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Visualizza Versione Completa : Attenti, il Fascismo ha sette vite.



Sir Demos
04-05-02, 18:34
Ma sono davvero morti e sepolti quel fascismo e quel nazismo di cui in questi giorni di fine aprile-inizio maggio abbiamo celebrato la sconfitta e la fine avvenute cinquantasette anni fa? Oppure stanno rinascendo e si stanno riorganizzando e dunque, per dirla con una desueta espressione di gergo marx-lenin-togliattiano, di nuovo”la reazione è in agguato”?

Sembrano domande provocatorie. E in parte almeno lo sono. Ma sono anche domande inevitabili di fronte a una serie di fatti su cui, in questi giorni, si discute e si riflette molto.

Dunque: mentre la Francia è terrorizzata e il mondo è incredulo per i successi di Le Pen e mentre in altre parti d’Europa, sia pure con il coinvolgimento di minuscoli gruppi, succede di peggio (si vedano gli atti di violenza e teppismo che si consumano in Russia ad opera di bande autoeticchettatesi come hitleriane), in Italia il sindaco di Benevento, Sandro D’Alessandro di Alleanza Nazionale, ha celebrato, preannunciandolo sul ”Corriere della sera”, il 25 aprile in un modo particolarissimo: anziché andare, con tanto di fascia tricolore, tra le folle che festeggiano l’anniversario della liberazione, preferisce chiudersi in casa ad ascoltare, con beatitudine, le registrazioni su disco dei discorsi di Mussolini. E del tutto contro corrente, anzi, diciamo di più, contro quelle che dovrebbero essere le regole se il fascismo, in Italia almeno, fosse davvero morto e sepolto, sono state altre celebrazioni del 25 aprile di cui hanno parlato i giornali. Ad esempio il tentativo a Roma di un gruppo di giovani di estrema destra, incoraggiati e pare anche ispirati da un consigliere provinciale di An, di impedire la messa in scena di uno spettacolo di cabaret antifascista. E poi le camice nere e le svastiche esibite a Trieste.E poi le migliaia di persone che si sono riunite a Predappio per ricordare ed esaltare Mussolini.



* * *



Bastano questi e pochi altri fatti del genere ”allarmi siam fascisti” per ipotizzare, a breve scadenza, l’arrivo di momenti in cui chi ha l’età e la voglia per farlo dovrà riprendere le armi e tornare sui monti per difendere la democrazia? No, non è così. Lo conferma quanto fa e dice Gianfranco Fini, il leader di Alleanza Nazionale. Con il ripudio di Mussolini e dei suoi atti politici, primo tra tutti l’antisemitismo, con la recente dichiarazione di adesione ai valori ideali espressi dalla Resistenza, Fini si è guadagnato perfino la fiducia d’Israele, dove niente o poco più che niente si oppone ormai a una sua visita, come ha confermato, pochi giorni fa, l’ambasciatore di quel paese.

Ci si potrebbe aspettare di più e di meglio da un uomo che guida un partito nato sulle ceneri del MSI, una forza che fu, per molti anni, dichiaratamente neofascista? Assolutamente no. E tuttavia i pochi e in fondo piccoli fatti che abbiamo prima accennato sono sufficienti per darci un minimo di preoccupazione: che cresce se, si mettono nel conto altri episodi da cui emerge un dato veramente sconcertante e cioè che per colpa delle forze politiche, per colpa dei mezzi d’informazione, per colpa dei libri di storia, per colpa dei vecchi che non raccontano o raccontano male, per colpa dei giovani che non vogliono ascoltare, per colpa di tanti altri e tanto altro molti italiani hanno oggi idee confuse se non addirittura sbagliate su quello che hanno significato e significano il fascismo e la Resistenza.

Nelle ultime settimane ”Il Corriere della sera” ha pubblicato una notevole quantità di lettere in cui si condannava con fermezza, talvolta con durezza l’attentato antitedesco realizzato da un gruppo partigiano nel marzo ’44 in via Rasella a Roma e si considerava con una sostanziale indulgenza la reazione nazista, cioè la fucilazione alle Fosse Ardeatine di 335 innocenti, glissando tra l’altro sul fatto che questa strage di persone del tutto estranee all’attacco partigiano fu il seguito di tanti altri crimini commessi in precedenza, ad esempio (nell’ottobre del ’43) il sacco del Ghetto di Roma e la deportazione della quasi totalità della popolazione ebraica della città (1020 persone di cui solo 15 sarebbero sopravvissute ai campi di sterminio!).

Tra i 74 commenti che i lettori di “Il Nuovo”hanno gentilmente dedicato a un mio editoriale sul 25 Aprile apparso alcuni giorni fa, un buon numero hanno approvato ed esaltato i valori della Resistenza ma altri li hanno invece criticati, altri ancora li hanno attaccati frontalmente e oltretutto prendendo lucciole per lanterne, arrivando, ad esempio, a paragonare i partigiani italiani ai kmer rossi di Pol Pot.



