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Visualizza Versione Completa : Il Dovere della Verita' a Salerno ... Repubblicani in Campania



Giuseppe Gizzi
16-05-02, 11:42
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Riporto da " Il Mattino di Napoli" del 4 maggio 2002 il seguente articolo con una grande amarezza dentro.

GUARIGLIA E SCARSI: PRI, ADDIO.

Lasciano il partito repubblicano Nicola Scarsi e Antonio Guariglia. Il segretario e il presidente provinciale escono ufficialmente, in piena campagna elettorale da un Pri votato al centrodestra, insieme agli altri consiglieri nazionali salernitani Mario Malangone, Vito Marano ( sindaco di Serre) e Mariolina Petriello. " E' una scelta molto sofferta- spiega Guariglia- io sono iscritto al partito da quarant'anni, la mia è una militanza antica, ma non c'erano alternative dopo che a livello nazionale si è scelto di tradire i valori storici del Pri scegliendo poi una politica invasiva verso le realtà locali".
Hanno aspettato a lungo, dopo la svolta verso il centrodestra a livello nazionale del Pri. Un anno, dodici mesi di preparazione prima di dire " basta " e far prevalere le ragioni che legano i repubblicani salernitani alle maggioranze e ai governi di centrosinistra. Forse spinti, (anche se i diretti interessati se non negano, tendono a sminuire i fatti) dalla pessima figuraccia rimediata a Nocera Inferiore dove la lista del Pri è stata presentata con tre candidate al consiglio comunale che non solo si sono dichiarate completamente all'oscuro ma che hanno denunciato anche la falsificazione della propria firma. " Un incidente che non vogliamo sottolineare- continua il consigliere comunale Guariglia- anche perchè il problema è che sono stati traditi i valori, la storia, la cultura politica dei repubblicani e del nostro movimento culturale".
A dare il colpo definitivo al vertice del Pri locale, la questione elettorale. " Dopo la svolta dello scorso anno- continua Guariglia- abbiamo atteso perchè, come è tradizione, c'è sempre stato un grande rispetto per l'autonomia della politica locale. Invece, non è più così. Per esempio alleanze e liste a Nocera Inferiore sono state decise a Roma con una politica sempre più intollerante, invasiva e delegittimante per le realtà locali" . Sul piano istituzionale non cambia nulla. Guariglia resta tra i consiglieri progressisti della maggioranza di De Biase, l'assessore provinciale Alberto Esposito resta nell'amministrazione provinciale guidata da Andria. Sul piano politico sembra che il gruppo di fuoriusciti non voglia dare vita, almeno per ora, ad un gruppo autonomo repubblicano. A meno che non emerga nei prossimi mesi una indicazione di questo genere a livello regionale.

P.S. Aggiungo solo che anche il sottoscritto, insieme ai tantissimi che hanno consentito la sopravvivenza del partito a Salerno dal 1993 ad oggi, lascio il PARTITO. Nucara e La malfa hanno scelto quell' omununcolo di Italico Santoro. Che se lo tengano ben stretto, attenti però che alla prima opportunistica occasione non volti le spalle anche a loro. Che amarezza...

** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (1)
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Repubblicani in TOSCANA
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Una informazione sui Repubblicani alla provincia di Napoli
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Il Partito della Democrazia a Carrara
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** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (2)
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Il Dovere della Verita' a Salerno ... Repubblicani in Campania
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Garibaldi
16-05-02, 11:54
Il bello di un partito democratico e' che la porta e' sempre aperta...nei due sensi...sia per entrare che per uscire.
Dispiace sempre quando un amico lascia la mano a qualcun altro.
Pero' non mi sembra questo il caso: questi amici lasciano rimanendo pero' con le mani in pasta e questo mi piace molto meno.
La coerenza e' un valore, non so se di destra o di sinistra, pero' sembra non appartenere a questi amici erranti

kid
16-05-02, 12:08
Sono molto dispiaciuto che l'amico Gizzi lasci il partito e ho sempre trovato eccessivo e fuori misura l'astio verso Italico Santoro. Io conosco Santoro dal 1988 e ne ho sempre apprezzato la sincera passione repubblicana che affondava negli anni della sua giovinezza e nella lunga militanza politica piena di entusiasmo e di qualità organizzative. E' vero che ha lasciato il partito, e fu una grave perdita. Ma lo lasciò avendo pagato responsabilità non sue e probabilmente in un desiderio di venir difeso dal partito che aveva servito lealmente per più di trent'anni. Quando lo vidi in tribuna ad un congresso del CCd i din cui ero ospite nella delegazione del Pri, gli ho detto: Ma che ci fai tu con questi. Sono stato molto contento quando è rientrato nel Pri e lo considero una risorsa. Conosco anche Guariglia da tanti anni e non ne ho mai avuto una particolare impressione. So che però si era candidato in una lista Ds due anni fa e che questo fu considerato già un primo passo per lasciare il partito che in Campania si sforzava di restare organizzato e di presentarsi con le sue liste e di eleggere uomini sotto le sue insegne. Nicola Scarsi, me ne scuso, per me è un nome senza volto e senza ricordi significativi.
Spero che Gizzi che ho avuto modo di apprezzare e anche di contestare su questo forum, ripensi alla sua decisione, se non ora, nel futuro. Anche perchè un'alleanza politica dei repubblicani, per quanto piaccia o non piaccia, non può essere la ragione di un distacco verso il partito. Io questo non lo posso accettare, perchè il nostro partito è costretto alle alleanze e da esse può sempre emanciparsi esattamente come fu con il centrosinistra dell'Ulivo, il pentapartito e la sola democrazia cristiana. Se Gizzi, come io credo, è un passionale, avrà modo di ripensare con più tranquillità a questa sua scelta.

Garibaldi
16-05-02, 12:13
Io dal partito non me ne andro' mai.
Fino a che ci sara' l'ederina repubblicana io ci saro' a testimoniare la mia fede con cocciutaggine ed abnegazione.
Non conosco questi che se ne sono andati ma io ragiono cosi': se se ne sono andati vuol dire che "non meritano" di rimanere dentro al PRI.

kid
16-05-02, 12:16
Garibaldi ma tu sei un fanatico, ma devo ammettere che mi piaci.

Garibaldi
16-05-02, 12:26
Sara' fanatismo: non so'.
So' per certo che considero un "verme" colui che "sputa" nel piatto dove ha mangiato, o perlomeno molto poco educato ed incivile.
Capisco le ragioni solo di coloro che, nella loro folle decisione, mollano la presa da piatti posate poltrone e prebende: solo allora li giustifico in una scelta che, pur non condividendola, la accetto perche' assume connotati soli ideali.

kid
16-05-02, 12:50
Questo che hai appena descritto in effetti non è fanatismo: è la tradizione dell'integrità morale dei repubblicani, che dovremmo avere tutti appreso o per lo meno valutato. Conoscendo bene e da qualche annetto la Luciana, non ti fare illusioni in proposito. Ha preferito spaccare il partito piuttosto che rispondere dei suoi comportamenti e guardacaso è recidiva, perchè fece così anche nel '93, allora con lagrime e grida. Adesso mettila così: il seggio se l'è preso e l'ultima cosa delle tante che il partito le ha dato. Se la vedrà da sè per il valore che la signora ha.

Garibaldi
16-05-02, 12:56
...

Giuseppe Gizzi
16-05-02, 13:41
Caro Calvin, grazie per le parole d'affetto ( penso immeritate visto il tono di alcuni miei interventi). L'articolo de "Il Mattino" però non è sufficientemente esaustivo. Capisco la logica delle alleanze e i vincoli che le alleanze impongono. Mi rammarico delle parole di Garibaldi, che forse non comprende il travaglio che si prova nell'effettuare una scelta di rottura dal partito e dal simbolo che amo. ( Questo vale per me come per gli altri amici salernitani che abbandonanano). Ma il dissenso sulla linea politica non è l'unica ragione di questo allontanamento. Quest'atto doloroso è la somma di comportamenti intollerabili posti in essere dalla dirigenza nazionale del Pri. Io conosco Santoro dal 1992 ( età in cui ho iniziato a masticare di politica) e lo apprezzavo molto. Le sue vicende giudiziarie dal 1992 in poi, dalle quali è fortunatamente uscito non giustificano in nessun caso la sua sistematica opera di distruzione del Pri a Salerno, prima nel 1995 con la presentazione di una lista provinciale di un movimento LA SINISTRA LIBERALE, fatta per smantellare il Pri. Poi dal 1996 in poi ha veleggiato da Forza Italia a Cossiga al CCD, ove si candidò alle europee, sempre in contrapposizione all'Edera. Tu affermi di conoscere Guariglia ( che non ti ha mai impressionato) e di non conoscere Scarsi. Dovresti però sapere che dal 1993 in poi, i suddetti hanno sorretto, nonostante l'azione di disturbo di Santoro, il Partito in maniera egregia. Sotto la loro guida il Partito a Salerno non è mai sceso, nelle varie elezioni, al di sotto del 1.5% fino ad arrivare nelle elezioni provinciali del 1999 al 3.7%. Il partito salernitano ha inoltre garantito con i diecimila e passa voti conquistati l'elezione dell'amico Ossorio alla regione. Ricordo che solo la Campania, per meglio dire Napoli e SALERNO, è riuscita ad eleggere direttamente (senza listino) un consigliere regionale per il Partito. In quell'occasione tra l'altro si rischiava grosso visto che i signori Armando Stefanelli e Carmine Bevilaqua di Caserta ( attuali membri della direzione nazionale, che tu amico Calvin penso che ben conosci), preferirono presentare la lista del partito solo alle provinciali di Caserta e non alle elezioni regionali, quasi pregiudicando la già sofferta elezione di un consigliere del Pri. Inoltre al Congresso di Bari, La Campania presentò una mozione autonomista, distinguendosi ( credo sbagliando dalla mozione di Gambi, Savoldi , Valbonesi etc). Ciò favorì la vittoria della vostra mozione con più ampio margine. In queste elezioni comunali, poi, la delega di presentazione della liste, che spetta, - a meno che nell'ultimo mese lo Statuto non è stato cambiato - alle segreterie provinciali è stata affidata al signor Santoro. Per la verità storica dei fatti, il Partito è presente da solo ad Agropoli, a Nocera Inferiore si pensava di andare in un'alleanza di centro, fino al colpo di mano del tandem Nucara- Santoro, che vista la vicenda delle firme false ha coperto di ridicolo il Partito. Se poi ci fossero stati dei casi in cui il Partito a livello locale poteva allearsi con il centrosinistra, i vertici provinciali avrebbe naturalmente chiesto una deroga agli organi nazionali. Ma sono stati scavalcati. Analogo caso, mi dicono alcuni amici napoletani è avvenuto a Napoli, ove le deleghe per la presentazione delle liste è stata data non al segretario regionale Ossorio, ma ad un altro rientrante come Roberto Minicucci. Dunque, ecco il quadro. Aggiungo che Guariglia non è stato eletto nella lista dei D.S. ma in una lista civica di centrosinistra che raggruppa più partiti. E che fino alle prossime elezioni previste per la provincia di Salerno nel 2004 e per il Comune nel 2005, i repubblicani salernitani rimangono fedeli, non con le mani in pasta come con un poco di malignità dice Garibaldi alle alleanze contratte. Un abbraccio. Giuseppe Gizzi.

kid
16-05-02, 14:55
prendo atto di quello che mi dice gizzi, confermo il dispiacere sincero per la sua scelta, e spero che si possa lavorare per un suo futuro rientro.

echiesa
16-05-02, 17:04
Quando un gruppo di Amici esce dal Partito provoca sempre tristezza ed un senso di vuoto. Vengono a mancare forze ad un corpo già indebolito di suo. Se si parla di rilancio di un Partito e si opera, a quanto leggo, per il contrario, la cosa provoca dolore e delusione.
Facciamo un'ipotesi: domani il sottoscritto esce dal Partito. Il primo che mi viene a dire che non sono Repubblicano giuro che lo strangolo. E non mi si venga a dire che non sono un fanatico dell'Edera, lo sono, sono un pasdaran, ma il cervello è il mio.
E' vero che le porte sono sempre aperte sia in entrata che in uscita, ma cavolo, a noi occorrono le porte girevoli come negli alberghi.
Mi sento molto vicino a questi Amici di Caserta, perchè so cosa significhi tenere accesa la fiamma e non farla spegnere. E' come se ti strappassero qualcosa di tuo, una parte di te stesso.
Quando la gente ti dice " ma ci siete ancora??" ( lo dicono anche a Carrara che credete, eppure siamo da tutten le parti), quando ti dicono " ormai siete in Forza Italia", " ormai siete nei D.S.", e tu ad insistere " NOI SIAMO REPUBBLICANI"STOP. Così penso sia successo a questi ed a altri AMICI, non moltissimi data l'esiguità delle forze . Altri bivaccavano in altre formazioni e quando sono rientrati vitelli grassi e onori.
Non entro nel merito di quanto accaduto per vari motivi, e credo a quanto dice Gizzi ( certo se è accaduta quella delle firme false mha,lassamo perdere, non mi si esalti il fatto che si presentano le liste)
Qui siamo a "continuano ad avere le mani in pasta" , " ladra di suffragi" ( Garibaldi, se hai votato PRI alla Europee non hai certo votato la Sbarbati, dato che nel tuo collegio manco c'era, avrai votato Repubblicano contribuendo così a far passare un rappresentante: il candidato che aiuterò alle prossime elezioni comunali mica è certo che passi, ma chiunque passerà avrò contribuito a dare una mano al mio PRI).
Apprezzo molto l'invito di calvin acchè si possa lavorare per un rientro un domani. Non dico ripensateci perchè capisco che sia inutile in questo momento.
Buona Fortuna Amici ed a presto.
Io non so nemmeno che faccie avete, se siete alti, bassi, assessori, consiglieri, attacchini, ma eravate MIEI AMICI.
Spero che quantomeno si cerchi di rimanere Amici.
saluti tristi
echiesa:fru

kid
16-05-02, 17:44
Vorrei dire agli amici che se ne vanno, a quelli che restano, a quelli che magari vorrebbero andarsene, che il partito ha avuto un trauma particolarmente grave e doloroso nella sua storia, quello della scissione di Pacciardi. Pacciardi rifiutò la scelta di centrosinistra ed uscì in rotta con la linea nazionale. Rientrò nel partito più di vent'anni dopo ed io mi ricordo la gioia di La Malfa, Giorgio, per il suo rientro e anche la gioia di Pacciardi di essere di nuovo a casa sua. Noi viviamo una storia travagliata anche perchè questo piccolo partito è fatto di caratteri, di personalità che pensano con la loro testa. Non è che arriva un ordine dall'alto e si obbedisce. Non siamo fideisti e quindi è più fiacile che si litighi, che non si condividano queste o quelle scelte della routine politica, che si arrivi anche a posizioni di urto frontale. Ci possono essere mille ragioni per cui uno preferisca andarsene a pesca per dieci anni e non voglia più saperne della politica. Ma chi è repubblicano resta repubblicano, se si avvicina ad un altro partito, se è davvero repubblicano, lo lascia e ritorna nel suo, non vive con la tessera in tasca di un altro partito. Io capisco anche chi lo voglia rifondare piuttosto il Pri, capisco che ne so, Jan Hus che va nell'Mre e ci dice ma qui c'è la vera tradizione repubblicana, anche se mi fa venire il sangue agli occhi. Avrà tempo per accorgersi, come se ne accorse Pacciardi, che non c'è una tradizione repubblicana fuori dal pri - non è riuscito Pacciardi a costruirla, figurati se ci riesce la Sbarbati - e che le posizioni politiche, che possono essere sbagliate, che possono essere dettate dalla contingenza, che possono essere riviste, non la pregiudicano. Io non ho mai creduto ad un Pri che degeneri, che cambi il suo Dna, o che si venda. Perchè conosco bene questo partito e le persone che ne fanno parte. Difficile che oggi si sia nel pri per caso, senza avere idea di cosa si tratti. Noi qui difendiamo la cultura democratica del paese, l'unica originale che c'è, fuori dal socialismo e dal cattolicesimo, liberale o meno che sia. Ce lo ripetiamo ogni giorno che ci alziamo e sappiamo valutare, Berlusconi, Fini, Bossi, gli accordi di desistenza con la Fiamma Tricolore, esattamente per quello che valgono, così come abbiamo valutato il Pds, i popolari per quello che valgono. Le sensibilità poi, sono quelle che sono e se uno decide che il conflitto di interesse ci impedisce un rapporto politico, io rispetto questa sua posizione e lavoro perchè si possa superare questo problema come si possano superare gli altri. E se non si superano ne trarremo le conseguenze. Se ne è andato ed è tornato Pacciardi. Credo che se ne possano andare e che possano tornare molti altri. E' il peso di una svolta che abbiamo assunto, legittimamente, sulle nostre spalle e di cui rispondiamo con la massima lealtà e sincerità possibile. E questo perchè tutti quelli che non se la sentono e se ne vogliono andare possano tornare domani, perchè la storia del Pri continua. E quelli che rimangano possano sentirsi rappresentati anche con le divergenze di opinioni. Io non credo che il Pri possa permettersi di perdere nessuno, ma bisogna anche avere il senso di questa appartenenza.
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valbonesi widme
17-05-02, 10:20
caro calvin,
il vero problema non è la linea politica, su quella ci si confronta ma il problema è l'alterazione della rappresentanza e la deligittimazione dei gruppi dirigenti locali attraverso il non rispetto della dialettica interna.
E' gravissimo che personaggi usciti dal partito o estrema minoranza nelle loro zone vengano investiti di un potere quasi commissariale, a discapito dei dirigenti eletti democraticamente dagli organi periferici.
Molte volte la qualità di costoro è anche di basso profilo per cui quello che prevale è un clima di rivincita personale che ha come sbocco obbligato l'uscita dal partito di coloro che si sentono delegittimati, perchè si creano partiti all'interno del partito.
<<le minoranze devono svolgere il ruolo di minoranza ovunque non si può prevaricare la realtà se non a discapito della dignità delle persone il che è intollerabile nell'orgoglio dei repubblicani, e nella cultura democratica.
E mi meraviglio molto che chi occupa incarichi di garanzia non intervenga a sentenziare queste elementari regole di convivenza democratica.
Per il resto un augurio affinchè coloro che sono usciti rientrino al più presto l'impegno che posso prendere è che ci batteremo fino in fondo perchè anche nell'ultima sezione del paese nel PRI venga ripristinata la legittimità democratica.
Se il paese diventa federalista riproporre un metodo centralistico è non solo anacronistico ma anche demenziale.
Widmer Valbonesi

kid
17-05-02, 11:25
Non ho conoscenza diretta di questi casi e non so ancora se ne hanno coloro che svolgono funzioni di garanzia. L'unico caso che è stato portato all'attenzione della direzione, Torre del Greco, non mi pare possa essere inserito fra quelli di cui Widmer parla. Comunque se tu hai più informazioni, come mi pare di capire in proposito, portale all'esame della dn o del Cn e affrontiamolo debitamente.

Österreicher
20-05-02, 19:10
Oggi si vuole un potere mite e quasi imbelle. E si ha tendenza, soprattutto da sinistra, ad indebolire il potere repressivo dello Stato. Per quanto riguarda la magistratura, invece, bisogna invece essere ancor più chiari su alcuni punti.
È certo vero che nel "momento in cui un giudice, aureolato dalla sua competenza giuridica e dal suo dovere di non guardare in faccia a nessuno, si mette ad accusare la polizia o un potente, ci sono molte persone felici". Ma l'errore non è nell'esserne felici. E non è neppure nel comportamento del giudice, se la polizia o un potente meritano d'essere accusati. L'errore è nel credere che la moralità d'un paese possa essere determinata o mantenuta dalla magistratura. Cioè nel credere che un paese possa essere democratico perché la magistratura pone un limite alle iniziative antidemocratiche e manda in galera chi non sta in riga politicamente. Questa funzione non è giudiziaria ma politica, e la funzione della magistratura non dev'essere politica. Mai. Fra l'altro perché, se il partito antidemocratico acquistasse sufficiente potere, e la magistratura non fosse allenata a non dare mai ascolto alla politica, esso la sottometterebbe a sé, piegandola ad una funzione politica in proprio favore.
Per questo si può cogliere che nell'apprezzamento dell'azione politica della magistratura c'è una forma d'immaturità psicologica. Se si vuole por fine a quella che s'è chiamata Prima Repubblica non basta sperare che altri, magari dall'alto d'un Tribunale, metta fuori gioco un'intera classe politica. Questo è da immaturi. Le rivoluzioni si fanno in prima persona, impegnandosi e rischiando. E se non si è disposti a farle, non si chiede ad altri di farle per noi. Ecco perché scrivevo "Bisogna soltanto ricordare che la storia e la politica non si fanno nelle aule giudiziarie".
I giudici devono mandare in galera i corrotti, i colpevoli di peculato e in genere le persone che commettono reati gravi. Ma che la magistratura potesse decidere, come è avvenuto una decina d'anni fa, con un semplice avviso di garanzia, se un politico potesse sì o no continuare a far politica, è stata una degenerazione. Qualcuno ricorda ancora che si parlò di un Parlamento degli inquisiti, che per altro fu poi mandato a casa? Molti politici hanno visto la loro carriera stroncata per poi essere assolti, con notevole ritardo, quando ormai molti non ricordavano neppure chi fossero stati.
Si ripete dunque: bisogna essere a favore della magistratura nella sua specifica funzione, che è quanto di più nobile e necessario ci possa essere in un paese, ma assolutamente contro ogni sua forma di supplenza politica.
Chi al contrario spera nella magistratura per tale supplenza politica merita l'accusa psicologica d'immaturità. Dimostra ignoranza storica e fa correre al paese un rischio politico di cui s'è avuto un indimenticabile esempio con i giacobini.

nuvolarossa
21-05-02, 00:20
La Repubblica Napoletana del 1799
-----------------------------------------------------------------
http://digilander.iol.it/maxico//liberte.gif
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tratto dal sito web:
http://digilander.iol.it/maxico/Catechismo_repubblicano.html

nuvolarossa
30-06-02, 16:06
«Evitare i vecchi errori»
I repubblicani allertano la maggioranza

SALERNO

Anche i gruppi della maggioranza che non hanno ottenuto spazio all'interno del consiglio hanno fatto sentire la loro voce. Il coordinatore di Gioventù Battipagliese, una delle civiche del centrodestra che non ha raggiunto il quorum, rivendica un minimo di visibilità nell'amministrazione, avendo concorso anch'essa con i suoi voti al successo di Liguori. Simile discorso per i repubblicani, che hanno diffuso un comunicato nel quale si leggeva che «la sezione di Battipaglia manifesta la sua soddisfazione per l'elezione di un sindaco della Casa delle Libertà e si attende un'opera fattiva di rilancio e risanamento. Peraltro, il Partito Repubblicano sottolinea come già nel precedente turno elettorale lo schieramento di centrodestra aveva conquistato il Comune, ma tale esperimento si era però risolto in una gestione personalistica e centralizzata. Il partito auspica, quindi, che tali errori non si ripetano per il futuro».

Giuseppe Gizzi
05-06-03, 10:05
Il seguente articolo è apparso sul Corriere del Mezzogiorno il 3 giugno 2003.

Ossorio a " Il Corriere del Mezzogiorno". Vorrei ma non posso dirmi "terzista"

Caro direttore, il <<Corriere del Mezzogiorno>>, con un'inchiesta di Nino Femiani , ha posto un problema politico di assoluta rilevanza: quello dei cosiddetti <<terzisti>>, per usare una formula coniata da Paolo Mieli. Il <<Corriere>> ha chiamato in causa molti intelletuali, fra i quali quelli dell'area politica alla quale appartengo, e ha avuto la cortesia di citare anche il mio impegno politico.
Ha posto un problema rilevante perchè intendendo per terzisti coloro i quali non riescono a sentirsi pienamente rappresentati dai due poli, si può ritenere che a questa schiera appartenga ormai una vasta parte degl italiani, non solo intelletuali e uomini politici, ma anche cittadini di ogni provenienza sociale. E' probabile che questo sia un effetto inevitabile della cultura del maggioritario e del sistema bipolare. Il rischio che si corre, infatti, è di non vedere rappresentate tutte le sensibilità politiche, come il sistema proporzionale garantiva. E'evidente, ad esempio, che un liberaldemocratico per cultura e storia come chi scrive possa avere difficoltà a identificarsi pienamente negli attuali schieramenti politici.
Ma devo dire che lo stesso accade per cattolici e socialisti. E' non è un caso, aggiungo, che nel centrosinistra i comunisti e le altre forze radicali stentino a trovare motivi per stringere un'ampia coalizione, così come nel centrodestra soffrono molti militanti della Lega e di Alleanza Nazionale e anche in quello schieramento cominciano a manifestarsi i cosiddetti mal di pancia. Tutto ciò, alla lunga, potrebbe trascinare il paese verso il baratro dell'indifferenza politica, che si tramuta in astensionismo, come accade anche in alcune democrazie avanzate. Alla fine dei conti, si rischia di essere governati da rappresentanti eletti da un'esigua minoranza: un fenomeno del genere sta attraversando perfino la democrazia bipartitica e presidenziale per eccellenza, quella americana. Si tratta allora, a mio avviso, di comprendere bene che cosa si intende per terzismo, o cosa si voglia intendere con questo neologismo. Pensare a una posizione equidistante fra i due poli è possibile solo sul piano squisitamente intelletuale ( l'aspicabile società degli apoti di Prezzolini citata da Femiani). Ma sul piano politico sarebbe un grave errore. Una formazione terzista, infatti condannerebbe una buona fetta di elettori a non essere rappresentati in Parlamento e nelle varie assemblee locali.
Terzismo ha invece un senso, un senso profondo, se si intende dire che in una coalizione ciascuno deve svolgere un ruolo chiaro e preciso, cercando di non perdere la propria identità ma, al contrario, nell'ambito di una dimensione unitaria di principi, valorizzando le singole peculiarità. Il <<metodo democratico >> cui fa riferimento l'articolo 49 della nostra Costituzione in tema di partiti politici va inteso anche come riasetto del principio pluralista. Per mio conto sono convinto, ad esempio, che il centrosinistra potrà rivincere le elezioni non solo limitandosi a confidare solo sulle evidente difficoltà altrui, ma riuscendo a valorizzare e rendere visibili tutte le sensibilità politiche e, soprattuto, quella dei democratici liberali che è decisiva per la vittoria in ogni democrazia bipolare. C'é un confine fra urto dialettico, fra diversità politica e rissosità personalistica che non bisogna mai superare. L'abilità di un dirigente politico si misura nella capacità di tenere fermo il limite del confine. Mi sembra che le ultime elezioni abbiano confermato pienamente questa analisi. Mentre nel centrodestra comincia ad aprirsi una evidente crepa fra un partito nazionalista, come AN, e uno particolarista, come la Lega, e mentre i postdemocristiani soffrono per un'eccessiva irruenza degli alleati, il centrosinistra comincia a porre le basi per un confronto sereno. Si tratta, a mio avviso, di tenere insieme l'impegno per i diritti sociali e quello per i diritti civili. Sintesi difficile ma non impossibile dalla riuscita della quale dipenderanno le sorti del nostro paese e della nostra regione.
Corriere del Mezzogiorno

la_pergola2000
07-06-03, 22:33
Caro Gizzi
ho letto da poco la notizia del PRI di Salerno e delle vicissitudini di alcuni amici che governano la città assieme ai ds.
Poi ho letto l'interventodi Calvin e Widmer.
Quello che mi stupisce innanzitutto è la situazione in cui si vengono a creare queste situazioni e il meccanismo che fa scattare la separazione.
Secondo me non sono solo calcoli di bottega, anche se in questo caso e la politica bipolare possa far pensare ciò.
Perchè allora si cerca di dare la colpa ad un Italico Santoro?
Ci si chiede allora perchè dopo le vicende giudiziarie ha fatto altre liste?
Ha forse portato transfughi del PRI all'interno di queste liste?
Mi si risponda. perchè se si dice che è stata presentata una lista contro il PRI, quindi è stata una lista chiamata Sinistra liberale, che danni ha fatto al PRI? Il PRI in quel periodo con chi era schierato? Il passaggio attraverso varie candidature ha danneggiato veramente il PRI di Salerno?
Perchè questo cahier de doleance è iniziato quando Italico Santoro è rientrato nel PRI?
Allora cosa c'è veramente sotto?
Non metto l'accento sul fatto della questione di lotta di potere, si dica chiaramente come Italico Santoro è rientrato nel PRI di Salerno e se all'interno della sezione ci siano state delle polemiche.
Si dica se i personaggi in questione si parlassero, se hanno organizzato cose in comune, se all'interno delle sezioni salernitane ci siano state delle discussioni sulle mozioni congressuali, se....se........le domande sono molte caro Gizzi, la chiarezza fa fare molte volte dei passi in avanti.
Anche i lettori delle tue note, da altre parti di Italia, potrebbero essere interessati alla chiarezza.
La tua definizione di omuncolo nei riguardi di Santoro sembra quasi dimostrare una incompatibilità di carattere , non una incompatibilità politica.
Poi, sempre per la chiarezza, sarebbe interessante sapere chi è che ha deciso la fuoriuscita e se la fuoriuscita è stata la conclusione di una discussione aperta a tutti i presenti e sarebbe anche interessante sapere se era presente anche Italico Santoro, oppure se la scissione è stata una cosa preparata sui giornali.
Il fatto di Nocera Inferiore non credo che sia la scusa probante per la fuoriuscita.
Di solito i ds un anno prima della scadenza elettorale hanno già gli organigrammi fatti, si può sapere in proposito se a Salerno sono cominciati i contatti?
Con questo intervento non voglio assolutamente offendere nessuno,tantomeno quelli che hanno quarantanni di militanza repubblicana.
Il problema con il federalismo politico aumenterebbe ancora di più, molti si sentirebbero in libera uscita e la politica locale avrebbe il sopravvento sulla politica nazionale, arrivando alla fine a diluire i principi del Pri.
cao a tutti.
Un'altra cosa, invito Gizzianon assentarsi dal sito, come hanno fatto altri amici, che hanno scelte altre strade, non capisco perchè chi sceglie altre strade diventa improvvisamente nemico, se uno si ritiene repubblicanoanche dopo, non vedo perchè non debba discutere con i vecchi amici.
Se avviene il contrario ci sono altri problemi, ma non solo quellidisolito addotti.

