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Free-Market
21-04-02, 16:08
ho trovato questo articolo nel forum della destra radicale:

Celebrò una messa per Mussolini, prete nei guai
Fonte: Il Nuovo

Celebrò una messa per Mussolini, prete nei guai

Un parroco di 72 anni di Falconara ha ricevuto un'imputazione coatta per concorso in atti commemorativi del disciolto partito fascista, per aver tenuto il 28 aprile 2000, una messa in suffragio del Duce.



ANCONA, 20 APR - Un parroco di 72 anni di Falconara (Ancona), don Valerio Pieralisi, è finito nei guai per aver celebrato, il 28 aprile 2000, una messa in suffragio di Mussolini richiestagli da alcuni esponenti di Forza Nuova. L' anziano prete ha ricevuto un'imputazione coatta, per
concorso in atti commemorativi del disciolto partito fascista, dal gip di Ancona, il quale, respingendo la richiesta di archiviazione del pm, ha di fatto disposto il processo.

''Don Valerio - spiega il legale d' ufficio, Alessandro Rocco - verrà interrogato nei prossimi giorni per il reato previsto dalla legge Scelba del '52, ma la sua è una posizione diversa da quella degli esponenti di FN che richiesero e parteciparono alla funzione'', e che pure risulterebbero indagati. ''Lui - precisa il legale -, celebrando la messa in memoria di un defunto, ha solo fatto quanto gli competeva per il suo ufficio di sacerdote''. E don Cesare ripete lo stesso, insistendo di avere solo fatto il suo dovere, limitandosi al rito sacro senza ''sbavature'' di sorta; di cui, invece, si sarebbero macchiati i giovani di FN fuori dalla chiesa, salutando romanamente.

''Avevo anche chiesto il permesso al vescovo - ha riferito il prete - e veramente non capisco tutta questa vicenda, visto che una decina d' anni fa, sempre col permesso del vescovo, avevo detto un'altra messa in memoria di Mussolini alla Chiesa del Sacramento di Ancona, senza che accadesse niente''. Sulla vicenda - riportata oggi da alcuni quotidiani locali - interviene anche Giorgio Gioacchini, esponente di FN, che figurerebbe fra gli indagati e che però afferma di non avere ancora ricevuto alcun avviso. ''Il guardasigilli Castelli - osserva - sta tentando di portare avanti un provvedimento che abolirà tutti i reati d'opinione, ma ci sono ancora procedimenti giudiziari che tendono a perseguire episodi che in definitiva sono solo espressioni di libero pensiero e non reati gravemente lesivi dell'ordine sociale. Sei ragazzi, di cui tre minorenni, e un vecchio prete avrebbero minato la democrazia della Repubblica: trovo assurda un'accusa del genere. Senza contare poi che ogni anno, il 28 aprile, migliaia di italiani non antidemocratici si ritrovano a Predappio sulla tomba del duce e salutano romanamente. Abbiamo solo voluto commemorare i caduti della Repubblica Sociale Italiana, i nostri morti, dando un segnale di riconciliazione, e non tentato di ricostituire il Pnf, col quale non abbiamo alcuna continuità' politica. E poi - conclude - lo stesso presidente Ciampi ha detto che i morti di
ambo le parti hanno uguali diritti''.

in che razza di paese viviamo

:( :fru :mad:

W la liberta'

ARI6
21-04-02, 21:38
Benvenuto in Italia (e in generale in Europa)... :mad:

Sir Demos
23-04-02, 01:10
Credo ci siano questioni più importanti su cui porre l'accento...

La presenza della Legge Scelba del 52, è oggettivamente a conoscenza di tutti, inutile scandalizzarsi...

Si può discutere se abbia ancora qualche fondamento, ma in quei tempi rispondeva ad esigenze pratiche non trascurabili...

Ciao.

giovanna (POL)
23-04-02, 12:04
Originally posted by Free-Market
ho trovato questo articolo nel forum della destra radicale:

Celebrò una messa per Mussolini, prete nei guai
Fonte: Il Nuovo

Celebrò una messa per Mussolini, prete nei guai

in che razza di paese viviamo

:( :fru :mad:

W la liberta'

Grottesco, semplicemente grottesco

benny3
23-04-02, 13:48
solita barzelletta all`italiana.
continuiamo ad azzannarci per cose che sono accadute 50 anni fa e che nella nostra societa` non riuscirebbero ad avere alcun impatto concreto.

del resto e la pochezza del presente che mi sconvolge.
basta vedere in libreria i libri che ci sono: i colonelli del Fuhrer, i fratelli del duce, i cugini di Eva Brown e cosi` via per i prossimi 150 anni.
ed il mondo nel quale viviamo adesso???????