* * *



Pur nel doveroso rispetto delle idee di ognuno, giuste o sbagliate che siano, queste lettere al ”Corriere” e a “Il Nuovo” portano a un’amara considerazione, la seguente: un buon numero d’italiani vive nella democrazia senza conoscerla e capirla e dunque senza poterla apprezzare. In questo clima la conquista della libertà ottenuta il 25 aprile non può essere considerata definitiva. In questo clima, nuove forme di fascismo possono prima o poi riproporsi e diventare pericolose, altrettanto forse di più del lepenismo francese.

A meno che - meglio tardi che mai - si adottino i necessari e ormai irrinunciabili rimedi: che sono nell’interesse di tutti, esclusi pochissimi fanatici. Si tratta dei rimedi, oltretutto facili facili, indicati dal Presidente della Repubblica nel discorso del 25 aprile ad Ascoli Piceno.

Intendiamoci: Carlo Azeglio Ciampi non è Garibaldi e tanto meno la Madonna, non sempre quello che dice è degno di essere consegnato e alla meditazione dei posteri. Ad Ascoli il Presidente della Repubblica ha detto tuttavia parole che domani la storia e oggi gli italiani dovrebbero accogliere. Ha invocato la pacificazione, dunque il superamento dei rancori che con impegno degno di miglior causa molti sia fascisti che antifascisti ancora coltivano nonostante la mielosa favoletta che ci racconterà lo sceneggiato”La guerra è finita” in onda su Rai 1 domenica e lunedi. Ha poi invitato a distinguere tra l’auspicabile, anzi necessaria pacificazione e la parificazione, quest’ultima impossibile perchè sarebbe ingiusta e falsificherebbe la storia attribuendo lo stesso valore non solo ai morti, che meritano comunque rispetto ma anche alle diverse, anzi opposte forze cui i morti appartennero: da un lato il fascismo, la dittatura, l’alleanza con il nazismo, dall’altro la discesa in campo per ottenere libertà e pace.

Come conclusione, Ciampi ha presentato una definizione di Resistenza che, nel suo genere, è un capolavoro perché contiene una verità che tutti, salvo qualche spiccioletto della faziosità di destra e di sinistra, possono e debbono far propria. Ha detto cioè che i partigiani, certamente una minoranza d’italiani, condussero una guerra che fu militarmente non decisiva ma certamente utile, anzi indispensabile, militarmente e più ancora politicamente e furono affiancati da una meno evidente ma più imponente forma di resistenza, quella espressa dalla sofferenza e dalla rabbia degli ebrei deportati e sterminati nei campi di concentramento, degli abitanti dei paesi rasi al suolo per rappresaglia, dei militari e oppositori imprigionati, dei milioni e milioni - la maggioranza dei nostri connazionali - che ogni giorno, dall’8 settembre del ’43 attesero con impazienza la notizia della fine della guerra, del terrore, dell’oppressione e il 25 aprile la salutarono e l’applaudirono come una vittoria comune. Ci voleva Ciampi, era indispensabile il discorso di Ascoli Piceno per apprendere questa verità che, da 57 anni, è sotto gli occhi di tutti e che tutti o quasi possono, se lo vogliono, accettare e usare come strumento per raggiungere la pacificazione e, insieme, la coscienza e l’apprezzamento dei valori della democrazia conquistata il 25 aprile del ’45? Certamente no. Ma così invece è stato: e per tanti, tantissimi motivi che insieme hanno dato vita a un’alleanza in negativo da nessuno forse voluta ma da tutti certamente non solo accettata ma anche usata.



* * *



La destra, almeno quella organizzata in AN, non solo nelle dichiarazioni di Fini ma anche negli atti dei congressi di Fiuggi e di Bologna,ha messo il fascismo fuori della sua storia e della sua politica. Ma l’ha fatto, finora, più a livello di vertice (e neppure di tutto il vertice) che di base e di quadri intermedi. Le interviste raccolte dai giornali tra i delegati del Congresso di Bologna hanno documentato che la parola fascismo ha ancora un alto gradimento nelle file di AN e che quindi voci come quelle del sindaco di Benevento o dei ragazzotti del teatro del Vascello ottengono una notevole quantità di simpatie e sostegni.

Fini, La Russa, altri che, come loro, il fascismo l’hanno buttato dietro le spalle o addirittura nel cassonetto dell’immondizia dovranno sudare sette e più camicie per trasmettere le loro convinzioni ai molti, moltissimi che in AN considerano ancora la svolta di Fiuggi un puro espediente tattico, una via al potere più facile e più rapida di quella che, con inutile ostinazione, aveva imboccato Giorgio Almirante con il Movimento Sociale.