Giuseppe Gizzi
09-06-03, 12:11
I Fatti a cui ti riferisci, caro La pergola e dai quali, poi scaturiscono le risposte di Calvin e di Valbonesi risalgono ad un anno orsono. Recentemente ho solo postato un articolo di Peppino Ossorio, nel quale egli fa una scelta di campo chiara, a favore del centrosinistra. Per quanto riguarda la situazione di Salerno i fatti sono i seguenti. Alla vigilia del Congresso di Bari, Italico Santoro, che ricopre attualmente il ruolo di capo della segreteria politica del PRI chiese alla Direzione Nazionale di potere rientrare nel Partito. La cosa gli fu accordata senza problemi. Italico, se ben ricordi, tentò poi di intervenire al Congresso, vantandosi del fatto, che, finalmente il Pri andava sulle sue posizioni a favore del centrodestra. Intanto, egli prendeva insieme ai suoi amici, la tessera a Roma e non a Salerno. Alle elezioni amministrative dello scorso anno, in forza del ruolo ricoperto a Roma e con l'avallo di Nucara, si impedì al gruppo dirigente salernitano (Scarsi- Guariglia), di usare il simbolo e di presentarlo in alleanze diverse da quelle contratte a livello nazionale. Ricordo che gli stessi, dopo l'uscita di Santoro dal Partito nel 1993 - (e qui non riepilogherò i vari tentativi malriusciti di distruggere il Pri a Salerno tramite i vari passaggi di Santoro in Sinistra liberale, Forza Italia, UDR e infine CCD di cui divenne anche vicesegretario nazionale),- hanno salvato l'idea repubblicana a Salerno con lusinghieri risultati elettorali. Ed inoltre. Inoltre Santoro, sempre da Roma, e senza che si fosse mai celebrato un Congresso ha deciso, sempre nel maggio 2002 che il nuovo segretario provinciale del PRI dovesse essere Gaetano Lupi. Intanto, vista la situazione di delegittimazione degli organi ed il mancato rispetto di qualsiasi procedura democratica, Guariglia, Scarsi ed altri autorevoli amici hanno lasciato il Pri aderendo all'MRE. Anche io non ho rinnovato la tessera, condividendo la loro posizione sul piano locale,e infatti li appoggerò nelle prossime consultazioni provinciali pur non aderendo con tessera per scelta all'MRE. Questo perchè ritengo, e lo ritengo dal 1994- ed ero allora diciottenne- che i repubblicani, tutti i repubblicani debbano stare nel PRI. Ma un PRI che non sia subalterno a nessuno, aperto, democratico. E non un PRI che criminalizza chi non si "omogenea" nelle elezioni locali alle scelte nazionali. Questo PRI, con questa dirigenza, e non parlo di La Malfa, che pure cerca di salvagurdare spazi di autonomia politica, non lo vedo ne lo intravvedo. Fino a che non lo intravederò, preferisco fare politica repubblicana senza tessera. P.S. Spero caro la pergola di essere stato esauriente.

la_pergola2000
09-06-03, 14:22
sei stato molto esauriente.
Da quello che capisco è un problema di potere interno.
Non ti voglio tediare con fatti accaduti in altre parti d'Italia che sono di tenore opposto.
Secondo me Scarsi e Guariglia hanno troppo affrettatamente fatto la loro scelta e non l'hanno neanche presentata al consiglio nazionale o ad un organismo che potesse dirimere dette cause.
Spero di continuare a discutere con tesu problemi del repubblicanesimo e non di fatti personali locali.
apprezzo la tua non iscrizione al MRe, che da come si vede è diventata una scusa per i personalismi e per i trasfughi. l'apprezzo anche polticamente percè ti servirà per tenere aperta una parte del tuo cuore per il PRI, partito a cui hai aderito in tempi dfficili, e a cui hai riconosciuto una continuità politica anche nel cd, si è vista la cattiva figura che i Mre hanno fatto nell'ultima guerra del golfo, lasciando il sostegno alla politica atlantica e agli USA, limitandosi ad un ripiegamento su posizioni pro ONU di facciata voluta dalla maggioranza dei Ds e dell'Ulivo da una parte con lo SDi, parte della margherita e dell'Udeur dall'altra.
mentre nella politica interna propongonolo lo svuotamento della proposta del PRI sulle privatizzazioni e una adesione ad un generico Welfare senza base culturale e finanziaria.
Ora vorrei sentire cosa propongono gli Scarsi e i Guariglia sulla politica nazionale.
Credo che iscrivendosi al Mre dicano di rimanere repubblicani, ma se seguono quelle vie che ho detto sopra si allontaneranno sempre di più dalla proposta repubblicana.
sono d'accordo con Widmer, la fuoriuscita li rende si liberi, ma preda di qualsiasi sparviero che passa davanti a loro.
Sparviero per sparviero avrei preferito uno sparviero repubblicano, ancorchè si chiamasse Santoro.
Il fatto è che gli Scarsi e i Guariglia non volevano staccarsi dalla maggioranza e la scusa poteva esser anche quella.
bene hanno fatto i repubblicani di Massa che hanno combattuto per il simbolo.
Anche se la penso in maniera diversa in quanto credo che la massa anche piccola è sempre più potente della miriade di partitini.
Da quello che ho capito quindi non c'è stato un vero e proprio contatto con Santoro ,ma uno scambio di vedut eocn la segreteria nazionale.
I cosiddetti fuoriusciti hanno aspettato la preparazione delle prossime lsite per il 2004?
Non è una scusa per fuoriuscire : " chi ha tenuto il PRI fin dal '93"
appunto perchè è stato tenuto fin dal '93 che doveva essere tenuto ancora, altrimenti si vanifica quel '93.
Spero che farai leggere queste note agli SCarsi e ai Guariglia,perchè alcuni non credono a quello che dicono così potranno abbiettare meglio.
Ciao peppino.

nuvolarossa
12-06-03, 19:33
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SALERNO/Partito Repubblicano: domani la conferenza programmatica

La Consociazione di Salerno del Partito repubblicano ha indetto per domani (Sala Pollio della sede di Salerno Energia, dalle 17.30) una conferenza programmatica e organizzativa. I lavori saranno aperti dalla relazione del coordinatore della segreteria nazionale Italico Santoro, che si soffermerà ''sulla profonda crisi socio-economica nella quale è precipitata la provincia di Salerno nell'ultimo decennio''. La conclusione dei lavori sarà affidata al sottosegretario all'Ambiente, nonché segretario nazionale del Pri, Francesco Nucara.

nuvolarossa
03-09-03, 23:06
SALERNO giovedì 4 settembre
Presso la sede del Partito

"Riunione dei quadri della provincia di Salerno"

Interverrà l'on. Italico Santoro

nuvolarossa
13-10-03, 22:29
Il 18 e il 19 ottobre, a Battipaglia, si svolgerà il Congresso provinciale della Consociazione di Salerno/La relazione politica del coordinatore provinciale Gaetano Lupi

"Il Partito repubblicano offre agli alleati la propria elaborazione programmatica"

Si svolgerà il 18 e 19 ottobre c.a. presso il Circolo Culturale "Il Punto" a Battipaglia via Roma 64 il Congresso provinciale della Consociazione di Salerno.
Pubblichiamo ampi stralci della relazione politica del coordinatore provinciale Gaetano Lupi.

"Il XLII Congresso Nazionale tenuto a Bari il 26 _ 28 gennaio 2001 ha sancito per il PRI l'abbandono della coalizione di centro-sinistra e l'ingresso nella CDL.

Tale scelta, determinata da valutazioni di carattere nazionale e soprattutto internazionale, ebbe molti oppositori all'interno del partito, che tentarono invano di ostacolarla; ma oggi possiamo dire agli amici, che con determinazione perseguirono quella strada, di aver individuato la linea giusta.

La tragedia dell'11 settembre 2001 e l'inasprimento del terrorismo internazionale; la liberazione del popolo Afgano e di quello Irakeno; il tentativo di questa maggioranza di modernizzare questo paese, potenziando la sua dotazione infrastrutturale; riformando la Costituzione, la scuola, il sistema pensionistico, il codice della strada e speriamo anche il sistema giudiziario; tutto questo, e non solo, ci fa dire che i Repubblicani dovevano dare il proprio contributo a questo processo di cambiamento.

I Repubblicani non potevano rimanere in una coalizione, che vergognosamente aveva sostenuto regimi dittatoriali, che facevano della pulizia etnica il loro credo, alienandosi la stima e le simpatie di tutto il mondo civile e democratico.

Il PRI non poteva continuare ad assistere al declino di un paese, che in passato aveva contribuito a modernizzare, nel quale il blocco sociale gestito dalle forze sindacali impediva qualsiasi processo di modernizzazione.

In Provincia di Salerno l'abbandono dell'alleanza con il centro-sinistra doveva essere accolto nel PRI con entusiasmo, ma la gran parte del gruppo dirigente, troppo legato alla gestione del potere e subalterno ai partiti della coalizione di centro-sinistra, tentò di contrastare quella scelta, ritardando colpevolmente l'avvio ed il consolidamento dei rapporti con i partiti del centro-destra.

Nel turno elettorale del 2001 il PRI ebbe in Provincia un atteggiamento ondivago. Il simbolo dell'Edera sostenne la coalizione di centro-destra a Nocera Superiore; a Salerno ed a Cava de' Tirreni amici repubblicani sostennero la coalizione di centro-sinistra; ad Altavilla Silentina, si registrò il successo di una lista civica guidata da rappresentanti della CDL, tra cui l'amico Enzo Giardullo, poi nominato Vice Sindaco.

I mesi che seguirono registrarono l'adesione al Partito di numerosi amici, che con entusiasmo avevano accolto la posizione assunta con il Congresso di Bari. In quel periodo, nonostante il remare contro di parte del gruppo dirigente ancora in carica, cominciarono a sorgere nuove sezioni in Provincia di Salerno, che chiedevano con forza segnali tangibili di presa di distanza dalla coalizione di centro-sinistra e l'avvio dei rapporti con l'altro schieramento.

Grazie soprattutto all'impegno dell'amico Italico Santoro all'appuntamento elettorale del 2002, il simbolo dell'Edera fu presentato: ad Agropoli, contrassegnando una lista a sostegno di un proprio candidato a Sindaco, che ottenne un buon successo elettorale sfiorando il 3%, ma che per pochi voti mancò l'elezione del consigliere comunale; a Battipaglia all'interno di un raggruppamento con il Nuovo PSI ed il PDC denominato "Uniti per Battipaglia"; la lista sostenne vittoriosamente il candidato sindaco della CDL e ottenne una rappresentanza in consiglio comunale, mancando per una manciata di voti il secondo seggio, che avrebbe significato l'elezione dell'amico Luciano Bruno. Inoltre l'amico Costabile Maurano, alla guida di una lista civica contrassegnata dal simbolo della CDL, vinse le elezioni nel comune di Castellabate, dove come sindaco si sta facendo notare per il suo dinamismo.

Nel frattempo la fermezza con la quale la Direzione Nazionale aveva indicato anche in periferia la collaborazione con i partiti del centro-destra, costrinse molti amici ad operare una scelta. In Provincia di Salerno gran parte del gruppo dirigente, preferendo il potere, che il centro-sinistra garantiva su quasi tutto il territorio, uscì dal Partito.

Il Congresso tenuto a Fiuggi alla fine dell'ottobre 2002 confermò la linea assunta nell'anno precedente,. Il nuovo gruppo dirigente, che lentamente si andava formando in Provincia di Salerno, in quell'assise vide riconosciuto il proprio ruolo con l'elezione nel Consiglio Nazionale degli amici Pizzolla D'amato, Ferrigno, Marano.

Il turno amministrativo di quest'anno ha visto il PRI partecipare più incisivamente alla competizione elettorale ed una lista dell'Edera, organizzata dall'amico Luigi Pergamo, è stata presentata a Baronissi a sostegno del candidato sindaco della CDL. Pur ottenendo un soddisfacente suffragio, la scarsa tenuta dello schieramento di centro-destra ha complessivamente determinato una sconfitta pesante, che ha lasciato anche un lungo strascico di polemiche.

Questo nostro Congresso Provinciale viene celebrato alla vigilia di una lunga stagione elettorale, che chiamerà il corpo elettorale nel 2004 ad eleggere i propri rappresentanti nel Parlamento Europeo; a rinnovare il Consiglio Provinciale ed il suo Presidente; a rinnovare circa 60 consigli comunali ed i relativi sindaci. Nel 2005 saremo chiamati a votare per il rinnovo del Consiglio Regionale e del suo Presidente; nonché di un nutrito gruppo di comuni. Nel 2006 la coalizione della C.D.L. verificherà il consenso alla propria azione di governo con l'elezione del Parlamento nazionale, in quell'occasione si voterà per i comuni di Salerno, Cava dè Tirreni, Nocera Inferiore.

I Repubblicani salernitani hanno voluto cogliere l'occasione di un'assise così importante per porre sul tappeto una serie di riflessioni, di analisi e di proposte, per avviare con i partiti della coalizione, ma anche con quelle altre forze politiche che lo ritenessero opportuno, un confronto serrato sui problemi gravissimi e drammatici che attanagliano la ns. Provincia.

Il centro-sinistra in questi dieci anni, ha amministrato i più importanti enti della ns. Provincia con un'azione amministrativa inconcludente; finalizzata al culto della personalità di qualcuno, all'erogazione di generose prebende agli amici ed al dispensare contributi a pioggia per ottenere il consenso; incapace, inoltre, di guardare oltre il quotidiano. Questa azione amministrativa ha determinato l'attuale assetto socio-economico, che purtroppo registra dati sconfortanti e preoccupanti.

*La Provincia di Salerno, con un reddito pro capite di € 12.746,8, si colloca all'84° posto tra le province italiane, registrando una perdita di 3 posizioni negli ultimi 6 anni. Avellino, con un reddito pro capite di € 13.115,5 è posizionata all'83° posto in graduatoria, con un recupero di 3 posizioni. Inoltre va evidenziato che la ns. Provincia cresce meno rispetto alle altre province campane, in quanto registra un incremento del reddito pro capite tra il '95 ed il '01 del 28,5%, contro il 37,1% di Napoli, il 35,7% di Avellino, il 30,2% di Caserta, ed il 28,4% di Benevento, che anch'essa perde posizioni (-2) nella graduatoria. Tale risultato è negativo anche rispetto alla media di crescita registrata dal Mezzogiorno (+32,3).

Anche la tabella relativa alla crescita annuale del Pil pro capite è impietosa; infatti si passa da un +5,7% del '95 ad un +3,4% del '01, dato di per sé sconfortante, che diventa addirittura preoccupante se raffrontato al +7,6% di Avellino, al +5,9% di Caserta, al +5,7% di Napoli, al +3,9% di Benevento, al +5,5% del Mezzogiorno.

La nostra Provincia perde inoltre capacità di attrazione, perché anche gli indicatori che misurano la redditività degli investimenti dell'impresa registrano un 3,3%, rispetto al 3,6% del '97, inferiore anche al dato relativo al Mezzogiorno (3,5%).

Il settore turistico, sul quale pure si è investito copiosamente e che rappresenta una risorsa eccezionale per la ns. Provincia, è stagnante tanto che negli ultimi 4 anni si registra una crescita di presenze di appena il 2,7%, rispetto ad un +8,1% in Campania, ad un +14,7% del Mezzogiorno, ad un +14,3% dell'Italia.

Alla luce di quanto sopra i dati sull'occupazione non potevano che essere drammatici. Negli ultimi 4 anni la disoccupazione è aumentata quasi di un punto percentuale: dal 15,2% al 16,1%, mentre in Campania è scesa dal 23,4% al 21,1% ed in Italia si è passati dall'11,4% al 9%.

A tal proposito è sintomatico l'analisi contenuta nel "Rapporto sullo stato dell'economia provinciale" presentato a maggio di quest'anno dalla CCIAA di Salerno. Tale rapporto recita testualmente: "Confrontando questi dati con i livelli infrastrutturali espressi nel 1991, si nota che in Provincia di Salerno non si rilevano significative differenze rispetto all'assetto rilevato agli inizi degli anni novanta, in un contesto regionale campano che presenta indici di variazione nella dotazione media inferiori alla media nazionale, sia pur con alcune eccezioni a livello provinciale (Napoli)".

In questi anni è stato tutto un proliferare di società, che avrebbero dovuto velocizzare le procedure nelle realizzazioni di opere a sostegno dello sviluppo; purtroppo di realizzazioni se ne sono viste poche o niente, di consiglio di amministrazione per gli uomini del centro-sinistra, con relative indennità e gettoni di presenza, tantissimi. Solo la Programmazione Negoziata ha prodotto 9 S.p.A., che hanno significato 9 Presidenti, 6 Vice Presidenti, 4 Amministratori Delegati, 79 Consiglieri di Amministrazione, 24 Sindaci Effettivi, 16 Sindaci Supplenti, un Direttore.

Siamo di fronte al fallimento di questo gruppo dirigente, che vivendo sulla progettualità del passato, ha creduto e fatto credere di essere in grado di far uscire il nostro territorio da una condizione socio-economica precaria.

La coalizione di centro-destra ha il dovere prendere coscienza di questa drammatica situazione. Deve trovare la coesione per individuare gli uomini giusti, cui affidare il compito di voltare pagina, elaborando un programma, la cui realizzazione crei le condizioni per lo sviluppo della Provincia di Salerno.

*Non si può più ritardare il completamento delle infrastrutture ferme al palo. Diventa indispensabili l'individuazione di alcune opere strategiche da mettere velocemente in cantiere, al fine di superare il gap infrastrutturale, che ha frenato la crescita della nostra Provincia

Va avviato un programma per sburocratizzare le procedure per realizzare nuove iniziative. Ormai troppi soggetti sono presenti sul territorio con lo scopo di favorire lo sviluppo, ma di fatto essi creano solo confusione ed un inutile sperpero di risorse. Patti Territoriali, Contratto d'Area, Distretto Industriale, Accordi di Programma, Sportelli Unici, Consorzio ASI, e fra poco anche l'Agenzia di Marketing, danno più l'idea di una Torre di Babele, anziché di un sistema a sostegno del tessuto economico. In definitiva tutto questo ha rafforzato i potentati locali, aumentando il potere di interdizione di ciascuno, determinando una vischiosità nelle procedure che spesso ha impedito il realizzarsi di nuove iniziative.

Il PRI, recuperando metodi che appartengono al proprio patrimonio genetico, offre agli alleati il sostegno all'elaborazione delle proposte programmatiche che dovranno essere il terreno di confronto con le altre forze politiche e sociali, che dovranno essere sottoposte al giudizio dei cittadini e che sicuramente determineranno il rilancio della nostra Provincia.

Gaetano Lupi
Coordinatore Provinciale
Pri Salerno

tratto da http://www.pri.it/html/Home%20pri.html

nuvolarossa
17-10-03, 19:13
Battipaglia (SA) 18/19 ottobre 2003
Circolo Culturale "Il Punto"
Via Roma, 64

Congresso provinciale della
Consociazione di Salerno
del P.R.I.

nuvolarossa
18-10-03, 11:22
http://www.lacittadisalerno.quotidianiespresso.it/lacitta/img/testata/logo.gif
Oggi e domani a Battipaglia la convention del partito
Repubblicani, congresso e confronto con gli alleati

BATTIPAGLIA (Salerno) - Si apre questo pomeriggio, al circolo culturale ''Il Punto'' di Battipaglia, il congresso provinciale del Partito repubblicano italiano. I lavori termineranno domani, con la chiusura affidata a Italico Santoro. «Il partito ha vissuto una fase difficile - ha spiegato il coordinatore provinciale Gaetano Lupi - che ha risentito dell'abbandono della coalizione di centrosinistra e dell'ingresso nella Casa delle libertà. La scelta, determinata da valutazioni di carattere nazionale, ha avuto molti oppositori all'interno ma oggi possiamo dire di aver intrapreso la strada giusta». Il congresso dell'Edera viene celebrato alla vigilia della stagione elettorale e i repubblicani hanno inteso cogliere l'occasione per mettere sul tappeto una serie di riflessioni e proposte, «per avviare con i partiti della coalizione - ha sottolineato Lupi - un confronto serrato sui gravissimi problemi che attanagliano la nostra provincia». L'obiettivo è rappresentato dalle elezioni provinciali di primavera: «E' indispensabile - ha chiarito Lupi - giungere all'elaborazione di un programma che consenta alla coalizione di proporsi in maniera credibile ed efficace, per uscire dalla crisi profonda che ancora, nel Salernitano, registriamo». (c.l.b.) (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

Giuseppe Gizzi
18-10-03, 22:58
Sono stato oggi al congresso della consociazione di Salerno, e conto, meteo permettendo, di andarci anche domani. Cosa dire? Forse si è verificata la stessa situazione che si è verificata a Rieti: cioè eccessivo spazio agli ospiti della CDL. Ed anche, a mio avviso un eccessivo allineamento agli stessi partiti oltre ad una troppo marcata ansia da legittimazione presso gli stessi alleati della Cdl. Inoltre vi segnalo una discreta affluenza di pubblico ed il ritorno di qualche repubblicano d'antan come Ferdinando Cappuccio ed Edmondo Cuomo. Viste le forze in campo, in entrambi gli shieramenti repubblicani qui a Salerno, e cioè Pri ed Mre, credo proprio che viste le divisioni, nessuno dei due gruppi riuscirà ad ottenere un seggio provinciale.

la_pergola2000
18-10-03, 23:12
Ti ringrazio caro Gizzi delle notizie.
A proposito, quando hai dato le notizie su Scarsi e Gariglia
avevi detto che la scissione l'hanno fatta dopo che uno dei due era stato nominato presidente del consiglio comunale.
Mi confermi la notizia?

Giuseppe Gizzi
19-10-03, 08:56
No, caro La Pergola, la scissione è stata fatta nel maggio 2002, alla vigilia di un voto amministrativo. Guariglia è stato nominato presidente del consiglio comunale di Salerno solo nel febbraio di quest'anno. Per ciò che concerne la rilevanza degli schieramenti contrapposti qui a Salerno, la divisione è tale che il consigliere provinciale Maurano è con il Pri, mentre l'assessore provinciale Esposito è con il MRE. E come capirai certamente, ciò non giova a nessuno dei due gruppi. Per quanto riguarda la presidenza della Provincia, ritengo che il csn possa prevalere di nuovo. A presto.

mcandry
20-10-03, 00:59
che casino ...

Giuseppe Gizzi
21-10-03, 12:38
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Cari amici, vi segnalo i nomi del Direttivo Provinciale del Pri di Salerno eletti al congresso di Battipaglia:

Guglielmo Baldi, Luciano Bruno, Ferdinando Cappuccio, Gigi Cassandra, Giovanni Cennamo, Franco Cianfrone, Filippo Crisci, Martino Di Serio, Gianfranco Ferrigno, Luisa Fiore, Enzo Giardullo, Lamberto Lamberti, Antonio La Stella, Luigi Leo, Paolo Lorito, Giuseppe Luordo, Gaetano Lupi, Pasquale Mango, Vito Marano, Corrado Marino, Costabile Maurano, Claudia Peyrani, Francesco Plaitano, Domenico Pontecorvo, Pantaleo Ruocco, Silverio Sica, Donato Vespa.

http://www.egm.it/comuni/salernonotturno.jpg

la_pergola2000
21-10-03, 12:57
incantevole il golfo di Salerno.

Auguri di buon lavoro agli amici del nuovo direttivo provinciale.
Auguri al futuro direttivo provinciale del MRE che non tarderà a costituirsi.

G. Oberdan
21-10-03, 15:18
Auguri di buon lavoro agli amici di Salerno dai Repubblicani della Valle del Serchio!

nuvolarossa
21-10-03, 19:26
Celebrato a Battipaglia il Congresso della Consociazione di Salerno

Programma e linea alternativi al centrosinistra

Il saluto di Nucara, il dibattito, l'intervento di Italico Santoro e la mozione conclusiva

Si è svolto nei giorni 18 e 19 ottobre a Battipaglia il Congresso della Consociazione di Salerno, aperto con la relazione introduttiva, pubblicata sulla "Voce", del coordinatore Gaetano Lupi e concluso, dopo un approfondito dibattito, dal responsabile della segreteria nazionale on. Italico Santoro che ha illustrato la posizione politica nazionale del Pri.

Santoro, che ha portato ai congressisti il saluto del segretario nazionale Nucara, si è soffermato in particolare "sulla necessità di assicurare al Paese una maggioranza omogenea e compatta soprattutto nelle scelte di politica estera che sono condizionanti per la stessa libertà dei popoli" Ha concluso affrontando i temi politici relativi alla regione Campania, dove - ha detto - "l'accordo di potere tra De Mita e Bassolino sembra essere il vero collante di una maggioranza che sulle scelte per lo sviluppo e l'innovazione marcia, invece, a rilento. Queste difficoltà - ha continuato Santoro - non riguardano soltanto la Regione ma anche Salerno, dove le contraddizioni del centro-sinistra appaiono ancora più evidenti e hanno compromesso lo stesso sviluppo economico del capoluogo e della provincia".

Santoro ha concluso esprimendo la sua soddisfazione per aver ritrovato nel congresso vecchi amici ma anche per nuovi arrivi a dimostrazione del ricambio della classe dirigente già fortemente impegnata verso le scadenze elettorali della prossima primavera."

Pubblichiamo la mozione conclusiva del Congresso e l'elenco dei componenti della nuova direzione provinciale.

Mozione conclusiva:

"Il Partito Repubblicano Italiano della provincia di Salerno, riunito per celebrare il proprio Congresso, ascoltata la relazione del coordinatore provinciale Gaetano Lupi e le conclusioni dell'on. Italico Santoro, le approva.

Il Congresso del PRI salernitano si riconosce nella linea politica della Segreteria Nazionale e quindi intende operare, anche se con piena autonomia programmatica, nell'ambito della coalizione di centrodestra. In particolare ritiene che vadano valorizzati, all'interno dello schieramento, i temi sui quali il PRI si è tradizionalmente impegnato: piena solidarietà occidentale, politica di rigore finanziario e di stimolo allo sviluppo economico, difesa dello Stato laico, tutela dell'interesse nazionale, valorizzazione della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica intese quale motore indispensabile per la crescita e l'ammodernamento dell'apparato produttivo.

Pertanto il PRI salernitano accorda pieno sostegno alla battaglia che su questi temi conduce la Direzione Nazionale, anche attraverso "La Voce Repubblicana" la cui diffusione si impegna a sostenere e che rappresenta una tappa fondamentale nel processo di rilancio del PRI.

Passando ad un esame della situazione regionale e provinciale esprime un giudizio fortemente critico nei confronti delle amministrazioni di centrosinistra e ritiene che esse abbiano esaurito da tempo la loro capacità produttiva ed operativa.

Sottolinea al riguardo come tutti i dati indichino un progressivo regredire sia della Campania nell'ambito del paese sia della provincia di Salerno nell'ambito della regione.

Ritiene pertanto che sia necessaria una vera e propria inversione di tendenza, che deve essere attivata da una radicale modifica della guida politica delle istituzioni regionale e provinciale.

Il PRI salernitano, muovendo da una solida base programmatica, si appresta pertanto ad affrontare le prossime elezioni provinciali da una posizione alternativa al centrosinistra, affidando alla direzione eletta dal Congresso la individuazione dei modi più opportuni e politicamente più validi perché tale posizione abbia successo."
---------------------------------------------------------
La direzione provinciale:

Balbi Guglielmo
Bruno Luciano
Cappuccio Fernando
Cassandra Gigi
Cennamo Giovanni
Cianfrone Franco
Crisci Filippo
D'Amato Anna Maria
Di Serio Martino
Ferrigno Gianfranco
Fiengo Gennaro
Fiore Luisa
Giardullo Enzo
Lamberti Lamberto
La Stella Antonio
Leo Luigi
Lorito Paolo
Luordo Giuseppe
Lupi Gaetano
Mango Pasquale
Marano Vito
Marino Corrado
Maurano Costabile
Pastorino Lucio
Pergamo Luigi
Peyrani Claudia
Plaitano Francesco
Pontecorvo Domenico
Ruocco Pantaleo
Sica Silverio
Vespa Donato

nuvolarossa
12-11-03, 15:04
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI376.gif Eletto l'esecutivo provinciale del partito
I quadri Repubblicani

SALERNO - Eletto, alla presenza del vice segretario nazionale Italico Santoro, l'esecutivo provinciale e i nuovi quadri dirigenziali del Partito Repubblicano.
Il segretario provinciale Gaetano Lupi sarà affiancato da Gianluigi Cassandra (vice segretario), Paolo Lorito (tesoriere), Guglielmo Balbi, Fernando Cappuccio, Anna Maria D'Amato, Gianfranco Ferrigno, Luisa Fiore, Antonio La Stella, Pasquale Mango, Corrado Marino, Luigi Pergamo e Silverio Sica. Eletto anche il Collegio dei probiviri, composto da Donato Vespa (presidente), Martino Di Serio e Vito Marano. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
31-01-04, 12:58
Risanamento ambientale Le accuse del Pri a Sarno

SARNO (Salerno? - Con un manifesto il Pri accusa il Comune di essersi lasciata sfuggire alcuni finanziamenti per il risanamento ambientale. (www.nuvolarossa.org)

PRI@FGR
02-02-04, 19:41
Caro Giuseppe Gizzi, alcuni amici mi dicono che il P.R.I a Napoli starebbe facendo un grande lavoro per la preparazione della lista alle Provinciali.

Ti chiedo,sperando di non essere indelicato, una tua previsione sul risultato che il P.R.I potrebbe raggiungere nella migliore delle ipotesi alle elezioni Provinciali di Napoli.

Ti ringrazio anticipatamente per la tua eventuale disponibilita' a soddisfare questa mia curiosita';)

Giuseppe Gizzi
03-02-04, 09:01
Caro Pri@fgr, grazie per la fiducia e per il garbo. Certo, come avrai letto nei trehad precedenti, io sono fuori dal partito e schierato con il gruppo di Giuseppe Ossorio a Napoli e di Antonio Guariglia a Salerno, e quindi non so quanto potrò aiutarti, vista la mia collocazione. So che a Napoli, come pure a Salerno, ci saranno una lista del Pri nel centrodestra, e una repubblicana nel centrosinistra, anche qui ispirate dai suddetti Ossorio e Guariglia. Non voglio tediarti sui motivi che hanno condotto a tutto ciò. D'altronde sia in questa discussione, sia nell'altra "Repubblicani in Campania", ne spiego le ragioni e le motivazioni. Per quanto concerne la lista, ho partecipato ad una riunione dei repubblicani del centrosinistra organizzata da Ossorio, una decina di giorni orsono, e posso dirti che eccezzion fatta per Alfredo Arpaia e Salvatore Buonincontro che hanno deciso di rimanere nel PRI, vi erano tutti gli esponenti storici dell'Edera napoletana: il consigliere provinciale Alfano, l'assessore comunale di Napoli Ponticelli, il consigliere comunale di Napoli Assumma, l'avv.Antonio Maione, il prof. Elio Notarbartolo, il dr. Pino De Angelis, il giovane Pietro Storia e dalla provincia nomi come: Felice Califano e Franco Marzano di Caivano, Franco Amodio di Castellammare di Stabia, Giuseppe Cuccurese di Agragola, Donato Iaccarino della Penisola Sorrentina ed altri. So, però, di per certo, che il Pri a Napoli ha aggregato un nucleo consistente di ex-liberali come Scalfati, D'Avino, Scaraggi, Spina ed altri. Quindi non so poi quanto ciò possa "pesare" sul piano elettorale. Un dato è certo. Se i repubblicani in Campania sono divisi e si presentano con liste separate, la colpa non è nè di Ossorio, nè di Guariglia. Con questa Cdl, che qui è il nulla non era possibile allearsi. Il partito ha deciso in certi casi di farci uscire, in altri di cacciarci. Vedremo se il gioco è valso la candela. Ciao con affetto PRI@fgr

FRANCO (POL)
03-02-04, 10:06
come una risorsa importante del pri, soprattutto durante questo difficile decennio, venga accantonata nel nome di una uniformità di collocazione politica che non tiene conto della realtà locale e dei meriti conquistati sul campo.

