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Visualizza Versione Completa : La chiesa cattolica francese



Oli
12-04-09, 17:44
Come noto in Francia la chiesa cattolica non beneficia dell'8 per mille, si trova in uno stato più laico rispetto all'Italia eppure vive e opera liberamente e in modo buono, offrendo il proprio servizio alla popolazione.
Perché in Italia dobbiamo sovvenzionare a suon di milardi qualcosa che in altri paese è gratis?

assurbanipal
12-04-09, 17:49
Isso sbarcò in zona.

Scipione
12-04-09, 17:53
Che domande: a roma ci sono il papato, il vaticano, lo ior, radio vaticana, l'osservatore romano, la caritas, .... Sai che spese..... :eek:

Defender
12-04-09, 17:55
Come noto in Francia la chiesa cattolica non beneficia dell'8 per mille, si trova in uno stato più laico rispetto all'Italia eppure vive e opera liberamente e in modo buono, offrendo il proprio servizio alla popolazione.
Perché in Italia dobbiamo sovvenzionare a suon di milardi qualcosa che in altri paese è gratis?

Perchè negli altri paesi si vive peggio.

Gauss
12-04-09, 17:56
Come noto in Francia la chiesa cattolica non beneficia dell'8 per mille, si trova in uno stato più laico rispetto all'Italia eppure vive e opera liberamente e in modo buono, offrendo il proprio servizio alla popolazione.
Perché in Italia dobbiamo sovvenzionare a suon di milardi qualcosa che in altri paese è gratis?

senza contare il meccanismo osceno di riassegnazione delle quote di chi non indica nulla sulla dichiarazione.

mi sembra fu il nostro beneamato ministro dell'economia ad escogitarlo .....
(potrei sbagliarmi ma ricordo di avere letto così su un articolo riguardante l'8x1000 )

Iannis
12-04-09, 17:59
Come noto in Francia la chiesa cattolica non beneficia dell'8 per mille, si trova in uno stato più laico rispetto all'Italia eppure vive e opera liberamente e in modo buono, offrendo il proprio servizio alla popolazione.
Perché in Italia dobbiamo sovvenzionare a suon di milardi qualcosa che in altri paese è gratis?

Magari potresti argomentare meglio: in che senso vive e opera bene?

Defender
12-04-09, 18:20
senza contare il meccanismo osceno di riassegnazione delle quote di chi non indica nulla sulla dichiarazione.

mi sembra fu il nostro beneamato ministro dell'economia ad escogitarlo .....
(potrei sbagliarmi ma ricordo di avere letto così su un articolo riguardante l'8x1000 )

Principio sacrosanto.
E' già uno scandalo che non vengano assegnate interamente alla Chiesa.

assurbanipal
12-04-09, 18:28
Principio sacrosanto.
E' già uno scandalo che non vengano assegnate interamente alla Chiesa.

E anche una parte delle tasse di Francia.
Gregoire.
Insomma ci devono ben più di qualcosa.
Anche L'Inghilterra mi sembra si sia portata male.
Non resta che bandire una crociata per rievangelizzare l'indedele che c'è in noi.

ConteMax
12-04-09, 19:47
La chiesa cattolica in Francia non vive per niente bene, ma è al collasso

Basta guardare le statistiche

Sacerdoti in totale (secolari + religiosi)
1990: 32.267 (25.203 + 7.064)
1991: 31.564 (24.624 + 6.940)
1992: 30.909 (24.015 + 6.894)
1993: 30.199 (23.474 + 6.725)
1994: 29.503 (22.860 + 6.643)
1995: 28.694 (22.199 + 6.495)
1996: 27.781 (21.508 + 6.273)
1997: 27.200 (20.913 + 6.287)
1998: 26.598 (20.404 + 6.194)
1999: 26.043 (19.826 + 6.217)
2000: 25.353 (19.234 + 6.119)
2001: 24.251 (18.528 + 5.723)
2002: 23.532 (17.935 + 5.597)
2003: 22.912 (17.473 + 5.439)
2004: 21.792 (16.466 + 5.326)
2005: 21.187 (16.075 + 5.112)
2006: 20.680 (15.597 + 5.083)
2007: 20.277 (15.341 + 4.936)

