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Visualizza Versione Completa : Anche l'anno prossimo si celebrerà il 25 aprile



Gatto rognoso
26-04-02, 21:46
Ieri mattina mi sono alzato e,dopo aver fatto colazione,son saltato in bici e ho fatto un giro in piazza; giusto per prendere il giornale..
Un casino che non vi dico!
Gente ovunque,i vigili,la banda,le bandiere appese,il sindaco che è li li per fare un discorso..
"Ma cos'è che è successo"?,chiedo a uno..
e lui: "Non lo sai? E' la festa della liberazione; si fa tutti gli anni".
Riamango perplesso ma non commento; riprendo il mio giro in bici,acquisto il giornale e torno a casa.
Nel primo pomeriggio guardo un telegiornale.
Altro casino!
Gente ovunque,i vigili,la banda,le bandiere appese,il Presidente che è li li per tenere un discorso.
Dalle parole del giornalista capisco che,anche a livelli istituzionalmente molto più alti di quello del sindaco,questa faccenda della liberazione non viene affatto presa sottogamba.
Resto sulle mie. Spengo e vado a farmi qualche Km. in mountain bike.
Verso sera mi connetto e capisco tutto!
Hanno tolto il lucchetto dai 4 pazzi!
W LA LIBERTA'!!!

Certo che non avrei mai creduto che POL fosse tanto popolare..
A volte le potenzialità di internet mi spaventano..


Se vedòm!

Hicks
26-04-02, 22:03
:D :D :D

Orso Brrrrr
27-04-02, 00:43
Già, non so cosa ci fosse da festeggiare. Il 25 aprile 1945 finiva la guerra i italia e moriva un mio fratello internato in Germania. Milioni di ragazzi in tutta la terra erano morti come soldati. Milioni di civili erano morti nelle condizioni più disparate, per semplice fame, sotto le bombe anglo-americane o quelle italo-tedesche-giapponesi, nei lagher nazisti, per mano dei partigiani o dei fascisti. Chi erano i più pericolosi qui da noi? Tutti, secondo me: gli anglo-americati ti bombardavano, i tedeschi ti deportavano, i fascisti ed i partigiani ti derubavano (se non ti sparavano). Io, come milioni di altri, sono stato vittima di tutti, e di tutti conservo un pessimo ricordo.
Eravamo disfatti da una guerra che finivamo si, ma come perdenti e con disonore. Infatti, ne siamo usciti ridimensionati nel numero dei superstiti, nei territori in precedenza posseduti, con una potenzialità contrattuale internazionale praticamente azzerata, feriti nell'onore e negli affetti mancati per troppi morti, con le case e le fabbriche distrutte.
Oggi chi festeggia chi? Non so proprio cosa ci sia da festeggiare.
Io, come consigliere comunale, ho rinunciato a tutte le cerimonie cui ero invitato, sono rimasto a casa a pensare a quel giorno straorinario della mia infanzia, straordinario perchè pregno di gioia e di tristezza insieme. I morti dovrebbero essere tutti uguali, ma i politici celebrano solamente quelli che fan loro comodo e nel modo in cui le fa loro comodo. Per questo sono rimasto a casa.
Unica consolazione: il 25 aprile è anche il giorno si San Marco e per me è un'altra memoria importante legata alle tradizioni della mia infanzia.

Serenissimi padani saluti