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Visualizza Versione Completa : Repubblicani nel LAZIO (1)



nuvolarossa
05-05-02, 14:45
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ieri, Sabato 4 maggio, Nucara a Ventotene
ore 11,00 incontro al Comune con le autorità locali
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tratto dal sito web del
Partito Repubblicano Italiano (http://www.pri.it)
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** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (1)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=1645
Repubblicani in TOSCANA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=2306
Una informazione sui Repubblicani alla provincia di Napoli
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=103466
Il Partito della Democrazia a Carrara
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11856
Repubblicani in UMBRIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13513
Coordinamento nazionale di repubblicani e liberali di centro sinistra, a Napoli
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=124808
CALABRIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=25994
** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (2)
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Repubblicani in CAMPANIA
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SICILIA Repubblicana
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Repubblicani nel LAZIO (1)
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Repubblicani in ABRUZZO
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Repubblicanesimo nelle MARCHE (2)
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I Repubblicani di MASSA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=29318
LOMBARDIA Repubblicana
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Repubblicani nelle MARCHE (1)
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I Repubblicani della Lombardia, prima e dopo il 43° congresso
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15032
Lettera aperta.........più che aperta al segretario politico della Lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=22794
Repubblicani in GARFAGNANA e LUCCHESIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=7688
Azione politica dei Repubblicani in Lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15034
Repubblicani in FRIULI VENEZIA GIULIA
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Repubblicani in BASILICATA
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PUGLIA Repubblicana
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il P.R.I. nel Lazio (2)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=34132
Repubblicani in SARDEGNA
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Repubblicani in VALLE D'AOSTA
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Repubblicani nel MONDO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21389
Repubblicani nel VENETO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=18382
Repubblicani in TRENTINO ALTO ADIGE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13942
I Repubblicani in Lombardia ...
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=118662
Assemblea a S. Benedetto del Tronto ... Repubblicani nelle Marche
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15286
Massa e Ravenna
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Il Dovere della Verita' a Salerno ... Repubblicani in Campania
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=9958
.... e in Lombardia son scintille!
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Repubblicani a RIETI
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Repubblicani in Piemonte
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BRASILE Repubblicano
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Repubblicani in MOLISE
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Repubblicani in IRLANDA
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Repubblicani in LIGURIA
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nuvolarossa
20-05-02, 18:33
Roma lunedì 20 maggio ore 15.30 Palazzo Marini via del Pozzetto, 158
Convegno "Campidoglio, un anno dopo. Miti e limiti della sinistra al potere" Organizzata da "Circolo di città"
Presente il Sottosegretario Ministero Ambiente e Tutela Territorio Francesco Nucara

nuvolarossa
22-05-02, 18:15
Giovedì 23 maggio Aprilia (RM) h. 21.00
Manifestazione elettorale con Camerucci e Nucara

nuvolarossa
10-06-02, 21:12
VOTO BALLOTTAGGIO: NEL LAZIO VINCE L'ULIVO, MARZI SINDACO A FROSINONE
CDL VINCE A FONTENUOVA CON DI BUO'

Roma, 10 giu. (Adnkronos) - Nel Lazio l'Ulivo ha superato nel ballottaggio la Casa delle Liberta'. Il centrosinistra ha vinto, infatti, a Frosinone, Ceccano ed Alatri, mentre l'unico comune assegnato ad un candidato di centrodestra e' Fonte Nuova, in provincia di Roma.
(Ala/Pe/Adnkronos)
10-GIU-0220:30

nuvolarossa
15-06-02, 22:36
Roma

"La terza Roma", è stata costituita sotto questo nome la seconda sezione A.M.I a Roma per iniziativa di un numeroso gruppo di amici riunitisi il 31 gennaio c.a. presso la sede dell'A.G.C.I. È stato eletto Presidente il Sen. Aride Rossi e segretario il Dr. Mario Di Napoli. Numerose fin dall'inizio le adesioni fra le quali un nutrito gruppo di giovani, alcuni dei quali hanno partecipato al "Seminario A.M.I. Giovani" tenutosi a Cervia il 13/14 aprile u.s. In maggio, dopo la ratifica della sua costituzione da parte dell'Esecutivo Nazionale, si è tenuta la prima iniziativa con la presentatazione del libro di Salvatore Calleri Giuseppe Mazzini e la Roma del Popolo. La Repubblica Romana del 1849.
A tutti i nuovi iscritti formuliamo i più fervidi auguri di buon lavoro.

la_pergola2000
16-06-02, 12:54
Aride Rossi la dice lunga su quello che dicevo a proposito dell'Ami nel Veneto.

nuvolarossa
27-06-02, 22:21
Eletti gli organi della Sezione di Albano Laziale (RM). Cesare Falloni segretario
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tratto dal sito web del
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nuvolarossa
12-07-02, 19:31
Documento della Sezione del Pri di Nettuno sulla situazione della Casa di Riposo comunale "G. Tosi"

In merito alla denuncia effettuata da "Il Granchio" sulla situazione della Casa di Riposo G. Tosi, ritengo che per meglio comprendere come e perché si sia giunti alla situazione odierna sia fondamentale spiegare quali sono state le cose che sarebbero dovute migliorare con la nuova gestione e che nella realtà dei fatti non hanno funzionato.

Per prima cosa bisogna ricordare che la gestione, la direzione e l'amministrazione della casa di riposo sono passate sotto la responsabilità di un Consiglio di Amministrazione in seguito alla delibera da parte del Consiglio Comunale di uno statuto e di un regolamento, cosa questa, che perseguiva la finalità di migliorare l'uso delle risorse impiegando una struttura creata ad hoc. Peccato però che questa aspettativa sia stata prontamente disattesa. Infatti nel caos che in quest'ultimo anno ha regnato, bisogna ricordare tra gli altri, il contenzioso relativo al pagamento di ore lavorative effettuate dalla ditta fornitrice dei servizi e non richiesti dalla direzione, per non parlare del mancato rapporto continuo e puntuale che sarebbe stato necessario e proficuo tra il Consiglio d'Amministrazione e il Comune ed in particolar modo con l'area dei Servizi Sociali, senza peraltro dimenticare i disservizi riscontrati e denunciati nell'ultimo articolo e che riguardano il punto di vista alimentare e sanitario.

Come Segretario del Partito Repubblicano non vorrei che gli anziani ospiti della Tosi siano costretti a pagare sulla propria pelle un progetto costruito in modo che la casa di riposo divenga un onere insostenibile per il Comune di Nettuno e che quindi faccia divenire necessaria la sua privatizzazione. Questo perché se in primis sono assolutamente contrario al fatto che non esista sul territorio nemmeno una Casa di Riposo a capitale e gestione comunale, ancor più rimango indignato dal fatto che il prezzo di visioni gestionali e direttive errate vengano a riversarsi su quegli anziani che di questa situazione sono diventati le vittime. Per tutti questi motivi auspico quindi una completa rivisitazione sia dello statuto sia del regolamento della Tosi e soprattutto chiedo con forza a nome del Partito Repubblicano l'azzeramento del Consiglio d'Amministrazione che non si è dimostrato all'altezza del delicatissimo ed importantissimo compito affidatogli.

Roberto Alicandri

Segr. P.R.I. Nettuno

nuvolarossa
17-08-02, 11:28
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nuvolarossa
04-10-02, 22:48
Sabato 5 ottobre
h. 10.00
Palombara Sabina (Roma)

Celebrazione del
56° anniversario
della Sezione del Pri

Inaugurazione della Mostra di documentazione storica
Riunione dei dirigenti repubblicani dei Comuni del comprensorio

Conclusione del
segretario nazionale
Francesco Nucara
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tratto dal sito web del
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nuvolarossa
09-10-02, 22:56
Celebrazione del 56° anniversario della sezione di Palombara Sabina

Presente il segretario nazionale on. Francesco Nucara, con il segretario regionale e amministratore nazionale del partito GianCarlo Camerucci e il responsabile del Sito Internet del Pri Pino Vita, si è svolta a Palombara Sabina, con la partecipazione di iscritti , dirigenti, cittadini e amministratori provenienti anche dai Comuni vicini come Marcellina - S. Polo dei Cavalieri - Montorio – Montelibretti - Monteflavio- Nerola - Moricone – Mentana - Guidonia, la celebrazione del 56° anniversario della fondazione della sezione di Palombara.

Ha introdotto i lavori il consigliere comunale Egidio Simeoni, mentre la relazione sull'attività dei repubblicani dal 1946 ai nostri giorni, è stata svolta da Alberto Petrocchi che è stato Sindaco del Comune e consigliere provinciale.

Petrocchi ha ripercorso le diverse fasi dell'attività dei repubblicani locali che, oltre all'impegno nel Comune,. si è caratterizzata nel campo sociale ed economico, con iniziative come la costituzione della Camera sindacale Uil e il Patronato Ital, l'impegno per la costruzione delle Case popolari e la costituzione di cooperative tra cui quella dei produttori agricoli associati che ha promosso, con risultati ancora oggi visibili, la vendita del tipico olio di oliva della zona.

Petrocchi ha concluso, sottolineando come l'attività dei repubblicani sia stata sempre svolta al servizio dei cittadini del comprensorio ed indirizzata al miglioramento delle condizioni di vita di quelle popolazioni.

Dopo l' intervento di Petrocchi, ha portato il saluto dell'amministrazione comunale, della quale fanno parte come assessori i repubblicani Egidio Simeoni e Antero Gioiosi e il consigliere indipendente Gabriele Scacchi, il sindaco di Palombara Massimo Fieramonti che si è congratulato per la manifestazione e per l'apporto continuo dei repubblicani alla vita cittadina.

Ha portato successivamente il saluto dei repubblicani del Lazio il responsabile regionale del partito GianCarlo Camerucci che ha sottolineato come sezioni "storiche" come quella di Palombara Sabina, che esprime consiglieri comunali e amministratori impegnati nella risoluzione dei problemi concreti dei cittadini, rappresenti una base sicura per la sopravvivenza ed il rilancio del partito nel Lazio e nell'intero Paese.

Ha concluso i lavori il segretario nazionale Nucara che ha ringraziato Adriano Petrocchi, i repubblicani di Palombara e dei dintorni e tutti gli intervenuti per la qualità della manifestazione che ha messo in risalto "un partito radicato nella società e ricco di una storia ancora vitale e piena di prospettive."

Nucara ha poi sottolineato come l'imminente celebrazione del 43° Congresso nazionale a Fiuggi sia l'occasione per un esame, tra quei repubblicani che hanno continuato a riconoscersi nel Pri e nel simbolo dell'Edera, del ruolo e delle proposte del Pri nella nuova fase politica che si è aperta nel Paese , dopo il tramonto dei partiti che hanno caratterizzato la prima fase della Repubblica e l'avvio del nuovo sistema elettorale maggioritario.

Questi temi- ha detto Nucara- troveranno ampio spazio nel prossimo congresso nazionale ma saranno affrontati, tenendo conto dei mutamenti avvenuti nel quadro mondiale che ,dopo l'attacco all'America e la scoperta di un terrorismo internazionale, è profondamente mutato.

Gli altri aspetti da considerare - ha continuato Nucara- sono l'instabilità e l'incertezza dei mercati internazionali e l'incapacità dell'Europa a sostituirsi agli Stati Uniti, nel ruolo di traino dell'economia mondiale. Tutti questi fattori, assieme all'obbligo di mantenere sotto controllo il debito pubblico dell'Italia, hanno condizionato negativamente l'avvio del governo Berlusconi, impegnato a rilanciare una difficile situazione finanziaria , ereditata dai precedenti governi di centro-sisnistra.

Nucara ha messo poi in evidenza i due criteri che hanno informato l' azione politico-organizzativa nella prima fase della sua segreteria: la ripresa elettorale del partito e il miglioramento delle condizioni interne, come elemento determinante per il suo rilancio. " In ambedue i campi- ha detto Nucara- sono stati raggiunti risultati positivi: le elezioni amministrative del 26 maggio scorso hanno messo in risalto che la ripresa è già cominciata. A sua volta il prossimo congresso nazionale di Fiuggi dovrà confermare che, al di là delle diverse e legittime posizioni di maggioranza e opposizione, naturali in un partito democratico, è possibile una convivenza interna che faccia progredire la crescita del PRI. L'attività e le iniziative dei repubblicani di Palombara Sabina e dell'amico Petrocchi vanno - ha concluso Nucara- in questa direzione e costituiscono un patrimonio da non disperdere".

nuvolarossa
15-12-02, 12:42
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Il meridionalismo di Compagna: Casini e La Malfa a San Macuto

Il riscatto del Sud nella cornice dello Stato unitario e nella più vasta prospettiva di una civiltà moderna e democratica europea. L’attualità del grande meridionalista repubblicano Francesco Compagna torna in una giornata di studi organizzata dall’Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno e dalla Fondazione Ugo La Malfa. Dopo il saluto introduttivo del presidente della Camera, Pierferdinando Casini, i deputati Gerardo Bianco e Giorgio La Malfa ripercorreranno le linee del pensiero e dell’opera di Compagna, il suo meridionalismo riformista ancora denso di insegnamenti in un’epoca di tentazioni antieuropee e antiunitarie. Seguiranno gli interventi dello storico della filosofia Girolamo Cotroneo, dello storico Guido Pescosolido e del professor Calogero Muscarà. Testimonianze di Emanuele Macaluso, Antonio Maccanico, Nino Novaccio e Fulvio Tessitore

PALAZZO SAN MACUTO, domani alle 10.30

nuvolarossa
12-04-03, 17:03
http://ilmessaggero.caltanet.it/img/msg4.gif
Marino: Palozzi scende in campo

MARINO (Roma) - Sancita a Marino la spaccatura del Polo con la candidatura a sindaco di Adriano Palozzi, sostenuta da Forza Italia, Udc, Partito repubblicano italiano e Nuovo Psi. Dopo la scelta di Alleanza Nazionale di riproporre alla carica di primo cittadino l'ex sindaco Fabio Desideri, voluta dai responsabili provinciali di An e non condivisa da FI e dalle altre forze politiche di centro, si è conclusa la lunga incertezza nel centro destra.
Adriano Palozzi, membro del consiglio nazionale di An, consigliere comunale per otto anni a Marino ed ex coordinatore dei Castelli Romani, ha deciso di lasciare il partito di Fini e di accettare la candidatura a sindaco proposta da FI, Udc, Pri e Nuovo Psi. In realtà Palozzi nel gennaio scorso aveva presentato ai cittadini la sua candidatura per Palazzo Colonna, espressa dal coordinamento locale della Cdl, An compresa, senza però aver avuto l'ufficialità dei vertici provinciali. Un riconoscimento che, da parte di An, non è mai venuto e che ha portato alla spaccatura del Polo ed alla candidatura per Alleanza Nazionale di Desideri.

D.Fo.

mcandry
14-04-03, 23:18
Partito Repubblicano Italiano

1 Polverini Giuseppe Impiegato
2 Alicandri Roberto Studente
3 Berrettoni Antonio Geometra
4 Brescia Gennaro Impiegato
5 Bonamoneta Maurizio Agente di commercio
6 Caprari Simona Impiegata
7 Carotenuto Luigi Artigiano
8 Cerasani Rita Insegnante
9 De Cupis Gabriele Autista
10 De Cupis Roberta Casalinga
11 Di Capua Christian Impiegato
12 Di Fraia Iuno Studente
13 Ensabella Lorenzo Commerciante
14 Filippetti Gianfranco Impiegato
15 Fracassa Franco Commerciante
16 Furina Agazio Artigiano
17 Impallara David Studente
18 Innocenti Sergio Avvocato
19 Maramieri Pier Domenico Pensionato
20 Marotta Angelo Commerciante
21 Persichella Alioskia Militare
22 Rinaldi Federico Geometra
23 Salvatori Manola Studentessa
24 Scarsella Cristian Operaio
25 Terzo Achille Imprenditore
26 Valenza Gino Imprenditore
27 Valeri Pietro Pensionato
28 Vannoli Fabio Professionista
29 Vecchiarelli Fulvio Impiegato
30 Visco Fulvio Pensionato

Ecco finalmente completa la lista del PRI al comune di Anzio.

Garibaldi
16-04-03, 10:55
Forza ragazzi !!!
datevi da fare !!!
rimboccarsi le maniche e lavorare !!!?!!?!?
Auguroni e bravo mcandry !!!

mcandry
16-04-03, 13:56
:-0p ed ora di corsa verso il traguardo ...

nuvolarossa
06-05-03, 18:50
Roma martedì 6 maggio h. 21.00
Presso il Ristorante "Il Maghetto"
Via Boccea, km. 4,800 (angolo via del Castello Porcareccio)

Incontro dei candidati repubblicani per la Provincia di Roma con il presidente Moffa

Presenti:
Mariano Leli Segretario provinciale
Giancarlo Camerucci Segretario regionale

Interviene il presidente del Pri on. Giorgio La Malfa
tratto dal sito web del
http://www.pri.it/immagini/titsx.gif (http://www.pri.it)

la_pergola2000
07-05-03, 14:35
Mille in bocca al lupo Mc Andry

mcandry
09-05-03, 00:27
Originally posted by pergola2000@yahoo.it
Mille in bocca al lupo Mc Andry

speriamo che quel giorno il lupo sia in ferie ...

Garibaldi
22-05-03, 11:20
si vede il gran lavoro che stai facendo dall'assenza sul forum !!!!!
sarebbe un'ingiustizia divina non prendere nemmeno un consigliere !!!!

nuvolarossa
27-05-03, 11:36
Definitivi provinciali 2003 - Prov. di ROMA

P.R.I. voti 9.122 pari allo 0,6%

nuvolarossa
27-05-03, 11:56
Definitivi comunali 2003 - Com. di NETTUNO (Roma)

P.R.I. voti 1.107 pari al 4,4%

nuvolarossa
27-05-03, 12:08
Definitivi comunali 2003 - Com. di FIUMICINO (Roma)

P.R.I. voti 59 pari allo 0,2%

nuvolarossa
27-05-03, 17:44
Definitivi comunali 2003 - Com. di TIVOLI (Roma)

P.R.I. voti 1.047 pari al 3.4%

nuvolarossa
27-05-03, 23:06
Definitivi comunali 2003 - Com. di MARINO (Roma)

P.R.I. voti 146 pari al 0,8%

nuvolarossa
27-05-03, 23:42
Definitivi comunali 2003 - Com. di ANZIO (Roma)

P.R.I. voti 1.307 pari al 5,7%

G. Oberdan
19-06-03, 11:31
COMUNI: NETTUNO; NOMINATA LA NUOVA GIUNTA

(ANSA) - NETTUNO (ROMA), 18 GIU - Nella nuova amministrazione comunale di Nettuno il sindaco Vittorio Marzoli (FI) ha riconfermato solo due degli assessori, modificando radicalmente la compagine precedente. Le deleghe sono state lette dallo stesso sindaco dopo il suo giuramento nella seduta consiliare che si e' svolta questa mattina. Vicesindaco e assessore alle opere pubbliche, viabilita' e trasporti Stefano Di Magno (AN) che e' stato anche eletto consigliere provinciale ed e' assessore riconfermato, con una delega piu' corposa di quella precedente che era all' ambiente. Per AN assessori anche Marcello Armocida alle politiche sociali e Alessandro Mauro al turismo, sport, spettacolo, ambiente e protezione civile, anche lui riconfermato dalla precedente amministrazione. Rappresentano FI l' ex capogruppo Gabriele Perticoni al quale sono stati affidati urbanistica, assetto del territorio ed edilizia privata; Angelo Mascia agli affari generali, personale, informatizzazione, demanio, politiche del lavoro. Si aggiunge nell'area di FI l' esterno Ettore Cuccillato, assessore alla pubblica istruzione e cultura. Gianni Cancelli (Udc) e' l' assessore alle Finanze, bilancio e patrimonio, Vincenzo Guidi (Pri) alle attivita' produttive. Nessuna donna in giunta, mentre nella precedente ce n'erano due. Il sindaco nelle linee programmatiche ha parlato di nuovo piano regolatore, sistemazione della viabilita' esterna e interna alla citta', rilancio della cultura e del turismo, revisione della convenzione con la 'Nettuno Servizi', la societa' mista pubblico-privato per l' esazione dei tributi comunali, tutela delle aree verdi, attenzione alla politica delle entrate.

mcandry
19-06-03, 18:52
ve l'avevo detto che ci sarebbero state liete sorprese no?

nuvolarossa
19-06-03, 19:46
FRASCATI (Roma) - 19/20 giugno
Auditorium Scuderie Aldobrandini

USPI XVII Congresso Nazionale

"Stampa Periodica: il futuro...dalla storia"

Intervengono:
Dr. Giancarlo Tartaglia Direttore FNSI
On. Francesco Nucara Segretario P.R.I.
tratto dal sito web del
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif (http://www.pri.it)

nuvolarossa
05-08-03, 21:01
La sezione di Palombara celebra i 56 anni della sua storia

PALOMBARA SABINA (Roma) - Era stato annunciato in un manifesto del marzo dello scorso anno che il Direttivo della sezione di Palombara Sabina (Roma) stava ormai completando la raccolta della documentazione storica delle più significative battaglie sostenute dai repubblicani con forze politiche alleate nel corso dei 56 anni di attività politica e amministrativa ai vari livelli istituzionali.

La quantità di documentazione raccolta è stata superiore alle aspettative, e tale da poter essere esposta in una mostra itinerante che ripercorre le tappe più significative e interessanti dell'impegno repubblicano di quasi sessanta anni al servizio della propria cittadina.

In un volantino sono sintetizzati i resoconti cronologici dell'attività svolta nei vari organismi istituzionali con i propri rappresentanti, le iniziative sociali, le feste dell'Edera, l'azione svolta nel campo della Sanità e per il parco dei Monti Lucretili.

In un volume sono riportati i resoconti degli organismi amministrativi.

tratto dal sito web
http://www.pri.it

nuvolarossa
17-10-03, 19:05
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Filippo Fonzi nominato coordinatore della sezione

MONTEFIASCONE (Viterbo) - Mercoledì 15 ottobre il responsabile provinciale del Pri di Viterbo e consigliere nazionale Ciro Polidori, nell'ambito delle iniziative per il consolidamento e il rilancio del Partito nel Viterbese, ha incontrato nella cittadina di Montefiascone un nutrito gruppo di vecchi e nuovi amici, che si sono ritrovati grazie ai buoni risultati del lavoro svolto da Filippo Fonzi. In un costruttivo scambio di idee è stata espressa la unanime volontà di svolgere, nel più breve tempo possibile, tutte le iniziative necessarie per ricostituire la locale sezione, che fino a un recente passato, ha operato con merito e unanime riconoscimento per la crescita e lo sviluppo di Montefiascone. Polidori ha affidato a Filippo Fonzi le funzioni di coordinatore provvisorio del P.R.I., in attesa degli adempimenti statutari per il riconoscimento della sezione e la nomina del segretario.

mcandry
18-10-03, 01:39
“Siamo amareggiati, ci aspettavamo maggiore sensibilità e rispetto dal sindaco De Angelis e da tutta la coalizione di centro-destra”. Sono delusi i Repubblicani di Anzio per il trattamento che hanno ricevuto dopo le ultime elezioni. “Nelle riunioni che hanno preceduto le ultime amministrative – ci spiega il responsabile del Pri di Anzio, Roberto Alicandri – ci era stato garantito che qualunque fosse stato il nostro risultato elettorale, in caso di vittoria della coalizione avremmo comunque fatto parte del direttivo politico composto pareteticamente da tutti i partiti della coalizione. E non solo: ci era stata garantita anche una visibilità all’interno delle commissioni. Invece dopo le elezioni non abbiamo più sentito né il sindaco né altri esponenti dell’attuale amministrazione”. Il nodo della questione sta naturalmente nel risultato elettorale ottenuto dal Pri: il 3%, in virtù di circa 600 voti, non è infatti servito a ottenere un consigliere comunale, così che la maggioranza si è “dimenticata” di questo “pezzo” di coalizione. “Ovviamente se avessimo ottenuto un consigliere il discorso sarebbe stato diverso – continua Alicandri – perché avremmo avuto diritto anche a un assessorato. Ma comunque non si tratta di un discorso di poltrone. Ci eravamo presentati alle elezioni per rilanciare il partito dopo anni molto difficili. Penso che il risultato del 3%, dopo un periodo in cui la sezione di Anzio era stata in grande difficoltà, sia stato un risultato più che buono. A questo dovevano far seguito altri fatti, come la collaborazione alle attività dell’amministrazione, che avrebbero contribuito ulteriormente alla rinascita del Pri anziate. Ora i nostri sforzi rischiano di essere vani per colpe non nostre, ma di quella stessa coalizione che abbiamo appoggiato e che ha beneficiato dei nostri voti, del nostro impegno e delle nostre idee”. A questo punto, qual è il futuro dei Repubblicani ad Anzio? “Difficile dirlo – risponde Alicandri – ci piacerebbe costituire un laboratorio politico di forze laiche, ispirato alla tradizione liberaldemocratica europea.”. Parlando di Pri, non può mancare un ricordo al sindaco Giulio D’Amico, recentemente scomparso. “Colgo l’occasione per rivolgere le più sentite condoglianze alla famiglia da parte di tutti i Repubblicani di Anzio e Nettuno. Per noi è sempre stato un punto di riferimento, e credo che lo sia stato anche per tutta la città di Anzio, perché amministratori come lui non ci sono stati più”.

nuvolarossa
30-01-04, 22:59
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Ariccia (Rm): celebrazione Repubblica Romana

ARICCIA (Roma) - Nella ricorrenza del 9 febbraio 1849, Costituzione della Repubblica Romana, i repubblicani di Ariccia (Roma), come da lunga e ormai consolidata tradizione, ricordano l'avvenimento, non mancando di riaffermare che il pensiero mazziniano è più che mai attuale per essere di stimolo e di supporto ad ogni iniziativa sociale, politica ed economica diretta a migliorare lo sviluppo del paese.

I Repubblicani dei Castelli Romani si ritroveranno ad Ariccia lunedì 9 febbraio alle ore 18,30 presso l'esercizio pubblico "Fori Porta" in via A. Chigi 16, dove alla cerimonia commemorativa seguirà il tradizionale incontro conviviale. (Le adesioni si raccolgono presso il segretario della sezione 06/9332227).

nuvolarossa
05-02-04, 15:45
Elezioni provinciali, il Pri corre da solo

RIETI - La segreteria provinciale del Pri di Rieti ha definito nei giorni scorsi
la propria linea in vista delle elezioni provinciali, annunciando di voler
”correre” da sola, sia pure aderendo alla Casa delle Libertà. Nel corso
dei lavori, i Repubblicani di Rieti hanno eletto un comitato d
coordinamento che avrà il compito d concludere l’accordo con i partiti
della coalizione e di definire le candidature nei collegi provinciali.

Il comitato è costituito da Marco Giovannelli, Lamberto Proietti, Albertino
Roselli, Elenio Santoprete, Antonio Spadoni e Raffaella Traversari, sarà
coordinato da David Festuccia che verrà affiancato da Ettore Saletti,
attuale assessore ai Servizi sociali del Comune di Rieti.

nuvolarossa
18-02-04, 20:52
Civitavecchia: la riunione del consiglio per la centrale/Tensione in aula. Solidarietà al sindaco De Sio e alla maggioranza

Pri: non vanno ricercati capri espiatori

CIVITAVECCHIA (Roma) - A Civitavecchia la riunione del consiglio comunale, tenuto mercoledì u.s. e convocato su richiesta delle opposizioni per l'esame della situazione relativa ai problemi della Centrale a carbone è stata caratterizzata da un clima di tensione che non ha consentito il confronto tra maggioranza e opposizione. Infatti la presenza di "contestatori professionali", fatti venire da fuori Civitavecchia, ha reso incandescente il clima del consiglio ed ha impedito il normale confronto dialettico e l'esame dei problemi. Il sindaco, gli assessori e i consiglieri di maggioranza presi di mira dai conseguenti atti intimidatori sono stati costretti ad allontanarsi dall'aula consiliare "Pucci", scortati dalle forze dell'ordine.

Il Pri, nell'esprimere piena solidarietà al Sindaco Alessio De Sio, agli assessori e ai consiglieri di maggioranza, condanna il metodo intimidatorio cui è ricorsa l'opposizione, che stravolgendo il ruolo delle istituzioni, ha finito per alimentare un clima di violenza che ha reso più difficile l'esame dei problemi sul tappeto.

A giudizio del Pri, invece, questi problemi meritano un esame attento ed equilibrato per i quali non vanno ricercati "capri espiatori" contro cui scagliarsi ma vanno definite soluzioni realistiche e possibili per la riconversione della Centrale Enel, sulla quale la maggioranza ha espresso la propria valutazione.

Sono questi i temi su cui il Pri, che solo di recente è entrato a fare parte della maggioranza, vuole misurarsi anche con l'opposizione in maniera da trovare soluzioni ai problemi sul tappeto e, prima di tutto, quello della difesa dei posti di lavoro, in un quadro di rispetto dei valori ambientali e sulla base dei pareri del Comitato Scientifico a tutela della salute pubblica.

Pasquale Lionetti
coordinatore provinciale del Pri
litorale Nord

nuvolarossa
04-03-04, 20:37
Costituito a Roma il Circolo Fgr "IX Febbraio 1849"

Nella giornata di Mercoledì 2 Marzo si è formalmente costituito in Roma il Circolo FGR "IX Febbraio 1849". Nel corso della riunione il Circolo ha nominato suo Segretario Riccardo Masini, mentre all'incarico di Tesoriere è stato eletto Simone Ascoli. Nel suo discorso di accettazione, il neosegretario ha ringraziato gli iscritti romani per l'intenso lavoro che ha portato alla fondazione del Circolo già dopo poche settimane e ha ricordato i principali impegni che attendono la FGR di Roma in vista delle prossime attività politiche.

nuvolarossa
27-05-04, 10:59
Arriva Sgarbi per sostenere Cicchetti e Saletti

TERNI - Il taccuino elettorale di oggi prevede l’arrivo alle 17,30 al Circolo di
lettura di Vittorio Sgarbi che parteciperà alla manifestazione della lista
Pri-i Liberal Sgarbi che appoggia la candidatura alla presidenza della
Provincia di Antonio Cicchetti . Oltre a Sgarbi, ci saranno Ettore Saletti
, unico candidato reatino alle elezioni europee, Antonio Cicchetti e David
Festuccia , candidato al Consiglio provinciale nei collegii Rieti 2 e 6.
Nell’occasione saranno presentati i candidati al Consiglio provinciale
della lista Pri-i Liberal Sgarbi.
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/ZEROPERIFERIA.mid

http://www.nuvolarossa.org/modules/newbb_plus/cache/attachments/5_1082055128.gif

mcandry
04-06-04, 00:56
Una delegazione del Partito repubblicano italiano, composta dall'on. Giorgio Medri, Giancarlo Camerucci, segretario regionale del Lazio, Pino Vita, responsabile Enti locali, Mariano Leli, segretario provinciale di Roma e Sergio Ferretti, presidente del Consiglio comunale di Grottaferrata, ha reso omaggio ieri al Cimitero di Nettuno ai militari americani caduti per la libertà del popolo italiano.

tratto dal sito www.pri.it

mcandry
04-06-04, 01:02
ovviamente alla riunione erano presenti anche il responsabile della minoranza della provincia di Roma, Roberto Alicandri, e il candidato alle elezioni europee Iole Graniti.


ovviamente ci si è guardati bene dallo scriverlo...

nuvolarossa
08-07-04, 18:46
Roma: lo scioglimento del consiglio comunale di Grottaferrata/Esaurita l'alleanza di centrosinistra guidata dal repubblicano Angelo Viticchiè

Il rimpianto del sindaco per ciò che non si è fatto

Il 21 giugno dopo un secondo infruttuoso tentativo di approvare il bilancio 2004 del comune di Grottaferrata (Roma), nei termini perentori assegnati dalla Prefettura al Consiglio Comunale , si è esaurita l'esperienza, durata oltre quattro anni, della giunta di centro sinistra eletta nella primavera 2000 e guidata dal repubblicano Angelo Viticchiè.

La giunta che sin dal settembre 2002 a causa di alcune "fughe" poteva contare solo su una maggioranza di 11 a 10, è stata messa definitivamente in crisi dall'uscita dalla maggioranza della Margherita nel febbraio scorso, e da interessi corporativi legati alla variante di piano regolatore in procinto di approvazione.

Questa situazione ha determinato la nomina di un commissario ad acta per l'approvazione del bilancio e la nomina il 25 giugno del Commissario da parte della Prefettura di Roma nella persona del Dott. Claudio Palomba, in sostituzione degli organi sospesi ai sensi dell'articolo 142 comma 2 del DPR 267/2000.

Il Sindaco uscente Angelo Viticchiè ha voluto indirizzare ai cittadini il proprio saluto e il proprio ringraziamento, non privo di "messaggi" e spunti polemici attraverso un manifesto e la distribuzione di un volantino :

"Cari cittadini, come sapete si è concluso il percorso dell'amministrazione da me presieduta.

Desidero ringraziare i dipendenti comunali per il loro lavoro, i membri di Giunta, i Consiglieri e i partiti che fino all'ultimo mi hanno sostenuto, con onestà e fedeltà, in un cammino di indicibile difficoltà.

Desidero ringraziare tutta la città che mi è stata vicino sempre, comprendendo in ogni momento, e questo mi ha molto colpito, che il lavoro svolto in questi quattro anni era esclusivamente dedicato ai cittadini con l'entusiasmo e l'amore del primo giorno senza cedere mai.

E' sufficiente camminare per la città ed osservare i cantieri e le opere pubbliche in atto per rendersi conto del lavoro che abbiamo prodotto.

Abbiamo fatto rifiorire la città, non solo nell'arredo urbano, ma nei nuovi progetti per l'infanzia, nelle innovazioni informatiche, nel nuovo modo di amministrare, nel nuovo modo di rapportarci coi cittadini, nei valori nuovi della democrazia e della partecipazione e, di questo ne sono orgoglioso.

A fronte di tante parole, spesso pretestuose e fuori luogo, il cammino amministrativo, quello della soluzione dei problemi della città, è stato sempre chiaro e rispettato con umiltà e dedizione spesso dovendo mediare tra insipienza ed arroganza. Abbiamo fatto l'esatto contrario di quello che dice, con il solito linguaggio indecoroso, l'ultimo manifesto della casa dalle troppe libertà : siamo stati attaccati ai problemi del paese come non succedeva da anni.

Era inevitabile lo scontro con quanto di vecchio abbiamo incontrato, ed è stato uno scontro durissimo che ha raggiunto il suo culmine con la variante di piano regolatore ed i patti territoriali; ambedue questi problemi, di fronte ai quali non abbiamo accettato ricatti di alcun genere, sono la causa della caduta della nostra amministrazione.

Si è creata una netta frattura fra chi voleva dare, anche attraverso qualche piccolo sacrificio di tutti, un nuovo futuro sostenibile della città e chi, invece, nella più totale inattualità del piano regolatore vigente voleva continuare a giocare con il paese come è abituato a fare da anni.

Si è fatta quindi chiarezza politica, ed a Grottaferrata era ormai necessario che ciò accadesse.

Il mio grande dispiacere è per l'Abbazia e la sua comunità monastica che non meritano certamente di vivere l'evento del Millenario della fondazione, il prossimo 26 settembre, senza l'amministrazione in carica.

All'Archimandrita ed a tutti i monaci va il mio più sincero augurio affinché le celebrazioni possano portare ciò che essi desiderano. Soltanto per la città e per l'Abbazia ho cercato sino all'ultimo di trovare una soluzione che scongiurasse la srisi.

Per concludere, posso dirvi che da un punto di vista umano è stata una esperienza utile che mi ha arricchito, che mi ha fatto battere tutti i record di pazienza, e che, però, mi ha fatto conoscere tanti problemi sommersi e spesso vissuti con grande dignità : problemi individuali, familiari, alloggiativi, che mi hanno molto toccato. Non pensavo veramente potesse esserci una statistica di problematicità sociale così alta in un paese come il nostro.

Rapportare quindi, questi problemi veri, con quelli stupidi e pretestuosi di molti uomini ben vestiti ma, piccoli e avidi di potere e di visibilità, è stata la parte più angosciante del mio lavoro".

s. f.

nuvolarossa
21-09-04, 19:42
Partito Repubblicano: Simona Sassara nuova coordinatrice

VITERBO - Il partito Repubblicano riorganizza la sua presenza in città e nel
territorio.
Risorto da poco tempo e inseritosi nella Casa delle libertà, l’Edera punta
adesso all’organizzazione di una struttura stabile di riferimento. Così,
dopo la rappresentanza affidata provvisoriamente a Carmine Scandale, il
coordinatore provinciale, Pasquale Lionetti, ha affidato il compito di
coordinatore locale a Simona Sassara. Ma anche il suo non sarà un mandato
a lunghissima scadenza.
Il compito della Sassara sarà infatti - oltre a quello istituzionale di
rappresentare il partito nella maggioranza - di organizzare il
tesseramento per il 2004. Una volta conclusa questa fase sarà convocata
l’assemblea degli iscritti e si svolgeranno le elezioni per attribuire gli
incarichi sociali.

nuvolarossa
24-09-04, 12:05
Veiano (Vt): due consiglieri comunali aderiscono al Pri

Pubblichiamo la lettera dei due consiglieri comunali di Veiano (Vt) che aderiscono al Pri.