Seminaristi totali
1969: 3.520
1970: 3.106
1971: 2.524
1972: 2.263
1973: 2.011
1974: 1.592
1975: 1.457
1976: 1.275
1977: 1.320
1978: 1.280
1979: 1.265
1980: 1.278
1981: 1.304
1982: 1.476
1983: 1.439
1984: 1.515
1985: 1.520
1986: 1.600
1987: 1.604
1988: 1.539
1989: 1.536
1990: 1.521
1991: 1.524
1992: 1.535
1993: 1.584
1994: 1.601
1995: 1.659
1996: 1.628
1997: 1.603
1998. 1.549
1999: 1.596
2000: 1.537
2001: 1.428
2002: 1.311
2003: 1.271
2004: 1.255
2005: 1.288
2006: 1.299

Religiosi non sacerdoti
1998: 10.652
1999: 10.693
2000: 10.121
2001: 9.524
2002: 9.180
2003: 9.407
2004: 9.409
2005: 8.434
2006: 8.388
2007: 8.099

Religiose
1998: 52.507
1999: 51.512
2000: 49.871
2001: 49.446
2002: 46.007
2003: 44.340
2004: 42.648
2005: 40.600
2006: 39.347
2007: 37.934

ConteMax
12-04-09, 19:49
Battesimi
1990: 472.130
1991: 462.779
1992: 449.571
1993: 432.701
1994: 424.761
1995: 424.829
1996: 421.295
1997: 415.873
1998: 394.910
1999: 400.327
2000: 401.054
2001: 391.665
2002: 385.460
2003: 372.231
2004: 354.856
2005: 349.075
2006: 344.852
2007: 330.525
Matrimoni religiosi
1990: 147.146
1991: 146.270
1992: 137.567
1993: 132.129
1994: 126.919
1995: 125.847
1996: 124.362
1997: 124.425
1998: 120.262
1999: 121.513
2000: 122.580
2001: 118.087
2002: 110.409
2003: 102.024
2004: 95.034
2005: 97.432
2006: 89.014
2007: 83.509
Cresime
1990: 91.251
1991: 95.477
1992: 89.528
1993: 84.283
1994: 85.722
1995: 85.649
1996: 80.245
1997: 76.912
1998: 77.359
1999: 66.778
2000: 62.003
2001: 55.916
2002: 58.044
2003: 52.663
2004: 49.527
2005: 49.516
2006: 51.595
2007: 44.257

Carnby
12-04-09, 20:47
La Francia è uno degli stati più secolarizzati d'Europa, più di molti stati ex-comunisti.

ConteMax
12-04-09, 20:59
Nei paesi ex comunisti si è assistito a un ventennio di ritorno clericale.

Caduto il comunismo la chiesa cattolica è rimasta unico potere autoritario capace di influenzare capillarmente i cittadini.

In fondo il comunismo era una chiesa laica.

Il sucesso della chiesa catolica nell'est europeo è dovuto anche alla miseria in cui questi paesi erano stati condotti dal comunismo.

Tuttavia anche ad est, col sopraggiunto relativo benessere, la chiesa cattolica avverte una crisi di vocazioni sempre più forte, soprattutto nella cattolicissima Polonia, ma anche in un'altra roccaforte cattolica, la Slovacchia.

Segnali di crisi si avvertono anche in Croazia, Slovenia, Rep. Ceca, Lituania, Bosnia, Lettonia.

Il proselitismo cattolico invece è ancora forte in Romania, Ucraina, Bielorussia. Tentativi di radicamento si avvertono in Albania, Montenegro, Serbia, Kossovo.