ARI6
23-04-02, 13:55
Originally posted by Sir Demos
Credo ci siano questioni più importanti su cui porre l'accento...

La presenza della Legge Scelba del 52, è oggettivamente a conoscenza di tutti, inutile scandalizzarsi...

Si può discutere se abbia ancora qualche fondamento, ma in quei tempi rispondeva ad esigenze pratiche non trascurabili...

Ciao.

Una legge che limita la libertà di opinione non ha mai un fondamento. Una legge che non ha fondamento non si rispetta, e pian piano se ne ottiene l'abolizione.

Free-Market
23-04-02, 20:52
Originally posted by ARI6


Una legge che limita la libertà di opinione non ha mai un fondamento. Una legge che non ha fondamento non si rispetta, e pian piano se ne ottiene l'abolizione.


... ma nel frattempo il povero prete andra' a processo... :(

ARI6
23-04-02, 21:14
Originally posted by Free-Market



... ma nel frattempo il povero prete andra' a processo... :(

Che ci vuoi fare?
Non è l'unica vergogna italiana.

Sir Demos
24-04-02, 02:35
Una legge che limita la libertà di opinione non ha mai un fondamento

E' una legge che aveva un suo fondmaneto, ma che forse adesso non ha più...

Non si ottiene il cambiamento di una legge trasgredendola, ma facendo pressione su chi può cambiarla...

Ciao.

Felix (POL)
24-04-02, 03:09
La Scelba? è un fossile storico. Da eliminare al più presto, dato che è scomparso il contesto (dopoguerra) in cui era stata elaborata.
Incredibile che ci siano dei magistrati ancora disposti ad applicarla!!!
La Mancino invece va eliminata perchè anticostituzionale (violazione della libertà di espressione del cittadino).

ARI6
24-04-02, 13:37
Originally posted by Sir Demos
Non si ottiene il cambiamento di una legge trasgredendola, ma facendo pressione su chi può cambiarla...


Quindi tu giustifichi le pressioni delle lobbies sui governi.

Claude74
24-04-02, 15:42
Originally posted by ARI6


Una legge che limita la libertà di opinione non ha mai un fondamento. Una legge che non ha fondamento non si rispetta, e pian piano se ne ottiene l'abolizione.
E' difficile generalizzare. Se le istituzioni entro le quali quella legge opera sono democratiche nella loro generalità, allora bisogna rispettarla. Anche perchè, se si generalizzasse questo comportamento, tutti potrebbero non rispettare le leggi, che, a loro modo di vedere, sono ingiuste. Per esempio un comunista potrebbe cominciare ad "espropriare" i grandi magazzini di prodotti ecc.
Credo che il non rispetto vada applicato solo quando c'è una gravissima e complessiva aggressione, da parte dell'autorità statale, alle libertà degli individui. Altra cosa è il non rispetto "simbolico" di una legge, l'obiezione di coscienza alla legge, come per es. le famose "spinellate" di Pannella.....ma è un contesto del tutto differente dalla semplice trasgressione.

ARI6
24-04-02, 15:47
Originally posted by Claude74

se si generalizzasse questo comportamento, tutti potrebbero non rispettare le leggi, che, a loro modo di vedere, sono ingiuste.

Tutte le leggi che vietano comportamenti non aggressivi sono ingiuste, un'inutile prova di forza dello Stato. E non ci vedo niente di immorale a sbattersene i coglioni e non rispettarle.

