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Amministrative: la sfida è partita
L'Ulivo con Bertinotti e Di Pietro, spera di tenere Genova e prova a riconquistare Parma. Duello Ds-Margherita a Cosenza. Il centrodestra, colpito al cuore a Verona, verso il trionfo al Sud. Si vota il 26 maggio.
di Luca Gelmini
TUTTE LE SFIDE, CITTA' PER CITTA'
ROMA - Il voto del 26 maggio , test che chiamerà dodici milioni di italiani a scegliere quasi mille sindaci e dieci presidenti provinciali, si avvicina.
E' da qui che riparte la sfida tra l'Ulivo, rianimato dai girotondi, dagli autoconvocati e dalla Cgil di Cofferati, opposto alla Casa delle libertà, forte di un anno passato nelle stanze del potere. Contrasti, veti incrociati, trattative sempre sul punto di saltare, non è stato facile per i due Poli trovare candidati che facessero felici tutti. Ma al gong della presentazione delle liste , le forze in campo sono state schierate: l'Ulivo sogna la rivincita e per farlo ritrova l'unità, almeno di facciata. Più dei due terzi dei candidati dell'Ulivo avranno infatti il sostegno di Bertinotti e di Di Pietro.
Viceversa, il centrodestra spera nel "bis" che inchioderebbe il centrosinistra ad una crisi nera. L'obiettivo minimo della Cdl è di confermare i suoi cinque presidenti di Provincia e i sindaci delle città emiliane.
Già l'Emilia-Romagna. Sono nove i candidati a primo cittadino di Piacenza, uno dei quali è sostenuto da un movimento per ''l'eliminazione dei parchimetri''. A Parma l'Ulivo conta di riprendersi la roccaforte espugnata dal centrodestra nel 1997 puntando sull'ex sottosegretario Albertina Soliani, Margherita.
In Veneto si è consumato lo strappo tra il sindaco uscente di Verona , Michela Sironi, in rotta con il suo partito, Forza Italia, che sosterrà la candidatura di un'altro dissidente Aventino Frau, mentre la Casa delle Libertà punterà con Pierluigi Bolla.
Tornata elettorale da "brividi" in Liguria dove si vota nei comuni di Genova, Savona e La Spezia. Nel capoluogo, il centrosinistra appoggia il sindaco uscente Giuseppe Pericu, sfidato da due candidati del centrodestra, Sergio Castellaneta (Liguria Nuova e Lega Nord) e Rinaldo Magnani (Forza Italia, An, e Udc). Candidato nella lista Ds anche Giuliano Giuliani, padre del ragazzo ucciso durante gli scontri di piazza del G8 e capofila di un movimento no-global che proprio alle amministrative fa il suo debutto in una competizione elettorale.
Dal Nord al Sud. L'esordio dell'Udc di D'Antoni, Follini e Buttiglione e la decisione di Mastella di correre con liste autonome in alcuni comuni della Campania, della Puglia e della Sicilia fa temere il peggio al centrosinistra. Tuttavia all'Aquila l'Ulivo potrà contare sull'adesione dell'ultima ora dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. In Calabria tre grossi centri (Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia) saranno chiamati alle urne: a Cosenza sfida fratricida nel centrosinistra per raccogliere l'eredità di Giacomo Mancini, scomparso recentemente. In lizza l'assessore uscente Eva Catizone (sostenuta da Ds, Pdci e altri) e Salvatore Perugini (che ha l'appoggio di Margherita, Prc e Italia dei Valori).
Infine i candidati eccellenti: a Varese "corre" Vito Gnutti, ex ministro dell' Industria della Lega Nord e, a La Spezia, sono in lista l'ex portavoce dei Verdi Grazia Francescato e l'ex senatore dei Comunisti Italiani Nerio Nesi.
(Maggio 2002)
Provinciali: al vota dieci città
Il 26 maggio dieci città vanno alle urne per eleggere il Presidente della Provincia: Ancona, Campobasso, Como, Genova, La Spezia, Reggio Calabria, Treviso, Vercelli, Vicenza. Ecco chi sfida chi.
Genova. Sono cinque i pretendenti alla presidenza della Provincia di Genova guidata da Marta Vincenzi, diessina, ''superMarta'' per i fans. La Lega Nord appoggia lo sfidante della Casa delle Libertà, Roberto Bagnasco, 54 anni, farmacista, sindaco di Rapallo. Per il centrosinistra, con il sostegno di Rifondazione comunista e dell'Italia dei Valori, corre il parlamentare della Margherita Alessandro Repetto, 62 anni. Tra gli altri candidati: Marco Fallabrini, lista civica Liguria Nuova, e Pasquale Romeo per Alleanza Monarchica. Grazia Francescato, vicepresidente dei Verdi, è in lizza per il posto di consigliere provinciale.
Varese . Fra i sei candidati alla presidenza della Provincia di Varese, il volto più noto è quello di Vito Gnutti, ex ministro dell'Industria della Lega Nord nel primo governo Berlusconi, oggi candidato con il piccolo raggruppamento da lui co-fondato, l'Ape. Lo schieramento di centrodestra della Casa delle Libertà è guidato dal presidente uscente del Consiglio provinciale, Marco Reguzzoni, mentre quello di centrosinistra (che comprende Ds, Italia dei Valori, Margherita, Pdci, Repubblicani europei, Prc, Sdi e Verdi) candida Stefano Tosi, ingegnere, vicepresidente dell'Ulivo varesino. Gli altri tre candidati sono Gabriella Benigna (Alleanza Lombarda), l'ex sottosegretario alle Finanze Carlo Senaldi (Rinascita della Dc) e l'avvocato Antonello Matera (Nuovo Partito Socialista).
La Spezia. I candidati alla carica di presidente della provincia di La Spezia sono cinque: Giuseppe Ricciardi (sostenuto dal centrosinistra e da alcune liste civiche: Lista Di Pietro-Italia dei valori, Democrazia è libertà-la Margherita, Rifondazione Comunista, Democratici di Sinistra, Comunisti Italiani, Socialisti riformisti-Pse, Verdi, Alleanza per la Spezia), Gianluigi Troiano (coalizione di centro-destra: Lega Nord Liguria, Alleanza Nazionale, Forza Italia, Udc, Unione Pensionati), Giorgio Tedoldi (La città del sole-Circolo Dossetti), Stefano Tomà (sostenuto da Liguria Nuova, Pensionati), e Giulio Corvetti (Polo delle destre). Tra i big candidati nelle liste c'è l'ex portavoce dei verdi Grazia Francescato, il senatore Lorenzo Forcieri dei Ds, l'ex senatore dei Comunisti italiani Nerio Nesi e l'assessore regionale di An Giacomo Gatti.