In Russia la chiesa ortodossa pone il veto al proselitismo cattolico.

Praticamente inesistente la chiesa cattolica in Estonia, Moldavia, Bulgaria e Macedonia.

Carnby
12-04-09, 21:03
Per quanto riguarda i Paesi dell'Est stai parlando solo della Chiesa cattolica. Un'analisi più oggettiva dovrebbe considerare anche lo stato di quella ortodossa.

portsmouth
12-04-09, 22:42
In Francia risale al 1905 la Legge di Separazione fra Stato e Chiesa.
Fra le due guerre mondiali poi si sviluppò in Francia un movimento di pensiero cattolico, "La Nouvelle Theòlogie" (De Lubrac, Danielou, Congar), per delineare le modalità d' intervento della Chiesa adeguate a una società secolarizzata come era già quella francese.
Se la Chiesa è la Chiesa delle anime, osservavano i nuovi teologi,, se essa vuole parlare alle coscienze, allora il suo intervento non può essere coattivo, non può produrre vincoli di carattere giuridico, ma solo di carattere morale, e deve sapere affrontare il rischio del dialogo, il quale include la possibilità di accettazione o di ripulsa da parte dei credenti.
Un richiamo alle tradizioni gallicane, un potere della Chiesa di direzione e di illuminazione delle coscienze.
Ma gli interventi del magistero ecclesiastico in materia temporale dovevano restare privi di qualsiasi operatività giuridica secondo il pensiero dei nuovi teologi francesi.
(libro, Caputo: Introduzione allo studio del diritto canonico moderno, Cedam)

Oli
13-04-09, 00:50
senza contare il meccanismo osceno di riassegnazione delle quote di chi non indica nulla sulla dichiarazione.

mi sembra fu il nostro beneamato ministro dell'economia ad escogitarlo .....
(potrei sbagliarmi ma ricordo di avere letto così su un articolo riguardante l'8x1000 )

Quello dell'8 per mille è davvero osceno.
Notare che la chiesa in questi giorni ha detto di avere destinato (mi pare) 3 milioni "DALL'8 PER MILLE". Curioso che la cosa sia citata proprio in questo periodo. La gente penserà "la chiesa cattolica da i soldi ai terremotati" e le firme aumenteranno di un bel po'.
Ci sanno fare gli strateghi, nulla da dire....

Nazzareno
13-04-09, 20:00
Nei paesi ex comunisti si è assistito a un ventennio di ritorno clericale.

Caduto il comunismo la chiesa cattolica è rimasta unico potere autoritario capace di influenzare capillarmente i cittadini.

In fondo il comunismo era una chiesa laica.

Il sucesso della chiesa catolica nell'est europeo è dovuto anche alla miseria in cui questi paesi erano stati condotti dal comunismo.

Tuttavia anche ad est, col sopraggiunto relativo benessere, la chiesa cattolica avverte una crisi di vocazioni sempre più forte, soprattutto nella cattolicissima Polonia, ma anche in un'altra roccaforte cattolica, la Slovacchia.

Segnali di crisi si avvertono anche in Croazia, Slovenia, Rep. Ceca, Lituania, Bosnia, Lettonia.

Il proselitismo cattolico invece è ancora forte in Romania, Ucraina, Bielorussia. Tentativi di radicamento si avvertono in Albania, Montenegro, Serbia, Kossovo.

In Russia la chiesa ortodossa pone il veto al proselitismo cattolico.

Praticamente inesistente la chiesa cattolica in Estonia, Moldavia, Bulgaria e Macedonia.