Giuseppe Gizzi
03-02-04, 11:50
Grazie caro amico Franco della comprensione e della solidarietà. Sul piano politico, il Pri nazionale ha deciso di dare pieno mandato al pasdaran dell'alleanza a tutti i costi con la Cdl, Italico Santoro. A giugno ne vedremo gli esiti.

PRI@FGR
03-02-04, 12:07
Originally posted by Giuseppe Gizzi
Grazie caro amico Franco della comprensione e della solidarietà. Sul piano politico, il Pri nazionale ha deciso di dare pieno mandato al pasdaran dell'alleanza a tutti i costi con la Cdl, Italico Santoro. A giugno ne vedremo gli esiti. Il Partito Nazionale purtroppo non aveva scelta, infatti ha soprasseduto alla presentazione della lista alle Comunali 2001 (I Repubblicani) marchio utilizzato anche in altre competizioni successive.
Il Sign.Ossorio ha avuto la possibilita' di scegliere ed ha scelto leggittimamente, se fosse rimasto nel P.R.I so per certo, sarebbe rimasto lui il leader del P.R.I a Napoli e non le New Entry ;)

Occore essere onesti nel valutare complessivamente la situazione,si e' trattato di leggittima scelta, tuttavia meglio con De Mita che con la Sbarbati :D

Mi auguro vivamente che a Giugno risulti eletto un Consigliere per il P.R.I e uno o due per I Repubblicani :p

Giuseppe Gizzi
03-02-04, 13:53
Scusami, ma Ossorio non si è voluto piegare all'imposizione di alleanza a tutti i costi con la CDL, che da Roma veniva ordinata. E poi cosa c'entrano De Mita e la Sbarbati, non lo ho capito. Semmai la scelta è stata: meglio con la Jervolino e Bassolino e non con Martusciello e Michele Florino.

nuvolarossa
03-02-04, 14:22
Contestata la scelta del candidato con un sondaggio

Provincia, ultimatum dell'Edera «Urge un chiarimento nella Cdl»

SALERNO - Delegare la scelta del candidato alla presidenza della Provincia per la Casa delle libertà «non mi sembra un metodo corretto e democratico». Questo «proprio perché una coalizione deve essere costruita con il contributo e il consenso di tutti e, soprattutto, non intorno all'uomo che la dovrebbe guidare nella competizione elettorale». La pensa così Gaetano Lupi, segretario provinciale del Partito repubblicano, che in proposito ha inviato una lettera ai responsabili provinciali di Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc e Nuovi Psi. Un'opinione, quella di Lupi, che somiglia tanto a un ultimatum. Non a caso, secondo il responsabile del Pri «urge un chiarimento e un'inversione di rotta, altrimenti sarà difficile garantire un appoggio convinto ed efficace, diffuso sul territorio, alle vostre scelte». Quella della scelta del candidato attraverso un sondaggio, a Lupi «sembra un tentativo estemporaneo di tentare di risolvere i problemi, ma soprattutto si tralascia ancora una volta il tema principale che dovrebbe contrassegnare il nostro impegno politico: la costruzione di un'ampia coalizione che, forte di una solida base programmatica, sia capace di apparire una concreta alternativa all'attuale gruppo dirigente dei centro-sinistra». I repubblicani, insomma, chiedono un confronto, ricordando che la Cdl non è «appannaggio di soli tre partiti».

mcandry
03-02-04, 15:16
Originally posted by Giuseppe Gizzi
Scusami, ma Ossorio non si è voluto piegare all'imposizione di alleanza a tutti i costi con la CDL, che da Roma veniva ordinata. E poi cosa c'entrano De Mita e la Sbarbati, non lo ho capito. Semmai la scelta è stata: meglio con la Jervolino e Bassolino e non con Martusciello e Michele Florino.
giuseppe, sai benissimo la stima per la tua posizione e per quella di ossorio, ma non riesco a capire se fate parte dell'mre oppure no...

Lincoln (POL)
03-02-04, 15:18
Originally posted by Giuseppe Gizzi
Grazie caro amico Franco della comprensione e della solidarietà. Sul piano politico, il Pri nazionale ha deciso di dare pieno mandato al pasdaran dell'alleanza a tutti i costi con la Cdl, Italico Santoro. A giugno ne vedremo gli esiti.
Sono esiti che non ti riguardano dal momento che tu sei fuori dal Partito.
A Franco, dico che ammesso e non concesso che sia stato uno sbaglio quello commesso dai repubblicani campani su indicazione di Santoro di uniformare (brutta parola)le alleanze locali a quelle nazionali,questo non giustifica nè Ossorio, nè Guariglia nè nessun altro per la loro scelta di non rispettare le decisioni legittimamente assunte dal Partito nè tantomeno per quella di abbandonarlo . Risulta quindi loro - casomai - la responsabilità di aver diviso i repubblicani. Ad ogni modo, i repubblicani in Campania come in qualsiasi altra parte d'Italia, sono dove si trova il loro simbolo. All'amico Gizzi auguriamo buon viaggio per una destinazione che già conosciamo.

mcandry
03-02-04, 15:26
caro lincoln non sono per niente daccordo con i tuoi toni...

Giuseppe Gizzi
03-02-04, 15:38
Non ho intenzione di replicare ad atteggiamenti cialtroni come quelli di Lincoln. Da oggi in poi si chiude la mia esperienza come partecipante attivo di questo Forum. Se questi sono i toni altro che laicità, che si predica molto ma si applica poco. Comunque grazie a Mcandry per la sua difesa delle mie opinioni.

PRI@FGR
03-02-04, 17:32
Originally posted by Giuseppe Gizzi
Scusami, ma Ossorio non si è voluto piegare all'imposizione di alleanza a tutti i costi con la CDL, che da Roma veniva ordinata. E poi cosa c'entrano De Mita e la Sbarbati, non lo ho capito. Semmai la scelta è stata: meglio con la Jervolino e Bassolino e non con Martusciello e Michele Florino.
Ribadisco quanto detto prima: Ossorio ha fatto una leggittima scelta (restare nei governi locali con l'Ulivo ed uscire dal P.R.I) ;)

Cosa centra De Mita lo capirete presto. ;)

mcandry
03-02-04, 18:29
Originally posted by Giuseppe Gizzi
Comunque grazie a Mcandry per la sua difesa delle mie opinioni. ci mancherebbe... ma mi devi un risposta non ti pare? :)

Lincoln (POL)
03-02-04, 20:49
Qui non è in discussione se la decisione presa da Ossorio,Gizzi ed altri di uscire dal PRI sia legittima o meno.Tutte le decisioni lo sono.L'atteggiamento cialtronesco caro Gizzi,è quello di chi tradisce ed abbandona il Partito e pretende poi di venirci a fare la morale.Ragion per cui ,ribadisco parola per parola ciò che ho scritto nel mio precedente post.Gizzi se ne ha a male e cessa di discutere?Pazienza.

Lincoln (POL)
03-02-04, 21:58
Originally posted by mcandry
caro lincoln non sono per niente daccordo con i tuoi toni...
Mi dispiace e ti chiedo scusa se ho urtato la tua sensibilità, ma a me , abbi pazienza, è parso il tono giusto. Anzi, col senno del poi, visto l'insulto ricevuto, ti dico che ne avrei dovuto usare un altro, ben più duro.......

la_pergola2000
03-02-04, 22:44
lascia stare Peppeniello nostro.
sono due anni che Gizzi dialoga con noi, anche se non condivide appieno la posizione attuale del PRI è sempre un repubblicano, amareggiato come noi di questo dualismo o mattarellum che porta a dividerci.
Non sono uomini quelli che cedono alla divisione per legge, esistono dei cittadini italiani di tutti i partiti che una volta cambiato schieramento si dimenticano delle amicizie.
Potremo addentrarci sul significato di amicizia e sul perchè si preferiscano perdere amicizie pur di rimanere in alcuni posti.
Non sono convinto che il modo con cui Ossorio ha gestito le passate elezioni sia limpido, anche perchè non c'era una divisione sullo schieramento, anzi.
Però se vogliamo addentrarci sulla divisione è meglio che Ossorio si esprima e che finisca questa farsa, il fatto stesso di non scegliere fino all'ultimo, la dice lunga sulla posizione politica di questi repubblicani.
Si può dire subito se non si condivide la linea politica, si può dire subito se si vuol rimanere nell'alleanza bassoliniana, si può dire subito a testa alta agli attuali alleati bassoliniani che si continua l'alleanza fino alla scadenza del mandato e poi nisba.
Sono tante le soluzioni quella scelta da Ossorio non è quella più limpida, bisogna essere leali, ancor prima della scelta di campo, tutto sarà più chiaro e più pulito.
Ora con queste notizie chi mi vieta di pensare male, non conosco i personaggi, ma dal loro comportamento vedo che è simile a tanti politici che si trovano nelle stesse condizioni in tante altre parti d'Italia.

Giuseppe Gizzi
03-02-04, 23:40
Ringrazio gli amici Mcandry e Lapergola che hanno capito la mia posizione. A Lincoln dico che se qualcuno "mi manda a fare un viaggio" gli rispondo per le rime. E poi non mi sono mai sognato di fare la morale a nessuno: chiedere ai vari La Pergola, Calvin, Mcandry, Oberdan, Nuvola e gli altri per conferma. Sei tu caro Lincoln, che non solo in questo ragionamento ma anche in altri trehad hai gia usato atteggiamenti tracotanti ( oggi per la verità hai avuto un atteggiamento cialtrone). D'altronde non siamo all'esaltazione del pensiero unico e faresti meglio a usare un altro pseudo nome, visto che Lincoln poco ti si addice, attestato il tuo becero integralismo. Se vuoi la verità mi sento sempre più repubblicano io di un Italico Santoro, perchè io ci sono stato negli anni più difficili, mentre l'attuale vicesegretario si faceva il giro delle sette chiese tra svariati partiti e movimenti.

mcandry
03-02-04, 23:52
Originally posted by Giuseppe Gizzi
Se vuoi la verità mi sento sempre più repubblicano io di un Italico Santoro, perchè io ci sono stato negli anni più difficili, mentre l'attuale vicesegretario si faceva il giro delle sette chiese tra svariati partiti e movimenti.
:)

echiesa
03-02-04, 23:52
Originally posted by Lincoln
Qui non è in discussione se la decisione presa da Ossorio,Gizzi ed altri di uscire dal PRI sia legittima o meno.Tutte le decisioni lo sono.L'atteggiamento cialtronesco caro Gizzi,è quello di chi tradisce ed abbandona il Partito e pretende poi di venirci a fare la morale.Ragion per cui ,ribadisco parola per parola ciò che ho scritto nel mio precedente post.Gizzi se ne ha a male e cessa di discutere?Pazienza.
Senti un pò una cosuccia: vabbè che ormai nel PRI ci sono più quelli di An che repubblicani, e qui si potrebbe discutere sul repubblicanesimo dell'attuale PRI, il Sig. Santoro, quando eravamo a difendere la casuccia andava in giro per il salernitano ad invitare a votare CCD contro il PRI. QUindi non veniamo fuori con le morali che non mi sanno di un cavolo nulla. Buona fortuna al PRI ed arrivederci
saluti
echiesa:fru

Non osare mai, ma ti dico mai dire che non sono Repubblicano, ovunque dovessi andare semmai andrò: IO POSSO GIUDICARE, PER STORIA MIA E FAMILIARE, ALTRI NON SO

mcandry
04-02-04, 00:03
ecco fatto, avete fatto arrabbiare echiesa...

comunque a parte scherzi, non si può superficialmente deliberare sul repubblicanesimo degli altri...

Lincoln (POL)
04-02-04, 00:34
A Gizzi,non mi interessa rispondere.Che vada a fare il "repubblicano"con la Sbarbati o direttamente nei DS.Sinceramente non mi interessa.
A Chiesa,dico che io difendo il mio Partito(non Santoro che in questa discussione non c'entra nulla) ed ho tutto il diritto di farlo e ribadisco che il PRI, è l'unica casa politica dei repubblicani.Se tu hai dei problemi a riconoscerti come tale nel PRI,è un problema tuo,non hai che da trarne le conseguenze e metterti in viaggio anche tu(insieme a Gizzi magari) senza alcuna necessità di usare toni saccenti che oltre tutto sono ben lungi dall'impressionarmi.Io milito nel PRI(in questa casuccia come dici tu) con convinzione e(pur considerando legittime e rispettando tutte le scelte) sono pronto a difenderla questa casuccia-ANCHE PERCHE' E' l'UNICA CHE ABBIAMO- contro chiunque si permette di denigrarla dopo magari averla abbandonata.Tu nel PRI ci stai senza convinzione alcuna(lo ammetti apertamente) e te ne fai pure vanto e non perdi occasione nei tuoi post per metterlo in cattiva luce.Evidentemente abbiamo uno stile diverso ed un diverso modo di concepire la militanza repubblicana.Va bene,nulla di male,ma non metterti a dare lezione di coerenza repubblicana.Non a me almeno.Te lo dico affettuosamente,ma non mi pare stando a quel che scrivi,che il tuo pulpito sia dei più credibili.....
Scusami per l'eccessiva(forse)vis polemica,ma io ci tengo davvero al Partito Repubblicano e nel difenderlo,posso incorrere in un eccesso di legittima difesa.Se è stato così anche in questo caso ti chiedo scusa.

echiesa
04-02-04, 00:41
Si, forse ho esagerato pure io, ma quando leggo che "cessa di discutere, pazienza", e no, caro mc, perdo il lume. Con questo simpatico atteggiamento stanno facendo uscire i repubblicani dal PRI Questa è la strategia??? Prego, si accomodino. Facciano pure. Avremo per delegati al Congresso quelli che scambiano lamalfino per Ugo La Malfa, non ci sono problemi. Avremo quelli di AN e non più i Repubblicani, vogliono così??? Ottimo. Se è questa la strada del PRI non è la mia. Vogliono i Repubblicani Influenti che dicono di non votare il candidato del PRI alle elezioni in Lombardia ma quello del Polo e dopo due anni fanno i senatori??? Se li tengano stretti.Perdiamo i Repubblicani,ma chi se ne frega???
L'unica cosa che so è che IO SONO REPUBBLICANO, su questo non ci piove e non ci pioverà mai. Giri con CCD, Forza Italia, An, Ds, et similia non ne ho mai fatto. Piena solidarietà a Gizzi ed agli Amici della Campania che quando c'era da salvare il salvabile hanno fatto tanto. Si vede che non sono più utili. Carini gli auspici De Miteschi, proprio da repubblicani, niente che dire.
saluti
echiesa:fru

echiesa
04-02-04, 01:01
Originally posted by Lincoln
A Gizzi,non mi interessa rispondere.Che vada a fare il "repubblicano"con la Sbarbati o direttamente nei DS.Sinceramente non mi interessa.
A Chiesa,dico che io difendo il mio Partito(non Santoro che in questa discussione non c'entra nulla) ed ho tutto il diritto di farlo e ribadisco che il PRI, è l'unica casa politica dei repubblicani.Se tu hai dei problemi a riconoscerti come tale nel PRI,è un problema tuo,non hai che da trarne le conseguenze e metterti in viaggio anche tu(insieme a Gizzi magari) senza alcuna necessità di usare toni saccenti che oltre tutto sono ben lungi dall'impressionarmi.Io milito nel PRI(in questa casuccia come dici tu) con convinzione e(pur considerando legittime e rispettando tutte le scelte) sono pronto a difenderla questa casuccia-ANCHE PERCHE' E' l'UNICA CHE ABBIAMO- contro chiunque si permette di denigrarla dopo magari averla abbandonata.Tu nel PRI ci stai senza convinzione alcuna(lo ammetti apertamente) e te ne fai pure vanto e non perdi occasione nei tuoi post per metterlo in cattiva luce.Evidentemente abbiamo uno stile diverso ed un diverso modo di concepire la militanza repubblicana.Va bene,nulla di male,ma non metterti a dare lezione di coerenza repubblicana.Non a me almeno.Te lo dico affettuosamente,ma non mi pare stando a quel che scrivi,che il tuo pulpito sia dei più credibili.....
Scusami per l'eccessiva(forse)vis polemica,ma io ci tengo davvero al Partito Repubblicano e nel difenderlo,posso incorrere in un eccesso di legittima difesa.Se è stato così anche in questo caso ti chiedo scusa. Si vede da quanto scrivi he fra te e l'essere Repubblicano ce n'è tanta ma tanta di strada. Io non metto in cattiva luce nulla, dico solo le cose che non vanno e stop. le metto in luce, critico quanto non va e che porterà il PRI a non essere più il partto dei Repubblicani. Tu te ne fotti e segui una strada qualunque essa sia, anche se questa porterà a che nel Partito non ci saranno più i Repubblicani. E' questo che si vuole??? Ok , fate vobis.Io non ho pulpiti , ne ci tengo ad averli, tu si.E che io abbia perso la convinzione bhè, guarda che è grave, dato che dal 1978 apochi mesi fa io ho vissuto quasi ogni giorno della mia vita operando per il Partito.Ma che cavolo vuoi insegnarmi???Io non pretendo di insegrare nulla, tu ti arroghi cose di cui manco sai di che si tratta.
Non mi faccio vanto di non avere convinzione, metto in vista la voce di tantri come me che non ci si trovano più. E' grave manifestare le proprie opinioni?? Così grave?? Bene, sempre meglio.
saluti
echiesa:fru

mcandry
04-02-04, 01:18
Originally posted by echiesa
Si, forse ho esagerato pure io, ma quando leggo che "cessa di discutere, pazienza", e no, caro mc, perdo il lume. e che te la prendi con me? io fino ad oggi sono stato uno dei pochi della minoranza che quotidianamente ha fatto presente la nostra linea su ogni cosa...

Lincoln (POL)
04-02-04, 01:22
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Caro Pergola,
Non ho ben capito come mai il tuo ultimo post è indirizzato a me dal momento che il suo contenuto è interamente dedicato a contestare politicamente il recente percorso politico di Ossorio e compagnia.Ad ogni modo,tranquillizzati,non mi sogno nemmeno di toccare il tuo Peppiniello,gli ho pure augurato buon viaggio e lui-chissa perchè-mi ha risposto dandomi del cialtrone.Forse non è contento di mettersi in viaggio,ma credo che nessuno lo abbia costretto.Io no di sicuro.E' venuto a parlar male del PRI,ci ha detto che lavorerà al di fuori e contro il nostro Partito nelle prossime consultazioni elettorali, e ci ha fatto capire( nemmeno troppo velatamente )che si augura per noi, una batosta elettorale.Cosa si aspettava?Che lo applaudissi e gli dicessi bravo?Va beh,passando a parlare di cose un pò più serie lascia che ti dica una cosa;i repubblicani,non stanno insieme o si dividono perchè c'è questa o quella legge elettorale.Le ragioni politiche per le quali si è repubblicani e si milita in questo Partito,sono ben più profonde e-consentimi questo termine-nobili.Ma questo tu lo sai meglio di me.
Un saluto.

Lincoln (POL)
04-02-04, 01:54
Leggo nel tuo ultimo post che,con la tua dichiarata modestia,sei giunto nientepopodimeno alla conclusione che il PRI non sarà più il Partito dei repubblicani e che,nel Partito(pieno ormai di ex di AN)i repubblicani(veri)sono ormai ridotti al lumicino e destinati presto all'estinzione.Niente male davvero per uno che dichiara di non voler insegnare agli altri come essere repubblicani e di non voler salire sul pulpito!Di questo passo,non ti resta che fare un ultimo sforzo e venirci a dire che,nel panorama politico italiano,i repubblicani possono essere dapertutto tranne che nel PRI e che magari il certificato di autenticità dovra essere dato a quelli finiti nei DS.Che ne dici invece di farmi contento scrivendo (ogni tanto per carità) un post nel quale dichiari il tuo apprezzamento per il partito del quale fai parte per una presa di posizione che questo assume o per una sua dichiarazione ?Ci dovrà pur essere qualcosa che ti piace del nostro PRI.Come vedi mi accontento di poco.Dai scherzo,tanto lo so che dietro le tue reiterate "minacce"di sbattere la porta ed andartene c'è solo una gran voglia di rimanere con noi in questo piccolo,povero ma glorioso pri.
Cari Saluti

Giuseppe Gizzi
04-02-04, 09:38
In primis, mi riprometto di non alzare più i toni.

Dico a Lincoln solo una cosa: io non mi sono mai permesso di denigrare il Pri. Di criticarlo certo, e continuerò a farlo, e ne ho anche pienamente diritto. Gli voglio solo ricordare che quando avevo 18 anni, nel 1994, in una drammatica campagna per le elezioni europee, venne a Salerno Giorgio La Malfa. I pasdaran repubblicani del 2004 a Salerno, allora erano tutti scappati e denigravano loro sì ( i Santoro, i Gaetano Lupi o i Ferdinando Cappuccio) il nostro segretario nazionale. Santoro a quei tempi arrivò a confidare ad un amico a me carissimo che "avrebbe fatto arrestare" Giorgio La Malfa. In quella riunione non eravamo più di 30 persone tra cui Antonio Guariglia, Nicola Scarsi, Vito Marano e me medesimo. Ti dico che quello sparuto nucleo salvò il partito a Salerno. Se oggi, tu puoi ergerti a censore del repubblicanesimo altrui lo puoi fare anche (per una piccola parte si intende) al sacrificio del sottoscritto. Allora a chi mi chiedeva per quale partito fossi iscritto, rispondevo: il Pri. Ed erano subito sbeffeggiamenti e frasi del tipo, ma il Pri non esiste più, etc. Quando tu scrivi dunque, "Santoro ha la maggioranza nel Pri in Campania", sappi che quella maggioranza c'è l'ha perchè, con l'avallo di Nucara e La Malfa, ha costretto chi aveva salvato il PRI in Campania ad uscire. Perchè, se mi consenti, non si possono prendere ordini sulle alleanze e sulla linea politica, da chi dal 1994 al 2001 ha rinnegato la sua appartenenza politica e anzi ha lavorato per distruggere la "casuccia" repubblicana.

Lincoln (POL)
04-02-04, 12:00
Chiariamo una cosa.
Siamo in una democrazia(fino a prova contraria)ed in un partito politico non ci si sta per forza o perchè ce lo ha ordinato il medico.Ne consegue che ciascuno di noi che milita nel PRI, è non libero ma liberissimo di andarsena dal Partito se e quando lo ritiene opportuno.Nessuno è trattenuto con la forza.Sarebbe auspicabile però,che chi compie questa legittimissima scelta lo faccia con dignità,con il coraggio delle proprie opinioni,senza vittimismo e senza atteggiarsi a "martire".Ciò richiede un certo stile ed una certa onestà intellettuale ma tant'è.....Possibilmente,dovrebbe anche astenersi-quando si rivolge a coloro che repubblicani intendono restare-dal dare lezioni di coerenza repubblicana perchè ciò oltre che sgradevole risulta alquanto patetico.Lo dico a tutti e a nessuno in particolare in primis lo ricordo a me stesso a futura memoria se un giorno......
Tra l'altro(come non dico sempre ma spesso avviene)questi atteggiamenti nascondono le vere ragioni dell'abbandono che sono in realtà,assai più prosaiche.Legittime e comprensibili anche queste per carità(siamo tutti uomini di mondo)ma insomma.....
L'identità repubblicana caro Chiesa(non mi riferisco personalmente a te anzi sono certo che tu me lo insegni) non è una categoria trascendentale dello spirito ma è una categoria della politica.Per questo esiste il Partito Repubblicano chè altrimenti non avrebbe senso.E la politica è una cosa seria.Sei repubblicano,se condividi quel patrimonio di idee,di valori e di scelte storicamente fondanti che sono proprie della tradizione dei repubblicani italiani e che vivono non so se altrove,ma di sicuro nell'azione del PRI(che è ,piaccia o non piaccia ,l'unica casa politica dei repubblicani) ieri come oggi.Se così non è,puoì anche dichiararti repubblicano tutti i santi giorni ma non lo sei.Per essere più chiari,io sono arci convinto che si possa essere autenticamente e genuinamente repubblicani anche stando fuori dal PRI.Mi risulta difficile però credere che lo si possa essere in contrapposizione al Partito Repubblicano o peggio ancora militando in altri Partiti quali ad esempio i DS.Se stai in quel partito,puoi essere tutta una serie di cose(post-comunista,ancora comunista,democratico ulivista,socialista e quant'altro)ma di sicuro non sei repubblicano a meno che tu non abbia preso un abbaglio grande quanto una casa.E non ci sono se o ma che tengono.

Lincoln (POL)
04-02-04, 12:47
Accolgo il tuo invito ad abbassare i toni e mettiamo pure una pietra sopra il nostro recente diverbio.
Forse non mi sono spiegato bene ma non era e non è mia intenzione giudicare le vicende del Partito in Campania che nemmeno conosco nè tantomeno sminuire o mettere in dubbio il "sacrificio"(per usare un tuo termine)tuo o degli altri che nei duri anni 90 avete(stando a quel che affermi)tenuto in piedi la baracca.
Non è questo il punto.O non mi sono spiegato bene io o tu hai fatto finta di non capire.Ciò che trovo inaccettabile ed ingiustificabile sotto tutti i punti di vista è la vostra decisione di non rispettare le legittime decisioni assunte dalla maggioranza(che tu stesso riconosci come tale)del Partito,abbandonandolo e promuovendo una scissione.Non rigirare la frittata dicendo che siete stati cacciati perchè non mi risulta che siate stati espulsi.Se è così,dimostramelo e ne riparliamo.Questa vostra decisione,è di per se un atto di ostilità verso il PRI e voglio proprio vedere come farai a non denigrare il pri ponendoti nella imminente campagna elettorale in contrapposizione ad esso.Non ci prendiamo in giro.Ca nisciuno è fesso come dicono dalle tue parti.La tua non è una critica alle decisioni assunte dal Partito.E' ben altro.Fattelo spiegare da Valbonesi cosa significa criticare le decisioni della maggioranza rimanendo però lealmente nel Partito.Vuoi forse negare che la vostra destinazione presto o tardi è quella di andare nei DS magari parcheggiando nel frattempo nell'MRE?Mi risulta che alcuni di voi si siano(politicamente beninteso) già sistemati.Tu non lo so,ma ho notato che alla precisa domanda di Mc Candry hai accuratamente evitato di rispondere.La tua chiosa finale consentimelo è un pò curiosa.Ammesso come dici tu che Santoro ed altri abbiano cercato di distruggere il Pri in Campania anni fa(può anche darsi non lo so)questa non mi sembra una buona ragione(nè una buona scusa) perchè tu e i tuoi amici cerchiate di fare altrettanto adesso.Ad ogni modo, come non ci è riuscito(se così è stato )Santoro,non ci riuscirete voi oggi.Detto ciò caro Gizzi,nulla di personale,le tue scelte sono il primo a rispettarle,ma sappi che,da un punto di vista politico ,mi troverai sempre pronto(nel mio piccolo naturalmente) a difendere il Partito del quale con convinzione faccio parte.
Cordiali Saluti

Giuseppe Gizzi
04-02-04, 16:48
Devo dare alcune risposte, spero esaustive a Lincoln e a Mcandry:
1) Sono uscito dal Pri nel 2002, per spirito di solidarietà nei confronti degli amici salernitani( Antonio Guariglia in primis). Guariglia ed altri amici hanno poi aderito al Mre agli inizi del 2003. Io mi sono rifiutato di prenderne la tessera. Oggi stanno preparando una lista del Mre a Salerno. Il sottoscritto ha accettato di dare una mano a loro, per il reperimento di due candidati, in due collegi elettorali, a me contigui territorialmente.
2) Avendo studiato a Napoli dal 1996 al 2002, sono stato particolarmente legato a Ossorio, a Rosario Altieri ed altri amici in questi anni. Ossorio sta anch'egli preparando una lista alla provincia di Napoli con la denominazione "i repubblicani". Molto probabilmente, nei prossimi giorni verrà sancito un patto federativo a livello nazionale tra "i repubblicani" e l'MRE.
3) Non aspetto di sbarcare in altri lidi nè di iscrivermi ai Ds. Ho rifiutato offerte di candidature e promesse "varie" da Forza Italia e da An. Con i Ds posso pensare di allearmi, ma finisce lì.
4) Pur uscendo dal Pri e contestandone linea politica nazionale e l'imposizione di orientamenti omogenei sul piano locale, ho deciso di votare per l'Edera (in testa e senza dare preferenze) alle elezioni europee.
Spero di essere stato esaurierente. Se volete ulteriori delucidazioni, vi basta chiedere. Ciao a tutti.

