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nuvolarossa
28-05-02, 22:34
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

Gandhi e Mazzini

Grosseto

Ben riuscito l'incontro organizzato il 20 aprile scorso dalla locale sezione dell'AMI, nell'ambito dei seminari legati alla designazione del "Premio Amerini". I relatori, il prof. Gianni Sofri e il prof. Sauro Mattarelli, presentati dagli interventi del dott. Andrea Frangioni e da Rolando Innocenti hanno dato vita a un dibattito che è stato attentamente seguito da un pubblico partecipe.
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tratto da il
Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)


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Mazziniani in SARDEGNA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=73060
Associazione Mazziniana Italiana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=2011
Bicentenario nascita Giuseppe Mazzini (1805-1872)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=133506
Mazziniani in PIEMONTE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15575
Mazziniani nel VENETO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=4105
Mazziniani in SICILIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=29799
Il Risorgimento ..... e dintorni
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=2302
Mazziniani in EMILIA e ROMAGNA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11850
Discussione su Mazzini e il Repubblicanesimo - consensi - immagine - visibilita'
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21596
Socialismo Mazziniano....per rafforzare il P.R.I ... dal Pensiero all'Azione ...
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=5260
Un 20 Settembre di 132 anni fa...."la breccia di Porta Pia"
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=25441
Mazziniani nel LAZIO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15218
Mazziniani in Lombardia
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Mazziniani in Friuli e nella Venezia Giulia
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Mazzini e Garibaldi
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Aurelio SAFFI...triunviro della Repubblica Romana ... con MAZZINI e ARMELLINI
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=5485
Influenza del Pensiero Mazziniano sull'Azionismo
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=62791
Mazzini in Chiesa ... e nella vita di tutti i giorni
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=7109
Chi onora Mazzini / Garibaldi / Oberdan etc etc ... in ricordo dei nostri Eroi
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=14893
Pisa & Domus Mazziniana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=111677
Mazziniani in CALABRIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=18657
Itinerari storico turistici : Le colline del Risorgimento
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=3072
Il "fallimento" del Risorgimento....Montecitorio 14 novembre 2002
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=32035
Garibaldi e Anita, benedette nozze
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=17719
Mazzini batte Marx
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=5382
Mazziniani nelle MARCHE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15577
Mazziniani in UMBRIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=145041
Mazziniani in ABRUZZO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=145000
Mazziniani in TOSCANA
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Divagazioni su Mazzini ...
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Mazziniani in Campania
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15010
Un pericoloso terrorista internazionale ... (Giuseppe Mazzini)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=39360
Mazziniani in LIGURIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13432
Il PENSIERO MAZZINIANO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=16664
Mazziniani nel MOLISE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=129605
Mazziniani in PUGLIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11493
Mazziniani in Basilicata
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=51126

nuvolarossa
10-06-02, 00:14
La riscoperta dei cecinesi che fecero l'Italia insieme a Garibaldi

CECINA

Enrico Papadopulo, Gaetano Giovannoni, i fratelli Giuseppe, Alcide e Simplicio Pesciatini; Felice Francioni.
Chi erano costoro?
Il ricordo delle imprese dei garibaldini cecinesi si è così affievolito nel tempo che c'è voluto un convegno e una mostra (si può visitare anche oggi al palacongressi di piazza Guerrazzi) per ricostruire i fatti di quasi centocinquant'anni fa. All'epoca Cecina era un piccolo centro di seimila anime, ma contribuì in modo importante al Risorgimento.
L'iniziativa di riscoprire il passato risorgimentale di Cecina è stata presa da tre consiglieri comunali, Giampaolo Papadopulo, Franco Belcari e Dilio Bianchi ed è stata fatta propria dall'assessore alla cultura Massimo Marini. Hanno partecipato anche il sindaco Paolo Pacini, Ilio Nencini, Maurizio Toninelli, Lorenzo Andolfi, Guido Vicidomini e Gabriele Paolini. Ieri sera c' è stata la conferenza «Garibaldini cecinesi per il Risorgimento italiano» con relatori il professor Cosimo Ceccuti dell'Università di Firenze, e Gianfranco Benedettini presidente del centro studi Giuseppe Mussio di Campiglia Marittima.
La manifestazione ha avuto anche l'apprezzamento del Quirinale: attraverso un telegramma, della segreteria generale della Presidenza della Repubblica, Ciampi ha fatto pervenire un messaggio di partecipazione ricordando che «il dovere della memoria porta a riannodare i legami fra il passato e il presente, mentre la carta dei diritti rilancia e rafforza quegli stessi ideali di libertà e di unità ed uguaglianza che infiammarono i patrioti del nostro Risorgimento e che sono alla base della nostra costituzione repubblicana».

nuvolarossa
14-06-02, 18:01
Firenze 15 giugno h. 11.00
Auditorium Consiglio regionale Toscana

"Proposta di un manifesto per la cultura"
del Dipartimento Cultura di Forza Italia

Partecipa on. Giorgio La Malfa

nuvolarossa
16-06-02, 23:45
OMAGGIO DEL PRI
Il pensiero di Mazzini
è ancora attuale

G. Nicolini, segretario del Pri di Mirteto-Castagnara

MASSA

Anche quest'anno si è voluto fare un omaggio al pensiero di Giuseppe Mazzini nella sezione del Partito repubblicano italiano a Mirteto. Abbiamo voluto unire, due grandi eventi, la nascita della repubblica, il 2 giugno del 1946, e la morte del grande maestro, per ricordare che oggi, come non mai, i concetti di laicità dello Stato, di libertà religiosa e politica senza discriminazioni, e soprattutto una forte coscienza dei doveri di ogni cittadino propri nel pensiero «mazziniano» sono quanto mai attuali vivi e sentiti nella vita della Repubblica italiana.
Era quindi giusto, per noi, repubblicani della sezione del Mirteto, unire le due ricorrenze, che appartengono oltre che a noi, a tutti i cittadini italiani, in un'unica manifestazione che è iniziata con la deposizione della corona di alloro alla lapide di Giuseppe Mazzini in piazza del Mirteto (la piazza più repubblicana d'Italia, in quanto oltre alla lapide di Giuseppe Mazzini, abbiamo anche quelle di Giuseppe Garibaldi, Eugenio Chiesa e Ugo La Malfa) ed è proseguita con il discorso commemorativo dell'amico Ernesto Pierucci che ha esaltato la figura del grande maestro, alla presenza di numerosi amici e simpatizzanti.

Garibaldi
17-06-02, 08:11
bellissima questa concentrazione di repubblicani su un'unica piazza!!!!!
Bisognerebbe farci i pellegrinaggi come a lourdes!1!!!!!!!!!!!!11?????????????

nuvolarossa
20-07-02, 09:16
Mazzini: è sua
la firma sulla foto

PISA

In merito alla notizia riportata nei giorni scorsi su questo giornale, relativa al ritratto di Mazzini donato alla «Domus Mazziniana», si precisa che l'oggetto della donazione è, in realtà, una fotografia autografa dell'illustre personaggio. La fotografia in questione, come ci segnala la signora Sandra Velli, è passata di generazione in generazione all'interno della famiglia Cingoli-Ottolenghi, fino alla cerimonia di consegna effettuata dalle signore Silvia e Lea Ottolenghi a nome di tutta la famiglia.

nuvolarossa
20-07-02, 09:48
IL RIENTRO DEI SAVOIA

''Sono sbagliate le ire di alcuni mazziniani''
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BORGO A MOZZANO

IL rientro annunciato dei Savoia in Italia ha scatenato le ire dei vetero-repubblicani romagnoli e dell'associazione Mazziniana che pensano ad un referendum abrogativo della legge, non accorgendosi del ridicolo di cui si coprono.
Sono Repubblicano ed apprezzo gran parte del pensiero politico, economico e sociale di Mazzini, che, aggiornato, sarebbe utilissimo per risolvere i problemi d'Italia.
Per questo sono stato vicino a Randolfo Pacciardi, autentico mazziniano, che mi onorava della sua amicizia e definiva incapaci i Repubblicani dell'associazione Mazziniana di uscire dal ''convento''.
Fin dagli anni Sessanta si dichiaro' favorevole alla fine dell'ostracismo per i Savoia perche' riteneva un segno di debolezza della Repubblica il mantenimento di una simile pena giustificata soltanto dalla situazione istituzionale dell'immediato dopoguerra e dalla necessita' di dare un chiaro segno che i tempi e il clima politico erano mutati.
I ''monaci'' dell'associazione Mazziniana non ricordano che la monarchia fu assai piu' generosa della nostra pseudo-repubblica, permettendo a Mazzini di vivere in Patria i suoi ultimi giorni.

D.P.

nuvolarossa
24-09-02, 22:29
Livorno La festa della Repubblica ed il saluto dell’A.M.I. al Presidente Ciampi

Il cinquantaseiesimo anniversario della nascita della Repubblica, a seguito del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, offre all’Associazione Mazziniana Italiana la gradita occasione per salutare nel Presidente Carlo Azeglio Ciampi il più alto interprete e difensore dei valori civili, culturali, etici e politici, che, nella Costituzione repubblicana, sono stati espressi e tradotti, dopo il riscatto delle forze democratiche e popolari dalla dittatura fascista.
Coloro che hanno vissuto o meditato il numero enorme di sofferenze e di sacrifici che la riconquista della libertà ha richiesto agli italiani che per essa hanno operato, soprattutto nell’esperienza cruciale e determinante della Resistenza, possono nutrire la gioia morale e la soddisfazione civile e politica di veder rappresentata la Repubblica, al suo massimo livello istituzionale, da un Cittadino che per essa tanto ha direttamente operato e che da sempre la ha onorata ed illustrata col prestigio di un altissimo magistero morale, culturale ed istituzionale.
L’ Associazione Mazziniana, consapevole di avere nel Presidente Ciampi il più autorevole ed attento cultore ed interprete dei valori del Risorgimento, lo ringrazia profondamente per il costante richiamo e rapporto che Egli stabilisce tra i valori risorgimentali e quelli repubblicani, sottolineando costantemente una lettura della nascita e della storia della Repubblica come un secondo Risorgimento, che riprende, invera e completa il primo. E’ motivo di grande fiducia e di fondata speranza in un domani di pace, di giustizia e di libertà sempre più consapevole e motivato il poter contemplare un settennato presidenziale che, sulla fermissima linea di difesa di questi valori, incontra tanto spontaneo ed affettuoso consenso del popolo italiano tutto e, in particolare, delle giovani generazioni. Con il patrimonio della sua storia e della sua particolare sensibilità a certi valori, I ‘Associazione Mazziniana Italiana saluta con particolare convinzione la concezione della Repubblica come nuova, definitiva e più consapevolmente diffusa acquisizione dei motivi risorgimentali dell’unità nazionale e della dignità di una patria che — ben lungi dallo scomparire nella tragedia della sconfitta e dell’umiliazione della guerra fascista — ha acquistato nella testimonianza e, spesso, nel martirio della Resistenza il nuovo diritto a chiamarsi tale cd a portare alta la fronte. L’amore ed il rispetto verso la nostra Repubblica sono ancora oggi i richiami all’eredità del Risorgimento come distinzione tra i poteri dello Stato e rigorosa esclusione di indebite pressioni e, peggio, interferenze di qualcuno di essi sugli altri. Tale eredità si esprime ancora con un rilievo non minore nel guardare alla realtà dell’ Italia come nazione non fuori o contro, ma dentro il più vasto quadro di quell'Europa che, oggi finalmente unita a livello monetario, si prepara a ricollocarsi anche a livello geopolitico in un’ottica di ruolo e di responsabilità planetarie che i ciechi, fanatici e vergognosi nazionalismi e militarismi le preclusero con lo scoppio della prima guerra mondiale.

Documento proposto dall'amico Prof. Pier Fernando Giorgetti e approvato nella Assemblea dei Mazziniani Livornesi che si è tenuta Sabato 4 Maggio 2002.
Il Presidente
Sez. AMI E. Mattei di Livorno


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tratto da il Pensiero Mazziniano (http://www.domusmazziniana.it/ami/)

nuvolarossa
25-02-03, 17:52
Carlo Azeglio Ciampi socio onorario dell’AMI

Anche quest’anno il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha accettato con entusiasmo la tessera di Socio onorario dell’Associazione Mazziniana Italiana.
Pubblichiamo il testo della lettera inviata all’Avv. Alessandro Andreini, Presidente della Sezione livornese dell’AMI "E. Mattei", da parte di Melina Decaro, Vice Segretario Generale della Presidenza della Repubblica.

