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Visualizza Versione Completa : Abolire la festa del 25 aprile



Ichthys
25-04-02, 11:54
Abolire la festività del 25 aprile

Alberich
25-04-02, 12:05
Ho votato la seconda.
Ma non capisco la terza opzione: allora rendiamo facoltative tutte le feste, perchè il 25 aprile sì e il natale no? credi che tutti gli italiani siano cristiani? io per esempio non lo sono.

Ichthys
25-04-02, 12:10
Il Natale non crea solchi nella popolazione. Chi non crede non si sente aggredito da chi crede, o, per meglio dire, non si sente classificato tra i "cattivi".
Il paragone che hai fatto è del tutto improprio.

Alberich
25-04-02, 12:11
sarà improprio per te.

alonehusky
25-04-02, 12:15
nessun inasprimento.la libertà è per tutti,anche per te che la stai criticando

Balilla Pc
25-04-02, 12:47
Abolire, abolire, abolire!

Ichthys
25-04-02, 13:25
Originally posted by alonehusky
nessun inasprimento.la libertà è per tutti,anche per te che la stai criticando

Ma io sono per la difesa della libertà, infatti detesto i partigiani comunisti.

seurosia
25-04-02, 13:27
Originally posted by Balilla Pc
Abolire, abolire, abolire!


Mah, quante cose volete abolire e non ci riuscite...

Alberich
25-04-02, 13:36
Originally posted by Ichthys


Ma io sono per la difesa della libertà, infatti detesto i partigiani comunisti.

e cosa mi dici di quelli azionisti, socialisti, repubblicani, liberali, democratici cristiani, monarchici, senza partito? E poi, come potete negare l'importanza dei partigiani comunisti per l'instaurazione della repubblica democratica?

Teologicus
25-04-02, 13:39
I partigiani comunisti volevano imporre un regime per conculcare la libertà dal loro punto di vista.

Alberich
25-04-02, 13:43
Non è vero. Quanto meno non è vero nel breve termine.

alonehusky
25-04-02, 13:43
colui che rinnega la propria storia,non ha futuro

Alberich
25-04-02, 13:47
Attaccatevi pure a particolari insignifivanti. il fatto che Stalin non volesse in Italia la rivoluzione è questione sufficiente per rendere improbabilissima la rivoluzione in Italia.
Piuttosto i nazisti, di cui tu sembri simpatizzante, avevani idea di occuparci militarmente; cosa che, peraltro, già stavano facendo.

seurosia
25-04-02, 13:51
Originally posted by PanzerJäger88


Invece si... erano pronti alla rivoluzione, avevano già preparato la bandiera italiana con al centro la stella rossa!

Dove l'hai vista? E da quanto erano pronte le bandiere con l'effige della morte?

Alberich
25-04-02, 13:51
Originally posted by PanzerJäger88


I filoresistenti posso rivendicare e non rinnegare solo la storia dell'URSS!

frase frutto di ignoranza senza limiti.
Ho già scritto:
e cosa mi dici di quelli azionisti, socialisti, repubblicani, liberali, democratici cristiani, monarchici, senza partito?
Che complessivamente erano ben di più dei comunisti. In particolare, alle elezioni per l'assemble costituente, il PCI era il terzo partito.

italiano85
25-04-02, 13:59
ho votato la terza opzione, io credo che la liberazione sia stato merito sopratutto degli americani che non dei partigiani comunisti che oltre alle stragi e alle esecuzioni degli ex-fascisti non fecero nient'altro...

Ichthys
25-04-02, 14:01
Originally posted by Alberich


e cosa mi dici di quelli azionisti, socialisti, repubblicani, liberali, democratici cristiani, monarchici, senza partito? E poi, come potete negare l'importanza dei partigiani comunisti per l'instaurazione della repubblica democratica?

Che cosa ti dico di quelli? Che sono stati in massima parte trucidati dai partigiani comunisti ben oltre la fine della guerra, e questo dovrebbe bastare per dimostrare la loro malafede e i loro meschini progetti.
Nonvi fu nulla di unitario.

Ichthys
25-04-02, 14:05
Originally posted by Alberich

frase frutto di ignoranza senza limiti.