echiesa
04-02-04, 17:07
Originally posted by Lincoln
Chiariamo una cosa.
Siamo in una democrazia(fino a prova contraria)ed in un partito politico non ci si sta per forza o perchè ce lo ha ordinato il medico.Ne consegue che ciascuno di noi che milita nel PRI, è non libero ma liberissimo di andarsena dal Partito se e quando lo ritiene opportuno.Nessuno è trattenuto con la forza.Sarebbe auspicabile però,che chi compie questa legittimissima scelta lo faccia con dignità,con il coraggio delle proprie opinioni,senza vittimismo e senza atteggiarsi a "martire".Ciò richiede un certo stile ed una certa onestà intellettuale ma tant'è.....Possibilmente,dovrebbe anche astenersi-quando si rivolge a coloro che repubblicani intendono restare-dal dare lezioni di coerenza repubblicana perchè ciò oltre che sgradevole risulta alquanto patetico.Lo dico a tutti e a nessuno in particolare in primis lo ricordo a me stesso a futura memoria se un giorno......
Tra l'altro(come non dico sempre ma spesso avviene)questi atteggiamenti nascondono le vere ragioni dell'abbandono che sono in realtà,assai più prosaiche.Legittime e comprensibili anche queste per carità(siamo tutti uomini di mondo)ma insomma.....
L'identità repubblicana caro Chiesa(non mi riferisco personalmente a te anzi sono certo che tu me lo insegni) non è una categoria trascendentale dello spirito ma è una categoria della politica.Per questo esiste il Partito Repubblicano chè altrimenti non avrebbe senso.E la politica è una cosa seria.Sei repubblicano,se condividi quel patrimonio di idee,di valori e di scelte storicamente fondanti che sono proprie della tradizione dei repubblicani italiani e che vivono non so se altrove,ma di sicuro nell'azione del PRI(che è ,piaccia o non piaccia ,l'unica casa politica dei repubblicani) ieri come oggi.Se così non è,puoì anche dichiararti repubblicano tutti i santi giorni ma non lo sei.Per essere più chiari,io sono arci convinto che si possa essere autenticamente e genuinamente repubblicani anche stando fuori dal PRI.Mi risulta difficile però credere che lo si possa essere in contrapposizione al Partito Repubblicano o peggio ancora militando in altri Partiti quali ad esempio i DS.Se stai in quel partito,puoi essere tutta una serie di cose(post-comunista,ancora comunista,democratico ulivista,socialista e quant'altro)ma di sicuro non sei repubblicano a meno che tu non abbia preso un abbaglio grande quanto una casa.E non ci sono se o ma che tengono. Ma è proprio perchè ho il patrimonio di idee Repubblicane, perchè so che è il Repubblicanesimo, perchè ho il patrimonio fondante del PRI che sono assolutamente contrario a quanto sta accadendo e lo denuncio apertamente, non mugugno o taccio, ma lo denuncio. Facile e Lincoln stare lì e seguire la scia.....facilissimo: la cosa più facile del mondo. E questo porta a non accorgersi di quanto accade, cioè che non ci sono più i Repubblicani nel PRI, che piano piano li stai perdendo, recuperando invece ex di altri partiti che come dicevo prendono lamalfino per suo padre ( episodio al quale ho assistito in presa diretta assieme ad altro noto forumista qui presente). E l'atteggiamento preso dagli Amici della Campania è limpidissimo in questo senso.
Io chissà perchè sono così convinto e presuntuoso che mi sento di dare pure lezioni di coerenza Repubblicana, si, ne sono convintissimo, in primis a molti di coloro che adesso dirigono il Partito. Pensa che te che per non vedere sparire il Partito fui contro e combattei pure quei "megnifici" personaggi che volevano portarci nell'Alleanza del Nuovo sciogliendolo. E che adesso cantano la canzone " abbiamo fatto questo per il Partito" dopo aver accusato Berlsuconi in CAmpo dè Fiori.
La politica è cosa serissima, infatti noi è anni che non la facciamo più, ma proprio anni.
Continuo a ripetere: siete contenti che escano i Repubblicani ed entrino gli ex An ??? Bene, ditelo, non ci sono problemi.
Nessuno si atteggia a martire caro Lincoln, nessuno: questo è un forum pubblico, ed io manifesto quello che sento. Ed il mio è sentire di tantissimi Amici, ma di tanti, perchè da me i Repubblicani sono sempre stati tanti ma tanti davvero, ed oggi di PRI non ne volgiono più manco sentire parlare. Se, continuo a ripetere, al PRI attuale non interessano i Repubblicani è una scelta. Buona fortuna
saluti
echiesa:fru

kid
04-02-04, 19:58
Ero a conoscenza di un certo esodo di repubblicani in an. Ho ancora visto dei diessini venire da noi, ma non conosco di esponenti di an nel partito. Può essere ma ha del soprendente anche perchè le posizioni di an sono ormai più a sinistra delle nostre tradizionali. E su Israele siamo ormai più critici noi. Comunque Santoro viene dal pri, non è che c'è un dubbio su questo. O noi decidiamo che si deve vivere all'interno del partito repubblicano discuterne magari le scelte, ma condividerle, oppure dobbiamo accettare l'idea che vi siano amici che si impegnano, si mettono da parte, remano contro, fino ad un momento di migliore possibilità di coesione, se mai ci sarà. Ho smesso di preoccuparmi per coloro che fanno delle scelte diverse dal partito, l'abbandonano e magari lo denigrano. Ognuno risponde alla propria coscienza ed ai propri principi e nessuno è obbligato all'impegno politico, ci mancherebbe. La mia idea è che c'è una sola tradizione repubblicana e non se ne creerà una altra, soprattutto in rottura con il partito che la rappresentò negli anni. Non ci riuscì Pacciardi, con tutto il rispetto, dubito ci riesca Ossorio.
Ci può essere un problema contingente, di immediatezza politica, che è poi quello della fase attuale che viviamo, a porci su strade diverse. Ma il problema della rappresentanza si porrà per tutti quanti: quelli che stanno a sinistra, come quelli che stanno a destra, a meno che si decida di delegare la nostra rappresentanza ad altri. Allora se vorremmo, o chi vorrà rappresentare le istanze della tradizione repubblicana, quale quella che noi abbiamo conosciuto nel dopoguerra, per lo meno e una continuità con la stessa che chiede di ditinguersi dalla sinistra, dalla destra, dal centro, troverà un punto di convergenza. Poi bisogna anche porsi in rapporto a chi ha rappresentato la tradizione repubblicana finora e capire se non era degno di quella tradizione, se c'erano ipotesi migliori percorribili, o che l'averla difesa e rappresentata con una certa determinazione, abbia imposto un prezzo molto elevato per quella scelta.
Ho letto delle coccole. Ma nessuna forza politica ha avuto interesse a coccolarci nella nostra storia, Dubito che qualcuno lo faccia ora. A Ugo La Malfa, il Grande, i comunisti gli sputavano addosso in parlamento. Io sono fiero di quegli sputi. Un giorno però si restituiscono.

mcandry
04-02-04, 20:57
Originally posted by Giuseppe Gizzi
Devo dare alcune risposte, spero esaustive a Lincoln e a Mcandry:
1) Sono uscito dal Pri nel 2002, per spirito di solidarietà nei confronti degli amici salernitani( Antonio Guariglia in primis). Guariglia ed altri amici hanno poi aderito al Mre agli inizi del 2003. Io mi sono rifiutato di prenderne la tessera. Oggi stanno preparando una lista del Mre a Salerno. Il sottoscritto ha accettato di dare una mano a loro, per il reperimento di due candidati, in due collegi elettorali, a me contigui territorialmente.
2) Avendo studiato a Napoli dal 1996 al 2002, sono stato particolarmente legato a Ossorio, a Rosario Altieri ed altri amici in questi anni. Ossorio sta anch'egli preparando una lista alla provincia di Napoli con la denominazione "i repubblicani". Molto probabilmente, nei prossimi giorni verrà sancito un patto federativo a livello nazionale tra "i repubblicani" e l'MRE.
3) Non aspetto di sbarcare in altri lidi nè di iscrivermi ai Ds. Ho rifiutato offerte di candidature e promesse "varie" da Forza Italia e da An. Con i Ds posso pensare di allearmi, ma finisce lì.
4) Pur uscendo dal Pri e contestandone linea politica nazionale e l'imposizione di orientamenti omogenei sul piano locale, ho deciso di votare per l'Edera (in testa e senza dare preferenze) alle elezioni europee.
Spero di essere stato esaurierente. Se volete ulteriori delucidazioni, vi basta chiedere. Ciao a tutti. per me sei stato più che esaustivo... :)

Lincoln (POL)
04-02-04, 20:58
Ti ringrazio,ma non mi dovevi alcuna risposta circa il tuo percorso politico.Ci mamcherebbe.Leggo comunque che la destinazione del vostro gruppo(mre-ds) di cui parlavo, viene da te confermata.Tu hai fatto politica e non devo stare a spiegarti che questa vostra scelta(che,almeno per il momento, non riguarda la tua persona se ho ben capito)sancisce una radicale rottura con il PRI.Suppongo che di questo voi siate ben consapevoli.Ad ogni modo ,accolgo con piacere la tua decisione(che spero si manterrà tale sino al 13 Giugno) di votare l'edera alle prossime europee.
Cordiali Saluti

Giuseppe Gizzi
04-02-04, 23:07
Condivido quanto detto da Calvin. E' la contingenza politica che ci porta oggi su strade differenti. E' palese che prima o poi, non appena si svuoterà questo bipolarismo, credo che ci ritroveremo insieme. Almeno quelli che credono nella funzione insostituibile della cultura repubblicana, senza deleghe a nessuno. A Lincoln, dico, è chiaro che manterrò fede all'impegno di votare Edera alle Europee. Anche perchè credo nell'Eldr europeo, distinto dal Pse e dal PPE. All'indomito amico Echiesa dico: FORZA INTER!!!

mcandry
04-02-04, 23:10
Originally posted by Giuseppe Gizzi
All'indomito amico Echiesa dico: FORZA INTER!!! eh no... qui mi sento proprio di dissentire... :mad:

Paolo Arsena
04-02-04, 23:45
Cari amici,

ho assistito in silenzio al dibattito, per me molto interessante, per non turbare la vostra dialettica.
Ora posso dire però che appare del tutto evidente quanto la virata a destra abbia squassato il partito, lo abbia dilaniato, disperdendo non soltanto idealmente, ma proprio materialmente il patrimonio repubblicano.
Ed è' assurdo come Calvin, Lincoln e Pergola non se ne rendano conto.... E' un modo di rinchiudersi nel bunker, il loro, di applicarsi il paraocchi, di difendersi prendendo a pistolettate chiunque vedano aggirarsi fuori dal confine del partito.

Mi sembra puerile, oltreché arbitrario, affidare patenti di repubblicanesimo ad alcuni e toglierle ad altri, strapparsi vicendevolmente le etichette di dosso. Repubblicani lo siamo tutti, è un dato di fatto. Siamo repubblicani che hanno compiuto scelte diverse e che vivono questo momento politico in modo differente, se non diametralmente opposto.
Diverse sensibilità nel partito sono sempre esistite. Il punto incontestabile, però, è che finché il partito è rimasto nel suo alveo naturale, il centrosinistra, non ha mai sofferto crisi di identità, ed ha potuto svolgere il suo compito con la consueta autonomia di pensiero, senza sensi di colpa, senza scheletri nell'armadio, senza dover rendere conto a nessuno.
A destra invece, l'emorragia fisiologica che pativa da anni, è diventata uno squarcio. E tenere fede alla vergognosa politica berlusconiana diventa sempre più imbarazzante. Ancora oggi, a fronte di uno scandalo imprenditoriale devastante per il Paese, a fronte di una crisi economico-finanziaria gestita malissimo, a fronte di un Paese che si impoverisce per la sottovalutazione dell'effetto euro, a fronte di scioperi e agitazioni tra i lavoratori, assistiamo ad un governo tutto teso all'approvazione di una legge ad uso e consumo del suo presidente. Una legge che Ciampi ha già bocciato, facendo intendere che doveva essere riscritta da zero.

Alla luce di tutto questo, oggi purtroppo il PRI è in un vicolo cieco. Ha svenduto il suo patrimonio storico-culturale a questa maggioranza pensando di rilanciarsi politicamente, ed ora naufraga con tutta la barca.
Ed è condannato a restare dov'è, e a snaturare il proprio elettorato e la propria classe dirigente. Saranno presto dimenticati i Bruno Visentini, i Libero Gueltieri, i Leo Valiani, i Franco Modigliani. Uomini che a destra non sarebbero andati mai.
Poi, semmai un giorno volesse nuovamente ripiegare a sinistra, sa che non potrà tornare come se niente fosse, perché qualora avesse il coraggio di alzare lo sguardo, incrocerebbe quello fiero dei Repubblicani Europei, interlocutori ben più accreditati nella nuova alleanza. Un'alleanza che a questo punto, non sentirà più il bisogno di un apporto repubblicano, perché ce l'ha già.

L'unica soluzione che vedo, è un azzeramento dei vertici, una ventata di freschezza e di nuove idee, che aiuti a rinsavire un partito che sta pagando cari gli errori e i capricci del proprio leader.

la_pergola2000
05-02-04, 00:30
ci vorrebbe un piccolo break per poter riflettere su quanto avete detto e su quanto state elaborando politicamente, ma i problemi incombono q uindi anche io mi cimenterò .
Dico a Lincoln che avevo rivolto a Gizzi le stesse argomentazioni sul perchè gli Ossorio e gli Scarsi stessero molto occultamente manovrando per allontanarsi in sordina dal PRI pur mantenendo le poltrone che stavano scaldando da anni.
Anzi avevo osservato che è proprio perchè avevano combattuto contro Santoro che dovevano rimanere nel PRI, molti si domanderanno combatti prima e poi non combatti più? E' una cosa strana.
Forse sono rimasti perchè non c'era più Santoro e quindi potevano fare il bello e cattivo tempo, ora che invece c'è Santoro che dall'alto li vuol dirigere non se la sentono di restare nel PRI.
Si possono fare tante considerazini anche le più maliziose, ma ripeto, i suddetti signori potevano andare via già dal congresso di Bari, ed allora lo ripetemmo fino alla noia, "ci saranno situazioni
che si protraranno nel tempo, perchè i repubblicani non sono tutti uguali in Italia," mi dispiace dirlo , ma è così , portai degli esempi delle Marche, perfino nella nostra provincia ( Pesaro), quelli che non hanno voluto restare nel PRI, avevano forti prebende dal potere dei Ds, ci fu chi saltò nei RE appena gli fu preparato un posto da 6.500.000 lire al mese, ed allora questi omuncoli come possono poi fare propaganda politica o come possono dimostrare la loro appartenenza ad un qualsiasi movimento.
Qualcuno ha citato l'Emilia Romagna, anche i repubblicani romagnoli con la schiettezza che li distingue hanno subito posto problemi politici di alleanze e di scelta di campo, ma non sono andati via dal PRI, anzi combattono una battaglia per far ritornare il PRI nell'alveo del cs.
Approfittarsi perchè un paio di persone in una piccolissima parte dell'Italia si sono avvicinate al PRI partendo da An è solo una scusa per discutere e mettere in campo esempi che non vogliono dire niente, anzi dimostrano chiaramente che sono solo fatti episodici e per questo eclatanti.
Nel passato quante volte il PRI ha avuto alti e bassi alle votazioni e come sono spiegabili quei risultati se non per dei travasi di voti che provenivano da qualsiasi parte dello schieramento politico.
Perciò i fatti citati sono pretestuosi e fissarsi puntigliosamente dimostra di aver una visone statica e non dinamica della politica , giusti gli insegnamenti di Spadolini e Ugo La Malfa.
Ossorio ed altri se non erano d'accordo sulla scelta di campo, dovevano andar via subito e nessuno li avrebbe trattenuti comprendendo le motivazioni ideali, non le personali, ma i signorini volevano transitare con tutta la dote del PRI sfruttando voti che in parte non gli appartenevano, ora la cosa si è chiarita e confidiamo anche in Gizzi, che dialogando con noi dimostra di essere un vero democratico, a volte, anche al di sopra delle parti, e si apre con noi con una amarezza, che è la nostra, per questo partito che per motivi personali si vuol far disgregare pur di conquistare una poltrona.
Questo non vale per la parte che ha deciso di allearsi con il cd, perchè se la parte in minoranza nel partito come è parte della Campania decideva di restare si poteva costruire quel dibattito che era precipuo per il PRI come partito di centro sinistra che potesse dialogare con il cs e con il cd, ed è una posizione politica che il PRI può tenere benissimo in un bipolarismo come questo, ma se personaggi che hanno sempre condiviso questa linea politica se ne vanno sarà sempre più difficile per il PRI poter seguire questa via e quindi ci saranno tempi lunghi perchè il PRI possa rielaborare una nuova teoria atta al bipolarismo, in attesa del ritorno del proporzionale.
Dall'altra parte i fuoriusciti non avendo chiara la posizione politica da prendere, saranno risucchiati dai ds, non per loro volontà , ma per capacità dei ds di poter ecumenicamente avvolgere quanti più transfughi possibili.
Viene a proposito in questo discorso il nuovo partito di Prodi che vuol risucchiare tutti, i ds resisteranno, cosa faranno i re?
Ma sono convinto che agli Ossorio a ai Guariglia tutto questo non interessa perchè loro sono rimasti nelle amministrazioni per loro calcoli.
Non voglio aggiungere altro caro Gizzi vedi tu com puoi barcamenarti, mi sembra che hai scelto una strada difficile e stai attento ai marpioni della politica, non farti coinvolgere se non hai mire di posti politici, rimani puro, e segui sempre il nostro ideale.
Fraterni saluti.

Lincoln (POL)
05-02-04, 10:17
per il tuo ultimo post.Intendiamoci,nel merito la tua,è una analisi del tutto inaccettabile(ma questo è ovvio), strampalata e priva di ogni riscontro,però devo devo dire che è tutto sommato ben confezionata dal punto di vista propagandistico.Da questo punto di vista si nota in te un certo miglioramento.Niente niente questo miglioramento è dovuto al fatto che ti sei messo a fare politica attiva nell'MRE?

PRI@FGR
05-02-04, 11:44
Originally posted by mcandry
eh no... qui mi sento proprio di dissentire... :mad:


Io invece proprio per niente ;)

kid
05-02-04, 13:27
Il paraocchi

Ma caro arsena uno ti risponde che il paraocchi ce l'hai tu, che confondi il centrosinistra a cui il pri diede un contributo politico molto dialettico nella prima repubblica, con il centrosinistra dei pecoraro scanio e dei diliberto, ammesso che i ds siano gli eredi di nenni e non invece quelli che hanno fatto fuori gli eredi di nenni! Ma hai addosso molto di più di un paraocchi, se non ti accorgi che quel centrosinistra in cui il pri si caratterizzò polemicamente, aveva come precondizione elettorale un sistema che ne definisse da sè l'autonomia e che questa precondizione il centrosinistra l'ha tolta fagocitando i disomogenei e progettando il partito unico. Una cosa che da questa parte non passa nemmeno per la testa il tempo di una campagna elettorale, perchè la stessa forza italia non riuscità a reggere alle pressioni interne delle sue componenti politiche culturali, figurati la coalizione. Vuole dire che qui non c'è il centrosinistra, il centrodestra, ma c'è una transizione in cui la nostra unica preoccupazione e che non ci rimetta la tradizione repubblicana che tu forse non lo sai ebbe nella storia di questo paese contro cattolici e comunisti, oltre che i fascisti, ma non l'onorevole Bossi. E non capisci, scusa, che dall'altra parte della barricata Rutelli, è un potenziale avversario dei ds e che se mai si fosse esposto prima, quando noi entrammo in crisi con l'ulivo, forse la storia sarebbe stata diversa. E che allora Rutelli era coccolato, perchè compiaciente e noi no perchè non siamo compiacenti. Ma con questo criterio di non compiacenza e di non volere coccole, noi valutiamo anche la destra, per l'ambizione che abbiamo di dare un futuro ai repubblicani, quelli ciechi come te che si consegnano mani piedi ai nemici storici dei repubblicani, senza accorgersene.

nuvolarossa
18-03-04, 13:57
Il Pri al Polo «Cuomo candidato»

SALERNO - «Il Pri ritiene che la proposta avanzata da Forza Italia di candidare il proprio coordinatore provinciale è non solo legittima, ma anche forte e degna della massima considerazione». Alla vigilia di quello che dovrebbe essere la giornata decisiva nella scelta del candidato alla Provincia, il segretario provinciale del Partito repubblicano, Gaetano Lupi, ha indirizzato una lettera ai responsabili salernitani di Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc e Nuovo Psi. Un tentativo, l'ennesimo, di giungere a una decisione all'interno di una Casa delle libertà sempre più spaccata sul nome del candidato per il ''braccio di ferro'' in atto tra Forza Italia e An. «La candidatura di Antonio Cuomo - sottolineano i repubblicani - impegnerebbe ancor più il partito di maggioranza relativa a una campagna elettorale sternua e determinata tesa a conseguire il miglior risultato possibile, in quanto un insuccesso sarebbe letto come una sconfitta di tutto il partito e non di un uomo». Il responsabile provinciale del Pri, dopo aver precisato che «al momento, non ci risultano proposte altrettanto valide», ritiene «opportuno addivenire a un incontro tra tutti i partiti dello schieramento di centro destra per verificare il consenso che la candidatura dell'on. Cuomo riesce a coagulare», in modo da poter avviare la campagna elettorale. Quindi, la stoccata finale ai responsabili di Alleanza nazionale: «In democrazia - scrive Lupi - bisogna avere rispetto di tutti, ma l'innegabile bene prezioso dell'unanimità non può significare potere di interdizione di una minoranza. Questa situazione di stallo danneggia tutto lo schieramento di centro destra». E' l'ennesimo ultimatum. Oggi (forse) la scelta.

nuvolarossa
24-03-04, 20:34
Salerno: il Pri per Antonio Cuomo presidente della Provincia/Una riunione della CdL promossa dal segretario provinciale Lupi

Una candidatura degna di considerazione

"Il Pri ritiene che la proposta avanzata da Forza Italia di candidare il proprio coordinatore provinciale è non solo legittima, ma anche forte e degna della massima considerazione".

Alla vigilia di quello che avrebbe dovuto essere la giornata decisiva nella scelta del candidato alla presidenza della Provincia, il segretario provinciale del Pri Gaetano Lupi ha indirizzato una lettera ai responsabili salernitani di Forza Italia, Alleanza nazionale, Udc e Nuovo Psi. Un tentativo, l'ennesimo, di giungere a una decisione all'interno della Casa delle Libertà sempre più spaccata sul nome del candidato per il "braccio di ferro" in atto tra Forza Italia e An. "La candidatura di Antonio Cuomo - sostengono i repubblicani - impegnerebbe ancora più il partito di maggioranza relativa a una campagna elettorale strenua, determinata e tesa a conseguire il migliore risultato possibile, in quanto un insuccesso del candidato sarebbe letto come una sconfitta di tutto il partito e non di un uomo". Il responsabile provinciale del Partito repubblicano italiano dopo avere precisato che "al momento, non ci risultano proposte alternative valide, ritiene opportuno addivenire a un incontro tra tutti i partiti dello schieramento di centro destra per verificare il consenso che la candidatura dell'on Cuomo riesce a coagulare" in modo da poter avviare la campagna elettorale. Rivolto, infine, ai responsabili di Alleanza nazionale dice : "In democrazia bisogna avere rispetto di tutti, ma l'innegabile bene prezioso dell'unanimità non può signficare il potere di interdizione di una minoranza. Questa situazione di stallo danneggia tutto lo schieramento di centro-destra".

L'iniziativa assunta dal segretario provinciale del Pri di Salerno rientra nella linea che il responsabile nazionale degli enti locali sta portando avanti negli incontri che si sono tenuti per la definizione delle candidature a Sindaco di capoluogo e a Presidente di Provincia tra gli esponenti nazionali e regionali della Casa delle Libertà. L'obiettivo degli incontri era quello, oltre che prendere atto degli accordi chiusi in sede locale, di dare indicazioni ai Tavoli regionali di consultazione fra tutte le forze della coalizione per sciogliere i nodi irrisolti. Per Salerno, nemmeno la riunione dei responsabili nazionali degli enti locali con gli esponenti regionali della Campania, è riuscita a sciogliere il nodo della candidatura a presidente della Provincia di Salerno per cui l'iniziativa dei repubblicani, basata su una valutazione positiva del candidato di Forza Italia e sulla constatazione della mancanza di candidature alternative valide, appare non solo tempestiva ma anche efficace sul piano politico.

G. Oberdan
24-03-04, 23:17
In Origine Postato da Paolo Arsena
Cari amici...


Diverse sensibilità nel partito sono sempre esistite. Il punto incontestabile, però, è che finché il partito è rimasto nel suo alveo naturale, il centrosinistra, non ha mai sofferto crisi di identità, ed ha potuto svolgere il suo compito con la consueta autonomia di pensiero, senza sensi di colpa, senza scheletri nell'armadio, senza dover rendere conto a nessuno.
A destra invece, l'emorragia fisiologica che pativa da anni, è diventata uno squarcio. E tenere fede alla vergognosa politica berlusconiana diventa sempre più imbarazzante. Ancora oggi, a fronte di uno scandalo imprenditoriale devastante per il Paese, a fronte di una crisi economico-finanziaria gestita malissimo, a fronte di un Paese che si impoverisce per la sottovalutazione dell'effetto euro, a fronte di scioperi e agitazioni tra i lavoratori, assistiamo ad un governo tutto teso all'approvazione di una legge ad uso e consumo del suo presidente. Una legge che Ciampi ha già bocciato, facendo intendere che doveva essere riscritta da zero.

Alla luce di tutto questo, oggi purtroppo il PRI è in un vicolo cieco. Ha svenduto il suo patrimonio storico-culturale a questa maggioranza pensando di rilanciarsi politicamente, ed ora naufraga con tutta la barca.
Ed è condannato a restare dov'è, e a snaturare il proprio elettorato e la propria classe dirigente. Saranno presto dimenticati i Bruno Visentini, i Libero Gueltieri, i Leo Valiani, i Franco Modigliani. Uomini che a destra non sarebbero andati mai.
Poi, semmai un giorno volesse nuovamente ripiegare a sinistra, sa che non potrà tornare come se niente fosse, perché qualora avesse il coraggio di alzare lo sguardo, incrocerebbe quello fiero dei Repubblicani Europei, interlocutori ben più accreditati nella nuova alleanza. Un'alleanza che a questo punto, non sentirà più il bisogno di un apporto repubblicano, perché ce l'ha già.

L'unica soluzione che vedo, è un azzeramento dei vertici, una ventata di freschezza e di nuove idee, che aiuti a rinsavire un partito che sta pagando cari gli errori e i capricci del proprio leader.

Caro Arsena,

leggo spesso i tuoi inetrventi e come potrai ben capire sono quasi sempre in disaccordo. Ma non mi preoccupa questo. dal confronto ci si arricchisce sempre. Quel che invece mi preoccupa di te è la convinzione con cui, quando parli, sembra tu reputi di avere la verità pura in bocca.

Abbiamo ricostituito una sezione del PRI nella Valle del Serchio nel 2001.
Amici che prima dell'alleanza con l'Ulivo non volevano sentirne nemmeno parlare e di conseguenza pure del PRI (perchè negarlo... lo votavano ma la tessera non la prendevano!) sono rientrati appena gliel'ho chiesto. Ora non si parla di ragazzini come me.... io non sono un politico come ti sarai accorto, ma semmai un manovale della politica... ma ti autorevolessimi ex esponenti del partito usciti dopo il 1996. Tutta gente che ha uno stooria nel pri di ALMENO 20 anni.
Come me lo spieghi?
Tutti incapaci di capire veramente cosa volesse Mazzini? Alcuni ti conoscono anche...

nuvolarossa
25-04-04, 13:12
25 aprile, Tonino prega al cimitero degli inglesi

BELLIZZI (Salerno) - A Bellizzi per deporre un mazzo di fiori ai piedi delle tombe dei militari inglesi che riposano nel cimitero. Così il coordinatore di Forza Italia Antonio Cuomo ha deciso di celebrare la ricorrenza del 25 aprile insieme ai rappresentanti del Partito Radicale, del Partito repubblicano Italiano e dell’Udc. In un comunicato, Cuomo ricorda come l’anno scorso il presidente della Provincia Alfonso Andria «tappezzò i muri della provincia con un manifesto nel quale si parlava di impegno per la pace e della volontà di superare le divisioni, le contrapposizioni anche in circostanze che sembrano ineluttabili». «Il bene della concordia - commenta Cuomo - è prezioso, ma non è il più prezioso.
Il 25 aprile ci ricorda che, in nome della libertà i partigiani italiani e le forze angloamericane seppero guardare negli occhi la prepotenza dell’occupazione nazista e sconfiggerla con una guerra dolorosa ma inevitabile».
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/PULPFICTION.mid

nuvolarossa
27-04-04, 10:56
Sulla scena politica irrompono i repubblicani
Per il Comune potrebbe essere Luigi Pergamo il candidato sindaco

Gianpaolo Ricca

S. SEVERINO. Sulla scena politica sanseverinese tornano i repubblicani: a scendere in campo per la poltrona di primo cittadino sarà Luigi Pergamo. Le novità politiche nel centro capofila della Valle dell'Irno, in vista delle prossime elezioni comunali, sono ormai all'ordine del giorno. E così, tra una coalizione che si crea, ma soltanto a metà, e liste civiche che lavorano in silenzio, a fare notizia è la probabile candidatura a sindaco di Luigi Pergamo, espressione locale del Partito Repubblicano. Reduce dall'esperienza maturata alle ultime regionali, Pergamo sembra aver deciso di rinnovare il suo impegno in campo politico, operando stavolta a livello comunale. Il suo nome si va dunque ad aggiungere a quella che, allo stato, appare come un interminabile lista di candidati alla massima carica comunale. Partendo da destra, Rocco D'Auria è la proposta delle civiche ''Uniti per San Severino'' e ''Civica per San Severino'', supportato dall'Udc di Gerardo Moffa, mentre Anna De Gregorio sarà candidata sotto le insegne di Alleanza Nazionale. Il piatto più ricco d'ingredienti lo propone però il centro-sinistra, con nomi ed alleanze prima accavallatisi, per poi essere ridisegnati dall'oggi al domani. I nomi dei papabili alla candidatura, senza dimenticare che le ore 12 del 15 maggio rappresentano l'ultimo momento utile per presentare le liste, sono diversi. Se da una parte l'ex sindaco democristiano Vincenzo Erra si schiererà con Udeur-Alleanza Popolare, affiancato da Sdi, Comunisti Italiani e Rifondazione, dall'altra i vertici della Margherita ripongono le proprie speranza sull'attuale direttore sanitario dell'Asl Salerno 2 Rocco Basile. Possibile dispersione dei voti? Il rischio in effetti può esserci, dal momento che potrebbero scendere in campo anche Restituta Napoli per i Ds e Raffaele Grimaldi per i Verdi, anch'essi intenzionati a correre da soli.

nuvolarossa
07-05-04, 10:51
REPUBBLICANI

Presentata la ''squadra'' dell'Edera

Caterina La Bella

SALERNO - Della coalizione di centrodestra dicono: ''La spaccatura non è insanabile, non si tratta di una guerra fratricida''. Del centrosinistra invece: ''Ha fallito su tutta la linea. Lo sviluppo è una chimera''. Si giustifica così la scelta dei Repubblicani di affiancare la Casa delle libertà. Scelta ribadita ieri dal segretario provinciale Gaetano Lupi, che ha presentato la squadra dell'Edera a sostegno del candidato alla Provincia Antonio Cuomo: «Dobbiamo creare un'alternativa a questa sinistra che si aggrega attorno al potere, che non opera e fa delle consulenze e degli stipendi d'oro il suo cavallo di battaglia. La crisi occupazionale ha raggiunto livelli preoccupanti Ð ha aggiunto Lupi - le aree industriali sono ferme a venti anni fa. Occorre una svolta. Bisogna dotare la provincia di infrastrutture e permettere agli imprenditori di investire». C'è ancora qualche incertezza, designati finora 29 dei 36 candidati previsti alle Provinciali. Eccoli. Collegio Agropoli: Giancarlo Pizza; Amalfi: Vittorio Raimo; Albanella-Altavilla: Vito Marano; Angri: Gerardo Rosato; Battipaglia 1: Pasquale Mango; Battipaglia 2: Bruno Luciano; Camerota: Salvatore Marotta; Campagna: Lucio Pastorino; Capaccio: Giovanni Vivoli; Castellabate: Costabile Maurano; Castel S. Giorgio: Claudio Fimiani, Cava de' Tirreni 1 e 2: Gaetano Lupi; Eboli: Costantino Mirra; GiffoniMontecorvino: Francesco Plaitano; Gioi-Laurino: Fulvio Apolito; Mercato S. Severino: Luigi Pergamo; Nocera Inferiore 1 e 2: Santolo Cannavale; Nocera Superiore: Gennaro Fiengo; Sala Consilina: Guglielmo Balbi; Salerno 1: Ilca Meloro; Salerno 2: Marino Corrado; Salerno 3: Cristofaro Grimaldi; Salerno 5: Antonio Pellecchia; Salerno-Pontecagnano: Paolo Bergantino; Sapri: Giuseppe Scarpitta; Sarno: Donato Vespa; Teggiano-Polla: Pietro Pessolano.

nuvolarossa
01-06-04, 18:31
Liste in Campania

Comune di Agropoli (SA)-"Pri"

Lista collegata al candidato sindaco della coalizione di Centro Destra: Paolo Serra

Buccino Angelo Carmelo
Buffo Ornella
Caggiano Filomena
Cammarano Lucia
Crisci Veronique
Fattorusso Vincenzo
Galante Olimpia
Grippo Amelia
Molizzo Anna Maria
Monzo Giuseppe
Orlando Licia
Pandelli Luigi
Pastore Giuseppe
Rosato Rossana
Vitucci Michele
Renzi Maria Rosaria
Scotti Carmelo
Di Paola Claudio

Comune di Mercato San Severino (SA)-"Pri"

Lista collegata al candidato Sindaco: Luigi Pergamo (Pri)

Ansalone Domenico
Apicella Sabato
Erra Giuseppe
Esposito Benedetto
Fimiani Vincenzo
Grimaldi Luigi
Grimaldi Paola
Guarino Pietro
Lamberti Ugo
Liguori Ferdinando
Macchia Raffaele
Ferrentino Giovanni
Pergamo Antonello
Pergamo Raffaele
Perna Angelo
Rainone Gennaro
Rescigno Antonell
Romano Francesco
Selvitelli Roberto U.