Como . Sei candidati per la presidenza della Provincia di Como, attualmente a guida leghista. I pronostici prevedono un ballottaggio tra i due sindaci della provincia. Il centrodestra mette in campo Leonardo Carioni, leghista, sindaco di Turate (per Lega Nord, Forza Italia, An, Nuovo psi, Udc) mentre il centrosinistra gli contrappone Renato Viganò, sindaco di Mariano Comense (per Ulivo, Comunisti italiani, Rifondazione, Italia dei Valori). Gli altri quattro candidati sono Giuseppe Crusco (lista ecologista), Alberto Botta (Fiamma Msi), Biagio Spolitu (Rinascita della Dc) e Filippo Pozzoli (Unione autonomista Nord).
Vercelli . Sono sette i candidati alla carica di presidente della Provincia di Vercelli, e 15 le liste d'appoggio. Per il centrodestra si ricandida l'attuale presidente reggente Renzo Masoero, impiegato, di An, che ha assunto la carica dopo la morte del presidente eletto Giulio Baltaro: è sostenuto da Forza Italia, An, Lega Nord e Udc. Il centrosinistra candida Gianni Mentigazzi, preside di scuola media in pensione, attuale vice-sindaco di Vercelli: lo sostengono le liste dei Ds, Comunisti italiani, Riformisti per l'Ulivo, Democratici e liberali, Rifondazione comunista, Insieme per Mentigazzi (con Verdi e Italia dei Valori). Gli altri candidati sono: Roberto Scheda, avvocato, ex senatore del Psi, attuale presidente del consiglio provinciale di Vercelli, appoggiato dal Nuovo Psi; Maria Rita Mottola, anch'essa avvocato, ex assessore del Comune di Vercelli, con la lista Sdi; Lodovico Ellena, insegnante di filosofia, per il Ms-Fiamma tricolore; Angelo Bresciani, geometra, sindaco di Alice Castello, ex consigliere provinciale dc, sostenuto da Rinascita della Dc; e Gianluca Buonanno, sindaco di Serravalle Sesia, ex An.
Reggio Calabria. Tre candidati in corsa per la presidenza della Provincia di Reggio Calabria: per l'Ulivo si ricandida Cosimo Antonio Calabrò, presidente uscente, mentre per la Casa delle Libertà scende in campo Pietro Fuda. Il terzo uomo è Leo Ferraro, della lista ''Rinascita della DC''. Le liste che sostengono il candidato dell'Ulivo sono Ds, Democrazia e Libertà con Rutelli, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori-Repubblicani con Di Pietro, Sdi, Pdci, Margherita per Calabrà, Uniti per la Provincia. A sostegno di Pietro Fuda, sono schierati An, Fi, Pri, Udc, Cde, Psdi, Fiamma Tricolore, Liberal Sgarbi, Cdc, Patto per Fuda, Nuovo Psi e Udeur. Lo Sdi, candida come consigliere nel collegio di Siderno Cosimo Cherubino, già eletto nella scorsa legislatura, arrestato e poi prosciolto dall'accusa di concorso in associazione mafiosa.
Vicenza. Sono otto i candidati alla presidenza della Provincia di Vicenza, mentre le liste in corsa sono 18. La Casa delle Libertà candida, malgrado le resistenze di Forza Italia, il presidente uscente, la leghista Manuela Dal Lago. Il centrosinistra risponde con l'attuale sindaco di Schio (Vicenza) Giuseppe Berlato Sella. All'estrema sinistra si presenta Roberto Fogagnoli, insegnante, candidato di Rifondazione. La novità di queste amministrative è data dalle quattro liste che si collocano più a destra di Alleanza Nazionale: per l'Msi Fiamma Tricolore si candida l'attuale consigliere comunale Gerardo Testa, mentre Giuseppe Milani corre per la formazione Alpi Adria, Ettore Beggiato per la Liga Fronte Veneto e Turi Sambo per Forza Nuova. Completa il quadro l'avvocato Ferdinando Landi della lista laica.
Campobasso. Sei contendenti per la Provincia di Campobasso. Per il centrosinistra è in corsa il sindaco del capoluogo Augusto Massa (Ds) mentre la Casa delle Libertà presenta Antonio Ventresca (Fi). L'Udeur si distacca dal centrosinistra e candida Luigi Di Bartolomeo già presidente della Regione Molise. Anche Antonio Di Pietro presenta un suo candidato: Lorenzo Lommano. L'ex pm, invece, si candida come consigliere provinciale nel Collegio del suo paese di origine, Montenero di Bisaccia, a Cercemaggiore e a Boiano. Gli altri candidati alla presidenza sono: Antonio Martino per il Partito popolare progressista, Antonio Piciocco per il Fronte Nazionale e Carmine Tramaterra per il Partito socialista unitario, di recente costituzione.
Ancona . Sono tre i candidati in corsa per la presidenza della Provincia di Ancona: il presidente uscente Enzo Giancarli (Ds), ricandidato da una coalizione formata da Ds, Margherita, Sdi, Verdi, Pdci, Repubblicani europei, Italia dei Valori e Prc; Ennio Mencarelli (An), candidato della CdL (FI, AN, Udc, Lega Nord e Insieme per Ancona); e Giuseppe Bonura, dell'Ms-Fiamma tricolore.
Treviso. Il 26 maggio gli elettori della provincia di Treviso dovranno scegliere tra dieci i candidati alla presidenza. A sostenerli sono 17 liste. La prima sigla presentata è stata la ''Liga Fronte Veneto'', che appoggia il proprio candidato Fabio Padovan. Sono quindi state depositate le liste gemelle ''Lega Nord - Liga Veneta'' e ''Forza Marca'' che sostengono il presidente della provincia uscente, Luca Zaia. E' stata poi la volta di Rifondazione Comunista che, malgrado gli appelli dell'Ulivo, ha preferito scendere in campo con un suo candidato, Alessandro Sabiucciu. Da sola corre, con Sergio Zulian, anche ''Altramarca'', altra espressione della sinistra trevigiana che raccoglie le esperienze di ambienti vicini ai centri sociali. Diego Bottacin, sindaco di Mogliano Veneto, nel centrosinistra sarà il concorrente di maggior peso: sul suo nome fanno confluire i propri consensi Margherita, Ds, Italia dei Valori, Sdi e Comunisti Italiani. Il Polo - Fi, An e Udc - punta su Francesco Giacomin, la cui disponibilità è stata in forse fino agli ultimi giorni. Paolo Bolla e Giovanni Favaretto sono invece i candidati di Unità Socialista e Alpi Adria. All'estrema destra si sono schierati Giancarlo Bianconi, per la Fiamma Tricolore e, a sorpresa, Sergio Celin per Forza Nuova.
(30 APRILE 2002)
L'Ulivo perde Prc ma aggrega Di Pietro
L'Aquila: il centrosinistra, spaccato dopo la decisione di Rifondazione di correre da sola, si consola con l'Italia dei Valori. Il Polo ripresenta Tempesta dopo una guerra con il Cdu.
