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Visualizza Versione Completa : La Sinistra repubblicana e i DS



Red River
25-05-02, 11:49
Ai tempi di POL.com stavamo facendo una proficua discussione sul rapporto tra la Sinistra Repubblicana e i DS.

Si erano poi inseriti anche gli esponenti del PRI.

A che punto eravamo arrivati?

Cristina
25-05-02, 16:39
Io ho perso il filo.. ci vorrebbe Nuvola Rossa... forse lui ricorda meglio....
Comunque son pronta a ricominciare.:p

Red River
25-05-02, 20:11
Cara Cristina, finalmente ti rileggo...

Oppure anche Alberich...

Alberich
27-05-02, 16:46
laisse tomber. Parlane con calvin... è quello buono. peccato solo che abbia la memoria corta.

Ruggero d'Altavilla
27-05-02, 19:22
Se non erro la discussione era degenerata su diversi episodi: tipico della sinistra, voler cercare l'eccellenza e non andare al sodo.
Grazie a Rosa rossa, qualora il dibattito riprendesse.

Quel che in generale mi stupisce è che i Repubblicani, i quali traggono la loro storia essenzialmente da Mazzini, ci pongano sempre davanti a quei distinguo che rendono difficile il percorso in comune.
E poi ci si trova divisi a raccogliere i cocci....

Informauro

Alberich
27-05-02, 19:36
questo non è vero. noi repubblicani del centrosinistra ci siamo sempre differenziati, quando lo ritenevamo necessario, sui programmi. Abbiamo sempre portato avanti una nostra linea politica autonoma, che tenesse conto della nostra tradizione, dei nostri valori e dei nostri ideali. Ma non abbiamo mai -o quasi- fatto una opposizione interna distruttiva, accettando,quando era necessario, posizioni distanti dalle nostre. Anzi: abbiamo tollerato -fin troppo, a mio avviso- dei tentativi di cancellazione poco carini attuati, soprattutto, da DS e ID. E abbiamo tollerato tacendo, troppo, pure quando parti del csx si accoglievano le nostre tesi -in ritardo, of course- senza mai darci esplicitamente ragione, senza mai riconoscere l'importanza del nostro pensiero.
Ultimamente ho seguito un dibattito in cui si proponeva una nuova prospettiva per la sinistra riformista italiana. Non mi sono mai annoiato tanto: ho sentito solo cose già note -almeno credevo- e ho visto esprimere posizioni che esprimevamo almeno negli anni '70. Mai che si sia nominato LaMalfa. Soo un vago accenno al riformismo liberal democratico....
saluti

kid
28-05-02, 14:38
la memoria ce l'ho lunghissima, ahimè. Piuttosto Alberich per la prima volta leggo cose tue che condivido. Vogliamo discutere della crisi del riformismo?

kid
28-05-02, 14:46
Mazzini, ovviamente è al centro della tradizione repubblicana come è stata ricordato, ma il Pri non rappresenta solo l'anima mazziniana. Il pensiero di Cattaneo ha la sua influenza e si distingue molto da quello di Mazzini, sia per ciò che concerne il ruolo politico, sia sull'idea dello Stato nazionale. Poi c'è l'esperienza azionista che è molto importante e che non ha legato molto bene con i mazziniani puri. Infine c'è il confronto con la tradizione liberale che qualche problema lo ha aperto. I repubblicani non hanno mai avuto correnti politiche organizzate, ma di pensiero sicuramente sì e con il maggioritario il filo dell'unità interna si è perso. Da qui anche una maggiore difficoltà di rapporti con la sinistra tradizionale, una parte della quale ci ha subito voluti morti e capite che se ci si vuole morti, il dialogo diventa precario, diciamo.

Ruggero d'Altavilla
28-05-02, 16:54
Originally posted by calvin
Mazzini, ovviamente è al centro della tradizione repubblicana come è stata ricordato, ma.......I repubblicani non hanno mai avuto correnti politiche organizzate, ma di pensiero sicuramente sì e con il maggioritario il filo dell'unità interna si è perso.




E' appunto a questo che mi riferivo quando parlavo dei "distinguo". Lungi da me riportare inesattezze o peggio mancare di rispetto agli eredi del più grande repubblicano della nostra storia.

Informauro

Red River
01-06-02, 13:32
Alberich, che cos'è ID?

Totila
01-06-02, 16:02
E quello che mi chiedo anch'io...:)

Alberich
02-06-02, 16:17
I Democratici, siglia ID. Ci ho messo anche io un po' a capirlo... :K

Red River
04-06-02, 11:46
A Piacenza il PRI si è apparentato con il centrosinistra sostenendo Reggi al ballottaggio. La Direzione Nazionale del PRI ha commissariato la federazione piacentina del PRI.

Si consuma l'ennesima frattura tra il PRI emilianoromagnolo e marchigiano con il PRI nazionale. Si può ben pensare che sia l'ennesima conferma di una corrente di sinistra nel PRI in disaccordo con il nazionale...

Cosa ne pensate voi?

Alberich
04-06-02, 13:34
Anche a Carrara sta succedendo di tutto. Ma per parlare di queste cose vi consiglio il forum repubblicanesimo. Io ho le mie idee ma me le tengo per me.

Red River
04-06-02, 23:22
E perché, Alberich? In questo forum si può discutere liberamente... E una tua opinione sarà sempre bene accolta dai frequentatori di questo forum...

Alberich
04-06-02, 23:31
Originally posted by Rosa rossa
E perché, Alberich? In questo forum si può discutere liberamente... E una tua opinione sarà sempre bene accolta dai frequentatori di questo forum...

sì, ma non mi pareva carino, essendo io repubblicano, ma non del pri. in buona sostanza credo che sia in atto un tentativo di cancellare il partito dal suo interno, rendendolo una corrente più o meno interna a FI. non mi spiego altrimenti i tentativi di esasperare l'opposizione interna, nè alcune prese di posizione fancamente imbarazzanti, come sulla scuola privata. non si spiega la pertinacia con cui LaMalfa ha lavorato per entrare nella CdL. vorranno mantenere il simulacro del partito, svuotandolo di contenuti. Secondo me ci sono dei patti segreti, stile lega-polo.
sono illazioni, e scritte male, magari mi esprimerò meglio un'altra volta.
saluti

Jan Hus
04-06-02, 23:36
Originally posted by Rosa rossa
A Piacenza il PRI si è apparentato con il centrosinistra sostenendo Reggi al ballottaggio. La Direzione Nazionale del PRI ha commissariato la federazione piacentina del PRI.

Si consuma l'ennesima frattura tra il PRI emilianoromagnolo e marchigiano con il PRI nazionale. Si può ben pensare che sia l'ennesima conferma di una corrente di sinistra nel PRI in disaccordo con il nazionale...

Cosa ne pensate voi?

Solo una precisazione.

Quel che è rimasto del PRI marchigiano, cioè coloro che non se ne sono andati costituendo l'MRE, non è affatto in disaccordo con il PRI nazionale.

L'Emilia-Romagna (anzi, più che altro la Romagna) invece, è rimasta nel PRI e, effettivamente, è in disaccordo con la linea nazionale.

Red River
04-06-02, 23:37
Quello che volevo sottolineare è che sia il caso di Piacenza, come quello di Carrara, come tutte quelle città dove il PRI governa con il centrosinistra, stanno a significare che c'è ancora nel PRI una corrente che si sente di sinistra (e magari vorrebbe portare il suo contributo culturale e pratico in una alleanza di centro-sinistra)...

Alberich
04-06-02, 23:39
esiste una corrente di sinistra, nel pri, e si chiama riscossa repubblicana. principalmente è formata dai romagnoli, ma credo anche dai toscani.

Red River
04-06-02, 23:41
E loro sarebbero favorevoli a collaborare con il centrosinistra?

Alberich
04-06-02, 23:54
Originally posted by Rosa rossa
E loro sarebbero favorevoli a collaborare con il centrosinistra?

direi proprio di sì. anchese credo che per il momento siano propensi ad essere autonomi dai due poli. ma non so.
vi trascrivo un documento di riscossa.
interessante il punto primo, soprattutto perchè, a parole era stato garantito, se non ricordo male.

Il Coordinamento Nazionale di Riscossa per l’Autonomia Repubblicana, la componente di opposizione del PRI, riunito a Bologna il 21 luglio 2001 per esaminare la situazione del partito, dopo le dimissioni del segretario nazionale Giorgio La Malfa, rileva le difficoltà della maggioranza emerse anche nell’indicazione del coordinatore provvisorio Francesco Nucara.
In attesa di un Consiglio Nazionale che elegga un nuovo segretario, ribadisce le proprie indicazioni di autonomia per il PRI rispetto ai poli della politica italiana, conferma che intende proseguire nella formulazione di un nuovo programma politico per i Repubblicani e chiede fermamente:

1) la garanzia di rispetto da parte degli organismi nazionali delle scelte politiche ed amministrative a livello locale;
2) di conoscere ed esaminare la situazione del tesseramento in atto;
3) la applicazione puntuale delle norme statutarie per ogni passaggio e fase della vita del partito ad ogni livello;
4) il coinvolgimento pieno e reale con funzione di controllo delle minoranze nelle commissioni tesseramento, statuto e per il regolamento congressuale.