Veramente quasi tutti i Paesi che hai citato (non solo quelli dell'ultima frase) sono a stragrande maggioranza Ortodossa (Russia neanche a parlarne, Ucraina, Romania, Bulgaria, Serbia, Montenegro), con ampi gruppi Luterani (maggioritari in Lettonia ed Estonia), o Islamici (Bosnia). In Albania la maggioranza dei "religiosi" è costituita da musulmani, seguiti da Ortodossi e Cattolici (10%, se non erro). E il "proselitismo di ritorno" è venuto da tutti questi gruppi: basta pensare alle moschee che i Sauditi stanno finanziando in Albania.
Laddove esistono grandi minoranze cattoliche (Romania e Ucraina), esse sono frutto di antichi passaggi (Unione di Brest etc.), non tanto di proselitismo moderno; infatti tali Chiese erano già esistenti (e ferocemente perseguitate) ai tempi del compagno Stalin.
Anche i Paesi a maggioranza cattolica hanno minoranze piuttosto cospicue di protestanti o ortodossi (con l'eccezione della Polonia).
Quindi l'affermazione "la chiesa cattolica è rimasta unico potere autoritario capace di influenzare capillarmente i cittadini" mi pare un pochino affrettata.

Cuordy
14-04-09, 12:57
Sull'intervento di ConteMax e Nazzareno:


Quello che può apparire un arretramento del mondo religioso di fronte all'assalto della scienza, qualcuno legge, alla rovescia, una rivincita dell'Assoluto e del Sacro su una scienza che nonostante i suoi successi, su molti fronti appare in fase di impasse o di aperta crisi, o comunque incapace di suscitare grandi speranze. Le innegabili conquiste della medicina, della genetica e delle biotecnologie, l'allungamento della vita media, i prodigi dell'informatica e delle telecomunicazioni non bastano a dissipare un senso complessivo di frustrazione. L'emergenza non ancora risolta dell'AIDS, il morbo della mucca pazza e l'influenza aviaria, la ricomparsa della TBC, lo sviluppo di ceppi di batteri resistenti agli antibiotici, i dubbi risultati della terapia genica, gli annunci miracolistici - poi puntualmente smentiti - di cure decisive contro il cancro, la colossale bufala della fusione fredda, gli scenari catastrofici del riscaldamento globale, i livelli insostenibili di inquinamento dell' aria nelle città, le incognite degli OGM: tutti questi elementi, e l'elenco potrebbe continuare, vanno a comporre un quadro di crescente sfiducia verso la scienza e la tecnologia, che spiega il motivo per cui lo scontro tra scienza e religione vada discapito prima di tutto del mondo della ricerca scientifica.

O-RATIO
14-04-09, 13:14
Sull'intervento di ConteMax e Nazzareno:


Quello che può apparire un arretramento del mondo religioso di fronte all'assalto della scienza, qualcuno legge, alla rovescia, una rivincita dell'Assoluto e del Sacro su una scienza che nonostante i suoi successi, su molti fronti appare in fase di impasse o di aperta crisi, o comunque incapace di suscitare grandi speranze. Le innegabili conquiste della medicina, della genetica e delle biotecnologie, l'allungamento della vita media, i prodigi dell'informatica e delle telecomunicazioni non bastano a dissipare un senso complessivo di frustrazione. L'emergenza non ancora risolta dell'AIDS, il morbo della mucca pazza e l'influenza aviaria, la ricomparsa della TBC, lo sviluppo di ceppi di batteri resistenti agli antibiotici, i dubbi risultati della terapia genica, gli annunci miracolistici - poi puntualmente smentiti - di cure decisive contro il cancro, la colossale bufala della fusione fredda, gli scenari catastrofici del riscaldamento globale, i livelli insostenibili di inquinamento dell' aria nelle città, le incognite degli OGM: tutti questi elementi, e l'elenco potrebbe continuare, vanno a comporre un quadro di crescente sfiducia verso la scienza e la tecnologia, che spiega il motivo per cui lo scontro tra scienza e religione vada discapito prima di tutto del mondo della ricerca scientifica.

