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Visualizza Versione Completa : LOMBARDIA Repubblicana



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Tzinacàn
21-05-02, 11:46
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Riguardo le liste, i candidati e le iniziative elettorali del PRI in Lombardia consultate il sito www.prilombardia.it .

A quanto riportato sul sito sono da aggiungere:

- Comunali di Varese: Fiorenzo Guaralda, candidato PRI nella lista di Forza Italia
- Comunali di Monza: Ettore Radice, candidato PRI nella lista di Forza Italia
- Comunali di Magenta: Sandro Pantanella, candidato PRI nella lista Nuovo PSI, coalizione Casa delle Libertà

Saluti e W l'Italia.

** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (1)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=1645
Repubblicani in TOSCANA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=2306
Una informazione sui Repubblicani alla provincia di Napoli
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=103466
Il Partito della Democrazia a Carrara
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11856
Repubblicani in UMBRIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13513
Coordinamento nazionale di repubblicani e liberali di centro sinistra, a Napoli
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=124808
CALABRIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=25994
** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (2)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=123375
Repubblicani in CAMPANIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=3776
SICILIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=5028
Repubblicani nel LAZIO (1)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=8665
Repubblicani in ABRUZZO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=5932
Repubblicanesimo nelle MARCHE (2)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13463
I Repubblicani di MASSA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=29318
LOMBARDIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11893
Repubblicani nelle MARCHE (1)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=4016
I Repubblicani della Lombardia, prima e dopo il 43° congresso
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15032
Lettera aperta.........più che aperta al segretario politico della Lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=22794
Repubblicani in GARFAGNANA e LUCCHESIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=7688
Azione politica dei Repubblicani in Lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15034
Repubblicani in FRIULI VENEZIA GIULIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21099
Repubblicani in BASILICATA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21096
PUGLIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=9805
il P.R.I. nel Lazio (2)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=34132
Repubblicani in SARDEGNA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=349794
Repubblicani in VALLE D'AOSTA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=146341
Repubblicani nel MONDO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21389
Repubblicani nel VENETO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=18382
Repubblicani in TRENTINO ALTO ADIGE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13942
I Repubblicani in Lombardia ...
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=118662
Assemblea a S. Benedetto del Tronto ... Repubblicani nelle Marche
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15286
Massa e Ravenna
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=115408
Il Dovere della Verita' a Salerno ... Repubblicani in Campania
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=9958
.... e in Lombardia son scintille!
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=117288
Repubblicani a RIETI
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=1705
Repubblicani in Piemonte
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=12451
BRASILE Repubblicano
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=20482
Repubblicani in MOLISE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21107
Repubblicani in IRLANDA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15945
Repubblicani in LIGURIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=17078

Garibaldi
21-05-02, 12:55
Forza amici lombardi.
Viva la Repubblica, Viva Mazzini e viva l'EDERA repubblicana

nuvolarossa
21-05-02, 17:12
Benvenuto a Tzinacàn sul Forum dei Repubblicani Italiani

nuvolarossa
29-05-02, 21:07
Lilia Alberghina e Maria Bonatti ritornano nel Pri

La professoressa Lilia Alberghina Presidente del Corso di Laurea in Biotecnologie dell'Università di Milano Bicocca già consigliera regionale, e la professoressa Maria Bonatti titolare di lingua Spagnola presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, e già consigliera comunale, hanno deciso di aderire al Partito Repubblicano dove avevano militato negli anni ottanta e novanta.

Lilia Alberghina è professore ordinario di biochimica e svolge da molti anni ricerca nel campo delle biotecnologie industriali ottenendo risultati di alta qualificazione scientifica, riconosciuta a livello internazionale, e di significative applicazioni industriali.

Ha svolto importanti incarichi di politica della ricerca sia a livello nazionale che europeo, cercando con grande energia di contribuire a sbloccare la situazione della ricerca scientifica italiana, penosamente trascurata da molti anni.

Maria Bonatti è stata per lungo tempo consigliera comunale del P.R.I. (1987-1993) a Palazzo Marino dove si è distinta per la difesa dei valori ambientali. E' stata dirigente di "Ciclobby" e fondatrice di "Cammina Milano". E' giornalista pubblicista, dal 1992 al 1994 è stata Presidente del Soroptimist Club-Milano alla Scala. Attualmente è titolare dell'insegnamento di Linguistica Spagnola presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Maria Bonatti ha avuto un ruolo importante, a fianco del Comitato per la città, negli anni ottanta, per la chiusura al traffico privato del centro cittadino. Questo provvedimento, poi disatteso, è stato l'unica iniziativa nel corso degli anni che ha avuto degli effetti positivi sul traffico milanese.

23 maggio 2002
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tratto dal sito web del PRI
http://www.pri.it

Tzinacàn
01-06-02, 12:12
Prima Festa dell'Edera in Lombardia, a Rozzano dal 6 al 9 giugno: il programma dettagliato su www.prilombardia.it .

Ciao ciao

nuvolarossa
01-06-02, 17:05
dalla festa dell'edera - Rozzano - 6/9 giugno
http://www.prilombardia.it/imgs/Varie/Foto_Festa_Edera/DelPennino.jpg

nuvolarossa
07-06-02, 21:54
Rozzano (Milano) Festa dell'Edera 6/9 giugno 2002

Quattro giorni di musica, cucina, Miss Edera

Dibattiti politici con Vannini, Torchiana, Properzj
Interverranno il sen. Del Pennino e l'on. Santoro

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tratto dal sito
http://www.pri.it
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Per notizie sulla Festa cliccare....qui:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11893

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http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif

nuvolarossa
10-06-02, 00:07
Un voto per quattro poltrone

MONZA

Oggi e domani un quarto della Brianza torna a votare. Sono 146mila gli elettori chiamati di nuovo alle urne a due settimane di distanza dal primo turno: dovranno esprimere la loro preferenza sui candidati andati al ballottaggio per la poltrona di sindaco a Monza, Arcore, Meda e Carate Brianza. Con i loro voti i brianzoli non dovranno solo stabilire chi andrà ad occupare la poltrona più ambita dei quattro palazzi comunali, ma anche la maggioranza nei rispettivi consigli.
In tre casi la sfida segue il modello classico, con il candidato del centrodestra contro quello del centrosinistra. A Meda invece il duello è tutto interno alla Casa delle libertà, che nel feudo del Carroccio non è riuscita a nascere: il risultato è il ballottaggio fra il sindaco uscente Giorgio Taveggia, della Lega, che ha ottenuto il 29,48% al primo turno, e Adelio Asnaghi, 36,35%, candidato di Forza Italia, An, Udc e Partito Repubblicano Italiano, mentre l'elettorato di centrosinistra starà alla finestra.
Se vincerà Taveggia, la Lega potrà godere di ben 12 seggi, oltre a quello del sindaco, mentre l'opposizione si dovrà dividere i restanti 8: 4 andranno a Forza Italia, e a Meda per Meda, 1 a Sinistra e Ambiente e 1 a Meda domani. Se vincerà invece Asnaghi, oltre al seggio di sindaco, Forza Italia potrà contare su 8 seggi, mentre 2 andranno ad An, 1 all'Udc e 1 al Pri. L'opposizione dovrebbe vedersela con 8 posti: 4 alla Lega, 2 a Meda per Meda, 1 a Sinistra e Ambiente e 1 a Meda domani, che si è schierata per Asnaghi senza però apparentarsi.
A Monza, città che aspira a diventare capoluogo, vanno invece al ballottaggio l'ex ministro Roberto Radice (Cdl), che al primo turno ha ottenuto il 46,84%, e l'architetto Michele Faglia (34,89%), sostenuto dal centrosinistra. Il candidato forzista potrà contare anche sull'appoggio del giudice Ambrogio Moccia, già candidato sindaco dell'Ulivo nel '97 e fondatore di una lista civica in corsa due settimane fa. L'avversario invece ha ottenuto l'apparentamento con i Verdi e Insieme per Monza, e la dichiarazione di voto di Sdi e Nuovo Psi. In caso di vittoria di Radice, Forza Italia avrà 16 consiglieri comunali più il sindaco, An piazzerà 4 uomini, la Lega 3 e l'Udc 1. All'opposizione andranno 16 seggi: 8 ai Ds, 3 alla Margherita, 2 a Insieme per Monza, 1 al Prc, 2 al movimento Moccia. Se vince Faglia, ai Ds andranno 12 seggi, oltre a quello del sindaco, la Margherita ne avrà 5, altrettanti andranno a Insieme per Monza e 2 al Prc. Forza Italia avrà 10 consiglieri, An ne conterà 2, la Lega 1, 1 l'Udc e 2 il movimento Moccia. Ad Arcore il sindaco uscente Antonio Nava, sostenuto dal centrosinistra (49.81% al primo turno), se la deve vedere con Massimo Romano (46,17), candidato della Casa delle libertà. Allo stato attuale, vale a dire senza il pronunciamento del Tar sul giallo degli 80 voti in più attribuiti per errore ai Ds, in caso di successo al ballottaggio Nava potrebbe contare su un consiglio comunale esattamente diviso fra maggioranza e opposizione: 10 consiglieri contro 10, con il voto decisivo del sindaco a fare la differenza. Se invece vincesse Romano, il centrodestra conterebbe 11 voti (più quello del sindaco) contro 9. Se invece il Tar darà ragione al ricorso della Cdl, Romano in caso di successo avrebbe 12 consiglieri contro 8 (oltre al suo voto), mentre, anche se vincesse, Nava dovrebbe fare i conti con una maggioranza avversa: 11 seggi del centrodestra contro 9 (più il suo seggio) del centrosinistra.
A Carate Brianza nel ballottaggio fra il candidato della Cdl Marco Pipino (44,80% al primo turno) e l'avversario di centrosinistra Italo Corbetta (29%) conteranno anche gli apparentamenti: Uniti per Carate si schiera con il primo e Crescere insieme sta col secondo. Chi vincerà potrà contare su una maggioranza di 12 consiglieri comunali (più il sindaco) contro 8.

di Monica Guzzi

nuvolarossa
10-06-02, 21:27
VOTO BALLOTTAGGIO: PROVINCIA MILANO, 4 A 3 PER ULIVO
ARCORE CONTINUA A 'TRADIRE' BERLUSCONI

Milano, 10 giu. (Adnkronos)- In provincia di Milano si sono svolti sette ballottaggi con la vittoria di quattro candidati del centrosinistra mentre in tre casi ha vinto un rappresentante della Casa delle Liberta''. In due di questi ballottaggi non era pero' presente nessun rappresentante del centrosinistra essendo sfide interne al centrodestra.

(Dra/Pe/Adnkronos)
10-GIU-0218:21

nuvolarossa
14-06-02, 17:55
Milano 17 giugno h. 15.00
Hotel Principe di Savoia

Tavola Rotonda "Il controllo indipendente nelle società: Amministratori non esecutivi, Sindacati, Revisori"

Partecipa il presidente della Commissione Finanze Giorgio La Malfa
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif

nuvolarossa
14-06-02, 18:28
dalla festa dell'edera - Rozzano - 6/9 giugno
http://www.prilombardia.it/imgs/Varie/Foto_Festa_Edera/DelPennino.jpg

nuvolarossa
14-06-02, 18:29
http://www.prilombardia.it/imgs/Varie/Foto_Festa_Edera/Vannini_DelPennino.jpg

nuvolarossa
14-06-02, 18:30
http://www.prilombardia.it/imgs/Varie/Foto_Festa_Edera/TavPresidenza.jpg

hussita
14-06-02, 19:14
vanna chi è la biondazza alla tua sinistra????

nuvolarossa
15-06-02, 00:13
Elezioni nel comune di Buccinasco

In relazione alla lettera che Vannini e Torchiana hanno pubblicato sul sito lombardo del Pri, pubblichiamo un comunicato della Segreteria Nazionale del Pri:

Nel comune di Buccinasco non c'è sezione del Pri e non c'era una lista del partito e tantomeno il simbolo dell'Edera era impegnato nella campagna elettorale. Se quindi i repubblicani della cittadina lombarda hanno deciso al momento del ballottaggio di sostenere il candidato a sindaco di una lista civica apparentata con il centrosinistra, questa è una scelta puramente personale che non vincola in nessuna maniera il partito e va giudicata come tale.

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tratto dals ito web
http://www.pri.it
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif

echiesa
15-06-02, 07:28
Potrebbe essere vero, se l'avessero firmata come Rossi Paolo e Francesco Bianchi e stop, non come SEGRETARIO REGIONALE PRI E SEGRETARIO PROVINCIALE PRI. O si firma come semplici cittadini a nome proprio e questo non impegna a nulla ( i due sono residenti di tale comune??) o se si firma con la qualifica, almeno a casa mia si fa così, si impegna l'organizzazione . Qui si è invitato UFFICIALMENTE DA PARTE DI DUE RESPONSABILI DI PARTITO A VOTARE CSN. Quindi gli Amici preposti a dire qualcosa su Buccinasco o Rocca verdina o Caselpoggio hanno ritenuto che per il bene della città ( così è riportato nella lettera) il candidato migliore non fosse quello della Casa della Libertà, bensì quello del csn.Questa a casa mia si chiama AUTONOMIA, ed è giusto usarla a livello locale. Quindi benvenuti Amici sulla nave dei dannati.
Peggio la toppa del buco.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
22-06-02, 18:26
«Ho trovato le casse vuote»

MEDA — In un'aula consiliare piuttosto gremita si è svolto il primo consiglio comunale convocato dalla nuova amministrazione di centrodestra. E subito sono state scintille. Il sindaco Adelio Asnaghi ha ufficialmente assegnato le deleghe ai sei assessori scelti nei giorni scorsi per comporre la nuova giunta. Poi ha criticato aspramente i suoi predecessori leghisti: assenza di coordinamento tra i vari settori comunali e casse vuote. «Ho trovato un palazzo comunale che non ha bisogno di essere presentato - ha dichiarato Asnaghi nel discorso d'apertura -. Nessun coordinamento del lavoro, uffici angusti ed assenza di liquidità nelle casse. Oltre a ciò un indebitamento per vari mutui ed un pacchetto di contenziosi in scadenza, da non sottovalutare». Asnaghi, prima di aprire il dibattito, ha regalato fiori a tutte le cinque le consigliere comunali. Poi, via alle schermaglie.
Il sindaco si occuperà di urbanistica e affari generali; il vicesindaco Giuseppe Ferrario tratterà di lavori pubblici e ambiente; di bilancio e finanza si occuperà Massimo Torchiana; Annalisa Colombo è responsabile di assistenza alla persona ed alla famiglia e di politiche femminili. Francesco Bassi va allo sport e al tempo libero. Assessore alla scuola e alla cultura è Massimo Gerosa. A Luigi Tagliabue, infine, lo sviluppo economico.
«È una squadra di alta competenza tecnica, orientata al valore della persona ed alla trasparenza - ha spiegato il sindaco -. Realizzeremo il nostro programma con puntualità: ho invitato i collaboratori ad accantonare qualsiasi appartenenza politica».
Giuseppe Ferrario, candidato di An per il Consiglio (a lui è subentrato Ugo Busnelli), dal 1982 al 1990 è stato responsabile nel settore lavori pubblici del Comune e consigliere d'opposizione nel 1997.
Massimo Torchiana, consulente sulle gestioni patrimoniali di una della maggiori società di gestione del risparmio europeo, dal 1992 al 1997 è stato consigliere comunale. Già segretario provinciale milanese del Partito Repubblicano Italiano e componente della Direzione Nazionale del P.R.I..
Annalisa Colombo, candidata al consiglio per FI (le subentra Lara Longhi), dopo un periodo dedicato all'insegnamento, si occupa ora della propria azienda di consulenza e sviluppo software. Francesco Bassi, candidato al consiglio per FI (gli subentra Piero Caronni), nel 1983 ha fondato la società sportiva Atletica Meda, ed è stato presidente del consiglio d'istituto della scuola media Anna Frank. Massimo Gerosa, candidato per il consiglio comunale per FI (cui subentra Amedeo Cerliani), dirige un'azienda di servizi informatici, è impegnato nel sociale ed è stato presidente della bilioteca ed assessore a Cabiate; Luigi Tagliabue, del Cdu, ha svolto per quattro anni il ruolo di progettista dei punti vendita italiani di una casa automobilistica. Ora realizza prototipi con nell'azienda di famiglia, è nuovo all'impegno politico.

di Cristina Colzani

nuvolarossa
26-06-02, 18:22
DOCUMENTO
approvato dalla Direzione Provinciale del PRI di Milano

Milano, 17 giugno 2002

La Direzione Provinciale milanese del PRI esprime soddisfazione per il risultato elettorale delle liste dell’edera e dei candidati repubblicani in occasione delle ultime elezioni amministrative; la conferma dei consigliere comunale uscente a San Donato Milanese e la elezione di altri due nuovi Consiglieri Comunali (a Meda e a Monza) e tre Consiglieri di Circoscrizione (a Monza), accompagnati dalla nomina di un Assessore Comunale (a Meda), rappresentano nel complesso un importante incremento della presenza dei repubblicani nelle Istituzioni locali milanesi.

La Direzione Provinciale, pur ribadendo la validità della scelta di schieramento compiuta in occasione del Congresso Nazionale di Bari, rileva che l’attuale gestione politica della coalizione rende difficilmente praticabile una coerente ed efficace azione da parte dei repubblicani.

La Direzione Provinciale rileva altresì che la Segreteria e la Direzione Nazionali del Partito hanno sinora privilegiato il sostegno alla crescita politica ed elettorale del PRI nelle regioni del Mezzogiorno rispetto alle realtà geografiche del Nord del Paese.

Pur considerando particolarmente qualificante la spiccata sensibilità sui temi del meridionalismo che la Dirigenza Nazionale del PRI sta manifestando, non si può dimenticare che la strada dello sviluppo del paese e della sua capacità di rimanere culturalmente, socialmente ed economicamente al passo con l’Europa passa anche attraverso le grandi realtà del Nord che rappresentano, da sempre, il laboratorio politico del Paese.

Anche in passato la storia del PRI ha dimostrato che la centralità politica dei repubblicani sul piano del Governo nazionale, pur basandosi sull’azione e la presenza nelle regioni del Centro e del Sud del Paese, ha trovato il suo completamento solo attraverso il riconoscimento di ruolo e funzione politica nelle grandi realtà del Nord.

In tal senso la Direzione Provinciale invita la Direzione Nazionale, il Consiglio Nazionale e i parlamentari repubblicani ad avviare una serena ma approfondita riflessione sulla importanza di un rinnovato investimento politico rivolto alle regioni del Nord del Paese, a partire dalla grande realtà metropolitana milanese.

Vi è inoltre la improrogabile necessità di chiarire definitivamente i rapporti politici con le altre forze della coalizione, rapporti oggi largamente insoddisfacenti.

I risultati elettorali di coalizione, in provincia di Milano come nel resto del Nord del Paese, dimostrano con evidente chiarezza che una alleanza scarsamente coesa (anche dal punto di vista organizzativo), e peraltro non in grado di raccogliere le concrete indicazioni delle realtà operanti sul territorio, non è nelle condizioni di costruire e proporre candidature in grado di vincere le elezioni e governare efficacemente i singoli enti locali.

La Direzione Provinciale ritiene che solo una forte capacità propositiva, una chiara caratterizzazione politica e culturale, una chiarezza di fondo nei rapporti interni di Partito in funzione anche di una più efficace presenza repubblicana nell’ambito della coalizione della Casa delle Libertà e, infine, una ritrovata attenzione alle realtà locali ed alle loro peculiari esigenze, potranno rendere possibile un recupero di ruolo politico del PRI che certamente è oggi più vicino rispetto ai difficili anni passati.


tratto da http://www.prilombardia.it/

nuvolarossa
30-06-02, 11:09
Riparte il Parco tecnologico
Comune, Università e Nuova Certosa verso l'intesa-bis
Entro qualche mese la società che dovrà far decollare il progetto per la ex-Marelli

PAVIA

L'idea del Parco tecnologico all'ex-Marelli si rimette in moto, dopo il fallimento della prima esperienza della Nuova Certosa. Il primo passo ufficiale della futura società tra il Comune di Pavia, la Provincia e l'Università è stato mosso giovedì pomeriggio nella sala consiglio del municipio. La società, secondo i piani, sarà costituita entro qualche mese per diventare operativa per la fine del 2002 allo scopo di realizzare nella fabbrica dismessa in via Filzi il bacino e l'incubatore del futuro sistema dell'impresa pavese dell'alta tecnologia. Si sono ritrovati intorno allo stesso tavolo il sindaco Andrea Albergati e l'assessore alle attività produttive Cesare Bozzano per il Comune, il presidente della Nuova Certosa srl Mario Canevari.
Questi interveniva in rappresentanza della Provincia (che controlla la Nuova Certosa al cento per cento). Al convegno c'erano poi il prorettore per la ricerca scientifica Giorgio Goggi e la professoressa Margherita Balconi del dipartimento di economia per l'Università, Gianni Andreani dell'Informagiovani e una trentina di esponenti delle associazioni imprenditoriali e di categoria.
L'occasione è stata fornita dalla presentazione della ricerca/azione dal titolo "Promozione dell'innovazione e sviluppo economico locale", curata da Cesare Benzi e Franco Sacchi.
Il sindaco Albergati ha sottolineato che ci sono finalmente le condizioni concrete affinchè si inauguri una nuova era nei rapporti tra i principali enti locali pavesi e l'Università, con l'auspicato coinvolgimento delle istituzioni finanziarie, allo scopo di rilanciare l'industria, fare di Pavia una delle capitali dell'innovazione e della produzione associata alla ricerca, creare nuovi posti di lavoro e occasioni di sviluppo.
L'assessore Bozzano ha detto che «l'intenzione è di dare vita a un forum permanente che, prendendo le mosse dallo Sportello Unico delle attività produttive, superi difficoltà e scetticismi e costruisca momenti di collaborazione feconda».
A settembre, ha aggiunto Bozzano, il Comune di Pavia aprirà lo Sportello Innovazione Imprese negli ex-uffici dell'Asm in corso Carlo Alberto, che diventerà un punto di riferimento cittadino per tutte le attività produttive e per tutti i giovani aspiranti imprenditori.
Per quanto riguarda le prospettive del Parco tecnologico, l'assessore ha precisato che «è in corso un chiarimento» e che «a settembre vi saranno momenti di confronto utili per ricreare un clima positivo in città».
La posizione dell'Università sulla questione del Parco tecnologico e dell'iniziativa per rilanciare lo sviluppo di Pavia è stata espressa dal professor Giorgio Goggi, prorettore per la ricerca scientifica. «Trovo estremamente positiva l'iniziativa di indagini sul potenziale sviluppo della nostra realtà locale - dice - L'Università intende svolgere un ruolo determinante nelle iniziative di trasferimento di competenze dall'Università alle imprese, quindi anche in un futuro Parco tecnologico.In modo particolare occorre puntare a una forte innovazione tecnologica, che deve essere necessariamente basa su una forte iniziativa di ricerca scientifica e sull'uso del ricchisimo capitale intellettuale che possediamo. Quando ero direttore della ricerca scientifica al Cern di Ginevra ho potuto constatare la necessità ma anche la complessità dei processi di trasferimento tecnologico. E' essenziale basarli sul trasferimento dei talenti, di cui è ricchissima l'Università di Pavia, che è ad elevatissimi livelli internazionali nella ricerca scientifica. Bisogna studiare meccanismi per promuovere e incentivare il trasferimento di giovani talenti alle imprese. A Pavia l'Università è una risorsa essenziale ed estrememente qualificata».
Mario Canevari, presidente della Nuova Certosa srl commenta: «La riunione di giovedì in Comune è stata interessante. Comune e Provincia sono intenzionati a rilanciare il discorso del Parco tecnologico. Il momento è propizio e ci sono interessi convergenti dei due enti e, ritengo, anche dell'Università e di altri possibili partner. Abbiamo contattato la Camera di Commercio, che non esclude di entrare nell'operazione, e cercheremo di coinvolgere le Fondazioni».
Di sicuro interesse, aggiunge Canevari, è il trasferimento del Parco tecnologico all'ex-Marelli, che rientra nel Prusst (piano di riqualificazione urbana, ndr). «Ora per la Nuova Certosa - aggiunge - la scadenza più immediata sarà il consiglio d'amministrazione del 1º luglio, che definirà le linee per creare un tavolo di lavoro con i partner. L'obiettivo è di dare vita, entro qualche mese, ad una nuova società per il Parco tecnologico, che possa muovere i primi passi entro l'anno. Noi concepiamo il Parco tecnologico come una struttura con spazi e servizi, che possa attirare le imprese per progetti di start-up, anche grazie a convenzioni con l'Università per avere ricadute di ricerca. Il terreno al Cravino dove sorge il manufatto da abbattere è stato restituito all'Università: se e quando ci verrà richiesto, lo smantelleremo».
Luca Sforzini, segretario della Confesercenti e consigliere d'amministrazione della Nuova Certosa, chiede che si costituisca immediatamente un comitato ristretto Comune-Università-Nuova Certosa per imprimere un colpo d'acceleratore decisivo al Parco tecnologico.
Nel consiglio d'amministrazione della Nuova Certosa srl figurano, oltre a Canevari e Sforzini, Valentino Bravi (amministratore delegato di Siemens Informatica), il notaio Roberto Borri, Leonardo Castagnola (ex-assessore provinciale, in quota Alleanza Nazionale), Elio Rosada e Giuseppe De Filippi (direttore generale del Banco di Binasco, fratello della presentatrice Maria De Filippi e cognato di Maurizio Costanzo).
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tratto dal sito web degli
amici Repubblicani della Lombardia:
http://www.prilombardia.it/frameset_home_page.html

nuvolarossa
03-07-02, 22:40
Lunedì 8 luglio Bergamo h. 10.00

Una delegazione della Commissione Finanze della Camera guidata dal presidente on. Giorgio La Malfa visita l'Accademia della Guardia di Finanza

nuvolarossa
28-07-02, 01:12
Telecamere:
repubblicani
all'attacco

ROZZANO

Le telecamere arrivano un po' in tutti i Comuni, ma a Rozzano si prende tempo.
E il Pri, partito interno alla maggioranza che della sicurezza aveva fatto una delle sue bandiere in campagna elettorale, comincia a perdere la pazienza. «Nelle realtà limitrofe, partite dopo di noi nella richiesta di finanziamenti regionali - dice il capogruppo Pri Giuseppe Sperandeo - i progetti di istallazione delle telecamere sono già stati realizzati o sono in fase di realizzazione. Ci spiace vedere che in un territorio come il nostro, fortemente bisognoso di maggiori garanzie di sicurezza, si perda tempo senza vedere nessun risultato. Per noi repubblicani, poi, è una questione di principio di fronte al nostro elettorato che ci ha dato la fiducia sapendo che la sicurezza era una delle nostre priorità».
A scontentare il capogruppo repubblicano, comunque, non è solo il prolungamento della tempistica, ma anche la riduzione a meno della metà del numero di telecamere da posizionare in città. Il progetto iniziale, datato dicembre 1999 e nato dalla collaborazione tra Comune e forze dell'ordine che hanno dato segnalazioni e indicazioni sui punti strategici della città, prevedeva l'introduzione di trenta apparecchi. Ma quando quest'anno è stata fatta la gara si è subito notata una lievitazione dei costi delle apparecchiature, al punto da consentire il posizionamento solamente di 10 o 12 telecamere. «Una riduzione drastica, a meno della metà - prosegue Sperandeo - che rappresenta un po' uno smacco perché riduce drasticamente la copertura del territorio. In ogni caso sarebbe meglio di niente. Il problema è che a tre anni dal progetto e a diversi mesi dalla concessione da parte della Regione del contributo per finanziarne una parte, nulla è ancora stato fatto». Le ultime iniziative sono l'apertura, a marzo, della gara d'appalto per l'aggiudicazione dei lavori, e la successiva scelta, a giugno, della ditta cui assegnare l'esecuzione dei lavori. Sui tempi di realizzazione, però, al momento tutto tace.

Manuela Portaluppi

nuvolarossa
17-08-02, 11:31
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nuvolarossa
04-10-02, 22:40
Schema dell'intervento del Segretario nazionale al Congresso Provinciale di Milano

Sono obbligato - essendo stata già pubblicata e spedita alle sezioni la mia relazione al 43° Congresso Nazionale di Fiuggi - ad attenermi a quel testo. Mi auguro comunque che dal dibattito scaturiscano apporti ed integrazioni utili a definire la fisionomia programmatica e politica del PRI per gli anni a venire.

E in questa direzione si collocano alcuni punti contenuti nel documento della vostra direzione provinciale approvato in vista del Congresso.

Il primo riguarda "la scelta della Segreteria Nazionale di privilegiare il sostegno alla crescita politica ed elettorale del PRI nelle regioni del Mezzogiorno, rispetto alle realtà geografiche del nord del paese;

Il secondo riguarda la validità - che voi riconoscete ancora attuale - della scelta di campo fatta al Congresso di Bari con l'alleanza con la Casa delle Libertà, assieme alle difficoltà - che voi sottolineate - della gestione politica di questa alleanza.

Nella relazione congressuale, nel riportare la valutazione positiva fatta dal Corriere della Sera sui risultati del PRI nelle amministrative del 26 maggio "Il PRI è tornato ad essere un partito nazionale".

Abbiamo evidenziato che il Mezzogiorno si è rivelato fondamentale per i risultati del PRI, confermandosi come l'area geografica in cui il partito riprenderà la sua espansione, come avvenne a cavallo degli anni '60/'70.

Ma questa sottolineatura del ruolo del Mezzogiorno è stata fatta all'interno di un disegno strategico più ampio e che dovremo attuare insieme.

Un disegno questo, che segue lo schema messo in opera da Ugo La Malfa per il rilancio del partito: partire dalla Sicilia e dal Sud per arrivare a Milano. Fu il disegno che nel 1968 portò Pietro Bucalossi a deputato della Lombardia.

Questo fu anche il modello di Spadolini per il Partito della Democrazia, partito che negli anni '80 realizzò in Lombardia il massimo della presenza elettorale dei repubblicani nel Paese.

Noi siamo partiti dal sud in queste elezioni per necessità, ma senza perdere di vista Milano e il nord.

La scelta obbligata del sud come area geografica in cui produrre il massimo sforzo organizzativo, è stata dovuta alla consapevolezza che noi abbiamo delle maggiori difficoltà che si incontrano nelle aree del nord per il rilancio del PRI.

Difficoltà sintetizzabili nella forte presenza della Lega e di Forza Italia, per cui le condizioni di recupero di quell'elettorato laico, moderato ed europeista che spesso negli anni '80 si è indirizzato verso il PRI, sono più difficili.

Noi sappiamo che la strada dello sviluppo del paese e del suo raccordo con l'Europa passa per il nord: ecco perchè nella relazione congressuale abbiamo citato il risultato di Meda, come segnale e perchè sappiamo bene che il PRI senza il nord e senza Milano non è un partito a dimensione nazionale, con tutto quello che questa dimensione che non è solo geografica ma prima di tutto culturale e politica, comporta.

Di qui la polemica con gli amici romagnoli sull'interpretazione dell'Autonomia che per noi è un valore forte, ma che loro interpretano riduttivamente come "meccanismo statutario" per sfuggire ai problemi politici e mantenere il vecchio assetto amministrativo con i partiti dell'Ulivo e ricavarne piccole posizioni di rendita.

Ma questa chiave di lettura dell'Autonomia ridurrebbe il PRI ad una dimensione "regionale": un partito senza visione strategica, ancorato a temi e problemi particolari. Ecco perchè serve Milano come servì a Ugo La Malfa nel 1968, perchè senza quest'area geografica più vicina all'Europa il PRI non sarebbe più il partito di Mazzini, Cattaneo, Ugo La Malfa e Spadolini.

Questo tema del Mezzogiorno l'abbiamo raccordato nella recente campagna elettorale allo sviluppo complessivo del Paese. Perchè noi pensiamo non a un Mezzogiorno piagnone e sanfedista, fatto di clientele fameliche e assistite, ma un Mezzogiorno evoluto raccordato al resto del paese e dell'Europa.

Per quanto riguarda il secondo punto: la conferma della scelta di campo con il centrodestra che voi condividete e le difficoltà della gestione politica di questa alleanza, sono d'accordo con le vostre riserve.

Il problema é come rafforzare questa scelta senza incrinare i rapporti con gli alleati della Casa delle Libertà? Occorre rimanere ancorati ai contenuti come ha detto l'amico Del Pennino in un recente Consiglio Nazionale "dobbiamo caratterizzarci nel merito dei problemi che è cosa diversa da volerci distinguere a tutti i costi e io sono d'accordo.

In questo senso abbiamo riproposto sul tema della ricerca scientifica i temi e le proposte della Prof.ssa Alberghina.

Su altri temi dovremo fare la stessa cosa.

Sul piano dei rapporti politici complessivi nelle recenti elezioni abbiamo partecipato attivamente alla trattativa per la scelta dei candidati a sindaco e il coordinamento delle liste nella recente campagna amministrativa del 26 maggio. E' un primo passo che ci dovrà portare ad un raccordo più organico, e su tutti i temi, con gli alleati della Casa delle Libertà.

E su questo dovrà esprimersi il Congresso Nazionale, colmando le lacune di un'alleanza che nel 2001 fu impostata in maniera parziale, soprattutto come accordo elettorale con Forza Italia.

Ed anche su questo piano dei rapporti politici complessivi Milano è il crocevia di questa nuova alleanza per cui saranno anche importanti le scelte che voi farete a questo Congresso Provinciale.

Nucara ha concluso il suo intervento proponendo per il prossimo Congresso regionale della Lombardia la candidatura del sen. Antonio Del Pennino a segretario regionale.

"Una figura - ha detto Nucara - quella di Del Pennino che fa parte integrante della storia repubblicana della Lombardia: una storia della quale non si può prescindere per il rilancio del PRI".

Erano presenti il sen. Antonio Del Pennino, Massimo Torchiana, Giacomo Properzj, Antonio Savoia, Alessandro Papini, Tommaso Vannini ed altri amici attualmente impegnati nell'attività di partito.

La partecipazione del segretario nazionale al Congresso provinciale dei repubblicani di Milano e il consenso ottenuto attorno alla sua proposta hanno aperto una fase di nuovi e positivi rapporti tra la segreteria nazionale e i repubblicani milanesi, superando le riserve e le incomprensioni che c'erano state in questi ultimi tempi. E tutto questo rappresenta una premessa positiva per il prossimo Congresso Nazionale.
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tratto dal sito http://www.prilombardia.it/

nuvolarossa
04-10-02, 23:09
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI19.JPG

nuvolarossa
06-10-02, 11:46
33° Congresso Provinciale Milanese

XXXIII° CONGRESSO PROVINCIALE
MILANESE DEL P.R.I.