VEIANO (Viterbo) - "La nostra scelta di aderire al PRI è motivata oltrechè dalla serietà dimostrata nell'azione politica dall'attuale vertice del Partito e ci riferiamo in particolare al Presidente Giorgio La Malfa e al Segretario Nazionale Francesco Nucara, soprattutto per l'ispirazione liberale e la tradizione di un partito risorgimentale e laico che non si è fermato a Mazzini, ma che è andato ben oltre, con uomini come Giovanni Conte, Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini per citarne solo alcuni. Uomini di altissimo profilo e alto senso dello Stato, il cui contributo al miglioramento della nostra Italia è scritto su tutti i saggi di storia della nostra Repubblica. Riteniamo pur nel nostro piccolo - e ci impegneremo nell'azione politica con tutte le nostre energie - di poter dare un utile contributo per il miglioramento e la soluzione delle tante problematiche presenti nel territorio del nostro Comune costituendoci come Gruppo Consiliare del Partito Repubblicano Italiano, uniformandoci anche attraverso il tesseramento a quei principi ispiratori e comportamentali che sono il vanto e la tradizione dei nuovi amici repubblicani della provincia Viterbese. Siamo inoltre convinti - per citare L'On La Malfa "che i grandi sistemi democratici progrediscono per il lievito delle idee, e che le idee sono in genere un patrimonio delle minoranze". Il nostro impegno nel PRI sarà totale e siamo sicuri sarà apprezzato.

Cogliamo l'occasione per dare un saluto ai dirigenti del PRI, ai militanti e soprattutto a tutti i simpatizzanti, nei confronti del quali ci mettiamo sin da oggi a disposizione, con umiltà serietà e dedizione"

Consigliere Comunale Caterino Donati
Consigliere Comunale Gianni Donati

nuvolarossa
27-09-04, 19:30
Civitavecchia: Simona Sassara nuova coordinatrice del Pri

Il Partito Repubblicano riorganizza la sua presenza, già da alcuni mesi operativa e incisiva nel comune di Civitavecchia e nel territorio.

Il Partito, che in pochi mesi si è inserito nella maggioranza di centro destra che governa la città, punta adesso a costituire una struttura stabile di riferimento per tutti i cittadini dell'area e per le altre forze politiche.

In tale direzione, dopo la rappresentanza affidata finora a Carmine Scandale al quale va il ringraziamento di tutti gli amici, succede nell'incarico Simona Sassara che ha ricevuto l'investitura per il delicato incarico dalle mani del coordinatore provinciale dell'area nord Pasquale Lionetti.

Il compito di Simona Sassara sarà particolarmente impegnativo e delicato, perché oltre a tenere la rappresentanza del Partito nella maggioranza, dovrà organizzare il tesseramento per l'anno 2004, che sarà propedeutico per la partecipazione al congresso nazionale già indetto per l'inizio del 2005 e per il congresso provinciale e regionale, che si terranno a seguire. Senza considerare, non ultimo, che l'assemblea dei nuovi iscritti, avrà valenza costituente per l'attribuzione formale delle cariche sociali, che costituiranno gli organi eletti nei termini statutari ; non dimenticando che tra i primi appuntamenti si dovrà cominciare a guardare alle elezioni regionali di primavera.

nuvolarossa
06-10-04, 22:04
Tor San Lorenzo (Ardea): inaugurata nuova sezione intestata a "Ugo La Malfa"

ARDEA (Roma) - Su iniziativa del prof. Avv, Salvatore Di Carlo è stata aperta nel quartiere Tor San Lorenzo di Ardea una nuova sezione del Pri intestata a Ugo La Malfa e composta da una rilevante numero di iscritti che intendono impegnarsi nell'attività politica cittadina e contribuire al rafforzamento del partito dell'Edera nella capitale.

Alla base dell'attività politica organizzativa della nuova sezione particolare attenzione sarà dedicato alle attività che possono contribuire a migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso un potenziamento dei servizi di base, per cui la sezione oltre ad affrontare i tradizionali temi programmatici e politici tipici della cultura repubblicana, si impegnerà sullasoluzione dei problemi sociali. La sezione è stata inaugurata alla presenza del segretario provinciale Mariano Leli.

mcandry
06-10-04, 22:11
pensate che il sottoscritto abita a pochissimi kilometri da ardea, e alle ultime elezioni europee gli unici voti arrivati alla lista pri-liberal sono stati di sgarbi e del candidato di minoranza graniti...

scommetto però che tutta la sezione sarà con la maggioranza del partito...

che si stia avvicinando il congresso nazionale???

:fru

mcandry
07-10-04, 20:23
lettera inviata alla Voce Repubblicana:

Alcune cose sono accadute dall’articolo che il segretario Nucara ha scritto e che è casualmente è apparso sulla Voce Repubblicana in occasione della riunione che la sezione di San Pietro in Vincoli ha organizzato sul tema: “I Repubblicani fuori dal centro-destra” e alla quale la sottoscritta ha partecipato.
E proprio alla luce dell’ultima riunione della Direzione Nazionale e di alcuni comunicati di direzioni regionali piuttosto influenti mi sono sentita di intervenire in questa querelle.
Ancora oggi non mi riesco a spiegare come si predichi la concordia nel partito e poi ci si impegni a definire la dirigenza di “Riscossa” come cattivi maestri di cui il PRI non ha più bisogno. Ma su questa evidente discrasia che proprio non riesco a capire e a concepire, non voglio dilungarmi, ma sulla collocazione del partito, questo si, voglio fare un’analisi.
Dopo aver letto e riletto le conclusioni a cui è giunta la DN, non ho potuto fare a meno di domandarmi se un tale intervento non fosse degno di un partito che con la maggioranza di governo non avesse nulla a che fare e che anzi, fosse criticamente all’opposizione. Senonchè, in questo clima si è inserito anche l’intervento della direzione calabrese che ha puntualizzato i pessimi rapporti con il centro-destra palesando così la possibilità tuttalpiù che remota di correre al di fuori della “Casa delle libertà”.
A questo punto mi sono resa conto che il partito, forse, non avrà bisogno di cattivi insegnanti, ma di chi faccia politica tenendo strettamente il timone, questo ci certo si. Infatti, oltre alla mancanza di proposizione e di posizione politica, che l’amico Savoldi, giustamente, ha sottolineato e che alla luce anche di questi fatti è innegabile, sta latitando anche la coerenza di chi propugna come inevitabile la collocazione attuale e poi, non fa altro che criticare ogni intervento di politica economica di questo governo.
Quindi mi chiedo, di certo in modo retorico, se non sia giunto il momento, prima che sia troppo tardi, di uscire definitivamente da questo raggruppamento che al suo interno ha un Ministro della Repubblica che, tramite un manifesto di dubbio gusto, ha inteso paragonare il comitato referendario per l’abolizione di una legge antilaica ed oscurantista come quella sulla fecondazione assistita, ai nazisti.

Iole Graniti
Consigliere Nazionale
“Riscossa per l’Autonomia repubblicana”
PRI

mcandry
13-10-04, 11:13
È un sentimento di duplice forma quello che la notizia del voto di sfiducia al Commissario europeo Bottiglione ha creato nel mio animo. Infatti se da una parte non posso restare indifferente al grave danno di immagine e di rappresentatività che questo evento causa al nostro paese, dall’altra non posso che essere lieta di vedere come un’istituzione come quella europea tiene in grande considerazione i valor laici che in Italia vengono puntualmente osteggiati e perseguitati; e che, di certo, l’on. Bottiglione non rappresenta e che, anzi, come non ha mancato di sottolineare nel suo discorso di presentazione, intendere combattere con fondamentalistica inquisizione.
Diciamoci la verità, se cerchiamo di guardare oltre il nostro piccolo interesse personale, intendendolo come quello del nostro Governo, non possiamo che essere sollevati dal fatto di trovare una comunità europea così attenta ai diritti che la classe politica cattolica e clericale proprio non riesce a voler tutelare. Difatti questa sconfitta politica dell’on. Bottiglione, dell’ UDC, del Governo e delle lobby cattoliche, non può che rafforzare in noi la certezza che l’Unione Europea è intenzionata ad andare avanti nella tutela dei diritti delle coppie di fatto, delle unioni omosessuali e della ricerca scientifica tout court.
Cose queste che ci consentono di sperare di poter tornare protagonisti nella politica italiana così come in quella europea, consapevoli che la nostra matrice laica e liberaldemocratica ha un futuro certo in Europa e una sponda importante in tutti quei partiti liberali delle democrazie continentali, che sono riuscite, ben prima di noi, a scrollarsi di dosso il cieco clericalismo di fondo.
Questo certamente non potrà però accadere se il PRI rimarrà ancora incatenato a questa maggioranza che incarna tutto di quanto più negativo c’è nella tradizione della politica cattolica conservatrice. Ancora una volta, mi trovo quindi ad esortare l’uscita del Partito Repubblicano da questa alleanza contro natura ed ad auspicare la creazione di una casa laica liberaldemocratica, alleata con il centro sinistra, per consentire a questo paese di uscire dal pantano in cui il berlusconismo ci ha condotti.
Questa resta l’ultima possibilità per immaginare un panorama politico, in un’era post Berlusconi, dove tra i partiti moderati torni a trovare spazio lo storico partito dell’Edera con le sue tradizioni e i suoi obiettivi di progresso sociale di forte impronta laica.


Iole Graniti
Consigliere Nazionale PRI
“Riscossa”

Anita
13-10-04, 13:52
...

Golia
13-10-04, 15:32
La legge sulla fecondazione artificiale è una delle tante vergogne pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dall'opposizione.

E' giunta l'ora che le leggi tornino a farle gli esponenti della Casa delle Libertà.

barney (POL)
13-10-04, 17:58
...

nuvolarossa
13-10-04, 18:43
Sul caso Buttiglione

Un filo sottile, ma niente affatto fragile, collega il milione di firme raccolte dal comitato referendario per la modifica della legge sulla procreazione medicalmente assistita con la bocciatura di Bottiglione davanti alla Commissione Libertà del Parlamento Europeo. Il milione dei cittadini che si sono recati ai banchetti per firmare la richiesta di referendum, e scrivo sulla base dell’esperienza personale, non è composto da un blocco socialmente, ideologicamente e politicamente omogeneo. Così come operai hanno firmato accanto ad affermati professionisti, militanti di Forza Italia e AN insieme ad iscritti ai DS, credenti e agnostici dichiarati, altrettanto composita è la rappresentanza dei parlamentari europei che hanno bocciato il ministro Bottiglione. Si è fatta un po’ di dietrologia, la lobby gay, la presenza di un pregiudizio nei confronti dell’Italia, il residuo del pregiudizio di una Europa protestante che vincolata ancora allo stereotipo Roma- Babilonia, trasposizione a Bruxelles delle contrapposizioni politiche nostrane, e così via. E’ innegabile che tutte queste ragioni hanno avuto la loro influenza, ma ciò che è stato dirimente è che il ministro italiano, prima ancora di presentarsi come garante del pluralismo etico, ha inteso rivendicare, con una ostinazione al limite della provocazione, la propria identità religiosa. Ovviamente non si tratta di sindacare le opinioni religiose o ideologiche di qualcuno, ma di valutare fino a che punto, in chi viene eletto responsabilità di alto livello, quelle convinzioni si tramutino in discriminazione verso altre convinzioni. La libertà di coscienza del politico si esplica non nel privilegiare la propria libertà di coscienza, ma la libertà di coscienza di tutti. E l’ingerenza della Chiesa negli affari, specialmente nel nostro Paese, ha una tradizione che non è sempre priva di ombre. E qui il discorso di Buttiglione si riallaccia al tema referendario. Se non è in discussione la potestà della Chiesa di indicare a credenti e non credenti il proprio magistero, deve essere altresì non in discussione per credenti e non credenti la possibilità di non seguire le indicazioni del magistero.

Esiste oggettivamente il pericolo che il referendum possa dividere il Paese, spaccando anche i difficili equilibri politici che faticosamente si compongono all’interno dei poli di centro destra e centro sinistra, e non è casuale che un dottor sottile come Giuliano Amato si sia messo al lavoro per la riedizione della legge 40/2004 che possa contare su un vasto schieramento parlamentare. E’auspicabile che questo avvenga, per le ragioni dette sopra, ma non può avvenire al ribasso, cioè con qualche ritocco di facciata, ma ai piani alti della mediazione politica. Nel 1929, quando il Senato, in cui nonostante il fascismo esistevano ancora voci libere, fu chiamato a pronunciarsi sui Patti Lateranensi, che sancivano la riconciliazione fra Stato e Chiesa, Benedetto Croce intervenne dicendo che se qualcuno reputava che Parigi valeva una messa, e si riferiva ad Enrico IV, che per conquistare la corona di Francia abiurò la fede ugonotta, vi è anche chi pensa che nessuna Parigi vale una messa, perché l’andare o non andare a messa è un affare di coscienza e non una convenienza.
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tratto dal Gruppo "I Repubblicani"
http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/

nuvolarossa
14-10-04, 18:54
Lazio: decisa la presentazione della lista Pri alle prossime elezioni regionali collegata a Storace

Il responsabile regionale del Pri del Lazio Gian Carlo Camerucci ha riunito i responsabili provinciali di Roma, Latina, Rieti Viterbo e Frosinone e dell'Unione comunale romana che avranno il compito di impostare il programma delle proposte repubblicane in vista delle prossime elezioni regionali e curare la composizione della lista dell'Edera per le prossime elezioni regionali.

Particolare attenzione sarà dedicata al rafforzamento organizzativo del partito in tutte le province, mantenendo quel carattere di partito laico e aperto agli apporti del mondo del lavoro, delle professioni e della cultura.

I responsabili hanno anche ascoltato una relazione del responsabile regionale sull'incontro avuto, assieme agli altri partiti della Cdl, con il presidente della Regione Storace che guiderà la coalizione di centro-destra alle prossime elezioni.

nuvolarossa
23-11-04, 20:26
Fiuggi: l’Edera ritiene ormai superata la coalizione di centrosinistra/Chioccarello: sottoscritta un’intesa politica con i rappresentanti del Nuovo Psi e dell’Udc

Patto di solidarietà che può essere allargato

FIUGGI (Frosinone) - "L’UDC, il Nuovo PSI, il PRI valutano che le coalizioni del Centro/sinistra, e della Salviamo Fiuggi che si sono succedute alla guida della città sono ormai superate agli occhi dell’opinione pubblica. Pertanto l’UDC, il Nuovo PSI, e il PRI di Fiuggi sono giunti alla determinazione di costituire un comitato civico che nei prossimi giorni, assumerà tutte le iniziative utili all’allargamento della lista civica a tutte le componenti cittadine interessate."

In proposito il Pri di Fiuggi, rappresentato da Claudio Chioccarello, ha diffuso il seguente comunicato:

"Coerentemente con quanto sostenuto in questi mesi abbiamo sottoscritto un’intesa politica con l’UDC e il Nuovo PSI. Non è un caso, che tre tradizioni culturali, come quella cattolica, quella socialista, e quella repubblicana, abbiano deciso di rinnovare a Fiuggi, e per Fiuggi il vincolo della solidarietà politica. Per i repubblicani, questo accordo ha un significato particolare: Dopo 11 anni, torniamo a far parte di una coalizione: Cercheremo di portare con lealtà e determinazione il nostro contributo, affinché questo patto di solidarietà possa ampliarsi ad altre componenti cittadine. Questa alleanza, impedirà che quella parte dell’elettorato che attualmente non si riconosce nella destra e nella sinistra, sia costretto a non votare, o ad andare alle urne "turandosi il naso". Il programma, e il candidato a Sindaco, saranno definiti quando sarà completata la composizione della coalizione.

Infatti nessuno, dovrà essere l’ospite inatteso, o l’ultimo arrivato, la coalizione dovrà essere la casa comune di tutti i cittadini che vi aderiranno, anche dopo la campagna elettorale.

E’ un impegno, che viste le precedenti esperienze, prendiamo con chiarezza, con i nostri sostenitori. Riteniamo che in un sistema elettorale maggioritario, nel quale al Sindaco eletto vengono conferiti eccessivi poteri decisionali, la solidarietà politica sia imprescindibile dalla partecipazione dei cittadini alla vita democratica, e alla vigilanza sull’attività amministrativa".

nuvolarossa
26-11-04, 20:41
Regione Lazio: inaugurata a Roma da Storace la sede del Comitato elettorale/Presenti tutti i responsabili regionali delle forze politiche della CdL. Per i repubblicani Giancarlo Camerucci

Sottolineato dal Presidente il ruolo del Pri nella coalizione

Francesco Storace ha dato il via alla sua campagna elettorale per le elezioni regionali con l’inaugurazione, il 25 novembre, della sede del suo comitato elettorale in via del Commercio a Roma, nel quartiere Ostiense. Al taglio del nastro erano presenti tutti i leader regionali dei partiti che appoggiano la candidatura del governatore uscente. All’incontro ha partecipato Giancarlo Camerucci responsabile del Partito Repubblicano Italiano del Lazio accompagnato da una delegazione di iscritti. Il comitato elettorale di Storace è ospitato su due piani di un edificio di 1500 metri quadri, un ex magazzino dei Mercati Generali, restaurato nel tempo record di 40 giorni. Nella sede di via del Commercio sono disponibili una sala convegni, un call center con 12 postazioni, una sala stampa e un’area destinata ai singoli partiti della coalizione. Nel corso dell’incontro sono intervenuti, oltre al Presidente della Regione Lazio Francesco Storace, anche il rappresentante del Pri Giancarlo Camerucci.

Riportiamo Il testo del saluto del responsabile del Pri del Lazio Giancarlo Camerucci.

"Ringrazio tutti i rappresentanti della coalizione, il Presidente della Regione Lazio Storace di aver inaugurato la collaborazione regionale con il Partito Repubblicano Italiano come nuova forza politica della coalizione che sarà chiamata al voto per rinnovare la Presidenza, la Giunta regionale e l’assemblea. E’ la prima volta che i repubblicani collaborano nella campagna elettorale regionale con il Presidente Storace. Abbiamo già lavorato insieme alla Casa delle Libertà in occasione delle elezioni provinciali e ci sentiamo ormai integrati nella politica di questa coalizione. Il rapporto che si è creato con gli alleati e con il Presidente Storace è positivo perché è basato su un reale vincolo democratico. Ogni forza politica della coalizione non viene valutata solo per il proprio peso elettorale, ma anche per la propria storia, per quello che può dare, per quello che è. I repubblicani valutano questo stato di cose come un fattore positivo. Infatti, è stato il Presidente Storace che ha invitato al tavolo dell’alleanza i repubblicani e ha chiesto esplicitamente al Pri di collaborare con la CdL. I repubblicani si impegneranno per conseguire il migliore risultato possibile per la propria forza e per la coalizione. La figura del Presidente Storace raccoglie in sé la sintesi di tutte le forze politiche della coalizione e garantisce la massima trasparenza per tutte le forze della coalizione. Ringrazio il Presidente e la coalizione di aver stabilito questo rapporto tra alleati, che prelude ad un ottimo risultato in vista della prova alla quale siamo chiamati come coalizione democratica. Vi ringrazio".

A seguire l’intervento del presidente della Regione Storace.

"Vi ringrazio per essere venuti qui così numerosi. Vedo che c’è tanta gente. Ci scusiamo per avervi scomodati a quest’ora, in orario inconsueto. Ci tenevamo a far partire questa struttura. Quella che ci ospita è la casa della coalizione che sosterrà la mia candidatura per i prossimi cinque anni di Governo regionale. In ogni stanza, ogni forza politica avrà una sua piccola sede. Ringrazio gli amici presenti in questa occasione. Volevo salutare per primo l’amico Giancarlo Camerucci del Partito Repubblicano Italiano. Ritengo questa presenza importante. Nel 2000 i repubblicani non stavano con il nostro schieramento. Quindi voglio ringraziare il Pri e lo voglio fare anche a nome di tutti i presenti e qui ci vuole un applauso (…). Chi ha avuto modo di visitare la nostra struttura ha constatato che ci sono sette sedi per altrettante liste che hanno già cominciato la propria propaganda a mio sostegno. Mi riferisco ad Alleanza nazionale, Udc, Forza Italia, Repubblicani, alla Lista Storace, al Nuovo Psi e ai Pensionati. Le liste sono già ai blocchi di partenza. Stiamo definendo le intese con altre tre liste. Abbiamo l’opzione favorevole dei Verdi federalisti con un simbolo a prova di ricorsi. Questo locale ci è stato affittato fino alle prossime elezioni e lo abbiamo rimesso a posto. Questo è stato il ‘contratto’ con la proprietà di questo stabile. Voglio dire che sono molto contento di come sta procedendo l’autofinanziamento di questa struttura. Abbiamo fatto la serata dell’Hilton che ci ha fatto partire con tante iniziative e con i manifesti che avete visto affissi in tutta la città. Inoltre abbiamo fatto partire "Radio cuore tricolore" che è a disposizione di tutte le forze della Casa delle Libertà. Non è la radio di una lista. Da lunedì prossimo questa radio parte con una rassegna stampa quotidiana. Ci sono trasmissioni di confronto con i cittadini. Il palinsesto è a disposizione dei cittadini e delle forze politiche della coalizione e di giornalisti abbastanza famosi che daranno il loro contributo a far conoscere il nostro programma della coalizione. Voglio dire che abbiamo dato vita ad iniziative in tutte le provincie del Lazio. Siamo disponibili a collaborare con persone che vogliono tornare a fare politica, che vogliono entrare in politica per la prima volta. Per fare un esempio, tengo a ricordare che si è candidato nella Lista Storace il Presidente della Camera di Commercio di Frosinone. Molte persone hanno compreso che questa è una battaglia vera. Dobbiamo impedire alla sinistra di tornare a Governare in Regione e ottenere una rivincita che non merita. Sarà una bella campagna elettorale e invito tutti a non sottovalutare i nostri avversari. Ci saranno tante trappole, ce ne faranno di tutti i colori. Ma noi oggi possiamo dire ai cittadini che abbiamo fatto il nostro dovere. Abbiamo attraversato questi cinque anni con grande passione, con la volontà di risolvere i problemi della gente. Per questo siamo apprezzati oltre il nostro schieramento politico. Il centrodestra si presenta con più liste, con nuovi alleati, con la lista legata al mio nome. Senza alcuna presunzione, posso dire di essere il candidato di ognuna delle forze politiche alleate. La politica porta dietro di se molti problemi e grazie a questa consapevolezza possiamo dire che abbiamo individuato più soluzioni di quanti fossero i problemi. Abbiamo voluto dare un segnale di compattezza. Nel Lazio continuiamo a lavorare come se fosse il primo giorno. Grazie di cuore a tutti e alle nuove forze politiche alleate come il Partito Repubblicano che ci dimostrano che abbiamo lavorato bene. Vogliamo vivere questa esperienza per altri cinque anni di Governo. Tutti sanno che il nostro lavoro ha cambiato la realtà del Lazio e l’ha trasformata. Grazie e buon lavoro a tutti".

(servizio a cura di l. p.)

nuvolarossa
07-12-04, 19:52
Viterbo: il responsabile provinciale Pri Ciro Polidori incontra i repubblicani della Tuscia

In data 17-12-2004 il Responsabile Provinciale del P.R.I. Ciro Polidori, incontrerà presso il Gran Caffè Schenardi di Viterbo amici e dirigenti repubblicani della Tuscia per un esame della situazione politica in vista delle prossime elezioni nell’occasione ci sarà anche uno scambio di auguri per le ormai prossime festività.

L’incontro, cui parteciperanno, inoltre, consiglieri comunali del Partito, segretari di sezione e responsabili dei gruppi territoriali, sarà, anche, dedicato all’esame di contenuti programmatici di vitale importanza per i repubblicani viterbesi e sulla scelta delle alleanze. Sarà inoltre l’occasione per l’indizione del Congresso Provinciale da tenersi, possibilmente, nell’ultima decade di gennaio.

nuvolarossa
20-12-04, 13:40
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GUGLIELMO NEGRI

Guglielmo Negri, Dodi per gli amici, era nato a Roma nel 1926. Giurista, politologo e saggista, si era specializzato in Diritto Pubblico Comparato nelle università di Harvard e Oxford. Nei primi anni Cinquanta fu collaboratore diretto di Adriano Olivetti e partecipò attivamente alle temperie intellettuale da cui nacque il movimento di Comunità. Si dimise poi dallíincarico quando, presentandosi il movimento alle elezioni, fu posto davanti all'alternativa se aderire a Comunità o mantenere l'adesione al Pri.
Aveva successivamente vinto il concorso per funzionario della Camera dei deputati, nella quale percorse líintera carriera, prima come consigliere, segretario della Commissione Difesa ed Affari Esteri, poi come capo del Servizio studi, legislazione e inchieste parlamentari e, infine, come Vicesegretario generale vicario. Durante questo periodo aveva mantenuto impegni accademici quale professore di Diritto Pubblico alla facoltà di Magistero dell'Università di Roma e di Diritto Comparato presso la sede di Firenze della Syracuse University.
Consigliere di Stato dal 1985 e professore ordinario di Diritto Costituzionale alla Luiss, Negri è stato Direttore della Scuola Superiore di Pubblica Amministrazione dal 1994 al 1998. In questíultimo anno è stato commissario straordinario della Federazione del nuoto del Coni. E' stato inoltre membro del Consiglio direttivo e presidente della delegazione di Roma del Touring Club Italiano.
Nel 1995, Negri è stato chiamato a ricoprire la carica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con l'incarico dei rapporti con il Parlamento in seno al Governo Dini, funzione nella quale egli mostrò doti esemplari di equilibrio e di correttezza che gli valsero il riconoscimento e l'apprezzamento sia dei banchi della maggioranza sia di quelli dell'opposizione.
Collaboratore assiduo del Corriere della Sera e de Il Messaggero, Negri ha avuto una vasta attività di scrittore. Il suo romanzo La gabbia ha vinto nel 1973 il premio Forte dei Marmi per la satira politica. Le sue memorie sono raccolte in tre volumi: Testimone di mezzo secolo (Il Mulino), Il quindicennio Cruciale. 1972-1987 (Luni Editore), Un anno con Dini. Diario di un governo "eccezionale" (Il Mulino). Aveva appena completato la stesura di un quarto volume, dal titolo La Transizione Incompiuta (Luni Editore, novembre 2000).
Intensa la sua partecipazione alla vita politica italiana. Giovanissimo aderì al Partito d'Azione, entrando poi nel Partito Repubblicano a fianco di Giovanni Conti, di Oronzo Reale e di Ugo La Malfa. Membro della Direzione Nazionale, venne eletto presidente del PRI nel 1995, e riconfermato in questo incarico all'indomani del 41° Congresso di Chianciano del gennaio 2000.
E' scomparso improvvisamente, all'età di 74 anni, il 18 ottobre 2000.

nuvolarossa
21-12-04, 11:30
A sostegno una coalizione di sei partiti più una lista «personale»

ROMA - Sono sette le formazioni che sostengono la candidatura di Francesco Storace al vertice della regione Lazio. An, innanzitutto. Affiancata dagli alleati della CdL: Forza Italia e Udc. Da parecchie settimane è in campo anche una Lista Storace che punta sulla raccolta di voti «di frontiera», sganciata dai partiti. Questa Lista ha come obbiettivo anche gli indecisi, naturalmente di area. Storace conta di raccogliere, attraverso questa formazione, anche i voti che potrebbero andare alla Mussolini per protestare contro AN. Ma ci sono altri tre soggetti politici schierati per la conferma del «governatore»: I socialisti di De Michelis, ossia il Nuovo Psi, e i repubblicani di La Malfa. Infine, ecco la formazione dei Pensionati, che nelle ultime elezioni europee sono riusciti a mandare a Strasburgo un eurodeputato, Carlo Fatuzzo.

nuvolarossa
29-12-04, 22:38
La biografia di Francesco Nucara

http://www.pri.it/immagini/NucaraFrancesco.jpg

Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Ambiente, è nato a Reggio Calabria il 3 aprile 1940.

Vive a Roma dal 1962. Sposato con due figli.

Segretario Nazionale del Partito Repubblicano Italiano.

Direttore responsabile della "Voce Repubblicana"

E' laureato in Scienze Statistiche ed Attuariali e in Architettura ed è Giornalista iscritto all'albo dei pubblicisti del Lazio.

Dal 1962 ha ricoperto la carica di funzionario della Cassa per il Mezzogiorno.

All'interno di questa, dal dicembre 1976 al marzo 1977, ha svolto l'attività di segretario della Commissione Bilancio e Programmazione finanziaria su richiesta dell'allora Consigliere Coordinatore Prof. Pasquale Saraceno.

Sempre all'interno della Cassa per il Mezzogiorno, nell'aprile 1977, è stato chiamato a collaborare con il responsabile del Progetto Speciale 26 per la predisposizione di strumenti di analisi volti ad individuare "il complesso ottimale degli interventi da realizzare nell'ambito della formulazione del piano di utilizzazione intersettoriale delle acque di Calabria".

E' stato eletto alla Camera dei Deputati nella lista del Partito Repubblicano Italiano per tre legislature, dal luglio 1983 all'aprile 1994. Dal 1994 non si è più ricandidato.

Ha fatto parte della Commissione Industria e Commercio e della Commissione Trasporti della Camera; è stato segretario e vicepresidente della Commissione bicamerale per il Mezzogiorno.

Nel luglio 1989 è stato nominato Sottosegretario di Stato ai Lavori Pubblici.

Per conto del Governo ha seguito la legge 183 del 1989 sulla difesa del suolo e la legge 36 del 1994 sul ciclo integrato delle acque.

E' stato relatore del disegno di legge sulle società di ingegneria e sulla riconversione delle fabbriche di armi, rimanendo in carica come Sottosegretario fino all'aprile del 1991.

All'interno del Partito Repubblicano, cui è iscritto dal 1963, ha ricoperto, fra le altre, le cariche di Segretario regionale per la Calabria, di responsabile dell'Ufficio Mezzogiorno e Aree depresse del Centro Nord, di Segretario organizzativo nazionale.

nuvolarossa
03-01-05, 19:51
A Roma sabato 22 gennaio il Congresso regionale del Pri del Lazio

Il giorno 29 dicembre 2004 si sono riuniti a Roma coordinati dal Commissario Regionale Giancarlo Camerucci, i responsabili delle province del Lazio e della Unione Comunale di Roma, sui temi del Congresso Regionale del Lazio e delle prossime elezioni regionali.

Per quanto relativo al primo punto la decisione unanime per la sede di svolgimento del Congresso, fissato per il. 22 gennaio p. v., è caduta sulla città di Roma, per motivi di opportunità organizzativa.

Per quanto relativo alle elezioni regionali, la posizione del Partito del Lazio è confermata nella presentazione della lista dell’Edera, collegata alla Casa delle Libertà, in coerenza con la posizione del Partito Nazionale.

Il gruppo dirigente laziale ed il Commissario Camerucci proseguono negli incontri a livello provinciale e regionale con tutti i partiti della coalizione di centro-destra e con il Presidente Francesco Storace, per definire la piattaforma politico-programmatica della prossima campagna elettorale.

I contenuti di detti incontri saranno posti all’attenzione ed alla valutazione del Congresso regionale, per le relative deliberazioni.

nuvolarossa
07-01-05, 19:22
Punti base della relazione del commissario Giancarlo Camerucci per il Congresso del Pri del Lazio del 22 gennaio 2005

1) La decisione di convocare il congresso per il 22 gennaio p.v. chiude una polemica che si è trascinata, a volte anche strumentalmente, per molto tempo.

Ritengo utile ai fini del dibattito sottolineare alcuni punti che sono preliminari all’avvio e alla realizzazione di una fase di maggior collaborazione tra tutti i repubblicani del Lazio. Il dibattito congressuale dovrà pertanto servire, al di là della differenza delle valutazioni politiche, anche a ricercare punti comuni sui quali costruire il futuro del Pri nel Lazio.

Per realizzare questo obiettivo, che non è di poco conto, dovranno cadere tutte quelle forzature, spesso strumentali, che hanno accompagnato i rapporti tra maggioranza e minoranza e che hanno trovato nella richiesta della celebrazione del congresso il punto più controverso.

Oggi che il congresso si celebra, deve essere l’occasione per compiere un consuntivo dell’attività svolta e delle scelte compiute e delle occasioni mancate, ma anche, soprattutto per tracciare nuove rotte e assegnare al partito nuovi obiettivi.

La vita del Pri non comincia oggi : è il risultato di molte battaglie alle quali, lo voglio ricordare con orgoglio, ho partecipato personalmente con tutti gli amici presenti a questo congresso, anche con quelli della minoranza, prima che scelte diverse ci separassero sul piano politico.

2) Il mio incarico di responsabile regionale ha preso, infatti, l’avvio dalle dimissioni da segretario regionale dell’amico Saverio Collura dopo il congresso nazionale di Fiuggi e prima delle elezioni comunali di Roma del 2001.

Successivamente, in considerazione dello stato di crisi del partito nel Lazio, la Direzione nazionale deliberò di nominarmi commissario regionale anche per provvedere a verificare lo stato delle organizzazioni provinciali del partito, prive da tempo di organismi statutari funzionanti ed avviate ad un declino inarrestabile.

Il partito, è bene ricordarlo, usciva dalle elezioni regionali del 2000 dove aveva presentato nel quadro dell’alleanza laico-socialista ritenuta allora necessaria alla sopravvivenza del partito nel nuovo sistema elettorale, una lista assieme allo Sdi, contribuendo all’elezione di un rappresentante socialista alla regione, mentre il consigliere uscente del Pri , ora passato ad altro partito, non fu rieletto. La perdita del rappresentante istituzionale alla regione fece venire meno il punto di riferimento politico-istituzionale a ciò che restava dell’antica organizzazione repubblicana di Roma e del Lazio, già entrata in crisi con la fine del sistema proporzionale. Ma quel risultato regionale, negativo non solo per i repubblicani allora a pieno titolo nel centro sinistra, contribuì a mettere in crisi i rapporti complessivi del Pri con l’alleanza di centro-sinistra che andava perdendo le sue prospettive strategiche e favorì il suo l’avvicinamento all’area della Casa delle Libertà. Il congresso nazionale di Bari, tenuto agli inizi del 200, confermò il processo avviato a Chianciano e segnò la svolta nella politica nazionale.

Non credo sia il caso di discutere, oggi, la scelta compiuta allora dalla maggioranza nazionale dal partito, che aveva al suo interno una opposizione consistente che contava anche sull’appoggio di una parte dei repubblicani del Lazio. Questa posizione minoritaria fu indebolita progressivamente da defezioni e da uscite dal partito.

Voglio pertanto sottolineare positivamente la decisione di quanti, che pur non avendo condiviso le posizioni politiche della maggioranza, sono rimasti a difendere nel partito il loro diritto di essere repubblicani a pieno titolo.

3) Le elezioni comunali di Roma si tennero nel 2001, subito dopo la nuova collocazione nella CdL decisa a Bari e qualche mese dopo la mia nuova responsabilità regionale: un risultato che con una percentuale dello 0,2 e 3.136 voti confermò, purtroppo, il declino elettorale del partito. Un declino, già iniziato nelle precedenti elezioni regionali, che metteva in evidenza come la crisi che stava colpendo il partito non fosse legata alla nuova scelta di schieramento ma soprattutto alla mancanza di un modello organizzativo, ormai necessario dopo la crisi dei partiti storici per essere presenti e visibili in una grande area urbana, come Roma.

4) In questo nuovo contesto politico ed organizzativo è maturata, in sintonia con la linea nazionale di adesione "leale e critica" alla Cdl, l’appoggio alla candidatura del presidente uscente Moffa all Provincia di Roma conseguendo, non ostante gli sforzi generosi di molti amici e con la realizzazione della massima apertura a forze esterne al partito, la percentuale dello 0,6% e 9123 voti, un risultato non pari alle attese e agli sforzi prodotti.

Sicuramente ha influito su questi risultati la lunga diaspora apertasi nel partito con l’avvio del sistema bipolare e il perdurare di una fase di transizione che ha cancellato dalla scena politica nazionale laziale formazioni più consistenti e forti della nostra.

Dopo una serie di sforzi organizzativi e politici messi in atto in questi anni di responsabilità del partito nel Lazio, mentre in provincia si notano segni di ripresa organizzativa ed elettorale, come la conferma di Rieti e il recupero e il rafforzamento di Latina e di altri centri delle province laziali, persiste a Roma una condizione di difficoltà nella presenza e visibilità del partito che non può essere superata soltanto con l’attività, per altro encomiabile delle tradizionali sezioni cittadine, ma vanno trovate e per questo compito è necessario il contributo di tutti, al di là delle distinzioni di maggioranza e minoranza, nuove formule organizzative e modalità di presenza sul territorio.

5) Ho lasciato per ultimo il tema dell’alleanza elettorale in vista delle prossime elezioni regionali: so che la scelta fatta, e confermata il 29 dicembre nella riunione con i responsabili provinciali e dell’unione comunale, di adesione alla Casa delle libertà e in appoggio del presidente uscente Storace ha suscitato perplessità, riserve e opposizioni manifeste negli amici della minoranza interna. La scelta compiuta è la conclusione di un percorso che, come abbiamo visto, è in corso da tempo e che trova conferma nella collocazione nazionale del partito, rafforzata di recente dalla nomina del segretario nazionale amico Nucara a vice ministro.

Nella scelta del collegamento con Storace ha anche influito la valutazione positiva dell’attività svolta, sia sul piano economico che su quello istituzionale, dal presidente uscente e dalla maggioranza che lo sostiene. Nella decisione presa hanno pesato anche i nuovi impegni programmatici su cui si basa il suo programma elettorale, al quale non sono mancate le proposte dei repubblicani e delle quali si discuterà in maniera diffusa al Congresso del 22 gennaio prossimo.

Voglio sottolineare che non c’erano alternative politiche reali e percorribili alla scelta compiuta, che potrà essere approfondita e discussa più specificamente in sede di congresso al quale spetta, in ogni caso, la decisione finale. In un sistema bipolare di tipo maggioritario le forze politiche, specie quelle che vogliono mantenere come noi la propria identità ed autonomia, debbono discutere le condizioni per gli accordi, ma una volta prese le decisioni, la lealtà e l’impegno dovranno essere totali verso la coalizione scelta.