Comune di Mondragone (CE)-"Pri"

Lista collegata al candidato sindaco di Centro Sinistra: Achille Cennami

Stefanelli Armando
Buono Margherita
Chierchello Francesco
De Filippo Claudio
Di Fusco Concetta
Esposito Salvatore
Gallo Vincenzo
Gravante Rita
Ippolito Crescenzo
Maimone Giovanni
Mascolo Maria
Montano Antonietta
Nerone Giuseppe
Nugnes Biagio
Papa Giuseppe
Piccirillo Bruna
Ranucci Filomena
Romano Rosaria
Santamaria Elisabetta
Tartaglia Michelina

Provincia di Avellino-"Pri-liberal Sgarbi"

Lista collegata con il candidato a presidente di Centro Destra: Arturo Iannaccone

Esposito Andrea
Altavilla Irpina

Fanfarillo Paola
Ariano Irpino 1

Manganiello Mario C.
Ariano Irpino 2

Iarrusso Antonio
Atripalda

Ferri Andrea
Avella

Ferri Andrea
Avellino 1

Manganiello Mario C.
Avellino 2

Ferri Andrea
Avellino 3

Manzione Carlo
Avellino 4

Genovese Roberta
Bisaccia

Ciurlia Gerardo
Calitri

Fanfarillo Paola
Cervinara

Genovese Roberta
Frigento

Viscione Maurizio
Grottaminarda

Giordano Angelo
Lauro

Genovese Roberta
Lioni

Ciurlia Gerardo
Montecalvo Irpino

Ciurlia Carlo
Mirabella E.

Manganiello Fiorenzo
Montefalcione

Ciurlia Carlo
Monteforte Irpino

Iarrusso Antonio
Montella

Casolo Giuseppe
Montemarano

Manganiello Mario C.
Montemiletto

Manzione Carlo
Montoro Inf.

Iarrusso Antonio
Pratola Serra

Clemente Luigi
San Martino V. C.

Manzione Carlo
Sant'Angelo dei Lombardi

Ciurlia Gerardo
Solofra

Ciurlia Carlo
Vallata

Manganiello Fiorenzo
Volturara

Provincia di Salerno-"Pri"

Lista collegata con il candidato a presidente di Centro Destra: Antonio Cuomo

Pizza Giancarlo
Agropoli

Raimo Vittorio
Amalfi

Marano Vito
Albanella-Altavilla

Rosato Gerardo
Angri

Pergamo Luigi
Baronissi

Mango Pasquale
Battipaglia 1

Bruno Luciano
Battipaglia 2

Robertazzi Mario
Buccino

Marotta Salvatore
Camerota-Pisciotta

Russo Pasquale
Campagna

Vivoli Giovanni
Capaccio

Costabile Maurano
Castellabate

Florio Antonio
Castel San Giorgio

Lupi Gaetano
Cava de' Tirreni 1

Lupi Gaetano
Cava de' Tirreni 2

Mirra Costantino
Eboli

Plaitano Francesco
Giffoni-Montecorvino R.

Gatto Nicola
Gioi-Laurino

Pergamo Luigi
Mercato San Severino

Cannavale Santolo
Nocera Inferiore 1

Cannavale Santolo
Nocera Inferiore 2

Fiengo Gennaro
Nocera Superiore

Apolito Fulvio
Pagani

Balbi Guglielmo
Sala Consilina

Meloro Ilca
Salerno 1

Marino Corrado
Salerno 2

Grimaldi Cristoforo
Salerno 3

Del Plato Clodomiro
Salerno 4

Pellecchia Antonio
Salerno 5

Bergantino Paolo
Salerno 6-Pontecagnano

Scarpitta Giuseppe
Sapri

Vespa Donato
Sarno

Vespa Donato
Scafati-San Marzano

Raimo Vittorio
Scafati 2

Pessolano Pietro
Teggiano-Polla

Crisci Filippo
Vallo della Lucania

nuvolarossa
01-06-04, 19:52
Forte presenza femminile nella lista repubblicana - Undici donne candidate nel Pri su un totale di ventotto delle liste a sostegno di Serra

Carica in "rosa" a difesa delle fasce più deboli

AGROPOLI (Salerno) - Il Pri punta sulle donne. E' probabilmente una delle poche liste di quest'ultima campagna elettorale, che in assoluto registra la maggiore presenza femminile. Undici donne candidate nel Pri, su un totale di 28 all'interno delle sette liste a sostegno di Serra. Una carica in rosa che punta soprattutto a rispondere alle esigenze delle fasce più deboli. Come sottolinea la più giovane delle candidate, Olimpia Galante 28enne. "La presenza femminile, per propria natura, in un'amministrazione serve ad avere una più spiccata sensibilità verso i più deboli, ed a ricercare strumenti che ne evitino l'emarginazione". Sensibilità che deve trasformarsi in azioni concrete. "Lo stato degli edifici scolastici, i rapporti con le istituzioni, la mancanza di assistenza domiciliare per gli anziani e i malati, l'abbattimento delle barriere architettoniche non devono essere solo conversazioni ‘'da salotto'', ma devono vedere la propria realizzazione nella fase politico-amministrativa del prossimo esecutivo". Idee chiare e voglia di mettersi in gioco per la propria città. "La decisione di partecipare - spiega Rosato Rossana - alla competizione elettorale nel Pri, scaturisce da valutazioni che partono dalla realtà territoriale in cui viviamo". Attenzione soprattutto per l'ambiente. "Lo sviluppo di una città deve essere inserito in un contesto naturale senza alterarne le bellezze e, anche nel caso di costruzioni indispensabili per lo sviluppo economico-sociale, esse devono essere integrate senza creare disturbo sia visivo che di vivibilità. In questo chiederemo un aiuto alle associazioni presenti sul territorio anche per lo sviluppo culturale della città". Tutto il gruppo femminile realizzerà un apposito progetto programmatico, che punta anche allo sviluppo economico della città. "Non meno impegno verrà profuso per il lavoro, sia dipendente che autonomo - assicura Ornella Buffo - si cercheranno pertanto, soluzioni aggreganti per lo sviluppo della realtà economico-sociale. In particolare per l'imprenditorialità femminile, che oggi si esplica in campi prima riservati quasi esclusivamente agli uomini". Decise e tenaci le undici rappresentanti femminili, stanno conducendo la propria battaglia elettorale con notevole entusiasmo. "Il Pri ha dato a noi donne la possibilità di partecipare compatte a questa tornata elettorale, siamo fortemente galvanizzate per il raggiungimento degli obiettivi".

nuvolarossa
30-06-04, 22:03
L'esame dei risultati della Direzione provinciale di Salerno/L'alleanza con Sgarbi non ha favorito l'acquisizione dei consensi ai repubblicani

Una raccolta di voti inferiore alle attese

La Direzione Provinciale del Partito Repubblicano Italiano di Salerno, si è riunita in data odierna in uno a tutti i candidati della lista dell'Edera nella recente competizione elettorale per il rinnovo del Presidente e del Consiglio.

Dopo la relazione introduttiva del Segretario Provinciale avv. Gaetano Lupi, nella quale si sono analizzati i vari risultati elettorali sia delle elezioni europee che provinciali, si è passato ad una valutazione più complessiva della situazione politica.

A seguito dell'ampio dibattito sviluppatosi la Direzione Provinciale del PRI ritiene positivo il risultato conseguito nelle due competizioni elettorali in linea con i dati nazionali, a testimonianza di una presenza diffusa e radicata nell'intera Provincia.

La Direzione Provinciale sottolinea che la competizione si è svolta in un contesto di estrema difficoltà, che ha penalizzato fortemente il consenso che il Partito aveva creato intorno a sé con la propria azione politica.

L'alleanza con i Liberal di Sgarbi ha creato enorme confusione ed ha offuscato l'immagine di cui il Partito stesso godeva in Provincia di Salerno, supportata anche da un elettorato legato alla simbologia ed agli uomini che ne hanno contraddistinto la storia.

L'assenza di un candidato locale nella lista per il Parlamento Europeo, ha certamente eroso qualche punto percentuale al risultato elettorale finale che avrebbe significato l'attestarsi al di sopra della media nazionale.

La presenza di ben 27 liste nella competizione provinciale che ha determinato una inutile dispersione di voti penalizzando le liste più deboli.

Questi fattori hanno determinato un risultato di proporzioni ridotte rispetto all'effettiva potenzialità del PRI in Provincia di Salerno.

Infine la Direzione Provinciale sottolinea la scarsa tenuta della coalizione di centro destra nelle elezioni provinciali, che non è riuscita a superare la soglia del 40%, mentre nella competizione per il Parlamento Europeo i partiti della CDL hanno superato complessivamente il 49% dei consensi distanziando quelli del centro sinistra di quasi 6 punti percentuali. In definitiva il centro destra ha dimostrato tutta la sua incapacità, che sembra ormai cronica, di trasformare un consenso politico in consenso amministrativo.

Forza Italia, Alleanza Nazionale e l'UDC sono rappresentati da dirigenti che hanno completamente rinunciato a svolgere qualsiasi ruolo in questa provincia attardandosi in dispute nominalistiche e ripicche infantili, pensando erroneamente che le elezioni siano solo un fatto numerico e non la verifica di un lavoro politico svolto.

Alla luce di queste considerazioni la Direzione Provinciale del PRI di Salerno ritiene di dover intensificare la propria attività politica anche per meglio attrezzarsi per le prossime scadenze elettorali, avviando nel contempo un confronto serrato con i partiti della coalizione e del centro destra onde verificarne l'effettiva disponibilità a svolgere quel ruolo politico che gli elettori ci hanno assegnato, svolgendo una seria e puntuale opposizione alla maggioranza.

La Direzione Provinciale Pri Salerno

nuvolarossa
07-09-04, 10:52
Russo (Pri) scrive all'amministrazione
«La frazione Quadrivio lasciata al degrado»

Sergio Macellaro

CAMPAGNA (Salerno) - «Una città con gravi carenze igienico-sanitarie e dagli odori particolari»: è l'accusa del coordinatore cittadino del Partito Repubblicano Italiano, Pasquale Russo, che denuncia il problema ai responsabili comunali affinché provvedano a sanare il degrado igienico nella popolosa frazione Quadrivio. Documentate le accuse di Russo: «Numerosi i problemi da segnalare. La mancata disinfestazione dei cassonetti; la presenza di erbacce lungo le strade del paese, in particolare nei pressi dell'incrocio di ''Parco Quindici'' o in piazza ''Palatucci''; il degrado che circonda la statua di Padre Pio. E' mio dovere far presente agli attuali amministratori le inadempienze che hanno portato al disagio igienico-sanitario della periferia. Se è vero, infatti, che ci si sta prodigando molto per scongiurare la discarica a Campagna, è anche vero che gli amministratori si sono completamente dimenticati della periferia e fra non molto i liquidi che colano dai cassonetti faranno arrivare il loro cattivo odore come un ''piacevole incenso'' nelle nostre case. Tutto cià grazie alla scarsa sensibilità dei politici, vecchi e nuovi, che continuano ad assistere al degrado del Quadrivio». Russo nella lettera chiede dunque «quali sono i progetti futuri dell'amministrazione, che ha il dovere di sostenere le frazioni periferiche evitando di prestare attenzione soltanto ai problemi del centro storico di Campagna».

nuvolarossa
02-10-04, 09:53
La Casa Laica di Salerno è un’idea che nasce anche a Roma

Prende forma la Casa Laica

Si è svolto a Roma, alla Sala Poli
della Camera dei Deputati, il primo forum delle forze che
hanno inteso avviare il progetto: dare voce e rappresentanza
ad una civiltà di uomini e donne che nel Paese si sente
scarsamente rappresentata. È l’incontro di diverse esperienze
che oggi riescono a trovare un minimo comune denominatore, i
socialisti, i repubblicani, i radicali, i socialdemocratici, i
liberali, i cattolici non confessionali. L’appuntamento è
stato il primo di un ciclo di sei che vedrà le forze
protagoniste discutere su diverse tematiche.
Gli incontri sono coordinati da Arturo Diaconale, che con il
suo giornale L’Opinione è uno dei motori dell’iniziativa “
avviamo una fase importante – ha sottolineato il direttore del
giornale al primo incontro- realizzeremo con questi
appuntamenti, tutti i giovedì del mese di Ottobre, una
piattaforma programmatica con forze capaci di trovare le
ragioni dello stare insieme, partiamo dai programmi, dalla
politica estera, poi tratteremo altri temi, Europa, Giustizia,
Lavoro ed Economia, Riforme Istituzionali.”
Al primo incontro hanno partecipato il Nuovo Psi con Gianni De
Michelis, i Liberali del PLI con il segretario Stefano De
Luca, la delegazione del ricostituito PSDI con il responsabile
oragizzativo Guidi D’Amico. L’ adesione all’iniziativa è
arrivata anche da altre forze “ solo per motivi contingenti –
ha affermato Diaconale- non sono presenti i radicali ed i
repubblicani che hanno dato, però, pieno sostegno
all’iniziativa con l’on. Nucara e Daniele Capezzone, dalla
metà di Ottobre sarà dei nostri anche l’onorevole Mario
Segni.”
Al primo incontro sulla politica estera è stato Gianni De
Michelis l’anima della giornata. La sua relazione nella quasi
totalità è stata sottoscritta dagli intervenuti, prima di
parlare del delicato momento internazionale l’europarlamentare
socialista ha salutato con soddisfazione l’avvio
dell’iniziativa “ discutiamo dei problemi, non delle scelte di
campo, confrontandoci sui temi troveremo un filo conduttore
comune, l’obbiettivo è superare questo falso bipolarismo,
irrompiamo nella disunione politica italiana con
argomentazioni forti, in un dibattito politico caratterizzato
da logiche domestiche- ancora De Michelis- nei prossimi mesi
ci sono importanti incontri internazionali, il nostro Paese ha
le carte i regola per essere protagonista, abbiamo una
capacità di dialogo con il mondo arabo, ad esempio, che va
recuperata.
Per quanto attiene la situazione internazionale oggi bisogna
andare l’oltre il semplice stare dalla parte giusta.” Dunque
si parte dalla politica estera dove non è stato difficile
individuare una serie di proposte comuni che saranno nei
prossimi giorni presentate al Governo. “ Si parte bene- ha
sottolineato il Direttore Diaconale- continueremo su questa
scia “. È con lo stesso spirito che l’iniziativa continua a
Salerno, che si candida ufficialmente a diventare laboratorio
politico. Nella nostra Provincia, anche in vista dei prossimi
appuntamenti elettorali, la proposta è gia attecchita.
Al primo incontro hanno partecipato il capofila socialista
Vincenzo Giordano, Marcello Sorrentino( Giovine Italia), il
giornalista Gaetano Amatruda, l’onorevole Italico Santoro
leader repubblicano, Gaetano Lupi e Gianfranco Ferrigno (PRI),
Raffaele Della Valle ( PSDI), Michele Capano ( Radicali) e il
professore Giuseppe Fauceglia( Liberaldemocratici). Nei
prossimi giorni seguirà un altro appuntamento con nuove
significative adesioni, anche a Salerno si ha l’intenzione di
offrire una piattaforma programmatica, saranno individuati dei
temi sui quali ci sarà una riflessione comune.
Nella nostra provincia l’idea è creare una intesa forte che
vada oltre la semplice somma di sigle di partiti,l’obiettivo è
quello di lanciare una competizione, prima che elettorale,
concettuale, culturale e programmatica.

nuvolarossa
12-10-04, 11:20
Approvata la relazione del segretario

Il Pri scende in campo nel ''Progetto Salerno''

SALERNO - La direzione provinciale del Partito repubblicano ha approvato la relazione del segretario, Gaetano Lupi, ''esprimendo compiacimento per la decisione della direzione nazionale, che ha respinto le dimissioni di Italico Santoro da vicesegretario riconfermandolo nell'incarico''. Gli esponenti della direzione provinciale del Pri hanno sottolineato anche l'impegno profuso dalla dirigenza del partito salernitano nella raccolta delle firme in favore del referendum abrogativo della legge sulla fecondazione assistita. La direzione salernitana del Pri ha inoltre espresso ''apprezzamento per la decisione di dar vita con altre forze laiche, liberali e riformiste al ''Progetto Salerno'', che tende a creare le condizioni per un'alternativa qualitativamente diversa nei confronti delle attuali maggioranze di centrosinistra''. In questo contesto, i membri della direzione hanno dato mandato al segretario ''di adoperarsi per assicurare il massimo contributo propositivo da parte dei repubblicani''.

nuvolarossa
13-10-04, 19:03
Salerno: il documento della Direzione provinciale del Pri

La Direzione provinciale del PRI, ascoltata la relazione segretario Gaetano Lupi, l'approva. Esprime altresì il proprio compiacimento per la decisione della Direzione Nazionale, che ha respinto le dimissioni dell'amico Italico Santoro da vicesegretario del partito riconfermandolo nel suo incarico.

La Direzione provinciale sottolinea l'impegno profuso dalla dirigenza del partito salernitano nella raccolta delle firme in favore del referendum abrogativo della legge sulla fecondazione assistita, ed impegna il PRI nel sostenere - quando le votazioni avranno luogo - la battaglia referendaria.

La Direzione provinciale esprime inoltre il proprio apprezzamento per la decisione di dar vita con altre forze laiche, liberali e riformisti al "Progetto Salerno", una iniziativa di ampio respiro politico e progettuale che tende a creare le condizioni per un'alternativa qualitativamente diversa nei confronti delle attuali maggioranze di centrosinistra,

In questo contesto la Direzione provinciale del PRl dà mandato al segretario di adoperarsi per assicurare il massimo contributo propositivo da parte dei repubblicani.

Gaetano Lupi segretario Provinciale Pri Salerno

nuvolarossa
20-11-04, 01:17
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Salerno: riunita la Direzione provinciale del Pri

La Direzione Provinciale del PRI ha approvato all'unanimità il programma di attività esposto dal Segretario Provinciale. In particolare ha preso atto con soddisfazione che l'iniziativa del "Progetto Salerno", messa in piedi in uno alle altre forze laiche, liberali e riformiste, sarà lanciata ufficialmente il 20 novembre p. v. con la partecipazione anche di Arturo Diaconale alle ore 10, presso la Sala del Bar Moka di Salerno.

Vivo apprezzamento è stato espresso per l'iniziativa de "LA FESTA DELL'EDERA" che si terrà nei giorni del 10 e 11 dicembre a San Gregorio Magno, grazie all'impegno degli amici del Comprensorio dell'Alto Sele e del Tanagro , guidati dal Segretario Mario Robertazzi e coordinati dall'amico Pasquale Mango, per conto dell'Esecutivo Provinciale.

Il programma della kermesse politica sarà comunicato quanto prima onde poter organizzare la partecipazione degli amici e simpatizzanti.

La Direzione Provinciale, su proposta del segretario Provinciale, ha ratificato all'unanimità la costituzione delle sezioni di Campagna, segretario Pasquale Russo, San Mango Piemonte, segretario Franco Plaitano, Olevano sul Tusciano, segretario Lucio Pastorino, San Gregorio Magno, segretario Mario Robertazzi, Camerota, segretario Salvatore Marotta, Eboli, segretario Costantino Mirra, Angri, segretario Gerardo Caputo, Sala Consilina, segretario Rosario Fogarile.

Inoltre su proposta del Segretario Provinciale all'unanimità è stato nominato Vice Segretario Provinciale l'amico Pasquale Mango, onde consentire allo stesso di curare ancora meglio l'aspetto organizzativo del Partito.

Gaetano Lupi
segretario Provinciale
Pri Salerno
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/YESTERDAY.mid

nuvolarossa
20-11-04, 16:38
«Casa laica» per Vincenzo Giordano

Nasce anche a Salerno la «Casa laica e riformista» e i partiti che muovono dalle comuni radici laiche e riformiste danno vita al "Progetto Salerno" che viene illustrato stamattina alle ore 10:30 presso la Sala del bar Moka del corso Vittorio Emanuele. Nel corso di un incontro, l'iniziativa sarà presentata alla stampa con la partecipazione di Michele Capano del Comitato Nazionale Radicali Italiani, Marcello Sorrentino responsabile Giovine Italia, circoli Bettino Craxi, Raffaele Della Valle segretario provinciale del Partito socialdemocratico italiano, Gaetano Lupi segretario provinciale del Partito repubblicano e l’ex sindaco socialista Vincenzo Giordano. Uno spazio laico e riformista che si vuole caratterizzare in maniera autonoma rispetto ai tradizionali schieramenti della politica.

Giuseppe Gizzi
21-11-04, 11:32
La libertà come metodo una cerniera per il centrosinistra

GIUSEPPE OSSORIO

tratto da “La Repubblica” del 7 novembre 2004

L’intervento di Ernesto Paolozzi dedicato all'interessantissimo volume di Francesco Flora, Città di Caino, va al di là, a mio avviso, della pur importante ricostruzione storiografica del fermento politico dell'Italia repubblicana. E l'introduzione di Ugo Piscopo pone elementi di dibattito utili per la nostra politica attuale.
La posizione di Francesco Flora si collocava all'interno dell'azionismo degli anni Quaranta in maniera originale. Il grande critico, infatti, proponeva una congiunzione fra politiche sociali e libertà costituzionali e civili all'interno del metodo crociano della libertà. Ciò vuol dire che si cerca di superare la contrapposizione storica fra liberalismo e socialismo evitando di sfociare in una forma di democraticismo o giacobinismo estremi. Se ben riflettiamo, è la prova alla quale vengono chiamati ancor oggi, sia pure in condizioni per tanti aspetti diverse, i partiti e i movimenti che nel centrosinistra intendono costruire, in Campania come in Italia, la nuova grande alleanza democratica.
Nel nostro caso, probabilmente, si fa di necessità virtù, nel senso che l'alleanza fin troppo ampia è spinta essenzialmente dal sistema maggioritario e dal parziale presidenzialismo che impongono, sul piano elettorale, di allearsi, se non ci si voglia destinare alla sconfitta sicura. Da qui, come a tutti è evidente, sia nel centrosinistra che nel centrodestra si sono formate coalizioni che a molti sembrano, e in effetti sono, del tutto innaturali: leghisti-secessionisti con nazionalisti a destra, neocomunisti e liberal-democratici a sinistra. Ed è proprio questa innaturalità delle alleanze che forse rende possibile la vittoria elettorale, ma rende quasi altrettanto impossibile la governabilità se, per governabilità, non intendiamo la pura amministrazione corrente. Anzi, quando si passa, come talvolta è accaduto sia nell'esperienza dell'Ulivo che in quella della Casa delle libertà,a procedere sul terreno delle grandi riforme, sono venuti fuori degli ircocervi perché frutto di estenuanti mediazioni.
È forse veramente il caso, allora, che si passi a un chiarimento profondo, rigoroso, delle posizioni culturali che possa servire da fondamento ad alleanze che sono solo strumentali. Checché se ne dica, la Campania in questi anni ha rappresentato un laboratorio interessante nel quale, senza nasconderci le enormi difficoltà, si è sperimentata un'alleanza di governo molto, molto larga, che comprende tutte le culture politiche del centrosinistra. Ma, come è evidente, bisogna andare avanti, perché una coalizione ha sempre bisogno di nuova linfa, nuove passioni e nuove intelligenze.
Nel caso specifico, sono convinto che i termini dell'alleanza debbano, appunto, impostarsi secondo la libertà come metodo. Sul piano istituzionale, ad esempio, nel contemperare l'esigenza azionista e liberale dell'efficienza di governo (dal presidenzialismo all'autonomia amministrativa delle giunte) con l'esigenza democratica e insopprimibile di una maggiore rappresentatività della assemblee elettive, oggi del tutto appannata. Sul piano sociale ed economico, nell'impegnarsi a garantire livelli di giustizia sociale e l'equità economica promuovendo nel contempo lo sviluppo dell'economia per creare ricchezza, senza distogliere i mezzi finanziari e la spesa pubblica verso forme di evidente inefficienza e improduttività. Bisogna convincersi che senza una forte e incisiva politica della ricerca scientifica, e senza sviluppo economico non è possibile l'equità sociale, se non col tornare indietro, verso forme di pauperismo, suggestive sul piano letterario ma prima o poi fortemente nocive proprio per i cittadini meno abbienti, perché non può distribuirsi una ricchezza che non si crea.
Ho fiducia che nella Regione Campania vi siano le risorse culturali e politiche per incrementare questo processo. E sono convinto che proprio gli intellettuali che rappresentano quella tradizione a cui Francesco Flora si richiamava, ossia quella del repubblicanesimo e del liberalismo democratico, se si vuole di sinistra, possano svolgere una funzione, come si diceva un tempo, di cerniera fra le altre grandi tradizioni culturali dell'attuale centrosinistra, quella cattolica-democratica e quella socialista.
L'autore è presidente della commissione Cultura della Regione Campania

nuvolarossa
21-11-04, 14:10
Ossorio e "la repubblica"

... Non so se Ossorio avrebbe visto pubblicati i suoi articoli da "Repubblica" se fosse ancora rimasto iscritto al Partito Repubblicano ... ma quel richiamo ai padri nobili del Repubblicanesimo, per giustificare le proprie scelte politiche, mi sembra che sia inadeguato ... chi e' infatti in grado di dire quali sarebbero le opinioni di chi ci ha gia' preceduto nelle grandi praterie celesti ?
Resta il fatto che non mi sembra un buon metodo quello di "sposarsi" con una donna e poi decidere solo dopo cosa farci insieme ... cioe' decidere aprioristicamente di allearsi con qualcuno senza prima aver deciso uno straccio di "programma" comune .... certo, sono le storture del bipolarismo che portano, anche le forze laiche e democratiche, a queste contorsioni ... pero' perlomeno vediamo prima i programmi (che devono essere indirizzati al Bene Comune) e poi si deve decidere con chi stare.
Questo metodo e' quello seguito dal Partito Repubblicano che rimase fedele alleato nel csx sulla base di programmi condivisi ... e se ne distacco' solo quando questi programmi cominciarono ad essere disattesi .... stessa metodologia per l'alleanza (ancor'oggi in corso) con il cdx ... di cui ci piacquero i programmi di ammodernamento sociale del Paese e di rilancio della sua economia .... salvo poi il verificare che, purtroppo, questo programma non viene compiutamente realizzato .... e l'unico collante che ci rimane e' quello della collocazione atlantica ed occidentale del Repubblicanesimo (questo si siamo certi che i Padri nobili ne convengono anche dall'al di la') ... e che si potrebbe anche decidere di uscire anche da questa alleanza ... ma sempre (erroneamente od in giustezza) con la coscenza a posto di aver sempre evitato di anteporre gli schieramenti ai programmi.
Se si possono fare errori nelle alleanze che si vanno a fare dopo aver accettato i programmi di questa alleanza ... figuriamoci le testate contro al muro che si danno ... quando si scelgono alleanze aprioristicamente ... ed i programmi si fanno dopo ... solo dopo !!

nuvolarossa
22-11-04, 20:56
A proposito delle decisioni della Consociazione Pri di Salerno

Dopo numerose segnalazioni abbiamo esaminato il comunicato pubblicato sulla "Voce Repubblicana" di sabato 20 novembre 2004.

Fatta salva la piena autonomia degli organismi locali per quanto attiene il territorio di loro competenza ci preme ribadire che le alleanze per le prossime elezioni regionali sono nella disponibilità del patrimonio politico delle federazioni regionali.

In proposito nessuna alleanza localistica può avere valore senza il consenso del responsabile regionale che ne risponde direttamente alla Segreteria nazionale.

La Segreteria nazionale

nuvolarossa
06-05-05, 18:59
Napoli: riunito il coordinamento delle Regioni del Sud/In agenda i fondi strutturali, le infrastrutture, la difesa del suolo e l'innovazione

L'impegno dei laici per il Mezzogiorno

"Dare più voce al Sud, in Europa e verso il Mediterraneo": è questo l'obiettivo, ma anche lo slogan, dei presidenti delle otto regioni meridionali che hanno dato vita al primo coordinamento regionale, dopo le elezioni del 3 e 4 aprile.

Antonio Bassolino (Campania), Salvatore Cuffaro (Sicilia) Vito De Filippo (Basilicata), Ottaviano Del Turco (Abruzzo), Michele Iorio (Molise), Agazio Loiero (Calabria), Nichi Vendola (Puglia) sono i presidenti che si sono riuniti a Napoli per definire il programma e gli obiettivi dei prossimi incontri, nei quali affronteranno in maniera coordinata i diversi temi inerenti all'attività delle loro regioni.

L'idea era nata nell'incontro dei presidenti del centrosinistra con i vertici dell'Unione e con Prodi a Roma, qualche settimana fa, ed era stata perfezionata con l'estensione dell'invito a tutti i presidenti delle regioni meridionali, indipendentemente dal loro colore politico ed infatti erano presenti a Napoli anche il presidente della Sicilia Salvatore Cuffaro e del Molise Michele Iorio, entrambi espressione dello schieramento di centrodestra.

Gli obiettivi programmatici definiti a Napoli riguardano la programmazione dei Fondi U.E. 2003/2007 che sembrano essere ai primi posti dell'interesse dei presidenti per l'impatto che hanno sull'attività concreta delle regioni; le infrastrutture e i trasporti, che alla luce delle esperienze avute necessitano di forti e continui rapporti interregionali; la difesa del suolo e prevenzione delle calamità naturali che, nelle regioni del sud si stanno susseguendo con intensità e frequenza per cui, come nel caso di Cerreto in Calabria, si è reso necessario l'intervento della Protezione civile; la ricerca e l'innovazione senza i quali nessuno sviluppo è possibile; il turismo la cui promozione all'estero va fatta in maniera raccordata e che si rende più che mai necessaria per fronteggiare la concorrenza degli altri paesi del mediterraneo ed infine le politiche sociali, diventate indispensabili in regioni afflitte da una disoccupazione cronica e da un invecchiamento crescente.