Esprime, ferma contrarietà alle decisioni emerse in Commissione Finanze della Camera riguardanti la depenalizzazione del reato di falso in bilancio per le società e le nuove norme che penalizzano gravemente la cooperazione.
Esprime solidarietà al movimento cooperativo, auspica che i provvedimenti in oggetto vengano al più presto ritirati e per quanto riguarda la cooperazione sia possibile un riordino complessivo della materia concertato con i rappresentanti di tutte le organizzazioni di settore a cui appartengono peraltro anche i cooperatori repubblicani eredi della tradizione associativa più autentica ed antica.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Bologna, 21 luglio 2001

Red River
05-06-02, 09:28
Hai qualche notizia, oltre a questa, sulle posizioni della corrente di minoranza del PRI?

kid
05-06-02, 11:39
Ebbene si c'è un patto segreto fra La Malfa e Berlusconi per svuotare il pri dal suo interno di tutti i suoi valori mazziniani e irredentisti e trasformarli in prodotti di consumo Upim per i mafiosi criminali amici nostri. Io l'ho firmato questo patto ma sono pentito per quanto mi abbiano coperto di oro e vorrei chiedere l'iscrizione ai Ds dove posso trovare i veri integri repubblicani dalle mille battaglie, quelli che so, come Alberich. Comunque prima che gli scagnozzi di Berlusconi e La Malfa mi tappino la bocca per sempre, perchè sapete che non si va per le spicce dalle parti del Polo, posso spifferarvi che riscossa collobora già con il centrosinistra a livello locale, ma non si è opposta alla svolta di Bari per restare nel centrosinistra come alleato nazionale. Chi lo ha fatto è stata l'onorvole Sbarbati con la sua mozione che è uscita dal partito. Riscossa è contraria all'alleanza con la casa delle libertà, ma non sostiene il rientro nel centro sinistra e vuole collaborare localmente senza impegni nazionali a secondo dei casi. Il Pr di Piacenza, che è stato commissariato come quello carrarino, a Bari ha votato con la maggioranza e fa parte della maggioranza a tutti gli effetti, indipendemente dal commissariamento.

echiesa
05-06-02, 15:41
toc toc, posso??? Mi piacerebbe parlare qui. Datemi tempo di rileggere tutto e poi arrivo.
un saluto
echiesa:fru

echiesa
05-06-02, 15:47
Calvin!!!!!! IL PRI DI CARRARA A BARI NON HA VOTATO PERCHE' PER GLI AMICI DELLA VERIFICA POTERI NON ESISTEVA ( ma i soldi se li sono tenuti), mentre esistevano posti mai sentiti con centinaia di iscritti ( me la spieghi una cosa?? è stato esaminato in Direzione il caso Gioia tauro?? dallo 0,0 al 16%: e chi c'era in lista, padre Pio??). E NON AVREBBERO MAI VOTATO PER LA MOZIONE LAMALFA, CHE A CARRARA AVEVA ABBONDANTEMENTE PERSO E LE DELGHE PARLAVANO CHIARO. NON MI FATE SUBITO INCAVOLARE ANCHE QUI
saluti
echiesa

hussita
05-06-02, 15:57
voce al vento, chiesa!

e poi gli "scagnozzi di lamalfa" ( sic) nemmeno si autoproclamano tali su questo forum

kid
05-06-02, 17:01
Echiesa so benissimo che Carrara non ha votato a Bari, perchè qualcuno in direzione ha chiesto l'applicazione di una regola sulla presentazione delle deleghe congressuali che mai era stata chiesta e ne ha fatto le spese. Ma io ho scritto di Piacenza, Piacenza che è stata commissariata come Carrara è in maggioranza a Bari e dopo Bari!

kid
05-06-02, 17:05
Non so delle situazioni locali, ma so che una verifica poteri conposta da membri della minoranza ha esaminato quello che doveva esaminare e Piero Gallina a nome della minoranza, in Consiglio nazionale, ha dichiarato che erano legittimi e regolari i risultati del congresso.

Alberich
05-06-02, 18:20
io sono fermamente convinto che LaMalfino, e qualche altro, non siano interessati a mantenere in vita un Partito -maiuscolo- non più capace di garantirgli le necessarie prebende. Lo hanno dimostrato in questo ultimi 6-8 anni. E sono altrettanto convinto che ora gli sia stata data l'opportunità di raggiungere il loro scopo. Sono anni che non si vedono manifesti elettorali pri, qui a Milano. Del PEnnino ha fatto campagna elettorale solo tacendo, visto che se si fosse fatto vedere avrebbe perso voti e basta. La MAlfa non si è presentato neppure, preferendo essere eletto di luce riflessa. Il simbolo del Pri non c'era. Alle comunali a Milano -tornati in pompa magna Properzj e Del Pennino- i repubblicani si sono presentati nelle liste di FI, a quanto ne so. Il pri non è alleato di governo -ma solo di FI, a quanto mi dite- eppure fa parte del governo, cosa ben strana. Si realizzano convegni, si fanno iniziative, si votano leggi, si esprimono opinioni in perfetto accordo di FI, scuola privata compresa, nonostante le dichiarazioni preelettorali. E, nonostante altre dichiarazioni preelettorali, le alleanze locali non sono libere. Il buon Silvio, prodigo di favori a chi può dargli il patentino ufficiale di buon democratico -il pri- e a chi può fargli vincere le elezioni -lega- avrà detto: ghè pensi mi.

E non temere che io mi sento tanto repubblicano quanto te o echiesa e molto di più di Santoro.

hussita
05-06-02, 18:25
per angelo di centro sono perbenista
per i repubblicani del PRI sono un provos non da poco
dovevo andare su POL per scoprire la mia vera natura ( contro natura?? :D )
fortuna che ci sono i test del forum di sir demos

;)

echiesa
05-06-02, 20:42
Dove sono i test??? Sono fuori casa e voglio divertirmi.
saluti
echiesa:fru

hussita
05-06-02, 20:46
sul forum liberal-libertario

echiesa
05-06-02, 20:51
Merci bien, femme voluttuosamente perbenista
saluti
echiesa:fru

Alberich
05-06-02, 21:28
eccoti finalmente, eugenio. aspettiamo i tuoi interventi.

Alberich
05-06-02, 22:50
Mozione del gruppo di "Riscossa Repubblicana" respinta a maggioranza dal CN

Il Consiglio Nazionale del PRI, riunito il 22 febbraio 2002, esaminando il quadro delle elezioni Amministrative del 26 maggio

RITIENE

che nella definizione delle alleanze locali debba essere preminente la valutazione delle congruenze programmatiche, oltre all'esame senza pregiudiziali delle condizioni politiche locali. Competenze che sono attribuite per Statuto, tradizione e prassi alle organizzazioni locali che si esprimono attraverso i Congressi

RIBADISCE

2) che rimane essenziale il rapporto con la D.N. che deve essere natura dialettica, costruttiva, nel rispetto dei ruoli. Riconoscendo alla struttura centrale un ruolo di orientamento non impositivo.

Red River
05-06-02, 23:07
Mi sono un po' perso... Cosa hanno votato in maggioranza le federazioni di Piacenza e Carrara al congresso di Bari?

Cos'è successo in verifica poteri?
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Io l'ho firmato questo patto ma sono pentito per quanto mi abbiano coperto di oro e vorrei chiedere l'iscrizione ai Ds dove posso trovare i veri integri repubblicani dalle mille battaglie.
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Caro Calvin, dammi qualche spunto....Quali le posizioni del PRI? Confrontiamole con le mozioni congressuali e con la linea dei DS...

kid
06-06-02, 11:08
Caro Rosa Rossa, il problema con i ds è una solo anche se complesso, noi siamo stati accanto ai ds quando questi hanno sollevato la bandiera del riformismo, cioè quando Massimo D'Alema all'inizio del suo governo ha detto al Paese che occorreva una trasformazione radicale e profonda, due anni prima arrivò persino ad indicare la necessità di una rivoluzione liberale, e disegnò una coalizione di forze incentrate sul suo partito, ma dialetticamente impegnate in quest'opera e riconosceva un'area democratica, definita, come tale accanto a quella socialista. Ti ricordo qualche parola d'ordine di D'Alema? Che so, "l'epoca del posto di lavoro fisso e garantito è finito per sempre", oppure "occorre una riforma della previdenza", insomma la bozza di un programma di intenti diretto alla trasformazione strutturale del nostro paese, nello stesso senso che la indicaca e la indica ancora, aihmè la Banca d'Italia. Tieni presente che i repubblicani hanno dato molto credito a D'Alema perchè convinti che egli vedesse bene i problemi del Paese e avesse la determinazione e la forza per farli vedere bene anche alla sua coalizione e al suo partito, tanto da dargli la fiducia nonostante la caduta di Prodi e salutando il suo governo con più entusiasmo di quanto ne avessimo manifestato per quello leggittimato direttamente dal voto del suo predecessore. Ci siamo sbagliati. Nel giro di pochi mesi abbiamo compreso che l'uomo forte della coalizione era un soggetto estraneo, il sindacato, che era però in grado attrvaerso una manovra congiunta di più ministeri, quello del lavoro, Ds, quello della Giustizia, Comunisti d'Italia, quello dell'ambiente, verde, di neutralizzare ogni proposito del leader di palazzo chigi cche divenne non il protagonista di una battaglia politica per difendere le sue idee che a noi piacevano, ma l'osservatore di uno scontro, in cui le sue parti le faceva al più Amato, ministro delle Finanze, che chiunque conosce, sa che tutto è fuorchè un combattente. Non solo, ma nonostante il nostro personale consiglio, D'Alema lasciò la segreteria del suo partito il quale cambiò l'idea della coalizione, passando dall'insieme di forze, ad una sola forza prometeica capace di riassumere tutte o quasi le anime della coalizione in sè stessa. Era il momento dell'Ulivo universale, cosa che a D'Alema non era mai frullata nella testa. A questo proposito il punto è molto chiaro da parte nostra, i repubblicani possono fare alleanze politiche con chiunque all'interno di una tradizione democratica, dall'area popolare, all'area socialista, ma non hanno nessuna intenzione, salvo l'amico Alberich e qualche altro, di farsi rappresentare da un'altra forza politica a cui aderire, siano essi i Ds, l'Ulivo o i Cosmos di Ny.
I repubblicani sbaglieranno, hanno sbagliato sai quante volte, ma con le loro teste e attraverso i loro organismi di partito, leggitimamente eletti, perchè noi facciamo congressi veri e non predefiniti a tavolino dalle segreterie regionali che controllano il partito. Questo per la semplice ragione che riteniamo la nostra tradizione politica purissima e non contaminabile con quella socialista e quella cattolica. I Ds con Veltroni usarono invece questo termine di contaminazione delle culture che a chi è stato democratico e non comunista per cento anni della sua tradizione politica e il suo partito viene direttamente dal risorgimento e non dalla scissione di Livorno ispirato dall'ottobre Russo, fa un istintivo senso di repulsione e di orrore. Questo è lo stato dell'arte.Ti risparmio i problemi di politica estera, caso Ocalan, e quelli sulla sicurezza, il famoso piano Bianco approvato a camere sciolte, del secondo governo D'Alema e poi dei pochi giorni di quello Amato. Elementi subordinati di un'esperienza che registrò per il complesso del corpo del partito un fallimento. Per cui a quel punto una forza politica si impicca o cerca un'altra strada. A Bari ci siamo divisi su questo, Piacenza era con noi della maggioranza, Carrara non votò per grane procedurali, non per un complotto, perchè su richiesta della minoranza, nella persona dell'onorevole Sbarbati, la direzione restrinse la griglia dei tempi di presentazione delle deleghe e Carrrara con altre importanti consociazioni non potette votare, ma esprimette ampiamente tutto il suo dissenso, e non crediate che non ne abbiamo tenuto conto. A distanza di più di un anno di questa scelta a me sembra che il centrosinistra che abbiamo lasciato patisca nel suo complesso quelle contraddizioni che ci spinsero alla rottura, come sio vede oggi nel dissenso fra i Ds e la Margherita sull'articolo 18. Per drila chiara Rutelli la pensa a proposito come il premio nobel Modigliani, come noi e come il governo. I ds come Cofferati o quasi. E visto che la politica economica è il prius delle alleanze per il pri, se dobbiamo criticare il governo lo critichiamo da destra, non da sinistra, cioè sul fatto che le riforme strutturali tardano checchè ne dica Tremonti, che le privatizzazioni pure, che la Rai fa schifo ecc. Io vi devo dire che alla fine di questa sofferta traiettoria politica vedo il Pri collocato più a destra di quanto sia ora e lo penso proprio relativamente sullo spostamento a sinistra dei ds che se non si frenerà avrà effetti devastanti per l'alternanza italiana. Finirà come in Francia, con una destra moderata, spero piuttosto che estremista, e un centro populista a contendersi la guida del prossimo governo.

