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Visualizza Versione Completa : Gli omosessuali



Red River
17-05-02, 23:00
Guardando quel post di Oli, mi è venuto in mente di chiedervi qual è il vostro rapporto con gli omosessuali, cioè che cosa ne pensate, quali comportamenti accettereste da loro nei vostri confronti, avete amici omosessuali?

Red River
17-05-02, 23:41
Sì, voler spettacolarizzare abbastanza per provocare secondo me è sbagliato, anche se è vero che una realtà repressa per molto tempo scalpita per uscire allo scoperto, e comunque allo stesso livello ci sono coppie eterosessuali (ne ho viste al Concerto del Primo Maggio) che ci andavano giù pesanti, abbastanza appartate vicino ad una saracinesca abbassata (passavo per quella strada andando verso la metropolitana). Mi domando se un comportamento simile, che in fondo a me non dava nessun fastidio a vedersi, sarebbe giudicato nello stesso modo se la coppia fosse stata omosessuale.

Skepto
17-05-02, 23:59
Da quel che ne so non ho amici omosessuali, ma questo non vuol dire che qualcuno dei miei amici non lo sia di nascosto. In ogni caso, non penso farebbe molta differenza se lo sapessi.

Oli
18-05-02, 00:57
E' un argomento interessante.

Personalmente nn ho nessun pregiudizio, nè nessun problema con gli omosessuali.

Nn mi piace molto l'esibizionismo, quindi nn mi stanno molto simpatike le kekke, ma un ragazzo tranquillo gay nn mi da alcun problema.

Nn avrei alcun problema neppure a fare la doccia con loro dopo lo sport, nè ad invitarli in casa o uscirci insieme. In fondo sono quasi certo ke qualke mio amico lo è, anke se nessuno lo ha mai detto.

Però nn posso nn pensare al fatto ke la loro vita nn deve essere molto piacevole. Sempre presi in giro (nn si capisce bene perkè), un sacco di battute idiote (ke io stesso riconosco di avere fatto parlando con gli amici) e un certo modo di pensare deve rendere spiacevole la loro esistenza.

Bisogna considerare ke mica hanno scelto di essere gay, sono nati così e quindi nn credo si debbano vergognare di alcunkè.

Detto questo viene la mia ipocrisia totale, di cui mi vergogno: se mi kiedete se sarei contento di essere gay, vi dirò ke sinceramente ed onestamente sono felice di nn esserlo.

Lo so ke è stupido e forse anke contraddittorio, ma considerando tutto mi ritengo fortunato a non essere nato gay.

Ciao

Alberich
18-05-02, 03:04
ho conosciuto più di un omosessuale. alcuni vivono malissimo la loro condizione e risultano assai sgradevoli, probabilmente perchè frustrati dal non sapersi accettare, molti sono ottime persone, anzi, ho conosciuto delle persone straordinarie tra gli omosex.

demian
18-05-02, 15:01
mai avuto problemi con loro....

conosco 2 coppie omosessuali che vivono alla grande la loro storia....

persone molto simpatiche con cui è divertente star insieme una serata in compagnia....

echiesa
18-05-02, 16:36
nessun problema, ne conosco e sono brave persone per quello che possa sapere. Poi abitando in un posto a metà via fra paesone e cittadina alcuni finiscono con il diventare sorte di " macchiette" ( anche per loro desiderio) alle quali tutti vogliono bene e che nessuno guarda con sospetto o timore.
Mi è capitato alcune volte di essere, fuori di Carrara, non dico "importunato", ma quanto meno avvicinato da alcuni omosessuali ( negli Stati Uniti una volta anche abbastanza pesantemente) e devo dire che la cosa non mi è molto piaciuta, affatto. Ma senza fare storie ho preso su e me ne sono venuto via e stop. Per me non esiste e non deve esistere nessuna discriminazione da questo punto di vista. Un omosessuale è un cittadino come gli altri e stop.
Quello su cui sono daccordo è l'ostentazione: ma io odio qualsiasi tipo di ostentazione, sono fatto così.
saluti
echiesa:fru

18-05-02, 16:49
Ho un amico carissimo omosessuale. Che dire? Per me è una persona a cui voglio molto bene e basta: la sua condizione omosessuale c'entra poco, almeno credo, in questo sentimento che provo per lui. Per me esistono le persone : conosco omosessuali con i quali non prenderei neppure un caffè al bar, tanto sono stronzi ; altri, invece sono persone stimabilissime.
Lo stesso discorso, per me, vale per le donne: (o i maschi eterosessuali o le lesbiche ecc..). Non riesco a ragionare per blocchi e categorie, quando si tratta di esseri umani.

Mr
18-05-02, 17:47
Originally posted by Rosa rossa
Sì, voler spettacolarizzare abbastanza per provocare secondo me è sbagliato, anche se è vero che una realtà repressa per molto tempo scalpita per uscire allo scoperto, e comunque allo stesso livello ci sono coppie eterosessuali (ne ho viste al Concerto del Primo Maggio) che ci andavano giù pesanti, abbastanza appartate vicino ad una saracinesca abbassata (passavo per quella strada andando verso la metropolitana). Mi domando se un comportamento simile, che in fondo a me non dava nessun fastidio a vedersi, sarebbe giudicato nello stesso modo se la coppia fosse stata omosessuale.

O piuttosto: ad un ipotetico etero pride sarebbero state accettate le stesse pagliacciate che si sono invece viste e tollerate ai vari gay pride?

Felix (POL)
18-05-02, 18:08
omosessualismo in privato e discretamente: si, si può tollerare.
omosessualismo in bubblico e sbandierato sfacciatamente: no, non è tollerabile.

L'omosessualismo rimane un comportamento deviante ed antisociale, anche se non criminale. Equipararlo con il comportamento normale non ha alcun senso.

saluti

Mr
18-05-02, 18:09
Per quanto riguarda il sondaggio, posso fare alcune considerazioni.

Le vittime quando vengono "riscattate" dal loro giogo sono sempre diventate i più volenterosi carnefici dei loro aguzzini, ed hanno sempre usato la loro precedente oppressione come ricatto morale. Qualche esempio: gli Usa dopo l'11 settembre, che colla scusa dei loro morti ne hanno fatti il doppio in Afghanistan per catturare un uomo che non è stato catturato (evidentemente i loro sono morti di serie "a"); il movimento femminista nei decenni scorsi, che è arrivato a far approvare delle leggi che - personalmente - giudico delle stronzate paurose che ledono le pari opportunità nell'altro senso; gli ebrei dopo l'"olocausto", per i quali ogni dieci giorni viene indetta una nuova giornata della memoria e viene proiettato un nuovo Colossal.

I gay allo stesso modo hanno potuto approfittare della loro posizione per indire periodicamente pagliacciate pubbliche che - in ultima analisi - più che a "far valere i diritti dei gay" servono a soddisfare le manie di esibizionismo di quella parte di gay che io riesco a chiamare soltanto "froci" o "finocchi".

Per quanto riguarda il resto, mi sembra chiaro che chiunque a casa sua e sotto le lenzuola può far quello che più gli piace. Il problema si pone quando si esce di casa.

Bisogna capire che - indipendentemente dal credo religioso di qualcuno o da odii particolari - il gusto comune non è sempre pronto (e non lo sarà a breve termine) per certi spettacoli. Io se vedo un uomo ed una donna che si baciano non mi fa né caldo nè freddo, se vedo due lesbiche mi arrapo e se vedo due uomini mi viene schifo. Tutto qua. Niente odio o chissà cosa. Banalmente il mio gusto - come quello di tanta altra gente - non è pronto, e cercare di forzarlo facendo vedere gay dappertutto o facendo comparire ogni tanto qualche "checca" in programmi televisivi e sceneggiati serve solo a produrre l'effetto contrario.

Oli
18-05-02, 19:38
Originally posted by Mr
Per quanto riguarda il sondaggio, posso fare alcune considerazioni.

Le vittime quando vengono "riscattate" dal loro giogo sono sempre diventate i più volenterosi carnefici dei loro aguzzini, ed hanno sempre usato la loro precedente oppressione come ricatto morale. Qualche esempio: gli Usa dopo l'11 settembre, che colla scusa dei loro morti ne hanno fatti il doppio in Afghanistan per catturare un uomo che non è stato catturato (evidentemente i loro sono morti di serie "a"); il movimento femminista nei decenni scorsi, che è arrivato a far approvare delle leggi che - personalmente - giudico delle stronzate paurose che ledono le pari opportunità nell'altro senso; gli ebrei dopo l'"olocausto", per i quali ogni dieci giorni viene indetta una nuova giornata della memoria e viene proiettato un nuovo Colossal.

I gay allo stesso modo hanno potuto approfittare della loro posizione per indire periodicamente pagliacciate pubbliche che - in ultima analisi - più che a "far valere i diritti dei gay" servono a soddisfare le manie di esibizionismo di quella parte di gay che io riesco a chiamare soltanto "froci" o "finocchi".

Per quanto riguarda il resto, mi sembra chiaro che chiunque a casa sua e sotto le lenzuola può far quello che più gli piace. Il problema si pone quando si esce di casa.

Bisogna capire che - indipendentemente dal credo religioso di qualcuno o da odii particolari - il gusto comune non è sempre pronto (e non lo sarà a breve termine) per certi spettacoli. Io se vedo un uomo ed una donna che si baciano non mi fa né caldo nè freddo, se vedo due lesbiche mi arrapo e se vedo due uomini mi viene schifo. Tutto qua. Niente odio o chissà cosa. Banalmente il mio gusto - come quello di tanta altra gente - non è pronto, e cercare di forzarlo facendo vedere gay dappertutto o facendo comparire ogni tanto qualche "checca" in programmi televisivi e sceneggiati serve solo a produrre l'effetto contrario.

Mi permetto di farti notare ke alle pagliacciate del gay pride ha manifestato una piccola parte del mondo gay.

Una coppia di gay nn deve baciarsi perkè a te fa skifo????

Loro devono rinunciare ad una parte importante della loro vita perkè un'altra persona (ke già fa tutto quello ke vuole....) è infastidita della visione di un qualcosa ke nn ha nulla di scandaloso.

Un po' mi spaventa questo modo di pensare se realizzo ke si tratta di un giovane brillante e sveglio.

Abbiamo un gruppo di persone (ke kiameremo A) ke fa quello ke vuole e ke desidera nella propria vita.

Abbiamo un gruppo (B, i gay) ke ha un sacco di problemi di ogni tipo.

Gli appartenenti al gruppo B spesso nn hanno modo di uscire dal loro guscio x la vergogna e vivono male la propria vita, ma lasciano fare ad A quello ke vogliono (giustamente) senza rompere le palle in alcun modo.

I membri di A invece, già fanno quello ke vogliono, mostrandosi in pubblico e pretendono ke gli appartenenti a B si comportino in un certo modo definito dal gruppo A.

Mr, così vai alla ghettizzazione, a kiudere i gay un mondo kiuso ke nn può in alcun modo entrare in contatto con gli altri.

Se vedi i gay in giro, nn credo ke possano turbare i tuoi pensieri, ma almeno loro potranno vivere la loro vita liberamente.

Io nn sono mai stato molestato da nessun gay (ok ok nn sono un figo), ma se lo fossi stato avrei detto semplicemente "no grazie", senza falsi scandalismi.

X quanto riguarda i film è ovvio ke ci vuole un po' di tatto.
Nn so se vedi Dawson's Creek, ma in quel telefilm l'omosessualità è x me vissuta e rappresentata in modo tranquillo, senza turbare nè offendere nessuno.

Ovvio ke poi si può scadere nella perdita del buongusto, ma ciò può accadere sia nel contesto gay ke nel contesto etero.

Ciao

Oli
18-05-02, 19:44
Originally posted by Mr


O piuttosto: ad un ipotetico etero pride sarebbero state accettate le stesse pagliacciate che si sono invece viste e tollerate ai vari gay pride?

Guarda il Carnevale di Rio e vedi ke di pagliacciate (alcune molto carine :D ) ne fanno anke gli etero.

Lara
18-05-02, 20:32
il mio rapporto con gli omosessuali è direi ottimo, anche perchè vivo con due persone omosessuali, e mi trovo benissimo. E questo perchè le considero come persone, al di là del loro orientamento sessuale, che non condivido, nel senso che io ho altri gusti. Ciò però non frena il nostro rapporto, non mette dei paletti, nel senso che c'è ugualmente confidenza tra noi, e non c'è argomento sul quale non si duiscuta, sesso compreso. Io dal mio punto di vista, loro dal loro. Non mi disturba vedere due omosessuali che si baciano, quando lo fanno in maniera discreta. Questo perchè le effusioni in pubblico troppo spinte mi danno fastidio, sia che vengano da omo che da etero, in egual misura. Ma un bacio, una carezza sono normali e non mi imbarazzano affatto.
Considerare l'omosessualità deviante o anormale è da pazzi. Per quale motivo poi? E' come dire che gli omo sono malati, o che hanno una qualche malformazione mentale. Non mi dite che "gli omo sono brave persone". Che vuol dire? Che sono parte di un gruppo diverso, ma che per fortuna sono bravi, non sono criminali. Gli omo sono persone e basta. Vivono e amano come tutti. Solo che sono persone che hanno dovuto superare il trauma di vedere crescere dentro di loro un impulso non accetatto dalla società e diverso da quello che gli avevano insegnato. Credo che non sia facile, perchè ogni volta devi chiederti se puoi manifestarti per quello che sei o ti devi nascondere, quando già sai che in molti casi non potrai farlo, magari proprio con gli affetti più cari.
Poi è vero che molti omosessuali sono come dire sopra le righe, sono così orgogliosi di quello che sono che te lo sbattono in faccia quando sanno che possono farlo. Ma queste persone non sono più fastidiose di chi vuole "importi" la sua opinione quando si discute. Basta non dargli retta, o me glio ancora riderci su!

Unheimlich
18-05-02, 21:03
Premettendo che è facile parlare delle pagliacciate dei gay al gaypride quando nessuno parla di quelle di alcuni eterossessuali in libera uscita, io mi trovo molte volte meglio con un mio amico fidanzato di un altro mio amico che con le altre mie amiche, zitelle o fidanzate.
Niente paga di più che andare in giro per negozi di biancheria intima con un uomo che se le vorrebbe mettere:D!
A ben pensarci, potremmo anche essere amici di un feticista dei calzini luridi, o di uno che ama schiacciare le mosche nel gorgonzola per insaporirlo, o di qualcuna che non può fare a meno di andare in giro con un twin set lilla e i ferrettini con gli strass nei capelli come fosse appena uscita dalla copertina di Marie Claire...mi dite cosa c'è di anormale? E di normale?;)

Felix (POL)
18-05-02, 21:19
mai sentite tante stupidaggini una dietro l'altra. Si vede che il lavaggio del cervello buonista funziona alla grande.
Gli omosessuali non sono comparabili alle persone normali, basta il buon senso per capirlo. Si accontentino di una tolleranza discreta e non pretendano l'equiparazione della loro devianza alla norma.
La società ha bisogno di sessualità etero (cioè normale) per andare avanti. I gay sono sempre esistiti come piccole minoranze + o meno tollerate, e tali devono rimanere.

*aggiungo che ho un caro amico omosessuale non dichiarato, che stimo moltissimo anche per la sua fine discrezione nel praticare il suo anomalo stile di vita.

saluti

Unheimlich
18-05-02, 21:34
Originally posted by Felix
mai sentite tante stupidaggini una dietro l'altra. Si vede che il lavaggio del cervello buonista funziona alla grande.
Gli omosessuali non sono comparabili alle persone normali, basta il buon senso per capirlo. Si accontentino di una tolleranza discreta e non pretendano l'equiparazione della loro devianza alla norma.
La società ha bisogno di sessualità etero (cioè normale) per andare avanti. I gay sono sempre esistiti come piccole minoranze + o meno tollerate, e tali devono rimanere.

