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tziku
24-04-02, 12:12
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A settembre aprirà la “cittadella”: ospiterà Consorzio 21, Crs4, Shardna, Neuroscienze, Atlantis

Parco tecnologico, arrivano i soldi
Dal Governo altri 40 milioni di euro per il secondo lotto

La collina degli scienziati si specchia sullo splendido mare di Santa Margherita di Pula. E a giudicare dal panorama e dalla luce c’è da credere che non sarà difficile convincere le società straniere a stabilirsi da queste parti. La sede centrale di Polaris aprirà i battenti a fine estate e ospiterà, per il momento, il meglio dei cervelli e delle aziende dell’Isola: Consorzio 21, Crs4, Neuroscienze, Shardna, Atlantis. I caseggiati che ricordano tanto l’architettura della Florida con l’aggiunta di un sofisticato tocco di sardità, daranno subito ospitalità a seicento persone. E quando arriveranno i finanziamenti per completare l’opera si potrà raggiungere l’obiettivo finale: avere un polo hi-tech d’attrazione competitivo e in grado di regalare forti ricadute economiche al territorio.
Ieri nella valle del rio Palaceris sono arrivati il ministro per l’Attuazione del programma di governo Beppe Pisanu e il presidente della Regione Mauro Pili per un tour tra gli edifici immersi nel verde. Hanno portato buone notizie: la prima è che da via Roma arriveranno i soldi (circa 1 milione di euro) per realizzare gli ultimi servizi necessari per l’inaugurazione a settembre. La seconda riguarda i fondi mancanti per la realizzazione del secondo lotto, oltre 40 milioni di euro per costruire gli ultimi quattro palazzetti e terminare il progetto. «Nell’ultimo Consiglio dei ministri abbiamo dato il via al Piano per la ricerca scientifica, triplicando l’incidenza sul Pil dei finanziamenti per la ricerca. E anche la Sardegna ne beneficerà», ha sottolineato Pisanu. In altre parole i denari sono assicurati.
Intanto i lavori procedono a ritmo sostenuto e dopo dodici anni dal prologo si intravede la fine. Era il 1990 quando il Consorzio 21 ottenne formalmente il mandato per realizzare il Parco scientifico e tecnologico. L’idea fu subito quella della “multipolarità”, cioè di realizzare diverse sedi sparse tra le quattro province e filiere tecnologico-produttive che partono dalla ricerca e arrivano al trasferimento dei risultati alle imprese. Purtroppo i tempi burocratici sono stati impressionanti. Nel ’91 arrivò l’ok del Consiglio regionale per la sistemazione in quella bellissima area appartenente al Demanio, con il Pop ’94-’99 ci fu il finanziamento di 78 miliardi di lire, nel ’95 la firma dell’accordo di programma tra Consorzio 21, Comune di Pula e Regione, l’anno successivo l’ente ottenne le concessioni edilizie, quattro anni fa finalmente la posa della prima pietra.
Si apre a settembre, ma i primi di maggio si riunirà la Consulta scientifica che gestirà gli impianti, diretta dal Nobel Carlo Rubbia. Già prenotati tutti gli spazi disponibili, in tutto 25mila metri quadrati di uffici, l’8% dell’area complessiva. Nei laboratori per le biotecnologie, la bioinformatica, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la farmacologia, andranno a lavorare il Consorzio 21, il Crs4, Neuroscienze, Shardna, Helicnos, Atlantis, Florys, Biotecne, l’incubatore Internet Farm, Proto 21, una scuola di formazione. Tra i lecci del Parco, che rimarrà sempre aperto anche ai comuni mortali, circoleranno studenti e ricercatori, tecnici e scienziati del calibro di Gianluigi Gessa, Maria Del Zompo, Mario Pirastu.
Quando arriveranno i fondi per il secondo lotto, si procederà a una gara d’appalto e al completamento del progetto dello Studio Gregotti Associati. Altri quattro edifici da destinare alle aziende che vorranno “immigrare” qui. Già avviati molti contatti (uno per tutti quello con StMicroelectronics) si tratta soltanto di garantire servizi e condizioni vantaggiose e competitive rispetto alle altre regioni del Sud. Il resto lo faranno il paesaggio, il sole e un mare da favola. [Cristina Cossu]