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Perdu
28-05-02, 10:59
de "L'unione sarda"

E ora non lasciamo la sola

La lezione di Maddalena



di Alberto Testa

Si era alla vigilia delle elezioni regionali di tre anni fa e Maddalena Calia già pensava alla grande sfida di Lula. L’investitura avvenne nel piccolo auditorium di un albergo cagliaritano, dove Berlusconi (tenuta casual di fronte a un uditorio di una trentina di aficionados) era venuto ad ascoltare le voci di dentro della Sardegna più profonda.
L’idea nacque proprio lì, in quella convention informale dove il Cavaliere scoprì la realtà di quel piccolo paese diventato oggi il simbolo della democrazia ritrovata.
Un patto per Lula siglato tre anni fa, di cui Mauro Pili, allora candidato alla presidenza della Regione, si era fatto garante. Adesso, lasciate da parte l’euforia, le felicitazioni di rito e gli abbracci commossi - manifestazioni di consenso ovviamente gradite - si dovrà passare al concreto. Fatti e non parole, per una presenza istituzionale che riesca a cambiare il volto di un paese lasciato colpevolmente solo.
E’ questo il miglior servizio che si possa fare a chi ha avuto il coraggio, perchè ce n’è voluto davvero, di andare a votare. Sfidando anni e anni di terrore e di intimidazioni, per premiare - aldilà degli schieramenti di parte - una donna che ha molto da insegnarci.
La stessa considerazione merita un paese come Oniferi, sconvolto da una faida ventennale e che dopo anni di latitanza amministrativa ha mandato alla guida del Comune un sindaco di centrosinistra.
Si sappia che Lula resterà sotto i riflettori per parecchio tempo e se la politica non saprà interpretare questa clamorosa inversione di tendenza, sarà una sconfitta per tutti.
Le bandierine del riscatto (non ci interessa che siano azzurre o di altro colore) dovranno essere apposte su tanti altri piccoli Comuni della Sardegna, soprattutto quelli in via di estinzione. Per segnare nel calendario dei nostri governanti, regionali e nazionali, altre date significative. E non più la cancellazione di scuole, ambulatori, caserme di carabinieri, uffici delle Poste e altri servizi essenziali.
Problemi distanti anni luce da altre realtà come la Gallura, dove infatti i riflettori si sono accesi esclusivamente sullo scontro politico. Dove si sta andando - stando alle proiezioni - alla riconferma dell’inossidabile Settimo Nizzi, che stavolta aveva di fronte uno sfidante di tutto rispetto come Giampiero Scanu. Un cavallo di razza, un ex sindaco che nel 1990 aveva ottenuto, in percentuale, il record nazionale dei consensi. Ed è proprio per questo che l’annunciata vittoria di Nizzi avrebbe un notevole valore aggiunto.
Negli altri Comuni dove si concentrava la maggiore attenzione politica (Oristano, Alghero e Selargius) sarà il ballottaggio a dire l’ultima parola, ma già i candidati di centrodestra sembrano partire in vantaggio. Nulla di deciso e sono sempre possibili le sorprese.