*aggiungo che ho un caro amico omosessuale non dichiarato, che stimo moltissimo anche per la sua fine discrezione nel praticare il suo anomalo stile di vita.

saluti
Seeeee, vabbuò:D :K

anton
18-05-02, 21:57
A me fanno schifooooooooooooooooo!!!
Perdonatemi ma è cosiiiiiiiiiiiiiii!!
specie gli uomini, attivi e passivi.
A parte l'inconcepibile, per me, attrazione sentimentele che sbandierano, saperli poi dediti a presumibili attività lubriche mi rivolta lo stomaco.
Fra le donne riesco invece a considerarlo meno schifoso.
e' inutile la topa è sempre la topa.

Felix (POL)
18-05-02, 22:19
bravo, finalmente uno che ragiona. Pane al pane e vino al vino. I gay esibizionisti fanno SCHIFO. Le lesbiche un po' meno...

saluti

Mr
18-05-02, 23:44
Originally posted by Oli


Mi permetto di farti notare ke alle pagliacciate del gay pride ha manifestato una piccola parte del mondo gay.

Una coppia di gay nn deve baciarsi perkè a te fa skifo????

Loro devono rinunciare ad una parte importante della loro vita perkè un'altra persona (ke già fa tutto quello ke vuole....) è infastidita della visione di un qualcosa ke nn ha nulla di scandaloso.

Un po' mi spaventa questo modo di pensare se realizzo ke si tratta di un giovane brillante e sveglio.

Abbiamo un gruppo di persone (ke kiameremo A) ke fa quello ke vuole e ke desidera nella propria vita.

Abbiamo un gruppo (B, i gay) ke ha un sacco di problemi di ogni tipo.

Gli appartenenti al gruppo B spesso nn hanno modo di uscire dal loro guscio x la vergogna e vivono male la propria vita, ma lasciano fare ad A quello ke vogliono (giustamente) senza rompere le palle in alcun modo.

I membri di A invece, già fanno quello ke vogliono, mostrandosi in pubblico e pretendono ke gli appartenenti a B si comportino in un certo modo definito dal gruppo A.

Mr, così vai alla ghettizzazione, a kiudere i gay un mondo kiuso ke nn può in alcun modo entrare in contatto con gli altri.

Se vedi i gay in giro, nn credo ke possano turbare i tuoi pensieri, ma almeno loro potranno vivere la loro vita liberamente.

Io nn sono mai stato molestato da nessun gay (ok ok nn sono un figo), ma se lo fossi stato avrei detto semplicemente "no grazie", senza falsi scandalismi.

X quanto riguarda i film è ovvio ke ci vuole un po' di tatto.
Nn so se vedi Dawson's Creek, ma in quel telefilm l'omosessualità è x me vissuta e rappresentata in modo tranquillo, senza turbare nè offendere nessuno.

Ovvio ke poi si può scadere nella perdita del buongusto, ma ciò può accadere sia nel contesto gay ke nel contesto etero.

Ciao


Macché ghettizzazione, solo il mondo, dopo 2000 anni di cristianesimo e di oppressione, non può far avere a questa fetta di persone immediate libertà senza allo stesso tempo far nascere grandi contrasti sociali. Ripeto: non si tratta di varie storielline di superiorità e vaccate varie, si parla di gusto e società. Se a me piace girare per la città nudo, non posso pretendere che - per sentirmi libero di vivere la mia sessualità - decine di persone che mi passano attorno si sentano in imbarazzo, almeno per la morale comune della società attuale.

Mr
18-05-02, 23:45
Originally posted by Oli


Guarda il Carnevale di Rio e vedi ke di pagliacciate (alcune molto carine :D ) ne fanno anke gli etero.

Ma qui siamo in Italia, mica in una repubblica delle banane, e poi quello si chiama carnevale per qualcosa :D

Oli
19-05-02, 11:27
Originally posted by Mr



Macché ghettizzazione, solo il mondo, dopo 2000 anni di cristianesimo e di oppressione, non può far avere a questa fetta di persone immediate libertà senza allo stesso tempo far nascere grandi contrasti sociali. Ripeto: non si tratta di varie storielline di superiorità e vaccate varie, si parla di gusto e società. Se a me piace girare per la città nudo, non posso pretendere che - per sentirmi libero di vivere la mia sessualità - decine di persone che mi passano attorno si sentano in imbarazzo, almeno per la morale comune della società attuale.

Allora una persona nn può vivere liberamente (nei limiti del buon gusto, come diceva la postatrice di prima le effesioni troppo spinte infastidiscono sia gay ke etero) la propria vita perkè agli altri da fastidio.

Ke bello essere giunti ad un livello di evoluzione della società dove un gruppo largamente maggioritario impedisce ad un gruppo minoritario di fare effusioni (nn spinte) in pubblico solo perkè ne è disturbato visivamente.....

Come si può impedire la libera vita delle persone in nome di una presunta superiorità morale....

Provate un po' a pensare ke provereste se la stessa cosa accadesse nei vostri confronti quando siete in giro con la ragazza.

Evitereste le effusioni (soft) x nn infastidire gli altri???

Mr, sono un po' deluso dai tuoi ragionamenti, spesso acuti, ma in qs caso un po' troppo di mentalità chiusa (a mio giudizio ovviamente).

Ora capite la ragione della mia ipocrisia e contraddizione?

Da una parte il difendere a spada tratta i gay pur nn essendolo, dall'altra ringraziando madre natura di nn avermi fatto nascere con questa disgrazia.......

Oli
19-05-02, 11:30
Rileggendo bene il puo post però credo di nn avere bene interpretato il tuo pensiero.

Sono d'accordo quando dici ke la Chiesa ha le sue responsabilità, ma nn puoi paragonare un paio di bacetti al fatto di girare nudo x la città.

Ovvio ke se giri nudo, la cosa oggettivamente infastidisce, sia nel caso accanto a te ci sia un maschio, sia nel caso ci sia una femmina (... forse però in qs caso si potrebbe kiudere un okkio ;) ), ma se si gira mano della mano, magari scambiandosi qualke effusione di buon gusto, nn ci vedo nulla di male.

Mi è capitato al Central Park e ad Hyde Park di vedere scene del genere e nn ho provato nulla di riprovevole. Mi è sembrata una cosa decente.

Se poi fanno atti osceni, è ovvio ke siamo in un contesto evidentemente esibizionista e ke va punito.

Oli
21-05-02, 13:20
Dimenticavo un aspetto: se vedete in un parco 2 ragazze in atteggiamenti da fidanzate ke effetto fa???

A me piacerebbe sinceramente.....

Comunque ripeto ke nn mi scandalizzo neppure davanti a una coppia di ragazzi fidanzati, anzi, sono felice x loro.

Timeline
25-05-02, 12:23
Io sono bisex. Devo dire di essere cresciuto in una famiglia molto moderna e mai nessuno mi ha ostacolato nelle mie scelte. Alle superiori un po' di problemi c'erano, ma io sono nuotatore e sono alto 193, vado pure in palestra, quindi diciamo che il mio fisico mi ha permesso molte volte di "mettere a tacere" coloro che rompono e non tollerano.
Attualmente ho la ragazza da circa un anno e mezzo e mi ci trovo bene. Anzi, vorrei sposarla, ma sono ancora un po' giovane.
Però capisco che molto ragazzi gay un po' timidi che magari non vivono in città possono avere anche gravi problemi.
A proposito, ve lo dico a titolo informativo che io e la mia ragazza ci siamo conosciuti ad una festa, e io ero lì con il mio ragazzo.
Poi si siamo messi insieme e lo siamo ancora.

Avanguardista
26-05-02, 15:21
i comportamenti omosessuali in pubblico non devono essere tollerati!
manifestazioni come il gay pride devono essere eliminate!
in casa loro in maniera discreta possono fare quello che vogliono..ma in pubblico si devono comportare da persone normali..

inoltre quando il ragazzo durante l'adolescenza mostra comportamenti omosessuali deve essere curato con sedute da psicologi....

sono fortemente convinto che l'omosessualità è un anormalità, una malattia psicologica.....gli omosessuali devono avere la nostra stessa dignità certo, basta che non facciano del loro orientamento sessuale un vanto...

saluti nazionalpopolari!

hussita
26-05-02, 15:41
non li identifico nemmeno come categoria ( tale e quale ai rossi di pelo)
per me esistono le persone

quanto alla pruderie maschile sui gay e al lubricume sulle lesbiche, si commenta da sé

Timeline
26-05-02, 15:56
Originally posted by Avanguardista
i comportamenti omosessuali in pubblico non devono essere tollerati!
manifestazioni come il gay pride devono essere eliminate!
in casa loro in maniera discreta possono fare quello che vogliono..ma in pubblico si devono comportare da persone normali..

inoltre quando il ragazzo durante l'adolescenza mostra comportamenti omosessuali deve essere curato con sedute da psicologi....

sono fortemente convinto che l'omosessualità è un anormalità, una malattia psicologica.....gli omosessuali devono avere la nostra stessa dignità certo, basta che non facciano del loro orientamento sessuale un vanto...

saluti nazionalpopolari!

Sono senza parole, uno che dall'alto del pulpito decide cosa è giusto e cosa nn è giusto per gli altri.
Tu fatti gli affari tuoi e vivi la tua sessualità come ti pare. Gli altri lo faranno a loro volta.
Mi piacerebbe sapere che ne penseresti di un'altra persona che ti dice come devi vivere la tua sessualità.
Secondo me tutti questi omofobi non sono altro che persone che non stanno bene con la loro sessualità, in caso contrario vivrebbero bene la loro (non si preoccuperebbero tanto di quella degli altri) e non romperebbero le storie agli altri.
Io se avessi un figlio o una figlia omosessuali non farei proprio nulla, non ostacolerei affatto la loro sessualità, piuttosto gli insegnerei cose più importanti del fatto di essere gay o meno, gli insegnerei il rispetto e l'amore per gli altri, gli insegnerei ad essere altruisti e a fare qualcosa di buono per le altre persone.
Quanto alla loro sessualità, la vivano come meglio credono.

olivia
26-05-02, 23:46
credo che sarebbe ora di vedere le persone e non le divisioni in base alle scelte sessuali...sara' che ho avuto modo di conoscere i vizi-tanti- e le virtù-poche-degli etero che non ho remore verso gli omo....ho conosciuto una persona omo straordinaria per intelligenza e sensibilità e tanto mi è bastato per capire che ha senso parlare di persone.che importa omo o etero?

lobosinistro
27-05-02, 00:00
Per me il problema è mal posto. I limiti e le critiche non vanno fatte agli omosessuali, ma a tutte quelle persone che trasgrediscono in maniera eccessiva e ingiustificata un comportamento.

Non devono essere considerati nocivi gli omosessuali, ma TUTTI quelli che si comportano indecentemente. :)

Saluti

Jan Hus
27-05-02, 00:36
Originally posted by hussita
quanto alla pruderie maschile sui gay e al lubricume sulle lesbiche, si commenta da sé

:w1 :jd

Felix (POL)
27-05-02, 03:31
Originally posted by lobosinistro
Per me il problema è mal posto. I limiti e le critiche non vanno fatte agli omosessuali, ma a tutte quelle persone che trasgrediscono in maniera eccessiva e ingiustificata un comportamento.

Non devono essere considerati nocivi gli omosessuali, ma TUTTI quelli che si comportano indecentemente. :)

Saluti

sarà, ma gli omosessuali sono peggio di altre categorie di 'indecenti' perchè attaccano al cuore il significato delle relazioni intersessuali, e quindi il delicato meccanismo della riproduzione umana.
Non per questo vanno castigati severamente, basta semplicemente emarginarli e tollerarne la presenza discreta e nascosta, come è la prassi da centinaia di anni nella cultura occidentale.

Oli
27-05-02, 14:16
Originally posted by Felix


sarà, ma gli omosessuali sono peggio di altre categorie di 'indecenti' perchè attaccano al cuore il significato delle relazioni intersessuali, e quindi il delicato meccanismo della riproduzione umana.
Non per questo vanno castigati severamente, basta semplicemente emarginarli e tollerarne la presenza discreta e nascosta, come è la prassi da centinaia di anni nella cultura occidentale.

Omesessuali peggio????

Siamo al ridicolo. Giudicare un lato privato della propria personalità come meglio o peggio di altre.....

Sono sempre + convinto ke tutte le persone ke hanno tanti problemi con gli omosessuali in realtà abbiano grossi problemi di identità sessuale.

Io nn ho dubbi sulla mia identità, e nn ho nessun problema a fare la doccia in comune dopo la partita con un amico dikiaratamente gay.

A me ke ne importa? Tanto io nn sono attratto da lui, ne sono certo. Ecco perkè nn mi importa minimamente di come lui vive la propria sessualità. Sono contento x lui se è felicee da me nn potrà avere ke approvazione.

Anzi, tanto meglio x gli altri :D . Io sono contento se c sono molti gay. Meno concorrenza.

Sono davvero convinto ke il fatto di preoccuparsi tanto della sessualità degli altri sia un modo inconscio di volere mostrare a tutti i costi il fatto di nn essere gay.

Ma perkè?

Evidentemente perkè nn si è certi della propria sessualità.

Claude74
27-05-02, 14:48
Non lo so.......sono sempre stato un grande sfigato con le donne, e, se fossi omosessuale, credo che l'unica differenza sarebbe che sarei sempre stato un grande sfigato con gli uomini:(

Oli
27-05-02, 15:03
Originally posted by Claude74
Non lo so.......sono sempre stato un grande sfigato con le donne, e, se fossi omosessuale, credo che l'unica differenza sarebbe che sarei sempre stato un grande sfigato con gli uomini:(

Claude, su questo sono con te al 100% :(

Claude74
27-05-02, 15:07
Originally posted by Oli


Claude, su questo sono con te al 100% :(
:i

Timeline
28-05-02, 09:00
Originally posted by Felix


sarà, ma gli omosessuali sono peggio di altre categorie di 'indecenti' perchè attaccano al cuore il significato delle relazioni intersessuali, e quindi il delicato meccanismo della riproduzione umana.
Non per questo vanno castigati severamente, basta semplicemente emarginarli e tollerarne la presenza discreta e nascosta, come è la prassi da centinaia di anni nella cultura occidentale.

Credo che indecente sia chi sceglie di fare una cosa al di fuori dei limiti della decenza. Un omosessuale non lo sceglie di esserlo, ma può vivere il suo lato sessuale in modo decente o indecente esattamente come un eterosessuale.
Non vedo la differenza.

Mr
28-05-02, 10:19
Originally posted by Timeline


Credo che indecente sia chi sceglie di fare una cosa al di fuori dei limiti della decenza. Un omosessuale non lo sceglie di esserlo, ma può vivere il suo lato sessuale in modo decente o indecente esattamente come un eterosessuale.
Non vedo la differenza.

Il problema è che attualmente il costume della società, al quale - volenti o nolenti - ci si deve adeguare, non trova le effusioni tra etero scandalose quanto quelle tra gay o lesbiche (parlo in generale, poi a ognuno piace quello che gli pare). Comunque è solo questione di tempo: in pochi decenni la situazione sarà sicuramente diversa.
Per il resto, ripeto: a casa sua e sotto le lenzuola ognuno fa quello che vuole, può anche trombarsi il suo cane senza che me ne debba fregare niente.

Roderigo
28-05-02, 16:32
Originally posted by cciappas
A me fanno schifooooooooooooooooo!!!
Perdonatemi ma è cosiiiiiiiiiiiiiii!!
specie gli uomini, attivi e passivi.
A parte l'inconcepibile, per me, attrazione sentimentele che sbandierano, saperli poi dediti a presumibili attività lubriche mi rivolta lo stomaco.
Fra le donne riesco invece a considerarlo meno schifoso.
e' inutile la topa è sempre la topa.
Non è questione di topa, l'omofobia si accompagna alla misoginia. Perchè gli omosessuali sono sempre stati più disprezzati ed avversati delle lesbiche? Perchè l'omosessualità è sempre stata considerata una degradazione: l'omosessuale è l'uomo che si fa donna. Al contrario, le lesbiche sono le donne che si fanno uomo: una condizione sempre "contronatura", ma più "dignitosa", una improbabile elevazione.