Per ora un indice di temi da approfondire in riunioni specifiche che si terranno una volta al mese in regioni scelte a seconda le diverse esigenze oppure a Roma: un coordinamento che non ha per adesso alcun "coordinatore fisso" e che nominerà di volta in volta un delegato che avrà il compito di monitorare lo stato di avanzamento dei progetti e le scelte decise.

La riunione di Napoli ha per ora evitato il pericolo paventato al momento dell'annuncio dell'iniziativa, vale a dire la costruzione di un velleitario fronte delle regioni contrapposto al Governo centrale che oltre a pregiudicare il ruolo istituzionale della Commissione Stato/Regioni avrebbe avuto un impatto negativo sull'opinione pubblica, specie nel momento che il governo ha rimesso in primo piano, attraverso l'istituzione di un Ministero per la Coesione il problema del Mezzogiorno, penalizzato nella prima fase dell'esperienza governativa dalle riserve del cosiddetto asse del Nord.

In questa direzione la dichiarazione di Bassolino: "La Padania è qualcosa di inesistente, il Mezzogiorno è una realtà storica" esprime in pieno il cammino nel corso del quale è maturato l'impegno di quei meridionalisti che hanno sempre messo al centro della loro attenzione politica e culturale la questione meridionale, nell'obiettivo di riequilibrare le condizioni economiche e sociali delle regioni del nord e del sud. In questo impegno hanno scritto pagine indimenticabili, compiuto analisi rigorose, avanzato proposte operative quei meridionalisti che facevano riferimento all'area culturale e politica laica e cattolica, alcune volte in polemica, ma spesso uniti negli obiettivi, con quelli dell'area marxista. Le leggi speciali, l'intervento straordinario, l'istituzione della Casmez, la riforma agraria, la bonifica, l'elettrificazione dei paesi e delle campagne, l'acqua e la costruzione del sistema idrico, la creazione delle infrastrutture e ‘industrializzazione furono i temi che assieme all'apertura all'Europa caratterizzarono quelle proposte rimaste, purtroppo, spesso minoritarie di fronte alle logiche e al peso dei grandi partiti di massa, sia di maggioranza che di opposizione.

L'iniziativa del coordinamento delle Regioni meridionali va quindi seguita e sostenuta, ma con i riferimenti culturali, naturalmente aggiornati, prima indicati e senza scadere nella costruzione di un fronte regionalista contrapposto al Governo, le cui iniziative dovranno essere valutate con rigore ma senza pregiudizi. Il coordinamento non potrà, nello stesso tempo, diventare il punto di riferimento politico di un'area geografica contrapposta alla cosiddetta "Padania" leghista , perché questa rimane sempre un'invenzione suggestiva ma che non può andare oltre la propaganda elettorale.

Pino Vita

tratto da http://www.pri.it/html/Home%20pri.html

nuvolarossa
23-01-06, 21:20
Emmanuele De Angelis segretario regionale Fgr Campania

Il giorno 21 gennaio 2006 alle ore 10:00 presso l'Hotel Terminus di Napoli in occasione del Congresso Regione Campania del P.R.I., si sono riuniti i rappresentanti delle sezioni campane della F.G.R.

Alla Presenza del Segretario Nazionale F.G.R. Giovanni Postorino è stato nominato Segretario Regionale per la Campania F.G.R. il sig. Emmanuele De Angelis, già Responsabile F.G.R. della Provincia di Caserta.

Senatore Accademico all'Università "Federico II" di Napoli, De Angelis, si occuperà, portando avanti il lavoro già intrapreso da Luca Bevilacqua, del riassetto organizzativo della Federazione in Campania, promuovendo la crescita o la nascita di altre sezioni, col fine di affermare una forte presenza dei Repubblicani in tutta la regione.

"In linea con le direttive nazionali della Federazione Giovanile", ha affermato nell'occasione il neoeletto Segretario regionale, "auspichiamo una presenza sempre maggiore della Segreteria Nazionale, e del suo apporto, atta a stimolare il nostro operato su un territorio non privo di notevoli ostacoli culturali, ma soprattutto politici. Sicuri nel nostro credo repubblicano, continueremo ad operare senza soluzioni di continuità, per dare voce ai giovani e alle loro esigenze. Inoltre noi tutti salutiamo con gioia la nomina di Giovanni Postorino a Segretario Organizzativo del P.R.I.".

La Direzione e la Segreteria Nazionale della FGR esprimono viva soddisfazione per i notevoli risultati che si stanno raggiungendo in Campania ed augurano al neosegretario regionale De Angelis un sincero "in bocca al lupo" per il duro lavoro che sarà chiamato a svolgere.

nuvolarossa
20-03-06, 22:15
Nucara e La Malfa a Napoli/In Senato da soli, a difesa del nostro simbolo repubblicano
La continuità dell'impegno meridionalistico del Pri

Una sala gremita ha salutato a Napoli, presso l'Hotel Terminus, la presentazione della lista del Pri per il Senato, che segna, dopo oltre un decennio, il ritorno dell'Edera sulle schede elettorali campane. La Campania, dove alle regionali dello scorso anno il Pri ha ottenuto un buon risultato sfiorando l'uno per cento, nonostante si sia presentato da solo e non in tutte le province, si conferma una delle regioni dove più vivo è il sentimento di militanza e dove si possono porre le basi per una ripresa nazionale del partito. Alla conferenza di presentazione della lista erano presenti il presidente del Pri Giorgio La Malfa, il segretario nazionale Francesco Nucara, il professor Bruno Trezza e numerosi rappresentanti locali dell'Edera, tra cui il capolista al Senato Giuseppe Forte ed il segretario regionale Carmine Bevilacqua.

Francesco Nucara ha spiegato che la presenza del Pri al Senato "è il primo passo per andare in Parlamento da soli, visto che il nuovo sistema proporzionale, pur con i suoi limiti, avvantaggia chi come noi si è speso in anni difficili in difesa dell'identità e del simbolo repubblicano". Sono ancora molto vive le impressioni sulla performance del presidente del Consiglio al meeting della Confindustria. Nucara ha ribadito a proposito che "è necessario sostenere Berlusconi, che con il suo intervento al convegno di Confindustria a Vicenza, ha segnato una svolta nella campagna elettorale". Il segretario dell'Edera ha poi reagito alle parole poco lusinghiere che Diego Della Valle ha rivolto al partito: "Come può dire, un personaggio che fa politica banchettando sugli yacht, che i repubblicani di oggi sono robetta? Probabilmente era più rispondente agli ideali repubblicani il nonno di Della Valle, un onesto ciabattino marchigiano".

Il presidente del Pri Giorgio La Malfa è successivamente intervenuto illustrando i tre cardini del programma repubblicano, e confermando la possibilità di rilancio del partito in epoca di proporzionale. Innanzitutto ha ricordato l'impegno del Pri in difesa dei diritti civili, come confermato nella campagna referendaria dello scorso anno, poi ha insistito ricordano la forte connotazione del Pri in politica estera, unico partito italiano a essere stato sempre al fianco dell'europeismo e dell'atlantismo: "Se l'Italia ha aderito al Patto Atlantico ponendo le basi del suo sviluppo politico internazionale lo deve al grande repubblicano Carlo Sforza". Perciò per La Malfa va apprezzata la linea di amicizia con gli Stati Uniti tenuta dal presidente del Consiglio nel corso di questo mandato: "una linea di successo, come dimostrano gli scroscianti applausi ricevuti nel discorso al Congresso statunitense". Infine Giorgio La Malfa ha ricordato le politiche economiche del Pri: "Il Mezzogiorno e la Campania sono e restano al centro delle nostre preoccupazioni, faremo in modo che il Piano di Lisbona serva alla ripresa economica di queste regioni". Il Piano di Lisbona italiano, così come quello di tutti i 25 paesi europei, sarà approvato a giorni dalla Commissione europea con un invito a realizzarlo velocemente e compiutamente. "Dall'inizio della prossima legislatura * ha detto La Malfa - chiunque vinca la competizione elettorale, sa che c'è un progetto che segna la strada delle politiche economiche del paese". E ha invitato tutte le categorie economiche ad assumersi le proprie responsabilità. "E' una illusione da cui svegliarsi", quella in base alla quale l'economia e lo sviluppo passano solo attraverso scelte governative o di tipo politico, "un vecchio modo di pensare ai problemi, al quale il Mezzogiorno, ma anche l'Italia, devono sottrarsi".

L'auspicio immediato dei vertici repubblicani è stato un incremento elettorale del Pri in Campania, regione che ha visto operare figure di spicco del repubblicanesimo meridionalista come Guido Dorso e Francesco Compagna. Una storia politica e culturale che non può essere interrotta.

Renato d'Emmanuele

nuvolarossa
21-03-06, 18:15
...

kid
21-03-06, 18:30
sarebbe anche ora che ossorio tornasse a casetta. Anche perchèl'accordo con di pietro era mica stupido, ma mi pare che non gli sia riuscito.

la_pergola2000
21-03-06, 19:05
per i repubblicani che vogliono riunirsi

Però qualcuno se fosse un politico vero dovrebbe cercare di deve incontrarli, per piacere fate presto.

Se è vero quello che dice Nuvola rossa è una cosa molto grave.
Con Ossorio si poteva tentare di prendere un senatore in Campania ( credo )
Bisogna che qualcuno ai vertici pensi ad un incontro, Ossorio non è un arrogante e la geometria variabile si può applicare in parte anche in Campania.
Non ci sono polemiche personali, non ci sono diversità di opinioni, salvo qualche piccola diversità di vedute, perciò non incomprensioni.
Io predico continuamente di non stare a sentire i ds, per favore cercate di capire, per un pò ci fanno la serenata, poi quando hanno acquisito pezzi di partito ti allontanano, guardate che cosa hanno fatto con la Sbarbati, dapprima l'hanno eletta in Europa, poi l'hanno mollata, se non era Prodi che se ne è fatto carico e per la capacità della stessa a stare vicino a Prodi, ora sarebbe nell'oblio europeo.
E cosa credete, che Musi starà molto tempo? Appena acquisito pezzi di UIl i ds diranno al repubblicano di turno ,grazie ed arrivederci.
Concludo , guardate che cosa stanno facendo con IllY,egli non serve più, voleva andare in parlamento, ci andava con il cartello delle liste civiche, i ds hanno detto no, gli hanno fatto comodo alle amministrative, la politica nazionale la fanno loro e basta.
Dalle nostre parti a Fano hanno imposto un loro candidato di centro, contro il candidato della Margherita che era stato vicesindaco con loro, poi hanno denunciato esponenti della margherita in provincia con loro, ripeto un segretario dei ds ha denunciato il vicepresidente provinciale della margherita, un sindaco della margherita ed un'altro sindaco consigliere regionale, in pratica hanno capitozzato la margherita in due valli marchigiane.
Nel passato ho detto che cosa ci hanno fatto, non a livello di denunce naturalmente , ma inviti ignorati, dimenticanze e così via.
Bisogna che questi signori imparino a stare nella politica democratica,a livello nazionale, non si accontentano di acquisire pezzi di confindustria, spaccano addirittura il fronte confindustriale.
Qui nelle Marche, oggi ,un comunicato di Walter Scavolini, la cucina più amata dagli italiani, denuncia che a ballarò hanno tagliato tutta la sua intervista lasciando solo il pezzettino dove parla non tanto bene di Berlusconi, metterò da parte il pezzo e poi lo manderò a Nuvola rossa, .
Un'altro industriale di Recanati con un comunicato fa sapere che si ritira da confindustria Marche per l'azione di DellaValle e così via.
Caro Gizzi fa leggere queste notizie a Ossorio e cerchiamo di fare qualche cosa, cerchiamo di non venderci ne fisicamente con posti, ne la nostra anima


ARRivederci


In seguito potremo parlare della Merloni candidata nelle Marche, il frigorifero più amato nel mondo.

la_pergola2000
22-03-06, 02:52
le elezioni amministrative , qualcosa si comincia a cpire, si vuole alzare il prezzo?
Chiedere aiuto alla Jervolino o far mancare l'appoggio alla jervolino non significa niente , bisogna vedere i ds cosa dicono.

Giuseppe Gizzi
25-03-06, 16:55
Cari amici Calvin e Pergola2000, ma credete veramente che dopo decenni di militanza sia stato facile lasciare la casa madre e il Partito per il quale si è combattutto una vita fin da giovane, e per alcuni altri fin dai tempi di Ugo La Malfa e Francesco Compagna, e che è stato tenuto in vita con le unghie e con i denti dopo il 1993? Ho molta stima e anche affetto per voi, e con me anche altri amici campani che per loro educazione non hanno mai nutrito sentimenti negativi. Purtroppo, la causa repubblicana ha subito logiche centrifughe esterne ed interne (sebbene in misura minore) dopo la sbornia del maggioritario. L'accordo con Italia dei Valori, amico Calvin, non puoi dire non sia riuscito, perchè non è ancora stato verificato dalle urne. Esso è figlio della volontà di non disperdere il consenso repubblicano in Campania (quello autenticamente repubblicano, non quello taroccato di altri), e di tentare di garantire in Parlamento, ma nel centro sinistra,una voce repubblicana e liberaldemocratica. Lo sostiene un patto federativo che pui leggere nel sito dei Repubblicani Democratici.Poi, come diceva il grande Croce, la storia è sempre storia contemporanea. Personalmente mi auguro che un'unificazione che oggi non vedo, magari, in forme diverse e con soggetti diversi domani possa realizzarsi. Lavoraci anche tu. Un saluto affettuoso, Giuseppe Gizzi

Anita
26-03-06, 17:42
Personalmente mi auguro che un'unificazione che oggi non vedo, magari, in forme diverse e con soggetti diversi domani possa realizzarsi. Lavoraci anche tu. Un saluto affettuoso, Giuseppe GizziMa cosa siete usciti a fare dal Pri.
Se rimanevate dentro avreste avuto anche voi la vostra autonomia come e' stata concessa al Pri dell'Emilia-Romagna.
Cosa vi impedisce di rientrare nei ranghi ?
Sarebbe piu' utile per tutti e non si farebbe la fine dei capponi manzoniani che litigavano tra di loro inconsapevoli di finire nella cucina dell'azzeccagarbugli.
Zagare e sorrisi.

kid
27-03-06, 11:27
cara anita per la verità ossorio non aveva l'autonomia che è stata data in romagna, perchè il simbolo del pri a napoli con il centrosinistra non glielo avremmo dato e come io so bene, facemmo una lunga conversazione in macchina una sera del '99 per andare ad una festa dell'Udeur, Ossorio non se la sentiva di portare fuori il partito dalle giunte delle amministrazioni campane. Non se la sentiva o sentiva di non riuscirci e preferì rompere con il partito nazionale. Io non voglio giudicarlo,siamo vecchi amici e ne sento la mancanza. Ora però il punto è un altro, innanzitutto si è visto che una parte non insignificante del pri campana è rimasta a fare una battaglia d'opposizione a Bassolino e compagnia. Quindi c'è un margine fuori dall'amministrazione regionale di azione per i repubblicani. L'accordo con Di Pietro vale se Ossorio viene eletto, ed aveva delle possibilità se era secondo dopo di pietro, come pure gli era stato detto, ma non dietro un altro che se passa non molla e con tutta la buona volontà il successo che l'idv può ottenere non credo che consenta di fare due senatori in campania. Infine ora c'è il proporzionale il che consente libertà di schieramento politico fra i due gradi di governo locale e nazionale, come per la verità è giusto che sia. Chi l'ha detto che un buon sindaco dei ds, non sia meglio di un candidato di Forza Italia?

Giuseppe Gizzi
27-03-06, 13:14
cara anita per la verità ossorio non aveva l'autonomia che è stata data in romagna, perchè il simbolo del pri a napoli con il centrosinistra non glielo avremmo dato e come io so bene, facemmo una lunga conversazione in macchina una sera del '99 per andare ad una festa dell'Udeur, Ossorio non se la sentiva di portare fuori il partito dalle giunte delle amministrazioni campane. Non se la sentiva o sentiva di non riuscirci e preferì rompere con il partito nazionale. Io non voglio giudicarlo,siamo vecchi amici e ne sento la mancanza. Ora però il punto è un altro, innanzitutto si è visto che una parte non insignificante del pri campana è rimasta a fare una battaglia d'opposizione a Bassolino e compagnia. Quindi c'è un margine fuori dall'amministrazione regionale di azione per i repubblicani. L'accordo con Di Pietro vale se Ossorio viene eletto, ed aveva delle possibilità se era secondo dopo di pietro, come pure gli era stato detto, ma non dietro un altro che se passa non molla e con tutta la buona volontà il successo che l'idv può ottenere non credo che consenta di fare due senatori in campania. Infine ora c'è il proporzionale il che consente libertà di schieramento politico fra i due gradi di governo locale e nazionale, come per la verità è giusto che sia. Chi l'ha detto che un buon sindaco dei ds, non sia meglio di un candidato di Forza Italia?

Amico Calvin, probabilmente ti sei confuso, perchè Ossorio è candidato al numero 2 di IDV, dopo Di Pietro, per la Camera nel collegio Campania1 e non per il Senato. Ti ringrazio per l'onestà con cui hai detto, specie a coloro che non lo sapevano qui sui Forum che non ci sarebbero state deroghe in Campania rispetto alla situazione nazionale di accordo a tutti i livelli con la CDL, al tempo della svolta di Bari. Mi fa piacere che ora, grazie al proporzionale le cose siano cambiate. Ti saluto con affetto, Giuseppe

Garibaldi
27-03-06, 13:19
Amico Calvin, probabilmente ti sei confuso, perchè Ossorio è candidato al numero 2 di IDV, dopo Di Pietro, per la Camera nel collegio Campania1 e non per il Senato. Ti ringrazio per l'onestà con cui hai detto, specie a coloro che non lo sapevano qui sui Forum che non ci sarebbero state deroghe in Campania rispetto alla situazione nazionale di accordo a tutti i livelli con la CDL, al tempo della svolta di Bari. Mi fa piacere che ora, grazie al proporzionale le cose siano cambiate. Ti saluto con affetto, GiuseppeGiuse', turna con nuie !!!

kid
27-03-06, 14:10
evidentemente e me ne rallegro, perchè direi che è sicuro che ossorio venga eletto.

nuvolarossa
28-03-06, 19:46
Appuntamenti elettorali Nucara


Giovedì 30 marzo: San Mango Piemonte, Salerno, incontro candidati liste al Senato Campania, ore 18,00.

Lincoln (POL)
28-03-06, 21:11
La posizione in lista di Ossorio è sicura.
Il punto è che non è del tutto sicuro che l'IDV raggiunga e superi la soglia di sbarramento o si piazzi prima tra quelli che rimangono sotto e l'elezione di Ossorio dipende da questo.

nuvolarossa
29-03-06, 18:40
Tangentopoli di Salerno ...

http://img226.imageshack.us/img226/3884/ladri8qb.jpg

Giuseppe Gizzi
30-03-06, 15:00
cara anita per la verità ossorio non aveva l'autonomia che è stata data in romagna, perchè il simbolo del pri a napoli con il centrosinistra non glielo avremmo dato e come io so bene, facemmo una lunga conversazione in macchina una sera del '99 per andare ad una festa dell'Udeur, Ossorio non se la sentiva di portare fuori il partito dalle giunte delle amministrazioni campane. Non se la sentiva o sentiva di non riuscirci e preferì rompere con il partito nazionale. Io non voglio giudicarlo,siamo vecchi amici e ne sento la mancanza. Ora però il punto è un altro, innanzitutto si è visto che una parte non insignificante del pri campana è rimasta a fare una battaglia d'opposizione a Bassolino e compagnia. Quindi c'è un margine fuori dall'amministrazione regionale di azione per i repubblicani. L'accordo con Di Pietro vale se Ossorio viene eletto, ed aveva delle possibilità se era secondo dopo di pietro, come pure gli era stato detto, ma non dietro un altro che se passa non molla e con tutta la buona volontà il successo che l'idv può ottenere non credo che consenta di fare due senatori in campania. Infine ora c'è il proporzionale il che consente libertà di schieramento politico fra i due gradi di governo locale e nazionale, come per la verità è giusto che sia. Chi l'ha detto che un buon sindaco dei ds, non sia meglio di un candidato di Forza Italia?

L'amico Calvin nella risposta precedente ha discorso molto correttamente della situazione verificatasi in Campania tra il 1999 ed il 2001. A corredo di quanto scrive, volevo aggiungere alcune annotazioni, visto che proprio ieri sono stato a Napoli con l'amico Ossorio ( impegnato alacremente nella campagna elettorale che lo vede al n°2 alla Camera per IDV, dopo il
patto federativo sottoscritto con essi, che è visibile al sito www.repubblicanidemocratici.it e che vede impegnati altri amici repubblicani oltre che campani, toscani, laziali e calabresi), chiedendogli più nei dettagli come andarono allora le cose. Egli mi ha detto, amico Calvin, che ricordava bene quel viaggio in macchina che avete avuto insieme da Telese Terme a Napoli. Accompagnaste l'amico Giorgio La Malfa ad una festa dell'Udeur per un dibattito. Mi dice che la sua non fu una scelta facile. Gli amici campani avversarono con determinazione e forza la paventata scelta di passare con il centro-destra. Ci furono dei dibattiti, siamo nel 2000, molto accesi a Napoli ma sempre nei limiti della correttezza alla presenza di Giorgio La Malfa. Gli amici, tra essi l'amico Alfredo Ponticelli, Ignazio Assumma, Lazzaro Alfano, Umberto Zito, repubblicano da sempre e direttore dell'Ordine dei Medici di Napoli, Franco Amodio, Salvatore Scognamiglio, Rosario Altieri, Antonio Guariglia, Elio Notarbartolo, Tullio D'Aponte, preside della facoltà di Scienze politiche, e tanti altri altri amici. Tutti espressero, con parole affettuose ma ferme, a La Malfa la volontà di recedere dalla sua decisione di collocare il PRI nel centro-destra. Ma non ci fu nulla da fare. Caro Calvin, diciamo e riconosciamo a posteriori che la correttezza dei campani nei confronti dell'allora segretario si mostrò ancora più chiaramente al Congresso di Chianciano, quando venne tolta la pregiudiziale ad accordi con Forza Italia. Peppino Ossorio era Vice segretario nazionale. Lì bastava coagulare i voti congressuali della Sbarbati con i nostri e di altre regioni contrarie alla svolta per mettere La Malfa in minoranza. Ma anche allora prevalse la innata lealtà al Partito da parte di Peppino Ossorio e di rispetto per l'allora segretario nazionale. L'amico Ossorio mi ha anche detto di un suo colloquio avuto nel gennaio o febbraio del 2001, nella sede del Pri, insieme all'amico Rosario Altieri con La Malfa, prima delle elezioni politiche. Egli riferì che Berlusconi aveva promesso un numero di collegi poco sotto le 10 unità. Promessa disattesa dai fatti. Vi fu, infatti, la buona candidatura di La Malfa nelle liste di Fi e l'elezione di Del Pennino, quest'ultima più che una scelta del Partito fu letta, forse impropriamente, come l'espressione di una volontà di Berlusconi stesso. Dopo c'è stata la storia nota della mancata possibilità di alleanze diverse tra l'ambito nazionale e quello locale, che ha fatto dividere le nostre strade. Gli anni sono passati. In Campania siamo resistiti e ci siamo rafforzati, sempre sotto le insegne dei Repubblicani Democratici (laicamente non abbiamo mai inteso il PRI come la Santa Sede del repubblicanesimo italiano). Oggi, qui in Campania, abbiamo la possibilità concreta di eleggere un deputato, in una forza politica che fa parte del gruppo liberale europeo. Inoltre, noto con piacere che parliamo della nostra storia recente con serenità. Il maggioritario sembrava una cappa perenne. Oggi si è tornati ad una sorta di proporzionale con premio di maggioranza facendo permanere questo bipolarismo. Credo che, nonostante le nostre differenze, si debba continuare a parlare e dialogare serenamente, senza acredine così come stiamo facendo, seppur, con l'aiuto di Nuvola Rossa, da una postazione virtuale come questa. Sarebbe auspicabile anche un dialogo diretto e franco dopo le elezioni, non solo con te amico Calvin. Mi ripeterò citando Croce che la nostra è storia contemporanea. Non mi sogno di fare previsioni per il futuro, ma intimamente mi auguro che in futuro chi ha a cuore il repubblicanesimo possa combattere da posizioni di maggiore vicinanza, rispetto a quanto è accaduto fino ad oggi. Un saluto affettuoso, Giuseppe

nuvolarossa
05-04-06, 20:24
Salerno, continua la campagna per le elezioni politiche/Insieme ai candidati il segretario nazionale e della Fgr, Giovanni Postorino
Storia da consegnare alle nuove generazioni

Il PRI a Salerno continua la lunga corsa verso il Senato. Grinta e determinazione sono le caratteristiche principali di questa campagna elettorale. Il 30 Marzo, infatti, nell'incontro che si è tenuto a San Mango Piemonte tra i candidati al Senato si è respirata grande voglia di fare. Sono intervenuti l'onorevole Guido Milanese e il senatore Gaetano Fasolino. Come rappresentanti di Forza Italia hanno ringraziato i repubblicani per il lavoro e l'impegno dimostrati e hanno assicurato loro grande visibilità come "quarto partito" della coalizione di centro-destra. Dopo il saluto del sindaco di San Mango Piemonte, alla vigile presenza dell'onorevole Francesco Nucara, si sono succeduti gli attesi interventi. Ha preso la parola il capolista dei candidati al Senato, il dott. Giuseppe Forte che ha messo in risalto la mala sanità che, da sempre, contraddistingue la regione Campania e che la politica bassoliniana ha contribuito a peggiorare. Il candidato Franco Plaitano ha ringraziato l'onorevole Francesco Nucara per i finanziamenti alla Comunità Montana dei Monti Picentini e per l'aiuto e l'appoggio che il segretario nazionale del partito conferisce sempre alla regione Campania e alla provincia di Salerno. È intervenuto anche il segretario provinciale di Salerno Luigi Pergamo che ha illustrato il lavoro fatto nella e per la provincia e ha messo in luce la forte disorganizzazione della coalizione di centro-sinistra capitanata dal prof. Romano Prodi. Gli altri candidati presenti hanno assistito e applaudito con partecipazione i loro "compagni d'avventura". Piene di speranza e di entusiasmo sono state le parole del segretario nazionale della Fgr, Giovanni Postorino che coordina e organizza il futuro del partito. A conclusione dell'incontro ha preso la parola l'onorevole Francesco Nucara che ha messo in evidenza il prestigio e il valore di un simbolo che resiste da oltre cento anni. Pur avedo alle spalle un secolo di vita i repubblicani vivono nel futuro come faceva Mazzini. Lo Stato libero e democratico è oggi più che mai uno dei pilastri cardini del pensiero del partito. Grande speranza, quindi, si ripone nei giovani perché continuino a mantenere alto il prestigio dell' Edera. Si è rallegrato, perciò, con i presenti per l'impegno che il PRI della provincia di Salerno sta mettendo in quest'impresa e ha assicurato il suo continuo e sicuro sostegno per tutto ciò che è e che sarà. I repubblicani salernitani sono stati, perciò, onorati dalla sua presenza e ne hanno tratto nuova forza per andare avanti. Ormai le elezioni sono vicine e l'impegno e la tenacia del PRI crescono sempre di più.

In questa campagna elettorale stanno lavorando nelle rispettive aree di appartenenza anche Giancarlo Pizza di Agropoli, Pasquale Mango e Bruno Luciano di Battipaglia, il prof. Costabile Maurano, sindaco di Castellabate, Mario Robertazzi di San Gregorio Magno, Emanuela Russo di Campagna, Nicola Gatto di Cicerale, l'architetto Raffaele Coiazzo di Nocera Superiore, Costantino Mirra di Eboli, Santo Cannavale di Nocera Inferiore, Guglielmo Balbi di San Pietro al Tanagro, l'avv. Gaetano Lupi di Cava, Pietro Pessolano di Auletta, l'architetto Giuseppe Scarpitta di Sapri, Donato Vespa di Sarno, Filippo Crisci di Ogliastro Marina, il dott. Gianfranco Ferrigno di Salerno, l'architetto Antonio Dell'Isola di Maiori, l'avv. Nunzio Fascina e Ernesto Pisano. È da encomiare la segreteria organizzativa composta da Pina Plaitano, Gianfranco Grimaldi e Alberico Ingenito per il duro lavoro svolto.

La voglia di fare e la tenacia caratterizzano questa campagna elettorale; per portare avanti il nome del partito vengono spese le migliori energie, perciò, come avrebbe detto un noto comico televisivo, "comunque vada sarà un successo".

Barbara Maurano (Castellabate, Sa)

nuvolarossa
05-05-06, 19:39
Cilento: l'impegno del Pri per le elezioni/La presenza dell'Edera a Salerno, Nocera e Castellabate
Il 28 e 29 maggio dei repubblicani

Dopo le giornate calde di quest'ultimo periodo il meteo ha previsto l'arrivo di nuove nubi su tutta la penisola. Mentre stavamo per indossare il costume abbiamo dovuto rimettere nel cassetto i nostri propositi vacanzieri e armarci del caro e vecchio ombrello per fronteggiare i temporali primaverili. Le gocce guastafeste ci hanno riportato con i piedi per terra ricordandoci che il peggio non è ancora passato. Per il sole di luglio e la rilassatezza estiva dobbiamo attendere.

Non è un caso che questa pioggia improvvisa sia arrivata proprio nel week-end in cui bisognava presentare le liste per le attese elezioni amministrative del 28 e 29 maggio. Sembra quasi che quest'acqua miracolosa sia giunta per bagnare le nostre "teste infuocate" e farci riprendere le forze, perse durante la scorsa campagna elettorale, per affrontare con più energia la nuova.

Il costume dovrà aspettare ancora un po' e intanto ci accingiamo ad imbracciare il nostro ombrello.

Quest'ondata di maltempo, naturalmente, ha coinvolto anche il Cilento e i partiti interessati sono subito scattati ai loro posti di combattimento.

Il PRI puntualmente e devotamente ha assicurato la sua immancabile presenza. Tutti sanno, infatti, che il verde ha bisogno della pioggia per il suo sostentamento. L'Edera, quindi, sarà più che mai attiva in questa campagna elettorale.

A Salerno, dove sono quattro gli aspiranti sindaci, il partito sosterrà l'ex componente del CSM Nino Marotta, candidato per la Cdl e appoggiato, oltre che dal PRI, anche da Forza Italia, An, Udc e DS. Nella sua corsa verso Palazzo di Città sarà contrastato dal deputato DS Vincenzo De Luca, schierato con le civiche Progressisti e I giovani per Salerno, da Mario Borrelli a capo di una lista che porta il suo nome e di un'altra denominata Cristiani Cattolici uniti e infine dall'europarlamentare Alfonso Andria, sostenuto dalla Margherita, dai dissidenti bassoliniani dei DS, dalla Rosa nel Pugno, dall'Udeur, dal Prc, dall'Italia dei Valori, dai Verdi e dai Comunisti italiani.

