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Visualizza Versione Completa : Due o tre parole sul signor Dog, Dylan Dog



Unheimlich
22-05-02, 13:04
Voglio saperlo, fuori i nomi e i numeri originali, non ci credo che nessuno quaggiù ne ha sentito parlare. E' nato il 27 settembre del 1986, con "L'alba dei morti viventi", copertina di Villa e storia ispirata all'incredibile film di Romero. L'ho scoperto in seconda liceo, che era già al numero 48, il bellissimo e lovercraftiano "Horror Paradise", con disegni inenarrabili di Castellini, e da lì è nato un amore di quelli impossibili e per questo reale e sincero. Ho amato sino allo spasmo il numero 39, "Il signore del silenzio", la storia di Uskebasi, dio del sonno eterno che a cavallo di una lepre puniva i presuntuosi che volevano sapere il segreto della vita e della morte. Ho amato Casertano e le sue chine, e gli incredibili personaggi che circondavano "Dylanbello" nella sua corsa contro la morte, per proteggere, come sempre qualcuno che ama o di cui si innamorerà.
Ho sognato sogni infami su "Mefistofele", il secondo speciale disegnato da Corrado Roy. Una trama su cui si potrebbe fare qualunque cosa e sempre goderne, da un libro a un quadro a un film a un sogno a occhi semiaperti sulla propria vita, senza alcun bisogno di citare Faust e Urfaust. E ho quasi pianto guardando i disegni di Angelo Stano in "Storia di nessuno". Uno Schiele a buon mercato per alcuni, un poeta della matita, per molti altri. E ancora "Golconda", storia di un demone cui è impazzito il centralino telefonico, di cui ho assorbito nel mio linguaggio comune la battuta fra due diavoli membri di un gruppo rock: "Ma che ti salta in testa?"_ "Microtrolls, naturalmente!".
Inutile dire, che i microtrolls saltavano davvero...
E ancora "Alfa e Omega", ripreso dallo splendido "Possession" con Isabelle Adjani, in cui un essere divino piovuto dallo spazio incarna i sogni e gli incubi quotidiani, rivelandosi poi uno spirito inerme e innocente, cui era stata data la facoltà di sognare...
E "Prima di mezzanotte", bellissimo esempio di trama ipertestuale, pieno di rimandi tra cui Ettore Petrolini rivisitato in chiave horror da un serial killer con la faccia di Mickey Rourke prima delle plastiche facciali:"L'ascia lascia la scia sull'uscio..."
Mio dio, sto ctando a memoria. La mia collezione è un ricordo materialmente lontano, l'unica cosa che ho lasciato in ordine, in quella che anni fa fu la mia stanza.
A lui pensavo ieri notte, mentre mi addormentavo, in un sogno lontano. Come qualcosa che si è amato tanto e che non è mai perso, immutabile, nel tempo, mentre noi passiamo.

http://www.assioma.com/encicomix/pagine/immagini/dylan06.jpg
La smetto ora, ne parlerò ancora...

Unheimlich
22-05-02, 13:27
http://www.morgenwelt.de/kultur/bilder/000612-dylandog.jpg

Unheimlich
22-05-02, 13:28
http://www.fumetti.org/mostrascacchi/DYLAN%20DOG%202.gif

Aug83
22-05-02, 18:32
Io sono (o meglio, ero)un grande appassionato di Dylan Dog. Possiedo un ottantina di numeri (che vanno all'incirca dal numero 20 al 100), ma ho avuto anche l'onore di leggere i primi 2 volumi.

Un fumetto mitico, qualcosa che ti coinvolge in pieno.

Poi decisi di smettere, purtroppo. 2 anni fa la tentazione di ricominciare mi assalì, ma ormai era passato troppo tempo, sentivo che Dylan Dog "non mi apperteneva più...".

Qual'è il tuo numero preferito?