A livello locale ,comunque, in presenza di situazioni organizzative particolari e consolidate, gli organismi del partito potranno valutare accordi diversi o assumere posizioni autonome rispetto all’alleanza regionale. Naturalmente tali decisioni dovranno essere prese, qualora sia necessario, d’intesa con gli altri organismi di partito.

Il presidente Storace nell’insediare il comitato elettorale ha dato atto al Pri che esso rappresenta una novità positiva nello schieramento della Casa delle Libertà e che la sua specificità politica e culturale, la sua lunga tradizione di governo e di amministrazione troveranno spazio adeguato nella schieramento da lui guidato. Ne abbiamo preso atto e saremo vigili nel ricercare le condizioni più favorevoli alla sopravvivenza e alla crescita del partito ed alle possibilità reali per esercitare nell’alleanza un ruolo coerente alla sua tradizione.

6) Nel concludere, mi riprometto di integrare al congresso il quadro politico e programmatico tracciato, anche se ritengo che quanto esposto sia pure in maniera sintetica, offra spazio per un approfondito dibattito.

Ma il contributo maggiore dovrà venire dal partito, dai numerosi iscritti che si sono riavvicinati in questi ultimi tempi, dagli amministratori impegnati negli enti locali, da quei repubblicani che hanno affrontato e superato le prove più dure e difficili di questi anni senza abbandonare il Pri, un partito che ancora può essere utile non soltanto al Lazio ma all’intero Paese.

In questo spirito cercherò di fare sino in fondo la mia parte.

nuvolarossa
17-01-05, 20:07
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

Rifiuti e porto le priorità della Giunta

Amministratori in visita al Consorzio Priula di Treviso per “copiare” la raccolta differenziata

di FABIO COCCIA

TERRACINA (Latina) - Nuovo porto e rifiuti, sono questi i principali temi affrontati nella prima riunione di maggioranza a Terracina. Per quanto riguarda il primo argomento, dopo l’approvazione del progetto presentato da Noli, An, Udc e
Pri hanno inserito nell’agenda politica Italia Navigando, società specializzata nella costruzione e gestione dei porti. Allo studio dei tecnici del comune c’è una bozza di accordo per l’istituzione di una società mista che avrà il compito di costruire il mega porto prospettato da Noli e di prevedere tutte le forme di gestione. «Siamo ancora in una fase di studio ed analisi – precisa Sandro Monti capogruppo del Partito Repubblicano Italiano – c’è al vaglio l’ipotesi di una società mista con Italia Navigando ma bisogna ancora analizzare il tutto. Una cosa è certa, sul porto questa volta andremo spediti». Secondo argomento inserito nell’agenda 2005, il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Per la maggioranza la questione Slia può dirsi archiviata. Ora l’amministrazione è concentrata a cercare non solo una nuova azienda in grado di provvedere al servizio, visto che il contratto scadrà quest’anno, ma anche la modalità. La visita al Consorzio Priula in provincia di Treviso, comune capofila Terracina, a cui hanno partecipato gli amministratori di altri quattro comuni della provincia di Latina, ha aperto lo scenario ad una nuova forma di raccolta differenziata. E nella riunione di maggioranza hanno già fatto parzialmente il punto circa la possibilità di mutuare l’esperienza del consorzio, primo in Italia ad attuare innovative forme di raccolta spinta, casa per casa, attraverso uno strumento che consente anche di determinare precisamente l’ammontare di rifiuti prodotto da ogni famiglia applicando la relativa tariffa. «Sarà molto difficile applicare quello che abbiamo visto a Treviso – ha sottolineato Monti (Pri)– Sicuramente attiveremo quello che ci è consentito dal territorio. Abbiamo sicuramente deciso di far partire una raccolta differenziata normale e non di tipo spinto perché ci sono degli impedimenti tecnici ed urbanistici che non consentono un tale metodo»
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/SOLOTU.mid

nuvolarossa
18-01-05, 20:47
Regolamento per il Congresso Regionale del PRI del Lazio del 22 gennaio 2005-Hotel Congressi Via Shakespeare 29 Roma Eur

PARTECIPANTI

Partecipano al Congresso Regionale del 22 gennaio con voto deliberativo i delegati eletti dalle assemblee delle sezioni appositamente convocate in base ai riepiloghi forniti dall’ufficio tesseramento della Direzione Nazionale ed inviati alle sezioni.

Partecipano al Congresso i delegati delle sezioni che hanno effettuato le operazioni di tesseramento, nonché restituito e pagato alla Direzione Nazionale, i tagliandi di riscontro, entro il 31 dicembre 2004.

Le nuove sezioni, così come i nuovi iscritti, rientrano nel conteggio dei partecipanti solo se ratificati 60 giorni prima del congresso.

I nuovi iscritti ratificati fuori tempo partecipano alle assemblee con il solo diritto all’elettorato passivo.

VOTI CONGRESSUALI DELLE SEZIONI

Ogni sezione ha diritto a tanti "voti congressuali" risultanti dal numero dei suoi iscritti al 31 dicembre 2004, più il 15% dei voti riportati nel comune alle ultime elezioni Europee e il 10% dei voti alle ultime elezioni Regionali riportati da liste contenenti il simbolo dell’Edera.

Qualora si tratti di più sezioni nello stesso comune la ripartizione dei voti congressuali tra le sezioni sarà proporzionale agli iscritti.

ELEZIONE DEI DELEGATI

I delegati al Congresso Regionale sono eletti dalle assemblee di sezione, con voto segreto attribuito a liste concorrenti, legate a mozioni secondo il metodo proporzionale.

Ogni sezione ha diritto di eleggere un delegato ogni 50 voti congressuali o frazione di 50.

I voti congressuali spettanti a ciascuna sezione sono in primo luogo ripartiti proporzionalmente tra le liste presentate in assemblea, sempre che alle stesse spetti un delegato. Se una lista di minoranza non ottiene il delegato non partecipa alla ripartizione.

Se la sezione ha meno di 50 voti congressuali, può eleggere un delegato di minoranza qualora la mozione di minoranza si aggiudichi almeno il 20% in assemblea dividendo così i voti congressuali in modo proporzionale.

Analogamente se una sezione ha più di 50 voti congressuali e sono presenti una o più mozioni di minoranza, ciascuna ottiene un delegato se la mozione raccoglie almeno il 15%. Anche in questo caso i voti congressuali si ripartiscono in modo proporzionale.

NUMERO MASSIMO DI DELEGHE

Le assemblee di sezione possono eleggere come propri delegati anche iscritti appartenenti ad altre sezioni della regione, purché in regola con il tesseramento. Ogni delegato non potrà ricevere più di cinque deleghe e superare i 300 voti congressuali.

ASSEMBLEE DI SEZIONE

Le assemblee precongressuali dovranno essere convocate per posta almeno 5 giorni prima della data prevista per l’assemblea.

Un estratto verbale dell’assemblea utilizzando l’apposito modulo dovrà essere debitamente compilato in tutte le sue parti e consegnato direttamente all’ufficio deleghe del congresso non oltre le ore 15,00 di sabato 22 gennaio.

TESSERA DI RAPPRESENTANZA

L’Ufficio deleghe del Congresso rilascia una tessera nominativa di rappresentanza per ciascun delegato contenente il tagliando per la votazione e l’indicazione dei voti congressuali spettanti al delegato.

Per ritirare la tessera è necessario:

a) Che sia stato consegnato all’Ufficio Deleghe, nei termini previsti, l’estratto verbale dell’assemblea debitamente compilato e ritenuto valido.

b) Dimostrare con documento di riconoscimento la corrispondenza del nominativo indicato in verbale.

c) Corrispondere il versamento di 10 euro per delega ritirata.

Il Congresso potrà autorizzare sino al limite che lo stesso stabilirà il trasferimento della tessera di rappresentanza ad altro delegato, dopo che questa sia stata ritirata.

COMMISSIONE VERIFICA POTERI

Una commissione formata da tre rappresentanti nominati dal congresso deciderà sui casi in contestazione e definirà un riepilogo conclusivo dei voti congressuali. Inoltre detta commissione coordinerà il rilascio delle deleghe e presiederà alle operazioni di scrutinio.

ELEZIONE DELLA DIREZIONE REGIONALE

Per eleggere i componenti la Direzione Regionale (numero da definire in ambito congressuale) si procede in analogia all’articolo 38 dello Statuto Nazionale. Il Congresso vota su liste concorrenti presentate da non meno di 5 delegati complessivamente rappresentanti non meno di 800 voti congressuali; i posti elettivi vengono ripartiti fra liste bloccate in maniera proporzionale. La lista che ottiene la maggioranza assoluta dei voti espressi si vedrà comunque attribuiti il 55% dei posti.

Contemporaneamente alla votazione della Direzione Regionale, e con le stesse modalità, si procede alla elezione dei 5 membri che andranno a comporre il Collegio Regionale dei Probiviri del Lazio.

UFFICIO DI PRESIDENZA

Un ufficio di presidenza sovrintenderà ai lavori, curando lo svolgimento dell’ordine del giorno e disciplinando gli interventi. L’ufficio di presidenza redigerà un apposito verbale delle operazioni congressuali.

ELEZIONE DEL SEGRETARIO REGIONALE

La nuova Direzione Regionale uscita dal Congresso, nella sua prima riunione, che sarà convocata a cura del Presidente del Congresso, elegge il Segretario Regionale ed un Esecutivo; può eventualmente nominare un Presidente e commissioni di studio o gruppi di lavoro per problemi di carattere regionale.

Il Regolamento per la celebrazione del Congresso Regionale del Lazio è stato redatto in armonia ed in ottemperanza a quanto previsto dallo Statuto Nazionale del Partito Repubblicano Italiano, che rimane il riferimento per quanto eventualmente non previsto o per gli eventuali dubbi o controversie che dovessero intervenire durante la celebrazione del Congresso di sabato 22 gennaio 2005.

Giancarlo Camerucci
Commissario Regionale Lazio

nuvolarossa
18-01-05, 20:50
Viterbo/Si svolgerà a Tarquinia il 20 gennaio presso l'Hotel ristorante "All'Olivo" il Congresso dei repubblicani viterbesi

nuvolarossa
19-01-05, 18:54
Torna il Congresso dei Repubblicani Viterbesi

Il P.R.I. viterbese torna, dopo 16 anni, a celebrare il suo congresso provinciale.

Un evento di straordinaria importanza per l’intera Tuscia laziale che vede tornare sulla scena politica locale, con forza e convinta determinazione, un Partito che ha sempre servito con lealtà, competenza e trasparenza gli interessi delle popolazioni dell’Alto Lazio.

Il P.R.I. con la sua straordinaria tradizione laica, liberal-democratica e risorgimentale vuole tornare ad essere interprete privilegiato di quei ceti che fanno del lavoro, dello spirito di intrapresa e delle capacità di innovazione e di ammodernamento del sistema produttivo il loro modo di essere e che, oggi come non mai, si trovano in preda ad un profondo smarrimento sociale e civile dovuto ad un sistema politico-istituzionale che sempre più si và rivelando fallimentare soprattutto sotto il profilo della rappresentatività e delle capacità di mediazione delle dinamiche sociali. Il dibattito politico affronterà, inoltre, tematiche particolarmente importanti e significative come il posizionamento del P.R.I. nella prossima tornata elettorale per le provinciali e la conseguente strategia delle alleanze.

Il Congresso si svolgerà a Tarquinia il 20 gennaio alle ore 16,00 presso la Sala Conferenze delll’Hotel Ristorante "All’Olivo" di Via P. Togliatti, 15.

L’assise repubblicana sarà aperta dal Responsabile Provinciale Ciro Polidori e si concluderà in tarda serata con l’elezione degli organi statutari.

Parteciperanno ai lavori del Congresso il Commissario regionale Giancarlo Camerucci e il responsabile nazionale degli Enti locali Pino Vita in rappresentanza del segretario nazionale Francesco Nucara.

nuvolarossa
20-01-05, 18:02
TARQUINIA

Repubblicani, oggi si vota il segretario

Per il Partito Repubblicano, che negli ultimi anni ha visto crescere il numero dei propri rappresentanti nei Comuni e in Provincia, inizia oggi un nuovo corso. Dopo un lungo periodo di interregno che ha visto rappresentare l’Edera di tutto il viterbese da un commissario reggente, oggi alle 16,00, presso la sala conferenze dell’hotel “All’Olivo” di Tarquinia, si procederà alla nomina di un segretario provinciale.
Candidato unico l’esponente del partito che ne è stato sin qui il commissario reggente, Ciro Polidori. Seguirà l’elezione dei membri del consiglio direttivo, che saranno scelti tra i rappresentanti delle varie realtà provinciali.

nuvolarossa
20-01-05, 19:57
Il tema della legge elettorale regionale del Lazio/Le valutazioni di Loredana Pesoli sull’iniziativa del presidente Storace

Plauso per una promessa mantenuta

Il Presidente Francesco Storace ha mantenuto la sua promessa, e la sinistra è stata "scavalcata" a destra nel cammino verso un possibile riequilibrio della rappresentanza di genere all’interno del Governo e del Consiglio della Regione Lazio. La nuova legge elettorale, recentemente approvata dal Consiglio Regionale, prevede infatti che il cosiddetto "listino", composto di 14 candidati/e che saranno automaticamente eletti/e, porterà nel Consiglio regionale del Lazio 7 donne, e le liste provinciali dovranno essere per un terzo composte da donne, in coerenza con la normativa introdotta in occasione delle recenti elezioni europee.

Se il risultato sarà quello delle elezioni europee potremmo avere quasi il raddoppio del numero delle Consigliere elette e anche per la composizione della Giunta Regionale egli ha annunciato una larga partecipazione femminile.

Naturalmente, e sempre di più, ai partiti politici è assegnato il compito di promuovere le candidature, di sostenere le candidate, di aumentare all’interno dei propri organismi statutari la presenza femminile, finora troppo esigua e marginale.

La Regione Lazio, quindi, ed il suo Presidente, possono oggi vantare sia il primato nella elaborazione del rinnovato Statuto Regionale, che molte altre Regioni stentano addirittura a scrivere, sia quello della approvazione della nuova legge elettorale; dal punto di vista delle donne, di tutte le donne che si stanno battendo per il riequilibrio della rappresentanza nei luoghi decisionali, questo successo, di cui va dato merito al Presidente Storace principalmente, per averlo annunciato, perseguito ed ottenuto con coerenza. Questo risultato sarà determinante nella scelta del consenso che le donne attribuiranno alle prossime elezioni regionali.

Il Presidente Storace ha saputo ascoltare le donne del Lazio, ha compreso l’importanza e l’opportunità di una loro maggiore presenza in politica e nei luoghi decisionali, il valore del loro consenso ; ha condiviso la loro battaglia sui temi della rappresentanza.

Anche se ancora su alcune posizioni saremo in disaccordo, per ovvie ragioni storiche e di impostazione, come su certe leggi per la famiglia individuata ancora troppo e soltanto in termini ormai insufficienti a definirla, egli merita da tutte le donne e da tutti coloro che auspicano una democrazia compiuta, un plauso ed un incoraggiamento a proseguire su questa strada.

Loredana Pesoli
componente Direzione Nazionale Pri

nuvolarossa
21-01-05, 20:12
Congresso repubblicano del Lazio (22 gennaio 2005)/La relazione del commissario regionale

Creare le premesse per un accordo politico incisivo

di Giancarlo Camerucci*

Care amiche, cari amici, questo congresso regionale si celebra a ridosso di una competizione elettorale amministrativa molto importante e alla vigilia del Congresso nazionale del Partito, previsto esattamente fra 15 giorni.

La decisione di convocare il congresso è scaturita dalla necessità di ricostruire le condizioni ideali per affrontare le elezioni regionali di aprile con un minimo di organizzazione, ma soprattutto per creare nella regione le premesse per una azione politica più incisiva.

In questa direzione, un contributo notevole ci viene dalla quotidiana e costante opera del segretario nazionale Nucara, promosso da qualche giorno al ruolo di vice ministro.

La segreteria nazionale è sempre più impegnata a recuperare nella politica italiana quegli spazi vitali necessari per riaffermare le nostre ragioni, le ragioni della presenza sulla scena politica di un partito che viene da lontano e vuole andare lontano.

Il congresso dovrà analizzare la situazione politica regionale, le sue prospettive, le sue aspirazioni.

Vi chiedo amici congressisti di esprimervi liberamente.

Non voglio che questa giornata si trasformi in un monologo tra dirigenti.

L’occasione deve rappresentare un reale momento di confronto e perciò mi piacerebbe ascoltare l’intervento di tutti.

Le analisi della situazione del Partito saranno sicuramente dure, ma mi auguro che si facciano nella chiarezza e nella coerenza che è tipica dei repubblicani.

Perché, amici, lasciate che sia io per primo a dire come stanno le cose.

La convocazione di questo congresso chiude una polemica che si è trascinata, a volte anche strumentalmente, per molto tempo.

Ritengo utile ai fini del dibattito sottolineare alcuni punti che sono preliminari all’avvio e alla realizzazione di una fase di maggior collaborazione tra tutti i repubblicani del Lazio. Il dibattito congressuale dovrà pertanto servire, al di là della differenza delle valutazioni politiche, anche a ricercare punti comuni sui quali costruire il futuro del PRI nel Lazio.

Per realizzare questo obiettivo, che non è di poco conto, dovranno cadere tutte quelle forzature, spesso strumentali, che hanno accompagnato i rapporti tra maggioranza e minoranza e che hanno trovato nella richiesta della celebrazione del congresso il punto più controverso.

Oggi che il congresso si celebra, deve essere l’occasione per compiere un consuntivo dell’attività svolta, delle scelte compiute e delle occasioni mancate, ma anche, soprattutto per tracciare nuove rotte e assegnare al partito nuovi obiettivi.

La vita del PRI non comincia oggi : è il risultato di molte battaglie alle quali, lo voglio ricordare con orgoglio, ho partecipato personalmente con tutti gli amici presenti a questo congresso, anche con quelli della minoranza, prima che scelte diverse ci separassero sul piano politico.

Le condizioni del PRI nel Paese non sono ottimali. L’eredità che ha ricevuto il gruppo dirigente nazionale è stata pesante sotto tutti i profili: politici, amministrativi, organizzativi.

Quanto al profilo politico, c’è stato un cambiamento di strategie e di alleanze che ha portato il partito ad una scissione impoverendo ancora di più il gruppo dirigente.

L’aspetto amministrativo ha scontato una serie di atti confusi e contraddittori tra diverse società facenti capo al PRI ma tecnicamente in capo a persone fisiche ha costretto l’amministratore del partito a spendere molte delle sue energie per mettere ordine al gioco di scatole cinesi che si era creato.

In ordine all’organizzazione, l’impoverimento del gruppo dirigente ha portato al caos organizzativo e le motivazioni ideali che erano sempre state la base per una serie ed efficace militanza repubblicana si sono trasformate in motivazioni personali per cui chi non otteneva ciò che cercava per sé abbandonava il PRI. E nel Lazio abbiamo più di un esempio.

Questo è il quadro di riferimento che ha fatto da sfondo alla mia azione politica quando - dopo le dimissioni da segretario regionale dell’amico Saverio Collura all’indomani del congresso nazionale di Bari e prima delle elezioni comunali di Roma del 2001- ho assunto l’incarico di responsabile regionale.

In questo ruolo, ho sempre confidato nelle capacità dei responsabili provinciali e nel loro prezioso contributo.

Successivamente, in considerazione dello stato di crisi del partito nel Lazio, la Direzione nazionale deliberò di nominarmi commissario regionale anche per provvedere a verificare lo stato delle organizzazioni provinciali del partito, prive da tempo di organismi statutari funzionanti ed avviate ad un declino inarrestabile.

Il partito, è bene ricordarlo, usciva dalle elezioni regionali del 2000 dove aveva presentato nel quadro dell’alleanza laico-socialista ritenuta allora necessaria alla sopravvivenza del partito nel nuovo sistema elettorale, una lista assieme allo SDI, contribuendo all’elezione di un rappresentante socialista alla regione, mentre il consigliere uscente del PRI, ora passato ad altro partito, non fu rieletto. La perdita del rappresentante istituzionale alla regione fece venire meno il punto di riferimento politico-istituzionale a ciò che restava dell’antica organizzazione repubblicana di Roma e del Lazio, già entrata in crisi con la fine del sistema proporzionale. Ma quel risultato regionale, negativo non solo per i repubblicani allora a pieno titolo nel centro sinistra, contribuì a mettere in crisi i rapporti complessivi del PRI con l’alleanza di centro-sinistra che andava perdendo le sue prospettive strategiche e favorì il suo l’avvicinamento all’area della Casa delle Libertà. Il congresso nazionale di Bari, tenuto agli inizi del 2000, confermò il processo avviato a Chianciano e segnò la svolta nella politica nazionale.

Non credo sia il caso di discutere, oggi, la scelta compiuta allora dalla maggioranza nazionale dal partito, che aveva al suo interno una opposizione consistente che contava anche sull’appoggio di una parte dei repubblicani del Lazio. Questa posizione minoritaria fu indebolita progressivamente da defezioni e da uscite dal partito.

Voglio pertanto sottolineare positivamente la decisione di quanti, pur non avendo condiviso le posizioni politiche della maggioranza, sono rimasti a difendere nel partito il loro diritto di essere repubblicani a pieno titolo.

Le elezioni comunali di Roma si tennero nel 2001, subito dopo la nuova collocazione nella CdL decisa a Bari e qualche mese dopo la mia nuova responsabilità regionale.

Il risultato fu molto deludente e la percentuale dello 0,2 e 3.136 voti confermò, purtroppo, il declino elettorale del partito. Un declino, già iniziato nelle precedenti elezioni regionali, che metteva in evidenza come la crisi che stava colpendo il partito non fosse legata alla nuova scelta di schieramento ma soprattutto alla mancanza di un modello organizzativo, ormai necessario dopo la crisi dei partiti storici per essere presenti e visibili in una grande area urbana, come Roma.

In questo nuovo contesto politico ed organizzativo è maturata, in sintonia con la linea nazionale di adesione "leale e critica" alla Cdl, l’appoggio alla candidatura del presidente uscente Moffa alla Provincia di Roma conseguendo, nonostante gli sforzi generosi di molti amici e con la realizzazione della massima apertura a forze esterne al partito, la percentuale dello 0,6% e 9123 voti, un risultato non pari alle attese e agli sforzi prodotti.

Sicuramente ha influito su questi risultati la lunga diaspora apertasi nel partito con l’avvio del sistema bipolare e il perdurare di una fase di transizione che ha cancellato dalla scena politica nazionale e laziale formazioni più consistenti e forti della nostra.

Con una serie di sforzi organizzativi e politici messi in atto in questi anni di responsabilità del partito nel Lazio, abbiamo ricostituito il PRI a Latina e a Frosinone e rilanciato il partito di Viterbo e Rieti, dove l’amico Saletti svolge un lavoro esemplare.

Persiste invece a Roma una condizione di difficoltà nella presenza e visibilità del partito che non può essere superata soltanto con l’attività, per altro encomiabile delle tradizionali sezioni cittadine: occorre trovare (e per questo compito è necessario il contributo di tutti al di là delle distinzioni di maggioranza e minoranza) nuove formule organizzative e rinnovate modalità di presenza sul territorio.

Il peso della capitale nella provincia è chiaramente notevole sia per estensione che per numero di abitanti.

E’ chiaro che una realtà elettorale come quella di Roma, non possa gestirsi semplicemente con un sistema di acquisizione del consenso modulato sul metodo del "porta a porta".

E’ invece necessario agire sull’opinione pubblica attraverso gli strumenti messi a disposizione dai media, dalle organizzazioni di categoria, del tempo libero, della cultura ecc.

Queste esigenze pesano oggi al momento della scelta della nuova classe dirigente del partito.

Cari amici, negli ultimi due anni, sono stato spesso criticato per non aver voluto celebrare il congresso.

Ma chi ha responsabilità politiche deve ispirare le proprie azioni all’esclusivo interesse del Partito.

E mi chiedo, in proposito, se fosse stata più giusta la scelta di celebrare un congresso regionale limitato alle sole province di Roma e Rieti o se, al contrario, non sia stata più opportuna la scelta attuale, di pazientare delineando un abbozzo politico-organizzativo in tutte le province laziali.

Agli amici che fanno riferimento alla minoranza nazionale vorrei chiedere di collaborare alla costruzione della nuova classe dirigente del partito repubblicano nel Lazio.

Perché il Partito va organizzato e deve crescere sulla base di una storia comune. Storia per alcuni più antica per altri più recente ma sempre storia comune.

Il Partito ha oggi, e non solo nel Lazio, grossi problemi nel rapporto con il territorio.

A livello locale c’è infatti un deficit di classe dirigente. Siamo organizzativamente molto deboli.

La campagna elettorale per le regionali è l’occasione ideale per il PRI di recuperare quelle quote di elettorato che in questi anni sono andate disperse.

In vista delle prossime elezioni regionali ci siamo più volte incontrati con i responsabili provinciali del Partito e abbiamo scelto di sostenere il Presidente Storace.

Su tale scelta -confermata il 29 dicembre nella riunione con i responsabili provinciali e dell’unione comunale- ha anche influito la valutazione positiva dell’attività svolta, sia sul piano economico che su quello istituzionale, dal presidente uscente e dalla maggioranza che lo sostiene.

Il bilancio della Giunta Storace è senza dubbio positivo. Storace si è distinto in questi anni per le spiccate capacità manageriali e per l’intelligenza programmatica con cui ha spinto la politica regionale in direzione dello sviluppo economico e verso la crescita occupazionale, passando attraverso una politica di risanamento del bilancio regionale, tema caro da sempre ai repubblicani.

In questo senso vari interventi sono stati realizzati soprattutto nel settore della sanità ed in quello delle politiche sociali.

Abbiamo apprezzato la battaglia coraggiosa che Storace ha fatto in favore degli stanziamenti, da parte del Governo centrale, di risorse per rafforzare il ruolo di Roma Capitale.

Nondimeno, l’adesione alla maggioranza politica che attualmente amministra la Regione ha suscitato perplessità, riserve e opposizioni manifeste da parte degli amici della minoranza interna. La scelta compiuta rappresenta l’esito di un percorso che, intrapreso da tempo trova conferma nella collocazione nazionale del partito, rafforzata dalla recente nomina del segretario nazionale amico Nucara a vice ministro.

Nella decisione presa hanno pesato anche i nuovi impegni programmatici su cui si basa il programma elettorale di Storace, al quale non sono mancate le proposte dei repubblicani.

Il nostro apporto va soprattutto nella sollecitazione di uno sviluppo adeguato delle attività produttive e quindi di nuovi stanziamenti nel settore del turismo, dell’artigianato e del commercio, di un riequilibrio sulla spesa sanitaria, di necessari interventi nel settore delle politiche sociali.

Si tratta di una scelta che ci impone di essere trasparenti e chiari su alcuni principi e valori fondamentali.

Una scelta che nei prossimi mesi e nei prossimi anni ci darà senz’altro risultati positivi soprattutto per la forte spinta ideale che caratterizza la Casa della libertà a realizzare i punti salienti del programma.

Una scelta che serve al Partito per guardare avanti in direzione di una sana politica amministrativa i cui obiettivi programmatici -totalmente condivisi dai partiti della coalizione- sono basati sulla necessità di soddisfare i bisogni della collettività ed imperniati attorno ai temi dello sviluppo economico e del miglioramento dei servizi.

Voglio sottolineare che non esistevano alternative politiche reali e percorribili alla scelta compiuta, che potrà essere approfondita e discussa più specificamente in questo congresso al quale spetta, in ogni caso, la decisione finale. In un sistema bipolare di tipo maggioritario le forze politiche, specie quelle che vogliono mantenere come noi la propria identità ed autonomia, debbono discutere le condizioni per gli accordi: ma una volta prese le decisioni, la lealtà e l’impegno dovranno essere totali verso la coalizione scelta.

A livello locale, comunque, in presenza di situazioni organizzative particolari e consolidate, gli organismi del partito potranno valutare accordi diversi o assumere posizioni autonome rispetto all’alleanza regionale. Naturalmente tali decisioni dovranno essere prese, qualora sia necessario, d’intesa con gli altri organismi di partito.

Va infatti ricordato che, laddove ci sono state le condizioni, la Segreteria nazionale non ha mai – dico mai – negato deroghe per accordi con il centro-sinistra anche se, nel Lazio, a mio avviso, tali condizioni non sussistono.

Talvolta questa disponibilità non è servita a nulla. Infatti, molti repubblicani, una volta acquisito il risultato e quindi posizioni di potere, hanno abbandonato il Partito.

Il PRI, é bene che tutti lo sappiano a destra e a sinistra, non é un taxi, non è un partito usa e getta.

Il nostro vero ed unico obiettivo è quello di riportare il PRI sul palcoscenico della politica.

Il presidente Storace nell’insediare il comitato elettorale ha dato atto al PRI che esso rappresenta una novità positiva nello schieramento della Casa delle Libertà e che la sua specificità politica e culturale, la sua lunga tradizione di governo e di amministrazione troveranno spazio adeguato nella schieramento da lui guidato.

Egli sa, e lo ha fatto capire, che noi repubblicani rappresentiamo un arricchimento per lo schieramento, un vero e proprio valore aggiunto.

Ne abbiamo preso atto e saremo vigili nel ricercare le condizioni più favorevoli alla sopravvivenza e alla crescita del partito ed alle possibilità reali per esercitare nell’alleanza un ruolo coerente alla sua tradizione.

Concludo il mio intervento sottolineando che si tratta di una relazione che ha bisogno di essere integrata e completata e il congresso ha le prerogative per farlo.

Spero comunque che il contributo maggiore venga dai numerosi iscritti che si sono riavvicinati in questi ultimi tempi, dagli amministratori impegnati negli enti locali, da quei repubblicani che hanno affrontato e superato le prove più dure e difficili di questi anni senza abbandonare il PRI, un partito che ancora può essere utile non soltanto al Lazio ma all’intero Paese.

In questo spirito cercherò di fare sino in fondo la mia parte.

*Commissario regionale Pri Lazio

mcandry
23-01-05, 15:23
la minoranza di riscossa non ha partecipato al congresso.

(al più presto inserirò il documento depositato)

nuvolarossa
24-01-05, 22:58
La mozione conclusiva del Congresso regionale del Lazio

Concluso il Congresso regionale del Lazio presieduto da un Ufficio di presidenza composto da Pino Vita, Ettore Saletti e Ciro Polidori. Nel dibattito congressuale aperto dalla relazione del commissario Camerucci sono intervenuti il segretario nazionale Nucara e il vice segretario Santoro.
Pubblichiamo la mozione congressuale conclusiva approvata all’unanimità.

"I sottoscritti delegati presenti al Congresso regionale del Lazio del 22/gennaio 2005

Esprimono piena soddisfazione per la celebrazione del Congresso regionale decisa dal commissario Gian Carlo Camerucci nell’obiettivo di normalizzare gli organismi dirigenti del partito laziale , superando la lunga fase straordinaria;

Rilevano come gli adempimenti utilizzati per la convocazione del congresso abbiano consentito alle sezioni e agli iscritti di svolgere tempestivamente le assemblee per l’elezione dei delegati e di assumere le decisioni politiche conclusive del congresso e pertanto respingono l’o.d.g su una presunta violazione di norme statutarie nella convocazione del congresso, presentato alla presidenza da alcuni iscritti a nome della componente laziale di Riscossa repubblicana e del quale è stata data lettura durante i lavori dello stesso congresso.

Ringraziano l’Ufficio di presidenza del Congresso che, contribuendo a far superare le riserve formali preliminarmente avanzate, ha consentito una discussione libera e aperta al contributo dei delegati e degli iscritti.

Approvano il verbale conclusivo dell’Ufficio Verifica Poteri che viene allegato alla presente mozione conclusiva.

In particolare:

1) RINGRAZIANO l’amico Camerucci per il lavoro svolto, portato avanti con l’impegno, la passione e l’entusiasmo che lo contraddistingue, per essere riuscito a ridare una base organizzativa nelle province in cui il partito era assente, per aver contribuito a migliorare le situazioni organizzative di quelle esistenti e per essersi impegnato, con grande sacrificio, per consentire al simbolo dell’edera di poter partecipare alle competizioni elettorali del comune e della provincia di Roma e per ultimo in quelle europee.

2) SOTTOLINEANO l’importanza di questo congresso regionale, per recuperare un confronto sereno tra tutte le posizioni, necessario per ritrovare il dialogo e l’unità, quest’ultima sempre più indispensabile, se si vuole conseguire l’obiettivo di rientrare nelle istituzioni e fare in modo che i valori del repubblicanesimo possano tornare ad incidere sulla politica e nelle amministrazioni.

3) RITENGONO che il rinnovo della direzione del Lazio, sia un importante punto di partenza per la ricostruzione del partito, in quanto potrà contare sul coinvolgimento e la partecipazione di tutti i repubblicani, convinti che le diversità, messe al servizio del partito possono diventare la ricchezza ed il punto di forza delle nostre iniziative politiche, programmatiche ed elettorali.

4) CONFERMANO in occasione delle elezioni regionali di mantenere rapporti preferenziali con il centro destra nel rispetto della linea nazionale del partito, anche se si dichiarano insoddisfatti per la scarsa visibilità sino ad oggi concessa dalla casa delle libertà.

5) RATIFICANO l’operato dell’amico Camerucci, in riferimento alle trattative svolte per le regionali con i partiti della casa delle libertà, a sostegno della candidatura a presidente di Storace, perché in linea con le indicazioni della consulta dei segretari provinciali e coerente con quelle nazionali del partito.

6) PROPONGONO al congresso di approvare la linea portata avanti fino ad oggi e di dare mandato al nuovo segretario per continuare le trattative con la casa delle libertà, purché esse siano improntate sul piano del rispetto e delle pari dignità politica, ritenendo fondamentale il conseguimento dei seguenti punti:

sul piano della visibilità

a) la presenza nel listino quale riconoscimento politico di appartenenza all’alleanza;

b) assegnazione di deleghe o incarichi di gestione quale assunzione e condivisione di responsabilità di governo;

sul piano programmatico

a) impegno per migliorare la macchina amministrativa in fatto di efficienza della spesa pubblica e della trasparenza, temi storici del partito, che dovrà tenere conto del giusto rapporto costi benefici e dell’aspetto morale;

b) impegno a migliorare, i servizi d’interesse collettivo e più in generale di attenzione alla persona, per renderli più efficienti e più rispondenti alle aspirazioni ed alle aspettative della gente, perché siano offerte a tutti, quanto più possibili le stesse opportunità e le stesse attenzioni con particolare riferimento alle politiche: della salute, della scuola, sociali e del welfare, dell’ambiente, dello sviluppo e dell’occupazione.

7) DICHIARANO, su questa base la propria disponibilità e candidarsi o comunque ad attivarsi per ricercare candidati da pressentare4 nella lista dell’edera o a sostenere soluzioni alternative di tipo federativo purché consentano al partito di ottenere il seggio.

8) RIBADISCONO che l’obiettivo principale rimane quello di rilanciare il partito e ciò potrà avvenire con il conseguimento del consigliere regionale, indispensabile per recuperare la visibilità politica e per dare alle sezioni del Lazio un riferimento istituzionale.

9) PROPONGONO la candidatura dell’amico Camerucci a segretario regionale, esortandolo a continuare il cammini intrapreso dichiarandogli piena fiducia e pieno sostegno.

10) INDICANO alla nuova direzione regionale di farsi proponente, verso quella nazionale, perché sia preso in considerazione un modello federativo di riferimento laico, socialista e liberale, dove ogni partito aderente dovrà mantenere la propria identità ed organizzazione. Una federazione che sia in grado di essere punto di riferimento di quell’elettorato che non si riconosce più nell’attuale bipolarismo troppo semplicistico, ideologico e massimalista e che per questo in percentuali sempre più consistenti si astiene dal voto.

Concorrere con un unico simbolo ci consentirà di recuperare la visibilità, la credibilità e la forza per creare un riferimento moderato che abbia al centro della sua azione politica le idee, la ragione, i programmi e le capacità di governare.

nuvolarossa
26-01-05, 21:21
Direzione regionale del Lazio

Il presidente del congresso regionale del Lazio, tenuto il 22/1 c.a., Pino Vita ha convocato per venerdì 28 gennaio 2005 alle ore 15,00 presso l’Hotel Congressi - via Shakespare 29 Roma - la direzione regionale per il suo insediamento e per l’elezione del segretario regionale.

mcandry
27-01-05, 03:32
sarebbe interessante conoscerne la lista...

nuvolarossa
27-01-05, 20:42
Convocata per oggi la Direzione regionale del Lazio/Il documento della minoranza e le precisazioni della presidenza del Congresso

Un congresso ricco di energie

Nella "Voce" di martedì abbiamo riportato la mozione conclusiva del congresso regionale del Lazio, svoltosi a Roma il 22/gennaio c. a., pubblichiamo, oggi, l’o.d.g. letto durante lo svolgimento dello stesso da Roberto Alicandri, assieme alle precisazioni di Pino Vita che ha presieduto i lavori del congresso.

"La componente di Riscossa del Lazio, vista l’assoluta mancanza di rispetto delle norme statutarie che sottostà alla convocazione di questo congresso; anche in seguito ad una preventiva contestazione avvenuta con lettera del 16 gennaio, a firma del consigliere nazionale Casciana, che rilevava la mancanza dei trenta giorni per la convocazione del congresso (40 per quello del Lazio); prende atto dell’ennesima scorrettezza formale nonché della solita decisione antidemocratica che ci impone una posizione ferma e decisa di non partecipare a questa farsa di congresso che contiene decisioni politiche preconfezionate ed anche perché non intende avallare con la propria presenza qualsivoglia decisione di ordine politico."