29 Settembre 2002

La Direzione prov.le eletta dal Congresso

AROSIO ROBERTO
BORLENGHI SERGIO
BALZANO TITO
CALCULLI GIACINTO
CASTRONOVO DONATELLA
CAVANE' SILVANO
COLOMBI ALBERTO
CRUGNOLA UMBERTO
FABBRI ARNALDO
GARLASCHELLI MAURIZIO
MARZORATI GIULIANO
MAVELLIA FERDINANDO
PANTANELLA SANDRO
PAPINI ALESSANDRO
PASQUINA GIACOMO
PERNATSCH CARLO
PROCIDA MICHELE
PROPERZJ GIACOMO
RADICE ETTORE
RUSSO RAFFAELE
STELLA LUCA
TAVOLA FEDERICO
TORCHIANA MASSIMO
VISCO GILARDI CARLO
ZUCCHINI UBERTO


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tratto dal sito web dei
Repubblicani della Lombardia (http://www.prilombardia.it/frameset_home_page.html)

nuvolarossa
15-10-02, 15:23
Rozzano, periodo pre-elettorale. Sulla maggioranza soffia aria di divisione

ROZZANO

Le grandi manovre sono iniziate, e nella macchina politica della maggioranza, si iniziano ad avvertire i primi scricchiolii.
Così, a più di un anno e mezzo dal voto che rimetterà in gioco la poltrona di sindaco a Rozzano, inizia a tirare vento di divisione nella sinistra. Sabato pomeriggio, si sono tenuti "gli stati generali" della coalizione. Dell'importante riunione per chiarire i destini della coalizione, che vede alleati Ds, Comunisti Italiani, Repubblicani, Verdi, Democratici e Partito Popolare (poi unitisi nella Margherita), ben poco, per ora, è trapelato. Quel poco appartiene alle parole di Antonio Aloise, vicepresidente del consiglio comunale e uomo di spicco, ormai da svariate legislature, della sinistra rozzanese. Attualmente Aloise guida il partito dei Comunisti Italiani, che in giunta è rappresentato dall'assessore Salvatore Rizza. «Io, e parlo in prima persona - spiega Aloise - ho sollevato in maggioranza le problematiche legate al partito repubblicano.
Non è possibile che a livello nazionale il PRI sia sostenitore del centro destra e a livello locale sia inserito in una giunta di sinistra, con il proprio leader nella veste di vicesindaco. E' un paradosso, poiché l'attività politica partitica della sinistra, che adesso dovrebbe contestare la nuova finanziaria, risulta frenata da un PRI del quale non si capisce esattamente la collocazione». Parole pesanti, che Aloise ribadirà anche in sede pubblica. «Per quanto riguarda la nostra posizione - spiega - avremo a brevissimo un consulto con il nostro direttivo. Poi, decideremo come uscire in sede di consiglio comunale».
Insomma, gli scricchiolii che da tempo preoccupavano la compagine, pare proprio che si stiano trasformando in crepe. Tanto più profonde date le risposte che dà il vicesindaco Michele Procida alle affermazioni di Aloise. «Noi l'abbiamo detto mille volte che siamo fedeli a questa coalizione - spiega Procida -. L'abbiamo detto tante volte perché siamo continuamente sotto accusa. Ma in fin dei conti, abbiamo sempre lavorato onestamente in questa giunta, e lo sviluppo che è stato portato avanti a Rozzano, è, almeno in parte, frutto del nostro lavoro». Ma alle parole pesanti di Aloise, fanno da contraltare uscite ancora più polemiche.
«Vista però questa sfiducia, inizia a venire il sospetto che non siamo bene accetti. E se così fosse, siamo pronti anche subito a lasciare la maggioranza. Non ci sono problemi di sorta - dice Procida -. Fino a oggi, prima di queste polemiche, abbiamo ribadito la nostra fedeltà. Adesso vedremo. E poi - conclusione al vetriolo del vicesindaco - mi chiedo dove era, mentre noi repubblicani lavoravamo, Antonio Aloise, che è stato assente per lungo tempo dallo scenario politico rozzanese malgrado la carica onorevole di vicepresidente del consiglio». Insomma, tutte dichiarazioni che hanno il sapore piccante delle polemiche preelettorali.

Fabio A. Massa

nuvolarossa
16-10-02, 19:23
L'Umanitaria rende omaggio a Bauer
l'uomo che disse «sì» soltanto all'Italia

MILANO

Sorpresero gli arrivi dell'allora capo dello Stato Sandro Pertini e di Giovanni Spadolini, presidente del consiglio, a onorare i funerali di Riccardo Bauer.
A vent'anni dalla sua scomparsa, un libro a cura di Arturo Colombo, intitolato «Il coraggio di cambiare.
L'esempio di Riccardo Bauer» (Franco Angeli editore), e un convegno che si tiene oggi all'Umanitaria (via Daverio 7, ore 17.30) riscoprono quella riservata, quasi schiva «grande coscienza democratica» (come la definì Petini), quell'originale figura pubblica e privata di «educatore civile», come spiega Bobbio in un saggio del volume.
Figlio di una Cairoli, cresciuto quindi nel rispetto dei valori risorgimentali, militante di «Giustizia e Libertà», azionista, rinnovò l'Umanitaria raggiungendo concreti risultati nell'istruzione professionale, nell'educazione degli adulti, nel sostegno all'immigrazione.
Capace di conciliare idealismo etico e realismo politico, fiducioso nel successo di una «politica delle riforme», secondo la tradizione che da Salvemini a Cattaneo segna il movimento democratico repubblicano, membro della Società per la pace e del Comitato italiano per l'Unesco, continua a rappresentare una lezione di metodo e di stile.
Non ricoprì mai una carica nazionale, non ebbe mai un riconoscimento solenne, e seppe dire molti no: «no» a entrare nel governo Bonomi del '44, «no» a restare nella Consulta dopo la scissione del partito d'azione. Anni e anni di fedeltà a una certa idea dell'Italia, dedicati a ricostruire la vecchia, silenziosa e gloriosa Umanitaria di Milano, frammento di un mondo perduto e amato di un amore struggente. Fino alla morte in assoluta povertà.
A.Ma.

nuvolarossa
22-10-02, 17:30
Bufera sul Pri rozzanese. Dopo Aloise del centrosinistra, è Ricca di FI ad attaccare Procida

ROZZANO

E' come se si fosse rotta una diga. Dalle dichiarazioni al vetriolo di Antonio Aloise, vicepresidente del consiglio comunale ed esponente di spicco dei Comunisti italiani, che aveva attaccato i repubblicani e la loro «incongruenza tra il livello nazionale e locale», sono passati solo pochi giorni.
Nel frattempo, Aloise è stato pubblicamente sconfessato dai suoi. Mentre, però, a sinistra la situazione sembra quantomeno ricomposta, a destra si scatena un'altra bufera. Ancora al centro, la compagine repubblicana. Questa volta ad intervenire è Paolo Ricca, consigliere di Forza Italia. «Capisco le ragioni del consigliere dei Comunisti italiani Aloise, sull'ambiguità di questa maggioranza che si mantiene con l'apporto di un partito, quello Repubblicano, che a livello nazionale, regionale e provinciale si sente a tutti gli effetti dentro la Casa delle libertà, mentre a Rozzano i suoi esponenti, pur di stare seduti su qualche poltroncina, senza neppure combinare nulla di buono, non si sentono per nulla imbarazzati», dice Ricca.
«L'assessore alle Attività produttive, Michele Procida, vicesindaco ed esponente del Pri rozzanese, ad esempio, nulla ha fatto per impedire il trasferimento della farmacia di Quinto con la conseguenza che il territorio di Rozzano si trova oggi con una farmacia in meno - continua Ricca, che poi insiste sulle elezioni del 2004 -. Anch'io sono alquanto imbarazzato, soprattutto quando il coordinamento di Forza Italia continua a registrare, nei propri uffici di viale Monza, la presenza un giorno sì e uno no, di Procida. Tutto questo per ottenere di essere il candidato sindaco di Rozzano per la Cdl, col tentativo di far passare per fessi, sia la maggioranza che la minoranza. Non accetteremo mai un candidato che governa con il centrosinistra».
«Abbiamo sentito con stupore le parole del consigliere Ricca che, evidentemente non è molto informato neppure sulla vita del suo partito - replicano Michele Procida e Massimo Torchiana, segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano -. Riteniamo doveroso precisare alcune questioni false e denigratorie. In primo luogo, Michele Procida non ha mai messo piede nella sede di Forza Italia in viale Monza per alcun motivo. Se però le parole del consigliere Ricca rappresentano la posizione ufficiale di Forza Italia, la segreteria provinciale del Pri ne prende atto. Il Pri ha scelto con chiarezza la propria collocazione politica nazionale in occasione del congresso di Bari. Manteniamo però la nostra autonomia a livello locale. Riteniamo tuttavia che oggi non vi siano le condizioni, a Rozzano, perché il Pri possa decidere qualunque alleanza per le elezioni comunali. I limiti della Cdl nella zona del Sud Milano sono evidenti a tutti; è altrettanto chiaro che senza un salto di qualità il centrodestra rozzanese è destinato a rimanere alla opposizione ancora a lungo».

di Fabio A. Massa

nuvolarossa
24-10-02, 18:14
Rozzano, il Pri comincia a scoprire le carte: Procida con la CdL? Forza Italia non lo esclude

ROZZANO — Un botta e risposta serrato. Continua così la partita a scacchi tra Paolo Ricca e Michele Procida, rispettivamente esponente di Forza Italia e leader del Partito repubblicano, in vista delle prossime elezioni. Ed è in quest'ottica che la collocazione del Pri rozzanese, attualmente sostenitore attivo della Giunta di centrosinistra, fa discutere. Paolo Ricca, consigliere azzurro, aveva infatti attaccato duramente Procida, accusandolo di voler «far passare per fesse maggioranza e minoranza. Non accetteremo mai un candidato che governa con il centrosinistra, a cui imputiamo gravi responsabilità e negligenze».
Alla base della polemica infatti, la convinzione da parte di Ricca che Procida si stesse accordando con FI per essere il prossimo candidato sindaco del Polo, uscendo quindi dalla compagine di centrosinistra. Ma anche all'interno di Forza Italia, a quanto pare, non tutti sono d'accordo con l'attacco di Ricca, e si potrebbe profilare per il futuro addirittura una vicenda analoga a quella avvenuta una settimana fa con i Comunisti italiani, che avevano pubblicamente sconfessato quanto affermato da un loro consigliere in precedenza.
A queste provocazioni, il vicesindaco Procida ha poi risposto in maniera chiara: «Ci sembra di vedere, da destra come da sinistra, un attacco scomposto nei confronti del Partito Repubblicano Italiano; riteniamo quindi che l'azione amministrativa degli esponenti repubblicani, che non asseconda nessun gioco di partito, stia dando fastidio a qualcuno». «Vi è stata, da parte del coordinamento regionale di Forza Italia, la richiesta alla segreteria del Partito Repubblicano Italiano di valutare la possibilità di una alleanza anche in occasione delle prossime elezioni amministrative» aveva poi confermato Massimo Torchiana, il segretario provinciale del Pri.
Insomma, la partita inizia a essere giocata a carte scoperte, con un largo anticipo sulla tornata elettorale che si terrà tra un anno e mezzo. Paolo Ricca però, rispondendo nuovamente a Procida, insiste: «Prima di tutto va ricordato al vicesindaco e al suo partito che Forza Italia è nel collegio 12, quello di Rozzano, il primo partito anche senza l'apporto del Pri - precisa Ricca -. Che questo poi non si concretizzi in maggioranza di governo nei Comuni, è dovuto anche all'ambiguità di certi personaggi come Procida e partiti come il Pri, che si sentono autorizzati a livello locale a muoversi politicamente dove più conviene. Questo succede nella CdL e non nel centrosinistra. A Rozzano, e lo ribadisco, si dà per certa la candidatura di Procida per Forza Italia, confermata da esponenti stessi del Pri locale che se la ridono, sia alle spalle della maggioranza attuale che governa Rozzano, che di quelle degli esponenti dei partiti della Cdl rozzanese che sono all'opposizione, di cui Procida è vicesindaco e al quale imputo gravi responsabilità e negligenze».
F.A.M

nuvolarossa
11-11-02, 02:01
Massimo Torchiana fa il bis nel Pri


MILANO - Massimo Torchiana è stato rieletto alla segreteria della consociazione provinciale del Partito Repubblicano. Assessore comunale a Meda, ha indicato il nuovo coordinamento provinciale così formato: Giacomo Properzj, segretario cittadino, Giacomo Pasquina, Umberto Crugnola, Michele Procida, Alessandro Papini e il senatore Antonio Del Pennino. La dirigenza si incontrerà con esponenti del mondo politico, delle istituzioni e della cultura che «si riconoscono nell'ampia area riformista, laica, liberale e radicale milanese».

nuvolarossa
13-11-02, 19:06
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Pri Milano - 21 novembre h. 20,30:
"pizza repubblicana"
al ristorante "La sirenetta"
in via Carabelli,
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tratto dal sito http://www.pri.it

nuvolarossa
20-11-02, 19:05
MONZA

Torna a sventolare il Tricolore sul belvedere della Villa Reale

Da ieri, un enorme Tricolore sventola sul pennone del belvedere della Villa Reale, issato dai vigili del fuoco con un’autoscala. La bandiera nazionale non si vedeva sull'ex reggia da almeno vent'anni, dall'ultima Mostra internazionale dell'arredamento (o forse da più). Esultano l'Associazione Mazziniana e il Partito repubblicano, che lo proposero sia alla giunta leghista Mariani, nel ’96, che a quella del Polo Colombo, nel ’98. All’appello ha risposto invece la giunta di centrosinistra di Michele Faglia.

nuvolarossa
20-11-02, 19:07
«Belfiore, simbolo del sacrificio»

MANTOVA - La memoria dei Martiri di Belfiore, i nove patrioti impiccati a Mantova fra il 1852 e il 1853 (una serie di condanne capitali preceduta e seguita da due fucilazioni, quella di don Giovanni Grioli nel 1851 e quella di Pietro Fortunato Calvi nel 1855), richiamata dal presidente della Repubblica, investe particolari significati. «A parte il valore mitico che il loro sacrificio ha ricoperto - spiega Maurizio Bertolotti, storico dell'Istituto mantovano di storia contemporanea, autore di un libro su Belfiore - l’episodio di Mantova smentisce in parte il luogo comune sul Risorgimento che lo vuole come un movimento d'élite, staccato dal popolo.
L'adesione alla congiura mazziniana a Mantova fu un fenomeno quasi di massa.
Su 150 condannati dai tribunali austriaci in quegli anni, 81 erano mantovani. Ma gli affiliati ammontavano a parecchie centinaia e, contadini a parte, appartenevano a tutte le classi sociali».
La diffusione capillare del movimento, sempre secondo lo storico, «si deve soprattutto al fatto che coinvolse più la provincia rispetto alla città. Furono i parroci e la borghesia rurale i grandi propagandisti». Ma anche la celebrazione del martirio, ebbe diverse angolature. «Basti pensare - continua Bertolotti - che il 7 dicembre 1872, giorno dell'inaugurazione del monumento in piazza Sordello, mentre Giuseppe Finzi, monarchico, teneva il discorso ufficiale, Paride Suzzara Verdi, dall'altra parte del monumento, arringava la folla con un veemente comizio repubblicano».

Luca Angelini

nuvolarossa
04-12-02, 22:17
La Direzione della Federazione Lombarda convoca per febbraio 2003 il Congresso regionale

Apprezzamento per l'attività del segretario nazionale in vista del Consiglio del 7 dicembre

La Direzione della Federazione Lombarda, in vista della scadenza del proprio mandato triennale, convoca il XXXIX congresso Regionale e conferisce il mandato al Segretario, compatibilmente con le condizioni di carattere organizzativo, di individuarne la data di svolgimento entro la metà di febbraio del 2003.

Contestualmente la Direzione Regionale osserva con preoccupazione come la crescente conflittualità della maggioranza di Governo, anche su temi di estrema rilevanza e delicatezza come le riforme istituzionali, rischia di rallentare ulteriormente il corso della realizzazione del programma di legislatura votato dalla maggioranza dei cittadini italiani.

In questa delicata fase di sviluppo dei rapporti politici all'interno della Casa delle Libertà appare dunque sempre più urgente che il PRI si faccia promotore di un'azione di raccordo politico con le componenti e le personalità che, trasversalmente ai partiti della coalizione di centro destra e del mondo radicale, si richiamano alla cultura laica e liberale al fine di offrire all'elettorato d'opinione un punto di riferimento politico in grado di rispondere efficacemente alle istanze di modernizzazione del Paese.

La Direzione Regionale, in vista del Consiglio Nazionale che si svolgerà il 7 dicembre, valutando positivamente l'azione della Segreteria Nazionale uscente, le conferma la propria fiducia e contestualmente propone che fra le personalità cooptate nel Consiglio vi siano gli amici Carlo Visco Gilardi, Presidente dell'Associazione Mazziniana di Milano e Luca Sforzini, Segretario Provinciale della Confesercenti di Pavia.

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tratto dal sito web:
http://www.pri.it

mcandry
05-12-02, 02:02
e così il buon vannini ha deciso di lasciare l'onerosa carica di segretario regionale, a chi toccherà? che facciamo apriamo il totonomine?

nuvolarossa
09-01-03, 19:44
http://www.ansa.it/mainimages/logoansa.gif
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Autostrade/Serravalle: Pri Milano, giusta scelta Provincia

Applicare la stessa strategia anche per la SEA

''L'accordo tra la Provincia di Milano e il gruppo Gavio per la gestione dela Serravalle potrebbe rappresentare una valida via d'uscita all'impasse che ormai da troppo tempo blocca la societa' delle Tangenziali milanesi''. Lo afferma in una nota Massimo Torchiana, segretario provinciale milanese del Pri. ''Il Comune di Milano - commenta Torchiana - ha piu' volte manifestato l'intenzione di dismettere la propria partecipazione nella societa' e questa scelta ha sinora impedito di affrontare una riflessione sullo sviluppo imprenditoriale della societa': in attesa della costituzione della Citta' Metropolitana, bene ha fatto la Provincia di Milano, e il suo presidente Colli, ad aprire la strada ad una possibile strategia imprenditoriale che potra' creare le condizioni per la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali che da troppo tempo sono in attesa di essere individuate e realizzate''. ''Coerentemente con tale disegno - conclude il segretario provinciale del Pri - riteniamo che anche l'altra grande societa' a partecipazione mista Comune e Provincia, la Sea, possa vedere un'ipotesi di rilancio strategico di tipo metropolitano realizzato attraverso una forma di collaborazione tra soci pubblici e privati: ci auguriamo quindi che anche il Comune di Milano esca dalla logica di gestire le proprie partecipazioni col solo fine di realizzare cassa, ma si ponga un problema di prospettiva di 'citta' metropolitana' attraverso un maggiore ruolo della Provincia rispetto ad oggi''.

nuvolarossa
14-01-03, 17:23
http://ilgiorno.quotidiano.net/imgtestata/titolo_giorno2.gif
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Un repubblicano salva l'onore del re

MONZA — Il «Re de' Sass» è tornato alla sua austera dignità. La statua di Vittorio Emanuele II che da oltre un secolo fa bella mostra di sè in piazza Citterio è stata infatti «liberata» dal berretto da Babbo Natale che qualche buontempone le aveva appiccicato in testa nel periodo natalizio. Dopo «Il Giorno», che per primo aveva segnalato l'episodio con tanto di fotografia, ora anche l'amministrazione comunale ci ha pensato. Decisivo l'intervento di Ettore Radice, consigliere (repubblicano) di Forza Italia, che ha segnalato il caso in aula venerdì sera scorso, e del presidente del consiglio comunale Marco Riboldi, che ha dato disposizione affinché gli operai del Comune provvedessero alla bisogna.

nuvolarossa
16-01-03, 20:05
Per altre notizie sulla attivita'
dei Repubblicani della Lombardia

http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=39475&highlight=LOMBARDIA

nuvolarossa
17-01-03, 22:48
http://www.corriere.it/includes/images/testata-a.gif
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Lettera del Repubblicano Del Pennino al "Corriere della Sera"

I governi locali e l'area metropolitana

La constatazione che nella nostra città le autorità comunali agiscono su un territorio assai più ristretto della realtà urbana che le circonda ha evidenziato la necessità d'individuare strumenti più adeguati per dare risposta alle esigenze della "grande Milano". La soluzione a questo problema, peraltro, può essere trovata solo se lo s'inquadra nella più generale questione della forma di governo da dare alle aree metropolitane. Senza una definizione del "nodo" istituzionale si rischia, infatti, di aprire la strada a una serie di mere rivendicazioni economiche nei confronti del governo centrale da parte delle diverse realtà territoriali. Le recenti polemiche sui fondi straordinari per Roma ne sono un esempio. D'altro canto, dopo la recente riforma del Titolo V della seconda parte della Costituzione, che ha previsto la Città metropolitana come uno dei soggetti dello Stato ordinamento, titolare di funzioni amministrative proprie, è impensabile che un ente territoriale a rilevanza costituzionale resti disciplinato, come avviene oggi, da norme che ne contemplano solo l'istituzione facoltativa. Per questo, insieme ai colleghi di Forza Italia, Cantoni, Rizzi e Zorzoli, ho presentato al Senato un disegno di legge che prevede, almeno per le aree di Torino, Milano, Roma e Napoli, l'istituzione della Città metropolitana quale unica autorità di governo locale di area vasta, dotata di autonomia speciale, in luogo della Provincia e del Comune capoluogo della Regione. In tali realtà, l'amministrazione si dovrà articolare su due livelli: quello della Città metropolitana e quello dei Comuni. Alla Città metropolitana saranno attribuite, oltre alle funzioni di competenza provinciale, anche quelle normalmente affidate ai Comuni, quando le stesse hanno precipuo carattere sovracomunale e, conseguentemente, possono essere svolte in modo più economico ed efficiente a livello metropolitano. Poiché, com'è noto, le principali resistenze all'istituzione delle Città metropolitane derivano dalla preoccupazione dei Comuni minori di essere soffocati dall'egemonia del Comune capoluogo e, per un altro verso, appare assurda la coesistenza della nuova grande unità primaria di governo locale con un megacomune, la Regione, una volta definito l'ambito territoriale della Città metropolitana, dovrà provvedere al riordino delle circoscrizioni comunali, attraverso lo "smembramento" del Comune capoluogo in nuovi Comuni corrispondenti ai quartieri tradizionali o alle attuali circoscrizioni di decentramento. In tal modo, si assicurerà un equilibrato rapporto tra le dimensioni demografiche e territoriali dei diversi Comuni facenti parte della Città metropolitana.

*senatore Pri

nuvolarossa
22-01-03, 20:30
Sì dei repubblicani alla costruzione della "grande Milano"
Una dichiarazione del segretario provinciale Torchiana

Monza - La Grande Milano sognata da Ombretta Colli incassa il sì dei repubblicani ma scatena la rivolta dei leghisti.
L'iniziativa della Colli trova d'accordo i repubblicani, tradizionalmente contrari alla provincia della Brianza.
"La proposta della presidente della Provincia di Milano di rilanciare l'istituzione dell'area metropolitana milanese anche attraverso un referendum popolare, da un lato, e l'annuncio della ripresa del cammino della proposta di legge di istituzione della provincia di Monza, dall'altro, rappresentano le due facce della stessa medaglia - sostiene il segretario provinciale del Pri Massimo Torchiana -. Da troppo tempo ormai i problemi della Grande Milano hanno assunto una dimensione largamente sovracomunale che non riesce più a trovare un momento istituzionale di governo. A fronte di ciò si muovono ancora interessi miopi e localistici che ritengono di poter affrontare i grossi nodi strutturali creando una nuova provincia , quella di Monza, senza soldi e senza poteri".
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tratto dal sito http://www.prilombardia.it/

nuvolarossa
05-02-03, 19:30
http://ilgiorno.quotidiano.net/imgtestata/titolo_giorno2.gif
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Archivio comunale affidato alla cultura

MONZA — Le sorti dell'archivio storico comunale siano affidate alla cultura.
Il consigliere repubblicano Ettore Radice ha chiesto lunedì che questo «patrimonio storico di grandissima rilevanza, sia reso disponibile agli studiosi che vogliono approfondire aspetti ancora poco conosciuti della nostra storia cittadina con spazi adeguati, personale competente e postazioni informatiche».

nuvolarossa
07-02-03, 19:10
Sezione "Carlo Cattaneo"
del Partito Repubblicano Italiano
Milano - febbraio 2003

http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI130.JPG
Cari amici,
Quest’anno sarà il
centenario della nascita di Ugo La Malfa
Voglio anticipare di qualche mese le celebrazioni che ci saranno, tutte autorevoli e qualificate, che permetteranno di approfondire la figura dell’uomo politico scomparso ormai da ventiquattro anni per ricordarne con voi il personaggio e la sua storia.
Ugo La Malfa è nato a Palermo il 16 maggio del 1903, ha studiato alla Ca’ Foscari di Venezia e ancora molto giovane ha militato nelle file del movimento liberaldemocratico di Giovanni Amendola ma l’arrivo del fascismo lo costrinse ad abbandonare ogni attività politica. Solo a partire dal 1943, con la lotta clandestina, poté ritrovare il suo ruolo nel Partito d’Azione da cui uscì nel 1946 per fondare con Parri Democrazia Repubblicana essendo entrato in contrasto con la prevalente ideologia radico-socialista del P d’A. Aderì in seguito al Partito Repubblicano e sostenne con energia nel ‘48 la campagna antifrontista poi fu Ministro per il Commercio con l’estero nel Governo centrista di De Gasperi e qui ottenne il suo primo successo politico con l’approvazione del Trattato per la liberalizzazione degli scambi. A partire dal 1953, in accordo con gli “Amici del Mondo” e i Radicali, sostenne l’allargamento della maggioranza ai socialisti e fu Ministro del Bilancio nel primo Governo di centrosinistra dove redasse la “nota aggiuntiva” al bilancio che rappresentò il vero programma economico per i Governi di quella coalizione politica.
Ben presto però quella strada fu abbandonata e le sue proposte disattese e La Malfa iniziò ad accentuare la sua “critica interna” al centrosinistra.
D’altronde, autorevole come era ormai in tutto il Paese, aveva iniziato un pubblico dibattito con gli stessi comunisti e in particolare con Giorgio Amendola.
Fu Vicepresidente del Consiglio nel Governo Moro del 1974. Nelle difficilissime situazioni che seguirono fu assai rigido nella difesa dei valori costituzionali e, in questo, trovò un accordo con Enrico Berlinguer.
Morì improvvisamente nel marzo 1979 essendo Vicepresidente del Governo presieduto da Andreotti.
Nel Partito Repubblicano arrivò a segretario solo nel 1964 avendo dovuto superare lunghi scontri con gli ambienti tradizionali del Partito e particolarmente con l’On. Pacciardi. Dal momento della sua Segreteria la sua leadership nel Partito fu assoluta ma la sua influenza culturale e politica si estese molto al di fuori dei confini del PRI. Al momento della morte la sua figura venne percepita come quella di uno dei fondatori della Repubblica e uno di coloro che ne avevano determinato l’indirizzo e lo sviluppo. Ciò avvenne, appunto, dopo la sua morte perché in vita, Ugo La Malfa, fu un uomo politico assolutamente anomalo nel panorama italiano, sia per le posizioni culturali assai moderne e che privilegiavano la visione economica, sia per la posizione più propriamente politica, molto coerente e slegata da qualsiasi venatura demagogica. Spesso isolato, quasi sempre anticipatore dei tempi, attaccato dalla stampa di sinistra e ignorato da quella di centro, odiato dal “moderatume” ma assai rigido su posizioni filo atlantiche e filo occidentali, La Malfa fu un leader che dovette conquistare giorno per giorno per lunghi anni la propria credibilità e i suoi rari successi.
Per la mia generazione rappresentò un riferimento e una speranza. Quarant’anni fa in una rarissima apparizione alla televisione fece un appello, col suo profondo accento siciliano, a quei giovani di cultura liberale che volessero dare un contributo al rinnovamento del Paese. Non aderimmo in molti ma quelli che bastavano per iniziare una piccola avventura politica, né eroica come lo era stato per le generazioni precedenti, né confusa e mediatica come lo è per quelli che sono venuti dopo.
Seguivamo le teorie di Keynes per un intervento non strutturale ma congiunturale dello Stato nell’economia, credevamo alla formazione di una classe dirigente politica che aveva lo scopo di indirizzare il Paese e non di essere guidata dai sondaggi, pensavamo che il successo elettorale, che non arrise mai a Ugo La Malfa, dovesse essere la conseguenza del successo politico e non viceversa.
E’ passato molto tempo, per quanto mi riguarda le idee non sono cambiate, il bilancio è difficile da fare, molte voci sono negative, forse posso concludere con un aneddoto personale.
Un giorno andai a prendere Ugo La Malfa alla stazione, arrivò, come al solito, da solo con una valigetta in mano. Lo accompagnai all’albergo con la mia macchina e nella conversazione mi disse: “Sono pessimista sul futuro del nostro Paese ma voi siete una generazione più fortunata della mia, siete nati con la libertà e spero che potrete costruire con le vostre stesse mani un destino migliore per i vostri figli”. Non so se le speranze, non le previsioni, di La Malfa si siano realizzate, ad ogni buon conto io non ho fatto figli (almeno mi pare).

Un cordiale ed affettuoso saluto.

Il Segretario del PRI di Milano
Giacomo Properzj


N.B. Giorgio Forattini, che ringraziamo moltissimo, ha voluto illustrare questa lettera con un suo disegno (La Malfa guarda melanconicamente dal cielo il nostro Paese) che riprende le affettuose caricature che faceva a quei tempi. Questo mantiene la piccola tradizione che abbiamo inaugurato con Angelo Barcella di far decorare ogni nostra lettera da amici pittori, sperando che dia luogo ad una conservazione fondata se non sui contenuti almeno sulle forme.
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Questa lettera e' stata inviata a tutti gli iscritti al Partito Repubblicano Italiano della Sezione Carlo Cattaneo di MILANO.

nuvolarossa
12-02-03, 20:45
http://www.laprovinciadicremona.it/immagini/portale/logo.gif
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Repubblicani polemici con il Comune: scontato il no della Sovrintendenza a un autoslilo grande
‘Parcheggio ma piccolo’
Piazza Marconi, dossier del Pri: tipica storia italiana

CREMONA - Il no della Sovrintendenza a un parcheggio di tre piani era scontato, tanto valeva la pena proporne uno su due, con parte del secondo destinato a parco archeologico, ed evitare così di perdere tempo. Anche il Pri scende in campo sull’autosilo di piazza Marconi. I repubblicani sono pochi ma hanno la memoria lunga, affidata com’è a un loro esponente che la telenovela del parcheggio conosce bene: Giuseppe Ghizzoni, consigliere comunale nell’83, quando per la prima volta si cominciò a parlare degli scavi, e presidente della commissione urbanistica di quei tempi. Affiancato dal segretario cittadino del Pri, Anselmo Gusperti, e Gianezio Dolfini, Ghizzoni ha affidato i suoi ricordi sul mancato autosilo a un dossier intitolato ‘Una storia all’italiana: il parcheggio di piazza Marconi’. Il Pri, vi si legge, «osserva allibito tutto questo trambusto sul parcheggio e non può fare a meno di ricordare alla cittadinanza che il problema è vecchio di più di vent’anni e che da più di vent’anni si sa della presenza di reperti» in quella zona. Secondo i repubblicani, l’autosilo sotterraneo va fatto perché bisogna centrare tre obiettivi, tutti importanti: risolvere l’annosa questione dei posti auto per i residenti, creare un’infrastruttura di servizio del centro storico, riqualificare (pedonalizzando, ndr) piazza Marconi al fine di valorizzare Palazzo dell’arte e san Vitale. Bloccato, a quanto pare definitivamente, il parking su tre piani, il Pri gioca una carta, che assomiglia a quella di riserva del sindaco Bodini: «Realizzare un parcheggio sotterraneo su due piani distinti, dei quali il primo per il pubblico e il secondo, in parte, a garage per i residenti e, in parte, a parco archeologico». Ma, diversamente dalla giunta comunale, il Pri aggiunge una postilla fondamentale: «Vista la riduzione dei posti auto disponibili in piazza Marconi — continua il dossier distribuito ieri — di dovrà costruire un parcheggio in via XX Settembre», accanto alla scuola media Vida. Con questo documento i repubblicani cremonesi «non vogliono tanto rivendicare una primogenitura (dovuta) quanto, nella silenziosa palude del dibattito politico, gettare, com’è nostra tradizione, il sasso nel stagno». Gli esponenti del Pri non sanno se la Sovrintendenza approverà un autosilo più piccolo ma sanno, come ha detto Dolfini, «che la Sovrintendenza avrebbe bocciato un parcheggio su tre piani, tanto valeva allora proporne uno meno grande». Il dossier è solo il primo atto del dibattito che il Pri vuole lanciare su piazza Marconi, seconda puntata domenica prossima, alle 10.30 all’hotel Continental, con un momento di confronto pubblico sulla ‘storia all’italiana’.

