorale già illegale


Roma, 8 aprile 2009

• Dichiarazione di Antonella Casu, Segretaria Nazionale di Radicali Italiani, e Marco Cappato, eurodeputato radicale e Segretario dell’Associazione Luca Coscioni

Il pluridecennale scempio di legalità e di democrazia nel nostro Paese prosegue e si aggrava sempre più.

Dopo aver abolito per 12 mesi le tribune politiche obbligatorie per legge, coloro che hanno voluto, consentito, tollerato e determinato sino ad oggi il mancato adempimento dei doveri costituzionali inderogabili da parte della Commissione parlamentare di vigilanza, stanno di nuovo assicurando che ai cittadini italiani vengano negati persino spazi minimi di conoscenza.

La campagna elettorale, formalmente iniziata da cinque giorni, si sta svolgendo in assenza del regolamento par condicio che sarebbe dovuto di già essere stato approvato dalla Commissione di vigilanza.

È chiaro l'obiettivo di questa prolungata azione di sabotaggio del diritto e della democrazia, contro cui noi Radicali, desolatamente soli, lottiamo: impedire anche le Tribune elettorali previste prima del deposito delle liste di partito, lasciando nel frattempo la cosiddetta informazione RAI libera di controllare i temi su cui gli italiani non devono discutere e di imporre protagonisti ed antagonisti di Regime.

Prediamo atto che tutto questo avviene nel silenzio della massime Istituzioni del Paese e nella manifesta incapacità dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di far rispettare i propri provvedimenti oltre che le leggi, nonché nella sistematica elusione del controllo giurisdizionale sull'attentato in corso ai diritti civili e politici degli italiani.

il Gengis
12-04-09, 17:16
Rai, Beltrandi: con Zavoli commissione fuorilegge come mai prima


Roma, 8 aprile 2009

• Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai

Oggi, come esattamente avevo pubblicamente previsto già lunedì, a causa dell'errato Ordine del Giorno, la Vigilanza Rai non ha avuto il tempo di approvare le delibere sulle tribune politiche in periodo non elettorale (che non si potranno più fare per molti mesi) e quella sul question time, su cui pure i VicePresidenti e i Segretari tutti della Commissione un mese fa avevano assunto impegni pubblici.



Così come si erano impegnati a ripristinare gli spazi dell'accesso, vietati per ancora molti altri mesi.




Si è così esaudito un desiderio politico di larga parte della partitocrazia italiana, soprattutto di centro destra, di impedire diritti degli italiani riconosciuti e prescritti dalla legge vigente in termini di possibilità di informare i cittadini italiani.




Ciò è stato reso possibile anche dal comportamento del Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, che ha pervicacemente fino all'ultimo impedito che la Commissione adempisse ai suoi obblighi di legge, avendone largamente il tempo, ignorando non solo le mie richieste tempestive in merito, ma anche quelle di alcuni componenti dell'Ufficio di Presidenza, per non parlare di una Commissione che sotto la Sua presidenza mai si è potuta riunire di giovedì o di martedì, come è sempre avvenuto prima.

il Gengis
12-04-09, 17:16
Italia-Russia/Mellano e Boni su dichiarazioni Marcegaglia: la Russia si avvicini all’Unione Europea nel rispetto dei diritti umani
Mellano e Boni: "I rapporti sempre più stretti tra Italia e Russia devono essere condizionati alla richiesta di rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale"


Roma, 8 aprile 2009

• Dichiarazione di Bruno Mellano (presidente di Radicali Italiani) e di Igor Boni (segretario Associazione Radicale Adelaide Aglietta)

Ieri Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, ha auspicato un “avvicinamento” della Russia all’Unione Europea che alcuni giornali hanno interpretato come auspicio di “ingresso” nella UE.


Come radicali vorremmo che la Russia si avvicinasse all’Europa non solo nel campo economico ma prima di tutto nel rispetto dei diritti umani, anche come premessa ad ulteriori interdipendenze economiche. Per il momento, invece ne rimane molto lontana: la Russia, infatti, pura avendo con Eltsin dichiarato una moratoria della pena di morte ed ora Putin decide di mettere formalmente al bando anche la mattanza dei cuccioli di foca (e noi ci felicitiamo per entrambe le decisioni) ma a Mosca, purtroppo, non è cessata la mattanza dei giornalisti (siamo a 48 professionisti dell’informazione uccisi da quando zar Vladimir assunse il potere nel 2000) e non è cessata nemmeno la mattanza dei dissidenti esuli ceceni (solo negli ultimi mesi, tre omicidi in Turchia, uno in Austria, uno in Arabia Saudita). E nello stesso tempo il cittadino russo Andrei Lugovoj, su cui pende la richiesta di estradizione delle autorità inglesi per l’omicidio di Aleksandr Litvinenko, è stato prima eletto nel Parlamento russo nelle file del partito dell’ultranazionalista Zhirinovskij ed ora è in corsa per la carica di sindaco di Sochi, la città sul Mar Nero dove si terranno le Olimpiadi Invernali del 2014. Francamente c'è di che preoccuparsi (e di che occuparsi) anche considerando i rapporti sempre più stretti di Berlusconi, dell'Italia, di Eni, e di Enel con Mosca, che non essendo mai condizionati ad alcuna richiesta di rispetto dei diritti umani, rischiano di configurarsi soprattutto come una solidarietà silenziosa e condiscendente nei confronti delle gravi violazioni che giornalmente accadono".

il Gengis
12-04-09, 17:16
Sicurezza/Cie: Bernardini, Idv deve chiarire


Roma, 8 aprile 2009

• Da una nota di agenzia letta a Radio Radicale

Rita Bernardini, esponente radicale e deputato del gruppo del Pd, sollecita dai microfoni di Radio radicale un incontro chiarificatore con l'Italia dei valori, dopo l'astensione di oggi sull'emendamento dell'opposizione che alla Camera ha visto il governo battuto sul decreto sicurezza.

'Questa opposizione dell'Idv - per Rita Bernardini - lascia un po' a desiderare, fanno spesso sparate contro il governo dicendo di essere l'unica opposizione e poi nel voto segreto, come abbiamo visto oggi, sposano invece le posizioni leghiste'.

'L'indicazione data dal capogruppo era per l'astensione, anche se non tutti hanno seguito la linea - sottolinea Rita Bernardini - e siccome l'emendamento e' passato per pochissimi voti l'astensione poteva costare cara'.

'Vorrei - conclude Rita Bernardini - che ci fosse un incontro ufficiale tra la delegazione radicale e l'Idv per capire qual e' la loro posizione e la loro volonta' di opposizione, cioe' a che gioco stanno giocando'.

il Gengis
12-04-09, 17:16
Rai, Beltrandi: Zavoli rettifichi, o si dimetta


Roma, 8 aprile 2009

• Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai

Leggo con sincero stupore che il Presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai avrebbe dichiarato che oggi la Commissione avrebbe potuto approvare il regolamento sulle tribune non elettorali: affermerebbe il falso in quanto il periodo non elettorale è terminato il 3 aprile scorso, come ha confermato oggi il Presidente dell’AGCOM Corrado Calabrò, senza che neppure se ne accorgesse.


Leggo poi che sarebbe stata avviata la discussione in Commissione sul regolamento del periodo elettorale, altra falsità: nessuna discussione è stata mai neppure messa all’ordine del giorno prima di oggi, è stato soltanto audito nella seduta odierna il Presidente dell’AGCOM Corrado Calabrò su tale questione, nessun regolamento e neppure bozza è stata distribuita ai commissari o resa pubblica (leggo che sarebbe addirittura pronto il regolamento; dove lo nasconde?), i lavori sono stati convocati per dopo le vacanze pasquali, mentre la Commissione avrebbe dovuto aver approvato codesto regolamento.


Mi aspetto che queste dichiarazioni, evidentemente frutto di errori e malintesi, siano prontamente smentite dal Presidente Sergio Zavoli, perché altrimenti credo dovrebbe sentire il bisogno di rassegnare urgenti dimissioni.

il Gengis
12-04-09, 17:17
Rai, Casu e Beltrandi: si convochi ad horas la Vigilanza per le Elezioni europee


Roma, 9 aprile 2009

• Dichiarazione di Antonella Casu, Segretaria di Radicali Italiani, e di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai

E’ gravissimo il fatto che la campagna elettorale radiotelevisiva per le elezioni europee sia già cominciata da sei giorni senza che la Commissione abbia avviato l’esame del provvedimento di regolamentazione della par condicio ad essa relativo. Né è pensabile che la Commissione possa attendere il termine delle lunghe vacanze pasquali per farlo, perché a quel punto sarebbe già quasi conclusa la prima fase della campagna.




Per questo siamo a chiedere che la Commissione sia convocata ad horas, e anche straordinariamente durante le vacanze pasquali, affinché sia presentato, discusso ed approvato il regolamento.

il Gengis
12-04-09, 17:17
L'Aquila/Napoli. Poretti: Ospedali che crollano con il terremoto, e quelli da evacuare per le eruzioni? Appello per l'Ospedale del Mare alle falde del Vesuvio


9 aprile 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita'

Terremoti, eruzioni vulcaniche. Ospedali che crollano o che devono essere evacuati nel momento del massimo rischio e dell'emergenza: il caso dell'ospedale de L'Aquila serva almeno ad evitare che si ripetano disastri prevedibili. Occorrera' chiarire come era stato costruito l'ospedale crollato e individuare i responsabili, ma per prevenire situazioni simili sara' bene monitorare anche gli edifici pubblici di altre zone a rischio.

La considerazione, che puo' sembrare banale, in realta' non lo e'! Valga per tutti il caso dell'Ospedale del Mare di Napoli. Un fiore all'occhiello da 190 milioni di euro, 450 posti letto, costruito nella zona gialla (quella da evacuare in caso di eruzione -a pericolosita' differita, in gergo tecnico) al limite della zona rossa a soli 100 metri (quella a rischio eruzione).

In materia ho depositato una interrogazione parlamentare fin dall'avvio della legislatura. Nella risposta fornita nella passata legislatura ci si limito' a spiegarci come tecnici, vulcanologi ed esperti avevano valutato come realizzare le zone rosse e gialle, ma nulla fu detto sulla scelta dell’ubicazione del nuovo Ospedale. Scelta da subito fortemente criticata e decisamente sconsigliata da un gruppo di professori dell’Università Federico II di Napoli con acclarata esperienza in vulcanologia, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, che senza mezzi termini paventano uno scenario di grave tragedia in caso di una prossima eruzione del Vesuvio.

Faccio appello

- al prof. Franco Barberi (Commissione Grandi Rischi)

- al prof. Enzo Boschi (Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - INGV)

- a Guido Bertolaso (capo della Protezione Civile),

che fino ad oggi hanno evidentemente avallato la realizzazione dell'opera, perche' facciano le verifiche del caso e producano finalmente pareri scientifici per opporsi alle scellerate scelte della politica, unica spiegazione logica alla costruzione dell'Ospedale del Mare alle falde del Vesuvio.





Qui il testo dell’attuale interrogazione depositata in Senato: http://blog.donatellaporetti.it/?p=142



Qui la risposta all'interrogazione (A. C. 4-03882) della passata legislatura:

http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/donatella/VesuvioRisposta.tif

il Gengis
12-04-09, 17:17
Clandestini: Bernardini, le ipocrisie che generano razzismo. Fumo negli occhi per nascondere il vero problema di una giustizia allo sfascio


Roma, 9 aprile 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale nel gruppo del PD, membro della Commissione Giustizia

Sbagliato e anche un po’ ipocrita il titolo di oggi di Libero “LIBERANO 1000 CLANDESTINI”. Sbagliato perché di clandestini in “libertà” ce ne sono almeno 500.000 (stime Caritas) o 800.000 (stime Eurispes). Si tratta di molti di coloro che fanno la ricchezza di molte imprese italiane, soprattutto del Nord e di molte aziende agricole, soprattutto del Sud; si tratta di coloro che assistono a domicilio gli anziani e i disabili o ai quali gli italiani affidano i loro bambini per poter andare a lavoro.

Non mi pare che né le imprese padane né le famiglie intendano rinunciarvi. E, seppure clandestini, con ogni evidenza, non sono considerati delinquenti da espellere come indesiderabili.

Di delinquenti, invece – e qui siamo ancora nel campo dell’ipocrisia – ce ne sono sicuramente fra i 140.000 processi penali che ogni anno cadono in prescrizione per lo sfascio della Giustizia italiana di cui però nessuno si occupa (tranne i radicali). Un’amnistia strisciante, di classe e di massa, di cui nessuno vuole assumersi la responsabilità, mentre i processi penali pendenti (accumulati sulle scrivanie dei magistrati) sono – secondo i dati del Ministro della Giustizia Alfano – almeno 3 milioni e 200.000.

Il problema vero è che con la “faccia feroce” non si governa il problema dell’immigrazione, si ingenera solo conflittualità e razzismo, si getta fumo negli occhi degli italiani nascondendo il vero problema di una Giustizia allo sfascio.

il Gengis
12-04-09, 17:17
Terremoto: Senatori Radicali, si utilizzi l'8permille allo Stato per finanziare ricostruzione


Roma, 9 aprile 2009

I Senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca eletti nelle liste del Pd hanno depositato oggi un'interrogazione urgente al Presidente del Consiglio per chiedere se il Governo non ritenga urgente lanciare una campagna informativa affinché gli italiani destinino il loro 8permille allo Stato per finanziare la ricostruzione delle zone terremotate in Abruzzo.



Nell'interrogazione si motiva tale richiesta col fatto che tra le finalità dell'utilizzo dei fondi dell'8permille da parte dello Stato vi sono le calamità naturali e la conservazione dei beni culturali. "In un momento di crisi internazionale" sostengono i Radicali "aumentare le entrate della pubblica amministrazione per far fronte a delle uscite straordinarie dovrebbe essere una priorità di un Governo che promette ricostruzioni lampo".



Segue testo dell'interrogazione







Interrogazione al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi



Dei Senatori Bonino, Perduca e Poretti



Considerato il necessario e urgente sforzo economico che il Governo sta mettendo in atto per il soccorso, l'assistenza e la ricostruzione delle zone colpite dal sisma in Abruzzo;



Considerati che secondo quanto annunciato da diversi esponenti del Governo la ricostruzione avverrà in tempi brevi e direttamente sotto la responsabilità della Presidenza del Consiglio;



Considerato altresì il momento di crisi economica e finanziaria nazionale e internazionale nonché il numero di provvedimenti volti a tentare di contenere gli effetti di una drastica riduzione del comparto produttivo e dei consumi degli italiani e le conseguenti minori entrate per il fisco;



Considerato che tra le misure proposte per il finanziamento della ricostruzione delle zone terremotate si ipotizzano la proroga dei termini per le scadenze fiscali per il pagamento di tasse e tributi locali e nazionali, nonché la sospensione, per un certo periodo di tempo, del pagamento delle rate dei mutui, così come dei contributi previdenziali locali.



Considerato che tra le finalità dell'utilizzo dei fondi dell'8permille vi sono, tra le altre cose, le calamità naturali e la conservazione dei beni culturali.



Considerato che il gettito dell'8permille relativo al 2008 ha superato il miliardo di euro.



Considerato che gli ultimi dati ufficiali completi sulle preferenze degli italiani sono quelli relativi ai fondi incassati dallo Stato e dalle confessioni religiose nel 2004, relativi ai redditi del 2000, denunciati nel 2001, e che secondo tali dati solo il 10,28% dei contribuenti ha scelto lo Stato come destinatario dell'8permille.



Ferma restando la necessità di una radicale riforma del sostegno individuale e volontario alle confessioni religiose che passi attraverso l'abolizione dell'8permille per rafforzare la libertà e la responsabilità delle stesse



Si chiede di sapere



Se il Governo non ritenga necessario e urgente lanciare una campagna informativa relativa alla possibilità di destinare l'8permille allo Stato per far fronte alle spese necessarie per la calamità naturale abruzzese e per la conservazione di tutti i suoi beni culturali.

il Gengis
12-04-09, 17:18
Stanzani e Figà-Talamnca: Figi deve ristaurare la democrazia e lo stato di diritto


Roma, 10 aprile 2009

• Dichiarazione di Sergio Stanzani, Presidente del Partito radicale Nonviolento e di Non c’è Pace Senza Giustizia, e di Niccolo’ Figa-Talamanca, Segretario di Non c’è Pace Senza Giustizia


La decisione annunciata questa mattina dal Presidente delle isole Figi, Ratu Josefa Iloila, di abrogare la Costituzione del 1997, di destituire tutti i giudici e di assumere il potere esecutivo, come pure di rinviare le elezioni fino al 2014, costituisce uno forte passo indietro per le aspirazioni del popolo delle Figi alla democrazia e allo Stato di diritto.







Questa decisione contribuirà soltanto a peggiorare ulteriormente la crisi politica in questa nazione del Pacifico, che nel dicembre 2006 ha visto il governo democraticamente eletto del primo ministro Laisenia Qarase rovesciato da un colpo di Stato militare, il quarto nel paese in due decenni.







Ieri, la Corte d’Appello, la seconda più alta corte del paese, ha chiaramente stabilito che l'attuale governo ad interim guidato da Bainimarana, instauratosi in seguito al golpe del 2006, è illegale e deve essere sostituito, raccomandando la tenuta di elezioni in tempi brevi e ragionevoli.







Non c'è Pace Senza Giustizia e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito esortano l'Unione europea a condannare con forza e chiarezza la decisione presa oggi dal presidente Iloilo, nonché a chiedere l’organizzazione di elezioni legislative entro la fine del 2009, al fine di garantire il più presto possibile il ripristino della democrazia e dello Stato di diritto nelle Figi.








Per maggiori informazioni si prega di contattare: Carla Caraccio, tel: +39 06 689 79 262 - Nicola Giovannini, email: ngiovannini@npwj.org - tel: + 32 2 548 39 14.

il Gengis
12-04-09, 17:18
Terremoto. Perduca: non c'è bisogno di ulteriori tasse, basta l'8x1000. Che aspetta Berlusconi a chiederlo?


Roma, 11 aprile 2009

• Dichiarazione del Senatore Radicale Marco Perduca, eletto nelle liste del Pd

Perché imporre nuove tasse in un momento di crisi quando già esiste un extra-gettito assicurabile allo Stato con l'8x1000? Lo ricordava Emma Bonino l'altro giorno depositando a nome della delegazione Radicale al Senato nel gruppo del Pd un'interrogazione urgente al Presidente del Consiglio: il Governo lanci immediatamente una campagna informativa per la richiesta della destinazione dell'8x1000 allo Stato per le zone terremotate. Negli anni scorsi si è arrivati a distribuire oltre un miliardo di euro, sarebbero abbondantemente sufficienti ad accellerare il processo di ricostruzione nelle aree interessate dal sisma. Che aspetta Berlusconi?

il Gengis
12-04-09, 17:19
Terremoto. Senatori radicali: perché Tremonti rinuncia al miliardo dell’8x1000 per ricostruire l’Abruzzo e fa concorrenza ad associazioni no profit?


Roma, 12 aprile 2009

A seguito della proposta avanzata nella giornata di ieri da parte del Ministro per l’economia Giulio Tremonti, i Senatori Radicali eletti nelle liste del Pd, Emma Bonino, Donatella Poretti e Marco Perduca, hanno presentato un’altra interrogazione urgente relativa alla protratta omissione da parte del Governo di “avvalersi, tramite una massiccia campagna informativa, del gettito dell’8x1000 per la ricostruzione delle zone terremotate in Abruzzo, poiché, secondo la legge gli introiti da 8x1000 devono essere destinato alle calamità naturali e alla conservazione dei beni culturali” oltre che alla fame nel mondo e all’assistenza ai rifugiati.



In una nota, i tre Senatori denunciano che “da quando esiste l’obbligo dell’8x1000 il Governo non ha mai pubblicizzato le finalità di tale misura, di fatto rinunciando a un gettito extra da destinare a costose attività come quelle della tutela dei beni culturali o alla gestione di danni da cataclismi come il terremoto abruzzese. Perché Berlusconi, Tremonti, Schifani o Fini nelle loro presenze in Abruzzo, piuttosto che entrare in concorrenza con centinaia di associazioni benefiche che attingono al 5x1000, non lanciano un appello affinché gli italiani per il 2009 destinino tutti il proprio 8x1000 allo Stato per la ricostruzione delle zone terremotate? In questo periodo di crisi nella crisi, sarebbe una gravissima omissione ”. Negli ultimi anni l’8x1000 ha abbondantemente superato il miliardo di euro. Segue testo interrogazione



Interrogazione al Ministro per l’economia Giulio Tremonti


Dei Senatori Bonino, Poretti e Perduca



Considerato che il costo stimato per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma in Abruzzo potrebbe arrivare al miliardo e mezzo di euro;



Considerato il momento di crisi economica e finanziaria nazionale e internazionale nonché il numero di provvedimenti volti a tentare di contenere gli effetti di una drastica riduzione del comparto produttivo e dei consumi degli italiani e le conseguenti minori entrate per il fisco;



Considerato che tra le misure proposte per il finanziamento della ricostruzione delle zone terremotate si ipotizzano la proroga dei termini per le scadenze fiscali per il pagamento di tasse e tributi locali e nazionali, nonché la sospensione, per un certo periodo di tempo, del pagamento delle rate dei mutui, così come dei contributi previdenziali locali.



Considerato che il Governo intende creare un’associazione ad hoc in prorogatio coi termini di legge che possa divenire nelle prossime settimana destinataria del 5x1000 della dichiarazioni dei redditi degli italiani per finanziare la ricostruzione delle aree colpite dal sisma;



Considerato che il 5x1000 può essere destinato ad associazioni non a fini di lucro che si occupano di tematiche sociali, benefiche e umanitarie;



Considerato però che tra le finalità dell’utilizzo dei fondi dell’8x1000 vi sono, tra le altre cose, le calamità naturali e la conservazione dei beni culturali.



Considerato che il gettito dell’8x1000 relativo al 2008 ha superato il miliardo di euro.



Considerato che gli ultimi dati ufficiali completi sulle preferenze degli italiani sono quelli relativi ai fondi incassati dallo Stato e dalle confessioni religiose nel 2004, relativi ai redditi del 2000, denunciati nel 2001, e che secondo tali dati solo il 10,28% dei contribuenti ha scelto lo Stato come destinatario dell’8permille.



Ferma restando la necessità di una radicale riforma del sostegno individuale e volontario alle confessioni religiose che passi attraverso l’abolizione dell’8permille per rafforzare la libertà e la responsabilità delle stesse.



Si chiede di sapere:



Perché il Governo ritenga necessario e urgente istituire un’associazione ad hoc per raccogliere i fondi attraverso il 5x1000 sulla dichiarazione dei redditi prossima ventura piuttosto che lanciare una campagna informativa relativa alla possibilità di destinare l’8x1000 allo Stato per far fronte, come previsto dalle finalità di tale contributo obbligatorio, alle spese necessarie per la calamità naturale abruzzese e per la conservazione di tutti i suoi beni culturali.

santiago
15-04-09, 10:26
Terremoto, Perduca: Brunetta si preoccupi del Governo fannullone sull’8x1000 piuttosto che agitare virtuose assicurazioni obbligatorie


14 aprile 2009

• Dichiarazione di Marco Perduca, Senatore Radicale eletto nelle liste del Pd:

“Il Ministro Brunetta che cento ne dice ma poche ne fa – non ha ancora risposto a diverse interrogazioni parlamentari Radicali come quella sulla firma elettronica del luglio scorso! – piuttosto che propagandare la necessità di essere virtuosi la pratichi! Il suo Governo sta inventando di tutto, anche la concorrenza sleale con le Ong sul 5x1000, pur di non cogliere l’occasione offertagli dalla legge illiberale della devoluzione dell’8x1000 sulle prossime dichiarazioni dei redditi.



Da quando esiste quella possibilità, infatti, lo Stato non ha mai, sottolineo mai, fatto campagna pubblicitaria per incassare i danari necessari per gestire le calamità naturali, tutelare i beni culturali, sostenere campagne contro la fame nel mondo oppure assistere ai rifugiati - tutte attività tra l’altro per cui invece in Italia ci si caratterizza solo per i tagli orizzontali. Se Brunetta vuole andare oltre il vaniloquio della virtuosità si preoccupi di farsi devolvere l’8x1000, son convinto che le confessioni religiose capiranno.

santiago
15-04-09, 10:27
Ballarò: il video della puntata con Emma Bonino


14 aprile 2009

Al seguente link è possibile rivedere la puntata di Ballarò del 7 aprile alla quale ha partecipato Emma Bonino.
http://www.centrodiascolto.it/videopress/videobox.php?idcat=138&path=131,138&id=34890&page=1

santiago
15-04-09, 10:27
Otto e mezzo: il video della puntata con Emma Bonino


14 aprile 2009

Al seguente link è possibile rivedere la puntata di Otto e mezzo del 10 aprile, alla quale ha preso parte Emma Bonino.

http://www.centrodiascolto.it/videopress/videobox.php?idcat=138&path=131,138&id=34891&page=1

santiago
15-04-09, 10:27
Poretti: un miliardo per il terremoto, no, meglio per la Chiesa Cattolica. Cittadini italiani o vaticani?


Roma, 14 aprile 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita'



Arriva dal presidente della Cei la lezione di stile a Tremonti: l'otto per mille ha tra le sue destinazioni le calamita' e le emergenze nazionali, e per questo arriveranno fondi per l'Abruzzo. Ma, attenzione, non stiamo parlando della quota dello Stato dell'otto per mille, ma della quota della Chiesa Cattolica. Grande gesto di generosita' da Santa romana Chiesa? Peccato che quei soldi siano sottratti annualmente dal bilancio dello Stato con un meccanismo diabolico.

Basti pensare che il 60% degli italiani non mette alcuna preferenza nella denuncia dei redditi, circa 37% scrive Chiesa Cattolica, che finisce con il prendersi cosi' il 90% dell'ammontare complessivo. Un miliardo circa di euro.

Soldi che potrebbero essere facilmente utilizzati per la ricostruzione dell'Abruzzo, basterebbe che il Governo si prendesse tale impegno pubblicamente e chiedesse agli italiani di fargli fiducia nella denuncia dei redditi con una firma. Per questo con i senatori Emma Bonino e Marco Perduca abbiamo da subito presentato una interrogazioni parlamentare per sollecitare questa possibilita' (1).

Invece il Governo e' ancora alle prese con l'idea del cinque per mille. Ma otto per mille o cinque per mille per le casse statali non sono la stessa cosa. Nel primo caso sono soldi che comunque escono dal gettito fiscale, nel secondo solo se si esprime una preferenza. Se quindi si aggiungesse una onlus -a gestione statale? Con quali costi di gestione e a carico di chi?- sarebbe non solo in concorrenza con altre associazioni di volontariato, ma anche con le casse statali per la quota di chi non esprimeva fino ad oggi la preferenza e li lasciava al gettito fiscale.