Tu parli della presunta ignoranza degli altri? Io ti rispondo sulla scorta di Montanelli:

si è parlato ai giovani "... ingannandoli - ossia raccontando loro che i tedeschi erano stati sconfitti dai partigiani, e che da questi l'Italia era stata liberata. Se questa è la "memoria storica" evocata da tanti commentatori (a partire da te), stiamo freschi".

la Voce, 28 aprile 1999

Alberich
25-04-02, 14:05
Originally posted by Ichthys


Che cosa ti dico di quelli? Che sono stati in massima parte trucidati dai partigiani comunisti ben oltre la fine della guerra, e questo dovrebbe bastare per dimostrare la loro malafede e i loro meschini progetti.
Nonvi fu nulla di unitario.

:confused:
cosa vuoi dire?

Ichthys
25-04-02, 14:13
Che cosa voglio dire?
Vediamo se ci arrivi da solo.
I comunisti si calmarono davvero solo alcuni anni dopo, quando si era definitivamente stabilito che l'Italia sarebbe appartenuta al blocco occidentale; fu evidente il rischio di provocare un intervento militare americano.
Ti sei mai chiesto, anzi, cosa era veramente Gladio?
Certi fattacci sono stati talmente numerosi, e sono stati condotti con tale scientifica sistematicità, da lasciar ragionevolmente presumere che ci fosse dietro qualcosa in più della semplice sete di vendetta... E le accuse di collaborazionismo, servilismo, capitalismo e stronzate varie erano soltanto pretesti per occultare la vera causa delle "condanne a morte": l'essere anticomunisti. Qualche esempio? Pensa alla filantropica attività compiuta dalle "Volanti rosse", formazione terrorista paramilitare costituita a Milano alla fine dell'estate 1945, che rimase attiva fino al 1949, mietendo vittime in Piemonte, Lombardia e Veneto... E, soprattutto, pensia a tutto quello che accadde, sempre dopo il 25 aprile, nel famigerato "triangolo della morte" Reggio Emilia-Modena-Bologna... Appena 16 giorni dopo la "fine della guerra", Pietro Nenni annotava nel suo diario che, nella sola provincia di Reggio, erano già state assassinate 800 persone... Rammentiamo poi l'uccisione a a sprangate, avvenuta la sera del 4 novembre 1948, del sindacalista cattolico Giuseppe Fanin (di S. Giovanni Persiceto, provincia di Bologna), colpevole, a detta del locale segretario del PCI, di essere "servo sciocco degli agrari"... Giancarlo Pajetta ebbe perfino la faccia di tolla di sostenere che la sua morte ricadeva sulla DC, alla ricerca di martiri da strumentalizzare...
Ma che mi dici?

antoninus
25-04-02, 15:49
Originally posted by alonehusky
colui che rinnega la propria storia,non ha futuro

Appunto-- come tutti che rinnegano la grandezza del Ventennio e del Duce. Il futuro d'Italia e` definitivamente ucciso l'8 settembre
1943.

antoninus
25-04-02, 15:51
Originally posted by Ichthys


Che cosa ti dico di quelli? Che sono stati in massima parte trucidati dai partigiani comunisti ben oltre la fine della guerra, e questo dovrebbe bastare per dimostrare la loro malafede e i loro meschini progetti.
Nonvi fu nulla di unitario.

Esatto.

Il Condor
25-04-02, 16:00
Originally posted by Alberich

E poi, come potete negare l'importanza dei partigiani comunisti per l'instaurazione della repubblica democratica?


E' semplicissimo. Basta fare un confronto fra l'Italia (dove i "partigiani" comunisti NON hanno avuto importanza nel processo di liberazione) e la Yugoslavia, liberata invece dai "partigiani" rossi.

Ichthys
25-04-02, 20:40
Solo ora i partigiani possono dire di aver combattuto per una causa giusta... certo, dopo aver sfruttato l'intervento alleato.

Che cosa devono dire adesso? Che combattevano per Stalin? No di certo! Visto che il loro progetto fallì devono dire che combatterono per la libertà per non ammettere di essere dei poveri falliti pieni di utopie e di odio.

anton
25-04-02, 20:45
Originally posted by Il Condor



E' semplicissimo. Basta fare un confronto fra l'Italia (dove i "partigiani" comunisti NON hanno avuto importanza nel processo di liberazione) e la Yugoslavia, liberata invece dai "partigiani" rossi.
======
e infatti, mentre i partigiani italiani e i fuorisusciti antifascisti sedettero nella costituente e nelle successive assise parlamentari , che poi vararono al nostra attuale costituzione democratica , in jugoslavia i partigiani rossi fondarono una dittatura che è riuscita a rimanere in piedi solo sino alla morte di tito.