Il Presidente della Repubblica esprime vivo apprezzamento per le attività della sezione "E. Mattei" di Livorno dell’Associazione Mazziniana Italiana e la ringrazia per l’invio della Tessera Onoraria del Sodalizio.
Il programma politico di Mazzini ed il suo progetto di formazione di una nuova coscienza popolare si fondano sul convincimento che l’unità nasce dalla condivisione di valori, nell’esercizio della libertà. Questa consapevolezza deve oggi sostenere il nostro impegno nella costruzione dell’Europa Unita.
Mi è gradita l’occasione per inviare un cordiale saluto ed incoraggiamento, a nome del Capo dello Stato, a proseguire nel comune impegno.

Melina Decaro
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tratto da il
Pensiero Mazziniano
http://www.domusmazziniana.it/ami/r1.gifhttp://www.domusmazziniana.it/ami/r2.gif (http://www.domusmazziniana.it/ami/)

nuvolarossa
07-03-03, 14:58
http://lanazione.quotidiano.net/imgtestata/titolo_nazione2.gif
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Nuova sede «Mazziniana»

PIOMBINO — Lunedì sarà inaugurata la sede dell'Associazione Mazziniana di Piombino in via Anita Garibaldi e, nell'occasione, verranno fatte conoscere meglio le finalità dell'associazione che s'ispira ai valori fondanti nel pensiero di Giuseppe Mazzini e del Risorgimento, il tutto in chiave repubblicana.
I soci incontreranno i visitatori dalle 15 alle 20.
Il momento centrale dell'inaugurazione sarà alle 17.

nuvolarossa
01-09-03, 15:23
Celebrazioni del XX anniversario della fondazione della scuola di musica e del coro polifonico di Livorno
Un telegramma dalla Presidenza della Repubblica

Pubblichiamo il testo del telegramma inviato dalla Presidenza della Repubblica ad Alessandro Andreini, segretario della sezione AMI “E. Mattei” di Livorno in occasione delle celebrazioni del XX anniversario della fondazione della scuola di musica e del coro polifonico di Livorno.

Avv. Alessandro Andreini
Associazione Mazziniana Italiana - Sezione Mattei di Livorno
Via magenta, 20
57123 Livorno

In occasione delle celebrazioni del XX anniversario della fondazione della Scuola di musica e del coro polifonico “Rodolfo Del Corona” il Presidente della Repubblica esprime apprezzamento alla sezione “E. Mattei” per il suo impegno nella promozione del patrimonio di storia e cultura che è fondamento della nostra identità nazionale. Con questa consapevolezza il Capo dello Stato invia agli organizzatori e a tutti i presenti un saluto e un augurio cordiali cui unisco i miei personali.

Gaetano Gifuni
Segretario Generale Presidenza Repubblica
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
05-09-03, 18:56
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Lapide e grande festa in onore
dei nostri eroi del Risorgimento

MONTECALVOLI (Pisa) — «Festa del Risorgimento» domenica prossima, 7 settembre, a Montecalvoli, a cura dell'instancabile associazione «Storie locali», il cui presidente, Alberto Fausto Vanni, spiega: «Tre concittadini di Santa Maria a Monte presero parte alle guerre d'Indipendenza: erano Adriano Mori, Edoardo Corsi e Domenico Buti. E questo è stato il punto di partenza per ricordare un periodo storico importante come il Risorgimento. Abbiamo interessato il presidente Ciampi — dice Vanni — che già l'anno scorso, nella prima edizione, ci onorò di inviarci un telegramma; quest'anno abbiamo contattato la segreteria del Presidente ed il segretario particolare dottor Gaetano Gifuni ci ha inviato un telegramma di saluto da parte di Ciampi e il suo personale». Il programma prevede alle 11 la scopertura di una lapide in piazza del Comune a Montecalvoli dedicata a Mori, Buti e Corsi. Erano studenti universitari a Pisa e alla cerimonia della scopertura della lapide ci saranno dei loro discendenti. Il nipote di Buti si chiama come il nonno, Domenico, e ha ritrovato documenti e attestati che saranno esposti nella Mostra allestita nella chiesa di San Giorgio. Inoltre saranno esposti i «Cimeli Garibaldini» della collezione Sgarallino di Livorno, mentre il professor Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini responsabile del museo del Risorgimento a Firenze, sarà il relatore della giornata.
Inoltre la «Domus Mazziniana» di Pisa ha dato la sua collaborazione per la realizzazione della manifestazione, mentre il Comune di Santa Maria a Monte ha dato il patrocinio. L'ex sindaco Bernardo Vellone parlerà dei nostri tre combattenti risorgimentali.

La giornata si concluderà con la «Cena del Plebiscito 1860», che si svolgerà dalle 21 all'aperto in piazza del Comune a Montecalvoli, con un menù legato a quel periodo: fichi e prosciutto nostrale, lonzino al vin santo e norcinetto di Cinta, minestra di pane, porcello di macchia allo spiedo, patate arrosto, trippa alla chiantigiana, cacio e zibibbo, cantucci e vin santo e vino di fattoria. Chi vuol partecipare telefoni all'Acli di Montecalvoli o al bar Bellavista di Santa Maria a Monte o si rivolga a «Storie locali, in via Pozzo a Santa Maria a Monte. La serata sarà allietata da musiche risorgimentali. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
16-09-03, 16:38
http://lanazione.quotidiano.net/imgtestata/titolo_nazione3.gif
Interrogazione di Biondi sulla Domus Mazziniana

PISA — Anche l'onorevole Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera dei Deputati, interviene sulla eventuale chiusura della Domus Mazziniana.
In occasione dell'inaugurazione della mostra «Pisa ed il Mediterraneo», Biondi, infatti, ha dichiarato che presenterà ai ministri competenti un'interrogazione urgente per richiedere che si prendano tutte le misure necessarie al fine di scongiurare la chiusura della Domus, sottolineando i valori storici, culturali e nazionali dell'edificio. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
24-09-03, 14:11
«Mazziniana» Parla Sermonti

VECCHIANO — Ancora sulla chiusura della Domus Mazziniana di Pisa. Dopo le prese di posizione del senatore Luciano Modica, del deputato Carlo Carli, del presidente dell'amministrazione Provinciale Gino Nunes, del sindaco di Pisa Paolo Fontanelli e quella dell'amministrazione comunale di Vecchiano, guidata dal sindaco Rodolfo Pardini, è la volta a del consigliere della Direzione nazionale del Partito Repubblicano, Bruno Sermonti, che, anche a nome della locale sezione repubblicana, esprime il proprio sdegno e tutta la propria riprovazione per la chiusura forzata sia del museo e che della biblioteca della Domus Mazziniana decisa dall'attuale Ministero della Pubblica Istruzione. «I repubblicani — continua Sermonti — si adopereranno in tutte le sedi più opportune affinché questa importantissima sede culturale possa essere riaperta nel più breve tempo possibile». «Non c'è futuro — conclude l'esponente repubblicano — senza memoria».
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
03-10-03, 23:57
«Riapertura in tempi rapidi»

PISA — La chiusura della Domus Mazziniana continua a suscitare prese di posizione. Dopo quelle del senatore Modica, del deputato Carli, del presidente della Provincia Nunes e del sindaco Fontanelli, è la volta di Bruno Sermonti, consigliere della direzione nazionale del Partito Repubblicano. «I repubblicani — dice — si adopereranno in tutte le sedi opportune affinché questa importantissima sede culturale possa essere riaperta nel più breve tempo possibile, così da permettere ai molti cittadini, ai molti studiosi che frequentano quotidianamente tale spazio, di riprendere i propri interessi e i propri studi. Sermonti fa notare inoltre che quella che fu l'ultima dimora di Giuseppe Mazzini è stata inserita, su iniziativa del Presidente della Repubblica Ciampi, fra i luoghi interessati alle celebrazioni per il bicentenario della sua nascita. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
09-10-03, 14:03
«Hanno chiuso la Domus mazziniana casa - museo del celebre pensatore»

MASSA — «La Domus Mazziniana di Pisa, biblioteca di studi mazziniani e del Risorgimento e casa- museo, dove sono custoditi documenti e oggetti del celebre pensatore, attualmente è chiusa», spiega Michele Finelli. La Domus è la ricostruzione, dopo la seconda guerra mondiale, della casa dove morì Mazzini nel 1872. La gestione era stata affidata ad Andrea Bocchi, docente di scuola media superiore. Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi, il 6 dicembre 2000, nella sua visita a Pisa, scelse un itinerario che partiva dalla Domus. «Il ministro Moratti ha tolto la gestione in tanti istituti storici. E' triste notare come in un Paese dove la ricerca è poco considerata, anche l'indagine storica, che non presenta costi elevatissimi, debba essere così svilita e privata di strutture che sono anche un simbolo per tanti studiosi. E proprio nel bicentenario della nascita di Mazzini», commenta Finelli.
Il sito internet della Domus è:
www.domusmazziniana.it (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
09-10-03, 14:13
Caro Michele Finelli ... mi dichiaro d'accordo con la tua pubblica lamentela .... che gli italiani ancora avrebbero molto da imparare dalla lettura e dallo studio della miriade di documenti lasciati dal Maestro Mazzini ...ed a questo scopo la Domus poteva e potra' (perche' io spero che si possa farla riaprire) convogliare la passione di tanti mazziniani od anche di semplici studiosi.
Se i Repubblicani di scuola mazziniana sapranno fare le dovute pressioni nelle sedi istituzionali opportune ... si potrebbe farla riaprire "prima" della ricorrenza del bicentenario della nascita di "Beppino" .. che, ti ricordo, e' nato il 22 giugno 1805. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
09-10-03, 14:34
«Mazzini dimenticato» Appello per il monumento

MASSA — Un appello per restaurare il monumento di Mazzini a Carrara e per ricordarlo: parte da Massa, da un membro dell'Associazione Mazziniana, lo studioso Michele Finelli, redattore del periodico "Il Pensiero Mazziniano". «E' un appello a nome di tanti membri della sezione della Mazziniana», afferma Finelli che in questi giorni si sta dedicando ad un progetto ambizioso: l'informatizzazione delle opere di Giuseppe Mazzini. I finanziamenti a Carrara del progetto Urban prevedono il restauro di sette monumenti fra cui quello di Pellegrino Rossi. Nessun intervento per quello dedicato a Mazzini: «La nostra non è una polemica ma un appello. Non entro nel merito della scelta — puntualizza Finelli — ma sarebbe apprezzabile un restauro: nel 2005 c'è il bicentenario della nascita di Mazzini. Il nostro monumento è fra quei dieci dedicati a Mazzini dopo l'unità d'Italia, uno dei più importanti». Infatti molti furono quelli dedicati a Garibaldi e a Vittorio Emanuele, pochissimi quelli a Mazzini. «A Carrara — racconta Finelli —, terra repubblicana e anarchica, si festeggiò l'inaugurazione del monumento per ben due giorni». Dopo il saggio "Il prezioso elemento. Giuseppe Mazzini e gli emigrati italiani nell'esperienza della Scuola Italiana di Londra", edito da Pier Giorgio Pazzini, nato come tesi di laurea, Michele Finelli sta lavorando ad un secondo scritto: «Sarà pronto per i primi mesi del 2004. E' una storia dell'edizione degli scritti di Mazzini. Ringrazio, fra gli altri, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara per credere in questo lavoro». L'edizione nazionale degli scritti di Mazzini è in 110 volumi, pubblicati i primi cento fra il 1906 e il 1943 e gli altri entro il 1998, opera immensa finanziata dallo Stato su iniziativa di Vittorio Emanuele III ed Ernesto Nathan. «Mettendo Mazzini in biblioteca — afferma il nostro dando una sua interpretazione — gli si rende omaggio ma significa anche allontanarlo dalla gente. Nel saggio mi occupo anche di Mario Menghini, mazziniano, che ha curato i 100 volumi dedicando la sua vita a quest'opera». Finelli sta preparando il saggio ricercando nell'archivio Galeati di Imola, archivio di Stato a Roma e biblioteca della Domus Mazziniana a Pisa.

di Giammarco Puntelli (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
09-10-03, 14:42
Caro Finelli ... non so quale accoglienza trovera' il tuo messaggio, lanciato dentro alla bottiglia, nel burrascoso mare della politica carrarese ... spero che abbia miglior fortuna di un analogo appello, che lanciai nel dicembre 2001 all'allora Sindaco Segnanini dello stesso partito dell'attuale Sindaco Conti, ... senza ottenere alcuna risposta ... (sic).
Ecco sotto riportato quell'appello: (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)
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Il Marmo, i Simposi, le Biennali..ed una scultura-simbolo abbandonata.

