Shaytan (POL)
13-05-02, 12:04
A Mattarello sta già funzionando un'apparecchiatura radiofaro che produce reddito
TRENTO. Virata, probabilmente decisiva, nel futuro dell'aeroporto Caproni tornato (dopo innumerevoli anni) a vedere il segno più nel proprio bilancio. Il consiglio d'amministrazione dello scalo di Mattarello, su input del presidente Roberto Pizzinini, potrà contare a breve su un servizio di aereo-taxi, affidandone la gestione ad una società mista, a maggioranza privata ma che vedrebbe una sostanziosa partecipazione della Provincia. Tesi confermata ieri dall'assessore Grisenti.
Un profilo che permette all'attuale amministrazione (in regime di prorogatio ed in attesa di certezze) di tenere in piedi - non solo per i compiti di protezione civile e per gli appassionati di volo a vela - un Caproni finalmente in utile. Naturalmente uno scalo utilizzato per voli prenotati su un paio di rotte prestabilite (gli hub, ovvero gli aeroporti collegati con il mondo, di Roma e Milano) dovrà stare in piedi sul piano delle cifre, dei costi insomma.
Si è verificato su quale bacino di utenti potrà contare e quanto gli ipotetici clienti dell'aerotaxi trentino (industriali, aziende, agenzie turistiche ma anche rappresentati di Regione e Provincia) saranno disposti a spendere. Le"macchine", i velivoli che potranno prendere quota dall'attuale pista non smisurata (ma illuminata) di Mattarello sono bi-reattori da 8 o - a pieno carico - 10 posti. Questi aerei sono i"Citation", i"Falcon", i"Canadair" e viaggiano ad un costo di circa 1700 euro all'ora.
Attenzione: non significa che per compiere una tratta Trento-Roma (1 ora e mezza su queste macchine) il cliente andrà a spendere 150 euro.
Si calcola che con tutte le spese e con un aereo non a pieno carico il costo del biglietto sarà di un buon 50 per cento in più rispetto ad un analogo volo di linea: per andare nella capitale occorreranno insomma non meno di 400 euro come minino, ma si potranno scegliere giorni ed ora di andata e di ritorno.
Ma il Caproni potrà mettere a disposizione anche delle rotte nazionali il proprio nuovo e moderno radiofaro, a metà strada tra quello di Bolzano e Verona: utilizzabile (a pagamento) dai jet di linea in una zona montuosa e non semplice come la nostra.
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TRENTO. Virata, probabilmente decisiva, nel futuro dell'aeroporto Caproni tornato (dopo innumerevoli anni) a vedere il segno più nel proprio bilancio. Il consiglio d'amministrazione dello scalo di Mattarello, su input del presidente Roberto Pizzinini, potrà contare a breve su un servizio di aereo-taxi, affidandone la gestione ad una società mista, a maggioranza privata ma che vedrebbe una sostanziosa partecipazione della Provincia. Tesi confermata ieri dall'assessore Grisenti.
Un profilo che permette all'attuale amministrazione (in regime di prorogatio ed in attesa di certezze) di tenere in piedi - non solo per i compiti di protezione civile e per gli appassionati di volo a vela - un Caproni finalmente in utile. Naturalmente uno scalo utilizzato per voli prenotati su un paio di rotte prestabilite (gli hub, ovvero gli aeroporti collegati con il mondo, di Roma e Milano) dovrà stare in piedi sul piano delle cifre, dei costi insomma.
Si è verificato su quale bacino di utenti potrà contare e quanto gli ipotetici clienti dell'aerotaxi trentino (industriali, aziende, agenzie turistiche ma anche rappresentati di Regione e Provincia) saranno disposti a spendere. Le"macchine", i velivoli che potranno prendere quota dall'attuale pista non smisurata (ma illuminata) di Mattarello sono bi-reattori da 8 o - a pieno carico - 10 posti. Questi aerei sono i"Citation", i"Falcon", i"Canadair" e viaggiano ad un costo di circa 1700 euro all'ora.
Attenzione: non significa che per compiere una tratta Trento-Roma (1 ora e mezza su queste macchine) il cliente andrà a spendere 150 euro.
Si calcola che con tutte le spese e con un aereo non a pieno carico il costo del biglietto sarà di un buon 50 per cento in più rispetto ad un analogo volo di linea: per andare nella capitale occorreranno insomma non meno di 400 euro come minino, ma si potranno scegliere giorni ed ora di andata e di ritorno.
Ma il Caproni potrà mettere a disposizione anche delle rotte nazionali il proprio nuovo e moderno radiofaro, a metà strada tra quello di Bolzano e Verona: utilizzabile (a pagamento) dai jet di linea in una zona montuosa e non semplice come la nostra.
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