R.

Felix (POL)
28-05-02, 16:54
Originally posted by Mr


Il problema è che attualmente il costume della società, al quale - volenti o nolenti - ci si deve adeguare, non trova le effusioni tra etero scandalose quanto quelle tra gay o lesbiche (parlo in generale, poi a ognuno piace quello che gli pare). Comunque è solo questione di tempo: in pochi decenni la situazione sarà sicuramente diversa.
Per il resto, ripeto: a casa sua e sotto le lenzuola ognuno fa quello che vuole, può anche trombarsi il suo cane senza che me ne debba fregare niente.

mi sembra che tu stia scadento nel buonismo.
Oltretutto è opinabile che il 'in pochi decenni' ci sia un cambiamento favorevole ai gay. Stimo + probabile il contrario.

Felix (POL)
28-05-02, 16:59
Roderigo deve spiegarmi perchè i 'comunisti' rifondaroli si sono tanto affezionati ai gay. Bertinotti ha pure detto (metaforicamente) che lui è gay.
Eppure nella tradizione comunista -quella vera- gli omosessuali sono sempre stati emarginati e perseguitati. Espulsi dal partito se scoperti, additati al pubblico disprezzo in quanto immorali e borghesi degenerati.
Allora, come la mettiamo? o i rifondaroli, per qualche strano motivo, hanno cambiato idea, oppure -il che è probabile- essi non si rifanno alla tradizione comunista.

lobosinistro
28-05-02, 22:51
Sparo: forse vanno in cerca di voti?:tk

saluti

lobosinistro
28-05-02, 23:07
Originally posted by Felix


sarà, ma gli omosessuali sono peggio di altre categorie di 'indecenti' perchè attaccano al cuore il significato delle relazioni intersessuali, e quindi il delicato meccanismo della riproduzione umana.
Non per questo vanno castigati severamente, basta semplicemente emarginarli e tollerarne la presenza discreta e nascosta, come è la prassi da centinaia di anni nella cultura occidentale.

Sul fatto che siano PIU' INDECENTI non concordo affatto. Generalizzare fa sempre male a tutti. Ed è per questo motivo che mi piace poco anche la parola EMARGINAZIONE: troppi (falsi) tradizionalisti sarebbero pronti a "trasgredirla".

Sostengo invece che non ci debba essere una OSTENTAZIONE e che sia poco valida la motivazione per cui l'ostentazione o l'eccessiva trasgressione sia una caratteristica fondamentale dell'omosessualità.

Ma contro questi volgari comportamenti non c'è nessun bisogno di fare una legge specifica sugli omosessuali (tra i quali, come tutti riconoscono, ci sono persone educate e discrete come le altre), sarebbe utile una legge valida per tutti, se poi la maggioranza degli indecenti saranno omosessuali, saranno fatti loro.

Coloro che invece dovrebbero essere in qualche modo puniti sono gli approfittatori, coloro che giocano sul problema dell'omosessualità per accaparrare voti...Questo mi sembra indecente! :ò

saluti

Jan Hus
29-05-02, 01:00
Originally posted by Roderigo
Non è questione di topa,

Questione di topa!?

Ma come parli???

:ah


Originally posted by Roderigo
l'omofobia si accompagna alla misoginia.

Ma anche l'omosessualità si accompagna alla misoginia.

Come la mettiamo?

Roderigo
29-05-02, 09:51
Originally posted by Jan Hus
Questione di topa!?
Ma come parli???
Ho ripreso l'espressione usata dalla persona a cui ho risposto, che si è espressa così:
A me fanno schifooooooooooooooooo!!!
Perdonatemi ma è cosiiiiiiiiiiiiiii!!
specie gli uomini, attivi e passivi.
A parte l'inconcepibile, per me, attrazione sentimentele che sbandierano, saperli poi dediti a presumibili attività lubriche mi rivolta lo stomaco.
Fra le donne riesco invece a considerarlo meno schifoso.
e' inutile la topa è sempre la topa.


Originally posted by Jan Hus
Ma anche l'omosessualità si accompagna alla misoginia.
Come la mettiamo?
Ho voluto dire che alla radice del suo disprezzo per gli omosessuali e della sua indulgenza verso le lesbiche, non c'è l'amore per le donne, ma al contrario, proprio il disprezzo per le donne.
Però, hai ragione, non ho usato la parola più adatta (misoginia) almeno in senso etimologico. Meglio dire "maschilismo".

R.

Roderigo
29-05-02, 10:03
Originally posted by Felix
Roderigo deve spiegarmi perchè i 'comunisti' rifondaroli si sono tanto affezionati ai gay. Bertinotti ha pure detto (metaforicamente) che lui è gay.
Eppure nella tradizione comunista -quella vera- gli omosessuali sono sempre stati emarginati e perseguitati. Espulsi dal partito se scoperti, additati al pubblico disprezzo in quanto immorali e borghesi degenerati.
Allora, come la mettiamo? o i rifondaroli, per qualche strano motivo, hanno cambiato idea, oppure -il che è probabile- essi non si rifanno alla tradizione comunista.
Da quando frequento i forum, mi sono state spesso rivolte domande di questo tipo: perchè ti piacciono tanto gli immigrati? Perchè ti piacciono tanto i gay? Perchè ti piacciono tanto i palestinesi? Perchè ti piacciono tanto gli ebrei?
Probabilmente in passato mi avrebbero chiesto, perchè mi piacciono tanto i meridionali o i negri.
Dal punto di vista di chi pone la domanda, non aderire ad un atteggiamento di odio, di disprezzo, di intolleranza, di discriminazione, nei confronti delle vittime designate, significa provare attrazione per loro.
Il mio punto di vista è molto più semplice: gli uomini sono tutti uguali, hanno la stessa dignita, meritano lo stesso rispetto e gli stessi diritti.

Che poi la tradizione comunista sia fatta anche di pagine vergognose di discriminazione, che non per nulla suscitano l'interesse e l'approvazione di qualche fascista, questo purtroppo è vero. Non le difendo e non ne vado orgoglioso. Dico solo che esse non trovano giustificazione in nessun principio teorico marxista e non sono mai diventate elemento costitutivo dell'identità comunista. Piuttosto sono un elemento costitutivo della tua identità.

R.

Oli
30-05-02, 00:12
L'ultimo intevento mi sembra interessante, e comunque sono sempre + convinto ke coloro ke ce l'hanno con i gay è solo perkè hanno dubbi sulla loro sessualità.

Nn vedo altro motivo plausibile.

Cavolo, io faccio ciò ke mi pare, perkè dovrei scandalizzarmi a vedere 2 maski ke si baciano??? Contenti loro, contenti tutti!!!!!

No problem.

Ciao

:)

lobosinistro
30-05-02, 00:29
Originally posted by Oli
L'ultimo intevento mi sembra interessante, e comunque sono sempre + convinto ke coloro ke ce l'hanno con i gay è solo perkè hanno dubbi sulla loro sessualità.


Questa è una ca..., una grande cazza..., una grande gigantesca strepitosa cazzata! :D:D

Amichevolmente :)

Oli
30-05-02, 00:34
Originally posted by lobosinistro


Questa è una ca..., una grande cazza..., una grande gigantesca strepitosa cazzata! :D:D

Amichevolmente :)

Nn ne sono convinto.

Uno ke è soddisfatto della propria sessualità nn dovrebbe preoccuparsi di quella degli altri.

Questo è certo.

olivia
30-05-02, 00:59
Originally posted by Oli
L'ultimo intevento mi sembra interessante, e comunque sono sempre + convinto ke coloro ke ce l'hanno con i gay è solo perkè hanno dubbi sulla loro sessualità.

Nn vedo altro motivo plausibile.

Cavolo, io faccio ciò ke mi pare, perkè dovrei scandalizzarmi a vedere 2 maski ke si baciano??? Contenti loro, contenti tutti!!!!!

No problem.

Ciao

:)
___________________________________________
secondo me ci hai azzeccato...ciao...ma è difficile fare i conti con le nostre paure e incertezze...ancora ciao:)

lobosinistro
30-05-02, 01:26
Originally posted by Oli


Nn ne sono convinto.

Uno ke è soddisfatto della propria sessualità nn dovrebbe preoccuparsi di quella degli altri.

Questo è certo.

Questo è falso. Le leggi, alla fine, non sono fatte per soddisfare o risolvere problemi immediati e personali, ma per tenere ordine, controllare, garantire che tutto sia a posto sempre, non solo quando nell'immediato uno è felice e contento. Le leggi esistono anche per assicurarti al di là della contingenza. ;)

salutoni

Felix (POL)
30-05-02, 05:01
Originally posted by Oli


Nn ne sono convinto.

Uno ke è soddisfatto della propria sessualità nn dovrebbe preoccuparsi di quella degli altri.

Questo è certo.


cioè, tradotto: io mi faccio i c***i miei e gli altri facciano quel che gli pare..
Un tantino qualunquista, non ti pare?! :rolleyes:

30-05-02, 07:20
Originally posted by Mr


A casa sua e sotto le lenzuola ognuno fa quello che vuole, può anche trombarsi il suo cane senza che me ne debba fregare niente.[/color] [/B]

Ragionamento ineccepibile che però non tiene conto dei diritti degli animali. In questo caso, l'importante non è ciò che accade a casa del gay o nel suo letto, ma cosa ne pensa il cane: se è d'accordo o meno di viversi quest'idillio
:D
Ciao.

Timeline
30-05-02, 09:11
Originally posted by lobosinistro


Questo è falso. Le leggi, alla fine, non sono fatte per soddisfare o risolvere problemi immediati e personali, ma per tenere ordine, controllare, garantire che tutto sia a posto sempre, non solo quando nell'immediato uno è felice e contento. Le leggi esistono anche per assicurarti al di là della contingenza. ;)

salutoni

Certo, allora per non urtare la sensibilità di qualcuno che potrebbe scandalizzarsi (e che già vive la propria vita come gli pare) sarebbe giusto privare una minoranza di una parte fondamentale della propria vita: la vita sessuale.
Che idea BISLACCA.
E' proprio bello questo modo di ragionare, il fatto di una parte che vive la propria sfera carnale in modo libero ed appagante che non si accontenta di ciò, ma pretende che un'altra parte non viva come gli piacerebbe, ma si adegui alle esigenze visive degli etero.
Che modo disgustoso di pensare.

lobosinistro
30-05-02, 17:35
Originally posted by Timeline


Certo, allora per non urtare la sensibilità di qualcuno che potrebbe scandalizzarsi (e che già vive la propria vita come gli pare) sarebbe giusto privare una minoranza di una parte fondamentale della propria vita: la vita sessuale.
Che idea BISLACCA.




:confused:

Chi ha detto questo?

Felix (POL)
30-05-02, 19:05
la vita sessuale, come altri aspetti della vita privata, ha risvolti SOCIALI. Quindi si può e si deve deliberare ed inquisire in quest'ambito. Gli omosessuali per vari aspetti mettono in pericolo la società intera con il loro stile di vita. Quindi è giusto contenerli, se non reprimerli.
Gli argomenti strettamente libertario-individualisti sono ciechi di fronte al problema sociale che rappresenta l'omosessualismo, e quindi non sono validi.

saluti

Timeline
30-05-02, 19:28
Originally posted by Felix
la vita sessuale, come altri aspetti della vita privata, ha risvolti SOCIALI. Quindi si può e si deve deliberare ed inquisire in quest'ambito. Gli omosessuali per vari aspetti mettono in pericolo la società intera con il loro stile di vita. Quindi è giusto contenerli, se non reprimerli.
Gli argomenti strettamente libertario-individualisti sono ciechi di fronte al problema sociale che rappresenta l'omosessualismo, e quindi non sono validi.

saluti

A parte il fatto che non si dice omosessualismo, ma omosessualità...... mi pare che nonostante la presenza di molti omosessuali il numero di persone sulla Terra aumenti senza freni.
Non è a causa del comportamento di qualcuno in qualche occasione che si mette a rischio la specie.
Da questo punto di vista allora bisognerebbe vietare l'uso dei profilattici, delle pillole contraccettive, delle spirali, della sterilizzazione, del coito interrotto, pure del metodo Ogino Knaus.
Se tu credi che siamo stati messi qui solo per riprodurci allora svuoti la vita del suo significato.
Mi piacerebbe sapere se tu dici ad un eventuale figlio 16 enne: "Vai, sco.a e fai tanti bambini, così perpetui la specie"....
In quanto ai risvolti sociali, ho piacere a vedere le espressioni di tanti benpensanti di fronte ad un atteggiamento che non ha nulla di anormale (tanto è vero che molti gay hanno figli).
Per quanti riguarda l'idea della repressione, il tuo ragionamento nn ha nessuna differenza da quello di Hitler.
Secondo me ci sono tanti ragazzi gay che grazie a persone che la pensano come te si sentono emarginati, rifiutati dalla società. Alcuni di loro magari si sono suicidati a causa dell'atteggiamento intollerante di molti intolleranti che nn si fanno i ca..i loro.
Molte delle persone che sono intolleranti dovrebbero pensare seriamente a farsi un esame di coscienza e verificare se la loro vita è davvero limpida, non preoccuparsi della vita sessuale degli altri.

Oli
30-05-02, 19:34
Originally posted by Timeline


A parte il fatto che non si dice omosessualismo, ma omosessualità...... mi pare che nonostante la presenza di molti omosessuali il numero di persone sulla Terra aumenti senza freni.
Non è a causa del comportamento di qualcuno in qualche occasione che si mette a rischio la specie.
Da questo punto di vista allora bisognerebbe vietare l'uso dei profilattici, delle pillole contraccettive, delle spirali, della sterilizzazione, del coito interrotto, pure del metodo Ogino Knaus.
Se tu credi che siamo stati messi qui solo per riprodurci allora svuoti la vita del suo significato.
Mi piacerebbe sapere se tu dici ad un eventuale figlio 16 enne: "Vai, sco.a e fai tanti bambini, così perpetui la specie"....
In quanto ai risvolti sociali, ho piacere a vedere le espressioni di tanti benpensanti di fronte ad un atteggiamento che non ha nulla di anormale (tanto è vero che molti gay hanno figli).
Per quanti riguarda l'idea della repressione, il tuo ragionamento nn ha nessuna differenza da quello di Hitler.
Secondo me ci sono tanti ragazzi gay che grazie a persone che la pensano come te si sentono emarginati, rifiutati dalla società. Alcuni di loro magari si sono suicidati a causa dell'atteggiamento intollerante di molti intolleranti che nn si fanno i ca..i loro.
Molte delle persone che sono intolleranti dovrebbero pensare seriamente a farsi un esame di coscienza e verificare se la loro vita è davvero limpida, non preoccuparsi della vita sessuale degli altri.

Come nn essere totalmente d'accordo?

:rolleyes:

hussita
30-05-02, 19:46
eppure c'è chi non lo è ed invoca la scure ( divina o meno)
:(

lobosinistro
31-05-02, 00:28
Originally posted by Oli


Come nn essere totalmente d'accordo?

:rolleyes:

E' sempre facile dire che ognuno può fare ciò che vuole. Si fa presto e si fa anche la figura dei difensori dell'umanità. :K

saluti

Felix (POL)
31-05-02, 05:16
è troppo facile e serve solo a tagliare la discussione quando non si hanno argomenti sostanziosi. :rolleyes:

Oli
31-05-02, 12:56
Mi pare ke le argomentazioni di Timeline siano molto + sostanziose delle tue.


E' sempre facile dire che ognuno può fare ciò che vuole. Si fa presto e si fa anche la figura dei difensori dell'umanità.

E perkè dovrebbe essere difficile???

E' un concetto tanto banale!!!!!!