Pentothal
22-05-02, 19:16
Ho tutta la collezione, originale dal numero 30 credo, certamente qualche mancante, non sono mai andato a controllare.
Il primo numero? E' come il primo amore, non si scorda mai. Era credo intorno al numero 50, gli altri li ho richiesti successivamente come arretrati, l'avevo scoperto grazie ad una parodia, pensate, del grande Luca Boschi su Totem, no, no, su Animal Comic, una interessante operazione editoriale purtroppo fallita dopo pochi anni, forse meno di due. In questa parodia lui si chiamava Bob Dylan Hot Dog, o qualcosa del genere, e il suo assistente era Harpo. Io ero alla stazione Termini, in procinto di un viaggietto, e decisi di comprarlo.
Andai dall'edicolante e chiesi: "mi scusi, ce l'ha DAILAN Dog?".
Lui mi guardò torvo e mi disse ringhiando: "si dice DILAN"...
E dire che non è che non lo sapessi.. :fru
Quel numero era "Il male", Sclavi-Piccatto se non sbaglio, ed era proprio una gran bella storia (forse una delle più splatter, ma mi servì per svezzarmi).

arbogaste
22-05-02, 20:30
Ho adorato Dylan Dog e l'ho letto fino ad un paio di anni fa.
Il mio primo numero (originale) è il numero 8 comprato in vacanza a Salerno quando ero ancora marmocchietto.
E anch'io ho condiviso la gaffe di Penthotal dall'edicolante!!!!!
Tra i titoli migliori che mi vengono in mente ci sono "Il castello della paura" e "La dama in nero" (il 18 e il 19 se non ricordo male, una storia in due parti davvero sensazionale, con quel pazzo del maggiordomo alcolizzato e comunista), "Dopo mezzanotte", "Fantasmi", "Johnny Freak" e quello di cui non ricordo il titolo contro la vivisezione.

Saluti pagani,
Arbogaste.

Aug83
22-05-02, 20:39
Io invece, per fortuna, non ho mai provato la vergogna di dire DAILAN. E mi ricordo c'era anche una ragazza, in un paio di numeri (Dylan ovviamente se la st**mbazza) che lo chiamava così, e lui si arrabbiava molto, dicendogli: "Dilan!!!!!"

"Dopo Mezzanotte" è anche uno dei miei preferiti, davvero grandioso.

Vado a cena e poi controllo il mio archivio di Dylan Dog, così elenco quelli che mi sono piaciuti di più.

Aug83
22-05-02, 21:04
Per la cronaca, mi sono ricordato (vedendolo), che il mio primo Dylan Dog è stato addirittura il numero 87, "Feste di Sangue". Storia abbastanza carina.

Mitico anche il 27, "Ti ho visto morire", altro numero che è passato alla storia.

lsu
22-05-02, 21:12
Lo leggevo nel '92, anno dove eros e thanatos hanno raggiunto le massime vette. Per me.

Orazio Coclite
22-05-02, 22:01
Ho tutta la serie completa fino a poco oltre il numero 110, dopo di che smisi in toto con Bonelli... i primi numeri li posseggo in doppia copia e sono tutti imbustati in bell'ordine nella mia libreria.

E' stato un fumetto esaltante, ma ormai è un ripetersi senza finalità alcuna, diciamo un pò come tutto i fumetti delle edizioni Bonelli in generale.

Tomás de Torquemada
22-05-02, 22:24
Corre voce che la Sergio Bonelli Editore stia per erigere, in prossimità dell'ingresso della propria sede, un monumento al sottoscritto... La statua mi raffigurerà con un mucchietto di giornalini in una mano e un mazzetto di banconote nell'altra... :D

Questa premessa per informare la comunità di POL (come se gliene importasse granché... :)) che sono un accanitissimo acquirente e divoratore di fumetti... Prediligo, a dire il vero, quello che ormai si accinge a diventare antiquariato, cioè il genere erotico-horror ed erotico-storico del periodo fine anni Sessanta/anni Settanta... I suggestivi e sepolcrali "giganti" di Oltretomba e Terror, ad esempio, ma non solo... Ostento con orgoglio la raccolta completa (credo e spero... ) di Oltretomba a colori, o i primi, rarissimi, diciannove numeri della prima serie di Isabella... Da piccolo ne avevo tanti, poiché facevo il diavolo a quattro per indurre i miei a comprarmeli... Peccato che dopo me li buttassero via... Ora, con notevole dispendio di tempo e quattrini, li sto scovando nuovamente... E ci provassero a toccarmeli adesso... :D

Ma perdonatemi la digressione, e veniamo al nostro amico Dylan... Ovviamente, non mi faccio mancare nulla... Serie ordinaria, Book, Superbook, Dylandogoni, Speciali, Almanacchi della Paura non sfuggono alle fauci di Tomás, anche perché il mio edicolante, disinteressato e per pura amicizia, non manca di segnalami le nuove uscite... Ed ecco qualche considerazione telegrafica...