Egregio dott. Segnanini,
in allegato, Le invio copia elettronica di un volumetto, edito a cura della Associazione Mazziniana Italiana nel 1992 e riguardante il centenario, ricorrente in quell'anno, dell'inaugurazione del Monumento a Giuseppe Mazzini posto in Carrara, al centro dell'omonima piazza detta anche dell'Accademia.
Il presente omaggio vuole essere non soltanto la scusa di una "liberalita'"
in occasione delle feste natalizie e della fine d'anno ma, soprattutto e
principalmente, la documentazione storica legata alle vicende politiche e
sociali carraresi del passato racchiuse in uno dei simboli della Carrara
democratica, progressista e repubblicana.
Purtroppo lo scorrere del tempo, mentre allontana il ricordo di come si e'
costruita la Carrara moderna e quali vicende storiche, sociali e politiche
hanno partecipato alla sua evoluzione, sommerge, con la patina dello smog e
con l'ossidazione superficiale del marmo, la figura del grande pensatore
genovese da tutti riconosciuto come il "Padre della Patria" e dai mazziniani
veraci ritenuto "terzo" con Socrate e Cristo.
Il monumento a Mazzini e' divenuto un qualcosa di veramente "impresentabile"
per una citta' come Carrara ( che dalle vicende mazziniane e repubblicane ha
tratto alimento per il suo divenire ) e rimane ieraticamente al centro
della piazza, quasi a simboleggiare il decadimento politico e culturale di
una citta' che, piano piano, si avvia al piu' completo venir meno anche sul
piano sociale ed economico quasi a testimonianza di una diffusa incapacita'
della sua classe politica ed imprenditoriale di dare una "svolta" innovativa
ed una "sterzata" in positivo al fine di invertire una tendenza al
peggioramento della realta' socio-economica locale.
Mazzini e' raffigurato nell'atto di "stracciare" qualcosa..sembrerebbe quasi
che abbia un desiderio nascosto di "stracciare" un "patto" sottoscritto con
questa nostra citta' tra i cittadini ed i loro governanti per l'incuria con
cui viene tenuto esposto, a testimonianza di un "abbandono" che non e' solo
un fatto di cultura ma di oggettivo disinteresse verso i problemi della
collettivita' carrarese.
Sono certo che la Sua sensibilita' Le fara' obbligo, prima di terminare il
suo mandato, di porre mano ad un'opera di pulizia del monumento onde
renderlo fruibile come scultura e come simbolo a tutta la cittadinanza.
Sicuro di cio', anticipatamente La ringrazio.
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Per raggiungere il volumetto in oggetto
cliccare sotto ... il titolo ... e l'autore ...

Un monumento centenario,
di Beniamino Gemignani
(305 Kb)
(http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//018%20Monumento.PDF)

nuvolarossa
25-10-03, 12:50
PISA — L'onorevole Carlo Carli è intervenuto alla Camera dei Deputati per chiedere al Governo la riapertura della Domus Mazziniana di Pisa, donata allo Stato dalla famiglia Rosselli affinchè diventasse «santuario di fede e di patriottismo per i posteri». La Domus, che svolge un'intensa attività culturale e contiene 40.000 volumi di storia politica e 300 scritti autografi, è stata chiusa a tempo indeterminato. E la riapertura tarda ad arrivare. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

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08-11-03, 15:57
LIVORNO - Venti anni di intensa attività di insegnamento della musica classica e di canto corale nel solco dei valori di quella cultura che dall’illuminismo al romanticismo ha costituito la “colonna sonora” del Risorgimento prima e della Resistenza poi: le radici della nostra Democrazia. Venti anni di educazione alla musica classica che ha coinvolto parecchie centinaia tra allievi, coristi e insegnanti, nel solco di valori della cultura della Scuola Mazziniana. Cultura espressa anche in convegni e in conferenze sempre di livello universitario, spesso con la partecipazione di docenti delle università di Firenze, di Oxford e di Parigi. Cultura che si è espressa anche in occasione dei tanti concerti, quelli della domenica a Villa Sansoni ovvero presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare, ogni volta che l’ascolto di brani di musica di un Rossini o di Chopin, di un Verdi o di Lizt, poteva suscitare la curiosità di esplorare il contesto storico che lo aveva ispirato. Questo il contributo che la Sezione di Livorno della Associazione Mazziniana Italiana ha inteso rendere alla sua città, così corrispondendo alla fiducia che le Istituzioni le hanno offerto anche con l’assegnazione dei locali di Villa Sansoni. Questo il contributo che la professoressa Itala Balestri Del Corona venti anni fa chiese alla Associazione Mazziniana. Perché l’impronta che essa intendeva dare alla sua Scuola, traendo ispirazione dalla Storia (con la S maiuscola) e quindi dai momenti di più alto valore della cultura romantica e risorgimentale, fosse per ogni allievo di alto contenuto morale. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

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20-11-03, 18:32
FIRENZE Il 25 gennaio scorso, per iniziativa della Sezione AMI “Lando Conti” e della Fratellanza Artigiana d’Italia, nella sala del Maestrato di palazzo Zati, sede delle due associazioni, è stato presentato dal prof. Luigi Lotti e dal prof. Fulvio Conti il libro di Michele Finelli, Il prezioso elemento. Giuseppe Mazzini e gli emigrati nell’esperienza della Scuola Italiana a Londra, Verucchio, Pazzini Editore, 1999. Alla manifestazione ha partecipato anche l’autore della pubblicazione.

* * *
Il 10 febbraio, nella ricorrenza del 17° anniversario della tragica scomparsa di Lando Conti, i mazziniani fiorentini, assieme alle autorità comunali, si sono recati sul luogo dell’agguato terroristico per deporre una corona d’alloro. Successivamente, le delegazioni hanno raggiunto il cimitero di Trespiano dove, dopo un breve discorso dell’assessore Colonna, sono state deposte ghirlande di fiori nella cappella Riccioli-Conti.

* * *
Il 10 marzo, la Sezione fiorentina dell’AMI, ha deposto una corona di alloro ai piedi della statua di Giuseppe Mazzini situata nell’omonimo viale e una ghirlanda di fiori sulla lapide apposta sulla casa di via Borgallegri dove Mazzini soggiornò nel ’59 e nel ’60, ospite dei fratelli Luigi e Gregorio Fabbrini.
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI211.gif (http://www.domusmazziniana.it/ami/)

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20-11-03, 18:34
LIVORNO La locale sezione AMI “Emilio Mattei” giovedì 20 marzo ha organizzato la presentazione del libro di Salvo Mastellone La democrazia di Mazzini. Oltre all’autore, erano presenti il prof. Massimo L. Salvadori dell’Università di Torino e il prof. Claudio Frontiera, Presidente della Provincia di Livorno.
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)
tratto dal sito web del
PENSIERO MAZZINIANO (http://www.domusmazziniana.it/ami/)

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09-12-03, 14:16
LIVORNO - Pubblichiamo il denso e interessante programma dei lavori diffuso dal Comitato livornese per la promozione e la divulgazione dei valori risorgimentali, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, con il Patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Livorno, Comune di Livorno, Comune di Collesalvetti e Comune di Rosignano M.mo con il contributo del Comune di Livorno e della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno in collaborazione con il Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche, Associazione Storia Vivente, Brigata Alleata d’Italia. Si organizza il “ Maggio Livornese”: il 10-11 Maggio 1849 i Livornesi opposero “eroica Resistenza” agli Austriaci. Celebrazione degli avvenimenti rievocazione in costume della difesa di Livorno del 1849.
PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI SABATO 10 MAGGIO (Speaker Ammiraglio Luigi Donolo)
PRIMA FASE Piazza Enrico Bartelloni: 9,15 – Afflusso invitati, scolaresche e cittadini; 9,30 – Ingresso Gonfaloni Regione, Comune, Provincia e Comuni invitati, Labari Associazioni d’Arma e Combattenti; 9,40 – Arrivo Autorità.
9,45 – Saluto del Sindaco di Livorno, dott. Gianfranco Lamberti; Lettura motivazione Medaglia d’Oro concessa alla Città di Livorno per la difesa nel 1849, dott. Paolo Castignoli; Discorso ufficiale, Presidente del Comitato, prof. Fabio Bertini; 10,10 Onori ai Caduti, picchetto Paracadutisti “Folgore”, deposizione della Corona, deflusso e formazione del corteo verso il monumento a Garibaldi.
SECONDA FASE Piazza Garibaldi: 10,40 – Sosta al monumento di Garibaldi: onori all’Eroe dei due mondi, picchetto Carabinieri, deposizione di corona. Il corteo procede verso la Fortezza Nuova.
TERZA FASE Fortezza Nuova: 11,00 – Saluto del Presidente della Provincia dott. Claudio Frontera; Discorso ufficiale, prof. Pier Fernando Giorgetti; 11,20 – Onore ai caduti con picchetto marinai dell’Accademia Navale. Deposizione di Corone (lapide caduti e busto G. Mazzini); 12,00 – Lancio paracadutisti Brigata “Folgore”; 12,30 – Il Sindaco, riceve e saluta c/o Villa “Mimbelli” le delegazioni presenti alla cerimonia.
PROGRAMMA DELLA RIEVOCAZIONE - SABATO 10 MAGGIO (Speaker Ammiraglio Donolo): Piazza S. Marco: 15,30 – Un reparto di figuranti in divisa da austriaci del 1849, con tamburi e fucili, si schiera nella piazza simulando l’occupazione. Il Sindaco saluta tutti i partecipanti e lo Speaker spiega gli storici avvenimenti. Inizia la rievocazione: al suono dei tamburi gli austriaci imboccano vi Palestro e all’altezza di piazza Due Giugno trovano la resistenza armata dei popolani livornesi. Vinta tale resistenza gli “austriaci” proseguono fino alla via Garibaldi per dirigersi a occupare la Fortezza Nuova. Episodi di resistenza popolare vengono ricostruiti alla fine di via Palestro, all’inizio di Via Garibaldi e all’altezza di via della Campana. Piazza Garibaldi: 16,30 – Gli invasori sono accolti da manifestazioni ostili programmate: canti e cori di centinaia di studenti delle nostre scuole, insieme ai loro insegnanti e genitori. La rievocazione prosegue con l’allestimento di un campo militare sulla “bassa” della Fortezza Nuova, le cui fasi saranno visibili dagli Scali delle Cantine. Fortezza Nuova: 18,00 – I cittadini, con visite guidate, possono visitare il campo fino all’ora del “rancio.”
PROGRAMMA DELLA RIEVOCAZIONE - DOMENICA 11 MAGGIO: Fortezza Nuova: 9,00 – 12,30, proseguono le visite guidate al campo degli “austriaci”. 15,30 – Scontro armato con assolto popolano al campo. Al termine segue la fucilazione simulata dei patrioti sconfitti e fatti prigionieri, a significare il tributo pagato dai nostri avi per la loro generosa e non vano resistenza. 10 anni dopo, a seguito di altri conflitti e battaglie nelle quali i livornesi furono sempre in prima linea, Livorno insieme alla Toscana, votava l’unione all’Italia. Da loro sono partite le lotte per la Libertà, l’Indipendenza, la Democrazia e la Costituzione repubblicana del 1948.
Teatro “La Gran Guardia”, Con il patrocinio di “Associazione per un teatro Stabile”: Mercoledì 14 e Giovedì 15 Maggio alle ore 21,15 (Giovedì 15 Maggio alle ore 9,30 spettacolo straordinario riservato alle scuole) andrà in scena “Le Rose di Maggio”Compagnia: Associazione “Il Cerchio” Attori: Piero Giorgetti, Eleonora Zacchi, Luca Salemmi, Marcello Marziali, Luigi Carletti, Tiziana Foresti, Claudio Monteleone, Riccardo De Francesca, Grazia Minutella, Stefano Toscano, Alex Lucchesi, Marco De Francesca, Regia: Eleonora Zacchi, Testo: Piero Giorgetti.
Comitato per il Risorgimento c/o C.N.A.. Le iniziative sono possibili grazie alla città di Livorno ed al concorso di: Associazione Mazziniana Italiana, Confederazione Nazionale dell’Artigianato. (http://utenti.lycos.it/nuvolarossa44/modules/news/)