Mi sembra il modo ke il assoluto possa rendere la gente + felice.

Ognuno è + felice della propria vita, nn vedo dove sia llo sbaglio.

Certo, tu vorresti essere felice personalmente impedendo però, in base ad una sedicente moralità, ad un altro di vivere la vita come + lo aggrada.

Questo lo trovo scorretto.

lobosinistro
31-05-02, 19:28
Originally posted by Oli
Mi pare ke le argomentazioni di Timeline siano molto + sostanziose delle tue.



E perkè dovrebbe essere difficile???

E' un concetto tanto banale!!!!!!

Mi sembra il modo ke il assoluto possa rendere la gente + felice.

Ognuno è + felice della propria vita, nn vedo dove sia llo sbaglio.

Certo, tu vorresti essere felice personalmente impedendo però, in base ad una sedicente moralità, ad un altro di vivere la vita come + lo aggrada.

Questo lo trovo scorretto.

Ma chi? cosa stai dicendo?

Dimmi dove io ho detto che voglio impedire ad un'altra persona civile di vivere la vita come più lo aggrada!! Dimmi per favore dove e ti darò ragione...

Roba da matti, anche se qui la bocca c'entra poco, ti mettono in bocca quello che vogliono...
Ti mettono nella tastiera quello che vogliono! :D:D

salutoni

Avanguardista
31-05-02, 22:03
Originally posted by Timeline


Sono senza parole, uno che dall'alto del pulpito decide cosa è giusto e cosa nn è giusto per gli altri.
Tu fatti gli affari tuoi e vivi la tua sessualità come ti pare. Gli altri lo faranno a loro volta.
Mi piacerebbe sapere che ne penseresti di un'altra persona che ti dice come devi vivere la tua sessualità.
Secondo me tutti questi omofobi non sono altro che persone che non stanno bene con la loro sessualità, in caso contrario vivrebbero bene la loro (non si preoccuperebbero tanto di quella degli altri) e non romperebbero le storie agli altri.
Io se avessi un figlio o una figlia omosessuali non farei proprio nulla, non ostacolerei affatto la loro sessualità, piuttosto gli insegnerei cose più importanti del fatto di essere gay o meno, gli insegnerei il rispetto e l'amore per gli altri, gli insegnerei ad essere altruisti e a fare qualcosa di buono per le altre persone.
Quanto alla loro sessualità, la vivano come meglio credono.

ti sbagli! io non decido cosa è giusto è cosa è sbagliato! io ho detto solo come stanno le cose, è vero che l'omosessualità è una malattia psicologica, è qualcosa che va contro natura, è qualcosa che va curato, per il bene degli stessi omosessuali...siete voi buonisti che cercate da anni ormai di far passare dei difetti come delle qualità, i popoli non vanno avanti con gli omosessuali ma con gli etero.......la natura dice che l'uomo deve amare la donna e viceversa........chi si comporta diversamente ha dei problemi che vanno curati con normalissime sedute psicologiche sin dall'inizio....

nel caso in cui nonostante ciò l'omosessuale non ritorna alla normalità, avra diritto alla mia stessa dignita, alle mie stesse possibilità e avra i miei stessi diritti, io non metto in dubbio questo...non voglio togliere diritti agli omosessuali ma aiutarli ad uscire dai loro problemi.......il mondo non puo accettarli i problemi, deve invece combatterli...

naturalmente non sono d'accordo con chi fa della sua omosessualità un vanto, chi è omosessuale puo far quel che vuole in casa sua, non in pubblico.......

saluti nazionalpopolari!

olivia
31-05-02, 22:26
[QUOTE]Originally posted by Avanguardista
[B]

ti sbagli! io non decido cosa è giusto è cosa è sbagliato! io ho detto solo come stanno le cose, è vero che l'omosessualità è una malattia psicologica, è qualcosa che va contro natura, è qualcosa che va curato, per il bene degli stessi omosessuali...siete voi buonisti che cercate da anni ormai di far passare dei difetti come delle qualità, i popoli non vanno avanti con gli omosessuali ma con gli etero.......la natura dice che l'uomo deve amare la donna e viceversa........chi si comporta diversamente ha dei problemi che vanno curati con normalissime sedute psicologiche sin dall'inizio....
_________________________________________________
mi sembra che ci siamo moltiplicati bene bene...nonostante la mancata partecipazione deli omo...difetti?qualità?io conosco parecchi etero che quanto a problemi non scherzano ...altro che sedute psicologiche per gli omo...mah
_________________________________________________
nel caso in cui nonostante ciò l'omosessuale non ritorna alla normalità, avra diritto alla mia stessa dignita, alle mie stesse possibilità e avra i miei stessi diritti, io non metto in dubbio questo...non voglio togliere diritti agli omosessuali ma aiutarli ad uscire dai loro problemi.......il mondo non puo accettarli i problemi, deve invece combatterli...
_________________________________________________
ah...meno male che ,se falliscono le loro terapie hanno la tua stessa dignità...meno male
:rolleyes:

lobosinistro
31-05-02, 22:58
Certo hanno la mia stessa dignità. Non l'ho mai dubitato, personalmente. :)

saluti

Oli
31-05-02, 23:29
Una malattia???

Cavolo, sono impressionato. L'OMS ha tolto l'omosessualità dalle malattie già da un pezzo.

Curare??? Ma x favore!!!!

Naturale, nn naturale???? L'omosessualità esiste in molte specie animali e comunque l'uomo stesso vive l'intera vita contro natura, vivendo in casa, avendo una sola moglie, rispettando le regole sociali, badando all'abbigliamento, profumandosi, andando in giro in makkina, volando, praticando la castità etc.

L'uomo vive di natura contro natura (bella frase).

Se poi pensi ke sia una malattia, poveretto.

Ora viene la mia ipocrisia: se mio figlio adolescente mi dicesse di essere gay lo sosterrei sicuramente, ma nn ne sarei contento. Io dico ke x me sarebbe lo stesso, ma nn nego ke preferirei fosse etero.

Io stesso sono contento di nn essere gay, anke se capisco perfettamente il disagio di una persona gay di fronte a molti dei post letto sopra.

Nn so perkè, ma vorrei ke mio figlio fosse etero, forse anke perkè al mondo esistono persone come voi ke nn si fanno gli affaracci propri e si preoccupano di "curare" una malattia ke malattia nn è (infatti molti gay sono genitori).

Comunque potrà sempre contare su un padre ke riconosce a tutti il diritto di vivere la vita come meglio credono e avrà il mio supporto (spero però ke nn capiti).

Se fosse una femmina nn so perkè ma mi pare meno grave.

lobosinistro
31-05-02, 23:42
Ora che ci hai detto dei tuoi futuri figli e figlie, mi vuoi dire dove e quando io avrei offeso la dignità di qualcuno? dove ho detto qualcosa che abbia potuto offendere qualcuno?

Grazie e salutoni...:K

Oli
01-06-02, 00:05
Originally posted by lobosinistro
Ora che ci hai detto dei tuoi futuri figli e figlie, mi vuoi dire dove e quando io avrei offeso la dignità di qualcuno? dove ho detto qualcosa che abbia potuto offendere qualcuno?

Grazie e salutoni...:K

Ho scorso un attimo i miei post e nn ho trovato il punto in cui dico ke lobosinistro offende la dignità dei gay.

Forse ho sonno e sono un po' rincoglionito, mapotresti x favore indicarmelo, in modo ke possa capire bene il contesto?

Oli
01-06-02, 00:11
Originally posted by lobosinistro


Sul fatto che siano PIU' INDECENTI non concordo affatto. Generalizzare fa sempre male a tutti. Ed è per questo motivo che mi piace poco anche la parola EMARGINAZIONE: troppi (falsi) tradizionalisti sarebbero pronti a "trasgredirla".

Sostengo invece che non ci debba essere una OSTENTAZIONE e che sia poco valida la motivazione per cui l'ostentazione o l'eccessiva trasgressione sia una caratteristica fondamentale dell'omosessualità.

Ma contro questi volgari comportamenti non c'è nessun bisogno di fare una legge specifica sugli omosessuali (tra i quali, come tutti riconoscono, ci sono persone educate e discrete come le altre), sarebbe utile una legge valida per tutti, se poi la maggioranza degli indecenti saranno omosessuali, saranno fatti loro.

Coloro che invece dovrebbero essere in qualche modo puniti sono gli approfittatori, coloro che giocano sul problema dell'omosessualità per accaparrare voti...Questo mi sembra indecente! :ò

saluti

Su questo tuo post sono del tutto d'accordo con te, una sola cosa nn capisco. La cosa ke mi ha fatto inkazzare è il post evidenziato sopra col quale dici ke si fa presto si fa anche la figura dei difensori dell'umanità.

Mi pare un po' riduttiva. credo fermanete ke se uno fa ciò ke gli pare già sta abbastanza bene e vorrei ke nella vita tutti possano fare ciò ke gli pare (nei limiti della decenza, ke nn deve essere diversa tra etro e gay).

lobosinistro
01-06-02, 00:46
Vedi, dopo aver riportato una cosa che avevo scritto dici:


Originally posted by Oli


E perkè dovrebbe essere difficile???

E' un concetto tanto banale!!!!!!

Mi sembra il modo ke il assoluto possa rendere la gente + felice.

Ognuno è + felice della propria vita, nn vedo dove sia llo sbaglio.

Certo, tu vorresti essere felice personalmente impedendo però, in base ad una sedicente moralità, ad un altro di vivere la vita come + lo aggrada.

Questo lo trovo scorretto.

...ed io non mi sentivo affatto responsabile di impedire al prossimo, chiunque sia di vivere la vita "come più lo aggrada". Non ho detto nulla di scorretto.

Se lo avessi fatto avrei offeso qualcuno, ma così non è stato.

Comunque non preoccuparti, riconciliamo gli animi e beviamoci su :K :K :K

Per ciò che riguarda il "facile", intendo dire che molte campagne politiche sono organizzate su: totale libertà (dove non si vede bene il confine tra decenza e indecenza), legalizzazioni varie, vittimismo, tutto è permesso, ognuno faccia quel che gli pare...e tante altre belle cosine che fanno un bell'effetto su chi si sente debole o emarginato, ma, a mio modesto parere, non sono utili a risolvere i problemi di società civili che si fondano sulle leggi come la nostra. :)

E' facile anche dire apriamo le frontiere, ma non è così che si risolve il problema...Il primo che dice di chiuderle si becca del razzista o xenofobo, e non lo trovo giusto. Ma qui entriamo in un altro discorso...

Ancora salutoni! ;)

olivia
01-06-02, 23:30
ho letto, e stasera li ho pure visti in televisione,dei due ragazzi omosessuali che si sono recati in olanda per sposarsi...c'erano anche i loro familiari come una coppia qualsiasi...sono molto felice per loro...forse davvero i tempi stanno cambiando e anche queste persone potranno uscire allo scoperto e vivere la loro relazione affettiva alla luce del sole

Jan Hus
02-06-02, 01:21
Originally posted by olivia
ho letto, e stasera li ho pure visti in televisione,dei due ragazzi omosessuali che si sono recati in olanda per sposarsi...c'erano anche i loro familiari come una coppia qualsiasi...sono molto felice per loro...forse davvero i tempi stanno cambiando e anche queste persone potranno uscire allo scoperto e vivere la loro relazione affettiva alla luce del sole

Sai che bello...

:ah

Oli
02-06-02, 14:06
Originally posted by Jan Hus


Sai che bello...

:ah

Trovo di poco gusto la tua risata. Anzi, la trovo ripugnante.

Nn vedo ke c'è di male a volere garantire alla persona con cui si vive x anni una certa tutela nel caso muoia uno dei 2.

Sarebbe utile x quanto riguarda le successioni in causa di morte x esempio.

Discorso molto diverso x quanto riguarda l'adozione di bambini da parte di coppie gay, di cui sono contrario (sia coppie di maski ke coppie di femmine).

Jan Hus
02-06-02, 14:55
Originally posted by Oli
Trovo di poco gusto la tua risata. Anzi, la trovo ripugnante.

Mah...


Originally posted by Oli
Nn vedo ke c'è di male a volere garantire alla persona con cui si vive x anni una certa tutela nel caso muoia uno dei 2.

Sarebbe utile x quanto riguarda le successioni in causa di morte x esempio.

Sai, vorrei proprio vedere dove sono tutte queste coppie di uomini "stabilmente conviventi"...

La tutela in caso di morte si può garantire anche andando dal notaio quando si è in vita.

E poi, sarei proprio curiosissimo di vedere quante coppie di omosessuali MASCHI accetterebbero una sanzione legale di un rapporto, con tanto di diritti, certo; ma anche di obblighi: di assistenza morale e materiale, di alimenti, etc. etc.

Mi sembra poi persino grottesco che, in una fase storica in cui la famiglia tradizionale è in crisi, prorpio gli omosessuali, e cioè un gruppo di popolazione notoriamente più promiscuo della media e che (almeno per quanto riguarda gli uomini) sembra avere enormi difficoltà a costruire relazioni stabili, rivendichi qualcosa di simile al matrimonio tradizionale.

In generale, trovo l'idea del "matrimonio" tra omosessuali piuttosto ridicola.

Questo non significa affatto che io disprezzi o detesti gli omosessuali, o che pensi sia impossibile che una relazione tra due uomini, o tra due donne, sia tanto profonda quanto una relazione tradizionale tra un uomo e una donna. Ci mancherebbe altro: ogni persona va giudicata per quello che è.

Tuttavia, sarà l'età: ma mi sembra ridicola l'idea che alcuni omosessuali (non si sa quanti) hanno, secondo cui sarebbero discriminati perché non hanno accesso allo stesso sistema di garanzie legali cui hanno accesso gli eterosessuali sposati.

Io sto da solo: anche nel mio caso una parte dell'eredità andrà ai legittimari, che io lo voglia o no; neanch'io ho gli sconti cui hanno diritto le coppie o le famiglie, o le agevolazioni fiscali delle coppie sposate o con figli; ma non mi sognerei mai di dire che lo stato discrimina contro di me perché non mi dà gli stessi diritti delle coppie sposate.

Avanguardista
02-06-02, 15:21
Originally posted by Oli
Una malattia???

Cavolo, sono impressionato. L'OMS ha tolto l'omosessualità dalle malattie già da un pezzo.

CERTO!! QUESTO STATO ANTI-TRADIZIONALE HA TOLTO L'OMOSESSUALITA DALLE MALATTIE..
E POI IO LA VEDO COME UNA MALATTIA PSICOLOGICA...COME ALTRE MALATTIE PSICOLOGICHE..NON CI VEDO NIENTE DI SCANDALOSO IN QUELLO CHE DICO!


Curare??? Ma x favore!!!!

Naturale, nn naturale???? L'omosessualità esiste in molte specie animali e comunque l'uomo stesso vive l'intera vita contro natura, vivendo in casa, avendo una sola moglie, rispettando le regole sociali, badando all'abbigliamento, profumandosi, andando in giro in makkina, volando, praticando la castità etc.
QUESTO E' IL PROGRESSO ED E' UN'ALTRA COSA!

L'uomo vive di natura contro natura (bella frase).

Se poi pensi ke sia una malattia, poveretto.

Ora viene la mia ipocrisia: se mio figlio adolescente mi dicesse di essere gay lo sosterrei sicuramente, ma nn ne sarei contento. Io dico ke x me sarebbe lo stesso, ma nn nego ke preferirei fosse etero.

IO CERCHEREI DI FARGLI CAMBIARE STRADA...SE NON FUNZIONA LO ACCETTO COSI COME..E' SEMPRE MIO FIGLIO

Io stesso sono contento di nn essere gay, anke se capisco perfettamente il disagio di una persona gay di fronte a molti dei post letto sopra.

Nn so perkè, ma vorrei ke mio figlio fosse etero, forse anke perkè al mondo esistono persone come voi ke nn si fanno gli affaracci propri e si preoccupano di "curare" una malattia ke malattia nn è (infatti molti gay sono genitori).