L'AQUILA - Sei i candidati sindaci in lizza alle amministrative de L'Aquila , unico capoluogo di provincia abruzzese che va al voto il 26 maggio. La coalizione di centrodestra è guidata dal sindaco uscente, Biagio Tempesta, che potrà contare sull'appoggio, oltre che dei partiti tradizionali della Casa delle Libertà, anche di liste civiche.
Sulla ricandidatura del sindaco uscente non c'era l'accordo fin dall'inizio: nei mesi scorsi, il Cdu si era detto deciso a non appoggiarlo. Solo un intervento da Roma, in concomitanza con la formazione del nuovo soggetto politico dell'Udc, ha fatto rientrare il duro dissenso.
Il candidato del centrosinistra è l'esponente della Margherita Celso Cioni, ex consigliere comunale Dc. La sinistra va comunque alle urne divisa: dopo mesi di trattative, Rifondazione comunista ha deciso di correre da sola con il giovane avvocato Simona Giannangeli. L'Ulivo , che come il centrodestra ha anche una componente civica, si vale di un'adesione dell'ultima ora: l'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.
In corsa per palazzo Margherita c'è anche una nuova sigla: la Lega Italica, che come candidato punta su un noto avvocato aquilano, Antonio Valentini. Due le liste con una rappresentanza femminile vicina al 30%. Il Fronte nazionale si presenta al giudizio degli elettori con un altro legale, l'avvocato Paolo Vecchioli, che ha ribadito l'assoluto dissenso nei confronti del partito Polo-Ulivista. Il sesto candidato sindaco è l'agronomo Massimo Mastracci, che guida una lista civica denominata Alta Velocità.
(29 APRILE 2002)
A Matera in campo la società civile
Un avvocato e un oculista si contendono la "città-laboratorio" che nella Prima Repubblica anticipava le tendenze nazionali. Favorito il candidato di centro-sinistra. Rifondazione punta su un commerciante marocchino.
MATERA - E' a due la partita per la prima poltrona di Matera : l'avvocato Michele Porcari (centrosinistra) contro l'oculista Michele Vizziello (centrodestra). I pronostici per la seconda città della Basilicata, nota come laboratorio politico negli anni della Prima Repubblica, vedono favorito il candidato del centrosinistra.
Porcari è sostenuto da otto liste: Ds, Margherita, Udeur, Sdi, Italia dei valori, Verdi-Comunisti italiani, Rifondazione comunista e la civica Alleanza per Matera.Vizziello può contare su quattro liste: Forza Italia, An, Unione di centro e Partito socialista italiano-Nuovo Psi. In totale, i candidati in lizza sono 452, in corsa per ottenere il voto di 47.692 elettori, 500 dei quali voteranno per la prima volta proprio il 26 maggio.
Con l'eccezione di alcuni consiglieri comunali uscenti che hanno deciso di ripresentarsi, le segreterie politiche hanno puntato a ''volti nuovi'' candidando esponenti della società civile. Alì Hassan, un commerciante marocchino, corre sotto il simbolo di Rifondazione Comunista, mentre la Margherita propone la presidente nazionale della Lega antivivisezione, Elisa D' Alessio.
Nella primavera del 1998, i candidati alla carica di sindaco di Matera furono quattro. Al ballottaggio gli elettori scelsero Angelo Minieri (Ds), candidato del centrosinistra, eletto con il 52,73 per cento dei voti. Minieri superò Francesco Saverio Acito, candidato del centrodestra, che ottenne il 47,27 per cento dei voti.
(29 APRILE 2002)
Calabria, partita aperta in tre città
Decisivo qui il test delle amministrative: si vota a Reggio Calabria dove il centrosinistra cerca un successore a Falcomatà, a Cosenza, e a Vibo, dove l'Ulivo corre senza Rifondazione.
REGGIO CALABRIA - Le principali sfide amministrative calabresi si giocano nei tre capoluoghi di provincia: Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia.
A Cosenza , i candidati che si contendono la poltrona di sindaco sono cinque. Dopo il fallimento degli appelli all'unità, il centrosinistra si presenta con due candidati, ai quali si aggiungono quelli del centrodestra, della Nuova Dc e di una lista civica. A rappresentare il centrosinistra sono Eva Catizone, assessore all'urbanistica della giunta uscente, indicata alcuni mesi fa dal defunto sindaco Giacomo Mancini, che può contare sull'appoggio di otto liste (Pse Lista Mancini, Ds, Verdi, Udeur, Sdi, Pdci, Lista Ciroma e Europei per Cosenza) e Salvatore Perugini, presidente uscente del consiglio comunale, appoggiato da Margherita, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista e dalle liste civiche Alleanza popolare, ''Per Perugini'', Cosenza storica, Giovani per Rutelli.
Nove, invece, le liste su cui può contare il candidato a sindaco del centrodestra, Umberto De Rose: il presidente dell'Assindustria di Cosenza avrà al suo fianco Forza Italia, Alleanza Nazionale, Nuovo Psi, Udc, Patto per il Sud, Pri, Fiamma e le liste civiche Forza Cosenza e Polo Sud. D ue liste, invece, sostengono la candidatura dell' ex sottosegretario Annamaria Nucci: Azione Democratica e Rinascita della Dc. Il quinto candidato a sindaco è Alessandro Mandolito della Nuova Democrazia Cristiana.
A Reggio Calabria sono tre i candidati pronti a occupare la poltrona del defunto Italo Falcomatà. Oltre a Demetrio Naccari Carlizzi, per l'Ulivo, e Giuseppe Scopelliti, per la Casa delle Libertà, sarà presente nella contesa anche una lista denominata 'Per la Rinascita della Democrazia Cristiana' che ha candidato Tommaso Fragomeni. Gli aspiranti consiglieri comunali sono 798, suddivisi in ventuno liste, nove della quali - Ds, Pdci, Margherita, Rifondazione Comunista, Innamorarsi di Reggio, Sdi, Uniti per la Città, Repubblicani con Di Pietro, Democratici per Rutelli - sosterranno il sindaco facente funzioni in carica Demetrio Naccari Carlizzi. Undici le liste - Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lista Sgarbi, Psdi, Nuovo Psi, Fiamma Tricolore, Pri, Forza Reggio, Patto per Scopelliti, Udc e Udeur - schierate con il candidato della CdL, Giuseppe Scopelliti, assessore regionale al lavoro, esponente di spicco di An.
