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Visualizza Versione Completa : Evidenze



Österreicher
20-05-02, 18:57
Evidente significa per tutti "sentito come certamente vero", "che non abbisogna di dimostrazione". Questo sentimento è talmente chiaro che i più ingenui reputano una provocazione vedersi chiedere una prova di una loro affermazione. Ma come, non è evidente? chiedono. E tuttavia ci si può chiedere che cosa è evidente.
In generale sono tali le verità scientifiche del tipo "il sole sorge ad oriente e tramonta ad occidente". E infatti nessuno le discute. Poi vi sono delle certezze più personali, e dunque più labili, anche se una dimostrazione è teoricamente possibile, del tipo "il mio dentista è migliore del tuo". Infine vi sono delle affermazioni che non sono per nulla dimostrabili, del tipo "la mia squadra meritava di vincere": ma per l'individuo normale tutte e tre le affermazioni sono evidenti allo stesso modo. Non si distingue tra dimostrabilità, probabilità di verità e semplice opinione personale.
La prima origine delle certezze dimostrabili è la vita. Non solo il sole sorge effettivamente ad oriente, tutti i giorni, ma se gli amici vi dicono, al momento di ristrutturare la vostra casa, che finirà col costarvi più di quanto scritto nel preventivo, non è per pregiudizio ma perché le cose vanno così. Altre certezze invece, pur sembrando derivare dall'esperienza, sono molto meno fondate. Nascono da standard altrui accettati come incontestabili o da esperienze che non hanno valore generale. Se qualcuno ci dice che in Francia sono tutti scortesi o se, andando in Francia, ci siamo imbattuti in due albergatori scortesi, non bisogna dedurne che tutti i francesi sono scortesi. Infine – fra i fenomeni che fanno nascere convinzioni assurde - ci sono le nevrosi, personali o di famiglia. Ogni bambino nasce in un ambiente familiare e da esso assorbe regole che poi gli sembreranno ovvie. Regole che a volte sono normali, per esempio “non si va in giro nudi”, e a volte deliranti, per esempio “tutti i funghi sono velenosi” e che tuttavia riescono a radicarsi nell'individuo. Questo è un grande problema.
Le famiglie impongono, anche involontariamente, comportamenti corretti e comportamenti opinabili: per esempio le buone maniere, l'amore per il calcio e il rifiuto di mangiare lumache. Il bambino a questo punto reputerà ugualmente ovvio che non si debba andare in giro nudi, che le lumache siano schifose e che nel calcio si concentri l'onore nazionale. Ecco perché la maggior parte degli individui ha certezze che nemmeno una contraria, quotidiana esperienza riesce a scalfire. Se si trova a vivere in un ambiente in cui, della musica classica, non importa un accidente a nessuno, la persona innamorata di Withney Houston non ne dedurrà che quel gusto è suo personale: ne dedurrà che la casa in cui si ama Bach o Brahms è un ambiente quanto meno di gente stramba.
Milioni di persone, pur ricevendo quotidiane smentite delle loro fobie e delle loro convinzioni nevrotiche, non per questo mettono in discussione le loro evidenze. Chi in famiglia si è vista inculcare l’idea che gli ebrei sono malvagi, anche cercando di avere spirito critico rimarrà convinto che, tuttavia, in qualche modo essi sono diversi. Non diversamente da chi, claustrofobico, non cambierà comportamento solo perché qualcuno gli dimostra la sicurezza dei moderni ascensori, da quando sono stati inventati i freni Otis. Inoltre il bambino adotta in famiglia non solo le idee dei suoi genitori ma anche quelle del loro superego. Una madre che è stata una donna leggera, magari con decine di amanti, potrebbe essere severissima con la figlia, rendendola sessuofobica. Spesso le persone reprimono i vizi che non sono più in grado di praticare.
Il bambino si trova a vivere in un ambiente che a lui sembra l'unico possibile e che invece è normalmente deviante. Deviante già in quanto unico, in quanto costituisce la sola esperienza che si ha a quell’età. La conseguenza è che, se nasce in una famiglia ricca, il bambino considererà che la ricchezza è lo stato normale: "se non hanno pane mangino biscotti". E perfino se nasce povero considererà la povertà uno stato abbastanza normale, fino a fare dell'ironia sul lusso. A proposito di difficoltà economiche un terribile proverbio siciliano, non si sa se più cinicamente che ironicamente, dice infatti: “aiutate il ricco, ché il povero c’è abituato”. È per questo che per tutti i rivoluzionari hanno sempre avuto molte difficoltà a spingere la gente a ribellarsi. Alla morte di Stalin, milioni di persone hanno pianto: era lì da tanti decenni, che era divenuto un'evidenza. Alle evidenze si affezionano tutti.
La lotta contro la nevrosi è in primo luogo una lotta contro gli atteggiamenti considerati indiscutibili. È uno sforzo di ripensamento che dovrebbe spingere il soggetto a comprendere, anche emotivamente, che molto di quello che ha ritenuto innegabile e incontrovertibile era sbagliato.
Di fondamentalmente vero, per tutti, c'è solo la nostra natura di uomini. Salvo che volare, camminare sull'acqua, essere immortali, possiamo far tutto. Tutto quello che hanno fatto gli altri, nel bene e nel male, ci appartiene.
Pensate se non fossimo nati in Italia. Per quanto strani ci possano sembrare gli usi degli uomini della Papuasia, dobbiamo ricordare che, se fossimo nati fra loro, saremmo come loro.
Tentare d'uscire dalla propria mentalità è un dovere perché la libertà d'azione comincia dalla libertà di pensiero.

Claude74
20-05-02, 19:09
Il fatto è che l'essere umano si adatta, ha una tendenza naturale ad assumere tutto ciò che gli accade intorno come "normale", anche se è terribile. Gli serve per sopravvivere. Sopravvivere è il termine autoconsolatorio che si usa quando si è perduto persino il coraggio di dire: vivere male.

Österreicher
21-05-02, 13:55
Originally posted by Claude74
Il fatto è che l'essere umano si adatta, ha una tendenza naturale ad assumere tutto ciò che gli accade intorno come "normale", anche se è terribile. Gli serve per sopravvivere. Sopravvivere è il termine autoconsolatorio che si usa quando si è perduto persino il coraggio di dire: vivere male.

Non credo che accetti proprio tutto... si deve abituare.
Prendi l'esempio delle Twin Towers. E' stato uno schock non indifferente,, difficile accettare quell'evidenza. Poche settimane fa, invece, era evidente che dei kamikaze potessero aver colpito con un piper un grattacielo.....

Sir Demos
27-05-02, 01:10
Interessante. :cool:

Felix (POL)
27-05-02, 04:24
:cool: sì, merita delle riflessioni

Österreicher
27-05-02, 20:22
E dai riflettiamoci tutti insieme.... :)

Felix (POL)
28-05-02, 05:24
ci sto riflettendo... ;)

Sir Demos
04-06-02, 23:22
:ya