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10-12-03, 14:52
Comune di Carrara

Ridotto del Teatro degli Animosi

Carrara - Venerdì 12 dicembre 2003 ore 18:00

LA CHITARRA DI GIUSEPPE MAZZINI

Concerto di MARCO BATTAGLIA

Chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini “Gennaro Fabricatore, Napoli, Strada San Giacomo n°42, 1821”
Proprietà dell’Istituto Mazziniano del Comune di Genova

Programma

Niccolò PAGANINI (1782-1840)
Sonata M.S. 84 n. 2 in la maggiore, [Minuetto], Allegretto ossia Rondoncino
Sonata M.S. 84 n. 13 in do maggiore, Minuetto, Andantino

Mauro GIULIANI (1781-1829)
Variazioni sul tema favorito “Io ti vidi e t’adorai” dall’Opera “Amazilia” di Giovanni Pacini op. 128
Rossiniana n°1 op. 119
“Assisa a piè d’un salice”, Scena e Romanza, Otello, Atto III (Desdemona), “Languir per una bella”, Cavatina, L’Italiana in Algeri, Atto I (Lindoro)
“Con gran piacer, ben mio”, Duetto “Ai capricci della sorte”, L’Italiana in Algeri, Atto I (Isabella-Taddeo), “Caro, caro ti parlo in petto”, Rondò “Pensa alla patria”, L’Italiana in Algeri, Atto II (Isabella-Coro),
“Cara, per te quest’anima”, Duetto “Amor! Possente nome”, Armida, Atto I (Armida-Rinaldo)

Gaetano DONIZETTI (1797 -1848) / Joseph Caspar MERTZ (1806-1856)
“Opern-Revue” op. 8 n. 8, Fantasia su temi dell’ “Elisir d’amore”
Introduction – Allegretto, “Quanto è bella, quanto è cara!” - Larghetto, Moderato, “Una furtiva lagrima” - Andante, Presto, “Una tenera occhiatina, un sorriso, una carezza” - Un poco allegretto, Brillante,
“Io son ricco e tu sei bella, io ducati e vezzi hai tu” - Andantino

Giulio REGONDI (1822-1872)
Studio n. 4 in mi maggiore, Adagio

Luigi Rinaldo LEGNANI (1790-1877)
dai Trentasei Capricci op. 20:
n. 2 in mi minore, n. 7 in la maggiore, Prestissimo
n. 15 in si minore, n. 29 in fa diesis minore, Prestissimo, n. 36 in mi maggiore, Moderato
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Marco Battaglia è nato nel 1969 a Milano dove dopo la Maturità Classica ha seguito studi giuridici e filosofici presso l’Università Statale e si è dedicato alla chitarra formandosi presso la Civica Scuola di Musica sotto la guida di Vittorio Casagrande. Diplomatosi in Conservatorio nel 1995, si è specializzato nell’interpretazione di musica dell’Ottocento secondo prassi esecutive filologiche, su cui ha seguito vari corsi, con chitarre originali d’epoca. Tra i concertisti e docenti di fama internazionale che hanno influenzato il suo percorso possono essere citati O. Ghiglia, R. Chiesa, P. O'Brien, C. Wilson e D. Russell. Svolge intensa attività in Italia e all’estero soprattutto come concertista solista e con orchestra, oltre che come didatta, conferenziere e ricercatore. Nel 1998 ha debuttato con successo al Teatro “Carlo Felice” di Genova suonando (anche in duo con il violino che, di proprietà di Paganini, fu acquistato dall’allievo Camillo Sivori) la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini (proprietà dell’Istituto Mazziniano del Comune di Genova) del cui ripristino funzionale è stato il promotore, dopo aver tenuto con lo strumento, presso la Fondazione Stelline di Milano, il primo concerto in tempi moderni, in seguito replicato, tra l’altro, anche a Torino (Circolo degli Artisti - Museo Nazionale del Risorgimento Italiano): in programma brani di autori citati nell’Epistolario e nella “Filosofia della musica” del Patriota. Tra le molte città e istituzioni di prestigio che hanno ospitato suoi concerti si possono citare Parigi (Palazzo dell’UNESCO, Centre de langue et culture italienne), Bonn (Sparkasse), Basilea (Società Dante Alighieri, Schmiedenhof…), Losanna, Berna, Biel (Museo Neuhaus), Lucerna, Aarau, Neuchâtel (Centre des Terreaux), Olten, Locarno (Palazzo Borghese), e Milano (più di 60 concerti per Enti quali Museo Teatrale alla Scala, Castello Sforzesco, Società Umanitaria, Civiche Raccolte Storiche, etc.) oltre a Monza (Teatro della Villa Reale), i Festival Internazionali di Varese e Vigevano, Campione, Genova (Museo del Risorgimento, Biblioteca Berio, etc.), “ChitarraImperia” Festival e Seminari di Primavera, Festival Carniarmonie, Salsomaggiore (Terme Berzieri), Firenze (Festival “Il suono dell’anima”), Forte dei Marmi, Isola del Giglio, Festival internazionale Sagra Musicale Umbra, Spoleto (“Estate Spoletina”), Roma (Palazzo Barberini), Fiuggi (Teatro delle Fonti), Reggio Calabria (Accademia di Belle Arti, Piazza del Duomo), Messina (Filarmonica Laudamo, Teatro Savio), Taormina (Palazzo dei Duchi di Santo Stefano), Tempio Pausania (Sassari), Villasimius (Cagliari). Nel 2001 ha curato la direzione artistica della Rassegna “Concerti per gli angeli” presso la Chiesa di Sant’Angelo di Milano. Sue revisioni sono pubblicate da Pizzicato Verlag Helvetia. Hanno scritto di lui riviste specializzate come “The Classic Voice” e tutti i massimi quotidiani tra cui il “Corriere della Sera” e “La Stampa” ( “…Battaglia suona con garbo e gusto, gioca di sfumature…; …pagine…che Marco Battaglia ha eseguito facendo risuonare sul tintinnante strumento le arie dell’”Italiana in Algeri”, dell’”Otello” e dell’”Armida” con un gusto per un suono intimo e quasi segreto” – Paolo Gallarati). Ha rilasciato interviste e ha registrato sue interpretazioni per emittenti private europee e per la R.A.I. televisione e radio, diffuse anche in diretta nazionale. Le prossime performance solistiche lo vedranno impegnato in numerosi concerti nel 2004 in cui debutterà in Australia (Canberra, Melbourne e Sydney...), Grecia (Atene, Volos...), Repubblica Ceca, Slovenia (Festival chitarristico di Lipiza) e tornerà in Svizzera (Aarau, Freiburg, Basel, Luzern, Thun, Winterthur, Biel...), Germania, Francia (Lille – Festival chitarristico, Parigi), Italia (Pavia - Teatro Fraschini, Novara - Teatro Coccia, Livorno – Circolo della Marina, Milano – Messaggerie Musicali, Forum Austriaco di Cultura, Museo di Milano, Cagliari – Conservatorio, AGIMUS...). Incide per la M.A.P. - Milano. (http://utenti.lycos.it/nuvolarossa44/)

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17-01-04, 18:18
L’agenda di Giovanni Lombardi

Un’occasione per rivivere una fervida stagione di incontri
È facile, fin troppo facile, per l’autore di questa nota sul bel libro di Giovanni Lombardi Agenda d’incontri, (pubblicato in una edizione rilegata e raffinata, da Polistampa di Firenze, con la copertina che porta l’immagine di un bel dipinto di Marcello Ciampolini) che ha già avuto lusinghieri riconoscimenti, ampi consensi di lettori che hanno apprezzato la freschezza, la spontaneità della scrittura sempre tuttavia trattenuta da una sorvegliata emozione che non scivola mai in un rancido sentimentalismo, lasciarsi prendere da una umbratile e sottile malinconia, una specie di “amarcord” personale che, anche senza volere, può, in parte, condizionare la lettura o un primo immediato approccio.
Rifuggiamo sempre dalle memorie, dai ricordi personali, dalla vena, più o meno poetica, del “come eravamo”, accompagnati magari dai versi di un poeta a noi caro (Prévert) o da una canzone che ci coinvolgeva, fino a farla diventare nostra, sentita come leit motiv di storie in bianco e nero in vecchie sale di cinema della nostra giovinezza e prima maturità. Ma è, torniamo a ripeterlo, difficile sottrarsi ai sussulti di un tempo che, ormai, credevamo radicalmente ancorato nel passato.
Per chi ha vissuto per tanti anni (dal 1940 al 1958) a Empoli e anche dopo ha sempre mantenuto saltuari, ma saldi e affettivi rapporti con luoghi, persone (che hanno segnato più di quanto non si creda la nostra vita) è stato naturale, fatale, ritrovare nelle pagine di Lombardi implicazioni culturali, impressioni, sensazioni, nomi di amici (purtroppo alcuni scomparsi), luoghi e vie: una tale ondata di emozioni da ritornare a vivere, fra fantasia e malinconia, eventi di tanti, tanti anni fa.
L’Agenda d’incontri, dedicata alla cara memoria del figlio Franco, strappato prematuramente all’affetto dei suoi cari, a cui va il merito di avere sollecitato Giovanni a non lasciare cadere nell’oblio e nel semplice, nostalgico, ricordo tante figure, tanti personaggi, tante situazioni, tanti eventi letterari di un’intensa e non breve stagione empolese che non si è mai rinchiusa negli stretti confini municipalistici o di gretto campanilismo.
Ha ragione il sindaco di Empoli, Vittorio Bugli, quando scrive che Giovanni Lombardi, “nel ripercorrere la sua storia personale – e in parte anche la nostra-, ci conduce a rileggere eventi, situazioni, battaglie intellettuali di grande impatto nella vita italiana: il gioco di specchi tra Empoli e la realtà nazionale nella quale questi personaggi si sono mossi”. A sua volta per Eugenio Garin l’Agenda è “una finestra aperta su una larga fetta del Novecento, pagine di microstoria sulle quali riflettere”.
Così incontriamo pittori, scrittori, gente di teatro, figure religiose di alta spiritualità – e non è bello farne un arido elenco di nomi – la cui presenza ha varcato con incidenza culturale forte i confini empolesi. Così pure certi indimenticabili incontri con famosi scrittori, come Domenico Rea, organizzati e promossi dall’amico Luigi Testaferrata, anch’egli, assieme a tanti altri, facente parte, con Giovani Lombardi, della nostra cerchia di interessi culturali e di stretti legami di amicizia. Ancora: la storia della nascita della rivista “delta”, del circolo delle Arti figurative; le ricche e fervide stagioni del “Premio Pozzale”, uno dei premi letterari di forte rilevanza nazionale; i ritratti di figure di industriali accorti e dinamici come Orfeo Ceccarelli, accanto a cui balza alla nostra memoria anche il nome di Gino Zani e dei figli a cui siamo stati legati da grande affetto. Lombardi ricostruisce la sua storia personale sempre “a specchio” di quella nazionale, con scrittura agile, lucida intelligenza e profonda conoscenza artistica. Non solo; emergono dalla memoria dell’autore di questa nota volti di cari amici strappati al nostro affetto che ci hanno sempre dato con generosità e semplicità stima e amicizia. E fra gli artisti e pittori ci piace ricordare Giovanni cecchi, morto giovane, di cui si è parlato recentemente in occasione di una bella e suggestiva mostra, tenuta al Palazzo delle Esposizioni. E che dire poi delle vie, delle piazze, dei giorni, di luoghi che sono ancora oggi presenti nel nostro cuore, quando ci capita di scendere dal trenoalla Stazione di Empoli e imbocchiamo subito via Roma, meta preferita del passeggio domenicale nelle stagioni estive? E ancora: il nostro amore per il cinema no ha avuto, forse, origine proprio dalle lunghe sedute pomeridiane, o dopo cena, nelle sale dei cinema empolesi: La Perla, l’Excelsior, il Cristallo (così ci sembra di ricordare)? E così le nostre prime affezioni, o sussulti d’amori giovanili, non le abbiamo provate nel tipico e famoso “giro d’Empoli” (Via del Papa e Via del Giglio)? Troppe le emozioni che ci assalgono ricordando e che ci inducono a prendere a prestito il titolo di un bel film di Florestano Vancini, Le stagioni del nostro amore. Luoghi a noi cari che hanno segnato, più di quanto non si creda, la nostra vita giovanile, la prima maturità ed ancora oggi ci segnano nel nostro appressamento alla fine di una esistenza che, pur fra difficoltà, dolori, sofferenze, ha avuto, non solo nel ricordo, molt momenti belli e indimenticabili.
Come scordare Piazza della Vittoria, la Ciesa della Madonna del Pozzo, Porta Pisana, il “Piaggione”, l’Arno. Mario Luzi scrive – e noi concordiamo pienamente – .a proposito di questa singolare Agenda, che l’autore è riuscito a “cogliere l’istante” e soggiunge: “gli istanti muoiono, sono irreversibili, ma l’illusione che siano stati catturati e che possiamo riviverli, almeno per un attimo, conforta il rimpianto e lascia sperare nella continuità della vita, nella quale niente va perduto”.
Luzi ci consegna una nota di speranza; ma noi, presi nelle spire della nostalgia (che non è mai sentimentalmente lacrimevole) e della malinconia, o del ricordo di “come eravamo”, con un fondo, non diciamo di saggezza, ma di profonda, o meno profonda, conoscenza della vita cosparsa di delusioni ed anche di sogni, chiudiamo con una frase che è di grande verità, anche se nel fondo è molto dolorosa. È di uno scrittore francese a noi caro, e altrettanto caro all’amico Arnaldo Pini che, insieme a Ferruccio Masini (a cui Lombardi ha dedicato un acuto e tanto sensibile ritratto nella sua Agenda), scendeva spesso a Empoli a trovare il loro sodale empolese, in via Tripoli, dove allora abitava. Scrive George Bernanos: “Ci sono tanti morti nella mia vita, e più morto di tutti è il ragazzo che fui”.
Piergiovanni Permoli (http://utenti.lycos.it/nuvolarossa44/)