1) L'aspetto delle storie dylaniate che trovo più surreale non è la ricorrente presenza di vampiri, licantropi, spettri e quant'altro, ma la facilità con cui le donne cascano ai suoi piedi, e poi nel suo letto, in tempi da record... D'accordo che è belloccio, ma a tutto c'è un limite... Infatti, non è ammissibile che ci sia un altro come me, che caspita... :D

2) La qualità, nel corso degli anni, è stata altalenante... Io. comunque, preferisco le storie in due puntate (formidabili le ombre de Il castello della paura e La Dama in Nero...)... Fra quelle che si concludono in un solo albo, invece, apprezzabile (e, peraltro, recentissimo...) I misteri di Venezia, tanto per citare un titolo...

3) Personaggi ancora meglio riusciti di Dylan e Groucho, ma regolarmente misconosciuti, sono a mio parere l'Ispettore Bloch e il mitico Jenkins...

Un salutone a tutti.

Orazio Coclite
22-05-02, 22:37
Originally posted by Tomás de Torquemada
Questa premessa per informare la comunità di POL (come se gliene importasse granché... :)) che sono un accanitissimo acquirente e divoratore di fumetti... Prediligo, a dire il vero, quello che ormai si accinge a diventare antiquariato, cioè il genere erotico-horror ed erotico-storico del periodo fine anni Sessanta/anni Settanta... I suggestivi e sepolcrali "giganti" di Oltretomba e Terror, ad esempio, ma non solo... Ostento con orgoglio la raccolta completa (credo e spero... ) di Oltretomba a colori, o i primi, rarissimi, diciannove numeri della prima serie di Isabella... Da piccolo ne avevo tanti, poiché facevo il diavolo a quattro per indurre i miei a comprarmeli... Peccato che dopo me li buttassero via... Ora, con notevole dispendio di tempo e quattrini, li sto scovando nuovamente...

Niente niente hai pure i numeri della 'Biancaneve' impreziositi della matita del veneziano Leone Frollo? E per rimanere in tema dei fumetti sexy/horror anni '70, del Necron del divino Roberto Raviola in arte Magnus che mi dici?

Anch'io sono/ero un divoratore di fumetti (e carta stampata in genere), tant'è che posseggo intorno ai 10.000 fumetti... :cool:

Aug83
22-05-02, 22:43
Originally posted by Tomás de Torquemada

1) L'aspetto delle storie dylaniate che trovo più surreale non è la ricorrente presenza di vampiri, licantropi, spettri e quant'altro, ma la facilità con cui le donne cascano ai suoi piedi, e poi nel suo letto, in tempi da record... D'accordo che è belloccio, ma a tutto c'è un limite... Infatti, non è ammissibile che ci sia un altro come me, che caspita... :D

2) La qualità, nel corso degli anni, è stata altalenante... Io. comunque, preferisco le storie in due puntate (formidabili le ombre de Il castello della paura e La Dama in Nero...)... Fra quelle che si concludono in un solo albo, invece, apprezzabile (e, peraltro, recentissimo...) I misteri di Venezia, tanto per citare un titolo...

3) Personaggi ancora meglio riusciti di Dylan e Groucho, ma regolarmente misconosciuti, sono a mio parere l'Ispettore Bloch e il mitico Jenkins...

Un salutone a tutti.

1) hai perfettamente ragione!! Non c'è stata donna che sia riuscita ad entrare nel fumetto senza entrare anche nel letto di Dylan!

2) la qualità altalenante, francamente, si riscontra anche nei numeri "standard". Qualche volta mi è capitato di imbattermi in un numero la cui storia non mi esaltava...

3) Bloch è un grande davvero (uno dei pochi poliziotti per me simpatici, assieme a Demian), e il povero Jenkins è un idolo! Purtroppo dirige troppo spesso il traffico...:D

demian
22-05-02, 23:15
possiedo la collezione completa, anche degli speciali....

iniziai con il numero 42 "la iena", e ordinai subito gli arretrati tanto mi piacque....

mi piace moltissimo il ritorno del mostro (n°8) Alpha e Omega (n°9) Killer (12) il buio (34) storie di nessuno (43) riflessi di morte (44) il male (51)johnny freak (86) il lungo addio (74)finchè morte non vi separi (121)....