Aug83
25-04-02, 23:51
Perché abolirla??? Sembra che per voi il 25 aprile sia la festa dei partigiani! Non è così...

E' la ricorrenza della liberazione dell'Italia dall'oppressione nazista. Non credo ci sia più nulla da dire.

Giusto festeggiare. (o vi piace andare a lavoro:D ?)

Aug83
25-04-02, 23:51
Originally posted by Capo Ispettore
da abolire e da sostituire coll'11 settembre

Per te è proprio una fissazione, eh?!!!:ronf

Felix (POL)
26-04-02, 01:20
abolirla perchè data ingiusta, offensiva e nociva. Ha sempre diviso e continua a dividere gli italiani.
Magari sostituirla con una festa di commemorazione e riconciliazione della guerra mondiale e civile.

Il Condor
26-04-02, 09:02
Originally posted by cciappas

======
e infatti, mentre i partigiani italiani e i fuorisusciti antifascisti sedettero nella costituente e nelle successive assise parlamentari , che poi vararono al nostra attuale costituzione democratica , in jugoslavia i partigiani rossi fondarono una dittatura che è riuscita a rimanere in piedi solo sino alla morte di tito.

Appunto, furono costretti a partecipare al gioco parlamentare e democratico perche' non riuscirono a vincere la lotta armata. Se in Italia avessero vinto i partigiani comunisti, non avrebbero avuto bisogno di "parlamentare" con i loro avversari.

anton
26-04-02, 09:24
Originally posted by Il Condor


Appunto, furono costretti a partecipare al gioco parlamentare e democratico perche' non riuscirono a vincere la lotta armata. Se in Italia avessero vinto i partigiani comunisti, non avrebbero avuto bisogno di "parlamentare" con i loro avversari.
===========
NON CREDO CHE SIA PROPRIO COME TU DICI.
iL PRIMO A PROPORRE E A VOLERE LA LEGGE PER IL PERDONO AI REPUBBLICHINI FU PROPRIO TOGLIATTI.

Il Condor
26-04-02, 09:40
Originally posted by cciappas

===========
NON CREDO CHE SIA PROPRIO COME TU DICI.
iL PRIMO A PROPORRE E A VOLERE LA LEGGE PER IL PERDONO AI REPUBBLICHINI FU PROPRIO TOGLIATTI.

Per forza, Stalin gli aveva detto che non aveva la forza necessaria per supportare la presa del potere da parte dei comunisti in Italia. Era interesse di togliatti svelenire un clima che rischiava di sfociare in una nuova guerra civile, nella quale le forze anti-comuniste avrebbero sicuramente vinto e i comunisti avrebbero rischiato di essere sterminati a decine di migliaia come era successo nella guerra civile spagnola.

anton
26-04-02, 10:05
Originally posted by Il Condor


Per forza, Stalin gli aveva detto che non aveva la forza necessaria per supportare la presa del potere da parte dei comunisti in Italia. Era interesse di togliatti svelenire un clima che rischiava di sfociare in una nuova guerra civile, nella quale le forze anti-comuniste avrebbero sicuramente vinto e i comunisti avrebbero rischiato di essere sterminati a decine di migliaia come era successo nella guerra civile spagnola. ===============
e' proprio qui che ti sbagli ancora una volta.
Se togliatti avesse voluto ci sarebbe stata una rivoluzione.
Non sarebbero stati i figli di maria e gli esangui intellettuali reduci dalle guerre disoccupati e affamanti a fermare le masse di rudi lavoratori delle fonderie delle fabbriche e dei contadini (ancora armati) e ancora soggetti allo sfruttamento dei padroni e dei latifondisti.
Dimentichi inoltre l'attentato a togliatti, sarebbe bastata una sua parola ed erano già tutti pronti ad appiccare fuoco all'italia.
Invece la sua parola fu di mantenere la calma.
E dimentichi anche che in jugoslavia delle parole di stalin proprio se ne fregarono tutti, come avrebbero potutio fare anche in italia. Sempre ammesso che quelle parole stalin le abbia pronunciate o non sia stata una pietosa bugia proprio per giustificare l'inazione che molti si aspettavano.
Proprio perchè la parola libertà aveva un sapore sconosciuto per le masse che erano uscite da un'altra dittatura, come ora non ha significato la parola dittatura per quelli che non l'hanno conosciuta.