Dovranno, anche se con comprensibile riluttanza, tener conto dell’esperienza del PCI: che, subito dopo il rapporto Krusciov del ’54, con Togliatti ancora vivo e forte, cominciò a prendere le distanze da Stalin ma senza condannare e neppure criticare Lenin di cui Stalin aveva fedelmente applicato linea politica e metodi di gestione del potere. Con la loro ambiguità, con la loro inadeguata fermezza nei confronti degli errori del passato i dirigenti comunisti allora - poco meno di 50 anni fa - diedero alla loro base confusione d’idee, anche l’impressione che la svolta postalinista fosse solo un espediente tattico. Per quella base il quadro fu chiaro e comprensibile solo nel 1989, con la caduta del Muro di Berlino. Ma ormai la crisi del comunismo internazionale, aveva messo in ginocchio anche il PCI. Un’analoga esperienza attende Fini, La Russa, Gasparri .Storace & C., se in tempi non lunghi non riusciranno a trasmettere le loro convinzioni al loro popolo in mezzo al quale le nostalgie della camicia nera hanno ancora una certa consistenza e ostacolano notevolmente, tra l’altro, quella pacificazione con l’antifascismo che il gruppo dirigente di AN ha tutto l’interesse di raggiungere per rendere definitivamente credibile, e non solo in Israele, lo sdoganamento di Fiuggi.



* * *



Ma per la pacificazione, per porre fine – e non solo nelle fiction televisive - alla stagione dei rancori nata nel ’45, per portare la conoscenza e l’amore per la democrazia tra tutti i cittadini dovrà fare di più, molto di più anche la sinistra. E dovranno fare di più, molto di più le forze moderate di centro. Se ancor oggi alla Resistenza molti si ostinano ad applicare un’etichetta di sinistra - di conseguenza criticandola, se sono di destra o di centro - avviene non solo perché 57 anni fa il PCI e i suoi alleati(i socialisti tra gli altri) ebbero un ruolo importante nell’organizzazione della guerra partigiana ma più ancora perché, in seguito, fino ai nostri giorni, la sinistra spesso e volentieri ha strumentalizzato, per le sue lotte politiche, il significato della guerra partigiana.

Ultimo esempio:quante volte nelle manifestazioni per il 25 aprile svoltesi nei giorni scorsi si è sentita nei discorsi degli oratori e si è letta nei testi degli striscioni non solo la ferma condanna del nazismo e del fascismo ma anche quella del governo e di Berlusconi! Il quale Berlusconi, sempre onnipresente su qualsiasi tema, ha voluto a sua volta dare un personale contributo per ostacolare la diffusione, tra gli italiani, della ricetta Ciampi per la pacificazione, celebrando un solo eroe della guerra partigiana, Edgardo Sogno, il leggendario comandante “Franchi”, che al Presidente del Consiglio piace non tanto perchè combattè tedeschi e fascisti ma soprattutto perchè fu un anticomunista convinto, per certi aspetti viscerale.

Concludendo: le verità dette dal Presidente della Repubblica ad Ascoli Piceno sono note, anzi arcinote, già dal ’45. C’era e c’è tuttavia l’esigenza che venissero solennemente ricordate e sottolineate. E’stato fatto. Basterà? Speriamo di si: perché se l’anno prossimo dovessimo risentire e rileggere le polemiche vecchie di oltre mezzo secolo su pacificazione e parificazione tra fascisti e antifascisti , se casi come quello del sindaco di Benevento e delle camice nere di Trieste e del teatro del Vascello dovessero ripetersi o addirittura aumentare vorrebbe dire che la stagione della fragilità e dell’insicurezza della democrazia non solo continua ma sta diventando sempre più pericolosa: nonostante quello che ci raccontano e ci promettono gli sceneggiati televisivi.


Il Periodo Fascista, e gli estremismi attuali... Quali sono i paralleli? Rivivremo esperienze così basse, in Italia e in Europa in generale?

ARI6
04-05-02, 21:49
Premetto che non condivido lo storicismo, ma mi sembra chiaro che la causa delle svolte a destra risiede nel malgoverno dei socialisti (si vedano le affinità tra la Francia di oggi e la Germania prenazista) o nella volontà di reprimere le rivolte criminali di matrice sinistra (ieri le occupazioni delle fabbriche, oggi i pazzi no-global). Praticare politiche illiberali genera "mostri" altrettanto illiberali, anche se magari stanno dall'altra parte.

Sir Demos
05-05-02, 01:44
Premetto che non condivido lo storicismo, ma mi sembra chiaro che la causa delle svolte a destra risiede nel malgoverno dei socialisti (si vedano le affinità tra la Francia di oggi e la Germania prenazista) o nella volontà di reprimere le rivolte criminali di matrice sinistra (ieri le occupazioni delle fabbriche, oggi i pazzi no-global). Praticare politiche illiberali genera "mostri" altrettanto illiberali, anche se magari stanno dall'altra parte.

Il Solito Punto di vista Interessante... ;)

Alberich
05-05-02, 02:12
La riproposizine di schemi simili a quelli passati è improbabile. Possibile, tuttavia, sono nuove forme di autoritarismi, che possono vertere sul controllo dell'opinione pubblica -grazie anche alle nuove tecnologie, sia per emettere messaggi, sia per acquisire conoscenze e limitare le libertà individuali- o sulla xenofobia ed il nazionalismo esasperati, una sorta di crisi di rigetto al cosmopolitismo.

ARI6
05-05-02, 14:28
Originally posted by Sir Demos


Il Solito Punto di vista Interessante... ;)

Prendi per il culo o sei serio?

