Daniele (POL)
19-04-02, 15:06
Secondo il Pm, il medico e il suo staff, per tutti gli anni '90, averebbero promosso, organizzato e costituito un'associazione a delinquere finalizzata alla somministrazione di farmaci proibiti a decine di atleti.
FERRARA - A Ferrara il professor Francesco Conconi e il suo staff di medici sportivi per tutti gli anni '90, avrebbero promosso, organizzato e costituito un'associazione a delinquere finalizzata alla somministrazione di farmaci proibiti (Epo in particolare) a decine di atleti di atletica, canoa e ciclismo. Partendo da questa tesi, supportata dalla superperizia che ha smentito le argomentazioni difensive, giovedì mattina, in una requisitoria durata tre ore, il pm Nicola Proto ha messo in fila tutte le accuse contro il professor Conconi e i medici del suo staff, imputati all' udienza preliminare davanti al gup Piero Messini d' Agostini di aver praticato doping sui campioni. Al termine delle tre ore, Proto ha chiesto al gup il rinvio a giudizio per tutti gli imputati, con qualche piccolo distinguo: unico tra i tanti per cui è stato chiesto il proscioglimento è il medico Fabio Manfredini. Francesco Conconi, invece, va processato, secondo il pm, in primis, per il reato di associazione a delinquere finalizzata al doping assieme ai suoi ex collaboratori del Centro di medicina sportiva di Ferrara, Ilario Casoni (che curava il settore sci da fondo), Giovanni Grazzi (ciclismo), Daniele Buzzoni e Gianni Mazzoni (per ciclismo e canoa). Gli stessi cinque imputati vanno processati, secondo il pm, per il reato di frode sportiva, e con loro anche il medico sportivo Michele Ferrari, ex braccio destro di Conconi, oggi preparatore dell' americano Lance Armstrong, dominatore degli ultimi tre Tour de France. La frode sportiva, però, sussiste, secondo il pm, solo per 52 dei 63 atleti registrati nel famoso file Dblab, contenuto nel computer del Centro di Ferrara, prova che rappresenta un pilastro dell'accusa. Sulle posizioni di 11 atleti, il pm ha chiesto il proscioglimento degli imputati, in quanto gli sportivi "esclusi" sono stati controllati solo una volta dal centro di medicina sportiva di Ferrara e dunque non vi sarebbe prova di pratiche di doping. Gli atleti sono Beniamino Bonomi, René Cattarinussi, Davide Cordani, Luciano Fontana, Guadenzio Godioz, Fabio Maj, Rudy Mosole, Daniele Nardello, Andrea Paluselli, Angelo Weiss, Massimo Zucchelli. L'inchiesta era stata portata avanti dal Pm Pier Guido Soprani, poi trasferitosi a Bologna, e dai carabinieri del Nas di Firenze e del capoluogo emiliano.
Saluti Romani
Daniele - IRRIDUCIBILI
FERRARA - A Ferrara il professor Francesco Conconi e il suo staff di medici sportivi per tutti gli anni '90, avrebbero promosso, organizzato e costituito un'associazione a delinquere finalizzata alla somministrazione di farmaci proibiti (Epo in particolare) a decine di atleti di atletica, canoa e ciclismo. Partendo da questa tesi, supportata dalla superperizia che ha smentito le argomentazioni difensive, giovedì mattina, in una requisitoria durata tre ore, il pm Nicola Proto ha messo in fila tutte le accuse contro il professor Conconi e i medici del suo staff, imputati all' udienza preliminare davanti al gup Piero Messini d' Agostini di aver praticato doping sui campioni. Al termine delle tre ore, Proto ha chiesto al gup il rinvio a giudizio per tutti gli imputati, con qualche piccolo distinguo: unico tra i tanti per cui è stato chiesto il proscioglimento è il medico Fabio Manfredini. Francesco Conconi, invece, va processato, secondo il pm, in primis, per il reato di associazione a delinquere finalizzata al doping assieme ai suoi ex collaboratori del Centro di medicina sportiva di Ferrara, Ilario Casoni (che curava il settore sci da fondo), Giovanni Grazzi (ciclismo), Daniele Buzzoni e Gianni Mazzoni (per ciclismo e canoa). Gli stessi cinque imputati vanno processati, secondo il pm, per il reato di frode sportiva, e con loro anche il medico sportivo Michele Ferrari, ex braccio destro di Conconi, oggi preparatore dell' americano Lance Armstrong, dominatore degli ultimi tre Tour de France. La frode sportiva, però, sussiste, secondo il pm, solo per 52 dei 63 atleti registrati nel famoso file Dblab, contenuto nel computer del Centro di Ferrara, prova che rappresenta un pilastro dell'accusa. Sulle posizioni di 11 atleti, il pm ha chiesto il proscioglimento degli imputati, in quanto gli sportivi "esclusi" sono stati controllati solo una volta dal centro di medicina sportiva di Ferrara e dunque non vi sarebbe prova di pratiche di doping. Gli atleti sono Beniamino Bonomi, René Cattarinussi, Davide Cordani, Luciano Fontana, Guadenzio Godioz, Fabio Maj, Rudy Mosole, Daniele Nardello, Andrea Paluselli, Angelo Weiss, Massimo Zucchelli. L'inchiesta era stata portata avanti dal Pm Pier Guido Soprani, poi trasferitosi a Bologna, e dai carabinieri del Nas di Firenze e del capoluogo emiliano.
Saluti Romani
Daniele - IRRIDUCIBILI