Felix (POL)
24-04-02, 19:40
Originally posted by ARI6


Tutte le leggi che vietano comportamenti non aggressivi sono ingiuste, un'inutile prova di forza dello Stato. E non ci vedo niente di immorale a sbattersene i coglioni e non rispettarle.

verissimo. Una legge ingiusta non va rispettata. Lo stato questo lo sa, cioè sa che i cittadini potrebbero non rispettare leggi che ritengono ingiuste, e perciò le impone colla violenza/coercizione. In pratica il Leviatano ci dice (meglio: ci intima): riga dritto, fai il bravo altrimenti sono guai seri per te... :rolleyes:

ARI6
24-04-02, 19:44
Originally posted by Felix


verissimo. Una legge ingiusta non va rispettata. Lo stato questo lo sa, cioè sa che i cittadini potrebbero non rispettare leggi che ritengono ingiuste, e perciò le impone colla violenza/coercizione. In pratica il Leviatano ci dice (meglio: ci intima): riga dritto, fai il bravo altrimenti sono guai seri per te... :rolleyes:

E non ti puoi neanche ribellare uccidendo il tiranno, perchè lo stato le armi le da solo a chi vuole... :mad:

Felix (POL)
24-04-02, 20:07
da questo punto di vista, caro ARi, considero importante per le libertà civili il libero possesso di armi. Almeno così lo Stato farebbe meno il gradasso coi poveri cittadini, perchè questi non sarebbero più inermi. Una cittadinanza armata è, in un certo senso, una garanzia dalle velleità dittatoriali e totalitarie del Leviatano...

Claude74
24-04-02, 21:07
Originally posted by ARI6


Tutte le leggi che vietano comportamenti non aggressivi sono ingiuste, un'inutile prova di forza dello Stato. E non ci vedo niente di immorale a sbattersene i coglioni e non rispettarle.
Questo secondo la tua idea di giustizia. Ma altri potrebbero averne altre, e non rispettare le leggi in nome di queste altre. Io credo tuttavia nel valore dell'obiezione di coscienza: una certa legge, quando patentemente contraria al diritto, si può violare, ma, come dire, simbolicamente, per protesta, non sistematicamente.

Felix (POL)
25-04-02, 03:31
no, ha ragione ARI, una legge ingiusta non va solo violata simbolicamente, ma sistematicamente. Affinchè lo stato si renda conto davvero di tale ingiustizia e provveda a modificarla o rimuoverla.
Una protesta simbolica, timida, sarebbe un messaggio troppo debole da parte di soggetti già deboli in partenza di fronte al colosso leviatanico dello stato. Obiezione di coscienza sì, ma energica e sistematica.

saluti

Sir Demos
27-04-02, 16:06
Quindi tu giustifichi le pressioni delle lobbies sui governi.

Ma chi ha parlato di lobbies, sempre che tu ne conosca il significato? :p

Sir Demos
27-04-02, 16:14
no, ha ragione ARI, una legge ingiusta non va solo violata simbolicamente, ma sistematicamente.

Ma chi decide qual'è una legge giusta o ingiusta???Ragionando in questi termini, ogni cittadino potrebbe trasgredire la legge a proprio arbitrio a seconda che gli faccia comodo o meno...


Ci sono diversi esempi di leggi impopolari, che all'applicazione pratica hanno invece dato risultai soddisfacenti; in generale poi una legge provoca una sistemazione, per definizione, di interessi; se i cittadini che nel caso particolare si sentissero in diritto di disapplicare la legge, tutto l'impianto normativo e con esso la sistemazione degli interessi finirebbe per vacillare a tutto vantaggio dell'incivilità, del mancato rispetto delle regole e leggi, infrangendo così i principi cardini di una democrazia...


Mi spiego... In Argentina si sta cercando di far passare una legge che converta i depositi bancari in titoli dello stato... E' chiaro che la popolazione scende in piazza perchè si sente derubata, ma chi sa qualcosa di economia politica, sa quella è l'unica via percorribile per tentare di frenare l'emoragia di capitali a cui sta andando in contro il sistema bancario argentino...

E' un esempio eclatante, ne potrei fare 1000.

ARI6
27-04-02, 16:17
Originally posted by Sir Demos


Ma chi ha parlato di lobbies, sempre che tu ne conosca il significato? :p

Soprassediamo sulla provocazione sennò mi bannano.
Vorrei capire chi dovrebbe fare pressione sullo stato.

ARI6
27-04-02, 16:21
Originally posted by Sir Demos


Ma chi decide qual'è una legge giusta o ingiusta???Ragionando in questi termini, ogni cittadino potrebbe trasgredire la legge a proprio arbitrio a seconda che gli faccia comodo o meno...

