PDA

Visualizza Versione Completa : Il Vaticano punisce i preti pro-Eluana



Giordi
03-09-09, 17:47
Alla vigilia della ripresa del dibattito parlamentare sul testamento biologico, dal Vaticano parte una dura nota di censura contro 41 preti e religiosi che cinque mesi fa firmarono un appello “per la libertà sul fine-vita” promosso dalla rivista Micromega. Una vendetta a freddo nei confronti di un gruppo di sacerdoti ritenuti troppo svincolati dal pensiero unico delle gerarchie ecclesiastiche. Ma anche un attacco preventivo per serrare le fila e per scongiurare il ripetersi di analoghe iniziative ora che la Camera si prepara a riprendere la discussione di un disegno di legge che lo stesso presidente dei deputati Gianfranco Fini ha auspicato venga modificato, rivendicando l’autonomia del Parlamento dai desiderata della Chiesa.

A marzo scorso, mentre il Senato incalzato dalle pressioni cattoliche e sull’onda emotiva della morte di Eluana Englaro stava per approvare l’obbligo di idratazione e nutrizione per i malati in stato vegetativo, 41 preti e religiosi sottoscrissero un appello poi pubblicato su Micromega. “La legge sul testamento biologico che il governo e la maggioranza si apprestano a votare imprigiona la libertà di tutti i protagonisti coinvolti al momento supremo della morte”, diceva il testo. “Con la forza della ragione e la serenità della fede ci opponiamo ad un intervento legislativo che mortifichi la libertà di coscienza”, sostenevano i sacerdoti che affermavano: “Come credenti riteniamo che chiunque come è stato libero di vivere la propria vita, così possa decidere anche di morire in pace, quando non c’è speranza di migliorare le proprie condizioni di esistenza umana”.

Adesso, a cinque mesi di distanza, la reazione della Santa Sede. Ad agosto – segnala l’agenzia di informazioni Adista – la Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede (cioè l’ex Sant’Uffizio) ha inviato una lettera riservata ai vescovi delle diocesi di appartenenza dei 41 preti con un ordine preciso: convocarli per richiamarli all’ordine ed eventualmente punirli. La libertà di pensiero e di espressione il peccato mortale dei 41 secondo il Vaticano: hanno dato la loro adesione ad un testo contrario alla dottrina cattolica che inoltre è stato pubblicato su una rivista che Oltretevere si ritiene laicista ed anticlericale.

Alcuni vescovi si sono attivati, altri lo faranno nei prossimi giorni, alla ripresa dopo la pausa estiva. Dovranno decidere se usare il guanto di velluto o il pugno di ferro nei confronti dei loro preti: ovvero se limitarsi ad un rimprovero con la promessa di non farlo più, oppure se utilizzare la clava del diritto canonico che prevede sanzioni che possono andare dall’obbligo del silenzio fino alla sospensione a divinis. Sul banco degli imputati, fra gli altri, don Andrea Gallo della Comunità di San Benedetto al Porto di Genova, don Albino Bizzotto, dei Beati i Costruttori di Pace, che dal 19 agosto digiuna a sola acqua contro la costruzione della nuova base militare Usa al Dal Molin di Vicenza; don Enzo Mazzi della comunità di base dell’Isolotto e don Alessandro Santoro della comunità delle Piagge entrambe a Firenze; don Vitaliano Della Sala, già in passato messo sotto accusa dalle gerarchie ecclesiastiche e poi totalmente reintegrato in una parrocchia dell’Irpinia; don Angelo Cassano, parroco a Bari, in prima fila nelle battaglie per i diritti degli immigrati; padre Nino Fasullo, direttore di Segno, una delle riviste di punta dell’antimafia palermitana; i preti operai Carlo Carlevaris e Roberto Fiorini. E poi altri parroci, sacerdoti e religiosi di tutta Italia molto impegnati anche sul terreno sociale.

Un primo risultato l’offensiva del Vaticano lo ha già incassato: uno dei 41, un prete della diocesi di Cremona, pochi giorni fa ha inviato una lettera a Micromega chiedendo di ritirare la propria firma dall’appello. Segno che probabilmente le pressioni del Vaticano e del vescovo hanno sortito l’effetto desiderato: una ritirata silenziosa e in buon ordine.

Comunque vada a finire la storia, l’iniziativa della Santa Sede che colpisce non un singolo sacerdote, come avvenuto negli ultimi anni, ma un intero gruppo rimanda a tempi lontani: restando all’Italia, alla battaglia referendaria per il divorzio del 1974 quando molti preti schierati per il “no” subirono la repressione da parte delle gerarchie ecclesiastiche; o più recentemente al 1989, quando vennero puniti in vari modi gran parte dei 63 teologi, molti dei quali laici che persero la cattedra universitaria, che firmarono una “Lettera ai cristiani” a favore di una attuazione più decisa del Concilio Vaticano II; e don Vittorio Cristelli, direttore del settimanale diocesano Vita trentina, che osò pubblicare la lettera, venne licenziato in tronco. Anche loro, come i 41 di oggi, colpevoli di aver esercitato la propria libertà di coscienza e di parola.