Cinque i candidati a sindaco di Vibo Valentia : Franco Sammarco, Elio Costa, Michele Furci, Salvatore Restuccia, Giovanni Patania. Anche a Vibo, come a Cosenza, la sinistra è divisa: Sammarco è sostenuto da sette liste (Ds, Sdi, Margherita, Verdi-Mdv; Italia dei Valori; Solidarietà e Progresso; Movimento per il Futuro), Michele Furci da due (Furci per Vibo e Rifondazione Comunista). Elio Costa, magistrato, candidato del centrodestra, è sostenuto da sette simboli: Forza Italia, An, Udc, Nuovo Psi, Cud; Forza Vibo; Msi.
(29 APRILE 2002)
Campania, cento Comuni al voto
L'unico capoluogo di provincia interessato dalla prossima tornata elettorale in Campagnia è Caserta. Alle urne anche Comuni in provincia di Napoli come Castellammare di Stabia, Ischia e Sant'Anastasia.
NAPOLI - Sono 97 i Comuni campani coinvolti dalle elezioni amministrative del 26 maggio. La principale città ad andare alle urne è Caserta.
Nella lista dei centri interessati dalla tornata elettorale spiccano alcuni Comuni in provincia di Napoli (Boscoreale, Cardito, Casavatore, Castellammare di Stabia, Cercola, Ischia, Marigliano, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, Torre del Greco, Sant'Anastasia), di Salerno (Agropoli, Battipaglia, Nocera Inferiore, Pagani), e di Caserta (Aversa, Santa Maria Capua Vetere e Sessa Aurunca).
Al voto anche piccoli centri in provincia di Avellino e Benevento.
(29 APRILE 2002)
Emilia, la sfida nelle ex città rosse
La Casa delle Libertà punta sui due sindaci uscenti per rafforzare le sue posizioni nel cuore dell'Emilia "rossa". Nove candidati per Piacenza: in pista anche una lista per l'eliminazione dei parchimetri.
BOLOGNA - Nove candidati per la poltrona di sindaco di Piacenza . Un numero record: l' ultimo aspirante si è presentato il 27 aprile: Alessandro Bacchetta, 37enne procuratore legale sostenuto dalla lista ''Movimento civico - Qualità della vita a Piacenza - Eliminazione dei parchimetri''.
E' invece sfumata la possibilità di vedere in corsa la Lega Sud-Unione italiana, lista che fa riferimento al partito di Franco Ferrantello, classe 1959, muratore originario di Mazara Del Vallo (Trapani), residente a Piacenza dal 1972. Il tentativo di raccogliere le firme necessarie - minimo 350 - c'è stato, ma la Lega Sud si è fermata a quota 200 e ha dovuto rinunciare.
Il principale avversario dell'attuale sindaco, Gianguido Guidotti (sostenuto dalla Casa delle Libertà e da una lista civica) è Roberto Reggi (Ulivo, Rifondazione e un Lista Civica). Gli altri candidati sono Renzo Cantarelli (Unione Riformista), Remo Beretta (Partito Repubblicano Italiano), Pietro Tansini (Pensionati Piacentini, Italia dei Valori - Lista Di Pietro), Pietro Zoncati (Blocco Civico Sicurezza - Fronte d'Azione), Vincenzo Zanelletti (Lista Civica Piacenza Vive), Stefano Tassi (Piacenza dei Valori - Lista Tassi).In tutto sono stati presentati 22 simboli (otto per Guidotti e cinque per Reggi).
A Parma le liste in competizione per le amministrative del 26 maggio sono quindici, i candidati sindaci sei. A contendersi la prima poltrona della città sono il sindaco uscente Elvio Ubaldi (capofila di Civiltà parmigiana, appoggiato anche da Forza Italia e dall' Udc), la senatrice della Margherita Albertina Soliani (appoggiata anche da Ds, Prc, Lista Di Pietro, Verdi ecologisti, Verdi, Lista Tommasini, PdCI), Renata Lottici (Lista Insieme per Parma), Massimo Moine (Alleanza Nazionale), Tiziano Catellani (Lega Nord) e Marco Menegatti (Lista Parma libera e solidale).
(29 APRILE 2002)
Gorizia, avvocato contro sindacalista
In Friuli Venezia Giulia solo un capoluogo di provincia va alle urne: il centrodestra punta sul legale Germano Pettarin, mentre le primarie del centrosinistra (con Prc) hanno visto vincente Vittorio Brancati.
TRIESTE - Quattro sfidanti per la prima poltrona di Gorizia e nove le liste collegate. Confermato nel centrodestra il nome di Guido Germano Pettarin, 43 anni, avvocato ed ex presidente dell'Unione ginnastica goriziana. A sostenerlo saranno Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord e Unione democratica di centro.
Dopo le primarie del 6 aprile, il centrosinistra punta su Vittorio Brancati, 60 anni, fino a ieri vicepresidente della Provincia di Gorizia, per 28 anni sindacalista della Cisl e impiegato all'Enel fino al 1997. Lo sostengono i Ds, la Margherita e Rifondazione comunista.Gli altri candidati in lizza sono Antonio Scarano, 71 anni, già sindaco di Gorizia dal 1980 al 1992, ora di nuovo in campo appoggiato dalla lista civica "Gorizia per Scarano", e Sergio Cosma, 59 anni, sindacalista e attuale consigliere comunale, sostenuto dal Movimento Sociale-Fiamma Tricolore.
Gli altri Comuni del Friuli Venezia Giulia interessati alla prossima tornata elettorale sono venti, tutti sotto i 15 mila abitanti.
(29 APRILE 2002)
Lazio, al via la volata per le amministrative
Scaduto il termine per la presentazione delle liste, è tutto pronto per la tornata elettorale del 26 maggio. Circa 600.000 elettori chiamati alle urne. Frosinone, Rieti e Latina eleggerenno i nuovi sindaci.
di Alessandro Calvi
ROMA - Con la presentazione delle liste, è partita la corsa verso le elezioni amministrative del 26 maggio. Sono 51 i Comuni nel Lazio che saranno chiamati a rinnovare la propria amministrazione e tra questi anche 3 capoluoghi di provincia: Rieti, Frosinone e Latina. Gli aventi diritto al voto nella Regione sono circa 600.000, 200.000 dei quali nella provincia di Latina e quasi altrettanti in quella della Capitale.
Soltanto 7 dei 51 Comuni interessati contano più di 15.000 abitanti e soltanto in questi si andrà al ballottaggio nel caso in cui nessun candidato riuscisse a raggiungere il 50,1% delle preferenze al primo turno. In tutti gli altri Comuni si voterà in un turno unico.
Con questa tornata elettorale è stata ripristinata la possibilità di votare anche il lunedì. I seggi saranno aperti domenica 26 maggio dalle 8 alle 22 e lunedì 27 maggio dalle 7 alle 15. I ballottaggi sono fissati per domenica 9 giugno, seggi aperti dalle 8 alle 22, e lunedì 10 giugno, seggi aperti dalle 7 alle 15.
Per votare sarà necessario recarsi ai seggi in possesso di un documento di identità valido e della tessera elettorale.