Diverso e' il funzionamento dell'otto per mille. Che i contribuenti scelgano la Chiesa, i valdesi o lo Stato, o peggio ancora non scelgano, l'ammontare complessivo dell'otto per mille -ridistribuito con il perverso e diabolico meccanico delle scelte non espresse- non rientra comunque nelle casse statali.

Se a questo si aggiunge che con recenti finanziarie sono stati sottratti 85 milioni alla quota statale, verrebbe da pensare che il meccanismo e' solo una foglia di fico per nascondere il contributo diretto al Vaticano! Solo uno Stato laico e' garanzia per i credenti e per la liberta' di praticare e di esprimere una fede religiosa.



(1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=583

santiago
15-04-09, 10:28
Comunicato dei soggetti politici della galassia radicale


Roma, 14 aprile 2009

I responsabili dei soggetti politici della galassia radicale organizzati a partire dal fronte italiano - Lista Bonino / Pannella, Radicali italiani, Associazione Luca Coscioni - riunitisi a Roma hanno confermato l'indicazione emersa dal Comitato nazionale di Radicali italiani di realizzare un documento sulle responsabilità del Regime italiano nella scomparsa della legalità costituzionale della democrazia e dello stato di diritto. Il lavoro di preparazione del documento è in corso come vero e proprio satyagraha per la democrazia, che sarà formalizzato nelle prossime ore.

A condizione della realizzazione di tale documento, i Radicali confermano anche l'obiettivo della presentazione di liste autonome e della convocazione, subito dopo le elezioni europee, di una grande assemblea finalizzata a rilanciare obiettivi e speranze della rivoluzione liberale per la liberazione dal sessantennale regime partitocratico.

Nell'assenza di condizioni minime di democraticità dell'appuntamento elettorale europeo -denunciate in ogni modo presso le massime cariche dello Stato, a partire da quegli "obblighi costituzionali inderogabili" indicati dal Presidente della Repubblica sei mesi fa e totalmente disattesi sul piano del controllo e indirizzo della comunicazione politica e dell'assenza di tribune elettorali- i Radicali ritengono che il progetto, quantomai necessario e urgente, di aggregazione delle forze liberali, socialiste e laiche non avrebbe possibilità di essere conosciuto e scelto dai cittadini italiani se fosse presentato in occasione dell'appuntamento elettorale ed europeo, e ne uscirebbe compromesso in modo forse irreparabile.

In vista di elezioni per le quali sono già da ora negati i diritti democratici di chi non appartiene a una delle gambe del monopartitismo del regime italiano, i soggetti politici della galassia radicale si impegnano alla presentazione, sotto il simbolo "Lista Emma Bonino", di liste elettorali radicali di azione nonviolenta. Saranno liste di espressione di iniziativa militante volte innanzitutto a utilizzare i residui strumenti di campagna elettorale per informare i cittadini sulla avvenuta cancellazione della democrazia e sulla necessaria lotta di liberazione, a partire dall'appuntamento che già da ora è convocato nei giorni immediatamente successivi alla data del voto.

santiago
15-04-09, 10:28
Terremoto 8 o 5 per mille, Poretti: la disinformazione degli zuavi delle gerarchie vaticane. Un esempio dall'Udc


Roma, 14 aprile 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita'



Il leader dell'Udc Pierferdinando Casini nel dire che l'otto per mille deve andare alla Chiesa, semplifica il dibattito e traghetta il suo partito verso lidi esplicitamente clericali. Ma visto che e' stato presidente della Camera e attualmente e' parlamentare dello Stato italiano -ancora laico- potrebbe rileggersi la legge e vedra' che l'8 per mille puo' essere destinato non solo ad altre confessioni religiose, ma perfino allo Stato e scoprira' che la quota statale prevede come destinazione anche quella delle calamita' naturali.

Ma purtroppo in Italia dobbiamo arrivare al paradosso di dare i soldi alla Chiesa Cattolica attraverso l'otto per mille per poi ringraziare il presidente della Cei che dopo aver pagato gli stipendi al clero ci restituisce qualche briciola per i terremotati.

Fare confusione tra 8 e 5 per mille e mettere tutto nello stesso calderone, come fa l'on. Casini, fa inoltre parte della tattica di mantenere inalterata la situazione.

I due meccanismi sono molto diversi, infatti con il 5 per mille solo chi sceglie una ong destina la sua quota, con l'8 per mille chi non sceglie (il 60 per cento) vede la sua quota ripartita in base alle preferenze espresse. E' grazie a questo diabolico meccanismo che la Chiesa Cattolica (espressa solo dal 37 per cento dei contribuenti) si accaparra il 90 per cento del totale, pari ad un miliardo circa.

Una ragione in più perche' il Governo risponda alle interrogazioni che ho depositato con i senatori Emma Bonino e Marco Perduca.



Qui l'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=583

santiago
15-04-09, 10:28
A rischio le pari opportunità nel commercio a Lucca, esposto radicale alla Presidenza del Consiglio


Roma, 14 aprile 2009

• Dichiarazione di Giorgio Pagano, segretario dell'Ass.ne Radicale Esperanto

Contro il divieto di aprire attività commerciali di etnie diverse da quella italiana nel centro di Lucca, l'Associazione radicale “Esperanto” presenta un esposto presso il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per verificare la possibile esistenza di fenomeni discriminatori nel Regolamento sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande del Comune in questione.
“Un tale provvedimento - dichiara il Segretario dell'Era Giorgio Pagano - non aiuta tutti quei cittadini stranieri che hanno intenzione di lavorare commercialmente nel nostro Paese. L'intento è impedire che la parte in questione del Regolamento mini l'integrazione dei cittadini stranieri in Italia, mettendo in pericolo chi avvia un'attività economica nella legalità, ma anche dare l'opportunità, ai frequentatori del centro storico lucchese, di usufruire di tipologie di ristorazione diversificate anche nel centro storico”.

santiago
16-04-09, 15:25
Terremoto. Ospedale del Mare a Napoli, Poretti: urgente l'inchiesta della commissione parlamentare sul SSN

15 aprile 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' e componente della Commissione d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del SSN

L'Ospedale del Mare, il piu' grosso dell'Italia Meridionale (450 posti letto e 190 milioni il costo stimato nel 2004), e' in costruzione in spregio alle piu' elementari norme di sicurezza a 8 km dal centro eruttivo del Vesuvio, nel quartiere Ponticelli di Napoli. In zona gialla, a 100 metri dalla zona rossa (1).

La delimitazione della zona rossa (con divieto assoluto di costruzione) e di quella gialla (zona a pericolosita' differita e da evacuare) intorno al Vesuvio, e' stata realizzata seguendo i confini amministrativi solo per esigenze logistiche e operative, essendo aree effettivamente a rischio. Solitamente la delimitazione della zona rossa viene fissata con una distanza dal centro del vulcano che oscilla tra 10 e 12 km, e questo avviene per la parte sud-est anche del Vesuvio, non per quella nord-ovest, per cui Ponticelli e l'Ospedale del Mare risultano in zona esclusa dal rischio-invasione della lava.

"L'area a maggiore pericolosita' -detta zona rossa- e' esposta al pericolo di scorrimento di colate piroclastiche e comprende 18 Comuni immediatamente circostanti al vulcano. La zona a minore pericolosita' -zona gialla- e' composta da 59 Comuni e corrisponde a tutta l'area che puo' essere interessata dalla ricaduta di piroclastiti e cenere, con spessori tali da causare il collasso delle coperture di un numero significativo di edifici". Cosi' certificava la scorsa legislatura il Governo in risposta ad una mia interrogazione parlamentare in merito (2).

Abbiamo gia' ripresentato una interrogazione al Governo all'avvio della legislatura (3), abbiamo rivolto pubblici appelli alla Protezione Civile, alla Commissione Grandi Rischi, all'Istituto Nazionale di Vulcanologia (4), ma tutto tace.

L'appello ora e' nel tavolo della commissione d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino, affinche' si occupi di un ospedale che, invece di accogliere i feriti di una eruzione, se va bene dovra' essere evacuato, se va male restera' sotto la lava.

Commissione che gia' ha aperto inchiesta sull'ospedale de L'Aquila crollato per il terremoto e che forse (come ribadito anche dal sen. Marino) ha maggior senso che si occupi anche dei disastri che possono essere prevenuti.

Le eruzioni dei vulcani, i terremoti, gli uragani non possono essere impediti, ma lo Stato ha il dovere di prevenire i rischi e non di mettere a rischio coscientemente la popolazione. Costruire un ospedale in quella zona e' rendersi complice di tentata strage.



(1) vedi cartina a questo link: http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/donatella/OspedaledelMare-cartina.pdf

(2)

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=12748&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRIT TA%27

(3) http://blog.donatellaporetti.it/?p=142

(4) http://blog.donatellaporetti.it/?p=582

santiago
16-04-09, 15:25
Terremoto, Turco: Bagnasco dia il pane e non le brioches

Roma, 15 aprile 2009

• Dichiarazione di Maurizio Turco, deputato radicale-Pd, Presidente di anticlericale.net

A chi si complimenta con le gerarchie ecclesiastiche per la generosità dimostrata - duemilioni di euro con un rilancio di altri due - faccio presente che duemilioni di euro è cifra inferiore a quello che la CEI incassa QUOTIDIANAMENTE in ragione dell'otto per mille.



E che del miliardo di euro che incassa ogni anno, tolti gli stipendi ai preti e quel poco di carità che fa, può benissimo destinare 500milioni di euro senza dover stringere la cinghia.


Hanno bisogno di pane e Monsignor Bagnasco manda le brioches.

santiago
16-04-09, 15:26
Afghanistan/legge stupro, Bonino: la sassaiola contro le donne dimostra che non è il momento di abbassare la guardia

Roma, 15 aprile 2009

• Dichiarazione di Emma Bonino, Vice Presidente del Senato
"L'omicidio di pochi giorni fa di Sitara Achaksai, consigliere provinciale a Kandahar, e la sassaiola di oggi contro le donne che manifestavano pacificamente a Kabul contro la legge sul diritto difamiglia per gli sciiti che autorizza tra l'altro lo stupro domestico, sono la lampante dimostrazione che non è il momento di abbassare la guardia" ha dichiarato Emma Bonino, Vice Presidente del Senato. "A seguito delle pressioni, sia internazionali che locali, il Presidente Karzai ha provvisoriamente ritirato la legge con l'impegno di rivederne il contenuto. Ma, come i fatti dimostrano, è ancora presto per sedersi sugli allori e ritenersi soddisfatti. Mentre nelle cancellerie del mondo occidentale ha ricominciato a circolare un'aria di "riconciliazione" e "normalizzazione" della situazione in Afghanistan, il Partito Radicale Transnazionale e l'associazione radicale Non c'è Pace senza Giustizia hanno promosso un appello affinché le autorità afghane revochino definitivamente questa legge."

L'appello, accessibile su www.npwj.org, è stato anche sottoscritto da numerose personalità del mondo musulmano tra cui Moushira Khattab, ministra egiziana per la Popolazione e la Famiglia, Hussein Sinjari, ex ministro curdo del governo regionale del Kurdistan, Ghassane Salamé, ex ministro della cultura libanese, Rashida Al-Hamdnai, presidente del Comitato Nazionale delle Donne yemenite, Zeynep Dagi, deputata turca, Safia Al-Suhail, deputata irachena, Antoine Basbous, direttore dell'Osservatorio dei Paesi Arabi, e la pakistana Asma Jahangir, Special Rapporteur delle NU per la libertà religiosa.

"Se l'obiettivo della nostra presenza in Afghanistan è quello di rendere il mondo un posto più sicuro allora questo obiettivo può essere raggiunto, e reso duraturo, solo se l'Afghanistan diventa un paese con un sistema democratico basato sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani e civili, a cominciare da quelli delle donne. I fatti di questi giorni", ha concluso l'esponente radicale, "dimostrano che le donne afghane hanno bisogno del nostro totale sostegno non a singhiozzo ma in maniera convinta e sistematica."

santiago
16-04-09, 15:26
Terremoto, Perduca: si usi 8 per mille, da Cei solo briciole

Roma, 15 aprile 2009

• Intervista all’Agenzia Radiofonica Econews di Marco Perduca, senatore radicale eletto nelle liste del PD

Tra le finalità dell’8 per mille c’è anche la tutela dei beni culturali ed eventuali spese extra per calamità naturali. Secondo noi, cogliendo l’occasione di questa disgrazia, lo Stato dovrebbe avvalersi di questo extragettito, che supera abbondantemente il miliardo.” [si prega di citare la fonte]. “Riteniamo che sia stato sempre e comunque grave il fatto che non si sia mai fatto sapere agli italiani che non solo si possono dare i soldi allo stato ma che laddove non vengano espresse preferenze comunque i resti vengono ridistribuiti in base a chi ha manifestato la propria scelta, e dunque il 40% degli italiani decide l’ammontare totale delle distribuzione. Ma in questo caso, anziché prendere i soldi alle ONG col 5 per mille, bisognerebbe far sapere che c’è l’8 per mille che dà molti più soldi, che possono essere utilizzati per la ricostruzione dell’Abruzzo.”



Noi chiediamo”, prosegue Perduca, “che lo Stato, e il Governo in particolare, rispetti la propria legge. Non si capisce perché non si voglia far sapere che tutto ciò esiste. La Cei ha già promesso 4-5 milioni: si sappia che la Cei annualmente gode dell’8 per mille che si aggira attorno al miliardo. 4 milioni di fronte a un miliardo non sono neanche considerabili briciole.”



Infine, Perduca annuncia: “Appena riaprirà il Parlamento la settimana prossima chiederemo un ulteriore accesso agli atti, perché non si sa come vengano usati i soldi dell’8 per mille, né si riesce a capire perché non sia mai stata presa in considerazione la possibilità di valutarne l’effettivo ammontare, perché la legge prevede che qualora non si ritenga sufficiente si possa addirittura aumentare la percentuale di donazione. Ancora una volta siamo al di fuori delle regole.

santiago
16-04-09, 15:26
Rai, Beltrandi: da Santoro tesi contro corrente

Roma, 16 aprile 2009

• Dichiarazione di Marco Beltrandi, radicale, componente della Commissione di Vigilanza sulla Rai

Neppure stavolta desidero iscrivermi al coro generale di critiche “demonizzanti” alla puntata di Anno Zero dello scorso giovedì sulle conseguenze del sisma in Abruzzo; nella trasmissione sono avanzate solitamente tesi contro corrente, a volte contro regime, che non trovano altri spazi in Rai tv.

Lo affermo io, che come radicale, avrei molte ragioni per criticare Santoro, recentemente condannato da AGCOM per non aver ospitato esponenti radicali, e che non condivido quasi nulla delle sue posizioni politiche. Ma è preferibile la sua faziosità manifesta, rispetto alla apparente e per questo assai più ingannevole (e noiosa) faziosità di altri contenitori Rai.

Mi auguro che in Italia si possa ancora criticare l’operato di qualsiasi istituto o istituzione dagli schermi della Rai, senza incorrere nel reato di lesa maestà.

Domenico Letizia
17-04-09, 10:13
Comunicato dei soggetti politici della galassia radicale


Roma, 14 aprile 2009

I responsabili dei soggetti politici della galassia radicale organizzati a partire dal fronte italiano - Lista Bonino / Pannella, Radicali italiani, Associazione Luca Coscioni - riunitisi a Roma hanno confermato l'indicazione emersa dal Comitato nazionale di Radicali italiani di realizzare un documento sulle responsabilità del Regime italiano nella scomparsa della legalità costituzionale della democrazia e dello stato di diritto. Il lavoro di preparazione del documento è in corso come vero e proprio satyagraha per la democrazia, che sarà formalizzato nelle prossime ore.

A condizione della realizzazione di tale documento, i Radicali confermano anche l'obiettivo della presentazione di liste autonome e della convocazione, subito dopo le elezioni europee, di una grande assemblea finalizzata a rilanciare obiettivi e speranze della rivoluzione liberale per la liberazione dal sessantennale regime partitocratico.

Nell'assenza di condizioni minime di democraticità dell'appuntamento elettorale europeo -denunciate in ogni modo presso le massime cariche dello Stato, a partire da quegli "obblighi costituzionali inderogabili" indicati dal Presidente della Repubblica sei mesi fa e totalmente disattesi sul piano del controllo e indirizzo della comunicazione politica e dell'assenza di tribune elettorali- i Radicali ritengono che il progetto, quantomai necessario e urgente, di aggregazione delle forze liberali, socialiste e laiche non avrebbe possibilità di essere conosciuto e scelto dai cittadini italiani se fosse presentato in occasione dell'appuntamento elettorale ed europeo, e ne uscirebbe compromesso in modo forse irreparabile.

In vista di elezioni per le quali sono già da ora negati i diritti democratici di chi non appartiene a una delle gambe del monopartitismo del regime italiano, i soggetti politici della galassia radicale si impegnano alla presentazione, sotto il simbolo "Lista Emma Bonino", di liste elettorali radicali di azione nonviolenta. Saranno liste di espressione di iniziativa militante volte innanzitutto a utilizzare i residui strumenti di campagna elettorale per informare i cittadini sulla avvenuta cancellazione della democrazia e sulla necessaria lotta di liberazione, a partire dall'appuntamento che già da ora è convocato nei giorni immediatamente successivi alla data del voto.

santiago
17-04-09, 15:30
Non c’è Pace Senza Giustizia, il Partito Radicale Nonviolento e Radicali Italiani aderiscono alla Giornata mondiale per il Darfur

Roma, 17 aprile 2009

• Dichiarazione di Niccoló Figa-Talamanca, Segretario dell'associazione radicale Non c’è pace senza giustizia, e di Matteo Mecacci, deputato radicale-PD

Niccolo’ Figa-Talamanca, Segretario dell’associazione radicale Non c’è Pace Senza Giustizia, e Matteo Mecacci, deputato radicale-PD, parteciperanno oggi, venerdì, 17 aprile, alle ore 11.30, nella Sala Mappamondo della Camera dei Deputati, alla conferenza stampa volta a presentare il programma dell’iniziativa “Giornata Mondiale per il Darfur”, che in Italia si terrà al Colosseo domenica 19 aprile a partire dalle 10.30.

Questa giornata mondiale di mobilitazione organizzata da ‘Italians for Darfur’, a cui hanno aderito Non c’è Pace Senza Giustizia, il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito e Radicali Italiani insieme a molte altre associazioni che si occupano di diritti umani, è diretta a sostenere la forza di pace autorizzata dalle Nazioni Unite, ancora non nel pieno delle sue funzioni, e a ribadire la richiesta di un forte intervento della Comunità internazionale per porre termine ai massacri perpetrati in Darfur.

Dichiarazione di Niccoló Figa-Talamanca, Segretario dell'associazione radicale Non c’è pace senza giustizia, e di Matteo Mecacci, deputato radicale-PD:

“Quest'anno il Global day for Darfur ha una valenza ancor più importante a seguito dell'inasprimento della situazione umanitaria sul campo e dell’emissione del mandato di arresto con l'accusa di crimini di guerra e crimini contro l'umanità nei confronti del Presidente sudanese Omar Al-Bashir da parte della Corte Penale Internazionale (CPI).

Riteniamo che con tale decisione la Corte abbia dimostrato di essere in grado di dare una risposta importante alla richiesta di giustizia che viene dalla popolazione del Darfur, anche contro i più potenti, e siamo convinti che l'incriminazione, l'arresto e il processo del Presidente Al Bashir si rivelerà una componente importante per raggiungere una pace duratura in Sudan.

Esortiamo la comunità internazionale, e in particolare l'Unione europea e tutti gli Stati parti della Corte penale internazionale (108 ad oggi), a dimostrare il loro impegno di essere a fianco delle vittime e ad essere altrettanto fermi nel loro sostegno alla CPI, al fine di porre fine all’impunità per coloro accusati di avere le maggiori responsabilità per l'istigazione e la pianificazione delle politiche e delle campagne che hanno portato a violazioni massiccie del diritto penale internazionale in Darfur.

Chiediamo inoltre al governo italiano di rispettare gli impegni assunti davanti alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati di calendarizzare al più presto il disegno di legge sull’adeguamento interno legislativo allo statuto della CPI, provvedimento necessario affinché i Tribunali nazionali e le autorità italiane possano cooperare con la Corte nelle sue indagini e azioni giudiziarie.

Di fronte ai duri attacchi rivolti alla CPI dopo l’emissione di un mandato di arresto nei confronti del Presidente Al-Bashir, è ancora più urgente che l’Italia ribadisca con un atto concreto il sostegno all’attività di affermazione della giustizia per la pace come requisito essenziale della Corte Penale Internazionale”.



Per ulteriori informazioni, vi preghiamo di contattare Carla Caraccio ccaraccio@npwj.org /tel:+39-06-689 79 262 oppure Nicola Giovannini: ngiovannini@npwj.org / tel:+32-2-548-3914.

santiago
17-04-09, 15:30
Pirati: Perduca, Perché non si coglie la disponibilità del Somaliland nella lotta alla pirateria? La si inviti alla conferenza sulla Somalia di Bruxelles del 23

Roma, 17 aprile 2009

• Dichiarazione di Marco Perduca, co-Vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento eletto Senatore nelle liste del Pd
Perché non si coglie la disponibilità del Somaliland nella lotta alla pirateria? Le autorità dell'autogovernato Somaliland hanno più volte offerto la loro disponibilità nella lotta alla pirateria nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, tra l'altro arrestando pirati in più occasioni, ma nessuno Stato membro della flotta internazionale ha ritenuto dover utilizzare la disponibilità dei porti somalilandesi in ossequio alla integrità territoriale dello Stato somalo.

Dopo anni di connivenza col regime di Siad Barre o di paralisi di fronte al fallimento della costruzione della Somalia indipendente, proprio come per la Libia, l'Italia ha un debito coloniale nei confronti della Somalia il Governo italiano, che in fase di finanziamento delle missioni italiane all'estero respinse al Senato un ordine del giorno in proposito della delegazione Radicale nel gruppo del Pd, dovrebbe oggi assumersi la responsabilità di un gesto politico - non della portata di quello offerto a Gheddafi, per carità! - e proporre che alla conferenza sulla Somalia convocata a Bruxelles per il 23 aprile vengano invitate a partecipare le autorità somalilandesi.

il Gengis
17-04-09, 21:47
Bonino: rinviare referendum è proposta "eversiva"

Roma, 17 aprile 2009

• Dichiarazione di Emma Bonino, Vicepresidente del Senato della Repubblica


Da Radicali sosteniamo - e documenteremo con ancora più precisione nei prossimi giorni - che in Italia è in vigore (e non da oggi!) un regime per il quale, da destra a sinistra, l'illegalità e la negazione di leggi, obblighi e scadenze costituzionali, sono diventati pratica quotidiana per tutta la classe politica. Tutto, ma proprio tutto, viene piegato e subordinato alle convenienze tattiche di un'oligarchia autoreferenziale, sicché pare passare per "normale" proposta l'idea, letteralmente eversiva, che si possa rinviare il referendum di un anno solo perché "oggi" sarebbe scomodo sia per la destra che per la sinistra. In questo modo si calpestano la Costituzione, le leggi, i diritti dei cittadini, del comitato promotore e dei firmatari! E' "eccessivo" chiamarlo golpe? Se qualcuno tra qualche anno decidesse di rinviare le elezioni politiche perché scomode, o in quel momento inopportune, posso chiedere a D'Alema, Ferrero, Berlusconi e quant'altri come lo definirebbero? Sono una convinta sostenitrice del "NO" a questi referendum, perché credo ad un bipartitismo anglosassone fondato sul rapporto tra eletti e territorio e non sulle nomine dei capipartito, ma è inaccettabile che l'imbarazzo politico manovriero di alcuni, possa trasformarsi nella negazione dei diritti costituzionali di tutti. Niente di nuovo ahimè, ma, se ancora possibile, sempre peggio...

gordon
21-04-09, 19:00
Europee. Perduca: sfido Motti a un confronto sulle urgenze per l'Europa e l'Italia

18 aprile 2009

• Dichiarazione di Marco Perduca, co-vicepresidente del Partito Radicale Nonviolento eletto Senatore nelle liste del Pd

Da un paio di mesi in piu' di 300 comuni in Emilia Romagna. Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia sono spuntati manifesti pubblicitari in cui Tiziano Motti promuove la propria immagine'. Cosi' recita un'inserzione pubblicata anche oggi su un quitidiano del nord-est in cui si lascia intendere che Motti 'lavora da sempre per I nostri diritti', e per questo chiede la fiducua degli italiani.

Ora, visto che nelle ultime mobilitazioni Radicali per il rispetto della legalita' costuzionale, buon ultima la vicenda, peraltro ancora in atto, della Commissione di viglanza RAI, di questo Motti non s'e' vista traccia, mi piacerebbe conoscere di che diritti lui e il suo movimento si interessano.

Gli chiedo quindi se non possa ritenere utile alla sua campagna per un seggio al Parlamento europeo col PDL, un confronto pubblico con me gia' la settimana prossima. Il 24 e 25 prossimi i Radicali friulani organizzano un convegno sul Partito Radicale a Udine con Marco Pannella e una celebrazione della liberazione per porre l'urgenza di una Patria europea contro l'Europa delle patrie.

Se in quei giorni Motti volesse scendere da uno dei suoi manifesti per entrare in uno studio televisivo del capoluogo friulano sarebbe per me un onore confrontarmi con chi incontra il Dalai Lama.

gordon
21-04-09, 19:01
Papa. Poretti e Perduca: nessun augurio a chi partecipa a Durban 2

Roma, 20 aprile 2009

• Dichiarazione dei Senatori Radicali eletti nelle liste del Pd Donatella Poretti e Marco Perduca
Ci ha meravigliato, e non positivamente, sentire ieri il Presidente Schifani estendere gli auguri per l'anniversario dell'elezione di Benedetto XVI a nome del Senato.

Non solo riteniamo irrituale, se non contro i valori della nostra Costituzione il compiacimento per la celebrazione dell'elezione di un Capo di Stato non democraticamente eletto, ma enfatizzare tale ricorrenza alla vigilia della decisione del Vaticano di non seguire la coraggiosa mossa anti-razzista del Governo italiano di non partecipare alla Conferenza Durban 2 e' stato augurio alquanto inopportuno.

Per il futuro, onde evitare formali diffide di singoli Senatori, occorrerebbe che certi saluti a nome dell'assemblea venissero estesi solo previa delibera della stessa. Per quanto ci riguarda quindi, non ci associamo al rallegramento dell'inaugurazione di un papato illiberale, anti-conciliare e riabilitatore di negazionismi e mistificazioni anti-scientifiche.

gordon
21-04-09, 19:02
Rischio Vesuvio, Poretti: Protezione Civile conferma disinteresse per ospedale a rischio

20 aprile 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita' e componente della Commissione d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del SSN

Secondo le anticipazioni del documento della Protezione civile che aggiorna le dinamiche di soccorso in caso di eruzione del Vesuvio, nessuna modifica alla delimitazione delle zone rossa e gialla, si mantiene il criterio di seguire i confini amministrativi e non la distanza dal centro eruttivo, e vengono descritte le modalita' di evacuazione (1)

Non sembra ancora una volta avere ricevuto attenzione il caso dell'Ospedale del Mare: il piu’ grosso dell’Italia Meridionale (450 posti letto e 190 milioni il costo stimato nel 2004), in costruzione in spregio alle piu’ elementari norme di sicurezza a 8 km dal centro eruttivo del Vesuvio, nel quartiere Ponticelli di Napoli. In zona gialla, a 100 metri dalla zona rossa (2).