echiesa
06-06-02, 15:26
Si Calvin, è vero tanto di quanto dici. ma se io faccio parte di una famiglia, butto al'aria tutto??? Se devo discutere all'interno, ed invece io litigo solo fra me e me, che cavolo vuoi che ci sentano gli altri??? Non diamo sempre le colpe agli altri, per piacere. A furia di dare colpa agli altri siamo finiti dove siamo finiti. poi volgio fare una domanda: vedo su POL che parecchia gente si richiama ai valori repubblicani, affermano di aver votato repubblicano, ma mi incuriosisce una cosa. Come mai sono la stragrandissima maggioranza gente che ora è a sinistra??? Mai avessi visto uno che è in F.I. dire ero repubblicano, mai e poi mai. mentre invece chi ora è a sinistra è sempre interessato alle sorti del PRI, e ne è la prova questa linea di discussione nel Forum dell'Ulivo che raccoglie un numero di visite sempre molto alto. Sul Forum della casa della libertà 0 via 0. Dice nulla?????
saluti
echiesa:fru

hussita
06-06-02, 15:29
Originally posted by echiesa
Si Calvin, è vero tanto di quanto dici. ma se io faccio parte di una famiglia, butto al'aria tutto??? Se devo discutere all'interno, ed invece io litigo solo fra me e me, che cavolo vuoi che ci sentano gli altri??? Non diamo sempre le colpe agli altri, per piacere. A furia di dare colpa agli altri siamo finiti dove siamo finiti. poi volgio fare una domanda: vedo su POL che parecchia gente si richiama ai valori repubblicani, affermano di aver votato repubblicano, ma mi incuriosisce una cosa. Come mai sono la stragrandissima maggioranza gente che ora è a sinistra??? Mai avessi visto uno che è in F.I. dire ero repubblicano, mai e poi mai. mentre invece chi ora è a sinistra è sempre interessato alle sorti del PRI, e ne è la prova questa linea di discussione nel Forum dell'Ulivo che raccoglie un numero di visite sempre molto alto. Sul Forum della casa della libertà 0 via 0. Dice nulla?????
saluti
echiesa:fru

uno che era in FI disse che aveva votato repubblicano, Dotti
Properzij non so se disse alcunché prima di rientrare nel PRI, chiedi a Vannini

echiesa
06-06-02, 15:33
Intendevo nei vari Forum di POL
saluti
echiesa:fru

hussita
06-06-02, 15:43
AAAAAHHHHHH!

;)

kid
06-06-02, 16:43
Scusa echiesa io non do colpa ai ds di essere quello che sono. E' un loro sacrosanto diritto, anche quello di volermi pestare i piedi, ci mancherebbe. Io ho scritto che è stato un errore del Pri, di credere che i Ds potessero diventare qualcosa di diverso da quello che sono, come vagheggiava D'Alema. Hanno preferito odiare D'Alema che è il migliore tra loro, tanto che anche Fassino lo vedo piuttosto male. Poi quale sarebbe la famiglia che abbiamo lasciato? L'unica famiglia che riconosco al Pri è quella democratica che in Italia ha Pannella, e infatti Rutelli che appartiene a quella famiglia alla fine la pensa quasi come noi, la sua intervista al corriere la potevo sottoscrivere interamente, e guarda, per certi versi, Bossi. Una famiglia però, aihmè o per fortuna, molto divisa. Certo non siamo parenti dei socialisti o dei cattolici con i quali possiamo andare d'accordo e possiamo non andarci, a secondo dei casi e delle circostanze, senza per questo strapparci le vesti.

kid
06-06-02, 16:45
Quanto alle opinioni del forum, nulla da dire: pensa che il Pri nel voto di politica on line ha il trenta per cento. Magnifico, ma credimi, poco rappresentativo della realtà nazionale.

hussita
06-06-02, 16:52
spero -non altrettanto- che i voti della destra radicale non rappresentino la realtà nazionale

echiesa
06-06-02, 17:09
Sarebbe la famiglia della sinistra democratica italiana, quella da noi sempre rappresentata. E' difficile essere suoi rappresentanti, più facile, molto più facile essere marxisti, cattolici, di destra tout cour piuttosto che di sinistra democratica, soprattutto italiana. E' una famiglia piccola, sempre litigiosa, ma è la mia famiglia. E secondo me è difficile salvarla con la collaborazione della destra. Molto ma molto difficile poi con questa destra, dove poco abbiamo da spartire. Sarà la nostra salvezza dal punto di vista forse numerico?? Ma quando poi ci torveremo con un Partito di destra avremmo svuotato il contenuto e tenuto il contenitore. Non mi sembra una gran cosa, specie per chi come noi ha sempre creduto in certe cose ed è rimasto repubblicano resistendo a varie sirene proprio per quello.
Rapporti a sinistra: diciamoci la verità, si sono fatti gli sforzi per cercarli?? L'intervista all'Espresso di lamalfa è del settembre 1998, abbiamo appogiato i governi, non ultimo quello di Amato, e poi siamo assati armi e bagagli di la, con inoltre la faccia tosta ( oddio, in politica occore anche questa) di attaccare l'Ulivo, di cui NOI SIAMO FRA I FONDATORI.Ci è mancata la capacità politica, diciamo la verità. Non si è saputo sfruttare o mettere a segno alcuni colpi, sia per colpa nostra che per colpa di altri, di questo bisogna darne atto.
Ed adesso ci troviamo in un governo dove si è proprosto ed approvato, anche con l'appoggio della sinistra, il provvedimento delle impronte digitali. Lo avranno anche in America, in Spagna, dove volete voi, ma a me non piace per nulla. E sui diritti civili che ci giochiamo il futuro. Sull'economia va il piano berlusconi, con il deficit condannato pure da Fazio. Risiamo allaFinanza allegra??
salutiù
echiesa:fru

kid
07-06-02, 10:34
Ho capito benissimo il tuo punto di vista e non fa una piega, tant'è che ti dico da sempre stai nel partito e rafforza una posizione di minoranza che spesso è strumentale, nel senso che a volte i peggiori destri del Pri che ho conosciuto si trovano beati nei ds e altrettanto sarà in alcune reatà amministrative. La sinistra democratica che ci fa con la destra. Solo che io Berlusconi lo ritengo molto più a sinistra di me, non solo ma lo riconosco anche come un democratizzatore della Lega e di An. Mentre i Ds, proprio perchè hanno solo avuto un apparato ideologico e lo hanno smantellato, sono a rimorchio di ogni possibile estremismo, salvo poi ripensarci, correggerlo, smentirlo e ricaderci. Leggeti l'intervista di Fassino, è quasi morotea nel tenere insieme ciò che non lo è, ed è seguire la deriva cofferatiana nel sostenere che si è tutti d'accordo nel non volerlo modificare. Rutelli non è d'accordo, la margherita non è tutta d'accordo e anche nei ds c'è qualcuno di buon senso che capisce che l'articolo 18 cosi com'è non va. Debenedetti, che è stato preso ad insulti e Salvati, che nesuno si fila e poi D'Alema. Avete capito che D'Alema non è d'accordo? Ma lui se ne va in America, in barca, dal sarto, ci ha di meglio da fare. D'Altra parte la famiglia della sinistra democratica occidentale alla quale io sento di appartenere quella del partito democratico statunitense e in parte quella del laburismo britannico, si riunisce nel Buckimnghamshire e i ds non li invitano. Invitano Rutelli, invitano Amato, che ha rotto con D'Alema, ma non invitano i ds. Una dimenticanza? No: sono la mia famiglia e la pensano come me. Per cui se vuoi la famiglia della sinistra democratica intanto si cancellano i ds e ce la vediamo fra di noi. Poi magari decidiamo a quali condizioni se farli entrare o meno nella nostra famiglia. Questa è l'impostazione. Peccato che loro hanno il 15% e anche qualche gemma di repubblicano, i superdemocristiani Passigli, Bogi e Battaglia, quelli per cui la dc era il motore immobile della vita nazionale, e noi siamo rimasti all'1, scarso. E quindi dopo aver preso calci per cinque anni, altro che non abbiamo fatto tutto il possibile, c'ero io a Roma a trattare con questi mica tu, ce ne andiamo non con i fascisti, ma con i nazisti che sono meglio dei ds. Rauti è molto più democratico ti assicuro. Una volta h feci un dibattito con Villetti che mi sembrava te: ma come fanno i repubblicani ad andare a destra. Caro Villetti gli ho risposto se guidavi tu o un tuo compagno la coalizione, a destra non ci saremmo andati ti assicuro. Purtroppo la guidano loro, o come si vede in questi giorni, non c'è la coalizione. Detto questo non ho il principio dell'infallibilità e visto che giudicheremo l'operato del governo dai risultati sull'economia e tu hai più di una ragione nella tua analisi sommaria su questa. Tieni pronto il piatto per la mia testa. Ho solo più quella.