In provincia di Roma le elezioni interessano 19 comuni. Per la prima volta i 19.077 abitanti di Fonte Nuova, divenuto comune autonomo dopo la separazione da Mentana avvenuta lo scorso anno, eleggerà la propria amministrazione. In corsa 5 candidati sostenuti da 16 liste. Cinque i candidati a sindaco anche a Pomezia, Comune attualmente commissariato. L'ex sindaco, Maurizio Aureli, eletto con il centrosinistra, dopo esser passato al Ccd aveva guidato una giunta sostenuta dal centrodestra, poi si era dimesso. L'amministrazione era quindi stata travolta da una tangentopoli locale che coinvolse esponenti di entrambi gli schieramenti. Mentre a Roma il processo è appena iniziato, gli elettori di Pomezia si preparano a scegliere il successore di Aureli. Per l'Ulivo correrà Angelo Guglielmi, giornalista ed ex direttore di Rai Tre, che si scontrerà con l'eurodeputato di Forza Italia Stefano Zappalà sostenuto dal centrodestra. In corsa anche Marco Baroni sostenuto da Rinnoviamo Pomezia, Elvezio Berardi, Città Nostra, e il venticinquenne Alessandro Giacomelli per la lista Punto e a capo.
Alle urne andranno anche gli abitanti di Allumiere, Bracciano, Camerata Nuova, Castel Gandolfo, Formello, Labico, Lanuvio, Lariano, Manziana, Marano Equo, Mentana, Montelanico, Nerola, Rocca di Papa, Torritra Tiberina e Valmontone.
In ciociaria saranno oltre 100.000 gli elettori chiamati a eleggere il sindaco degli undici comuni interessati al voto fra i quali il capoluogo Frosinone. Qui la sfida è fra 5 candidati. Domenico Marzi, sindaco uscente, è sostenuto dal centrosinistra e se la vedrà col candidato del Polo Nicola Ottaviani, Mario Ruggeri per la Lega, Paolo Iafrate per Rifondazione Comunista e Gennarino Scaccia per Lista per Frosinone. Capolista di Alleanza Nazionale sarà il presidente della Regione Francesco Storace, fatto che nei giorni scorsi aveva provocato la dura reazione di esponenti del centrosinistra.
Gli altri comuni con più di 15.000 abitanti sono Alatri e Ceccano. Al voto in un'unica tornata invece nei comuni di Campoli Appennino, Casalvieri, Cervaro, Fontana Liri, Picinisco, Pofi, San Biagio Saracinisco e San Giovanni Incarico.
Tutti sotto i 15.000 abitanti i sette Comuni nei quali si andrà al voto in provincia di Viterbo: Tarquinia, Montalto di Castro, Ronciglione, Capranica, Corchiano, Castel Sant'Elia e Barbarano Romano.
In Sabina gli oltre 45.000 aventi diritto saranno chiamati a rinnovare i sindaci di sei Comuni fra i quali quello di Rieti. Nel capoluogo si confronteranno 4 candidati sostenuti da 17 liste. Andrea Ferroni è il candidato dell'Ulivo, Giuseppe Emili correrà per il Polo, Mauro Valeri per una lista civica e Giovanni Vicentini per Forza Nuova.
Si andrà alle urne anche a Cittaducale, Casaprota, Montenero Sabino, Varco Sabino e Nespolo, tutti comuni con meno di 15.000 abitanti.
Sono nove i comuni pontini chiamati al voto per un totale di circa 200.000 elettori. A Latina, dove Fiamma Tricolore e Comunisti Italiani non hanno raggiunto il numero di firme necessario per la presentazione delle liste, saranno otto i candidati a correre per la carica di sindaco attualmente ricoperta da Ajmone Finestra. Vincenzo Zaccheo, parlamentare di Alleanza Nazionale, è sostenuto dalla Casa delle Libertà, Claudio Moscardelli da Ds, Margherita e Italia dei Valori, Fabrizio Vitali dai Verdi, Pasquale Mancini dallo Sdi, Ruggero Manotvani da Rifondazione, Salvatore Pepe da Rinascita Dc, Guido Mussolini da Forza Nuova e Adriano Tilgher dal Fronte Nazionale. Oltre a Latina, sono soltanto due i comuni con più di 15.000 abitanti dove si andrà al voto, Aprilia e Gaeta. Negli altri 5 comuni, Sabaudia, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano e Campodimele, si voterà con il turno unico.
(27 APRILE 2002; ORE 21:35)
Varese, l'ex sindaco Lega contro il Polo
Raimondo Fassa, il primo sindaco d'Italia del Carroccio, sfiderà Aldo Fumagalli. A Como, invece, l'Ulivo (senza l'Udeur) candida l'ex segretario provinciale della Cgil.
ROMA - Sono due, Varese e Como, i capoluoghi di provincia chiamati ad eleggere il nuovo sindaco alle amministrative del 26 maggio. In entrambe le città la sfida è a cinque.
A Varese , il leghista, sindaco uscente, Aldo Fumagalli corre con la Casa delle Libertà e dovrà contendersi la poltrona con Raimondo Fassa (Progetto città e Fassa per Varese), il primo sindaco del Carroccio d'Italia, eletto nel 1993 proprio a Varese. L'Ulivo e la Lista Di Pietro candidano Alessandro Alfieri, 'bocconiano' trentenne. Rifondazione comunista presenta invece Angelo Zoppoli, mentre il candidato della Lega per l'Alleanza lombarda é Giancarlo Rovetta.
Cinque anche i candidati sindaco di Como . Il centrodestra, che guida la città da otto anni, presenta per la prima volta Stefano Bruni, commercialista, presidente uscente della ex municipalizzata Acsm, quotata in Borsa. Il centrosinistra, con la defezione dell'Udeur che corre da solo, presenta l'ex segretario provinciale della Cgil Giovanni Moretti (Ulivo, lista 'Nuova Como', Lista Di Pietro e Rifondazione Comunista). Gli altri tre candidati sono: Bruno Magatti, per la lista civica Progetto per amministrare Como (Paco); Silvano Bussetti per l'Msi-Fiamma; Dionigi Mangiacasole per l'Udeur.
(29 APRILE 2002)
Genova, 8 candidati contro il sindaco
Nel capoluogo ligure la sfida è tra Pericu e due candidati del centrodestra (Castellaneta della Lega e Magnani del resto della Cdl). Tornano in scena anche i monarchici. In lista anche il padre di Carlo Giuliani.
GENOVA - Nove candidati sindaco e venti liste alle elezioni comunali di Genova . Centrosinistra compatto nel sostegno al sindaco uscente Giuseppe Pericu (sostenuto anche da Rifondazione e l'Italia dei Valori di Di Pietro), centrodestra diviso ai nastri di partenza con due distinti candidati. E' questo, a un mese dalle elezioni, il quadro nel capoluogo ligure, la città più importante tra quelle che andranno al voto il 26 maggio.