Ma tutte le disgrazie che hai elencato non hanno nulla a che vedere con il concetto di Sacro. Ma con l'uso dell'intelligenza. Si può tranquillamente avere una visione più ecologista, più propensa a salvagurdare il pianeta e la salute umana senza che necessariamente scomodare il concetto di "Sacro".

Cuordy
14-04-09, 13:19
Ma tutte le disgrazie che hai elencato non hanno nulla a che vedere con il concetto di Sacro. Ma con l'uso dell'intelligenza. Si può tranquillamente avere una visione più ecologista, più propensa a salvagurdare il pianeta e la salute umana senza che necessariamente scomodare il concetto di "Sacro".

Nulla potrai ottenere, con la sola ragione, se non utilizzi la fede.

te ne devi fare una Ragione. ;)

La possibilità di migliorare l'esistenza dell'umanità attraverso la sola ragione è un'idea che, come vediamo, porta solo cose peggiori: basti pensare al fatto che le preoccupazioni delle persone, sono molto più rispetto a quelle che avevano le persone del passato.

Le guerre mondiali hanno spazzato via la teoria secondo cui la ragione è l'unica soluzione.

O-RATIO
14-04-09, 13:32
Nulla potrai ottenere, con la sola ragione, se non utilizzi la fede.

te ne devi fare una Ragione. ;)

La possibilità di migliorare l'esistenza dell'umanità attraverso la sola ragione è un'idea che, come vediamo, porta solo cose peggiori: basti pensare al fatto che le preoccupazioni delle persone, sono molto più rispetto a quelle che avevano le persone del passato.

Questa è un'affermazione indimostrabile.


Le guerre mondiali hanno spazzato via la teoria secondo cui la ragione è l'unica soluzione.

Cosa c'entrano le guerre mondiali scusa? Questa mi sembra demagogia spicciola. :(

claddav
14-04-09, 15:32
Questa è un'affermazione indimostrabile.


Cosa c'entrano le guerre mondiali scusa? Questa mi sembra demagogia spicciola. :(

Io opterei più per 'frasi senza connessione logica'

Resurgens
14-04-09, 18:59
Secondo il mio parere invece tutti i problemi elencati da Cuordileone dimostrano solo la continua perfettibilità della ragione, nella sua manifestazione moderna di scienza post-positivistica. Una perfettibilità che non potrà mai sfociare nella perfezione, ovvero nell'assenza di problemi, ma in una continua e sempre più raffinata ricerca di soluzioni. Che questo si possa ottenere, in un prossimo futuro, rivedendo i rapporti tra scienza e fede in favore di un migliore connubio è un altro discorso, sebbene a mio avviso (da ateo e materialista, guarda un po') una strada del genere non sia del tutto impraticabile. Certo, abbandonare le soluzioni che nel frattempo sono state trovate senza l'ausilio della fede mi sembra che equivalga semplicemente a chiudere gli occhi e a fingere che certi problemi non esistano.

Se vogliamo dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio, diamo anche a Pasteur quel che è di Pasteur...

ConteMax
16-04-09, 19:55
Veramente quasi tutti i Paesi che hai citato (non solo quelli dell'ultima frase) sono a stragrande maggioranza Ortodossa (Russia neanche a parlarne, Ucraina, Romania, Bulgaria, Serbia, Montenegro), con ampi gruppi Luterani (maggioritari in Lettonia ed Estonia), o Islamici (Bosnia). In Albania la maggioranza dei "religiosi" è costituita da musulmani, seguiti da Ortodossi e Cattolici (10%, se non erro). E il "proselitismo di ritorno" è venuto da tutti questi gruppi: basta pensare alle moschee che i Sauditi stanno finanziando in Albania.
Laddove esistono grandi minoranze cattoliche (Romania e Ucraina), esse sono frutto di antichi passaggi (Unione di Brest etc.), non tanto di proselitismo moderno; infatti tali Chiese erano già esistenti (e ferocemente perseguitate) ai tempi del compagno Stalin.
Anche i Paesi a maggioranza cattolica hanno minoranze piuttosto cospicue di protestanti o ortodossi (con l'eccezione della Polonia).
Quindi l'affermazione "la chiesa cattolica è rimasta unico potere autoritario capace di influenzare capillarmente i cittadini" mi pare un pochino affrettata.