(gi.baz.)

nuvolarossa
12-02-03, 22:47
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La lite in nome della pace

MONZA (Brianza) — Il consiglio comunale litiga per la pace.
Ha suscitato aspre reazioni lunedì sera in aula consiliare la decisione dell'amministrazione di esporre la bandiera simbolo dei pacifisti, un arcobaleno con la scritta «Pace» che negli ultimi giorni ha per la prima volta fatto capolino sul pennone del palazzo comunale.
L'iniziativa ha irritato l'opposizione di centrodestra, che ha accusato la giunta di non rispettare le regole e le istituzioni. Ha spiegato Ettore Radice, esponente del partito repubblicano eletto nelle file di Forza Italia: «La bandiera multicolore rappresenta in questo momento quel raggruppamento ideologico e politico che chiede la pace ad ogni costo, senza condizioni. Ma per esporre questo vessillo si sono tolte la bandiera tricolore e quella europea: il sindaco, ha continuato l'esponente repubblicano, ha infranto le leggi che obbligano ad esporre la bandiera nazionale in sieme con quella europea su tutti gli edifici pubblici. Anche la recente legge Violante ribadisce che le uniche tre bandiere da esporre sui pennoni dei palazzi istituzionali sono appunto quelle italiana, europea e dell'ente locale e che la presenza di altri vessilli potrebbe portare a parlare di vilipendio delle istituzioni».
Ma il repubblicano Radice non si è fermato qui: «Il palazzo civico rappresenta tutti i cittadini monzesi: è sicuro, signor sindaco, che tutti i nostri concittadini sono d'accordo con questa decisione?

nuvolarossa
14-02-03, 15:32
tratto dal sito web del PRI di Milano
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gifhttp://www.prilombardia.it/imgs/pri.gifhttp://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif (http://www.prilombardia.it/frameset_home_page.html)
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI143.gif
SI ALLA PACE, NO AL PACIFISMO
NEL 1938 COME NEL 2003
a cura del Partito Repubblicano Italiano di Milano
tratto dal sito web del PRI di Milano
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gifhttp://www.prilombardia.it/imgs/pri.gifhttp://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif (http://www.prilombardia.it/frameset_home_page.html)

echiesa
14-02-03, 16:39
MA SI SONO BEVUTI IL CERVELLO??????? CAPISCO CHE A STARE CON BERLUSCONI NON SI MIGLIORI, MA QUESTA E' GRAVISSIMA!!! SE QUESTO E' IL PRI IO NON NE FACCIO PIU' PARTE
SALUTI
ECHIESA:fru

Alberich
14-02-03, 17:14
sono senza parole.

nuvolarossa
14-02-03, 17:21
LA POLEMICA - Pri: svastica sull’arcobaleno

La bandiera iridata della pace e, sopra, una svastica nera. Slogan: «Sì alla pace, no al pacifismo.
Nel 1938 come nel 2003».
Non ci sono andati leggeri, i repubblicani, che oggi metteranno in Rete (prilombardia.it) il loro manifesto virtuale.
Pacifisti come nazisti? «Ma no», dice Giacomo Properzj, «il riferimento è al ’38: per "pacifismo" si permise a Hitler di rafforzarsi, se si fosse fatta una "guerra preventiva" ci saremmo risparmiati milioni di morti».

tratto da http://www.corriere.it/

echiesa
14-02-03, 17:40
Ecco, appunto, il Sig. Properzj ed il Sig. Del Pennino, Repubblicani influenti, ora vanno dal LORO Presidente della Regione che era a Roma a ricevere Aziz e gli appuntano la svastica sulla giacca, poi se ne vanno a casa e non rompono più .Questo per logica conseguenza.
saluti
echiesa:fru

mcandry
14-02-03, 17:45
Originally posted by echiesa
Ecco, appuntoil Sig. Del Pennino, ora va dal Presidente della Regione che era a Roma a ricevere Aziz e gli appuntala svastica sulla giacca. Questo per logica conseguenza.
PIENAMENTE DACCORDO

la_pergola2000
14-02-03, 18:41
Il pacifismo di maniera come quello rappresentato dal 99,99% degli attuali pacifisti, fa il paio con quello del '38, se qualcuno non ricorda o se ha avuto degli insegnanti che non hanno fatto il loro dovere di democratici sono affari loro.
Come nel '68 il pacifismo è completamente coperto dal sentimento antiamericano, perchè un conto è il pacifismo interno americano, tutto proteso alla salvaguardia della pace e dei propri concittadini, il pacifismo in chiave antiamericana è una battaglia politica contro l'America stessa.
La manifestazione del 15 sarà pacifica perchè oramai i cosiddetti antiamericani non si fanno più prendere in castagna dalle telecamere, per cui non ci saranno disordini.
La guerra al capitalismo viene fatta oramai sotto altre forme che non siano le barricate e i colpi di stato, ma la piazza da quando c'è Berlusconi al governo è sempre in movimento e stà nella freddezza del governo non accettare le provocazioni.
Per quello che riguarda il movimento internazionale della pace è un'altra cosa.
Non occorre cercare scuse per andare via dal partito, ne fare affermazioni ultimative, il manifesto del PRI milanese è provocatorio, perchè solo con la provocazione si può incidere sul dibattito in corso, viste le continue urla della piazza, e se uno si lascia trasportare dimostra di essere ...........
Ciao e ariciao.
Non c'è nessuna logica conseguenza, in altra parte abbiamo detto cosa ne pensiamo di Formigoni.

echiesa
14-02-03, 20:01
La pergola, per cortesia, e ti dico solo per cortesia.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
14-02-03, 21:13
E' uscito un documento della Direzione Nazionale sui problemi della situazione internazionale e ... sarebbe opportuno che gli amici forumisti ragionassero su questo documento ... click (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=408303#post408303) ... analizzandolo e facendo le loro riflessioni ... e sarebbe altresi' proficuo avere la loro opinione in proposito.
Tra la forma e la sostanza credo piu' opportuno dedicarsi alla analisi del "merito" della questione ... anche perche' sul piano formale ognuno ha una sua "estetica" a cui obbedire ed a cui non puo' sottrarsi.
E' comprensibile quindi il brontolio di chi evidenzia la "rudezza" del messaggio degli amici milanesi, ma occorre anche entrare "dentro" al problema che sta dietro a questo messaggio ... occorre sviscerare il momento "topico" che sottende a questa iniziativa, che aveva l'unico scopo di evidenziare la similitudine tra due periodi storici tra loro distanti, ma che hanno somiglianze "pericolose" per il futuro della nostra democrazia.
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Texwiller (POL)
14-02-03, 21:55
Malgrado l'intervento di Nuvolarossa, il PRI della Lombardia, secondo il sottoscritto, ha veramente esagerato.
A quando sulla bandiera d'Europa vedremo comparire una falce e martello?
Sono ancora nel PRI se espongo la bandiera pacifista al mio balcone?
Grazie a chi mi da una risposta.
Tex Willer

echiesa
14-02-03, 22:00
No caro Nuvola, qui non ci sono topi , non sviscero un bel nulla e mi vergogno, tanto per essere chiaro.Ev se domani vedremo una svastica sull'edera, che mi immagino qualcuno avrà in mente, ci toccherà pure stare zitti.
A quando la svastica sulla bandiera dell'ONU??
saluti
echiesa :fru

nuvolarossa
14-02-03, 22:23
Caro echiesa, chi eventualmente dovesse ricorrere a quanto tu temi ... dovrebbe anche giustificare concettualmente questo sua estemporanea espressione di legame formale tra un'edera e la svastica.
Non troverebbe certamente molti argomenti per giustificare questo "forzato" connubbio e comunque avrebbe pane per i suoi denti ... cosi' come lo ebbero tutti quelli che osavano dare dei "fascisti" ai repubblicani nelle fabbriche, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, per il solo fatto di seguire le idee tutte lamalfiane della "programmazione economica" e della "politica dei redditi" (la cosiddetta concertazione di oggi).
Chi e' stato testimone di quei fatti "vergognosi" si ricordera' della quotidiana ed infamante litania con cui si etichettavano le forze della sinistra democratica che noi rappresentavamo ... altro che una piccola svastica !
Ripeto, qua si tratta di fare politica e di discutere nel merito dei problemi e di non limitarsi a fare del formalismo di maniera.
Quest'ultimo poco serve alla crescita politica del partito.
C'e' un documento ufficiale del Partito ... ... click (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=408303#post408303) ... discutiamo su questo argomentando con le nostre nostre idee.
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echiesa
14-02-03, 22:30
La svastica sulla bandiera del movimento pacifista è il sintomo della crescita politica del partito. Non lo sapevo.Quello che non volevamo e non volgiamo per noi non lo vogliamo neanche per gli altri, questo mi sembra un insegnamento da tenere presente.
ma se la crescita del partito sta nell'approvare la svastica su una bandiera sulla quale c'è scritto pace mi spiace, ma non partecipo a questa crescita.Sono idee mie, ma vedo anche di altri amici.Che vuoi, non capiremo...
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
14-02-03, 22:33
Non girare in modo sofista gli argomenti ... attribuendo alle mie parole significati diversi da quelli che hanno ... ripeto bisogna discutere sul merito delle cose ... e non limitarsi sempre a criticare le idee altrui senza osare di esporsi con le proprie.
Questo metodo appartiene piu' a chi si sente "censore" delle idee altrui che a chi vuole contribuire attivamente con le "proprie".
C'e un documento ... click ... (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=408303#post408303) del PRI Nazionale ( non quello del condominio) e allora ... discutiamo su questo.
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echiesa
14-02-03, 22:37
Il documento del PRI è appunto un documento, sul quale si può discutere tranquillamente od animatamente, giusto o sbagliato che uno lo possa interpretare, e non è il documento come dici giustamente del condominio.
ma la bandiera è solo uno schifo ed il PRI a livello nazionale dovrebbe prendere posizione, anche a favore se vuole, ma dirlo, in modo che uno sappia con chi ha a che fare, E' su un sito ufficiale del PRI, mica per dirne una qui sul forum, dove non ci sono le posizioni ufficiali ma solo le nostre discussioni. E mi pare che la cosa sia diversa e grave.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
14-02-03, 22:48
Gli amici repubblicani milanesi hanno tutto il diritto di esprimersi "formalmente" come vogliono, in pieno rispetto della loro autonomia, e laico e tollerante e' il concetto repubblicano che attribuisce loro questa facolta' ... e, contemporaneamente, illiberale e' l'espressione contraria.
La lealta' ai principi democratici e di lotta ad ogni dittatura, insiti nel messaggio della sezione di Milano, sono condivisibili ?
L'importante e' quello che c'e' dietro alla forma ... quello che c'e' di sostanza ... ragioniamo su questo ... click ... (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=408303#post408303)
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echiesa
14-02-03, 23:01
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Ok, loro hanno l'autonomia di mettere la svastica su la bandiera del movimento pacifista, dando in pratica del nazista a tutti coloro che anche in buona fede credono che la guerra si possa evitare, fra cui il Presidente della Repubblica Italiana che continua a sperare che la guerra si possa evitare, paesi come Francia e Germania, movimenti di tutti i tipi, sindacati e partiti.Tutti nazisti.
La forma in questi casi è sostanza, e difenderla ad ogni costo mi sembra inutile. La difesa dei principi di democrazia non si fa con l'offesa agli altri, altrimenti che vale a scandfaslizzarci quando bruciano le bandiere di America e Stati Uniti?? nella mente bacata di qualcuno non può istigare pure all'ardere le badiere della pace??I principi di laicità e di tolleranza permettono a tutti di esprimersi, ma vanno ripresi quando superano certi limiti, ed in questo caso per conto mio sono stati superati. E poi io il motivo del perchè lo voglio da loro, e non da te. I sistemi di lotta alla dittatura sono molteplici, anche militari, ma non solo. E gurda che io non ho ancora preso personalmente posizione, perchè non ho ancora tutto chiaro come fortunatamente avete voi. Ma dopo che vedo le svastiche sulle bandiere, anche di un eventuale movimento che non apprezzo ma che rispetto, bhè, in errore non mi ci sento prorpio io
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
14-02-03, 23:46
Caro Texwiller
la domanda che poni e che riporto:
Sono ancora nel PRI se espongo la bandiera pacifista al mio balcone ?
non puo' trovare risposta, secondo me, in questo Forum perche' non e' da noi che devi avere risposta bensi' dalla tua coscenza.
L'appartenenza ad una forza politica scaturisce dalla dosata ed equilibrata contemporaneita' di valori ed ideali condivisi nella sostanza e nel merito .... e', per scelta libera individuale ed autonoma, l' adesione che ognuno di noi fa ... sino a che ritiene che permanga questa situazione di omologia e di "appartenenza".
La risposta a questa domanda quindi devi trovarla in te stesso.
Decisioni di espulsione da un partito sono legate a gravi infrazioni previste dallo statuto e comunque soggette ad un iter che tiene conto sia degli interessi sociali della organizzazione che dei diritti dei singoli iscritti.
All'infuori di quanto previsto dallo Statuto ... l'appartenenza o la permanenza nel partito dipende solo ed esclusivamente dalla nostra volonta' ... dal mantenere o meno questa adesione iniziale.
Sullo specifico del manifestare il proprio pacifismo voglio ricordarti che questa espressione in chiave antiamericana non e' da me condivisa ... per poche e semplici ragioni che ora ti espongo:
La stragrande maggioranza delle persone che manifesteranno questo pseudo-pacifismo sono persone che dichiarano di aborrire il nazionalsocialismo e il fascismo (come del resto noi repubblicani) ma non sanno (o fingono di non sapere) che, senza l’intervento del presidente Roosevelt e dell’esercito americano, molto probabilmente oggi noi studieremmo e parleremmo il tedesco, vestiremmo con le camicie brune , marceremmo con il passo dell’oca e non potremmo di certo pubblicare post e stare a discutere tra di noi su questo Forum.
Tantissimi di costoro, soprattutto i piu' giovani (la scuola funziona poco e male) ignorano completamente che cosa è stato il “piano Marshall”, aiuto economico e morale degli Stati Uniti verso i paesi colpiti dalla seconda guerra mondiale.
L’Italia è stata tra i paesi che hanno beneficiato di più di questo sostegno che poi è stato il via del boom economico successivo. Chissà come sarebbe ridotto il nostro paese senza le forze che gli Stati Uniti hanno impiegato per rimediare ai nostri errori ( a quelli del fascismo ), e noi come li ripaghiamo?
Disprezzando la loro politica di far cambiare le cose in Iraq, disprezzando lo stesso modo di agire che ci ha salvato da un destino a cui non osiamo pensare. Cerchiamo di riflettere su queste cose e di dimostrare gratitudine ad uno dei più grandi stati (in senso fisico e istituzionale) che esistano.
Con questo non voglio dire che la guerra è giusta sempre, ma che spesso è purtroppo necessaria per rovesciare Saddam Hussein e la sua dittatura.
Noi Repubblicani dobbiamo sino all'ultimo cercare di trovare soluzioni negoziali e politiche tali che permettano il non dover ricorre ai mali estremi ... ma se si dovesse arrivare a cio' non sara' certamente per colpa nostra.
A Saddam e' stata offerta la possibilita' di andare in esilio ... esilio dorato ... pensa te ... tipo quello dei Savoia.
Sarebbe stata la soluzione "pacifica" che avrebbe accontentato tutti ... perche' i pacifisti (quelli che io chiamo pseudo-pacifisti) non hanno fatto manifestazioni di piazza, urla e strepiti ... per chiedere a Saddam di aderire a questa soluzione ? ... sarebbe stato certamente molto piu' credibile il "pacifismo" che verra' ostentato nelle prossime ore !

Spero che, al di la' dello specifico, su cui senz'altro non sarai d'accordo, ci siano altri cento argomenti che invece facciano permanere la tenacia del collante che ti unisce alla famiglia repubblicana.

umberto (POL)
15-02-03, 00:59
Si da il caso che io:

- conosca la storia della II Guerrra Mondiale e non solo...
- conosca il "piano Marshall"
- sappia benissimo dela ignobile dittatura irachena
- non sia pacifista oltranzista. Ma in questo caso la guerra sarebbe inutile e controproducente per la democratizzazione del mondo arabo, la nostra sicurezza e la giustizia internazionale.

Ciò non toglie che:

- se l'America ora sbaglia non dobbiamo seguirla in tali follie solo perchè ci hanno salvato 50 anni fa.
- la minaccia di una guerra in Irak sarebbe una aiuto al fondamentalismo, provocherebbe nuovo terrirismo e odio
- la minaccia di guerra in iraq ha fatto diventare Saddam il martire del mondo arabo contro "l'imperialismo americano" e questo certo non aiuta la creazione di uno stato libero.
- ci sono tante dittature in giro per il mondo, bisogna combatterle con forza, ma senza bombardarli sempre tutti


Aspetto ancora (e ben più grave le aspettano milioni di persone che per quella bandiera vanno in piazza, pregano, si impegnano) le scuse per avermi dato del nazista perchè ho appeso una bandiera della Pace....

nuvolarossa
15-02-03, 01:26
Guarda caro Umberto che nessuno ha dato del nazista a te o a chicchessia con quella bandiera.
rileggiti quanto scritto dal Corsera di oggi:
http://www.corriere.it/

La bandiera iridata della pace e, sopra, una svastica nera. Slogan: «Sì alla pace, no al pacifismo.
Nel 1938 come nel 2003».
Non ci sono andati leggeri, i repubblicani, che oggi metteranno in Rete (prilombardia.it) il loro manifesto virtuale.
Pacifisti come nazisti? «Ma no», dice Giacomo Properzj, «il riferimento è al ’38: per "pacifismo" si permise a Hitler di rafforzarsi, se si fosse fatta una "guerra preventiva" ci saremmo risparmiati milioni di morti».
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Dobbiamo dare credito a quanto dice Giacomo Properzj o dobbiamo dare credito alla nostra soggettiva "interpretazione"?
Per non peccare di "processo alle intenzioni" credo che si debba dare atto di quanto uno dichiara ufficialmente ... e non strumentalizzare il formalismo di come ha presentato le sue idee.
Diciamo che il messaggio e' stato un po' "urlato" in questo modo ... mettendo la svastica ... e su questo aspetto formale non vedo nulla di male a concordare con chi lo puo' trovare trash ... ma la contestazione del metodo fatta con analogo metodo "urlato" del tipo: vergognoso etc... non e' altro che la stessa maniera di ribaltare il problema.

umberto (POL)
15-02-03, 01:40
Quella è una bandira della Pace con una svastica... dalle mie parti significa qualcosa...

Non è una interpretazione soggettiva.

"il riferimento è al ’38: per "pacifismo" si permise a Hitler di rafforzarsi, se si fosse fatta una "guerra preventiva" ci saremmo risparmiati milioni di morti"

Praticamente qua si dice che chi manifesta per la pace favorisce una dittatura, ditatura paragonata al nazismo (storicamente questo è in parte vero), favorisce quindi un regime nazista!

Questa della guerra preventiva è una posizione pericolosissima perchè ammette ogni tipo di guerra Perenne.
Non è così che si mantiene l'ordine tra le nazione!
Cose ne spevamo noi di Hitler? però sappiamo che è anche venuto fuori dal nazionalismo dovuto a Versailles.

Questo brandire la storia passata non porta a nulla. amnche solo per il fatto che La germania non è l'Iraq, e la situazione geopolitica è ben diversa.

Che c'entra il no la pacifismo con la svastica?
Quella bandiera vuol dire molto di più di qualche pecifisa oltranzista (che comunque personalmente rispetto, ma non può essere la logica dello stato)!

E questo sarebbe un forum liberale?

Non è urlata la mia contestazione, è proprio SBAGLIATO quel disegno!

umberto (POL)
15-02-03, 01:49
La libertà di espressione necessiterebbe di un pò di raziocinio e di rispetto, cosa che il PRI lombardo non ha avuto per nulla.

Io sono profondamente contrario alla politica economica di Bush, alla politica estera, quella ambientale.... sono per questo antiamericano?

Se sono contrio a Berlusconi sono anti-italiano, se sono contrario ad Aznar sono anti-spagnolo??

Avrò delle ragioni per contestare tali politiche.

Quello che si chiama anti-americanismo ideologico è una minima parte del movimento per la pace.
Falsamente brandito come un'orda di post-comunisti...

Alberich
15-02-03, 02:14
Vigliacchi, cafoni e ignoranti. Non nascondetevi, tacciare i pacifisti di antiamericanismo è una schifosa maschera. Non venite a fare della morale, non venite ad insegnarci la storia. Non avete nessun titolo per farlo, se non la vostra arroganza.

nuvolarossa
15-02-03, 02:20
Caro Umberto
su tutto quanto hai detto circa il tuo modo di vedere la politica americana non trovo nulla di male a testimoniare cio' nelle forme che ritieni piu' opportune ma non concordo sul fatto che tu ritenga minimale l'anti-americanismo di tipo ideologico e quindi non intravedi in cio' pericoli di strumentalizzazioni.
Io credo invece che sia massima la rappresentanza di questa area che, sull'onda di un populismo che fa facilmente breccia nell'animo umano (chi non e' sensibile alla pace?), strumentalizza in chiave antiamericana (e quindi pro Saddam) anche tutte le piccole realta' ... (che sono miriadi) "veramente" pacifiste.

nuvolarossa
15-02-03, 02:30
Originally posted by Alberich
Vigliacchi, cafoni e ignoranti. Non nascondetevi, tacciare i pacifisti di antiamericanismo è una schifosa maschera. Non venite a fare della morale, non venite ad insegnarci la storia. Non avete nessun titolo per farlo, se non la vostra arroganza.
---------------------------------------------
... per essere un pacifista mi sembra che adoperi un linguaggio poco adatto ... piu' consono ad un caporale che ad un "buonista manifestante".
Ci fu chi disse che andava a "concimare" con idee repubblicane l'area degli ex-comunisti ... a sentire te sembrerebbe che gli ex-repubblicani ne siano usciti "concimati".

Alberich
15-02-03, 02:38
non sono buonista nè manifestante. buonisti sarete voi, sempre attaccati alle sottane di mamma berlusconi -quello stesso che tu chiamasti novello peròn-.
Bogi può fare quello che gli pare, io rispondo di me stesso, non di altri. Concimato sarai tu, e con ben altri materiali che le idee repubblicane.
Evita di immaginare ciò che sono faccio o dico, non ti viene molto bene.

Alberich
15-02-03, 02:39
ah, non sono neppure un pacifista; ma a te piace discutere per stereotipi e frasi fatte.

nuvolarossa
15-02-03, 02:43
Quello che sei ... lo si capisce da quanto scrivi.
Ognuno di noi scrivendo ... racconta se stesso ... per chi riesce a leggere e "capire".

Alberich
15-02-03, 02:48
bravo, allora comincia a leggere quello che uno scrive. il passo del capire fallo con la dovuta calma.

nuvolarossa
15-02-03, 03:00
Seguiro' il tuo consiglio se e' sufficiente per accontentarti nel tuo edonistico desiderio di dare "ordini".

Alberich
15-02-03, 09:48
Originally posted by nuvolarossa
Seguiro' il tuo consiglio se e' sufficiente per accontentarti nel tuo edonistico desiderio di dare "ordini". guarda che l'unico *edonista* che ama tanto giudicare gli altri sei tu. di ordini non ne ho dato, piuttosto un consiglio, visto che ti ostini a sputare sentenze sul conto di ognuno.

nuvolarossa
15-02-03, 11:14
Se mi fosse capitato di dover scegliere un'altro stile di vita invece che quello mazziniano ... senza ombra di dubbio avrei fatto il frate ... in considerazione della pazienza che ho !

nuvolarossa
15-02-03, 12:28
Bandiera della pace con svastica,
un'immagine indegna e vergognosa

Sul sito internet dei repubblicani lombardi è apparsa in questi giorni l'immagine di una bandiera della pace sovrastata da una svastica.

Al di là della condivisione o meno delle posizioni strumentali che alcuni pacifisti hanno portato avanti, non è accettabile che anche il P.R.I., che ha tradizione di grande moderazione e responsabilità, si abbassi a queste manifestazioni di vero e proprio "estremismo islamico".

I repubblicani emiliano-romagnoli, nel ribadire un posizione di fedeltà ai valori occidentali, di rilancio della politica unitaria europea e di rispetto delle deliberazioni dell'Onu, invitano il nostro paese a riportare le proprie iniziative all'interno di una politica europea ed atlantica, e chiedono ai repubblicani lombardi a togliere dal loro sito quella immagine di intolleranza e di provocazione, non certo compatibile con il livello di civiltà che tradizionalmente hanno espresso nella loro storia, prima con Carlo Cattaneo e poi con Giovanni Spadolini.

Widmer Valbonesi
Segretario regionale P.R.I. Emilia - Romagna

umberto (POL)
15-02-03, 13:15
Pensi che non sappia quanto stonino "falce e martello" vicino alla baniera della pace?

Ma qualche volta hanno ragione (in parte) anche loro, come tutti!


Non puoi dire che essere contro Bush è essere dalla parte di Saddam!
E' peggio della più populista propaganda americana, o con noi o contro di noi, o con gli eserciti statunitensi o con Bin Laden.

Nessuno dimenti l'11 settembre ma lo schok e la rabbia-vendetta andrebbero messi da parte con un pò di intellienza.

Capendo che con la guerra in Iraq si farebbe il gioco dei terroristi, e il tentativo dell'amministrazione americana di imporre un suo ordine globale con la guerra perenne oltre che essere inaccettabile è destinato sanguinosamente a fallire.

mcandry
15-02-03, 14:24
sinceramente credo proprio
che sarebbe stato meglio mettere
una bandiera del genere ...

http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI145.jpg

umberto (POL)
15-02-03, 14:52
La guerra dal punto di vista di Hermann Goering

"Naturalmente la gente non vuole la guerra. Perche' un povero diavolo di una fattoria dovrebbe voler rischiare la propria vita in una guerra quando al massimo ne puo' guadagnare di tornare alla sua fattoria tutto intero?
Naturalmente la gente comune non vuole la guerra: ne' in Russia, ne' in Inghilterra, ne' in Germania. Questo e' comprensibile. Ma, dopotutto, sono i governanti del paese che determinano la politica, ed e' sempre facile trascinare con se' il popolo, sia che si tratti di una democrazia, o di una dittatura fascista, o di un parlamento, o di una dittatura comunista. Che abbia voce o no, il popolo puo' essere sempre portato al volere dei capi. È facile. Tutto quello che dovete fare e' dir loro che sono attaccati, e denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo e in quanto espongono il paese al pericolo. Funziona allo stesso modo in tutti i paesi."

(Hermann Goering al Processo di Norimberga)

umberto (POL)
15-02-03, 14:55
Questo è un Nazista, Nuvola.....

la_pergola2000
15-02-03, 16:46
In questa discussione vedo che si possono citare illustri personaggi del passato e la discussione che ha iniziato Umberto mi sembra interessante in quanto per sostenere le sue posizioni cita personaggi (odiosi) che pensano in modo cinico la politica.
Vorrei citare anch'io, nel mio piccolo, Churchill che fu un campione del'antinazismo nella sua Inghilterra, mentre i suoi concittadini se ne fregavano.
In un giro di conferenze sulla Storia inglese, dal '36 al '38, nelle università inglesi, Cambridge, Oxoford, Edimburgh, Gasglow incitava gli studenti contro hitler, facendo paragoni con la storia inglese passata, molto studenti alla fine delle conferenze si rivolgevano a lui dicendogli che non avrebbero versato una goccia di sangue, ne per l'Inghilterra ne per i popoli europei.Dopo alcuni anni e specialmente dopo l'attacco a Londra quegli sstessi studenti accorrevano a frotte ad arruolarsi per combattere.
Dalla storia della seconda guerra mondiale di Winnie.
Non so se citare Goering ( in maniera molto intelligente ) o Churchill siano dei paragoni calzanti per quello che si vuole discutere oggi, comunque un sano richiamo alla storia non ci stà mai male.
Infatti Umberto, che si dichiara pacifista, riconosce che la difesa i Saddam Hussein è improponibile e d'altra parte si vuole, in maniera forte, quasi improponibile(quasi), far esplodere la contraddizione della svastica disegnata sulla bandiera della pace.
Anche qui la storia ha dei corsi e ricorsi, il partito nazionalsocialista operaio (NSDP) di Hitler in un primo momento si era presentato come un difensore dei deboli e dei poveri tedeschi, all'inizio qualcuno ci cascò, ma la contradizione non durò a lungo.
Non è il caso di fare paragoni con il movimento di oggi, ma gli organizzatori di questi movimenti sono ben occultati all'interno del "serpentone" che stà sfilando
Lo sforzo che Scaccia ( Inviato Rai) faceva per far capire agli ascoltatori che la manifestazione era unitaria, la diceva lunga sull'effettiva organizzazione, di solito quando le manifestazioni sono unitarie ufficialmente, c'è sempre una diversità di opinioni fra gli organizzatori.
Lo dimostra il fatto che agli ordini del papa sono scese in piazza le organizzazioni cattoliche romane.
E ' solo una descrizione dei fatti e non una presa di posizione da parte mia.
La manifestazione per essere unitaria avrebbe dovuto contenere anche la condanna al regime di Saddam Hussein, invece, oltre alle bandiere per la pace c'erano bandiere di rifondazione, dei comunisti italiani, di Guevara, il quale propagandava la guerra e l'insurrezione armata.
Slogan antiamericani e stranamente non antiinglesi o antiaustraliani, e così via.
Comunque è stata una bella manifestazione e per fortuna non ha avuto eccessi, i no-global si sono autocontrollati, i girotondisti, la sinistra giovanile, i ds con i pulmann messi a disposizione dalla cgil in tutta italia si sono comportati molto bene.Comunque nons arà l'antiamericanismo a far vincere le elezioni in Italia.
ciao e buona domenica.

echiesa
15-02-03, 16:51
Io aspetto sempre una presa di posizione ufficiale del PRI, a favore o contro: se stanno zitti vuole dire che sono daccordo.
saluti
echiesa:fru

la_pergola2000
15-02-03, 17:43
Caro Umberto
non sono per niente d'accordo che senza "se" senza "ma" che è preso dai pacifisti di oggi come motto della manifestazione sia una giusto viatico.
E' vero, la storia si fa senza i se e senza i ma, ma qui non si tratta di grande storia, il paragone che ho fatto prima ed anche il tuo intelligente intervento su Goering, sono di fatti accaduti dove la storia era stata coinvolta a livello mondiale, anche se qui le proteste sono a livello mondiale, l'intervento è solo zonale e ristretto, basta veder che tutti gli stati del Golfo, meno uno come dice Powell, sono per allontanare Saddam dalla Zona, nessun stato arabo si è attivato per proteggere Saddam, anzi, è vero il contrario, non è cinismo il mio , o soluzione per difendere gli usa, ma converrai con me, visto che sei pacifista e filo americano che la posizione di Saddam è insostenibile.
Anche il papa si è attivato per proteggere i cattolici che sono in Irak e molto probabilmente sta trattando alcune libertà per loro, si alleerebbe anche con il diavolo, hai visto come ha fatto con fidel, grande raffinatezza diplomatica, senza armi, senza divisoni si mette in mezzo per dire la sua e intanto metti il piede in stati che dimostrano sempre di più la loro debolezza.
La ricerca degli appoggi negli stati arabi è una vittoria della diplomazia Usa, l'invito ad affrontare l'esilio rivolta a Saddam, da parte degli Usa pure, ma quello che dovremmo fare ora, sarebbe non far uscire dall'animo americano lo sceriffo che è in lui, ma come però?
Stavolta si entra nella Grande Storia, fare i policeman del mondo, come scrissi sul satyricon, non è proponibile per gli Usa, però, e qui c'è un però, che uno storico attento e sensibile come te avvertirà subito, gli interventi in campo mondiale devono essere fatti sotto l'egida dell'Onu, e qui credo che siamo tutti d'accordo dal governo, alla minoranza in parlamento, non bisogna svilire l'Onu e le sue organizzazioni, ne andrebbe dell'esistenza stessa dell'ordine mondiale.
Siamo ben consci che il precedente ordine mondiale era basato sulle due superpotenze che si fronteggiavano armi al piede, ma senza intervernire in un senso o nell'altro, la paura di una guerra mondiale provocava uno status quo che ci ha fatto prosperare per tanti anni.
Ora il terrorismo mondiale ci porta invece da una guerra fredda ad una guerra "blob" la cui vischiosità rende quasi impossibile combatterla, e cosa fare per gli stati killer? Qual'è la proposta più convincente? il balbettio dell'ONU di questi giorni ha fatto vedere la sua debolezza intrinseca che lo porterà sicuramente ad una fine pari ed uguale a quella della Società delle nazioni.
Gli interessi in Irak di Francia e Russia, fa il paio con gli interessi di Usa e Inghilterra nella zona.
Per ora mi fermo qui.
Ciao, aspetto un tuo commento.

umberto (POL)
15-02-03, 18:01
Sbagli quando dici che non è grande storia l'attacco al'Iraq. In queso mondo globale una guerra dell'unica superpotenza è Grande Storia.

Perchè sentendo Bush non è la prima e non sarà l'ultima guerra di questo tipo.


Ora il problema dell'onu (cui si potrebbe aggiunger il rpoblema dell'Ue, ma con quello si complica tutto).

Io rispetto le nazione Unite come unica fonte di legittimità internazionale, per quanto imperfette sono la miglior organizzazione esistente.
Se le Nazioni Unite fossero a favore di un eventuale atacco in Iraq, la decisione per me sarebbe legittima e la rispetteri come "legge" e mi adeguerei.
Ciò non toglie che secondo me sarebbe una "legge" sbagliata, legittima ma sbagliata.


Gli Stati killer (o canaglia) sono tanti, tantissimi. Stati ch destabilizzano i rapporti internazionale, per non paralare delgli stati oppressivi.

Ciò non toglie che la guerra non sia l'UNICA soluzione per risolvere il problema.
Anzi talvolta rischia di peggiorarla.

Non penso che in caso di pace l'Onu soccomberebbe. Soccomberebbe se gli Usa andassero secondo la loro strada, soccomberebbe se si ha la presunzione di pensare che la sua forza si basa solo sugli Usa, e non sulla legalità internazionale...

nuvolarossa
15-02-03, 20:08
Originally posted by umberto
Questo è un Nazista, Nuvola.....
Beh, certo, ed anche uno dei peggiori !
Le sue parole vanno inquadrate nel contesto in cui venivano dette ... erano l'insieme di una strategia per attenuare la condanna che invece sarebbe comunque venuta per l'enormita' dei delitti da lui commessi.
Per i meno attenti alle cose della Storia ricordiamo che Göring fu giudicato e trovato colpevole dal tribunale di Norimberga (tribunale militare internazionale) e condannato a morte per impiccagione (se non ricordo male) ... esecuzione a cui si sottrasse avvelenandosi.
Se riandiamo a rileggere i discorsi tenuti da Hermann durante il periodo in cui era il comandante in capo delle forze aeree germaniche e il secondo piu' potente leader del nazismo ... non troviamo certamente questo dimesso modo di parlare e ragionare funzionale solo alla strategia del momento processuale ... ma una arroganza che difficilmente ebbe la pari ad altri nazisti del periodo.
Capisco benissimo quello che vuoi dire citando questa fonte ... che ci siano rischi di involuzione nelle azioni che conseguono a certe decisioni politiche che, magari pensate nel bene e credute ottime per la propria nazione, ... si corre il rischio che poi si rivelino deleterie e oppressive.
Su questo concordo pienamente con te e ritengo che uno dei metodi per evitare che cio' avvenga sia il dialogo ... a tutti i livelli, incessante e continuo .... e derivante da un impegno serio sui problemi della politica di tutti i giorni.
Parimenti pericoloso e' invece il metodo contrario di chi si autoesclude da questa prassi e si limita solo ed esternare saltuariamente con metodi solo "esteriori" opinioni populiste, spesso non ragionate e comunque che seguono il movimento ondivago della moda del momento.

umberto (POL)
15-02-03, 20:38
Quella citazione voleva far notere come è certamete un comportamento più nazista mettere una svastica su una bandiera della Pace, passando per filo-Saddam-dittatoriali tutti coloro che non pensano che questa guerra sia l'unico modo di risolvere il problema del terrorismo, della dittatura sanguinaria Irachena e della nostra sicurezza...

Dare del Nazista a chi contesta una politica è un atteggiamento stalinista o hitleriano (che non ha nulla di democratico o liberale).... come si fece in Germania ai tempi del nazionalsocialismo...

Infine nuvola, non ci hai detto qual'è la tua posizione...

echiesa
15-02-03, 22:09
Al Segretario Nazionale del P.R.I.
nucarapri@libero.it

Chiedo immediatamente spiegazioni del manifesto
telematico sul sito dei Repubblicani Lombardi,
che giudico vergognoso.
Le spiegazioni ovviamente vanno date a tutto il partito

per riscossa repubblicana
Sergio Savoldi

Lo posto anche qui, mi pare il caso.
saluti
echiesa


:fru

nuvolarossa
15-02-03, 23:02
Originally posted by umberto
Quella citazione voleva far notere come è certamete un comportamento più nazista mettere una svastica su una bandiera della Pace, passando per filo-Saddam-dittatoriali tutti coloro che non pensano che questa guerra sia l'unico modo di risolvere il problema del terrorismo, della dittatura sanguinaria Irachena e della nostra sicurezza...

Dare del Nazista a chi contesta una politica è un atteggiamento stalinista o hitleriano (che non ha nulla di democratico o liberale).... come si fece in Germania ai tempi del nazionalsocialismo...