Basta seguire il principio di non aggressione.

Felix (POL)
27-04-02, 17:23
la coscienza di ciascuno è una bussola sufficiente per orientarsi tra il giusto e l'ingiusto. Comunque si sta parlando di opporsi a leggi ritenute fortemente ingiuste, moralmente inaccettabili , non a leggi che semplicemente danno fastidio o ledono interessi.

Il caso argentino: lì la gente è stata DERUBATA di ciò che era suo. Si tratta di una violanzione del diritto fondamentale della proprietà privata da parte dello stato. E quindi la gente ha diritto ad opporsi con tutti i mezzi a questo sopruso.

Sir Demos
30-04-02, 01:08
Il caso argentino: lì la gente è stata DERUBATA di ciò che era suo. Si tratta di una violanzione del diritto fondamentale della proprietà privata da parte dello stato. E quindi la gente ha diritto ad opporsi con tutti i mezzi a questo sopruso.

Si ma quest'opposizione non fa altro che aggravare la situazione...

Hanno scelto governanti sbagliati, con quelli se la devono prendere; ormai la situazione è precipitata e ci vuole più che di scendere in piazza di cercare di fare il meglio per provare a risalire. Popolo e nuovo governo, insieme.

Sir Demos
30-04-02, 01:09
Soprassediamo sulla provocazione sennò mi bannano.

Mi scuso... ;)

Sir Demos
30-04-02, 01:11
Vorrei capire chi dovrebbe fare pressione sullo stato.

I cittadini stessi scendendo in piazza in milioni in modo civile e senza trasgredire le leggi... Un governo democratico, deve essere per forza sensibile al richiamo popolare...

ARI6
30-04-02, 01:36
Originally posted by Sir Demos


I cittadini stessi scendendo in piazza in milioni in modo civile e senza trasgredire le leggi... Un governo democratico, deve essere per forza sensibile al richiamo popolare...

Ancora con questa piazza: ma è una mania!
Ma chi ti ha detto che la piazza deve contare qualcosa in democrazia? così si distrugge lo stesso sistema democratico (a meno che i cittadini che scendono in piazza non rappresentino la maggioranza).

Felix (POL)
30-04-02, 05:22
Originally posted by ARI6


Ancora con questa piazza: ma è una mania!
Ma chi ti ha detto che la piazza deve contare qualcosa in democrazia? così si distrugge lo stesso sistema democratico (a meno che i cittadini che scendono in piazza non rappresentino la maggioranza).

sono d'accordo. La piazza non è un mezzo legittimo per orientare la formazione dei poteri pubblici, che sono invece affidati alle urne elettorali.
Intimidire lo stato e forzarlo a cambiare o fare una politica determinata mediante mobilitazioni di piazza NON È DEMOCRATICO.

saluti

Sir Demos
30-04-02, 10:59
Ma chi ti ha detto che la piazza deve contare qualcosa in democrazia? così si distrugge lo stesso sistema democratico

Adesso state però facendo strumentalizzazioni politche che lasciano il tempo che trovano...

Tu Ari avevi proposto di non rispettare le leggi per farle cambiare ( si tratta pur sempre di pressione sui pubblici poteri ); io ti dico che è più civile e sicuramente più democratico manifestare civilmente per sollevare la questione.

Se manifestare è Anti-Democratico, trasgredire la legge, che tipo di comportamento è?

Ciao.

ARI6
30-04-02, 12:55
Originally posted by Sir Demos

Se manifestare è Anti-Democratico, trasgredire la legge, che tipo di comportamento è?


Drastico, non democratico e adatto solo a leggi che violano i tre diritti fondamentali.
Lo sarebbe anche la piazza in quel caso.
Comunque io sono liberale/libertario, non democratico.

Sir Demos
03-05-02, 01:12
Drastico, non democratico e adatto solo a leggi che violano i tre diritti fondamentali.

Tu così ti arroghi il diritto di decidere quali sono i 3 diritti fondamentali, che per me non necessariamente possono coincidere con i tuoi e quindi in base alle mie convinzioni potrei iniziare a trasgredire la legge anch'io...

Non regge.


Comunque io sono liberale/libertario, non democratico.

