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ausone abruzzese
01-06-02, 11:04
Cari amici del forum,
Da qualche anno studio le vicende della Chiesa Cattolica post-conciliare e osservo come la confusione sia dilagata a tutti i livelli. Mi interessa perciò conoscere le vicende e gli atti di quell'ala, cosidetta conservatrice, che prima si oppose alle riforme del Concilio Vaticano II°e poi tentò di limitarne la portata. Mi riferisco ai cardinali Ottaviani, Bacci, Oddi e Siri. Questi difensori dell'ortodossia si trovarono a contrastare il neo-modernismo, da un lato, e la sovversione mondiale, dall'altro.
Vorrei anche sapere quale fu il rapporto fra Monsignor Lefebvre e i conservatori, e se oggi è ancora vivo qualcuno di essi e come si pone in tale situazione di crisi.
Potete consigliarmi un libro o un sito internet?
Se poi qualcuno volesse scrivere due rigne sul forum a riguardo, penso farebbe cosa utilissima a tutti.
Saluti fraterni

Guelfo Nero
01-06-02, 14:31
CARO AMICO,

BENVENUTO!
TI RINGRAZIO MOLTO PER IL TUO POST CHE APRE ORIZZONTI DI APPROFONDIMENTO NOTEVOLI.
INVITO I FORUMISTI INFORMATI A CONVOGLIARE DATI IN QUESTO THREAD: CERTO è UN ARGOMENTO SU CUI NON SI è SCRITTO QUASI NULLA.
COSA RESTA DELLA GENOVA DI SIRI, AD ESEMPIO? "RENOVATIO" E LE EDIZIONI "QUADRIVIUM" NON ESISTONO PIù, LA DIOCESI ORA è IN MANO A TETTAMANZI CHE SICURAMENTE NON è UN EREDE SPIRITUALE DELL'ARCIVESCOVO.
SO CHE IL PRIMO SUCCESSORE DI SIRI, CANESTRI ALL'INIZIO DEGLI ANNI '90 HA SMANTELLATO MOLTO DELL'IMPIANTO "SIRIANO" NELLA DIOCESI.
COME VEDI, CARO AUSONE, SERVONO INFORMAZIONI DI PRIMA MANO.
COMUNQUE LA PRIMA GENERAZIONE "CONSERVATRICE" DEL VATICANO II è ORMAI QUASI TUTTA SCOMPARSA OPPURE HA RAGGIUNTO UN'ETà TALE DA NON AVERE PIù ALCUNA INFLUENZA SU NULLA.
LA SECONDA GENERAZIONE? CERCASI DISPERATAMENTE.


UN SALUTO

GUELFO NERO:)

Colombo da Priverno
01-06-02, 15:17
Si racconta che il giorno delll'apertura del Concilio Vaticano II, era l'11 ottobre 1962, alla fine della prolusione di Giovanni XXIII il cardinale Alfredo Ottaviani, capo del Sant'Uffizio, abbia commentato: "Spero di morire prima della fine del Concilio, così potrò morire da cattolico". Non c'è dubbio che la convocazione del Concilio Vaticano II lasciò di stucco tutta la Curia Romana, tanto che lo stesso Cardinale Pericle Felici credeva nel 1961 che lo scopo del Concilio sarebbe stato la "condanna degli errori gravi del nostro tempo" e la "solenne riaffermazione dei capisaldi della dottrina cattolica". Ma i veri problemi giunsero a concilio aperto quando Giovanni XXIII dovette fronteggiare la "rivolta dei vescovi", rivolta guidata dal "triangolo d'oro": Lille, Bruxelles, Monaco, ossia i cardinali Liénart, Dopfner e Suenens guidati dall'arcivescovo di Milano cardinale Montini. A onor del vero Giovanni XXIII si accorse del prevalere dell'ala progressista e si prodigò più di una volta per riequilibrare la situazione a favore della Curia. Da quel momento per il Cardinale Ottaviani la parola d'ordine fu "fare presto". A sostenere Ottaviani e a cercare di arginare i "cardinali delle rive del Reno" intervennero alcuni altri prelati . L'arcivescovo di Palermo il Cardinale Ruffini disse sconsolato: "E' come se una calamità all'improvviso scuotesse delle fondamenta un grande, antico, nobile edificio". Lo stesso Ruffini insieme ad Ottaviani e Bacci andò a trovare il Santo Padre per dununciare gli intrighi e i colpi di mano dell'ala progressista. Ma ormai Giovanni XXIII era anziano e malato e potè fare ben poco per arginare la deriva di alcuni vescovi. Oltre alla Curia Romana l'unico tipo di opposizione organizzata ai "cardinali delle rive del Reno" fu il Coetus Internationalis Patrum. Segretario Generale del Coetus era Mons. Sigaud, Arcivescovo di Diamantina in Brasile; Mons. Antonio De Castro Mayer era il vicepresidente. Presidente era Mons. Marcel Lefebvre perchè era ex-delegato apostolico e Superiore generale degli Spiritani. Segretario era Don Berto che era il consigliere in teologia di Mons. Lefebvre. La "penna" del Coetus era Mons. Carli vescovo di Segni. Ma rispetto all'Alleanza Europea dei Cardinali tedeschi, svizzeri e olandesi il Coetus era ben poca cosa, la differenza di mezzi e risorse era incolmabile. Il Coetus disponeva soltanto del sostegno e dell'incoraggiamento dei Cardinali Ottaviani, Siri, Ruffini, Larraona e Browne ma nessuno di loro entrò a far parte del Coetus. Il Cardinale Browne, ad esempio, pur essendo totalmente d'accordo con il Coetus non osò mai fare pubblicamente una conferenza, lui come altri cardinali non volevano dare l'impressione di opporsi a ciò che il Papa desiderava.

Ferrer
01-06-02, 21:02
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Guelfo Nero
01-06-02, 21:07
ECCO UN PRINCIPE DELLA CHIESA CATTOLICA!
UN GIGANTE DEL CATTOLICESIMO NEI PAESE DELLA LILLIPUT RONCALLIAN-MONTINIANA: SUA EMINENZA REVERENDISSIMA CARDINALE ALFREDO OTTAVIANI.

GUELFO NERO