L'azione dei repubblicani sarà particolarmente viva a Nocera Superiore dove vi sarà una lista targata PRI. L'ex vicesindaco Mario Iannone, infatti, si batterà sotto il segno dell'Edera contro gli altri tre candidati: il primo cittadino in carica Gaetano Montalbano di Forza Italia, Raffaella Fermentino dell'Udc e Giuseppe Manzo del centrosinistra.

Anche Castellabate si prepara per la campagna elettorale e l'Edera non poteva certo essere assente.

Il repubblicano Costabile Maurano, sindaco in carica, si ripropone con la Cdl, contrastato da Gerardo Russo del centrosinistra e dal civico Vincenzo Maione.

L'Edera, quindi, dopo questa pioggia primaverile, è pronta a fronteggiare le sue battaglie e speriamo che il 28 e il 29 maggio possiamo riporre, soddisfatti, il nostro ombrello.

Barbara Maurano (Castellabate, Sa)

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nuvolarossa
08-05-06, 19:43
Elezioni a Nocera Superiore, il Pri sostiene Iannone

Per le elezioni amministrative del 28 - 29 maggio, il Pri apre la campagna a Nocera Superiore, mercoledì 10 maggio ore 20,30, presso il ristorante "La Regina dei Monti", via Petraro.

Presentazione della lista dei candidati. Interventi di Biagio Salsano, assessore ai Lavori pubblici uscente e candidato al Consiglio, Filippo Bove, consigliere comunale uscente e candidato al Consiglio, Francesco Plaitano, coordinatore organizzativo regionale Pri, Cinzia Morello, vice segretario regionale Pri, Luigi Pergamo, commissario provinciale Pri, Bruno Trezza, presidente regionale Pri, ordinario di Economia Politica alla Sapienza, Mario Iannone, candidato sindaco.

tratto dal sito del Partito Repubblicano
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nuvolarossa
23-05-06, 19:25
La Malfa nel Salernitano
Il giorno 24 maggio 2006 Giorgio La Malfa, in occasione delle elezioni amministrative per i Comuni di Salerno, Cava de' Tirreni e Nocera Superiore ha in programma una serie di incontri.

Salernitano: tour elettorale dell'onorevole La Malfa/L'impegno dell'Edera rafforzato dalla presenza del suo presidente
Siamo determinati nei nostri ideali

Nella provincia di Salerno la campagna elettorale s'infuoca ogni giorno di più.
L'impegno del Pri è costante e determinato e molte sono le iniziative e le battaglie intraprese.
Il popolo repubblicano salernitano attende, perciò, la visita di Giorgio La Malfa, che si recherà nei luoghi caldi della provincia per supportare e sostenere il partito. La sua venuta sarà particolarmente gradita e rappresenterà il punto di arrivo ma anche di partenza dell'impegno dei candidati, che dopo il 28 e il 29 maggio saranno chiamati a rappresentare i cittadini nelle diverse comunità.

La Malfa dedicherà un'intera giornata alla provincia di Salerno iniziando proprio dal capoluogo. Mercoledì 24 maggio alle ore 11.00, infatti, parteciperà all'inaugurazione della sede provinciale del PRI in Via Crispi, 60. Sarà atteso e accolto dai candidati della lista del PRI per il Comune di Salerno: Alfonso Precenzano, Celano Clemente, Anna Maria Pierri, Laura D'Elia, Clorinda Scavea, Fabrizio Corcione e il prof.Vito Gallotta.
Alle 11.30, presso il Bar Moka, Giorgio La Malfa terrà una conferenza stampa alla presenza di tutti i segretari provinciali degli altri partiti della Cdl.
Per i repubblicani della città di Salerno sarà una giusta e degna occasione per dimostrare l'impegno e la determinazione del PRI nel diffondere e sostenere i propri ideali.
La presenza, infatti, dell'Edera, sarà il segno di una partito che continua a crescere e a lottare.
Questo tour salernitano di Giorgio La Malfa procederà alla volta di Cava dove alle 17.30, presso il Complesso Santa Maria del Rifugio in Piazza San Francesco, ci sarà un incontro con i candidati e i simpatizzanti del PRI. Sono previsti gli interventi del candidato alla carica di sindaco Alfredo Messina, dell'architetto Pio Silvestro e del segretario provinciale Luigi Pergamo.

Infine la lunga giornata salernitana di Giorgio La Malfa si concluderà a Nocera Superiore, dove il candidato alla carica di sindaco Mario Iannone e la sua squadra terranno un comizio in piazza. Si prevede, perciò, una giornata tutta in verde per la provincia di Salerno.

Barbara Maurano

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Giuseppe Gizzi
24-05-06, 09:28
Pur essendo fuori dal partito, devo dare atto al mio amico Luigi Pergamo, segretario provinciale del Pri a Salerno del grande impegno e della dedizione di cui sta dando prova nelle varie battaglie elettorali. Ho saputo che in particolare a Nocera Superiore c'è una lista dell'Edera molto competitiva. In bocca al lupo a Luigi e agli altri amici della mia vecchia casa politica.

nuvolarossa
08-06-06, 19:48
Tornata elettorale: l'Edera di Salerno per Andria/Un candidato che ha espresso un severo giudizio sull'amministrazione
Progetti di risanamento cittadino

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SALERNO - Ritengo che questa tornata amministrativa costituisca una fase di vitale importanza per il futuro della nostra città. Mi sento in dovere pertanto di esprimere con chiarezza il parere dei Repubblicani che nel solco della tradizione laica e democratica intendono partecipare attivamente al progetto di risanamento di questa città. E' fuor di dubbio che non possiamo condividere la logica trionfalistica e celebrativa dell'amministrazione De Luca, prima, e De Biase, poi. Tutta la campagna elettorale della CdL ha rimarcato la necessità di misure drastiche di inversione per avviare iniziative di risanamento, in contrapposizione alla dissennata gestione delle amministrazioni espressioni del centrosinistra.

Ma questa è una valutazione tutta politica. Ora bisogna riflettere su quale contributo, la CdL e le forze politiche che in essa si riconoscono, vogliono dare in questa ultima e determinante scadenza di una competizione comunque amministrativa. Non credo che il ruolo della CdL possa essere quello ipotizzato dal Coordinatore Regionale di Forza Italia, Cosentino, che pensa di affiancare De Luca nel ruolo di destabilizzatore dell'asse Ds-Margherita.

Vorrei solo ricordare che si tratta di una competizione amministrativa e che è in gioco il futuro della nostra città. La possibilità di contribuire tutti a renderla meglio vivibile, e che possa trainare a sua volta lungo la strada del risanamento tutta la Provincia.

Al contrario non dobbiamo consentire che i Ds e la Margherita decidano delle diatribe interne al loro schieramento sulla pelle dei salernitani.

Appoggiare Andria significa riconoscergli il merito di aver posto a base del suo programma un severo giudizio sull'attività fin qui svolto dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida del comune capoluogo, e aver dichiarato che, per operare in modo serio e produttivo per lo sviluppo della nostra città, è rilevante il contributo che potrà venire dalla CdL.

Noi dobbiamo raccogliere questo invito come una sfida. La CdL è forza di governo, ed è forza capace di elaborare e partecipare al progetto di risanamento della città.

Accettiamo questo invito nella consapevolezza che anche e soprattutto dai banchi dell'opposizione si può non solo controllare ma anche governare. Rappresentiamo con dignità e rigore la stima di quanti hanno manifestato il loro consenso a favore di Marotta. Noi repubblicani, pur costituendo una piccola pattuglia all'interno della CdL, vogliamo con chiarezza manifestare la nostra disponibilità a sostenere Andria con attenzione e contributo di idee. Se a Roma la CdL ha rifiutato di assumere responsabilità dirette nelle commissioni parlamentari, ancor più ci si impone di stare molto lontano da consigli di amministrazione e posti di sottogoverno qui a Salerno. Oggi è tempo di rigore e di lavoro - forse anche oscuro. Occupiamoci di Salerno e dei salernitani, gli elettori sapranno premiarci in futuro.

Guglielmo Balbi, Consigliere Nazionale Pri, Salerno

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nuvolarossa
09-10-06, 18:46
Salerno: convocazione Direzione provinciale del Pri

La Direzione provinciale del Pri di Salerno è convocata per martedì 10 ottobre 2006 alle ore 18,30 in via F. Crispi, 60, Salerno, per discutere del seguente odg:
1) Elezioni amministrative in provincia di Salerno primavera 2007
2) Tesseramento anno 2006
3) Preparazione congresso provinciale
4) Varie ed eventuali
Alla riunione parteciperanno anche il segretario e il presidente regionale del partito, consiglieri comunali, assessori e sindaci del Pri salentino.

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nuvolarossa
02-11-06, 19:42
Nella provincia di Salerno repubblicani in campo/Si sono svolti incontri volti a riorganizzarsi per le amministrative
Lavorare uniti nell'interesse del Pri

I repubblicani della provincia di Salerno sono tornati in campo. Il 10 ottobre, infatti, la direzione provinciale ha dato inizio al primo di una serie di incontri. Erano presenti il segretario regionale Carmine Bevilacqua, l'assessore Biagio Salsano, l'assessore Giuseppe Russo, il sindaco di Castellabate Costabile Maurano e tutti i segretari di sezione: Pasquale Mango, Luciano Bruni, Francesco Platano, Cinzia Morello, Gennaro Fiengo, Mario Robertazzi, Antonella Milite, Michele De Angelis, Orlando Pergamo, Ernesto Pisano, Ernesto Marra, Luigi Ingenito, Alberico Ingenito, Antonio Iannone, Mario Iannone, Carmine Carrano e Donato Vespa.

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L'incontro era volto a riorganizzare il Pri salernitano anche in vista delle prossime elezioni amministrative previste per la primavera 2007 nei comuni di: Acerno, Battipaglia, Bracigliano, Buccino, Centola, Colliano, Corsara, Giffoni Sei Casali, Laurino, Laviano, Montecorice, Nocera Inferiore, Pagani, Palomonte, Petina, Piaggine, Postiglione, Roccagloriosa, Roccapiemonte, Roscigno, Sacco, San Marzano Sul Sarno, Santa Marina, Santomenna, Sanza, Sapri, Serre, Stella Cilento, Stio.

Il Pri sarà particolarmente attivo a Nocera Inferiore, Pagani e Battipaglia dove il partito sarà presente con una propria lista; negli altri comuni si assicura almeno un candidato repubblicano nelle coalizioni di centrodestra.

Si è discusso, inoltre, del tesseramento 2006, del prossimo congresso provinciale che si terrà a gennaio e della costituzione della Fgr salernitana.

Come in tutte le buone famiglie, però, non sono mancate le "divergenze di opinione". Il segretario regionale Carmine Bevilacqua, Cinzia Morello, e Pasquale Mango hanno espresso delle riserve su qualche atteggiamento del segretario provinciale Luigi Pergamo. Francesco Platano, Biagio Salsano, Antonio Iannone e Costabile Maurano hanno, invece, fatto presente che in una situazione difficile da affrontare Luigi Pergamo è riuscito a risollevare le sorti di un partito che, a Salerno, sembrava ormai scomparso. Naturalmente la strada è ancora lunga per tornare agli "antichi splendori" ma la cosa certa e importante è che bisogna rimanere uniti e lavorare nell'interesse del partito. Dopo questa breve parentesi la riunione ha ripreso il suo cammino.

La caratteristica dei repubblicani è stata sempre quella di saper guardare avanti e oggi più che mai ci sono le condizioni adeguate per partire con una nuova stagione all'insegna dell'Edera.

Barbara Maurano

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
01-12-06, 19:50
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Nuovo circolo della Federazione Giovanile Repubblicana nella provincia di Salerno

Barbara Maurano, Valentina Capezzuto, Ilario Severino, Michele Vona, Sergio Sessa, Paola Piccirillo, Luigi Maurano, Giuseppina Plaitano, Angela Plaitano e Paola Ventura, riconoscendosi negli ideali repubblicani, hanno costituito un circolo della FGR con sede a Castellabate.

La costituzione di questo circolo è salutata positivamente dal Segretario Regionale FGR Emmanuele De Angelis e dal Segretario Nazionale FGR Giovanni Postorino, quale segno tangibile di come il movimento repubblicano con il bagaglio di ideali di cui è interprete attiri ancora i giovani che vogliono far politica lontano dal qualunquismo massimalista di destra e di sinistra. Nel corso della prossima riunione si terrà l'elezione degli organi Statutari.

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
11-12-06, 20:00
Fgr: riunito il Circolo salernitano

I giovani repubblicani di Salerno hanno iniziato il loro cammino politico. Sabato 9 dicembre in via Matteotti a Castellabate si è riunito, all'ombra dell'Edera, il Circolo salernitano della Federazione Giovanile Repubblicana. I protagonisti di quest'incontro hanno mostrato impegno ed entusiasmo. Grazie alla condivisione dei valori repubblicani i giovani della provincia di Salerno vogliono far sentire la loro voce sul territorio e vogliono diffondere il loro pensiero. Ogni battaglia intrapresa, infatti, sarà sostenuta e portata avanti secondo gli ideali dell'Edera. Dopo aver discusso sulle linee guida del partito ogni iscritto si è impegnato a contattare il maggior numero di persone perché la Federazione Giovanile Repubblicana non sia una prerogativa di pochi intimi ma coinvolga tutta la popolazione. Tutti, infatti, si sono trovati d'accordo sul fatto che la politica non si fa solo con le parole ma anche con i fatti. L'impegno deve consistere soprattutto nell'essere presenti sul territorio con manifestazioni, incontri e battaglie politiche. La FGR di Salerno si impegna a essere e a esprimere la parola dei giovani per arricchire moralmente questi luoghi. Consapevoli di essere la forza del domani, i giovani repubblicani saranno dalla parte dell'innovazione e dell'avanguardia (due caratteristiche che da sempre contraddistinguono il PRI). Nel corso della riunione, inoltre, come previsto dal regolamento, sono stati eletti i seguenti Organi Statutari:

Presidente del Circolo: Barbara Maurano

Tesoriere: Ilario Severino

Segretario Organizzativo: Paola Piccirillo.

Con questa riunione è stata posta la prima pietra e noi giovani repubblicani di Salerno saremo i costruttori di una nuova società.

Barbara Maurano

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
21-03-07, 19:29
Riunione provinciale del Pri di Salerno

La riunione provinciale del Pri di Salerno si terrà il 23 marzo 2007 alle ore 18,30 presso la sede provinciale sita in via F. Crispi n. 60, Salerno con all'ordine del giorno:

1) Congresso nazionale 30/31 marzo e 1 aprile;
2) Elezioni amministrative 2007 in Provincia di Salerno;
3) Varie ed eventuali.

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
26-04-07, 17:26
"Campania: i monatti sono dietro l'angolo"

di Barbara Maurano

Nei Promessi Sposi la peste invade la città e i monatti si aggirano per le vie come il simbolo di un’umanità che si è persa.

Renzo, cercando la sua amata Lucia, si imbatte in una scena a dir poco inquietante.

“Arrivato alla cantonata della strada, ch’era una delle più larghe, vide quattro carri fermi nel mezzo; e come, in un mercato di granaglie, si vede un andare e venire di gente, un caricare e un rovesciare di sacchi, tale era il movimento in quel luogo: i monatti che entravano nelle case, monatti che n’uscivano con un peso sulle spalle, e lo mettevano su l’uno o l’altro carro: alcuni con la divisa rossa, altri senza quel distintivo, molti con uno ancor più odioso, pennacchi e fiocchi di vari colori, che quegli sciagurati portavano come per segno d’allegria, in tanto pubblico lutto. Ora da una, ora da un’altra finestra, veniva una voce lugubre: “qua, monatti!” E con suono ancor più sinistro, da quel tristo brulichio usciva qualche vociaccia che rispondeva: “ora , ora” . Ovvero eran pigionali che brontolavano, e dicevano di far presto: ai quali i monatti rispondevano con bestemmie.”

Quest’estate in Campania rischieremo di imbatterci nelle stesse scene di miseria. È bastato il solo week-end pasquale, infatti, a far degenerare la situazione dei rifiuti.
Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha affermato che se si andrà avanti in questo modo bisognerà ricorrere all’Esercito. Sembra proprio, perciò, che i monatti siano dietro l’angolo pronti ad intervenire al primo cenno dell’Innominato Bassolino. Lo stesso Bertolaso, infatti, pur senza nominarlo, dice: “Non hanno fatto il loro dovere i commissari che mi hanno preceduto, c’erano anche presidenti della Regione, che firmavano le carte senza sapere cosa stessero firmando”.
Intanto, però, sono quattordici anni che la Campania fa i conti con una piaga senza precedenti e le conseguenze sono tutte a discapito dei cittadini e dei turisti che, ogni anno, scelgono le coste campane come meta delle vacanze estive.
Da parte delle istituzioni regna una sorta di misterioso silenzio sulla questione. Chi dovrebbe risolvere la situazione attacca senza darsi da fare. Nessuno osa prendere di petto la questione quasi a non volersi “sporcare le mani”. Il grande problema della Campania è di essere stata governata da una serie di “Azzecarbugli”, pronti soltanto a parlare e restii ad agire. Neanche quest’anno, perciò, si profila un’estate libera dai rifiuti e forse, come Renzo, non ci resta altro che affidarci alla Provvidenza.

Barbara Maurano – Federazione Giovanile Repubblicana Campania

tratto da http://www.fgr-italia.it/

nuvolarossa
26-04-07, 17:46
45° Congresso del Pri
Un Mezzogiorno che chiede più attenzione

Congresso di Roma, Hotel Ergife.

di Luigi Pergamo*

Cari amici, da qualche anno sono al completo servizio dei repubblicani salernitani, su indicazione del segretario nazionale e del presidente regionale, il grande economista Bruno Trezza. Insieme hanno deciso di commissariare la consociazione di Salerno oramai affossata dai precedenti dirigenti, al punto da farci perdere solo consensi. Basti ricordare che nell'ultima riunione allargata del direttivo provinciale, indetta dal precedente segretario del PRI di Salerno, eravamo soltanto sei persone. Dopo un anno di lavoro quotidiano, di sacrifici e rinunce, il partito a Salerno è divenuto attivo e destinatario di maggiori consensi.

In un anno siamo riusciti ad avere una sede provinciale, per questo voglio ringraziare il commissario del PRI di Cava dei Tirreni Dott. Michele De Angelis. Abbiamo ricostituito la Federazione Giovanile Repubblicana capitanata dalla brava e instancabile Barbara Maurano che, unitamente a me, dedica anima e corpo al partito, curandone gli spazi propagandistici e giornalistici.

Alle prossime elezioni amministrative in provincia di Salerno il PRI presenterà proprie liste in tutti i Comuni con più di 15.000 abitanti, saremo presenti ad Agropoli, Battipaglia, Capaccio, Nocera Inferiore, Pagani ed Angri. Desidero ringraziare due amici che lavorano incessantemente e quotidianamente con il sottoscritto: il Prof. Costabile Maurano (Sindaco di Castellabate) e l'amico Francesco Plaitano, leader del PRI e della CdL nei Monti Picentini.

Voglio ringraziare, inoltre, tutti quelli che stanno adoperandosi per la formazione delle liste: l'amico Vito Marano, Luciano Bruno, Giancarlo Pizza, Pasquale Mango, Vivoli Giovanni, Maria Buccino, Cinzia Morello, Gerardo Rosato, Nello Forino, Carmine Carrano, Gennaro Fiengo, Mario Robertazzi, Donato Vespa, Mario Iannone, Biagio Salzano, Salvatore Marotta, Pietro Pessolano, Antonella Milite e tutti gli amici che stanno aderendo alle nostre liste.

Il mio obiettivo è quello di portare il Partito dell'Edera in Provincia di Salerno al quarto posto in ordine di importanza tra i partiti della CdL.

Possiamo riappropriarci della dovuta visibilità sottrattaci e propria degli anni novanta, perchè rispetto a tante sigle e vuoti campanilismi, noi abbiamo tanto da dire e tanto da fare per il nostro Paese. I repubblicani hanno sempre visto le cose dal giusto punto di vista ed hanno sempre suggerito soluzioni a problemi su cui si ragionava sterilmente.

Ci troviamo qui tutti riuniti onde celebrare il 45° Congresso del PRI. Nonostante questo sia il mio quarto congresso, vivo questi giorni con grande emozione e attenzione.

Secondo il mio parere il congresso costituisce il motore propulsore del partito ed è da questo che devono tracciarsi le linee guida per il futuro.

Questi devono essere giorni di dibattito, discussioni ed interventi, tutti protesi al grande rilancio del nostro autentico, autonomo e glorioso partito.

Sono iscritto al PRI dal 1998, in questi anni ho avuto modo più volte di confrontarmi, organizzare eventi e manifestazioni con coloro i quali più stimo, non solo in campo politico, ossia l'amico Francesco Nucara, Bruno Trezza e Giorgio La Malfa.

Tutti noi ci siamo prodigati per il partito, ci siamo candidati in ogni competizioni elettorale, organizzando liste in tutti i comuni e province interessati a tali competizioni. Ci siamo interessati al rinnovo dei parlamentini regionali e, maggiormente, al rinnovo di Camera e Senato.

Abbiamo, inoltre, utilizzando notevoli energie per proporre i candidati giusti in quello che risulta oggi essere la competizione elettorale di maggior rilievo, le elezioni europee.

E' grazie all'impegno di Francesco e di Giorgio che attualmente possiamo vantarci di essere l'unico partito in Italia esistente dal 1895.

E' la nostra storia ultracentenaria, è un documento che attesta che le nostre idee e i nostri progetti sono giusti, progetti per la crescita e lo sviluppo del nostro Paese. Non abbiamo dovuto mutare mai né simbolo né denominazione per proporci alla collettività ed ottenerne il consenso.

Per la nostra storia e passione ci troviamo qui riuniti, per decidere insieme la strategia più opportuna per un futuro migliore.

Prima di discorrere delle sfide future, mi permetto di sottolineare l'elemento fondamentale che deve contraddistinguere il nostro consesso, ossia la coesione interna, prima; per la coalizione, poi, poiché solo così contrasteremo l'enorme discrasia che contraddistingue l'attuale maggioranza di governo che è divisa su tutto, unita solo per l'accaparramento e mantenimento del potere.

Abbiamo l'onore di essere amici di un grande politico e un grande economista che molti partiti ci invidiano, Giorgio La Malfa, timoniere della Fondazione Ugo La Malfa, unitamente alla sua instancabile segretaria, l'amica Teresa Napoleone.

La Fondazione è punto di riferimento e di ritrovo per molti economisti, politici ed imprenditori italiani, è il fiore all'occhiello del nostro partito, è anche un'associazione capace di organizzare grandi eventi come quello che si è concluso il 27 ultimo scorso presso l'Università Bocconi di Milano, con il patrocinio della stessa Università, de "Il Sole 24 Ore", dell'ente provincia di Milano, del comune di Milano, della Fondazione Cariplo, Autostrade per l'Italia, Finmeccanica e Autogrill, tre grandi seminari che hanno visto la partecipazione dei Ministri del tesoro degli ultimi cinquant'anni della nostra democrazia, dal titolo "I Ministri del Tesoro raccontano 50 anni di politica economica in Italia".

L'amico Francesco ha dimostrato con i fatti, in questi anni, di essere un grande politico, un uomo all'altezza della situazione e, soprattutto, il miglior organizzatore che vanta il nostro partito.

Amici repubblicani, dobbiamo ringraziare il nostro segretario nazionale se oggi arriva alle nostre case "La Voce Repubblicana", se abbiamo la FGR presieduta dal giovane e molto valido amico Giovanni Postorino, se abbiamo un'Associazione a carattere internazionale che si occupa dell'ambiente, "AstrAmbiente", presieduta dall'amico Franco Torchia.

Mi auguro che questo congresso si concluda con la vittoria plebiscitaria della mozione del nostro segretario nazionale, che vi sia un nuovo periodo di prosperità per il nostro partito e che sia il congresso dell'unificazione del partito.

Mi congratulo con gli amici che hanno già lasciato i "Repubblicani europei" e mi auguro che tutti, anche il segretario politico, l'amica Luciana Sbarbati, possano tornare perché questa è la nostra casa e questo è l'unico simbolo che, noi Repubblicani, conosciamo. Solo così possiamo tornare ad essere il partito forte di un tempo.

E' il momento di passare all'azione e vedere comparire il PRI di nuovo quotidianamente su tutte le testate giornalistiche, in ogni competizione elettorale.

I mali della giustizia

L'amministrazione della giustizia nel nostro Paese è alquanto lacunosa. Negli ultimi anni si è assistito ad un imbarbarimento nell'ambito della celebrazione dei processi sia nel settore civile che in quello penale. È sufficiente dare uno sguardo alle statistiche ISTAT per scoprire la raccapricciante durata dei procedimenti, il numero elevati di quelli che si prescrivono e le tante istanze di risarcimento per irragionevole durata dei processi. I fattori scatenanti sono numerosi ed in ambito europeo siamo in coda all'efficienza in questo campo. I magistrati ed il personale di cancelleria, ognuno nelle proprie posizioni, lamentano scarsità di risorse umane e finanziarie a fronte, però, di una mole elevatissima di lavoro.

Negli ultimi tempi, in particolare, nelle aule di giustizia si respira un'aria pesante. Non ultimi gli avvocati che hanno difficoltà enormi, se non insormontabili, nell'esercitare le loro funzioni.

Vi è una difficoltà oggettiva nell'accedere agli uffici giudiziari per l''espletamento delle prerogative che un difensore si trova a salvaguardare, ma non vanno trascurate le difficoltà in cui versano magistrati, cancellieri e commessi.

In ambito civile l'enormità del contenzioso rende le aule in cui si celebrano le udienze bombe pronte ad esplodere, così per quanto riguarda il settore amministrativo, e contabile – tributario.

In ambito penale la situazione risulta essere ancora peggiore. Le faticose riforme effettuate, che non hanno portato agli effetti sperati e quelle di cui si paventa la realizzazione, stanno conducendo ad uno scontro, tra i diversi livelli di operatori giudiziali e gli organi di governo, che rischia di produrre una frattura insanabile, e a testimonianza di ciò vi sono le numerose proteste anche di questi ultimi giorni.

Non vanno trascurati i moniti che in campo internazionale pervengono all'Italia affinché migliori le prestazioni del sistema giudiziario, specie in termini di durata dei processi. Un giusto ed equo processo, volendo considerare il punto di vista della collettività, non può aversi senza un adeguato impiego di risorse. Le stesse devono essere utilizzate secondo principi di efficacia, intesa come idoneità dell'azione a conseguire i risultati prefissati, di efficienza, intesa come rapporto tra i risultai ottenuti e le risorse impiegate; di economicità, quale esigenza di tenere sempre presenti i costi, ciò al fine di individuare soluzioni meno onerose per lo Stato (ossia per tutti i consociati).

I criteri di imparzialità, trasparenza ed equità della pubblica amministrazione non possono non reggere il campo d'applicazione delle soluzioni adottabili in questo frangente.

Assodata la circostanza per cui la maggior parte degli osservatori concorda sul fatto che la giustizia italiana sta attraversando una crisi profonda dovuta a tanti fattori quali l'aumento del numero delle controversie, l'aumento della complessità delle leggi e della vita sociale, l'aumento della domanda di giustizia da parte dei cittadini, si potrebbe azzardare ad una proposta di soluzione.

Si dovrebbe prescindere del tutto da quanto questo Governo sta tentando di propinare attraverso le proprie pseudo o fanta riforme, che trovano un accordo generale, da parte di tutti gli operatori, nel respingerle al mittente.

Si possono considerare, a tal uopo, le nuove tecnologie, le quali sarebbero di sicuro aiuto alla soluzione dei mali endemici della giustizia.

Attraverso metodi certificati e sicuri possono essere resi disponibili in rete atti giudiziari consultabili dagli avvocati e, così, rendere meno affollate le cancellerie e più fluido il lavoro anche per il personale operante.

Per quanto concerne i magistrati, si può consentire che gli scritti difensivi siano trasmessi telematicamente, con una facilità di esame e studio tesa all'abbreviazione di tempi e snellimento delle procedure. Ma, puntualmente, si è ancora molto indietro in questo, nonostante i propositi che stanno ultimamente emergendo.

I repubblicani e l'economia

Qual è la strategia del centrosinistra per riavviare la crescita e rivitalizzare l'economia italiana? Prodi e compagni si stanno dimostrando incapaci di adottare quelle riforme di struttura che l'Europa e il Fondo Monetario ci chiedono da anni, richiamandosi al risanamento ed alla sostenibilità dei fondamentali economici del nostro Paese nei prossimi anni. Badate, non si tratta di manierismi tecnici, qui sono in gioco cose importanti, fondamentali: sviluppo dei sistemi industriali e finanziari, pensioni per le nuove generazioni, energia e nuovo welfare.

Gli abatini post-comunisti tirano per la maglia gli esperti più avvertiti (pensiamo a Nicola Rossi…) che dalle loro fila sono ormai passati a posizioni liberaldemocratiche de facto. Oggi si sentono vendere per nuovo ciò che Ugo La Malfa predicava cinquant'anni fa. Egli non si stancava mai di richiamare ad associare la responsabilità individuale alla giustizia sociale! Auspicava per l'Italia una vera cultura della concorrenza e del mercato, pur tenendo conto delle compatibilità generali e del patto sociale fondante di ogni società aperta!

A proposito di geografia politica, cari amici, chi come noi quell'area repubblicana liberale e democratica la occupa con autorevolezza da sempre, non può non auspicare una convergenza verso di essa delle altre forze di opposizione dai cui dipartimenti economici si sente la eco. Con Forza Italia, di parecchi vuoti di proposta, con Alleanza Nazionale, di qualche nostalgia veterostatalista o spesso neodirigista, l'Italia non può più permettersi di vivere con l'adagio "tutto cambi perché nulla cambi" e questo va detto con forza ai nostri interlocutori dell'opposizione, laddove noi, sui temi economici, abbiamo tradizione, siamo ascoltati, abbiamo competenze specifiche superiori alle altre formazioni politiche.

Lo scenario in cui ci muoviamo, dopo i primi mesi del nuovo governo dell'economia, ci appare alquanto desolante. Si vuole far passare per una azione di governo efficace una manciata di mini-liberalizzazioni strumentali al facile consenso? E cosa dire dello spettacolo indecente offerto dalle anime divise della maggioranza sul fisco, sulla destinazione del cosiddetto "tesoretto", sul maggior gettito fiscale di 37 miliardi ottenuto nel 2006? Questa del "tesoretto" è davvero singolare, chi ne rivendica il maneggio di qua, chi di là, è vergognoso! Di questi circa 37 miliardi, 12 sarebbero da attribuire al gettito derivante dall'adempimento spontaneo dei contribuenti, la cosiddetta "tax compliance". Cari repubblicani, Ugo La Malfa, Visentini avrebbero destinato senza esitare qualsiasi tesoretto all'unica fine degno di un Paese avanzato: il risanamento dei conti pubblici.