nuvolarossa
21-01-04, 15:39
Per la Domus Mazziniana

Il ministro Moratti ha revocato il comando al Prof. Andrea Bocchi, che assicurava l’apertura e la direzione scientifica della “Domus Mazziniana” di Pisa, costituita con apposita legge in Ente di Stato. Si tratta di un provvedimento di eccezionale gravità, perché priva un ente di rilievo nazionale del “capitale umano” qualificato indispensabile al suo funzionamento.
Il provvedimento, che non interessa solo la “Domus” ma, in generale, il regime dei comandi, finisce, nel caso specifico, per penalizzare duramente un ente già al limite della sopravvivenza, quanto a risorse e a capacità di valorizzazione del proprio patrimonio.
Per questo, a giudizio della D.N. dell’A.M.I., va revocato. Anche perché sarebbe grottesco che le istituzioni della Repubblica, da un lato, andassero predisponendo grandi celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini (2005), e, dall’altro, contribuissero a distruggerne gli ultimi, preziosi “santuari”. Meta di scolaresche e di studiosi.
La D.N. confida nel buon senso del governo e delle istituzioni, affinché l’effetto paradossale (ci auguriamo non previsto) dell’iniziativa assunta dal ministro Moratti sia scongiurato, e sia ripristinato il giusto equilibrio fra il quadro dei valori culturali della nazione e gli obiettivi, più tecnici e pratici, perseguiti dai responsabili dei singoli dicasteri
(http://utenti.lycos.it/nuvolarossa44/)

nuvolarossa
31-01-04, 23:41
Una targa garibaldina

MASSA MARITTIMA - Domenica 7 Settembre, in località Malenotti, nel comune di Massa Marittima, l’Associazione Mazziniana massetana “Giovine Europa”, il Circolo “Il Risveglio di Calamartina” e il centro Studi Storici “A. Gabrielli”, col patrocinio del Comune stesso, hanno posto una targa in bronzo commemorativa del transito di Giuseppe Garibaldi durante la sua fuga dopo la caduta della Repubblica Romana, nella notte tra il 1 e il 2 settembre 1849.
Dopo aver scoperto l’artistica targa alla presenza di numerose autorità militari e civili, sono l’intervenuti il Presidente della provincia di Grosseto L. Scheggi e il sindaco di Massa Marittima L. Sani. Il presidente dell’AMI di Massa Marittima Gianpiero Caglianone ha quindi rammentato le vicende storiche che portarono Garibaldi in Maremma, la rete di sostegno organizzata dai mazziniani di Massa Marittima, Follonica e Scarlino, il rischioso salvamento del futuro comandante dei Mille, e l’imbarco che dalla rada di Calamartina chiudeva una delle imprese più epiche del Risorgimento Nazionale. Caglianone ha concluso sottolineando che l’eredità dei protagonisti mazziniani e garibaldini di questo episodio creò un fortissimo legame ideale con la popolazione locale, che farà sì che il volontarismo maremmano sia una costante sempre presente in tutte le imprese legate a Garibaldi e al successivo garibaldinismo. (www.nuvolarossa.org)

nuvolarossa
26-03-04, 11:30
Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara
Associazione Mazziniana Italiana (O.N.L.U.S.) Sez. di Massa-Carrara
Con il Patrocinio di
Provincia di Massa-Carrara. Assessorato alla Cultura.
Comune di Massa. Assessorato alla Cultura e Promozione della città.
Comune di Carrara. Assessorato alla Cultura.

Invitano alla presentazione del volume di

Michele Finelli

Il monumento di carta. L’Edizione Nazionale degli Scritti di Giuseppe Mazzini
Pazzini Editore, Rimini, 2004.

Realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara

Massa, Sala della Resistenza, sabato 3 aprile 2004

Ore 16.00

Saluto delle autorità.

Interventi di:

Prof. Roberto Balzani, docente di Storia Contemporanea, Università degli Studi di Bologna; Presidente Nazionale Associazione Mazziniana Italiana
Prof. Giuseppe Marchetti Tricamo, Eri-Rai, pubblicista.
Prof. Giuseppe Talamo, Presidente Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano
Prof. Alessandro Volpi, docente di Geografia Economica e Storia Economica, Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Pisa.

Conclusioni di:

Michele Finelli

nuvolarossa
03-04-04, 19:51
... alcune foto della presentazione del libro avvenuta oggi presso la Sala della Resistenza del palazzo ducale di Massa ....

http://www.nuvolarossa.org/modules/newbb_plus/cache/attachments/2_1081014162.jpg

... una parte del pubblico intervenuto ... in primo piano da destra
Fabrizio Neri Sindaco di Massa, Giorgio Raffi
Segretario Prov.le P.R.I. di Massa Carrara, Alberto Pincione
Presidente dell'Unione Comunale Carrarese del P.R.I.

http://www.nuvolarossa.org/modules/newbb_plus/cache/attachments/2_1081013771.jpg

da sinistra .... Balzani, Finelli, Puntelli e Volpi

http://www.nuvolarossa.org/modules/newbb_plus/cache/attachments/2_1081013891.jpg

da sinistra .... Balzani, Finelli, Puntelli e Volpi

http://www.nuvolarossa.org

nuvolarossa
30-01-05, 20:08
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


ASSOCIAZIONE MAZZINIANA ITALIANA
Sezione di Prato
Mercoledì 9 febbraio
PRESSO Sala APARC - USARCI
Hotel Datini - V.le Marconi, 80 - Prato

“"Un concerto per Mazzini"”

ore 18,00 Presentazione del libro

"Il monumento di carta" di M. Finelli

Celebrazione della Repubblica Romana

ore 18,30 Concerto per Mazzini:

Duo pianistico : M.Deoriti - S.Grilli
musiche di Mozart, Bellini,Rossini Haydin

ore 20,00 Cena di celebrazione del IX febbraio1849
Hotel Datini (pren.tel. 329.1898354)
..............................
tratto dal sito web
http://www.webandcad.it/AMI/italiano.htm

nuvolarossa
07-05-05, 11:23
FIRENZE: PERCORSI NEL '900 E OMAGGIO A MAZZINI PER LA SETTIMANA DELLA CULTURA

FIRENZE - , 6 mag. - (Adnkronos) - Nove percorsi culturali nella Firenze del Novecento, dieci itinerari di visita, visite guidate gratuite e tanti eventi legati al novecento da seguire anche sul web (www.comune.firenze.it/firenze900). E uno ''speciale'' dedicato a Giuseppe Mazzini a 200 anni dalla nascita. Sono questi gli eventi principali che caratterizzeranno la VII edizione della Settimana della Cultura che si svolgerà a Firenze da lunedì 16 a sabato 21 maggio. Quest’anno accanto ai tradizionali itinerari storici, ve ne sono altri tematici legati alla letteratura, alla musica, al teatro, al cinema, alle arti visive in genere che hanno particolarmente caratterizzato la Firenze del Novecento. Per quanto riguarda Mazzini, in occasione del bicentenario della nascita è stata organizzata una mostra presso la Fondazione Spadolini dal 16 maggio al 31 ottobre, visite guidate a palazzo Dolfi in via Pandolfini (mercoledì 18 maggio e sabato 21), dove sono custoditi cimeli riferiti a Giuseppe Mazzini e a Torre della castagna (lunedì 16 maggio e giovedì 19), la sede fiorentina e toscana dell’Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini che custodisce reperti storici del Risorgimento.

nuvolarossa
13-05-05, 19:42
COMITATO REPUBBLICANO BICENTENARIO NASCITA GIUSEPPE MAZZINI

RENATO TRAQUANDI
organizza In collaborazione con:
COMUNE DI AREZZO

Assessorato Cultura
e Associazione Mazziniana Italiana di Firenze

Mercoledì 1 giugno 2005 ore 17
Arezzo, Sala Aldo Ducci - Via Cesalpino, n. 5

Perché ci professiamo mazziniani

Relatori:
Prof. Cosimo Ceccuti
Dr. Massimo Scioscioli
Dr. Michele Finelli

LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE

nuvolarossa
15-05-05, 09:50
FIRENZE: UNA MOSTRA E UN CONVEGNO SUL LEGAME TRA MAZZINI E LA TOSCANA

Firenze, 14 mag. (Adnkronos) - I legami di Giuseppe Mazzini con la Toscana furono molti ed intensi. La mostra storico-documentaria “Giuseppe Mazzini: il pensiero e il mito nelle collezioni di Giovanni Spadolini” e il convegno di studi “Giuseppe Mazzini dalla ‘Giovine Europa’ alla ‘Lega internazionale dei popoli’” ne ricostruiscono le tappe principali.
Lunedì 16 maggio alle ore 16, a Firenze presso la Fondazione Spadolini, il presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, il viceministro per i beni e le attività culturali Antonio Martusciello, lo storico Cosimo Ceccuti inaugurano la mostra dedicata a Giuseppe Mazzini, che rimarrà aperta fino al 31 ottobre.

nuvolarossa
17-05-05, 12:33
RISORGIMENTO: FIRENZE, MAZZINI NELLE COLLEZIONI DI GIOVANNI SPADOLINI

Firenze, 17 mag. - (Adnkronos) - Serigrafie, opuscoli, sigilli, documenti, fogli a stampa, monete, decreti, memorandum autografi di Mazzini, medaglie commemorative, miniature, ritratti, una copia del giornale politico-letterario “Il Popolano”. Questi solo alcuni dei numerosi oggetti originali, esposti nella mostra “Giuseppe Mazzini: il pensiero e il mito nelle collezioni di Giovanni Spadolini”, inaugurata alla Fondazione Nuova Antologia - Giovanni Spadolini, a Pian dei Giullari, sulle colline di Firenze.

nuvolarossa
19-05-05, 12:08
Nuova tesi che sarà illustrata dallo studioso Salvo Mastellone in un convegno domani a Firenze