*
In apertura dei lavori, nella mia qualità di presidente del congresso, rispondendo alle riserve sulla sua legittimità espresse da Collura, avevo sottolineato che dalla documentazione esaminata risultavano rispettati i tempi e le procedure di convocazione.Avevo inoltre rilevato che trattandosi di un congresso "straordinario" che si teneva a distanza di molti anni dall’ultima celebrazione, il commissario Camerucci aveva opportunamente applicato le procedure previste dal nuovo Statuto nazionale, approvato al congresso di Fiuggi nell’ottobre del 2002, e rispetto a quel testo dovevano considerarsi privi di efficacia eventuali statuti e regolamenti regionali che prevedessero norme diverse.

Il congresso, condividendo questi chiarimenti, integrava con altri rappresentanti i posti riservati alla minoranza nell’Ufficio di presidenza e in quello della Verifica Poteri e mentre i firmatari del documento (undici per la precisione) abbandonavano la sala, dava inizio ai lavori secondo l’o. d. g. contenuto nella lettera di convocazione inviata dal commissario regionale a tutte le sezioni del Pri del Lazio.

Questo l’iter formale di una decisone che ha invece risvolti politici e che ha portato un gruppo di iscritti che per anni ha richiesto la celebrazione del congresso ad abbandonare i lavori senza affrontare il dibattito.

Non c’era bisogno della minaccia del possibile ricorso agli avvocati e alla magistratura per pubblicare sulla "Voce" l’o. d. g. presentato, perché l’avremmo fatto senza esitazioni. Il documento contiene però valutazioni che, andando oltre gli aspetti formali, meritano una risposta adeguata da parte di chi, come me, sente l’orgoglio di aver contribuito a riavviare l’attività e il dibattito del Pri del Lazio che ha dimostrato nel congresso di avere energie sufficienti per un rilancio non più rinviabile. Quando si definisce una "farsa" un congresso che ha registrato una partecipazione intensa e non abituale, anche rispetto ai vecchi congressi laziali, si dimostra di avere una concezione personalistica della democrazia.

Chi ha poi la pretesa di rappresentare, sia pure da posizioni di minoranza, una linea politica alternativa a quella della maggioranza, non può sottrarsi ad un dibattito che, specie sul futuro del partito, è stato libero, approfondito e senza ritualità.

Evidentemente la vostra preoccupazione (peraltro infondata) per gli aspetti formali vi ha fatto perdere di vista la sostanza politica del problema che era quello di portare a conclusione il lavoro di riorganizzazione e di impegno elettorale di questi ultimi anni.

Quanto, infine, alla preoccupazione di legittimare con la vostra partecipazione al congresso decisioni politiche assunte in precedenza mi sembra un pretesto per mascherare un disimpegno che, mi auguro, sinceramente non sia definitivo.

Pino Vita

nuvolarossa
04-02-05, 19:42
APRILIA Pri in linea con Verzili Per le comunali stessa visione politica

di LORELLA IACI

APRILIA (Latina) — Si è svolto l'altro ieri sera il primo congresso dei repubblicani di Aprilia, dopo sei mesi di commissariamento. Oltre alla discussione dei temi politici del Comune e della Provincia è stato eletto il nuovo direttivo composto dal Segretario, Gaetano Foti, il presidente Saverio Salimei e poi tra i membri, Walter Salvati, Daniela Fincato, Mauro Forti, Carla Sartori, Claudio Lissandrin e Augusto Di Lorenzo. Proprio quest'ultimo, assessore all'Ambiente dell'attuale amministrazione, ha immediatamente introdotto uno degli argomenti politici più discussi di questo momento, quello della scelta del candidato a sindaco da parte del centro destra. «Mi auguro ha dichiarato Augusto Di Lorenzo, che la scelta converga un una persona che rappresenti la compattezza di tutto il Polo e non sia disgregante, ma soprattutto che sia una persona di Aprilia. Abbiamo affrontato, ha continuato Di Lorenzo, un anno difficile dopo la morte di Luigi Meddi, ma devo dare atto a Verzili di essere stato all'altezza della situazione e di portare degnamente a compimento il suo mandato nonostante le turbative e gli ostacoli che hanno caratterizzato l’attuale mandato». Insomma l'appoggio alla Casa delle Libertà, ha fatto intendere Di Lorenzo è sicuro, in questa tornata elettorale ma certo non a scatola chiusa ed incondizionata in quanto dovrà esserci una convergenza sui programmi politici amministrativa ed una priorità di intenti. Sono sicuro che esiste una identità di veduta molto simile ed una stessa volontà di risolvere i problemi. Ma l'augurio più grande che formula il partito Repubblicano di Aprilia è che le grandi coalizioni di pensiero cambino al più presto la loro scelta. Sul tema è anche intervenuto il responsabile provinciale Giuliano Masci. Stiamo attuando una linea politica, ha detto Masci, in linea con le esigenze della città e pur nelle difficoltà economiche del paese non ci discosteremo dalle attuali posizioni

mcandry
08-02-05, 16:32
1) Savoldi Sergio
2) Valbonesi Oliviero detto Widmer
3) Gambi Paolo
4) Lelli Renato
5) Benedetti Marco
6) Babini Luisa
7) Collura Saverio
8) Zanin Pierre
9) Mingozzi Giannantonio
10) Schitinelli Maria Concetta
11) Mazzotti Mauro
12) Sintini Nazario
13) Bocchini Fabio
14) Santolini Roberto
15) Carli Alessandro
16) Alicandri Roberto
17) Ravaglia Stefano
18) Foschi Paolo
19) Roncaglia Daniele
20) Balestrazzi Paolo
21) Antonelli Vittorio
22) Casciana Rocco
23) Tabanelli Giordano
24) Ciccocioppo Aurelio

nuvolarossa
07-03-05, 23:33
Lettera del segretario della Federazione giovanile/La bontà del progetto per il Lazio si fonda sulla novità del metodo

Un approccio di tipo pragmatico

Lettera inviata dal segretario Fgr Giovanni Postorino a Storace e ai partecipanti alla manifestazione "Il futuro dei giovani con Storace Presidente" tenutasi il 4 marzo. La manifestazione era organizzata dalle sigle giovanili dei partiti della coalizione che sostiene Storace.

Caro Presidente Storace, Care amiche e cari amici, mi scuso di non poter essere lì insieme a voi per poter manifestare il sostegno dei giovani repubblicani al Presidente Francesco Storace.

Dopo aver registrato una fortissima dispersione ed un crescente allontanamento dei giovani, la politica si riavvicina al mondo giovanile stimolando entusiasmi e passioni che negli ultimi anni si erano del tutto sopite.

Del resto, l’importanza delle organizzazioni giovanili è del tutto evidente se si pensa che il prossimo anno, anno di elezioni politiche, saranno chiamati alle urne quei giovani che nel 1996 avevano solo otto anni, e dovranno scegliere sicuramente tra i medesimi contendenti di dieci anni fa.

Questo di oggi è quindi un appuntamento molto importante di una campagna elettorale regionale che si sta facendo sempre più dura ma allo stesso tempo appassionante.

Noi giovani repubblicani siamo convinti del successo della coalizione che sostiene il Presidente Storace per due ordini di motivi: uno programmatico, l’altro metodologico.

In questi anni si è svolto, infatti, un buon lavoro, con competenza, nell’interesse dei cittadini e di noi giovani. Ed il programma per i prossimi anni, elaborato dal Presidente Storace sulla base di quanto già fatto, indica soluzioni convincenti per tutti gli altri problemi rimasti ancora insoluti.

A nostro avviso la bontà del progetto per il Lazio si fonda anche sull’approccio metodologico adottato: cioè su una visione pragmatica delle necessità e dei problemi che vanno affrontati.

E la conferma di quanto sto dicendo sta proprio nella nostra presenza in una così variegata e folta compagine, al cui interno convivono soggetti provenienti da famiglie politiche profondamente diverse, addirittura antitetiche: una cosa impensabile solo pochi anni fa.

Infatti, noi della Federazione Giovanile Repubblicana, che ci riconosciamo nei principi di libertà e democrazia e nei valori mazziniani e repubblicani, abbiamo l’obiettivo di stimolare i giovani ad interessarsi alla vita politica e a parteciparvi attivamente. E questo, secondo noi, vuol dire proprio ragionare in modo pragmatico sulle possibili soluzioni ai tanti problemi del nostro tempo, senza abbandonarsi a soluzioni irrazionali e demagogiche tutte nemiche della modernità e del progresso.

Al Presidente Storace vanno quindi i nostri complimenti per essere riuscito, attraverso un programma convincente, ad includere nella compagine di partiti che lo sostiene, forze che altrimenti potremmo definire antisistema se non di rottura dell’ordinamento repubblicano, insieme ad una presenza, la nostra come quella degli amici socialisti e liberali, che riequilibra il centrodestra su posizioni più squisitamente laiche e liberal-democratiche.

Noi repubblicani siamo convinti che il Presidente Storace terrà in debito conto l’importanza di questo nostro contributo, così come ha promesso di fare nel corso del suo intervento al Congresso nazionale del PRI di inizio febbraio a Fiuggi. Un contributo che, sia ben chiaro, in questo durissimo testa a testa elettorale sarà determinante, se non fondamentale, per poter continuare un percorso di sviluppo e crescita che proietti la regione Lazio ed i suoi giovani nel futuro.

Un cordiale saluto a tutti voi e un augurio di buon lavoro,

Giovanni Postorino Segretario Nazionale Fgr

mcandry
08-03-05, 00:14
sinceramente ho un profondo rispetto ed una assoluta stima nei confronti di postorino, ma la scelta del lazio che ci vede coi liberali che portano in dote nella lista la candidatura di flavia vento, credo proprio che qualche dubbio dovrebbe farne venire...

lucifero
08-03-05, 00:42
la candidatura di flavia vento, credo proprio che qualche dubbio dovrebbe farne venire...
eh? e perché mai?
ci siamo buttati con entusiasmo nel partito della bellezza di sgarbi, che ce la faceva vedere di seconda mano, ed adesso che i liberali ce la portano direttamente, facciamo gli schizzinosi?

http://digilander.libero.it/starvip/vento7s.JPG

lucifero
08-03-05, 00:50
ho letto che alle comunali di Palombara Sabina (RM), il PRI si presenta con la sinistra.
Un nido di riscossini?

nuvolarossa
08-03-05, 01:29
http://www.comune.palombarasabina.rm.it/mm/output/images/castello.jpg

... ti hanno informato male ...
e' la sinistra (covo di destrorsi) ...
che si presenta con il P.R.I. ....

nuvolarossa
15-03-05, 23:59
Lazio/Elezioni Regionali 3-4 Aprile 2005

Lista Pri-Pli collegata al candidato presidente Francesco Storace

Circoscrizione Roma

Petrocchi Alberto
Aparo Mauro
Belgrano Mara
Beraneck Sabina
Boni M. Santander
Brenca Gabriele*
Camilleri Stefania*
Cecca Claudio*
Corapi Pasquale*
Cruciani Adriana*
De Carolis Michele
De Nittis Nicoletta
Di Domenica Massimo
Fidanza Alberto*
Fossati A. Massimo*
Furina Agazio
Gambino Antonio*
Graziani Mario
Grifeo M. Carmela*
Livrea Maurizio
Marconi Marco
Marinelli Lina
Minei Maria T.
Normando Viviana
Palmerio Piera*
Paribelli Alessandro
Parisi Maurizio*
Pellegrini Marco
Pesoli Loredana
Pessot Paolo
Pontecorvo Alessandra
Pulone Marialisa
Sarrecchia Peppino
Scalabrelli Vania
Susino Angelo G.*
Tagliaferri Antonio
Torchia Franco
Tosti Francesco
Trotter Laura*
Valerio Domenico*
Vento Flavia*

*indicazione Pli

Circoscrizione Viterbo

Polidori Ciro
Magrini Giuseppe
Cristi Arnaldo

Circoscrizione Rieti

Concezzi Michele
Bianchi Emma

Circoscrizione Frosinone

Capogna Francesco
De Paolis Fabio
Picchi Pietro (Indipendente)

Circoscrizione Latina

Ceci Ugo
Fellone Giuseppe
Fincato Daniela
Fusco Antonio
Strongoli Pasquale

nuvolarossa
16-03-05, 00:11
Lazio/Elezioni Provinciali 3-4 Aprile 2005

Viterbo/Lista Pri

Prugnoli Mario Acquapendente
Magrini Giuseppe Bagnoregio
Serafini Luigi Blera
Polidori Ciro Civita Castellana
Prugnoli Mario Graffignano
Fonzi Filippo Grotte di Castro
Agate Giovanni Battista Ischia di Castro
Serafini Giovanni Olivo Montalto di Castro
Fonzi Filippo Montefiascone
Biagiola Francesca Orte
Serafini Giovanni Olivo Tarquinia
Cherubini Andrea Tuscania
Arpini Bruno Vetralla
Polidori Ciro Vignanello
Cappetti Massimo Viterbo 2
Cappetti Massimo Viterbo 3
Pesoli Loredana Viterbo 4

nuvolarossa
04-04-05, 22:39
http://www.nuvolarossa.org/images/library/prilazio20050404.gif

nuvolarossa
14-05-05, 15:17
... finalmente varata la nuova giunta ad APRILIA (Latina) ... dove l'amico Repubblicano Augusto di Lorenzo ha assunto la delega per la Pubblica Istruzione ed il Cilo ....

nuvolarossa
24-06-05, 19:47
Verso i Congressi della Consociazione Provinciale e dell'Unione Romana

Il segretario della Consociazione romana Mariano Leli unitamente alla segreteria dell'Unione comunale di Roma, composta dagli amici Leonardo Ferrante, Loredana Pesoli e Leandro Bazzini hanno esaminato la situazione politica-organizzativa del partito nella capitale e in provincia ed hanno deliberato, ai sensi degli articoli 22 e 26 dello Statuto nazionale, di convocare per il periodo successivo all'estate i rispettivi congressi. Di tale decisione hanno informato il segretario regionale del Lazio Giancarlo Camerucci che ne ha preso atto, sollecitando l'espletamento degli adempimenti statutari.

La comunicazione è stata pubblicata sulla "Voce repubblicana" e sul Sito del Partito affinché le sezioni repubblicane risultanti dal tabulato riepilogativo al 31/12 2004, si apprestino a concludere entro il prossimo 30 giugno le operazioni di rinnovo del tesseramento, peraltro già in corso.

Successivamente saranno inviati, il Regolamento, il riepilogo dei voti congressuali, il documento politico e le indicazioni sulla sede dei congressi che, anche ai fini del contenimento delle spese saranno celebrati, distintamente, in due giorni contigui.

La decisione è stata assunta, anche per inserire negli organismi dirigenti del partito e in vista delle prossime elezioni amministrative, assieme ai vecchi iscritti, quei nuovi militanti che si sono impegnati nella lista del Pri, e nella campagna elettorale alle recenti elezioni regionali.

Roma, 23 giugno 2005

nuvolarossa
30-08-05, 23:36
Palombara Sabina (Roma), ricordato Adriano Petrocchi/Scomparso nel 1985 è stato uno tra i più giovani sindaci d'Italia

Storia di un uomo e di un partito

Il 12 agosto la "Voce" era chiusa per le ferie estive. Pubblichiamo oggi - con ritardo - questo articolo di Egidio Simeoni.

In occasione della ricorrenza del 20° anniversario della morte di Adriano Petrocchi, primo Sindaco del Comune di Palombara Sabina nel 1946 - a soli 25 anni di età uno tra i più giovani Sindaci d'Italia - la sezione del Pri di Palombara Sabina con il patrocinio del Comune, ha voluto ricordare il leader del Partito locale e Provinciale prematuramente scomparso (12/08/1985) in un incidente sull'Autostrada del sole.

A ricordare Adriano Petrocchi, la gradita presenza del Segretario Regionale e Segretario Amministrativo Nazionale del Pri, dott. Giancarlo Camerucci; sono intervenuti oltre al Sindaco Dr. Paolo Della Rocca, i rappresentanti dei vari partiti politici locali, che insieme a Adriano Petrocchi hanno condiviso il governo del paese nel dopoguerra, e i rappresentati attuali dei partiti presenti sul territorio e molti amici in rappresentanza delle sezioni Pri dei paesi limitrofi.

L'aspetto, che al di là di questa doverosa premessa, mi preme sottolineare e mettere in risalto, è stato la presenza nell'aula consiliare del Comune di numerosi amici repubblicani che da qualche tempo hanno lasciato il partito; alcuni perché forse disorientati dal caos creato negli anni ‘90 dal golpe Politico-Giudiziario (mani pulite), hanno ritenuto concluso il sistema basato sui partiti, altri invece sono andati a cercare migliore fortuna in altre formazioni politiche, che in quegli anni andavano in auge, altri dopo un primo disimpegno ora appartengono a forze politiche cosiddette della seconda Repubblica, altri si sono semplicemente disimpegnati.

Ho sottolineato e messo in evidenza precedentemente l'aggettivo repubblicani, perché ritengo di poter affermare, dopo quasi venti anni di militanza in questo partito, che repubblicani si è sempre; chi ha avuto l'onore e l'opportunità, di immergersi ed impregnarsi dei valori del Partito Repubblicano e del suo modo di affrontare i problemi amministrativi e politici, non se li scrolla di dosso cambiando casacca o disimpegnandosi, ma rimane repubblicano a vita.

Voglio rivolgere un appello e un invito alla riflessione agli amici che leggeranno questo articolo, l'invito a guardarsi dentro nel proprio animo, a ricordare l'esperienza politica vissuta all'interno del partito, e a domandarsi se, visto l'attuale quadro politico del nostro paese e dell'Italia stessa, non ritengano che ci sia bisogno di una forza politica laica, liberale e riformista, in sostanza del Pri, per riprendere quel discorso bruscamente e tragicamente interrotto venti anni orsono sull'Autostrada del sole.

Una forza in grado, con le proprie idee, la propria esperienza, la propria capacità amministrativa, dimostrata dalle numerose opere pubbliche realizzate, di guidare il paese consentendogli quel giusto salto di qualità che i cittadini attendono.

Disperdere in mille rivoli quella forza che seppe recitare un ruolo così importante dal dopoguerra in poi, è un lusso che i repubblicani di tutto il comprensorio Sabino-Tiburtino-Nomentano, eredi dell'insegnamento di Adriano Petrocchi, non possono e non devono permettersi.

Bisogna avere il coraggio di non nascondersi sotto tabernacoli di un passato, che non merita d'essere degradato ad adorazione della memoria, ma aprirsi al confronto pubblico per la pubblica constatazione che quel che unisce è assai di più di quel che divide; tornare ad elaborare insieme un progetto politico, che consente, a ciascuno, di mettere a frutto le proprie ragioni e convinzioni.

Il Partito Repubblicano Italiano è il luogo naturale dove recuperare tematiche proprie, della nostra cultura laica e liberale, come il principio della tolleranza, la difesa dei diritti di libertà, la costruzione di una società aperta e di diritto, è il luogo ideale per elaborare, insieme a tutti coloro che si riconoscono in questi principi, un progetto affascinante, costruire insieme una forza moderna, laica, liberale e democratica, che abbia una forza elettorale, in grado di recuperare quella centralità politica che consentirebbe una più articolata e proficua governabilità del paese.

Questo articolo vuole essere uno stimolo, una traccia di riflessione di discussione e di dibattito pubblico, da tenersi a breve, in un convegno che abbia come tema : "Il PRI nel comprensorio sabino-tiburtino-nomentano, tracce di una memoria che si è fatta storia." Che segni il punto di ripartenza, di un modo antico ma moderno di interpretare la politica, di modo antico ma giusto di amministrare la cosa pubblica, di un modo antico ma bello di essere repubblicani.

Egidio Simeoni, consigliere nazionale Pri

nuvolarossa
23-09-05, 21:30
Viterbo domenica 25 settembre h. 10,00

Tavola rotonda "Il partito unitario dei moderati, dei liberali e dei riformisti"

Interviene Francesco Nucara

nuvolarossa
05-10-05, 11:09
Tarquinia I nuovi assessori

di MARZIA MAGLIO

TARQUINIA (Viterbo) — Nella giunta del sindaco Giulivi entrano tre nuovi assessori, dopo le dimissioni che negli ultimi mesi si erano susseguite, per vari motivi, minando secondo alcuni la credibilita' dell'esecutivo tarquiniese. I prescelti sono molto giovani: si tratta di Cristiano Minniti (An) cui sono stati affidati tematiche giovanili, casa, lavoro, Inps e commercio, Luigi Serafini (Repubblicani) con agricoltura e artigianato, e Anna Rita Camillucci (FI) con Sport, protezione civile e turismo. Una scelta attesa che servirà a ricostituire l’esecutivo pur se le deleghe più delicate, come urbanistica, bilancio e polizia municipale, restano al sindaco Giulivi. L’investitura ufficiale dei tre assessori mette una fine alle voci che presumevano una crisi della maggioranza, e carica di ottimismo i tre nuovi assessori che ieri attendevano solo la firma della delega. Solo una formalità ma i tre nuovi assessori, lo si sente vociferare da giorni, sono proprio loro. Una carica che per loro tre arriva quasi al termine del mandato elettorale, e per questo accende la responsabilita' piu' che l'entusiasmo.

nuvolarossa
10-10-05, 20:24
6 ottobre, si è svolto un incontro romano della Direzione Regionale del Lazio/Relazione di Camerucci: oggi il Partito Repubblicano si trova in una fase di rilancio che ha avuto inizio dal 2005

Affrontare il futuro con metodo e impostazione razionale

Il 6 ottobre scorso si è svolto, a Roma, un incontro della Direzione Regionale del Lazio. La riunione era stata convocata in base a un ordine del giorno che prevedeva la discussione della situazione politica, l'indizione dei congressi locali, le comunicazioni del Segretario e l'avanzamento di proposte organizzative. Tali temi sono stati introdotti dalla relazione del Segretario regionale, Giancarlo Camerucci, il quale ha ricordato che il Partito repubblicano laziale si trova in una fase di rilancio che ha avuto inizio con il Congresso Regionale del gennaio 2005. Purtroppo, però, il mancato successo di Francesco Storace alle elezioni regionali della scorsa primavera ha fatto sì che il partito locale non acquisisse quei riferimenti istituzionali che avrebbero facilitato il suo processo di riorganizzazione. Tuttavia, quest'ultimo deve proseguire. In tal senso, si è deciso di cooptare nella Direzione Regionale a titolo consultivo i candidati del PRI alle ultime elezioni regionali e di pubblicare con regolarità sulla pagina de La voce repubblicana dedicata all'attività di Partito notizie sul PRI del Lazio.

E' stata poi data lettura delle dimissioni del Segretario provinciale Mariano Leli.

Gran parte degli interventi (i convenuti in Via Turba non erano particolarmente numerosi, anche per colpa del cattivo tempo che ha tenuto lontani gli amici di Latina), si sono soffermati su temi attinenti, quali: la predisposizione ed elaborazione del programma politico, la riorganizzazione e formazione dei quadri e la valorizzazione e divulgazione delle esperienze amministrative.

Hanno parlato, nell'ordine: Mauro Aparo, Sergio Innocenti, Salvatore Di Carlo, Pasquale Lionetti, Egidio Simeoni, Ettore Saletti, Ciro Polidori, Loredana Pesoli, Mariano Leli.

Le dimissioni di Leli sono state respinte. L'interessato non le ha ritirate, ma le ha sospese in attesa degli eventi futuri.

Il Segretario Camerucci ha infine comunicato di aver ricevuto mandato dalla Direzione regionale del Lazio di individuare un responsabile e/o un gruppo operativo che riorganizzi la Consociazione locale di Frosinone.

Per completezza di informazione, pubblichiamo di seguito sia l'intervento introduttivo del Segretario Camerucci sia il documento conclusivo, letto al termine della riunione.

Intervento introduttivo

"Sulle elezioni regionali abbiamo già avuto modo di riflettere e ragionare.

Dobbiamo lasciarci alle spalle la delusione del risultato, aggravato dalla sconfitta del nostro candidato alla Presidenza, Francesco Storace, che ci ha escluso da ogni funzione gestionale e istituzionale nell'ambito dell'ente Regione (mai cedere agli ottimismi del momento o demoralizzarsi per i cattivi risultati: ai Repubblicani i consensi sono costati sempre cari, anche nei momenti migliori) e mettere a frutto i progressi fatti, dovuti soprattutto a molti che si sono impegnati in prima persona, motivando e inserendo i nuovi amici che si avvicinano o partecipano con noi alle competizioni elettorali.

Le grandi linee di politica nazionale, come più volte ribadito nei più o meno recenti Consigli Nazionali e nelle riunioni della Direzione, riaffermano l'adesione del Partito all'alleanza di Governo e la fiducia al premier, Silvio Berlusconi, come riferimento più affidabile per avere la garanzia della continuità istituzionale nella prossima legislatura.

Il Partito si aspetta molto, per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sulle proprie tesi, dal lavoro che Giorgio La Malfa sta facendo in qualità di Ministro per le Politiche Comunitarie incaricato di redigere e articolare la Strategia di Lisbona, che rappresenterà l'adesione italiana al piano di sviluppo economico della Comunità per i prossimi anni.

Gli appuntamenti a breve che ci investono sotto il profilo operativo sono le elezioni Politiche e le amministrative di Roma, oltre ad altre comunali del Lazio interessate.

Per quanto riguarda le prime, è certo che il quadro politico è destinato a profonde mutazioni se non addirittura a rimescolamenti, dopo che la ormai imminente consultazione politica avrà decretato i vincitori e i vinti. E ciò, credo, indipendentemente da quella che sarà la legge più o meno maggioritaria, o più o meno proporzionale con la quale si andrà a votare.

A questo proposito, peraltro, qualcuno avverte una certa assenza di dichiarazioni ufficiali del Partito, ma bisognerà ricordare che non siamo ancora in grado di esprimere nel territorio nazionale valori percentuali di presenza che ci consentano di cimentarsi autonomamente come partito, anche se nell'ambito di una coalizione.

Ma per le politiche avremo solo il compito di cercare il consenso mentre per le Amministrative di Roma, dovremo in primo luogo "produrre" qualche centinaio di candidati e raccogliere le firme.

Credo, quindi, che ci si prospetti una grossa mole di lavoro che va affrontata con metodo e razionale pazienza. Occorreranno strutture snelle con persone motivate. Perciò guardo con fiduciosa attesa anche ai congressi di Roma e Provincia che ci accingiamo a celebrare e agli amici che se ne occuperanno in prima e seconda persona; costoro dovranno stabilire una sorta di coordinamento e di concordanza di intenti con la Direzione Regionale, che dovrà costituire un riferimento primario e certo, e dovrà continuare a strutturarsi.

Ritengo intanto, sul piano macroscopico, di riuscire ad acquisire la disponibilità di questa sede di via Turba che potrebbe diventare bellissima e invogliarci di più a darci da fare.

Sul piano organizzativo, penserei ad un esecutivo così detto tematico, formato da tutti gli amici che vorranno dare la loro disponibilità e coordinato da un responsabile organizzativo che metta in comunicazione i vari aspetti delle branche di intervento politico. Richiamo la vostra attenzione sul fatto che avremo a breve i nuovi organismi di Roma e Provincia e sarà allora opportuno mettere in campo forze che riempiano spazi di necessità operative e non multi-rappresentanze puramente fittizie."

Documento conclusivo

"La Direzione Regionale del Lazio, riunita a Roma nella sede di Via Turba il 6 ottobre, ha respinto le dimissioni del segretario della Consociazione Provinciale di Roma, Mariano Leli, ha deliberato di celebrare i congressi della Provincia e dell'Unione romana nei termini statutari e ha raccolto le esortazioni e i suggerimenti – da indirizzare con forza alla Direzione Nazionale – dei convenuti in merito alla riorganizzazione programmatica e operativa del partito a livello locale, in un'ottica di rilancio dell'iniziativa politica laziale, nonché della centralità e particolarità della presenza dei repubblicani a Roma.

Annunciando che "La voce repubblicana" ospiterà regolarmente notizie e comunicati sull'attività dei repubblicani del Lazio nella pagina dedicata alla politica del Partito, la Direzione Regionale del Lazio ha, infine, stabilito di cooptare al proprio interno quei candidati alle recenti elezioni regionali che non ne facciano già parte e di richiedere l'organizzazione di un convegno degli amministratori repubblicani sulla politica degli enti locali.

Gli interventi hanno sottolineato la vocazione sociale e popolare dell'identità repubblicana."

nuvolarossa
18-10-05, 10:55
Primarie: Dichiarazione del segretario regionale del Pri del Lazio Giancarlo Camerucci

A proposito dei risultati delle elezioni primarie che si sono tenute il 16 ottobre su tutto il territorio nazionale per eleggere il candidato premier dell'Unione e che hanno visto Prodi vincitore con oltre il 70% dei voti, il segretario regionale del Lazio Giancarlo Camerucci ha commentato l'esito in ambito regionale:

"La vittoria di Prodi era scontata, ma ci sono due considerazioni da fare: la prima è sulla numerosità dei partecipanti. Nel Lazio - ha ricordato Camerucci - il candidato dell'Unione Piero Marrazzo aveva attenuto più di un milione e 600 mila voti, mentre in questa occasione i giornali hanno detto che domenica, alle 19, avevano votato circa 300 mila persone. Quindi, in assoluto, la percentuale al voto non è stata altissima: abbondantemente meno di un quinto dell'elettorato potenziale. Però, e qui c'è la seconda considerazione: sempre a detta dei giornali, l'affluenza è stata superiore di tre volte rispetto alle attese degli organizzatori. Ora, se questo è vero, da una parte viene confermato il fatto che si trattava di un test indicativo, che poteva anche limitarsi a un centinaio di migliaio di persone, perché non si voleva sapere di più, se non confermare l'assunto; d'altro canto, la gente (anche se alcuni possono aver pensato che si trattasse di un voto "vero" e che quindi fosse loro dovere recarsi alle urne) si è messa in fila, ha aspettato che venissero fotocopiate le schede oramai esaurite … insomma, la gente - ha concluso Camerucci - si è espressa, ha dato un segnale".

nuvolarossa
18-11-05, 19:57
Il segretario regionale del Pri del Lazio Camerucci sulla vicenda amministrativa del comune di Nettuno

"Il segretario regionale del Pri Giancarlo Camerucci in ordine agli episodi che hanno riguardato l'attività amministrativa del comune di Nettuno, i cui esiti definitivi sono ancora all'esame della magistratura, ha espresso la sua preoccupazione, temendo che il clamore che ha circondato quelle vicende possa pregiudicare lo svolgimento della vita democratica del consiglio comunale.

In questo quadro - il segretario regionale - ritiene che un'eventuale misura di scioglimento anticipato del consiglio sia punitiva nei confronti di quelle forze politiche locali, tra cui il Pri di Nettuno, che al di là delle rispettive collocazioni di schieramento, hanno svolto con passione e disinteresse il loro compito ed intendono concludere il mandato ricevuto dagli elettori".

nuvolarossa
08-12-05, 21:52
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

Tarquinia: Luigi Serafini nuovo assessore Pri/Le deleghe all'Agricoltura, all'Industria e all'Ambiente

Settori determinanti per lo sviluppo

Da poco più di un mese, Luigi Serafini, che al contempo mantiene la sua carica di consigliere comunale, è il nuovo assessore all'agricoltura, ambiente e industria del Comune di Tarquinia. Trentacinque anni, impiegato in una società aeronautica, Serafini è stato tra i protagonisti, sin dal 2000, della rinascita dell'iniziativa repubblicana nel Comune viterbese, sia candidandosi alle elezioni provinciali nella lista repubblicano-socialista - in cui non vennero conquistati seggi ma che risultò il più votato tra i ventiquattro collegi della Provincia di Viterbo - sia spendendosi, nel 2001, per la riapertura della sezione del Pri di Tarquinia dopo un decennio in cui l'impegno politico e amministrativo dei Repubblicani sul territorio sembrava assopito.

Quindi, nel 2002, Serafini ha fatto parte dei candidati del Pri per la Casa della Libertà alle elezioni comunali e il risultato ottenuto gli ha consentito l'ingresso al consiglio comunale. A ottobre di quest'anno, dato che alcuni assessori erano andati a ricoprire altri incarichi o avevano deciso di mettersi a fare altro, il Sindaco, Alessandro Giulivi, gli ha attribuito le deleghe all'agricoltura, ambiente e industria.

L'economia tarquinese è fatta soprattutto di agricoltura e turismo. Per quanto riguarda la prima, il comune di Tarquinia risulta essere uno dei più grandi d'Italia perché si estende su 27 mila ettari, coltivati in gran parte a grano duro. Ma a Tarquinia si producono anche pomodori, carciofi e finocchi e ci sono vigne che producono vino. Quest'ultimo, insieme alla pasta, all'olio e ai formaggi, è uno dei prodotti locali che l'amministrazione comunale si appresta a promuovere per esportare l'immagine di Tarquinia nel resto del Paese. C'è il progetto "Crescere Insieme" che promuove l'apertura di infoshop (informazione turistica più vendita di prodotti locali) in punti vendita che sorgeranno in nove Comuni associati. Il primo dei punti vendita aprirà nei primi di febbraio a Tarquinia; seguiranno quelli di Tuscania e Montalto di Castro, e poi Viterbo, Roma, aeroporto di Fiumicino e porto di Civitavecchia. Tutto questo è reso possibile da una collaborazione tra i Comuni, che danno i locali in comodato gratuito, e la Società Produttiva Alto Lazio (SPAL) che reimpiega la mano d'opera prima impegnata nella Centrale Nucleare di Montalto di Castro e, dopo una prima decisione di promuovere l'industria locale, ha riconosciuto la vocazione agricola del territorio, e ha deciso di cambiare obiettivo strategico.

Per quanto riguarda l'ambiente, la grande battaglia del Comune di Tarquinia è contro la riconversione a carbone della Centrale dell'Enel di Civitavecchia.

A questo proposito, Luigi Serafini ha raccontato alla Voce la seguente situazione: l'Enel ha ottenuto il placet dal comune di Civitavecchia, dalla Regione Lazio a suo tempo, dal Ministero delle Attività Produttive e dal Ministero dell'Ambiente, che non si è dichiarato contrario alla riconversione a "carbone bianco" della centrale.

Nel frattempo, l'amministrazione regionale è diventata di segno politico opposto e il sindaco di Civitavecchia è cambiato. I Comuni di Roma e di Viterbo sono contrari alla riconversione. Ma, pur essendo uno degli slogan di Marrazzo "mai carbone nella mia Regione", la sua amministrazione non sta facendo quello che potrebbe per bloccare il progetto, che l'Enel continua a portare avanti con impiego di denaro pubblico. Ci sono due cause pendenti contro l'Enel per problemi di impatto ambientale; questo rende la situazione incerta, perché, appunto, oltre alla Regione, anche la magistratura potrebbe decidere di intervenire e bloccare tutto.

Il pericolo, se le cose non si chiariranno presto - ha fatto notare Luigi Serafini alla Voce - è che si ripeta lo spreco di denaro pubblico che ci fu al tempo della centrale nucleare di Montalto di Castro, costata alla comunità 20 mila miliardi delle lire di allora.

v. r.

nuvolarossa
14-12-05, 21:03
Tarquinia: una targa di bronzo per il bicentenario mazziniano/Camerucci e De Carolis alla commemorazione tenuta dal prof. Giovanni Insolera

Una rievocazione per l'orgoglio repubblicano

Tarquinia, la splendida cittadina etrusca che scende dolcemente su uno degli angoli più belli del Tirreno, sabato 10 dicembre ha voluto dedicare, con una manifestazione ricca di colpi di scena ed anche di commozione, una giornata a Giuseppe Mazzini nel bicentenario della nascita.

La cerimonia si sarebbe svolta secondo il rituale sempre prestigioso delle tante manifestazioni in Italia ed all'estero, se i repubblicani di Tarquinia non si fossero resi protagonisti di un evento insolito. Nel lontano 1921 decisero di erigere un monumento al grande apostolo, assegnandone l'esecuzione in bronzo al grande scultore Ettore Ferrari, l'esponente più autorevole della scultura celebrativa degli eroi del Risorgimento.

Tra le tante opere dell'artista in varie città d'Italia, la statua di Giordano Bruno di Campo dei Fiori, che aveva dato al Ferrari risonanza nazionale anche per le accese polemiche che ne avevano accompagnato la realizzazione. Ed è stato il prof. Giovanni Insolera a trattare con perizia e dovizia di particolari la "vecchia questione" del Mazzini di Ettore Ferrari a Tarquinia. Anche allora l'evento ebbe chiara connotazione politica.

La piccola città viveva in quegli anni una stagione di accesa lotta intorno alla risorgente questione dello Jus pascendi, che si proponeva drammaticamente con l'occupazione e la redistribuzione delle terre. Una vicenda di tale rilievo da interessare anche la storiografia nazionale, che ha considerato esemplare il caso di Corneto-Tarquinia.

Nella ricostruzione dei riflessi su tutto il territorio della Repubblica Romana, esponenti progressisti della borghesia e della nobiltà cittadina, si battevano per il ripristino dei diritti di pascolo e per la celebrazione delle ricorrenze repubblicane.

In un siffatto contesto nacque il monumento a Mazzini, con una raffigurazione del volto che fa finalmente giustizia di una certa storiografia sempre pronta a presentarlo cupo, quasi una sorta di personaggio scomodo.

Nella splendida sala del Consiglio Comunale, l'on. Stelio De Carolis, nella sua veste di presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, ha tenuto l'orazione ufficiale alla presenza di autorità, cittadini ed una rappresentanza molto ampia di studenti del liceo scientifico.

Il tutto dopo i saluti del sindaco Alessandro Giulivi, del presidente dell'Università Agraria Alessandro Antonelli, del presidente della Stas Romano Andreaus.

Al termine della manifestazione un corteo per le vie della città ha raggiunto Piazza Cavour dove è stata deposta una targa in bronzo sul monumento a Mazzini, donata dalla locale sezione del Pri.

E' stato il segretario regionale del Pri laziale, Giancarlo Camerucci, a ricordare ai presenti la grande importanza dell'iniziativa che certamente è valsa a ridestare l'orgoglio dei repubblicani di Tarquinia riuniti intorno ad un monumento così ricco di storia e di tradizioni.