Garibaldi
07-06-02, 13:18
hussita, ti sei persa una "U", te ne eri accorta?

hussita
07-06-02, 15:37
Originally posted by Garibaldi
hussita, ti sei persa una "U", te ne eri accorta?

se ne è accorto anche il tag, che non sopporta più di venticinque caratteri, tra perbenist e voluttosamente ho preferito il secondo

:rolleyes:

Alberich
07-06-02, 18:06
Qualche commento in libertà:
-siete di sinistra, di sinistra democratica, ergo vi alleate con la destra. A me sembra un arrampicarsi sugli specchi. Tutte le tue scuse –Berlusconi di sinistra, DS nazisti- convincono ben poco. AL massimo si va da soli, non si va con la destra. Non vi piace come vanno le cose nella vostra coalizione –perchè tale era l’ulivo- che fate? il salto della quaglia, ovvio, e passate con quelli contro cui avete parlato fino al giorno prima.
-i laburisti britannici hanno fatto un convegno e non hanno invitato i DS perchè hanno invitato il capo della coalizione, nessun segretario di partito è stato invitato, almeno: non come tale. D’alema era, comunque, stato invitato, ma in qualità di presidente di Italianieuropei. Sono cose arcinote, ma a te piace fare disinformazione.
-infine, caro calvin, mettiti d’accordo col tuo presidente. Ti riporto due frasi sue: "Credete che sottovaluti l' ingresso in campo di Berlusconi e dei suoi miliardi, il nuovo volto accattivante di Fini che si presenta ormai come un uomo moderno, quel pezzo di Dc che prende voti al sud. Il pericolo c' è".
Certo, rischiamo la scissione a sinistra se andiamo al centro: ma almeno sbarriamo la strada a un governo Fini, Berlusconi, Lega". Quindi quella che "sembra una scelta moderata diventa linea di difesa della democrazia dalla destra".
Correva l’anno 1994. E La Malfa –vero esempio di coerenza- si opponeva a Berlusconi, e il bello che non si opponeva sui programmi, ma sull’intrinseca natura della coalizione berlusconiana; in cui però, alla fine, si è comodamente adagiato... anto per cambiare.

Red River
08-06-02, 21:41
Ecco, studio bene quello che ha detto Calvin, e poi provvedo a rispondere.

kid
10-06-02, 11:02
In verità io cerco di capire la politica in base alle informazioni che possiedo, poi magari ho un risvolto passionale che non aiuta. Alberich che rispolvera dichiarazioni di La Malfa del '94, in modo correttissimo questa volta, non ritiene plausibile l'evoluzione delle posizioni. Cioè non considera come un'evoluzione il passaggio di Forza Italia nel Ppe, che il Pri ritenne decisivo per legittimare politicamente Berlusconi come interlocutore. Ma questo è un dato politico, un fatto accaduto che produce conseguenze e con cui si fanno i conti. Chi fa la politica se ne accorge, chi sputa sentenze no. Non è la prima volta che è successo. Noi abbiamo riconosciuto un'evoluzione del Pci ad esempio e poi una involuzione dei Ds, cos' come abbiamo riconosciuto un'evoluzione di Berlusconi, che non ce lo fa ritenere di destra, se non in quanto contrapposto alla sinistra. Destra e sinistra sono posizioni logico spaziali, non sostanziali, per chi proviene dalla mia scuola politica per lo meno. Per il mio modo di vedere è progressista chi cerca soluzioni ai problemi del mercato del lavoro e non chi vuol tutelare ad oltranza lo statuto dei lavoratori. Comunque, visto che fare disinformazione nei sistemi omologati a sinistra come il nostro - alla faccia del conflitto di interessi - lo ritengo un complimento, continuo nell'opera: Sapete cosa ha detto Clinton - badate, non cosa avrebbe detto, ma cosa ha detto - al caminetto di Blair? Che lui i democratici americani non li farebbe mai alleare con i socialisti europei. I socialisti, non gli ex comunisti. Immagino che Rutelli, che rappresentava la coalizione, come sostiene Fassino, a sentire queste parole sia saltato al collo di Clinton.

kid
10-06-02, 11:13
E' comunque giusta l'osservazione sul fatto che il Pri deve andare da solo. Ridateci il proporzionale, allora che il Pds di Occhetto volle abolire. Quello che i ds non possono fare è che dopo averci imposto leggi elettorali capestro, caro Alberich, ci dicano, anche: metteteci il collo dentro. Noi faremo le alleanze come ci pare e senza il vostro pregiudizio. Grazie.

Garibaldi
10-06-02, 12:22
hussita,
potevi mettere

voluttuosament perbenist

alla barese!!!!!!!!!!!!!!!

Alberich
10-06-02, 12:30
calvin, hai uno strano atteggiamento verso i DS, forse sei invidioso dei tuoi vecchi compagni? vuoi anche accusarli degli attacchi di diarrea? :K

kid
10-06-02, 12:50
Caro Alberich, da giovanissmo io sono stato un comunista italiano. Mi sono iscritto alla Fgci a 14 anni, vengo da una famiglia azionista con il sangue caldo, a 18 ero iscritto al partito e a 20 ero fuori. Difficile che provi invidia per i miei vecchi compagni perchè diciamo, li ho conosciuti piuttosto bene. Veltroni era il mio segretario cittadino e D'Alema era il mio segretario nazionale ed io ero membro del direttivo cittadino della Fgci romana nel 1977. Semplicemente quando ho compreso che la prospettiva comunista non aveva nessun senso e lo compresi a 21 anni, nel 1982, ho lasciato la militanza ed ho pensato che se si voleva fare politica si confluiva in una forza democratica, o in una socialista e se ne difendeva la tradizione, e non che queste si assorbivano per colmare il vuoto di una ideologia fallita e continuare la propria carriera. A me sembra ancora oggi, la mia, una scelta più semplice, anche se meno remunerativa, no, che inventarsi la Cosa due, la Cosa tre e domani non so che. Al limite, invidio tanta fantasia.

Alberich
10-06-02, 12:56
In verità io cerco di capire la politica in base alle informazioni che possiedo, poi magari ho un risvolto passionale che non aiuta. Alberich che rispolvera dichiarazioni di La Malfa del '94, in modo correttissimo questa volta, non ritiene plausibile l'evoluzione delle posizioni. Cioè non considera come un'evoluzione il passaggio di Forza Italia nel Ppe, che il Pri ritenne decisivo per legittimare politicamente Berlusconi come interlocutore. Ma questo è un dato politico, un fatto accaduto che produce conseguenze e con cui si fanno i conti. Chi fa la politica se ne accorge, chi sputa sentenze no. Non è la prima volta che è successo. Noi abbiamo riconosciuto un'evoluzione del Pci ad esempio e poi una involuzione dei Ds, cos' come abbiamo riconosciuto un'evoluzione di Berlusconi, che non ce lo fa ritenere di destra, se non in quanto contrapposto alla sinistra. Destra e sinistra sono posizioni logico spaziali, non sostanziali, per chi proviene dalla mia scuola politica per lo meno. Per il mio modo di vedere è progressista chi cerca soluzioni ai problemi del mercato del lavoro e non chi vuol tutelare ad oltranza lo statuto dei lavoratori. Comunque, visto che fare disinformazione nei sistemi omologati a sinistra come il nostro - alla faccia del conflitto di interessi - lo ritengo un complimento, continuo nell'opera: Sapete cosa ha detto Clinton - badate, non cosa avrebbe detto, ma cosa ha detto - al caminetto di Blair? Che lui i democratici americani non li farebbe mai alleare con i socialisti europei. I socialisti, non gli ex comunisti. Immagino che Rutelli, che rappresentava la coalizione, come sostiene Fassino, a sentire queste parole sia saltato al collo di Clinton.


Ecco, bravo, fai disinformazione.

Comunque: parlare di sistema omologato alla sinistra è una osservazione che fa sorridere, considerato che l’informazione è completamente gestita dalla stessa persona, che poi è il presidente del consiglio. Ma, evidentemente, questo valeva solo nel ’94. Ora, visto che Berlusconi è entrato nel PPE le televisioni si sono liberate dal suo controllo. Logico.
Oppure è colpa dei comunisti, che prima però erano socialisti-e-quindi-alleati, ora che sono socialisti-ma-il-termine-non-piace-a-Clinton –ah ah ah, li ha fregati ben bene- sono nemici, anzi comunisti e, probabilmente, mangiano i bambini.
Che Clinton non voglia allearsi coi partiti socialisti non mi pare una novità così eclatante –ma certo i trucchetti retorici tu li usi tutti, un po’ rozzamente, ma tutti-; piuttosto: chiedigli se si sarebbe alleato con Berlusconi. A leggere le dichiarazioni dei centri studi, o come si chiamano, dei Democratici non si direbbe. Ma questo non importa; Clinton ha parlato male dei socialisti: va bene così, anche perchè noi viviamo in america e il nostro modello sociale è quello americano.
Ma io sputo sentenze, altri invece, uomini santi e disinteressati, fanno politica. E sanno riconoscere i dati politici importanti: il PPE –che, notoriamente, è il partito di riferimento del PRI- ha accolto Berlusconi –grazie al franchista Aznar, politico spregiudicato quant’altri mai-: W BERLUSCONI.
Passionale, calvin? faus(si scrive così?). Tutt’altro, sei un attorucolo, e fingi benissimo passionalità, soprattutto laddove sei scoperto.
Leggere i tuoi post è sempre un piacere.

hussita
10-06-02, 13:07
Originally posted by Alberich



Ecco, bravo, fai disinformazione.