E' vero che il risveglio religioso nell'Europa dell'est ha contraddistinto non solo il cattolicesimo ma anche l'ortodossia e, n misura minore, l'islam.

E' vero anche che anche le chiese ortodosse hanno caratteri fortemente autoritari, in Russia, Ucraina, Romania, Serbia, Bulgaria ecc.

Meno vero che la rinascita cattolica ad est sia dovuta a fenomeni remoti nel tempo, come le scissioni tra gli ortodossi, incorporati Roma (v. Uniati in Ucraina). Queste chiese sottomettesi a Roma è vero che erano ben vive da secoli, ma il riemergere del cattolicesimo è dovuto non (solo) alla loro azione, ma soprattutto a un terreno fertile creato dalla fine del comunismo.

Tra l'altro in Ucraina si assiste a un maggior proselitismo tra i cattolici di rito latino, rispetto a quelli di rito ortodosso-bizantino (cd. Uniati). Questo può apparire strano, perché per Roma sarebbe più facile far proselitismo nell'ambito della cultura ortodossa. Tuttavia questo proselitismo è dovuto principalmente all'opera di preti di importazione, provenienti soprattutto da Polonia, Ungheria, Cechia, Slovacchia, che sono quasi tutti di rito latino.

La chiesa di Roma vede con sfavore la prassi dei preti di rito ortodosso di essere ordinati spesso dopo aver contratto matrimonio. La sessuofobia vaticana sfavorisce l'ordinazione di preti sposati e quindi l'ordinazione dei preti di rito ortodosso.

Attualmente in Ucraina e Romania, stranamente, ci sono più preti di rito latino che di rito ortodosso-bizantino.

robdealb91
17-04-09, 00:34
La Chiesa cattolica francese?
Una di quelle messe peggio...ho letto che ormai in Francia i fedeli, se vogliono sacerdoti seri, li cercano nella FSSPX!

robdealb91
17-04-09, 00:37
La sessuofoba Chiesa di Roma vede di cattivo occhio i diaconi sposati consacrati sacerdoti (perchè è questo che si tratta: dell'ordinazione di uomini sposati...il "matrimonio dei preti" è una boiata)?
Li vede di così cattivo occhio che non li ha mai aboliti...

robdealb91
17-04-09, 00:43
Spero proprio che la FSSPX e tutte le Comunità con essa in comunione (tra l'altro c'è in Ucraina la Fraternità Sacerdotale San Josafat e due ordini basiliani femminili) ritornino alla piena unità con Roma, come auspicato dal Papa...e che il Papa metta un po' d'ordine nella Chiesa...ci vorrebbero grandi repulisti nelle Chiese di Francia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Inghilterra...agli scandali anche sessuali e alle disubbedienze, si sommano le più mostruose eresie...anche tra Vescovi e Cardinali....Siri diceva che le Conferenze Episcopali funzionavano bene solo quando al telefono rispondeva la donna delle pulizie....mi trovo a concordare con questo sant'uomo....

robdealb91
17-04-09, 00:44
La sessuofoba Chiesa di Roma vede di cattivo occhio i diaconi sposati consacrati sacerdoti (perchè è questo che si tratta: dell'ordinazione di uomini sposati...il "matrimonio dei preti" è una boiata)?
Li vede di così cattivo occhio che non li ha mai aboliti...

Per quanto riguarda le Chiese d'Oriente con Essa in piena comunione, naturalmente e giustamente...

Nazzareno
17-04-09, 14:43
E' vero che il risveglio religioso nell'Europa dell'est ha contraddistinto non solo il cattolicesimo ma anche l'ortodossia e, n misura minore, l'islam.