:rolleyes:

Felix (POL)
03-05-02, 01:23
Originally posted by Sir Demos

Tu così ti arroghi il diritto di decidere quali sono i 3 diritti fondamentali, che per me non necessariamente possono coincidere con i tuoi e quindi in base alle mie convinzioni potrei iniziare a trasgredire la legge anch'io...

Non regge
:rolleyes:

credo che ARi si riferisca a diritti ritenuti dal senso comune veramente fondamentali: vita, proprietà, parola/espressione (potremmo aggiungerne altri: paternità/maternità, cultura materna/ancestrale ...)

se lo stato li viola è giusto opporvisi con fermezza, rifiutando di obbedire alle leggi ingiuste che costringono tali diritti.

ARI6
03-05-02, 15:13
Tu così ti arroghi il diritto di decidere quali sono i 3 diritti fondamentali, che per me non necessariamente possono coincidere con i tuoi e quindi in base alle mie convinzioni potrei iniziare a trasgredire la legge anch'io... Non regge.

Le tue convinzioni coinvolgono gli altri, le mie solo gli individui. Non c'è coercizione nei principi liberali, mentre il socialismo si basa solo su quella.

Sir Demos
05-05-02, 01:48
Le tue convinzioni coinvolgono gli altri, le mie solo gli individui. Non c'è coercizione nei principi liberali, mentre il socialismo si basa solo su quella.

Demagogia. Ragiono caso per caso e non in base a parametri socialisti...

Ciao.

Sir Demos
05-05-02, 01:51
credo che ARi si riferisca a diritti ritenuti dal senso comune veramente fondamentali: vita, proprietà, parola/espressione (potremmo aggiungerne altri: paternità/maternità, cultura materna/ancestrale ...)

Vedi... Potresti aggiungerne chissà quanti altri... Lo Stato, nell'imporrre la propria legge, dà una sistemazione di interessi e diritti che se non fosse rispettata, creerebbe il caos civile...

Pensare a 3 soli diritti da tutelare, è pura utopia...

Ciao.

ARI6
05-05-02, 14:23
Originally posted by Sir Demos


Vedi... Potresti aggiungerne chissà quanti altri... Lo Stato, nell'imporrre la propria legge, dà una sistemazione di interessi e diritti che se non fosse rispettata, creerebbe il caos civile...

Pensare a 3 soli diritti da tutelare, è pura utopia...

Ciao.

No, è il liberalismo.

Sir Demos
08-05-02, 01:44
Forse il Libertarismo puro... :rolleyes:; ma è pura utopia, uno stato democratico non può fondarsi sulla tutela di tre soli diritti...

La pace sociale ne rimarrebbe compromessa.

Ciao.

Felix (POL)
08-05-02, 06:48
Originally posted by Sir Demos
Forse il Libertarismo puro... :rolleyes:; ma è pura utopia, uno stato democratico non può fondarsi sulla tutela di tre soli diritti...

La pace sociale ne rimarrebbe compromessa.

Ciao.

bisogna vedere poi se per la 'pace sociale' vale la pena sacrificare diritti/libertà fondamentali.
Magari è meglio avere meno pace, una situazione leggermente più agitata, ma più diritti e libertà garantite e incise con lettere di fuoco nella coscienza di tutti.

ARI6
08-05-02, 15:14
Originally posted by Sir Demos
Forse il Libertarismo puro...

Nel libertarismo puro i diritti non vengono garantiti dallo stato, nel liberalismo sì.
Questa la differenza sostanziale. Ma il liberalismo in sè, se consente l'uguaglianza davanti alla legge, rifiuta l'uguaglianza di fatto. E mi pare giusto.

Sir Demos
09-05-02, 15:23
Magari è meglio avere meno pace, una situazione leggermente più agitata, ma più diritti e libertà garantite e incise con lettere di fuoco nella coscienza di tutti.

E' evidente che la pensiamo diveramente... Comunque ti invito a ragionare sulla dottrina che sta alla base della differenzazione tra libertà formale e sostanziale, magari ragionando anche su qualche caso concreto.

Per avere cittadini veramente liberi è indispensabile che la libertà formale di ogni cittadino finisca dove inizia quella degli altri... Può sembrare banale, ma è una semplificazione, a mio avviso decisiva.

Ciao.

Sir Demos
17-07-02, 03:05
Rinnovo la provocazione... Ma il nostro è uno stato laico?