Il Condor
26-04-02, 10:20
Molto bene, vedo che i favorevoli ad eliminare questa celebrazione dell'odio, della divisione nazionale e che ci ricopre di ridicolo nei giudizi internazionali, sono ancora in vantaggio. La mia paura era che i dati di ieri pomeriggio fossero ribaltati dai sinistri quando questi rincasavano dalle loro "manifestazioni".

Mi ricordo un sondaggio dell'anno scorso fatto dal Principe che non era andato molto bene. Che finalmente gli Italiani stiano maturando ?

Il Condor
26-04-02, 10:28
[QUOTE]Originally posted by cciappas
"e' proprio qui che ti sbagli ancora una volta.
Se togliatti avesse voluto ci sarebbe stata una rivoluzione.
Non sarebbero stati i figli di maria e gli esangui intellettuali reduci dalle guerre disoccupati e affamanti a fermare le masse di rudi lavoratori delle fonderie delle fabbriche e dei contadini (ancora armati) e ancora soggetti allo sfruttamento dei padroni e dei latifondisti.
Dimentichi inoltre l'attentato a togliatti, sarebbe bastata una sua parola ed erano già tutti pronti ad appiccare fuoco all'italia.
Invece la sua parola fu di mantenere la calma. "

Ma ci credi veramente a quello scrivi ? Ti indico solo alcuni punti, per rinfrescarti la memoria:
1 - In Italia c'era una forte presenza dell'Esercito Anglo-Americano che DA SOLO garantiva una ASSOLUTA superiorita' e una SICURA vittoria alle forze Conservatrici in caso di guerra civile (come successe in Grecia);
2 - Le forze comuniste partigiane erano sostanzialmente assenti da Roma in giu';
3 - La stragrande maggioranza del Popolo era contro le forze progressiste, come dimostrato dalle elezioni del 1948.

Se togliati avesse pensato di dare fuoco alle polveri, rimaneva carbonizzato prima di accendere la miccia !

anton
26-04-02, 11:23
Originally posted by Il Condor
[QUOTE]Originally posted by cciappas
"e' proprio qui che ti sbagli ancora una volta.
Se togliatti avesse voluto ci sarebbe stata una rivoluzione.
Non sarebbero stati i figli di maria e gli esangui intellettuali reduci dalle guerre disoccupati e affamanti a fermare le masse di rudi lavoratori delle fonderie delle fabbriche e dei contadini (ancora armati) e ancora soggetti allo sfruttamento dei padroni e dei latifondisti.
Dimentichi inoltre l'attentato a togliatti, sarebbe bastata una sua parola ed erano già tutti pronti ad appiccare fuoco all'italia.
Invece la sua parola fu di mantenere la calma. "

Ma ci credi veramente a quello scrivi ? Ti indico solo alcuni punti, per rinfrescarti la memoria:
1 - In Italia c'era una forte presenza dell'Esercito Anglo-Americano che DA SOLO garantiva una ASSOLUTA superiorita' e una SICURA vittoria alle forze Conservatrici in caso di guerra civile (come successe in Grecia);
2 - Le forze comuniste partigiane erano sostanzialmente assenti da Roma in giu';
3 - La stragrande maggioranza del Popolo era contro le forze progressiste, come dimostrato dalle elezioni del 1948.

Se togliati avesse pensato di dare fuoco alle polveri, rimaneva carbonizzato prima di accendere la miccia !
===========
io non ho detto che una rivouzione in quel momento avrebbe avuto successo. Su questo ho dei dubbi anch'io proprio e solo per la presenza delle forze americane. Considerato però he a yalta i 4 grandi si erano spartiti il mondo, Tutto il resto appartiene al mondo dei se e dei forse e al gioco delle maschere della fantapolitica.
Rimane il fatto che il rapporto di forze valide era a favore delle sinistre. Anche nel sud, dove dimentichi l'episodio di portella delle ginestre.
Inoltre il successo della DC del 48 lo si deve solo alla massiccia campagna della stampa padronale ed elettorale avvenuta tra il 45 e il 48, che culminò proprio nel 48 con la demonizzazione di stalin, la scomunica dei comunisti e con il voto alle donne.
E con Berlinguer, segretario della federazione giovanile comunista, che portò l'esempio della verginità di maria goretti alle donne comunsite, nel suo discorso di insediamento. Fatto questo che la dice lunga sulle reali voolontà dei vertici comunsti di iniziare una rivoluzizone.