Nel documento della Protezione civile, con la delimitazione della zona rossa (divieto di costruzione) e quella gialla (zona a pericolosita’ differita e da evacuare con eruzione in corso) intorno al Vesuvio, si conferma l'utilita' di realizzarla seguendo i confini amministrativi, solo per esigenze logistiche e operative, essendo aree effettivamente a rischio. Solitamente la delimitazione della zona rossa viene fissata con una distanza dal centro del vulcano che oscilla tra 10 e 12 km, e questo avviene per la parte sud-est anche del Vesuvio, non per quella nord-ovest, per cui Ponticelli e l’Ospedale del Mare risultano in zona esclusa dal rischio invasione della lava.

“L’area a maggiore pericolosita’ -detta zona rossa- e’ esposta al pericolo di scorrimento di colate piroclastiche e comprende 18 Comuni immediatamente circostanti al vulcano. La zona a minore pericolosita’ -zona gialla- e’ composta da 59 Comuni e corrisponde a tutta l’area che puo’ essere interessata dalla ricaduta di piroclastiti e cenere, con spessori tali da causare il collasso delle coperture di un numero significativo di edifici”. Cosi’ certificava nella scorsa legislatura il Governo in risposta ad una mia interrogazione parlamentare (3), e cosi' conferma il documento della Protezione civile.



Abbiamo gia’ ripresentato una interrogazione al Governo all’avvio della legislatura (4), abbiamo rivolto pubblici appelli alla Protezione Civile, alla Commissione Grandi Rischi, all’Istituto Nazionale di Vulcanologia (5), ma tutto tace.

L’appello ora e’ nel tavolo della commissione d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal senatore Ignazio Marino, affinche’ si occupi di un ospedale che, invece di accogliere i feriti di una eruzione, se va bene dovra’ essere evacuato, se va male restera’ sotto la lava.



Le eruzioni dei vulcani, i terremoti, gli uragani non possono essere impediti, ma lo Stato ha il dovere di prevenire i rischi e non di mettere a rischio coscientemente la popolazione. Costruire un ospedale in quella zona e’ rendersi complice di tentata strage.



(1) Il settore della Protezione civile sul rischio Vesuvio:

http://www.protezionecivile.it/minisite/index.php?dir_pk=250&cms_pk=1440

(2) vedi cartina a questo link http://www.aduc.it/dyn/documenti/allegati/donatella/OspedaledelMare-cartina.pdf

(3) http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.Asp?idAtto=12748&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRIT TA%27

(4) http://blog.donatellaporetti.it/?p=142

(5) http://blog.donatellaporetti.it/?p=582

gordon
21-04-09, 19:03
Papa: Poretti e Perduca, non anti-Cristiani, ma pronti alla "punizione" della Garavaglia
La senatrice del PD aveva sostenuto che “non possono passare impunemente” le dichiarazioni di Perduca e Poretti, i quali si erano dissociati dagli auguri a nome del Senato del Presidente Schifani a Benedetto XVI per l'anniversario della sua elezione, specialmente alla vigilia della conferenza di Durban 2, dove il Vaticano ha scelto di essere presente invece di seguire la la coraggiosa mossa anti-razzista del Governo italiano (http://perdukistan.blogspot.com/2009/04/pronti-alle-punizioni-della-garavaglia.html)

Roma, 20 aprile 2009

• Dichiarazione dei Senatori Radicali eletti nelle liste del Pd Donatella Poretti e Marco Perduca
Che i Radicali fossero anti-clericali non ci pare sviluppo di cui meravigliarsi, che però tale pratica liberale e libertaria fosse da non far passare impunemente ci giunge nuova, ma forse è solo un'ulteriore conferma che "mala tempora currunt" in Italia.

Facciamo solo notare alla collega Garavaglia che non abbiamo banalizzato l'operato del Papa, anzi! Ne abbiamo riconosciuto la militanza politica anti-liberale, in materia di temi attinenti al fine della vita, le discriminazioni di genere e orientamenti sessuale, la prevenzione di malattie ematiche, la riabilitazione di negazionisti e...- l'elenco potrebbe essere piuttosto lungo a ricordarle tutte - buona ultima la decisione di non seguire il Governo che ospita e finanzia la Santa Sede nella decisione di non dare credibilità a chi ritiene che il sionismo sia una forma di razzismo. Di quanto detto ci assumiamo pienamente le nostre responsabilità e siamo pronti ad affrontare la "punizione prevista"; ma stia tranquilla, nessun sapore anti-Cristiano!

gordon
21-04-09, 19:04
Durban 2, Perduca: se il Vaticano vuol legittimare il razzista Ahmadinejad non lo faccia coi nostri soldi. Basta 8x1000 alla Santa Sede e rivederne status all'Onu

Roma, 21 aprile 2009

• Dichiarazione di Marco Perduca, co-Vicepresidente del Partito Radicale Nonviolento eletto al Senato nelle liste del Pd

Anche se in extremis e di fronte a notissimi comportamenti, l'Unione europea s'e' finalmente trovata concorde nel non legittimare le infamanti accuse di Ahmadinejad contro Israele e l'Onu stessa col grave gesto dell'abbandono della sala. Adesso pero' non si puo' tornare indietro.

Il Governo italiano, che per una volta c'ha visto giusto, deve ricordare che con questo Iran non si puo' dialogare, ma deve anche rivedere radicalmente i propri rapporti diplomatici con chi in quella sala di Ginevra ha deciso di rimanere, a partire dalla Santa Sede.

Non e' infatti ammissibile non censurare le decisioni dello Stato Citta' del Vaticano rimasto ad ascoltare silente le infamie del Presidente delle Repubblica islamica in virtu' della necessita' del dialogo ad oltranza su temi "etici". Considerate le ultime uscite del Papa e visti i rapporti concordatari col Vaticano, due mi paiono le questioni che l'Italia non puo' non affrontare:

- La valutazione dello status di cui gode la Santa Sede all'Onu, una Citta' Stato di poche anime dove i "diritti civili" quando riconosciuti lo sono solo ai maschi per eleggere a vita un capo di Stato che pur non facendone parte pienamente influenza i lavori delle Nazioni uniti su piattaforme illiberali e discriminatorie contro i valori della Carta dell'Onu e la Dichiarazione universale dei diritti umani.

- A 25 anni dalla sua istituzione la revisione, prevista tra l'altro dalla legge stessa, del meccanismo che finanzia una Chiesa cattolica, militante politico transnazionale, con l'8x1000 sull'IRPEF. Presto interrogheremo il Governo in materia.

gordon
21-04-09, 19:06
Satyagraha 2009: sciopero della fame dei radicali per il diritto di voto dei disabili intrasportabili. Il presidente Berlusconi rispetti la parola data

Roma, 21 aprile 2009

Nell’ambito del Satyagraha 2009 che ha preso il via con la documentazione che sta per essere ultimata “per la verità storica sulla scomparsa dello stato di diritto e della democrazia in Italia”, Rita Bernardini (deputata Radicali/PD), Rocco Berardo e José De Falco (rispettivamente Tesoriere e membro della Giunta dell’Associazione Luca Coscioni), Claudia Sterzi (Segretaria dell’Associazione Radicale Antiproibizionista) e Michele Rana (Comitato Nazionale di Radicali Italiani), hanno iniziato dalla mezzanotte di ieri uno sciopero della fame affinché il Governo si faccia carico finalmente di garantire il diritto di voto a domicilio ai malati intrasportabili in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e referendari. L’iniziativa nonviolenta è fatta in nome di Luca Coscioni e Piergiorgio Welby, che sono morti senza aver visto approvata la legge per la quale si sono tanto battuti, e di Severino Mingroni, che sta lottando ancora e che in occasione delle elezioni politiche dello scorso anno aveva scritto al Presidente Napolitano: «Benché io sia un disabile gravissimo, sono considerato trasportabile, ma io vorrei votare a casa. Quindi, alle politiche del 13-14 aprile prossimi non voterò al seggio ». Severino è completamente immobilizzato e riesce a comunicare e a scrivere nel suo blog grazie a ridottissimi movimenti degli occhi attraverso i quali digita delle lettere su una tastiera virtuale.



Dichiarazione di Rita Bernardini:



La proposta di legge che porta la mia prima firma (N.907) è stata presentata l’8 maggio dello scorso anno con le firme di deputati appartenenti a tutti i gruppi parlamentari ed è stata assegnata alla Commissione Affari Costituzionali.



Il disegno di legge prevede di consentire anche in Italia, l’esercizio del diritto di voto a migliaia di cittadini italiani che ne sono privi – unico caso in Europa - solo perché impossibilitati a recarsi al seggio elettorale a causa gravi infermità e invalidità.



Tuttavia, come è avvenuto in passato, anche in questi mesi e settimane, invocate “difficoltà tecniche” rischiano di impedire a tante persone disabili gravissime di poter votare alle prossime elezioni, in spregio dell’articolo 48, quarto comma, della nostra Costituzione, che recita: « Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge »..



Per queste ragioni, per il rispetto del principio costituzionale di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, iniziamo uno sciopero della fame di dialogo, con il quale ci rivolgiamo al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro degli Interni Roberto Maroni, affinché provvedano al più presto, e comunque entro tempi utili a questo punto assicurati solo da un decreto legge, a superare le “difficoltà tecniche” che, se non fossero risolte, dimostrerebbero solo incapacità visto che a dicembre del 2008 il Presidente Berlusconi aveva fatto sapere, proprio a Severino Mingroni “che la proposta di legge presentata dall’on.le Rita Bernardini sarà seguita con il massimo impegno in tutte le fasi dell’iter parlamentare” e che “Il Presidente Berlusconi conosce il problema e desidera che venga risolto con priorità”.



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UFFICIO DEL PRESIDENTE



Prot. N" 15412 – 22 dicembre 2008



Gentile Consigliere Mingroni,



rispondo alla Sua cortese lettera, con la quale ha voluto sottoporre all’attenzione del Presidente del Consiglio la questione relativa al voto domiciliare degli elettori disabili.

Al riguardo, desidero rassicurarla che la proposta di legge presentata dall’on.le Rita Bernardini sarà seguita con il massimo impegno in tutte le fasi dell’iter parlamentare. Il Presidente Berlusconi conosce il problema e desidera che venga risolto con priorità. Siamo a conoscenza delle enormi difficoltà che affronta ogni qualvolta desidera esercitare il Suo diritto e non per ultimo quelle sopportate in occasione delle regionali in Abruzzo. E’ pertanto necessario velocizzare ogni decisione nel merito e far sì che una norma del nostro ordinamento faciliti per tutte le persone diversamente abili l’esercizio del voto. L’impegno di questa maggioranza non verrà meno.



Cordiali saluti e buon anno



On. Valentino Valentini



Dott. Severino Mingroni

Consigliere Generale

Associazione Luca Coscioni

Via di Torre Argentina, 76

00186 ROMA (RM)

gordon
21-04-09, 19:06
Decreto sicurezza, Poretti: provvedimento inaccettabile. Pregiudiziali di costituzionalità ed emendamenti

Roma, 21 aprile 2009

• Intervento di Donatella Poretti e Marco Perduca, senatori radicali eletti nelle liste del PD


Il decreto legge in discussione oggi al Senato ripropone una concezione della penalità di stampo illiberale, paternalistico e populista: le restrizioni di libertà e garanzie individuali che vi sono contenute, non sono motivate da indispensabilità per contenere alcuni fenomeni criminali, bensì da esigenze di mera rassicurazione sociale, funzionali ad una comunicazione demagogica tra potere politico e società.

Perciò riteniamo inaccettabile l’impianto complessivo di questo decreto-legge, nonostante la Camera abbia stralciato le norme sulle ronde e abbia cancellato la permanenza fino a sei mesi nei Centri di Identificazione ed Espulsione (Cie). In particolare siamo contrari alla obbligatorietà della custodia cautelare in carcere e all'eliminazione dell’accesso alle misure alternative alla detenzione, così come previste dalla legge Gozzini.

Abbiamo pertanto depositato due pregiudiziali di costituzionalità e 16 emendamenti.

Ci auguriamo che nel dibattito oggi in Aula tutta l’opposizione contrasti, con noi, l’approvazione di norme inopportune ed incostituzionali.


Qui il testo degli emendamenti: http://blog.donatellaporetti.it/?p=593

gordon
21-04-09, 19:06
Caccia: Zamparutti, Italia delinquente abituale

Roma, 21 aprile 2009

• Dichiarazione di Elisabetta Zamparutti, deputata radicale-PD, membro della Commissione Ambiente

Sulla posizione espressa oggi dal Governo in Commissione agricoltura, per il mantenimento delle modifiche apportate dal Senato alla legge comunitaria in materia di caccia, Elisabetta Zamparutti, deputata radicale, ha dichiarato:



“E’ grave che il Governo abbia deciso, con le parole del sottosegretario Buonfiglio, di confermare le modifiche alla legge comunitaria introdotte al Senato in materia di caccia. Con gli emendamenti approvati dei senatori Carrara e Vetrella si impedisce il corretto recepimento della direttiva comunitaria - come chiede la procedura di infrazione - e addirittura si introducono ulteriori violazioni alla stessa direttiva, come l’ampliamento della stagione venatoria oltre i termini attuali.

Tale posizione conferma la propensione “delinquenziale” del nostro paese, un’attitudine che rende ancor più inquietante l’argomento usato per giustificare tale approccio: vale a dire la “giustiziabilità” delle regioni che dovessero adottare provvedimenti non conformi alla normativa UE.

Se il testo non sarà corretto alla Camera, si creerà un vero e proprio caos giuridico e una totale incertezza del diritto. E’ ancor più grave che tutto ciò avvenga quando l’opinione pubblica nutre sempre meno simpatie per la caccia e i cacciatori”



Elisabetta Zamparutti ha presentato emendamenti al ddl soppressivi delle parti non conformi alla normativa europea in materia di caccia, che verranno votati domani.

gordon
21-04-09, 19:06
Sicurezza, Perduca: ma che bella l'opposizione di IDV senza emendamenti

Roma, 21 aprile 2009

• Dichiarazione di Marco Perduca, Senatore Radicale nel Pd

Il gruppo al Senato dell'Italia dei Valori, "partito" che si autodefinisce l'unica opposizione al Governo Berlusconi, dopo essersi affasciato agli altri soci nella modifica della legge elettorale in corso d'opera ed essersi schierato alla Camera col Pd e la maggioranza a favore di questo decreto sicurezza (1505) che inasprisce le pene in un Regime, quello italiano, che ormai si fonda sull'illegalità costituzionale - prevedendo la custodia cautelare in carcere per decine di reati - oggi non ha presentato neanche un emendamento al decreto. Complimenti! Se solo gli elettori di questi paladini della legalità potessero sapere...

gordon
21-04-09, 19:07
Stalking e decreto sicurezza, Poretti: aggravanti solo per gli ex mariti ed ex fidanzati, e quelli attuali?

Roma, 21 aprile 2009

• Dichiarazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca, Radicali-Pd



Il Senato sta esaminando il disegno di legge di conversione dell'ennesimo decreto sicurezza e ennesima misura di inasprimento di pena, restrizione di diritti per detenuti e creazione di una nuova fattispecie di reato, gli atti persecutori, o stalking.

E' questa la misura mediaticamente più accattivante su cui, nonostante il Senato avesse gia' votato un provvedimento ora al vaglio della Camera, il Governo e il ministro Mara Carfagna hanno deciso di mettere il cappello.

Il reato prevede che chiunque compia atti persecutori e' punibile da 6 mesi a 5 anni. Viene prevista come aggravante il fatto che chi compie tale reato sia un coniuge legalmente separato (e chi e' separato di fatto?) o divorziato o persona che "sia stata" legata da una relazione affettiva. L'aggravante e' per gli ex, mariti o fidanzati.

Se statisticamente le denunce di questi atti persecutori possono vedere gli ex come i più denunciati, la situazione che più andrebbe tutelata e salvaguardata e' quella delle violenze psicologiche e fisiche che si commettono in famiglia, anche con la previsione dell'aggravante come misura disincentivante.

A meno che il nostro legislatore non abbia come riferimento quello afgano, in cui il marito ha diritto di abusare della moglie, il provvedimento in esame al Senato e' incomprensibile. Se aveva un senso prevedere una aggravante, era proprio per il coniuge, che spesso sotto ricatto impone al coniuge più debole (per lo più la donna) atti e comportamenti con minacce, cagionando quell'ansia e quella paura per la propria incolumità, come prevede l'art. 612-bis.

gordon
21-04-09, 19:07
Biotestamento: malato Sla Ravasin, legge anticostituzionale

21 aprile 2009

• Da note di agenzia lette a Radio Radicale

'Se e' vero l'alimentazione e l'idratazione artificiali sono dei trattamenti sanitari a tutti gli effetti, allora e' anche vero che questa legge, che non consente a me, che sono pienamente capace di intendere e di volere, di rifiutare tali trattamenti, e' manifestamente anticostituzionale'. Lo afferma Paolo Ravasin, 49 anni, da 10 anni malato di sclerosi laterale amitrofica, nel corso dell'video-appello che ha inviato al presidente della Repubblica e alle massime cariche di Senato e Camera, con il quale contesta il disegno di legge sul testamento biologico che, dopo il voto favorevole di palazzo Madama, nelle prossime settimane approdera' alla Camera dei deputati. 'Si tratta di un legge - afferma Ravasin, attualmente ricoverato in una clinica in provincia Treviso - che va sostanzialmente contro il testamento biologico e che rende carta straccia le mie direttive anticipate, sempre in un video, circa un anno fa'. Per Ravasin, che ha il corpo completamente paralizzato, il testo approvato in Senato rende inutile 'la mia decisione di non sottopormi ad alimentazione e nutrizione artificiale quando non saro' piu' in grado di farlo. Mi viene sottratta l'unica liberta' che mi e' rimasta: quella di poter decidere sulla mia morte, lo Stato e la Chiesa hanno preteso di sostituirsi a Dio'.



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BIOTESTAMENTO: BONINO, VIDEO RAVASIN DI ALTO VALORE POLITICO



'Si tratta di una documento di alto valore politico che riporta il problema del biotestamento nel suo ambito naturale, quello dalla liberta''. Lo afferma la parlamentare Radicale, Emma Bonino, nel corso della presentazione del video-appello inviato da Paolo Ravasin, malato da dieci anni di Sla, al presidente della Repubblica e alle massime cariche di Camera e Senato, con il quale contesta il disegno di legge gia' approvato da un ramo del Parlamento. 'Dopo i furori etici scatenati dalla vicenda Englaro - ha proseguito -, ora siamo in una pausa di riflessione importante sul disegno di legge. Mi auguro che la Camera, nel quadro delle audizioni previste, ascolti non solo teologi e scienziati ma soprattutto i cittadini malati, come Ravasin, che piu' di tutti hanno il diritto di parlare di scelte. La liberta' di scegliere riguarda la persona e non puo' essere usurpata da altri che si sentono in diritto di imporre la loro liberta''. L'esponente Radicale auspica che a Montecitorio la legge 'proprio per i temi che affronta venga discussa in commissione Affari costituzionali e non in commissione Sanita'', come invece avvenuto al Senato.

il Gengis
23-04-09, 11:52
Pagano: Per Bruxelles l’Italiano non e’ lingua di cultura

Roma, 22 aprile 2009

• Dichiarazione di Giorgio Pagano, Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto

La Commissione europea finanzia un premio culturale che discrimina la maggior parte dei cittadini dell‘Unione e toglie all’italiano la dignità di lingua culturale. Il Premio Cultural Policy Research 2009, organizzato dalla Rete Europea dei Centri di Formazione di Gestione Culturale, prevede 10 mila euro per il miglior progetto di ricerca sulla diversità culturale”.

L’iniziativa è ottima. Peccato che le domande di partecipazione devono essere redatte in lingua inglese, quindi, escludendo quei talenti che, seppur preparati, non sono madrelingua inglese o hanno scelto di studiare altri idiomi nel loro percorso di studi. Uniche eccezioni linguistiche per i successivi elaborati sono il francese, il tedesco e lo spagnolo.

Pertanto l’italiano è escluso. Insieme a altre 18 lingue dell’Unione.

E’ inaccettabile che, mentre da una parte il Commissario Orban si fa promotore della diversità linguistica e del multilinguismo, dall’altra la Commissione continua a finanziare enti che operano contro di esso e a favore del colonialismo linguistico inglese.

A fronte di questo l’Italia dovrebbe protestare energicamente, e minacciare la revisione del proprio contributo europeo fino a quando l’italiano venga considerata lingua dell’Unione a tutti gli effetti e considerata in tutte le occasione ove la Commissione elargisce fondi.

il Gengis
23-04-09, 11:53
Stalking, Poretti: tra moglie e marito non mettere il dito: la famiglia come zona franca, i reati restano impuniti

Roma, 22 aprile 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita'


E' legge dello Stato l'ennesimo decreto del Governo sulla sicurezza, e' legge il nuovo reato di stalking istituito con il nuovo art. 612-bis del codice penale. Ma, cosi' come introdotto, il reato di atti persecutori non prevede aggravanti per il coniuge, l'attuale fidanzato o compagno; le aggravanti valgono solo per gli ex.

Ma che senso ha questa misura?

Dal dibattito in aula le prime spiegazioni: nei conflitti che sorgono in ambito familiare e' bene cercare di risolvere le problematiche e non acuirle, e lo stalking non e' un reato che ha a che vedere con cio' che avviene in famiglia. Poco c'entra, evidentemente, come sia certificato che proprio in ambito familiare avvenga il maggior numero di atti di violenza sulle donne. Percio', in dissenso dal gruppo PD, sono intervenuta al Senato per esporre la mia dichiarazione di voto contrario a questo provvedimento contro lo stalking.


Segue il testo dell'intervento in Aula sul ddl 1505 recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonche' in tema di atti persecutori:


Mi dispiace preannunciare che votero' in dissenso dal Gruppo: avrei preferito votare insieme al Gruppo e contro questo provvedimento. Non tanto e non solo per il metodo, cioe' l'adozione di un decreto-legge che impone al Parlamento di approvare un testo gia' contenuto in un disegno di legge approvato proprio da quest'Aula e ora all'esame della Camera, ma anche per il metodo. Il decreto, infatti, scade e non c'e' tempo per parlare, ne' per approvare emendamenti, anche quelli più ragionevoli.

Ci troviamo di fronte ad un provvedimento che mostra i muscoli, che fa la faccia feroce e che quindi prevede maggiori pene (ergastolo, carcerazione preventiva obbligatoria), mentre in Italia ogni anno 140.000 processi cadono in prescrizione.

In questo contesto si puo' parlare di certezza della pena?

Infine, e' stato previsto il reato di stalking. Una norma assurda secondo cui, come e' stato ricordato nel dibattito svolto ieri, la famiglia, questo luogo idilliaco da voi propagandato, il luogo dove in realta' si realizza la violenza piu' grave (quella fisica e quella psicologica) contro le donne, passa invece indenne, diventa una sorta di zona franca tutelata dalla legge.

Credo che la violenza contro le donne abbia bisogno innanzitutto di iniziative culturali, di rivoluzionare una societa' maschilista e paternalista. Non e' certo con questa legge che le violenze contro le donne diminuiranno.

il Gengis
23-04-09, 11:53
Dl Sicurezza, Perduca: perché ho votato no

Roma, 22 aprile 2009

• Dichiarazione del Sen. Perduca, senatore radicale eletto nelle liste del PD

Oggi in Senato ho espresso, insieme alla sen. Poretti, il voto in dissenso dal gruppo dal PD per ragioni ben precise. L'Italia è un delinquente abituale per l'amministrazione della giustizia davanti alla Corte dei diritti umani di Strasburgo, come dimostrano le sentenze che quotidianamente condannano la violazione dei diritti civili degli italiani da parte del nostro sistema giudiziario.

Questo decreto non aveva niente della necessità, niente dell'urgenza e va ad aggravare una situazione in cui, piuttosto che inasprire le pene, bisognerebbe considerare, come è stato fatto nella legislatura scorsa, non tanto o non solo un indulto ma addirittura un'amnistia, per concedere ai magistrati, ai giudici e a 10 milioni di italiani di poter finalmente vivere appieno i diritti costituzionali garantiti, in particolare gli articoli 3,13 e 27 che questo decreto viola patentemente.

Ecco perché ho opposto un no convinto a questo decreto.

Ho votato in dissenso dal Gruppo del PD con rammarico, poiché non è la prima volta che su temi relativi alla giustizia ci troviamo a votare diversamente, pur condividendo la stragrande maggioranza degli emendamenti proposti. E con rammarico - ma non delusione, perché non mi sono mai illuso – devo sottolineare che altri Gruppi, come l'Italia dei Valori, sebbene sostengano di essere l'unica opposizione, non presentando neanche un emendamento al decreto dimostrano di non fare alcuna opposizione, finendo invece per essere sempre e solo d'accordo - magari la notte piuttosto che il giorno - con il Governo Berlusconi.

il Gengis
23-04-09, 11:53
Referendum, Bonino: la decisione di oggi è il de profundis dell'istituto referendario

Roma, 22 aprile 2009

• Dichiarazione di Emma Bonino, vice-presidente del Senato

Com'è noto, voteremo no perché fermamente convinti che una vittoria del sì porterebbe non ad un bipartitismo anglosassone fondato sul rapporto tra eletti e territorio ma ad una sua caricatura; aggiungo che il referendum non porterebbe rimedio alla pessima legge elettorale attuale ma ne aggraverebbe i difetti consentendo l'instaurazione di una sorta di dittatura legalizzata. Ma leggi, obblighi e scadenze costituzionali devono essere da tutti rispettati. La decisione di stamattina, invece, dà il colpo finale allo strumento referendario così come concepito dai nostri padri costituenti. Il processo di svilimento, snaturamento e svuotamento dell'istituto referendario, avviato all'indomani dell'approvazione stessa della Costituzione con i partiti che si sono impadroniti progressivamente del sistema politico-istituzionale, viene così a compimento. La possibilità poi che il ddl per spostare la data sia approvato in commissione in sede deliberante è semplicemente aberrante. Un altro contrappeso, previsto dallo Stato di diritto, viene così spazzato via da un'oligarchia partitocratica autoreferenziale. Dopo le manipolazioni e i stravolgimenti compiuti nel corso degli anni oggi ci tocca vedere destra e sinistra che tutti insieme appassionatamente vanno ad intonare il De Profundis allo strumento referendario."

il Gengis
23-04-09, 11:54
Mozioni in Parlamento, Perduca: Idv vota di nuovo con governo

Roma, 22 aprile 2009

• Dichiarazione del Senatore Radicale nel gruppo del Pd Marco Perduca

In tarda mattinata, poco dopo essersi schierato, come tutti del resto, col Governo sulle norme anticostituzionale in materia di atti persecutori, il gruppo dell'IdV al Senato ha votato con la maggioranza contro una mozione del Pd.