Le candidature a sindaco sono aumentate rispetto a quelle dell'ultima tornata elettorale (nel novembre 1997 erano otto). Ma i principali sfidanti per la poltrona del primo cittadino sono tre: i due candidati del centrodestra, Sergio Castellaneta (Liguria Nuova e Lega Nord) e Rinaldo Magnani (Forza Italia, An e Udc), e il sindaco uscente Pericu (Ulivo, Prc, Italia dei Valori).
La competizione vede in gara due ex socialisti, finiti in opposte barricate: l'attuale sindaco Pericu, 64 anni, oggi iscritto ai Ds, molto popolare, e Rinaldo Magnani, 72 anni, ex presidente socialista della Regione Liguria e del Consorzio Autonomo del Porto, attualmente tra le file di Forza Italia (per cui è stato eletto consigliere regionale). Castellaneta, 70 anni, ex leghista, punta a ripetere la performance e ad andare al confronto finale con Pericu escludendo l'altro sfidante del centrodestra, anche se la Lega ha già annunciato di essere pronta a votare per Magnani se andasse al ballottaggio.
Tra gli altri aspiranti sindaci si distinguono ben due candidati animalisti alla guida di liste civiche. Le elezioni 2002 segnano anche il ritorno, dopo 31 anni di assenza dalla scena politica, dei monarchici. Tra i circa mille candidati delle venti liste presentate per le comunali spicca Giuliano Giuliani (Ds), padre di Carlo, il ragazzo ucciso il 20 luglio scorso durante la manifestazione contro il vertice dei G8. Per Rifondazione comunista, invece, corre una donna avvocato no-global, Laura Tartarini, esponente del Legal Social Forum, e legale di numerosi manifestanti.
A Savona otto sfidanti per la poltrona di sindaco, venti liste, e quasi 800 candidati per il consiglio comunale. I principali contendenti sono il sindaco uscente Carlo Ruggeri (Ds), ex presidente della Lega delle cooperative, e Roberto Cuneo, indipendente, ex direttore generale dell'Asl (nominato e poi revocato dala vecchia giunta regionale di centro sinistra), ex manager Italimpianti, che guida le liste della Casa delle Libertà. Ruggeri è sostenuto dalle liste di Ds, Margherita, Pdci, Verdi, Sdi, Udeur e dalla lista civica ''Per Savona''.
Cuneo è guidato da Forza Italia, Udc, An, Lega Nord e dalla lista civica ''Linea''. Gli altri candidati sono Giancarlo Bertolazzi (Italia dei valori), Franco Zunino (Rifondazione comunista), Domenico Buscaglia (Noi per Savona), Michele Costantini (Costantini per Savona), Ubaldo Santi (Alpazur e Nuovo Psi), Franco Fenoglio (Liguria Nuova e ''Sole, mare, ambiente'').
Sono sei, a La Spezia , i candidati alla poltrona di sindaco. Giorgio Pagano, primo cittadino uscente della Spezia, sostenuto da Ulivo, Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e Alleanza per la Spezia, se la dovrà vedere con il presidente della Camera di commercio, Pier Gino Scardigli (Lista Civica ''Cambiare Spezia'', Casa delle Libertà, Democrazia europea e Pensionati), l' avvocato Roberto Lamma (Città del Sole e Circolo Dossetti), il consulente finanziario Ezio Colombi (Uniti per La Spezia) e il commerciante Nicola Franzoni (Polo delle destre). Nelle liste dei candidati a consigliere comunali, due neo diciottenni si contengono il ruolo di aspirante più giovane. Numerosi gli avvocati. C'è anche un ''derby delle discoteche'' tra un dj e un art-director.
(29 APRILE 2002)
Marche, undici Comuni al voto
Sfida all'ultimo voto a Fabriano, Jesi, Civitanova Marche, Tolentino. Ma è guerra di liste anche negli altri sette Comuni chiamati alle urne.
ANCONA - Sono undici i Comuni delle Marche chiamati alle urne il 26 maggio. I centri maggiori, quelli con più di 15.000 abitanti, sono Fabriano e Jesi in provincia di Ancona, Civitanova Marche e Tolentino in provincia di Macerata.
Gli altri sette Comuni che devono rieleggere le giunte locali sono Corinaldo e Rosora nell'anconetano, Acquaviva Picena, Pedaso e Ripatransone in provincia di Ascoli Piceno, Corridonia e Penna San Giovanni in provincia di Macerata. Pesaro e Urbino non sono interessate dalla prossima tornata elettorale.
A contendersi la poltrona di sindaco di Fabriano (Ancona), dove oggi siede Francesco Santini, sono Roberto Sorci (centrosinistra) e Claudio Biondi (centrodestra), entrambi eredi dell'ultima amministrazione democristiana di Antonio Merloni mandata a casa dall'ultima vittoria della sinistra. I due sfidanti ricoprivano rispettivamente l'incarico di assessore alla cultura e assessore ai lavori pubblici.
A Jesi (Ancona) sono in corsa per sostituire l'attuale primo cittadino, Marco Polita dei Democratici di Sinistra, Fabiano Belcecchi (centrosinistra) e Cesare Serrini (Forza Italia).
A Civitanova Marche (Macerata) il centrodestra ha confermato la candidatura del sindaco uscente Erminio Marinelli, mentre il centrosinistra è sceso in campo con Giorgio Palombini.
(29 APRILE 2002)
Isernia, 7 pretendenti per una poltrona
Nel principale comune molisano chiamato alle urne, a sfidare il sindaco uscende del centrosinistra sono un parlamentare fuoriuscito da Forza Italia, il candidato ufficiale del Polo e altri quattro.
CAMPOBASSO - Sono sette i candidati che si contendono la poltrona da sindaco di Isernia , il principale Comune molisano chiamato alle urne alle prossime amministrative.
Il centrosinistra ha ricandidato il sindaco uscente, Gerardo Cafaro. A sfidarlo sono scesi in campo il senatore del Cdu Alfredo D'Ambrosio, che di recente ha lasciato Forza Italia, per ''Iniziativa democratica'' (gruppo scisso dal centrodestra); Gabriele Melogli per Forza Italia e Alleanza Nazionale e Udc; Emilio Izzo per ''Estrazione di sinistra''; Nicola Di Ronza per la lista ''Uniti per Isernia''; Raffaele Vitale per la lista ''Gente'' e Francesco Di Salvo della lista Indipendente.
Il 26 maggio andranno al voto altri quattro Comuni in provincia di Isernia e dieci Comuni in provincia di Campobasso (tra cui Termoli) dove è giallo sulla lista Di Pietro, probabilmente esclusa dalla competizione.