Comunque potrà sempre contare su un padre ke riconosce a tutti il diritto di vivere la vita come meglio credono e avrà il mio supporto (spero però ke nn capiti).

Se fosse una femmina nn so perkè ma mi pare meno grave.
RAGIONAMENTO DA IPOCRITA.....SE E' FEMMINA E' MENO GRAVE???
TANTI PERVERTITI DICONO QUESTO!

gribisi
02-06-02, 16:42
Secondo me l' omosessualità è una malattia, perchè comporta incapacità riproduttiva (almeno di riprodursi in modo naturale) e impossibilità di fornire ai figli una figura paterna e una materna.
E' vero che gli omosex si possono riprodurre con la fecondazione in vitro, ma allora è come dire che i paraplegici possono camminare con arti artificiali: la correzione artificiale di una malattia non nega l' essere tale, si limita a contrastarne gli effetti.
Essendo una malattia non socialmente pericolosa va tollerata, ma non deve essere riconosciuta dalle istituzioni come si deve al comportamento normale.
In altre parole, se 2 omosex vogliono vivere insieme lo facciano, ma ciò non deve avere alcuna rilevanza giuridica per lo Stato, ma solo per le persone suddette.
Secondo me lo Stato deve riconoscere, istituzionalizzare e tutelare (e quindi proporre ai cittadini come preferibile) solo il comportamento normale, ossia l' unione eterosessuale e monogamica, fondamento della società e migliore strumento per la sua riproduzione biologica e sociale. Tutti i comportamenti diversi invece (purchè tra adulti consenzienti) restino un fatto privato (anche visibile) ma non tutelato per legge: omosessualità, coppia di fatto, poligamia di fatto, comune, ecc...
Fra l' altro stupisce che coloro che affermano perentoriamente che "lo Stato non deve prescrivere comportamenti sessuali", siano poi gli stessi che vedrebbero col fumo negli occhi il riconoscimento ufficiale della poligamia come chiesto da certi musulmani. Per la serie: le prescrizioni libertariste occidentali vanno bene e si nega persino che siano prescrizioni morali-sessuali, mentre quelle degli altri (fautori del solo matrimonio tradizionale) sembrano un oltraggio alla "libertà" e l' imposizione di uno "Stato Etico".

Felix (POL)
02-06-02, 17:27
caro Gribisi, per una volta concordo pienamente con te.

saluti cordiali

Oli
02-06-02, 20:56
Come fate a dire ke gli omosessuali nn si riproducono???

Ci sono un sacco di gay ke hanno figli.

Il vostro è un discorso ke nn sta nè in cielo nè in terra.

X quanto riguarda il matrimonio, lo ritengo giusto, oltre alle questioni di successione in causa di morte, anke x quanto riguarda le pensioni di reversibilità.

E' ingiusto ke 2 persone ke vivono una vita insieme nn abbiano il diritto di avere la reversibilità.

Mi pare un discorso molto talebano.

Se poi voi sapete esattamente ciò ke è normale e ciò ke nn lo è siete dei maghi.

Io vado (o meglio, vorrei andare :() con le donne, ma ciò nn significa ke x questo io sono normale e un altro diverso.

X lui il normele è il contrario di quello ke faccio io.

SONO SEMPRE + CONVINTO KE LA VOSTRA DIFFIDENZA STA NELLA SCARSA FIDUCIA NELLA VOSTRA SESSUALITA'.

Ripeto e confermo la mia contrarietà all'adozione di bambini (sia da parte di coppie di gay maski ke di femmine).

:(

gribisi
02-06-02, 22:46
Oli: Come fate a dire ke gli omosessuali nn si riproducono???
Ci sono un sacco di gay ke hanno figli.

Re:Può essere, ma allora o sono persone che sono state etero e poi sono diventate gay (e si può passare dalla salute alla malattia) oppure sono bisex che tengono entrambi i comportamenti nello stesso periodo, e allora non possono rimanere fedeli a un partner qualsiasi.
Mettiamo pure che in quest'ultimo caso la nozione di malattia è assai discutibile (da rapportare all' incapacità di mantenere un rapporto stabile), ma resta il fatto che chi è omosex puro non può riprodursi naturalmente. O lo fa con mezzi artificiali o non lo fa proprio.
E secondo me quando uno non può fare ciò che tutti possono fare, ha qualcosa in meno, e quindi è malato.

olivia
02-06-02, 22:48
Originally posted by Jan Hus


Sai che bello...

:ah

_____________________________________________
sono felice che il mio post abbia sortito questo effetto...in fondo ridere fabene alla salute...sì credo che faccia aumentare le endorfine o qualcosa di simile...ciao:)

olivia
02-06-02, 23:20
Originally posted by gribisi
Oli: Come fate a dire ke gli omosessuali nn si riproducono???
Ci sono un sacco di gay ke hanno figli.

Re:Può essere, ma allora o sono persone che sono state etero e poi sono diventate gay (e si può passare dalla salute alla malattia) oppure sono bisex che tengono entrambi i comportamenti nello stesso periodo, e allora non possono rimanere fedeli a un partner qualsiasi.
Mettiamo pure che in quest'ultimo caso la nozione di malattia è assai discutibile (da rapportare all' incapacità di mantenere un rapporto stabile), ma resta il fatto che chi è omosex puro non può riprodursi naturalmente. O lo fa con mezzi artificiali o non lo fa proprio.
E secondo me quando uno non può fare ciò che tutti possono fare, ha qualcosa in meno, e quindi è malato.
__________________________________________________ __
gentile gribisi...la tua osservazione a oli è giusta... ma io volevo chiederti la definizione di malattia e di salute...grazie se mi vorrai rispondere

Jan Hus
03-06-02, 00:33
Originally posted by Oli
X quanto riguarda il matrimonio, lo ritengo giusto, oltre alle questioni di successione in causa di morte, anke x quanto riguarda le pensioni di reversibilità.

Io invece no.


Originally posted by Oli
E' ingiusto ke 2 persone ke vivono una vita insieme nn abbiano il diritto di avere la reversibilità.

E perché? Suppongo che, se vivessi con mia sorella, non avrei mica il diritto alla pensione nel caso lei morisse!


Originally posted by Oli
Se poi voi sapete esattamente ciò ke è normale e ciò ke nn lo è siete dei maghi.

Non credo sia questo il punto.


Originally posted by Oli
SONO SEMPRE + CONVINTO KE LA VOSTRA DIFFIDENZA STA NELLA SCARSA FIDUCIA NELLA VOSTRA SESSUALITA'.

"Fiducia" nella propria sessualità??

E' possibile non avere niente contro gli omosessuali e, ciononostante, trovare bizzarra la rivendicazione di uno statuto legale per le coppie omosessuali.

Sono due cose molto diverse.

Essere contrari alle discriminazioni è un conto; pensare che le richieste di chi è discriminato siano di per sé legittime è un altro.

Ho sentito dire che Fortuyn stesso era contrario alla legge sulle coppie omosessuali che è stata votata nei Paesi Bassi.

Felix (POL)
03-06-02, 06:09
il problema dei filo-gay è che hanno un concetto dell'etica rigorosamente individualistico-libertario.
Come avevo già affermato in precedenza, la 'morale' di questi signori si riassume nella massima 'io mi faccio i c***i miei e così chiunque può fare i c***i suoi quando, come e dove gli pare'. È una storpiatura del libertarismo, che non tiene in nessunissimo conto le esigenze, lo spirito, il vissuto e la sensibilità della collettività.

Rimane anche un mistero che ci sia gente che si dichiara al tempo stesso 'comunista' e filo-gay, e Roderigo non ha certo chiarito la questione. Resta il dubbio legittimo che si tratti di mero opportunismo politico.

Roderigo
03-06-02, 09:02
Originally posted by gribisi
Secondo me l' omosessualità è una malattia, perchè comporta incapacità riproduttiva (almeno di riprodursi in modo naturale) e impossibilità di fornire ai figli una figura paterna e una materna.
E' vero che gli omosex si possono riprodurre con la fecondazione in vitro, ma allora è come dire che i paraplegici possono camminare con arti artificiali: la correzione artificiale di una malattia non nega l' essere tale, si limita a contrastarne gli effetti.
Essendo una malattia non socialmente pericolosa va tollerata, ma non deve essere riconosciuta dalle istituzioni come si deve al comportamento normale.
La malattia è un'alterazione dell'integrità anatomica e funzionale di un organismo. Quindi, la definizione di "malattia" è sbagliata, per indicare l'omosessualità.
Un gay ha tutte le facoltà per riprodursi in modo naturale, a meno che non abbia problemi di sterilità (come il 30% degli uomini), quindi "può". Altra cosa è che non voglia, per suo gusto, avere rapporti eterosessuali, così come tu "puoi", ma non "vuoi" avere rapporti omosessuali. Almeno finora.
La definizione di "comportamento normale" ha in sè implicazioni reazionarie, quando riguarda gli stili di vita. Secondo me, se rivendicata, l'unione delle coppie omosessuali, può essere riconosciuta dallo stato. Una coppia omosessuale può avere molti problemi comuni ad una coppia eterosessuale, dalla casa ai rapporti di potere, che richiedono soluzioni e tutele da parte del diritto pubblico.

R.

Roderigo
03-06-02, 09:06
Originally posted by Felix
il problema dei filo-gay è che hanno un concetto dell'etica rigorosamente individualistico-libertario.
Come avevo già affermato in precedenza, la 'morale' di questi signori si riassume nella massima 'io mi faccio i c***i miei e così chiunque può fare i c***i suoi quando, come e dove gli pare'. È una storpiatura del libertarismo, che non tiene in nessunissimo conto le esigenze, lo spirito, il vissuto e la sensibilità della collettività.
Rimane anche un mistero che ci sia gente che si dichiara al tempo stesso 'comunista' e filo-gay, e Roderigo non ha certo chiarito la questione. Resta il dubbio legittimo che si tratti di mero opportunismo politico.
Il mio concetto di etica, non riguarda la natura dello stato. Sono assolutamente contrario allo stato etico. Sicuramente sono contrario ad uno stato che ti entra nel letto, ti controlla nelle mutande, e ti ispeziona i pertugi.
Esiste una sfera pubblica ed una sfera privata. Nella sfera privata, se non violi i diritti di nessuno, devi poter essere libero di fare quello che vuoi.
Per il resto, ho già spiegato che non sono "filo-gay", una definizione che per me non ha alcun senso, e dal tuo post, non si capisce che cosa io non abbia chiarito.

R.

03-06-02, 09:16
Originally posted by gribisi
Oli: E secondo me quando uno non può fare ciò che tutti possono fare, ha qualcosa in meno, e quindi è malato.

Opinione discutibile, caro gribisi, anche dal punto di vista del O.M.S. che si rifà alle conclusioni del Dott. Seppilli.
C'è una differenza sostanziale tra il concetto di "salute" e quello di "malattia": se viene trovato un rimedio, anche artificiale, per compensare una malattia, si passa da questo stadio a quello di salute, che viene definito come: "Stato di benessere bio-psico-sociale", di per sè non dipendente dallo stato di malattia".
Un esempio personale. Sono diabetico insulino-dipendente dal 1989 (da quella data ne sono consapevole, diciamo). Sicuramente prima d'allora ero "malato" e non in salute, siccome bevevo 5 litri d'acqua al giorno e dovevo correre in bagno ogni mezz'ora. Da quella condizione me ne sono accorto. Ora faccio insulina, eseguo controlli periodici e posso dire di essere "in salute": la mia vita dal punto di vista funzionale, non è diversa da quella altrui.
In un modo o nell'altro, caro gribisi, anche tu scadi nell'errore della chiesa cattolica nel giudizio sull'omosessualità, richiamandoti ad una condizione "naturale" che nella "natura umana" non esiste. L'uomo sta tra la natura e la cultura. Da quando esistono gli anticoncezionali, la gestione della sessualità è totalmente mutata, e di conseguenza lo stesso rapporto dell'uomo con l'esistenza. Dire che gli omosessuali sono malati perché non possono riprodursi non ha senso, così come richiamarsi alla retorica sentenza che ho letto stamattina sul forum dei destri: "meno omosessuali più figli". Sappiamo benissimo che l'omofobia nasceva anche dal timore dell'estinzione etnica, ecco perché gli israeliti, in un momento di estrema tensione per la sopravvivenza, optarono per la pena di morte contro gli omosessuali.
Ora questa condizione è obsoleta. Le opinioni discutibili del Papa verso la gestione della sessualità all'interno della coppia nascono soltanto da una questione di potere e di gestione del corpo. Per la chiesa la gestione del corpo altrui è fondamentale, ora gli è sfuggita ed ecco che il Papa ci rimane male.
Non sono propriamente libertario, credo anzi che la gestione della sessualità richieda un senso della responsabilità individuale immenso, ma la questione va ben al di là dell'opinione che si può avere sull'omosessualità, che rischia d'essere il capro espiatorio di tutti coloro che vivono la sessualità, spesso analfabeti emotivi, incapaci di gestire il desiderio e di esprimere la complessità psicofisica della propria anima.
Stammi sano;)

03-06-02, 09:25
Naturalmente mi associo a quanto scrive Roderigo riguardo al concetto di malattia. Un gay non è malato perché non può riprodursi, dato che può farlo quando vuole. Sarebbe come dire che sono malate le coppie che non vogliono figli, sebbene abbiano questa possibilità.
In entrambi i casi si potrebbe spostare il concetto di malattia in campo psichico, dipende soltando da che parte si guarda la questione. Il Papa non avrebbe problemi a considerare una coppia volutamente infertile come malata, ma uno stato sedicente laico non può permetterselo.

gribisi
03-06-02, 10:20
Roderigo: La malattia è un'alterazione dell'integrità anatomica e funzionale di un organismo. Quindi, la definizione di "malattia" è sbagliata, per indicare l'omosessualità.
Un gay ha tutte le facoltà per riprodursi in modo naturale, a meno che non abbia problemi di sterilità (come il 30% degli uomini), quindi "può". Altra cosa è che non voglia, per suo gusto, avere rapporti eterosessuali, così come tu "puoi", ma non "vuoi" avere rapporti omosessuali. Almeno finora.

Re: per avere una malattia non c'è bisogno di alterazione anatomica di un organo, ma basta un alterazione mentale che impedisca di usarlo o ne imponga un uso improprio. Ad esempio è considerata malattia la compulsione a giocare d' azzardo o a rubare piccoli oggetti.
Un gay puro non può realmente riprodursi naturalmente, perchè pur avendo anatomicamente quanto necessario, c'è da scommettere che troverebbe ripugnante e insopportabile accoppiarsi con una persona di sesso diverso. Del resto sappiamo che gli eterosessuali puri potrebbero solo teoricamente accoppiarsi a persone dello stesso sesso.
Sarebbe come dire che una persona "può" mangiare perchè ha bocca e stomaco, ma poi è nauseata dal cibo tanto da non poterlo ingerire senza avere conati di vomito: io la definirei una malattia (a parte il fatto che senza mangiare si muore mentre si può vivere senza avere figli, ma comunque si perde qualcosa).
Il caso degli eterosessuali o dei preti che rifiutano di avere figli è diverso, perchè in quel caso c'è davvero l' esercizio del libero arbitrio, per motivi utilitaristici o ideologici, nel rifiutare di avvalersi di una capacità riproduttiva che pure si possiede.
Ma nessuno ha mai scelto di essere omosessuale nè di provare disgusto per i rapporti etero potenzialmente riproduttivi.


Roderigo: La definizione di "comportamento normale" ha in sè implicazioni reazionarie, quando riguarda gli stili di vita. Secondo me, se rivendicata, l'unione delle coppie omosessuali, può essere riconosciuta dallo stato. Una coppia omosessuale può avere molti problemi comuni ad una coppia eterosessuale, dalla casa ai rapporti di potere, che richiedono soluzioni e tutele da parte del diritto pubblico.