Complimenti di nuovo per l'opposizione al Governo di Berlusconi.

il Gengis
23-04-09, 11:54
Efficienza Servizio Sanitario, Poretti: Commissione parlamentare estende indagini sugli ospedali italiani. E’ ora di chiudere l'Ospedale del Mare alle falde del Vesuvio

Roma, 22 aprile 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita'



Apprendo con favore che l'appello che ho rivolto alcuni giorni fa (1) al senatore Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, e' stato accolto e fa parte ora di una piu' vasta azione che riguardera' tutti gli ospedali d'Italia costruiti o in costruzione in zone a rischio sismico o di altre catastrofi naturali.

Il mio appello riguardava cio' che sta avvenendo a soli otto chilometri dal centro eruttivo del Vesuvio, nel quartiere napoletano di Ponticelli, dove si sta costruendo il nuovo Ospedale del Mare, progettato per essere, con 450 posti letto e una spesa stimata nel 2004 di 190 milioni di euro, il piu' grande di tutto il meridione. Questo ospedale, costruito nella cosiddetta zona gialla di pericolosita' come stimata nei piani di evacuazione della protezione civile, nel caso non escludibile che il Vesuvio si dovesse risvegliare, sara' nel migliore dei casi evacuato in tutta fretta, nel peggiore rischia di essere sepolto dalla lava.

Con questa indagine della Commissione parlamentare, sara' la prima volta che l'Ospedale del mare dovra' giustificare come e perche' e' stato costruito in spregio alle piu' elementari norme di sicurezza.

La commissione ha il potere giudiziario di chiudere gli ospedali che non dovessero risultare a norma e di mettere i sigilli ai cantieri, cosa che mi auguro possa accadere quanto prima per il nuovo Ospedale del Mare.





(1) http://blog.donatellaporetti.it/?p=589

il Gengis
23-04-09, 11:54
Droga/fiera cannabis, radicali: in quanto ente pubblico, la Fiera di Faenza non può discriminare. Ci ripensi

Roma, 22 aprile 2009

• Dichiarazione del Senatore Radicale Marco Perduca, segretario della Lega Internazionale Antiproibizionista e Claudia Sterzi, segretaria dell'Associazione Radicale Antiproibizionisti

Il Comune di Faenza non puo' negare lo spazio all'associazione Mondo nuovo per ospitare, a fine maggio, la contestata fiera 'Cannabis tipo forte'. Ne' tantomeno lo puo' fare con una telefonata al sottosegretario Giovanardi.

Quel che Bologna ha concesso, seppure con infinite e pretestuose polemiche, non puo' esser negato da Faenza. La "droga" che tanta paura fa a Giovanardi, non c'entra nulla. Si tratta di un settore produttivo e commerciale che nel secolo scorso vedeva l'Italia tra i maggiori produttori, e le fiere a questo servono, a fornire occasioni di conoscenza di nuovi prodotti per sviluppare settori di mercato.


Si spieghi il perche' del diniego, siamo certi che nella riflessione si possano trovare elementi sufficienti per un ripensamento.

il Gengis
23-04-09, 11:54
Riforma del processo civile, Bernardini e Sabatinelli: il Governo si impegni a ridurre i tempi dei procedimenti di separazione e divorzio

Roma, 23 aprile 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale eletta nelle liste del PD, membro della Commissione Giustizia della Camera e di Diego Sabatinelli, Segretario della Lega per il Divorzio Breve



Come certificato dalla Commissione europea per l’efficienza della Giustizia (Cepej) nel rapporto divulgato lo scorso ottobre, nel nostro Paese vigono i tempi più lunghi nelle procedure di divorzio, con ben 634 giorni di attesa per giungere alla pronuncia di scioglimento del vincolo coniugale (in Francia occorre attendere 477 giorni, in Portogallo 325 e in Germania 321). Questo triste primato è dovuto al fatto che qui da noi il procedimento di separazione e divorzio è ancora oggi affollato di congegni burocratici e di inutili formalismi che gli impediscono di essere uno strumento di agevole utilizzo, al passo con il mutato contesto economico e sociale. Da questo punto di vista pensiamo che il Governo e, segnatamente, il Ministro della Giustizia Alfano, nell’ottica di una riforma complessiva volta a garantire una maggiore speditezza ed efficienza alla giustizia civile, non possano tralasciare la necessità di rendere meno macchinoso il percorso che conduce allo scioglimento del vincolo coniugale, anche perché una giustizia lenta e farraginosa in tema di separazione e divorzio finisce col produrre danni incalcolabili per la qualità della vita dei cittadini. Per questo, nel corso dell’esame del collegato alla manovra di finanza pubblica contenente disposizioni in materia di riforma del processo civile, i deputati radicali presenteranno un ordine del giorno nel quale si chiede all’Esecutivo di ottemperare ai moniti provenienti dalla Commissione europea per l’efficienza della giustizia predisponendo ogni utile iniziativa normativa volta alla introduzione di procedure semplificate, meno costose e di durata più breve anche in materia di separazione e divorzio.

il Gengis
23-04-09, 11:55
Aborto, Poretti: Relazione al Parlamento del ministero della Giustizia... e quella del ministero della Salute? Interrogazione. I medici che denunciano le immigrate irregolari favoriranno l'aborto clandestino

Roma, 23 aprile 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita'

Ancora una volta dobbiamo registrare come la relazione annuale al Parlamento sullo stato di applicazione della legge 194 in materia di aborto, non venga consegnata nei tempi previsti dalla legge.

L'articolo 16 della legge prevede che entro il mese di febbraio i ministeri della Salute e quello della Giustizia, per quanto di loro competenza, facciano il punto sullo stato di attuazione. In barba alle scadenze previste dalla legge il ministero della Salute ha adottato la prassi di consegnare la relazione in autunno; solo l'anno scorso come eccezione alla regola, il ministro Livia Turco la consegno' in primavera.

Mentre, insieme al senatore Marco Perduca, sollecito con una interrogazione il ministero del Lavoro, Politiche Sociali e Salute al rispetto della legge, registriamo che il ministero della Giustizia ha gia' consegnato la sua relazione da cui emergono dati interessanti.

Nella relazione presentata al Senato risulta che nel 2008 i procedimenti penali iscritti nelle Procure siano 173 (erano 84 nel 1995) e 302 le persone iscritte (erano 145 nel 1995). I procedimenti per aborto clandestino sono 57 e 103 le persone iscritte. Sempre nell'anno 2008 la percentuale degli stranieri sul totale delle persone iscritte presso le Procure e' stata del 34,5%, gli iscritti per reato di aborto clandestino sono il 45,3%.

La relazione evidenzia che si tratta di un dato percentuale molto alto se paragonato ad una presenza di popolazione straniera del 6,5% al primo gennaio 2009 rispetto al totale dei residenti in Italia.

Se questa e' la situazione, mi auguro che questo documento serva alla Camera dei Deputati perche' venga eliminata la norma del ddl sicurezza 733 in cui si prevede che i medici denuncino gli immigrati irregolari: gli aborti illegali sono molto praticati dalle immigrate clandestine, ma per ora in quantita' ancora sotto controllo che pero' potrebbe esplodere a fronte della denuncia di clandestinita'... con buona pace della salute delle donne e dell'equilibrio sanitario in generale.


Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=600

il Gengis
23-04-09, 16:36
Roma: ore 10.30, presentazione de La Peste Italiana: sessant'anni di sistematiche violazioni della Costituzione e delle leggi dello Stato hanno aperto la strada ad una nuova forma di totalitarismo

Roma, 24 aprile 2009

Le regole democratiche che i padri costituenti intesero porre alla base della Carta fondamentale dello Stato sono state, da subito ed in maniera ampia, disattese dai partiti, che si sono impadroniti del sistema politico-istituzionale del nostro Paese. Nei decenni successivi il processo degenerativo ha investito tutti gli organi e le istituzioni repubblicane, via via erodendo lo Stato di diritto per finire ai giorni nostri, dove il processo di svuotamento e di svilimento della Costituzione viene a compimento in maniera così eclatante, oltre che condivisa.



Questo è il tema di fondo del documento La Peste Italiana, ovvero la metamorfosi del Male in Storia (sessantennale) di distruzione dello Stato di diritto, della democrazia, della legalità (re) instaurando un regime neototalitario. Il documento, curato dal "Gruppo di iniziativa di Satyagraha 2009 per lo Stato di diritto e la democrazia cancellati in Italia", rappresenta la premessa fondamentale per la presentazione della Lista Bonino-Pannella alle prossime elezioni europee e sarà presentato



venerdì 24 aprile

alle ore 10.30

Via di Torre Argentina, 76





Marco Pannella ed Emma Bonino presenteranno il dossier insieme a:



Alfonso Celotto, ordinario di Diritto Costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma tre



Marco De Andreis, ricercatore, direttore ufficio Studi Economico-Fiscali dell'Agenzie delle Dogane



Franco De Benedetti, imprenditore, già Senatore



Fulco Lanchester, ordinario di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma La Sapienza



Antonio Maccanico, più volte ministro della Repubblica



Gianluigi Melega, giornalista e scrittore



Federico Orlando, giornalista, condirettore di Europa



Mario Patrono, ordinario di Diritto Pubblico presso la facoltà di Sociologia dell'Università di Roma La Sapienza



Donato Speroni, giornalista, docente di Economia e Statistica presso la Scuola di Giornalismo di Urbino



Saranno inoltre presenti i parlamentari e i dirigenti dei soggetti della galassia Radicale.

il Gengis
01-05-09, 17:57
I radicali presentano il documento su "La peste italiana"

24 aprile 2009

Le regole democratiche che i padri costituenti intesero porre alla base della Carta fondamentale dello Stato sono state, da subito ed in maniera ampia, disattese dai partiti, che si sono impadroniti del sistema politico-istituzionale del nostro Paese. Nei decenni successivi il processo degenerativo ha investito tutti gli organi e le istituzioni repubblicane, via via erodendo lo Stato di diritto per finire ai giorni nostri, dove il processo di svuotamento e di svilimento della Costituzione viene a compimento in maniera così eclatante, oltre che condivisa.

Questo è il tema di fondo del documento La Peste Italiana, ovvero la metamorfosi del Male in Storia (sessantennale) di distruzione dello Stato di diritto, della democrazia, della legalità (re) instaurando un regime neototalitario. Il documento, curato dal "Gruppo di iniziativa di Satyagraha 2009 per lo Stato di diritto e la democrazia cancellati in Italia", rappresenta la premessa fondamentale per la presentazione della Lista Bonino-Pannella alle prossime elezioni europee è stato presentato oggi presso la sede radicale da Marco Pannella ed Emma Bonino, insieme a:

Alfonso Celotto, ordinario di Diritto Costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma tre

Marco De Andreis, ricercatore, direttore ufficio Studi Economico-Fiscali dell'Agenzie delle Dogane

Franco De Benedetti, imprenditore, già Senatore

Fulco Lanchester, ordinario di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Roma La Sapienza

Antonio Maccanico, più volte ministro della Repubblica

Gianluigi Melega, giornalista e scrittore

Federico Orlando, giornalista, condirettore di Europa

Mario Patrono, ordinario di Diritto Pubblico presso la facoltà di Sociologia dell'Università di Roma La Sapienza

Donato Speroni, giornalista, docente di Economia e Statistica presso la Scuola di Giornalismo di Urbino

il Gengis
01-05-09, 17:57
Fiat-Opel-Chrysler, De Lucia: legittime le domande del Commissario Verheugen, indipendentemente dalle motivazioni che le animano

24 aprile 2009

• Dichiarazione di Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali italiani

Indipendentemente dalle ragioni per le quali sono state pronunciate, le domande che oggi il Commissario europeo all’Industria, Verheugen, si è posto, sono quelle che potrebbe legittimamente farsi ogni cittadino europeo. Fiat già non riesce a gestire tre marchi italiani, come potrebbe riuscire a gestire un marchio come Opel, che insiste nel suo stesso segmento di mercato?



Non sorprenda però il coro di difensori della Fiat, da Frattini alla Marcegaglia: nel nostro Paese la Fiat è stata abituata anche a ricevere un mucchio di “regali”, dall’Alfa Romeo alla Cassa integrazione alla mobilità ai prepensionamenti, passando per le rottamazioni, senza che mai nessuno – tranne i radicali – sollevasse alcuna obiezione.



Semmai una domanda ci sarebbe anche per Verheugen: perché la Commissione europea non si è mai occupata davvero del caso Fiat?

il Gengis
01-05-09, 17:57
Stanzani e Niccolò Figà Talamanca: da parte del Parlamento Europeo un forte appello a rispettare e rafforzare i diritti delle donne in Afghanistan

24 aprile 2009

• Dichiarazione di Sergio Stanzani, Presidente del Partito Radicale nonviolento, transpartito e di Non c'è Pace Senza Giustizia, e Niccolò Figa-Talamanca, Segretario Generale di Non c'è Pace Senza Giustizia:

Non c'è Pace Senza Giustizia (NPSG) e il Partito Radicale Nonviolento accolgono con soddisfazione l’adozione oggi dal Parlamento europeo della risoluzione sull’Afghanistan come una manifestazione importante dell’impegno dell’Europa per il rispetto dei diritti umani delle donne in Afghanistan.



La risoluzione comune sui diritti delle donne in Afghanistan, adottata oggi a larga maggioranza e con il sostegno di tutti i gruppi politici del Parlamento europeo fa eco all’appello, recentemente promosso da NPSG e dal Partito Radicale, che chiede il ritiro della legge sul diritto di famiglia per la comunità sciita, che è stata recentemente approvata dalle due camere dal Parlamento afghano e firmata dal presidente Hamid Karzai. La risoluzione condanna con forza gli atti di violenza perpetrati contro gli attivisti che lavorano per promuovere i diritti umani e l'emancipazione delle donne afgane, richiamando in particolare il recente assassinio della deputata regionale Sitara Achikzai.



Ci felicitiamo con il Parlamento europeo per essersi unito al coro di critiche, dentro e fuori l'Afghanistan, contro una legge che legitima molteplici forme di discriminazione contro le donne e palesemente viola il principio della parità tra uomini e donne, come previsto nella Costituzione afgana e negli accordi internazionali in materia di diritti umani e delle libertà fondamentali di cui l'Afghanistan è parte.



Come affermato nella risoluzione del PE, crediamo fermamente che la parità di genere e i diritti delle donne sono indispensabili per lo sviluppo democratico in Afghanistan e chiediamo che le autorità afgane prendano tutte le misure possibili e appropriate per proteggere le donne contro la violenza sessuale e le altre forme di violenza legata al genere e di portare i colpevoli di tali dinnanzi alla giustizia.



Esortiamo la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a continuare a mantenere la pressione sulla legge sul diritto di famiglia per la comunità sciita nonchè su ogni altro tentativo di legalizzare discriminazioni contro le donne e i bambini afghani che fanno di loro cittadini di seconda classe. L'impegno a lungo termine compiuto dalla comunità internazionale per aiutare l'Afghanistan nel suo sforzo di ricostruzione non puo’ portare al ritorno di pratiche liberticide e discriminatorie che esistevano sotto la dittatura talebana.



Nonostante l'impegno del Presidente Karzai a rivedere la legge, restiamo preoccupati per il fatto che in questo momento resta parte del diritto in Afghanistan. Continueremo, tramite il nostro appello internazionale che ha già raccolto centinaia di firme, a far presente alle autorità afgane che il mondo manterrà la sua vigilanza e che non potremmo mai accettare di negoziare una tregua politica in Afghanistan sacrificando i diritti fondamentali delle donne. L’appello è disponibile sul sito: http://www.npwj.org/



Per ulteriori informazioni, contattare Nicola Giovannini su ngiovannini@npwj.org +32-2-548-3913 org. Controllare anche. Www.npwj.org

il Gengis
01-05-09, 17:58
Diritto al voto a domicilio per i malati intrasportabili: lettera ai direttori di giornali e telegiornali per segnalare la totale assenza informazione

Roma, 26 aprile 2009

Nel pomeriggio di oggi – quali parlamentari, dirigenti e militanti della galassia Radicale giunti al 6° giorno di sciopero della fame - abbiamo inviato ai Direttori delle testate quotidiane e radio-telegiornalistiche una lettera per segnalare come - nonostante le agenzie di stampa ne abbiano fornito amplissimi resoconti – nessuna informazione reale sia potuta giungere ai cittadini sull’iniziativa in corso volta a garantire il voto a domicilio dei malati intrasportabili in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e referendari.

Quest’assenza di notizie è ancor più grave proprio perché quest’iniziativa, finalizzata ad ottenere il rispetto della parola data dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’integrale applicazione degli articoli 3 e 48 della Costituzione, sembra invece si avvii, per il recente voto della Commissione Affari Costituzionali al progetto di legge a prima firma Bernardini, al produrre i primi necessari – ma ancora del tutto insufficienti – risultati.

E’ proprio con l’informazione, quella che anche questa volta viene negata all’iniziativa dei Radicali, che si sarebbe potuto e, riteniamo, si possa ancora nutrire la speranza di quelle migliaia di malati intrasportabili, affetti da gravi handicap e malattie invalidanti, dei parenti e delle persone che li assistono di essere cittadini a pieno titolo e, di più, fatto crescere l’interesse, le richieste e il giudizio della cosiddetta opinione pubblica nei confronti dell’attività del parlamentari.

Confidiamo che questo ennesimo silenzio possa essere riparato proprio in queste ore che sappiamo decisive per l’approvazione, in tempo utile per le prossime consultazioni europee, della modifica legislativa.

Rita Bernardini (deputata Radicali/PD), Rocco Berardo (tesoriere Associazione Luca Coscioni) Josè De Falco (membro di Giunta Associazione Luca Coscioni), Michele Rana (Comitato Nazionale di Radicali Italiani), Claudia Sterzi (Segreteria Associazione Radicale Antiproibizionisti), Gaetano Dentamaro, Francesco Spadaccia, Alba Montori, Mario Galizia, Sw Geet Abba, Andrea Trisciuoglio, Vittoria Bollettieri, Claudio Landi

il Gengis
01-05-09, 17:58
Cina, Mecacci e Mellano: da oggi a Roma vice presidente del Parlamento tibetano in esilio per incontri con Camera e Senato
Domani previsti incontri con parlamentari e con la vicepresidente del Senato Emma Bonino e della Camera Rosy Bindi.

Roma, 27 aprile 2009

• Dichiarazione di Matteo Mecacci, Deputato Radicale e Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per il Tibet e di Bruno Mellano Presidente di Radicali Italiani

Oggi pomeriggio è giunta a Roma, su invito del Partito Radicale, Dolma Gyari, Vice Presidente del Parlamento Tibetano in Esilio, con l’obiettivo di ottenere l’attenzione delle istituzioni italiane sulla repressione del dissenso politico che continua e si aggrava in Tibet.

Le recenti condanne a morte nei confronti di tibetani che avevano partecipato alle manifestazioni del marzo 2008 confermano che la Repubblica Cinese continua a usare il pugno di ferro nei confronti dei tibetani che rifiutano e si oppongono alle politiche “colonizzatrici” cinesi. Al tempo stesso, Pechino rifiuta di riconoscere il ruolo e la funzione politica svolte in questi decenni dal Dalai Lama attraverso, da un lato, la pratica e la predicazione della nonviolenza come mezzo di espressione di dissenso politico, e dall’altro con la richiesta di piena autonomia per il Tibet all’interno della Cina come alternativa all’indipendenza nazionale.

Lo scorso 10 marzo la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità una mozione con la quale impegna il Governo “a rafforzare la posizione comune in sede europea a favore di un dialogo costante, aperto, veritiero e costruttivo tra le autorità di Pechino ed i rappresentanti del Dalai Lama, essendo questi ultimi interlocutori essenziali, al fine di giungere ad una soluzione mutuamente soddisfacente della questione tibetana,(…)”

La visita in Italia di Dolma Gyari, rappresenta quindi senza ombra di dubbio un’ottima occasione per ribadire il sostegno del Parlamento, e del Governo, italiani, alle istituzioni politiche tibetane in esilio nel loro faticoso tentativo di dialogo con le autorità cinesi, che al momento non sembra avere sbocchi. E mentre va sottolineato che il Parlamento, sia alla Camera che al Senato, riceverà Dolma Gyari accompagnata da una delegazione di parlamentari dell’Intergruppo per il Tibet, per quanto riguarda la Farnesina, dobbiamo constatare che al momento non vi sono risposte positive alle richieste di incontro che sono state avanzate. Non è una novità, ahinoi, per i Governi partitocratici italiani di centrodestra o di centrosinistra, rifiutare il dialogo diretto con i rappresentanti della diaspora tibetana, e speriamo di non essere i soli a dolercene

il Gengis
01-05-09, 17:58
Immigrazione: Mecacci a Cicchitto: Sarkozy fa accordo con Zapatero.. ma Berlusconi lo ha fatto solo con Gheddafi...

27 aprile 2009

• Dichiarazione di Matteo Mecacci, Deputato Radicale-PD

In merito alle dichiarazioni del Presidente dei Deputati del PDL Fabrizio Cicchitto che invita a considerare come una "lezione" l'accordo stipulato in materia di immigrazione tra Sarkozy e Zapatero, rispondo ricordando che, per il momento, la "lezione" la deve imparare Berlusconi. Infatti l'unico leader con il quale Berlusconi ha fatto un accordo in materia di immigrazione è il dittatore Libico Gheddafi...che è difficile definire non razzista vista la condizione in cui vivono gli immigrati clandestini in Libia...



Un accordo che scosterà 5 miliardi di dollari ai contribuenti italiani, che indebolisce la credibilità dell'Italia nei rapporti con la Nato e che verrà attuato senza il rispetto minimo dei diritti dei rifugiati richiedenti asilo

il Gengis
01-05-09, 17:58
Referendum: senatori radicali presentano pregiudiziali di costituzionalità, odg e emendamenti contro l'ennesimo attacco alla Costituzione

Roma, 28 aprile 2009

• Dichiarazione dei Senatori Radicali nel gruppo del Pd Emma Bonino, Donatella Poretti e Marco Perduca
In vista del dibattito in Commissione Affari Costituzionali convocata oggi in sede legislativa per operare l'ennesimo attacco alla Costituzione, e fissare oltre i termini stabiliti dalla legge la data del referendum, abbiamo presentato una pregiudiziale di Costituzionalita'; due ordini del giorno, per impegnare il Governo ad abolire il quorum e garantire il massimo di informazione per la campagna referendaria, e perche' finalmente, se alla Camera non si dovesse concludere positivamente l'iter sulla Legge Bernardini per il voto a domicilio per i disabili gravi, almeno si emendasse la legge sul referendum per includere le misure necessarie; nonche' tre emendamenti contro la leggina che vuol convocare i referendum contro i termini stabiliti dalla legge".

Per denunciare questo ultimo capitolo del protrarsi dell'illegalita' costituzionale in Italia saranno presenti in Commissione le Senatrici Bonino e Poretti che omaggeranno il Presidente Vizzini del libro "La Peste Italiana". Poretti indossera' la Stella di David gialla. La settimana scorsa i Radicali hanno presentato un libro dal titolo "La Peste Italiana" che denuncia il sessantennale scempio della Costituzione a opera della partitocrazia, il testo e' scaricabile al sito www.radicali.it

il Gengis
01-05-09, 17:59
Calendarizzato voto agli intrasportabili, Bernardini: primo risultato raggiunto, sospeso per ora sciopero della fame

Roma, 28 aprile 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini, Rocco Berardo, Josè De Falco, Michele Rana, Francesco Spadaccia, Claudia Sterzi, Gaetano Dentamaro

Dopo otto 8 giorni di sciopero della fame il primo obiettivo è stato raggiunto. La conferenza dei capigruppo della Camera ha posto all’ordine del giorno di domani la proposta di legge per consentire il diritto di voto domiciliare ai disabili intrasportabili.

È un primo importante risultato. Da oggi sospendiamo lo sciopero dando atto alla Camera di aver accolto le nostre istanze, ma siamo pronti a riprendere, e magari ad aggravare l’iniziativa nonviolenta, se i tempi di approvazione della legge non consentiranno già dalle prossime scadenze elettorali il concreto esercizio di voto ai disabili intrasportabili.

E’ dunque necessario che anche i termini di presentazione delle domande per essere ammessi al voto domiciliare siano riaperti, e che i mezzi di informazione diano il risalto dovuto a questa conquista di civiltà, dopo aver totalmente silenziato la nostra iniziativa, fatta eccezione per il quotidiano della CEI l’Avvenire.

Il Senato, come ci ha comunicato la Vice Presidente Emma Bonino che ha partecipato all’Ufficio di Presidenza, ha dato disponibilità di massima per un rapido esame in sede legislativa.

Anche in questo caso si conferma l’efficacia del metodo nonviolento, che consente di creare spazi di dialogo e di far comprendere l’importanza di proposte come questa anche agli interlocutori più distratti

il Gengis
01-05-09, 17:59
Roma: 13 maggio, Premio 2009 "Italiano zerbino della lingua inglese 2009"

Roma, 28 aprile 2009

In prossimità delle Giornata internazionale della Diversità Culturale il Dipartimento Centopercentoitaliano.it dell'Associazione Radicale Esperanto, organizza la prima edizione del Premio "Italiano Zerbino della Lingua Inglese"

Il Premio nasce come omologo italiano del francese "Le Prix de la Carpette Anglaise", nato in Francia nel 1999 e che assegna ogni anno un premio di indegnità civica a un membro dell´élite francese che si è distinto per il suo accanimento nel promuovere il dominio dell'inglese ai danni della propria lingua.

Analogamente, il Premio 2009 "Italiano Zerbino della Lingua Inglese" verrà assegnato alla persona o istituzione che si sarà particolarmente distinta nel favorire l'egemonia linguistico-culturale inglese ai danni della lingua italiana procurando il maggior danno all'identità linguistica del Paese e maggior perdita di funzionalità della lingua italiana.

Il Premio si configura pertanto come un atto di denuncia verso la politica del "tutto inglese" che ingenera sempre maggiore discriminazione linguistica, economica e sociale sia nel Paese che in Europa.
L'evento si terrà a Roma il 13 maggio prossimo a partire dalle 15 presso la Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati in Via del Pozzetto 158.

il Gengis
01-05-09, 17:59
Le liste Bonino-Pannella per la “Patria europea”: liste di militanti e “resistenti” per la liberazione dal sessantennio partitocratico

Roma, 28 aprile 2009

Le liste Bonino-Pannella, in corso di presentazione in tutte e cinque le circoscrizioni elettorali europee, saranno composte da esponenti e militanti radicali impegnati nell’azione nonviolenta di resistenza e satyagraha per la democrazia e la legalità, per la “Patria europea” come alternativa al degrado dell’”Europa delle patrie”, per la riforma “americana” federalista, laica e liberale in Italia e in Europa.