Il Condor
26-04-02, 11:49
[QUOTE]Originally posted by cciappas
"io non ho detto che una rivouzione in quel momento avrebbe avuto successo. Su questo ho dei dubbi anch'io proprio e solo per la presenza delle forze americane. Considerato però he a yalta i 4 grandi si erano spartiti il mondo, Tutto il resto appartiene al mondo dei se e dei forse e al gioco delle maschere della fantapolitica. "
Una domanda. Se, per fantapolitica, in Italia ci fosse stato un rapporto di forze favorevole ai comunisti (e non c'era, indipendentemente dagli Americani), credi che togliatti avrebbe accettato la convivenza democratica con gli avversari politici ? io sono arci-sicuro di NO, e te ?

"Rimane il fatto che il rapporto di forze valide era a favore delle sinistre. Anche nel sud, dove dimentichi l'episodio di portella delle ginestre.
Inoltre il successo della DC del 48 lo si deve solo alla massiccia campagna della stampa padronale ed elettorale avvenuta tra il 45 e il 48, che culminò proprio nel 48 con la demonizzazione di stalin, la scomunica dei comunisti e con il voto alle donne.
E con Berlinguer, segretario della federazione giovanile comunista, che portò l'esempio della verginità di maria goretti alle donne comunsite, nel suo discorso di insediamento. Fatto questo che la dice lunga sulle reali voolontà dei vertici comunsti di iniziare una rivoluzizone."
Come no. Anche oggi c'e' un rapporto di forze favorevole alla sinistra. Berlusconi ha vinto solo perche' con le sue tv, da imbonitore supremo, ha ipnotizzato una massa di elettori ignoranti e privi di senso civico. :fru :fru :fru
E in Francia Le Pen ha battuto jospin perche' la sinistra era divisa.:lol :lol :lol

:K :K

anton
26-04-02, 12:19
io credo che tutta al storia del PCI italiano, dal dopoguerra sino ad oggi , con tutte le sue strane metamorfosi, dimostra il contrario di ciò che dici, stranamente avallato dalle tesi padronali, dalla chiesa, e oggi dalle destre e massimamente dal covo delle libertà!!!

Felix (POL)
26-04-02, 17:29
sembra che la maggioranza assoluta dei forumisti sia per l'abolizione del 24/04. Molto bene. Nonostante la propaganda rossa, c'è ancora una maggioranza di gente che pensa, ragiona e decide per conto proprio, invece di seguire pavlovianamente il programma del sistema. :rolleyes:

porcobollo (POL)
30-04-02, 13:00
Il 25 aprile sta bene dove e come sta.
Prendetelo come volete, per ringraziare gli alleati, per ringraziare i partigiani comunisti, per ringraziare i partigiani non-comunisti.

In base a cosa la presenza dei partigiani comunisti nella guerra di liberazione dovrebbe invalidare una giornata della riconoscenza verso tutti gli altri, americani inclusi?

Ricordo che, per esempio, a Cassino, oltre ai partigiani e agli americani/inglesi/australiani, parteciparono uomini dell'esercito Neozelandese, Polacco, Francese, Indiano... GRAZIE A TUTTI!

Certo alcuni potranno rimarcare che le truppe alleate commisero svariate violenze contro la popolazione civile (violenze sessuali, ruberie varie)... pensate allora a ciò che alcuni militari italiani combinarono in Africa e a quello che continuano a combinare "in missione di pace" (ricordate gli elettrodi?).

O pensate a quello che combinano gli israeliani in Palestina, o a quello che combinarono i francesi in algeria, o gli spagnoli in sudamerica, o gli stessi europei (futuri americani) in nordamerica!

La guerra è guerra e l'uomo è un animale.
"Una bestia in divisa resta una bestia".

Se poi siete fascisti o nazisti allora la faccenda è diversa. Non so come possiate risolvere questa vostra idiosincrasia con il 25.