Re: anche un trio o un quartetto poligamico avrebbe gli stessi problemi di una coppia etero, ma non per questo riconosciamo per legge la poligamia (intesa come convivenza sessuale scelta da un uomo con + donne, o una donna con + uomini) perchè, che lo vogliamo ammettere o no, che siamo libertaristi o moralisti, facciamo una scelta etica che pretendiamo sia accolta anche dallo Stato, ossia che la famiglia poligamica non è ottimale.

gribisi
03-06-02, 10:35
Originally posted by claudio ughetto


Opinione discutibile, caro gribisi, anche dal punto di vista del O.M.S. che si rifà alle conclusioni del Dott. Seppilli.
C'è una differenza sostanziale tra il concetto di "salute" e quello di "malattia": se viene trovato un rimedio, anche artificiale, per compensare una malattia, si passa da questo stadio a quello di salute, che viene definito come: "Stato di benessere bio-psico-sociale", di per sè non dipendente dallo stato di malattia".
Un esempio personale. Sono diabetico insulino-dipendente dal 1989 (da quella data ne sono consapevole, diciamo). Sicuramente prima d'allora ero "malato" e non in salute, siccome bevevo 5 litri d'acqua al giorno e dovevo correre in bagno ogni mezz'ora. Da quella condizione me ne sono accorto. Ora faccio insulina, eseguo controlli periodici e posso dire di essere "in salute": la mia vita dal punto di vista funzionale, non è diversa da quella altrui.

Re: ma così sarebbe come dire che il diabete insulino-dipendente cessa di essere una malattia solo perchè uno lo cura e lo tiene sotto controllo. E più in generale che possono definirsi malattie solo quelle per cui non c'è cura o non si può o si vuole farla. E' la prima volta che sento dire una cosa del genere.

In un modo o nell'altro, caro gribisi, anche tu scadi nell'errore della chiesa cattolica nel giudizio sull'omosessualità, richiamandoti ad una condizione "naturale" che nella "natura umana" non esiste. L'uomo sta tra la natura e la cultura. Da quando esistono gli anticoncezionali, la gestione della sessualità è totalmente mutata, e di conseguenza lo stesso rapporto dell'uomo con l'esistenza.

Re: in effetti mi pare che la Chiesa Cattolica, almeno nelle sue posizioni tradizionali, ritenga l' omosessualità una scelta che va contro la natura umana. Io invece non insisterei tanto sul concetto di "scelta" quanto sulla sostanziale privazione di facoltà abitualmente presenti nella specie, e quindi sul concetto di "malattia" o "menomazione", di cui alcuni malati sono consapevoli e altri no.
Mi risulta che negli USA gruppi di sordi sostengono che la sordità non è una malattia ma una "cultura" e accusano il sistema sanitario USA di "genocidio" per il fatto che installa apparecchi acustici ai non udenti. In ciò vedo una tappa più "avanzata" della tendenza in atto anche da noi in materia di omosessualità.

gribisi
03-06-02, 10:45
Originally posted by Roderigo

Il mio concetto di etica, non riguarda la natura dello stato. Sono assolutamente contrario allo stato etico. Sicuramente sono contrario ad uno stato che ti entra nel letto, ti controlla nelle mutande, e ti ispeziona i pertugi.
Esiste una sfera pubblica ed una sfera privata. Nella sfera privata, se non violi i diritti di nessuno, devi poter essere libero di fare quello che vuoi.
R. Anche nel caso della poligamia?
Sono dell' idea che delle due l' una: o si mette sullo stesso piano giuridico-formale [Ututti[/U] i comportamenti sessuali tra adulti consenzienti, e quindi si riconosce per legge non solo l' omosessualità ma anche la poligamia e il matrimonio di gruppo; oppure si fanno fare allo Stato scelte etiche, e allora mi si può contestare il merito delle scelte che preferirei (matrimonio monogamico etero riconosciuto dalla legge, e i restanti comportamenti solo come fatto privato senza rilevanza giuridica) ma non il fatto in sè che io chieda allo Stato una scelta etica.
Fermo restando che si può essere omosex, coppia di fatto, poligami o altro senza bisogno che la legge riconosca e tuteli tali comportamenti.

Roderigo
03-06-02, 10:46
Originally posted by gribisi
Re: per avere una malattia non c'è bisogno di alterazione anatomica di un organo, ma basta un alterazione mentale che impedisca di usarlo o ne imponga un uso improprio. Ad esempio è considerata malattia la compulsione a giocare d' azzardo o a rubare piccoli oggetti.
Un gay puro non può realmente riprodursi naturalmente, perchè pur avendo anatomicamente quanto necessario, c'è da scommettere che troverebbe ripugnante e insopportabile accoppiarsi con una persona di sesso diverso. Del resto sappiamo che gli eterosessuali puri potrebbero solo teoricamente accoppiarsi a persone dello stesso sesso.
Sarebbe come dire che una persona "può" mangiare perchè ha bocca e stomaco, ma poi è nauseata dal cibo tanto da non poterlo ingerire senza avere conati di vomito: io la definirei una malattia (a parte il fatto che senza mangiare si muore mentre si può vivere senza avere figli, ma comunque si perde qualcosa).
Il caso degli eterosessuali o dei preti che rifiutano di avere figli è diverso, perchè in quel caso c'è davvero l' esercizio del libero arbitrio, per motivi utilitaristici o ideologici, nel rifiutare di avvalersi di una capacità riproduttiva che pure si possiede.
Ma nessuno ha mai scelto di essere omosessuale nè di provare disgusto per i rapporti etero potenzialmente riproduttivi.
L'omosessualità non è determinata da alcuna alterazione mentale. Non è una malattia psichica.
Lo sosteneva già Freud ed oggi è accettato universalmente dalla comunità scientifica internazionale.
L’omosessualità, cioè l’attrazione sessuale ed emotiva di un uomo nei confronti di un altro uomo o di una donna verso un’altra donna, è un orientamento della sessualità. È uno dei modi per esprimere il proprio erotismo.
Nel 1973 la comunità psichiatrica americana ha deciso di eliminarla dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la lista ufficiale di malattie psichiatriche diffusa a livello internazionale. Che l'omosessualità non sia una malattia è stato stabilito, negli anni '80, dall'OMS (l’organizzazione Mondiale della Sanità). E nel 2001, persino gli psichiatri cinesi hanno cancellato l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

R.

gribisi
03-06-02, 10:52
Originally posted by olivia

__________________________________________________ __
gentile gribisi...la tua osservazione a oli è giusta... ma io volevo chiederti la definizione di malattia e di salute...grazie se mi vorrai rispondere Direi che la malattia è 1) una alterazione anatomica o funzionale di un organo che ne riduca le prestazioni rispetto a quanto ci si potrebbe attendere, oppure 2) uno stato mentale che impedisca di farne l' uso appropriato.
In genere direi che c'è la perdita di qualcosa che si dovrebbe poter fare.
Esempio del caso 1) può essere la focomelia o la paraplegia; del caso 2) l' anoressia mentale.

gribisi
03-06-02, 10:55
Originally posted by Roderigo

L'omosessualità non è determinata da alcuna alterazione mentale. Non è una malattia psichica.
Lo sosteneva già Freud ed oggi è accettato universalmente dalla comunità scientifica internazionale.
L’omosessualità, cioè l’attrazione sessuale ed emotiva di un uomo nei confronti di un altro uomo o di una donna verso un’altra donna, è un orientamento della sessualità. È uno dei modi per esprimere il proprio erotismo.
Nel 1973 la comunità psichiatrica americana ha deciso di eliminarla dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, la lista ufficiale di malattie psichiatriche diffusa a livello internazionale. Che l'omosessualità non sia una malattia è stato stabilito, negli anni '80, dall'OMS (l’organizzazione Mondiale della Sanità). E nel 2001, persino gli psichiatri cinesi hanno cancellato l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

R. Su Freud (peraltro un po' datato) mi pare che tu sbagli.
Credo che l' inventore della psicanalisi definisse l' omosessualità come risultato di un rapporto conflittuale e distorto con la figura materna, con ciò dandone un' idea patologizzante.

Roderigo
03-06-02, 11:03
Originally posted by gribisi
Su Freud (peraltro un po' datato) mi pare che tu sbagli.
Credo che l' inventore della psicanalisi definisse l' omosessualità come risultato di un rapporto conflittuale e distorto con la figura materna, con ciò dandone un' idea patologizzante.
Datato è considerare l'omosessualità una malattia.
Su Freud, qui viene esposta una tesi diversa dalla tua:
http://www.cassero.it/luo/013/psico.php

R.

Roderigo
03-06-02, 11:09
Originally posted by gribisi
Anche nel caso della poligamia?
Sono dell' idea che delle due l' una: o si mette sullo stesso piano giuridico-formale tutti i comportamenti sessuali tra adulti consenzienti, e quindi si riconosce per legge non solo l' omosessualità ma anche la poligamia e il matrimonio di gruppo; oppure si fanno fare allo Stato scelte etiche, e allora mi si può contestare il merito delle scelte che preferirei (matrimonio monogamico etero riconosciuto dalla legge, e i restanti comportamenti solo come fatto privato senza rilevanza giuridica) ma non il fatto in sè che io chieda allo Stato una scelta etica.
Fermo restando che si può essere omosex, coppia di fatto, poligami o altro senza bisogno che la legge riconosca e tuteli tali comportamenti.
Se devo proprio scegliere, scelgo la prima che hai detto.
Ma, esiste una terza via. Che soggetto del diritto, anche dei diritti sociali, sia solo e sempre l'individuo, e non la famiglia.
L'etica non può essere legge dello stato.

R.

olivia
05-06-02, 00:07
angelino bello ...il dono della sintesi non te la dato mamma neh...:D comunque non ho avuto l'ardire di leggere per intero ma qua e là ho sbirciato e devo dire che mi hai sbalordito:eek: :eek: :eek:
ciao:D

olivia
05-06-02, 00:11
Originally posted by gribisi
Direi che la malattia è 1) una alterazione anatomica o funzionale di un organo che ne riduca le prestazioni rispetto a quanto ci si potrebbe attendere, oppure 2) uno stato mentale che impedisca di farne l' uso appropriato.
In genere direi che c'è la perdita di qualcosa che si dovrebbe poter fare.
Esempio del caso 1) può essere la focomelia o la paraplegia; del caso 2) l' anoressia mentale.
_________________________________________________
gentile gribisi grazie per la tua risposta ma non riesco a capire perchè li consideri malati se sono loro stessi che scelgono di non fare uso della loro capacità riproduttiva...io penso invece che il nostro atteggiamento di rifiuto contribuisca a farli ammalare...nel senso di malattia come la definisce l'oms,perchè li emarginiamo ...se è vero che la salute è benessere psico-fisico e sociale
grazie e ciao:)

olivia
05-06-02, 00:23
[QUOTE]Originally posted by claudio ughetto
[B]

credo anzi che la gestione della sessualità richieda un senso della responsabilità individuale immenso, ma la questione va ben al di là dell'opinione che si può avere sull'omosessualità, che rischia d'essere il capro espiatorio di tutti coloro che vivono la sessualità, spesso analfabeti emotivi, incapaci di gestire il desiderio e di esprimere la complessità psicofisica della propria anima.
_________________________________________________
caro claudio,sono rimasta molto colpita dal queste tue parole...
credo che tu abbia intuito il perchè vero di tanto accanimento verso gli omosessuali...forse anche noi etero dovremmo guardare in casa nostra... e curare il nostro analfabetismo...anzichè lanciare anatemi ...ne abbiamo di strada da fare...
non mi è chiaro il tuo discorso iniziale invece...secondo me tu essendo diabetico sei malato,c'è un'alterazione,eccome, del metabolismo degli zuccheri ,è una malattia curabile ma insanabile...forse ho detto una sciocchezza ma è un po' tardi per olivia
con stima :)

05-06-02, 07:25
Originally posted by olivia
[QUOTE]Originally posted by claudio ughetto
[B]

non mi è chiaro il tuo discorso iniziale invece...secondo me tu essendo diabetico sei malato,c'è un'alterazione,eccome, del metabolismo degli zuccheri ,è una malattia curabile ma insanabile...forse ho detto una sciocchezza ma è un po' tardi per olivia
con stima :)

Cara Olivia, rispondo a te e implicitamente anche a Gribisi, entrambi rimasti perplessi dalla mia iniziale affermazione.
Pur avendo usato me come esempio, non ho fatto altro che rifarmi a ciò che mi insegnarono alla scuola per infermieri professionali che ho frequentato anni fa, senza però finire (ho presto compreso che la medicina non era il mio forte). L'O.M.S. parla chiaro, con una definizione che viene imparata a memoria dagli operatori sanitari: la salute è uno stato di benessere biopsicofisico che riguarda l'individuo, al di là della sua patologia. Questo non significa che io, in quanto diabetico, smetta di essere "malato": semplicemente la malattia viene subordinata alla salute, perché il benessere e l'integrazione dell'individuo sono più importanti.
La malattia può essere determinata da parecchi fattori. Uno può essere anziano e pieno di acciacchi, eppure questo è fisiologico e magari alcuni accorgimenti possono garantirgli comunque una vita dignitosa. Io sono diabetico, senza insulina e alcune precauzioni divento effettivamente malato, ma altrimenti i miei sintomi, così come gli effetti invalidanti della malattia stessa, sono ridotti. In linguaggio medico si dice che sono "ben compensato".
La mia malattia, cara Olivia, è "curabile" (negli effetti immediati e nelle eventuali complicanze) "sanabile" (nel senso che non invalida l'esistenza più di tanto) ma "inguaribile" in quanto si tratta di una patologia "cronica", ma questo non m'impedisce d'essere in salute - in grado di godere di un discreto benessere biopsicosociale (nei limiti di ogni esistenza umana). Lo stesso può valere per un epilettico ben compensato. Ho una collega educatrice che ha avuto un terribile incidente automobilistico 4 anni fa ed ora sta sulla sedia a rotelle. Una ragazza bella ed energica. Grazie ad una riabilitazione vissuta con partecipazione, lei continua a lavorare, è assolutamente autonoma nella vita quotidiana, gioca a tennis, a basket e scia (con la sedia a rotelle!) e fa sesso quasi tutti i giorni. Spesso la scopro sorridere quando qualche signore la guarda con compassione. Certo, sarebbe meglio camminare, ma la salute non è compromessa.
La scelta del OMS è duplice: da un lato si è voluto sfatare un pregiudizio popolare diffuso che vedeva (e vede) in chi soffre di una malattia o di un handicap un individuo da emarginare, mentre dall'altro si è voluto evitare che quest'ultimo si sentisse in diritto di stare fuor dal sistema sociale e non parteciparvi. Anche i pensionati stanno guarendo da precoci malattie, al punto che si è pensato di ritardare l'età pensionabile. Segno di come l'allungamento della vita umana influisca sul concetto salute/malattia.
Ciao.

gribisi
05-06-02, 12:59
La scelta del OMS è duplice: da un lato si è voluto sfatare un pregiudizio popolare diffuso che vedeva (e vede) in chi soffre di una malattia o di un handicap un individuo da emarginare, mentre dall'altro si è voluto evitare che quest'ultimo si sentisse in diritto di stare fuor dal sistema sociale e non parteciparvi. Anche i pensionati stanno guarendo da precoci malattie, al punto che si è pensato di ritardare l'età pensionabile. Segno di come l'allungamento della vita umana influisca sul concetto salute/malattia.
Ciao.