Comunque: parlare di sistema omologato alla sinistra è una osservazione che fa sorridere, considerato che l’informazione è completamente gestita dalla stessa persona, che poi è il presidente del consiglio. Ma, evidentemente, questo valeva solo nel ’94. Ora, visto che Berlusconi è entrato nel PPE le televisioni si sono liberate dal suo controllo. Logico.
Oppure è colpa dei comunisti, che prima però erano socialisti-e-quindi-alleati, ora che sono socialisti-ma-il-termine-non-piace-a-Clinton –ah ah ah, li ha fregati ben bene- sono nemici, anzi comunisti e, probabilmente, mangiano i bambini.
Che Clinton non voglia allearsi coi partiti socialisti non mi pare una novità così eclatante –ma certo i trucchetti retorici tu li usi tutti, un po’ rozzamente, ma tutti-; piuttosto: chiedigli se si sarebbe alleato con Berlusconi. A leggere le dichiarazioni dei centri studi, o come si chiamano, dei Democratici non si direbbe. Ma questo non importa; Clinton ha parlato male dei socialisti: va bene così, anche perchè noi viviamo in america e il nostro modello sociale è quello americano.
Ma io sputo sentenze, altri invece, uomini santi e disinteressati, fanno politica. E sanno riconoscere i dati politici importanti: il PPE –che, notoriamente, è il partito di riferimento del PRI- ha accolto Berlusconi –grazie al franchista Aznar, politico spregiudicato quant’altri mai-: W BERLUSCONI.
Passionale, calvin? faus(si scrive così?). Tutt’altro, sei un attorucolo, e fingi benissimo passionalità, soprattutto laddove sei scoperto.
Leggere i tuoi post è sempre un piacere.

calvin è uomo di mestiere

kid
10-06-02, 13:20
Ringrazio hussita che con garbo esprime il suo dissenso dalle mie posizioni. Garbo ed educazione rispetto a chi non sa proprio dove stanno di casa.

Alberich
10-06-02, 13:22
Originally posted by calvin
Ringrazio hussita che con garbo esprime il suo dissenso dalle mie posizioni. Garbo ed educazione rispetto a chi non sa proprio dove stanno di casa.

hai ragione: sei proprio un gran cafone.

kid
10-06-02, 13:41
colleziono con molta pazienza gli insulti del primo vincitore di non so che, e visto che io non ho nessuna intenzione di cadere nella provocazione e nella rissa, lo avviso che comunque continuerò a sostenere quello che penso come è mio diritto e risponderò anche alle sue risposte svogliate, con maggior cura e voglia, senza nessuna cordialità, ovviamente, perchè ho capito a quale genere appartiene il nostro amico.

Claudio Lodici
10-06-02, 14:39
Scusate se mi intrometto: sono un frequentatore occasionale del sito e solo in qualità di lettore. Però mi piacerebbe fare una proposta a quanti pensano ancora di potere costruire una solida sinistra autenticamente liberale. Smettiamo di polemizzare e di recriminare sul passato, sulle scelte compiute, sulle divisioni e sulle ferite ancora aperte. Il significato politico di Hartewell House - almeno a mio parere - è chiaro: azzerare tutto. L'Ulivo, il centro-sinistra (col trattino), il partito socialista europeo, la socialdemocrazia. E' la presa di coscienza che il mondo è definitivamente cambiato, sotto la spinta di fenomeni che non riusciamo a controllare del tutto. I partiti esistenti non sono attrezzati, né il loro apparato ideologico è sufficiente. Apprestiamoci a condurre una battaglia fra le file della sinistra: è lì che ci tocca confrontarci. E chi avrà più determinazione ed argomenti - come sempre in democrazia - la spunterà. La mia tesi è che prioprio la sinistra in questo momento sia conservatrice. E non vince poiché, dovendo scegliere, gli elettori comprano direttamente Forza Italia, non una sottomarca (sia DS o Margherita, Cofferati, o altri). Lasciamo perdere Berlusconi e i suoi alleati. Non sono loro il nostro problema, adesso. Lo saranno quando la visione moderna del progetto riformatore sarà in maggioranza dalle nostre parti e, finalmente, potrà essere lanciata la sfida per la guida del paese. Fino a quel momento, vediamocela fra di noi. C'è molto da fare, ciascuno per quanto può e come può.

Alberich
10-06-02, 16:28
Originally posted by calvin
colleziono con molta pazienza gli insulti del primo vincitore di non so che, e visto che io non ho nessuna intenzione di cadere nella provocazione e nella rissa, lo avviso che comunque continuerò a sostenere quello che penso come è mio diritto e risponderò anche alle sue risposte svogliate, con maggior cura e voglia, senza nessuna cordialità, ovviamente, perchè ho capito a quale genere appartiene il nostro amico.

non temere, aspettiamo con ansia tue notizie.

uno che appartiene al genere degli sputasentenze, come giustamente fai notare, assolutamente non provocatoriamente.
P.s. ti ricordo che già da un po' che non ironizzi sulla mia età.
P.p.s. la svogliatezza della mia risposta non era provocatoria, era solo dovuta a grande stanchezza, e mi scusavo anticipatamente per eventuali castroneria.

Alberich
10-06-02, 16:42
caro Claudio, sottoscrivo totalmente quanto detto da te. Come, peraltro, la maggior parte degli interventi di Democrazia Repubblicana, Sinistra Repubblicana e Critica Liberale.

kid
10-06-02, 17:21
Guarda bene Alberich che non ti ho dato dello sputasentenze. Ho scritto: si può scegliere di interpretare la politica o di sputare sentenze. Io cerco di interpretarla e visto che l'interpretazione è soggettiva si può non condividere questa interpretazione. E' legittimo, purchè si riconosca la leggittimità di una posizione affatto diversa. La tua giovane età, poi, la invidio, perchè ti consente di assumere posizioni che potrai rivedere con più calma in futuro. Io sono più schiacciato dalle mie convinzioni, che se fossero sbagliate, ti assicuro, pagherò con un prezzo molto alto. Il fatto che ti abbia ripreso su una vicenda legata ormai alla storia repubblicana, il famoso consiglio nazionale del '93, non era dettato dalla volontà di offenderti - mi pare anche di aver detto che fosse normale una mancanza di informazione a proposito di una vicenda così particolare, come la votazione in un consiglio nazionale di un partito all'epoca del 4,5%! - . Soltanto che era mia dovere correggerla, perchè sulla storia del partito a cui io ho partecipato - contai i voti e i presenti uno per uno dalla presidenza -, consentimi, non accetto disinformazione, per quanto questa potesse essere, e non ho ragione di pensarlo, in buona fede. Lodici, conferma, per come lo conosco del resto, sensibilità diplomatica e intelligenza analitica. Azzerare tutto, che sarebbe cosa di buon senso, è una tesi sostenibilissima. La mia domanda è solo questa: fra una forza politica ridotta allo 0,8% e una che comunque di riffa o da raffa possiede ancora il 18% dei consensi, chi è quella disposta ad azzerarsi? io credo che i ds si siano posti di mezzo e contrariamente ad ogni ipotesi di azzeramento e che ancora con più forza vi si porranno ora che persino il socialismo è sotto inchiesta. E li capisco bene e sono convinto che terranno duro nella difesa della loro posizione, tant'è che è in virtù di questo che ho sempre pensato che occorresse collocare il Pri in uno schieramento politico che non li ricomprendesse. Io sarei andato con Berlusconi già nel '94, perchè ero sicuro che quella posizione si doveva evolvere come sono convinto che quella diessina si sarebbe invece involuta, in ragione della loro desinenza ideologica. Questo è il punto: Berlusconi è una meteora che cerca una casa politica accettabile, il socialismo non è una meteora, esso rappresenta un filone culturale dirimente della storia di questo continente. O si è socialisti o non lo si è. Io non lo sono e non lo voglio diventare, come non vorrei neanche diventare popolare. Ma i popolari mica hanno mai pensato di assorbire i repubblicani al loro interno! Poi è ovvio che i democratici americani non si sarebbero alleati con Berlusconi. Sarebbe per loro come allearsi con Ross Perot. Ma Clinton ha parlato dei socialisti, del problema interno alla sinistra democratica, e mi pare che questo Lodici lo abbia capito bene. Allora certo che c'è un problema nella nostra collocazione politica, ma adesso io mi aspetto una mossa di Rutelli che con i socialisti, a contrario di Amato, non c'entra niente. Come noi repubblicani. Tra l'altro: la fortuna di Rutelli è proprio di aver perso le elezioni.

kid
10-06-02, 17:31
Peer evitare ulteriori equivoci il genere a cui ritengo che appartenga Alberich è quello di coloro che hanno ancora uno stato di precarietà nelle loro convinzioni e nel vederle contraddette avvertono un attacco alla loro identità personale. Un genere umanissimo, nel quale ci riconosciamo un po' tutti, ma insomma non sono fatti miei.

echiesa
10-06-02, 19:48
z:j z:j z:j scusate posso dire una cosa che non centra nulla???
sapete, a Carrara,ABBIAMO VINTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Saluti
echiesa:fru

Alberich
10-06-02, 19:51
Originally posted by echiesa



<marquee behavior="alternate" direction="right"> :) :) :) :) </marquee>

Red River
12-06-02, 00:33
Originally posted by echiesa
E' difficile essere suoi rappresentanti, più facile, molto più facile essere marxisti, cattolici, di destra tout cour piuttosto che di sinistra democratica, soprattutto italiana. E' una famiglia piccola, sempre litigiosa, ma è la mia famiglia.

Sottoscrivo in pieno.

Red River
12-06-02, 00:38
Originally posted by calvin
Solo che io Berlusconi lo ritengo molto più a sinistra di me, non solo ma lo riconosco anche come un democratizzatore della Lega e di An. Mentre i Ds, proprio perchè hanno solo avuto un apparato ideologico e lo hanno smantellato, sono a rimorchio di ogni possibile estremismo, salvo poi ripensarci, correggerlo, smentirlo e ricaderci.

Tranne che nel punto in cui dici che noi abbiamo abbandonato l'apparato ideolgico comunista, non concordo con nessuna di queste altre affermazioni.

Red River
12-06-02, 00:42
Originally posted by calvin
il passaggio di Forza Italia nel Ppe, che il Pri ritenne decisivo per legittimare politicamente Berlusconi come interlocutore.

Caro Calvin, mi è venuta una curiosità...

Parlando con Alberich, lui mi disse che si riconosceva nelle posizioni dell'ELDR.

Secondo te il PRI (o i rappresentanti europei del PRI) a quale gruppo parlamentare europeo si dovrebbero iscrivere?