Aug83
05-05-02, 14:37
Io voglio conoscere il Sindaco di Benevento...:)

ARI6
05-05-02, 14:44
Comunque Demos, mi ripeto, ma è importante: quando posti articoli potresti indicare chi li scrive e da dove li hai tratti?

Mr
05-05-02, 21:42
La frase "il fascismo ha sette vite" ha lo stesso sapore di quella della mamma che dice al bambino che non mangia la minestra "attento che arriva l'uomo nero!"

Mr
05-05-02, 21:43
Originally posted by ARI6
Comunque Demos, mi ripeto, ma è importante: quando posti articoli potresti indicare chi li scrive e da dove li hai tratti?

Eh no, magari qualcuno pensa che li abbia scritti lui.

Alberich
05-05-02, 21:47
Originally posted by Mr
La frase "il fascismo ha sette vite" ha lo stesso sapore di quella della mamma che dice al bambino che non mangia la minestra "attento che arriva l'uomo nero!"

sono due cose molte diverse.
Lanciare moniti per la sorveglianza democratica è sempre stato un tema fisso degli autori democratici in senso stretto.

Felix (POL)
06-05-02, 04:13
qualcosa di vero c'è invece nella frase colorita della minestra. La storia è piena di psicosi e paranoie collettive stimolate ad arte da élites interessate al mantenimento dello status quo.
Dal 1917 al 1991 (no, esagero: sino agli anni '70) ha funzionato benissimo il "pericolo rosso", il babau del bolscevico mangiabambini. Dal 1935 ad oggi (vedi francia) il babau del fascismo...
Psicosi fittizie, ripeto, gonfiate e stimolate intenzionalmente dall'establishment per guidare le emozioni e le scelte della gente comune, purtroppo altamente suggestionabile ed influenzabile.

Felix (POL)
06-05-02, 04:17
Originally posted by Sir Demos
... la stagione della fragilità e dell’insicurezza della democrazia non solo continua ma sta diventando sempre più pericolosa: nonostante quello che ci raccontano e ci promettono gli sceneggiati televisivi.



dimenticavo... l'ultima frase è sufficiente per liquidare l'articolo.
Il "fascismo" redivivo si misura con riferimento ai racconti ed alle promesse degli "sceneggiati televisivi"... :rolleyes: :fru

potere dei media! :(

Mr
06-05-02, 16:50
Originally posted by Alberich


sono due cose molte diverse.
Lanciare moniti per la sorveglianza democratica è sempre stato un tema fisso degli autori democratici in senso stretto.

Se la democrazia è in pericolo, quando sarà in pericolo per il fascismo fammi un fischio.

Alberich
06-05-02, 17:41
Originally posted by Mr


Se la democrazia è in pericolo, quando sarà in pericolo per il fascismo fammi un fischio.

Parlami di un autore democratico che non ritenga la democrazia in pericolo permanente.

Mr
06-05-02, 18:01
Originally posted by Alberich


Parlami di un autore democratico che non ritenga la democrazia in pericolo permanente.

Se parliamo della nevrosi che hanno molti del babau che ci porta via la democrazia, fino a ridursi ad affermazioni penose come quella del titolo, allora siamo d'accordo: c'è dappertutto.

Alberich
06-05-02, 18:09
Originally posted by Mr


Se parliamo della nevrosi che hanno molti del babau che ci porta via la democrazia, fino a ridursi ad affermazioni penose come quella del titolo, allora siamo d'accordo: c'è dappertutto.

no, io parlo degli autori democratici. Tutti riconoscono il carattere intrinsecamente debole della democrazia. Che quindi va difesa anche con mobilitazioni.

Felix (POL)
07-05-02, 16:39
Originally posted by Alberich


no, io parlo degli autori democratici. Tutti riconoscono il carattere intrinsecamente debole della democrazia. Che quindi va difesa anche con mobilitazioni.

ripeto, mobilitazioni va bene. Non va bene invece:

1) prendere la piazza e farne un mezzo di pressione/intimidazione sulle istituzioni (minacciando incluso delle sommosse)

2) egemonizzare l'informazione distorcendola a danno di un candidato/partito lasciando a questo pochissimi spazi per ribattere e dire la sua. (se vale la critica contro Berlusconi ed il suo monopolio in Italia, a maggior ragione si deve criticare il monopolio dell'antilepenismo nei media francesi)

3) creare un clima di psicosi collettiva agitando spettri apocalittici (repubblica o democrazia "in pericolo", fascismo alle porte, ecc...)

4) promulgare leggi ad hoc per danneggiare un candidato/partito. Pur di dare addosso a Le Pen, si è passati al sistema maggioritario, in cui i partiti antilepenisti escludono regolarmente i candidati del FN mediante coalizioni a tutto campo senza contenuti ma solo ANTI.
Inoltre le leggi contro la libertà di opinione pendono sempre come una spada di damocle sul capo dei lepenisti, i quali devono poter esprimere in tutta libertà i loro pensieri sulla salvaguardia dell'identità francese.