Re: OK, ma per gli omosex l' OMS ha fatto una scelta ben diversa, ha affermato che l' omosessualità NON è una malattia.
Se tu paragoni l' omosessualità al diabete, in pratica mi dai ragione perchè ammetti che si tratta di una malattia "sanabile" (nei suoi effetti sulla capacità riproduttiva) ma non "guaribile".
E d' altronde tu stesso affermi che i malati non vanno emarginati, il che può ben essere vero anche per quanto concerne gli omosessuali.

spacca
05-06-02, 14:19
Originally posted by AngelodiCentro


Ma scusatemi tanto volete saperne di più voi dell'OMS, cioè la più alta carica esistente al mondo?! Il fatto che l'omosessualità non è più definita come una malattia è il risultato di un lungo percorso scientifico, durato tanti decenni, se non secoli. Non si può assolutamente definire come malattia perché il male non c'è...al massimo c'è un'alterazione psicologica o biologica rispetto agli eterosessuali, che fa in modo che si sviluppi una sessualità diversa dalla normalità. Questo vuol dire che non sono gli omosex non devono essere emarginati, ma non sono nemmeno malati, l'unica cosa che non possono pretendere è ottenere diritti contro natura e cambiare la società a modo loro. GLi omosex devono accettare la loro condizione e vivere la propria sessualità senza mettere in pericolo la società, così come gli etero non hanno nessun diritto a mettere in pericolo la loro salute o il loro benessere psicologico. Sì ad una vita dignitosa per gli omosex ma O ASSOLUTO al mondo alla rovescia.

Ma quale mondo alla rovescia? Dare ai gay la possibilità di godere di una pensione di reversibilità o dell'uso di un appartamento dopo che il proprio compagno o compagna è mancato, è solo una questione di civiltà e rispetto.

gribisi
05-06-02, 15:31
Originally posted by AngelodiCentro


Ma scusatemi tanto volete saperne di più voi dell'OMS, cioè la più alta carica esistente al mondo?! Il fatto che l'omosessualità non è più definita come una malattia è il risultato di un lungo percorso scientifico, durato tanti decenni, se non secoli. Non si può assolutamente definire come malattia perché il male non c'è...al massimo c'è un'alterazione psicologica o biologica rispetto agli eterosessuali, che fa in modo che si sviluppi una sessualità diversa dalla normalità. Questo vuol dire che non sono gli omosex non devono essere emarginati, ma non sono nemmeno malati, l'unica cosa che non possono pretendere è ottenere diritti contro natura e cambiare la società a modo loro. GLi omosex devono accettare la loro condizione e vivere la propria sessualità senza mettere in pericolo la società, così come gli etero non hanno nessun diritto a mettere in pericolo la loro salute o il loro benessere psicologico. Sì ad una vita dignitosa per gli omosex ma O ASSOLUTO al mondo alla rovescia. Con rispetto parlando, a me che me ne frega che l' OMS è "la più alta carica esistente al Mondo"?
Che c'è una legge che vieta di dissentire dall' OMS?
E poi non era lo stesso OMS a ritenere fino a pochi anni fa che l' omosessualità fosse una malattia?
E non erano anche allora la più alta carica esistente al Mondo? O erano un branco di coglioni prima e sono diventati tutti professoroni adesso?

olivia
05-06-02, 15:58
Originally posted by AngelodiCentro


Sbalordito in senso buono o in senso cattivo? :D Io sto solo dalla parte della dignità umana te l'ho detto, degli etero e dei gay, dei bambini non ancora nati e degli adulti, non c'è nessuna differenza. Purtroppo in questo periodo sono un po' incasinato, ed è un miracolo che ho scritto così tanto, ma appena avrò tempo aprirò un thread simile su omosessuali e coppie di fatto nel forum CDL e interverrò sull'aborto su diversi thread dove qualcuno sta dicendo un po' troppe fesserie.

_____________________________________
in senso buono ovviamernte:D ma con 'sta storia del mondo alla rovescia mi fai subito ricredere:rolleyes:

olivia
05-06-02, 16:08
Originally posted by claudio ughetto


Cara Olivia, rispondo a te e implicitamente anche a Gribisi, entrambi rimasti perplessi dalla mia iniziale affermazione.
Pur avendo usato me come esempio, non ho fatto altro che rifarmi a ciò che mi insegnarono alla scuola per infermieri professionali che ho frequentato anni fa, senza però finire (ho presto compreso che la medicina non era il mio forte). L'O.M.S. parla chiaro, con una definizione che viene imparata a memoria dagli operatori sanitari: la salute è uno stato di benessere biopsicofisico che riguarda l'individuo, al di là della sua patologia. Questo non significa che io, in quanto diabetico, smetta di essere "malato": semplicemente la malattia viene subordinata alla salute, perché il benessere e l'integrazione dell'individuo sono più importanti.
La malattia può essere determinata da parecchi fattori. Uno può essere anziano e pieno di acciacchi, eppure questo è fisiologico e magari alcuni accorgimenti possono garantirgli comunque una vita dignitosa. Io sono diabetico, senza insulina e alcune precauzioni divento effettivamente malato, ma altrimenti i miei sintomi, così come gli effetti invalidanti della malattia stessa, sono ridotti. In linguaggio medico si dice che sono "ben compensato".
La mia malattia, cara Olivia, è "curabile" (negli effetti immediati e nelle eventuali complicanze) "sanabile" (nel senso che non invalida l'esistenza più di tanto) ma "inguaribile" in quanto si tratta di una patologia "cronica", ma questo non m'impedisce d'essere in salute - in grado di godere di un discreto benessere biopsicosociale (nei limiti di ogni esistenza umana). Lo stesso può valere per un epilettico ben compensato. Ho una collega educatrice che ha avuto un terribile incidente automobilistico 4 anni fa ed ora sta sulla sedia a rotelle. Una ragazza bella ed energica. Grazie ad una riabilitazione vissuta con partecipazione, lei continua a lavorare, è assolutamente autonoma nella vita quotidiana, gioca a tennis, a basket e scia (con la sedia a rotelle!) e fa sesso quasi tutti i giorni. Spesso la scopro sorridere quando qualche signore la guarda con compassione. Certo, sarebbe meglio camminare, ma la salute non è compromessa.
La scelta del OMS è duplice: da un lato si è voluto sfatare un pregiudizio popolare diffuso che vedeva (e vede) in chi soffre di una malattia o di un handicap un individuo da emarginare, mentre dall'altro si è voluto evitare che quest'ultimo si sentisse in diritto di stare fuor dal sistema sociale e non parteciparvi. Anche i pensionati stanno guarendo da precoci malattie, al punto che si è pensato di ritardare l'età pensionabile. Segno di come l'allungamento della vita umana influisca sul concetto salute/malattia.
Ciao.
_______________________________________________
gentile claudio,perdonami ma io non ho chiaro se tu sei sano o malato...per me sei malato in quanto portatore di una malattia il diabete che rimane curabile, come tutte le malattie del resto ,ma insanabile,inguaribile...c'è eccome un'alterazione anatomo-funzionale nel diabete...o sei sano perchè ben integrato da un punto di vista psico-sociale...ma il danno biologico c'è...
a risentirci stasera ciao
:confused:

hussita
05-06-02, 16:22
sono coglioni solo quando parlano dell'embrione, no?

hussita
05-06-02, 16:31
quindi stai automaticamente cancellando le tue opinioni sull'OMS espresse nella "vecchia POL"

buono a sapersi

olivia
05-06-02, 16:55
Originally posted by AngelodiCentro

Ti ricredi perché anche tu sei vittima del buonismo e del bigottismo sinistroide che sfrutta i gay non per aiutarli davvero ma solo per il voto. Il mondo alla rovescia è tutto ciò che va contro la natura umana e la sua dignità: non è accettabile paragonare una coppia di gay ad una famiglia naturale, così come non lo è il matrimonio omosessuale, perché per natura non hanno le caratteristiche naturali per sposarsi. Così come è orrendo e offensivo dare un bambino a due persone dello stesso sesso. Ripeto: che gli omosessuali vengano rispettati e amati come tutti, che la loro DIGNITA' di PERSONE venga rispettata, che possano esprimere i loro sentimenti e le loro emozioni LIBERAMENTE come tutti, ma che nessuno di loro pretenda di cambiare il mondo e di capovolgerlo a modo loro, così come nessun eterosessuale pretenda di cambiare la loro natura mettendo in pericolo la loro vita. Ci siamo intesi adesso o continuerai a lagnarti con il solito falso buonismo? :mad: Ci vuole RISPETTO RECIPROCO, niente di più, ognuno ha la sua funzione nel mondo, e non può pretendere di appropriarsi delle funzioni altrui, etero o gay che sia.
____________________________________________
amen!:D

Felix (POL)
05-06-02, 17:05
tutto 'sto parlare di gay, lesbiche...:ronf

ma non è un po' morboso?! lasciateli trafficare contro natura nelle loro camere da letto e che non rompano i c......i alla gente normale. :rolleyes:

hussita
05-06-02, 17:15
Originally posted by Felix
tutto 'sto parlare di gay, lesbiche...:ronf

ma non è un po' morboso?!
infatti
lasciateli trafficare
d'accordo
contro natura
questo lo dici tu
nelle loro camere da letto
se un etero fa "sconcezze " in pubblico va bene?
e che non rompano i c......i alla gente normale.
altro giudizio di valore

:rolleyes:

hussita
05-06-02, 17:15
Originally posted by AngelodiCentro


Mi ricordo che accennavi qualcosa a proposito ma non ho trovato nulla che mi ha confermato quello che dicevi allora. L'OMS sa benissimo che l'ovulo fecondato è a tutti gli effetti un individuo umano distinto dai genitori, e non l'ha mai negato.
lo accennava gdr
io postai l'intero documento , ma era in inglese

hussita
05-06-02, 17:22
era evidente che non lo avessi mai letto, anche quando era comodamente postato nel vecchio thread

"Non l'ho mai letto ma dubito in modo assoluto" la dice tutta sul tuo mental framework

05-06-02, 20:27
Originally posted by olivia

_______________________________________________
gentile claudio,perdonami ma io non ho chiaro se tu sei sano o malato...per me sei malato in quanto portatore di una malattia il diabete che rimane curabile, come tutte le malattie del resto ,ma insanabile,inguaribile...c'è eccome un'alterazione anatomo-funzionale nel diabete...o sei sano perchè ben integrato da un punto di vista psico-sociale...ma il danno biologico c'è...
a risentirci stasera ciao
:confused:

Mettiamola così, cara Olivia:
non sono malato perché mi curo, quindi sono sano. Non saprei come spiergatelo altrimenti:) .
Per il resto è chiaro che sono vittima di una alterazione anatomico-funzionale (virale, non ereditaria): quando avevo circa 22 anni le mie cellule di Langheras hanno smesso di funzionare o perlomeno ridotto del 90% il loro funzionamento, rifiutandosi di secernere insulina. Quello che in te è prodotto fisiologicamente, io lo introduco esternamente, con una penna-siringa, 4 volte al giorno. Ma non prendo medicine: adoperiamo lo stesso ormone, sebbene in te funzioni in modo millimetrico e in me un po' rozzo.
Stammi sana. Finché c'è la salute...:K

05-06-02, 20:49
Originally posted by gribisi

Re: OK, ma per gli omosex l' OMS ha fatto una scelta ben diversa, ha affermato che l' omosessualità NON è una malattia.
Se tu paragoni l' omosessualità al diabete, in pratica mi dai ragione perchè ammetti che si tratta di una malattia "sanabile" (nei suoi effetti sulla capacità riproduttiva) ma non "guaribile".
E d' altronde tu stesso affermi che i malati non vanno emarginati, il che può ben essere vero anche per quanto concerne gli omosessuali.

Non intendo certo paragonare il diabete all'omosessualità, caro Gribisi, piuttosto volevo sottolineare come sia rischioso ridurre la malattia ad una mancanza d'organo o ad una sua disfunzione.
Sarei più propenso, siccome si tratta di una tendenza sessuale, a trattare la tematica omosessuale in campo psichico o almeno psicodinamico. Potrei sorprenderti, ma non sono affatto convinto che l'omosessualità sia una "scelta sana", solo che m'importa poco, soprattutto quando si tratta di un essere culturale come l'uomo. Per Freud atti come il cunnilingus e la fellatio erano pericolosamente in bilico sulla nevrosi, mentre la moderna psicologia li inserisce nei normali comporamenti di coppia, ad esempio.
Per affermare che l'omosessualità è una malattia psichica (e, beninteso, accetto di dibattere in questo contesto) è necessario comprendere se è nato prima l'uovo o la gallina. Mi spiego. L'omosessuale è nevrotico perché è la sua tendenza sessuale a determinare la nevrosi (come un po' insinuava Freud), oppure i pregiudizi genitoriali riguardo a questa "scelta" hanno determinato repressione, dubbio, e quindi nevrosi? Quando si passa dalla normale curiosità verso gli amici dello stesso sesso (il confronto genitale, la masturbazione di gruppo, le coccole fisiche, la proiezione narcisistica nell'ammirare il poster di un attore...) alla "scelta" omosessuale? Ulteriore domanda: se davvero l'omosessualità fosse una tendenza nevrotica, siamo sicuri che la guarigione non lo sia altrettanto? Siamo sicuri che il ragazzo potenzialmente omosessuale, portato a "scegliere" per l'eterosessualità (vale lo stesso per le ragazze, naturalmente) stia davvero "guarendo", oppure stia soltanto reprimendo una "naturale" tendenza" che forse lo porterebbe ad una maggiore realizzazione di sè?
Freud sposterebbe questa "scelta" ( non scelta) nevrotica nel contesto della prima infanzia, magari attribuendone le coordinate all'ombra di una madre apprensiva e castrante o di un padre fallocratico o assente. Ma la domanda permane: perché ad alcuni accade e ad altri no? Questione di predisposizione? Allora tutto il teorema viene confutato e nell'assioma non c'è niente di scientifico.
Anche il movimento degli uomini, nato in risposta al neofemminismo differenzialista, di ispirazione junghiana, cerca di ridefinire l'identificazione maschile al di là della scelta sessuale e dello stereotipo virile. Non dimentichiamo che Leonida e i suoi eroici soldati, che fermarono i persiani alle Termopili sacrificando la loro vita, erano per buona parte omosessuali.
Stammi sano.

olivia
05-06-02, 22:30
Originally posted by claudio ughetto


Mettiamola così, cara Olivia:
non sono malato perché mi curo, quindi sono sano. Non saprei come spiergatelo altrimenti:) .
Per il resto è chiaro che sono vittima di una alterazione anatomico-funzionale (virale, non ereditaria): quando avevo circa 22 anni le mie cellule di Langheras hanno smesso di funzionare o perlomeno ridotto del 90% il loro funzionamento, rifiutandosi di secernere insulina. Quello che in te è prodotto fisiologicamente, io lo introduco esternamente, con una penna-siringa, 4 volte al giorno. Ma non prendo medicine: adoperiamo lo stesso ormone, sebbene in te funzioni in modo millimetrico e in me un po' rozzo.
Stammi sana. Finché c'è la salute...:K
_________________________________________________
caro claudio io vorrei trascrivere la definizione oms di salute:

la saluteè uno stato di completo benessere fisico,mentale e sociale e non la mera assenza di malattia o infermità


allora...io credo che si possa dire che non possiamo ridurre la salute all'assenza di malattia ,cioè una definizione in negativo,ma si vuole in positivo mettere nel concetto di salute un concetto di benessere più ampio...ma io credo che la presenza di malattia o infermità significhi mancanza di salute cioè malattia...insomma secondo me tu sei malato:) ;)
scusa claudio...nel tuo caso la medicina è un ormone che viene fisiologicamente secreto dal nostro pancreas...ma rimane una terapia sostitutiva ...come fai a dire che non prendi medicine?e sai bene che arrivano le complicanze prima o poi,tanto più tardive quanto più il diabete è compensato...ho un'amica che ha la tua malattia dall'età di 9 anni ed è arrivata la retinopatia...
mah
:confused:
ciao:)

05-06-02, 22:55
Originally posted by olivia

_________________________________________________
caro claudio io vorrei trascrivere la definizione oms di salute:

la saluteè uno stato di completo benessere fisico,mentale e sociale e non la mera assenza di malattia o infermità

Questa è la definizione esatta, parola per parola.


e sai bene che arrivano le complicanze prima o poi,tanto più tardive quanto più il diabete è compensato...ho un'amica che ha la tua malattia dall'età di 9 anni ed è arrivata la retinopatia...
mah
:confused:
ciao:)

Grazie per la botta di realtà, cara Olivia, sto cominciando a toccarmi;)
Conosco anche gente, comunque che è diabetica dall'età di 20 anni ed ora ne ha 70, tuttavia non ha complicanze. Il senatore Leo Valiani si scoprì diabetico verso i 25 anni ed è morto a quasi 90, si può dire in buona salute...
Per il momento le mie condizioni sono buone: lavoro parecchio, mi diverto, coltivo svariati interessi, ho deciso di tornare a scuola per l'ennesima volta (scuola di arteterapia) e faccio sesso quasi tutti i giorni.
Insomma, nonostante una tendenza alla depressione (al di là del diabete) che compenso con l'ipomaniacalità (e un narcisismo controllato a stento) non sto male. Sempre al di là del diabete, invecchiando di complicanze possono arrivare a tutti, e sinceramente non ho intenzione di superare i 70 anni.
Ciao.

olivia
05-06-02, 23:06
[QUOTE]Originally posted by claudio ughetto
[B]

Grazie per la botta di realtà, cara Olivia, sto cominciando a toccarmi;)
____________________________________________

claudio ,non volevo asssolutamente ferirti...
____________________________________________
Per il momento le mie condizioni sono buone: lavoro parecchio, mi diverto, coltivo svariati interessi, ho deciso di tornare a scuola per l'ennesima volta (scuola di arteterapia) e faccio sesso quasi tutti i giorni.
____________________________________________
beh....dopo questa tua sortita...ho cambiato idea...mi sembri sano...sanissimo :D :D :D sono felice per te...continua così con il sesso che vedrai....riuscirai a combattere anche la depressione!ciao:)

Jan Hus
06-06-02, 00:19
Originally posted by AngelodiCentro
Se l'OMS ha detto qualcosa non ha sicuramente negato che l'embrione appartiene alla specie umana.