E' vero anche che anche le chiese ortodosse hanno caratteri fortemente autoritari, in Russia, Ucraina, Romania, Serbia, Bulgaria ecc.

Meno vero che la rinascita cattolica ad est sia dovuta a fenomeni remoti nel tempo, come le scissioni tra gli ortodossi, incorporati Roma (v. Uniati in Ucraina). Queste chiese sottomettesi a Roma è vero che erano ben vive da secoli, ma il riemergere del cattolicesimo è dovuto non (solo) alla loro azione, ma soprattutto a un terreno fertile creato dalla fine del comunismo.

Tra l'altro in Ucraina si assiste a un maggior proselitismo tra i cattolici di rito latino, rispetto a quelli di rito ortodosso-bizantino (cd. Uniati). Questo può apparire strano, perché per Roma sarebbe più facile far proselitismo nell'ambito della cultura ortodossa. Tuttavia questo proselitismo è dovuto principalmente all'opera di preti di importazione, provenienti soprattutto da Polonia, Ungheria, Cechia, Slovacchia, che sono quasi tutti di rito latino.

La chiesa di Roma vede con sfavore la prassi dei preti di rito ortodosso di essere ordinati spesso dopo aver contratto matrimonio. La sessuofobia vaticana sfavorisce l'ordinazione di preti sposati e quindi l'ordinazione dei preti di rito ortodosso.

Attualmente in Ucraina e Romania, stranamente, ci sono più preti di rito latino che di rito ortodosso-bizantino.

Ma tu hai parlato della Chiesa Cattolica come "unico potere autoritario", il che è errato (e ha il sapore dell'anticattolicesimo gratuito), perché in quasi tutti i Paesi che hai citato ci sono forze ben più potenti.
Più corretto allora dire "la Chiesa Cattolica è tra la forze più impegnate nell'acquisizione di fedeli e visibilità". Questo potrebbe essere esatto.

ConteMax
17-04-09, 20:09
Ma tu hai parlato della Chiesa Cattolica come "unico potere autoritario", il che è errato (e ha il sapore dell'anticattolicesimo gratuito), perché in quasi tutti i Paesi che hai citato ci sono forze ben più potenti.
Più corretto allora dire "la Chiesa Cattolica è tra la forze più impegnate nell'acquisizione di fedeli e visibilità". Questo potrebbe essere esatto.

Non si tratta solo di visibilià ma anche di autoritarismo.

Come altro definire le prese di posizione del clero polacco, fortemente omofobo e a tratti antisemita? O le invettive antisemite della Radio Maria polacca, che sponsoriza i due gemelli Kazinsky?

Un percorso simile lo ha la chiesa cattolica slovacca.

In generale la chiesa cattolica nell'Europa dell'est cerca di stringere con le chiese ortodosse una alleanza antilaica, come si può vedere in Ucraina.

E' appunto un potere autoritario.

Nazzareno
18-04-09, 12:57
Non si tratta solo di visibilià ma anche di autoritarismo.



E' appunto un potere autoritario.


Aridajje...
Non puoi dire "unico", perché è maggioritario solo in alcuni dei Paesi che hai citato. Negli altri è solo una delle componenti religiose. Che "autorità" può avere il Vaticano in Russia? Quasi zero, rispetto all'immenso potere del Patriarcato di Mosca. O in Estonia, dove la maggioranza della popolazione è atea o protestante?
Da come avevi scritto all'inizio, pareva che il Vaticano imperasse pienamente in tutto l'Est europeo, mentre non è così.