Alberich
07-05-02, 23:46
molto brevemente:
-le manifestazioni di piazza, se sono leggittime, sono... legittime. Mi ripeto: nessuno ha vietato a Le Pen di fare le sue in funzione anti-chirachiana, se mi passi iltermine.
-il problema dell'informazione è impostato male. Non facciamo paragoni Italia Francia. Come sono gestite le televisioni Francesi? io non lo so, ma non credo che siano tutte sotto il controllo del primo ministro o del presidente. Se sai dirmelo tu, po ti spiego come la penso.
-il clima di psicosi, ammesso che ci sia, lo si è creato con strumenti legittimi, gli stessi che Le Pen ha usato per creare la psicosi xenofoba.
-in tutti i paesi, ciclicamente, si sono cambiati i sistemi elettorali. E il maggioritario è una delle possibilità, oltre tutto sempre più in voga

Felix (POL)
08-05-02, 06:21
alcune delle cose che dici potrebbero essere condivisibili, altre no.
Vediamo...

1) continuo ad avere dubbi sulla democraticità delle manifestazioni di piazza portate avanti in QUEI modi. È così difficile distinguere tra un semplice raduno pacifico e civile per esprimere una qualche idea, e invece le gazzarre allucinanti di persone che sprizzano odio da tutti i pori, che inalberano cartelli minacciosi e gridano slogan francamente sovversivi (minaccia di sommosse!!!). Se uno crede veramente nella convivenza civile queste non sono manifestazioni tollerabili.

2) hai ragione sull'informazione. Lasciamo perdere Berlusconi, che è un caso diverso. Ma tuttavia in Francia si è notato un certo allineamento dei media in favore di Chirac e contro Le Pen. Imparzialità o par condicio, zero. Faziosità alle stelle.

3) che il clima di psicosi sia stato creato con strumenti legittimi o illegittimi importa poco. IN SE è inaccettabile la creazione di questo stati d'animo eccitati per orientare un processo elettorale. Non si dovrebbe votare con i fumi dell'odio o con i brividi della paura, ma con il lume della ragione.
Può anche darsi che Le Pen abbia anche lui attizzato delle psicosi collettive. Ma con mezzi infinitamente minori e con impatto altrettanto minore rispetto al clima avverso creatosi contro di lui. Inoltre gran parte della "psicosi" anti-immigrati non è indotta da Le Pen, ma è espressione spontanea dei cittadini stufi di subire il fenomeno.

4) non è contestabile il maggioritario IN SE, ma l'uso perverso che se ne fa in Francia. Cioè la metodica alleanza anti-FN di tutti i partiti, che porta quel partito ad avere una rappresentanza politica inferiore alla percentuale tutt'altro che trascurabile di voti che ottiene.
Uno dei perni del sistema democratico dovrebbe essere la rappresentanza della volontà espressa dai cittadini mediante le elezioni. Se ciò non viene garantito, la democrazia corre pericolo. Tra l'altro, anche perchè ci potrebbe essere gente che, stufa di essere imbrogliata ed esclusa, radicalizzerebbe le sue posizioni travalicando il limite che separa la democrazia dai sistemi chiaramente autoritari.

saluti

Mr
08-05-02, 06:58
Originally posted by Alberich
-il clima di psicosi, ammesso che ci sia, lo si è creato con strumenti legittimi, gli stessi che Le Pen ha usato per creare la psicosi xenofoba.

Interi quartieri della banlieu occupati da immigrati naturalizzati e non, nei quali la polizia non può entrare e tantomeno arrestare efficacemente qualche delinquente tu la chiami "psicosi"?

Alberich
08-05-02, 18:52
Originally posted by Felix





-le manifestazioni d'odio e le manifestazioni intolleranti sono da condannare. Ma sono sempre una minoranza. Io non le giustifico -sottolineo che io in manifestazione non ci vado proprio per non trovarmi a manifestare coi coglioni di turno- ma non si può fare di ogni erba un fascio (sic!). E, ripeto, non mi pare che LePen verbalmente sia molto diverso. La violenza suscita la violenza, da sempre.

-se l'informazione in Francia, come credo, è libera e plurale non vedo alcun problema. Se tutti i media gli sono avversi un motivo ci sarà. Comunque, essendo una forza al 18% di certo ha una sua visibilità.

-il clima di psicosi, come lo chiami tu, non lo ritengo reale. si è posta una -giustissima- clausola di rispetto di alcuni valori, quelli repubblicani-rivoluzionari, cui si poteva tranquillamente rispondere con un rifiuto.

-io ritengo il maggioritario un sistema sbagliato. Tuttavia in questo caso non noto alcuna distorsione nella sua applicazione. Le forze che si richiamano -ancora una volta- ai valori repubblicani-rivoluzionari ritengono opportuno ostracizzare, se vuoi usare questo termine, le forze che si oppongono a tale visione. Vuoi costringere Chirac ad allearsi con Le Pen? Io credo che se Chirac preferisce perdere i seggi piuttosto che allearsi al FN abbia tutto il diritto di farlo.

