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Visualizza Versione Completa : Haider in difficoltà!



Oasis
20-05-02, 00:46
KLAGENFURT - E’ il carinziano Karl-Heinz Grasser, ministro delle Finanze austriaco a soli 33 anni, ad aver ottenuto il successo più eclatante della coalizione di destra che governa a Vienna. L’azzeramento del deficit di bilancio, raggiunto con forti risparmi nella spesa pubblica e attraverso un programma di privatizzazioni, è merito suo e ha raccolto apprezzamenti anche a Bruxelles, dove due anni fa erano state decise le sanzioni contro l’alleanza tra i popolari conservatori del primo ministro Wolfgang Schüssel e i liberal-populisti di Jörg Haider. Ma proprio il risultato sui conti economici, dal sapore più liberale che populista, sta minando i consensi del governo che, tra poco più di un anno e mezzo, nell’ottobre 2003, dovrà presentarsi al giudizio degli elettori.
Gli ultimi sondaggi non fanno sorridere il conservatore Schüssel, Grasser e la sua collega della Fpö, Susanne Riess-Passer, vicecancelliere. Se si votasse oggi in Austria, stima l’istituto di sondaggi Fessel, le due alleanze di destra e sinistra finirebbero più o meno alla pari: i socialdemocratici guadagnerebbero qualche posizione salendo dal 33 al 35% e così i conservatori (dal 26,9 al 28%); i Verdi potrebbero contare su una forte affermazione passando dal 7,4 al 12% grazie soprattutto alla popolarità del leader Alexander Van der Bellen, mentre i grandi sconfitti sarebbero proprio gli haideriani, in picchiata dal 26,9 al 20%. «Molte promesse fatte in campagna elettorale non sono state mantenute - secondo Peter Ulram, analista e direttore delle ricerche Fessel -, piccoli commercianti e lavoratori autonomi, per esempio, sono delusi perché le tasse sono rimaste elevate, operai e giovani non hanno visto miglioramenti significativi».
Se ne è accorto lo stesso Haider (vedi intervista a fianco) che ha espresso critiche alla politica troppo tecnocratica del suo pupillo (o ex pupillo?) Grasser, enfant prodige tendente a enfatizzare il suo compito ministeriale e a sottovalutare le esigenze elettorali della Fpö. L’estrema destra contesta anche le politiche morbide del ministro degli Interni, il conservatore Ernst Strasser, in materia di immigrazione: la legge austriaca ha fissato un tetto di 8 mila ingressi all’anno, ma nel 2001 sarebbero arrivati circa 30 mila extracomunitari fuori controllo. E nel 1999 il partito populista aveva raccolto un fiume di consensi proprio sventolando severità nel frenare la poderosa immigrazione soprattutto dai Paesi dell’Est. Un altro colpo è arrivato dal viaggio di Haider in Iraq, contestato all’interno del partito e, secondo diversi osservatori, tra i motivi di disaffezione dell’elettorato.
Assorbiti da responsabilità di governo, i rappresentanti di Haider (ma si possono ancora definire tali?) hanno per lo più scelto una linea conservatrice moderata e senza traumi. «Tre ministri vengono dalla Carinzia», ama ricordare con orgoglio il leader xenofobo riferendosi a Grasser, al responsabile degli Affari sociali Herbert Haupt e a quello dei Trasporti Mathias Reichhold. Ma sarà il congresso del 9 giugno a far capire l’orientamento dell’estrema destra in vista delle elezioni politiche dell’ottobre 2003, se prevarrà la linea filogovernativa dell’attuale segretaria Riess-Passer o se la spunteranno i populisti oltranzisti vicini a Haider. E, soprattutto, se alla guida del partito tornerà lui, l’unico col carisma necessario per far guadagnare voti. «Senza Haider i liberali non sarebbero arrivati dove sono - commenta Andrea Schwarz, vicedirettore del quotidiano Die Presse - ma ci sono sempre più dirigenti e militanti che ora pensano sia possibile farcela anche senza di lui. Personaggi come Grasser e Riess-Passer non vogliono più restare nell’ombra e stanno cercando di emanciparsi dal leader». Ulram è più perentorio: «Tre o quattro anni fa c’era gente che aveva paura di Haider, oggi pochi lo prendono sul serio, viene considerato un politico di provincia».
Le prossime settimane saranno decisive, mentre all’estrema destra tornano a farsi sentire anche i nostalgici della Npö, che sta per partito nazionaldemocratico austriaco, di ispirazione nazista. Hanno convocato una riunione del partito per sabato prossimo nelle montagne dell’Hartberg, a Est di Graz, in un luogo tenuto segreto, dove «il presidente G.M. terrà un discorso per fugare gli ultimi dubbi» da www.corriere.it

Red River
23-05-02, 17:30
Quindi Haider ala destra dell'FPOe.

Molto ansioso di sapere cosa succederà al congresso del 9 giugno.

Prendo atto di una tendenza al calo di consensi di un partito di estrema destra in Austria.

Direi che per ora si può considerare come un episodio, un avvenimento, da considerare come un episodio.

Dragonball (POL)
23-05-02, 18:21
A mio avviso l'estrema destra in Europa andando al governo in coalizione con dei moderati,ha lo stesso,speculare problema di Rifondazione Comunista ad esempio,e cioe',che,in campagna elettorale ha promesso mari e monti e poi una volta al governo fa 1/100 di quel che aveva promesso.Infatti sembrava che Haider andando al governo avesse fatto chissa' quale rivoluzione,mentre invece ha combinato ben poco...e gli elettori di Haider sene sono accorti,esattamente come sene sono accorti gli elettori del Partito Comunista Francese(PCF) duramente "bastonato" alle ultime elezioni francesi.
Onestamente non penso che questa contraddizione possa essere risolta: l'unico modo per farlo sarebbe per certi partiti "estremisti" di andare al governo da soli e fare cio' che hanno promesso.

Oasis
23-05-02, 18:44
Per una volta son d' accordo con te!

Red River
24-05-02, 12:10
Questa è l'oscillazione tradizionale degli elettori da una parte all'altra, per l'intrinseca insoddisfazione che coglie sempre qualcuno o molti quando si è al governo.

Devo dire che colpisce di più a sinistra, perché noi siamo fatti così, sempre tesi al di più e al meglio, sempre insoddisfatti di quello che si è fatto...