Antonio De Carolis

nuvolarossa
30-12-05, 14:18
Internet gratis La proposta del Pri

TERRACINA - Internet senza fili a Terracina. Rinasce dopo anni la Federazione Giovanile Repubblicana e arriva subito la prima proposta per l'amministrazione Nardi: la creazione di una città informatizzata. La neonata FGR (ne è la guida Gianluca Gasbarroni) fa il suo ingresso nel panorama politco locale attraverso un progetto, tarato sui bisogni di una popolazione alla quale si vuole evitare ogni analfabetismo informatico. «Il progetto inviato al sindaco» spiega Alessandro Cittarelli, segretario cittadino del PRI «tratta tre argomenti: il cablaggio in banda larga per l'intero territorio comunale, la connessione alla rete informatica, utilizzando la tecnologia wireless nei parchi pubblici e nei luoghi ricchi di storia e di cultura, la realizzazione di in centro internet. Lo scopo principale di questo progetto è quello di rendere accessibile a tutti la navigazione gratuita su rete informatica.
Erc. Ber.

nuvolarossa
10-03-06, 20:42
La situazione del Pri nel Lazio
La questione liste e i ricatti di qualche "sciagurato"

La situazione del PRI nel Lazio ha qualcosa di incredibile. Spesso ci siamo sentiti dire che la dirigenza nazionale del PRI avrebbe dovuto prestare la massima attenzione alla situazione politico-organizzativa del Lazio. Per parte nostra abbiamo fatto tutto il possibile. Tuttavia qualche "sciagurato" ha pensato di innestare un meccanismo ricattatorio che è valso solo a far fallire la presentazione delle liste dell'Edera.

Recentemente erano stati celebrati i congressi regionali, provinciali di Roma e dell'Unione Romana. Orbene un congresso si celebra se ci sono seri motivi politici oppure organizzativi e per ultimo se si reputa necessario un ricambio della classe dirigente.

Il PRI laziale sempre più asfittico non è riuscito a introdurre linfa nuova nei suoi organismi. Anche la classe dirigente di un tempo, per tanta parte schierata su posizioni contrarie all'attuale linea politica del PRI, si è arresa e vivacchia di contrapposizioni senza diventare motore generatore di un serio ed articolato dibattito.

Certamente ci sono torti e ragioni in entrambe le coalizioni che si affronteranno il 9-10 aprile. Dovremmo avere la capacità e il coraggio di trovare una sintesi e scegliere il meglio, anche in vista delle prossime elezioni amministrative.

Abbiamo vissuto questi anni nella speranza di far vivere il PRI anche a costo di sacrificare le nostre coscienze. E' arrivato il tempo di fare un bilancio, di trovare rapporti solidi e non estemporanei con le organizzazioni che per un cinquantennio hanno costituito un riferimento repubblicano nel mondo del lavoro, dell'impresa e del tempo libero. In questo senso si deve dispiegare tutta la potenzialità di pochi dirigenti che non possono e non devono venire in Direzione Nazionale solo per passare una mattinata o un pomeriggio. Essere componenti della Direzione deve rappresentare un onore di cui essere degni.

Degno è colui che collabora comunque per la presenza dell'Edera. Poco degni tutti gli altri.

nuvolarossa
15-03-06, 21:32
Un commento sul Pri del Lazio
Il simbolo che non c'è: è l'ora di aprire un dibattito serio e leale

Ha certamente ragione l'anonimo articolista della "Voce", il quale, sabato 11 marzo 2006, esaminando la situazione del PRI del Lazio, alla luce della mancata presentazione delle liste per il Senato, l'ha definita qualcosa di incredibile.

Mi permetto di aggiungere che essa rappresenta anche un qualcosa di più grave e vergognoso sul piano politico: aver fatto sparire dalle elezioni nella nostra regione il nostro simbolo, per la difesa del quale molti di noi hanno lottato in tutti questi anni, inghiottendo spesso amarezze, insulti, incomprensioni di ogni tipo; arrivando, a volte, anche a fare violenza ad alcuni dei nostri tradizionali valori, in nome, appunto, di alleanze elettorali necessarie per salvare l'Edera.

Un fatto grave ed inaudito, che deve aprire, a mio giudizio, nell'intero Partito del Lazio, un dibattito coraggioso, franco e leale, senza infingimenti, senza pietismi e con l'assunzione da parte di tutti delle responsabilità che a ciascuno competono.

E allora cerchiamo di capire le ragioni di questo fallimento. In primo luogo, è certamente da condannare il disimpegno o, come scrive l'articolista, il "ricatto" di qualcuno, che trovo anch'io inaccettabile e da stigmatizzare senza appello.

Ma mi viene in mente un'altra serie di considerazioni: come è possibile che nella mia piccola città, Rieti, si riesca in soli tre giorni a raccogliere 750 firme, che Tarquinia e altri centri minori ne raccolgano altre 300, mentre una città e una Provincia come Roma, con milioni di abitanti, non riescano ad andare oltre poche centinaia di firme? Dov'erano i componenti del Consiglio nazionale, delle varie direzioni regionali, provinciali e dell'Unione romana, sempre pronti a "sgomitare" per entrare negli organismi dirigenti? Dov'erano i prestigiosi componenti della Direzione nazionale del Partito residenti a Roma e nel Lazio? Dov'erano tutti quelli presenti alla recentissima riuscita conferenza programmatica del Partito?

E allora mi sorge il dubbio legittimo che la maggior parte di costoro si faccia vedere solo quando si tratta di "apparire" e non di essere al servizio del Partito e che non abbia alcuna voglia di fare il lavoro oscuro e difficile del militante di Partito sul territorio; che è e resta lo strumento principale per ottenere il consenso elettorale, oggi con la raccolta delle firme, domani nelle varie elezioni con il voto.

Se questa è la situazione, che cosa fare per non rendere ancora più asfittico il Partito del Lazio? Occorrono, a mio giudizio, alcune condizioni irrinunciabili: 1) costruire un progetto politico per la nostra Regione, come è nella tradizione repubblicana; 2) ripartire, con umiltà, dalla base; 3) ritessere, ove ne esistano le condizioni, e in molte zone del Lazio ciò è ancora possibile, un rapporto politico-organizzativo leale e costante tra centro e periferia; 4) far funzionare correttamente gli organismi eletti dai congressi; 5) ridisegnare compiti e impegni, diritti e doveri da parte di tutti gli iscritti; 6) rispettare sul piano politico le alleanze locali.

Credo che questo possa essere un tentativo per cercare di riportare la scialuppa repubblicana a galla e possa rappresentare un percorso da costruire tutti insieme. E' per questo che mi aspetto che si apra un ampio dibattito tra gli iscritti del Lazio.

Io, comunque, continuo a essere ottimista e ad avere un grande immutato amore per il PRI, al quale ho dedicato più di cinquant'anni della mia vita e che continuo ad amare. Un Partito che, per una scelta codarda, sciagurata e irresponsabile di molti amici o pseudo amici, non potrò votare a queste elezioni.

Ettore Saletti, componente Direzione nazionale Pri

nuvolarossa
23-03-06, 20:49
Il Pri laziale non è asfittico
Compiere scelte oculate senza ripetere gli errori del passato

Appare davvero singolare l'articolo a firma di Saverio Collura e Rocco Casciana, pubblicato sulla "Voce", in riferimento alla mancata presentazione della lista dell'Edera nella regione Lazio.

Appare singolare a mio modo di vedere, perché nell'ultimo congresso regionale invece di confrontarsi su idee programmi, i firmatari dell'articolo, hanno preferito non partecipare adducendo vizi di forma nella convocazione dello stesso, e sinceramente io che conoscevo un Saverio Collura sempre disposto al dialogo e al confronto ho trovato tutto ciò abbastanza singolare.

Tra le righe di questo articolo si coglie a mio parere, una tale avversità alla scelta di Bari, un tale astio, che mi domando se questa componente in questi ultimi anni, abbia mai votato per il PRI nel centrodestra nelle varie consultazioni elettorali.

Basta con questa ipocrisia, si abbia l'onestà intellettuale di dichiarare apertamente di aver votato nel passato e di votare per altri partiti e chiudiamo questo capitolo una volta per sempre.

Ora riguardo all'aprire un dibattito serio e leale come richiamato nell'articolo di Ettore Saletti, sulla mancata presentazione della lista, lo voglio fare senza tanti giri di parole, in maniera semplice e diretta, forse anche provocatoria, ponendo i seguenti interrogativi:

- Perché in direzione nazionale vengono puntualmente inserite delle persone che elettoralmente parlando non rappresentano neanche se stesse?

- Perché le persone della direzione nazionale residenti a Roma e nel Lazio, rappresentanti di nutrite sezioni nella Regione, alcuni anche con posizioni di potere e di privilegio, non sono riuscite ad attivare una organizzazione tale da presentare una lista e non sono riuscite a raccogliere le firme?

- Perché si consente alla rappresentante del MFR in direzione nazionale di candidarsi in una lista al di fuori del PRI? (ndr: va sottolineato che il Pri nel Lazio non ha presentato liste)

- Perché quelle poche risorse si mettono a disposizione degli ultimi arrivati avvilendo, umiliando e mortificando coloro che invece, essendo radicati nel territorio potrebbero mettere a frutto maggiormente tali risorse?

Il PRI laziale non è "asfittico", è ora che qualcuno si renda conto, che bisogna dirigere tutti gli sforzi e le risorse disponibili, verso quel vasto bacino di possibili elettori della città di Roma e soprattutto della Provincia di Roma, dove il PRI è ancora presente vivo e vegeto, sta ai dirigenti nazionali compiere delle scelte senza più sbagliare.

In ultimo vorrei aggiungere che a mio parere si può e si deve ripartire dal Segretario Regionale Giancarlo Camerucci, il quale rappresenta il punto cardine e di unione di tutta la Regione Lazio, però a mio modesto avviso cambiando completamente rotta; basta caro Giancarlo con la politica di basso profilo, usando un termine ciclistico, siamo tutti pronti a tirare la volata a patto che sulla linea del traguardo ci sia quello scatto di reni che ci consente di vincere la corsa.

Pertanto si apra un dibattito serio, anche su questo giornale o se si ritiene opportuno in Direzione Regionale, ci si confronti senza ipocrisie su tutto, si cerchi di dare delle risposte a quei cinque interrogativi che io ho posto, ma si faccia in fretta perché le elezioni governative sono già passate e le amministrative del Comune di Roma sono prossime.

Egidio Simeoni Consigliere nazionale PRI

nuvolarossa
07-04-06, 19:15
Sciolti gli organismi della Consociazione provinciale e dell'Unione comunale di Roma

Il Segretario nazionale del PRI Francesco Nucara, su proposta del Segretario regionale Giancarlo Camerucci, utilizzando la speciale delega conferitagli dalla Direzione nazionale, ha sciolto gli organismi della Consociazione provinciale e dell'Unione comunale di Roma e nominato commissari rispettivamente Egidio Simeoni e Ettore Saletti.

Il provvedimento è collegato alla decisione del PRI di produrre il massimo sforzo politico-organizzativo per presentare la lista dell'Edera alle prossime elezioni comunali di Roma, che rappresenta il punto di partenza obbligato per invertire una tendenza che ha determinato la mancata presentazione nel Lazio della lista dell'Edera al Senato, collegata alla Casa delle Libertà.

nuvolarossa
03-05-06, 19:24
Elezioni comunali 28-29 maggio 2006
Roma/Lista Pri collegata alla CdL

ANDIDERO Domenico
ANGELUCCI Luca
BARTOLUCCI Beatrice
BOLLI Donatella
BROCATO Salvatore
CAPILATO Pasquale
CARATELLI Franco
CARUSO Amedeo Rolando Ubaldo
CAVALLARO Salvatore
CONCEZZI Michele Maria
CONCUTELLI Maria Palma
COSTA GIUSEPPE Claudio
DE ANGELIS Fabio
DE ANGELIS Sara
DE NISI Francesco
EUSEPI Niccolò Augusto
FABIANI Fulvio
FEDERICO Giovanni
FIANCO Mauro
GENTILE Athos
GRILLO Rocco
IULIANO Luigi
LATINI Giuseppe
LUCANTE Lidia
LUZZI Ilaria
MAIS Giorgio
MARCELLI Antonio
MARFOLI Giuseppe
MARZOLINO Marco
MATTEI Luca
MELARI Vincenzo
MORIANI Carlo
NADA Abdel Aziz Magdy Hossnya
PALAZZOLO Lanfranco
PERSI Manuela
RUSPOLI Claudia
RUSSO Vincenzo
SACCO Loredana
SALVIO Giuseppe
SANNICANDRO Fabrizio
SERRAINO Lina
TOMMENCIONI Riccardo
VENARUCCI Gian Fabrizio
ZACCAGNINI Andrea

tratto dal sito del Partito Repubblicano
http://www.pri.it

http://www.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/Repubblicani/LogoPri.gif (http://www.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/Repubblicani/LogoPri.gif)

nuvolarossa
09-05-06, 20:24
28-29 maggio 2006: elezioni comunali di Roma
Linee guida del Programma
Gianni Alemanno - Candidato a Sindaco per il Comune di Roma

Premessa: un Piano strategico per Roma.

Roma, come tutte le grandi metropoli, è sottoposta a sfide competitive senza precedenti, sfide direttamente derivanti dal processo di globalizzazione, che investono il suo ruolo di capitale europea e di punto di gravitazione del Mediterraneo, il suo tessuto produttivo e la qualità di vita dei suoi cittadini.

Si tratta di sfide impegnative che saranno vinte solo se la Città saprà valorizzare - in un grande progetto moderno, coerente e sostenibile - le risorse e le potenzialità che derivano dalla sua identità profonda ed irripetibile.

La globalizzazione si può governare positivamente solo rifiutando ogni logica di omologazione, di sradicamento delle identità e delle appartenenze. Questo vale soprattutto per una città come Roma, dove il processo di modernizzazione deve essere finalizzato non a negare, ma a rendere più forte una Tradizione dai valori universali.

La classe dirigente che deve assumere il compito di guidare la Città, è obbligata ad essere ambiziosa nell'elaborazione degli obiettivi, nella visione del futuro, nelle scelte strategiche e di posizionamento. Ciò significa innanzitutto:

- Identificare in modo corretto i punti di forza e di debolezza dell'assetto produttivo, amministrativo e qualitativo del "sistema Roma";

- Definire un "Piano strategico per Roma" che ne ridisegni il futuro attraverso un progetto e un pensiero politico "forte";

- Investire sull'identità di Roma come grande metropoli europea e mediterranea, valorizzando quella vocazione internazionale che è iscritta nei suoi valori universali, nella sua dimensione di grande capitale europea, "ponte" sul Mediterraneo, centro della Cristianità e del dialogo tra le culture.

Il Piano strategico per Roma deve operare su quattro diversi livelli che devono essere compresi nella loro autonomia e nelle loro interazioni:

a. Il livello urbano: i diritti dei cittadini di Roma.

Qualsiasi progetto per la nostra città non può prescindere dal rispetto e dalla promozione dei diritti di tutti i cittadini romani. Pretendere di coprire il tradimento assoluto di queste legittime aspettative, con la retorica sui successi della nostra città è una operazione che si ritorce non solo contro i singoli cittadini, ma anche sulla credibilità della nostra città nei livelli più alti della sua identità. Turisti, visitatori e protagonisti dello scenario globale non sono ciechi: vedono chiaramente che dietro la retorica e le autocelebrazioni del Campidoglio si cerca di nascondere una città abbandonata a se stessa e priva di un ogni forma concreta di rispetto della persona umana. Nessun discorso politico o culturale che voglia qualificare Roma come "capitale morale" dei valori è credibile se non si misura con i problemi della vita quotidiana dei nostri concittadini. Questo è il primo parametro di riferimento del nostro Progetto ed è il terreno progettuale che vogliamo progressivamente affidare ai Comuni metropolitani che devono nascere dalla evoluzione delle attuali Municipalità.

b. Il livello nazionale: Roma capitale di una repubblica federale.

Nelle due riforme costituzionali che sono state approvate prima dal centrosinistra e poi dal centrodestra, il ruolo di Roma come capitale della Repubblica viene sottolineato e rinforzato proprio come contrappeso di un più elevato livello di federalismo. La riforma approvata dal centrodestra è nettamente più esplicita nel conferire a Roma poteri normativi paragonabili a quelli di una regione. Attuare i poteri speciali per Roma è quindi urgente e necessario, ma non basta. Bisogna riqualificare la "città dei ministeri", proseguendo nell'opera di miglioramento delle condizioni economiche, sociali e professionali del pubblico impiego ministeriale. Bisogna dotare la capitale di tutte quelle infrastrutture che permetto di esercitare in modo compiuto questo ruolo. Bisogna difendere e promuovere la presenza nel tessuto cittadino dei centri direzionali centrali delle grandi aziende nazionali, che, dopo le vicende di Alitalia, di Bnl, di Telecom e di Autostrade, rischiano di essere tutti delocalizzati in altre città italiane o europee, allontanando dalla capitale lavoro, intelligenze imprenditoriali e la classe dirigente economica del Paese.

c. Il livello geo-politico: Roma ponte tra l'Europa e il Mediterraneo.

In un quadro di integrazione europea, tutte le grandi città del continente devono trovare un proprio ruolo e una propria missione. Roma ha nella sua collocazione storica, geografica e politica, ben iscritto questo ruolo: quello di "ponte" tra l'Europa e il Mediterraneo. Un ponte tanto più indispensabile in vista dell'apertura dell'area di libero scambio euromediterraneo prevista dagli accordi di Barcellona. La nostra città ha un'invidiabile collocazione baricentrica all'interno dell'area mediterranea che può permettergli di essere il centro di scambio e di servizi di tutti i paesi che si affacciano su questo mare. Ma per realizzare questo obiettivo c'è la necessità di dotare Roma di "centri di eccellenza" in tutti i campi che presidiano la crescita nell'economia globale. Centri di eccellenza in campo universitario e formativo, sul versante dei servizi ospedalieri, della ricerca applicata e della elaborazione culturale. Questo, unito alla creazione di un sistema di infrastrutture di servizi, il cui disegno dopo trenta anni di governo delle sinistre è stato appena abbozzato: la nuova Fiera di Roma, Centro di Servizi Congressuali, centri direzionali e strutture per la logistica integrata. In questo quadro decisivo è il recupero del ruolo di HUB internazionale del sistema aeroportuale romano sconfiggendo definitivamente quella strategia di declassamento che ha portato negli anni del centro sinistra all'infausta scelta a favore di Malpensa.

d. Il livello internazionale: Roma centro delle cristianità, capitale agricola dell'Onu, punto d'incontro tra il Nord e il Sud del pianeta.

Roma come centro della cristianità e sede del Pontificato mantiene vivo e attuale quel simbolo universale che la Storia gli assegna. Questa straordinaria risorsa è stata vissuta dalle amministrazioni di sinistra con malcelata sofferenza più come un problema che come un'opportunità, salvo poi attribuirsi il merito delle ricadute economiche dei milioni di pellegrini derubricati statisticamente a "presenze turistiche". In realtà bisogna costruire un circuito virtuoso tra l'identità religiosa, la sostenibilità sociale e la crescita economica della città. Roma capitale dei valori significa che non è accettabile che il Vaticano e i luoghi simbolo della cristianità convivano con le periferie degradate, i ghetti dove vivono gli emarginati, la cinica indifferenza di ristrette cerchie di potere. Ma vi è un altro aspetto che qualifica in modo universale la mostra città che ben si lega all'identità cattolica: l'essere la capitale agricola e alimentare dell'Onu. La presenza della sede della FAO, dell'IFAD, del WFP e dell' IPGRI garantiscono una centralità di Roma in tutti i rapporti solidaristici e di cooperazione internazionale tra il Nord e il Sud del pianeta. La creazione di un unico "polo agroalimentare" dell'Onu è un antico progetto di carattere funzionale, urbanistico e simbolico che farebbe emergere con chiarezza questa incredibile potenzialità fino ad ora quasi ignorata dalle autorità cittadine. Una potenzialità che può diventare una straordinaria vetrina mondiale anche per il sistema produttivo agroalimentare nazionale che in questi anni si è qualificato ai vertici della qualità e della sicurezza alimentare, nonché della produzione dei servizi e di macchine agricole. La compresenza del centro della cristianità e del polo solidaristico dell'Onu coglie un aspetto essenziale della nostra visione di Roma: l'apertura alle diverse civiltà ed identità che garantiscono il carattere internazionale ed universale della nostra Città, non significa mettere tutte queste identità sullo stesso piano come indica il confuso progetto della "città comunitaria" di Walter Veltroni, ma riconoscere la centralità della identità cattolicoromana con la sua capacità di aprirsi e di comprendere tutte le altre identità e tutte le altre culture. In altri termini, l'universalità di Roma non è omologazione nel multiculturalismo, ma chiarezza nell'esprimere un'identità priva di egoismo ed intolleranza.

1. Roma Capitale e decentramento

Alla peculiarità e alla specificità di Roma Capitale devono corrispondere assetti normativi speciali finalizzati a:

- garantire risposte adeguate al ruolo di Capitale della comunità nazionale e di metropoli internazionale;

- garantire i diritti dei cittadini attraverso processi amministrativi efficaci e trasparenti.

a) I poteri speciali per Roma Capitale

La riforma della Costituzione voluta dal centro destra in questa legislatura, che sarà sottoposta al vaglio popolare il giugno prossimo, garantisce a Roma Capitale speciali poteri normativi paragonabili a quelli di una Regione.

Più esattamente si indica la strada di qualificare Roma come una "Città metropolitana speciale" che articola questi poteri normativi con la Regione Lazio, in modo da permettere l'esercizio di tali poteri senza decontestualizzare la Città dal retroterra territoriale rappresentato dal Lazio.

Ci siamo impegnati ufficialmente, a prescindere anche dagli esiti della sfida elettorale per il Comune, a contribuire all'approvazione tutti i passaggi normativi necessari per realizzare, entro l'anno in corso, i poteri speciali per Roma. A questo impegno si legano le speranze di piena autonomia della Città in termini di risorse e di capacità decisionali.

In ogni caso, il Comune di Roma non deve promuovere politiche annessioniste nei confronti delle altre comunità che vivono nel territorio dell'attuale Provincia, né deve utilizzarle come ‘discariche sociali' come talvolta si è fatto, ma semmai deve tendere a costruire * attraverso un processo il più possibile condiviso * il cuore di una più ampia comunità metropolitana che si candidi a svolgere le effettive funzioni di Capitale della Repubblica, che veda protagoniste le singole realtà locali e Roma con le sue municipalità.

Il riconoscimento del ruolo sostanzialmente ‘regionale' di Roma dal punto di vista istituzionale, funzionale e socio-economico non può essere disgiunto dal potenziamento, anzi finalmente dal decollo, del decentramento a favore dei Municipi, a cui occorre riconoscere innanzitutto l'autonomia, pur all'interno dell'unitarietà di Roma, per poter tutelare e promuovere in tutte le sedi i diritti delle rispettive collettività.

b) Il decentramento amministrativo: dai Municipi ai Comuni metropolitani

La gestione di un territorio vasto e variegato come quello del Comune di Roma è possibile solo a condizione di creare una reale rappresentatività dei cittadini all'interno dei 19 Municipi. L'attuale costruzione formale del Municipio come articolazione territoriale rispetto al Governo comunale ha subito notevoli limitazioni per l'accentramento di poteri e competenze nelle mani del Sindaco. Un accentramento che la Giunta di sinistra ha esasperato con il palese obiettivo di svilire soprattutto la funzione di proposizione e di controllo degli organismi municipali e di escludere del tutto quella di programmazione politica ed economica.

Il modello di governo municipale prevede l'elezione di un Presidente con chiare funzioni di raccordo tra le scelte comunali e le esigenze dei cittadini che vivono nel territorio del Municipio. Il principio di programmazione partecipata e informata è la base di questo diritto/dovere di rappresentazione che deriva dalle particolarità della città di cui ogni Municipio è, o dovrebbe essere, espressione. Le cosiddette centralità urbane, dunque, sono già delineate e sono rappresentate dai Municipi che fino ad ora sono riuscite a svolgere le proprie funzioni solo per lo spirito di iniziativa di alcuni Presidenti. Purtroppo, l'azione propositiva dei Municipi e dei loro Presidenti è stata compressa a tal punto dal protagonismo del Sindaco di sinistra da costringere i rappresentanti delle municipalità a ripiegare su azioni di veto per contrastare decisioni che costituivano motivo di serio danno per la popolazione interessata. Si è assistito in questi anni ad un processo involutivo dei Municipi che, da potenziale espressione di idee in grado di configurare meglio una base territoriale di minori dimensioni rispetto all'interezza del Comune, sono diventati nel caso migliore semplici baluardi di difesa contro decisioni piovute dall'alto o, nel caso peggiore, passivi raccoglitori di progetti di cui la popolazione non era nemmeno minimamente informata.

Il confuso disegno di nuove centralità, tanto sbandierate dalla sinistra nel nuovo PRG, mira a ribadire la delegittimazione della capacità di rappresentanza dei Municipi. Infatti le centralità, disegnando diversi concetti di aggregazione territoriale, finiscono con entrare in competizione con il modello del Municipio. Senza propugnare la falsa idea di una separazione totale tra i Municipi, è di tutta evidenza che il concetto di centralità presentato dalla sinistra cela in realtà una manovra per attuare la completa dismissione di questi enti come organismi di prima istanza delle richieste dei cittadini rispetto alle possibili decisioni del Comune. Le centralità, in pratica, rappresentano non solo una nuova occasione di speculazione edilizia ma anche una dannosa frammentazione del territorio che punta a nascondere le vere responsabilità di una perversa gestione dei Municipi e della Città.

Qualsiasi programma di gestione del territorio, pertanto, dovrà essere considerato irrealizzabile in mancanza di un reale decentramento amministrativo. Per questo puntiamo, nello stesso procedimento normativo che deve consentire poteri normativi alla Città metropolitana, a trasformare i Municipi in veri e propri Comuni metropolitani.

Questo decentramento deve quindi essere completo e tale da poter consentire la costruzione di un bilancio per ordinare la scala di priorità senza i condizionamenti e le attese imposte dai tempi dell'amministrazione comunale. Un primo passo, dunque, sarà costituito dalla messa a sistema di un meccanismo di finanza delegata che consentirà la creazione di un vero e proprio Bilancio, oggi di fatto inesistente. La reale partecipazione dei cittadini all'attività dei Comuni metropolitani è possibile solo se sarà assicurata la relativa indipendenza economica e il pieno riconoscimento della capacità operativa negli ambiti di competenza. Al tempo stesso, la partecipazione dei Comuni metropolitani alla programmazione della Città metropolitana impone di prevedere meccanismi di confronto in sede di deliberazione di atti che hanno riverbero sul territorio e che sono stati individuati nella Conferenza dei Presidenti dei Municipi trasformati in Sindaci dei Comuni metropolitani.

Sintetizzando quanto esposto fino ad ora, ci impegniamo a sostenere ed attuare:

- il progetto di Roma capitale come "Città metropolitana speciale", dotata di poteri normativi ampi ed articolati;

- il decentramento finanziario e amministrativo di prossimità in favore dei Municipi, fino a configurarli come veri e propri Comuni metropolitani;

- un nuovo modello di interazione "centro-periferia" focalizzato su un nuovo organismo di confronto e di dialogo, sul modello della Conferenza Stato-Regioni, tra l'amministrazione comunale di Roma e quelle dei Comuni metropolitani.

2. Le risorse umane e finanziarie del Comune di Roma

Il nostro obiettivo primario è coniugare tre esigenze distinte:

- risanare una situazione di indebitamento strutturale e crescente, ereditata dalle gestioni amministrative precedenti e che è oggi il vincolo principale alle politiche di sviluppo;

- valorizzare il capitale di risorse umane disponibile all'interno del Comune di Roma e della Holding di riferimento, oggi svilite e sottoutilizzate da una gestione inefficiente e demotivante;

- reperire le risorse che il Comune di Roma dovrà trasformare in investimenti per lo sviluppo e la crescita della capacità competitiva di Roma Capitale.

La gamma di strumenti che intendiamo mettere in campo si articola in quattro elementi fondamentali:

a) Rimodulazione della spesa corrente e riduzione dell'indebitamento

Sul bilancio del comune di Roma gravano due pesanti vincoli finanziari:

- una spesa corrente largamente sbilanciata sulle politiche di autoamministrazione

(politiche del personale) e in minima parte destinata agli investimenti;

- un debito pubblico che ha quasi raggiunto la cifra di 7 miliardi di euro e che pesa in modo cospicuo sulle spese del Comune, per via del costo degli interessi sul debito.

L'entità delle spese correnti e degli interessi sul debito hanno sistematicamente superato le entrate del Comune negli ultimi anni e ciò ha costituito una vera e propria "zavorra" per lo sviluppo del "sistema-Roma", oltre che per le politiche sociali e di solidarietà. La paventata riduzione di queste politiche, infatti, non è attribuibile * come fa la sinistra * a ridotti trasferimenti aggiuntivi in favore del Comune di Roma, dato che questi ultimi sono passati in valori assoluti da circa 121 milioni di euro nel 2000 ai 325 milioni di euro del 2005 e ai 295 milioni previsti per il 2006 dall'attuale finanziaria.

La nostra proposta sarà allora mirata ad una seria rimodulazione della spesa corrente che riduca gli sprechi, faccia recuperare efficacia ed efficienza alla "macchina amministrativa" e permetta di puntare su obiettivi inderogabili per la cittadinanza, sia in termini di grandi investimenti, sia in termini di politiche di welfare.

Per invertire il trend di crescita del debito che sta facendo perdere progressivamente credibilità al nostro Comune sui rating internazionali, sono necessarie due strategie immediate:

- rinegoziare i mutui bancari sottoscritti prevalentemente a tassi fissi (molto più onerosi rispetto alla media dei tassi di interesse attuali), indirizzando la domanda di credito sui mercati nazionali ed esteri che prevedono tassi più vantaggiosi;

- adottare strumenti di copertura del rischio mediante un maggiore ricorso diretto ai mercati finanziari attraverso emissioni dirette di obbligazioni, garantite dal patrimonio immobiliare del comune;

- dismettere una parte del patrimonio (societario e/o immobiliare) per procedere al rimborso immediato di una parte rilevante del debito.

b) La valorizzazione delle risorse umane

E' necessario dare nuove motivazioni per le oltre 50.000 persone che lavorano al Comune di Roma e nelle aziende della Holding, ponendo fine al continuo ricorso a risorse esterne, investendo nella formazione professionale, costruendo specifici percorsi di riqualificazione per coloro che ne hanno necessità.

E' necessaria la definizione di un Protocollo delle politiche del lavoro che sia vincolante per il Comune e per tutte le aziende partecipate, al fine di ridare dignità e certezza del diritto a chi lavora per la Pubblica Amministrazione, riducendo drasticamente la rilevante quota di lavoratori precari.

c) Politica fiscale

La rivisitazione dei capitoli di spesa dovrà essere accompagnata da una politica fiscale che abbandoni le logiche "emergenziali" e congiunturali dell'una tantum e si diriga invece verso strategie strutturali di risanamento, con l'obiettivo ultimo di finanziare tutte le spese correnti con entrate comunali. Agli effetti positivi della rimodulazione della spesa dovrà pertanto affiancarsi un reale potenziamento delle attività di accertamento dell'evasione fiscale. Questi due strumenti * insieme alla riduzione degli interessi sul debito * permetteranno di far tornare progressivamente in attivo il bilancio comunale e di operare scelte importanti in un'ottica di equità fiscale e di riduzione della pressione contributiva sui cittadini. In particolare, le nostre proposte prevedono:

- L'abolizione dell'ICI sulla prima casa e l'aumento dell'ICI sulle case sfitte di proprietà di società;

- La rimodulazione delle imposte e delle tariffe dei servizi pubblici sulla base del quoziente familiare;

- La riduzione complessiva del costo dei servizi.

d) Una nuova "mission" per il Gruppo Comune di Roma

La "Holding Comune di Roma" deve essere necessariamente oggetto di un grande processo di innovazione organizzativa, che miri a ridimensionare il numero e il peso economico delle società partecipate, concentrando le risorse sui servizi ai cittadini erogati dal pubblico e riconsegnando al mercato le funzioni che possono essere meglio esercitate dai privati, salvaguardando i livelli occupazionali.

Questa operazione dovrà fondarsi sui seguenti processi:

- Concentrazione di attività omogenee, mediante la ristrutturazione di aziende e/o rami di azienda sulla base del loro core-business di riferimento;

- Eliminazione di sprechi e duplicazioni di funzioni, per migliorare la qualità e ridurre i tempi dei servizi erogati, ma anche per incrementarli da un punto di vista quantitativo, considerato il recupero in termini di risorse finanziarie che tale operazione garantirebbe;

- Creazione di attori competitivi con una massa critica sufficiente ad operare come player competitivo nello scenario globale, con un maggiore ruolo dei capitali e delle imprese private;

- Ridefinizione di un sistema di governance del Gruppo, al fine di ridurre drasticamente il numero di società, a partire da quelle di secondo e terzo livello, mirata ad abbattere i costi generali e quelli associati ai consigli di amministrazione. Occorre inoltre mettere in trasparenza la spesa per consulenze e forniture e restituire al Consiglio comunale tutte le prerogative proprie dell'azionista principale.

3. Marketing del territorio e recupero di competitività

Il Comune si è limitato, nell'ultimo decennio particolarmente critico per il riposizionamento di Roma, alla "manutenzione dell'esistente", in una sorta di "gestione ordinaria dello sviluppo della città", priva di progettualità di medio-lungo periodo. Noi vogliamo ridare propulsione al "motore" di Roma, mobilitando le risorse e le energie della città in un grande progetto di sviluppo degno della Capitale e dei suoi cittadini.

Il tessuto produttivo romano è cresciuto negli ultimi anni, ma si è sviluppato lungo traiettorie e dinamiche autonome, rispetto alle quali il Comune ha avuto poca o nessuna influenza. Se oggi Roma può disporre di un sistema produttivo relativamente forte, ciò è dovuto soprattutto ai seguenti fattori:

- la disponibilità di un capitale umano di qualità;

- la capacità attrattiva, in termini di risorse ed investimenti, della Pubblica Amministrazione statale e la presenza di grandi imprese, in particolare di proprietà pubblica, con punte di assoluta eccellenza tecnologica in settori cruciali (spazio, difesa, energia);

- la presenza di un tessuto innovativo di piccole e medie imprese, in particolare nel settore del terziario avanzato, in gran parte "attratte" (quando non assistite) dal centro gravitazionale e di spesa delle pubbliche amministrazioni.

A questi fattori propulsivi * ancora troppo legati ad iniziative pubbliche * si contrappone uno scarso livello di competitività internazionale, dovuto principalmente ad un'ottica miope e di breve periodo, per nulla mirata al marketing del territorio.

Gli indicatori di internazionalizzazione sono infatti significativamente sotto la media regionale e nazionale: la propensione all'esportazione nel 2004 è stata pari a circa il 7% (10% nel Lazio, 22% in Italia). Il tessuto produttivo, anche di qualità, è pertanto cresciuto intorno al grande "volano" pubblico e non è stato in grado di uscire dal suo mercato "protetto", non trovando supporto e competitività per l'espansione verso i mercati esteri.

Intendiamo, al fine di migliorare la capacità competitiva del sistema romano, scommettere, in discontinuità con le scelte strategiche della Giunta Veltroni, sulle politiche di settore. In particolare pensiamo:

- alla istituzione di agenzie di sviluppo dedicate sui settori produttivi trainanti per l'economia cittadina;

- ad un processo di costruzione delle agenzie "dal basso", ovvero coinvolgendo le strutture della società civile e della rappresentanza, in particolare le Camere di Commercio e le Associazioni industriali locali.