Come fa un embrione ad appartenere ad una specie?

Ad una specie appartengono gli individui di una specie.

Un embrione non è un individuo: tanto è vero che è nel corpo della madre.

Comunque, i dubbi li puoi fugare tranquillamente citando il documento dell'OMS di cui parli.

hussita
06-06-02, 14:21
Originally posted by AngelodiCentro


Cara betlemme marchigiana,
che tu ci creda o no giuro di non averlo mai letto. E poi il vecchio POL è stato chiuso all'improvviso e non ho potuto più ricontrollare il thread. Dubito in modo assoluto nel senso che non ne ho mai sentito parlare da nessuna parte, quindi dubito di quello che dici. Se l'OMS ha detto qualcosa non ha sicuramente negato che l'embrione appartiene alla specie umana.
Quanto al mio stato mentale ti ripeto che NON SEI PSICHIATRA. :mad: Se davvero ti interessano quelle materie datti da fare per laurearti al più presto in psichiatria.

buona ricerca, magari migliori l'inglese

http://www.who.int/ncd/hgn/index.htm

"mental framework", infatti non significa stato mentale, semmai mentalità

hussita
06-06-02, 15:22
"La mia mentalità è realistica e non nega l'evidenza"

ok, prendo nota

hussita
06-06-02, 15:41
nemmeno io ho molto tempo, per la cronaca
ma ricordo che la trovai all'epoca

intanto ho trovato questa che ho sottomano



http://www.europarl.eu.int/comparl/tempcom/genetics/rapfin/rejet_rapport_fr.pdf

Jan Hus
06-06-02, 21:28
Originally posted by AngelodiCentro
Ho dato una svista veloce

Mi sa che di "sviste" ne "dài" parecchie...

:ah

Jan Hus
06-06-02, 21:39
Originally posted by AngelodiCentro
Che ignoranza! Le cose sono due: o neghi l'evidenza oppure sei ignorante. Vista la gaffe che hai fatto devo dire che neghi l'evidenza. :D

L'ignoranza è tutta tua, caro Ottusangelo di Centro.

"Individuo" etimologicamente significa proprio "non divisibile".

L'embrione non è un individuo, perché non è "divisibile" dal corpo della madre.

Infatti ho detto che "l'embrione non è un individuo": il che è un'ovvietà, allo stesso modo in cui un polmone, un rene o un fegato non sono "individui".


Originally posted by AngelodiCentro
L'embrione è un individuo umano appena formato, che si trova come OSPITE nel corpo della MADRE(e ti sei fregato da solo: tu stesso ammetti che è madre del nuovo essere umano), vive per 9 mesi nel corpo della madre, non è un suo organo ma un essere umano distinto dai genitori. Per questo l'embrione umano appartiene alla specie umana. L'OMS può aver detto quello che vuole ma non può aver negato un dato scientifico evidente a tutti.

A parte che fai una gran confusione tra individuo, embrione e feto (o nascituro) dire che l'embrione è "un individuo umano appena formato" è una colossale castroneria.

Innanzitutto, come si diceva, l'embrione non è "un individuo" perché non è separato dal corpo della madre.

In secondo luogo, non è un individuo neanche nel senso di "persona"; la nascita di una persona è il risultato di un processo evolutivo del quale lo stato embrionale è solo uno dei possibili punti di partenza.

Inoltre, a parte che la nozione di "persona" non è scientifica, ma filosofica, e quindi è del tutto impossibile dimostrare scientificamente se l'embrione sia o no una persona, credo proprio che la comunità scientifica nn si sognerebbe mai di far propria l'affermazione che hai fatto tu.

Infine, dire che "l'embrione umano appartiene alla specie umana", come fai tu, è più o meno tanto insensato quanto affermare che un uovo di gallina appartiene è una gallina, o che un pancreas appartiene alla specie umana.

06-06-02, 22:16
Le definizioni dell'Oms è:

-gravidanza "fenomeno che inizia dall'annidamento della blastocisti (embrione alla stato di blastula, cioè di cavità rivestita da cellule non differenziate) nell'endometrio (mucosa uterina).
Questo fa giustizia di chi vuole per forza considerare abortiva la "pillola del giorno dopo".

embrione-lo stadio percorso dallo zigote, dalla fecondazione fino al terzo mese di gravidanza. All'inizio si nutre con il tuorlo del sacco vitellino e respira per mezzo dell'allantoide, successivamente, con l'annidamento nell'utero tramite i villi coriali, poi placenta, si nutre e respira, tramite il cordone ombelicale, con il sangue della madre.

-Feto-superamento dello stadio embrionale e completamento dell'organogenesi, dell'accrescimento e della termoregolazione: dall'inizio del quarto mese alla nascita. nutrizione e respirazione, tramite il cordone ombelicale, dal sangue della madre.

Non viene usato il termine "individuo", nè perl'embrione, nè per il feto.

06-06-02, 22:20
Originally posted by AngelodiCentro


Scusa, ma allora un fegato trapiantato, che ha un Dna diverso da quello dell'individuo che lo ospita, è un individuo? E una cellula cancerosa? Anch'essa ha un Dna diverso da quello dell'individuo che la ospita, essendo stata oggetto di mutazione.

06-06-02, 22:36
Originally posted by AngelodiCentro


Il fegato, anche se ha un DNA diverso dal corpo dove si trova, non è capace di crescere e di diventare un essere umano adulto come gli altri e distinto dagli altri, quindi non è un individuo umano. E' un organo e basta.

Per essere capace di crescere lo è: infatti, recentemente, hanno trapiantato mezzo fegato ciascuno a due persone, proprio perchè le cellule epatiche si dividono e riformano la parte mancante.

Jan Hus
06-06-02, 22:40
AngelodiCentro

No JanHus sei tu che continui a fare tanta confusione, che forse hai avuto finora nella tua testa. L'embrione NON E' un organo della madre e lo sai benissimo non fare il finto tonto, non pensare che siamo tutti scemi e sii onesto


Io non penso affatto che siano TUTTI scemi.


se non è un organo della madre è chiaro che si tratta di un corpo estraneo, cioè un individuo DISTINTO dalla madre e dal padre, e se tu stesso parli di madre non fai altro che confermare questa verità scientifica. Individuo vuol dire che non è piu divisibile, che non è una cellula della mamma, cioè è un essere umano che ha un corso di vita separato da quello della madre, dalla quale apporta solo il nutrimento necessario per vivere prima della nascita.


L'embrione ha "un corso di vita separato da quello della madre"??

Ma tu ti leggi quando scrivi certe cose?

Io e te abbiamo un "corso di vita separato": se tu muori, io posso continuare a vivere; e se io muoio, tu puoi vivere.

Vuoi vedere quanto vive a lungo un embrione senza il corpo di una donna?



Vedi di sopra sull'individuo. Non sto facendo confusione è solo che a te sfugge che individuo, embrione, feto, bambino, adolescente, adulto, anziano, sono solo dei momenti dello sviluppo del corpo umano, che riguardano la stessa persona
u,ana; dal concepimento alla morte naturale. Lo stato embrionale è appunto lo stato di partenza di un nuovo essere umano, che si evolve si ma che dopotutto continua ad evolversi anche dopo la nascita(da bambino diventera adulto). Quindi è un nuovo individuo umano appena formato, cioè prodotto dal concepimento. Questa non è castroneria, è scienza.

Già che ci sei perché non ci metti anche lo spermatozoo e non probisci di masturbarsi?

Il passaggio dall'embrione agli stadi successivi (quando avviene, cioè poche volte, anche senza aborti) comporta trasformazioni qualitative sostanziali: tu non diresti mai che un blocco di ferro è un automobile solo perché a partire da esso si può costruire un'automobile.

O no?


Per persona si intende un essere umano che ha le nostre capacità o che le otterrà nel tempo. Questa definizione puo essere benissimo approvata dalla scienza.



E quali sarebbero le "nostre capacità"? E cosa s'intende per "essere umano"?



Non è la stessa cosa. Dire che un essere vivente appartiene alla specie umana non è la stessa cosa di dire che un organo di questo essere vivente appartiene alla specie umana.


Ma non è diverso dal dire che un uovo E' una gallina.


L'embrione umano ha un proprio DNA distinto e diverso, unico e irripetibile, rispetto al corpo dei genitori, gli organi hanno invece lo stesso DNA del resto del corpo. Prima di fare le figuracce riflettici.


Due gemelli omozigoti hanno lo stesso DNA, eppure sono due persone diverse.

Che c'entra il DNA con l'individualità? Niente o quasi, comunque poco!

E che c'entra il DNA con lo sviluppo di una persona? Ciò che una persona sarà non è già "scritto prima" nel DNA: tanto è vero che, ad un certo stadio dello sviluppo dell'embrione, le cellule sono TOTIPOTENTI pur avendo lo stesso DNA.

Non soltanto: dividendo lo zigote si otterrebbero zigoti "gemelli", suscettibili di trasformarsi a loro volta in INDIVIDUI diversi anche se condividono lo stesso patrimonio genetico.

06-06-02, 22:44
Il ragionamento non è mio, ma dell'OMS.

Mi spieghi perchè tanto casino per la pillola del giorno dopo e silenzio sull'IUD, dispositivo intrauterino, comunemente noto come spirale? Il meccanismo d'azione è lo stesso: entrambi impediscono l'annidamento della blastocisti nella mucosa uterina. Perchè tanto can can sulla pillola e niente sulla spirale? O sono entrambi abortivi, o non lo è nessuno dei due. Tertium non datur.
Infine, io userei tranquillamente il termine "individuo" per neonati e bambini, che avrebbero tanto bisogno di essere rispettati, appunto, come "individui".

07-06-02, 20:45
ciao angelo!!!
vieni anche tu nei ringo boys!!!!
;)

07-06-02, 22:13
Originally posted by AngelodiCentro


Non dire fesserie che raggiungi il ridicolo. Sai benissimo che il fegato non è capace di diventare un essere umano adulto e completo, ma è solo capace di sviluppare una parte del corpo umano. L'embrione sì, appunto perché è un nuovo essere umano distinto dai genitori.

Se tu mi dici che un embrione è un essere umano perchè ha un Dna diverso da quello di chi lo ospita e perchè è capace di crescere, io ti rispondo a tono. Ti dico, cioè, che queste sono condizioni necessarie, ma non sufficienti per definire un essere umano, come, appunto, è dimostrato da un fegato trapiantato o da una cellula cancerosa. E' logica elementare, Wattson!
Se poi mi dici che è distinto dai genitori, come fai qui sopra, io ti dico che ciò non corrisponde alla realtà, poichè esso si nutre e respira, tramite i villi coriali e la placenta, e il cordone ombelicale, tramite anastomosi (cioè intima connessione) dei suoi capillari e di quelli del corpo che lo ospita. Ergo, non è affatto distinto come tu dici, tant'è vero che, staccato dalla mucosa uterina (cosa che avviene spesso con il distacco prematuro della placenta), esso non sopravvive affatto, se non nei primi stadi di blastocisti, dopo i quali, comunque, deve essere impiantato nella mucosa uterina.

08-06-02, 23:56
Originally posted by AngelodiCentro


Distinto dai genitori non vuol dire che è separato fisicamente ma che è un essere umano con un proprio corso di vita DIVERSO da quello dei genitori. Anche noi per nutrirci dipendiamo dagli altri, ma non per questo non abbiamo una vita autonoma e distinta dagli altri. Così il piccolo bimbo che ancora si trova dentro la mamma si nutre del sangue materno, così come il neonato si nutre del suo latte. Per 9 mesi la mamma non fa altro che ospitare dentro di sé suo figlio, che è vivo e vegeto e che cresce sempre di più, sono due i soggetti, l'ospite e il padrone di casa, ci vuole uno scienziato per capirlo?!? Hai detto bene adesso esiste anche il trapianto per i primi stadi di sviluppo, e questo ti dovrebbe dimostrare ancora di più come l'embrione è distinto dalla mamma, NON E' un organo della mamma ma apporta solo nutrimento da lei. E' chiaro adesso o continuerai a negare l'evidenza?!?!?!? :fru :fru :fru

ps: meglio cambiare thread...questo è dedicato ad un altro argomento...

Ma sei tu che neghi l'evidenza: ti ho pur detto che, oltre lo stadio di blastocisti, l'embrione NON PUO' SOPRAVVIVERE AUITONOMAMENTE, poichè i suoi capillari (quelli della placenta) sono INESTRICABILMENTE COLLEGATI CON QUELLI MATERNI. Mi sembra di parlare al vento, Ad ogni modo, nulla ti vieta di avere le tue convinzioni in materia. Devi ammettere, però, che la tua opinione non è il Vangelo, per cui non puoi pretendere che tutti la condividano. Ora, per evitarti lo sforzo, mi dico da me tutti i tuoi appellativi, contento? ;)
gabriella
ipocrita perbenista egoista che finge di non capire come tutti i sinistri intellettualoidi provocatrice con la puzza sotto il naso che vuole umiliare l'interlocutore confonde la satira con la diffamazione lei e i suoi ispiratori Santoro Biagi e Luttazzi pseudofemminista.......cos'altro? Ah! Nemica del popolo serva della borghesia! (un po' di soddisfazione al povero Tovarish bisognerà pur darla). :D

09-06-02, 09:44
Originally posted by AngelodiCentro


Finta tonta mi piace tanto che l'ho subito messa come titolo sotto il mio nick. Lo sapevo che qualcuno (e chi, se non tu) avrebbe trovato qualche altra cosa :D

09-06-02, 18:20
Originally posted by AngelodiCentro


Se ti piace tanto vuol dire che sai di esserla.

Alora mettiti d'accordo con te stesso: sono scema (come hai detto in un post da me quotato in un altro thread) o finta tonta? Se sono finta, non sono tonta, ergo non sono scema. Logica elementare, Wattson! ;)

09-06-02, 18:49
Wattson non capiva, invece: era un tonto vero. :D :D :D