Marx nel Manifesto rispondeva a Mazzini

Scontro fra comunismo e democrazia sui giornali inglesi dell'epoca

Maurizio Naldini

Q uali furono i veri rapporti fra Marx e Mazzini? Nella Londra di metà Ottocento, luogo di incontro di esuli e pensatori politici di ogni parte d'Europa, quale ruolo svolse il fondatore della Giovine Italia? Salvo Mastellone, docente di storia delle dottrine politiche a Firenze, dopo lunghe ricerche nei giornali “cartisti” della sinistra operaia londinese di allora, si è convinto che Mazzini —Joseph Mazzini per i suoi lettori inglesi — fu il punto di riferimento nel dibattito politico di allora. E per dimostrarlo, documenti alla mano, fa una dichiarazione “rivoluzionaria”: «Il Manifesto di Marx e di Engels fu scritto proprio in risposta alla tesi mazziniane sulla democrazia». Perché una scoperta di questo spessore viene rivelata solo adesso? Mastellone, che domani a Firenze nella sala del Gonfalone della regione Toscana inaugura un convegno su Mazzini a 200 anni dalla nascita, di certo non si sottrae alla riposta: «Perché i colleghi che mi hanno preceduto — ci dice — hanno studiato il Mazzini italiano, lo hanno inserito nell'epopea risorgimentale, ma a quanto pare non sono andati a Londra a leggere i testi originali nei giornali dell'epoca.» Bene. Ci spieghi allora come lei ha svolto la ricerca. «Nel 1845, a sue spese, per far conoscere agli inglesi il suo pensiero, Mazzini pubblicò un volumetto dal titolo “Italy, Austria and the Pope”. Questo libro non fu diffuso, non ebbe seguito alcuno, e così gli storici si erano rassegnati a non poterlo consultare. E invece il Northern Star, un settimanale dei “cartisti”che tirava 50mila copie e si ispirava all'associazione “Working classes” dal luglio al settembre del 1945 pubblicò in otto puntate una larghissima parte di quel volume. Non solo, all'ultima puntata il direttore del giornale si fece avanti in prima persona con un articolo di elogio delle idee mazziniane».
– Quali conseguenze ebbe la pubblicazione? «Divenne il punto di riferimento del dibattito politico di quei giorni. Mazzini sosteneva che la rivoluzione non avrebbe potuto che essere politica e democratica. Il direttore della rivista, Julian Harney era sicuramente in contatto con i giovani Marx e Engels, e anzi quest'ultimo, si era proposto di fare il corrispondente dalla Germania. Alla fine del '45, in Polonia, fu sottoscritto il “Manifesto di Cracovia”, anch'esso pubblicato sul Northern Star e guarda caso vi si sosteneva che la rivoluzione in Polonia avrebbe dovuto essere sociale oltre che politica e democratica».
– Vuol dire che avevano letto gli articoli di Mazzini? «Non c'è dubbio. Così come posso dimostrare che li avevano letti Marx e Engels i quali, subito dopo, nel luglio 1846 pubblicarono sulla solita rivista la posizione dei comunisti sulla rivoluzione. Per loro, come è noto, la rivoluzione non poteva che essere di classe, e quindi il luogo migliore per farla esplodere sarebbe stata l'Inghilterra dove la classe operaia poteva diventare la classe dominante».
– E Mazzini lesse questi articoli? «Sicuramente, perché il direttore della rivista, lo rivela una lettera autografa, glieli inviò. Lesse e replicò, con altri 7 articoli apparsi fra il '46 e il '47 sul People's Journal».
– Che cosa sosteneva ? «Che la rivoluzione comunista aveva bisogno di un gruppo di intellettuali che la guidassero, una sorta di sacerdoti che poi avrebbero creato una nuova casta. Confutava il partito unico. E per la prima volta parlava di dittatura».
– Marx non si convinse. «Certo. E difatti pochi mesi dopo, nel febbraio del 1848 ecco apparire il Manifesto, che per buona parte scandisce, punto per punto, risposte alla tesi di Mazzini. Basta confrontare i testi per rendersene conto. E questo ci dimostra non solo che il Manifesto non nasce nel deserto, ma che il dibattito che lo provocò era in qualche modo diretto proprio da Mazzini». Ma poi Mazzini riprenderà quei temi, li pubblicherà anche in Italia e sono testi ben noti, nei quali il confronto con il comunismo non porta a queste conclusioni. «Giusto, perché quando pubblica in Italia Mazzini pensa alla situazione italiana, ai moti del '48, insomma localizza le sue idee. Purtroppo gli storici si erano fermati a quei testi e non erano andati a completare le ricerche nelle biblioteche londinesi. Così i tedeschi avevano studiato Marx e Engels, gli inglesi avevano studiato il cartismo, e Mazzini nei testi originali inglesi era rimasto pressoché sconosciuto».

nuvolarossa
26-05-05, 18:37
Domus Mazziniana
Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi

27 maggio
presso la Domus mazziniana - Pisa
Inaugurazione della mostra

“La satira ai tempi di Mazzini”

La mostra è curata dalla Domus Mazziniana e dal Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi, e raccoglie oltre 200 stampe tratte da riviste satiriche degli anni 1805-1872. Il ruolo di Mazzini è notevolissimo: dipinto come un terrorista dalla satira moderata, il genovese appare nelle caricature irriconoscibile, nei tratti fisici ed ideologici, rispetto all’immagine a tutti nota. La mostra, corredata da un ricco catalogo, è finanziata dalle Province di Pisa e Lucca, dal Comitato nazionale per il bicentenario mazziniano, dalla Società Autostrade Liguria Toscana e supportata dal Comune di Pisa.

nuvolarossa
04-06-05, 15:32
Il Convegno di Arezzo su Mazzini.

Quarantotto ore; sono trascorsi due giorni dalla manifestazione che si è tenuta per commemorare il bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, nella Sala Comunale intitolata alla memoria del sindaco Ducci, ad Arezzo.

Per la festa della Repubblica siamo stati in altre cose affaccendati, chi al mare, chi nella tradizionale gita fuori porta, chi ha presenziato alle manifestazioni prefettizie.

A distanza di due giorni dalla commemorazione, dagli aretini dedicata al bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, scrivo queste note, al fine di rendere testimonianza di quello che abbiamo fatto, visto e sentito.

Dico subito che non sono contento; no, amareggiato no, dal momento che, per chi come me percorre questi sentieri, e, in queste terre, aride di etica e di buoni costumi, è preparato ai sacrifici e all’ignavia della gran parte dei suoi concittadini, ebbri di calcio, di messe e di tutt’altro genere di impegni, lontano dalla storia del repubblicanesimo, dalla percezione dell’etica, del dovere compiuto al fine di ottenere diritti, del sacrificio, dell’impegno morale e umanitario, profuso al di fuori di prebende e tornaconti.

Dopo aver correttamente e prontamente preparato il convegno, cui l’Amministrazione comunale ha contribuito in modo concreto e solidale (lo devo riconoscere), spedito centinaia di inviti, i manifesti affissi e i mass media avvertiti; quando, assieme agli altri relatori, sono arrivato, puntuale, nella sala, ho costatato l’amara realtà.

Le poche decine di spettatori presenti rendevano ampia e documentata testimonianza dello scarno interesse nutrito da una cittadina che sfiora i centomila abitanti, per i temi del repubblicanesimo storico, del Risorgimento laico, della testimonianza mazziniana.

A posteriori, proprio mentre butto giù queste note, faccio a me stesso una domanda che qui di seguito riporto per la vostra attenzione.

Dopo aver rivolto un caloroso, dovuto e sentito, ringraziamento a quel esiguo gruppo di intervenuti, i quali, hanno compiutamente e seriamente seguito, addirittura sottolineato con vari battimani, i nostri intereventi, perché questa cittadina, che a suo tempo lo stesso Alighieri definì di botoli ringhiosi, mette il disdoro sulle tematiche che a me stanno più a cuore?

Sarà colpa della monarchia sabauda? Questa dinastia di origine francese, che ha avuto il destro di regnare sulla penisola, imponendo con la diplomazia e con l’esercito un predominio dispotico e arrogante, con il primo Re dell’Unità d’Italia che volle continuare a chiamarsi Secondo, un altro che ordinò alle sue truppe di sparare sugli operai e un altro ancora che pavidamente assecondò il Fascismo. E’ vero che quella monarchia collocò Giuseppe Mazzini nel Phanteon, acconsentì che a lui venissero intitolate strade e piazze, riuscendo a trasformarlo per l’opinione pubblica in icona santificata, senza permettere alcuna diffusione o studio approfondito del suo pensiero e delle sue numerose opere letterarie, lettere e articoli di giornale.

Una seconda ipotesi, almeno a livello locale, è quella che il mazzinianesimo aretino è mal rappresentato, non essendo io parte della riconosciuta cultura locale; il diploma di ragioniere, decenni di lavoro in banca e per giunta di pessimo carattere non mi hanno certo giovato.

Tante sono state le occasioni nelle quali ho pervicacemente sostenuto che l’Arezzo del Petrarca, di Pier della Francesca, del Vasari, di Pietro Aretino, di Francesco Redi, di Michelangelo e di Cesenate, da più di due secoli è immersa nel buco nero cosmico della mediocrità, della superficialità, della pochezza intellettuale; che dal periodo dell’Illuminismo non ha prodotto altro che la reazione cattolica del Viva Maria, antifrancese, del 1799; dal Risorgimento nazionale la mancata accoglienza di Garibaldi in fuga con Anita da Roma, dando alle guerre di Indipendenza uno scarno contributo di risorse, sia umane che materiali.

Dobbiamo arrivare alla seconda metà degli anni cinquanta, dello scorso secolo, per trovare nomi aretini inseriti nella storia nazionale, con Amintore Fanfani e Brunetto Bucciarelli Ducci, degne persone emerse nel periodo del politichese e della partitocrazia, ma non certo degli intellettuali, anche se il politico Fanfani faceva pagare, per i prodotti del suo dopo lavoro pittorico, cifre importanti.

Una città di origine etrusca, laboriosa e impegnata nell’arte della produzione artistica del vasellame nel periodo romano, protagonista in Centro Italia nel Medio Evo e nel Rinascimento, che non ha oggi una sua Università cittadina, se non corsi di laurea mutuati dalla vicina Siena; due quotidiani, uno fiorentino e uno perugino, che hanno in città gli Uffici di Cronaca locale, con redattori che giudicar mediocri significa volare alto; alcune emittenti televisive locali gestite da commercianti in radiotelefonia, con in redazione ingrigiti paladini del volontariato social politico clericale e arcimondaiolo. Un’altra di queste emittenti funziona da pulpito di un sacerdote, bravo a batter cassa quanto a recitar rosai e messe sul palinsesto.

Questa città ha avuto gli onori della cronaca, oltre vent’anni fa, anche per loschi episodi che sembra abbiano messo in luce trame eversive di carattere socio economico politiche, che hanno coinvolto le sfere più elevate della Massoneria italiana, che ne ha sofferto e soffre ancora.

Le vicende di Licio Gelli, però, hanno nel contempo innestato in Arezzo un fenomeno di dilagante presenza di famiglie massoniche, le quali, mano a mano che andavano costituendosi, si facevano impegno di avere una rappresentanza aretina.

Resiste, stoicamente vegliarda e immersa in gloriose vestigia, una rappresentanza aretina del Grande Oriente d’Italia, a cui l’invito è stato spedito, assieme alle altre centinaia; ma, per quanto ne possa sapere, anche questa emerita categoria di personaggi, almeno quelli che agiscono alla luce del sole, non si sono fatti vedere alla celebrazione del bicentenario della nascita di Mazzini; e dire che mi risulta per certo una delle loro Officine essere intitolata al politico genovese, alla memoria del quale molti massoni italiani risorgimentisti erano molto legati.

Come non si sono fatti vedere dal Provveditorato agli Studi; e i presidi e i professori degli Istituti superiori, e molte delle personalità pubbliche, istituzionali e del mondo civile, che l’invito lo avevano ricevuto, per tempo.

Devo prenderne atto, anche tra gli iscritti alla sezione aretina del Partito Repubblicano Italiano, per Mazzini Giuseppe l’interesse è scarso, dal momento che diversi tra loro non sono venuti alla celebrazione.

Pensare che dalla non tanto vicina Forlì, l’amico esponente repubblicano Valbonesi ci ha gratificato con la sua importante e significativa presenza.

Questo detto, per la cronaca relativa all’evento oggetto di queste note, il mio ringraziamento particolare è diretto a Finelli, il giovane ricercatore e divulgatore mazziniano, che ha tenuto una relazione dotta e compiuta, rispondendo al tema proposto, sul perché ci si professa tali, così come ha egregiamente fatto il mio fraterno amico Scioscioli, con la bravura che lo contraddistingue.

Come sempre, sopra le righe, eccellente e ed esaustiva, la relazione conclusiva del professor Ceccuti, che, da par suo, ha tracciato il filo logico della contemporaneità dell’etica propugnata da Mazzini, del suo contributo ai valori dell’uomo, del patriottismo, delle necessità di Italia ed Europa; temi che hanno affascinato uomini lontani, in continenti lontani, i quali hanno voluto, nelle loro costituzioni patrie, riferimenti mazziniani, così come la nostra Costituzione Repubblicana, figlia ed erede di quella romana del 1849.