Infine nuvola, non ci hai detto qual'è la tua posizione...
Caro Umberto,
e' curioso ... tu valuti quanto accaduto, in riferimento al sito degli amici milanesi, come un comportamento di estrema destra ... su questo stesso Forum c'e un amico click (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=408809#post408809) che ha valutato lo stesso comportamento ... di estrema sinistra.
Sullo stesso argomento due opinioni diametralmente opposte ... appunto angolazioni e modi diversi di vedere lo stesso problema.
Non e' come " la storiella" del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto ... anch'essa esemplificativa di molti comportamenti umani .... e' proprio attribuire ad un fatto caratteristiche totalmente diverse ... come confondere la bottiglia con il suo tappo.
Su questa disparita' mi interesserebbe conoscere le tue idee.
La mia opinione sul "fatto" in oggetto l'ho gia' espressa su vari post click su uno di questi (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=408500#post408500) .. chiedendo solo maggior approfondimento del merito, ... ma ovviamente vale solo lo spazio di una breve lettura.

umberto (POL)
15-02-03, 23:10
Penso che tu non abbia capito la posizione di Paddy Garcia, noto rifondarolo...



Quindi secondo te quella svastica è giustificabile o comprensibile?
E accettabile perchè chi manifesta per la pace è filo-saddam ed è un filo-nazista?

Neanche Fini era arrivato a tanto.

Ne terrò conto per il futuro.

Spero che il Pri si dissoci da un tale gesto.

nuvolarossa
15-02-03, 23:35
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Caro Umberto,
non trovo giusto minimizzare cosi' l'intervento di Paddy Garcia.
Nessuno ha mai tutta la verita' nelle proprie tasche ... un po' di essa appartiene a chiunque e ... Paddy Garcia, pur se comunista rifondatore, lo conosco da anni per persona seria sul piano culturale e come uno che non scrive mai nulla tanto per scrivere.
E rimango stupefatto di come si possa interpretare uno stesso fatto in modi diametralmente opposti.
Ti avevo chiesto in proposito una tua opinione ... ma lasciamo pure stare.
Quella svastica sulla bandiera non significa che deve essere accettata come simbolo che chi manifesta per la pace è filo-saddam ed è un filo-nazista ... assolutamente.
Anche nella spiegazione che ha dato al Corriere della Sera, lo stesso Segretario della sezione del PRI di MIlano, Giacomo Properzj, voleva richiamare alla memoria il collegamento con gli anni bui del 1938 quando, l'ignavia e l'inerzia dei popoli europei, in nome del "pacifismo" di quel periodo, non impedirono ad Hitler (ecco il perche' della svastica) di fare quello che fece (con i milioni di morti che seguirono).
Quindi non erano nazisti i pacifisti del 1938 cosi' come non sono nazisti i pacifisti del 2003 ... pero', per i ricorsi storici, potrebbero accadere le stesse cose ... visto che Saddam Hussein, che tanti non considerano un novello Hitler ... non e' pero' nemmeno uno stinco di Santo.
Insomma era un richiamo alla realta' ... coniugato alla storia che tanti di noi ancora conservano nella mente.

umberto (POL)
16-02-03, 00:34
Non era assolutamente mia intenzione offendere o minimizzare Garcia solo perchè del Prc...
"rifondarolo" non è certo un insulto o un dispregiativo intellettuale... :)

Non approvo minimamente il gesto dei vostri "amici" lombardi, nè ritengo il paragone tra Hitler e Saddam possibile data la situazione geopolitica.


Infine non ho trovato dove Garcia paralva di un gesto di estrema sinistra e quindi che opinione tu vorresti da me...

nuvolarossa
16-02-03, 00:36
Guarda che ho messo un link ... basta che clicchi e aspetti che ti si apra la pagina click (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=408809#post408809)

umberto (POL)
16-02-03, 00:54
Non posso rispondeti, non conosco e non sò cosa pensino gli anarchici o i marxisti-leninisti....


Confermo invece che probabilemente quello di Saddam è uno degli ultimi regimi nazisti del nostro tempo, se non l'ultimo.

Ciò non toglie che sia nazista l'accostare la pandiera della pace alla svastica, sempre e comunque....

Ho capito che dovrò fare a meno delle scuse, se pensi che noi siamo quelli che" non impediscono" a SAddam di fare milioni di vittime....

Io la metteri così: dov'erano gli americani quando Saddam sterminava i curdi? Perchè se ne sono ricordati solo con il kuwait?
Perchè l'hanno dimenticato per 10 anni (tranne una breve parantesi)?

Perchè non bombardiamo tutte le potenze che opprimono un popolo a cominciare da Mosca che invade la Cecenia?


Della guerra morale agli Usa non gliene importa nulla, gli importano i propri interessi (il che non è da condannare a priori, sia chiaro) economici e politici (di sicurezza).
Non prendiamoci in giro.

Torniamo quindi al problema di fondo per DIFENDERCI da Saddam e dal terrirosmo convine bombardare l'Iraq?

Io penso di no, credo nei valori di Giustizia Libertà sempre, la Pace (e la cultura di pace) è un valore supremo, che ci potrebbe far evitare questa e molte altre guerre, anche quelle causate da noi e dai nostri alleati, ma non sempre è possibile.

La guerra solo in casi estremi.


Mi avete un pò deluso (e indignato) con queste vostre posizioni, comunque....
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nuvolarossa
16-02-03, 01:21
Caro Umberto, il mio timore e' che questo "pacifismo" in realta' sia solo "menefreghismo".
Guarda che in Italia ... se due si accoltellano per strada ... la gente passa alla larga ... guarda di sguincio e nessuno interviene ... perche' pensa alla pellaccia sua.
Cos'e' questo pacifismo o menefreghismo ?
Il mio timore e' che questi stessi italiani quando si radunano (ovviamente sto generalizzando ... ma so che ci sono nobili eccezioni come la tua) in masse notevoli, ripropongono in grande stile quanto ti raccontavo nella storiella di prima .... manifestano la loro volonta' di chiamarsi fuori dal problema.
Pensano alla pellaccia loro ... non a quella di chi si sta accoltellando.
Insomma un vero pacifista per me e' quello che manifesta contro saddam torturatore ed uccisore di curdi non quello che vuol tenere il problema fuori da casa sua.
Se non fosse cosi' perché i pacifisti non hanno manifestato quando la stampa diede notizia dello scandaloso uso delle risorse del programma umanitario Onu “food for oil” da parte dell’Irak? Fondi stornati per spese di lusso (palazzi presidenziali e stadi olimpici), beni di prima necessità venduti di contrabbando all’estero per rifornire di valuta il regime, fondi disponibili non impegnati e non spesi? Non sono questi altrettanti delitti contro i bambini irakeni?
Perche' i pacifisti quando l’Onu decise l’intervento armato per liberare il Kuwait, si opposero ?
Quando mantenne le sanzioni economiche per costringere l’Irak al disarmo, di nuovo si opposero ?
Si opposero anche alle no-fly zones imposte da Usa e Regno Unito all’Irak. Oggi affermano che non si devono prendere misure contro le violazioni di 17 risoluzioni Onu (18 con la violazione già avvenuta della risoluzione 1441) da parte dell’Irak perché anche altri paesi violano risoluzioni Onu.
Non hai notato come le loro posizioni coincidono sempre con quelle del regime irakeno? Questo non ti crea qualche imbarazzo?
Nella sua recente intervista al deputato britannico Tony Benn, Saddam Hussein ha espresso il suo apprezzamento per l’azione del movimento pacifista internazionale ... sfido io ... come mai ha dichiarato questo ?
Anche l’organizzazione pacifista Usa-Answer, che è stato uno dei principali organizzatori della manifestazione internazionale di oggi, nel suo congresso del Cairo nel dicembre scorso ha approvato una risoluzione in cui è scritto che “l’ammissione dell’esistenza di restrizioni dello sviluppo democratico in Irak” non può essere addotta come motivo per un’aggressione militare. E tu sei anche tu convinto che la corretta definizione dell’odierna realtà irakena sia “esistenza di restrizioni dello sviluppo democratico”?
Posto che una guerra che causerebbe lutti e sofferenze di portata imprevedibile nella regione appare immorale ... anche se con con queste ultime ore, per fortuna, appare allontanarsi, anche per merito dell'attivita' del nostro Governo, te giudichi invece morale abbandonare i bambini, le donne e gli uomini dell’Irak per un tempo indefinito nelle mani di Saddam Hussein?
E' il porsi questi problemi che ci fa sentire pacifisti ... l'integrita' e la vita degli altri (ama il prossimo tuo .. dice il messaggio morale) ... non egoisticamente la propria.
Ecco questo e' il mio timore ... che il mondo pacifista sia solo una esternazione di grande egoismo.
Spero di sbagliarmi ma questo e' il timore che ho.
Ecco come intendo il pacifismo ... estroversione verso l'amore e la fratellanza e disponibilita' a sacrificarsi per questi ideali ... perche' possano godere in futuro i popoli di albe pacifiche e democratiche.
Tutta la storia dell'umanita' e' progredita con questa concezione del "pacifismo", sempre secondo me ... poi posso anche sbagliare ... ma sono qui per imparare da tutti.
A me sembra che, nell'inerzia e nell'ignavia ... non ci sarebbe stato alcun progresso umano e sociale.
Si sarebbero perpetuate nei secoli dei secoli le tirannie di sempre.

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Un fraterno saluto mazziniano

umberto (POL)
16-02-03, 01:34
Ci rinfacciamo domande retoriche!

Peccato che le preoccupazioni tue sui bambini iracheni non tocchino in alcun modo chi la guerra la farà.

Altrimenti bombarderemmo mezzo mondo: agli usa NON GLIENE IMPORTA NULLA!!!

No, nessuno mette la testa sotto la sabbia, e non penso che la marcia do oggi sia stato menofreghismno verso l'Iraq, e egoismo verso noi stessi.

Non penso che ora un attacco aiuterebbe il popolo iracheno, la nostra sicurezza e i nostri rapporti con il mondo arabo.

Il fatto che Saddam approvi non mi tocca particolarmente, è un dittatore, e usa la propaganda a suo piacimento.
NESSUNO DI QUELLI CHE ERA OGGI IN PIAZZA VOLEVA SADDAM.

In compenso Saddam si sta ergendo a difensore e martire contro il diavolo occidentale.... è questo che vogliamo.


Il regime di Saddam si può allentare con la forza diplomatica e la guerra come deterrente, il fatto è che oggi la guerra non la stiamo usando come deterrente ma come fine.

umberto (POL)
16-02-03, 01:41
E la nato sta diventando il braccio dell'unilateralismo mentre potrebbe essere il braccio legale dell'Onu.

Se siamo paesi democratici crediamo nella legalità internazionale, rappresentata dall'onu.

Quello che poi ci chiedono gli stati uniti a noi europei è ancora più indecente: noi facciamo la guerra, voi non potete perchè l'opinione pubblica non vuoleo non vi sembra giusto?
Nessun problema facciamo tutto noi, voi non vi lamentate, ci lasciate sorvolare e nessuno dei vostri andrà in guerra....


Bell'atteggiamento di responsabilità verso la legalità internazionale (e noi siamo democrazia, stati di Diritto): noi il lavoro sporco, voi non vi opponete.

nuvolarossa
16-02-03, 01:42
Ma guarda ... io non sono ancora convinto che si arrivera' per forza alla guerra ... ma sono invece convinto che la "minaccia di una guerra" sia stata sino ad ora un ottimo deterrente e che alla fine sotto questa spada di damocle ... si riuscira' a riportare la democrazia in quella parte del mondo ... o almeno lo spero.
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nuvolarossa
16-02-03, 01:46
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Purtroppo la Nato e' spaccata in due .... cosi' come l'ONU e' ingessata dai veti incrociati .... e questo per me e' ancora piu' pericoloso della guerra "minacciata" a Saddam .... se si andasse ad una ancor piu' cocente spaccatura ... sarebbe l'anarchia piu' completa su questo povero girondolino di mondo ed allora ... sarebbero caz..voli amari per tutti.

umberto (POL)
16-02-03, 01:58
La Nato è spaccata perchè ci sono due diverse concezioni dell'alleanza atlantica sul dopo guerra fedda.

Olrea a difendere ogni suo componente, e su questo nessuno è contrario la nato può diventare

1) Il braccio degli Usa, talvolta con l'Onu, talvolta unilaterale, perchè la guerra perenne di difesa preventiva può arrivare a questo.

2) Il braccio dell'Onu, non perchè ne sia a disposizione come i caschi blu, ma perchè rispetti le sue risoluzioni e la legalità.


Non mi angoscia il dibattito nell'onu, perchè senza questo dibattito ci sarebbe già la guerra.

Anzi è giusto che si confrontino diverse visioni incompatibile dell'ordine mondiale.
che per nessuno si basa sulla democrazia ma suglinteressi della singola nazione.

Bisogna però che l'onu ponga dei limiti ad ogni singola nazione e diriga la sicurezza globale. Di tutti non solo di qualcuno.

Non dimentoco il regime che dovrà essere abbattuto,ma non in questo modo (e con questo pretesto).

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nuvolarossa
16-02-03, 02:09
Originally posted by umberto
Oltre a difendere ogni suo componente, e su questo nessuno è contrario la nato può diventare

Come nessuno e'
contrario ... e la Turchia
di questi giorni ...
... dove la metti ?
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umberto (POL)
16-02-03, 15:21
Come già detto, non è che Francia e Germania non vogliono difendere la turchia ma si oppongono al fatto che vengano scierato truppe (che poi potrebbero essere usate per un'invasione) in questo momento.

Sarebbe solo l'ennesimo segnale che consideriamo la guerra come il fine inevitabile a cui arrivare, nonostante gli impicci delle ispezioni.


In caso di guerra la Turchia sarà difesa certamente, lo ha detto anche Chirac...

nuvolarossa
16-02-03, 16:06
Consentimi di dire che questa posizione ... mi sembra piu' da "politicanti" che da Uomini di Stato

nuvolarossa
17-02-03, 00:17
Questo messaggio e' di Giacomo Properzj
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Stendiamo qui di seguito alcune osservazioni su quelle che a noi sembrano le posizioni essenziali del dibattito politico sulla pace e sulla guerra in Iraq, destinate a coloro che vogliono ragionare e non agli urlatori emotivi che violentano la storia e la grammatica.
1 - guerra per il petrolio: è vero che dietro a questa come a tutte le guerre ci sono interessi concreti e che gli Stati Uniti sono interessati alla stabilità dei loro rifornimenti energetici. La Texaco è stata uno dei finanziatori della campagna elettorale di Bush. E' anche vero che le quattro compagnie russe neo-privatizzate controllano la totalità del petrolio venduto dall'Iraq fuori embargo, rivendendolo sottoprezzo alla Germania, primo loro partner commerciale, ed alla Total francese. I russi, se non avessero il petrolio, potrebbero pagare i prodotti tedeschi solo con pezzi di carta su cui è scritto rublo e la Germania non potrebbe vendere nulla in Russia.
Negli stessi giorni in cui i francesi protestavano per l'ipotesi di un intervento armato americano mandavano la Legione Straniera in Costa d'Avorio per "mantenere l'ordine". Per quanto riguarda la tolleranza pacifista dei cinesi non è nemmeno il caso di parlare.
2 - guerra preventiva: se dovesse scoppiare questa guerra ciò sarebbe il contrario della guerra preventiva, essendo, se mai, il proseguimentovdella guerra del 1991. In ogni caso le guerre non sono mai nè preventive nè successive nè auspicabili. Sono una disgrazia e, tecnicamente, rappresentano "la continuazione della politica secondo altre forme". Sono la morte della politica e lo sconfinamento nella rissa e nell'urlio e nella mancanza di ragionamento.
3 - la pace: ci sono altre soluzioni per assicurare la pace in medio oriente ed in Iraq se non quella dell'intervento armato? C'è da augurarselo, ma per il momento non se ne intravedono molte, perchè l'abdicazione di Saddam è auspicata da tutti salvo che da Saddam stesso. L'intervento dei caschi blu sarebbe analogo a quello dei marines e, francamente, non si vede l'utilità di un simile passaggio che, a suo tempo, in Jugoslavia ha portato a molte complicazioni. Il mantenimento dello status quo che è la sostanziale richiesta oggi dei "pacifisti", non altro vuol dire se non lasciare l'Iraq nelle mani di un dittatore sanguinario che ha sterminato milioni di suoi concittadini e strozzato con le proprie mani alcuni avversari politici tra cui il cognato.
4 - la svastica: la dittatura di Saddam è direttamente derivata dall'ideologia nazista come il suo partito, fondato prima della seconda guerra mondiale e che per due anni tenne l'Iraq in guerra a fianco dell'Asse.
GLi americani hanno finanziato Saddam che è stato un loro agente quando era in esilio in Egitto, ma non si capisce perchè avendo commesso un errore ne debbano compiere due sostenendolo ancora.

Tommaso Vannini
Massimo Torchiana
Giacomo Properzj

nuvolarossa
17-02-03, 23:53
cliccare sopra per
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con il TG3 Regionale
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nuvolarossa
18-02-03, 16:43
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Iraq/Properzj (Pri) chiarisce la "provocazione" del manifesto telematico

La svastica ha una connessione storica

La svastica sulla bandiera della pace, disegnata sul sito del Partito Repubblicano Italiano della Lombardia (www.prilombardia.it) su iniziativa del segretario milanese Giacomo Properzj, ''ha una connessione storica, non politica, con un carattere un po' provocatorio''. Cosi' Properzj ha spiegato la sua idea, affermando: ''Ci rifacciamo al 1938, anno in cui il pacifismo ha aperto le porte al nazismo. Con la Conferenza di Monaco, infatti, si e' manifestata la condizione che ha permesso al nazismo di assestarsi''. ''Io - ha aggiunto Properzj - spero che la gente abbia capito. Abbiamo anche scritto: ''Si' alla pace, no al pacifismo nel 1938 come nel 2003''. Il segretario cittadino ha anche annunciato che nei prossimi giorni sul sito uscira' un altro manifesto telematico.

nuvolarossa
18-02-03, 21:56
A: segreteria@prilombardia.it

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Non credo che mettere una svastica sulla bandiera della pace costituisca
un contributo rivitalizzante per il PRI di Giorgio La Malfa.
La mancanza di stile non fa parte della cultura repubblicana:
chi compie azioni del genere deve sapere che non è degno di rappresentare
un movimento storico, laico e democratico, che nella ragione, nel dubbio,
nella tolleranza e nel rispetto altrui ha sempre tratto forza vitale.
Il desiderio di aiutare il Cavaliere a superare l'ennesima brutta figura
collezionata in quasi due anni di governo, paragonando ai nazisti di
Hitler chi democraticamente manifesta per la pace, vi scredita
soprattutto agli occhi dei vostri alleati.
Dopo tanti anni di appartenenza al PRI, quello storico intendo, del quale
sono anche stato segretario di sezione, dialogare con voi sulle questioni
che ulteriormente ci dividono è per me motivo di profonda tristezza.
Vi chiedo, con l'occasione, di valutare la possibilità di analizzare,
con serenità, i principi ispiratori che vi hanno condotto ad un'alleanza per
me innaturale con il centro-destra del paese.
Chi lo sa: potremmo nuovamente insieme ritornare ad essere quel piccolo
grande partito di una volta.

Cordiali saluti
Giovanni Corrao

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via Salvator Rosa 49 - 09131 Cagliari (I)
tel. +39(070)554577 - fax +39(070)553753
cell.: 348.5116922
e.mail: corrao.g@tiscali.it
sito internet: http://web.tiscali.it/inggcorrao

la_pergola2000
18-02-03, 22:03
Sono d'accordo con te sulla svastica nella bandiera.

Ma tu da quando sei fuori dal PRI?

Io stò dentro e cerco di incontrare persone come te.
Ciao.

nuvolarossa
18-02-03, 23:42
Carlo Visco Gilardi - Presidente Ass. Mazzianiana MILANO

Ho ricevuto il comunicato stampa in oggetto dell'email, circa l'iniziativa presa dalla sezione di Milano del PRI e desidero fare alcune precisazioni.

Sono iscritto dal 1966 al PRI di Milano e faccio parte dell'esecutivo. Ho tuttavia dissentito con una mia lettera dalla forma con la quale il PRI di Milano ha manifestato la sua posizione politica in merito alle manifestazioni per la pace, e dal fatto che non era stata discussa preventivamente l'iniziativa. Ho ritenuto inopportuno l'uso della svastica,che certamente ha suscitato clamore e sconcerto, ma certamente condivido il messaggio che tale manifesto conteneva: "Sì alla PACE no al PACIFISMO- Nel 1938 come nel 2003".

Questa questione attraversa non solo la coscienza collettiva di tutte le formazioni politiche, ma anche la coscienza individuale di ciascuno di noi ed è semplice e rassicurante schierarsi genericamente per la Pace, senza domandarsi fino in fondo, con quali strumenti la si possa ottenere e mantenere. Il richiamo al 1938 è certamente forte ed ingombrante, ma oggi come allora un dittatore è stato rassicurato dall'obbiettivo indebolimento che le manifestazioni genericamente pacifiste avevano creato alla pressione delle democrazie. La ragione di questo email non è quella di un ulteriore dibattito sulla questione irakena: il fatto è che rimango stupito ed addolorato quando leggo che .."l'Associazione Mazziniana intende accertare eventuali responsabilità dei propri iscritti nella vicenda.." Ma di cosa stiamo parlando ? Cosa vogliamo fare?. un'inchiesta dei probiviri o del presidente stesso sul pensiero e sulle azioni che gli iscritti all' AMI possano aver fatto in un contesto totalmente diverso ?, e qual'è il confine dove si collocano valutazioni e idee, anche divergenti tra loro ? Da parte mia ho sempre distinto la mia azione di dirigente del PRI, di cui sono orgoglioso, e di presidente di una sezione della Mazziniana, sapendo benissimo quali fossero i confini invalicabili tra le due funzioni; mi sembra che tutto questo non sia recepito dal Presidente Nazionale. Se questi intende epurare i repubblicani nella mazziniana o distinguere quelli buoni da quelli cattivi, ci dica qual'è il criterio purchè esso non sia quello del giudizio su atti politici.

Nelle sezioni dell'AMI militano amici iscritti ai più diversi partiti da destra a sinistra, abbiamo visto persino un senatore di Alleanza Nazionale, portare i saluti all'ultimo Congresso e abbiamo anche visto lo storico diessino Tranfaglia farsi promotore di un vero rilancio della nostra Associazione. Molti altri soci non sono iscritti ad alcun partito ed esprimono il loro impegno culturale e politico attraverso l'Associazione. Tutto questo rappresenta anche la forza culturale di una associazione libera e indipendente; preoccupa la palese insofferenza se non ostilità che sta emergendo in molti settori dell'AMI verso il PRI.

A differenza di una associazione culturale, un partito politico deve fare, per forza di cose, delle scelte in termini di schieramento, che, sopratutto in un sistema bipolare, non possono che provocare contrasti; ma questa piaccia o non piaccia è la sua funzione; se la si accetta si può dissentire o condividere ma certamente si deve avere la consapevolezza che sempre sono scelte difficili e legate ad un arco temporale limitato dalla contingenza politica. Altra e più facile è l'attività di chi fa solo cultura, egli può giudicare e può schierarsi solo per quello che ritiene il meglio anche quando è impossibile, ma deve stare attento che la polemica politica non diventi unilaterale e porti così, magari inconsapevolmente a diventare nuovo soggetto politico.

Questo non deve essere il destino dell'AMI. Se questa fosse la volontà di qualcuno è bene che lo si sappia con chiarezza.Se non lo è si riprenda a dialogare e discutere con tutte le forze politiche, e sono convinto che il PRI farà in questo senso la sua parte con l'impegno e la generosità che lo distingue. Fraterni saluti

Carlo Visco Gilardi
- Presidente Sez. Tramarollo MILANO
della Associazione Mazziniana Italiana
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tratto dal sito web
del PRI Lombardo
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif (http://www.prilombardia.it/frameset_home_page.html)

nuvolarossa
06-03-03, 19:09
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Ricerca scientifica, una priorità del Pri

Il tema della Ricerca Scientifica è al centro dell'azione politica del Partito Repubblicano Italiano.
Sabato e domenica si svolgerà una "due giorni" milanese densa di incontri ed appuntamenti.
I momenti qualificanti saranno il Consiglio Nazionale, convocato a Milano per illustrare le proposte repubblicane su Università e Ricerca , e il Congresso Regionale Lombardo.

Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno presso la Sala dell'Unione del Commercio in Corso Venezia, 49.

Il Consiglio Nazionale sulla Ricerca Scientifica, che si aprirà sabato alle 9.30, prevede l'intervento di numerosi e prestigiosi relatori; dopo l'introduzione dell'On. Francesco Nucara, Segretario Nazionale del PRI, sono infatti in programma 4 relazioni: la Professoressa Lilia Alberghina (Professore di Biochimica e Preside del Corso di Laurea in Biotecnologie Industriali presso l'Università Bicocca di Milano) interverrà su "Ricerca Scientifica e nuove tecnologie: vecchi strumenti e nuove frontiere"; il prof. Guido Pozza Pro-Rettore dell'Università San Raffaele di Milano) affronterà il tema "Università e Ricerca"; il prof. Michele La Placa (docente di Microbiologia all'Università di Bologna) parlerà su "Enti di ricerca e la riforma Moratti" e il senatore Antonio Del Pennino svolgerà la relazione su "Le iniziative legislative sulla brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche e la procrezione assistita".

Il Congresso regionale lombardo dovrà poi definire il percorso per consolidare la riorganizzazione politica e territoriale del Pri. I lavori si concluderanno in serata con l'elezione della nuova Direzione Regionale e della nuova Segreteria

nuvolarossa
07-03-03, 22:37
MILANO
Domenica 9 marzo
h. 9.30 - Milano
Sala dell'Unione del Commercio
Corso Venezia, 49

Congresso Regionale repubblicano
della Lombardia

Partecipa il segretario nazionale
on. Francesco Nucara
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tratto dal sito web:
http://www.pri.it

nuvolarossa
11-03-03, 20:29
http://www.laprovinciapavese.quotidianiespresso.it/provinciapavese/img/testata/logo.gif
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Il Pri: «Bravo Spadini, molto meglio di altri»

MORTARA (Pavia) «Bravo Spadini, ha dimostrato di essere un sindaco che rispetta i patti. Bravo Spadini, invece altri...». Così Luca Sforzini segretario provinciale della «Giovane Pavia-Pri».
Sforzini accenna agli «altri» e viene spontaneo saperne di più: «Intendo l'amministrazione provinciale - risponde - Non riusciamo ad ottenere come movimento ciò che ci spetterebbe in tema di impegno amministrativo e presenza politica. Bravo invece e lo ripeto al sindaco di Mortara. Lui i patti e gli impegni li ha rispettati». «Umberto Roncallo, il nostro rappresentante che dovrebbe entrare in seno al consiglio della Borsa Merci - aggiunge Sforzini - è preparato e competente. Saprà portare il proprio contributo in seno a questa importante realtà istituzionale del mondo agricolo lomellino».

nuvolarossa
18-03-03, 00:39
"Città metropolitana per superare i confini comunali"

di Antonio Del Pennino

Dopo il provvido rinvio "sine die" nel calendario dei lavori della Camera delle proposte di legge per la creazione di nuove Province, tra cui quella di Monza, i riflettori milanesi tornano a puntarsi sul problema della Città Metropolitana.

Ciò dovrebbe agevolare l'iter del disegno di legge che ho presentato al Senato per l'istituzione delle Città Metropolitane, in attuazione del nuovo Titolo V della Costituzione e che è all'esame della Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama, insieme ad un analogo progetto del Senatore Pizzinato.

L'esigenza di gestire alcuni servizi che superano le attuali dimensioni comunali, attraverso l'istituzione, in luogo dei poteri locali esistenti, di un nuovo soggetto istituzionale, in cui si concentrino le attribuzioni suddivise fra diversi enti ed organi e che garantisca la pianificazione complessiva di un territorio che ormai rappresenta un "continuum" che supera i tradizionali confini comunali, è oggi ampiamente diffusa.

Ma perché il cammino verso la Città Metropolitana non si complichi, occorre un contributo chiaro da parte degli amministratori locali, che rifugga sia dalle tentazioni egemoniche, sia dalla preoccupazione di difendere i poteri che attualmente sono loro attribuiti.

Da questo punto di vista va giudicata positivamente la presa di posizione dei Sindaci delle maggiori città italiane, riuniti lo scorso mese a Milano da Albertini, che hanno sottolineato come il nuovo ente non dovrà diventare un'ulteriore livello di governo , ma sostituire la Provincia.

La proposta è ineccepibile, ma un punto i Sindaci delle grandi città non hanno chiarito: cosa succederà del Comune capoluogo?

Pensano forse di poter fare convivere la Città Metropolitana con gli attuali Comuni capoluogo?

Se così fosse, diverrebbero insuperabili le resistenze dei Sindaci dei Comuni minori che, gelosi della loro autonomia "storica", considererebbero la Città Metropolitana solo come uno strumento per estendere l'egemonia del capoluogo.

Da questo punto di vista non mi sembrano tranquillizzanti le recenti posizioni assunte dallo stesso Albertini, che sembra rivendicare un ruolo specifico del Comune di Milano, così come oggi è, all'interno della Città Metropolitana.

Se i Sindaci dei grandi Comuni davvero vogliono far decollare la Città Metropolitana, occorre che dichiarino esplicitamente che la sua nascita va accompagnata dalla riarticolazione dei capoluoghi che devono essere sostituiti da una pluralità di Comuni corrispondenti ai quartieri tradizionali, tenendo luogo della storia e della specificità dei luoghi, in modo da rafforzarne l'identità comunale e al contempo garantire un equilibrato rapporto di dimensioni territoriali e demografiche tra tutti i Comuni compresi nella Città Metropolitana.

Per altro verso mi è sembrato di cogliere nelle posizioni espresse dai Sindaci dei Comuni dell'hinterland milanese, nel corso di una recente tavola rotonda, la preferenza per la cosiddetta soluzione "funzionale", cioè per l'istituzione solo di forme di coordinamento tra gli enti locali esistenti, attraverso agenzie, o authority di settore.

Tale soluzione, infatti, non intaccherebbe le loro attuali competenze e i loro poteri.

Ma questo modello "volontaristico" già in passato ha dimostrato di non funzionare, rimanendo ogni decisione paralizzata dalle gelosie e dai veti reciproci.

Come i Sindaci dei Comuni capoluogo devono accettare il principio dello "scorporo" delle attuale realtà municipali, i Sindaci dei Comuni minori devono essere disponibili a che alcune delle funzioni oggi attribuite ai Comuni vengano trasferite alla Città Metropolitana, se si vuole realmente da vita a un soggetto istituzionale capace di dare risposta ai vecchi e ai nuovi problemi.

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tratto dal sito web del
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif (http://www.pri.it)

nuvolarossa
19-03-03, 19:49
http://www.laprovinciapavese.quotidianiespresso.it/provinciapavese/img/testata/logo.gif
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COMITATO
«Il Pri è vivo - Non è sparito»

VOGHERA (Pavia) - Il partito repubblicano a Voghera non è sparito.
E' vivo e vegeto e ha pure un sito web.
Mentre il Comune si appresta con una delibera a modificare l'atto risalente al 1981 sulla costituzione del comitato antifascista, escludendo partiti scomparsi (come Dc, Pci, Pli), il partito repubblicano si fa sentire, rivendicando la propria esistenza. Intanto a palazzo Gounela il comitato che racchiude i partiti presenti in consiglio, delinea il programma del 25 aprile. Relatore sarà lo scrittore Giorgio Boatti.

nuvolarossa
20-03-03, 15:00
Lunedì 24 marzo una delegazione del Partito Repubblicano Italiano di Milano composta dai segretari cittadino e provinciale Properzj e Torchiana, dal consigliere nazionale Savoia e dal commissario della federazione giovanile Papini, si recherà al Consolato degli Stati Uniti di Milano per portare al Console Generale Signor Douglas McElhaney un messaggio di amicizia e solidarietà agli Stati Uniti dei repubblicani milanesi.
Questa visita tende a confermare la tradizione di grande collaborazione e stima che c’è stata tra il P.R.I. e l’amministrazione americana sotto tutti i presidenti. Nel caso specifico i repubblicani fanno notare come, a differenza di quanto accade in Italia, il passpresident degli Stati Uniti, il democratico Clinton, non abbia mancato di manifestare la sua completa solidarietà con l’attuale amministrazione nel momento difficile che attraversa l’America.
Properzj, in tono scherzoso, ha soggiunto: “ho sempre diffidato dai comunisti e, ancor più, dai preti. Quando poi si congiungono non ho dubbi su dove stare: viva l’America”.

Milano, 19 marzo 2003

nuvolarossa
26-03-03, 20:13
Milano 30 marzo h. 9.30

"Congresso regionale del Pri della Lombardia"

Presso Associazione Mazziniana Italiana
Via Pantana 17
tratto dal sito
http://www.pri.it/immagini/da%20inserire%20pri/logosinistra.jpg (http://www.pri.it)

umberto (POL)
26-03-03, 20:27
Affidarsi a qualcuno (Usa o chiunque) a priori è sempre stupido.


Clinton da la propria solidarietà a Bush, ma forse con Clinton oggi saremmo in ben altra situazione.... non possibile saperlo.

Ciò non toglie che l'attuale politica estera Usa sia uno sfacelo sanguinario....

Eccone i irisultati

http://www.repubblica.it/online/esteri/guerraisra/guerraisra/guerraisra.html


Ora dal Cairo a La Mecca a Beirut gridano "Siamo tutti Irakeni" e le bandiere Usa le bruciano..... che gran sicirezza avemo!!! è un suicidio il nostro!!

umberto (POL)
26-03-03, 20:30
L’ IMPERO COLPISCE ANCORA
Guerra all’Iraq, gli sviluppi nel mondo


“Guerra hanno voluto e guerra avranno”. Così scrisse Orianna Fallaci ormai un anno e mezzo fa.
“Il terrorismo”, nemico sfuggente ma drammaticamente reale, “deve essere sconfitto: non gli permetteremo di farci vivere nella paura” tuona il presidente Bush.
È proprio la Paura il grande protagonista di questo nuovo secolo globale: paura dell’immigrazione, di perdere la nostra identità, le nostre sicurezze, il nostro tenore di vita. Paradossalmente paura della globalizzazione, di quella degli altri, l’impero del male, personificazione di un nemico che non capiamo. Meno ancora lo capiscono negli Stati Uniti dove si alternano quotidianamente allarmi di sanguinari attentati e bollettini di guerra, mentre la recessione economica continua. E la paura porta spesso alla guerra.

Pur rispettando quel pacifismo di chi, anche rimasto ad operare sotto le bombe, condanna ogni guerra, non possiamo dimenticare che, talvolta, questa diventa storicamente indispensabile.

Ma la guerra in Iraq, ancora di più in caso d’intervento unilaterale degli Stati Uniti, potrebbe portare ad una situazione di guerra mondiale preventiva e continua ben poco edificante. Saddam Hussein con la sua propaganda si erge a martire difensore del mondo islamico, alfiere della causa palestinese, contro il nemico americano. Un altro impero da evocare a piacimento.
Il solo fatto che Bin Laden c’inviti, di fatto, ad attaccare l’Iraq con un nastro proprio nei più difficili giorni di mediazione alle Nazioni Unite, dovrebbe farci ancora riflettere su chi trarrebbe vantaggio da questa guerra. Sicuramente libererebbe un paese da una delle più tremende dittature, l’ultima d’origine nazionalsocialista della storia. Occorre però ricordare che il nostro alleato Pakistan, l’Arabia Saudita, da cui provengono ben undici dei venti terroristi dell’11 settembre, non hanno nulla a che vedere con la democrazia. La Coera, è molto più pericolosa di Saddam, una dittatura armata (come i talebani) dagli stessi americani due decenni fa.