-differenze tra la situazione del FN e la situazione dei liberali inglesi non ne vedo. Entrambe sono forze importanti del paese, entrambe vengono escluse dal gioco di potere a motivo di un sistema elettorale maggioritario. Ma questo è un problema del maggioritario, contro il quale mi sono sempre scagliato.

Sir Demos
09-05-02, 15:38
Prendi per il culo o sei serio?

Serio, è un punto di vista interessante, ma che non condivido appieno... :cool:

Sir Demos
09-05-02, 15:40
Comunque Demos, mi ripeto, ma è importante: quando posti articoli potresti indicare chi li scrive e da dove li hai tratti?

Non lo so, vedremo se mi andrà, lo farò altrimenti no. ;)

Questo comunque era tratto da www.ilnuovo.it.

Sir Demos
09-05-02, 15:43
Eh no, magari qualcuno pensa che li abbia scritti lui.

Già, cosi magari mi ingaggiano come giornalista o ma fanno moderare il forum dei senescenti... :rolleyes:

Sir Demos
09-05-02, 15:50
Interi quartieri della banlieu occupati da immigrati naturalizzati e non, nei quali la polizia non può entrare e tantomeno arrestare efficacemente qualche delinquente tu la chiami "psicosi"?

Sono eccezioni che vanno regolamentate e rislte, non certamente con provvedimenti xenofobi e che non possono essere portate a giustificazioni di idee così estreme.

Ciao.

Mr
09-05-02, 16:00
Originally posted by Sir Demos


Sono eccezioni che vanno regolamentate e rislte, non certamente con provvedimenti xenofobi e che non possono essere portate a giustificazioni di idee così estreme.

Ciao.

Eccezioni un bel c****. "quartieri" non vuol dire "tre isolati", vuol dire proprio quartieri. Ho parlato con francesi anche contro Le Pen, e nessuno ha cercato di sminuire il problema, ed ha anzi affermato che è un problema grave ed oggettivo.
Ma qui sono condizionato a parlarne, c'è anche qualcosa di personale. Una mia cara amica, parigina, ha perso la verginità a 14 anni. È stata stuprata una sera mentre girava da sola da un gruppo di merde umane in uno di questi quartieri, ed è una cosa che non dimenticherà.

Per quanto riguarda il termine "xenofobo" (che sarebbe al limite più corretto sostituire con "misoxeno") è solo l'attribuzione di un termine che, col suo solo suono da una sensazione generale di negatività, e che , quando viene usato, deve perlomeno essere dimostrato. Attendo quindi dati attendibili che dimostrino questa "misoxenia" di Le Pen.

Sir Demos
09-05-02, 16:05
ha perso la verginità a 14 anni.

Mi unisco nel dolore per la tragedia... Perchè di tragedia si tratta... :(




Per quanto riguarda il termine "xenofobo" (che sarebbe al limite più corretto sostituire con "misoxeno") è solo l'attribuzione di un termine che, col suo solo suono da una sensazione generale di negatività, e che , quando viene usato, deve perlomeno essere dimostrato. Attendo quindi dati attendibili che dimostrino questa "misoxenia" di Le Pen.

Posso anche concordare, ma non credo possano esserci dei dubbi sulle idee quanto meno estreme di Le Pen...

Ciao.

Sir Demos
09-05-02, 16:07
È stata stuprata una sera mentre girava da sola da un gruppo di merde umane in uno di questi quartieri, ed è una cosa che non dimenticherà.

Ricorda però che poteva essere stuprata benissimo, così come accade quasì quotidianamente, da Francesi D.o.C....

Ciao.

ARI6
09-05-02, 16:10
Originally posted by Sir Demos


Non lo so, vedremo se mi andrà, lo farò altrimenti no. ;)

Ma perchè????

Mr
09-05-02, 17:43
Originally posted by Sir Demos


Ricorda però che poteva essere stuprata benissimo, così come accade quasì quotidianamente, da Francesi D.o.C....

Ciao.

Certo, ma non è stato così, e non intendo fare di questa ragazza una Giovanna d'Arco.

Quanto alle possibilità di stupro, è "vagamente" più probabile, statisticamente, che non siano i francesi "puri" a commetterlo.

Mr
09-05-02, 17:45
Originally posted by Sir Demos


Posso anche concordare, ma non credo possano esserci dei dubbi sulle idee quanto meno estreme di Le Pen...

Ciao.

Non mi basta: riportami discorsi in cui Le Pen parli esplicitamente di odio verso gli immigrati o faccia affermazioni che portino inequivocabilmente a questa conclusione.

Sir Demos
12-05-02, 04:22
Ma perchè????

Quanto sei noioso... :ronf

Sir Demos
12-05-02, 04:24
Quanto alle possibilità di stupro, è "vagamente" più probabile, statisticamente, che non siano i francesi "puri" a commetterlo.

Forse, ma non ne sarei così sicuro come per altri reati... :rolleyes:

Sir Demos
12-05-02, 04:27
Non mi basta: riportami discorsi in cui Le Pen parli esplicitamente di odio verso gli immigrati o faccia affermazioni che portino inequivocabilmente a questa conclusione.

Se guardi al recente passato fatto della campagna elettorale non è forse così facile, ma Le Pen ha un passato che si commenta da solo...