ma anche altri che ora non sto qui a scrivere....
ultimamente mi sta deludedo molto, xò continuo a prenderlo in quanto affezionato....

anche a me bonelli dovrebbe fare un piccolo monumento, dal numero di testate che fino a poco tempo fa prendevo....

ora mi limito a tre, nathan never, dylan dog, dampyr, ma credo che riprenderò brendon....

demian
22-05-02, 23:17
Originally posted by Aug83



3) Bloch è un grande davvero (uno dei pochi poliziotti per me simpatici, assieme a Demian), e il povero Jenkins è un idolo! Purtroppo dirige troppo spesso il traffico...:D

grazie caro....

cmq jenkins molte volte se le cerca, specialmente quando cerca di capire groucho....:D

demian
22-05-02, 23:19
ed il n°21 giorno maledetto?....

la scena di quando esplode l'aereo ed a bloch consegnano la lista passeggeri....

eccezionale....

anche il cambiamento di groucho di fronte a tale notizia....

Druuna
23-05-02, 12:16
Dunque, anche a me al liceo piaceva Dylan Dog, ma non apprezzo la scelta editoriale della Bonelli, un personaggio dei fumetti non deve essere necessariamente policamente corretto! non deve, solo perchè ha un target giovanile, dare a tutti insegnamenti di vita e di buon comportamento. Voglio apprezzare storie paranormali e non storie che parlano di problemi sociali, direttamente o indirettamente. Non mi piace chi vuole insegnare qualcosa, che sia un fumetto o che sia una canzone.

Aug83
23-05-02, 17:38
Originally posted by Druuna
Dunque, anche a me al liceo piaceva Dylan Dog, ma non apprezzo la scelta editoriale della Bonelli, un personaggio dei fumetti non deve essere necessariamente policamente corretto! non deve, solo perchè ha un target giovanile, dare a tutti insegnamenti di vita e di buon comportamento. Voglio apprezzare storie paranormali e non storie che parlano di problemi sociali, direttamente o indirettamente. Non mi piace chi vuole insegnare qualcosa, che sia un fumetto o che sia una canzone.

Ehm...credo di essermi perso questo profondissimo insegnamento che Dylan Dog ci vuole dare...:(

:confused: :confused:

Orazio Coclite
23-05-02, 21:04
Originally posted by Druuna
Dunque, anche a me al liceo piaceva Dylan Dog, ma non apprezzo la scelta editoriale della Bonelli, un personaggio dei fumetti non deve essere necessariamente policamente corretto! non deve, solo perchè ha un target giovanile, dare a tutti insegnamenti di vita e di buon comportamento. Voglio apprezzare storie paranormali e non storie che parlano di problemi sociali, direttamente o indirettamente. Non mi piace chi vuole insegnare qualcosa, che sia un fumetto o che sia una canzone.

DRUUUUUUUUNA!?!?! Ma quella di Serpieri??? Le somigli? Potremmo nel caso incontrarci per un vicendevole scambio di vedute e opinioni?

Saluti. :D

Unheimlich
24-05-02, 00:15
Originally posted by Aug83


1) hai perfettamente ragione!! Non c'è stata donna che sia riuscita ad entrare nel fumetto senza entrare anche nel letto di Dylan!

http://www.rete039.it/visioni/images/032.jpg ...Ma una c'è: Madame Trelkowskji:D:D:D

Tomás de Torquemada
24-05-02, 00:22
Originally posted by Orazio Coclite


Niente niente hai pure i numeri della 'Biancaneve' impreziositi della matita del veneziano Leone Frollo? E per rimanere in tema dei fumetti sexy/horror anni '70, del Necron del divino Roberto Raviola in arte Magnus che mi dici?

Anch'io sono/ero un divoratore di fumetti (e carta stampata in genere), tant'è che posseggo intorno ai 10.000 fumetti... :cool:

Per quel che riguarda la prima domanda... purtroppo "no", caro Orazio... :(

Quanto al grande e compianto Magnus, rispondo semplicemente linkando il suo sito ufficiale a beneficio di tutti gli amanti del fumetto, specie di chi non lo ha conosciuto... :)

http://www.magnusonline.it/

Salutoni.

demian
24-05-02, 00:53
Originally posted by Unheimlich

Madame Trelkowskji:D:D:D

vero....

mi stavo dimenticando della + grande finte medium del regno unito....