E i due milioni di morti, sterminati dal dittatore del Sudan, Umar Hasan al-Bashir, chiedono giustizia tanto quanto i 3054 morti innocenti delle due torri gemelle.

Questa guerra nasce quindi con ben altri scopi: stabilire un nuovo ordine, una nuova sicurezza in Medio Oriente, e portare all’indipendenza petrolifera degli Stati Uniti dall’Arabia Saudita, che si è scoperta finanziare generosamente Al Quaeda e organizzazioni simili.

Resta però da vedere quanto questa grave necessità di sicurezza si possa ottenere con una guerra in Iraq, perché se tutti vogliono disamare Saddam, sul come le divergenze sono ampie, con gli Stati Uniti che, di fatto, preparano la guerra da mesi, senza credere ad una soluzione pacifica reale fino a che non controlleranno l’Iraq. Si oppongono i governi Europei, Francia e Germania in testa, spinti da una crescente disapprovazione popolare verso la guerra.

La politica estera italiana non è meno ambigua: vantiamo una buna dose di pacche sulle spalle con Bush, “l’amico Berlusconi”appoggia in pieno la politica di Bush e lo potrebbe seguire anche fuori dall’Onu. Ma allo stesso tempo in Italia o a Mosca Berlusconi professa di credere alla pace, che sembrava impossibile poche ore prima a Washington.

Tanti distinguo hanno portato gli Stati Uniti ad una pesante frattura con molti alleati europei, e l’ostilità degli europei verso alcune politiche americane cresce di pari passo all’ostilità statunitense verso la “vecchia Europa traditrice”, spaccando e indebolendo un fronte occidentale- democratico che deve sapersi difendere.

L’Unione Europea è l’emblema della crisi: i tentativi di ricucitura da parte di Romano Prodi e della sua commissione non hanno fatto che evidenziare l’insufficienza istituzionale dell’Europa e degli stati membri. Non c’è altra soluzione per avere un’unica voce autorevole in politica estera- militare che delegare senza alcuna eccezione all’Unione (e ad una amministrazione controllata su vari livelli Parlamento Europeo e Governi nazionali) ogni potere sulla politica estera.

Il risultato è che dal Cairo a La Mecca ora si grida “Siamo tutti Irakeni” e l’opinione pubblica islamica, il vero giacimento del terrorismo (no dimentichamo che le uniche armi dell' 11/9 erano temperini e odio), è trascinata dal dittatore in una nuova Guerra Santa in nome dell’Islam della Palestina.

Dovremmo quindi ricordare che dopo quest’attacco “l’impero del male” contro cui semplicisticamente Bush crede di combattere non potrà che essere rafforzato da una nuova ondata di violenza, che la “libertà duratura” non potrà certo essere assicurata da una guerra che viola ogni legalità internazionale; non nasceranno libertà o progresso, la nostra sicurezza e la giustizia saranno ancora più lontane.

Garibaldi
28-03-03, 12:10
allora il TEOREMA sarebbe che per evitare
il terrorismo NON BISOGNA COMBATTERLO ??!!!!!!!!!!
Bellissima idea !!!!
Come per combattere la POLMONITE !!!!!
lasciare che sopravanzi !?!?!?!

nuvolarossa
29-03-03, 12:01
http://www.ilcittadino.it/edicola/images/testata.gif
"Sì" tra le proteste al bilancio 2003
Taverniti ha varato il suo primo progetto per gestire la città

SAN DONATO MILANESE - Promosso il bilancio comunale di previsione del 2003. Maggioranza di centro sinistra solidale quindi nel consiglio comunale di giovedì, sebbene non sia mancato qualche sollecito diretto alla giunta di Taverniti, soprattutto per alcune questioni calde come sicurezza sulle strade e illuminazione pubblica. Mentre proteste sulle scelte intraprese dai vertici del comune si sono alzate dall'opposizione, che ha visto il consigliere repubblicano Giacinto Calculli astenersi dal voto, a fronte di grossi interventi previsti nel quartiere di via Di Vittorio che hanno portato l'esponente di minoranza a non esprimere parere contrario.
Proteste si sono invece alzate da Forza Italia, soprattutto dal consigliere Luca Squeri, che ha portato l'attenzione su alcune scelte passate. «Dopo anni che il comune ha sopportato oneri - ha sbottato - di cui avevamo evidenziato l'inutile dispendio economico, solo in questo esercizio viene attuata la scelta di appoggiarsi a cittadini e associazioni. Così come ho ripetuto tante volte gli errori fatti nell'acquisizione del patrimonio dell'Eni, che a San Donato ha monetizzato e se ne è andata con la cassa». Qualche critica alle spese è giunta poi dal consigliere liberale Maria Antonietta Porfirione, la quale ha sottolineato: «Sono stati buttati via 100 mila euro per i corsi di ginnastica. Mentre non ho avuto alcun riscontro alla proposta di aprire uno sportello europeo dove i ragazzi potessero trovare indicazioni». La carrellata è poi proseguita con l'intervento dell'esponente di Alleanza Nazionale Guido Massera. «Non è vero - ha detto - che la Finanziaria ha diminuito i trasferimenti per i servizi sociali. Assistiamo ad uno scriteriato aumento di imposte e a capitoli di spesa inaccettabili».
L'ex sindaco Gabriella Achilli, che siede tra i banchi della maggioranza a capo della sua lista civica, ha sottolineato la qualità delle scelte intraprese nel primo bilancio dell'esecutivo di Taverniti: «L'amministrazione non è obbligata a sostenere spese così ingenti per i servizi sociali. Si tratta di una scelta inserita nel programma del sindaco». Un accenno è poi andato ai provvedimenti fiscali intrapresi, che in base all'Achilli avrebbero potuto essere evitati solo se la quota percentuale Irpef fosse stata realmente devoluta all'ente locale. E tra i problemi sollevati, vi è la sicurezza. In particolare il capogruppo della Margherita Paolo Ribecchi, ha portato l'attenzione sulla necessità di implementare l'organico di polizia municipale, ritenuto insufficiente per garantire il controllo del territorio. Un dibattito che ha assorbito circa 4 ore, per concludersi con un esito a favore di questo bilancio d'esordio della nuova giunta.

Giulia Cerboni

umberto (POL)
30-03-03, 20:12
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg



Originally posted by Garibaldi
allora il TEOREMA sarebbe che per evitare
il terrorismo NON BISOGNA COMBATTERLO ??!!!!!!!!!!
Bellissima idea !!!!
Come per combattere la POLMONITE !!!!!
lasciare che sopravanzi !?!?!?!

Mai pensato che questo non fosse il modo migliore per combatterlo?

kid
31-03-03, 19:21
se il terrorismo ti colpisce porgi l'altra guancia. Ti tirano giù un grattacielo a N. Y. city? la Cia paghi l'esplosivo per tirarne giù un altro a Chicago più grosso e non ci rompa troppo e soprattutto non vengano a mettere a rischio noi europei, così bravi a farci i nostri affari.

nuvolarossa
31-03-03, 22:40
Pri: Antonio Del Pennino segretario regionale lombardo

Il sen. Antonio Del Pennino e' il nuovo segretario regionale lombardo del Pri. Lo rende noto un comunicato dell'Edera lombarda. Il Congresso regionale lombardo repubblicano ha infatti approvato a larghissima maggioranza (85%) la mozione che fa riferimento alla Segreteria nazionale e che ha proposto, per la carica di segretario regionale, il sen. Antonio Del Pennino. Una seconda mozione, che fa riferimento alla componente di Riscossa Repubblicana, ha ottenuto il 15% dei consensi. La mozione approvata ''conferma le precedenti decisioni degli organi regionali e provinciali del partito riguardo alla organica collaborazione nella Casa delle Liberta'; ribadisce peraltro la necessita' di una ridefinizione dei rapporti con i partiti alleati per superare la confusione e gli sbandamenti che hanno caratterizzato l'azione della maggioranza in Lombardia in questi mesi''. Il Congresso, riferisce il comunicato, ha inoltre espresso perplessita' su alcuni aspetti della politica della regione Lombardia, in particolare sulla politica sanitaria, sulla definizione della citta' Metropolitana e sulla polizia locale. E' stato quindi dato mandato ai nuovi organi di approfondire tali questioni al fine anche di promuovere un chiarimento con le altre forze della maggioranza su questi punti''. Il documento finale, inoltre, impegna i nuovi organi a ''garantire la presenza repubblicana nelle prossime tornate elettorali attraverso liste autonome dell'Edera o in collegamento con altre forze di ispirazione laica e socialista nell'area della CdL''.

Milano, 31 marzo 2003 (ANSA Regionale)
-----------------
tratto dal sito web del
http://www.prilombardia.it/imgs/pri.gif (http://www.pri.it)

nuvolarossa
01-04-03, 14:02
29° Congresso Regionale del P.R.I
Milano, 9 Marzo 2003

Mozione Congressuale di Riscossa Repubblicana

I repubblicani lombardi, riuniti a Milano il 30 Marzo 2003 per il 29° Congresso Regionale, udita la relazione del Segretario uscente non l’approvano, ritenendola inadeguata alle gravi condizioni del partito in Lombardia.

Rilevano infatti come la relazione congressuale liquidi frettolosamente e con superficialità la crisi scaturita nel partito lombardo dal mutamento di alleanza politica, deliberato a maggioranza dal Congresso di Bari e confermato poi dal Congresso di Fiuggi; una crisi senza precedenti misurabile con la scomparsa di intere consociazioni, la riduzione al limite della sopravvivenza di molte sezioni e l’abbandono di tanti militanti, non tutti emigrati in altre formazioni politiche, ma in molti casi messisi in disparte in uno stato di grave disagio ideale e politico.

Ritengono che sarebbe stato invece quanto mai opportuno - dopo anni di inoperosità e silenzio durante i quali le sezioni periferiche hanno vissuto nel più completo isolamento ed abbandono - effettuare un’analisi seria ed approfondita delle ragioni della crisi e proporre concrete misure organizzative e politiche volte a riorganizzare e rilanciare la federazione lombarda in tutte le sue articolazioni.

I repubblicano lombardi, preso atto che la scelta di centro destra non ha dato al P.R.I., particolarmente in Lombardia, né visibilità né riconoscimento politico da parte dei nuovi alleati, considerano controproducente e quindi da respingere la proposta di passare dall’attuale accordo elettorale con Forza Italia ad un’alleanza organica con la Casa della Libertà in quanto detto passaggio - lungi dal venire incontro alle legittime aspirazioni di crescita elettorale e politica dei repubblicani - non farebbe che aggravare lo stato di appiattimento e di perdita di identità del partito.

Esprimono per contro la convinzione che una netta presa di distanza da orientamenti e decisioni dell’attuale maggioranza di governo incompatibili con la tradizione e la cultura repubblicana, l’assunzione di posizioni autonome ed, in ultima analisi, l’uscita del PRI dall’alleanza di centro destra siano condizioni necessarie per avviare il tentativo di creare una nuova area politica di cui si avvertono sempre più i segni di una reale diffusa esigenza fra i ceti più attenti ed avanzati del Paese.

In tale visione, i repubblicani lombardi sollecitano la segreteria e la direzione che usciranno da questo congresso ad intraprendere concrete iniziative volte a promuovere la costituzione di una forza repubblicana liberal democratica, di tipo europeo, aperta a tutte le forze riformiste del paese, alternativa ai due poli.

I repubblicani lombardi sottolineano infine che l’autonomia degli organi locali - statutariamente garantita - sia lo strumento indispensabile per una reale crescita del partito in Lombardia.

Milano, 30 Marzo 2003
Lista: ( 159 voti su 1068, pari a 14,88%, n° 3 eletti )
Ciccocioppo - Savoldi - Torelli

nuvolarossa
08-04-03, 12:09
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La Federazione dei lavoratori del traffico

interviene

Giacomo Properzj
Segretario cittadino del Partito Repubblicano e già Presidente della Provincia

MILANO - Nella grande città, ben più grande dei suoi confini amministrativi, lavorano ogni giorno con difficoltà molte migliaia di lavoratori del traffico.
Sono i conducenti dei taxi, i dipendenti dell'Azienda tranviaria municipale e i vigili urbani, ma anche molte altre microcategorie come i parcheggiatori e gli autisti delle aziende di trasporto private che debbono trarre il loro sostentamento, direttamente o indirettamente, dalla gestione di quel fiume impazzito e velenoso che è il traffico di Milano.
Si pone, come ho detto già in altra occasione sulle colonne di questo giornale, prima di tutto un problema di qualità dei servizi e dunque di qualità degli operatori. Naturalmente questo aspetto ha una ricaduta economica: la qualità costa.
Ma i cittadini di Milano non avrebbero, a mio giudizio, nel limite del ragionevole, nessuna difficoltà a pagare costi che gli garantiscano taxisti gentili, vigili autorevoli e competenti, tranvieri efficienti ecc.
Tutta questa massa di lavoratori, si parla di decine di migliaia secondo chi si comprende all'interno della categoria, è già positivamente orientata verso un lavoro di qualità, cioè che non lasci la delicata funzione del traffico nelle mani degli immigrati di ultima generazione.
Occorre dunque arrivare alla Federazione dei lavoratori del traffico non un sindacato ma una categoria di lavoratori che si ponga come interlocutore diretto dell'Amministrazione, del Sindaco e, alla fine, di tutti i cittadini.
Cioè a un gruppo di lavoratori competenti a cui i cittadini possano dar fiducia e fare riferimento nelle loro distinte funzioni ma anche in una qualificazione civica omogenea.
Fino ad oggi la spinta di interessi subcorporativi ha prodotto tra le varie categorie e, anche, nella grande città metropolitana concorrenze e confronti che sono irragionevoli.
Così come sono irragionevoli gli scompensi, per quanto riguarda questo tipo di servizi, cui è sottoposta la vasta conurbazione milanese.
Parlo per me, come semplice cittadino, che non attende più dagli amministratori e dai cosiddetti tecnici una soluzione al problema dell'inferno quotidiano del traffico ma spera che siano gli stessi lavoratori del settore che si organizzino in primo luogo intorno ai loro legittimi interessi, sapendo che i cittadini li seguiranno anche disponibili a qualche sacrificio economico, e diano vita alla Federazione dei lavoratori del traffico.

Giacomo Properzj
Segretario cittadino del Partito Repubblicano e già Presidente della Provincia

nuvolarossa
28-04-03, 18:18
http://ilgiorno.quotidiano.net/img/giorno_big.gif
La programmazione è ancora difettosa

Accuse spesso roventi dell'opposizione e giustificazioni non sempre convincenti di chi governa, ma anche polemiche aspre tra Regione e Ministero della Salute agitano le acque della sanità lombarda, da alcuni anni imperniata su un modello originale di concorrenza tra pubblico e privato accreditato.

Desidero subito chiarire che il principio ispiratore della legge 31, quella che ha istituito il cosiddetto modello lombardo era e resta valido: l'aver facilitato l'accesso del cittadino alle prestazioni sanitarie, diagnostiche e di cura, rendendogli disponibile anche un buon numero di strutture private accreditate, ha indubbiamente determinato una decisa riduzione delle liste di attesa.

Ma la programmazione non ha funzionato a dovere, se è vero che i conti della sanità regionale sono andati rapidamente in rosso. E di fatto si è avuto un progressivo trasferimento delle risorse economiche disponibili dagli ospedali pubblici al privato accreditato, che appare più efficiente non solo perché non ha la zavorra, tipica del settore pubblico, rappresentata da organici amministrativi pletorici, ma anche perché di fatto seleziona le patologie più "remunerative".

Ne sono derivate crescenti difficoltà per gli ospedali pubblici, che accolgono le patologie più difficili e costose, e si è diffuso un forte malcontento tra i medici di famiglia e soprattutto ospedalieri, cui viene richiesto di applicare in prima persona "risparmi" spesso non proprio positivi per il cittadino paziente.

Dunque un pesante passivo e, non solo finanziario, per la sanità lombarda, frutto probabilmente di una mancata previsione degli effetti della legge 31, ma anche di insufficienze di "governo" nell'accreditamento e nei controlli delle strutture private.

Ultimamente si sono registrati impegni ad interventi modificativi, ma passi concreti non se ne sono ancora visti. Occorre invece provvedere subito a correggere le distorsioni riscontrate.

Senza tempestive misure, infatti, non solo non si rimetteranno a posto i conti, ma è destinato ad aggravarsi anche il fenomeno della crescente burocratizzazione del lavoro dei medici, chiamati non tanto a rispondere della qualità delle cure, quanto piuttosto a realizzare economie, impiegando, protesi meno costose per i pazienti più anziani o dimettendo anticipatamente i pazienti operati, per "ottimizzare" l'occupazione dei letti.

Col rischio di seppellire una sanità ospedaliera pubblica che ha cinque secoli di storia.

Antonio Del Pennino
Senatore, Segretario Regionale P.R.I.

nuvolarossa
06-06-03, 11:18
La mostra di Mede

"Più forza ai grandi eventi…"

MEDE (Vigevano) - "La mostra evento al castello San Giuliani di Mede, la grande esposizione dei tesori della Permanente a Vigevano che meriterebbe un riscontro più consistente, le iniziative culturali per Lomello: tutte ottime iniziative, ma servirebbe una maggior collaborazione del territorio". La nota commento arriva da Luca Sforzini della "Giovane Pavia" e consigliere nazionale del Partito Repubblicano Italiano. "Per passione e per lavoro mi occupo di cose d'arte - aggiunge - ho avuto modo di raccogliere anche in questi giorni le riflessioni di protagonisti culturali della zona. Si rischia di creare appuntamenti a macchia di leopardo che non portano benefici". Su queste basi Sforzini annuncia di "voler muovere passi operativi nella direzione di creare più dialogo tra queste realtà".
tratto dal sito
http://www.pri.it/immagini/da%20inserire%20pri/logosinistra.jpg (http://www.pri.it)

nuvolarossa
12-06-03, 19:24
Cremona martedì 17 giugno h. 17,00
Hotel Continental
P.zza Libertà, 26

Convegno:

"Cremona: ipotesi di sviluppo energetico"

Introduzione del segretario del Partito Repubblicano Italiano
Anselmo Gusperti

Relazioni:
Mario Molinari Direttore generale di Energia s.p.a.
Giuseppe Tiranti Presidente di AEM Cremona

Conclusioni di Gianezio Dolfini
-----------------------
tratto dal sito web del
http://www.pri.it/immagini/titsx.gif (http://www.pri.it)

nuvolarossa
17-06-03, 19:39
http://ilgiorno.quotidiano.net/imgtestata/titolo_giorno3.gif
"Ricordiamo Pietro Bucalossi nel suo impegno di scenziato"

Quando Pietro Bucalossi arrivò a Milano, nella primavera del 1934 aveva ventinove anni, era piccolo, all'apparenza fragile ma dotato di una grande carica nervosa che gli dava energia e personalità. Era nato a San Miniato, in Toscana, provincia di Pisa. San Miniato è poco lontano da Fucecchio dove era nato Montanelli e i due, che con gli anni si erano completamente amalgamati alla città di Milano dove avevano fatto fortuna, pure erano rimasti affezionati al proprio paese di origine e ciascuno ne vantava la preminenza sull'altro.
Arrivato a Milano, come si è visto, Bucalossi entrò nel da poco costituito Istituto dei Tumori, chiamato a quel posto dal fondatore Professor Rondoni, uno scienziato cieco i cui meriti ancora oggi non sono riconosciuti quanto dovrebbero. In conseguenza dell'impegno e delle straordinarie capacità di chirurgo, Bucalossi fece una prestigiosa carriera nell'Istituto che già allora si affermava come la più importante scuola per lo studio e la cura dei tumori in Italia. Lo spirito di gruppo e la capacità di collaborare tra medici e scienziati di diverse generazioni era la caratteristica su cui si fondava la scuola di Rondoni.
Tra due anni, in occasione del centenario della nascita, molti ricorderanno Bucalossi come politico e come Sindaco di Milano, sarà ricordato meno come scienziato e organizzatore sanitario nel solco di una tradizione che rimane viva ancora oggi e che fa di Milano la capitale italiana dello studio e della cura dei tumori. Trascorsi molti anni lo sviluppo di questo settore sanitario e la sua efficacia sono aumentati moltissimo tanto che oggi si parla di un sessanta e più per cento di guarigioni, anche se il male si è straordinariamente diffuso. Non si sarebbe arrivati a questi risultati se non si fosse coraggiosamente partiti, in un lontano passato, con pochi mezzi e con pochi uomini ispirati da una grande fede nella scienza. Questa caratteristica è forse la virtù principale di Pietro Bucalossi ,assai prima delle sue qualità politiche e del suo impegno nei vari partiti che ha frequentato ("i partiti - diceva - sono come i taxi: servono per farsi portare da un posto all'altro").
Può essere simpatico ricordare, a tanti anni di distanza, le sfuriate del Sindaco Bucalossi contro le spese di rappresentanza e i rinfreschi a Palazzo Marino ma la vera eredità dell'uomo sta nella battaglia per la ricerca scientifica. Non sarebbe il caso, per il centenario della nascita, poiché lo si è fatto per molti altri, di intitolare una strada a questo scienziato ed ex Sindaco di Milano?

Giacomo Properzj

Ex Presidente della Provincia di Milano e Segretario milanese del Partito Repubblicano Italiano

Alberich
18-06-03, 11:07
ciò che è scritto nel sito PRI è Buono e Giusto, però quel titolo....

nuvolarossa
18-06-03, 19:47
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Energia. I due progetti cremonesi nell’incontro organizzato dal Pri
Centrali, occasioni di sviluppo
Convegno Repubblicano

CREMONA - Per il ‘verdetto’ sui due progetti di centrale termoelettrica presentati a Cremona bisognerà ancora attendere qualche mese (verosimilmente la fine dell’anno); ma il problema di assicurare al territorio provinciale e alle sue prospettive di sviluppo un adeguato livello di autosufficienza energetica a prezzi competitivi si presenta fin da ora con tutta la sua urgenza, come hanno dimostrato anche nei giorni scorsi l’allarme lanciato dal ministro Marzano sul pericolo di black - out energetico nazionale, e in città il recente blocco subito dalle acciaierie Arvedi. Proprio di ipotesi di sviluppo energetico per Cremona si è parlato ieri pomeriggio presso l’Hotel Continental, nel convegno organizzato dal Partito Repubblicano al quale hanno partecipato esperti di rilievo. Tra loro anche gli esponenti delle due ‘cordate’ in lizza per l’unica autorizzazione che potrebbe riguardare Cremona: Mario Molinari, direttore generale di Energia Spa (progetto Tamoil - De Benedetti) e il direttore generale dell’Aem Libero Zini (progetto Arvedi - Aem - Asm - Edf). Per entrambi i progetti si stanno mettendo a punto le risposte alle diverse osservazioni presentate, poi la ‘palla’ passerà al Ministero. Sulla necessità di almeno un impianto da 400 megawatt, però, nessuno tra gli addetti ai lavori sembra avere dubbi. «Il fabbisogno complessivo della provincia è stimato in 2.5000 Gwh», ha spiegato Zini. «Proprio quello che potrebbe essere coperto da una centrale di quelle dimensioni». «Inoltre le nuove tecnologie - ha aggiunto Molinari - permettono di migliorare l’impatto ambientale e diminuire i costi. Ci pare davvero un’occasione da non perdere».

(a.g.)

nuvolarossa
23-06-03, 12:48
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E' partita la campagna di tesseramento alla sezione

In nome del maestro Bottiroli il Pri ha aperto le adesioni

VOGHERA (Pavia) - Parte la campagna di adesioni al Partito repubblicano italiano. La sezione di Voghera, come spiega il consigliere nazionale Luca Sforzini, ispirandosi al compianto Mario Bottiroli, ex sindaco di Voghera, guarda con grande fiducia al futuro: «Con orgoglio possiamo affermare che il Partito Repubblicano italiano è un pilastro della storia di Voghera - sottolinea Sforzini - Mario Bottiroli da tutti era chiamato "maestro" a sottolinearne non tanto la professione, quanto l'alta guida morale». Il Pri, dopo la svolta voluta da Giorgio La Malfa, e la rottura con l'Ulivo, è ora schierato a livello nazionale sulle posizioni del centro destra.
Prosegue Sforzini: «Bottiroli ha lasciato un'impronta indelebile e una feconda eredità ideale che chiama l'Edera vogherese a raccoglierla». Al via la campagna d'adesioni.
«Abbiamo individuato nel triumvirato composto da Dionigi Campanini, Paolo Mazza ed Elio Taverna, negli anni stretti collaboratori del "maestro", che ha l'incarico di chiamare a raccolta i repubblicani storici di Voghera e affiancarli a un gruppo di giovani leve». Da qui l'avvio del tesseramento. Dice Sforzini: «I vogheresi e gli oltrepadani che sentono attuale la lezione di Ugo e Giorgio La Malfa, Giovanni Spadolini, Mario Bottiroli, possono contattare il Pri». I recapiti sono 0383-645185 e 0383-645325.
«La nostra chiamata a raccolta delle energie laiche e riformiste storicamente ben radicate a Voghera - conclude Sforzini -, si concluderà a gennaio con l'intitolazione a Bottiroli della sezione vogherese del Pri».
http://www.laprovinciapavese.quotidianiespresso.it/provinciapavese/arch_22/voghera/cronaca/pz103_01.jpg
Luca Sforzini
Cons. Naz. Pri

nuvolarossa
26-06-03, 10:48
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E' l'ora di nuove alleanze

ROZZANO - La coalizione di centrosinistra che governa la città ha emanato una carta d'intenti. "Sulla scorta dell'esperienza amministrativa degli ultimi anni, la coalizione formata da Ds, Pri, Sdi, Margherita, Comunisti italiani e Verdi si ricandida unitariamente. In questo contesto dichiara di riconoscersi in una logica di continuità, in una candidatura a sindaco espressa in seno al partito dei Ds". Il nome più accreditato sembra quello dell'attuale assessore all'Urbanistica, Massimo D'Avolio.
Nelle ultime ore si è poi dimesso l'assessore alla Salute, il diessino Giuseppe Squillace. Non sono ancora chiari i motivi. Potrebbe entrare in Giunta la capogruppo dei Ds. Miriam Pasqui.
Si registrano infine polemiche tra Rifondazione comunista e il Partito Repubblicano guidato dal vicesindaco, Michele Procida. Questo potrebbe indebolire una coalizione che, invece, vuole allargarsi a Rifondazione comunista. "Abbiamo denunciato ai carabinieri il Partito Repubblicano perchè ha affisso, quando ormai non era più possibile, cartelli invitando i cittadini a non andare a votare ", ha spiegato il segretario di Rifondazione comunista, Giuseppe Eriano. "Abbiamo affidato l'incarico a una società esterna - si è difeso Procida - Inoltre, Rifondazione ha effettuato decine di volte affissioni abusive".
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

umberto (POL)
26-06-03, 17:35
Originally posted by nuvolarossa
http://ilgiorno.quotidiano.net/imgtestata/titolo_giorno3.gif
E' l'ora di nuove alleanze

ROZZANO - La coalizione di centrosinistra che governa la città ha emanato una carta d'intenti. "Sulla scorta dell'esperienza amministrativa degli ultimi anni, la coalizione formata da Ds, Pri, Sdi, Margherita, Comunisti italiani e Verdi si ricandida unitariamente. In questo contesto dichiara di riconoscersi in una logica di continuità, in una candidatura a sindaco espressa in seno al partito dei Ds". Il nome più accreditato sembra quello dell'attuale assessore all'Urbanistica, Massimo D'Avolio.
Nelle ultime ore si è poi dimesso l'assessore alla Salute, il diessino Giuseppe Squillace. Non sono ancora chiari i motivi. Potrebbe entrare in Giunta la capogruppo dei Ds. Miriam Pasqui.
Si registrano infine polemiche tra Rifondazione comunista e il Partito Repubblicano guidato dal vicesindaco, Michele Procida. Questo potrebbe indebolire una coalizione che, invece, vuole allargarsi a Rifondazione comunista. "Abbiamo denunciato ai carabinieri il Partito Repubblicano perchè ha affisso, quando ormai non era più possibile, cartelli invitando i cittadini a non andare a votare ", ha spiegato il segretario di Rifondazione comunista, Giuseppe Eriano. "Abbiamo affidato l'incarico a una società esterna - si è difeso Procida - Inoltre, Rifondazione ha effettuato decine di volte affissioni abusive".
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

non avevate nulla di più stupido per cui litigare.........

Comunque i manifesti elettorale non si attaccano l'ultimo giorno, per una questione di rispetto. ;)

kid
26-06-03, 18:11
pure fatto vicepresidente di Pol? Arridateme Yuri:D

umberto (POL)
26-06-03, 18:14
Originally posted by calvin
pure fatto vicepresidente di Pol? Arridateme Yuri:D

Vice - Presidente (eletto con nuvolarossa insieme ad Adc) e già incomincio a legiferare e emanare decreti.......

democraticamente però :D

kid
26-06-03, 18:19
un cattolico dell'Udc e un veltroniano? Ma dovevi fare l'accordo con Brunik come t'avevo detto io. Pensa anche al povero Brunik che è in coma dopo la batosta:D

umberto (POL)
26-06-03, 18:40
Io ho fondato il C.L Pol insiema a mcandry ... poi è arivato adc.

Nuvolarossa è stato proposto da mcandry e io, dato che il mio candidato pcosta rifiutò, accettai nuvolarossa e lo contattai.

Il resto è storia recente e nota ai più.

kid
27-06-03, 09:25
hai cancellato veltroniano dall'avater. E' già qualcosa almeno per i miei occhi.

echiesa
27-06-03, 15:59
Rifondazione che denuncia il PRI per affissione abusiva????
:lol :lol :lol Ma roba da matti...
saluti
echiesa:fru
Bravo Procida

kid
27-06-03, 18:19
vogliamo parlarne? Cos'è candidato alla leadership dell'Ulivo? Tutti mitomani a sinistra.

umberto (POL)
27-06-03, 19:19
Originally posted by calvin
vogliamo parlarne? Cos'è candidato alla leadership dell'Ulivo? Tutti mitomani a sinistra.


ho davuto togliere la scritta "veltroniano" e così chiarifico ancora meglio la mia posizione.

non ho poi trovato nessuna foto di veltroni più piccola..... non mi piace per nulla il culto della persona, e non riesco a mettere in internt lo slogan I CARE più piccolo di 75x75 pixels

nuvolarossa
27-06-03, 19:27
umberto ... come mai tieni a precisare che sei della riva sinistra del Po ?
... su quel lato si "poggia" verso le colline borghesi della Torino bene ... quella che poco ha da spartire con la Torino popolare e meno abbiente.
... sul lato opposto invece .. il Valentino ... con le sue antiche storie di coppiette e di sartine ... di studentelli e di pensionati a passeggio ... mi sembra piu' incarnare la Torino della gente comune ... quella di tutti i giorni ...
Un momento .. mi sorge un dubbio ... forse ho invertito le sponde ?
Beh, allora tutto si spiegherebbe ... attento solo a non frequentarlo di notte ... il Valentino ... mi dicono che non sia piu' quello immortalato dalla famosa canzone !

umberto (POL)
27-06-03, 21:52
Non abito sulla collina, abito sulla sponda del Pò opposta alla collina, sull'altro fronte.

Hai invertito le sponde
E ti posso dire che la "Torino bene" non è fatta solo di perditempo o peggo, anche se abbondano....

Abito sullo stesso lato del Valentino (che in effetti di notte non è il massimo) ma più verso nord.
http://www.egm.it/comuni/torinopanorama.jpg
Non qua!

per migliori precisazioni
RIVA SINISTRA, dove sta la maggior parte della città
http://www.egm.it/comuni/torinocarta.jpg

nuvolarossa
05-07-03, 09:20
http://ilgiorno.quotidiano.net/imgtestata/titolo_giorno3.gif
Spettacolo, folclore e musica alla festa estiva dell'Edera
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)
ROZZANO (Milano) — Arriva la festa dell'Edera e le serate si arricchiscono di spettacolo, folclore, musica e balli. Il programma ieri sera ha visto l'esibizione dell'orchestra Batianni. Ma il clou della festa del Partito Repubblicano, che vedrà la presenza del leader cittadino e vice sindaco di Rozzano, Michele Procida è diviso fra oggi e domani. Oggi alle 16 discoteca per ragazzi, a seguire la compagnia Ars di Micandi presenta i Gladiatori dell'Antica Roma. Alle 21 invece Monica Martucci presenta gli Amici della Danza. Infine alle 21,30 si disputerà la selezione di Miss Edera. Domenica nuova esibizione degli Ars alle 11; in pomeriggio discoteca per ragazzi e alle 21 dal Brasile "Fuego del Caribe".

nuvolarossa
09-07-03, 09:55
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Alla festa scontri tra gladiatori

ROZZANO (Milano) — Gladiatori, un anfiteatro e l'atmosfera dell'antica Roma. Durante la «Festa dell'Edera» uno degli spettacoli che maggiormente ha richiamato l'attenzione è sttao quello messo in scena dagli sportivi dell'associazione culturale «Ars». Sono giovani studiosi della storia antica e dell'archeologia che hanno saputo rievocare i combattimenti fra gladiatori realizzando le armature originali facendo fare un salto all'indietro nel tempo agli spettatori.
Al campo sportivo di Rozzano, scelto per la manifestazione, si sono confrontati i Gladiatori con forza e le armi in pugno.
Questa forma di cultura applicata allo sport è ormai una disciplina che viene praticata in Europa da almeno 400 moderni gladiatori. Uomini e donne hanno saputo coniugare la cultura e lo sport con la storia antica e l'archeologia.
E' stata un'esibizione che ha scatenato l'entusiasmo degli spettatori.
La «Festa dell'Edera» ha regalato numerosi momenti divertenti e spettacoli. Una tre giorni di divertimento, sfilate di bellezza, esibizioni di scuole di ballo caraibiche e di casa nostra con giurie composte da personaggi, presentatrici e dalle ragazze di «La più bella del Mondo».
Notevole il successo riscosso dal vice sindaco di Rozzano e leader repubblicano, Michele Procida, che ha creduto in questa iniziativa di aggregazione.
Alla riuscita della seconda edizione della «Festa dell'Edera» hanno contribuito l'orchestra «Tiziana e Ivano» oltre a «Renato dei Profeti», agli «Amici della danza» di Rozzano, all'orchestra «Battaini», alla scuola di danza «Aisha» con ballerine che si sono esibite nella danza del ventre, ai «Fuego de caribe» e alle 20 miss che hanno sfilato davanti a una giuria composta da Francesco Pozzoli, Massimo Pometto, Grazia Cecconello, Doris Temporelli, dal capitano Luigi Carillo e dal collaudatore della Ferrari, Agostino Potenà.