E per fortuna che so per certo di non essere un paranoico, pedante, forse, e foss’anche rompiscatole; tuttavia, almeno fino ad ora, non ho mai sofferto di mania di persecuzione…… anche se, adesso, un unico manifesto, visto tra i tanti appositi spazi dell’Ente che gestisce le affissioni, e il fatto che le due redazioni locali dei quotidiani sopra citati, nonché le emittenti televisive prima ricordate, in gran parte non hanno citato l’evento tanto a me caro, o, come nel caso de La Nazione, hanno pubblicato uno stitico, piccolo comunicato, nella edizione della vigilia, potrebbero farmelo pensare, in alternativa ad un boicottaggio sistematico.

Tutto bene, quindi…….. tutto valido…… testimonianza positiva, questa di Arezzo!

Sono nato di luglio, segno zodiacale Leone, sono un po’ vanitoso anche, e, se pur scontento della poca attenzione aretina, ho il pregio di ritenermi soddisfatto, per essere stato protagonista di una ulteriore, valida testimonianza di amore al mazzineanesimo, così come mi è stato insegnato, per aver vissuto molti anni accanto a Randolfo Pacciardi.

Renato Traquandi

.......................................
tratto da YAHOO Groups "I Repubblicani"
http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/

nuvolarossa
21-06-05, 19:14
Mazzini: ci hanno promesso una via. Ci hanno ripensato?

Lettera inviata al sindaco e alla Giunta del Comune di Santa Maria a Monte (Pisa), 21 giugno 2005.

In data 23 ottobre 2004 inviammo una nota riguardante la dedica di una via a Giuseppe Mazzini, il responsabile settore 3 ci inviava una nota che diceva "Quanto da voi richiesto è nei programmi dell'Amministrazione Comunale".

Ad oggi non abbiamo visto niente di quanto è nei "Vostri" programmi. Forse era l'occasione del Bicentenario per intestare una via ad un Padre della Patria come Mazzini, un'occasione perduta. Inoltre in data 1° giugno 2005 ho inviato alla Sua attenzione e della Giunta una nota per l'istallazione di una lapide in ricordo del Bicentenario di Mazzini, ma non avendo ricevuto risposta a riguardo del luogo dove porre detta lapide, le comunico che sarà istallata sotto la finestra della sede del Pri in piazza della Vittoria a Santa Maria a Monte.

Città, paesi hanno ricordato questo evento con iniziative, la Sua Amministrazione non si è degnata di ricordare Giuseppe Mazzini, uomo fondatore della Giovane Italia e della Giovane Europa.

Sono onorato di inviarle questo libro "Dei doveri dell'uomo" di Giuseppe Mazzini in occasione del Bicentenario della sua nascita, avvenuta il 22 giugno 1805.

L'attualità del pensiero mazziniano, le potrebbe essere d'aiuto, per affrontare i problemi di amministratore di un paese come Santa Maria a Monte. Il Pri, erede del pensiero mazziniano, le augura buona lettura.

Il segretario del Pri
di Santa Maria a Monte (Pisa)
Alberto Fausto Vanni

http://www.istitutomazziniano.it/img/dip56.jpg

nuvolarossa
22-06-05, 17:19
http://www.ilcannocchiale.it/blogs/bloggerarchimg/Repubblicani/Mazzini22Giugno.JPG

nuvolarossa
14-09-05, 20:22
Arezzo: Lapide commemorativa bicentenario Mazzini

Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini "G. Garibaldi" - Fratellanza Garibaldina - Sezione di Arezzo. Al fine di rendere un doveroso omaggio alla figura del grande esule genovese, nel bicentenario della nascita, questa Sezione, tramite il suo presidente Gastone Mengozzi, unitamente all'assessorato alla Cultura di questo Comune, scoprirà una lapide commemorativa presso l'obelisco risorgimentale di Piazza del Popolo ad Arezzo, il giorno 20 settembre, alle ore 12,30. La cittadina tutta è invitata a presenziare all'evento, compresi gli organi di stampa e le pubbliche autorità; nonché i docenti e le scolaresche aretine.

nuvolarossa
17-09-05, 20:47
E gli italiani ridevano con Mazzini

di PIETRO M. TRIVELLI

Nel bicentenario della nascita dell’eroe è stata allestita la mostra “La satira al tempo di Mazzini, caricature italiane tra il 1805 e il 1872”, al Museo della Satira di Forte dei Marmi, in collaborazione con la Domus Mazziniana di Pisa (a cura di Cinzia Bibolotti, Andrea Bocchi e Franco Angelo Calotti, fino al 2 ottobre). In bacheca, una trentina di giornali d’epoca che ridisegnano il Risorgimento.

nuvolarossa
04-03-06, 19:55
http://img381.imageshack.us/img381/858/siena14wm.jpg
http://ftp.se.kde.org/pub/music/midi/mirror.filecity/sting/moon_bourbon.mid

nuvolarossa
06-03-06, 14:36
http://img137.imageshack.us/img137/4387/mazzinivive9xi.jpg

nuvolarossa
14-05-06, 21:12
Comitato Livornese per la Promozione dei Valori Risorgimentali
Associazione Mazziniana Italiana sezione di Livorno
Associazione Livornese di Lettere ed Arti
Archivio di Stato di Livorno
Coordinamento Regionale per la Promozione dei Valori Risorgimentali
in collaborazione e con il patrocinio del
Comune di Livorno
Provincia di Livorno
Regione Toscana
Comune di Collesalvetti
Comune di Rosignano Marittimo
Fondazione Cassa di Risparmio
Camera di Commercio di Livorno, nell'ambito del progetto INTERREG (Livorno, Bastia, Sassari),
a cura del
Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della Nascita di Giuseppe Mazzini (1805-2005)
sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica

25-26/5/2006 - LIVORNO
Sala Consiliare del Palazzo Ganducale
(Provincia di Livorno)

Convegno internazionale:
“ L'ARCO LATINO E IL RISORGIMENTO: REALTÀ ED ECHI DEI MOTI MAZZINIANI DEL 1857"

PROGRAMMA

Giovedì 25 maggio 2006, ore 9
I luoghi e gli uomini dell'insurrezione mazziniana
Presiede
Anna Lazzarino Del Grosso (Università di Genova)
L'insurrezione urbana: il caso di Genova
(Giuseppe Monsagrati, Università di Roma "La Sapienza")
L'insurrezione urbana: il caso di Livorno e dei "pisacaniani"
(Fabio Bertini, Università di Firenze e Comitato Livornese per la promozione dei Valori Risorgimentali)
Mezzogiorno immaginato e Mezzogiorno reale: l'impresa di Sapri
(Massimo Nardini, dottore di ricerca Università di Firenze)
Da e per l'emigrazione del Levante
(Maurizio Vernassa, Università di Pisa e Comitato Livornese per la promozione dei Valori Risorgimentali)
Rapporti ed emigrazione da e per l'America
(Massimo Sanacore, Archivio di stato di Pisa)

Giovedì 25 maggio 2006, ore 14,30

I mazziniani, le idee e il progetto
Presiede
Denis Mack Smith (Oxford University)

La riflessione politica di Mazzini nell'Europa che cambia
(Pier Fernando Giorgetti, Comitato Livornese per la promozione dei Valori Risorgimentali)
L'Europa e l'iniziativa dei mazziniani
(Claudio De Boni, Università di Firenze)
Jessie White e la politica mazziniana al femminile
(Sheyla Moroni, dottore di ricerca Università di Firenze)
La riflessione di Marx sull'opera di Mazzini
(Massimo Guantini, Assessore alle culture del Comune di Livorno)
La prospettiva ideale della terza Roma
(Gabriele Paolini, dottorando di ricerca, Università di Firenze)

Venerdì 26 maggio, ore 9

Insurrezione e rivoluzione: speranze e paure

Presiede
Luigi Lotti (Istituto per la Storia Moderna e Contemporanea)

La Francia e i moti mazziniani del 1857
(Michel Ostenc, Université d'Angers)
Note sul rapporto di Mazzini con la cultura francese
(Alessandro Volpi, Università di Pisa)

L'incorrotto ideale. Mazzini nella letteratura italiana
(Marino Biondi, Università di Firenze)

I ceti dirigenti davanti all'iniziativa rivoluzionaria
(Romano Paolo Coppini, Università di Pisa)

Insurrezione e progetto istituzionale per la nuova Italia
(Luca Mannori, Università di Firenze)

Venerdì 26 maggio, ore 14,30

Le quinte toscane del moto mazziniano

Presiede
Sandro Rogari (Università di Firenze)

La Toscana centro - settentrionale
(Antonio Chiavistelli, assegnista di ricerca, Università di Firenze)

La Toscana nord - occidentale
(Francesco Tamburini, Dottore di ricerca Università di Pisa)

La Toscana sud - orientale
(Eva Casagli, Dottore di ricerca, Università di Siena)

Venerdì 26 maggio, ore 16
Le quinte insulari del moto mazziniano

Presiede
Carlo Mangio (Università di Pisa)

Orientamenti politici e dinamiche economiche in Corsica negli anni '50 dell'Ottocento
(Marco Cini, Università di Pisa)

La Sardegna e lo spazio politico dei democratici
(Assunta Trova, Università di Sassari)

Sicilia e Malta retrovie del movimento
(Ottaviano Perricone, Gruppo di studio "Le Timpe" di Rosolini, Siracusa).

Per informazioni:
Firenze:
Prof. Fabio Bertini, 055/4374503
fabert@unifi.it

Livorno:
Sig. Marzino Macchi, 0586/428078

nuvolarossa
22-05-06, 18:43
Presentazione in Consiglio regionale della Toscana
Giuseppe Mazzini: la sua vita in un documentario

FIRENZE - L'infanzia genovese, l'adesione giovanile alla Carboneria, la carriera giornalistica e politica, la Giovine Italia e la lotta per l'indipendenza propagandata in tutta Europa. Sono le tappe fondamentali, che si susseguono in ordine cronologico, all'interno del documentario "Giuseppe Mazzini", realizzato lo scorso anno in occasione del bicentenario della nascita di uno dei maggiori artefici
dell'unità d'Italia, che sarà presentato a Firenze, presso il Consiglio regionale della Toscana, lunedì 8 maggio alle ore 11.30 (Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi).

L'audiovisivo, che ricostruisce l'itinerario del pensiero e dell'opera di Mazzini, è girato da Fabrizio Todesco con la consulenza storica del professor Zeffiro Ciuffoletti. Il dvd alterna testimonianze filmate, concesse dai più importanti storici risorgimentalisti italiani sia a piccoli brani di fiction, dove attrici teatrali in costumi d'epoca mettono in scena una lettura dell'epistolario mazziniano sia ad immagini di famosi dipinti ottocenteschi che ritraggono luoghi e situazioni realmente vissuti da Giuseppe Mazzini. All'evento interverranno il segretario questore dell'Ufficio di Presidenza Luca Ciabatti, l'assessore alla cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi, il sindaco di Pisa Paolo Fontanelli, l'assessore alla cultura della Provincia di Pisa Nicola Landucci, il regista Fabrizio Todesco e il professor Zeffiro Ciuffolotti dell'Università di Firenze.

tratto da yahoo group mazziniani
http://it.groups.yahoo.com/group/mazziniani/

nuvolarossa
05-03-07, 10:53
Associazione Mazziniana Italiana Onlus
Sezione "Dimensione Uomo" - Piombino - Via Anita Garibaldi, 20 - ami.piombino@libero.it

Sabato 10 marzo 2007 - ore 10,00
Anniversario della morte di Giuseppe Mazzini (1805-1872)

Sala della Circoscrizione Porta a Terra Desco - Via Cellini, 9 - Piombino

Conferenza

I fondamenti dell'etica mazziniana: "I doveri dell'uomo"
Relatore: Andrea Panerini

Interverrà l'Avv. Alessandro Andreini, Presidente Ami Livorno e membro del Consiglio Nazionale dell'Associazione

Ore 10,00
Saluti di Luca Pallini, Presidente della Circoscrizione Porta a Terra Desco
Saluti da parte del Presidente della Sezione Ami di Piombino
Conferenza di Andrea Panerini
Dibattito e domande sulla conferenza