Red River
12-06-02, 00:47
Originally posted by calvin
invitano Amato, che ha rotto con D'Alema, ma non invitano i ds.

Senti Calvin, io ero rimasto alle posizioni di Amato espresse al congresso dei DS a Pesaro...

Lui è rimasto sulla posizione di voler "annaffiare da domani quella rosa perché cresca, cresca, cresca"?

Red River
12-06-02, 00:51
Originally posted by Claudio Lodici
La mia tesi è che prioprio la sinistra in questo momento sia conservatrice. E non vince poiché, dovendo scegliere, gli elettori comprano direttamente Forza Italia, non una sottomarca (sia DS o Margherita, Cofferati, o altri).

La tua idea è cambiata dopo i ballottaggi del 9-10 giugno, oppure è cambiata la politica del centrosinistra?

Red River
12-06-02, 00:57
Originally posted by echiesa
z:j z:j z:j scusate posso dire una cosa che non centra nulla???
sapete, a Carrara,ABBIAMO VINTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Saluti
echiesa:fru

Ero in direzione nazionale, risponendo al telefono con cui chiamavano dalle sezioni campione di Carrara. All'ultima telefonata il mio interlocutore da i risultati della sezione (una vittoria in quel seggio di circa 100 voti di scarto), concludendo con un "Abbiamo vinto a Carrara".

Un'emozione fortissima...

kid
12-06-02, 10:37
Caro rosa rossa, libero di dissentire, ci mancherebbe! Ma se io mi sento più a destra di Berlusconi è un dato soggettivo che non consente dissenso o assenso, non credi? A me Berlusconi miricorda politicamente un Craxi più mite di carattere e più mitomane nelle pretese. Ma un Craxi, insomma un socialista democratico riformista, non un dc conservatore, del quale mi sentirei più a sinistra. Ma sono, insomma, valutazioni personali che valgono per quello che valgono. Invece, scusa, ma il Pri ha sempre fatto parte e continua a far parte dell'Eldr di cui La Malfa è vicepresidente, e non vedo per quale motivo dovrebbe uscirne.

Claudio Lodici
12-06-02, 10:44
Prima che impari a fare il "quote" passa un'ora, quindi rispondo in forma grezza alla domanda di Rosa Rossa. No: non ho cambiato idea, né ha cambiato approccio il centrosinistra. L'unico significato politico che attribuisco a queste elezioni è il mancato sfondamento della destra dopo un anno di governo e passa. Non mi stupisco più di tanto se - con i voti di Cossutta e di Bertinotti - si riesca spesso a vincere. Però questo dipende da ragioni assolutamente riconoscibili (a cominciare dal tipo di consultazioni: non si possono mischiare le mele con le pere). Non ho visto i grandi aggregati e la distribuzione su scala regionale e nei collegi Camera e Senato, tanto meno ho idea dei flussi di voti da un polo all'altro. Quindi azzardo a parlare al buio. Ma scommetterei che, in termini assoluti, la situazione non è molto diversa da un anno fa. Il punto, però, riguarda cosa si vuole fare da grandi. Dovendo scegliere se governare in una situazione di guerriglia continua, condizionato da no global e tute bianche, da Bertinotti, dalle 35 ore di lavoro settimanali, da Ocalan, da Arafat, da Cofferati e quelli che propongono di estendere l'articolo 18 anche alle imprese con meno di 15 dipendenti, preferisco stare esattamente dove sono: ovvero a casa mia. Mi rendo conto dello straordinario potere mediatico di un'affermazione del tipo: "Difenderemo il vostro posto di lavoro". Però è tecnicamente falso, almeno quanto "Meno tasse per tutti". Io parlo alla sinistra perché è con la sinistra che ho perso e con la sinistra voglio andare al governo. (Questa destra non merita neppure di essere chiamata destra). E alla sinistrra dico: non fatevi illusioni. La cosa peggiore che potrebbe capitare è convincersi di potere vincere con queste formule che appartengono ad un mondo che semplicemente non c'è più.

yurj
12-06-02, 10:48
Originally posted by calvin
Ma Clinton ha parlato dei socialisti, del problema interno alla sinistra democratica, e mi pare che questo Lodici lo abbia capito bene. Allora certo che c'è un problema nella nostra collocazione politica, ma adesso io mi aspetto una mossa di Rutelli che con i socialisti, a contrario di Amato, non c'entra niente. Come noi repubblicani. Tra l'altro: la fortuna di Rutelli è proprio di aver perso le elezioni.

Bella fortuna...

Credo che ci sia un equivoco di fondo, che vorrei qualcuno sciogliesse. Per voi il socialismo è un qualcosa da non applicare comunque, oppure esistono casi in cui si possono fare proposte di tipo socialista?

kid
12-06-02, 11:05
Amato, in verità io non riesco a prenderlo sul serio. A Pesaro ha scavalcato Fassino a sinistra mentre quello se la vedeva con un cogresso piuttosto riottoso mi pare. Trovo singolare che proprio mentre i ds fanno uno sforzo riformista, chi li ha ripresi per tutto il loro passato per questa necessità, sposi la linea di Giovanni Berlinguer. Poi ha rotto con il suo mentore D'Alema, così almeno mi hanno detto. Non credo per motivi molto nobili. Comunque da Blair e Clinton rappresentava solo se stesso, vi assicuro. Come sempre del resto, Amato rappresenta solo se stesso.

kid
12-06-02, 11:17
Caro Yuri, è un piacere leggerti. Ti assicuro che io rispetto moltissimo la tua tradizione politica, l'ho in grande simpatia, essa ha accompagnato buona parte della mia vita, ma purtroppo non ne condivido niente e quindi siamo dalla parte opposta della barricata. Ti rispondo a nome personale oviamente: Io sono contrario ad ogni forma di socialismo. Ma non posso disconoscere una funzione storica positiva in molti casi di quella dottrina, anche per quello che riguarda la Russia comunista, non solo l'occidente. Semplicemente credo che si sia esaurita la spinta propulsiva che aveva, come Berlinguer disse a suo tempo dell'ottobre rivoluzionario, e aggiungerei che di quella spinta sono rimaste solo le scorie. Comunque questa deve essere la lettura di Clinton e Blair che credo Rutelli, in cuor suo, condivida. Aver perso le elezioni consentirà a Rutelli di pensare domani ad una coalizione in cui la sinistra abbia minor peso e soprattutto di non farsi logorare dalle contraddizioni di quello schieramento dal governo, come successe allo stesso D'Alema.

yurj
12-06-02, 12:03
Originally posted by calvin
Caro Yuri, è un piacere leggerti. Ti assicuro che io rispetto moltissimo la tua tradizione politica, l'ho in grande simpatia, essa ha accompagnato buona parte della mia vita, ma purtroppo non ne condivido niente e quindi siamo dalla parte opposta della barricata. Ti rispondo a nome personale oviamente: Io sono contrario ad ogni forma di socialismo. Ma non posso disconoscere una funzione storica positiva in molti casi di quella dottrina, anche per quello che riguarda la Russia comunista, non solo l'occidente. Semplicemente credo che si sia esaurita la spinta propulsiva che aveva, come Berlinguer disse a suo tempo dell'ottobre rivoluzionario, e aggiungerei che di quella spinta sono rimaste solo le scorie. Comunque questa deve essere la lettura di Clinton e Blair che credo Rutelli, in cuor suo, condivida. Aver perso le elezioni consentirà a Rutelli di pensare domani ad una coalizione in cui la sinistra abbia minor peso e soprattutto di non farsi logorare dalle contraddizioni di quello schieramento dal governo, come successe allo stesso D'Alema.

Tu forse ignori che Rutelli NON sarà il candidato del Csx alle prossime elezioni. Per un motivo semplice: rappresenta poco il Csx.

Ti ringrazio per i complimenti, anche io rispetto le tradizioni, non per altro perchè ci si ritrova cmq in un ambito culturale a proprio agio.

La mia domanda però era precisa, forse mi sono spiegato male. Il socialismo non è un manuale. Io chiedevo se si prende in considerazione che in alcuni casi si possano fare proposte di tipo socialista (non di sistema, ma specifiche, quali ad esempio il rifiuto di alcune privatizzazioni *acqua, elettricità*, mantenimento di una sanità gratuita e per tutti, imprese sociali).

Alberich
12-06-02, 12:54
Originally posted by yurj


Tu forse ignori che Rutelli NON sarà il candidato del Csx alle prossime elezioni. Per un motivo semplice: rappresenta poco il Csx.


piuttosto Rutelli non è un leader. Anzi è tutto il contrario.

kid
12-06-02, 13:18
Il socialismo non è un manuale, vero, ma è una dottrina ideologica piuttosto rigida. Se tu mi dicI che occorre garantire che dei beni di consumo pubblico restino sotto il controllo dello stato, per la tutela di tutti e che diverse aziende non vengano privatizzate perchè di interesse generale, io non ho niente in contrario in proposito, salvo casi di bilancio disperati. La difesa del sociale, l'ampiamento del welfare non sono elementi di socialismo, sono obiettivi di qualunque società che vuole coniugare lo sviluppo con il benessere. Secondo me, il fatto che Rutelli non sia abbastanza rappresentativo del centrosinistra, come tui scrivi correttamente, diventerà alle lunghe l'elemento disgregativo della vostra coalizione.

yurj
12-06-02, 13:25
Originally posted by calvin
Il socialismo non è un manuale, vero, ma è una dottrina ideologica piuttosto rigida. Se tu mi dicI che occorre garantire che dei beni di consumo pubblico restino sotto il controllo dello stato, per la tutela di tutti e che diverse aziende non vengano privatizzate perchè di interesse generale, io non ho niente in contrario in proposito, salvo casi di bilancio disperati. La difesa del sociale, l'ampiamento del welfare non sono elementi di socialismo, sono obiettivi di qualunque società che vuole coniugare lo sviluppo con il benessere. Secondo me, il fatto che Rutelli non sia abbastanza rappresentativo del centrosinistra, come tui scrivi correttamente, diventerà alle lunghe l'elemento disgregativo della vostra coalizione.