M. S.
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
29-07-03, 10:25
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Aria di crisi in Consiglio

MEDA (Milano - Brianza) — L'amministrazione comunale di Meda retta con una maggioranza (Forza Italia, Alleanza nazionale, Pri, Udc) ha perso due petali «azzurri»: i consiglieri Piero Caronni e Diego Fallara, infatti, hanno costituito un proprio gruppo denominato «Forza Italia area laica». Prendendo le distanze della coalizione hanno detto che vaglieranno ogni volta quale posizione assumere in Consiglio. Un duro colpo che potrebbe portare ad una rottura all'interno della maggioranza, dopo che l'assessore al bilancio Massimo Torchiana (Pri) ha consegnato le dimissioni nelle mani del sindaco. Il suo congedo, tuttavia, non è stato ancora protocollato.
«Il sindaco Adelio Asnaghi - ha detto Torchiana - mi ha chiesto se sono disposto a rimanere in carica almeno per un paio di mesi, il tempo necessario per sistemare la vicenda della Meda Servizi Spa e altre questioni, come l'attività dei Servizi sociali. Mi sono riservato da dare una risposta dopo un confronto verbale. Voglio capire se esistono spazi per rimanere nel periodo che mi è stato chiesto».
«Chiederò - ha concluso Torchiana - che si faccia chiarezza. Ho la massima stima di Asnaghi ma non così per una grossa parte dei componenti di Forza Italia (soprattutto dei ciellini). Devono dire cosa vogliono fare e dove arrivare. Qualunque sia la soluzione, ho dato le dimissioni per iscritto e le manterrò perché non accetto i giochini che alcuni membri di questa giunta intendono fare».
Il mondo politico di Meda è da tempo in subbiglio tanto è vero che lo scorso primo luglio i due fuoriusciti avevano inviato al sindaco Asnaghi, al segretario Osvaldo De Martin di FI e al capogruppo degli azzurri Lara Longhi un documento con il quale sollecitavano l'approvazione del nuovo statuto comunale, che prevedeva l'aumento del numero degli assessori da sei a sette. Piero Caronni sarebbe dovuto entrare in giunta.
Già lo scorso aprile era stato messo a punto un documento programmatico per affrontare le emergenze del governo locale. Molta attenzione era riservata alla situazione fallimentare della Meda Servizi spa. «Questa particolare situazione finanziaria, con debiti per milioni di euro - ha commentato il consigliere di maggioranza Franco Gattoni - aveva impegnato l'amministrazione a dimezzare i vertici dirigenziali dell'ente per evitare altre dispersioni economiche. Venne nominato il nuovo presidente Massimo Frettoli, che si era subito messo all'opera». Quel documento programmatico prevedeva che Piero Caronni diventasse assessore e che Diego Fallara entrasse nel direttivo di Forza Italia. Venute meno queste premesse, i due hanno dunque costituito un loro gruppo consiliare.

di Mario Galimberti
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
23-08-03, 10:10
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«Facciamo appello alla prefettura Ci avevano promesso più agenti»

ROZZANO (Milano) - «Questa non è la nostra città, persone come loro rovinano Rozzano. Il nostro impegno contro la delinquenza è stato costante, ma adesso saremo ancora più rigidi. Questa gente non la vogliamo. Faremo subito istanza al prefetto perché ci dia le forze di polizia che ci aveva promesso». Il vicesindaco di Rozzano, Michele Procida (Partito Repubblicano), è ancora sconvolto, quando, al telefono dalla Puglia, dove si trovava in vacanza, commenta la sparatoria nella quale ieri notte sono state uccise quattro persone. «Siamo costernati. È una tragedia. Per un regolamento di conti fra pregiudicati sono state distrutte le vite di altre due famiglie, non è accettabile. È una cosa incresciosa, che non possiamo permettere. Per questo, da oggi in poi, sarà necessario aumentare i controlli. Sono tutte cose che faremo. Ma questo è il momento del lutto: siamo vicino alle famiglie, in particolare a quella della bimba, uccisa prima ancora che conoscesse la vita». Il sindaco Maria Rosa Malinverni tornerà oggi stesso dalle ferie. Sul posto della sparatoria è corso invece subito Antonio Aloise, vicepresidente del consiglio comunale (Comunisti italiani). «Mi sono precipitato qui, dopo aver appreso quello che era successo per radio. Sono rimasto scioccato; adesso bisogna assolutamente fare chiarezza, capire cosa sia successo. Mi auguro che Rozzano non torni a essere considerato il Bronx, perché erano almeno dieci anni che non accadevano fatti di una tale gravità. Questo anche grazie a un coordinamento tra Comune e forze dell’ordine che ha portato a una maggior presenza degli agenti sul territorio». Ma un membro della segreteria di Rifondazione comunista, Giuseppe Eriano, replica: «Il problema non è aumentare i controlli, ma puntare sulla prevenzione, creando centri di aggregazione per togliere i giovani della strada».

Giovanna Maria Fagnani (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
02-09-03, 20:18
http://www.laprovinciapavese.quotidianiespresso.it/provinciapavese/img/testata/logo.gif
Sforzini vicesegretario Pri - E' nella direzione regionale.
Riecco le sezioni pavesi

PAVIA - «Torna il Pri, sarà un autunno nel segno dell'Edera. Io sono uno dei vicesegretari regionali in pectore. Nella direzione lombarda del partito repubblicano c'è anche Francesco Muscia. Abbiamo ricostituito la sezione cittadina di Pavia con segretario Massimo Minetti, lavoriamo a quelle di Voghera e Vigevano. Entro fine anno convocheremo il congresso provinciale». Chi parla è Luca Sforzini.
Consigliere nazionale del partito guidato da Giorgio La Malfa (presidente della commissione finanze della Camera e protagonista della svolta al congresso di Bari del 2001 che ha portato l'Edera nella Casa delle Libertà, scelta ribadita l'anno scorso a Fiuggi), Sforzini è il fondatore della Giovane Pavia.
Il Partito repubblicano è entrato nel 108º anno. Segretario nazionale è Francesco Nucara, viceministro dell'ambiente. Il congresso regionale a maggio ha eletto segretario Antonio Del Pennino, ex-vicesindaco di Milano (con Tognoli) Lo affiancano, oltre a Sforzini, Tommaso Vannini (leader lombardo uscente), Angelo Pappadà e il responsabile amministrativo Uberto Zucchini. Il pavese Francesco Muscia, membro della direzione regionale, è presidente della commissione anziani dell'Ordine dei Medici di Pavia, nonchè segretario provinciale e vicesegretario regionale del Sumai, sindacato unitario medici ambulatoriali.
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Del Pennino ha partecipato a Palazzo Chigi al vertice della Casa delle Libertà sulla bozza di riforma della Costituzione, messa a punto dai quattro "saggi". La sezione pavese del Pri ha aperto i battenti in via Langosco 9 (tel. 0382.529603) e segretario cittadino è Massimo Minetti, impiegato dell'Università a Oculistica. A Voghera, informa Sforzini, opera un triumvirato impegnato a porre le basi per ricreare la sezione. Lo compongono l'architetto Dionigi Campanini, ex-assessore comunale ai lavori pubblici, Elio Taverna, che fu stretto collaboratore del compianto leader provinciale repubblicano Mario Bottiroli, e l'avvocato Paolo Mazza. Sede in via Cavallotti 6 (0383.645185).
In Lomellina, continua il vicesegretario regionale Pri, sono attive alcune persone: Umberto Roncallo, che a settembre entrerà in consiglio comunale a Mortara; Marisa Fantino, della Giovane, capogruppo d'opposizione al Comune di Castelnovetto; Danilo Mazzacane, medico all'ospedale di Mede, che ha ricevuto l'incarico dello sviluppo del partito repubblicano a Vigevano e in Lomellina; Claudio Micalizio e Luigi Paladini, consiglieri comunali uscenti a Godiasco per la Giovane.
«Possiamo contare - continua Sforzini - su 60 iscritti in provincia ed abbiamo aperto il tesseramento 2003 che si concluderà al 31 dicembre. Sono con noi i repubblicani storici Giacomo Spada, ex-assessore provinciale all'istruzione, Attilio Rigamonti, docente universitario di fisica, Giovanni Giudice, imprenditore edile, e Sergio Borlenghi, consigliere d'amministrazione della Bre e consigliere nazionale del partito. Le prospettive? I beneinformati dicono che da quasi un anno il Pri è in rapporto organico con il Nuovo Psi di Gianni De Michelis. Le prossime sfide saranno le elezioni amministrative ed europee della primavera 2004. Si voterà a Stradella, Casteggio, Godiasco e magari, chissà, a Voghera. Sforzini: «In questa città per il dopo-Torriani non è strettamente indispensabile attenersi in modo rigido agli schieramenti nazionali. Comunque, la situazione di Voghera impone una riflessione sulle condizioni di governabilità dei nostri comuni». (s. c.) (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
09-09-03, 20:14
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"Bioindustria e sviluppo"

di *Lilia Alberghina
Presidente Corso di Laurea in Biotecnologie _
Università di Milano-Bicocca

milano - I progetti per dare nuova spinta a Milano devono ancorarsi solidamente a potenzialità reali del territorio. Una delle vocazioni di Milano, e della Lombardia, è certamente quella di divenire centro propulsivo di una bioindustria competitiva a livello internazionale.

Le biotecnologie sono strumento di grandi prospettive per l'industria farmaceutica, diagnostica, chimica, agroalimentare, ambientale. La dinamica internazionale del settore vede la continua apparizione di nuovi operatori: piccole imprese che sviluppano tecnologie o prodotti, e trasferiscono al sistema industriale consolidato semilavorati di elevato valore aggiunto, come, ad esempio, principi farmaceutici già validati su modelli animali, che dovranno andare incontro alla validazione clinica, che sarà svolta dalle grandi imprese farmaceutiche.

È ormai esperienza acquisita che lo sviluppo delle start-up biotech richieda una infrastrutturazione del territorio in distretti, che forniscano condizioni facilitanti sotto forma di laboratori attrezzati (bioincubatori), di condivisione di servizi e di accesso ai finanziamenti.

Precondizioni alla formazione di un biodistretto è la presenza sul territorio di università ed enti di ricerca qualificati.

Le Università statali di Milano, Milano-Bicocca, Pavia, Brescia, Insubria, le Università private Cattolica e San Raffaele, sono impegnate in ricerche biotecnologiche di livello internazionale. Istituti privati di ricerca , Mario Negri, Istituto Europeo di Oncologia e l'Istituto Firc di Oncologia Molecolare (IFOM), di alta qualificazione scientifica nella biomedicina, sono attivi sul nostro territorio. La Regione Lombardia ha istituito tre centri di eccellenza presso Milano-Bicocca, l'IFOM e il Parco Tecnologico Padano di Lodi. Il 50% delle imprese biotech italiane opera in Lombardia. Il sistema finanziario è ricco di risorse, per non parlare della cultura d'impresa, altamente qualificata (Università Bocconi e Politecnico di Milano).

Poiché, peraltro, la creazione di un distretto deriva da presenze strategiche sul territorio, ma è stata spesso innescata da interventi legislativi nazionali, la Lombardia è oggi fortemente interessata a che venga sollecitamente approvato il disegno di legge dei Senatori Del Pennino e Castagnetti, che prevede un sostegno del governo nazionale per la realizzazione di biodistretti.

L'intervento richiede una progettualità regionale, la costituzione di una società di gestione del distretto, un finanziamento quinquennale statale, che verrà integrato da un equivalente finanziamento locale.

Per questo mi auguro che nell'ambito della prossima finanziaria, grazie ai parlamentari lombardi, si reperiscano le risorse necessarie per far decollare questo progetto e che il presidente Formigoni, che tanto ha già fatto per le biotecnologie in Lombardia, si faccia carico di sensibilizzare il governo.

*Lilia Alberghina
Presidente Corso di Laurea in Biotecnologie _
Università di Milano-Bicocca
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
17-09-03, 14:10
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Mortara, entra il quinto partito
Un nuovo «allargamento» della maggioranza in consiglio

Arriva Roncallo del Pri:
pronti al dialogo con l'area socialista

MORTARA (Pavia - Il consiglio comunale si arricchisce di una nuova forza politica: fa il suo ingresso Umberto Roncallo, esponente della Giovane Pavia - Pri
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che va a sostituire Livio Antonelli di Alleanza Nazionale, entrato nel Cda del Clir. Roncallo, attuale consigliere di amministrazione della Borsa Merci, era stato l'ultimo degli esclusi alle amministrative del maggio 2002. La presenza della nuova forza politica, che fa salire a cinque le componenti della coalizione che amministra la città accanto a Forza Italia, An, Lega Nord e Udc, sarà sancita dal consiglio di lunedì 22 settembre.
Il nuovo incarico di Antonelli nel contesto del consiglio d'amministrazione del Clir era di fatto incompatibile la sua presenza in consiglio; da qui la decisione di dimettersi e di lasciare il posto al consigliere del quinto partito della maggioranza. Ora occorrerà vedere come la «Giovane Pavia-Pri» che fa capo a Luca Sforzini andrà ad inserirsi nei già delicati equilibri politici dell'amministrazione mortarese, già movimentata dall'ingresso della Lega Nord, che negli otto anni precedenti era rimasta all'opposizione. Oltre alla surroga del consigliere comunale rappresentante di Alleanza Nazionale, gli altri punti all'ordine all'ordine del giorno sono alcuni adempimenti che riguardano il bilancio, tra cui una rinegoziazione dei mutui che farà risparmiare alla città 150 mila euro all'anno, un piano di lottizzazione in via Albonese, il regolamento dell'asilo nido, la commissione per i giudici popolari e un'interpellanza, per altro su un tema già discusso in consiglio, sulla discarica di Albonese.
Ma tra le questioni che bussano alla porta del consiglio c'è sicuramente la questione della nuova centrale. Un argomento che va ad agitare gli equilibri politici messi ora alla prova dal nuovo ingresso in consiglio del rappresentante Pri-Giovane Pavia. Una incognita, comunque, visto che la «Giovane» pur di fatto vicina al Polo non appare omogenea ad esso, preferendo un altro tipo di dialogo. «Noi siamo perchè torni in campo la politica - conferma l'esponente provinciale della Giovane Pavia Luca Sforzini - quella politica che ha portato la Giovane Pavia a dialogare anche a Mortara con larga parte del mondo socialista per ritrovare un comune linguaggio riformista. Repubblicani e socialisti sono figli della stessa cultura». L'area d'azione di Roncallo dovrebbe essere dunque quella del dialogo tra i partiti laici d'un tempo. Roncallo, 38 anni, è residente a Castelnovetto. Di professione agricoltore è sposato con due figli. Per lui nessun precedente politico se si esclude il recentissimo ingresso nel consiglio d'amministrazione della Borsa Merci di Mortara. L'interessato per ora non entra nel merito specifico dei problemi anche se sta già partecipando alle diverse riunioni che anticipano il consiglio comunale di lunedì prossimo.
Riunioni dove, come detto, inizia a far capolino la questione della nuova centrale che dovrebbe essere realizzata a Parona con l'accordo operativo di Vigevano e Mortara. Pesa al momento il distinguo espresso dalla Lega mortarese che chiede l'immediata discussione del progetto in consiglio. Non è mancata, dai vertici locali del Carroccio, anche una stoccata nei confronti dell'Asm mortarese a cui viene contestata una presunta «prevaricazione» decisionale nei confronti dell'assemblea cittadina. Una situazione, insomma, ancora molta fluida. E lunedì si torna in consiglio. (s. m.) (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
06-10-03, 21:41
Vigevano, progetto per una centrale turbogas da 100 MW

Luca Sforzini: "Interesse primario accelerare i tempi per la realizzazione"

Necessario un confronto sul tema energia

Ferrera, centrale Enipower pronta al via: 1060 megawatt ovvero il 2 per cento del fabbisogno nazionale d'energia. Parona, centrale nei desideri di amministratori e Asm: 100 megawatt ovvero quanto si dice basterebbe per far funzionare le industrie del triangolo Parona-Vigevano-Mortara e anche per riscaldare le case dei tre comuni. La Lomellina si trova al centro della questione energia. Occasioni, affari, opportunità, ma anche rischi. Spuntano gli ottimisti, i pessimisti e i dubbiosi.

Ottimista l'assessore regionale Giancarlo Abelli. Pur con tutte le cautele ambientali e le valutazioni del caso, giudica un segno di buona amministrazione puntare su impianti che forniscano energia. Il piano Parona rientra in questo contesto. Gli fa eco il deputato leghista Cesare Ercole. "Il governo - dice - è in prima linea sul fronte energetico. La centrale di Parona? Al di là dell'emergenza attuale e con tutte le cautele del caso la vedo positivamente.

Dal punto di vista ambientale, essendo a turbogas, garantirebbe un basso tasso d'inquinamento. E' un'iniziativa da appoggiare". Voci d'assenso per ora ufficiose dal contesto industriale. C'è poi chi come il repubblicano Luca Sforzini (il cui partito sta aprendo a livello nazionale il dibattito sul nucleare) in una nota dichiara: "Ci pare un primario interesse accelerare da subito i tempi e le procedure per la realizzazione della centrale allo studio per il triangolo Parona-Vigevano-Mortara. Sarebbe opportuno inoltre un tavolo di confronto provinciale sui temi caldi dell'approvvigionamento energetico". Anche il mondo industriale si sta agitando: il parere verso l'opzione Parona è positivo.

Ma c'è anche chi, ai piani alti della politica lomellina, pone interrogativi pesanti. "Il black out è stato un evento eccezionale. Non vorrei che sull'onda emotiva si partisse a razzo su ipotetiche nuove senza fare attenti riflessioni". A dirlo è Giacomo De Ghislanzoni, deputato di Forza Italia che aggiunge: "Premessa: il problema energia esiste e la sinistra non deve cavalcare l'onda di un problema legato a scelte sbagliate fatte in passato proprio da governi di centro-sinistra.

Se andiamo poi a verificare, dopo la liberalizzazione del mercato dell'energia, c'è stata una proliferazione di domande per nuovi impianti. Bisogna quindi fare una seria valutazione territoriale. Qualsiasi impianto infatti ha ricadute". E il dito del politico finisce nella piaga di alcuni dubbi del progetto Parona: "Quanto costerà il gas a una centrale di soli 100 megawatt rispetto a quella da 1060 di Sannazzaro? Quanto costerà per gli utenti l'energia prodotta da una mini centrale? Perchè tutti gli altri impianti sono modulari a 400 o multipli di 400 megawatt? Evidentemente c'è chi ha fatto studi sul rapporto costi-convenienza. E infine chi distribuirà l'energia? E a che costi? Domande che richiedono risposte chiare".

Il consigliere regionale diessino Carlo Porcari è tra i dubbiosi con alcuni distinguo. "I dati di partenza sono due - afferma - primo: il black out si è prodotto mentre si era al minimo dei consumi; secondo: è sbagliato attribuire la vicenda all'insufficienza degli impianti, semmai il caso è legato alla fragilità del sistema. Per convenienza economica si è ridotto al minimo la produzione interna di energia. Non c'è dubbio che servono altri 10-12mila megawatt in Italia. Non 50 mila. Si devono riconvertire i vecchi impianti". Poi la riflessione locale: "La provincia di Pavia con i megawatt di Sannazzaro ha ampiamente contribuito. Non è escluso in partenza prevedere impianti minori, ma non certo per l'emergenza, bensì per altre esigenze. Parona? C'è da capire meglio il progetto. Mi pare che ci sia molta demagogia sui vantaggi che riguardano soprattutto chi produrrà l'energia. Mi sembrano invece tutti da dimostrare i vantaggi in un mercato libero dove si devono abbattere i costi. Una mini centrale sarà insomma davvero conveniente?".

Decisamente pessimista e contrario Gigi Vecchi esponente pavese di Legambiente. "La produzione di energia è in proporzione delle emissioni - dice - Produciamo pure energia, ma diamo priorità a quelle rinnovabili, rispettando il protocollo di Kyoto. E' chiaro che non serve concentrare centrali grandi e piccole in un territorio limitato come quello lomellino. Sannazzaro ha esaurito del tutto queste possibilità di nuovi impianti di un certo tipo. Perchè invece non puntare sull'energia solare? Il progetto Parona mi pare un'idea estemporanea di chi non rappresenta gli interessi del territorio, quanto quelli di una area ben delimitata". C'è invece chi vorrebbe saperne di più: "Sono ancora in attesa di informazioni ufficiali - afferma l'assessore provinciale Delio Todeschini che dovrebbe esaminare la pratica - Non faccio polemiche: dico solo che senza un progetto di fattibilità non si è in grado di capire quali ricadute avrà l'impianto sul territorio. Solo così infatti si potrà dire se serve o meno e se, soprattutto, risponde ai bisogni del territorio e di chi ci abita".

Fabrizio Guerrini

nuvolarossa
08-10-03, 21:02
Fu una sconfitta per il Paese

Il ricordo dell'ex presidente dell'Azienda Energetica milanese Giacomo Properzj

MILANO - Chissà dov'è finita quella ragazzina di circa sedici anni che, in piedi su una sedia, mi gridava: "Assassino, tu vuoi farci morire tutti!" Era la primavera del 1987 e nell'aula magna del liceo Berchet si svolgeva un tumultuoso dibattito in relazione al referendum sull'energia nucleare che di lì a pochi giorni si sarebbe celebrato in tutta Italia.

Io, che ero allora Presidente dell'AEM, sostenevo le tesi dei nuclearisti contro il divampare dell'emotività antinuclearista dovuta all'incidente di Chernobyl. Il referendum, come si ricorderà, fu vinto dagli antinuclearisti con l'80% dei consensi e da allora in Italia non si possono più costruire centrali nucleari e sono state smantellate, con gravi costi, quelle che c'erano. Il referendum era stato promosso da Martelli e Pannella che ora tacciono imbarazzati perché l'Italia è costretta a comperare dalla Francia il 20% dell'energia elettrica (prodotta con sistemi nucleari) e un banale incidente può provocare un blackout a livello nazionale. Nel frattempo, in tutto il mondo, le centrali elettriche nucleari moderne sono diventate più sicure e meno inquinanti delle altre e l'Italia, tra l'altro, era un paese che aveva sviluppato una buona tecnologia nucleare ora, in gran parte, perduta.

Allora, come oggi, "Il Giorno" mi diede spazio per sostenere queste idee che sono rimaste le stesse e, purtroppo, sino ad oggi, minoritarie nel Paese: quella ragazza urlante sarà ormai una signora di circa 32 anni, probabilmente sposata e preoccupata che i suoi figli, crescendo, si vengano a trovare in un Paese tecnologicamente in declino e destinato all'emarginazione.

Chissà se adesso parteciperebbe a un referendum inverso, destinato ad abrogare le leggi che vietano l'utilizzo del nucleare per la produzione elettrica, fermare lo smantellamento delle centrali esistenti e provvedere alla loro ricostruzione? Questa è la strada, insieme a quella di ultimare le centrali in via di edificazione, per riportare il nostro Paese verso una capacità autonoma di produzione di energia elettrica, sufficiente a provvedere alle necessità dei consumi interni.

Altri sistemi di produzione elettrica sono marginali, fatto salvo per le celle combustibili ad idrogeno (fuel cells), già sperimentate, a suo tempo, dall'AEM e sulla cui strada gli attuali, opulenti amministratori dell'azienda farebbero bene a proseguire. Quali saranno, tra le modeste forze politiche della seconda Repubblica, quelle che avranno il coraggio di questa scelta revisionista? Per ora, purtroppo, non si vede che l'agitarsi anodino di personaggi caricaturali alla televisione.

Giacomo Properzj
Segretario cittadino
del Pri di MILANO

nuvolarossa
10-11-03, 16:58
Il prossimo 13 novembre a Palazzo Marino nell'Anticamera el sindaco, l'on. Giorgio La Malfa e il sindaco di Milano Gabriele Albertini terranno una conferenza stampa per illustrare la manifestazione che, nell'ambito del centenario di Ugo La Malfa, si terrà lunedì 17 novembre presso il Piccolo Teatro di via Rovello. La manifestazione intitolata
"La cerchia milanese di Ugo La Malfa"
non è solo destinata a rievocare lo statista siciliano nel periodo in cui risiedette a Milano, ma anche l'ambiente e gli amici più importanti che lo seguirono e lo aiutarono nella sua azione politica.
In primo luogo il presidente della Banca Commerciale Italiana Raffaele Mattioli di cui sarà presentato da Francesca Pino e Guido Montanari un finora inedito carteggio con lo statista repubblicano. Poi la figura di Adolfo Tino, fraterno amico e collaboratore politico di Ugo La Malfa, sarà illustrata dal prof. Pietro Trimarchi e Giorgio La Malfa stesso delineerà l'immagine e la storia di Enrico Cuccia. Il prof. Enzo Grilli si incaricherà, invece, di delineare il profilo di Ugo la Malfa dal punto di vista dell'economista. Il prof. Paolo Savona introdurrà la manifestazione insieme con il Sindaco di Milano
Gabriele Albertini e il Presidente della Fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti.
Al termine di queste relazioni, dopo un breve intervallo, sarà dato vita a uno spettacolo teatrale curato dal regista Castagna che, con l'aiuto di sei attori, rievocherà le pagine più significative ed emozionanti degli scritti di Ugo La Malfa.

nuvolarossa
11-11-03, 15:36
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI376.gif Lasciamo lavorare i politici per la provincia

BRIANZA - Auspico che il senatore Antonio Del Pennino, segretario regionale Pri, si astenga dall'intervenire al Senato riguardo alla formazione della provincia di Monza e Brianza, creando ulteriori problemi alla sua istituzione. Il soggetto istituzionale dell'area metropolitana caldeggiato dal senatore è già stato analizzato profondamente in loco e si è preferito a questo la provincia in itinere. Per quale motivo? Semplicemente perché, come toccato dal senatore, l'area della Brianza non ha mai avuto rappresentanti politici che perorassero gli interventi necessari allo sviluppo ed al sostegno delle attività produttive presenti e a creare servizi statali e regionali decentrati. Infatti, la richiesta di istituzione della nuova provincia è espressione proveniente dai ceti produttivi e non risponde alle aspirazioni del ceto politico locale solamente perché la zona ha sempre avuto politici paracadutati dall'alto, non scelti dal territorio per le conosciute imposizioni delle nomenclature politiche che, una volta eletti, tornando ai loro luoghi d'origine obliano le promesse fatte in campagna elettorale. Del resto i brianzoli sono gente che bada maggiormente a produrre che a fare politica e di ciò se ne è sempre approfittato. Fatto sta che una delle zone più produttive italiane, e quindi anche di gettito fiscale, si trova ad essere strutturata nei servizi e nelle infrastrutture in maniera tale da essere paragonata, come altre regioni del Nord, a periferie del terzo mondo. È possibile che Monza, futuro capoluogo di provincia, unitamente alla Brianza che gravita su Milano, non abbia ancora la metropolitana e che il trasporto su ferro sia ancora affidato a linee obsolete risalenti alle prime decadi del Novecento? Ora, se non altro, i brianzoli pensano, creandosi magari illusioni, di realizzare quanto sino ad ora è rimasto nelle intenzioni e nelle promesse di certi politici. Per cortesia, lasciamoli lavorare.

Paolo Cadorin
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

lucifero
11-11-03, 18:54
Fatto sta che una delle zone più produttive italiane, e quindi anche di gettito fiscale
smettiamola con questa equazione gettito fiscale=produttività. Il gettito fiscale della brianza è anche dovuto al mio lavoro da Rieti, che finisce contabilizzato sù.
Avanti con la devolution...

nuvolarossa
11-11-03, 23:18
"Il Giorno" 10 novembre 2003/L'alternativa è la città metropolitana

http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI376.gif "Province, l'inutile disputa fra Monza e Milano"

di Antonio Del Pennino

Non condivido né la soddisfazione di Piero Borghini per il voto con il quale la Camera ha approvato la proposta di legge per l'istituzione della provincia di Monza, né l'indignazione di Ombretta Colli per l'ipotesi, affacciata da Borghini, di abolire la Provincia di Milano.

Ho l'impressione che entrambi cadano in un errore di valutazione e ad entrambi sfugga che ancora una volta, sotto la pressione di richieste localistiche, o nella logica della conservazione dell'esistente, si rischia di perdere di vista il vero problema, che è quello di quali siano le forme di governo locale più idonee per affrontare i complessi problemi dell'area milanese e della Brianza.

E' infatti indiscutibile che l'istituto "Provincia" non è strumento adeguato per risolvere i molteplici problemi che si pongono in una grande concentrazione urbana quale è quella che abbraccia non solo Milano e il suo immediato hinterland, ma anche un'ampia parte della fascia briantea.

La richiesta di istituzione di una nuova provincia, quando non risponde ad aspirazioni corporative del ceto politico locale, ma è espressione di una richiesta proveniente dai ceti produttivi, non riguarda tanto l'istituzione di un diverso organo di governo territoriale, quanto piuttosto l'esigenza del decentramento di alcuni servizi statali o regionali che, sulla base delle disposizioni vigenti , già è possibile attuare nel presente ordinamento.

Diverso è il problema di un ente locale capace di effettivo governo del territorio, di programmazione e di gestione degli interventi necessari al suo sviluppo e al sostegno delle attività produttive in esso presenti.

Ma questi compiti non potrà assolvere l'istituenda provincia di Monza, come non li può assolvere la attuale provincia di Milano.

Non a caso nella novella che ha riformato il Titolo V della Costituzione è stata introdotta la previsione della Città metropolitana, di un soggetto istituzionale, cioè, che sia dotato di reali poteri che consentano di assicurare un equilibrato sviluppo del territorio, nel rispetto delle diverse vocazioni, e un'adeguata rete di servizi.

L'istituzione della provincia di Monza come la difesa della vecchia provincia di Milano non fanno fare nessun passo avanti.

Occorre rovesciare i termini del problema.

Individuare prima qual è l'ambito territoriale della Città metropolitana, definire i poteri del nuovo soggetto che dovrà assorbire una vasta area della vecchia provincia di Milano, e poi decidere sul livello di governo sovracomunale per i comuni che nella città metropolitana non dovessero rientrare.

Mi auguro - e mi impegnerò in questo senso - che nel passaggio al Senato si riesca a porre il problema nei suoi giusti termini, evitando di imboccare strade che servono solo a creare illusioni e speranze destinate a svanire in un breve arco di tempo. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
14-11-03, 13:25
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI376.gif «La Giunta è troppo rossa» Si dimette il vicesindaco del Pri

ROZZANO (Milano) - Si è dimesso a Rozzano il vicesindaco Michele Procida, membro del Pri. La rottura con la maggioranza di centrosinistra, guidata dal sindaco diessino Maria Rosa Malinverno, arriva dopo mesi di crisi. Procida accusa la giunta di aver spostato troppo a sinistra il baricentro politico, con l’alleanza stretta con Rifondazione comunista per le prossime elezioni. (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
14-11-03, 20:42
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI376.gif Milano domenica 16 novembre h. 17.00

Il segretario nazionale Nucara incontrerà
il segretario regionale della Lombardia
Antonio Del Pennino con i quadri
repubblicani della regione Lombarda (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
26-11-03, 13:59
Pavia, la proposta presentata in Regione: sono indispensabili ma brutte.
Bisogna migliorare l´aspetto estetico

«Le centrali? Facciamole firmare dai grandi architetti»

PAVIA - «Le centrali elettriche? Sono necessarie, anche se brutte. Per
limitare l´impatto ambientale e visivo potremmo farle progettare da famosi
architetti come Renzo Piano, che ha già recuperato lo spazio del Lingotto di
Torino. La proposta è sul tavolo del presidente della Regione e su quello
della commissione ministeriale per l´Ambiente». Luca Sforzini, consigliere
nazionale del Partito repubblicano, non ha dubbi sul futuro energetico
lombardo e alcuni giorni fa ha studiato, con alcuni esperti del settore, una
proposta che è piaciuta anche ai vertici del Pirellone: centrali «griffate»
che limitino l´impatto ambientale e non rovinino il panorama. Spiega
Sforzini: «L´Occidente industrializzato pone in cima alle proprie
preoccupazioni la sicurezza delle centrali e la riduzione al minimo delle
ricadute ambientali. Fondamentale è stato il contributo degli ecologisti:
sensibilità e, a volte, giuste proteste che sono ormai un dato acquisito.
Ora il nuovo fronte da aprire è quello volto ad armonizzare le centrali con
il paesaggio. Siano elettriche o nucleari, infatti, le centrali sono orrendi
mostri di cemento, acciaio e ciminiere. Un problema d´impatto estetico, più
che ambientale. Ma non possiamo farne a meno: da lombardo, vorrei che la mia
regione avesse un ruolo guida nel far fronte ai bisogni energetici nazionali
e che sfruttasse quest´opportunità per attirare insediamenti produttivi».
Insomma, sì a centrali funzionali e rispettose del panorama. «È innegabile
che non è piacevole trovarsi vicino a casa ciminiere alte come palazzi di
venti piani - prosegue Sforzini -. Non è soltanto un discorso estetico: il
valore degli immobili su cui incombe la costruzione di un polo energetico
può precipitare. Se Renzo Piano ha lavorato alla riconversione del
"Lingotto" e architetti di grande calibro si occupano di progettare la nuova
Fiera di Milano, perché non possiamo cominciare a trattare le centrali come
qualunque altra costruzione? Perché non chiamare grandi architetti a
occuparsi dell´armonizzazione con l´ambiente? Si spenderebbe un po´ di più,
ma la ricaduta positiva per la collettività sarebbe enorme. Si fa spesso
riferimento alle centrali come a "cattedrali" fra i campi. E forse proprio
delle "cattedrali" del terzo millennio stiamo parlando».
La proposta del Pri, però, non trova d´accordo gli ambientalisti che, sulla
costruzione delle tre centrali pavesi, ad esempio, rimarranno contrari anche
nel caso in cui dovessero essere progettate da famosi architetti. «Non è
l´impatto estetico che ci preoccupa - sottolinea Legambiente -, ma quello
ambientale. Costruire tre centrali in un fazzoletto di terra di pochi
chilometri quadrati è una follia a cui ci opporremo con tutte le forze».

Giuseppe Spatola

La scheda

LA PROPOSTA

Il consigliere nazionale del Pri Luca Sforzini ha presentato
alla Regione Lombardia un piano che prevede la costruzione di «centrali
griffate». L´intento è quello di affidare a grandi architetti la
progettazione degli impianti in modo da limitare al massimo l´impatto
ambientale e visivo sul panorama. Questo tipo di intervento manterrebbe
invariato anche il prezzo degli immobili che sorgono a ridosso dei poli
energetici

LE REAZIONI

Legambiente ha risposto in maniera fredda alla proposta del Pri, sostenendo
la linea dura contro ogni nuova centrale elettrica (nel Pavese sono tre gli
impianti in costruzione). Il costo ambientale sarebbe troppo alto e neppure
centrali abbellite da famosi architetti servirebbero a limitare i danni al
territorio

nuvolarossa
27-11-03, 01:06
dalla Provincia PAVESE - SABATO, 15 NOVEMBRE 2003

«Centrali, meglio nucleari» L'opzione Pri per il futuro

Quelle in Lomellina a Turbogas: «Non c'è il pericolo delle polveri»
Parla il sottosegretario all'Ambiente

PARONA. Tre centrali in Lomellina (una fatta, due in «pectore»).
Questione energetica nazionale e questione locale. Se fosse per i
repubblicani nessun dubbio: facciamole nucleari. Una opzione che sta prendendo piede a livello di governo come conferma, in questa intervista, l'onorevole Francesco Nucara.
Il segretario nazionale del Pri e sottosegretario al ministero dell'Ambiente sta seguendo la vicenda pavese
(grazie ai «dossier politici» inviati a Roma dal dirigente pavese Luca Sforzini). La riflessione si allarga anche sul fronte delle risorse idriche.

Onorevole Nucara. Centrali e crisi energetica: quali le linee del
governo?