Gli spazi di una campagna elettorale che già sin d’ora può definirsi del tutto illegale (dopo 12 mesi di sospensione delle tribune elettorali e degli obblighi costituzionali disattesi dalla Commissione di Vigilanza) saranno utilizzati per informare su quella “peste italiana” dell’antidemocrazia che rischia di estendersi all’Europa, per lanciare un allarme, anche con il simbolo della “stella gialla”, sulla strage di legalità in atto e per sventare in futuro quelle stragi di persone e popoli che sempre il potere al di sopra della legge ha prodotto nella storia. Con la presentazione della Lista Bonino-Pannella i Radicali rilanciano la necessità di realizzare finalmente la liberazione dal sessantennio partitocratico, proprio come accadde con il ventennio fascista.



Le liste sono guidate a livello nazionale da Emma Bonino, Marco Pannella, l’urbanista Aldo Loris Rossi, Marco Cappato, e Mina Schett Welby.

Nelle teste di lista circoscrizionali sono candidati i dirigenti dei soggetti costituenti il Partito Radicale, a partire dalla Segretaria di Radicali italiani Antonella Casu capolista nelle Isole.

Sono candidati i radicali ai quali il Pd aveva posto il veto alle elezioni politiche: oltre a Pannella, anche il Segretario di Nessuno Tocchi Caino Sergio D’Elia a Sud e Silvio Viale a Nordovest. Sempre a Nordovest, i Co-presidenti dell’associazione Coscioni Gilberto Corbellini e Maria Antonietta Farina Coscioni, il Tesoriere e il Presidente di Radicali italiani Michele De Lucia e Bruno Mellano.

Per la circoscrizione Centro, la Deputata radicale del gruppo Pd Rita Bernardini, il Direttore di Notizie Radicali Valter Vecellio, il Segretario dell’Esperanto Radikala Associo Giorgio Pagano e il Segretario di Certi diritti Sergio Rovasio. La Presidente della “Federazione Internazionale Aborto e Contraccezione” e Consigliera dell’associazione Coscioni, Mirella Parachini, è candidata a Nordovest e al Centro.

Chiudono le Liste, in quella che già fu la posizione delle “candidature d’onore” della Rosa nel Pugno, i cinque ex-Segretari del Partito Radicale iscritti e militanti: Angiolo Bandinelli (Nordovest), Sergio Stanzani (Nordest), Gianfranco Spadaccia (Centro), Giuseppe Rippa (Sud), Roberto Cicciomessere (Isole).



Qui di seguito le liste Bonino-Pannella al completo circoscrizione per circoscrizione:



Candidati Lista Emma Bonino - Marco Pannella





Circoscrizione Nord Occidentale

1. BONINO Emma

2. PANNELLA Giacinto detto Marco

3. CAPPATO Marco

4. ROSSI Aldo Loris

5. SCHETT WELBY Wilhelmine detta Mina Welby

6. VIALE Silvio

7. FARINA COSCIONI Maria Antonietta

8. MELLANO Bruno

9. BIANCARDI Guido

10. CASIGLIANI Iolanda

11. CIANFANELLI Deborah

12. CORBELLINI Gilberto

13. DE LUCIA Michele

14. LITTA MODIGNANI Alessandro Giulio Edoardo Luigi

15. PARACHINI Mirella

16. PISANO Nathalie

17. RANA Michele

18. RAVELLI Sergio Pasquale

19. BANDINELLI Angiolo



Circoscrizione Nord Orientale

1. BONINO Emma

2. PANNELLA Giacinto detto Marco

3. CAPPATO Marco

4. ROSSI Aldo Loris

5. SCHETT WELBY Wilhelmine detta Mina Welby

6. BELTRAMINI Valter

7. BORTOLUZZI Michele

8. CAPONE Piero

9. FERRARO Raffaele

10. GAZZEA VESCE Gabriella

11. MISCHIATTI Monica

12. TREVISAN Donatella

13. STANZANI GHEDINI Sergio Augusto



Circoscrizione Italia Centrale

1. PANNELLA Giacinto detto Marco

2. BONINO Emma

3. CAPPATO Marco

4. ROSSI Aldo Loris

5. VECELLIO Valter

6. SCHETT WELBY Wilhelmine detta Mina Welby

7. PAGANO Giorgio

8. PARACHINI Mirella

9. PULLIA Francesco Maria

10. ROVASIO Sergio

11. SIMI Giulia

12. STADERINI Mario

13. BERNARDINI Rita

14. SPADACCIA Gianfranco



Circoscrizione Italia meridionale

1. ROSSI Aldo Loris

2. PANNELLA Giacinto detto Marco

3. BONINO Emma

4. CAPPATO Marco

5. D’ELIA Sergio

6. BOLOGNETTI Maurizio

7. SCHETT WELBY Wilhelmine detta Mina Welby

8. AUTORINO Anna Alba

9. CAPANO Michele

10. MANCUSO Roberto

11. MANIERI Valeria

12. MARCHESE Marco

13. MINGRONI Severino

14. MOSCA Antonio

15. PASSANNANTI Immacolata

16. TARANTA RENDI Maria Leonia

17. TRISCIUOGLIO Antonio

18. RIPPA Giuseppe



Circoscrizione Italia Insulare

1. PANNELLA Giacinto detto Marco

2. BONINO Emma

3. CASU Antonella

4. ROSSI Aldo Loris

5. PUGGIONI Maria Isabella

6. CICCARELLI Gianmarco

7. CORLEO Donatella

8. CICCIOMESSERE Roberto

il Gengis
01-05-09, 17:59
Referendum: Radicali unici per la certezza del diritto votano contro la leggina per spostare la data

Roma, 28 aprile 2009

• Dichiarazione dei Senatori radicali eletti nel PD Emma Bonino, Marco Perduca e Donatella Poretti

Tutti insieme per il male minore.... ma il Male e' quello che fa operare la partitocrazia contro la democrazia: Pdl e Lega Nord a favore, Pd e Italia dei Valori si astengono sulla leggina sulla data del referendum. Unico voto contro quello dei radicali.

Questa volta il Parlamento ha deciso che si puo' votare in una domenica tra il 15 aprile e il 30 giugno, la prossima potrebbe optare per il 14 agosto, oppure posticipare di 10 anni una consultazione gia' indetta!

La votazione di oggi al Senato, in sede deliberante della Commissione Affari Costituzionali, segna un ulteriore svilimento dello strumento referendario.

Quando nella Costituzione venne stabilito che gli italiani avrebbero avuto due schede elettorali una per eleggere il legislatore e l'altro per correggere il suo operato e le sue leggi con il referendum abrogativo forse nessuno immaginava che poi lo stesso Parlamento avrebbe fatto di tutto per svuotare ed annientare la seconda scheda.

"L'unica certezza e' l'incertezza" ammetteva lo stesso Livio Paladin, emerito presidente della Corte Costituzionale nel commentare le decisioni tutte politiche di "concedere" una consultazione referendaria o di negarla, debordando da quello che la Costituzione scrive rispetto alla materia per cui si puo' intervenire con la raccolta delle 500 mila firme

necessarie. L'altra incertezza consolidatasi nel corso degli anni e' quella del quorum: dopo aver lasciato per anni iscritti nelle liste elettorali I morti, tanto da invalidare l voto sulla riforma elettorale americana del '99, nel 2005 parte la campagna piu' organizzata per la diserzione dalle urne, mischiando i contrari a chi e' disinteressato alla materia o piu' in generale all'esercizio del diritto di voto. Infine il tradimento del voto, i quesiti vinti e non rispettati dal Parlamento dal finanziamento pubblico ai partiti alla responsabilita' civile dei magistrati. Anche di questo si occupa il documento "La Peste italiana"

(http://www.radicali.it/download/pdf/peste_italiana.pdf) di cui un ennesimo episodio -ancora non scritto- sara' la seduta della Commissione Affari Costituzionali di oggi del Senato. Abbiamo voluto lasciare quel documento agli atti e nelle mani del Presidente Carlo Vizzini.

Poco meno di 90 minuti per eliminare una delle poche certezze rimaste in materia: la data in cui possono tenersi i referendum. I cittadini la prossima volta che sottoscriveranno un quesito non sapranno quando. se o quando lo si votera'.

Come radicali avevamo presentato una questione pregiudiziale e tre emendamenti abrogativi, tutto respinto. Un ordine del giorno per garantire l'informazione sul quesito e quello per permettere il voto ai disabili attraverso la rapida approvazione della legge sul diritto di voto a domicilio sono stati invece fatti propri dal Governo. Tutti i documenti a

questo link:

http://blog.donatellaporetti.it/?p=605

il Gengis
01-05-09, 17:59
Tibet: Emma Bonino ha ricevuto la Vice Presidente del Parlamento tibetano in esilio

Roma, 28 aprile 2009

Il Vice Presidente del Senato, Emma Bonino, ha ricevuto questo pomeriggio a Palazzo Madama la Vice Presidente del Parlamento tibetano in esilio, Dolma Gyari. Nel corso dell'incontro - al quale hanno anche partecipato Lucio Malan, senatore del Pdl, Matteo Mecacci, deputato radicale del gruppo Pd e presidente dell'intergruppo parlamentare per il Tibet, e Bruno Mellano, presidente di Radicali Italiani - è stata presa in esame la situazione dei diritti umani in Tibet, in particolare dopo le condanne a morte comminate a seguito delle manifestazioni del marzo 2008 a Lhasa e in altre aree tibetane. Secondo i profughi tibetani almeno 200 persone sono state uccise durante le proteste popolari dell'anno scorso. I due Vice Presidenti hanno anche convenuto sulla necessità di riavviare quanto prima il dialogo con le autorità cinesi per trovare soluzioni che vadano nella direzione, non dell'indipendenza, ma dell'autonomia del Tibet all'interno della Cina. A questo fine, la Signora Gyari ha auspicato che il governo italiano prema sulle autorità cinesi, al pari di altri paesi europei, affinché sia consentito l'acceso al Tibet di organismi internazionali e Ong per verificare sul terreno la situazione in materia di diritti umani.

il Gengis
01-05-09, 18:00
Rai3: audiovideo della Tribuna Politica con Marco Pannella

Roma, 29 aprile 2009

Link Audiovideo della Tribuna politica con Marco Pannella del 28 aprile 2009

http://www.centrodiascolto.it/videopress/videobox.php?idcat=135&path=131,135&id=34896&page=1

il Gengis
01-05-09, 18:00
Caso Falcone, Zamparutti: presenta interrogazioni su diritto di visita e rimpatrio connazionali condannati all’estero

Roma, 29 aprile 2009

• Dichiarazione di Elisabetta Zamparutti, deputata radicale ed esponente di Nessuno tocchi Caino

Elisabetta Zamparuttidi di ritorno dall’India dove ha recato visita ai nostri connazionali detenuti ed in particolare andando a trovare Angelo Falcone con il padre Giovanni, ha presentato oggi due interrogazioni parlamentari una rivolta al Ministro della Giustizia e l’altra al Ministro degli Esteri relative alla condizione dei cittadini italiani detenuti all’estero senza uno stabile rapporto con il territorio dove sono stati arrestati e condannati





I cittadini italiani detenuti in India che ho incontrato (Angelo Falcone, Simone Nobili e Vincenzo Minunno, detenuti nel carcere di Nahan e Franco Terzi detenuto nel carcere di Ambala) stanno fisicamente bene ma sono psicologicamente provati. La distanza che li separa dal paese di origine si traduce infatti in un aggravamento extra-legem della pena. E’ urgente quindi che il Ministro degli Esteri acceleri la conclusione dell’Accordo bilaterale con l’India (paese che non è parte della Convenzione di Strasburgo sul trasferimento dei connazionali condannati) per consentire il rimpatrio degli italiani condannati e che risulta bloccato al Ministero della Giustizia per un parere. Con l’interrogazione rivolta al Ministro Alfano ho sollecitato il rilascio di un tempestivo parere positivo.

Ma occorre che il Ministero degli Esteri operi con la massima urgenza affinchè - è questo il senso dell’interrogazione rivolta al Ministro Frattini - il diritto di vista, pur previsto dai regolamenti penitenziari, ma reso impraticabile dalla distanza, sia esercitabile attraverso la possibilità di fare o riceve telefonate con i familiari.”

il Gengis
01-05-09, 18:00
Npwj: l’appello internazionale per l'abrogazione della legge sul diritto di famiglia sciita in Afghanistan sarà formalmente consegnato domani all'ambasciata afghana in Belgio

Bruxelles, 29 aprile 2009

In seguito alla notizia della nuova legge sul diritto di famiglia per gli sciiti in Afghanistan, che ha scatenato un'ondata di proteste internazionali per le sue disposizioni legalizzando lo "stupro coniugale" e molteplici forme di discriminazione contro le donne, Non c’è Pace Senza Giustizia e il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito hanno lanciato un appello internazionale esortando le autorità afghane ad abrogare questa legge.

L'appello, a cui hanno aderito più di 1000 parlamentari, rappresentanti di governo, della società civile e cittadini di 35 paesi, sarà formalmente consegnato da una delegazione di promotori di questa iniziativa presso l'Ambasciata d'Afghanistan in Belgio, giovedì 30 aprile 2009 alle 9.30.

La delegazione sarà composta da Emma Bonino, Vice Presidente del Senato italiano, Niccolò Figa-Talamanca, Segretario Generale di Non c'è Pace Senza Giustizia, Nathalie Gilson, parlamentare MR nella Regione di Bruxelles, e Catherine Absalom, rappresentante della Federazione Internazionale per i Diritti dell'Uomo (FIDH).

Nonostante l'annuncio del Presidente afghano Hamid Karzai di una revisione della legge, non è ora il momento di compiacersi. La violenza di cui sono state vittime le donne afghane che hanno manifestato a Kabul contro la legge, il recente assassinio della parlamentare regionale Sitara Achikzai e di altri attivisti che lottano per l'emancipazione delle donne in Afghanistan, non hanno nulla di rassicurante. La comunità internazionale deve mantenere la sua vigilanza e indicare con chiarezza alle autorità afghane che i diritti fondamentali delle donne afghane non saranno sacrificati per motivi di pacificazione o di tregua politica.

il Gengis
01-05-09, 18:00
Casu, De Lucia e Mellano: primo passo della Provincia di Roma, ora si faccia quanto prima la delibera di Consiglio

Roma, 29 aprile 2009

• Dichiarazione di Antonella Casu, Michele De Lucia, Bruno Mellano - Segretaria, Tesoriere e Presidente di Radicali Italiani

La Giunta provinciale di Roma, guidata da Nicola Zingaretti, ha oggi approvato il testo di una “memoria” con cui l’amministrazione dà il via al processo per la realizzazione dell’Anagrafe pubblica degli Eletti e dei Nominati.

La decisione della Giunta Zingaretti risponde alla precisa proposta ed alle sollecitazioni di Radicali Italiani, che ha lanciato nel settembre scorso il progetto dell’Anagrafe, sotto lo slogan del “Conoscere per Deliberare”.

Si tratta del primo passo politico che impegna l’Amministrazione a presentare un testo di delibera all’attenzione del Consiglio per la definizione dei dati, delle modalità di pubblicazione e della loro fruibilità attraverso il sito ufficiale dell’ente.

Antonella Casu, Michele De Lucia, Bruno Mellano, rispettivamente Segretaria, Tesoriere e Presidente di Radicali Italiani, hanno dichiarato:

“Salutiamo con favore il primo passo concreto compiuto dalla Giunta Zingaretti per l’istituzione dell’Anagrafe pubblica degli Eletti e dei Nominati. Avevamo già registrato l’interesse e la disponibilità degli amministratori della Provincia di Roma al progetto politico di radicali Italiani, ora possiamo dire che la macchina si è messa in moto. Nei mesi scorsi abbiamo avuto la possibilità di confrontarci direttamente con l’Assessore Cecilia D’Elia e la Presidente del Consiglio Giuseppina Maturani e abbiamo potuto verificare la condivisione delle motivazioni e degli obiettivi dell’Anagrafe. L’odierna “memoria” di Giunta impegna la stessa Amministrazione a presentare, speriamo il prima possibile, il testo della delibera ed auspichiamo che esso sia rivolto alla trasparenza dei dati sia dei consiglieri e degli assessori, ma anche dei nominati nei molteplici enti controllati o partecipati.

Nella Regione Lazio la sola Provincia di Frosinone ha già istituito l’Anagrafe. L’Associazione “RadicaliRoma”, che ha anche raccolto le firme per la proposta di delibera popolare incardinata al Comune di Roma, ha operato verso la Provincia con assidui contatti ed iniziative che hanno determinato il passaggio odierno, con l’obiettivo di giungere al risultato della trasparenza amministrativa e politica della più popolosa provincia italiana.”

il Gengis
01-05-09, 18:01
Diritto di voto agli intrasportabili: la Camera vota all'unanimità pdl Bernardini. “Con questo voto si onora il Parlamento”

Roma, 29 aprile 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale-Pd, membro della Commissione Giustizia

Oggi la Camera dei deputati – relatore Maurizio Turco - ha approvato all’unanimità il progetto di legge Rita Bernardini ed altri, volto a consentire l'esercizio del voto domiciliare ai disabili intrasportabili anche nel caso in cui questi non dipendano in modo continuativo da apparecchiature elettromedicali.

“Ringrazio tutti coloro che in questi giorni – sollecitati da un'iniziativa nonviolenta di dirigenti e militanti radicali - hanno voluto richiamare l'attenzione del Parlamento su questo tema.

Come Radicali e Come Associazione Luca Coscioni dedichiamo questo primo risultato (ora la proposta deve essere approvata rapidamente anche al Senato) a Luca Coscioni, Piergiorgio Welby e Severino Mingroni, nostro candidato alle elezioni europee.

Sin dal primo momento (8 maggio dello scorso anno, è il giorno del deposito della pdl n. 907) abbiamo voluto che questa legge fosse la legge di tutto il Parlamento perché – finalmente – dopo 61 anni di un diritto costituzionale negato poniamo fine all’odiosa discriminazione che fino ad oggi ha impedito di poter esercitare il diritto di voto a chi per grave disabilità non è in grado di recarsi al seggio elettorale. Se anche il Senato non opporrà ostacoli temporali come è accaduto alla Camera grazie al presidente Fini e ai capigruppo di tutti i partiti, avremo assicurato – anche in Italia, come in tutta Europa - il “suffragio universale”.

il Gengis
01-05-09, 18:01
Conferenza a Bruxelles al Parlamento Europeo del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito
"Quale Europa? Quali alternative politiche ed istituzionali al degrado dell'Unione europea in antistorica ed esclusiva Europa delle Nazioni?"

Bruxelles, 30 aprile 2009

30 Aprile - 2 Maggio, 2009

Parlamento europeo, Bruxelles

Sala: PHS 4B 001





Oggi, 30 aprile, dalle ore 11 fino alle 14 del 2 maggio, al Parlamento europeo, nella sala PHS 4B001, si svolgeranno i lavori della conferenza organizzata dal Partito Radicale Nonviolento, transnazionale e transpartito, sul tema : "Quale Europa? Quali alternative politiche ed istituzionali al degrado dell'Unione europea in antistorica ed esclusiva Europa delle Nazioni ?"



I lavori saranno aperti da Jo Leinen, Presidente della Commissione Costituzionale del Parlamento Europeo, seguiti dalla relazione generale introduttiva di Emma Bonino, Vice-Presidente del Senato della Repubblica Italiana.



Seguiranno interventi dei deputati europei radicali, Marco Pannella e Marco Cappato, Andrew Duff, Membro del Parlamento europeo e rappresentante del PE alla Convenzione sul Futuro dell'Europa e alla Conferenza intergovernativa del 2007, nonché Presidente dell'Intergruppo Federalista del Parlamento europeo, Jorgo Chatzimarkakis, Membro del Parlamento europeo, Gruppo dell'Alleanza dei Liberali e Democratici europei.

il Gengis
01-05-09, 18:01
Era: Nella Giuria del Premio “Italiano Zerbino della Lingua Inglese” anche Bennato, Nava e la Zanicchi

Roma, 30 aprile 2009

Numerose le personalità che interverranno nella prima edizione del Premio “Italiano Zerbino della Lingua Inglese”, promosso dal dipartimento Centopercentoitaliano.it dell'Associazione Radicale Esperanto per la democrazia linguistica e che si terrà a Roma il 13 maggio a partire dalle ore 15 presso la Sala Conferenze della Camera dei Deputati.

Tra i presenti, nomi di spicco del panorama artistico italiano: i cantanti Eugenio Bennato, Mariella Nava e Iva Zanicchi.

Importanti anche le personalità culturali che faranno parte della giuria: il linguista Giovanni Agresti, il critico letterario Massimo Arcangeli, lo scrittore Mihai Mircea Butcovan, il ricercatore di economia linguistica Michele Gazzola, il docente di italianistica Claudio Giovanardi, il docente di pedagogia Nicola Siciliani de Cumis, i registi Filippo Sordi e Corrado Veneziano.

A loro spetterà il compito di esprimere la propria valutazione per assegnare il Premio al peggior italiano 2009.

La loro presenza, a testimonianza di un’attenzione necessaria e costante nel promuovere, valorizzare e salvaguardare il patrimonio identitario italiano dalla colonizzazione linguistica inglese.

il Gengis
02-05-09, 18:54
Fiat. De Lucia: abili e positive le operazioni sulla scena internazionale, ma perché – se questa è la potenza di fuoco fuori casa – a casa si continua a battere cassa, quale che sia il governo in carica?

Roma, 2 maggio 2009

• Dichiarazione di Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali italiani

Le operazioni che Fiat sta conducendo a livello internazionale sono senz’altro abili e vanno valutate positivamente. A maggior ragione, però, è non solo lecito ma doveroso porsi, e porre alla Casa torinese, ai partiti della partitocrazia ed ai sindacati una domanda: dal momento che Fiat è oggi in grado di operare con questa efficacia e con questa potenza di fuoco, al punto da potersi permettere non solo l’operazione Chrysler, ma di aprire in contemporanea anche il fronte Opel, perché mai – avendo il bilancio in attivo – in Italia si continua a battere cassa, quale che sia il governo in carica? Per ricordare solo gli ultimi due “episodi”: nel 2007 Marchionne e Montezemolo ottiene dal governo Prodi (garbatamente invitato a “darsi una mossa”) la mobilità; nel 2009 Fiat ottiene la Cassa integrazione dal governo Berlusconi (come nell’intera prima metà degli anni Duemila, quando la spesa per Cig e mobilità aumentò del 50%...). Quindi: fuori dall’Italia si fanno operazioni anche brillanti (finalmente, visti i precedenti), mentre a casa si piange miseria, drenando risorse soprattutto dalle imprese più piccole e competitive.

Non fare chiarezza su questi aspetti significa, in Italia, mantenere il sistema dell’emergenza per cui ogni intervento non può che essere discrezionale e “in deroga”. Intanto, niente riforma degli ammortizzatori sociali, e mantenimento invece delle corporazioni, delle caste e dei loro privilegi, contro l’interesse generale di tutti i cittadini.

Nagano
08-05-09, 19:23
Cellulite. Poretti: Inutili creme e vibratori, attenzione su nuovi metodi con furosemide. Interrogazione

4 maggio 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita'
Come rileva l'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori), un'indagine condotta dalla fondazione tedesca Warentest, svela come i rimedi comunemente utilizzati contro la cellulite, creme e vibro-massaggiatori, siano nella maggior parte dei casi (la totalita' degli articoli testati) di scarsa efficacia. Il test, scrive l'associazione dei consumatori tedesca sul numero di maggio della sua rivista, ha riguardato otto prodotti cosmetici e due apparecchi: tutti hanno ottenuto un voto "insufficiente". Dopo quattro settimane di prova su un campione di 300 donne, nessuno di questi ha potuto conferire un miglioramento visibile, ne' dimostrabile. Contro la cellulite, fenomeno del tutto naturale e innocuo che pero' nelle donne puo' comportare sofferenze legate all'inestetismo, recentemente e' alla ribalta un nuovo metodo: la crioelettroforesi, con principi medicamentosi (limogene e caffeina) associate a furosemide, che verrebbero fatti passare al di la' dell'epidermide
attraverso il freddo. Ma bisogna stare attenti, perche' la furosemide e' un farmaco contro l'edema e puo' avere controindicazioni quali l'ipersensibilita' al prodotto, l'anuria (soppressione della secrezione renale) iposodiemia e ipopotassiemia.
Per queste ragioni insieme al senatore Marco Perduca, ho rivolto un'interrogazione al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali per sapere sia al corrente di tali controindicazioni legate alla somministrazione di questo farmaco e se conferma che siano valide anche per i trattamenti con crioelettroforesi della cellulite. Inoltre, se il Ministero non intenda verificare la reale efficacia di tutti quei prodotti e trattamenti che pubblicizzano effetti benefici contro gli inestetismi da cellulite.

Qui il testo dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=608#more-608

Nagano
08-05-09, 19:24
Iran. Caso Darabi: D’Elia, brutalità dei mullah tollerata dai governi europei

Roma, 3 maggio 2009

• Dichiarazione di Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino

La brutalità del regime dei mullah di cui solo ora, dopo l’impiccagione della giovane Delara Darabi, molti sembrano accorgersi, non è solo colpa del fondamentalismo religioso iraniano, è consentita anche dal silenzio e dalla tolleranza fino all’accondiscendenza dei governi europei, quello italiano per primo, che sono succubi del ricatto politico, commerciale ed energetico del regime iraniano. Invece di riconoscere e tentare di impedire la minaccia alla pace e alla sicurezza mondiale e quella, molto più evidente, quotidiana, reiterata e praticata da decenni dal regime di Teheran nei confronti del suo stesso popolo, l’Europa, addirittura, lo accredita come parte della soluzione dei problemi in Medioriente, essendone invece il problema principale.

Con almeno 350 impiccagioni effettuate nel 2008 e le almeno 155 nei primi quattro mesi di quest’anno, l’Iran è secondo solo alla Cina in termini assoluti quanto a numero di esecuzioni, ma è il primo paese boia del mondo in rapporto alla popolazione. Con gli almeno 13 minori giustiziati nel 2008, l’Iran è l’unico paese al mondo ad imporre la pena di morte nei confronti di persone che avevano meno di 18 anni al momento del reato, fatto che pone l’Iran in aperta violazione della Convenzione sui Diritti del Fanciullo che pure ha ratificato. Non solo impiccagioni, in almeno due casi nel 2008, è stata praticata anche la lapidazione e vi è stato anche il caso di persone condannate a essere buttate giù da una rupe chiuse in un sacco.

Nagano
08-05-09, 19:24
Manifesti abusivi, Staderini: Roma e leggi devastate. Dove sono il Sindaco ed il Prefetto?

4 maggio 2009

• Dichiarazione di Mario Staderini, candidato della Lista Bonino-Pannella nella Circoscrizione Centro Italia e membro della Direzione di Radicali Italiani.

Per 1 anno ad alcuni partiti è stata consentita l'occupazione abusiva degli spazi comunali destinati alle pubbliche affissioni, con enormi danni al bilancio comunale ed al gioco democratico.

In questi giorni stiamo assistendo al ripetersi del patto scellerato tra partiti, candidati e agenzie di affissioni volto ad impedire ai romani di conoscere le diverse forze e proposte politiche in campo.