Comunque provo a cercati qualcosa...

Felix (POL)
12-05-02, 04:35
Originally posted by Sir Demos


Le Pen ha un passato che si commenta da solo...



se si resta sempre sul vago non si viene a capo di niente. Invece di luoghi comuni sarebbe opportuno arrivare a dati concreti...

saluti

Sir Demos
12-05-02, 04:42
Hai ragione, ma sai mi resta un po' difficile farlo alle 4.30 di notte... :(

A domani. :ronf

Mr
12-05-02, 08:03
Originally posted by Sir Demos


Se guardi al recente passato fatto della campagna elettorale non è forse così facile, ma Le Pen ha un passato che si commenta da solo...

Da-ti

Sir Demos
15-05-02, 01:06
<<Le razze hanno diversi sviluppi culturali e alcune sono inferiori alle altre>> " l'Islam di conseguenza e' un pericolo per la Nazione "

Jean Marie Le Pen.

Questo è la cluasola generale dei suoi tanti discorsi xenofobi ragionati...

A presto per il resto.

Sir Demos
11-06-02, 01:14
Perfortuna intanto è stato ampiamente ridimensionato dagli utlimi dati elettorali, il sig. Le Pen...

ARI6
11-06-02, 02:33
Ma un liberale in Francia no, eh? :(

Mr
11-06-02, 08:46
Originally posted by Sir Demos
<<Le razze hanno diversi sviluppi culturali e alcune sono inferiori alle altre>> " l'Islam di conseguenza e' un pericolo per la Nazione "

Jean Marie Le Pen.

Questo è la cluasola generale dei suoi tanti discorsi xenofobi ragionati...

A presto per il resto.

Mi ero perso questa risposta, ma rispondo subito. Innanzitutto però mi serve la citazione, e l'intero brano, possibilmente in francese, non un testo estrapolato e riportato a memoria.

Grazie

Sir Demos
11-06-02, 12:45
Tratto da Lepen.tv suo sito personale...

Riguardo all'immigrazione...

4. Renverser le courant de l'immigration

- Établir dans tous les domaines la préférence nationale et européenne (logement, emploi, aide sociales)
- Expulser immédiatement tous les immigrés en situation irrégulière
- Mettre fin à tout regroupement familial
- Supprimer l' acquisition automatique de la nationalité française

Da Cnnitalia.it

Ma chi è Jean-Marie Le Pen, da 30 anni sulla scena politica francese, famoso per aver affermato che "l'Olocausto è un dettaglio della storia"?

L'immigrazione di massa - ha affermato il capo del Fronte nazionale in una recente intervista - è appena cominciata. E' il più grande problema che la Francia, l'Europa e probabilmente il mondo dovranno affrontare. Rischiamo di essere sommersi".

Non chidermi di fare una ricerca bibliografica, in rete trovi talmente tanto materiale se hai voglia...

Ciao.

Mr
11-06-02, 13:31
Originally posted by Sir Demos
Tratto da Lepen.tv suo sito personale...

Riguardo all'immigrazione...

4. Renverser le courant de l'immigration

- Établir dans tous les domaines la préférence nationale et européenne (logement, emploi, aide sociales)
- Expulser immédiatement tous les immigrés en situation irrégulière
- Mettre fin à tout regroupement familial
- Supprimer l' acquisition automatique de la nationalité française

E tutto questo cosa vuol dire? Per quanto riguarda le posizioni sull'immigrazione esiste solo la dicotomia "accogliamoli tutti con amore ed affetto" e "friggiamoli nell'olio bollente"?
Diciamo che esiste perlomeno una terza posizione.
La domanda giusta da porsi non è "Li consideriamo inferiori o no?", è "Vogliamo che la nostra società conservi le proprie qualità peculiari e caratteristiche, o preferiamo trasformarci in una società sul modello americano?". La posizione di Le Pen è una risposta a questa domanda: risposta che non ha nulla di criminale, che non concerne odio, supponenza di superiorità o vaccate varie che gli sono state messe in bocca.


Da Cnnitalia.it

Ma chi è Jean-Marie Le Pen, da 30 anni sulla scena politica francese, famoso per aver affermato che "l'Olocausto è un dettaglio della storia"?

Non voglio una citazione, voglio il discorso intero o perlomeno una contestualizzazione dell'affermazione, grazie.


L'immigrazione di massa - ha affermato il capo del Fronte nazionale in una recente intervista - è appena cominciata. E' il più grande problema che la Francia, l'Europa e probabilmente il mondo dovranno affrontare. Rischiamo di essere sommersi".

Vedi sopra.

Mr
11-06-02, 13:33
In ogni caso mi manca ancora la fonte di quando Le Pen parlava di "superiorità di una razza sull'altra per i diversi sviluppi storici e biologici".