Il Vaticano punisce i preti pro-Eluana (http://www.peacelink.it/sociale/a/30107.html)

eq...
03-09-09, 18:34
Ma chi si rilegge, ne sentivo la mancanza. :giagia:

Mi togli una curiosità, ma fosse successa la stessa cosa per ipotesi se tali sacerdoti avessero sottoscritto un appello in cui si affermava che Gesù Cristo non è mai esistito, avresti considerato la cosa una mancanza di libertà di parola all'interno della Chiesa?

Ora è ovvio che la questione del fine vita è più complessa, ma qua stiamo parlando anche di Micromega, di Flores d'Arcais, rivista e persona che vanno rispettate, ma a livello di comunità cattolica non è carino fare pappa e ciccia con loro.

Giordi
03-09-09, 19:05
Ma chi si rilegge, ne sentivo la mancanza. :giagia:

Mi togli una curiosità, ma fosse successa la stessa cosa per ipotesi se tali sacerdoti avessero sottoscritto un appello in cui si affermava che Gesù Cristo non è mai esistito, avresti considerato la cosa una mancanza di libertà di parola all'interno della Chiesa?

Ora è ovvio che la questione del fine vita è più complessa, ma qua stiamo parlando anche di Micromega, di Flores d'Arcais, rivista e persona che vanno rispettate, ma a livello di comunità cattolica non è carino fare pappa e ciccia con loro.

forse hai ragione... meglio fare pappa e ciccia con chi ti mette la museruola... anche su temi non così drastici come l'esistenza di Cristo... :mmm:


... però potresti aver ragione anche quando dici che la questione del fine vita è più complessa... e che forse (aggiungo io) un sacerdote può esprimere in questo caso un parere che non sia in linea con quello ufficiale della Chiesa... :mmm:

eq...
04-09-09, 04:45
forse hai ragione... meglio fare pappa e ciccia con chi ti mette la museruola... anche su temi non così drastici come l'esistenza di Cristo... :mmm:

Ma guarda che pure in una enclave libertaria devi essere pappa e ciccia con chi ti mette la "museruola" finché non decidi per la secessione individuale ovviamente.


... però potresti aver ragione anche quando dici che la questione del fine vita è più complessa... e che forse (aggiungo io) un sacerdote può esprimere in questo caso un parere che non sia in linea con quello ufficiale della Chiesa... :mmm:

Credo che qui il punto sia sul come e sul dove, in quanto di pareri i nostri ne esprimono di variegati, pure troppo forse.

Giordi
04-09-09, 08:03
Ma guarda che pure in una enclave libertaria devi essere pappa e ciccia con chi ti mette la "museruola" finché non decidi per la secessione individuale ovviamente.

...non credo proprio, in un'enclave libertaria il diritto di poter dire ciò che ti pare dovrebbe essere sacrosanto... :giagia:



Credo che qui il punto sia sul come e sul dove, in quanto di pareri i nostri ne esprimono di variegati, pure troppo forse.

...in merito a questo punto e in riferimento a quanto ho detto sopra, posso solo ricordare le parole di uno dei più grandi animatori del movimento libertario: Roy Childs jr. "Ho il diritto di irrrompere nel tuo salotto e cominciare a discettare sul significato della teoria della proprietà? Chiaramente no... La libertà di parola è il diritto di affittare una sala un auditorium; di invitare le persona ad ascoltarti e ad esprimere il loro punto di vista"
... credo che il comportamento di quei sacerdoti non abbia violato nessun principio libertario... ma lo ha ampiamente fatto la Chiesa Cattolica... che ovviamente di libertario non ha assolutamente nulla... anzi...

eq...
04-09-09, 08:26
...non credo proprio, in un'enclave libertaria il diritto di poter dire ciò che ti pare dovrebbe essere sacrosanto... :giagia:

Per un libertario un enclave nazista basata sulla libera associazione e sulla secessione individuale è una enclave libertaria.

Ma naturalmente non posso pretendere che una concezione così estrema sia condivisa, ma come al solito posso fornire uno spunto per tornare alla purezza di determinati concetti come quello di libertarismo, in questo caso utile lettura può essere questa: Il manifesto del paleolibertarismo (http://web2.venet.net/libridelponte/det-articolo.asp?ID=39).


...in merito a questo punto e in riferimento a quanto ho detto sopra, posso solo ricordare le parole di uno dei più grandi animatori del movimento libertario: Roy Childs jr. "Ho il diritto di irrompere nel tuo salotto e cominciare a discettare sul significato della teoria della proprietà? Chiaramente no... La libertà di parola è il diritto di affittare una sala un auditorium; di invitare le persona ad ascoltarti e ad esprimere il loro punto di vista"

Certamente, ma non con l'autorità derivante dall'avere alle spalle una comunità che potrebbe non condividere quello che dici, prima rinunci a tale autorità.


... credo che il comportamento di quei sacerdoti non abbia violato nessun principio libertario... ma lo ha ampiamente fatto la Chiesa Cattolica... che ovviamente di libertario non ha assolutamente nulla... anzi...

Di solito per un libertario l'accettazione delle regole derivanti da un accordo (contratto) è un valore sacro, quando vieni consacrato sacerdote accetti la struttura gerarchica della Chiesa cattolica.

Inoltre come scrivevo prima tali sacerdoti ottengo il loro prestigio e autorità proprio dal fare parte di questa struttura.