Rutelli va in pensione al più presto, te lo dico tranquillamente :)

Credo che tu confonda socialismo con statalismo. Le imprese cooperative sono create dal pensiero socialista, eppure sono private.

kid
12-06-02, 13:37
io no credo affatto di confondere socialismo con statalismo. Il socialismo è statalismo. E le cooperative c'erano anche quelle mazziniane che non sono socialiste perchè in generale il modello cooperativo precede quello socialista. La cosa che a me più scoccia e quando si parla di socialismo mazziniano, lì si confondendo, quando Mazzini era un nemico del socialismo e i socialisti romagnoli, non i comunisti, lo sanno bene. Il socialismo non ha inventato niente. Ha distrutto molto, ha migliorato qualcosa.

yurj
12-06-02, 13:55
Originally posted by calvin
io no credo affatto di confondere socialismo con statalismo. Il socialismo è statalismo. E le cooperative c'erano anche quelle mazziniane che non sono socialiste perchè in generale il modello cooperativo precede quello socialista. La cosa che a me più scoccia e quando si parla di socialismo mazziniano, lì si confondendo, quando Mazzini era un nemico del socialismo e i socialisti romagnoli, non i comunisti, lo sanno bene. Il socialismo non ha inventato niente. Ha distrutto molto, ha migliorato qualcosa.

Le cooperative nascono da delle esigenze, non da un modello idelogico. Il socialismo, però, ha dato loro la piena accettazione nella realtà, per l'uso fatto e sia per averle inserite nella costituzione, ad esempio.

Il socialismo non è statalismo. E' il principio per il quale la socializzazione di parti importanti del modello produttivo della società, supera le distorsioni del capitalismo. Ma non vale solo in campo economico. Il socialismo porta nella società le questioni di classe.

Claudio Lodici
12-06-02, 14:41
Caro Yuri, non so a chi fosse rivolta la domanda, ma provo a rispondere io. La parola socialismo non mi fa paura. Riconosco un potere evocativo fortissimo al socialismo, perfino dal punto di vista semantico. Quando intere generazioni si muovono sulla spinta di un’idea, non si può liquidare un fenomeno del genere con due parole. Sarebbe un gesto presuntuoso e non c’è conoscenza dietro la presunzione. Giustamente, ti riferisci alle politiche concrete e non alla teoria (bisognerebbe poi capire di quale teoria stiamo parlando: il marxismo, il leninismo e le sue ramificazioni, Luxemburg e Liebknecht, l’austromarxismo, il laburismo, la socialdemocrazia, eccetera). In questo caso, alla tua domanda rispondo che l’esercizio di un ruolo dei poteri pubblici nella società e nell’economia non è necessariamente un concetto socialista. Pensa un po’ che Herbert Hoover passò alla storia come il presidente del “capitalismo ruggente”, eppure fu il primo a pensare che in qualche modo la domanda (ed i consumi) dovesse essere sostenuti con un intervento pubblico. E’ successo in pieno ventennio fascista, con l’istituzione dell’IRI, cioè dell’industria pubblica. E’ successo ancora in piena epoca di predominio democristiano, con l’ENI di Mattei. Comunque, per farla breve, credo che esistano competenze che devono essere conservate. Immagino un paese in cui alcuni (non molti) settori chiave restino sotto il controllo dello Stato. Se, invece, invochi la lotta di classe, potrei anche essere d’accordo (potrei, ma non lo sono: ne riconosco solo la legittimità), tuttavia dovresti spiegarmi quali sono le classi in competizione oggi: chi ha il lavoro e chi non ce l’ha? Giovani e vecchi? Nord e Mezzogiorno? Certo, direi che borghesia e proletariato non bastano più a spiegare scientificamente il problema dell’accumulazione del capitale. Infine: ci sono politiche che tu classificherai “socialiste” con cui posso essere d’accordo (il servizio sanitario universale, per esempio: poi discutiamo chi paga, ma intanto lo si concede a tutti). Sarei invece contrario, molto contrario, alle 35 ore settimanali. Sono perfino contrario alla rigidità del mercato del lavoro. Il punto su cui a sinistra occorrerebbe capirci è: qual è il nostro indice di gradimento del mercato, inteso come modello economico competitivo? Oppure, se preferisci: quale quota di mercato siamo disposti ad accettare? E’ su questo che si gioca la partita, non sulle questioni nominalistiche.
Come ho scritto più di una volta, occorre sempre tenere a mente che viviamo in società in cui i poteri pubblici amministrano dal 42 al 48 per cento del PIL. E questo, francamente, mi sembra un po’ eccessivo. Capisco che ti rifiuti di leggere la realtà attraverso la lente dei rapporti economici (il che, fra l'altro, è stato il punto di partenza dell'analisi marxiana), però - stringi stringi - il governo della società si riduce sempre alla concorrenza dei gruppi e degli individui per il controllo di una fetta delle risorse. Almeno, io la penso così.

Red River
13-06-02, 16:42
Originally posted by calvin
Invece, scusa, ma il Pri ha sempre fatto parte e continua a far parte dell'Eldr di cui La Malfa è vicepresidente, e non vedo per quale motivo dovrebbe uscirne.

Caro calvin, ovviamente io non ho nessun diritto di sindacare su una opinione personale, posso farlo solo sui fatti.

Per quanto riguarda l'ELDR non stavo pensando che il PRI dovesse uscirne, mi era solo venuta una riflessione dopo che si era detto di quando alle ultime elezioni gli esponenti del PRI si sono presentati nelle liste di Forza Italia.

Secondo te sarebbe auspicabile o possibile un'alleanza tra ELDR e PSE?

Red River
13-06-02, 16:45
Originally posted by Claudio Lodici
Prima che impari a fare il "quote" passa un'ora, quindi rispondo in forma grezza alla domanda di Rosa Rossa. No: non ho cambiato idea, né ha cambiato approccio il centrosinistra. L'unico significato politico che attribuisco a queste elezioni è il mancato sfondamento della destra dopo un anno di governo e passa. Non mi stupisco più di tanto se - con i voti di Cossutta e di Bertinotti - si riesca spesso a vincere. Però questo dipende da ragioni assolutamente riconoscibili (a cominciare dal tipo di consultazioni: non si possono mischiare le mele con le pere). Non ho visto i grandi aggregati e la distribuzione su scala regionale e nei collegi Camera e Senato, tanto meno ho idea dei flussi di voti da un polo all'altro. Quindi azzardo a parlare al buio. Ma scommetterei che, in termini assoluti, la situazione non è molto diversa da un anno fa. Il punto, però, riguarda cosa si vuole fare da grandi. Dovendo scegliere se governare in una situazione di guerriglia continua, condizionato da no global e tute bianche, da Bertinotti, dalle 35 ore di lavoro settimanali, da Ocalan, da Arafat, da Cofferati e quelli che propongono di estendere l'articolo 18 anche alle imprese con meno di 15 dipendenti, preferisco stare esattamente dove sono: ovvero a casa mia. Mi rendo conto dello straordinario potere mediatico di un'affermazione del tipo: "Difenderemo il vostro posto di lavoro". Però è tecnicamente falso, almeno quanto "Meno tasse per tutti". Io parlo alla sinistra perché è con la sinistra che ho perso e con la sinistra voglio andare al governo. (Questa destra non merita neppure di essere chiamata destra). E alla sinistrra dico: non fatevi illusioni. La cosa peggiore che potrebbe capitare è convincersi di potere vincere con queste formule che appartengono ad un mondo che semplicemente non c'è più.

Però noi dobbiamo avere la capacità di dialogare con quel mondo che ancora, come dici tu, pensa in quel modo. Perché quello che una volta sosteneva il PCI deve essere riletto tenendo in considerazione la situazione di oggi...

Red River
13-06-02, 16:50
Originally posted by calvin
Amato, in verità io non riesco a prenderlo sul serio. A Pesaro ha scavalcato Fassino a sinistra mentre quello se la vedeva con un cogresso piuttosto riottoso mi pare. Trovo singolare che proprio mentre i ds fanno uno sforzo riformista, chi li ha ripresi per tutto il loro passato per questa necessità, sposi la linea di Giovanni Berlinguer. Poi ha rotto con il suo mentore D'Alema, così almeno mi hanno detto. Non credo per motivi molto nobili. Comunque da Blair e Clinton rappresentava solo se stesso, vi assicuro. Come sempre del resto, Amato rappresenta solo se stesso.

Non ho mai avuto notizia di uno strappo tra D'Alema e Amato, per questo mi sembrava strano...

Per quanto riguarda i riformisti di sempre che hanno sposato la linea di Berlinguer (anche se mi pare superficiale chiamarla Berlinguer, perche Giovanni conta poco nel partito, è famoso solo per il suo cognome e perché è un'esperto di bioetica), proprio il fatto che avessero la linea riformista, e dopo quello che ha detto Veltroni sull'internazionale democratica, si conferma, a mio avviso, la valutazione che davo su certe alleanze congressuali...senza voler riaprire polemiche...

kid
13-06-02, 18:28
La spaccatura Amato D'Alema e solo una voce di corridoio che ho raccolta, anche se piuttosto autorevole. L'intervento di Amato a Pesaro me l'avrebbe confermata, ma sono illazioni. Resta il fatto che Amato mi sembra alquanto fuori dai Ds. Sulle alleanze congressuali mi sono perso il tuo postin merito ed andrò a cercarmelo perchè mi interessa molto. Quanto all'Eldr e al Pse i rapporti politici sono molto distinti. Ti faccio però presente che l'elezione di un popolare europeo alla presidenza del parlamento europeo è nata da un accordo fra eldr e ppe contro la candidatura socialista. Il pri, menbro dell'Eldr e all'epoca alleato del centrosinistra, diede indicazione di voto per il candidato socialista. Il nostro europarlamentare votò per il popolare disattendendo alle indicazioni del partito. Fu il primo caso di concordanza fra i repubblicani e Berlusconi, anche se avvenne in maniera piuttosto anomala.

nuvolarossa
13-06-02, 21:27
tratto dal sito web
http://www.pri.it
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Vecchie bandiere, consolidati tabù

Il vertice di Hartwell House, tenuto sotto il patrocinio di Blair e di Clinton, ha mandato un messaggio chiaro: il destino del socialismo è scritto e la sinistra, se vuole tornare ad essere vincente, deve cambiare strada e anche in fretta.