Mr
16-06-02, 12:14
ta da dum ta da dum ta da dum, scoob-scoobie doo scoobie doo

up

ARI6
16-06-02, 16:24
A proposito di Le Pen, cosa ne pensate dei complimenti alla nazionale di calcio senegalese, vista come "una parte della Francia"?
Io sono d'accordo con la teoria della Gialappa's.
Dice così perchè vuole toglierseli dai coglioni... :D

Free-Market
17-06-02, 07:27
Originally posted by ARI6
A proposito di Le Pen, cosa ne pensate dei complimenti alla nazionale di calcio senegalese, vista come "una parte della Francia"?
Io sono d'accordo con la teoria della Gialappa's.
Dice così perchè vuole toglierseli dai coglioni... :D


anche tu li ascolti su radio due? :cool: oggi mi e' piaciuta molto la risposta dell'ospite irlandese quando loro parlavono di territori occupati con la solita retorica di sinistra propalestinese...

ARI6
17-06-02, 11:33
Originally posted by Free-Market



anche tu li ascolti su radio due? :cool: oggi mi e' piaciuta molto la risposta dell'ospite irlandese quando loro parlavono di territori occupati con la solita retorica di sinistra propalestinese...

Mi è sfuggita: cosa gli ha detto?

Free-Market
18-06-02, 06:15
Originally posted by ARI6


Mi è sfuggita: cosa gli ha detto?

praticamente gli ha fatto notare che per tutti quelli come loro esistono solo i territori occupati palestinesi mentre nessuna parola da parte loro per esempio sui territori sudtirolesi occupati dall'italia.

ARI6
18-06-02, 10:20
Originally posted by Free-Market


praticamente gli ha fatto notare che per tutti quelli come loro esistono solo i territori occupati palestinesi mentre nessuna parola da parte loro per esempio sui territori sudtirolesi occupati dall'italia.

Grande... :p

Nanths
18-06-02, 10:24
Diciamo però però che nel caso del sud tirolo l'occupazione, oramai furbamente gestita dagli occupati, fa parecchio comodo. difatti ormai sono tutti tranquilli. Strano caso eh?

ARI6
18-06-02, 10:30
Originally posted by Nanths
Diciamo però però che nel caso del sud tirolo l'occupazione, oramai furbamente gestita dagli occupati, fa parecchio comodo. difatti ormai sono tutti tranquilli. Strano caso eh?

C'è chi un'occupazione la denuncia a parole e chi facendo saltare in aria kamikaze. Io preferisco senz'altro i primi, le bombe mi piacciono poco.

Nanths
18-06-02, 10:44
Originally posted by ARI6


C'è chi un'occupazione la denuncia a parole e chi facendo saltare in aria kamikaze. Io preferisco senz'altro i primi, le bombe mi piacciono poco.

Bè ovvio.

Ma io comunqeu mi riferivo al fatto che il sud tirolo "italiano" ottenuta la sua autonomia pressochè totale, a seguito del periodo dei "tralicci" non stia ora soffrendo più di tanto questa occupazione. Si sono difatti costituiti una enclave politico culturale (nonchè etnica) sotto il patrocinio dello stato italiano che per mantenre l'integrità dei suoi sacri confini none sita a ricoprire di finanziamenti il citato sud tirolo, autonomo tranne che per il risucchio di fondi pubblici (pubblici cioè di noi tax-payers...). Paradosslamente gli occupati usano gli occupanti nel contempo non rivestendo alcun ruolo per la crescita della autonomia di altre zone che, a rigor di logica, farebbero proporzionalmente decrescere il grado di autonomia del sud tirolo. insomma tra essere occupati dall'austria e esserlo dall'italia hanno scelto quest'ultima (i più babbi) perchè, a certe condizioni, fa mooooolto più comodo. Niente da dire, hanno ragione loro in pieno, peccato che ci rimettano sempre i soliti però...beffardamente...

ARI6
18-06-02, 10:49
Originally posted by Nanths


Bè ovvio.

Ma io comunqeu mi riferivo al fatto che il sud tirolo "italiano" ottenuta la sua autonomia pressochè totale, a seguito del periodo dei "tralicci" non stia ora soffrendo più di tanto questa occupazione. Si sono difatti costituiti una enclave politico culturale (nonchè etnica) sotto il patrocinio dello stato italiano che per mantenre l'integrità dei suoi sacri confini none sita a ricoprire di finanziamenti il citato sud tirolo, autonomo tranne che per il risucchio di fondi pubblici (pubblici cioè di noi tax-payers...). Paradosslamente gli occupati usano gli occupanti nel contempo non rivestendo alcun ruolo per la crescita della autonomia di altre zone che, a rigor di logica, farebbero proporzionalmente decrescere il grado di autonomia del sud tirolo. insomma tra essere occupati dall'austria e esserlo dall'italia hanno scelto quest'ultima (i più babbi) perchè, a certe condizioni, fa mooooolto più comodo. Niente da dire, hanno ragione loro in pieno, peccato che ci rimettano sempre i soliti però...beffardamente...

OK, è chiaro e hai ragione.

Nanths
18-06-02, 10:55
Originally posted by ARI6


OK, è chiaro e hai ragione.

purtroppo..mi vien da dire...:(

ARI6
18-06-02, 10:58
Originally posted by Nanths


purtroppo..mi vien da dire...:(

Eh sì... :fru