Ore 12,00
Commemorazione presso la lapide di Via Mazzini in Piombino

tratto da http://www.nuvolarossa.org/

nuvolarossa
22-03-07, 20:42
I Doveri dell'Uomo

Sabato 10 marzo ha avuto luogo la conferenza “I fondamenti dell’etica mazziniana: I doveri dell’uomo” tenuta da Andrea Panerini presso la Sala della Circoscrizione Porta a Terra Desco di Piombino, sotto il patrocinio della Sezione Dimensione Uomo (Piombino) dell’Associazione Mazziniana Italiana (A.M.I.). Sono intervenuti Alessandro Giuliani della Direzione Nazionale dell’A.M.I. e Franco Calzolari della Sezione piombinese. La giornata è terminata con la commemorazione della lapide di Giuseppe Mazzini nella via omonima all’interno del centro storico piombinese. La Sezione Dimensione Uomo A.M.I. di Piombino ringrazia tutti i partecipanti al convegno e tutti gli intervenuti, che sono stati numerosi.

tratto da http://www.nuvolarossa.org/

nuvolarossa
11-05-07, 12:40
Martedì 15 maggio alle ore 17.30 presso la sala consiliare del Comune di Carrara, i repubblicani parleranno di Mazzini con la Città.
Relatori il Prof. Roberto Balzani Presidente Naz.le dell'Ami e Beniamino Gemignani.
Dopo la manifestazioni tutti gli amici intervenuti potranno partecipare ad una grande cena elettorale presso il Ristorante "La Repubblica" a Marina Di Carrara (MS) - Via Dei Corsi, 65 - tel 0585 634650

Per l'occasione riceviamo da Fantoni Roberto, Segretario dell'Unione Comunale Carrarese del Partito Repubblicano Italiano

Martedì 15 maggio alle ore 17.30 presso la sala consiliare del Comune di Carrara, i repubblicani parleranno di Mazzini con la Città. Non mi pare una cosa nuova. Anzi, se devo essere sincero, temo che saranno in pochi quelli interessati a scoprire l’attualità del Genovese, durante una campagna elettorale fatta di insulti ed impostata solo sull’apparire, anziché sull’essere. Ma, ormai, la politica è questa ed il concetto vale per destra e sinistra. Ovviamente non per noi. Devo tuttavia ammettere che anch’io sono stato un po’ contagiato, al punto da diventare leggermente paranoico e vedere il nemico anche dove c’è l’amico. E’ un caso di pochi giorni orsono: un giornalista ci ha fatto una burla e noi l’abbiamo presa per buona. Abbiamo reagito con rabbia, attaccandolo. Ed abbiamo sbagliato. Ma è stato utile. A me per temperare i moti agonistici ed al mio compaesano per scoprire che i carraresi hanno il senso dell’umorismo di un palo della luce. Tuttavia il rimprovero che mi faccio è l’aver perso di vista la strada maestra : quella che Mazzini chiamava la via della Verità. Ovvero lasciarsi coinvolgere dal contingente, perdendo di vista il vero obbiettivo politico. Noi non possiamo scadere nella rissa, anche se siamo tutt’altro che imbelli. Noi non possiamo considerare nemico chi la pensa diversamente. Noi dobbiamo rispettare l’avversario. Ciò non toglie che rimane legittimo troncare il groppone a chi offende. L’importante è andare avanti per la strada maestra. Senza voltarsi indietro. Anche questo è un grande insegnamento di un Uomo che è stato offeso in tutti modi possibili e immaginabili e perseguitato come nessuno.
Sarà Roberto Balzani, Presidente Nazionale dell’Associazione Mazziniana e docente di Storia Moderna all’Università di Bologna ad illustrare da par suo l’attualità del Maestro, unitamente al mio amico Beniamino Gemignani, storico locale di grande valore, che affronterà temi sul repubblicanesimo e la Città. Ho già avuto modo di ascoltare lo scorso anno, durante le manifestazioni per il bicentenario della nascita di Mazzini, le teorie dei due relatori e devo dire che mi ha affascinato molto la concezione urbanistica di Carrara, legata al libero pensiero ed al repubblicanesimo in generale. Gemignani sostiene che l’assetto urbanistico del territorio è derivato da quella che lui definisce, usando un eufemismo che non ricordo, la cultura libero muratoria. In sostanza Carrara è, per Gemignani, una Città massonica. Tutto sommato, vista la simbologia delle lapidi sparpagliate in giro, la tesi non è peregrina. Mi è stato chiesto di scrivere queste due righe sull’incontro e lo faccio volentieri ma, ovviamente, colgo l’occasione per condividere con gli amici alcune riflessioni mie. Senza usare le frasi, scritte o pronunciate in Italiano antico, ci sono alcuni concetti che mi sembra fondante sottolineare. Il primo è quello del Dovere. Tutte le forze politiche, movimenti, sindacati etc. propongo temi legati solo ed esclusivamente al Diritto del cittadino. E su questi fanno campagne elettorale prendendo voti. E’ terribilmente sbagliato e diseducativo. Una società civile, moderna e proiettata nel futuro deve aver ben chiaro che le sue fondamenta sono i doveri civici. Ricordate la famosa frase : “ non chiederti cosa l’America può fare per te ma cosa puoi fare te per l’America?” ecco un esempio dell’attualità di Mazzini, percepita più oltre oceano che in Patria. Il secondo concetto, e su questo concludo, che mi è caro è quello sull’impegno civile inteso come religione laica. Lasciando stare Heghel e rimanendo nel nostro quotidiano, non avete percepito il bisogno di spiritualità che manifestano i giovani? Il proliferare di sette, la new age, la riscoperta dell’esoterismo sono un aspetto, ma anche i giovani tifosi che parlano della loro squadra del cuore come di un ideale, sono segnali importanti da non trascurare. E cosa dire delle religioni in senso generale. Il fondamentalismo con tutte le sue nefaste conseguenze, non è forse frutto di una ricerca che pare ormai messa da parte nella società moderna? E la politica come risponde? Non risponde. Chiudo con un passo a noi dinosauri della politica molto caro: “ NON AVERE ALTRA VIA CHE LA RETTA VIA, NON AVERE ALTRA TATTICA CHE IL CORAGGIO E L’ARDIRE, NON ALTRO DIO CHE IL DIO DELLA VERITA’ E DELLA LIBERTA’ Giuseppe Mazzini” questa a la strada maestra che citavo all’inizio.Sarà attuale? I telespettatori dei reality lo capiranno? Boh! Comunque dopo la manifestazioni tutti gli amici intervenuti potranno partecipare ad una grande cena elettorale. Almeno qui siamo sicuri che tutti saranno contenti.

Fantoni Roberto
Carrara 11.05.07

nuvolarossa
30-05-07, 23:15
Sez. A.M.I. "La Giovine Italia" - Grosseto

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Darwin/Logo.jpg

Venerdì 1 giugno 2007 - ore 16,30, presso la Sala Pegaso - Piazza Dante - Grosseto

"La meravigliosa storia della Repubblica dei briganti"

ovvero la nascita della prima Costituzione laica e repubblicana d'Italia novantasette anni prima del 2 giugno 1946.

Il Dott. Claudio Fracassi presenterà il suo libro

tratto da http://www.nuvolarossa.org/

nuvolarossa
10-05-08, 11:09
Sez. AMI “R.Pacciardi” di Carrara

http://www.nuvolarossa.org/modules/xgallery/cache/albums/01-Album-di-Darwin/Logo.jpg

dal 2 al 6 Giugno 2008

Mostra di pannelli sulla vita di Giuseppe Mazzini

aperta da una conferenza dal Prof. M. Di Napoli
della Direzione nazionale dell’Associazione Mazziniana Italiana dal tema :
“ Dallo Statuto Albertino alla Costituzione Italiana “

27 Settembre 2008
tavola rotonda sul tema .
“ L’amministrazione comunale di Carrara
durante la prima guerra mondiale “

25 Ottobre 2008
tavola rotonda sul tema
“ I Movimenti mazziniani in Lunigiana “

29 Novembre 2008 ,
tavola rotonda sul tema
“ il Marmo “

Angelo Pelliccia, 4 - 54033 Carrara (Ms)
Per informazioni:
cesaremussini@virgilio.it

AMI – Sez. “R.Pacciardi” di Carrara
Via Angelo Pelliccia, 4 - 54033 Carrara

tratto da http://win.webandcad.it/AMI/iniziative/2008/21.htm

il_Lu
30-05-08, 22:59
Carrara, li 30 maggio 2008


Lunedì 2 Giugno, la locale sezione dell’Associazione Mazziniana Italiana organizza nella sala della circoscrizione 2 una Conferenza sul tema “dallo statuto Albertino alla Costituzione Italiana” che inaugurerà la mostra sulla vita di Mazzini. L’occasione è salutata con viva partecipazione dalla Federazione Giovanile Repubblicana che la vede come un occasione per ricordare un personaggio chiave della storia dell’unità Italiana, quale Giuseppe Mazzini, in una città da sempre baluardo repubblicano, storicamente vicina agli ideali promossi dall’esule genoano. Invitiamo quindi la cittadinanza carrarese a partecipare all’incontro e a visitare la mostra.


La Federazione Giovanile Repubblicana Carrara -Montanaro-

nuvolarossa
14-06-08, 12:32
VIDEO MOSTRA MAZZINI

http://www.youtube.com/v/7Gq9sArO9wA&hl=it&color1=0x5d1719&color2=0xcd311b

nuvolarossa
22-10-08, 19:16
Il 24 Maggio 1915 l’Italia entrò in guerra per l’iniziativa del suo re e trascinò l’intera nazione in una immane catastrofe . La guerra , vinta , è costata alla Nazione 6oo mila di morti e tanti , tanti debiti che abbiamo pagato a rate sino al 1986 ( proprio così ) La città di Carrara fu devastata dalla disoccupazione per la chiusura dei mercati internazionali che usualmente importavano marmo. La tassa marmi passò da un rendimento giornaliero di circa Lit. 3.000 a poco più di Lit 200 . Molte industrie si trovarono costrette a chiudere o licenziare . Ogni tentativo di coinvolgere gli industriali ed i detentori delle maggiori ricchezze economiche perché dimostrassero amore per la città che aveva loro dato tanta prosperità , perché dimostrassero sentimenti di umanità per la popolazione costretta dalla disoccupazione a cercare la pietà di qualche soccorso, perché dimostrassero una loro preoccupazione per l’ordine pubblico , cadde nel vuoto dell’egoismo personale .La Storia si ripete ?

Di fronte a questi immani problemi la popolazione di Carrara affrontò quegli anni di tragedie e disastri in maniera esemplare soprattutto per l’attiva partecipazione e per le iniziative dell’amministrazione comunale condotta da chi portava nella azione sociale un impegno morale , una serietà , un’intransigenza , una concezione essenzialmente romantica della partecipazione politica come missione in contrapposizione alle deteriori alchimie machiavelliche di grande attualità .

Il sindaco di Carrara nel 1915 , rivolto alla cittadinanza esordì con questa frase esemplare :

“ Lavorare bisogna per tradurre quella che è nostra fede morale e politica , quella che è critica demolitrice e costruttrice dei nostri programmi , quella che è speranza e nutrizione ideale dei nostri spiriti , in fatti amministrativi alti , degni e coraggiosi che attestino della giovinezza , dell’attualità e del valore dei nostri uomini “

I disagi scaturiti della guerra e dalla disoccupazione furono affrontati e vinti !

In questo momento , nella confusione che circonda la politica , nell’incertezza generale e mentre assistiamo ad una preoccupante apatia della popolazione ,come se fosse rassegnata , che si ritiene abbandonata e pensa che sia inutile esprimere le proprie opinioni , la locale sezione R. Pacciardi dell’Associazione Mazziniana Italiana ha deciso di rivisitare quel periodo storico con un seminario che avrà per tema

“L’Amministrazione Comunale di Carrara durante la prima guerra mondiale“

e che si terrà sabato 25 ottobre 2008 alle 16, 30 nei locali della Circoscrizione 2 in Piazza Accademia g.c. al palazzo rosso. La rievocazione ufficiale sarà tenuta dal dr.. Michele Finelli dell’Università di Pisa , ed interverranno il tanto amato storico locale Beniamino Gemignani e la professoressa Emilia Fazi Contigli che fu sindaco di Carrara dal 1994 al 1998 . Tutta la cittadinanza è invitata a partecipared a portare un suo personale contributo

tratto da http://win.webandcad.it/AMI/comunicati/2008/8.html