«L'estate del 2003 sarà ricordata a lungo non solo per il black out, ma perché ha messo drammaticamente in evidenza i legami fra i temi ambientali, gli eventi atmosferici e le ricadute sul sistema economico, facendo intravedere la necessità, in un futuro forse non così lontano di dovere affrontare complesse trasformazioni del nostro modello di sviluppo.
La soluzione del problema energetico è da considerare il "perno" di questa inversione di rotta».

Rispetto a cosa?

«L'Italia sconta errori grossolani compiuti da una classe politica demagogica che ha governato il paese negli anni novanta: in primo luogo la scelta di abbandonare il nucleare; poi un processo di liberalizzazione del settore dell'energia elettrica affrontato con approssimazione e con carenza di regolamentazione. Oggi registriamo un grave deficit fra domanda e offerta. Siamo costretti ad importare grandi quantità di energia
dall'estero».

Su cosa puntare?

«Per affrontare l'emergenza le tecnologie oggi disponibili sono il Turbogas ed il carbone «pulito», che coniugano relativa economicità ad elevati standard ambientali».

Il Cnr ha però posto la questione polveri sottili per le centrali a
turbogas...

«Il Ministero segue sempre con attenzione gli studi e le ricerche in campo ambientale. Il caso polveri sottili è già all'attenzione del Ministero per quanto riguarda le emissioni a livello di suolo; nel caso delle centrali a turbogas si tratterebbe di emissioni alle quote dei camini la cui altezza rappresenta una garanzia non indifferente. Ma soprattutto la ripresa del
nucleare dovrebbe consentirci, un ulteriore abbassamento dei costi ed un netto miglioramento per quanto riguarda le emissioni in atmosfera».

Ripresa del nucleare? Ho capito bene?

«La strategia nazionale dell'energia elettrica deve essere articolata su tre livelli. Si deve subito affrontare l'attuale emergenza costituita da un vistoso deficit fra domanda e offerta con la realizzazione di nuove centrali a turbo gas, per limitare la dipendenza dall'estero ai soli momenti di punta eccezionale della domanda. A medio termine si deve puntare in un quadro di cooperazione europea, sulla nuova generazione del nucleare.
Occorre anche sviluppare le nuove tecnologie per rendere più competitive le energie rinnovabili avviando la sostituzione di quote di energia prodotte con combustibili fossili con quote prodotte da fonti rinnovabili».

Lomellina terra d'acqua, ma la siccità ha colpito anche lì. Quali
misure il ministero sta valutando per la salvaguardia del patrimonio idrico?

«Sulla gestione dell'acqua dobbiamo realizzare una profonda modifica dell'approccio: da bene illimitato e senza prezzo bisognerà passare alla considerazione di risorsa scarsa da utilizzare con la massima efficienza.
Bisognerà attuare la pianificazione per distretti idrografici. L'Autorità di Bacino del Po, è una delle poche che hanno già fatto un grosso lavoro sul piano della conoscenza e della gestione dei temi legati alle varie emergenze. Ora bisogna passare al "governo" della risorsa con criteri di sostenibilità ambientale ed economica ed al "governo" della domanda (soprattutto agricola e industriale) attraverso una oculata politica tariffaria ed una forte politica di repressione degli abusi».

Domanda politica interna: Luca Sforzini, 30enne leader pavese
dell'Edera, svolge sempre più un ruolo regionale. Giovane in crescita?

«In provincia di Pavia possiamo contare su Sforzini giovane
apprezzabile e apprezzato dalla Segreteria Nazionale. Credo che in futuro l'amico Sforzini potrà dare un contributo efficace anche a livello politico nazionale. Il peso politico di Sforzini è valutato dalle altre forze politiche in ragione del peso elettorale e sbagliano. Come ha detto recentemente il Presidente Casini, i voti si contano ma spesso si devono anche pesare. E' la storia del Pri».

(f. g.)

nuvolarossa
01-12-03, 13:33
Il pavese Luca Sforzini spiega la proposta

«Torniamo al nucleare» Un referendum del Pri ?

PAVIA. Nel Pri torna prepotente la voglia di nucleare. E dalle parole si potrebbe passare ai fatti riaccendendo, se già ce ne fosse bisogno dopo la recente bagarre sul caso Scanzano, il dibattito infuocato che negli anni Ottanta sfociò nel referendum stravinto dagli anti nuclearisti. I nuclearisti però tornano a farsi sentire proprio in provincia di Pavia. Solo poche settimane fa, proprio sulla «Provincia pavese», il Segretario nazionale del Pri e Sottosegretario all’ambiente Francesco Nucara aveva decisamente propsto l’opzione nucleare. Anche l’ex presidente dell’Aem Giacomo Properzy, segretario cittadino del Pri milanese, ha rilanciato la questione. A farsene portavoce è ora il pavese Luca Sforzini dirigente regionale del Pri. Con lui un rapido botta e risposta.

Allora Sforzini, il Pri riprende la battaglia sul nucleare. E parlate pure di referendum: non sembra proprio il momento viste le sollevazioni che si accendono al solo pronunciare la parola...

«Proprio in queste ore il ministro Matteoli ammette sottovoce che il problema delle scorie è solo rinviato. Fra 12 mesi ci sarà una nuova rivolta? Serve una analisi serena e coraggiosa. Il referendum sul nucleare del 1987 va superato. Sono maturi i tempi per un nuovo referendum. Non si governa l’Italia cavalcando l’onda emotiva: la demagogia e le strumentalizzazioni ci impoveriscono ed ipotecano il nostro futuro».

Non crede che siano argomenti...impopolari?

«Riportare l’opzione nucleare al centro del dibattito politico, è oggi una scelta di serietà. Anche alla luce delle vicende internazionali, risulta evidente come l’Occidente industrializzato, ed il nostro Paese in particolare, non possa restare in balìa degli umori e degli equilibri politici del Medio Oriente per provvedere al proprio fabbisogno energetico: questa, tra le altre, una delle debolezze delle centrali termoelettriche basate sul petrolio».

Si dice che il nucleare non è affatto il futuro. Lei che dice?

«Il rilancio del nucleare è anche occasione per rilanciare la ricerca nel nostro Paese, troppo spesso mortificata da scelte politiche miopi. L’Italia ha assistito, nel quindicennio passato, alla “fuga all’estero” dei cervelli che ci avevano portato all’avanguardia nelle tecniche di realizzazione. Una sciagura per la nostra competitività internazionale».

Il Pri punta molto su questa sfida?

«E’ una scelta di coerenza per il Partito Repubblicano, che già sedici anni fa, sfidando l’impopolarità, cercò di arginare l’ondata emotiva conseguente all’incidente di Chernobyl. Fu una posizione lungimirante. Oggi, torniamo a lanciare un sasso nello stagno».

nuvolarossa
01-12-03, 17:32
tratto da
La Gazzetta
della Martesana On Line (http://www.lamartesana.it/redazione)
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l'opinone di Luca Sforzini del
Partito Repubblicano Italiano

Trasporti allo sbando

Il bimestre nero per il servizio ferroviario in Lombardia è solo la goccia che fa traboccare il vaso. Ritardi cronici, malori ai passeggeri, soppressioni di treni e proteste per la pulizia dei vagoni, sono ormai la norma. Ma la situazione non è migliore sui pullman carichi di pendolari : gli utenti delle autolinee lombarde lamentano più o meno ovunque, e costantemente, disagi simili. Mentre i problemi per chi deve rispettare un orario d’ingresso al lavoro sono facilmente intuibili, ci risulta che anche i capi d’istituto abbiano difficoltà nel garantire il regolare orario delle lezioni per gli studenti, vittime anch’essi d’insopportabili ritardi.

L’intero sistema del trasporto pubblico in Lombardia, è dunque al collasso. E’ inevitabile che i pendolari che si scontrano con simili disagi, ricorrano al trasporto privato, se possibile. Ma ecco sulla loro strada i blocchi del traffico decisi dalla Regione Lombardia per contrastare l’inquinamento atmosferico, ed i provvedimenti analoghi adottati autonomamente da molti Comuni lombardi. Il classico cane che si morde la coda. La soluzione possibile per chi deve andare al lavoro? Mettersi in malattia.

Non è più tempo di metter pezze qua e là per tamponare una situazione intollerabile. La Regione Lombardia, locomotiva economica d’Europa, non può permettersi, per i suoi cittadini e per gli operatori economici in particolare, un sistema di trasporti da Terzo Mondo. La politica è fatta anche di provocazioni, se servono a far emergere nella loro pienezza la gravità di un problema. Questo è il caso.

La Regione Lombardia, in nome dell’emergenza nei trasporti pubblici, sospenda i blocchi del traffico preventivati. L’ unico modo, forse, per prender in mano la situazione da subito, nel suo complesso, e con forza.

Luca Sforzini

Partito Repubblicano Italiano

nuvolarossa
02-12-03, 13:43
NUCLEARE : SFORZINI ( PRI ), E’ TEMPO DI NUOVO REFERENDUM

( ANSA ) – PAVIA, 29 NOV – Il Partito Repubblicano Italiano è pronto a lanciare un referendum per il ripristino dell’energia nucleare in Italia. Lo ha reso noto Luca Sforzini, pavese, esponente dell’ esecutivo regionale dell’ Edera. <<Il referendum sul nucleare del 1987 va superato : sono maturi i tempi per una nuova consultazione – ha detto Sforzini -. Riportare l’opzione nucleare al centro di dibattito politico è oggi una scelta di serietà. Anche alla luce delle vicende internazionali, risulta evidente come l’occidente industrializzato, ed il nostro Paese in particolare, non possa restare in balia degli umori e degli equilibri politici del medio oriente per provvedere al proprio fabbisogno energetico>>.
<<Il rilancio del nucleare – ha aggiunto Sforzini – è anche un’occasione per rilanciare la ricerca nel nostro paese, troppo spesso mortificata da scelte politiche miopi. L’Italia ha assistito, nel quindicennio passato, alla fuga all’estero dei cervelli che ci avevano portato all’avanguardia nelle tecniche di realizzazione. Il nucleare rappresenta infine una scelta di coerenza per il partito Repubblicano, che già 16 anni fa, sfidando l’impopolarità, cercò di arginare l’ondata emotiva conseguenze all’incidente di Chernobyl. Fu una posizione lungimirante. Oggi torniamo a lanciare un sasso nello stagno>>.

nuvolarossa
02-12-03, 14:01
Giacomo Properzj già presidente dell’ATM e oggi segretario cittadino del PRI ha dichiarato :

i tranvieri hanno ragione

la paga media del personale viaggiante dell’ATM risulta essere di circa 3,5 milioni di lire al mese. Ma è la solita “verità statistica” del pollo a testa dove però ce ne sono di quelli che ne hanno due e altri che non ne hanno nessuno. Conosco personalmente funzionari dell’ATM il cui ruolo aziendale è sempre stato misterioso che guadagnano ben più, senza titolo di studio, di 100 milioni di vecchie lire al mese.
La somma delle piccole ingiustizie, del clientelismo sindacale, della cattiva amministrazione, del tentativo confindustriale di spezzare l’unità dell’Azienda privandola di ogni significato hanno portato all’esasperazione una categoria di lavoratori, normalmente saggi e prudenti, che sono essenziali per la vita regolare della città.
La morte della politica e l’ascesa al potere di una classe dirigente di incapaci porterà a risultati ancora peggiori.
C’è però una strada, che ho già sostenuto con i taxisti, che può riportare il dibattito cittadino ad una dignità politica: è la strada che tranvieri, taxisti e vigilanza urbana costituiscano una GRANDE FEDERAZIONE DEI LAVORATORI DEL TRAFFICO (aggregando eventualmente anche altri soggetti che subiscono le condizioni del traffico come i venditori ambulanti, gli edicolanti, ecc.) per una battaglia prima di dignità politica e poi , ovviamente, di giusti ed equi contenuti economici.
Questi lavoratori, uniti assieme, sono in grado di condizionare, anche elettoralmente, la politica della prossima amministrazione e il prossimo sindaco, salvare l’ATM, ridare dignità e responsabilità alla vigilanza urbana, qualificare i servizi di trasporto pubblico a partire dai taxi, riproggettare il traffico cittadino mandando, per prima cosa, a casa gli ingegneri e presunti tecnici che ogni giorno se ne inventano una per renderci la vita più difficile e percepire consulenze dal Comune.

nuvolarossa
02-12-03, 18:18
TRASPORTI: SCIOPERO MILANO, HANNO DETTO

Esponenti politici, organizzazioni dei consumatori e imprenditoriali hanno commentato cosi' lo sciopero selvaggio dei dipendenti dell'Atm:

- Ds Milano. ''La Federazione metropolitana milanese dei Democratici di sinistra giudica grave e inaccettabile la scelta di estendere la sospensione del servizio oltre l'orario stabilito''.

- Onofrio Amoruso Battista, coordinatore Margherita Milano. ''Siamo profondamente dispiaciuti che l'annunciato sciopero dei trasporti a Milano si sia trasformato da esercizio di un diritto legittimo in un vero e proprio caos''.

- Viviana Beccalossi, vicepresidente Regione Lombardia. ''Una vile imboscata ai danni dei lavoratori''.

- Fabrizio Cicchito, vice-coordinatore FI. ''A Milano vige la legge della giungla''.

- Alberto di Luca, presidente comitato bicamerale Schengen-Immigrazione. ''Una giornata all'insegna dell'anarchia ha sconvolto la vita dei milanesi. Attendiamo l'intervento dlela Procura''.

- Roberto Biscardini, capogruppo regionale SDI. ''Queta protesta non e' giustificabile ma l'Atm ha le sue responsabilita''.

- Nando Vertemati, vice segretario SDI. ''Violata ogni legalita'. Condanniamo lo sciopero improvvido totale''.

- Luca Sforzini, esecutivo regionale P.R.I.. ''Formigoni sospenda tutti i blocchi del traffico''.

- Pasquale Salvatore, segretario Udc milanese. ''I sindacati parlano tanto di difesa dei ceti deboli ma chi e' stato penalizzato da questa selvaggia protesta se non coloro che ieri non hanno potuto permettersi di prenotare un taxi?''.

- Fiorello Cortiana, senatore dei Verdi. ''Spiace notare che uno sciopero indetto dalle 8 di mattina e in realta' iniziato gia' ore prima sposta l'opinione pubblica all'insofferenza verso gli scioperanti invece che al consenso sulle ragioni dei lavoratori del trasporto pubblico.

- Carlo Monguzzi, consigliere regionale dei Verdi. ''Ci vuole un difensore civico dei diritti dei cittadini e dei lavoratori''.

- Guido Manca, assessore sicurezza Comune Milano. ''Chiediamo al Prefetto e al ministro dei Trasporti di invididuare i responsabili di una simile azione canagliesca e di applicare contro costoro sanzioni a norma di legge adeguate al danno prodotto''.

- Roberto Calderoli, vicepresidente Senato. ''Chi ha sbagliato paghi e la paghi cara''.

- Roberto Bernardelli, segretario Lombardia Nazione. ''Bisogna colpire pesantemente i responsabili di questa interruzione di servizio''.

- Pier Gianni Prosperini, consigliere regionale An e Carla de Albertis, consigliera comunale di An. ''Uno sciopero sindacale che si allinea ai metodi no-global, disobbedienti ed eco-terroristi''.

- Sandro Antoniazzi, consigliere comunale Milano. ''Non si devono colpire i cittadini. Serve piu' responsabilita' dal governo e dai lavoratori''.

- Gianni Confalonieri, capogruppo regionale PRC. ''Irresponsabile e' chi non ha garantito il rinnovo contrattuale. Ora di riavvii al piu' presto un tavolo di confronto''.

- Massimo Ferlini, presidente compagnia delle Opere Milano. ''Questo sciopero e' un atto offensivo''.

- Antonio Intiglietta, presidente Ge.Fi (Artigiano in Fiera). ''Auguriamo che le autorita' preposte garantiscano la liberta' di movimento, anche dei mezzi pubblici, e la liberta' d'impresa degni di un paese libero e civile''.

- Coordinamento comitati milanesi. ''Performance sudamericana''.

- Achille Colombo Clerici, presidente Assoedilizia. ''Il blocco di ieri aggrava gli effetti dell'odierno sciopero''.

- Danilo Broggi, presidente Apimilano. ''Inaccettabili le modalita' e le conseguenza dello sciopero''.

- Giuseppe Torchio, Anci Lombardia. ''Condanna per sciopero selvaggio e mancate risposte del governo''.

- Confesercenti milanese. ''Atto di nuova barbarie che ha messo in ginocchio l'intera citta'''.

- Codancons. ''I capi dello sciopero rischiano da tre a sette anni di reclusione''.

- Legambiente. ''Il benvenuto di Milano ai 6mila delegati del summit Onu sul clima e' stata una citta' al collasso. Una brutta figura e un pessimo inizio per parlare di ambiente''.

- Piergiorgio Tiboni, Cub. ''Diffidiamo la Commissione di garanzia e l'Atm a stabilire sanzioni nei confronti dei lavoratori perche' in caso contrario ci sara' una risposa sindacale di carattere generale''.

nuvolarossa
04-12-03, 20:01
TRASPORTI : SCIOPERI ; SFORZINI ( PRI ), HA RAGIONE MARONI URGENTE PORRE MANO ALLA LEGISLAZIONE

MILANO, 4 DIC – <<Ha ragione il Ministro Maroni : è urgente porre mano alla legislazione in materia di sciopero. A poco serve, però, minacciare inasprimenti delle sanzioni che quasi mai vengono applicate. Il vero nodo da sciogliere è l’effettiva rappresentatività dei Sindacati>>. E’ quanto afferma Luca Sforzini, dell’esecutivo lombardo del Pri. <<La protesta degli autoferrotranvieri – continua Sforzini in una nota -, paralizzando Milano ci ha lasciato un’unica certezza: i Sindacati vengono ormai scavalcati. Per salvare il diritto allo sciopero, va rivista la titolarità a proclamare agitazioni >>.

<<Minacciare sanzioni più severe – conclude l’esponente del Partito repubblicano - è come sventolare il babau : non ci crede più nessuno. Occorre invece una diversa regolamentazione del diritto di sciopero. Finora, le norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali sono state dettate da una visione consociativa delle relazioni industriali. La paralisi di Milano ci dimostra che quell’impostazione ha fatto il suo tempo >>.

nuvolarossa
09-12-03, 18:44
Pendolari, mozione Pri per Mortara e Vigevano


VIGEVANO (Pavia) - Pendolari: i loro disagi potrebbero arrivare in consiglio. Il Partito repubblicano, in collaborazione politica con il consigliere comunale di Vigevano Emiangelo Vercesi, presenterà infatti una mozione sull’argomento. Stesso impegno in consiglio comunale a Mortara con il rappresentante Roncallo. «Sono gravissimi i disagi dei pendolari lomellini - afferma in una nota Luca Sforzini, leader provinciale e dirigente regionale del Pri - Una situazione che non consente pause di riflessione e non concede alibi che impediscano di affrontare concretamente un problema sociale ed economico di estrema gravità. Non si deve dimenticare mai che l’esistenza di tanti pendolari pesa sulla coscienza di un’intera zona che non è riuscita negli anni a creare quei posti di lavoro che avrebbero impedito di rendere così estesa la necessità di recarsi altrove per produrre reddito (che peraltro resta altrove)».
«Il Partito Repubblicano - prosegue Sforzini - da qualche tempo ha iniziato una pressante campagna di sensibilizzazione in merito al problema sui vertici decisionali regionali, provinciali e locali. o. Le emergenze ambientali, infatti, si confrontano purtroppo con le più accentuate emergenze di lavoro di migliaia di persone. Con queste premesse, il Partito Repubblicano, anche a Vigevano e Mortara, intende far sentire la propria voce, per sollecitare la giunta ed il Consiglio comunale a un’attenzione costante sulla questione pendolari. Non si può infatti accettare l’inerzia mascherata dalla presunta impossibilità di decidere per conto delle ferrovie, della Regione, o di qualunque altro ente interessato». «I repubblicani - chiude la nota siglata da Luca Sforzini - non rinunciano alla voglia di far politica, soprattutto quando il far politica è espressione di interessi generali che coinvolgono tanti nostri concittadini. Forti di queste convinzioni, proseguiremo in questa nostra campagna di sensibilizzazione, per porre i disagi dei pendolari in cima alle priorità delle pubbliche Amministrazioni».

nuvolarossa
10-12-03, 13:33
CORLEONE E PROPERZJ LANCIANO VENERDI 12 DICEMBRE LA FEDERAZIONE DEI LAVORATORI DEL TRAFFICO


MILANO - Venerdi 12 dicembre Franco Corleone e Giacomo Properzj si incontreranno a Milano per promuovere la nascita della FEDERAZIONE DEI LAVORATORI DEL TRAFFICO.

Questo nuovo organismo che non è un partito nè un sindacato, si
costituirà per favorire la partecipazione attiva dei lavoratori del traffico (taxisti, tranvieri, vigili urbani, edicolanti, venditori ambulanti, posteggiatori, ecc.) alla vita e all?amministrazione della città. Le linee programmatiche di questo progetto sono contenute nell'articolo "I tranvieri a Milano" pubblicato oggi in prima pagina da "La Voce Repubblicana" che qui alleghiamo

Milano 10 dicembre 03
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Il prossimo 15 dicembre, salvo contrordini dell’ultima ora, si celebrerà un secondo sciopero generale degli autoferrotranvieri che rischia di ripetere le modalità di quello del 1 dicembre quando furono violate tutte le regole di autocontrollo del diritto di sciopero e la città di Milano precipitò per un’intera giornata nel caos. Il giorno dopo la stampa nazionale, sull’onda dell’irritazione dei cittadini, criticò aspramente il comportamento dei tranvieri. Ma che cosa ha spinto questa categoria di lavoratori, fino a non molti anni fa civile e collaborativa, ad adottare comportamenti così esasperati?
Le ragioni sono due: una di natura economico - sociale, l’altra di natura politico - sociale. Occorre esaminarle tutte due con attenzione perché è facile prevedere che non sarà una trattativa, fondata sulle modeste cifre che appaiono sui giornali, a risolvere il problema.
La ragione di contestazione economico – sociale è stata chiaramente illustrata da un recente intervento della signora Costoris Padoa Schioppa, direttore generale dell’ISTAT, la quale ha spiegato che l’inflazione reale (per intenderci quella che leggiamo nelle statistiche) è di poco superiore al 2%, ma l’inflazione “percepita” (sempre per intenderci, quella che tocca le nostre tasche) è ben più alta e incide con percentuali progressivamente maggiori sui redditi più bassi. Per questa ragione i tranvieri milanesi dichiarano di aver subito un’inflazione talvolta anche superiore al 16%. In effetti per chi non ha la casa del comune a 40 euro al mese, la moglie che porta a casa uno stipendio, o altre entrate, la vita non è facile in una città dove i prodotti di quotidiano consumo hanno spesso quotato un euro contro mille lire.
Ma la ragione più profonda dello stato di disagio dei lavoratori urbani, non solo dei tranvieri, è come si è detto, una ragione politica: cioè la mancanza, ormai da molti anni, di una interlocuzione col mondo della politica comunale. Un tempo attraverso i partiti, le correnti dei partiti, i Circoli di varia origine, i gruppi politici aziendali, l’interlocuzione con il mondo della politica locale era costante e questo permetteva, pur tra le deviazioni, perché negarlo, di carattere clientelare, agli amministratori di avere una continua informazione e la possibilità di correggere o modificare le decisioni. Da parte dei lavoratori urbani, invece, di influire direttamente sulla gestione della città. Questo portò, a suo tempo, a risultati molto importanti come la chiusura del centro urbano al traffico privato, la costruzione di alcuni grandi parcheggi in periferia, la conservazione di linee di trasporto pubblico elettrificate. Oggi le condizioni di traffico e dell’inquinamento sono talmente peggiorate che mettono a rischio la salute dei vigili come di tutti coloro che vivono e lavorano nelle strade della città. Il rapporto con gli utenti è diventato faticoso e sempre più difficile. La cattiva amministrazione dell’ azienda che ha comprato obligazioni CIRIO con i soldi che dovevano servire agli aumenti salariali dei tranvieri, ha esasperato ulteriormente gli animi. Per tutte queste ragioni e per altre ancora che sarebbe troppo lungo elencare il nodo del problema non è puramente sindacale ma direttamente politico. Occorre costruire uno strumento di interlocuzione che non sia un sindacato ma neppure un partito: occorre costituire la Federazione dei lavoratori del traffico che raccolga non solo i tranvieri ma anche i taxisti che sono da mesi in rivolta contro il Comune, la vigilanza urbana, anch’essa in polemica con l’Amministrazione Comunale, e tutte poi quelle categorie di lavoratori urbani (come gli edicolanti, i venditori ambulanti, i parcheggiatori ecc.) che subiscono la disastrosa degenerazione dell’ambiente urbano e del traffico.
Si tratta, in altre parole, di reagire alla ‘morte della politica’ che ha caratterizzato questi ultimi anni, costituire una forza federale animata da interessi concreti, rianimare il dibattito cittadino con una lotta viva e coinvolgente, uscire dalle accademie astratte dei dibattiti tra architetti a caccia di parcelle, riportare alla discussione e all’approvazione provvedimenti semplici ed efficaci come la chiusura al traffico del centro cittadino, valersi di quelle categorie di lavoratori esasperati ma combattivi che ogni giorno lasciano nelle strade inquinate un pezzo della loro vita.
E’ questa una proposta rivoluzionaria? No, si tratta semplicemente di far rinascere la politica.

Giacomo Properzj

nuvolarossa
11-12-03, 11:27
L'idea mi sembra buona, anche se non sarà facile coinvolgere unitariamente categorie tanto variegate.

Resta comunque il fatto che il problema del traffico é sempre più sentito a tutti i livelli e non risulta siano in programma da parte delle Istituzioni iniziative tali da fronteggiarlo in tempi sufficientemente brevi.
Il progetto potrà avere successo se dal confronto che si aprirà fra le diverse categorie di lavoratori, che peraltro sono anche utenti, scaturiranno entro qualche mese proposte comprensibili e realistiche, ispirate a pragmatismo e ragionevolezza.

A volte può trattarsi anche di piccoli interventi a costo zero e di effetto immediato. Vorrei fare un semplice esempio: in una via periferica che conosco ed é molto frequentata dai pendolari, tutte le sante sere si verificano lunghe file che rallentano il flusso delle auto e dei filobus.
Basterebbe vietare il parcheggio a bordo della strada per raddoppiarne la portata, ma questo non viene fatto, forse per non urtare la suscettibilità degli abitanti della zona. Se tuttavia si parte dal presupposto che le strade debbono essere al servizio dei veicoli in movimento, prima che di quelli fermi, a mio avviso non si dovrebbe avere esitazione a provvedere, anche a costo di qualche protesta.

Penso che di casi del genere ve ne siano molteplici e numerosi interventi mirati potrebbero alleviare l'attesa dei più sostanziosi benefici che deriveranno dagli indispensabili grandi interventi sulle infrastrutture.

Comunque, auguri sinceri per l'iniziativa che sarebbe nell'interessi dei cittadini tutti.

Oscar VITO-COLONNA

nuvolarossa
11-12-03, 19:14
Protesta dei tranvieri

messo a rischio anche il diritto di sciopero

Ha ragione il Ministro Maroni : è urgente porre mano alla legislazione in materia di sciopero. A poco serve, però, minacciare inasprimenti delle sanzioni – che quasi mai vengono applicate. Il vero nodo da sciogliere è l’effettiva rappresentatività dei Sindacati.

La protesta degli autoferrotranvieri, paralizzando Milano, ci ha lasciato un’unica certezza : i Sindacati vengono ormai scavalcati. Per salvare il diritto allo sciopero, va rivista la titolarità a proclamare agitazioni .

Minacciare sanzioni più severe, è infatti come sventolare il babau : non ci crede più nessuno. Finora, le norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali son state dettate da una visione consociativa delle relazioni industriali. La paralisi di Milano ci dimostra che quell’impostazione ha fatto il suo tempo; occorre una diversa regolamentazione.


Già nel 1992, il gruppo Repubblicano alla Camera dei Deputati, presentava una proposta di legge in materia. Primo firmatario era Antonio Del Pennino, ora Senatore Repubblicano. Quella proposta, si poneva il problema di individuare i soggetti collettivi competenti a proclamare uno sciopero. Prevedeva una votazione biennale dei lavoratori; veniva considerato soggetto collettivo rappresentativo il sindacato o il gruppo organizzato di lavoratori che avesse ottenuto il 51 per cento dei voti validi espressi nelle aziende; salvaguardava comunque il diritto di altri soggetti a proclamare uno sciopero, prevedendo modalità alternative.

Tutto era volto a garantire l’effettiva rappresentatività dei soggetti collettivi. Questo è anche il problema di oggi.

Il mancato rispetto delle regole è grave; altrettanto grave è che le regole non "fotografino" la realtà. Il "lunedì nero" di Milano lancia un campanello d’allarme : è in gioco il diritto allo sciopero. Il PRI potrebbe ripresentare una proposta di legge in materia.

Luca Sforzini

Consigliere Nazionale del PRI

nuvolarossa
12-12-03, 12:43
Il doppio no del Wwf

In campo contro trivellazioni e centrali

MORTARA (Pavia) - «Il Wwf non vuole tornare alle candele e alle diligenze. Pensiamo che l’Italia possa creare una politica energetica sostenibile senza ricorrere a opzioni rischiose». Fabrizio Varese, responsabile del Wwf lomellino, ribadisce il no a trivellazioni petrolifere e nostalgie nucleare. Il riferimento immediato all’ipotesi di ricerche petrolifere da parte dell’Eni nell’area vigevanese e ai progetti energetici legati a centrali nel paronese.
Dibattito apertosi sui progetti per la costruzione di una centrale elettrica a Parona e, più di recente, per la ricerca di petrolio sul territorio di Vigevano. «Grazie all’energia prodotta da tutti, in modo naturale, con milioni di microimpianti diffusi e solo qualche centinaio di grandi impianti che sfruttano le fonti rinnovabili, saremmo finalmente liberi di non spendere bollette elettriche da capogiro e di non dover fare guerre per garantirci l’approvvigionamento energetico da petrolio - spiega Varese - Per fare questo non ci servono né le trivellazioni, né le centrali di Parona». Secondo il Wwf, le case, le fabbriche, le scuole possono diventare autosufficienti e produrre un surplus di energia da riversare in rete: «Dobbiamo dotare i tetti e le facciate di impianti fotovoltaici e solari termici, agevolare la costruzione di impianti eolici, geotermici, a biomassa, mini-idroelettrici e mini-eolici. Potremmo diventare in pochi anni, se lo volessimo, grandi risparmiatori di energia e piccoli produttori autosufficienti; potremmo diventare addirittura un Paese esportatore di energia elettrica e tecnologia». Nel settore dell’energia, Varese ricorda poi come la scorsa estate sarà ricordata per il caldo eccezionale e per la crisi energetica. Il Wwf dice no al nucleare: «Il black out in Italia ha fornito l’alibi per rilanciare il nucleare e la costruzione di nuove centrali termoelettriche. Sul nucleare siamo perplessi: è in via di smantellamento in tutta Europa. Comunque, anche le centrali termoelettriche di cui si sta riempiendo la Lomellina inquinano e degradano l’ambiente, provocano danni sociali e sanitari che vengono chiamati con un eufemismo “esternalità” e che contribuiscono all’aumento dell’anidride carbonica in atmosfera». (u.d.a.)

nuvolarossa
12-12-03, 12:45
«Progetti necessari»: il Pri ora alza il tiro

MORTARA (Pavia) - «Io insisto: bocciare il nucleare è stato un grave errore. Vedo, però, che gli ambientalisti, non solo contrastano il nucleare, ma pure i progetti per le nuove centrali a turbogas previste per la Lomellina. Sono scelte che puniscono la nostra economia e la nostra volontà di crescita. Noi invece da partito della modernizzazione ci batteremo perchè le centrali in Lomellina vengano realizzate: faremo sentire la nostra voce sull’argomento anche in consiglio comunale di Mortara e in quello di Vigevano. Non si può fermare il progresso soprattutto se guidato in modo responsabile e realista». Luca Sforzini, dirigente nazionale del Pri (partito rappresentato in consiglio comunale a Mortara) non molla su un argomento che divide l’opinione pubblica. Solo qualche settimana fa Francesco Nucara, il segretario nazionale del suo partito e sottosegretario all’Ambiente, aveva praticamente riaperto le porte all’opzione nucleare oltre ad aver, di fatto, dato il proprio disco verde ai progetti nell’area di Parona. Sforzini da parte sua, in una recente presa di posizione rilanciata dalle agenzie nazionali, ha fatto capire che i repubblicani sarebbero anche pronti a impegnarsi in una nuova campagna referendaria a favore del nucleare.

nuvolarossa
13-12-03, 01:47
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nuvolarossa
15-12-03, 19:20
Corleone e Properzj: attenzione alla troppo facile criminalizzazione dei tranvieri.

MILANO - Si sono incontrati oggi due amici protagonisti di antiche battaglie civili a Milano: Franco Corleone e Giacomo Properzj, per discutere, in occasione del nuovo sciopero dei trasporti pubblici, della situazione di degrado crescente del traffico e dell'ambiente a Milano. Il rinnovato sodalizio nasce dalla comune convinzione di rifiutare la troppo facile criminalizzazione dei tranvieri che, con lo sciopero del primo dicembre, hanno reso evidente una situazione ormai insostenibile che e' stata determinata da una gestione imprevidente dell'azienda. Forse e' giunto il momento di ricostituire, dopo 20 anni, un rinnovato comitato della citta' che imponga all'agenda politica il tema del traffico come discriminante di cultura e salute. Allora si propose il referendum e con il sostegno del 75% dei cittadini si determino' la chiusura del centro storico al traffico. Oggi l'iniziativa di Corleone e Properzj punta a dar voce e responsabilita' agli stessi lavoratori del traffico che sono le prime vittime di una condizione esistenziale insopportabile. Per questo, auspicando ovviamente una soluzione positiva della vertenza sindacale, essi ritengono che la complessita' del problema imponga di portare il confronto sul piano politico. A tale scopo sara? convocata nel mese di gennaio una assemblea pubblica aperta a tutti i lavoratori del traffico (tranvieri, tassisti, vigili urbani,ecc.) con l'obiettivo di esaminare la possibilita' e opportunita' di costituire una federazione dei lavoratori del traffico, non corporativa, ma portatrice di interessi generali in relazione con le giuste esigenze degli utenti.

nuvolarossa
16-12-03, 21:39
TRASPORTI: SFORZINI (PRI), CAMBIARE FORMA DI PROTESTA

(ANSA), MILANO 16 DIC - Per le vertenze del pubblico trasporto occorre trovare altre forme di protesta, diverse dallo sciopero, che non penalizzino gli utenti e l'economia in generale. E' la proposta di Luca Sforzini, dell'Esecutivo lombardo del Pri, all'indomani della giornata di sciopero nazionale degli autoferrotranvieri.

''Dopo Milano, anche Brescia e Torino hanno vissuto la loro giornata nera sul fronte trasporti - dice Sforzini -. A pagare sono come sempre i pendolari, ovvero la gente che lavora. Non e'accettabile che la protesta di altri lavoratori ricada così pesantemente sulla realta' economica e sociale, al punto di costringere migliaia di persone a restarsene a casa per non vivere inenarrabili disagi. Incalcolabili sono i danni non solo per i lavoratori del comparto pubblico e privato, ma anche per i loro datori di lavoro: un grave danno per l'economia del Paese nel suo complesso''.