ConteMax
18-04-09, 13:55
Aridajje...
Non puoi dire "unico", perché è maggioritario solo in alcuni dei Paesi che hai citato. Negli altri è solo una delle componenti religiose. Che "autorità" può avere il Vaticano in Russia? Quasi zero, rispetto all'immenso potere del Patriarcato di Mosca. O in Estonia, dove la maggioranza della popolazione è atea o protestante?
Da come avevi scritto all'inizio, pareva che il Vaticano imperasse pienamente in tutto l'Est europeo, mentre non è così.

L'autoritarismo non si manifesta solo con l'applicazione del principio di maggioranza, che comporta la sottomissione delle minoranze religiose.

Un potere autoritario si mnifesta in qualsiasi attività tesa a impore a tutti i propri principi (religiosi e non).

Spesso la cheisa cattolica nell'Europa dell'est stringe alleanza con l'autoritarismo e il confessionalismo ortodoso e (in misura minore) islamico.

Nazzareno
18-04-09, 13:57
Visto che siamo OT, aggiungo una nota sulle tendenze antisemite di cui parla ConteMax. Non so cosa dicano la Chiesa e le emittenti radiofoniche cattoliche dell'Est europeo, ma mi sono giunte voci assai preoccupanti sul fatto che in Paesi come la Polonia o la Lituania c'è un antisemitismo pauroso (alla faccia di tutte le celebrazioni per il Giorno della Memoria...), ed in continua crescita, tanto che è preferibile non menzionare gli Ebrei e l'Ebraismo dinanzi a gente proveniente da quelle zone. Mah.

Nazzareno
18-04-09, 13:59
L'autoritarismo non si manifesta solo con l'applicazione del principio di maggioranza, che comporta la sottomissione delle minoranze religiose.

Un potere autoritario si mnifesta in qualsiasi attività tesa a impore a tutti i propri principi (religiosi e non).

Spesso la cheisa cattolica nell'Europa dell'est stringe alleanza con l'autoritarismo e il confessionalismo ortodoso e (in misura minore) islamico.

Appunto, dici tu stesso che i poteri in gioco sono tanti; la situazione varia da zona a zona, con equilibri complessi (si va dallo scontro aperto, con tanto di risse in piazza, tra Greco-cattolici e Ortodossi, alle alleanze tra i livelli alti delle gerarchie, tanto che molti Ortodossi denunciano la possibilità di una "vaticanizzazione" dei loro Patriarcati). Ripeto, quello che ti contestavo era infatti principalmente l'uso dell'aggettivo "unico".
Un discorso a parte sarebbe da fare su "autoritario": può un potere, se è davvero tale, non essere autoritario? Ma è un capitolo a parte.

Giuda Iscariota
18-04-09, 14:01
Come noto in Francia la chiesa cattolica non beneficia dell'8 per mille, si trova in uno stato più laico rispetto all'Italia eppure vive e opera liberamente e in modo buono, offrendo il proprio servizio alla popolazione.
Perché in Italia dobbiamo sovvenzionare a suon di milardi qualcosa che in altri paese è gratis?


Con l'ooto per mille sovvenzioni tutta la chiesa non solo quella italiana. Le missioni all'estero come pensi che si sostengano?

ConteMax
18-04-09, 15:07
Appunto, dici tu stesso che i poteri in gioco sono tanti; la situazione varia da zona a zona, con equilibri complessi (si va dallo scontro aperto, con tanto di risse in piazza, tra Greco-cattolici e Ortodossi, alle alleanze tra i livelli alti delle gerarchie, tanto che molti Ortodossi denunciano la possibilità di una "vaticanizzazione" dei loro Patriarcati). Ripeto, quello che ti contestavo era infatti principalmente l'uso dell'aggettivo "unico".
Un discorso a parte sarebbe da fare su "autoritario": può un potere, se è davvero tale, non essere autoritario? Ma è un capitolo a parte.

Il potere può essere democratico e liberale, quando si fonda sul consenso e sul rispetto dei diritti dell'individuo e delle sue libertà.

Per me, liberale, il fine del potere è garantire il rispetto delle maggiori libertà possibili dell'individuo.