:D :D

Druuna
24-05-02, 10:29
Originally posted by Aug83


Ehm...credo di essermi perso questo profondissimo insegnamento che Dylan Dog ci vuole dare...:(

:confused: :confused:
Ok, forse non sono stata in grado di spiegarmi... scusate. Io non vorrei fare un discorso da radica chic del tipo "disprezzo ciò che legge la massa". Il problema è un altro. E' venuto a crollare il patto narrativo. Ho cominciato a leggere Dylan Dog come fumetto del paranormale e dell'orrore. E fin qui tutto bene. Ma a un certo punto mi sono ritrovat un personaggio che siscontrava contro gli orrori sociali, quali il razzismo, il maltrattamento degli animali, la violenza in generale. Non era più lo stesso fumetto che avevo iniziato a leggere io, era un'altra cosa. Sarebbe come leggersi Lovecraft che mi parla della grande depressione. Non mi interessa. Parlando ieri di tale argomento con una mia amica, mi ha fatto notare che Cybersix, il mio fumetto preferito in assoluto, dava altrettanti insegnamenti morali e lottava contro un gerarca nazista. Beh, in realtà non è la stessa cosa di DD, il fumetto parte così dal episodio e si mantiene fedele al progetto originale. Quindi il lettore può agevolmente scegliere se continuare a comprare i numeri o no. E poi il buonismo non era così dilagante: la drogata Maura continuava a bucarsi e a prostituirsi comunque, la ninfomane Lory non cambiava di punto il suo comportamento. Insomma, anche Cyb ha avuto dei momenti di decadenza, ci sono stati degli episodi scritti per allungare il brodo, tuttavia il progetto iniziale non è cambiato. E poi era una serie che aveva un inizio e una fine. Vi siete mai chiesti perchè, tra tanti personaggi bonelliani, proprio a DD fanno affrontare tante tematiche sociali? e non a Martin Mystere o a che so io? Perchè Dylan ha un pubblico più vasto, di un'età compresa tra i 14 e i 30 anni. E vuole dare degli insegnamenti, è inutile negarlo. Basta riprendere numeri come Johnny Freak o il cervello di Killex. Insomma, forse, se fosse stato così dal primo numero avrei potuto scegliere se leggerlo o no... ma mi è cambiato dvanti agli occhi per una precisa scelta editoriale. E un fumetto su un boy scout non mi interessa.

Aug83
24-05-02, 10:53
Interessante, Druuna.

Credo di aver captato in pieno quello che volevi dire, ma forse tutto ciò non dipende da una scelta editoriale.
Limitarsi a narrare storie horror senza inserire alcun tipo di problema sociale, alla fine potrebbe anche annoiare. E rischierebbe di far sprofondare Dylan Dog nella banalità più completa. Forse questa è la vera chiava del suo successo: un fumetto che si basa su dei mostri fantastici in un contesto del tutto reale...

Druuna
24-05-02, 10:58
Originally posted by Aug83
Interessante, Druuna.

Credo di aver captato in pieno quello che volevi dire, ma forse tutto ciò non dipende da una scelta editoriale.
Limitarsi a narrare storie horror senza inserire alcun tipo di problema sociale, alla fine potrebbe anche annoiare. E rischierebbe di far sprofondare Dylan Dog nella banalità più completa. Forse questa è la vera chiava del suo successo: un fumetto che si basa su dei mostri fantastici in un contesto del tutto reale...
Forse avrai ragione tu ma.... io avrei preferito un fumetto horror e basta. Naturalmente il grade successo di DD è testimonianza che la mia è una scelta personalissima e giustamente non condivisibile da tutti

Tomás de Torquemada
24-05-02, 14:13
Originally posted by Druuna

Forse avrai ragione tu ma.... io avrei preferito un fumetto horror e basta. Naturalmente il grade successo di DD è testimonianza che la mia è una scelta personalissima e giustamente non condivisibile da tutti

Io, invece, sono d'accordo... Aggiunto, anzi, che il moralismo spicciolo è, purtroppo, un problema dilagante tra i i fumetti bonelliani... Soprattutto in DD, per il motivo che ben ricordavi, ma anche il ciclo del buon vecchio zio Marty contro i nazisti, ad esempio, è stato pallosissimo...