Oggi, noi umili eredi degli illustri testé citati, richiamiamo il ministro Padoa-Schioppa, un tempo non lontano dai rigorismi laici della Banca d'Italia, a non smarrire la bussola dell'economista, che non può vestire un giorno la maglia del sindacalista moderato, l'altro quella dell'alfiere del rigore. Urgono, invece, scelte coraggiose e coerenti in un quadro pluriennale di politica economica che, evidentemente, con l'arrancare del Governo al Senato, l'esecutivo di Prodi non può permettersi nemmeno di prefigurare.

Ecco spadroneggiare le posizioni del sindacato, che da vero governo tecnico reale, impedisce quelle riforme di struttura che l'Europa e il Fondo Monetario internazionale ci chiedono da anni.

Il Sud imprenditoriale, della ricerca, delle professioni non deve essere secondo a nessuno.

Cari giovani repubblicani presenti in questa sala, sappiamo bene che i nostri cervelli, i nostri migliori giovani hanno ripreso ad emigrare, basta girare per le università di tutto il mondo per accorgersene. A noi repubblicani del sud è affidato il compito di promuovere e chiedere più meritocrazia, più investimenti nella ricerca e nell'istruzione, una maggiore redistribuzione di opportunità a favore delle giovani generazioni, una concreta capacità di creare canali di mobilità, uno stato sociale basato sui servizi più che sui trasferimenti, nel rispetto della legalità, che è la condizione per garantire le condizioni esterne dello sviluppo. Il meridione non merita clientelismo dilagante nelle regioni amministrate da tanto tempo e tanto male da un centro sinistra antico, arroccato come la peggiore Democrazia cristiana su posizioni di potere per il potere.

Chiediamo, amici repubblicani, chiediamo ad un campano quanta umiliazione si prova nel vedere i turisti stranieri (che tanto dice di voler attirare Bassolino) fare lo slalom tra i rifiuti, perché non c'è stata programmazione, perché senza gente come i repubblicani non c'è buona programmazione.

La soluzione a tutti questi mali endemici, siamo noi repubblicani. Grazie.

*commissario provinciale di Salerno

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
16-05-07, 14:23
Angri (SA)/Elezioni Comunali 27/28 maggio 2007
Lista Pri collegata al candidato sindaco Gianpaolo Mazzola

PERGAMO Luigi
CUOMO Giancarlo
ANZELMO Aniello
SILVESTRI Gaetano
ALFANO Pasquale
CONTE Fabiola
GRIMALDI Luigi
RUOTOLO Antonietta
LANGELLOTTI Filomena
ALFANO Giovanni
ADINOLFI Antonio
MARRAZZO Mario
DONNARUMMA Alfonso
CIRILLO Gennaro
GIORDANO Salvatore
MAINARDI Antonio
ADAMO Antonio
MANDILE Lucia
PALO Alfonso

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
16-05-07, 14:25
Nocera Inferiore (SA)/Elezioni Comunali 27/28 maggio 2007
Lista Pri collegata al candidato sindaco Francesco Salzano

ANZELMO Aniello
NOCERA Manuel
CUOMO Giancarlo
SILVESTRI Gaetano
TROTTA Carmine
VENEZIANO Carmela
BIANCHITO Gerardo
CARPENTIERI Andrea
INGENITO Carmine
INGENITO Matteo
CAPUANO Carmine
CARRANO Carmine
D'AURIA Ferdinando
FIENGO Gennaro
PELOSI Roberto
PECORARO Alessandro
PERGAMO Orlando
STANZIONE Luigi
FIORENTINO Gerardo
LANGELLA Giancarlo
MEMOLI Raffaele

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
29-05-07, 19:20
Angri (SA)/Elezioni Comunali 27/28 maggio 2007
Lista Pri collegata al candidato sindaco Gianpaolo Mazzola

http://amministrative.interno.it/amminis/amm070527/simboli/2-20070527000000-12-70072.gif

233 voti pari all' 1,15%

nuvolarossa
29-05-07, 19:22
Nocera Inferiore (SA)/Elezioni Comunali 27/28 maggio 2007
Lista Pri collegata al candidato sindaco Francesco Salzano

http://amministrative.interno.it/amminis/amm070527/simboli/2-20070527000000-18-780072.gif

32 voti pari allo 0,10%

nuvolarossa
10-09-07, 10:27
Prima Festa dell’Ambiente

MERCATO SAN SEVERINO (Salerno) – La segreteria provinciale del Partito Repubblicano Italiano organizza la Prima Festa dell’Ambiente. La manifestazione si svolgerà in piazza San Luigi a Costa di Mercato San Severino i giorni 14, 15, 16 settembre 2007. Ricco il programma della Festa promossa dal P.R.I. in collaborazione con la Fidal Salerno e il Comitato provinciale del Coni, le sezioni locali di Astrambiente, Croce Azzurra e I.S.A., il Circolo socio-culturale “Giulio Cesare” e il Centro sportivo Gioventù francescana di Mercato S. Severino. “L’intento della manifestazione – spiega Luigi Pergamo, segretario provinciale P.R.I. – è quello di porre l’accento sulle emergenze ambientali che stanno colpendo la nostra provincia e la regione Campania. Durante la tre giorni, infatti, i rappresentanti di tutte le più importanti forze politiche nazionali si confronteranno su temi molto attuali, come l’emergenza rifiuti in Campania, gli incendi, la riqualificazione del fiume Sarno”. Venerdì 14 settembre, alle 21, è in programma la tavola rotonda dal titolo “Emergenza rifiuti in Campania: come uscire dalla crisi” con la presenza, tra gli altri, del senatore Antonio Paravia e dell’onorevole Francesco Nucara. Sabato 15 settembre si svolgerà l’evento “Corri a Costa 2007”, gara provinciale FIDAL e, dopo la premiazione dei vincitori delle varie categorie, ci sarà il convegno sul tema “Mercato S. Severino pulita: No al sito di stoccaggio e alle vasche di laminazione obsolete”. “Grazie alla collaborazione dei consiglieri provinciale di Mercato San Severino, Farace e Ansalone – aggiunge Pergamo – abbiamo raggiunto un grande risultato, raccogliendo quattromila firme contro l’ubicazione di un sito di stoccaggio per il trattamento dei fanghi del fiume Sarno a Costa decisa dal commissario Roberto Jucci. Un sito che poteva creare non pochi problemi all’ambiente e alla salute dell’intera cittadinanza sanseverinese. L’intervento del Pri e dei consiglieri provinciali ha scongiurato questo pericolo”. All’incontro, in programma alle 21;30, interverranno i consiglieri provinciali Vincenzo Farace (D.S.) e Carmine Ansatone (Margherita). Domenica 16 settembre alle ore 21 è in programma il seminario dal titolo “Emergenza incendi: cause, responsabilità e prevenzione” con la partecipazione di Raffaele Grimaldi, giornalista professionista e portavoce dei Verdi di Mercato S. Severino, Gelsomino Pantuliano, segretario provinciale DC, Guido Milanese, componente del coordinamento nazionale di Forza Italia e l’onorevole Gaetano Fasolino di FI. Durante la Festa dell’Ambiente si svolgeranno alcuni momenti musicali, tra cui spicca il concerto della giovane cantautrice Mià, in programma domenica 16 settembre alle 22. I partecipanti alla tre giorni sanseverinese potranno degustare specialità tipiche, accompagnate da un ottimo vino locale.

tratto da http://www.casertanews.it:80/public/articoli/200709/art_20070910072010.htm

nuvolarossa
14-09-07, 17:34
14/16 settembre Mercato San Severino (Sa)
Piazza San Luigi-Costa di Mercato S. Severino

"Festa dell'Ambiente"

Venerdì 14 alle ore 20.00 interverrà il segretario nazionale del Pri Francesco Nucara

per info: 089/879658

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
15-09-07, 11:52
Nuove adesioni alla Ia Festa dell’Ambiente

MERCATO SAN SEVERINO (Salerno) - Arrivano nuove adesioni alla Prima Festa dell’Ambiente, in programma i giorni 14, 15, 16 settembre 2007 a Costa di Mercato San Severino. La manifestazione, organizzata dalla segreteria provinciale del Partito Repubblicano Italiano, si svolgerà in piazza San Luigi. Le adesioni dell’ultima ora sono quelle dei consiglieri provinciali Antonio Lubritto (Democrazia Federalista Campania) e Pasquale D’Acunzi (Udeur) presidente del Consorzio S. Marzano Dop, dell’ex senatore Francesco Salzano (Udc) consigliere comunale a Nocera Inferiore, dei sindaci di Angri Gianpaolo Mazzola (Forza Italia), Pagani Alberico Gambino (FI), Nocera Superiore Gaetano Montalbano (An), Sarno Amilcare Mancusi (Sarno), San Marzano sul Sarno Francesco Grimaldi (Udeur), Sant’Egidio del Monte Albino Roberto Marrazzo (Udc), del presidente di Confcommercio Salerno Guido Arzano. Sono stati invitati, inoltre, il senatore Andrea De Simone (DS), l’onorevole Gioacchino Alfano (FI), l’assessore regionale all’Ambiente, Luigi Nocera (Udeur), i consiglieri regionali Pasquale Marrazzo (Udc) e Salvatore Arena (Udeur), il presidente della Provincia di Salerno Angelo Villani, l’assessore provinciale all’Ambiente Angelo Paladino (Margherita), il presidente del Distretto industriale n. 7 Nocera Inferiore – Gragnano Lorenzo Guarnaccia (DS), il presidente di Agro Invest Pasquale Mauri (Udeur), il presidente dell’Anicav Luigi Salvati, gli amministratori locali dell’Agro nocerino sarnese e della valle dell’Irno, i rappresentanti dell’associazione Amici del Sarno. Ricco il programma della Festa promossa dal P.R.I. in collaborazione con la Fidal Salerno e il Comitato provinciale del Coni, le sezioni locali di Astrambiente, Croce Azzurra e I.S.A., il Circolo socio-culturale “Giulio Cesare” e il Centro sportivo Gioventù francescana di Mercato S. Severino. Venerdì 14 settembre, alle ore 21, è prevista la tavola rotonda dal titolo “Emergenza rifiuti in Campania: come uscire dalla crisi”. Sabato 15 settembre, alle ore 15, si svolgerà l’evento “Corri a Costa 2007”, gara provinciale FIDAL e, dopo la premiazione dei vincitori delle varie categorie, alle ore 21,30, ci sarà il convegno sul tema “Mercato S. Severino pulita: No al sito di stoccaggio e alle vasche di laminazione obsolete”. Domenica 16 settembre, alle ore 21, è in programma il seminario dal titolo “Emergenza incendi: cause, responsabilità e prevenzione”. Durante la Festa dell’Ambiente si svolgeranno alcuni momenti musicali, tra cui il concerto della giovane cantautrice Mià, in programma domenica 16 settembre alle ore 22. I partecipanti alla tre giorni sanseverinese potranno degustare alcuni piatti tipici locali.

tratto da http://www.radiocitta.net/newsrc/page/visNews.php?idNews=12122

nuvolarossa
15-09-07, 11:56
SALERNO: I^ FESTA DELL'AMBIENTE A MERCATO SAN SEVERINO (2)

(Adnkronos/Metropolisinfo.it) - Sabato 15 settembre si svolgerà l’evento “Corri a Costa 2007”, gara provinciale FIDAL e, dopo la premiazione dei vincitori delle varie categorie, ci sarà il convegno sul tema “Mercato S. Severino pulita: No al sito di stoccaggio e alle vasche di laminazione obsolete”.
“Grazie alla collaborazione dei consiglieri provinciale di Mercato San Severino, Farace e Ansalone – aggiunge Pergamo del P.R.I. – abbiamo raggiunto un grande risultato, raccogliendo quattromila firme contro l’ubicazione di un sito di stoccaggio per il trattamento dei fanghi del fiume Sarno a Costa decisa dal commissario Roberto Jucci. Un sito che poteva creare non pochi problemi all’ambiente e alla salute dell’intera cittadinanza sanseverinese. L’intervento del Pri e dei consiglieri provinciali ha scongiurato questo pericolo”. All’incontro, in programma alle 21;30, interverranno i consiglieri provinciali Vincenzo Farace (D.S.) e Carmine Ansatone (Margherita). Domenica 16 settembre alle ore 21 è in programma il seminario dal titolo “Emergenza incendi: cause, responsabilità e prevenzione” con la partecipazione di Raffaele Grimaldi, giornalista professionista e portavoce dei Verdi di Mercato S. Severino, Gelsomino Pantuliano, segretario provinciale DC, Guido Milanese, componente del coordinamento nazionale di Forza Italia e l’onorevole Gaetano Fasolino di FI. Durante la Festa dell’Ambiente si svolgeranno alcuni momenti musicali, tra cui spicca il concerto della giovane cantautrice Mià, in programma domenica 16 settembre alle 22. I partecipanti alla tre giorni sanseverinese potranno degustare specialità tipiche, accompagnate da un ottimo vino locale.
(Red/Adnkronos/Metropolisinfo.it)

tratto da http://salerno.metropolisinfo.it/article/articleview/57249/1/32/

nuvolarossa
20-09-07, 08:49
Successo per la 1a Festa dell'Ambiente

MERCATO SAN SEVERINO (Salerno) - Grande successo di pubblico per la Prima Festa dell’Ambiente. Circa 5mila le presenze che hanno affollato dall’14 all’16 settembre la manifestazione di Mercato San Severino. Numerosi sono stati, inoltre, i politici e gli amministratori locali che si sono susseguiti sul palco di piazza San Luigi a Costa durante la tre giorni organizzata dalla segreteria provinciale del Partito Repubblicano Italiano, in collaborazione con la Fidal Salerno e il Comitato provinciale del Coni, le sezioni locali di Astrambiente, Croce Azzurra e I.S.A., il Circolo socio-culturale “Giulio Cesare” e il Centro sportivo Gioventù francescana di Mercato S. Severino.

Particolarmente gradita è stata la presenza dei parlamentari Antonio Paravia (AN), Francesco Nucara (PRI) e Gaetano Fasolino (FI), dell’onorevole Guido Milanese (FI), dei consiglieri provinciali Vincenzo Farace (DS) e Carmine Ansalone (Margherita), del presidente del Distretto industriale n. 7 Nocera Inferiore – Gragnano Lorenzo Guarnaccia, il presidente regionale A.G.C.I. Rosario Altieri, il presidente di Astrambiente Franco Torchia.

“La manifestazione ha posto l’accento su alcuni temi particolarmente sentiti e scottanti – spiega Luigi Pergamo, segretario provinciale PRI – in particolare sulle emergenze ambientali che stanno colpendo la nostra provincia e la regione Campania: i rifiuti, gli incendi, la riqualificazione del fiume Sarno”. E non sono mancate le proposte lanciate dai politici intervenuti: l’onorevole Fasolino si è impegnato a portare in Parlamento alcune idee per risolvere l’emergenza incendi in Campania e al Sud.

Esaustivo è stato, inoltre, l’intervento del giornalista professionista Raffaele Grimaldi, portavoce dei Verdi di Mercato S.Severino, che ha presentato numeri e argomentazioni su “cause, responsabilità e proposte” per prevenire i roghi. Particolarmente sentiti sono stati anche i dibattiti dei primi due giorni sull’emergenza rifiuti in Campania e sul sito di stoccaggio e le vasche di laminazione. Quest’ultimo convegno, in particolare, ha visto la partecipazione di alcuni consiglieri comunali di Mercato San Severino che hanno preso parte alla mobilitazione che ha portato alla raccolta di oltre 5mila firme contro il sito di stoccaggio.

La manifestazione ha dato spazio a momenti eno-grastronomici – con la possibilità di assaggiare alcune specialità locali (pasta e fagioli, lasagna) – e di svago, con balli di gruppo, liscio e latino-americano, il concerto di un gruppo locale e della giovane cantante Barbara.

La Festa dell’Ambiente si è chiusa con il concerto della cantautrice Antonella Milite, in arte Mià, che in passato si è esibita, in tournee, con i Santo California e con il grande Roberto Murolo. La giovane nocerina si appresta ad incidere il suo primo cd e a partecipare ad un programma che andrà in onda sulla Rai.

tratto da http://www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=17063

nuvolarossa
18-10-07, 12:29
Costituita la sezione a S. Egidio del Monte Albino/Il discorso del nuovo segretario cittadino Massimo Attianese
Un partito aperto alla società

S. EGIDIO DEL MONTE ALBINO (Salerno) - Martedì 10 ottobre 2007 si è svolta l'assemblea costituente del Partito repubblicano italiano, alla presenza del segretario provinciale, dott. Luigi Pergamo, del segretario della sezione di Angri dott. Andrea Perrino e di un nutrito gruppo di partecipanti. Dopo Angri anche a S. Egidio del Monte Albino il PRI si è costituito. Il neo segretario cittadino è il dott. Massimo Attianese, commercialista.

Il neo segretario così ha esordito: "Ringrazio gli adepti del partito per avermi preferito alla guida dello stesso. In un momento difficile per i partiti politici anche di un certo spessore, il PRI sembra non essere stato scalfito, anzi ne esce rafforzato, in quanto esso ha una storia che inizia nel lontano 1895 e a tutt'oggi non ha modificato le sue posizioni politiche, né il suo simbolo, radicato nei valori intramontabili della costituzione. La nascita di una nuova forza politica sul territorio di Sant'Egidio del Monte Albino è sintomo della vivacità politica del paese e voglia da parte dei giovani di dare un volto nuovo alla politica non come veniva interpretata fino ad ieri.

Il mio intento è quello di rendere partecipi quante più persone alla crescita del partito nel paese. Già da adesso invito coloro che intendono avvicinarsi al partito a contattarmi, lavoreremo in sinergia con la sezione di Angri è quelle dell'agro, in quanto l'unione di tutti porta a dei risultati più efficienti. Dobbiamo essere fieri, in un momento in cui gli altri partiti sembrano celebrare in diretta tv i loro funerali, di appartenere ad un partito pulito e trasparente che si sta incamminando verso una strada nuova che intende percorrere con i giovani, per dare una svolta decisiva al corso attuale delle cose.

I cittadini devono comprendere che solo aggregandosi ci si fa portavoce di interessi diffusi e di istanze che altrimenti rimangono lettera morta davanti ai bar o per strada; quello del partito politico è lo strumento che la democrazia ci mette a disposizione per veicolare le nostre esigenze.

Inizierò subito a lavorare in un territorio che nel passato ha visto un candidato del PRI sfiorare per una manciata di voti poltrone importanti.

Sono felice di avere questa sera anche la presenza alcune donne, che sono importanti in ogni momento associativo, più che mai all'interno di un partito.

Voglio che tutti, professionisti e non, sappiano coniugare il verbo fare, in ogni settore della vita del paese, anche sbagliando, preferisco quelli che operano e sbagliano rispetto a quelli che non fanno nulla.

Organizzerò il partito come luogo non solo di incontro per riunioni, proposte e analisi politiche ma come luogo dove i cittadini di qualsiasi estrazione e ceto sociale possano incontrare professionisti esperti nei vari settori, pronti ad ascoltarli per risolvere i loro problemi. Il dott. Pergamo, avendo il suo ufficio ad Angri, ci è quotidianamente vicino".

(per contatti: mattianese@libero.it.)

tratto da http://www.pri.it/17%20Ottobre%202007/PriSezEgidioAlbino.htm

nuvolarossa
06-11-07, 18:28
Salerno: Convocata la Direzione Provinciale

La Direzione Provinciale è convocata per il giorno 9 novembre 2007 alle ore 17,00 presso la sede del Pri di Salerno per discutere del seguente ordine del giorno: 1) Convocazione Congresso provinciale; 2) Elezioni comunali primavera 2008, designazione dei responsabili per comune (Aquara, Atena Lucana, Baronissi, Calvanico, Campagna, Oliveto Citra, Romagnano al Monte, San Magno Piemonte, Sant'Egidio del Monte Albino, Scafati, Scala, Laviano, Pontecagnano); 3) Costituzione fondo cassa per la sede provinciale; 4) Varie ed eventuali.

P.R.I. Salerno

tratto da http://www.pri.it/6%20Novembre%202007/PriSalernoDirezProv.htm

nuvolarossa
27-03-08, 19:33
Comunicato della Segreteria nazionale del Pri

La Segreteria nazionale del Partito repubblicano italiano, sconcertata per le notizie provenienti dalla provincia di Salerno, ha deciso di espellere dal partito, con effetto immediato, il signor Franco Plaitano.

La Segreteria nazionale ha affidato temporaneamente la gestione del partito agli amici Gianfranco Ferrigno, Pasquale Mango e Cinzia Morello, con il compito di procedere alla ristrutturazione e al rilancio del Pri in quella provincia, in vista di un Congresso da tenersi appena possibile.

tratto da http://www.pri.it/26%20Marzo%202008/PriSegreteriaNazionaleSalerno.htm

winstonch
28-03-08, 12:56
Dal Mattino di Napoli

Candidato a sindaco per conto del clan»

Prima le firme per presentare le liste, poi la caccia al voto. Il clan Viviani, secondo l’accusa della procura antimafia, si mobilitò per portare voti a consensi a Francesco Plaitano candidato alle Regionali nel 2005 prima e al Senato poi alle politiche 2006. E tutto il clan sarebbe stato pronto, in questi giorni, ad assecondare la battaglia elettorale di Plaitano nelle amministrative di San Mango finito poi agli arresti pur di liberarsi, probabilmente, di quel sindaco uscente Gaetano Napoletano che aveva avuto la forza di parlare di camorra e denunciarla. Ma non ebbe molta fortuna il suo appello anticamorra, perchè i Viviani, secondo l’accusa della procura, lo inseguirono con una serie di minacce che hanno trovato poi riscontor nelle indagini. «Si vota Francesco...» dissero gli uomini di Raffaele Viviani. Liberi di scegliersi un candidato, ma l’imposizione del cosiddetto clan produsse scarsi effetti benefici nella conta finale dei voti. Poco più di duecento voti. «Si vota Francesco...». I Viviani, secondo la procura, si mobilitarono per Plaitano che proprio in queti giorni era candidato sindaco in contrapposizione a Gaetano Napoletano. La storia più inquietante e che data 2005 è quella del sindaco uscente di San Mango Piemonte più volte minacciato dagli esponenti della famiglia Viviani e costretto ad amministrare dovendo fare i conti, quasi quotidianamente con le minacce fisiche e campagne denigratorie. Tutto comincia quando Raffele Viviani viene scoperto con una condotta idrica abusiva costruita a servizio del suo allevamento. Scatta la denuncia dei vigili. Ma parte subito la controffensiva, botte all’assessore Falivene, poi le minacce ripetute al sindaco Napoletano che denuncia tutto ai carabinieri negli stessi giorni in cui avvengono fatti e che ora dopo tre anni fanno finire in galera i protagonisti. L’assessore Falivene viene aggredito con un bastone e deve fare ricorsoalle cure dei sanitari del San Leonardo. Il sindaco Napoletano è vittima di numerose minacce dei Viviani, perfino di una campagna con tanto di megafono in piazza con epiteti rivolti nei suoi confronti. Allo stesso sindaco tranciano le ruote dell’auto. Ma il fatto rilevante avviene nel consiglio comunale del novembre 2005 quando il sindaco Napoletano si presenta con un documento di solidarietà per l’assessore aggredito e e di condanna per la camorra. «Ma quale camorra...» gli rinfaccia in consiglio comunale la minoranza capeggiata da Francesco Plaitano. «Ma quale camorra...» grida nei suoi confronti Raffaele Viviani. Arrivano i rinforzi a San Mango. Si accendono i riflettori dei carabinieri. Gli uomini del clan paralno tra di loro e protestano contro Napoletano. Raffaele Della Cava e Antonio Magno Vitolo sono in auto. «Hanno messo i carabinieri a fatiare 24 ore su 24 a San Mango. E che stiamo a Secondigliano? Se possa scapezzare quello scemo mongoloide, ci sta pure a camorra mo?...» si dicono i due con evidente contrarietà per l’azione del sindaco. Ma è proprio Raffaele Viviani ad inseguire una sera con la sua auto il sindaco Napoletano. Un raid. «Ma perchè parli di camorra? Qui non c’è mai stata camorra. Vedi di far rettificare quello che hanno scritto i giornali. La camorra a San Mango non esiste». perchè c’era solo il suo presunto domnio, secondo Viviani. Ieri è stato arrestato Francesco Plaitano nelle vesti di consigliere comunale d'opposizione ed aspirante sindaco. Proprio ieri la segreteria nazionale del Pri ha deciso di espellerlo dal partito. ant.man.

nuvolarossa
08-04-08, 19:18
Forum a Salerno sulle Olimpiadi di Pechino

Per iniziativa del Circolo Spadolini e del Circolo di Salerno si terrà giovedì, alle ore 18,30, presso la Sala Moka di Salerno, un forum sul tema "La repressione in Tibet e le libertà sportive: boicottare le Olimpiadi di Pechino?"

Interverranno i presidenti dei due circoli, l'avvocato Pompeo Onesti e la dottoressa Elvira Morena, il senatore Luigi Compagna, il professor Tarcisio Amato dell'Università di Salerno. I lavori saranno conclusi dall'on. Italico Santoro, condirettore de "La Voce Repubblicana".

tratto da http://www.pri.it/new/8%20Aprile%202008/SalernoForumOlimpiadi.htm

nuvolarossa
19-06-08, 11:32
Agci, il campano Altieri nuovo presidente nazionale
Guida l'associazione regionale campana dal ‘98

Rosario Altieri nasce a Sarno, in provincia di Salerno, 59 anni fa. Completati gli studi in Economia, assume presto diversi impegni in politica e nel sindacato. é per anni nella Direzione nazionale della Federazione giovanile repubblicana e poi negli organismi nazionali dello stesso partito, in cui tuttora riscopre ancora l'incarico di consigliere nazionale. Ha ricoperto importanti incarichi nella Uil della quale è stato segretario regionale della Campania e componente del Comitato centrale nazionale. Dal 1998 ha rappresentato la Federazione regionale Agci della Campania, prima come commissario e successivamente quale presidente, incarico che tuttora ricopre. Numerose sono le opinioni da lui espresse, anche dalle colonne di questo giornale, in materia di economia e dei problemi dell'impresa e dello sviluppo, così come ha sempre intrattenuto con le facoltà economiche e giuridiche delle Università della Campania rapporti di collaborazione che hanno dato vita a seminari di studi e approfondimento sulla cooperazione, che hanno appassionato numerosi studenti. Ha assegnato, alla fine di ogni ciclo di conferenze universitarie, borse di studio messe a concorso fra i partecipanti e queste esperienze hanno consentito di dare vita a diverse imprese cooperative costituite dagli stessi giovani.

tratto da http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=538521&KeyW=

Giuseppe Gizzi
07-01-09, 10:41
A Salerno Repubblicani di nuovo insieme per la Provincia


Il 3 gennaio u.s.,le organizzazioni repubblicane della Provincia hanno trovato l’intesa per una lista unitaria in vista delle prossime elezioni provinciali, fissate per il prossimo giugno.

La lista,che vede insieme PRI,”Forum per l’unità dei Repubblicani”,e il Coordinamento dei Liberali,Repubblicani e Laici della Campania,è stata denominata “ Repubblicani per Salerno-Liberaldemocratici” e avrà ,come simbolo, la storica edera repubblicana.

L’intesa vede insieme, dopo anni di diaspora, tutti i Repubblicani che, nella storia della città e della Provincia di Salerno, hanno avuto un ruolo particolarmente significativo.

La lista si caratterizzerà con una propria piattaforma politica e programmatica, autonoma dai due schieramenti di Centrodestra e Centrosinistra.

E’ stato,inoltre,nominato un Comitato organizzativo elettorale composto da Aldo Amati,Gianfranco Ferrigno,Giuseppe Gizzi,Paolo Gravagnuolo,Pasquale Mango, Cinzia Morello,Elio Notarbartolo.

Al più presto verrà presentato il simbolo e il programma della lista in un’apposita conferenza stampa e saranno convenute le modalità attraverso cui sarà assicurata una presenza unitaria repubblicana e laica alle prossime elezioni europee.

ghisleri
07-01-09, 13:12
Grande notizia, complimenti e ...un pò di invidia. Anselmo G. Cremona

Roberto (POL)
07-01-09, 21:25
A Salerno Repubblicani di nuovo insieme per la Provincia


Il 3 gennaio u.s.,le organizzazioni repubblicane della Provincia hanno trovato l’intesa per una lista unitaria in vista delle prossime elezioni provinciali, fissate per il prossimo giugno.

La lista,che vede insieme PRI,”Forum per l’unità dei Repubblicani”,e il Coordinamento dei Liberali,Repubblicani e Laici della Campania,è stata denominata “ Repubblicani per Salerno-Liberaldemocratici” e avrà ,come simbolo, la storica edera repubblicana.

L’intesa vede insieme, dopo anni di diaspora, tutti i Repubblicani che, nella storia della città e della Provincia di Salerno, hanno avuto un ruolo particolarmente significativo.

La lista si caratterizzerà con una propria piattaforma politica e programmatica, autonoma dai due schieramenti di Centrodestra e Centrosinistra.

E’ stato,inoltre,nominato un Comitato organizzativo elettorale composto da Aldo Amati,Gianfranco Ferrigno,Giuseppe Gizzi,Paolo Gravagnuolo,Pasquale Mango, Cinzia Morello,Elio Notarbartolo.

Al più presto verrà presentato il simbolo e il programma della lista in un’apposita conferenza stampa e saranno convenute le modalità attraverso cui sarà assicurata una presenza unitaria repubblicana e laica alle prossime elezioni europee.

Una notizia bellissima che riempie di gioia . . .

. . . ad astra!

R.

IX Febbraio
08-01-09, 10:46
Il 2009, almeno a Salerno, inizia bene per l'Edera...speriamo che si possa continuare cosi' anche nel resto d'Italia. E' ora di muoverci per poter presentare una lista con l'Edera alle Europee e in più elezioni amministrative possibili.

nuvolarossa
09-01-09, 17:49
Intesa unitaria per i Repubblicani in vista delle elezioni provinciali del prossimo giugno

Lo comunica Pasquale Mango del comitato che raggruppa Pri, Forum per l’unità dei repubblicani e il coordinamento di liberali repubblicani e laici. La lista si chiamerà «Repubblicani per Salerno liberaldemocratici» e avrà come simbolo la storica edera. L’intesa prevede anche l’autonomia dall’alleanza tanto con il centrodestra quanto con il centrosinistra. Il comitato organizzativo è composto da Aldo Amati, Gianfranco Ferrigno, Paolo Gravagnuolo, Elio Notarbartolo, Pasquale Mango e Cinzia Morello.

tratto da http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20090109&ediz=SALERNO&npag=30&file=obj_4349.xml

Giuseppe Gizzi
14-01-09, 18:13
Vi segnalo che è gia attivo il sito della lista unitaria, con il simbolo

www.repubblicani2009.altervista.org

Saluti