Tra i settori cruciali per lo sviluppo della città e per un forte recupero di competitività nazionale ed internazionale, individuiamo:

a) il segmento logistico: la valorizzazione della Città come centro di servizi su scala mediterranea. Il ruolo di Roma come Capitale nazionale e come città posta in un'area baricentrica nello spazio mediterraneo può essere valorizzato qualificandolo la città come centro di servizi su scala internazionale. E' necessario un sistema di infrastrutture che va dal potenziamento dell'HUB aeroportuale, al completamento del Sistema fieristico, al Centro congressi internazionale, all'offerta di centri di eccellenza ospedalieri, a luoghi di interscambio culturali e universitari.

b) Il sistema dei "poli di eccellenza tecnologico-produttivi". In tale settore, riteniamo che occorra una strategia di forte impulso e valorizzazione dell'esistente, ma anche di investimento di risorse in nuove opzioni strategiche, quali ad esempio l'ubicazione a Roma dell'Agenzia cui compete la gestione del progetto "Galileo" (Global Navigation Satellite System). Le dimensioni di questo progetto superano i 3 miliardi di Euro, con ricadute occupazionali stimate oltre le 50.000 unità. Altri punti a sicura ricaduta strategica sono a nostro avviso: la costituzione del Polo Fieristico Internazionale, il rilancio del Polo Produttivo Cinematografico e Televisivo, l'incentivazione di vere e proprie filiere produttive nel campo della moda, ma soprattutto un deciso investimento nella new economy, intesa nella doppia valenza di infrastruttura immateriale al servizio delle imprese (in particolare di media e piccola dimensione) e di segmento dinamico del sistema produttivo locale. Costruire le condizioni perché la new economy si ponga quale elemento strategico e caratterizzante del modello economico e produttivo romano, rappresenta pertanto una nostra priorità. Un obiettivo, quest'ultimo, che sembra particolarmente congeniale alla realtà romana, in cui il terziario avanzato coinvolge una gran parte delle forze produttive. Inoltre, Roma dispone del più grande polo universitario europeo, composto da 13 università, per circa 300.000 studenti iscritti, cui va aggiunto l'apporto ulteriore dei numerosi istituti di ricerca presenti nella Capitale. La sinergia tra mondo della ricerca (di base e applicata) e mondo produttivo può permettere di riprodurre a Roma un modello virtuoso, quale quello di Montreal e della sua Cité du Multimédia.

c) La filiera del nuovo turismo competitivo. Occorre realizzare un nuovo concetto di "industria del turismo" che preveda una stretta integrazione tra programmazione strategica e iniziativa imprenditoriale privata. Strumenti di questa strategia potranno essere la costituzione di consorzi dedicati a singole tematiche e la realizzazione di un "marchio Roma" che certifichi per i turisti e i cittadini l'offerta del territorio, sia in ambito culturale, che in quello enogastronomico, nei servizi di trasporto nazionale e internazionale e di ospitalità alberghiera. Lo strumento individuato per la gestione delle diverse offerte tematiche è una fondazione a capitale misto pubblico-privato. Considerata la varietà della domanda turistica, sarà prevista la creazione di strutture ricettive ulteriormente diversificate, anche sul litorale e nelle zone periferiche della Città ricorrendo ad una normativa che esalti la vocazione del più grande comune agricolo d'Europa. Parallelamente, occorre incentivare il turismo congressuale sfruttando le potenzialità inespresse della città che sono immediatamente ravvisabili nel confronto con Parigi che, nel 2003, ha ospitato 251 meeting internazionali contro i 71 di Roma. Queste iniziative di promozione del turismo culturale e di affari saranno affidate a una Società di promozione cittadina, coordinata con la nuova Agenzia Nazionale del Turismo che certificherà il "marchio Roma". L'obiettivo è di innalzare sia i flussi turistici totali, sia la permanenza media dei turisti a Roma, che attualmente è la metà delle altre principali capitali europee.

d) Il settore agro-alimentare. Occorre rinvigorire quelle sinergie tra contesto urbano e contesto agricolo che costituiscono una specificità della realtà romana e che concorrono a migliorare la qualità della vita ed a valorizzare la qualità delle produzioni agricole locali. L'obiettivo di medio periodo è quello di fare di Roma la "vetrina" dell'agroalimentare italiano, puntando sulle sue produzioni di qualità, sulla valorizzazione della multifunzionalità, ma anche sullo sviluppo di tecnologie avanzate in grado di aumentare la sostenibilità sociale ed ambientale delle politiche del settore.

Roma come capitale dell'agricoltura mondiale, anche in quanto sede della FAO, può diventare la vetrina internazionale dei prodotti agroalimentari di qualità, della dieta mediterranea e della cucina italiana.

4. Le politiche sociali e per la famiglia: sussidiarietà orizzontale e welfare community

La nostra parola d'ordine di sempre è coniugare sviluppo economico e solidarietà, mercato e diritti. Vogliamo costruire per Roma un sistema di solidarietà sociale moderno e comunitario, secondo l'approccio del welfare community, ispirato al principio di sussidiarietà orizzontale, con la possibilità di scelta dell'utente tra diverse offerte pubbliche, private e non profit.

La crisi dello stato sociale italiano apre nuove possibilità al modello del welfare community. A Roma, in particolare, è possibile valorizzare il grande patrimonio che deriva dall'associazionismo cattolico, trasformando la nostra città in un laboratorio per la compiuta realizzazione di questo modello. I principi ispiratori di quest'ultimo sono la sussidiarietà orizzontale, la cultura comunitaria e la dottrina sociale della Chiesa. Esso pertanto si basa su una forte valorizzazione del potenziale offerto dal terzo settore, ora strumentalizzato dal dirigismo politico. Per rispettare l'autonomia del settore non profit e della società civile organizzata è necessario che le strutture comunali si ritraggano progressivamente dai compiti gestionali per concentrarsi su un'attività di coordinamento e controllo.

Alcune proposte operative che derivano da tali considerazioni, sono:

- Incrementare la possibilità dei cittadini e delle famiglie di usufruire dei servizi sociali, utilizzando lo strumento del "buono", da spendere liberamente all'interno di un'ampia offerta di strutture pubbliche, private e di privato-sociale.

- Istituire una consulta cittadina del terzo settore, al fine di garantire una nuova forma di rappresentanza e di partecipazione alle diverse associazioni del mondo del non profit.

- Dedicare strumenti specifici, all'interno di questo modello di welfare sussidiario, alle famiglie numerose, a quelle monoreddito, a quelle con persone diversamente abili o con anziani a carico, nonché alle mamme lavoratrici e alle famiglie monoparentali.

- Garantire tutela e promozione dell'istituto familiare, mediante l'estensione dell'offerta alla prima infanzia.

- Prevedere l'istituzione di un Assessorato dedicato ai temi dell'infanzia, che provvederà a realizzare alcune case-famiglia per ospitare donne e minori in condizioni di disagio ed emarginazione, nonché l'offerta di sostegno psicologico ed economico a coloro che intendono portare avanti la gravidanza, anche in condizioni sociali precarie.

- Saranno potenziati i servizi sociali rivolti alla maternità e all'infanzia e create le condizioni per un miglior equilibrio tra tempi di vita e di lavoro, rivolgendo particolare attenzione ad un'effettiva politica di pari opportunità.

5. Parità e pari opportunità

La centralità della persona e della famiglia si intrecciano necessariamente con le politiche di genere e con le prassi di parità e di pari opportunità.

L'assunzione di un punto di vista di genere in ogni scelta politica rafforza la concezione, qui basilare e ricorrente, di una governance sussidiaria che sappia essere vicina e rispondente ai reali bisogni dei cittadini.

Seppure in una interpretazione estensiva del concetto di pari opportunità, che comprende e supera la parità tra i due sessi ed arriva a considerare i pari diritti di tutti, nessuno escluso, qui si vuole insistere sulle necessarie politiche di parità tra uomo e donna, come elemento distintivo e caratterizzante, sia per gli aspetti amministrativi, che per quelli che concorrono a delineare sistemi e modelli di welfare state locale. In considerazione anche che il 2007 sarà l'Anno europeo delle pari opportunità per tutti, la città di Roma deve offrirsi come "punto di eccellenza" e come modello di riferimento nell'elaborazione di politiche locali secondo un punto di vista di genere.

Si intende, a tale proposito, mettere in campo:

- iniziative e buone prassi tese a favorire l'incremento della presenza delle donne nelle sedi decisionali e rappresentative, a partire dall'istituzione comunale, dove le donne, che sono circa la metà dei dipendenti, costituiscono un' esigua minoranza a livello direttivo.

- La realizzazione * d'intesa con il Comitato per le Pari Opportunità appena costituito * di una rete capillare di rapporti con le Associazioni femminili attive sul territorio, con le operatrici di parità dei Municipi, con le Consulte, i Comitati e tutti gli organismi di parità di riferimento territoriale, per una partecipazione attiva delle donne ai processi di sviluppo locale.

- Un deciso sostegno all'imprenditorialità femminile. In particolare, per le nuove imprese intendiamo ridurre le difficoltà di impianto e di avvio, accompagnando il percorso tecnico ed amministrativo, prevedendo forme di finanziamento, agevolazioni di accesso al credito e concessioni di "micro-credito" o di "prestiti d'onore".

- la promozione di politiche, progetti e servizi tesi a favorire l'inclusione sociale ed economica delle donne in condizioni di svantaggio, o di disagio, nonché l'occupazione femminile, sia in termini di ingresso che di rientro e permanenza nel mondo del lavoro. In particolare, scommettendo sulla formazione continua, sull'informazione dei nuovi strumenti di flessibilità lavorativa, di fare politica dei servizi per l'occupazione e di promuovere progetti di conciliazione tra i tempi di lavoro, i tempi personali e quelli legati al cosiddetto "lavoro di cura".

- Incentivare un ruolo attivo degli attori di sviluppo locale, pubblici e privati, nella definizione e nella realizzazione di progetti e di servizi di educazione, di assistenza delle famiglie ed alle funzioni di accudimento e di cura.

6. Una politica per l'immigrazione

Il comune deve governare il fenomeno dell'immigrazione unendo rigore e solidarietà. La lotta contro l'immigrazione clandestina è una precondizione per le politiche di sicurezza ma anche per dare dignità e certezze al lavoro degli extracomunitari in regola.

L'immigrazione costituisce oramai un fenomeno strutturale per l'Italia e per Roma in particolare. Dobbiamo partire da questa presa di coscienza, senza alibi legati alla relativa "novità" del fenomeno, che infatti ha quasi 30 anni di vita. Il problema dell'integrazione degli immigrati rappresenta dunque uno snodo fondamentale, che investe in particolar modo le amministrazioni locali. Un problema da affrontare seriamente, senza ipocrisie e strumentalizzazioni politiche.

L'esperienza comparata dimostra che tutti i modelli tradizionali di integrazione degli immigrati hanno fallito, producendo "effetti perversi" del tutto simili. Il modello del lavoratore-ospite tedesco, quello del melting pot statunitense, quello dell'assimilazionismo francese, nonché, da ultimo, quello del multiculturalismo britannico o olandese, hanno prodotto nel tempo fenomeni di ghettizzazione (o di autoghettizzazione) e di rigetto che hanno compromesso i processi di inserimento socio-culturale delle popolazioni straniere nei Paesi ospitanti;

Il nostro intento allora sarà quello di:

- sperimentare una formula che superi i modelli tradizionali e che si basi sul rispetto reciproco con la necessaria premessa che le comunità straniere accettino il nostro ordinamento giuridico (non solo le regole costituzionali) e non cerchino di spingere verso formule di riconoscimento di diritti speciali, come nei paesi multiculturali, in cui il pluralismo normativo ha generato fenomeni di crisi;

- tutelare la legalità definita dalle nostre regole e esigere rispetto reciproco sono i principi della nostra politica di immigrazione, per evitare che un permissivismo a maglie troppo larghe finisca per creare discriminazioni al contrario, ossia nei confronti dei cittadini italiani, che si vedrebbero addirittura penalizzati nei confronti di coloro che cittadini non sono.

- Rivedere * dato il fallimento dei consiglieri comunali aggiunti * gli strumenti di rappresentanza, ribadendo la validità e potenziando le Consulte per l'immigrazione, che possono contribuire alla responsabilizzazione delle diverse etnie (con il coinvolgimento delle rispettive ambasciate) e a garantire la totale separazione tra immigrazione regolare e immigrazione irregolare.

7. Politiche di sicurezza e lotta alla criminalità

Intendiamo restituire centralità alle politiche per la sicurezza, che le amministrazioni di sinistra hanno del tutto svilito e trascurato a causa della distanza "siderale" dalla loro matrice culturale di riferimento.

Le politiche statali non sono sufficienti a riportare un adeguato livello di sicurezza nei quartieri della nostra città. L'amministrazione comunale deve assumersi le proprie responsabilità su alcuni punti prioritari. Pertanto intendiamo:

- Garantire il rispetto della legalità nei campi nomadi e chiudere quelli abusivi;

- Spostare progressivamente i campi lontano dei centri abitati;

- Elaborare un protocollo cittadino che sancisca regole precise per evitare tutte le forme di collusione con la violenza politica e l'illegalità e chiudere i centri sociali occupati che non rispettano tali regole;

- intensificare i controlli di tutte le attività commerciali, evitando ogni forma di abusivismo, di illegalità e di contraffazione, al fine di evitare pericolose sacche di illegalità, nonché forme di concorrenza sleale, o di sfruttamento del lavoro nero;

- rafforzare la prevenzione dello spaccio di droga nelle scuole, mediante la sottoscrizione di protocolli di intesa con le scuole, che prevedano unità di personale impiegato per prevenire e reprimere le attività di spaccio. Più in generale, la tutela dei giovani potrà disporre sia di personale comunale da destinare, dopo un'adeguata formazione, alla scuola, sia di persone anziane per la vigilanza nei parchi e nelle zone della città dove è più intensa la presenza di bambini;

- potenziare gli strumenti di prevenzione dell'usura. In quest'ottica va incentivata una fattiva collaborazione con l'associazionismo impegnato su questo fronte e con il sistema del credito presente nella Capitale. A fianco di questo, il Comune deve farsi promotore di un'attività, da coordinare con gli istituti scolastici, di educazione all'uso responsabile del denaro, sempre in collaborazione con il volontariato e il privato sociale, utilizzando con gli studenti l'apporto di testimonial, che, avendo vissuto in prima persona il problema, sono in grado di raccontare la loro esperienza;

- istituire un nucleo della Polizia Municipale nelle stazioni (ferroviarie e metropolitane), organizzato e dotato di mezzi di collegamento con l'Ufficio Stranieri della Questura e con gli uffici turistici. Esso sarà composto da agenti che assisteranno i turisti e fronteggeranno quelle forme di illegalità che trovano nello scalo ferroviario un luogo favorevole.

8. Un piano strategico per la mobilità

La mobilità è vissuta dai cittadini come la vera emergenza di una città perennemente strangolata dal traffico. Le opzioni varate in 13 anni di governo di sinistra hanno portato la popolazione alla convinzione che il problema sia irrisolvibile e all'inefficace e costosissima "cura del ferro".

In tema di mobilità, la strategia di "infinito-periodo", che ha preso il debordante nome di "cura del ferro", si è rivelata del tutto fallimentare. Le caratteristiche strutturali di Roma non permettono di adottare soluzioni sperimentate con successo in altre città d'Europa. L'unica reale soluzione nel breve-periodo è rappresentata dalla razionalizzazione della rete di superficie.

In particolare, occorre:

- privilegiare le esigenze di spostamento tangenziale e non soltanto quelle di penetrazione della città, ormai del tutto sature;

- rinnovare e potenziare la rete dei parcheggi di scambio alle porte della città e in prossimità dei terminali delle linee dei servizi principali.

- Prevedere, in prossimità delle grandi direttrici di traffico, la realizzazione di parcheggi a raso, di costo contenuto e di notevole capienza, serviti da capolinea di autobus.

- caratterizzare le strutture viarie di nuova concezione mediante la flessibilità di utilizzo nei sensi di marcia, sul modello di alcune città europee, al fine di evitare impatti ambientali rilevanti.

- Destinare risorse ed energie alla corretta manutenzione del fondo stradale per cancellare la vergogna delle "buche" stradali che devastano le strade romane. Il fondo deve avere inoltre caratteristiche drenanti di elevata qualità, considerato anche l'elevato numero di mezzi a due ruote in circolazione.

- Decentrare effettivamente la manutenzione stradale ai Municipi, consentendo loro, diversamente dal passato, di disporre di risorse certe sui bilanci pluriennali, affinché sia possibile abbattere i costi degli interventi di urgenza e favorire una manutenzione programmata. Anche per questo bisogna cancellare l'ipotesi del mega-appalto a lotto unico con cui l'attuale amministrazione di sinistra vuole regalare 580 milioni di euro ad un general contractor magari proveniente dal nord Italia (o, viste le recenti esperienze, dalla Spagna).

- Ridisegnare gli spazi da adibire alla sosta dei motocicli, considerato l'aumento della circolazione su due ruote.

9. La politica urbanistica, il rilancio delle periferie

La mancanza di una politica urbanistica coerente non è stata certo emendata dalla tanto decantata approvazione di un Piano regolatore generale vuoto di contenuti, regole e certezze. A fare le spese di questo vuoto progettuale sono tutti i cittadini romani ed in particolare quelli delle periferie.

La pianificazione urbanistica deve affrontare il problema prioritario della ricostruzione delle periferie romane, cresciute nel caos, segnate dall'abusivismo, oggi abbandonate a se stesse.

I nostri obiettivi sono i seguenti:

- Incentivare la realizzazione del modello di "Città policentrica", che favorisca l'emergere delle diverse "vocazioni" nelle articolazioni della città (dal rione al quartiere, dalle zone ai Municipi). Ciò permette di concepire la città, non più divisa tra centro storico ingolfato e periferie-dormitorio omologate, bensì distribuita nella ricchezza delle sue diverse identità.

- Sostituire, in un'ottica di Città metropolitana, lo strumento del PRG con un Piano integrato di sviluppo e delegare ai Comuni metropolitani la definizione di alcuni meccanismi di programmazione urbanistica, come le zonizzazioni e i regolamenti edilizi.

- Restituire centralità al litorale romano, che rimane l'area più sensibile per una crescita rispettosa dell'ambiente.

- Garantire un carattere non invasivo agli interventi nel centro storico, al fine di evitare il ripetersi di errori, sul modello della teca di Meier all'Ara Pacis.

- Orientare la progettazione architettonica urbanistica alla valorizzazione, non solo dei pochi nomi di fama internazionale che solleticano il provincialismo esterofilo della sinistra, ma dei giovani architetti di talento della nostra Città.

10. La politica della casa e dell' edilizia economico-popolare

Sulla casa e sulla politica abitativa si concentrano occasioni di disagio e di conflitto ormai non sopportabili per i cittadini romani. Il capitolo della casa e della abitabilità è il fallimento forse più visibile delle Giunte di sinistra, rivelatesi incapaci di offrire soluzioni efficaci, a partire dallo stesso patrimonio immobiliare del Comune.

L'assenza di una politica abitativa * negli ultimi 13 anni * ha condotto l'amministrazione di sinistra ad effettuare scelte incomprensibili e provvisorie, come dimostra la vicenda dei residence. Un comportamento che non risolve situazioni di tensione sociale, ma le allarga ai cittadini che non conoscevano questo problema con il duplice effetto di scontentare sia i "beneficiari" del provvedimento, sia la comunità che dovrebbe accoglierli.

Altro fallimento è quello delle vendite del patrimonio immobiliare comunale, effettuate in completo spregio delle valutazioni economiche e creando sperequazioni e danni al bilancio, senza calmierare il mercato.

Riteniamo, al contrario, che un segno visibile di discontinuità possa passare per tre punti fondamentali:

- L'edilizia popolare deve basarsi non solo sulla possibilità di un affitto a tariffe agevolate, ma anche sull'acquisto di unità immobiliari all'interno delle ordinarie realizzazioni a scomputo delle opere di urbanizzazione. Le eventuali difficoltà di pagamento saranno garantite da una fideiussione limitata da parte del Comune.

- Occorre inoltre avviare il processo di individuazione delle aree ERP ed affidare all'ATER il compito di realizzare le nuove abitazioni, con risparmio di tempo e di risorse.

- Riteniamo infine che l'assegnazione degli alloggi debba seguire rigorosamente il criterio di graduatoria, rivisto attraverso il principio del quoziente familiare, e ponendo fine alle continue assegnazioni "fuori graduatoria" che hanno finora penalizzato i più deboli.

11. Politiche culturali e dei beni artistici

L'immenso patrimonio culturale cittadino è la grande risorsa da valorizzare sino al pieno raggiungimento del suo potenziale, in termini di attrattività di risorse e di impatto positivo sulla qualità della vita dei cittadini. In questo quadro, la politica dei grandi eventi, lanciata dalla Giunta Veltroni, ci sembra incapace di raggiungere i risultati strutturali che Roma si attende.

Essere o apparire. Roma con le Giunte di sinistra ha deciso di apparire.

Eventi casuali e gestione monopolizzata sono i tratti caratteristici di una strategia che non ha minimamente perseguito l'obiettivo della valorizzare di Roma, quanto la logica del Panem et circenses.

All'opinione pubblica sono stati dati in pasto eventi faraonici quanto a impegno economico, che non hanno caratterizzato, né selezionato l'offerta culturale con quelle condizioni di specialità continua in grado di attivare interessi ed attivare flussi turistici. E così, Roma attrae per lo più una tipologia di turismo "mordi e fuggi" ed il turista ha la sensazione di essere abbandonato a se stesso e di doversi affidare al proprio spirito di iniziativa. La media di permanenza dei turisti a Roma, pari a 2,4 giorni, denuncia l'inadeguatezza della politica dei lustrini a base di concerti e rende necessaria una politica che fissi i criteri per realizzare una vera "industria del turismo".

La valorizzazione dei beni culturali deve avvenire attraverso:

- la costituzione di Fondazioni dedicate per sommare lo sforzo del Comune e degli operatori pubblici e privati del settore. La conoscenza dei beni culturali deve essere rafforzata presso gli alunni delle scuole elementari e medie anche con percorsi innovativi che abbiano localizzazioni vicine ai territori di residenza. Il confronto competitivo in questo settore vede Roma costantemente in posizione di svantaggio anche per la mancanza di specializzazione dell'offerta, nonostante la ricchezza delle testimonianze che rendono la nostra città unica nel mondo per le sue testimonianze storiche, archeologiche ed artistiche.

- Sono tante le "mancate occasioni", tra queste * ad esempio * l'assenza nella nostra città di un parco tematico sulla storia romana, un'area divulgativa, ricreativa e di informazione che ripercorra la civiltà romana per spiegarla alle nuove generazioni e ai turisti. In questo senso ci proponiamo di creare un sistema museale integrato con parchi tematici e percorsi virtuali; tali parchi potranno essere concepiti e realizzati come ludoparchi a tema che, attraverso giochi ed attività manuali, sviluppino le capacità sensoriali, tattili e pratiche, che consentono di passare dalla suggestione all'apprendimento. Il sistema museale integrato, che decentri quando possibile le strutture museali e valorizzi i reperti e gli scavi presenti anche in periferia, al fine di attrarre tanto la popolazione locale (riportando nelle scuole la didattica museale e nei musei la fruizione scolastica), quanto i turisti che si troveranno al cospetto di un vero e proprio "percorso storicoartistico", in grado di valorizzare l'immensa offerta della nostra città e non solo le destinazioni classiche, quali i fori imperiali e il Palatino, o la città del

Vaticano. Roma presenta infatti una caratteristica che la contraddistingue da tutte le altre città d'arte europee, vale a dire la possibilità di sfruttare in termini di patrimonio artistico i lasciti di tutte le epoche che si sono succedute e stratificate. Il turista (ma non solo) dovrà allora essere inserito in un vero e proprio "percorso integrato" che lo condurrà a ripercorrere la storia quasi tri-millenaria della capitale.

- L'obiettivo complessivo è quello di un recupero dell'intero patrimonio artistico, museale e documentale della città di Roma; è necessario ultimare la catalogazione del patrimonio artistico di competenza comunale, procedere alla creazione di una rete telematica delle biblioteche comunali e municipali.

È necessaria la creazione, nella Zona fieristica, di una sezione permanente dedicata alle arti ed ai mestieri tradizionali, con annesso un laboratorio didattico sull'artigianato.

12. Politica ambientale

Una politica ambientale efficace è una condizione necessaria per restituire qualità e pregio al territorio. Il decennio che ci lasciamo alle spalle è stato pieno di promesse dell'Amministrazione comunale ma disastroso sul piano dei risultati.

La politica comunale dovrà prevedere competenze tecnico-amministrative capaci di incentivare e mettere in atto:

- la promozione reale degli interventi con fonti rinnovabili (solare, cogenerazione, bio-masse);

- l'impiego della produzione combinata di energia elettrica e calore (microcogenerazione);

- la razionalizzazione dei sistemi dei trasporti;

- l'emanazione di norme per la certificazione energetica (in accordo con la Regione);

- il coordinamento delle attività di controllo sul risparmio energetico;

- la formazione di operatori per la progettazione e la manutenzione degli edifici sul territorio;

- l'azione di monitoraggio e controllo energetico * ambientale con la sensibilizzazione ed il coinvolgimento dell'utenza;

- la predisposizione di un piano energetico-ambientale fortemente concentrato sulle azioni, con integrazioni nel Piano Regolatore Generale (normativa urbanistica, atti amministrativi, piano rifiuti, piano del traffico, piano delle acque) e nello scambio di dati con le agenzie, le società e le istituzioni che operano nel settore;

- Affiancare, in ciascuna area verde, le forze di polizia statale e locale con volontari disarmati riconoscibili, provenienti dal mondo delle associazioni, del volontariato e dello sport, per svolgere un'attività di sorveglianza, dissuasione, informazione e soccorso degli utenti con particolare attenzione per le categorie a rischio;

- Restituire al Bioparco di Roma la sua reale funzione di luogo educativo, sottraendolo ad un destino che vede sempre più compresse le attività istituzionali, nonché le varietà animali presenti, in favore di attività diversificate, sovente assai lucrative, che vengono gestite da associazioni ed enti collaterali alla sinistra.

- Circa le problematiche animaliste, che appassionano tantissimi romani, si è visto che non serve tanto un consigliere delegato di facciata, con funzioni più pubblicitarie che reali, quanto un impegno costante e capillare in tutta la città, coordinato da un Assessore comunale competente per la tutela degli animali.

- In materia di gestione dei rifiuti occorre procedere * in linea con la nuova normativa del settore ed in contrasto con quanto sta avvenendo nell'area romana * al superamento dell'attuale monopolio pubblico, aprendo la raccolta differenziata all'apporto di privati e di gruppi, affidando ai Municipi la raccolta differenziata domiciliare, preliminare rispetto a quella differenziata su strada, oggi svolta dall'AMA in modo del tutto insufficiente, caotico e discontinuo.

- Occorrerà inoltre valutare la possibilità di costruire un termovalorizzatore sul territorio romano alla luce delle compatibilità socio-ambientali e sanitarie, che non dovrà sottrarre attenzione e risorse alla raccolta differenziata e al riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, ma dovrà prevenire il rapido esaurimento delle principali discariche che servono alla nostra Città.

tratto dal sito del Partito Repubblicano
http://www.pri.it

http://www.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/Repubblicani/LogoPri.gif

nuvolarossa
14-05-06, 10:44
Repubblicani: i dieci punti a sostegno di Nardi
Per il futuro gli obiettivi variano da nuove società miste ad altre due spiagge a gestione comunale

TERRACINA Il partito dell’edera sottolinea i risultati raggiunti e attacca Recchia e Mazzucco: inadeguati

TERRACINA (Latina) - Torna il simbolo dell'edera in una competizione elettorale a Terracina. C'era stato un tempo in cui il PRI aveva costituito una delle forze politiche più importanti della città. Poi la scomparsa, che è durata fino a quando non è stata riaperta la storica sezione di Piazza Garibaldi. Adesso il gruppo dei rifondatori è atteso al giudizio degli elettori. La lista è stata presentata in un incontro avvenuto l'altro ieri sera presso l'Hotel Riva Gaia. E' stato uno dei tanti incontri politici, che si stanno avendo in città a due settimane dal voto. «Il nostro partito è stato il motore importante dell'amministrazione Nardi», ha esordito il segretario politico cittadino Alessandro Cittarelli. E l'intervento di Giuliano Masci, assessore al Bilancio uscente, ha rappresentato una specie di bilancio di questi ultimi 5 anni, condito da una polemica a distanza con i candidati sindaci Vincenzo Recchia e Edis Mazzucco, ritenuti non idonei a ricoprire la carica di primo cittadino, dopo le fallimentari esperienze fatte da loro registrare nel passato. Masci ha intessuto di concretezza il suo discorso, facendo riferimento a quanto realizzato dalla giunta Nardi. «Dieci buoni motivi per continuare insieme», ha voluto chiamarli. La loro illustrazione ha toccato settori disparati. «Rispetto alla TARSU» ha detto «siamo rimasti fermi all'ultimo aumento, che era stato realizzato nel 2001 da Recchia. Abbiamo cancellato la COSAP per gli esercizi pubblici e l'ICI per gli immobili delle cooperative agricole. Sempre riguardo all'ICI, abbiamo ridotto al minimo l'aliquota per la prima casa. Abbiamo effettuato accertamenti fiscali fino al 2004 e scoperto un'evasione ICI-TARSU superiore agli 8 milioni di euro». Altri traguardi importanti sono stati, per Masci, la costituzione della spa per il servizio di Nettezza Urbana, l'avvio dei lavori per la realizzazione della piscina comunale in località S. Martino, il prossimo avvio dei lavori di ampliamento della via Pantani da Basso, l'approvazione delle due varianti urbanistiche della C2 e del Quadrante di Nord-Ovest, la realizzazione delle due spiagge comunali, la sistemazione degli ingressi sulla Pontina e sull'Appia, la realizzazione del marciapiedi di viale Circe e della rete fognante a La Fiora, il miglioramento del servizio di trasporto scolastico, l'apertura di due nuovi asili nido e di tre centri sociali. Nel programma per il futuro: altre società miste per la gestione dei servizi, il varo di altre due spiagge comunali, la realizzazione di una parco per gli anziani, il varo di piani di recupero e di piani di zona. er.ber.

nuvolarossa
23-05-06, 19:35
Roma, il Pri chiude la campagna elettorale

Il Pri chiude la campagna elettorale per le comunali di Roma mercoledì 24 maggio, alle ore 20,30, presso il Palacavicchi, zona industriale di Ciampino, via Ranuccio Bianchi Bandinelli 130. Sono presenti i candidati, è prevista la presenza di Francesco Nucara.

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
25-05-06, 19:55
A Roma con la Fgr

Venerdì 26, presso il "Bliss", via Ostiense 131, Roma, "Republican Party", ore 23,00, organizzato dalla Federazione giovanile repubblicana a chiusura della campagna per il rinnovo del Consiglio comunale.

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
01-06-06, 19:38
Terracina, il record di Giuliano Masci

A Terracina è Giuliano Masci il candidato al Consiglio comunale che in quest'ultima tornata elettorale ha ottenuto più voti di tutti gli altri aspiranti consiglieri. I voti per il capolista del Pri sono stati 618. E' un autentico record per il vicesindaco e assessore alle finanze dell'amministrazione comunale uscente. Bisogna considerare anche l'alto numero dei candidati, oltre 400, che hanno partecipato alla competizione del 28 e 29 maggio. La performance di Masci fa del Pri di Terracina il quinto partito, con il 10, 57 per cento. All'amico le congratulazioni e gli auguri più vivi da parte della segreteria nazionale dell'Edera e del segretario regionale del Lazio, Giancarlo Camerucci.

tratto dal sito del Partito Repubblicano
http://www.pri.it

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Darwin/LogoPri.gif

nuvolarossa
29-08-06, 18:15
Riconsegnate le deleghe agli assessori La nuova giunta Nardi? Appena ritoccata

di FABIO COCCIA

TERRACINA - Ecco la nuova giunta di Terracina. Ieri il primo cittadino Stefano Nardi a riconsegnato le deleghe in mano agli assessori senza nessun clamoroso risvolto dopo un mese dalla decisione di azzeramento. A parte lo scambio tra i due assessori di Forza Italia per il resto gli uomini e le
competenze sono rimaste le stesse.

http://www.alfanet.it/welcomeitaly/roma/itinerari/circeo_terracina_fondi/terracina/GIF/terracina.GIF

L’azzurro Pietro Serra viene riconfermato al Turismo ed alle Politiche sociali oltre ad avere la nomina da vicesindaco. Luciano Pecchia (Fi) passa al Personale e Affari Generali, mentre Sergio Meneghello (Fi) prende i Lavori Pubblici. Vittorio Simonelli (Partito Repubblicano) Bilancio e Programmazione e il suo collega di partito Luigino Sacchetti va allo Sport e Tempo Libero. Ai centristi dell’Udc Sandro Marigliani Cultura e Sanità e Massimiliano Di Girolamo Commercio e Suap.
Ai tre di An, Giovanni Masci Urbanistica, Mariano De Gregorio Ambiente e Gianni D’Amico Agricoltura.
In settimana l’esecutivo si riunirà per stilare il programma di governo che dovrà presentare il 14 settembre al consiglio comunale, e per deliberare su alcune questioni urgenti. Come le autorizzazioni all’attività estrattiva delle cave che sono scadute da tempo. L’altro grande nodo da sciogliere è la situazione finanziaria del Comune. Ieri in municipio si è tenuta una riunione tecnica per chiarire alcuni punti che hanno portato alla preoccupante decisione da parte del giudice di vendere all’asta lo storico Palazzo della Bonfica. In Comune stanno cercando di capire se ci sono appigli legali per opporsi alla vendita.

tratto da http://www.ilmessaggero.it/

nuvolarossa
20-10-06, 11:17
Il consigliere comunale Alfredo Lauretti è passato dalla Margherita al Partito Repubblicano.

TERRACINA (Latina) - La decisione è stata determinata dai contrasti con i vertici locali del partito di Rutelli. Con un tale «cambio di casacca» (la prima dell'attuale consiliatura) la minoranza perde un seggio nella massima assise comunale. A guadagnarlo è, di conseguenza, la maggioranza. Lauretti alle amministrative di maggio era stato eletto nella lista de «La Margherita», risultando il più votato del suo partito.

http://www.araldicacivica.it/tdsotm3/Latina/terracina.jpg

Dopo quattro mesi la scelta di trasmigrare. Ci ha dichiarato: «Fin dal primo minuto sono entrato in contrasto con i vertici locali. Ci si è opposti alla mia candidatura, dal momento che provenivo dall'area socialista. Sono dovuti intervenire dalla provincia. Alle votazioni ho avuto un certo successo. Da allora è stato un disastro nei rapporti. Sentivo a pelle che non veniva accettata la mia forza, che io intendevo usare solo in forma propositiva. E' scattato il boicottaggio. Il vaso ha troboccato all'ultimo consiglio comunale quando sono venuto a conoscenza di iniziative e di posizioni politiche, di cui nessuno m'aveva informato. E' stato questo il fatto dirompente. Sono così uscito dal gruppo e sono confluito nel Pri e nel centrodestra, ai quali mi sento più contiguo». Molto soddisfatto il capogruppo dell'Edera, Giuliano Masci, regista di questa «operazione-aggancio». «Un segno del destino. Era mancato poco che Lauretti concorresse con noi. E, poi, in questa maniera ci viene ridato quel consigliere che la legge elettorale, per 200 voti, ci aveva tolto. Quanto al dato politico, c'è da dire che la maggioranza guadagna un consigliere». Lauretti già nel consiglio comunale di ieri sera ha occupato il nuovo scranno.

E.B.

tratto da http://www.iltempo.it/

nuvolarossa
14-12-06, 00:09
Partecipare per svecchiare il ceto politico

di LUCA SERGIO

FROSINONE - SI dice, sempre più frequentemente, che i giovani non si interessino di politica ed alla politica. Ed è vero, pure nella nostra provincia, anche se – quando si generalizza troppo una questione – si finisce per non prendere in considerazione le dovute eccezioni. Resta però il problema di fondo: fino a quando i partiti non si apriranno di più all’esterno, non la smetteranno con il chiudersi nelle oligarchie, sempre meno giovani potranno dare un contributo allo svecchiamento del ceto dirigente. Che a livello nazionale e locale è diventato purtroppo l’ennesima anomalia in confronto agli altri paesi, a cominciare da quelli europei. Un esempio controcorrente ce l’offre una ventenne di Morolo, Carla Tuccillo, che alla fine di novembre ha preso parte a Fiuggi al seminario di formazione politica promosso dalla Federazione giovanile repubblicana, nel quale sono stati relatori personalità politiche del Pri dalla lunga attività parlamentare come Giorgio La Malfa, Luigi Compagna, Antonio Del Pennino, Oscar Mammì, il segretario nazionale Francesco Nucara ed esperti come l’incisivo giornalista economico Oscar Giannino. Ebbene, dopo la «5 giorni» fiuggina, Carla Tuccillo ci ha consegnato, per diffonderla, una «lettera aperta» ai coetanei della provincia. «Da parecchio tempo l’immagine dei giovani è quella del disagio, della precarietà psicologica, della ricerca di spazi autonomi e di spinta all’evasione. I partiti non suscitano alcuna passione e la distanza tra i giovani e la politica continua a crescere. Oggi si è aggravato il distacco tra lo Stato e i bisogni del cittadino e si è diffusa l’idea che l’impegno politico sia una cosa sporca. Però a Fiuggi, per l’iniziativa della federazione giovanile, si è invertita la rotta di un partito che vuole smettere di essere gerontocratico per diventare moderno, che ascolta i giovani e così riesce a rinnovarsi nel momento di massima crisi del sistema politico». «Questa esperienza – prosegue Carla Tuccillo – mi è stata proposta dal compaesano ed amico di famiglia avv. Enzo Moriconi, che ringrazio vivamente. Ho avuto la possibilità di conoscere tanti ragazzi che mi hanno trasmesso la loro cultura e la voglia di fare. Sono tornata a casa con molta carica, anche se l’ho un po’ persa per strada quando ho sentito due ragazze della mia età che hanno dimostrato come la lettura di libri di storia e di politica sia poco praticata. Però, allo sconforto ed alla rabbia del momento, ho reagito attivandomi per il bene del mio paese e non soltanto. Non lamentiamoci sempre passivamente ma facciamo qualcosa di positivo. Chiedete cosa vorreste – termina la giovane militante repubblicana – proponiamolo insieme per realizzarla. Io ci credo, credeteci anche voi». Un incoraggiamento senz’altro da seguire...

tratto da http://www.iltempo.it/

nuvolarossa
30-12-06, 14:48
Anche Bellezza passa con l’«edera» e il gruppo di Masci diventa il principale dopo An

di ERCOLE BERSANI

TERRACINA (Latina) - E cinque! Il Pri, dopo Alfredo Lauretti, «acquista» un altro consigliere comunale. Si tratta di Roberto Bellezza, presidente della commissione «Attività produttive», che ha lasciato Forza Italia, nelle cui liste era stato eletto nella primavera scorsa. La compagine politica di Giuliano Masci, con un tale ingresso, incrementa ulteriormente i seggi occupati in Consiglio comunale e finisce per diventare il secondo partito della città. E' stato con una dichiarazione presentata nella tarda mattinata di ieri che Roberto Bellezza ha lasciato l'azzurro berlusconiano per legarsi al verde dell'edera repubblicana. Un passaggio a sorpresa per molti. Una decisione che, per il diretto interessato, non nasce dall'oggi al domani, ma è frutto di un'attenta riflessione. Eccone le motivazioni di fondo, che suonano come un preciso atto d'accusa contro Forza Italia: «Le decisioni» spiega lo stesso Bellezza «erano prese nelle segrete stanze. Il partito non si riuniva.

http://www.windoweb.it/dossier/cartoline/sabaudia_circeo/Terracina_tempio_di_Giove%20019y.jpg

La goccia che ha fatto traboccare il vaso c'è stata quando si è trattato di discutere in consiglio comunale delle lottizzazioni e dei progetti Suap. Nemmeno per queste delibere c'è stata una discussione all'interno di F.I. Ecco spiegata la mia assenza al consiglio comunale del 21 scorso. F.I. è un partito senza disciplina, senza regole e senza comunicazione. A questa forza politica io ho dato l'anima. Oggi il suo gruppo giovanile è il più folto di tutti. In occasione delle ultime elezioni comunali, i risultati delle urne mi hanno premiato. Devo dire, però, che da F.I. non ho avuto alcun riconoscimento. Ho dovuto rinunciare, quasi costretto, ad un posto nel consiglio della Comunità Montana». Bellezza aveva iniziato la sua militanza politica in F.I., poi era stato in A.N., quindi era tornato in F.I. Perchè la trasmigrazione nel PRI? «E' il partito che è più vicino a F.I. Sono sicuro che, nelle sue file, avrò la garanzia di poter lavorare per la città, così come sempre pensato di fare». Il 19 ottobre scorso era stato Alfredo Lauretti a passare tra i repubblicani. Adesso la storia si è ripetuta per Roberto Bellezza. E cinque! I neo-acquisti sono andati a rinfoltire un gruppo che è completato da Giuliano Masci, Loreto Maragoni e Domenico Pietricola. Nella sua «campagna-acquisti», che è prevedibile non finisca qui visto come si sono messe le cose, il PRI locale ha «attinto» dai partiti della maggioranza (è il caso di Bellezza) come dall'opposizione (è il caso dei Lauretti, ex Margherita). L'Edera locale torna ai fasti degli anni '60-70. Da un manipolo che era a giugno scorso il PRI è diventato numericamente uno dei più rappresentati in consiglio comunale, secondo solo ad AN. E', questo, il fatto nuovo, che l'ultimo scorcio d'anno fa registrare nello scenario politico locale. Non nasconde la sua soddisfazione Giuliano Masci, verosimilmente «regista» di quest'altra operazione d'ingaggio. «Le scelte operate dai due consiglieri non sono frutto del caso. Evidentemente il lavoro che io ed il partito svolgiamo riesce ad avere la sua visibilità. Il PRI diventa, con il tempo, sempre più punto di riferimento per i cittadini e per i consiglieri comunali». Conseguenze sulla geografia politico-amministrativa a Palazzo? «Nessuna», risponde l'ex assessore.

tratto da http://www.iltempo.it/

nuvolarossa
07-02-07, 19:01
La FGR-Roma spegne la sua terza candelina
Il circolo "IX febbraio 1849" della FGR-Roma festeggia i suoi tre anni di vita !

