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Shaytan (POL)
04-05-02, 12:07
Piena fiducia a Favaretti dal vertice convocato dopo le polemiche sulla riforma di Magnani. I medici: «Ci ha convinti»
Via libera al nuovo ospedale
Dellai ai primari del S. Chiara: gara d'appalto entro due anni


TRENTO. Acquisizione delle aree militari a Trento sud e gara di appalto: entro 2 anni partirà la realizzazione del nuovo ospedale di Trento. Lo ha detto Dellai ai 35 primari del Santa Chiara, nel vertice convocato dopo le polemiche sulla riforma di Magnani.
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TRENTO. Parla per quaranta minuti davanti ai 35 primari del Santa Chiara e li rassicura su tutto: leadership dell'ospedale di Trento, ristrutturazione, nuovo ospedale, valorizzazione delle risorse umane, caratteristiche della rete. Il presidente Lorenzo Dellai riceve l'applauso dei primari, placando le polemiche sulle emergenze sanitarie. I dirigenti escono soddisfatti: «Dellai ci ha convinti».
L'intervento del presidente della Provincia ieri ha calmato gli animi in ebollizione dei primari respingendo i dubbi sulla mancanza di programmazione politica, affrontando punto per punto i disagi della sanità trentina, puntualizzando gli obiettivi del futuro. Dellai è la carta vincente, il giocatore messo in campo per salvare la partita. Soddisfatti i medici. Tira un sospiro di sollievo il direttore generale Carlo Favaretti, seduto accanto a lui. Insieme con l'assessore Magnani, il direttore dell'ospedale Baldantoni e il dirigente provinciale Paolino.
Ruolo del Santa Chiara. Dellai lo ha detto in tutte le salse: «Nel processo di configurazione dei presidi, il Santa Chiara avrà una funzione di leadership». Il presidente ha assicurato che il ruolo dell'ospedale di Trento sarà quello di coordinamento, cooperazione per la crescita degli operatori, supervisione. Più di un professionista aveva avanzato il timore di uno smantellamento della struttura, con la fuga dei medici. Ma Dellai ha fugato ogni dubbio: «Il Santa Chiara, supportato da Rovereto in alcune specialità, è il perno del sistema di rete ospedaliera e avrà la leadership».
Ristrutturazione. È un altro dei punti sollevati dai primari. Dellai ha detto: «Sono partiti lavori per 50 milioni di euro che dureranno alcuni anni, ma contiamo di ultimarli prima del previsto. La ristrutturazione viene fatta con dieci anni di ritardo, ma sotto il profilo della sicurezza e della qualità degli impianti era ormai ineludibile. Chiedo la vostra collaborazione per sopportare i disagi dei lavori».
Nuovo ospedale. È questo l'obiettivo ribadito da Dellai: la costruzione del nuovo ospedale. «Nel giro di due anni avremo ultimato l'acquisizione delle aree militari di Trento sud che in buona parte saranno destinate alla nuova struttura ospedaliera. Entro il 2004 vogliamo predisporre il bando di gara per la costruzione e la gestione del nuovo polo ospedaliero. Sarà un ospedale avanzato, di grande qualità e tecnologia».
Azienda unica. Sul modello organizzativo, Dellai ha ribadito la scelta dell'Azienda unica per la gestione della sanità trentina. E ha sottolineato la scelta di trasformare la struttura degli ospedali nella logica dei dipartimenti.
Caso Villa Igea. «Si sta lavorando ai problemi della traumatologia - ha detto Dellai senza scendere nei dettagli - c'è l'esigenza di un riordino e di una rimessa a regime».
Piena fiducia a Favaretti. Troppe nomine venete ai vertici dell'Azienda, ultima in ordine di tempo quella del direttore dell'ospedale Baldantoni nominato giusto un mese fa. Assunzioni da fuori provincia eccessive? Dellai si è soffermato anche su questo: «Il 65% dei primari sono stati scelti all'interno dell'Azienda, le risorse interne vanno valorizzate». Poi ha girato la testa verso Favaretti: «Piena fiducia al direttore generale».
Mario Cristofolini. Dellai riserva le ultime parole al presidente del consiglio provinciale che nei giorni scorsi aveva criticato il progetto della rete: «Se fosse qui, sarebbe rassicurato anche lui. Le sue parole sono state dettate da eccessivo amore per questo ospedale. Ma non temete: nessuno vuole smantellarlo».
Appuntamento il 3 giugno. Dellai prosegue la strada del dialogo: tra un mese nuovo incontro con i primari.


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