Ogni giorno decine di migliaia di manifesti vengono affissi ovunque, fuori da ogni regola ed alla luce del sole, facendo scempio della città e delle leggi elettorali.

Ce ne sono anche vicino le caserme ed i commissariati, persino a 50 metri dal Quirinale.

15 giorni fa ho diffidato il Sindaco Alemanno ed il Prefetto a compiere gli atti dovuti per legge, senza riscontro alcuno.

Fino a quando sarà garantita l'impunità a chi sta falsando le elezioni oltre che devastando la città?

Aspettare gli ultimi giorni, con qualche sanzione che sarà poi condonata, sarebbe prova di oggettiva complicità delle Istituzioni.

È questa la peste italiana che rischiamo di esportare in Europa.

Nagano
08-05-09, 19:24
Class Action, Poretti: bene l'emendamento del Governo, ma occorre rendere accessibile a chiunque questo fondamentale strumento di giustizia

Roma, 4 maggio 2009

• Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicali - Partito Democratico, segretaria della Commissione Sanita'

L'emendamento del Governo al testo della class action (1) licenziato dalla Commissione Giustizia e' importante perche' recepisce alcune delle parti del disegno di legge che avevo presentato ad inizio legislatura (2) e che, rifacendosi alle norme Usa, intendeva dare una risposta di fattibilita' e di uso diffuso ad un testo che, come quello approvato a suo tempo dalla Finanziaria del 2008, creava solo i privilegi di alcune corporazioni di avvalersi di questo strumento.

Ma non va bene in assoluto, perche' presenta una lacuna non secondaria a cui cerco di rimediare con la presentazione di una serie di emendamenti.

La lacuna e' che l'uso di questa azione giudiziaria collettiva e' si' consentita a chiunque, ma non a chi non e' utente e consumatore, cosi' come definito nell'attuale Codice del Consumo. Per cui, per esempio, i consumatori potrebbero avviare una class action contro un'azienda automobilistica per un difetto diffuso su un modello di un'automobile da loro acquistata, ma altrettanto non potrebbero fare i concessionari che -ingannati anch'essi- hanno contribuito alla diffusione di quelle auto difettate. Si tratta, cioe', di applicare questa forma di rivalsa giudiziaria a tutti coloro che patiscono le conseguenze di un comportamento presunto illecito applicato su larga scala ad una parita' di soggetti, indipendentemente se questi siano consumatori o utenti finali.

Qui gli emendamenti depositati:



Emendamenti al testo del Governo 30.0.1 ((Modifiche all'articolo 140-bis del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206), art. 30 bis. (Azione di classe).



Comma 1. Cassare " consumatori e degli utenti" e sostituire con "cittadini".

--------------------



Comma 2.

Punto a). Cassare "consumatori e utenti" e sostituire con "cittadini".

Punto b). Cassare "consumatori" e sostituire con "cittadini". Dopo "prodotto" aggiungere "o servizio". Dopo "produttore" aggiungere "o fornitore".

Punto c). Cassare "consumatori e utenti" e sostituire con "cittadini". Cassare "o da comportamenti anticoncorrenziali" e sostituire con ",da comportamenti anticoncorrenziali,da violazioni contrattuali o extracontrattuali".

---------------------------



Comma 3. Sostituire "consumatori e utenti" con "cittadini".

-----------------------------------



Comma 12. Sostituire "degli utenti e consumatori" con "dei cittadini"





(1) http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/bollet/frsmcdin_wai.asp?percboll=/_dati/leg16/lavori/bollet/200901/0128/html/02/&pagpro=11n1&all=on&commis=02

(2) http://blog.donatellaporetti.it/?p=5

Nagano
08-05-09, 19:24
Referendum, Perduca: abbassi pure i toni chi come Capezzone ha preoccupazioni di consolidamento del regime partitocratico

Roma, 4 maggio 2009

• Dichiarazione del Senatore Radicale Marco Perduca, eletto nelle liste del PD

Il portavoce del PdL invita tutti, comunque la si pensi circa il referendum, ad abbassare i toni spiegandoci ciò che è tanto noto quanto sistematicamente calpestato dalla partitocrazia: fare leggine anti-referendarie oppure applicare in pieno - cioè con ulteriori esercizi creativi - il risultato dell'esito referendario. Vera e propria propaganda da e di regime, di quel regime partitocratico che contro la legge ha adottato un'altra leggina per tenere il referendum oltre le date previste dalla legge.

Contro questo regime e i suoi sommessi cantori occorre rafforzare la resistenza e affrontare con tutti gli acuti necessari una campagna referendaria per il NO a modifiche che andrebbero a peggiorare una legge anti-democratica come il ”porcellum”.

Capezzone e tutto il fronte del SI altro non fanno che tirare la volata al definitivo consolidamento del regime partitocratico che in sessant’anni ha fatto strame della Costituzione. L'unica alternativa a tutto ciò è la riforma liberal-democratica e federalista all'americana del collegio uninominale maggioritario a un turno, che Capezzone cantava anni fa. E pensare che c'é ancora chi ha il coraggio di etichettarlo ex-segretario dei Radicali...

Nagano
08-05-09, 19:25
Arresto di Saggese, Bernardini e De Lucia: il bubbone della riscossione dei tributi e’ purulento, riguarda da sempre la corruzione del sistema partitocratico, e i ministri fanno finta di niente

5 maggio 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini (deputata Radicali/PD) e di Michele De Lucia (tesoriere di Radicali Italiani)

L’arresto di Giuseppe Saggese, patron di Tributi Italia, dovrebbe spingere il giornalismo d’inchiesta (ma esiste?) ad indagare sull’enorme bubbone che vede molti comuni stipulare accordi con partner privati per la costituzione di società miste ai fini della riscossione dei tributi comunali, attribuendo ai soci privati un aggio sproporzionato (30%) rispetto all'attività svolta, con arricchimento abnorme dei privati stessi e depauperamento delle casse comunali, con pregiudizio sia dell’ente locale che della cittadinanza.

A tutti è sfuggita, per esempio, un’interrogazione - sollecitata dall'esponente radicale locale Daniele Maughelli - presentata dalla delegazione radicale nel Gruppo del PD ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno il 3 luglio del 2008 (quasi un anno fa!) sula riscossione dei tributi al comune di Aprilia attraverso la srl a maggioranza pubblica A.Ser. Nell’interrogazione si ripercorreva nel dettaglio l’incredibile storia dei rapporti del Consiglio comunale e della Giunta di Aprilia con tale società che hanno portato ad una situazione di inaccettabile spoliazione delle casse comunali a favore di pochi gruppi privati operanti nel settore delle riscossioni dei tributi.

Cosa si chiedeva ai Ministri interessati? Un’ispezione con eventuale trasmissione dei relativi referti alla Corte dei Conti e l’assunzione di idonee iniziative legislative volte al fissare la misura massima dell’aggio concedibile alle società miste; controlli rispetto alle somme riscosse fino al momento del loro trasferimento al Comune; fissazione della durata massima di affidamento dei servizi e, infine, un’indagine conoscitiva generale del fenomeno volta a valutare l’intero fenomeno dell’esazione delle imposte da parte dei comuni italiani.

Inutile aggiungere che le domande poste ai Ministri non hanno ancora ricevuto risposta, nonostante tre solleciti presentati.

Insomma, il bubbone della riscossione dei tributi e’ purulento, riguarda da sempre la corruzione del sistema partitocratico italiano… e i ministri fanno finta di niente.

Nagano
08-05-09, 19:25
Pannella e Cappato regalano ai MEP libro su "La peste italiana"

Strasburgo, Parlamento europeo, 5 maggio 2009

I deputati radicali al Parlamento europeo, Marco Pannella e Marco Cappato, hanno distribuito oggi a tutti i colleghi italiani, ad alcuni Presidenti di Gruppo e colleghi italianofoni, una copia del documento "La peste italiana", sulla non-democrazia in Italia.



Il documento illustra come le regole democratiche che i padri costituenti intesero porre alla base della Carta fondamentale dello Stato siano state, da subito ed in maniera ampia, disattese dai partiti, che si sono impadroniti del sistema politico-istituzionale del nostro Paese. Nei decenni successivi il processo degenerativo ha investito tutti gli organi e le istituzioni repubblicane, via via erodendo lo Stato di diritto per finire ai giorni nostri, dove il processo di svuotamento e di svilimento della Costituzione viene a compimento in maniera così eclatante, oltre che condivisa.



Dichiarazione di Marco Cappato:

"Abbiamo fatto questo "regalo di fine legislatura" ai nostri colleghi "europei", anche come monito sulla peste italiana della non-democrazia che si sta diffondendo rapidamente nelle istituzioni comunitarie. L'Unione europea si configura sempre più come anti-storica Europa delle Patrie nazionali, contro il progetto federalista di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi della Patria europea, anti-nazionalista e anti-burocratica".

Nagano
08-05-09, 19:25
Affissioni abusive, Radicali: violate le leggi elettorali, intervenga Maroni

5 maggio 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini e Mario Staderini, candidati della Lista Bonino-Pannella nella Circoscrizione Centro Italia.

È in corso l’ennesimo scempio della legalità e dello Stato di diritto nel nostro Paese, con la sistematica violazione delle leggi che disciplinano la propaganda elettorale.

Manifesti di candidati e partiti politici vengono affissi fuori dagli spazi consentiti, ovunque, falsando ancor più questa campagna elettorale ed ingenerando negli italiani, oltre che un sentimento di sdegno, la percezione della totale impunità.

Si tratta di un crimine, un vero e proprio attentato ai diritti civili e politici dei cittadini, ai quali viene impedito di conoscere le forze e proposte politiche di chi, come noi Radicali, non accetta questo gioco sporco.

Avviene tutto in pieno giorno, in prossimità delle caserme e dei commissariati, a 50 metri dal Quirinale e dinanzi al Parlamento, senza che si abbia notizia di interventi delle forze dell’ordine per l’identificazione dei responsabili materiali e dei loro mandanti.

Abbiamo scritto al Ministro dell’Interno e per conoscenza al Presidente della Repubblica, chiedendo l’urgente adozione di tutti gli atti necessari per la repressione di quello che appare un patto scellerato e criminale tra partiti, candidati e agenzie di affissione.

Da Radicali, non ci rassegniamo al fatto che le istituzioni garantiscano l’impunità a chi sovverte le regole minime del gioco democratico, e ciò nonostante lo scandalo di un Parlamento che, con emendamento bipartisan, di recente ha condonato ai partiti sanzioni per milioni di euro.

Basterebbe, ad esempio, pubblicare giornalmente l’elenco dei partiti e dei candidati fuorilegge per avere comunque un forte effetto dissuasivo. Se non ora, quando?

Nagano
08-05-09, 19:25
Berlusconi: Radicali, Che il personale divenga politico, corsia preferenziale per accorciare tempi di divorzio

Roma, 5 maggio 2009

• Dichiarazione dei Senatori Radical Donatella Poretti e Marco Perduca e di Diego Sabatinelli e Alessandro Gerardi, Segretario e Tesoriere della Lega per il Divorzio Breve

Dal male privato ne esca un bene pubblico, ci appelliamo al Presidente Berlusconi perché della sua vicenda personale ne possano trarre un beneficio quelle migliaia di coppie che son costrette da una legge liberticida a protrarre per anni le proprie pratiche per il divorzio. Se è consensuale, come nel caso della coppia Berlusconi-Lario, dovrebbe essere immediato o entro settimane e non anni. Dall'inizio della legislatura son stati depositati diversi disegni di legge per una radicale riforma della legge sul divorzio, tra i quali anche uno della Lega per il Divorzio Breve presentato dai Senatori Radicali, data la mole di lavoro del Senato non necessariamente sfiancante, si potrebbero calendarizzare per avviare il dibattito prima dell'estate.



Per ulteriori informazioni o partecipare ai forum di dibattito www.divorziobreve.it

Nagano
08-05-09, 19:25
Roma: Domani, mercoledì 6 maggio Libertà e Giustizia incontra Emma Bonino

Roma, 5 maggio 2009

LeG incontra Emma Bonino a Roma

Libertà e Giustizia incontra Emma Bonino: sono di scena il referendum e l'Europa. Soci e amici di LeG discutono con Emma Bonino, vicepresidente del Senato, mercoledì 6 maggio, alle 19 (alla Sala Margana di piazza Margana 41) in un delicato momento istituzionale quando la posta in gioco è molto alta, sia per quanto riguarda il futuro Parlamento europeo che per l'istituto referendario che ha visto Emma Bonino nel passato protagonista di tante battaglie e anche oggi impegnata per il "no" al referendum sulla legge elettorale. Introduce Sandra Bonsanti, presidente di LeG; partecipa Filippo di Robilant del consiglio di Presidenza dell'associazione e coordina Massimo Marnetto del coordinamento Circolo LeG Roma.

Nagano
08-05-09, 19:26
Laos: Mellano, Grazie al caso di Samantha Orobator, l’Europa scopre per un giorno una dittatura che lautamente finanzia

Roma, 5 maggio 2009

• Dichiarazione di Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani

In riferimento al caso della ragazza inglese di 20 anni, Samantha Orobator, detenuta in Laos e che rischia la fucilazione per traffico di droga, Bruno Mellano – Presidente di Radicali Italiani – che conosce direttamente le carceri laotiane per essere stato detenuto per 15 giorni nell’ottobre 2001, ha dichiarato:

“Quest’Europa delle patrie nazionali, miope ed ipocrita, sembra scoprire solo oggi e per un giorno solo la natura del regime laotiano. Il Laos è da anni il paese in via di sviluppo più aiutato e sovvenzionato dall’Unione Europea. Al Laos, come ad altri paesi dittatoriali, l’Europa chiede semplicemente di firmare convenzioni internazionali e trattati con tante belle clausole sui diritti umani, con particolare e specifica attenzione ai diritti delle persone detenute, perché, in ossequio alla cultura europea, le carceri sono specchio della società. Le firme vengono apposte con leggerezza e senza alcun effetto, neanche sui cittadini europei che – volenti o nolenti – finiscono sotto il tallone del regime, nessun beneficio per i silenziati sudditi della Repubblica Popolare Democratica e meno che mai per le minoranze interne come i Mong.

Noi radicali abbiamo conosciuto anche quelle carceri, abbiamo conosciuto i processi farsa, abbiamo conosciuto le vittime del regime, i suoi detenuti disperati perché senza neanche un processo ed una condanna ed i suoi carcerieri corrotti: una vera tragedia per il popolo laotiano, controllato a vista da un numero esorbitante di poliziotti e militari.

Lo sdegno e l’indignazione maggiori sono però da rivolgersi alla burocrazia europea ed alla politica imbelle che si lascia prendere in giro dai gerarchi del regime che finisce finanziare ed indirettamente sostenere.

Noi ci siamo fatti arrestare il 26 ottobre 2001 per chiedere notizie sui cinque leader studenteschi che esattamente due anni prima avevano manifestato per la democrazia, la libertà e la riconciliazione del paese e che erano spariti. Arrestati e ‘desaparecidos’. Da allora le versioni ufficiali – sempre tranquillamente accettate dall’Unione – sono state le più varie: negato l’arresto dei cinque, confermato l’arresto ma in attesa di processo, processo già effettuato con condanna e detenzione in una non meglio precisata struttura detentiva del paese, comunque tutti vivi e stanno bene, anzi già rilasciati addirittura … poco importa se nessuno li ha più rivisti, ed anzi notizie attendibili attestano di una morte fra i cinque.

Auguriamo a Samantha che la visibilità internazionale ora acquisita per il solo fatto di essere incinta – sicuramente altri detenuti stranieri sono nelle oltre 500 carceri del paese – possa permettere a lei di uscirne viva ed alla comunità internazionale di aprire – finalmente - gli occhi sul Laos, non lasciando più soli gli amici ed i compagni del “Movimento Lao per i Diritti Umani” che, con sede a Parigi, continua da anni a documentare le violazioni di Vientiane.”

Nagano
08-05-09, 19:26
Cappato: il Parlamento Europeo si prepara a nascondere le assenze dei parlamentari

Roma, 6 maggio 2009

• Dichiarazione Marco Cappato, deputato europeo, Capolista della Lista Bonino Pannella



L'Ufficio di presidenza del Parlamento europeo deciderà questa sera sul seguito da dare alla mia relazione, approvata a Gennaio, che chiede tra le altre cose la pubblicazione di tutte le presenze di ciascun Parlamentare alle riunioni ufficiali. Dopo aver dato mandato al Segretario generale di preparare una proposta per mettere in rete "PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE" tutti i dati delle presenze in Commissione e in Plenaria, i Vicepresidenti si preparano purtroppo a rimangiarsi gli impegni presi

Dalle indiscrezioni ricevute (che ci piacerebbe fossero infondate, ma siamo convinti che purtroppo non lo siano), i Vicepresidenti, insieme al Presidente Poettering, decideranno infatti di pubblicare soltanto le presenze in Plenaria, occultando così tutte le informazioni fondamentali per valutare l'assiduità dei Deputati là dove si fa il vero di legislatori, cioè nelle Commissioni parlamentari. Le presenze, cioè soprattutto le assenze, rimarrebbero così segrete, se non per il lavoro (necessariamente incompleto e "ufficioso") di volonterosi ricercatori indipendenti.

Mi auguro che ci sia un ripensamento dell'ultima ora e che siano rispettati gli impegni che il Parlamento europeo ha preso con se stesso e davanti agli elettori.

Nagano
08-05-09, 19:26
Elezioni/Voto disabili, Perduca: grazie a iniziativa Bernardini, legge voto disabili recupera sessantennale maltolto di diritti civili e politici a migliaia di italiani. Adesso se ne dia ampia informazione

Roma, 6 maggio 2009

• Estratti dell'intervento in Aula del Senato di Marco Perduca della delegazione Radicale nel Gruppo del Pd

Oggi ci troviamo a discutere di questo argomento dopo anni di battaglie extraparlamentari avviate da Rita Bernardini che oggi fa parte della delegazione radicale alla Camera dei deputati nel gruppo del PD, felici di aver raggiunto il sostegno di tutti i Gruppi presenti in Parlamento. Teniamo ben presente però che se fosse stato per i partiti che oggi in questa sede si dicono d'accordo non saremmo mai arrivati a questo punto. È stata messa insieme la militanza politica di gente come Luca Coscioni, come Piergiorgio Welby e, adesso, di Severino Mingroni che hanno fatto della loro individualità non qualcosa da far strumentalizzare politicamente, ma una militanza politica quotidiana per il rispetto della costituzione e non per l'allargamento dei diritti di chi vive in condizioni difficili.

Quella votata oggi non è una leggina. Anzi, si potrebbe dire che è il recupero di un diritto civile negato per sessant'anni a migliaia di cittadini italiani. Sicuramente una volta non esistevano le tecnologie necessarie affinché anche chi ha dei problemi fisici possa godere appieno di quella che viene chiamata oggi una vita indipendente, che include anche il godimento dei diritti di elettore. Ciò non toglie però che per sessant'anni migliaia di italiani non hanno potuto partecipare a qualsiasi tipo di elezione.

Come alcuni di voi ricorderanno, nel 1999 i referendum elettorali proposti da Alleanza Nazionale non raggiunsero il quorum per poche migliaia di voti. In quello stesso anno i radicali denunciarono la presenza nelle liste elettorali di milioni di italiani morti e di centinaia di migliaia di italiani che si erano trasferiti all'estero o avevano perso i diritti civili e politici. Questo Paese, quindi, non ha potuto modificare la propria legge elettorale in senso maggioritario o uninominale ad un turno - come avviene nel Regno Unito e negli Stati Uniti - perché dei morti, ancora presenti in lista, hanno fatto sì che nel 1999 non si raggiungesse il quorum.

Quindi chi non era più sul suolo patrio e, se ci si crede, anche detentore di anima in questa Repubblica ha condizionato una tornata elettorale, mentre allo stesso tempo migliaia di italiani, pienamente capaci di intendere e di volere come il militante Radiacele Severino Mingroni che settimane fa aveva scritto al Presidente Berlusconi, non hanno potuto esprimere i propri diritti.

Due settimane fa i radicali hanno pubblicato un libro che si intitola "La peste italiana" che proprio di questo parla: mette in sequenza 60 anni di progressiva occupazione delle istituzioni pubbliche da parte dei partiti politici volti esclusivamente a mantenere sé stessi al potere e a non dare la possibilità ai cittadini italiani di godere dei propri diritti, qualsiasi essi siano.

Questa legge recupera il mal tolto di sessant'anni di partitocrazia. Speriamo di raggiungere presto questo obiettivo, ma saranno le istituzioni, come chiede l'ordine del giorno che abbiamo adottato ieri all'unanimità, a dover fare la loro parte informando, quanto più massicciamente possibile, il malato intrasportabile grave che può finalmente godere di un diritto costituzionalmente codificato nell'articolo 48.

Nagano
08-05-09, 19:26
Radicali: costituito il Comitato per il No al referendum elettorale

Roma, 6 maggio 2009

E’ stato costituito oggi dai Radicali il Comitato per il No al referendum elettorale Guzzetta. I fondatori del Comitato sono Emma Bonino, Vicepresidente del Senato, Rocco Berardo, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, Michele De Lucia, Tesoriere di Radicali Italiani e Filippo di Robilant. Coordinatore del Comitato è Marco Pannella, Tesoriere del Comitato è l’onorevole Maurizio Turco, deputato radicale.

La conferenza stampa di presentazione si svolgerà presso la Camera dei Deputati venerdì prossimo, 8 maggio 2009, alle ore 11.30.

Nagano
08-05-09, 19:26
Diritto di voto disabili: Senato approva all'unanimità pdl radicali. Bernardini “In Italia sarà finalmente suffragio universale. Ora l’informazione faccia la propria parte

Roma, 6 maggio 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale-Pd

Con l'approvazione all'unanimità in Senato, è finalmente legge la pdl Rita Bernardini ed altri, volta a consentire l'esercizio del voto domiciliare ai disabili intrasportabili anche nel caso in cui questi non dipendano in modo continuativo da apparecchiature elettromedicali.

“Ringrazio i presidenti di Camera e Senato, i capigruppo e i colleghi parlamentari tutti per aver consentito un così rapido esame di questa proposta di legge, che pone fine a oltre sessant'anni di discriminazione verso i tanti elettori disabili cui veniva, di fatto, negato un diritto costituzionale e la partecipazione alla vita democratica del Paese. Possiamo dunque affermare che oggi in Italia viene finalmente introdotto il suffragio universale", ha dichiarato Rita Bernardini.

"C'è ancora un passo fondamentale, però, da fare affinché il voto domiciliare diventi effettivo anche per i disabili intrasportabili non dipendenti da apparecchiature elettromedicali, ed è informare di questa possibilità coloro che ne hanno diritto. Il testimone, dunque, ora passa dal Parlamento ai mezzi di informazione, chiamati a svolgere un compito - che oltre a rientrare nelle loro funzioni è anche un loro preciso dovere - cui fino ad oggi hanno abdicato per distrazione, negligenza o per esigenze di un'agenda che troppo spesso non tiene conto dei reali bisogni dei cittadini.

Si faccia quindi una corretta e doverosa informazione sulle modalità e le scadenze per l'esercizio di voto domiciliare: restano solo pochi giorni a disposizione per fare domanda e godere di questo diritto già in occasione delle elezioni europee e amministrative del 6 e 7 giugno. Pochi giorni per non vanificare l'impegno di questo Parlamento che, almeno in questa occasione, si è fatto onore".

Nagano
08-05-09, 19:27
Iraq: Non c’è Pace Senza Giustizia riunisce a Erbil politici iracheni per discutere di riconciliazione e attribuzione di responsabilità in Iraq
Conferenza internazionale: "Dal totalitarismo alla democrazia: la riconciliazione e la responsabilità in Iraq - Creazione di uno spazio per la consultazione"Erbil (Kurdistan, Iraq), 7-9 maggio 2009.

Erbil, 6 maggio 2009

• Comunicato di Non c'è Pace Senza Giustizia

L’associazione radicale Non c’è Pace senza Giustizia e l’organizzazione irachena "International Alliance for Justice" (IAJ) - in collaborazione con "Tolerancy internazional" e con il sostegno del Parlamento nazionale iracheno, e di quello del Kurdistan in Iraq, del Governo regionale del Kurdistan, dei Governi di Italia e Grecia e della Fondazione per il Futuro - organizzano una conferenza internazionale sul tema "Dal totalitarismo alla democrazia: la riconciliazione e la responsabilità in Iraq - Creazione di uno spazio per la consultazione", che si terrà a Erbil, dal 7 al 9 maggio 2009.


La conferenza internazionale - che costituisce il frutto di un lungo programma di sostegno e ricerca sul tema della riconciliazione e dell’attribuzione delle responsabilità portato avanti dagli organizzatori sia in Iraq che all'estero - sarà un grande evento internazionale e rappresenta un passo importante sulla strada verso la democrazia in Iraq. La conferenza mira a fornire una sede di discussione di alto livello politico tra i maggiori attori politici, la società civile, e altri opinion leader iracheni, al fine di valutare gli attuali sforzi verso l’attribuzione delle responsabilità e la riconciliazione nazionale in Iraq, nonché rafforzare la loro conoscenza delle molteplici dimensioni (tra cui quella economica, politica e sociale) che tale processo comporta.



L'obiettivo della Conferenza è quello di offrire ai principali protagonisti della scena politica irachena la prima opportunità di lavorare insieme nell’identificazione delle strategie e istituzioni nazionali e regionali più adatte ad accertare le responsabilità e assicurare giustizia alle innumerevoli vittime delle passate atrocità al fine di rafforzare il ruolo delle istituzioni democratiche nella fase di transizione verso una società stabile, governata dallo Stato di diritto.



Fra i partecipanti vi saranno i Presidenti di entrambi i parlamenti iracheno e del Kurdistan, membri di entrambi i parlamenti, compresi i presidenti delle commissioni parlamentari competenti e di tutti i gruppi parlamentari, il Consiglio giudiziario supremo e l’Alta Corte dell’Iraq, rappresentanti del governo federale e regionale, la Commissione nazionale sui beni contesi, altri leader politici e rappresentanti di istituzioni nazionali e regionali irachene, organizzazioni della società civile e rappresentanti di tutte le etnie e comunità religiose, i leader religiosi e tradizionali, prendendo in considerazione la più vasta rappresentanza geografica, politica e professionale.



Quaranta esperti internazionali provenienti da quattro continenti, tra cui Sud Africa, i Balcani, Irlanda del Nord, Giappone, Medio Oriente, l'ex Unione Sovietica, contribuiranno al dibattito, offrendo l'opportunità di prendere in considerazione l'intera gamma di esperienze di riconciliazione nazionale suscettibili di essere adattati al contesto di un Iraq democratico e federale.


La Conferenza verrà anche la partecipazione dell’UNAMI, l'Unione Europea, l'Organizzazione della Conferenza islamica e il Corpo Diplomatico.



L'interpretazione simultanea è prevista per tutte le sessioni di lavoro in curdo, arabo e inglese.



