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Daniele (POL)
20-04-02, 00:40
Il governo sceglie la terapia d'urto: un advisor vigilante controllerà le finanze: i soldi non potranno essere gestiti con la stessa autonomia del passato. Polemico "no comment" di éPetrucci bacchettato dal ministro.


ROMA - Dall'advisor vigilante sulle finanze del Coni alle nuove leggi su sport dilettantistico e contingentamento stranieri: è una terapia d'urto quella scelta dal governo per salvare il Coni dalla crisi e dare nuove regole allo sport nazionale. Dal presidente del comitato olimpico Gianni Petrucci per ora arriva un "no comment", indicazione esplicita che i provvedimenti in arrivo lasciano pensare. E non basta evidentemente ai vertici del Coni la secca smentita del sottosegretario Pescante all'ipotesi che il provvedimento significhi in sostanza un "commissariamento governativo" dell'ente. Ma è dall'interno della maggioranza di governo che arriva la prima bocciatura. Ccd e An, per bocca dei rispettivi responsabili sport Ciocchetti e Andriani (An), denunciano: ''L'advisor e' un errore''. Il ministro dei beni culturali Giuliano Urbani e il sottosegretario allo sport, Mario Pescante, hanno annunciato la nomina del ''consulente tecnico terzo che dovrà verificare le uscite e le entrate del Coni'', prima di illustrare l'intenso programma che il ministero vigilante sullo sport ha prodotto in questo anno dall'insediamento. Il Coni ha incassato il colpo, bacchettato esplicitamente dal ministro per aver chiesto soldi a a più riprese e a diversi tavoli, rimarcando lo stato di collasso dello sport italiano. ''Dovremo fare uno sforzo per inventarci uno sportello unico dello sport - ha detto il ministro Urbani - perchè non invidio gli amici del Coni costretti a fare il giro delle sette chiese''.
Volti tesi e punzecchiature polemiche, insomma, anche perchè il messaggio del governo appare chiaro: se lo sport chiede soldi, non può poi pensare di gestirli con la stessa autonomia del passato. Pescante intanto rassicura: ''Questa una sorta di commissariamento? Assolutamente no. Si tratta solo di una questione finanziaria''.
Al centro di tutti i provvedimenti c'e' comunque uno studio a tutto campo per ridare normative e servizi allo sport. Pescante ha infatti presentato tre proposte di legge: la prima in favore delle società e associazioni dilettantistiche, l'altra, ad integrazione della vecchia legge "Bacchelli", ''in favore di sportivi che hanno dato lustro alla patria e versino in stato di necessita''' e l'altra per disciplinare l'ingresso degli
stranieri che svolgono attività sportiva a titolo professionistico o retribuito. Da sciogliere anche il nodo sugli extracomunitari. La legge chiede il contingentamento, sulla base di un tetto (2500 quello annuo già proposto dal Coni). ''Meglio questa di niente, anche se è un po' razzista. Perche' un francese può fare quello che vuole e un marocchino no? Lascia qualche perplessita''', ha obiettato il presidente della Figc Franco Carraro.

Saluti Romani
Daniele - IRRIDUCIBILI