Con una riunione informale alla quale ha partecipato, oltre agli esponenti della fgr capitolina, anche il segretario nazionale Giovanni Postorino, si è tracciato un bilancio dell'attività svolta negli ultimi anni.

Dai primi difficilissimi momenti della sua nascita fino ad oggi, grazie al lavoro e alla passione di tutti i suoi componenti, la FGR-Roma è cresciuta segnando, con la sua partecipazione, gli appuntamenti politici più rilevanti sia in ambito nazionale che più propriamente locale: dalla partecipazione a tutte le manifestazioni organizzate a sostegno dello Stato di Israele, fino a quelle contro l'AIDS, passando per le varie tornate elettorali che hanno visto i giovani della fgr di Roma protagonisti in prima persona a sostegno della comune causa repubblicana.

Il segretario nazionale Postorino ha voluto ringraziare in particolare De Nisi, segretario cittadino FGR, e Vaccaro, segretario org. romano, per l'impegno che stanno profondendo per la crescita della FGR nella capitale. Per continuare sulla strada intrapresa, bisogna tener presenti prioritariamente due esigenze: far sentire forte la presenza nel mondo universitario attraverso iniziative volte a interessare i giovani studenti alle tematiche portate avanti dalla FGR; organizzare dibattiti ed incontri pubblici su temi specifici, cui invitare esponenti politici del PRI, ma anche di altre forze politiche, professori universitari e professionisti.

Nel chiudere la riunione il segretario cittadino De Nisi ha invitato tutti gli esponenti del circolo "IX febbraio 1849" a riflettere sulle singole iniziative da portare avanti ed a preparare ognuno un documento organizzativo e programmatico da illustrare nella prossima riunione già prevista per giovedì 15 p.v..

tratto da http://www.fgr-italia.it/

nuvolarossa
28-03-07, 12:29
De Federici eletto segretario dei Repubblicani

TERRACINA (Latina) - Francesco De Federici è il nuovo segretario cittadino del PRI. E' stato eletto per acclamazione nel corso del congresso cittadino, che ha scelto anche i membri degli altri organi statutari. Il PRI negli anni '50-70 è stato a Terracina una grande forza politica. Quegli allori si stanno rinverdendo adesso. Nel corso dei lavori congressuali l'artefice primo di questa «resurrezione» è stato indicato più volte nella persona di Giuliano Masci, che ha guidato le sorti dell'Edera locale fino a due mesi fa quando è stato nominato city manager. Inorgoglito dei risultati elettorali ed amministrativi ottenuti si è dimostrato, nella sua relazione, il segretario uscente Alessandro Cittarelli, il quale ha invitato tutti a proseguire sulla strada del rinnovamento della città, intrapreso dalla giunta Nardi. A questo scopo sono stati indicate le linee guida del secondo mandato Nardi: migliorare la macchina amministrativa ed i servizi di interesse collettivo, sviluppare il tema della portualità e del turismo, accelerare l'iter per la redazione del nuovo PRG, favorire gli interventi in relazione ai piani di riqualificazione urbana. Presidente del partito è stato eletto Filippo Pernarella. Il direttivo è così composto: Alessio Sferra, Maurizio Sferra. Filippo Pernarella, Ugo Ceci, Quirino De Angelis, Agostino Apolloni, Lino Lauretti, Vincenzo Labori, Francesco De Federici, Fabrizio Sanguigni, Alessandro Masci, Giuseppe Mattei, Mario Percoco, Angelo Di Fabio, Massimo Marrocco, Francesco Campi, Savina Della Rocca, Pino Paravani, Federico Saccone. Segretario cittadino è stato eletto Francesco De Federici.

er.ber.

tratto da http://www.iltempo.it/

lucifero
10-04-07, 13:58
qui a Rieti, il sindaco fascista (tale è e se ne vanta) ricandidato, ha deciso di cavalcare l'insoddisfazione nel paese verso Prodi, e di impostare una campagna "politica". Così, all'indomani delle primarie che hanno scelto (male) il candidato dell'Unione, ha tappezzato la città con manifesti che contrappongono lui, che è per la famiglia quella vera, mentre prodi e il candidato dell'unione sono per i dico.

Niente di inatteso, solo che sotto le facce, compaiono ii simboli dei partiti, tra cui il PRI.

Mi chiedo se certe campagne non andrebbero concordate ed autorizzate dal partiti alleati, e se il PRI reatino sia stato informato o abbia approvato, o almeno abbia fatto rimostranze a posteriori...

Lincoln (POL)
10-04-07, 18:09
Caro Lucifero da che mondo è mondo, i manifesti politici specie quando sono fatti nell'imminenza o nel pieno di una campagna elettorale, hanno sempre un taglio propagandistico e molto spesso strumentale.Di che ti stupisci?E poi in fondo, non mi risulta che il PRI sia contro la famiglia...

lucifero
12-04-07, 23:14
non mi stupisco mica del sindaco.
mi stupisco del pri, che accetta non tanto di tacere le proprie idee (che sono "i dico non ci vanno bene perché sono troppo poco") ma fischietta girandosi mentre il suo simbolo è usato per sostenere il contrario.

ma questo lo hai capito benissimo, che te lo devo spiegare?

La questione è: a che serve localmente, un partito, se non parla, non scrive, non prende posizioni? Sì, è vero prende dei voti.
E sì, è vero, non dovrei impicciarmi di cose di un partito cui non sono iscritto;
ma come si fa, volendo, ad iscriversi ad un partito così?

jmimmo82
12-04-07, 23:42
Le realtà locali, sono solite scegliere gli alleati in base a logiche diverse da quelle nazionali, specie nel caso dei repubblicani le cui caratteristiche politiche ed ideologiche trasversali, rendono la scelta di campo tuttaltro che ovvia.

lucifero
16-04-07, 23:42
ripeto, non discuto (qui) dell'alleanza, ma del fatto che ci si sottometta al dileggio di temi che il congresso, negli stessi giorni - con saletti alla presidenza, faceva più che propri.

kid
17-04-07, 16:55
ho capito lucifero ma metti che una federazione del pri del lazio, vedi rieti, sia contraria ai dico, che dovemo fa? commissarriarla? Gli abbiamo dato l'autonomia locale al partito per consentire alleanze con il centrosinistra in alcune zone. Sinceramente non vedo perchè obbligare a rispettare una alleanza nazionale che sul piano locale può chiedere il sostegno ad un candidato ultra cattolico, invece che ad un socialista riformista, come a Carrara, ad esempio. Se a Rieti i la usano per scavalcarci a destra iil pri retino risponderà di questa scelta, che mi pare rimanga minoritaria nel complesso del partito. Nel merito io stesso sostengo i dico solo perchè la chiesa ha rotto le scatole e mi obbliga a infilarle un dito nell'occhio, ma sinceramente avrei più di un dubbio. In ogni caso puoi stare tranquillo che questo governo i dico non li porterà mai in aula e quindi il problema nemmeno si porrà.

nuvolarossa
28-04-07, 18:11
Tarquinia: Serafini Giovanni candidato Pri a Sindaco

TARQUINIA (Viterbo) - La Sezione Pri di Tarquinia ufficializza la candidatura a Sindaco di Serafini Giovanni con una lista autonoma.
Dopo infruttuosi incontri con i rappresentanti del centrodestra che non sono voluti tornare indietro su alcune decisioni fondamentali che riguardavano il nostro Paese e la distanza di idee che ci dividono da un centrosinistra ancora troppo legato ad ideali estremisti, gli amici Repubblicani hanno deciso di candidarsi da soli con il simbolo che ci contraddistingue da piu' di un secolo.

tratto dalla Voce Repubblicana del 25 aprile 2007

nuvolarossa
29-04-07, 10:23
Tarquinia: Serafini Giovanni candidato Pri a Sindaco

TARQUINIA (Viterbo) - La Sezione Pri di Tarquinia ufficializza la candidatura a Sindaco di Serafini Giovanni con una lista autonoma.
Dopo infruttuosi incontri con i rappresentanti del centrodestra che non sono voluti tornare indietro su alcune decisioni fondamentali che riguardavano il nostro Paese e la distanza di idee che ci dividono da un centrosinistra ancora troppo legato ad ideali estremisti, gli amici Repubblicani hanno deciso di candidarsi da soli con il simbolo che ci contraddistingue da piu' di un secolo.

tratto dalla Voce Repubblicana del 25 aprile 2007Scrive Stefano Covello

Sosterro' questa candidatura con tutte le mie forze; e' la scelta che auspico anche a livello nazionale; una scelta politica dignitosa e lungimirante per tutti i repubblicani; bisogna tornare indipendenti, anche fuori dai consigli e dai parlamenti, alla faccia di qualunque legge elettorale; e' questo il futuro, perche' contro leggi-truffa elettorali bisogna star fuori e far crescere il consenso qualitativo alla base delle idee repubblicane.
Se Serafini, contro ogni previsione, sara' sindaco di Tarquinia, allora bisognera' insistere a credere di piu' nella forza delle idee, nel simbolo dell'edera, nelle potenzialita' enormi del messaggio repubblicano per questa nostra societa'.

tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/
... 892 iscritti ...
dal link http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/12083

nuvolarossa
29-04-07, 18:30
Tarquinia: Serafini Giovanni candidato Pri a Sindaco

TARQUINIA (Viterbo) - La Sezione Pri di Tarquinia ufficializza la candidatura a Sindaco di Serafini Giovanni con una lista autonoma.
Dopo infruttuosi incontri con i rappresentanti del centrodestra che non sono voluti tornare indietro su alcune decisioni fondamentali che riguardavano il nostro Paese e la distanza di idee che ci dividono da un centrosinistra ancora troppo legato ad ideali estremisti, gli amici Repubblicani hanno deciso di candidarsi da soli con il simbolo che ci contraddistingue da piu' di un secolo.

tratto dalla Voce Repubblicana del 25 aprile 2007
Candidato sindaco: GIOVANNI SERAFINI detto Nanni

Lista PRI Candidati consiglieri:

Angelo Agate Andrea Alquanti Lorenzo Maria Arpini Maurizio Cerasa Daniela Falaschi Mauro Lucidi Maria Chiara Magrini Franco Mattei Martima Martini Carlo Mole Paolo Parotti Massilimiano Perugi Dorindo Proli Roberto Rainoni Clauda Ripa Pietro Serafini Marco Sileoni Sara Torresi Carlo Tufarolo Domenico Viscarelli

tratto da http://www.iltempo.it/

nuvolarossa
07-05-07, 19:11
Nucara a Civitavecchia

Martedì 8 maggio, alle ore 18,30, presso lo "Sporting Club" Porto Riva di Traiano a Civitavecchia, il segretario nazionale del Pri, Francesco Nucara, presenterà la lista dei candidati alle prossime elezioni amministrative. Sarà presente il candidato a sindaco Gianni Moscherini.

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
09-05-07, 17:49
Civitavecchia/Elezioni Comunali 27/28 maggio 2007
Lista Pri collegata al candidato sindaco Gianni Moscherini

CROCIOLI Salvatore (detto Salvo)
TINTORI Simone
BELLUCCI Sestilio Roberto
CERCACI Daniela
CHIARABINI Sabrina
COE Monica
COLUCCI Luigia
CONTARDI Fabrizio
COSIMI Fabrizio
CRISTINI Roberto
DI GIANCAMILLO Lucia
DI PILATO Dario
GIANNINI Angelo
LA ROSA Giovanni Marco
LUCIDI Marco
PEROCCHINI Patrizia
POLIDORI Ciro
SCRIBONI Lucia
SCRIBONI Valentina
VIANELLO Alessandro
RONDONI Arianna

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
16-05-07, 14:08
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Mercoledì 16 maggio Nucara a Rieti
Oggi, ore 18,00, Rieti, Piazzale Angelucci, presso la Coop Futura, presentazione delle liste a cura di Ettore Saletti. Interviene il candidato a sindaco. L'onorevole Nucara concluderà l'incontro.

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
22-05-07, 09:43
Nucara a Latina

Latina (21/05/2007) - Il Segretario Nazionale verrà il 22 Maggio 2007 per sostenere il candidato a sindaco della CdL.
Appuntamento alle 19.00 presso il Point Elettorale, Associazione LATINA NEL CUORE, Latina - Viale XVIII Dicembre, 62
In questi giorni vengono distribuiti, per l'intera città di Latina, dei fac simile sul voto disgiunto. La croce fatta sulla lista dei partiti della coalizione del centro destra è stata posizionata su quello che, nella scheda elettorale che verrà distribuita nelle urne, corrisponde al partito Repubblicano Italiano. Sullo stesso fac simile, poi, si spiega che come sindaco si può, invece, votare un candidato di centro sinistra. Una procedura di voto legittima, ma che il nostro partito (coinvolto a nostra insaputa) non condivide e che soprattutto non corrisponde al pieno appoggio che da subito abbiamo dato alla candidatura del sindaco on. Vincenzo Zaccheo. Per ribadire ancora una volta il l'incondizionato sostegno al sindaco Zaccheo domani sera, a Latina, arriverà (per la prima volta nella nostra città) il segretario nazionale del Partito Repubblicano Italiano, on. Francesco Nucara. Il partito Repubblicano Italiano è entrato a fare parte della coalizione di centro destra perché condivide l'idea di città che in questi anni il sindaco ha messo in campo per fare crescere Latina, oggi conosciuta anche a livello nazionale e internazionale. Il sostegno che vogliamo ancora una volta ribadire è quello nei confronti di un sindaco che ha ben governato, ma che soprattutto ha saputo improntare un programma, per i prossimi cinque anni, di tutto rispetto: "Latina un modello di città, l'urbanistica e le infrastrutture. L'università, la cultura, il teatro, Satricum. L'energia, l'ambiente. I servizi alla persona, alla terza età, ai giovani e quelli per lo sport. Le attivita' produttive (commercio, artigianato, industria, agricoltura). Il turismo, il lavoro, il bilancio, tasse, tributi, tariffe. La sicurezza e la qualita' della vita". L'appuntamento con tutti i cittadini e la stampa sarà dunque domani, martedì 22 maggio alle ore 19.00 presso il Point Elettorale, Associazione LATINA NEL CUORE, Latina - Viale XVIII Dicembre, 62.
CircoliSpadolini@gmail.com

tratto da http://www.provincialatina.tv/index.aspx

nuvolarossa
23-05-07, 17:46
Memorial "Filippo Raciti"

Roma - Sabato 26 maggio alle ore 15,00 si terrà il primo Memorial Filippo Raciti, in ricordo del giovane ispettore di polizia scomparso tragicamente in seguito agli scontri avvenuti fuori dallo Stadio di Catania in occasione dell’incontro di calcio Catania-Palermo.

Si tratta di un torneo di calcetto organizzato dai Giovani della DC, con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma, nonché della Questura di Roma, cui aderiscono Alleanza Nazionale, la Federazione dei Giovani Socialisti, Forza Italia, Italia dei Valori, Rifondazione DC, Udeur e noi della Federazione Giovanile Repubblicana.

L’evento si terrà presso il circolo sportivo "Futbol Club", in via degli olimpionici n. 71 – Roma.

tratto da http://www.fgr-italia.it/

kid
24-05-07, 15:49
avendo sconfitto 21 a 5 la fgr con la mia squadra di calcetto il novembre scorso, realizzando il mio top score di 10 gol in una sola partita e avendoli ribattuti 11 a 2 la settimana scorsa, schierando la squadra riserve, avevo proposto alla fgr di inserire qualche fuori quota per evitare una figuraccia presso partiti altri. Prepariamoci al peggio.

nuvolarossa
29-05-07, 18:27
Tarquinia: Serafini Giovanni candidato Pri a Sindaco

http://amministrative.interno.it/amminis/amm070527/simboli/2-20070527000000-1-490091.gif

469 voti pari al 4,57%

nuvolarossa
29-05-07, 18:30
Civitavecchia/Elezioni Comunali 27/28 maggio 2007
Lista Pri collegata al candidato sindaco Gianni Moscherini

http://amministrative.interno.it/amminis/amm070527/simboli/2-20070527000000-22-320070.gif

175 voti pari allo 0,55%

nuvolarossa
08-06-07, 10:47
100 spot dei repubblicani per il Sindaco Zaccheo


07/06/2007 - Latina - "Il Partito Repubblicano Italiano invita a votare e a far votare Vincenzo Zaccheo, sindaco di Latina. Per dare continuità allo sviluppo economico della città, per dare lavoro ai giovani, per dare servizi concreti alla famiglia ed alle persone, vota e fai votare Vincenzo Zaccheo, sindaco di Latina".

http://www.sabaudiain.it/img/archivio/m3041.jpg

Con questo spot radiofonico ed altre iniziative il Partito Repubblicano di Latina ha deciso di continuare a sostenere nell'ultimo impegno elettorale, prima del ballottaggio del 10 e 11 Giugno 2007, il sindaco Vincenzo Zaccheo, della Casa delle Libertà.

In una campagna elettorale caratterizzata da forte tensioni, soprattutto nel linguaggio e metodo usato dalle componenti del Centro Sinistra ed altri, più idoneo invece ai programmi di Maria De Filippi, tra gossip politico, invettive ed illazioni, il Partito Repubblicano ha sempre parlato del programma di governo presentato dall'onorevole Vincenzo Zaccheo. Un programma giudicato idoneo a quelle che sono le esigenze di una giovane città che da qui a pochi anni potrebbe diventare il nuovo capoluogo di regione del Lazio. "Latina un modello di città, l'urbanistica e le infrastrutture. L'università, la cultura, il teatro, Satricum. L'energia, l'ambiente. I servizi alla persona, alla terza età, ai giovani e quelli per lo sport. Le attivita' produttive (commercio, artigianato, industria, agricoltura). Il turismo, il lavoro, il bilancio, tasse, tributi, tariffe. La sicurezza e la qualita' della vita". "Il programma di Zaccheo appartiene alla città di Latina, perché sviluppa la sua vocazione di città, nuova, con il mare, aperta al turismo, alla cultura ed ai servizi verso le persone. Il capolista Zappalà, come alla conferenza stampa con il segretario nazionale PRI, On. Francesco Nucara, invita tutti gli elettori a votare, Vincenzo Zaccheo, come sindaco della città di Latina.

CircoliSpadolini@gmail.com
Mob.3495760772 Claudio Zappalà Coordinamento Provinciale
Circoli Culturali Giovanni Spadolini

tratto da http://www.sabaudiain.it/

nuvolarossa
01-12-07, 22:07
Cari Amici,
da pochi giorni mi sono iscritto alla sezione di Roma 'Emanuele Terrana' del Partito repubblicano italiano: in qualita' si semplice iscritto, peraltro dell'ultima ora, intervengo per esprimere la mia condivisione sulla posizione assunta dal Comitato di Segreteria del Partito (http://www.politicaonline.net/forum/showpost.php?p=6762904&postcount=285) in merito alla riforma elettorale, auspicando che in futuro il dibattito evolva verso una proporzionale pura senza premio di maggioranza. Una legge proporzionale alla Piero Gobetti, per il quale la democrazia pura si coniuga soltanto con il proporsianilsmo elettorale puro. In questo senso il Pri potrebbe avvantaggiarsi elettoralmente grazie ad una battaglia ideale, svolgendo oggi (con i dovuti distinguo), nel complesso quadro politico in cui ci troviamo, il ruolo che nel 1952 fu tenuto dal Movimento dei lavoratori italiani (MLI) di Valdo Magnani, Aldo Cucchi, Lucio Libertini, Giuliano Pischel, Vera Lombardi, Vito Scarongella, Gerardo Bruni (legati al Partito d'Azione o comunque alla Resistenza), che si costituì come Unione socialista indipendente (USI), per le elezioni del 7 giugno 1953, anche per sconfiggere 'la legge truffa'. Quegli uomini (ripeto: con i dovuti distinguo rispetto alle posizioni e strategie politiche del Pri di oggi) nonostante la povertà di mezzi e la debolezza organizzativa, riuscirono ad essere presenti in 22 circoscrizioni su 31, ed ottennero una brillante affermazione raccogliendo circa 225.000 voti.

Fraterni saluti.

Cittadino Stefano Covello, repubblicano e mazziniano

tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/

nuvolarossa
12-12-07, 18:29
Mozione approvata all'unanimità dal Congresso Provinciale e dall'Unione romana del Pri

Il Congresso provinciale del PRI di Roma, e il congresso dell'Unione romana del PRI udite le relazioni del Commissario Egidio Simeoni, e del Commissario Ettore Saletti li ringrazia per l'azione svolta per il rafforzamento e lo sviluppo del partito.

I congressi esprimono grande apprezzamento per l'azione costante e paziente svolta dal Segretario nazionale Francesco Nucara per la sopravvivenza ed il rilancio politico ed organizzativo del Partito e per il raggiungimento di quella visibilità che ci mancava ormai dalla metà degli anni '90.

Tale intelligente azione ha prodotto il ritorno dei repubblicani nel Governo del Paese dopo lunghi anni di assenza.

I Congressi ritengono altresì che il percorso unitario intrapreso dal 45° Congresso nazionale abbia consentito al Partito di avviare quel dibattito necessario ad elaborare una piattaforma programmatica in grado di rilanciare l' iniziativa politica dei repubblicani ed aggregare attorno all'idea della Costituente Liberaldemocratica il consenso di intellettuali, politici e scienziati di grande levatura.

I Congressi ribadiscono la linea di autonomia rispetto agli attuali schieramenti politici e si impegna ad assumere l'iniziativa per la realizzazione di una grande area liberaldemocratica, che abbia come riferimento il manifesto sui valori liberali approvato nello scorso mese di ottobre nel convegno di Milano.

In tal senso, i nuovi organismi si attiveranno affinché tutte le forze politiche, associazioni, movimenti che in Europa si riconoscono nello schieramento dell'ELDR si siedano attorno ad un tavolo per l'elaborazione di un programma comune che possa rappresentare l'eventuale piattaforma elettorale alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Roma.

I Congressi considerano l'esperienza del Governo Prodi insufficiente per il Paese sia per le controriforme approvate in materia di Giustizia ed in materia previdenziale e di mercato del lavoro sia per la incapacità ormai evidente, dopo lo sperpero del cosiddetto "tesoretto" di procedere al risanamento economico di cui l'Italia ha estremamente bisogno ed auspica un rapido ritorno alle urne.

A tale proposito, i Congressi ritengono che il confronto avviato tra i partiti per una riforma elettorale possa essere utile al superamento dell'attuale schema bipolare e ripristinare un sistema proporzionale, che consenta ai cittadini di scegliere tra una pluralità di soggetti.

I Congressi ritengono necessario individuare alcune linee per la realizzazione di un programma minimo per il governo della città di Roma e della provincia.

Esse riguardano:

la crescita economica ed infrastrutturale; il problema della sicurezza con una politica di contrasto delle illegalità, il controllo del territorio, la chiusura dei campi nomadi abusivi; una adeguata politica della mobilità con il potenziamento dei trasporti pubblici ed una corretta manutenzione delle strade; una politica abitativa finalizzata al recupero delle aree abusive e degradate delle periferie; una politica sociale basata sulla creazione di nuovi asili nido e sull'assistenza agli anziani ed ai disabili; la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico della città.

La nuova Direzione Provinciale di Roma

Abbaffati Massimo
Bianchini Fabrizio
Brugnuolo Toni
Buggè Felice
Denisi Francesco
Furina Agazio
Masini Sergio
Menicucci Alberto
Procaccini Mario
Rampello Alessandro
Ranucci Ruggero
Rinelli Domenico
Simeoni Egidio
Simotti Lando
Valentini Claudio

Il Collegio provinciale dei Probiviri

Cioffi Domenico
Mais Giorgio
Masini Riccardo
Orlandi Luca
Vecchiarelli Fulvio

La Direzione dell'Unione romana

Buggè Felice
Calò Emanuele
Covello Stefano
Ferrante Aldo
Masini Riccardo
Miraglia Diego
Pasqualini Carlo
Suraci Antonio
Volterra Italo

tratto da http://www.pri.it/11%20Dicembre%202007/MozioneConProvConsRoma.htm

nuvolarossa
07-01-08, 15:22
Il senso delle pari opportunità: il precariato femminile

di Maria Benedetta Errigo

Pubblichiamo il pensiero dell’amica Maria Benedetta Errigo.
Pur comprendendo le ansie che l’instabilità lavorativa può causare ad un giovane, soprattutto se donna, sottolineiamo tuttavia che la flessibilità non è un male in sé. Piuttosto occorre, nell’affrontare il delicato problema del mercato del lavoro, pensare a risolverne i veri problemi che non sono quelli emotivi individuali ma riguardano più in generale l’intero settore del welfare.
Difficilmente risolveremo i problemi del precariato e daremo risposta ai timori e allo sconforto di un’intera generazione senza affrontare una riforma seria che sappia comunque inserirsi nel solco tracciato dall’importantissima legge Biagi: occorre affrontare i problemi della inclusione nel mondo del lavoro esaminando le problematiche relative alla produttività del lavoro; occorre differenziare quanto accade nel settore privato rispetto al settore pubblico, (vigono, infatti, logiche del tutto diverse e spesso opposte, eppure il settore pubblico ha ampiamente utilizzato - in molti casi, abusato - forme contrattuali a tempo determinato come i co.co.co. o i co.co.pro.); occorre mettere mano ad una serie di istituti in grado di essere veri ammortizzatori sociali utili a reinserire nel circuito lavorativo, attraverso programmi di riqualificazione o di aggiornamento, coloro che ne sono usciti e non a “mantenerli” in maniera assistenziale, improduttiva o inefficiente; inoltre, occorre affrontare con decisione, e soprattutto coraggio, senza rinvii, il delicatissimo tema pensionistico, di certo non nel senso con cui lo ha fatto il Governo Prodi.

Vista la recente riforma del numero dei Ministeri, mi auguro davvero che il prossimo Governo faccia sparire quello delle pari opportunità. Ma spero che spariscano anche gli assessorati, i consigli di pari opportunità e quanto altro.
Quanto meno, almeno fino a che non vengano prese davvero in considerazione delle politiche reali di pari opportunità, che ora come ora non ci sono. Con buona pace della senatrice Lina Merlin, lei sì reale antesignana del ruolo paritario delle donne in politica, firmataria della Costituzione nella quale, a forza, fece inserire nell’articolo 3 le parole “senza distinzione di sesso”.

Chissà come avrebbe reagito davanti, per esempio, al problema del precariato femminile, che si inserisce nel più grande problema della flessibilità lavorativa per tutti i giovani. Intanto, chiariamo che il precariato non significa essere disoccupati, ma lavorare senza avere un posto fisso. I giovani, a partire dai trentenni, stanno soffrendo di questa flessibilità lavorativa esasperata, e sono soprattutto le donne a risentirne. Perciò, se sei giovane e donna non hai scampo: preparati a non avere mai un impiego stabile, ma solo tanti contratti a tempo determinato.
Le più recenti fonti Istat sottolineano che negli ultimi tempi sono più le donne che gli uomini impiegate nel precariato: un milione e 408mila donne rispetto a un milione e 327mila uomini. Tra l’altro è bene ricordare che le attività tradizionalmente prerogative delle donne riguardano i servizi alla persona, le pulizie e l’istruzione, dove i livelli retributivi sono solitamente i minimi previsti dalla legge. In linea di massima, si calcola che una donna percepisca il 30 per cento di salario in meno rispetto a un uomo parigrado.
E tu, donna: non azzardarti nemmeno a pensare di arrivare a cariche dirigenziali! Su, presto: in cucina coi bambini!
Già, a proposito: i figli. Fare figli in questo caso diventa un azzardo, o nel migliore dei casi un lusso che non ci si può permettere. Tante sono le donne che rimandano la maternità aspettando di firmare un contratto a tempo indeterminato. Maternità che comunque ancora oggi viene vista come arma a doppio taglio durante i colloqui di lavoro, visto che il datore di lavoro pensa alla potenziale lavoratrice che dovrà rimanere a casa in maternità. Comunque pagata. Dunque meglio prendere un uomo, no? E intanto la donna aspetta. Aspetta e spera, mia cara. Oppure riprova a fare presente la tua situazione di lavoratrice precaria ai prossimi uomini che, ci scommetto, siederanno ai posti più alti della piramide del potere.

Maria Benedetta Errigo - Sezione P.R.I. - Roma Repubblicana - Roma

tratto da http://www.fgr-italia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=260&Itemid=1

nuvolarossa
10-01-08, 18:32
L'onorevole La Malfa sarà a Tarquinia (Viterbo) per l'inaugurazione della sezione del PRI locale, il 12 gennaio 2008, ore 16 Piazza Santo Stefano, 19.

tratto da http://www.giorgiolamalfa.it/agenda.asp

nuvolarossa
16-01-08, 17:36
Papa - Universita': P.R.I., comunicato della Direzione Romana

Roma, 16 gennaio 2008 - La Direzione Romana del Partito Repubblicano Italiano esprime il proprio disappunto verso quanti hanno inteso opporre un rifiuto ideologico alla presenza del Pontefice Benedetto XVI all’apertura dell’Anno Accademico dell’Università La Sapienza di Roma.

La laicita' intesa quale divieto e ostacolo alla libera espressione di tutti, ivi compresa la Chiesa Cattolica, danneggia la democrazia, gia' peraltro indebolita dalla dialettica politica.

La Chiesa Cattolica, per la Direzione Romana del PRI, ha il dovere di intervenire sulle vicende umane, generali o locali, e il diritto di esternale nella piu' totale liberta' garantita dalla Costituzione italiana.

Ben altre richieste, semmai, dovrebbero essere sottoposte alla gerarchie ecclesiastiche nazionali, prima tra tutte il rispetto dei Patti concordatari e la non ingerenza sulle decisioni assunte dal Parlamento, unico sovrano della democrazia repubblicana.

Cio' premesso, la Direzione Romana del PRI chiede a tutti di confrontarsi direttamente con la cultura cattolica ed invita quanti non si riconoscono nella tolleranza del dialogo a non definirsi laici.

Ufficio Stampa P.R.I. - UnioneRomana tel. 338.9530961

tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/14810

mcandry
17-01-08, 02:09
Comunicato stampa

I Repubblicani della sezione G.D'Amico esprimono la piena solidarietà e la propria vicinanza agli esimi professori della facoltà di fisica e a tutti coloro docenti, studenti e gente comune, che hanno firmato e fatto proprio l'appello del professor Marcello Cini.
Difatti riteniamo che la presenza di una qualsiasi autorità religiosa, in questo caso del dr. Ratzinger nelle sue vesti ufficliali, sarebbe stata profondamente inappropriata alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico di una università statale quale è "La Sapienza", che quindi non può che richiamarsi ai principi costituzionali di laicità di tutti gli organi dello Stato.
Inoltre non possiamo che guardare con sospetto a tutti coloro che hanno considerato una democratica espressione del pensiero come quella intrapresa dal prof. Cini, un vergognoso attentato alla libertà di parola.
Anzi intendiamo rispedire al mittente questa accusa, difatti da laici, non possiamo che batterci, citando Voltaire, a favore della libera espressione del pensiero umano, anche quando esso è diametralmente opposto al nostro e per di più come aveva dimostrato Galileo infondato scientificamente.

Il Segretario
Iole Graniti

Il Presidente
Roberto Alicandri
(consigliere nazionale PRI)

nuvolarossa
17-01-08, 11:48
La scienza è laica … e lo Stato ?

di Francesco De Nisi

Roma - L’Italia ha sempre più bisogno di noi laici.
Basti guardare alla insensata diatriba che si è venuta a creare per la - ora scongiurata - visita di Papa Benedetto XVI alla Sapienza in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico.
Diatriba insensata perché i laici, o per lo meno quelli che conoscono realmente il significato più profondo di questa parola, non negano il dialogo e il confronto a nessuno.
Con un atto di sostanziale intolleranza, alcuni professori hanno fatto perdere al mondo laico una grande occasione per aprire un confronto serio con la cultura cattolica. Ormai tutti in Italia si professano laici, per non parlare di quanti si ritengono liberali; è come un virus che ha colpito in maniera trasversale tutta la classe politica attuale.
Certo, va dato atto che alcuni finalmente hanno capito qual è la via da percorrere per una corretta gestione del Paese, ma purtroppo la loro storia politica e gli equilibri del bipolarismo hanno fatto elaborare dei concetti di laicità e liberalismo alquanto distorti, perlomeno agli occhi di chi come noi si è professato laico, anche quando una tale definizione era molto più scomoda di quanto non lo sia oggi.
Da questa vicenda si evince dunque un dato particolarmente significativo: le continue interferenze del Vaticano nella politica nazionale (vedi da ultimo il caso della legge 194) stanno alimentando un malcontento che prima forse si celava fra i banchi e le cattedre universitarie, ma che ora con la lettera dei professori della Sapienza inizia ad emergere. E poco importa se la futile motivazione sia stata una opinabilissima dichiarazione dell’ancora cardinale Ratzinger circa il processo a Galilei (e per estensione a tutto il mondo scientifico).
Ora sta a noi inserirci nel dibattito che inevitabilmente, dopo questi eventi, avrà luogo tra i cittadini e sui media: bisognerà distinguersi dai falsi laici o dai laici a metà, continuando a criticare le posizioni reazionarie e retrograde della Chiesa Cattolica, ma continuando altresì a lavorare per un confronto serio e intellettuale che porti finalmente non solo ad una scienza laica (come in teoria dovrebbe già essere, proprio in quanto scienza), ma soprattutto ad uno Stato realmente laico. Ciò a cui tutti noi repubblicani siamo più interessati.

Francesco De Nisi - Segretario Federazione Giovanile Repubblicana - Roma
tratto da http://www.fgr-italia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=271&Itemid=1

nuvolarossa
25-01-08, 18:39
(comunicato stampa)
IL P.R.I. PUNTA ALLA PROVINCIA DI ROMA

Roma, 25 gennaio 2008 - Una riunione informale preparatoria tra il segretario provinciale del P.R.I., Alessandro Rampello, ed il segretario dell'Unione Romana del partito, Antonio Suraci, cui hanno preso parte diversi dirigenti provinciali e comunali, alla presenza del capo della segreteria politica nazionale, Franco Torchia, ha predisposto e messo a punto l'impianto organizzativo del partito dell'Edera in vista delle prossime elezioni amministrative di primavera.

I nuovi organi del P.R.I. sono pronti a presentare liste autonome ed a collegarle alle candidature espresse per la presidenza della provincia di Roma dalle altre forze politiche del centro-destra.

Per i vertici provinciali e comunali del P.R.I. e' importante che i cittadini possano votare il partito dell'Edera per garantire la trasparenza amministrativa degli enti locali ed assicurare l'alternanza con l'attuale giunta di Palazzo Valentini, che non e' stata in grado di gestire efficientemente la Provincia in nessun settore.

per informazioni: Ufficio stampa PRI-UnioneRomana
cell. 338.9530961

tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/14928

nuvolarossa
14-02-08, 18:21
Ettore Saletti eletto segretario regionale del Pri Lazio - Tracciate nel suo discorso le linee politiche e programmatiche per il partito
Coordinare le diverse problematiche

La Direzione regionale del PRI del Lazio, ha eletto Ettore Saletti segretario regionale del Partito.