Detto questo, questo scritto non fa di me uno stalinista o un filoamericano.


Passando a proposte più serie...

Rendere facoltative seguenti festività:

Natale
Pasqua
Ferragosto
8 dicembre
2 novembre

PER UNO STATO LAICO




Groink!
http://web.tiscali.it/lesangdorphee/porcobollo.gif

Il Condor
30-04-02, 14:29
Originally posted by porcobollo
Il 25 aprile sta bene dove e come sta.
Prendetelo come volete, per ringraziare gli alleati, per ringraziare i partigiani comunisti, per ringraziare i partigiani non-comunisti.

In base a cosa la presenza dei partigiani comunisti nella guerra di liberazione dovrebbe invalidare una giornata della riconoscenza verso tutti gli altri, americani inclusi?

Ricordo che, per esempio, a Cassino, oltre ai partigiani e agli americani/inglesi/australiani, parteciparono uomini dell'esercito Neozelandese, Polacco, Francese, Indiano... GRAZIE A TUTTI!

Certo alcuni potranno rimarcare che le truppe alleate commisero svariate violenze contro la popolazione civile (violenze sessuali, ruberie varie)... pensate allora a ciò che alcuni militari italiani combinarono in Africa e a quello che continuano a combinare "in missione di pace" (ricordate gli elettrodi?).

O pensate a quello che combinano gli israeliani in Palestina, o a quello che combinarono i francesi in algeria, o gli spagnoli in sudamerica, o gli stessi europei (futuri americani) in nordamerica!

La guerra è guerra e l'uomo è un animale.
"Una bestia in divisa resta una bestia".

Se poi siete fascisti o nazisti allora la faccenda è diversa. Non so come possiate risolvere questa vostra idiosincrasia con il 25.

Detto questo, questo scritto non fa di me uno stalinista o un filoamericano.


Passando a proposte più serie...

Rendere facoltative seguenti festività:

Natale
Pasqua
Ferragosto
8 dicembre
2 novembre

PER UNO STATO LAICO




Groink!
http://web.tiscali.it/lesangdorphee/porcobollo.gif


Il 24+1 NON ricorda la fine della guerra, la cd "liberazione". Se vai a studiarti la Storia vedrai che l'armistizio ufficiale fu firmato non il 24+1, ma qualche giorno dopo.

Il 24+1 e' l'anniversario dell'incitazione all'insurrezione popolare lanciato da togliatti per instaurare una "democrazia popolare".

Io non sono ne' fascista, ne' nazista, ma aborro questa data come nessun'altra.

antoninus
30-04-02, 14:59
[QUOTE]Originally posted by porcobollo
[B]........Certo alcuni potranno rimarcare che le truppe alleate commisero svariate violenze contro la popolazione civile (violenze sessuali, ruberie varie)... pensate allora a ciò che alcuni militari italiani combinarono in Africa e a quello che continuano a combinare "in missione di pace" (ricordate gli elettrodi?).

ECCO UN ESEMPIO DI "SELF HATE" ITALIANO.

Felix (POL)
01-05-02, 17:05
Editoriali 26 Aprile 2002

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La festa della faziosità

di Giordano Bruno Guerri
il Giornale | Venerdì 26 Aprile 2002


In un anno nato all’insegna del triplice e borrelliano “resistere”, e a pochi giorni dalla stonata (anche politicamente) “Bella Ciao” di Santoro, era inevitabile che si tornasse a enfatizzare il 25 aprile. Da decenni, ormai, in quella data non si celebra più - davvero - la vittoria sui fascismi. In base al nemico di turno più inviso alle sinistre, la nobile data è stata usata per diffondere panico su un fantomatico “pericolo fascista” costituito di volta in volta dalla Dc, dal Movimento Sociale, dal Psi, della Lega, da Alleanza Nazionale, da Berlusconi. Anche l’anno scorso, nell’imminenza delle elezioni di maggio che avrebbero portato al governo la Casa delle Libertà, la festa della Liberazione e della Resistenza non fu nient’altro che una lotta a Berlusconi e ai suoi alleati.