Per i due leader anglosassoni non è difficile capire che l'esperienza riformatrice necessita di una evoluzione profonda e che per compierla bisogna buttar giù parecchi ponti con il passato. Il problema è se una lezione di questo genere possa venir recepita da coloro a cui essa è rivolta. E leggendo le prime reazioni, non parrebbe proprio.

Non si tratta, infatti, di indirizzare verso il centro una sinistra di per sé abbastanza riottosa a lasciar cadere vecchie bandiere e consolidati tabù. Si tratta di cambiare pelle. E se i democratici americani sono quelli, come ha detto Clinton, che mai si sarebbero alleati con i socialisti in Europa, e i laburisti britannici hanno una desinenza liberal accanto a quella sociale che contraddistingue la loro origine, il resto della sinistra europea affonda nel marxismo e nelle sue revisioni e ha una certa difficoltà a snaturarsi.

Lo testimonia involontariamente proprio Giuliano Amato, che qualche settimana fa aveva difficoltà nel riconoscere le ragioni di Blair e ora che appare prossimo ad arrendersi all'evidenza, preferisce accusare la sinistra di azionismo, piuttosto che incidere con l'analisi nel corpo del socialismo a cui pure appartiene. Ha detto infatti Amato che il suo schieramento rischia di diventare "un macro partito d'Azione, che rappresenta solo le èlite appagate, sempre pronte ad insegnare agli altri che cosa pensare e fare". E non è una buona premessa questo giudizio, che ha del consolatorio, oltre che offendere gratuitamente la memoria azionista.

Tutto sommato, meglio Rutelli, che con il socialismo non si è mai compromesso e al quale la sconfitta elettorale consente una certa distanza da una coalizione destinata col tempo a frantumarsi.

Quanto poi ai DS, ignorati dal vertice in questione, la loro arretratezza politica e ideologica consente piena libertà di manovra. Come si è visto dalle reazioni infastidite dei giorni scorsi. E il PRI, prendendone le distanze, ha contribuito a salvaguardare una posizione riformatrice che a questo punto è più facile sviluppare nel campo opposto a quello in cui i DS sono alloggiati. Del resto Clinton lo ha detto: mai con i socialisti europei. Figurarsi con gli ex comunisti.

Roma, 13 giugno
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per argomenti correlati a questo visita anche...:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=4981&highlight=futuro+della+sinistra
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=7079&highlight=futuro+della+sinistra
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=2088&highlight=futuro+della+sinistra
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=5260&highlight=futuro+della+sinistra
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=2114&highlight=futuro+della+sinistra
<bgsound src="http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/IWATUSSI.mid" autostart="true" hidden="true" loop="infinite">
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif

Red River
13-06-02, 22:39
Originally posted by calvin
La spaccatura Amato D'Alema e solo una voce di corridoio che ho raccolta, anche se piuttosto autorevole. L'intervento di Amato a Pesaro me l'avrebbe confermata, ma sono illazioni. Resta il fatto che Amato mi sembra alquanto fuori dai Ds. Sulle alleanze congressuali mi sono perso il tuo postin merito ed andrò a cercarmelo perchè mi interessa molto. Quanto all'Eldr e al Pse i rapporti politici sono molto distinti. Ti faccio però presente che l'elezione di un popolare europeo alla presidenza del parlamento europeo è nata da un accordo fra eldr e ppe contro la candidatura socialista. Il pri, menbro dell'Eldr e all'epoca alleato del centrosinistra, diede indicazione di voto per il candidato socialista. Il nostro europarlamentare votò per il popolare disattendendo alle indicazioni del partito. Fu il primo caso di concordanza fra i repubblicani e Berlusconi, anche se avvenne in maniera piuttosto anomala.

Per quanto riguarda Amato, mi pare di ricordare che il suo intervento fosse quasi una iscrizione in pectore, comunque posso andare a ricercarlo (magari sul sito ufficiale dei DS). Sul Parlamento Europeo infatti era quello a cui volevo arrivare, cioè proprio a Cox, e di quello che mi dicevano i miei amici repubblicani sul forum seggio elettorale ai tempi di POL.com, e cioè che un accordo tra PSE e ELDR sarebbe più difficile se Cox fosse stato eletto.
Sulle alleanze elettorali non credo di aver scritto un post in cui esponevo una valutazione che ho fatto con il tempo. La mozione Berlinguer mi era sembrata sostanzialmente la mozione della sinistra interna alla quale si erano agganciati gli ulivisti (veltroniani), avevo avuto forti perplessità sulla possibilità che compagni che avevano idee abbastanza diverse, per quanto con una ovvia base comune, riuscissero a presentare insieme un documento congressuale. Sembrava troppo un tentativo di fare le scarpe a qualcuno....e considera che nessuno mi ha mai definito dalemiano se non su questo forum...

kid
14-06-02, 12:11
Caro Rosa Rossa se recuperi l'intervento di Amato, forse val la pena che lo posti sul forum. Io me lo ricordo come un autentico bastone nelle ruote del carro di Fassino, quasi a dire che se non c'è lui leader, non c'è nemmeno il riformismo e nessuno ne ha bisogno. Secondo me i ds che, scusami, non hanno una grande frequentazione con Amato, non l'hanno capiito bene, soprattutto in platea che lo sepolse di applausi. Ma sicuramente hanno capito che lui era più vicino a Berlinguer che a Fassino. Berlinguer è ovviamente una persona stimabilissima, serissima e degnissima, ci mancherebbe. Meglio che si occupi di cose scientifiche però. Quando ho letto una sua intervista precongressuale sulla Stampa in cui spiegava che la violenza della società, non giustificava, ma era comunque alla base di quella dei no global, mi sono venuti i capelli ritti. Chissà che ne penserebbe Enrico, mi sono chiesto. Comunque per Amato non c'erano particolari problemi e nemmeno per i delegati ds che avrei voluto veder votare il segretario alla fine dei lavori congressuali e non prima che questi cominciassero.

Red River
14-06-02, 15:46
Sul sito nazionale dei DS non ci sono interventi a nome Giuliano Amato. Adesso provo a cercare da qualche altra parte.

Sul sito però c'è l'indicazione di una non meglio specificata Assemblea dei Liberal, iniziativa nazionale del 29 giugno...

Riguardo all'elezione di Piero Fassino, questa fu votata dai delegati al congresso nazionale l'ultimo giorno di congresso, mentre nel secondo giorno fu votata la presidenza...

kid
14-06-02, 16:16
Strano che non ci sia l'intervento prestigiosissimo di Amato sul sito dei ds, intervento che pure all'epoca del congresso avevano indicato come in prossimità di pubblicazione! Spiegami meglio l'elezione di Fassino che allora io non l'ho capita. Avevo capito che la segreteria era stata votata prima del dibattito congressuale e che Fassino ha aperto i lavori già eletto segretario.

Red River
15-06-02, 01:28
Piero Fassino è stato eletto il 18 novembre 2001 segretario dei Democratici di Sinistra, e subito dopo ha tenuto il discorso di chiusura del congresso. Il 17 novembre 2001 Massimo D'Alema è stato eletto presidente del partito (sul suo nome la mozione Berlinguer si astenne). Il congresso è durato tre giorni, 16-18 novembre. Le nuove tessere 2002 sono state stampate prima dell'elezione del segretario e non portano quindi la sua firma.

Si può comunque dire che Fassino arrivava al congresso con una solida maggioranza e non ci sarebbero state sorprese, lui sarebbe stato eletto segretario. In questo senso si può dire che Fassino era eletto già dal primo giorno.

Fu Veltroni che al congresso di Torino fu eletto il primo giorno di congresso...

kid
17-06-02, 11:44
Veltroni non ama correre rischi!

Red River
19-06-02, 14:23
Cioè? Secondo te ci poteva essere qualche rischio che non potesse essere eletto? Sarebbe stato un procedimento democratico?

Riguardo ad Amato, probabilmente l'intervento potrebbe stare sul sito nazionale dello SDI, essendo lui un esponente dello SDI.

Alberich
19-06-02, 14:46
sei sicuro? secondo me amato no è iscritto ad alcun partito.

kid
20-06-02, 14:11
Questa è bella. Credo che Amato abbia più nemici nello sdi che in qualsiasi altro partito. Caro Rosa Rossa ma non te lo ricordi il discorso di Boselli su Amato al congresso di quel partito prima che si formasse il suo governo? Io penso che lui avesse trovato un sodalizio con D'Alema e che poi è successo qualcosa e che ora il grande navigatore costeggi le sponde della margherita soprattutto dopo l'incontro con Blair e Clinton, comunque, certo, è un indipendente. Quanto al grande Veltroni non avanzo nessuna ipotesi. Constato solo che fu designato da D'Alema come segretario e non fu votato. Il punto è chi considera il voto come una formalità che può anche essere superflua e chi ritiene che la democrazia si fondi sul voto, magari a scrutinio segreto. Che dite? Quisquilie?

Red River
21-06-02, 14:33
Mi ricordo di diversi manifesti con cui lo SDI ha fatto incartare le mura della mia bella città, dove sosteneva fortemente il governo Amato e le politiche del governo Amato.

Amato, nel suo saggio intervista "Tornare al futuro. La sinistra e il mondo che ci aspetta" mi pare che per quello che dice sia apertamente di sinistra...

kid
24-06-02, 11:12
Sarei curioso di sapere cosa ha detto Amato a Clinton e Blair, se ha fatto discorsi tipo quello tenuto a Pesaro con i contenuti del suo bil libro citato da Rosa Rossa, sicuramente di sinistra. Tornando allo Sdi, una volta garantiti ministri e sottosegretari è diventato un grande estimatore del governo del nostro dottor sottile, ma i fischi al congresso di Fiuggi sei mesi prima, non li dimenticherei. In realtà, la diaspora socialista sta alla diaspora repubblicana, con la stessa coda di veleni e di odi. Di diverso c'è il fatto che mentre nessuno di noi vede un superamento del repubblicanesimo, molti di loro sono preoccupati di dover restare nel solco di una tradizione, quella socialista per l'appunto, in declino. Per non parlare dei ds. Memorabile D'Alema a Jospin nel '98: "da noi la parola socialista non si può usare". Jospin non lo volle più incontrare riservatamente, e Massimo si spinse verso Blair. Ma non è storiografia ufficiale, cari amici, non vi preoccupate, state tranquilli, è solo disinformazione.