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AIACE TELAMONIO
16-05-02, 16:21
Del 16/5/2002 Sezione: Torino cronaca Pag. 16)


IL COMUNE HA DEFINITO LA SUA PROPOSTA PER LE DUE SOCIETA´: MA NON C´E´ ANCORA CERTEZZA SUI TEMPI
Juventus al «Delle Alpi», Torino al «Comunale»




Intesa a tre, fra Comune (garante del protocollo), Juventus e Torino-Calcio; possibile trattativa privata che partirà dalla valutazione economica del «Delle Alpi» redatta da una società su commissione degli uffici municipali che dovrebbe arrivare a Palazzo Civico fra domani e lunedì. Sono le tappe per delineare il futuro-stadi che, se tutto filerà liscio, porteranno il Comune a vendere l´impianto della Continassa alla società bianconera, mentre quello di corso Sebastopoli, dopo il restyling olimpico, andrà ai granata. Lo scenario citato ha fatto da sfondo, ieri, all´ennesimo vertice del centro-sinistra sul destino degli impianti di calcio, presenti il sindaco Sergio Chiamparino, gli assessori allo Sport, Renato Montabone, al Patrimonio, Paolo Peveraro, e all´Urbanistica, Mario Viano, i capigruppo di maggioranza (Giuseppe Borgogno, Ds; Marco Borgione, Margherita; Gianguido Passoni, Pdci; Giovanni Nigro, Verdi), affiancati dai segretari di Ds, Rocco Larizza, e Comunisti italiani, Vincenzo Chieppa. La soluzione del problema si è ormai allungata a dismisura. Dopo otto anni di incontri, accordi mai perfezionati e rischi di rotture anche clamorose fra amministrazione e squadre dell´eccellenza cittadina, ora torna a ricalcare l´ipotesi tracciata nel 1998 dall´allora vice sindaco Domenico Carpanini, trasformata in mozione successivamente approvata in Sala Rossa. Oggi, a differenza di quattro anni fa, il centro-sinistra ha una forte maggioranza in Consiglio. Dal `98 in poi, invece, il sindaco Valentino Castellani fu obbligato a fare i conti con i dubbi e le uscite dall´aula di alcuni consiglieri che, facendo mancare a più riprese il numero legale, costrinsero la giunta a rinviare tutto per anni. Le attuali trattative vedono compatti Ds, Margherita e Verdi, con qualche perplessità dei Comunisti italiani che prima di pronunciarsi - a favore o contro - aspettano le mosse successive, non solo delle squadre, ma anche del sindaco e dei partners di maggioranza. A giudizio di Borgione, inoltre, il clima durante l´incontro di ieri era molto più sereno che in passato. Anche nei Club c´è attesa, ma di proposte concrete. Spiega Attilio Romero, presidente della società granata: «Siamo disponibili a qualsiasi soluzione, nell´interesse della città e, ovviamente, delle squadre». La tabellina di marcia prevede da un lato il restyling (non solo di facciata) dello stadio Delle Alpi, adattato esclusivamente per il calcio, ossia senza pista di atletica. Dall´altro, il recupero del Comunale di corso Sebastopoli. Entrambe operazioni non da poco. Che, a giudizio di Romero, dovranno rispondere, per quanto riguarda il Toro, «alle esigenze tecniche del calcio e del nostro pubblico». Per esempio gradinate coperte per almeno 45-50 mila spettatori, tenendo in considerazione che, oggi, quelle del Comunale sono in gran parte da ricostruire. Con un´aggiunta, il futuro impianto, secondo il presidente granata, dovrà essere - «Ed è una condizione determinante» - luogo di spettacolo e fonte di reddito. Sullo stadio di corso Sebastopoli ci sarà l´intervento del Comune in vista delle Olimpiadi 2006, su quello della Continassa sarà invece necessario che l´amministrazione approvi una variante di piano regolatore, in modo da rendere operativa la parte commerciale, consentita da almeno quattro anni nell´ipotesi Carpanini del 1998, sui circa 18 mila metri quadrati di attività d´intrattenimento connesse. Dal quartier generale bianconero non ci sono commenti: la Juventus ha detto tutto già nelle scorse settimane e, adesso, si limita a ribadire che è tempo di iniziative ed incontri basati sulla concretezza, affermazione espressa, peraltro, durante e dopo l´ultima riunione avvenuta nell´ufficio del sindaco.
Giuseppe Sangiorgio