PDA

Visualizza Versione Completa : Mio marito è un uomo dolce e sensibile



Free
25-04-02, 13:33
Bella e sorridente, la signora Jany, ammette
solo il suo ruolo di moglie: «Sono molto
donna, ipersensibile e sentimentale. Io first
lady? Farò solo opere di bene. Mio marito
non è antisemita, questa è solo una caricatura»


.
E' certa della vittoria di Jean-Marie Le Pen?
«Bisogna crederci — risponde Jany Le Pen — . Ovvio che non posso avere la certezza. E' normale avere dubbi. Mio marito è sempre presentato come una caricatura, è deformato, calunniato. Rappresenta per tutti l'uomo da distruggere. E' terribile. Gli attribuiscono crudezza nel linguaggio e veemenza nei propositi, lo rendono brutale».
Ma ora sembra un po' addolcito. E' merito suo o del tempo?
«Non lo so. Tempo fa mi diceva: sì, è possibile che ci si addolcisca col tempo. Lo si dice spesso per i buon vini. Ma se è per merito mio, in ogni caso, ne sono felice. Forse perché sono una donna molto tranquilla, per niente politicizzata. La mia opinione è quella di tante altre donne. Dico tranquillamente ciò che penso, sono molto donna, ipersensibile, troppo sentimentale. E a forza di avere queste conversazioni addolcite con lui, forse pure lui si addolcisce. Se fosse così sarebbe formidabile, ne sarei orgogliosa».
Ecco perché sembra che lui assomigli ad un personaggio tra Raymond Barre e Edouard Balladur.
«Fisicamente no, però»
No, certamente non nel fisico ma nei discorsi.
«Non penso sia un diplomatico ma credo che il sentirsi gratificato lo porti verso la serenità. Allo stesso tempo non trovo alcun cambiamento nei suoi discorsi. Non vedo ciò che potrebbe averlo addolcito, tranne gli eventi internazionali dei quali io non saprei cosa dire ma su cui lui si esprime con moderazione. A proposito del Medio Oriente capisco che un patriota come Jean-Marie voglia calmare le acque, anzi evita di buttare benzina sul fuoco nei momenti in cui le scintille sono così vicine».
Se diventerà la first-lady in che cosa si differenzierà da Bernadette Chirac?
«Non vorrò avere alcuna connotazione politica, mi batterò per una politica umanitaria nei riguardi dell'Iraq. Mi dedicherò agli anziani vittime della solitudine.
Scoppia in lacrime. Riprende: «Penso a tutte le persone malate, sole, ai vecchi che non sono autosufficenti, che non possono camminare, esprimersi, andare a ritirare la pensione. Occorrerebbe organizzare una specie di adozione. Affinché ogni famiglia adotti una persona anziana , si preoccupi di farle un regalino a Natale e a Pasqua, si preoccupi di andare a trovarla una volta al mese e di telefonarle».
Se incontrerà la signora Blair o Bush, in qualità di first-lady, cosa chiederà loro?
«Prima di tutto bisogna che impari meglio l'inglese, ora lo biascico come tanti».
Quali sono gli scrittori che ha conosciuto?
«Conoscevo bene Jean d'Ormesson, Maurice Rheims, mi facevano ridere. Erano degli amici, erano un po' meno mondani, mi facevano la corte. Ma erano scrittori seri. Ho conosciuto molta gente dello spettacolo prima di Jean-Marie perché avevo una vita mondana».
Non ha più una vita mondana?
«No, poca, molto poca. Ho una vita molto calma, molto interiorizzata. Non vado più all'opera, ai gala, vado anche molto poco alle esposizioni. Prima, mi piacevano tanto. Vado solo alle grandi feste con i militanti o con la famiglia a Saint-Cloud. Molti dei miei amici ben pensanti si sono allontanati da me, da quando ho sposato Jean-Marie. Altri come Alain Delon e Brigitte Bardot invece hanno continuato a vedermi e amano veramente Jean-Marie. Lo stimano, l'ammirano e si divertono perché è un gran conversatore. E' un uomo allegro che ama la vita».
Prima di conoscere Jean-Marie Le Pen era impegnata politicamente?
«No, ero un asino in politica. Nessun impegno né idee politiche, Jean-Marie mi ha fatto scoprire tutto».
Tutto?
Ride. «Mi ha fatto scoprire tutte le cose che riguardono il pensiero e la riflessione».
E' merito suo il nuovo look di Jean-Marie Le Pen?
«Sì, non essendo magro, gli ho fatto indossare delle giacche a doppio petto che lo dimagriscono. E' molto chic e gli dà un fisico da senatore americano. La cravatta gialla e il fazzoletto da taschino giallo è per la primavera. Il giallo va di moda».
Come giudica il modo in cui Lionel Jospin si è ritirato?
«E' un comportamento rigido e onesto, da protestante. Mi ha fatto un po' pena, come quando Giscard se ne andò. Fa impressione vedere un uomo che abbandona i suoi sogni. Jospin mi ha fatto venire una stretta al cuore».
Suo marito una volta ha detto che i forni crematori sono un dettaglio della storia.
«Questa fu una grande disgrazia ma bisogna riconoscere che nella storia del mondo riempie solo due pagine. Là, ci sono 6 milioni di morti e in Russia 100 milioni. E' uno dei grandi disastri della guerra».
Il Fronte Nazionale non è quindi un partito estremista che predica l'antisemitismo, il razzismo, l'odio contro gli immigrati?
«Questa è una caricatura. Prima di conoscere Jean-Marie, la metà dei miei amici erano ebrei, il fiore all'occhiello della finanza ebraica. Ed ero fiera di presentare un uomo politico brillante e appassionante. Mi hanno detto: “Che orrore, è antisemita!”, ma è bastato riunirli a cena per farli rimanere amici».
Copyright France Soire e Quotidiano Nazionale
Traduzione di Marie-Emmanuelle Lauwers
di Eric Coder

http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/2/3:3269158:/2002/04/25

alonehusky
25-04-02, 13:48
ogni scarrafone è bell'a'moglia soja:mad: :mad: :yx :yx

Sir Demos
26-04-02, 01:09
Mio marito è un uomo dolce e sensibile

:lol ... Con le idee che ha sarebbe sicuramente un pessimo preidente, Signora... :D

ARI6
27-04-02, 15:54
Originally posted by alonehusky
ogni scarrafone è bell'a'moglia soja:mad: :mad: :yx :yx

Pensa, volevo scriverlo io... :D :D :D

Sir Demos
27-04-02, 17:09
:fag