Nel porgere il saluto della Segreteria nazionale Franco Torchia ha ricordato come la nomina del Segretario regionale e del nuovo esecutivo completa il percorso del rinnovo degli organismi dirigenti del Partito resosi possibile con i congressi della Federazione provinciale di Roma e dell'Unione romana tenutisi nel mese di dicembre.

Il nuovo segretario regionale Saletti, nel suo discorso di insediamento, dopo aver ringraziato i componenti la Direzione per la fiducia accordatagli, ha tracciato le linee politiche e programmatiche dell'attività futura.

Sul piano politico, ribadita la validità delle scelte di politica nazionale sancite da ben quattro congressi nazionali, Saletti ha precisato che, anche per le prossime elezioni amministrative, la linea politica prevalente non potrà che essere quella di adeguamento alle scelte nazionali.

A tale proposito, in vista delle elezioni amministrative di primavera per il rinnovo dell'Amministrazione Provinciale e del Comune di Roma, il Partito dovrà fare ogni sforzo per presentare il simbolo dell'Edera, sostenuto da precisi impegni programmatici e da liste di candidati rappresentativi della società oltre che del Partito.

Sul piano organizzativo, il segretario Saletti ha precisato che il primo sforzo che dovrà essere compiuto dall'Esecutivo regionale dovrà essere quello di verificare, con estrema urgenza, la reale consistenza politica ed organizzativa delle strutture del Partito dell'intero territorio laziale.

Ciò dovrà avvenire mediante una serie di riunioni nelle varie province laziali per coordinare le problematiche specifiche delle varie zone e raccordarle in un disegno politico di respiro regionale che possa far conoscere all'opinione pubblica le posizioni del Partito sui temi più scottanti del territorio, quali la sanità, i trasporti, la politica ambientale, il riequilibrio tra le varie realtà della regione.

A tale proposito non va sottovalutato il fatto che il Partito, dopo anni di assenza dal Consiglio regionale potrà contare anche sull'apporto della consigliera regionale dei Repubblicani, liberali e riformisti Antonietta Brancati che si è dichiarata estremamente interessata al progetto di rilancio del Partito nel Lazio.

Nel corso del dibattito sono intervenuti gli amici Miraglia, Casciana, Grazioli, Furina, e Masini, che hanno espresso valutazioni interessanti e pertinenti sia sugli aspetti programmatici che su quelli politici ed organizzativi, arricchendo con i loro contributi la problematica generale indicata da Saletti.

La Direzione ha eletto il Comitato esecutivo del Partito nelle persone di Battista Franco, Camerucci Philip, Canzoneri Salvatore, Furina Agazio, Masini Sergio, Miraglia Diego, Procaccini Mario, Simeoni Egidio.

Nel corso delle prossime riunioni verranno individuate le varie responsabilità all'interno dell'esecutivo, indicando fin da ora uno dei vice segretari nella persona dell'amico Miraglia.

Saletti ha, a conclusione dei lavori, precisato che ai lavori dell'Esecutivo saranno invitati a partecipare i responsabili provinciali del Partito e gli eletti nelle istituzioni locali.

La Direzione regionale del PRI del Lazio eletta dal Congresso del 16 dicembre 2007

Agate Giovanni Battista
Battista Franco
Bugiaretti Fabrizio
Calò Emanuele
Camerucci Philip
Canzoneri Salvatore
Casciana Rocco
Colasanti Paolo
Conti Diego
Dispenza Antonino
Fabbri Fernando
Fianco Mauro
Furina Agazio
Grazioli Silvio
Masini Sergio
Miraglia Diego
Moriconi Enzo
Picanza Giovanni
Procaccini Mario
Ranucci Mario
Saletti Ettore
Santoprete Elenio
Simeoni Egidio

tratto da http://www.pri.it/13%20Febbraio%202008/PriLazioSaletSegReg.htm

nuvolarossa
17-03-08, 11:44
ROMA - I candidati del «Partito Repubblicano Italiano»: per Alemanno sindaco. 1) Rodolfo Roselli 2) Vanna Roberto Forconi 3) Rocco Milano 4) Domenico Andidero 5) Romeo Angelini 6) Fabio Arpano 7) Donata Baglivo 8) Rodolfo Bongiorno 9) Paola Bugarini 10) Saverio Campagna 11) Pasquale Capilato 12) Gianni Casella 13) Veronica Chiodini 14) Luca Colameo 15) Benito Contenta 16) Stefano Covello 17) Lucia De Rosa 18) Monica Di Prima 19) Giovanni Falisi 20) Vittorio Fontana 21) Andrea Frediani 22) Massimo Giacomi 23) Salvatore Ierardi 24) Alberto Iozzi 25) Vito Kahlun 26) Fausta Laganà 27) Eleonora Leuti 28) Alessandra Mastronardi 29) Giuseppe Mazza 30) Giuseppe Minello 31) Davide Mirabella 32) Lanfranco Palazzolo 33) Elisabetta Palimbo 34) Alessandro Paribelli 35) Emilio Patecchia 36) Daniele Persia 37) Mirko Perugia 38) Paolo Perugini 39) Salvatore Pesti 40) Giovanni Picanza 41) Giovanni Piccirillo 42) Francesco Pierdomenico 43) Andrea Quercioli 44) Elisabetta Romani 45) Vittorio Russo 46) Emanuele Tito 47) Antonio Ferdinando Undis 48) Riccardo Vallone 49) Federica Zorfini

tratto da http://www.iltempo.it/

nuvolarossa
22-03-08, 20:58
Velletri sabato 22 marzo ore 11,30
Sala Tersicore del Comune di Velletri

Conferenza stampa

Partecipano il segretario nazionale del Pri Francesco Nucara, il vicesegretario nazionale Giancarlo Camerucci, il capo della segreteria politica Franco Torchia.

Aprirà la conferenza il segretario cittadino Salvatore Canzoneri, coadiuvato dal vicesegretario Franco Tosti e dal candidato provinciale Massimo Galli. Concluderà il candidato a sindaco della coalizione Giancarlo Righini (Pdl).

tratto da http://www.pri.it/21%20Marzo%202008/PriVelletriConfStampa.htm

nuvolarossa
24-03-08, 12:29
Ma io non parlerei di feccia. Anche perchè è difficile definire qualcuno che non si conosce bene. Per il resto se questi sono gli argomenti non penso che il nostro amico abbia da dire molte cose.
Io sono meravigliato che un repubblicano possa appoggiare un centrosinistra che candida alla Presidenza del consiglio un ex comunista che ha inneggiato ad Ho Chi min e che accusava gli Stati Uniti di essere responsabile della diffusione della droga in Italia.
Ma passi questa guerra di identità, non capisco perchè i repubblicani debbano schierarsi con chi ha fatto di tutti per toglierli di mezzo dal panorama politico italiano. Non dimentichiamoci che dietro la facciata del "rinnovamento" veltroniano non si nasconde altro che un personaggio della vecchia politica, un ignorante che ha avuto ogni privilegio politico dalla sua appartenenza al Pci.
Per quanto riguarda il Comune di Roma, mi auguro che i repubblicani votino la loro lista. Fare la campagna elettorale a Roma è difficile perchè c'è molta intolleranza. Purtroppo hanno già distrutto molti gazebo di Alemanno. E' assurdo. Non mi convince l'idea di Rutelli di una campagna di ascolto della città. Rutelli è stato sindaco per 8 anni. Dovrebbe conoscere bene i problemi della città anche perchè ha continuato a vivere qui. Non capisco cosa abbia da ascoltare visto che nel periodo in cui ha guidato la città ci ha regalato dei progetti che hanno deturpato il centro come il tram numero 8 che poteva essere realizzato in un altro modo senza distruggere Largo di Torre Argentina. Ecco perchè è necessario fermare questa banda di predoni della politica....

nuvolarossa
24-03-08, 19:03
...

nuvolarossa
25-03-08, 20:07
Roma/Elezioni Provinciali
13/14 aprile 2008

http://amministrative.interno.it/amminis/amm070527/simboli/2-20070527000000-19-570069.gif

Lista Pri collegata al candidato presidente: Alfredo ANTONIOZZI

Candidati - Collegi

DE FACENDIS Michele I
FELCI Enzo II
PICANZA Giovanni III
FALISI Giovanni IV
FREDIANI Andrea V
PIERGIOVANNI Fabio VI
CASELLA Gianni VII
TUNDIS Antonio Ferdinando VIII
PALUMBO Elisabetta IX
CALACE Vincenzo X
MORELLI Francesco XI
MIRABELLA Davide XII
MIRABELLA Davide XIII
PESTI Salvatore XIV
PERUGINI Paolo XV
QUERCIOLI Andrea XVI
ARPANO Fabio XVII
COVELLO Stefano XVIII
COVELLO Stefano XIX
VALENTINI Claudio XX
KAHLUN Vito XXI
COLAMEO Antonio XXII
ONORI Andrea XXIII
IOZZI Alberto XXIV
PARIBELLI Alessandro XXV
PONZIANI Franco XXVI
PARIBELLI Alessandro XXVII
MAZZA Giuseppe XXVIII
MINO Maurizio XXIX
IOZZI Alberto XXX
MINO Maurizio XXXI
FARINA Fulvio XXXII
PALUMBO Elisabetta XXXIII
BALDESSARRO Demetrio XXXIV
ONORI Francesca XXXV
TONELLI Vincenzo XXXVI
TONELLI Vincenzo XXXVII
PERSICHINI Flavio XXXVIII
FABBRI Fernando XXXIX
CALACE Vincenzo XL
CONTENTA Benito XLI
FERRANTE Mario XLII
FABBRI Fernando XLIII
GALLI Massimo XLIV
PROCACCINI Alberto XLV

tratto da http://www.pri.it/Liste%20Pri%20Amm2008/ListaPriRomaProvincia.htm

nuvolarossa
26-03-08, 01:34
...

nuvolarossa
28-03-08, 18:11
Riceviamo da Stefano Covello

Mi chiamo Stefano Covello, sono nato a Cosenza il 12 ottobre del 1963 e vivo a Roma dal 1988, nel quartiere Salario.
Sono un docente a tempo indeterminato di storia e filosofia ma amo la politica e la carta stampata; sono iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1993.
Mia moglie e' ginecologa ed abbiamo due figli; una ha vent'anni e studia giurisprudenza, l'altro tredici e fa la scuola media.


http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Darwin/Stefano_Covello.jpg

Mi sono iscritto al Partito repubblicano italiano nel 1983, avevo vent'anni; sono stato sempre fedele alla mia scelta repubblicana.

Il mio partito e' il piu' antico d'Italia ma e' sempre stato al passo con le idee piu' moderne, richiamando costantemente il nostro Paese alla cultura democratica ed ad un'idea moderata di laicita' che non e' mai sfociata nell'anticlericalismo.

Il mio partito e' una fetta importante della nostra storia, poiche' affonda le sue radici mazziniane nel Risorgimento, quindi nell'Indipendenza e nell'Unita' d'Italia, ma ha anche dato un contributo straordinario con Ugo La Malfa alla Liberazione, alla Costituzione ed alla Ricostruzione della Repubblica, meritando rispetto ed autorevolezza in Parlamento, fino ad esprimere con Giovanni Spadolini il primo Capo del Governo laico del nostro Paese.

Il mio partito non ha attualmente nessun consigliere al Comune di Roma ed alla Provincia di Roma, perche' alle ultime elezioni amministrative ha ottenuto meno dell'1 per cento dei voti: ma vuole rilanciare la propria proposta politica proprio dalla Capitale.

Se pensi che il mio partito possa meritare la tua fiducia, puoi votarmi al Consiglio Comunale di Roma (scheda elettorale azzurra) tracciando una croce sul simbolo e scrivendo il mio cognome (COVELLO) collegato al candidato Sindaco Giovanni Alemanno.

Puoi anche votarmi al Consiglio Provinciale (scheda eletorale verde) tracciando una croce sul riquadro dove troverai già il mio nome stampato assieme al simbolo del partito, collegato al candidato Presidente Alfredo Antoniozzi, ma solo nel collegio provinciale 19 (Flaminio, Parioli, Pinciano, Salario e Trieste) o nel collegio provinciale 18 (Aurelio, Trionfale, Della Vittoria, Maccarese Nord, Castel di Guido, Casalotti, Santa Maria di Galeria e Ottavia).

Se io e il mio partito meritiamo la tua fiducia non esitare a contattarmi perche' abbiamo bisogno del tuo aiuto e del tuo contributo.

Grazie!

Prof. Stefano Covello - viale Regina Margherita 192 - 00198 Roma - tel. 06.8559270 cell. 338.9530961

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Darwin/LogoPri.thumb.gif

nuvolarossa
01-04-08, 11:58
I repubblicani appoggiano Alemanno

di Rocco Milano

ROMA - Il passato quindicennio è stato caratterizzato da leggi elettorali ispirate al maggioritario che hanno prodotto una diversa collocazione di tutte le forze politiche, generando, in alcuni casi, nuovi soggetti politici. E’ conseguenziale, pertanto, che le alleanze politiche non possano prescindere dalla proposta dei programmi e risultare meno legate a quella che un tempo veniva rappresentata quale vicinanza culturale o ideologica. Dichiarandosi i due maggiori schieramenti riformisti, dopo aver sperimentato il programma di Rutelli/Veltroni, è naturale che una reale forza progressista e riformista -quale noi riteniamo di rappresentare- possa appoggiare un programma politico per la riforma della Città che ritiene maggiormente convincente. Da qui nasce l’attenzione verso il programma del candidato sindaco Alemanno, attento ai problemi sociali ai quali i repubblicani, così come a quelli economici, prestano la massima attenzione.

Occorre risolvere molte delle questioni lasciate in sospeso dalle Giunte Rutelli/Veltroni: la casa, attraverso una politica di edilizia popolare adeguata alle esigenze reali; la lotta all’abusivismo edilizio; il precariato; la qualità dell’ambiente e la raccolta della nettezza urbana per non replicare l’esperienza napoletana; il trasporto; l’inclusione di intere fasce di cittadini iniziando dai diversamente abili sino alle nuove fasce di povertà; una seria attenzione verso le periferie. Riteniamo necessaria l’attuazione di una politica che inserisca Roma in una progettualità europea sia come polo tecnologico e logistico, sia come modello di integrazione dei cittadini non europei ai quali, bisogna offrire un percorso di qualità e di sostegno economico combattendo la tentazione di rinchiuderli in ghetti senza servizi in cui i bambini, probabili futuri cittadini italiani, sono costretti a vivere al limite della decenza umana e culturale. Questi sono solo alcuni dei temi che costituiscono i punti del programma che i repubblicani hanno contribuito a definire e per i quali intendono battersi con lo stesso spirito di sempre: verificandone l’attuazione con spirito critico e con la consapevolezza di rappresentare una forza politica in grado di stimolare, nel corso del prossimo quinquennio, l’attenzione sui problemi irrisolti e su quelli che verranno.

Rocco Milano - Candidato nelle liste PRI di Roma

tratto da http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=62&id_art=2562

Red River
01-04-08, 12:25
[center]Riceviamo da Stefano Covello
Mi chiamo Stefano Covello,

Che voi sappiate insegna o ha insegnato al Liceo Aristofane di Roma, nel IV Municipio?

nuvolarossa
01-04-08, 13:30
...

Red River
01-04-08, 15:38
Perché mi ricordo benissimo che un professore del mio liceo, dove abito, a Roma, si chiamava Stefano Covello, insegnava Storia e Filosofia, ed era un ex elettore repubblicano, ma repubblicano di sinistra.... in quel periodo, se non mi ricordo male, collaborava con i Democratici...

nuvolarossa
01-04-08, 17:50
...

nuvolarossa
01-04-08, 18:27
Uffico
... ma repubblicano di sinistra ... in quel periodo, se non mi ricordo male, collaborava con i Democratici ...Il "nostro" alcuni anni fa era attivo come Segretario Nazionale di Italia Repubblicana ed e' stato, nel 2006, candidato al Senato nelle regioni Lazio ed Emilia-Romagna nelle liste del Movimento Repubblicani Europei ... poi, accortosi che il Mre era solo un movimento "pret a porter" ... e' rientrato nella famiglia Repubblicana del P.R.I. ... cosa che stanno facendo anche molti altri in giro per l'Italia ...
Attualmente fa parte della Direzione dell'Unione Romana del P.R.I., dove e' molto stimato ed attivo, con l'incarico di responsabile del settore "Lavoro, Economia e Finanza Locale" ... e credo che abbia anche - ma non sono proprio certo di questo - l'incarico di seguire l'Ufficio Stampa ...

L.Palazzolo
02-04-08, 14:58
No a Rutelli Asso pigliatutto della Sanità laziale

Il candidato sindaco di Roma Francesco Rutelli ha chiesto che Comune, Provincia e Regione di sottoscrivere un'intesa sul socio-sanitario per far ritrovare al Comune e al sindaco le competenze di indirizzo sul socio-sanitario. E' solo il tentativo di accaparrare per se maggiore potere per togliere competenze alla Regione che già non riesce ad orientarsi in materia. E' giusto che Rutelli abbandoni i suoi sogni di potenza sulla sanità romana anche perchè sul suo programma non ha esposto alcuna linea guida su questo argomento.

nuvolarossa
06-04-08, 12:43
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Riceviamo da Stefano Covello

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Darwin/LogoPri.thumb.gif

Partito Repubblicano Italiano
Unione Romana

Roma, 11 aprile 2008, ore 17.00
Hotel Massimo D'Azeglio, Via Cavour 18, Roma

I REPUBBLICANI E LO SVILUPPO DI ROMA

Presiede Prof. Stefano Covello

Intervengono: Prof. Gian Maria Fara, Presidente Eurispes - Dott. Antonio Suraci, Segretario Unione Romana Pri - Prof. Alessandro Rampello, Segretario provinciale Pri

Saranno presenti: On. Gianni Alemanno, candidato Sindaco - On. Alfredo Antoniozzi, candidato Presidente Provincia di Roma

Conclusioni: Prof. Gianfranco Polillo, Vice Segretario Nazionale Pri

Comunicazioni: Prof.ssa Vanna Roberta Forconi, Ambiente - Dott. Rocco Milano, Cultura

per informazioni:
Stefano Covello
viale Regina Margherita 192
00198 Roma - tel. 06.8559270
cell. 338.9530961

nuvolarossa
10-04-08, 18:44
Il contributo dell'Edera per un diverso sviluppo della capitale - Punti fermi e irrinunciabili per governare una realtà complessa come quella romana
Quella città europea che abbiamo in mente

di Antonio Suraci*

In una campagna elettorale non entusiasmante, in cui una parte di noi è sacrificata da una suprema necessità dettata da una iniqua legge elettorale, Roma rappresenta un punto di riflessione in cui si è maggiormente liberi di poter esprime le nostre idee ed affermare la nostra individualità.

E' in questo clima che la Direzione dell'Unione Romana ha maturato la decisione di condividere, in piena autonomia, con il candidato Sindaco Alemanno un percorso di rinnovamento dopo oltre quindici anni di conformismo politico. Nella nostra onestà intellettuale sappiamo che governare una realtà complessa come quella romana è un'impresa spesso ardua che può condizionare qualsivoglia progettualità di rinnovamento. Ma la cosa diviene ancor più difficile quando il progetto è confuso e il pensiero è debole. Chiunque vinca oggi si deve far carico di una eredità fatta di gradevoli realizzazioni architettoniche e scenografiche quanto di grandi sofferenze sul piano individuale ed umano, oltreché di una seria crisi economica. I repubblicani non possono dimenticare la propria storia in cui l'uomo, stanziale o immigrato, è al centro del rispetto che le istituzioni, a qualunque livello, sono obbligate a materializzare attraverso la qualità dei servizi, delle opportunità e della solidarietà. Non vi possono essere giustificazioni sul degrado che attualmente caratterizza la Capitale, né partigianerie che possano condizionare una libera valutazione sulla realtà e sul futuro. Noi siamo sempre stati i rappresentanti e gli attenti custodi di programmi realizzabili, così come gli oppositori di schemi politici avulsi dalla realtà sociale. Oggi il programma che condividiamo e al quale abbiamo offerto il nostro contributo rappresenta l'essenziale per portare Roma ad un livello degno di una Capitale europea. Il programma è stato ed è al centro della nostra attenzione e della nostra politica. Riteniamo che rappresenti un'insieme inscindibile, seppur migliorabile e mediabile, in grado di rispondere alle tante necessità della collettività romana. Il venir meno nella realizzazione del programma non troverebbe il consenso dei repubblicani né altra disponibilità. Prioritariamente riteniamo che il problema della casa, dell'occupazione, delle infrastrutture, dell'ambiente, della solidarietà verso le fasce deboli (disabili-infanzia-anziani- senza fissa dimora) debbano trovare una risposta adeguata e non parziale che miri a stabilizzarsi come normale politica per una amministrazione impegnata sul versante del benessere sociale. Altrettanto importante sarà rivisitare, in termini di efficienza, l'amministrazione capitolina attuando una diversa impostazione societaria della Holding e delle derivate in cui si annida, oltreché un discutibile trattamento dei lavoratori (si pensi ai dipendenti del trasporto urbano), una ‘bolla' di precariato che non fa onore a coloro che sino ad oggi ne hanno condannato l'utilizzo sul piano generale nascondendo il proprio particolare. Da ultimo, ma non ultimo, occorre affrontare con serietà il problema dell'immigrazione e della sicurezza dei cittadini. Se l'uomo è al centro del nostro pensiero, fuori da questo non possono esservi gli immigrati. Dignità nell'accoglienza, strutture adeguate e lavoro devono rappresentare la base per una integrazione che non può, per dignità, essere demandata solamente alla buona volontà dell'immigrato in una società che della facile solidarietà ha fatto bandiera restando diffidente verso il ‘diverso'. Contraddizione che deve essere superata facendo rispettare regole comuni a tutti e punendo tutti coloro che le infrangono secondo le norme vigenti. Ma punire, senza integrare, chi per necessità infrange le regole per difficoltà alle quali nessuno sembra in grado di offrire risposte adeguate non rappresenta la migliore soluzione per una società civile e figlia, essa stessa, di grandi flussi migratori.

Su altri temi, dall'ambiente ai rifiuti, dallo sviluppo economico alla realizzazione di Roma Capitale e dell'area metropolitana, o vasta, occorrerà prestare la dovuta attenzione cercando di rendere omogenea qualsivoglia iniziativa con le necessità e gli equilibri, economici e istituzionali, del Paese.

Il programma che sottoponiamo non solo ai repubblicani ma a tutti i cittadini rappresenta quanto di necessario occorrerà fare per riequilibrare una situazione difficile e una politica che si è dimostrata parziale e per nulla lungimirante. Il consequenziale impegno del Partito sarà quello di monitorare costantemente le cose fatte e quelle da fare senza sottrarsi agli impegni che verranno sollecitati dalla comunità civile e politica di Roma.

*segretario Unione Romana del Pri

tratto da http://www.pri.it/new/10%20Aprile%202008/SuraciRomaProgrammaSviluppo.htm

nuvolarossa
19-04-08, 10:27
Elezioni amministrative 13-14 Aprile 2008

Il P.R.I. a ROMA

Provinciali

5.343 0,234 %

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Darwin/LogoPri.thumb.gif

nuvolarossa
19-04-08, 11:47
Elezioni amministrative 13-14 Aprile 2008

Il P.R.I. a Velletri

Comunali

885 3,055 %

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Darwin/LogoPri.thumb.gif

nuvolarossa
25-04-08, 20:24
Scomparso Salvatore Canzoneri

La Direzione nazionale del Partito e la redazione della “Voce Repubblicana” comunicano con profondo dolore che si è spento, dopo una lunga malattia, Salvatore Canzoneri, Consigliere nazionale del Pri. Il segretario nazionale Francesco Nucara ha inviato alla famiglia il seguente telegramma: "Apprendo con commozione e dolore della perdita di Salvatore. Avete perso una persona cara e noi abbiamo perso un prezioso militante repubblicano che ha combattuto fino all'ultimo per le sue idee mazziniane. Lo ricordo ancora nell'ultima campagna elettorale accanto a me il 29 marzo scorso per dare, benché già provato dalla malattia, il suo contributo alla battaglia repubblicana. Porgo anche a nome della Direzione e del Consiglio nazionale le mie più partecipate condoglianze". Francesco Nucara, segretario nazionale Pri. Recapito condoglianze: Famiglia Canzoneri, Via Di Cori, 00049 Velletri

tratto da http://www.pri.it/new/

nuvolarossa
28-04-08, 17:28
Lanfranco Palazzolo ... se ci sei batti un colpo ...
Verso le 16 e 40, su Radio Radicale, ti ho ascoltato mentre intervistavi un parlamentare che commentava il voto comunale romano ... mi sembra che ci fosse, a quel momento, una forchetta di oltre il 5% a favore di Alemanno su Rutelli ...
Sarebbe gradito sul Forum un tuo commento ... non appena e' possibile.
Grazie

nuvolarossa
30-04-08, 10:42
Le elezioni di Roma
Perché Alemanno ha vinto e Veltroni non ha perso

Che Gianni Alemanno potesse vincere il ballottaggio a Roma, era apparso chiaro subito dopo il primo turno. Non c'era solo l'effetto "traino" dovuto ai risultati delle elezioni politiche che giocava in favore del candidato del centrodestra.

http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/elezioni-2008-sette/alemanno-sindaco/reut_12825612_15300.jpg

C'era anche, è bene sottolinearlo, il confronto diretto tra Francesco Rutelli e Gianni Alemanno. Il primo aveva riportato meno voti della sua coalizione, il secondo invece era andato oltre. Per di più, Rutelli appariva meno "vero", sembrava recitare una parte, oltretutto con scarsa convinzione, invece che confrontarsi con decisione in una battaglia politica. E, infine, era accompagnato da quel vago sapore di minestra riscaldata che certo non è di aiuto alle candidature.

Hanno giocato un ruolo, naturalmente, alcuni fattori politico-programmatici. La scarsa attenzione verso i problemi della quotidianità (dalla sicurezza ai servizi urbani, dalle strade dissestate ai trasporti), aggravati negli ultimi tempi da quell'eccesso di tolleranza che era stato definito "buonismo" e che aveva contribuito direttamente a rendere Roma meno vivibile.

Ed è bene infine, che sia andata così. Quindici anni sono tanti, sono troppi in democrazia. E soprattutto in una democrazia come quella italiana, che è sempre a mezza strada tra le suggestioni anglosassoni e le tentazioni sudamericane. Intorno al Campidoglio si erano venute consolidando troppe incrostazioni di potere, troppe clientele assistite, troppe baronie burocratiche e manageriali perché non fosse opportuno e auspicabile un cambiamento. Che il sistema dell'alternanza rende, per fortuna, fisiologico e non traumatico.

Alemanno, quindi, ha vinto. E pure, paradossalmente, a nostro giudizio Veltroni non ha perso. O, almeno, non ha perso la sua strategia. Mentre erano ancora "caldi" i risultati delle elezioni politiche, al segretario del Partito democratico veniva addebitata – soprattutto dalla sinistra radicale, Fausto Bertinotti in testa – la sua decisione di avere corso da solo, invece di lavorare alla ricostruzione di quella maggioranza che peraltro aveva dato così cattiva prova durante il governo presieduto da Romano Prodi. E già si profetizzavano risultati completamente diversi nelle elezioni locali, dove quella maggioranza era stata invece preservata.

I risultati di Roma si sono incaricati di fare giustizia. Nella capitale il candidato Rutelli aveva potuto contare sul sostegno delle liste che erano espressione della sinistra radicale. Con l'esito che si è visto. Non ha vinto al primo turno, come pure era negli auspici, e ha perso al secondo. La verità è che ormai l'elettorato, non più prigioniero degli schemi ideologici, tende a convergere verso il centro e a scegliere sui problemi concreti, rispetto ai quali la sinistra estrema, dai Verdi a Rifondazione ai Comunisti italiani, ha poco o nulla da raccontare. E non è quella la direzione verso cui volgere lo sguardo.

C'è semmai da dire che anche a Roma Veltroni (e per lui Rutelli) hanno pagato lo scotto di maggioranze che, proprio per essere collegate alla sinistra radicale, erano impossibilitate a seguire quelle politiche di maggior rigore che i cittadini sollecitavano e sollecitano. E quindi non resta al Partito democratico che continuare lungo la strada scelta dal suo segretario, che è quella di guardare al centro e di contrastare, nell'area moderata, la leadership al centrodestra. Altra strada non c'è, se il Pd intende prima o poi – da solo o con i suoi alleati "naturali", programmaticamente coesi – ritornare alla guida del paese. E' lo sviluppo fisiologico delle democrazie occidentali, delle democrazie "normali"; e l'Italia non si sottrae a questa logica.

di Italico Santoro
Roma, 29 aprile 2008

tratto da http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/elezioni-2008-sette/alemanno-sindaco/reut_12825612_15300.jpg

nuvolarossa
19-09-08, 17:31
ROMA: REPUBBLICANI DELUSI DA ALEMANNO. POSSIBILE USCITA DA MAGGIORANZA

(ASCA) - Roma, 19 set - I repubblicani si tirano fuori dalla giunta capitolina guidata dal sindaco Gianni Alemanno. Lo annuncia in una nota la direzione dell'Unione Romana del Partito Repubblicano Italiano (Pri). Dopo aver sostenuto ''con lealta''' la candidatura a sindaco di Alemanno, i repubblicani valuteranno ''con la massima autonomia e liberta''' l'operato di sindaco e giunta. Nella nota la direzione del Pri romano sottolinea come la politica portata avanti dal primo cittadino ''risenta di un'interpretazione 'univoca' che non fa parte della tradizione dei Repubblicani''.

Sono stati disattesi i ''contenuti elaborati nel programma elettorale, iniziando dal modo in cui e' stato trattato il problema degli immigrati, quello della sicurezza, delle mense, della scuola, del Pincio, della viabilita', della laicita', dei problemi umani e sociali connessi alla prostituzione, per finire - prosegue la nota - alla personale riscrittura della storia da parte del Sindaco e alla scelta di Amato a presidente della Commissione Attali'''.

Dopo aver atteso ''inutilmente la convocazione di un tavolo politico'' per discutere del programma, i repubblicani ritengono quindi ''sia giunto il momento di valutare, nella massima liberta' e autonomia, l'operato del Sindaco e della Giunta''.

res-dnp/mar/rob

tratto da http://www.asca.it/moddettregione.php?id=317611&img=&idregione=&nome=&articolo=ROMA:%20REPUBBLICANI%20DELUSI%20DA%20ALEM ANNO.%20POSSIBILE%20USCITA%20DA%20MAGGIORANZA

IX Febbraio
22-09-08, 10:35
ROMA: REPUBBLICANI DELUSI DA ALEMANNO. POSSIBILE USCITA DA MAGGIORANZA

(ASCA) - Roma, 19 set - I repubblicani si tirano fuori dalla giunta capitolina guidata dal sindaco Gianni Alemanno. Lo annuncia in una nota la direzione dell'Unione Romana del Partito Repubblicano Italiano (Pri). Dopo aver sostenuto ''con lealta''' la candidatura a sindaco di Alemanno, i repubblicani valuteranno ''con la massima autonomia e liberta''' l'operato di sindaco e giunta. Nella nota la direzione del Pri romano sottolinea come la politica portata avanti dal primo cittadino ''risenta di un'interpretazione 'univoca' che non fa parte della tradizione dei Repubblicani''.

Sono stati disattesi i ''contenuti elaborati nel programma elettorale, iniziando dal modo in cui e' stato trattato il problema degli immigrati, quello della sicurezza, delle mense, della scuola, del Pincio, della viabilita', della laicita', dei problemi umani e sociali connessi alla prostituzione, per finire - prosegue la nota - alla personale riscrittura della storia da parte del Sindaco e alla scelta di Amato a presidente della Commissione Attali'''.

Dopo aver atteso ''inutilmente la convocazione di un tavolo politico'' per discutere del programma, i repubblicani ritengono quindi ''sia giunto il momento di valutare, nella massima liberta' e autonomia, l'operato del Sindaco e della Giunta''.

res-dnp/mar/rob

tratto da http://www.asca.it/moddettregione.php?id=317611&img=&idregione=&nome=&articolo=ROMA:%20REPUBBLICANI%20DELUSI%20DA%20ALEM ANNO.%20POSSIBILE%20USCITA%20DA%20MAGGIORANZA


alla fine la storia e le idee di Alemanno si sono rivelate(come secondo me era abbastanza ovvio fin dall'inizio..) a quelle del PRI...sono contento che gli amici repubblicani di Roma ne abbiano preso atto.

nuvolarossa
03-10-08, 12:03
Scomparso Alberto Petrocchi

Si è spento a Palombara Sabina (Roma), Alberto Petrocchi, dove era nato il 13 settembre 1927. Insieme al fratello Adriano (morto nel 1985, che ricordiamo presidente del Consiglio Provinciale di Roma) ha rappresentato la storia del repubblicanesimo del dopoguerra a Palombara e nell'intera Sabina. Dipendente della pubblica amministrazione presso il Ministero dell'Aeronautica, è stato ripetutamente eletto consigliere comunale nella sua Palombara, dal dopoguerra fino ai tempi più recenti, quando le condizioni di salute lo permettevano ancora. Fu in più amministrazioni Assessore e Sindaco negli anni '70. Nel 1990 fu eletto al Consiglio Provinciale di Roma, nonché assessore con la carica di Vice Presidente nella giunta che si formò. I numerosi impegni amministrativi, che pure espletò con maestria e "passione repubblicana" non lo distolsero mai dal lavorare per il Partito e dall'essere vicino ai repubblicani dovunque si richiedesse la sua presenza e il suo supporto. Soprattutto negli ultimi difficili anni, dall'immatura scomparsa del fratello a tutte le travagliate vicende politiche degli anni successivi.

Con molta generosità alle elezioni regionali del Lazio nel 2005, alla soglia degli ottanta anni, accettò di guidare la lista dell'Edera in una battaglia di puro ideale.

Alla famiglia del caro amico Alberto le condoglianze della Direzione Nazionale del Partito e della redazione de "La Voce Repubblicana". Il segretario nazionale Francesco Nucara, nell'impossibilità di partecipare alla cerimonia funebre, si unisce al lutto della famiglia.

I funerali si svolgeranno, venerdì 3 ottobre, alle ore 10,00.

tratto da http://www.pri.it/new/1%20Ottobre%202008/PetrocchiScomparso.htm

nuvolarossa
10-10-08, 15:58
Comunicato Stampa del
Partito Repubblicano Italiano
Unione Romana

Roma/Scuola: Covello (P.R.I.), ''non solo tagli, ma piu' efficienza strutturale e didattica''

Roma, 10 ottobre 2008 - ''La Direzione dell'Unione Romana del Partito Repubblicano Italiano si associa alle motivazioni politiche del voto favorevole espresso in Parlamento dall'On. Nucara durante la prima lettura della riforma Gelmini, ma giudichera' nei fatti l'applicazione e l'attuazione dei contenuti delle nuove disposizioni, riservandosi di valutare gli interventi non soltanto sotto il profilo dei tagli alla spesa pubblica per l'istruzione, ma soprattutto per la loro capacita' di migliorare l'efficienza strutturale e didattica della scuola italiana'', afferma il prof. Stefano Covello, responsabile Scuola del PRI romano, al termine di una riunione del direttivo cittadino dedicata all'esame della situazione scolastica nella Capitale.

''In particolare la situazione nel territorio del comune di Roma appare drammatica - prosegue Covello - per la fatiscenza degli edifici scolastici di proprieta' o in locazione da parte degli enti locali, che ne devono curare la manutenzione ordinaria e straordinaria, senza risorse sufficienti nemmeno ad assicurare il rispetto delle norme di sicurezza da parte dei dirigenti scolastici, che ne sono responsabili.''

''Da questo punto di vista e' fifficile che le norme di sicurezza possano conciliarsi con il dimensionamento di classi numerose - prosegue Covello - dal momento che ci sono gia' sedi scolastiche al limite della legalita'.''

''Anche da un punto di vista didattico - aggiunge Covello - bisogna garantire, con opportuni investimenti in informatica e nuove tecnologie, soprattutto negli istituti tecnici, non solo per i libri di testo ma anche per altri supporti all'attivita' nelle classi, nei laboratori e nelle palestre, una migliore efficienza dell'insegnamento che possa ripagare il mondo della Scuola del sacrificio chiesto ai colleghi precari che resteranno ancora a lungo fuori dai ruoli ordinari e lontani da un posto fisso sicuro.''

Covello conclude: ''il PRI si opporra' con fermezza a scelte che rendano inutili i sacrifici chiesti oggi ai lavoratori, valutando con attenzione iniziative favorevoli ad una gestione piu' attenta delle risorse esistenti sia sul piano strutturale che su quello strettamente didattico.''

prof. Stefano Covello
responsabile Scuola
Partito Repubblicano Italiano
Unione Romana
(cell. 338.9530961)

tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/17064

nuvolarossa
17-11-08, 12:32
Roma - E’ venuto a mancare l’amico Giuseppe Feriaud, Segretario della sezione Primavalle prima e poi, per un trentennio, della sezione Prati-Flaminio; conosciuto dai Repubblicani romani per l’attivita’ svolta per il partito nei lunghissimi anni di militanza.
Gli iscritti alla sezione Prati-Flaminio lo ricordano con affetto ed esprimono alla famiglia le piu’ vive condoglianze.
Al cordoglio degli amici romani si unisce la Direzione Nazionale del partito e la redazione della “Voce Repubblicana”.

Tratto da La Voce Repubblicana - Anno LXXXVII
n.209 giovedi - 13 novembre 2008

nuvolarossa
23-01-09, 18:46
Comune di TIVOLI (Roma) - Il consigliere comunale di Tivoli, Gianluca Bramosi, eletto nella lista dell’Idv, aderisce al Partito Repubblicano Italiano iscrivendosi al Gruppo misto consiliare.

tratto da http://www.pri.it/new/