Il Polo vinse, con democraticissime elezioni e volontà di popolo, né da allora è accaduto niente che possa far pensare a una diminuzione della libertà, tutt’altro. Diciamocelo chiaro: anche leggi discutibili (almeno sul piano dell’opportunità e del gusto), come quella sulle rogatorie o quella sui falsi in bilancio, non limitano la libertà di nessuno, anzi garantiscono una maggiore protezione giuridica per tutti. Come del resto l’opposizione a un troppo generalizzato mandato di cattura europeo. Ora si dice di temere per la libertà televisiva, che a quanto pare è la vera libertà democratica moderna. Ma è accaduto che, il giorno dopo l’infelice pronunciamento di Berlusconi contro Biagi e Santoro, il presidente della Rai Baldassarre (“notoriamente” scelto dallo stesso Berlusconi), ha detto tranquillo tranquillo che Biagi e Santoro continueranno a lavorare alla Rai.

Eppure ieri augusti tromboni, come Oscar Luigi Scalfaro, Tina Anselmi e Luciano Violante - per tacere degli altri - sono accorsi a ripeterci che la democrazia è in pericolo e a fare paragoni stanti alla storia come il celebre cavolo alla merenda: anche Hiller e Mussolini, dicono, arrivarono al potere legittimamente, ma poi instaurarono una dittatura. Di fronte a simili discorsi - ipocriti, faziosi, pericolosi - per quanto mi sforzi di trovare pensieri profondi e immagini alate, mi sembra che la risposta più giusta, ponderata e seria sia: “E se mia nonna aveva le ruote, era un carretto.” Il vero attacco alla libertà e alla democrazia sta proprio nell’adottare quel tipo di terrorismo psicologico e politico che a volte si trasforma pure in terrorismo vero. E del resto la celebrazione rituale del 25 aprile è stata quasi sempre usata da un partito - il Pci - la cui vera intenzione finale era instaurare un regime di segno opposto a quello mussoliniano, ma ugualmente liberticida e forse più deleterio. Ancora oggi, però, chi celebra malamente il 25 aprile è colpevole di distogliere l’attenzione da problemi reali e di utilizzare il ricordo di una tragedia storica per la più banale e meschina lotta partitica (neanche politica, partitica) quotidiana.

La migliore celebrazione del 25 aprile come data di libertà l’ho sentita ieri mattina in una trasmissione radiofonica condotta da Giancarlo Santalmassi su Radio 24 Ore: invece di ricordare la vittoria degli americani, dei partigiani, dei russi su altre ideologie politiche, venivano onorati i dodici professori universitari (12 su oltre 2000) che nel 1931 rifiutarono di prestare un giuramento che li avrebbe obbligati a “formare cittadini devoti al Regime fascista”. Chi giurò coprì d’infamia la propria coscienza e il proprio ruolo di studioso, di docente, di uomo libero. Chi non giurò fece il primo, vero, coraggioso, utile, disinteressato atto di libertà contro la dittatura. Ebbene, l’Italia non ha mai celebrato quei dodici in nessun modo, neppure con la più piccola targa che nelle università ricordi il loro eroismo, il loro sacrificio, il loro amore per la libertà intellettuale e umana. Perché? Ve lo dico io perché. Perché sia i liberali, sia i comunisti, sia i cattolici (nella persona di Pio XI) suggerirono di giurare per non perdere un ruolo di controllo politico, culturale e politico: ovvero suggerirono di accettare un compromesso infame. Non c’è riconoscimento possibile, in Italia, per chi non appartiene a qualcosa o a qualcuno, lobby, fede o partito che sia. Non c’è riconoscimento possibile per chi - con la parola libertà - intende principalmente quella della coscienza. E’ dunque inutile che io proponga di celebrare la festa della libertà (ormai festa della faziosità) non nel giorno dei vincitori di una parte sull’altra, ma nel giorno in cui pochi uomini scelsero la propria intelligenza e la propria coscienza, fregandosene dei partiti. E’ inutile, ma lo faccio lo stesso: quella data è il 20 novembre, giorno entro il quale i dodici dimenticati - volutamente dimenticati - eroi, scelsero di essere uomini liberi. Soprattutto da chi crede o finge di credere di possedere la verità.

Giordano Bruno Guerri

da ItalianiLiberi, 26/04/2002

http://www.italianiliberi.it/Edito02/guerri25apr.htm

agaragar
05-05-02, 01:57
Bè, visto che ci partecipa Fini....si potrebbe anche abolire...

vedi anche:
"presa per il cu"