(29 APRILE 2002)
Piemonte, Ulivo senza Rifondazione
Nei tre capoluoghi piemontesi il centrosinistra al primo turno corre senza il partito di Bertinotti. Ad Alessandria esclusa Alleanza Nazionale, che si è presentata dieci minuti dopo il termine ultimo.
TORINO - Sono tre i capoluoghi piemontesi chiamati alle urne il 26 maggio: Alessandria, Asti e Cuneo.Ad Alessandria , dove si sfidano sei candidati sindaci, la Casa delle Libertà (con la lista del sindaco uscente Francesca Calvo) sostiene l'ex parlamentare leghista Oreste Rossi, attuale consigliere regionale. Il centrosinistra punta invece sull'assessore provinciale Mara Scagni, dei Ds. Al primo turno Rifondazione comunista corre da sola con Giorgio Bertolo. Gli altri contendenti sono Pierangelo Taverna, Mario Torgani e Mauro Morando, sostenuti da liste civiche. Presentata dieci minuti dopo il termine, la lista di An è stata esclusa. Il partito intende fare ricorso.
Ad Asti il confronto è a quattro: l'attuale primo cittadino Luigi Florio, di Forza Italia, si ripresenta per la Casa delle Libertà. Il centrosinistra sostiene Vittorio Voglino, ex parlamentare ed ex segretario provinciale del Ppi. Giovanni Pensabene è invece il candidato di Rifondazione comunista. Appoggiato da una lista civica è l'ex capogruppo consiliare di Forza Italia, Alberto Pasta, uscito dal suo partito.
A Cuneo si presentano sei candidati. Il centrosinistra appoggia l'attuale vice sindaco Alberto Valmaggia. La Casa delle Libertà sostiene il candidato Angelo Giordano, già presidente provinciale e regionale della Coldiretti. "Sinistra Alternativa" punta su Sergio Dalmasso, mentre liste locali presentano gli altri candidati: Mario Lucio Barral, Marco Bertone e Gemma Macagno, che capeggia una lista di sole donne.
(29 APRILE 2002)
Lecce, un giudice contro Poli Bortone
Solo il candidato dell'Ulivo sfida la parlamentare europea di An che si ricandida con la Casa delle Libertà a guidare il capoluogo salentino: la lista civica ha dato forfait. A Brindisi cinque candidati a sindaco.
LECCE - Saranno due e non tre, come era stato annunciato, i candidati sindaco a Lecce . A sorpresa infatti Beppe D'Ercole, l'assicuratore leccese che si era candidato a capo della lista civica "Vivere Lecce", ha dato forfait per problemi organizzativi. Gli sfidanti rimasti in corsa sono il sindaco in carica, Adriana Poli Bortone, parlamentare europea di An, che corre per la Casa delle Libertà, e il senatore Alberto Maritati, Ds, ex magistrato, in lizza per l'Ulivo.
A Brindisi i candidati a sindaco sono cinque. Il primo cittadino uscente, Giovanni Antonino, guida una coalizione di centro-sinistra composta da dodici liste: Ds, Impegno Sociale, Insieme per la città, Prc, Centro Democratico, Uniti per Brindisi, Margherita, Udeur, Si Donna, Socialdemocratici, Città Nuova e Idee in azione.
Il commercialista Giampaolo Zeni guida la coalizione di centrodestra composta da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione di Centro e Partito Repubblicano Italiano. Giusy Carruezzo si candida a sindaco sostenuta dal Nuovo Partito Socialista. Oscar Ricciardi è il candidato della lista "Progetto Italia Futura"; Nicola Laghezza corre con la lista "Il cambiamento"'.
(29 APRILE 2002)
Sardegna, Oristano e Olbia alle urne
Nel capoluogo, una sardista per il centrosinistra contro due candidati del centrodestra: Forza Italia e Udr da una parte, An, Udc, Pps e Riformatori dall'altra. Nella città portuale, Scanu contro Nizzi.
CAGLIARI - A Oristano , unico capoluogo di provincia sardo che il 26 maggio andrà al voto, i candidati sindaci sono tre, sostenuti da quattordici liste.Il centrosinistra presenta la sardista Linalba Ibba, mentre il centrodestra, diviso, presenta Pietro Arca (Fi-Udr), che è già stato sindaco, e Tonino Barberio (An-Udc-Pps-Riformatori).
Due i candidati sindaci a Olbia (Sassari) dove si confronteranno l'ultimo sindaco, Settimio Nizzi (Forza Italia), costretto alle dimissioni da una serie di ricorsi e controricorsi dopo le ultime elezioni, e Giampiero Scanu, ex sindaco ed ex deputato democristiano, appoggiato da sette delle 13 liste depositate in Municipio.
Ancora confusa la situazione ad Alghero , dove non è stato ancora ufficialmente comunicato il numero dei candidati sindaci e delle liste presentate. Dopo la scadenza dei termini, le porte dell'ufficio del segretario comunale sono state chiuse ed è cominciato l'esame della documentazione, sulla quale vi sarebbero già state contestazioni. Secondo gli accordi i candidati principali dovrebbero essere due: Marco Tedde per il centrodestra e Gerolamo Colavitti per il centrosinistra (la Margherita dovrebbe però presentare un suo candidato).
Nel nuorese, dove il caso più emblematico è rappresentato da Lula, che tornerà ad eleggere il sindaco dopo una ''pausa'' di 13 anni, sono 15, di cui 6 commissariati, i comuni chiamati alle urne. A Lula è stata presentata una lista civica guidata dall'avvocato Maddalena Calia; a Onanì non è stata presentata alcuna lista, mentre a Oniferi è stata depositata un solo simbolo ma con 30 minuti di ritardo sul termine ultimo.
(29 APRILE 2002)
Sicilia, un milione e 174mila al voto
La principale città siciliana chiamata alle urne il 26 maggio è Gela, in provincia di Caltanissetta. In tutto la prossima tornata elettorale vedrà andare al voto 153 Comuni dell'isola.
PALERMO - Sono circa un milione 174 mila i siciliani chiamati alle urne il 26 maggio: il 26,3 per cento dell'elettorato dell'isola. I Comuni al voto sono 153, 34 dei quali contano più di diecimila abitanti.
La scadenza per la presentazione delle liste è fissata per le 12 del primo maggio. Il maggior comune chiamato a rinnovare la giunta locale è Gela , in provincia di Caltanissetta. Nessun capoluogo di provincia andrà al voto: l'appuntamento elettorale riguarderà tuttavia centri importanti come Corleone e Cefalù nel palermitano; Taormina nel messinese; Caltagirone, Misterbianco e Paternò nel catanese, e Calatabiano, retto da un commissario dopo lo scioglimento per mafia. Favara, Palma di Montechiaro e Raffadali (quest'ultimo è il paese del presidente della Regione Salvatore Cuffaro) nell'agrigentino; Avola, Lentini e Noto in provincia di Siracusa; Modica e Vittoria nel ragusano.