Attendo ancora una loro storia ambientata tra le foibe... Non lo dico, sia chiaro, invocando una sorta di par condicio fumettistica, o insinuando la presenza di messaggi subliminali storico-politici (fosse così, avrei smesso da tempo di acquistarli... )... Però si tende a coniugare il luogo comune (del cui impatto emotivo con la massa si è sicuri...) con un intento precettistico che, in sé e per sé, forse non sarebbe sbagliato (dovendo proprio scegliere e rinunciare all'horror puro, meglio un fumetto etico che un fumetto immorale...)... Ma la banalità è cosa assai diversa e, oltre a non insegnare nulla, rischia perfino di conseguire effetti contrari a quelli voluti...

Salutoni.

Druuna
24-05-02, 19:12
Originally posted by Tomás de Torquemada


Io, invece, sono d'accordo... Aggiunto, anzi, che il moralismo spicciolo è, purtroppo, un problema dilagante tra i i fumetti bonelliani... Soprattutto in DD, per il motivo che ben ricordavi, ma anche il ciclo del buon vecchio zio Marty contro i nazisti, ad esempio, è stato pallosissimo...

Attendo ancora una loro storia ambientata tra le foibe... Non lo dico, sia chiaro, invocando una sorta di par condicio fumettistica, o insinuando la presenza di messaggi subliminali storico-politici (fosse così, avrei smesso da tempo di acquistarli... )... Però si tende a coniugare il luogo comune (del cui impatto emotivo con la massa si è sicuri...) con un intento precettistico che, in sé e per sé, forse non sarebbe sbagliato (dovendo proprio scegliere e rinunciare all'horror puro, meglio un fumetto etico che un fumetto immorale...)... Ma la banalità è cosa assai diversa e, oltre a non insegnare nulla, rischia perfino di conseguire effetti contrari a quelli voluti...

Salutoni.
:) :) :) Sai sono contenta... in realtà mi aspettavo di essere sbranata da un momento all'altro da tutti i fans di DD. Bene!

Mr
24-05-02, 20:06
Originally posted by Aug83
Interessante, Druuna.

Credo di aver captato in pieno quello che volevi dire, ma forse tutto ciò non dipende da una scelta editoriale.
Limitarsi a narrare storie horror senza inserire alcun tipo di problema sociale, alla fine potrebbe anche annoiare. E rischierebbe di far sprofondare Dylan Dog nella banalità più completa. Forse questa è la vera chiava del suo successo: un fumetto che si basa su dei mostri fantastici in un contesto del tutto reale...

È il Dylan Dog novello Gesù Cristo che fa penetrare il fumetto nella banalità.
Leggendo l'Alba dei morti viventi si ha la percezione di un personaggio disincantato, che vive la sua vita a modo suo e per sè soltanto, non egoista ma egocentrico, nel quale la mielosità non è ancora penetrata, mentre invece leggendo gli ultimi numeri pare di leggere opuscoli della Caritas.

Stesso discorso si può fare per Saint Seiya. Nei primi sei numeri si vede la generale astrazione del personaggio dai normali e scontati valori della bontà, in cui tutto sommato il kleos era lo scopo di ogni singolo personaggio, e la solita banale dicotomia bene/male non compariva.
Dal settimo numero circa in poi inizia a zuccherarsi, fino a diventare talmente pregno di saccarosio da essere assolutamente illeggibile per un diabetico.
Oltre alle solite banali trite e ritrite stronzate si è aggiunta poi anche una strana commistione tra religione pagana e cristiana...un po' come Dante che riscrive il viaggio di Ulisse oltre le colonne d'Ercole inserendo la figura di Dio (colla differenza che Dante è Dante :D).

Aug83
24-05-02, 20:42
Originally posted by Mr


[b][color=darkblue]È il Dylan Dog novello Gesù Cristo che fa penetrare il fumetto nella banalità.
Leggendo l'Alba dei morti viventi si ha la percezione di un personaggio disincantato, che vive la sua vita a modo suo e per sè soltanto, non egoista ma egocentrico, nel quale la mielosità non è ancora penetrata, mentre invece leggendo gli ultimi numeri pare di leggere opuscoli della Caritas.


Ci credo. Ma come ho scritto nel mio primo post di questo thread ho smesso di comprare Dylan Dog. Mi sono fermato al numero 103.
Quasi quasi mi state convincendo che è stato meglio così.

Pentothal
04-06-02, 13:22
L'ultimo numero, seppur scritto da una donna ( :rolleyes: ), non è niente male.