Per ulteriori informazioni contattare: Carla Caraccio, Tel. +964 750 729 8517 (Iraq), Tel. +39 338 255 8382 (Italy), email: ccaraccio@npwj.org oppure Nicola Giovannini, Tel. +32 486 78 31 93 (Bruxelles), email: ngiovannini@npwj.org. Maggiori informazioni sono anche disponibili sul sito: http://www.npwj.org/

Nagano
08-05-09, 19:27
Digitale terrestre: dopo la Sardegna, Cuneo e Torino. Mellano: una scelta che rischia essere un danno per i cittadini ed un boomerang per la Bresso.

Roma, 6 maggio 2009

• Dichiarazione di Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani

Il 20 Maggio le province piemontesi di Torino e Cuneo effettueranno lo switch-over da analogico a digitale. Le reti televisive Rai Due e Retequattro saranno spente in analogico e sulle loro frequenze verranno utilizzate per dei “fasci” di canali digitali (Mux). Tutti gli altri canali rimarranno visibili normalmente in analogico fino allo switch-off complessivo previsto per il periodo che va dal 24 settembre al 9 ottobre 2009. Il Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni ha previsto l’erogazione di un simbolico contributo a favore delle fasce deboli per l’acquisto del decoder digitale terrestre. In particolare gli appartenenti a tale fascia potranno usufruire di un buono di 50 euro, riconosciuto dal 20 Aprile ai cittadini dei 568 comuni del Piemonte e di 4 comuni delle province limitrofe (CO, PV e SV) interessati dall’intervento di fine mese.

Al riguardo Bruno Mellano, Presidente di Radicali Italiani, ha dichiarato:

“Condivido le preoccupazioni già espresse da consiglieri regionali del centro-sinistra piemontese per questo passaggio anticipato al digitale. Il rischio che la sperimentazione della digitalizzazione di aree difficili come i comuni collinari e montani di province orograficamente complicate come Cuneo e Torino finisca per farsi a spese dei cittadini residenti mi sembra forte e ingiustificato. Alle condizioni attuali credo sia meglio attendere il 2010 come per il resto del Piemonte e la Lombardia. La Regione Piemonte, se intende continuare in questo progetto, deve almeno esigere dal Ministero e dalla potente lobby “RaiSet” il rispetto degli accordi, pur minimali, che stanno alla base dell’anticipo previsto. I cittadini cuneesi e torinesi si troveranno a fare, da maggio ma soprattutto da settembre, le cavie di un ennesimo passaggio nel mondo della comunicazione, che invece di aprirsi grazie alle nuove tecnologie si chiude e si stabilizza nei suoi assetti di potere. Da oligopolio a monopolio, a scapito delle piccole e medie realtà televisive locali, che non hanno alcun potere contrattuale nel mare aperto dei decoder e dei canali. Chi troverà ancora Telecupole a pagina XXX o Primantenna a pagina YYY ? Ma soprattutto sopravviveranno le realtà televisive locali a questo sciame di scosse telluriche prolungato nel tempo che, è facile prevederlo, vedrà una convergente ed intelligente stretta sulla gestione pubblicitaria per strozzare le reti autonome ed indipendenti (una volta si diceva “libere”)? Anche questo è il regime!”

Nagano
08-05-09, 19:27
Era: anche il rumeno Butcovan nella Giuria dell'antiPremio "Italiano Zerbino della Lingua Inglese"

Roma, 6 maggio 2009

Un invito a riflettere sulla necessità di un regime linguistico equo e democratico, messo a rischio dall'attuale processo di anglificazione in atto in Italia e nel mondo, arriva dall’antiPremio "Italiano Zerbino della Lingua Inglese" organizzato dal Dipartimento Centopercentoitaliano.it dell'Associazione Radicale Esperanto a Roma il 13 maggio a partire dalle 15 presso la Sala Conferenze della Camera dei Deputati.

Importanti personalità del panorama musicale italiano e rinomati intellettuali faranno parte della giuria di questo premio, unico nelsuo genere, che si apre favorevolmente alla presenza di cittadini non italiani che contribuiscono in maniera eccellente all'arricchimento della lingua italiana attraverso il loro impegno artistico e sociale.

Tra questi si segnala la presenza di Mihai Mircea Butcovan, letterato rumeno, educatore professionale e mediatore linguistico-culturale, impegnato attivamente nei servizi sociali e scrittore di diversi romanzi in lingua italiana.

Il suo encomiabile impegno nel promuovere l’integrazione nel rispetto dell’identità delle altre nazioni, in un difficile periodo di ostilità nei confronti della comunità romena in Italia, costituisce un valido esempio di integrazione, impegno sociale e intellettuale a beneficio dell’identità culturale e linguistica del nostro Paese, contrariamente alle qualità dell'operato dei candidati al Premio, distintisi nel favorire l’egemonia dell'inglese ai danni della lingua italiana e nella connivenza verso il depauperamento e la distruzione linguistica del Paese.

Nagano
08-05-09, 19:27
Roma: ore 19, Libertà e Giustizia incontra Emma Bonino

Roma, 6 maggio 2009

Libertà e Giustizia incontra Emma Bonino: sono di scena il referendum e l'Europa. Soci e amici di LeG discutono con Emma Bonino, vicepresidente del Senato, mercoledì 6 maggio, alle 19 (alla Sala Margana di piazza Margana 41) in un delicato momento istituzionale quando la posta in gioco è molto alta, sia per quanto riguarda il futuro Parlamento europeo che per l'istituto referendario che ha visto Emma Bonino nel passato protagonista di tante battaglie e anche oggi impegnata per il "no" al referendum sulla legge elettorale. Introduce Sandra Bonsanti, presidente di LeG; partecipa Filippo di Robilant del consiglio di Presidenza dell'associazione e coordina Massimo Marnetto del coordinamento Circolo LeG Roma.

Nagano
08-05-09, 19:28
Anagrafe degli eletti, Comune di Roma: presentata una memoria su ammissibilità della proposta di delibera popolare

6 maggio 2009

L'associazione Radicali Roma e Radicali Italiani hanno consegnato al Sindaco di Roma Gianni Alemanno ed all'Amministrazione Comunale capitolina una memoria riassuntiva ed esplicativa delle ragioni di ammissibilità e di opportunità della proposta di delibera di iniziativa popolare, depositata il 24 ottobre scorso con oltre 7.500 firme e probabilmente calendarizzata per lunedì 11 maggio prossimo.



Memoria

ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI



All’attenzione:

del Sindaco Gianni Alemanno,

degli Assessori,

dei Consiglieri comunali,

e del Segretario generale del Comune di Roma





Questo documento ha lo scopo di dimostrare che la delibera di iniziativa popolare sull’anagrafe pubblica degli eletti, firmata da circa 7.500 cittadini romani, è giuridicamente ammissibile e tecnicamente realizzabile. Questa nostra affermazione si basa su tre considerazioni:



1. Alcuni punti di tale delibera sono già previsti dalla legislazione nazionale.
2. Esistono Regioni, Province e Comuni che hanno già approvato una delibera, il cui testo ricalca in ogni suo punto quello presentato al Comune di Roma
3. Sul sito del Comune di Roma già esistono alcune pagine web che soddisfano alcune istanze dell’anagrafe pubblica degli eletti. Il problema si pone rispetto alla loro rintracciabilità.

Detto ciò, è fuor di dubbio che un voto contrario a tale Riforma avrebbe esclusivamente motivazioni politiche.





1) TESTO DELLA DELIBERA CON RIFERIMENTI ALLA VIGENTE LEGISLAZIONE

che sul sito del Comune di Roma siano disponibili:
1) di ciascun eletto al Consiglio Comunale i seguenti dati:
· Nome e cognome, luogo e data di nascita
· Il numero di codice fiscale, dato identificativo al fine di disporre di un’anagrafe degli eletti e, di ciascuno, gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo
· Lo stipendio, i rimborsi, e/o i gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dal Comune
· Dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’assunzione dell’incarico, degli anni in cui ricopre l’incarico e dell’anno successivo
· Dichiarazione da parte dell’eletto dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile
· Registro delle spese, comprensive delle spese per lo staff, spese per l’ufficio, spese per i viaggi sia dell’eletto che dello staff, spese telefoniche e dotazione informatica, spese varie
· Atti presentati con iter fino alla conclusione
· Il quadro delle presenze ai lavori dell’istituzione di cui fa parte e i voti espressi sugli atti adottati dalla stessa

[(Legge 5 luglio 1982, n. 441) Disposizioni per la pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni enti.
Articolo 1: Le disposizioni della presente legge si applicano: 1) ai membri del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati; 2) al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri, ai Sottosegretari di Stato;



Articolo 2. Entro tre mesi dalla proclamazione i membri del Senato della Repubblica ed i membri della Camera dei deputati sono tenuti a depositare presso l'ufficio di presidenza della Camera di appartenenza: 1) una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e su beni mobili iscritti in pubblici registri; le azioni di società; le quote di partecipazione a società; l'esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero»; 2) copia dell'ultima dichiarazione dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche; 3) una dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale ovvero l'attestazione di essersi avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica della cui lista hanno fatto parte, con l'apposizione della formula «sul mio onore affermo che la dichiarazione corrisponde al vero». Alla dichiarazione debbono essere allegate le copie delle dichiarazioni di cui al terzo comma dell'articolo 4 della legge 18 novembre 1981, n. 659, relative agli eventuali contributi ricevuti (1).
Gli adempimenti indicati nei numeri 1 e 2 del comma precedente concernono anche la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi del coniuge non separato e dei figli conviventi, se gli stessi vi consentono. I senatori di diritto, ai sensi dell'articolo 59 della Costituzione, ed i senatori nominati ai sensi del secondo comma dell'articolo 59 della Costituzione sono tenuti a depositare presso l'ufficio di presidenza del Senato della Repubblica le dichiarazioni di cui ai numeri 1 e 2 del primo comma, entro tre mesi, rispettivamente, dalla cessazione dall'ufficio di Presidente della Repubblica o dalla comunicazione della nomina.

Articolo 9: Le dichiarazioni previste nei numeri 1 e 3 del primo comma dell'articolo 2, nonché quelle previste dagli articoli 3 e 4 vengono riportate in apposito bollettino pubblicato a cura dell'ufficio di presidenza della Camera di appartenenza. Nello stesso bollettino devono essere riportate, per ciascun soggetto, le notizie risultanti dal quadro riepilogativo della dichiarazione dei redditi, depositata ai sensi del numero 2 del primo comma dell'articolo 2.
Il bollettino è a disposizione dei soggetti indicati nell'articolo 8.

Attualmente il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 T.U.E.L prevede:



Articolo 76
Anagrafe degli amministratori locali e regionali

1. Avvenuta la proclamazione degli eletti, il competente ufficio del Ministero dell'interno in materia elettorale raccoglie i dati relativi agli eletti a cariche locali e regionali nella apposita anagrafe degli amministratori locali, nonché i dati relativi alla tenuta ed all'aggiornamento anche in corso di mandato.

2. L'anagrafe e' costituita dalle notizie relative agli eletti nei comuni, province e regioni concernenti i dati anagrafici, la lista o gruppo di appartenenza o di collegamento, il titolo di studio e la professione esercitata. I dati sono acquisiti presso comuni, province e regioni, anche attraverso i sistemi di comunicazione telematica.

3. Per gli amministratori non elettivi l'anagrafe e' costituita dai dati indicati al comma 2 consensualmente forniti dagli amministratori stessi.

4. Al fine di assicurare la massima trasparenza e' riconosciuto a chiunque il diritto di prendere visione ed estrarre copia, anche su supporto informatico, dei dati contenuti nell'anagrafe

2) del Sindaco e di ciascuno dei membri di giunta i seguenti dati
· Nome e cognome, luogo e data di nascita
· Il numero di codice fiscale, dato identificativo al fine di disporre di un’anagrafe degli eletti e, di ciascuno, gli incarichi elettivi ricoperti nel tempo
· Lo stipendio, i rimborsi, e/o i gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dal Comune
· Dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’assunzione dell’incarico, degli anni in cui ricopre l’incarico e dell’anno successivo
· Dichiarazione da parte del Sindaco e di ciascun membro di giunta dei finanziamenti ricevuti e/o dei doni, benefici o altro assimilabile
· Registro delle spese comprensive delle spese per lo staff, spese per gli uffici, spese per i viaggi comprensive di quelle dello staff, spese telefoniche e dotazione informatica, spese varie

3) il bilancio annuale, il bilancio pluriennale, la relazione previsionale e programmatica, il piano degli investimenti, il piano esecutivo di gestione ed il documento di programmazione finanziaria, comprensivo di tutti gli allegati e, in particolare, l’elenco delle ditte fornitrici e delle consulenze

4) le delibere approvate,, suddivise per anno, argomento, presentatore, iter; le delibere devono poter essere rintracciate sia con la ricerca avanzata, sia con la ricerca libera nel testo. Ciascuna delibera deve essere inserita sul sito entro due giorni dalla sua approvazione

5) l’archivio degli altri atti del Comune approvati o, per interrogazioni e interpellanze, con iter concluso: mozioni, ordini del giorno, presentatore, iter; tutti gli atti devono poter essere rintracciati sia con la ricerca avanzata, sia con la ricerca libera nel testo. Ciascun atto deve essere inserito sul sito entro due giorni dalla sua approvazione.

6) i bandi e gli esiti di gara.
[DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n.82, Art. 54. Contenuto dei siti delle pubbliche amministrazioni, f) l'elenco di tutti i bandi di gara e di concorso]


7) l’elenco delle proprietà immobiliari del Comune e loro destinazione d’uso.

[(Legge 6 agosto 2008, n. 133) Art. 58. Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali Comma 3 Gli elenchi di cui al comma 1, da pubblicare mediante le forme previste per ciascuno di tali enti, hanno effetto dichiarativo della proprietà, in assenza di precedenti trascrizioni, e producono gli effetti previsti dall'art. 2644 del codice civile, nonché effetti sostitutivi dell'iscrizione del bene in catasto.]

8) un elenco in merito all’intera attività degli incarichi esterni (incarichi, studi, progettazioni, contratti a tempo determinato…); per ogni incarico devono risultare in maniera omogenea le seguenti voci: ufficio proponente, soggetto assegnatario, tipologia dell’incarico (studio, progetto, prestazione, contratto a tempo determinato), ammontare pecuniario riconosciutogli, data di conferimento e di scadenza dello stesso, se trattasi di nuovo incarico, viceversa data di rinnovo se l’assegnatario ha già usufruito precedentemente di un incarico dell’amministrazione, comprensivo delle attribuzioni attualmente in essere o assegnate da questa Amministrazione; obbligo di dichiarare se i consulenti hanno rapporti di consulenza con le società controllate o partecipate dal comune e per quali importi, obbligo di dichiarare che i consulenti non hanno condizioni di incompatibilità (ad esempio dipendenti di enti pubblici che per legge o per regolamento stabiliscono alcune incompatibilità tra funzione pubblica e lavoro autonomo).

[(Legge 24 Dicembre 2007, n. 244) Articolo 3 comma 44 [..]Nessun atto comportante spesa ai sensi dei precedenti periodi può ricevere attuazione, se non sia stato previamente reso noto, con l'indicazione nominativa dei destinatari e dell'ammontare del compenso, attraverso la pubblicazione sul sito web dell'amministrazione o del soggetto interessato, nonché comunicato al Governo e al Parlamento. [..]]

[(Legge 4 agosto 2006, n. 248) Articolo 34 comma: 2. “All'articolo 53, comma 14, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo l'ultimo periodo e' aggiunto il seguente: «Le amministrazioni rendono noti, mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l'oggetto, la durata e il compenso dell'incarico.»”. Comma 3. “All'articolo 53, comma 16, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dopo le parole: «dati raccolti» sono inserite le seguenti: «, adotta le relative misure di pubblicità e trasparenza». “]


9) per ogni Società controllata dal Comune (anche quelle controllate attraverso una partecipata) la Ragione Sociale, i dati essenziali di bilancio, i nominativi dei consiglieri di amministrazione ed i relativi emolumenti.

[(Legge 27 dicembre 2006, n. 296)

587. Entro il 30 aprile di ciascun anno le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali sono tenute a comunicare, in via telematica o su apposito supporto magnetico, al Dipartimento della funzione pubblica l'elenco dei consorzi di cui fanno parte e delle societa' a totale o parziale partecipazione da parte delle amministrazioni medesime, indicando la ragione sociale, la misura della partecipazione, la durata dell'impegno, l'onere complessivo a qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione, il numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo, il trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante.

588. Nel caso di mancata o incompleta comunicazione dei dati di cui al comma 587, e' vietata l'erogazione di somme a qualsivoglia titolo da parte dell'amministrazione interessata a favore del consorzio o della societa', o a favore dei propri rappresentanti negli organi di governo degli stessi.

589. Nel caso di inosservanza delle disposizioni di cui ai commi 587 e 588 una cifra pari alle spese da ciascuna amministrazione sostenuta nell'anno viene detratta dai fondi a qualsiasi titolo trasferiti a quella amministrazione dallo Stato nel medesimo anno.

590. Le disposizioni di cui ai commi 587, 588 e 589 costituiscono per le regioni principio fondamentale di coordinamento della finanza pubblica, ai fini del rispetto dei parametri stabiliti dal patto di stabilita' e crescita dell'Unione europea.

591. I dati raccolti ai sensi del comma 587 sono pubblici, e sono esposti nel sito web del Dipartimento della funzione pubblica. Il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione riferisce annualmente alle Camere.

735: Gli incarichi di amministratore delle società di cui ai commi da 725 a 734 conferiti da soci pubblici e i relativi compensi sono pubblicati nell' albo e nel sito informatico dei soci pubblici a cura del responsabile individuato da ciascun ente. La pubblicità e' soggetta ad aggiornamento semestrale. La violazione dell'obbligo di pubblicazione e' punita con la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10.000 euro, irrogata dal prefetto nella cui circoscrizione ha sede la società. La stessa sanzione si applica agli amministratori societari che non comunicano ai soci pubblici il proprio incarico ed il relativo compenso entro trenta giorni dal conferimento ovvero, per le indennità di risultato di cui al comma 725, entro trenta giorni dal percepimento.]

I punti dell’anagrafe pubblica degli eletti che non sono stati normati dalla legislazione nazionale, sono supportati da principi generali di trasparenza e libero accesso alla vita istituzionale. Alcuni articoli del Testo Unico degli Enti Locali e dello Statuto del Comune di Roma vanno proprio in questa direzione.



- Il T.U.E.L. approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, recita: - all’art. 10 “Diritto di accesso e di informazione”, comma 1 cita “Tutti gli atti dell’amministrazione comunale e provinciale sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione…” e che nello stesso art. 10 comma 2 vengono individuate indicazioni per garantire tale diritto di accesso e di informazione demandando comunque ad apposito regolamento; assicura il diritto dei cittadini di accedere, in generale, alle informazioni di cui e' in possesso l'amministrazione.

- lo Statuto del Comune di Roma, approvato con atto del Consiglio Comunale n. 316 il 26 settembre 1991, all’art. 7 prescrive che il Comune di Roma garantisce il diritto all’informazione sulla propria attività e che i documenti amministrativi dello stesso sono pubblici e liberamente consultabili, conformemente a quanto previsto dal regolamento per il diritto di accesso alle informazioni;
-come da Regolamento del Consiglio Comunale all’art. 23 (Capo V), esiste un organo, quale l’Ufficio del Consiglio Comunale, preposto ad un’adeguata funzione di informazione verso i cittadini riguardo gli atti consiliari ed amministrativi in genere;
-al fine di esercitare il potere di indirizzo e di controllo del Consiglio Comunale si rende opportuno e necessario agevolare anche tecnicamente il diritto di accesso e di informazione dei consiglieri come presupposto indispensabile alla garanzia di trasparenza e di buona amministrazione dell’ente, di cui in premessa.



2) ELENCO DEI COMUNI, PROVINCE E REGIONI DOVE LA DELIBERA RECANTE ANAGRAFE DEGLI ELETTI E’ STATA GIA’ APPROVATA:



Comune di Torre Orsaia, prov. di Salerno, Regione Campania, 2.394 abitanti, Torresi, sindaco Giuseppa Viara, 12 consiglieri comunali. Delibera n. 88 della Giunta Comunale del 25 settembre 2008.

Comune di Tocco da Casauria, prov. di Pescara, Regione Abruzzo, 2.824 abitanti, Toccolani, sindaco Riziero Zaccagnini, 12 consiglieri comunali. Delibera n. 31 del Consiglio Comunale del 27 ottobre 2008.

Comune di Ceprano, prov. di Frosinone, Regione Lazio, 8.411 abitanti, Cepranesi, sindaco Renato Russo, 16 consiglieri comunali. Delibera n. 45 del Consiglio Comunale del 28 novembre 2008.

Comune di Cremona, Regione Lombardia, 70.887 abitanti.

Comune di Ferrara, Regione Emilia Romagna, oltre 130.000 abitanti. Il 16 aprile il Consiglio ha approvato all’unanimità la delibera, si tratta della prima delibera di iniziativa popolare accolta dal Consiglio.

Comune di Prato, prov. di Prato, Regione Toscana, circa 190.000 abitanti, Pratesi, sindaco Marco Romagnoli Delibera di iniziativa consiliare di Massimo Taiti, fatta propria dalla Giunta. Approvata dalla Commissione Affari Istituzionali. Portata in Consiglio dal vicesindaco Roberto Bencini è stata approvata all’unanimità dal Consiglio il 15 gennaio 2009.

Comune di Torchiarolo, prov. di Brindisi, Regione Puglia, 5.127 abitanti, Torchiarolesi, una proposta di delibera, avanzata dal consigliere Francesco Palermo, è stata approvata all’unanimità dal consiglio il 20 marzo 2009.

Provincia dell’Aquila, Regione Abruzzo, 108 comuni, 289.853 abitanti, il 3 marzo il Consiglio ha approvato, all’unanimità, il regolamento per l’istituzione ed il funzionamento dell’anagrafe pubblica degli eletti. Le nuove disposizioni dovranno essere applicate entro trenta giorni dalla loro approvazione, attraverso l’ausilio del settore informatico della Provincia. Il

provvedimento, portato in aula dal Presidente del Consiglio Angelo Raffaele, raccoglie la proposta lanciata da Radicali Italiani sin dal settembre scorso.

Provincia di Chieti, Regione Abruzzo, 104 comuni, 394.452 abitanti, nella seduta del 16 febbraio ha approvato una delibera sull’Anagrafe che obbliga i consiglieri, gli Assessori ed il Presidente a rendere note informazioni su una serie di informazioni ai fini di trasparenza amministrativa.

Provincia di Frosinone, Regione Lazio, 91 comuni, 484.566 abitanti, Frusinati, presidente Francesco Scalia, presidente del Consiglio Provinciale Giuseppe Pistilli, 30 consiglieri provinciali. Delibera n. 54 del Consiglio provinciale del 26 novembre 2008.

Provincia di Pescara, Regione Abruzzo, 46 comuni, 295.481 residenti. La proposta è stata fatta propria dal Presidente Giuseppe De Dominicis, che ha la delega all’innovazione tecnologica, dopo aver presentato in Giunta un atto per l’istituzione dell’Anagrafe, il 12 marzo 2009 ha portato la delibera in Consiglio, dove è stata approvata all’unanimità.

Regione Abruzzo, L.R. 21 novembre 2008 n.16 "Provvedimenti urgenti e indifferibili", (pubblicata a pag.18 del B.U.R.A. n. 8 del 26 novembre 2008), il comma 106 prevede l’istituzione dell’anagrafe degli eletti e recepisce elementi significativi di trasparenza amministrativa.



3) QUELLO CHE GIA’ E’ PUBBLICO SUL SITO DEL COMUNE DI ROMA



- Delibere consiglio comunale, delibere giunta comunale [dal 1999 al 2009, numero e nomi dei presenti al voto, numero dei favorevoli e dei contrari senza nessun riferimento a chi vota in un modo e chi in un altro]

- Determinazioni, ordinanze [dal 1999 al 2009]

- Mozioni [dal 1999 al 2009 Nomi dei firmatari, numero dei favorevoli e contrari senza nessun riferimento a chi vota in un modo e chi in un altro]

- Ordini del giorno [dal 1999 al 2009 Nomi dei firmatari, numero dei favorevoli e nome e cognome degli astenuti o contrari]

- Scheda del Sindaco e della Giunta [Nome, Cognome, luogo e data di nascita, curriculum politico]

- Consiglieri Comunali [Nome, Cognome, Foto e gruppo consiliare di appartenenza]

- Composizione dei gruppi consiliari

- Sedute on-line e di archivio del Consiglio Comunale

- Commissioni consiliari [Competenze e composizioni, ordini del giorno delle varie commissioni]

- Gli elenchi delle consulenze esterne e dei consigli di amministrazione delle società partecipate, anche se sono on-line, non sono facilmente rintracciabili.

Considerato che la conferenza dei capigruppo del Comune di Roma ha fatto richiesta esplicita al Segretario Generale di dare un parere di legittimità sulla nostra delibera, ci siamo sentiti in obbligo di stilare questo documento, nella speranza che, quanto scritto, serva ad “aiutare” l’amministrazione comunale a rispettare regolamenti, leggi e delibere. Inoltre, riportiamo le funzioni statutarie del Segretariato generale, previste dall’articolo 32 capo V dello Statuto del Comune di Roma. Va sottolineato che tale figura viene nominata dal Sindaco e svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi del Comune in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai regolamenti. Non è previsto nessun parere vincolante.



Capo V - Amministrazione Comunale

Articolo 32 - Segretario Generale e Vice Segretario Generale

1. Il Sindaco nomina il Segretario Generale, scegliendolo tra gli iscritti all'Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali. Della nomina viene data comunicazione al Consiglio Comunale. L'incarico ha la stessa durata di quella del mandato del Sindaco che lo ha nominato. Il Segretario Generale continua, comunque, ad esercitare le proprie funzioni, dopo la cessazione del mandato, fino alla sua riconferma o alla nomina del nuovo Segretario Generale. L'incarico è revocabile, con provvedimento motivato del Sindaco previa deliberazione della Giunta Comunale, per violazioni dei doveri d'ufficio.

2. Il Segretario Generale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi del Comune in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai regolamenti.
Il Segretario Generale, inoltre:
a) sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l'attività, salvo quanto altrimenti disciplinato in caso di nomina del Direttore Generale;
b) partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del Consiglio e della Giunta Comunale, ne cura la verbalizzazione e provvede agli atti di pubblicità ed esecutività delle deliberazioni adottate;
c) può rogare tutti i contratti nei quali il Comune è parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali nell'interesse dell'ente;
d) esercita ogni altra funzione attribuitagli dai regolamenti o conferitagli dal Sindaco.

3. Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi disciplina criteri e modalità di nomina, fra i dirigenti di ruolo preposti agli uffici sovraordinati - con anzianità non inferiore a cinque anni - di un Vice Segretario Generale per coadiuvare il Segretario Generale nelle funzioni di sua competenza e sostituirlo

Nagano
08-05-09, 19:34
Roma, ore 11, presentazione dei candidati della Lista Bonino-Pannella conferenza stampa, presso la sede del Partito Radicale

Roma, 7 maggio 2009

LISTE BONINO-PANNELLA/PRESENTAZIONE CANDIDATI: domani giovedì 7 maggio conferenza stampa alle ore 11, presso la sede del Partito Radicale in Via di Torre Argentina 76 a Roma, per presentare i candidati delle

Liste BONINO-PANNELLA

I Radicali dopo aver realizzato il dossier “La Peste Italiana” (disponibile su www.radicali.it) che documenta le responsabilità del Regime italiano nella scomparsa della legalità costituzionale, della democrazia e dello stato di diritto hanno depositato le liste Bonino-Pannella in tutte le cinque circoscrizioni per le elezioni europee del 6 e 7 giugno.

Queste elezioni - dove sono negati i diritti democratici di chi non appartiene a una delle gambe del monopartitismo del regime italiano - vedono i Radicali presenti con liste elettorali di azione nonviolenta, espressione di iniziativa militante volte innanzitutto a utilizzare i residui strumenti di campagna elettorale per informare i cittadini sulla avvenuta cancellazione della democrazia e sulla necessaria lotta di Liberazione dal sessantennale regime partitocratico.

Fra i candidati presenti ci saranno i capilista nazionali

Emma Bonino,

Marco Pannella,

Marco Cappato e

il Prof. Aldo Loris Rossi.

Nagano
08-05-09, 19:34
Otto per mille, Poretti e Perduca: Funziona bene o no? Interrogazione

7 maggio 2009

• Dichiarazione dei senatori Donatella Poretti e Marco Perduca, parlamentari Radicali - Partito Democratico
Visto l'approssimarsi della scadenza per la denuncia dei redditi e quindi della destinazione della quota dell'otto per mille dell'Irpef alle confessioni religiose, è necessario sapere come la legge che l'ha istituita ha funzionato. Questa legge (22/1985) ha previsto che ogni contribuente, indipendentemente dalla propria volonta', deve destinare il proprio otto per mille ad una confessione religiosa o allo Stato (per interventi straordinari per fame nel mondo, calamita' naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali). Nel contempo la legge ha previsto una commissione paritetica per monitorarne ogni tre anni l'applicazione e proporre eventuali modifiche. Monitoraggio di cui non siamo riusciti a trovare nulla.
Il meccanismo dell'otto per mille lascia perplessi: a fronte di meno del 50% dei contribuenti che indica la propria scelta, i fondi vengono elargiti in considerazione del 100% dei versamenti, cioe' chi sceglie lo fa anche per chi non fornisce nessuna indicazione. Una perplessita' che e' tale in virtu' dei dettami costituzionali su liberta' religiosa e di pensiero.
Nell'ottica della trasparenza, dell'accesso agli atti pubblici e dell'informazione, abbiamo depositato una interrogazione parlamentare alla Presidenza del Consiglio in cui chiediamo di sapere se c'e' intenzione di:
- rendere pubblica, anche attraverso il sito Internet del Governo, nello specifico settore dedicato all'otto per mille, la composizione della Commissione paritetica;
- rendere pubbliche le relazioni prodotte dalla Commissione dal 1989 ad oggi;
- rendere pubbliche le valutazioni della Commissione e gli esiti a cui la Commissione è giunta;
- rendere pubbliche eventuali proposte di modifiche della Commissione.

Qui il testo integrale dell'interrogazione: http://blog.donatellaporetti.it/?p=615

Nagano
08-05-09, 19:35
Rimpatri forzati, Bernardini: preannuncio denuncia in sede internazionale

Roma, 7 maggio 2009

• Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata Radicali/PD, membro della-Commissione Giustizia

Il Ministro dell'Interno Roberto Maroni si fa bello - definendolo un-risultato storico - l'aver rimandato in Libia i 227 immigrati, fra i quali-una quarantina di donne, trovati nel canale di Sicilia su tre barconi,-senza aver fatto la fatica ed essersi assunto la responsabilità di-"prenderli, identificarli e rimandarli nelle nazioni di origine". Non si è-posto minimamente il problema se fra quei 227 disperati ci fossero persone-aventi diritto all'asilo politico; esseri umani che per essere state-"respinti" rischiano due volte: la prima di andare a finire nelle mani di-quel fine democratico che è Gheddafi e la seconda di essere sottoposti-alle "cure" di qualche altro tiranno africano.-Questa volta non ci limiteremo all'interrogazione di rito (alla quale-peraltro il Ministro Maroni è abituato a non rispondere) ma presenteremo-le necessarie denunce in sede internazionale per violazione delle norme-relative alla tutela dei richiedenti protezione internazionale. Ricordiamo-a Maroni e agli altri sostenitori nel suo Governo che l'articolo 4 del-protocollo addizionale n. 4 alla Convenzione per la salvaguardia dei-diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali vieta le espulsioni-collettive di stranieri, che, in base alla giurisprudenza della Corte-europea dei diritti dell'uomo, si verificano tutte le volte in cui non-viene presa in considerazione la situazione individuale della persona-sottoposta alla misura di allontanamento forzato, a maggior ragione in-tutti i casi nei quali non si provveda ad una identificazione certa.

Nagano
08-05-09, 19:35
Terremoto, Zamparutti: servono misure a tutela degli studenti dell’università de L’Aquila

Roma, 7 maggio 2009

• Dichiarazione di Elisabetta Zamparutti, Deputata Radicale-Pd, componente la Commissione Ambiente

I deputati radicali hanno presentato una interrogazione parlamentare rivolta al Ministro dell’Università Gelmini sulla necessità di adottare misure per assicurare il diritto allo studio degli studenti fuori sede dell’Università del L’Aquila.



Dopo il terremoto, vi è una diffusa preoccupazione di riduzione della popolazione studentesca, sulla quale si basa parte dell'economia aquilana. Non devono però essere gli studenti, in particolare quelli fuori sede, a pagarne il prezzo vedendo compromesso il loro diritto allo studio.
Per questo, con l’interrogazione al Ministro Gelmini, chiediamo innanzitutto se sia vero che i rettori dell’Università del L’Aquila abbiano unitariamente concordato di bloccare i trasferimenti, per evitare l’esodo in massa degli studenti. Al Ministro Gelmini chiediamo poi di far sì che le Università italiane accettino le richieste di trasferimento per tutte le facoltà, comprese quelle a numero programmato, in modo da garantire un immediato inserimento nelle attività didattiche in corso degli studenti dell’Università del L’Aquila, lasciando comunque che le tasse universitarie di chi chiede il trasferimento restino nelle casse dell’ateneo abruzzese anche per i prossimi due anni.





Segue testo interrogazione:



Al Ministro per l’Università e la ricerca scientifica



Premesso che:



l’Università del L’Aquila è frequentata da numerosi studenti (oltre 30.000) molti dei quali, ben il 35% del totale, provengono da altre regioni;



questi studenti “fuori sede”, in particolare quelli provenienti da regioni lontane come la Calabria e la Sicilia, oltre ad aver già versato un tributo di sangue a seguito del crollo della casa dello studente, rischiano oggi di non avere garantito il diritto allo studio;



per i fuori sede, infatti, fra le tante difficoltà che devono essere affrontate dopo il terremoto, c’è anche quella di poter continuare a frequentare l’Università del L’Aquila, essendo pressoché impossibile trovare un alloggio;



inoltre, gli esami e le attività didattiche si svolgono in tende prive dei più elementari requisiti, compresi quelli igienici e sanitari, in un contesto degradato dal fango e insicuro per le continue scosse di terremoto;



risulterebbe all’interrogante che i rettori dell’Università del L’Aquila abbiano unitariamente concordato di bloccare i trasferimenti, per evitare l’esodo in massa degli studenti;



si chiede di sapere se:



- risponde al vero quanto sopra riportato;



- cosa intende fare per assicurare che il massimo delle attività riprendano al più presto in loco

- se non ritenga di adoperarsi, al fine di risolvere il problema dei fuori sede dell’Università de L’Aquila, disponendo che le Università italiane accettino le legittime istanze di trasferimento per tutte le facoltà, comprese quelle a numero programmato, così da garantire un immediato inserimento nelle attività didattiche in corso, lasciando comunque che le tasse universitarie siano versate alla scuola del L'Aquila e comunque che le tasse di qualsiasi studente che dovesse trasferirsi dall'Università dell'Aquila ad altra università siano per due anni versate all'Università del L'Aquila

Nagano
08-05-09, 19:35
Ginevra: ore 12.30, conferenza stampa e manifestazione presso la sede dell’Onu

Ginevra, 8 maggio 2009

Onu/diritti umani, conferenza stampa e manifestazione del movimento per la democrazia e i diritti umani in Vietnam con Marco Perduca







Oggi, venerdì 8 maggio, in occasione della Revisione periodica del rispetto dei diritti umani della Repubblica socialista del Vietnam il movimento per “I Diritti Umani e la Democrazia in Vietnam Que Me” organizza un presidio per tutta la giornata a Place des Nations a Ginevra e una conferenza stampa alle ore 12.30 presso l'Onu alla presenza di rappresentanti della Chiesa Buddista Unificata tra i quali il portavoce Vo Van Ai e la coordonatrice di Que Me, Penelope Faulkner, iscritti al Partito Radicale e del co-Vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento Marco Perduca.



Perduca, a cui, insieme a Marco Pannella nel dicembre scorso fu negato l'accesso in Vietnam per degli incontri anche ufficiali, assisterà anche al dibattito sul regime di Hanoi in seno al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite

Nagano
08-05-09, 19:35
Onu/diritti umani, conferenza stampa e manifestazione del movimento per la democrazia e i diritti umani in Vietnam con Marco Perduca

Ginevra, 8 maggio 2009

Oggi, venerdì 8 maggio, in occasione della Revisione periodica del rispetto dei diritti umani della Repubblica socialista del Vietnam il movimento per “I Diritti Umani e la Democrazia in Vietnam Que Me” organizza un presidio per tutta la giornata a Place des Nations a Ginevra e una conferenza stampa alle ore 12.30 presso l'Onu alla presenza di rappresentanti della Chiesa Buddista Unificata tra i quali il portavoce Vo Van Ai e la coordonatrice di Que Me, Penelope Faulkner, iscritti al Partito Radicale e del co-Vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento Marco Perduca.



Perduca, a cui, insieme a Marco Pannella nel dicembre scorso fu negato l'accesso in Vietnam per degli incontri anche ufficiali, assisterà anche al dibattito sul regime di Hanoi in seno al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni unite

Nagano
08-05-09, 19:36
Immigrazione, Perduca: dopo norme anti NATO l'accordo con la Libia prevede anche violazioni delle convenzioni sui rifugiati? O esiste memo segreto?

Roma, 8 maggio 2009

• Dichiarazione di Marco Perduca, co-Vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento, Senatore nel gruppo del Pd



Cooperare con un regime anti-democratico infetta il rispetto del diritto internazionale, le delegazioni Radicali alla Camera e al Senato lo avevano denunciato opponendosi alla ratifica del trattato con la Libia, i fatti di ieri potrebbero essere una drammatica, e forse tragica, conferma del monito pannelliano che alle violazioni dello Stato di Diritto segue la strage di vite.



Infatti, dopo la deportazione di oltre 227 migranti verso Tripoli, l'accordo di 'amicizia e cooperazione' ratificato recentemente con la Libia, che prevede la non ottemperanza per l'Italia alla clausola del "uno per tutti e tutti per uno" della NATO, svela un ulteriore capitolo della peste italiana dell'illegalita' costituzionale, la possibilita', in violazione dell'articolo 10 della nostra Carta, di andar contro la Convenzione Onu sui rifugiati del 1950. E' bene che questo sia presente a tutti coloro i quali, in ossequio ai diktat partitocratici, hanno votato a favore della ratifica del trattato con Gheddafi.



Il Partito Radicale Nonviolento solleverà in tutti i fori inter-governativi competenti tale ulteriore violazione del principio di legalità da parte della Repubbica italiana, una paese che, dopo aver disertato Durban 2 deporta potenziali rifugiati. La Farnesina almeno segua da vicino la sorte di quei poveri 227 disgraziati espulsi senza appello dalle acque territoriali italiane

Nagano
08-05-09, 19:36
Immigrazione: Perduca, per Mantica più importante rispetto patti con Libia che Costituzione. Basta all'emergenza sicuritaria elettoralistica

Roma, 8 maggio 2009

• Dichiarazione di Marco Perduca, co-Vicepresidente del senato del Partito Radicale Nonviolento, Senatore nel gruppo del Pd

Dalla tana del leone, il sottosegretario Mantica anticipa cio' che l'Italia s'e' impegnata a fare con la ratifica dell'accordo con la Libia, calpestare la Costutuzione come, per dirla coll'esponente del Governo, 'Un fatto di assoluta normalita' che dimostra che gli accordi fra Italia e Libia sono stati rispettati e che si concretizzeranno nella seconda meta' di maggio quando iniziera' il pattugliamento congiunto delle coste'. Ratificando convenzioni internazionali l'Italia ha incorporato nel proprio sistema legale norme universali che si e' impegnata a rispettare come la propria Costituzione. Ieri non e' accaduto.

La Libia, che per quanto regime dittatoriale, stranamente non produce emigranti - figuriamoci se rifugiati! - non ha ratificato molti degli strumenti internazionali dei diritti umani tra i quali quelli in materia di rifugiati. Respingere somali, sudanesi, chadiani, mauritani, ma anche tunisini e algerini, giusto per ricordare alcuni paesi africani dove i diritti umani vengono calpestati da conflitti o regimi autoritari, vuol dire condannare a torture e soprusi certi, e magari anche morte, migliaia di persone, in virtu' di emergenze sicuritarie esclusivamente elettoralistiche.

Nagano
08-05-09, 19:36
Fecondazione, Radicali: accolte integralmente le questioni da noi poste

8 maggio 2009

• Dichiarazione Giandomenico CAIAZZA, avvocato dei ricorrenti, Radicale, Presidente della Camera Penale di Roma, e Marco CAPPATO, Deputato europeo, Capolista della Lista Bonino-Pannella

Le motivazioni della sentenza confermano pienamente la fondatezza e le ragioni dei ricorrenti, e di tutti coloro che da subito avevano denunziato la evidente irragionevolezza ed iniquità di una legge ispirata da principi e finalità ideologiche, senza rispetto alcuno per la logica, la libertà della scienza e la salute della donna.



La sentenza infatti, dopo avere ribadito che la tutela dell’embrione non è assoluta, ma invece temperata dalla esigenza di bilanciamento con “la tutela delle esigenze di gravidanza”, chiarisce che sia la previsione del limite dei tre embrioni fecondabili, sia l’obbligo di contemporaneità dell’impianto, violano innanzitutto la libertà del medico ed il suo diritto-dovere di adeguare i protocolli terapeutici alle peculiarità e diversità dei casi concreti che egli è chiamato a risolvere.



La Corte ribadisce con fermezza il principio per il quale la discrezionalità del legislatore non può spingersi al punto da fissare protocolli medici, pena il sacrificio – oltre che della funzione stessa del medico- della libertà di ricerca scientifica e di evoluzione della scienza medica.



Inoltre, la Corte ribadisce che il limite massimo dei tre embrioni e l’obbligo di contemporaneità dell’impianto producono effetti irrimediabilmente pregiudizievoli per la salute della donna, costituzionalmente tutelata, attesa la conseguente necessità di ripetizione delle pratiche di stimolazione e fecondazione embrionali.



La cancellazione dell’obbligo di contemporaneità dell’impianto, e la restituzione alla responsabilità ed alla valutazione del medico del numero degli ovuli da fecondare (sempre nel rispetto del principio di fecondabilità di un numero di embrioni mai superiore a quello “strettamente necessario”) e, tra questi, di quelli da impiantare, comporta come conseguenza – chiarisce la Corte- la deroga al principio di crioconservazione degli embrioni che il medico dovesse ritenere non necessario impiantare.



Risultano dunque accolte integralmente, senza riserve ed eccezioni, tutte le questioni poste a base dei ricorsi, e sostenute nella discussione avanti la Corte Costituzionale.



Ai Giudici della Consulta va dunque il riconoscimento per avere scritto una pagina importante per la libertà e la laicità del nostro Paese.

Nagano
08-05-09, 19:36
Cremona: ore 17, i candidati Radicali incontrano la stampa

8 maggio 2009

CREMONA- Venerdì 8 Maggio 2009- ore 17 Sala Eventi – SpazioComune di Piazza Stradivari.



Si terrà un incontro con la stampa aperto al pubblico nel corso del quale verranno fornite prove documentali del sessantennale attentato ai diritti civili e politici degli italiani che fanno della nostra una storia di distruzione dello Stato di diritto e della Democrazia e di (re)instaurazione di un regime (neo)totalitario.



Verranno consegnate agli operatori dell’informazione e ai cittadini che interverranno le copie del dossier giallo “La peste italiana”.



A parlarne saranno presenti:



Maria Antonietta FARINA COSCIONI, deputata italiana dei Radicali/PD e candidata alle Europee;

Sergio RAVELLI, Presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani e candidato alle Europee;

Guido BIANCARDI, Direzione di Radicali Italiani e candidato alle Europee;

Michele RANA, Comitato Nazionale di Radicali Italiani e candidato alle Europee;

Maurizio TURCO, deputato italiano dei Radicali/PD;

Ermanno DE ROSA, Segretario dell’Associazione Radicale “Piero Welby”.

Verranno precisate, infine, le decisioni assunte dai Radicali di Cremona e le rispettive motivazioni in ordine alle elezioni amministrative comunali e provinciali.

Nagano
08-05-09, 19:36
Era: ecco i 5 candidati dell’AntiPremio 2009 "Italiano zerbino della lingua inglese"

Roma, 8 maggio 2009

Sono ufficiali i nomi dei 5 candidati dell’AntiPremio 2009 "ITALIANO ZERBINO DELLA LINGUA INGLESE". Figure d’eccellenza nel panorama intellettuale e dirigente del nostro Paese, che si contenderanno il caustico premio, promosso dall’Associazione radicale Esperanto per "antipremiare" chi più si è distinto per aver promosso accanitamente l'egemomia linguistica dell'inglese a discapito di quella ufficiale del Nostro Paese.



A contendersi lo scomodo premio il sindaco di Lucca Mauro Favilla, promotore di un “Regolamento sugli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande” nel quale la già contestata discriminazione verso etnie non italiane si ribalta a sorpresa a sfavore dei propri concittadini italiani. Secondo il regolamento, l´intero personale assunto nel settore della ristorazione del centro storico di Lucca deve necessariamente "essere a conoscenza della lingua inglese", violando quindi la libertà di iniziativa economica di chi non vuole assumere persone anglofone.

Un secondo candidato è l’ex Rettore dell'Università di Roma Tor Vergata Alessandro Finazzi Agrò che, nel tagliare il nastro del corso di Laurea in Farmacia in lingua inglese, ha augurato al proprio Paese la totale perdita dell’uso della lingua italiana in tutte le università a favore esclusivo dell'inglese.

Ma il degrado del sapere scientifico in lingua italiana è anche la marca distintiva di un altro prestigioso Rettore, Francesco Profumo, autore di un’abile sostituzione della lingua italiana per i corsi di Ingegneria tessile e Ingegneria elettronica dello storico Politecnico di Torino e fuoriclasse dell’autocolonizzazione per l'esenzione totale dal pagamento delle tasse universitarie per coloro i quali abbandonano di buon grado l'obsoleta lingua nazionale.

La stessa politica proibitiva dell'uso dell'italiano è quella adottata dal Prof. Roberto Schmid, direttore dell'Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, dove si organizza quest'anno la 7° ed. del “Pavia Graduate Conference in Political Philosophy”, un seminario per dottorandi in filosofia politica. A partire dal 2007 è proibito ai dottorandi di presentare le proprie ricerche in filosofia in italiano.

Infine, la medesima politica è stata adottata dalla Regione Piemonte, in particolare su iniziativa del'assessore Andrea Bairati, per la selezione di progetti di ricerca in campo umanistico in cui l'unica lingua ammissibile per presentare domanda di finanziamento è l'inglese, nonostante le difficoltà di ricercatori e istituti italiani che pensavano ingenuamente all’italiano come alla lingua “ufficiale della Repubblica”.

Nagano
08-05-09, 19:37
Mantova: ore 11, Manifestazione pubblica con i candidati Radicali

9 maggio 2009

MANTOVA – Sabato 9 Maggio 2009 – ore 11 – innanzi al nuovo carcere, pronto ma mai effettivamente inaugurato, di Revere (MN)



Si terrà una manifestazione pubblica e una successiva conferenza stampa per denunciare “la truffa” del Piano Carceri del Ministro Alfano che non solo è del tutto insufficiente a sanare la più grande ed irrisolta questione sociale del paese, la giustizia, ma, per di più, non viene effettivamente perseguito.



Nell’occasione verranno distribuite agli operatori dell’informazione e ai cittadini che interverranno le copie del dossier giallo “La peste italiana”.



La situazione delle carceri, emblematica della distruzione dello Stato di diritto in Italia, è letteralmente esplosiva. Quasi 62 mila detenuti (di cui la metà in attesa di giudizio, presunti innocenti) e cioè 20 mila detenuti in più rispetto alle capienza regolamentare costituiscono una patente violazione delle norme ordinamentali penitenziarie e una compressione della dignità e dei diritti dei detenuti che rendono, e sempre di più, le carceri luoghi in cui si rischia la rivolta.



Interverranno:



Maria Antonietta FARINA COSCIONI, deputata italiana dei Radicali/PD e candidata alle Europee;

Sergio RAVELLI, Presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani e candidato alle Europee;

Guido BIANCARDI, Direzione di Radicali Italiani e candidato alle Europee;

Michele RANA, Comitato Nazionale di Radicali Italiani e candidato alle Europee;

Maurizio TURCO, deputato italiano dei Radicali/PD.

Nagano
08-05-09, 19:37
Piacenza: ore 16, incontro con la stampa “Crollo del Ponte sul Po. Un’ordinaria storia italiana tra quelle del dissesto idrogeologico, amministrativo, giuridico e democratico del paese”

9 maggio 2009

PIACENZA – Sabato 9 Maggio 2009 – ore 16 – Sala Edizioni Vicolo del Pavone in Via Giordano Bruno.





Si terrà un incontro con la stampa aperto al pubblico dal Titolo:



“Crollo del Ponte sul Po. Un’ordinaria storia italiana tra quelle del dissesto idrogeologico, amministrativo, giuridico e democratico del paese”



Sottotitolo:



“Presentazione del dossier giallo, prova del sessantennale attentato ai diritti civili e politici degli italiani che fanno della nostra una storia di distruzione dello Stato di diritto e della Democrazia e di (re)instaurazione di un regime (neo)totalitario.”



Nell’occasione verranno consegnate agli operatori dell’informazione e ai cittadini che interverranno proprio le copie del dossier giallo “La peste italiana” e il deputato italiano radicale nel gruppo del PD, Maurizio TURCO, illustrerà il contenuto dell’interrogazione già presentata al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Infrastrutture e Trasporti sul “disastro annunciato” del crollo del ponte sul Po, che collega Piacenza e Lodi, avvenuto il 30 Aprile scorso.



Saranno presenti ed interverranno:



Piero CAPONE, Giunta di Segreteria di Radicali Italiani e candidato alle Europee;

Monica MISCHIATTI, Comitato nazionale di Radicali Italiani e candidata alle Europee;

Maria Antonietta FARINA COSCIONI, deputata italiana Radicali/PD;

Maurizio TURCO, deputato italiano Radicali/PD;

Giuliano GUIDI, Portavoce dell’Associazione Radicali Piacentini “Antonio Russo”.

Nagano
08-05-09, 19:37
Pescara: ore 18, presentazione del libro di Michele De Lucia "Il baratto"

Pescara, 9 maggio 2009

Pescara, sabato 9 maggio 2009, ore 18

presso la libreria Feltrinelli, corso Umberto I, 5

presentazione del libro di Michele De Lucia

“Il baratto. Il Pci e le televisioni. Le intese e gli scambi

tra il comunista Veltroni e l’affarista Berlusconi negli anni Ottanta”



Intervengono:

avv. Alessio Di Carlo, Presidente di Abruzzo Liberale

Michele De Lucia, autore del libro, Tesoriere di Radicali italiani



Al termine dell’appuntamento sarà possibile iscriversi e contribuire ai soggetti radicali e verranno distribuite copie de “La peste italiana”.



* * * * *



Anni Settanta – Gli scritti giovanili del compagno Walter Veltroni, comunista togliattiano anti-capitalista e impegnato nella «costruzione del socialismo in Italia». Tra capitali “svizzeri”, edilizia e prestanome, i traffici affaristici del piduista Silvio Berlusconi con la partitocrazia, nelle agende di Mino Pecorelli.



Anni Ottanta – Le televisioni locali del Pci comprate da Berlusconi, secondo la testimonianza di Primo Greganti. Autunno 1984: l’incontro “riservato” fra Occhetto-Veltroni e l’ex piduista 1816. Il baratto veltroniano con Dc e Psi del gennaio 1985: via libera al decreto-Berlusconi del governo Craxi, in cambio di Raitre al Pci. Soldi berlusconiani al giornale della destra comunista “Il Moderno” e ai Festival de “l’Unità”...



Mosca, aprile 1988: megacontratto fra la televisione sovietica e la Fininvest. Berlusconi: «Noi non abbiamo cattivi rapporti col Partito comunista italiano, e cerchiamo di averne sempre di migliori». Veltroni: «Intendo rivolgere a Berlusconi due complimenti sinceri, di stima... Il primo per la sua capacità di imprenditore che è riuscito a “inventare” un settore. Il secondo complimento va alla sua capacità di aver imposto, attraverso un alto grado di egemonia, i tempi della decisione politica in un settore così delicato come quello nel quale opera...».



MICHELE DE LUCIA (Roma, 1972), laureato in Legge, è Tesoriere nazionale di Radicali italiani. Co-fondatore dell’associazione Anticlericale.net, ha pubblicato: Fiat, quanto ci costi? (Stampa alternativa 2002) e Siamo alla frutta. Ritratto di Marcello Pera (Kaos edizioni 2005).



Per ulteriori informazioni sul volume:

La relazione del costituzionalista Andrea Pugiotto sul libro "Il baratto"

recensione di Valter Vecellio per Notizie radicali

recensione di Francesco Pullia e intervista di Francesco Pullia a Michele De Lucia per Notizie radicali

articolo di Filippo Ceccarelli su La Repubblica del 14 maggio 2008, pag. 3

articolo di Filippo Ceccarelli su La Repubblica del 29 maggio 2008, pag. 13

articolo di Filippo Ceccarelli su La Repubblica del 29 settembre 2008, pag. 8

articolo di Giovanni Valentini su La Repubblica del 10 maggio 2008, pag. 32

articolo del giornalista de L'Espresso, Pino Nicotri, dal suo blog

intervista al politologo Giorgio Galli sul libro "Il baratto"

http://www.kaosedizioni.com/sch_baratto.htm

http://www.micheledelucia.it