I seggi, secondo la legge approvata il 23 aprile dall'Ars e non ancora promulgata, apriranno alle 8 e chiuderanno alle 22 di domenica, per riaprire tra le 7 e le 15 del lunedì. Stessi orari per gli eventuali ballottaggi del 9 giugno.
(29 APRILE 2002)
Toscana, all'insegna delle "new entry"
Uno studente diciannovenne di liceo a Pistoia, l'ex nazionale di volley Cacciatori a Carrara in campo per il Polo, a Pistoia un sarderdote ortodosso che chiede un luogo di culto.
FIRENZE - Uno studente liceale di 19 anni a Pistoia, un commercialista di 74 a Lucca: sono gli estremi, in Toscana, delle candidature a sindaco per le amministrative del 26 maggio. Una tornata elettorale all'insegna delle new entry. A Pistoia si candida un sacerdote ortodosso, l'archimandrita Silvano Livi che vuole una chiesa per la sua religione in città e sostiene la lista civica 'Unione dei cittadini'. A Carrara scende in campo Maurizia Cacciatori, l'ex azzurra del volley e ragazza copertina in lista con ''Carrara nuova'', sostenuta dalla Casa delle Libertà. Pistoia è l'unico comune toscano che vede l'Ulivo assieme a Rifondazione.
A Carrara i candidati sindaco sono sei, sostenuti da 20 liste. La novità maggiore, rispetto alle precedenti consultazioni, è a sinistra: nel 1998, Lucio Segnanini, primo cittadino uscente (Ds), era appoggiato dallo schieramento completo: da Rinnovamento Italiano fino a Rifondazione comunista. Adesso, invece, il centrosinistra è diviso: lo stesso Segnanini, commercialista, non è stato riconfermato dai Ds e corre da solo con una lista civica. I Ds presentano Giulio Conti, presidente della Camera di Commercio, sostenuto da Sdi, Margherita, Lista di Pietro, Comunisti Italiani, Verdi. Compatto il centrodestra: il candidato è Giulio Andreani, anche lui commercialista, alla guida della lista civica 'Carrara nuova'.
Sei candidati anche per Lucca . La Casa della Libertà punta sul sindaco uscente, Pietro Fazzi (Forza Italia), consulente finanziario, sostenuto da sei liste: Forza Italia, Alleanza Nazionale, UDC, Lega Nord, MAT e la civica 'Per Lucca e i suoi paesi'. Il candidato del centrosinistra è Giulio Lazzarini, 74 anni, dottore commercialista, già sindaco di Lucca dal 1994 al 1998, sostenuto dall'Ulivo che corre con un'unica lista. Fabrizio Sgandurra, infermiere, è l'uomo di Forza Nuova.
Sette candidati a sindaco a Pistoia dove in lizza sono 17 liste. La lista dell'Ulivo, che raggruppa Ds, La Margherita, Verdi, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Pistoia città d'Europa, Italia dei Valori, presenta Renzo Berti, medico, 45 anni. La lista di Berti è l'unica di centrosinistra, a livello regionale, che abbia con sé anche Rifondazione comunista. Il centrodestra è diviso tra da due candidati: Beppino Montalti per An, Forza Italia e Lega Nord Toscana e Jole Vannucci per l'Udc. In corsa c'è anche Matteo Bertinelli, 19 anni, studente del liceo classico, promotore della lista ''Pistoia città che vive''.
(29 APRILE 2002)
Al voto anche sette paesi umbri
Sono sette i Comuni dell'Umbria che il 26 maggio si disputeranno la prima poltrona. Alle urne quattro centri in provincia di Perugia e tre in provincia di Terni.
PERUGIA - Si contano sulle dita delle mani, i Comuni chiamati a rinnovare i consigli comunali in Umbria il 26 e il 27 maggio. Quattro i centri cittadini in provincia di Perugia: Deruta, Todi, Valfabbrica, Valtopina. Tre in provincia di Terni: Attigliano, Narni e Parrano.
(29 APRILE 2002)
Verona, Polo contro il sindaco azzurro
Il sindaco uscente esce da Forza Italia e lancia la candidatura del senatore azzurro Aventino Frau. Il Polo risponde con Pierluigi Bolla. Per l'Ulivo in pista Paolo Zanotto. Liga Veneta contro Lega Nord.
VERONA - Verona : depositati undici candidati sindaco e 17 liste. Simboli e nomi devono però ancora essere convalidati dal tribunale. La novità più rilevante è rappresentata dalla lista civica del sindaco uscente, Michela Sironi, in rotta con il suo partito, Forza Italia. La prima cittadina, che non può ripresentarsi perché ha già svolto due mandati, candida Aventino Frau, senatore di Forza Italia; la Sironi è capolista per il Consiglio comunale. Entrambi si sono autosospesi dal partito.
La Casa delle Libertà corre unita con il forzista Pierluigi Bolla: fanno parte della coalizione Forza Italia, Alleanza nazionale, l'Udc e la Lega. Il candidato sindaco del centrosinistra è Paolo Zanotto, che guida una lista civica. Al suo nome sono collegati i partiti dell'Ulivo (cioé la Margherita, i Verdi e la lista della Sinistra europea che comprende Ds, Sdi e Pdci).
Le altre liste in lizza sono Italia dei Valori-Lista Di Pietro con candidato sindaco Antonio Borghesi. Verona-Contro la Tramvia, lista di comitati, presenta Sabina Cassan; Forza Nuova candida Roberto Bussinello; Verdi per Tomiolo Alberto Tomiolo; la civica ''Uniti per Verona'' Enzo Erminero; Rifondazione comunista corre da sola con Fiorenzo Fasoli. La Liga Fronte Veneto presenta Fabrizio Comencini candidato sindaco, mentre la Lega Nord ha depositato una lista di disturbo (Lega Veneta) e candida Ilario Pellegrini.
(29 APRILE 2002)
Dagli opposti alle geometrie variabili . Capita anche che a Melito Porto Salvo (Reggio Calabria) Forza Italia e Nuovo Psi scelgano di allearsi con Ds, Ppi, Udeur Sdi e Italia dei valori, dando vita ad una lista civica. Motivo? Tutti si sono ritrovati contro il sindaco uscente, espressione del centrosinistra e "reo" di aver stretto una alleanza con un consigliere regionale del Ccd. C'è poi un comune di 7.000 abitanti, e qui siamo in Sicilia, dove gran parte dell'Ulivo sosterrà il candidato del centrodestra, ma c’è anche l'ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che potrebbe decidere di candidarsi al consiglio comunale di Corleone, poltrona per la quale era in corsa anche l’ex forzista Cristina Matranga, oggi vicepresidente nazionale dell'Udeur.
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