''A questo punto - prosegue l'esponente repubblicano - viene da chiedere ai Sindacati del settore trasporti: perche' non trovare altre forme di mobilitazione che rendano comprensibili e magari anche popolari le ragioni della protesta? Un'ipotesi potrebbe essere quella di decidere, informandone l'opinione pubblica, che in un determinato giorno non saranno controllati i biglietti. L'impatto sarebbe comunque forte , ma senza fermare il diritto al lavoro di migliaia di persone''.

''Una provocazione, non c'e' dubbio - osserva Sforzini -, ma alla base c'e' la necessita' di porre in primo piano l'assoluta emergenza nel settore''. ''La controparte degli scioperanti, non e' certo chi deve recarsi al lavoro, o a scuola, o all'ospedale. In questa vertenza, pero', è proprio la gente comune a pagare il prezzo più salato. Sarebbe opportuno - conclude - che i Sindacati si ponessero il problema di individuare il loro interlocutore con maggior precisione. In caso contrario, si preparino ad affrontare un'impopolarità senza precedenti''.

16-DIC-03 12:39 NNNN

nuvolarossa
20-12-03, 14:05
REGALO DI NATALE PER CASATENOVO

Il parco Disegnati i vialetti, si freserà il terreno e si seminerà il prato

CASATENOVO (Lecco) (p. z.) Ci sono voluti quasi quattro anni, ma sta andando in porto il progetto di riqualificazione dei giardini pubblici nel centro del capoluogo, in via don Rossi, davanti alla chiesa prepositurale di San Giorgio. Regalo di Natale, per la collettività. Ora gli operai sono finalmente al lavoro. Il problema della sicurezza verrà risolto - o, almeno, si spera - attuando una nuova distribuzione dell'illuminazione; disegnati i vialetti, si freserà il terreno e si seminerà a nuovo il prato. In Consiglio comunale il repubblicano Giancarlo Rizzo aveva parlato di «equivoche frequentazioni, favorite dalla siepe, troppo alta, e dalla scarsa illuminazione del luogo». Il giardinetto di via don Rossi è solo una delle aree dove l’intervento del Comune è da tempo richiesto: l’altra è accanto alla chiesetta di Santa Margherita (uno tra i monumenti principali di Casatenovo), più volte oggetto di segnalazioni. E’ prevista una radicale riqualificazione: circa 75 mila euro è l’ammontare degli interventi progettati dal Comune sui parchi.

nuvolarossa
20-12-03, 19:33
TRASPORTO PUBBLICO: MILANO; PRI CONDANNA SCIOPERI SELVAGGI

(ANSA) - MILANO, 20 DIC - ''Condanniamo fermamente gli scioperi selvaggi nel settore trasporti, ancor piu' dannosi per l'economia del Paese in questo periodo festivo. I Sindacati vengono scavalcati sistematicamente, il vero nodo da sciogliere e' la loro effettiva rappresentativita''': lo afferma in una nota Luca Sforzini, dell'Esecutivo lombardo del PRI.

''Vogliamo stimolare il dibattito sull'attuale normativa - aggiunge l' esponente repubblicano - che disciplina le relazioni sindacali, partendo dalla piena attuazione degli art. 39 e 40 della Costituzione . E' urgente un'incisiva revisione della disciplina che regolamenta il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Va rivista la titolarita' a proclamare agitazioni''. (ANSA).

COM-LH/MGG
20-DIC-03 12:37 NNNN

nuvolarossa
21-12-03, 19:45
Vigevano. Record negativo di vendite natalizie

«E’ finita l’era dei saldi»:
Luca Sforzini lancia il sasso
L’Ascom incassa e rilancia

VIGEVANO (Pavia) - Saldi, bocciati ancora prima di iniziare. Il sasso lo lancia Luca Sforzini, consigliere nazionale del Partito repubblicano italiano ed ex dirigente Confesercenti. L’Ascom raccoglie e sottoscrive. «Anche quest’anno - recita una nota diffusa dal Pri - i commercianti vigevanesi, terminata la stagione delle vendite natalizie, attendono con scarsa fiducia la stagione dei saldi, programmata per il prossimo gennaio. E’ il momento di dirlo chiaramente che l’era dei saldi è definitivamente finita».
Così Sforzini: «Le catene della grande distribuzione, con le campagne del sottocosto e con le promozioni di cui sono capaci, in realtà sono di fatto in stagione di saldi tutto l’anno. Ne consegue che gli esercizi a conduzione familiare traggono dall’attuale normativa lo stesso giovamento di un’aspirina al moribondo». Un punto di vista condiviso dal presidente dell’Associazione commercianti Bruno Stopino, che precisa: «Inizierei a dire che il Natale di quest’anno rappresenta un record negativo per i piccoli commercianti e i prossimi saldi risolveranno ben poco. Purtroppo la conosciamo bene la storia delle vendite sottocosto della grande distribuzione, attraverso i prodotti civetta. Basterebbe applicare la legge, che vieta di vendere determinati prodotti ad un prezzo a volte inferiore a quello di acquisto, solo che i controlli sono quello che sono e i piccoli commercianti vengono sempre più penalizzati, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando».
Sforzini, dal canto suo, sostiene che deve essere di primaria preoccupazione delle amministrazioni di Vigevano e della Lomellina «l’individuazione di nuove iniziative per il rilancio del commercio e dell’artigianato a carattere locale». E avanza la proposta di lanciare «un’iniziativa pilota per il sostegno di ciò che la Lomellina produce e commercializza». Pessimista Stopino: «Sono dieci anni che lottiamo. La cosa è ridicola che i piccoli commercianti vengono a volte accusati di aumentare esageratamente i prezzi. Ma quale è quel commerciante che di questi tempi per vendere aumenta? Mi piacerebbe saperlo».

(m. s.)

nuvolarossa
23-12-03, 13:51
«Non fermate i pendolari - Fateli viaggiare gratis»

Luca Sforzini Consigliere Nazionale
Partito Repubblicano Italiano
Pavia

E’ stata un’altra incredibile settimana di sciopero. Dopo Milano, anche Brescia, Torino, Genova e altre città - compresa Pavia - hanno vissuto le loro giornate nere sul fronte trasporti. A pagare sono stati come sempre i pendolari, ovvero la gente che lavora. Non è accettabile che la protesta di altri lavoratori ricada così pesantemente sulla realtà economica e sociale al punto di costringere migliaia di persone a restarsene a casa per non vivere inenarrabili disagi. Incalcolabili sono i danni non solo per i lavoratori del comparto pubblico e privato, ma anche per i loro datori di lavoro: un grave danno per l’economia del Paese nel suo complesso.
A questo punto viene da chiedere ai sindacati del settore trasporti: perché non trovare altre forme di mobilitazione che rendano comprensibili e magari anche popolari le ragioni della protesta? Un’ipotesi potrebbe essere quella di decidere, informandone l’opinione pubblica, che in un determinato giorno non saranno controllati i biglietti. L’impatto sarebbe comunque forte, ma senza fermare il diritto al lavoro di migliaia di persone. Insomma: non fermate i pendolari, fateli viaggiare gratis.
Una provocazione, non c’è dubbio, ma alla base c’è la necessità di porre in primo piano l’assoluta emergenza nel settore.
La controparte degli scioperanti, non è certo chi deve recarsi al lavoro o a scuola o all’ospedale. In una vertenza come questa, però, è stata proprio la gente comune a pagare il prezzo più salato. Sarebbe opportuno che i sindacati si pongano il problema di individuare il loro interlocutore con maggior precisione. In caso contrario, si preparino ad affrontare un’impopolarità senza precedenti.

Luca Sforzini Consigliere Nazionale
Partito Repubblicano Italiano
Pavia

nuvolarossa
24-12-03, 01:06
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Lombardia/Sforzini e Vannini nominati vicesegretari regionali

La Direzione regionale del Pri della Lombardia ha proceduto, su proposta del segretario regionale, senatore Antonio Del Pennino, all'elezione di Luca Sforzini e Tommaso Vannini a vicesegretari regionali del partito.

La direzione ha inoltre proceduto a nominare Domenico Romeo responsabile provinciale del Pri per Lodi, Aessandro Camurri per Mantova e Loris Lucini per Sondrio.

Le nomine rientrano in un programma di rafforzamento politico-organizzativo del partito in vista delle elezioni provinciali e comunali e di quelle europee.

A conclusione della riunione, che è servita ad approfondire le prospettive del Pri nelle diverse situazioni locali, la Direzione ha dato ampia delega al segretario per la nomina dei responsabili del partito per le province di Brescia, Bergamo, Lecco e Como.

nuvolarossa
30-12-03, 12:31
«E’ finita l’età d’oro dei saldi»

VIGEVANO. Il caso della crisi dietro le serrande vigevanesi e lomelline sta mobilitando diversi settori della vita politica e economica provinciale.
Iniziative specifiche per Vigevano e la Lomellina vengono sollecitate da più parti.
Il Pri-Giovane Pavia per bocca di Luca Sforzini (da poco nominato vice segretario regionale del partito guidato da Giorgio La Malfa) ha lanciato, in un comunicato diffuso nei giorni scorsi, un pesante atto d’accusa con proposta finale. «E’ il momento di dirlo chiaramente: l’era dei saldi è finita».
Così l’esordio della nota frutto anche di un sondaggio fatto tra i commercianti e gli operatori del settore. Continua la nota: «Le catene della grande distribuzione, con le campagne del “sottocosto” e con le promozioni di cui son capaci, in realtà sono di fatto in stagione di saldi tutto l’anno. Ne consegue, che gli esercizi a conduzione familiare traggono dall’ attuale normativa in materia lo stesso giovamento di un’aspirina al moribondo».
E ancora: «Dev’essere primaria preoccupazione delle Amministrazioni comunali vigevanese e lomelline in genere l’individuazione di nuove iniziative per il rilancio del commercio e dell’artigianato a caratterizzazione locale».
Da qui la parte propositiva sulla vicenda commercio: «A questo proposito, Partito Repubblicano e Giovane Pavia, in accordo con operatori del settore, lanceranno in Lomellina un’iniziativa pilota per il sostegno globale di ciò che la Lomellina produce e commercializza».
Ma non solo il Pri si sta muovendo su questo delicato fronte.
Un contesto di iniziative che sicuramente daranno raccolte e comunicate nei prossimi giorni.
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L’ASCOM

Un bilancio negativo

VIGEVANO. «Il Natale di quest’anno rappresenta un record negativo per i piccoli commercianti e i prossimi saldi risolveranno davvero poco». Bruno Stopino presidente dell’Associazione commercianti non ha usato mezzi termini. Punta il dito pure sulla concorrenza spietata della grande distribuzione. «Purtroppo - afferma - la conosciamo bene la storia delle vendite sottocosto attuate con certi prodotti civetta. Servono controlli più severi».
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Il sindaco indica la strada del dialogo con l’associazione

«L’amministrazione non resta a guardare»

VIGEVANO. «Anche la nostra città sta pagando un difficile contesto nazionale e mondiale, ma non per questo ci nascondiamo all’ombra di questa considerazione». Il sindaco di Vigevano prende atto del momento difficile per il commercio locale e prende anche atto di chi avanza la proposta di un maggior coinvolgimento da parte delle pubbliche amministrazioni. «Il nostro dialogo con l’Ascom è ottimo - afferma Ambrogio Cotta Ramusino - siamo pronti a rispondere concretamente alle varie iniziative che l’associazione ci vorrà proporre». E il primo cittadino cita l’esempio delle tre domeniche con il mercato in piazza Ducale. «Posso affermare - dice - che il bilancio dell’iniziativa è positivo. Abbiamo raccolto commenti positivi dagli operatori commerciali, in particolare da quelli del commercio ambulante». Si preannuncia un bis delle domeniche con le bancarelle nel salotto buono? «Ci si può pensare - risponde il sindaco - certo è che il periodo pre natalizio era favorevole. Difficile immaginare qualcosa di simile in estate. Ma, forse, in primavera e autunno...». Poi l’immediata precisazione: «Naturalmente si deve tener conto anche di altre zone cittadine. Quel che conta è la nostra volontà di agire a favore del commercio, pur nel limite delle nostre capacità istituzionali».

nuvolarossa
30-12-03, 12:38
Egr. Sig. Direttore,

Dopo la designazione di Parma a ospitare la neonata Agenzia Europea per la sicurezza alimentare, Cremona potrebbe diventare il riferimento italiano in materia, formando con la città ducale un distretto forte e territorialmente unito. Potrebbe...., ma bisogna volerlo! Tutto il sistema politico e istituzionale provinciale deve, a mio avviso, cominciare a lavorare al più presto per far sì che la nostra candidatura sia chiara e autorevole. Cremona ha tutti i requisiti adatti per formare con Parma un polo di riferimento italiano e europeo per la sicurezza alimentare: la grande tradizione in campo agroalimentare e la presenza nel nostro territorio di tecnici esperti e preparati, per non parlare del Politecnico , della Fiera e della vicinanza geografica con la città ducale, sono condizioni che ci mettono nella posizione ideale per poter ospitare l'Agenzia. Tra l'altro abbiamo anche tanti contenitori vuoti che potrebbero essere una sede perfetta per tale Ente.
A nessuno sfugge che l'assegnazione alla nostra città di questa Agenzia porterebbe dei vantaggi enormi a tutto il sistema economico cremonese ( e tutti sappiamo quanto ce ne sarebbe bisogno !). Credo che ci siano le conoscenze e le capacità professionali, per ospitarla in maniera perfetta.
Un impegno per far approdare da noi questa Agenzia, la cui collocazione sarà stabilita, probabilmente non in tempi brevi, da una nomina ministeriale, dovrebbe essere nei programmi dell'Amministrazione provinciale. Si dovrebbe instaurare un fitto dialogo con Parma per provare a studiare insieme una serie di direttive comuni per poter gettare le basi per un distretto sulla sicurezza alimentare.
Nessuno si illude che sia un traguardo facile da raggiungere, anche perché altre città ( tra le quali la nostra vicina Piacenza ) si stanno già muovendo , ma credo sia importante cominciare sin da ora a far circolare il nome di Cremona, così da cercare di influenzare e indirizzare le decisioni politiche future. Ma forse é chiedere troppo a chi é impegnato anima e corpo nel gioco delle candidature!
Il P.R.I. e il Polo Laico Socialista chiedono con forza un impegno della Giunta cittadina e provinciale per far approdare a Cremona l'Agenzia Italiana per la sicurezza alimentare, per poter avere un risultato in più ed un rimpianto ( uno dei tanti ) in meno.

Anselmo Gusperti

Segretario P.R.I. di Cremona

nuvolarossa
04-01-04, 19:12
«Siamo nella Casa delle Libertà, ma in Provincia va rivisto il rapporto con Beretta»

Sforzini numero due del Pri in Lombardia

PAVIA - Luca Sforzini, 30 anni, casteggiano d’origine e pavese per formazione, è il nuovo vicesegretario regionale del Partito Repubblicano. Affianca alla guida del partito in Lombardia il senatore Antonio Del Pennino, segretario regionale. Fondatore della «Giovane Pavia» ed in passato segretario della Confesercenti provinciale, si prepara ad affrontare in prima linea le prossime elezioni Europee e, soprattutto, le Regionali del 2005.
«Ci costerà lacrime e sangue - afferma -, ma ci son tutte le condizioni perchè un repubblicano torni al Pirellone». Sforzini stringe alleanze politiche e personali. «Nel Partito Repubblicano, ho trovato dei galantuomini. Ci sono molte persone che hanno molto da insegnarmi: a Milano Antonio Del Pennino, Giacomo Properzj, Antonio Savoia, Carlo Visco Gilardi, Gianezio Dolfini a Cremona: è un onore lavorare con loro».

Non si dimenticherà della provincia di Pavia, ora?

«Tutt’altro: da mesi stiamo lavorando per la tornata amministrativa di questa primavera. Francesco Muscia continua a ripetermi che Pavia dev’esser la meraviglia d’Italia, per il Pri. Non posso che dargli ragione. A giugno, presenteremo nostri candidati in non meno di 30 Comuni».

Compresi Stradella e Casteggio?

«Per Stradella e Casteggio, riserviamo delle sorprese...».

Che genere di sorprese? Confermate l’alleanza con la Casa delle Libertà? Due anni fa avete contribuito alla riconferma di Beretta in Provincia, a Mortara sedete in maggioranza.

«La Casa delle Libertà resta casa nostra, ma non a qualunque condizione. Saremo anche i parenti poveri della coalizione, ma sulla pari dignità politica con FI, Lega, An e Udc non facciamo sconti. Ai repubblicani ha dato molto fastidio che in alcuni Comuni che andranno al voto questa primavera, gli alleati abbian già deciso candidato sindaco e diviso i posti in lista. Senza consultarci. Quanto a Silvio Beretta...».

C’è qualche problema con Beretta?

«Non mi faccia dire... per carità di patria... Anzi, questo lo devo dire: i repubblicani tendono ad essere più pazienti, forse perchè ne han viste di tutti i colori, ma se fosse per gli amici della Giovane Pavia, saremmo già all’opposizione».

Parole dure. Ci sono margini per ricucire gli strappi?

«Lo vedremo nelle prossime settimane».

E se invece lo strappo dovesse allargarsi?

«Ci penseremo. Noi lavoriamo per rafforzare l’ala sinistra della Casa delle Libertà, se gli alleati ci lasciano lavorare. Altrimenti l’ala sinistra potrebbe prender il volo da sola. Intanto, a Cremona abbiamo costituito il Polo Laico Socialista con gli amici del Nuovo Psi: un’operazione politica limpida. Correremo assieme alle Provinciali ed alle Comunali sotto il Torrazzo».

Troppo presto per parlare di programmi?

«Tutt’altro. Affrontando i problemi del territorio, stiamo costruendo un programma di governo “sul campo”: le battaglie in difesa dei pendolari e dei consumatori, del piccolo commercio e dell’artigianato, per la libertà di ricerca scientifica e per l’autosufficienza energetica, la promozione del “Made in Pavia” ed il marketing territoriale sono per noi qualificanti».

nuvolarossa
08-01-04, 18:26
COMMERCIO: SALDI; SFORZINI (PRI),SIANO SOLO PER DETTAGLIANTI
(ANSA) - MILANO, 8 GEN - ''Una legge vincoli la denominazione 'saldi' ad esclusivo utilizzo del commercio al dettaglio'': e' la proposta di Luca Sforzini, vicesegretario Regionale del Pri, a tutela degli esercizi a conduzione familiare.

nuvolarossa
08-01-04, 18:29
LA PROPOSTA DEL PARTITO REPUBBLICANO

«Iniziative per il piccolo commercio»

VOGHERA (Pavia) - L’era dei saldi è ormai finita, sostengono gli esponenti del Partito repubblicano Luca Sforzini e Dionigi Campanini. «Anche quest’anno i commercianti vogheresi, terminata la stagione delle vendite natalizie (il cui bilancio non si presenta certo entusiasmante) vivono con scarsa fiducia l’inizio dei saldi. E’ il momento di dirlo chiaramente - dicono i due esponenti politici -: l’era dei saldi è finita. Le catene della grande distribuzione, con le campagne del ”sottocosto” e con le promozioni di cui son capaci, in realtà sono di fatto in stagione di saldi tutto l’anno. Ne consegue che gli esercizi a conduzione familiari traggono dall’attuale normativa in materia lo stesso giovamento di un’aspirina a un moribondo. Dev’essere prmaria preoccupazione delle amministrazioni comunali individuare le nuove iniziative per il rilancio del commercio e dell’artigianato a carattere locale. Partito repubblicano e Giovane Pavia lanceranno un’iniziativa pilota per il sostegno di ciò che l’Oltrepo produce e commercializza».

nuvolarossa
09-01-04, 02:27
Trasporti Milano/Pri e Pr: incontriamoci con altri partiti

Giacomo Properzi e Massimo Torchiana del Partito Repubblicano Italiano e Alessandro Litta Modignani, capogruppo dei Radicali in Consiglio regionale, preoccupati per la situazione prevista per domani con l' annunciato sciopero dei trasporti pubblici, chiedono un incontro con tutte le altre forze politiche per definire le scelte della citta' su traffico e relazioni sociali. ''Lo sciopero previsto per domani dei dipendenti Atm - dicono - rischia, come al solito, di sfuggire dalle mani dei sindacati e di svilupparsi in modalita' tali da provocare gravi danni a tutti gli incolpevoli cittadini, comprese le categorie piu' disagiate''. ''Tutto cio' - secondo repubblicani e radicali - e' dovuto all' aver trascinato per troppo tempo il rinnovo del contratto, mettendo in serie difficolta' economiche quei dipendenti che nel frattempo subivano gi effetti del passaggio all' euro e dell' inflazione realmente percepita. I risultati di una politica furbastra, sia dell' Amministrazione che dei sindacati, che vedeva nello stesso momento prolungare le trattative, investire nelle obbligazioni Cirio e aumentare il trattamento economico di qualche amministratore, ha portato a risultati negativi mai visti nella storia della citta'''. ''Il vero problema - concludono - sta nella mancanza di un reale rapporto con la politica cittadina che questi lavoratori, essenziali per la vita della metropoli, sono venuti a perdere negli ultimi dieci anni''. Per tutti questi motivi Repubblicani e i Radicali propongono alle altre forze politiche di Milano un incontro immediato che, prescindendo dalle forme istituzionali, valuti iniziative e proposte ''volte a ristabilire rapporti utili non solo con questi lavoratori, ma con tutti gli operatori del traffico, al fine di ripristinare una concreta e positiva interlocuzione, come e' avvenuto in altre epoche della storia cittadina''.

Roma, 8 gennaio 2004 (Ansa)

nuvolarossa
09-01-04, 12:29
Saldi, primi giorni al rallentatore Ogni famiglia spenderà 230 euro

Pochi acquisti nelle città lombarde anche se i ribassi arrivano al 70% Telefono Blu: i consumatori aspettano il primo stipendio dell’anno

Molta curiosità davanti alle vetrine "Ma è ancora tutto troppo caro", si lamentano i consumatori

Sforzini (Pri) propone una legge per tutelare le promozioni del commercio al dettaglio

MILANO - Assalto rimandato. Neanche i super ribassi fanno tornare la voglia di acquisti in Lombardia. E la tanto attesa stagione dei saldi è partita decisamente al rallentatore. Così, dopo un Natale magro, i commercianti adesso aspettano il prossimo fine settimana (con i negozi che potranno restare aperti anche la domenica) per risollevare i loro bilanci. I primi due giorni di sconti, dunque, sono stati un po’ una delusione: molti curiosi a scrutare le vetrine, ma poca gente nei negozi, e soprattutto, pochi acquisti. Soprattutto, molto meno degli anni scorsi: è questo il parere dei commercianti di Bergamo, Brescia, Cremona, Como, Pavia, Sondrio e Varese che si lamentano per l’inizio delle svendite in un giorno lavorativo. E sì che loro ci avevano provato: sconti anche del 70% su alcuni capi, e una media di ribassi che va dal 30 al 50%. E nemmeno le boutique della grandi firme (che qualche anno fa avrebbero snobbato i saldi) si sono tirate indietro: cartelli che avvisavano dei ribassi sono comparse nelle vetrine «in» di tutte le città lombarde. «Il vero problema è che, anche con i saldi, tutto è ancora troppo caro - commentano due signore davanti alle vetrine di Cremona -: per una giacca di Armani, che costava 599 euro, nonostante lo sconto del 30%, ci vogliono ancora 420 euro: insomma, quello che era irraggiungibile prima, resta tale anche con i saldi».


IL BILANCIO - Saldi in sordina, dunque. Ma qualche eccezione c’è. A Brescia è andata più o meno così: maggiori erano gli sconti, più si è venduto. Ieri, gli unici negozi affollati erano quelli di abbigliamento che in vetrina annunciavano saldi del 50% (come le catene Caractère e Motivi): «Noi abbiamo venduto già la metà dei capi a disposizione» dicevano le commesse. Semivuoti, invece, i negozi che si fermavano a percentuali di sconto del 20-30%. Discorso simile anche a Como, dove gli articoli più acquistati sono stati le scarpe, seguito dai capi di abbigliamento disponibili a prezzi più contenuti, dunque alla portata anche dei più giovani. In effetti, ieri, in giro per negozi, si sono visti soprattutto gruppi di ragazzi.
Più ottimista dei colleghi delle altre città, è Carmen Zapparoli, rappresentante dell’Unione commercianti di Mantova: «Non si può fare il confronto con l’anno scorso, quando i saldi sono iniziati di sabato. Per essere partiti di mercoledì non è andata male». Molta gente per le strade a Lecco, dove i saldi sono iniziati in un giorno di mercato, ma non tantissimi gli acquisti: «Speriamo di recuperare un fiacco Natale - afferma Massimo Sesana, presidente dei commercianti lecchesi -: abbiamo incassato il 15% in meno dello scorso anno». Per il resto, tutti in attesa del prossimo fine settimana. Anche se le previsioni dell’associazione Telefono Blu non danno speranze fino alla fine di gennaio: «I lombardi cominceranno a spendere dopo il primo stipendio dell’anno: ogni famiglia in media "sacrificherà" sull’altare dei saldi 230 euro». Secondo la stessa associazione di consumatori, in regione per i saldi si spenderanno 420 milioni di euro, di cui circa il 40% a Milano, il 13% a Brescia, l’8-9% a Bergamo e Varese.


LE PROPOSTE - Se neanche i «santi saldi» bastano più, come fare per risollevare il settore del commercio? Sesana lancia la sua proposta: «Un aiuto potrebbe essere la possibilità di organizzare più vendite promozionali durante l’anno, con meno vincoli».
Invece, secondo Luca Sforzini, vicesegretario regionale del Pri, «una legge deve vincolare la denominazione "saldi" a esclusivo uso del commercio a dettaglio»: «Le catene della grande distribuzione - continua Sforzini -, con le campagne del sottocosto e con le promozioni sono di fatto in stagione di saldi tutto l’anno. Diventa quindi necessaria una tutela specifica per una parte importante del tessuto sociale delle nostre città. Pensiamo ai saldi come a un vero e proprio "marchio registrato" a disposizione dei dettaglianti».

R. Lom.

nuvolarossa
09-01-04, 12:34
Trasporto Locale: Radicali Lombardia, Frutto Politica Furbastra
Di (Mrs/Lr-Pe/Adnkronos)

CRITICHE ANALOGHE ANCHE DAI REPUBBLICANI- Milano, 8 gen. (Adnkronos) - ''Questi sono i risultati di una politica furbastra, sia dell'amministrazione che dei sindacati, che vedeva nello stesso momento prolungare le trattative, investire nelle obbligazioni Cirio e aumentare il trattamento economico di qualche amministratore. Ora siamo a risultati negativi mai visti nella storia della citta''. Questa la critica mossa, in vista dello sciopero dei mezzi pubblici previsto per domani, dal capogruppo lombardo dei radicali Alessandro Litta Modignani, a cui si uniscono i rappresentanti del partito repubblicano, Giacomo Properzi e Massimo Torchiana.

nuvolarossa
09-01-04, 18:19
SCIOPERO ATM: REPUBBLICANI E RADICALI CHIEDONO UN INCONTRO ALLE FORZE POLITICHE PER DEFINIRE LE SCELTE DELLA CITTA’ SU TRAFFICO E RELAZIONI SOCIALI

Giacomo Properzj e Massimo Torchiana del Partito Repubblicano Italiano e Alessandro Litta Modignani, capogruppo dei Radicali in Consiglio regionale, preoccupati per la grave situazione prevista per domani con l’annunciato sciopero dei trasporti pubblici, hanno congiuntamente emesso la seguente dichiarazione:

"Lo sciopero previsto per domani dei dipendenti A.T.M. rischia, come al solito, di sfuggire dalle mani dei sindacati e di svilupparsi in modalità tali da provocare gravi danni a tutti gli incolpevoli cittadini, comprese le categorie più disagiate.

"Tutto ciò è dovuto all’aver trascinato per troppo tempo il rinnovo del contratto, mettendo in serie difficoltà economiche quei dipendenti che nel frattempo subivano gli effetti del passaggio all’Euro e dell’inflazione realmente percepita.

"I risultati di una politica furbastra, sia dell’Amministrazione che dei sindacati, che vedeva nello stesso momento prolungare le trattative, investire nelle obbligazioni Cirio e aumentare il trattamento economico di qualche amministratore, ha portato a risultati negativi mai visti nella storia della città.

"Il vero problema sta nella mancanza di un reale rapporto con la politica cittadina che questi lavoratori, essenziali per la vita della metropoli, sono venuti a perdere negli ultimi dieci anni.

"I Repubblicani e i Radicali, firmatari di questo comunicato, propongono alle altre forze politiche di Milano un incontro immediato che, prescindendo dalle forme istituzionali, valuti iniziative e proposte volte a ristabilire rapporti utili non solo con questi lavoratori, ma con tutti gli operatori del traffico, al fine di ripristinare una concreta e positiva interlocuzione, come è avvenuto in altre epoche della storia cittadina".

nuvolarossa
12-01-04, 19:43
Bottiroli: maestro di politica

VOGHERA (Pavia) - Domani ricorre il terzo anniversario della morte del maestro
Mario Bottiroli
storico sindaco di Voghera.
I repubblicani vogheresi, fra cui Dionigi Campanini, Antonio Gazzaniga, Paolo Mazza, Luca Sforzini ed Elio Taverna, vogliono ricordare a tutti la sua figura: «Il maestro Mario Bottiroli è ancora per tutti i vogheresi una presenza costante, e non un semplice ricordo. Mario è stato un maestro di vita, un uomo di vasta cultura che si è prodigato molti anni per la scuola, dimostrando il suo amore per la «missione di educatore». Ha ricoperto a lungo la carica di sindaco: è stato un operatore di pace rispettoso delle convinzioni altrui, capace di esercitare un ascendente anche sugli avversari politici. Ha cercato il dialogo con tutti per favorire la coesione e per raggiungere gli obbiettivi in cui credeva e che si prefiggeva per il bene della città. Determinato, imparziale e sempre disponibile verso tutti. Permetteva che lo si fermasse per strada, negli unici momenti di svago in cui portava a passeggio il suo cane, per facilitare l’approccio di chi aveva dei problemi urgenti. Tutti i concittadini confidavano nel suo impegno e nella sua capacità di risoluzione. Per i repubblicani è stato come un padre. Anche negli ultimi giorni di vita non mancava di dispensare agli amici più cari consigli e suggerimenti per il bene del partito che gli stava a cuore». (v.d.)

nuvolarossa
13-01-04, 13:45
«Basta liti tra i partiti: pensiamo alla sicurezza dei cittadini»

I Repubblicani si presentano in vista delle prossime elezioni. «Troppi furti in paese»

SAN MARTINO (Pavia) - Giovane Pavia e Partito Repubblicano scendono in campo per le prossime elezioni amministrative. «Basta con gli schieramenti - dicono -. Parliamo di programmi cominciando dalla sicurezza». Massimo Minetti, segretario Pri, dice: «Assistiamo con sconcerto alle confuse vicende che hanno portato alla caduta dell’amministrazione comunale di San Martino e alle non meno confuse prese di posizione di questo periodo pre-elettorale. Quel che balza agli occhi, è la frammentazione in base alle appartenenze politiche dei vari “gruppi” in campo, la litigiosità, l’accento sulle polemiche di tipo personale, il fatto che i programmi passano in secondo piano. Non crediamo questo giovi a San Martino, e soprattutto non pensiamo interessi molto alla cittadinanza». Giovane Pavia e Partito Repubblicano a pochi mesi dalla tornata elettorale intendono così cominciare a parlare insieme di programmi, cominciando da un tema caldo: la sicurezza nel Comune di San Martino.
«La cronaca quotidiana - prosegue Minetti - mette in luce come i diritti di proprietà privata e di libera e tranquilla circolazione nell’immediata periferia di Pavia siano a rischio. Una famiglia oggi si allontana da casa con il timore di trovarla al ritorno svuotata dai ladri; o peggio ancora teme una loro incursione in presenza di qualche familiare, con conseguenze facilmente immaginabili. E ancora: i genitori sono in apprensione per la sorte dei figli se rincasano tardi, potenzialmente in balìa del delinquente di turno. Non ultimo, pensiamo ai timori dei nostri anziani, alla mercè della violenza e delle truffe di delinquenti senza scrupoli. Che dire poi della sicurezza sulle strade? E’ innegabile che gli episodi di microcriminalità sono aumentati col crescere dell’immigrazione clandestina. Vogliamo a tale proposito fare un distinguo per non essere fraintesi: ben vengano gli immigrati nel nostro territorio per lavorare, integrarsi e diventare col tempo cittadini italiani. Eppure, non accettiamo presenze non giustificate da motivi di lavoro: non c’è carenza di delinquenza nostrana». Giovane Pavia e Pri aprono dunque il confronto con gli altri raggruppamenti politici: «Siamo aperti al confronto con tutti, dall’estrema destra all’estrema sinistra, senza chiusure pregiudiziali. Inizia così la nostra preparazione al voto di primavera».

Raffaella Costa

nuvolarossa
15-01-04, 20:58
Milano, 15 gennaio 2004

Cari amici,
raccogliendo le sollecitazioni di molti, Vi manifesto il desiderio che il sito della Federazione Lombarda http://www.prilombardia.it , diventi uno strumento d'informazione sulla vita del Partito sempre più efficace, ad uso di iscritti, simpatizzanti ed operatori dell'informazione. Se valorizzato, il sito potrebbe anche colmare qualche lacuna informativa interna imputabile agli scarsi mezzi economici ed organizzativi a disposizione.

Stiamo cercando di mantenerlo aggiornato nel modo più completo e tempestivo possibile, e ci scusiamo comunque per eventuali mancanze.

Torno a chiedere la collaborazione di tutti per questo importante lavoro. Vi prego di inviare anche ogni giorno, se opportuno, comunicati stampa, articoli di giornale che ci riguardano, notizia d'incontri e riunioni organizzati dal Partito : il tutto sarà tenuto nella massima considerazione per la pubblicazione sul sito ed eventualmente trasmesso a "La Voce Repubblicana".
Per spedire il materiale, fate sempre riferimento a prilombardia@libero.it , indicando nell'oggetto un riferimento al sito.

RingraziandoVi per l'attenzione, formulo i più sinceri auguri di buon lavoro.

Luca Sforzini

nuvolarossa
17-01-04, 15:20
INVITO

LODI - Dopo moltissimo tempo, i Repubblicani lodigiani si ritrovano per tornare a parlare di politica locale e nazionale con il Segretario Regionale del PRI, Senatore Antonio Del Pennino - nello storico Ristorante "Isola caprera" Domenica 25 gennaio 2004 alle ore 11 antimeridiane.

Per l'occasione, alle ore 13 circa, chi vorrà potrà fermarsi a pranzo, per un menù classico dell'Isola Caprera al costo di 25,00 Euro : il tutto per far rifiorire una delle vecchie tradizioni repubblicane del lodigiano.

Per annunciare la partecipazione all'incontro:
Domenico Romeo 0371-480220

nuvolarossa
19-01-04, 18:18
SALDI - IPOTESI MARCHIO

Sforzini in «consultazione»: Tanti assensi in Lombardia»

PAVIA. Saldi: una legge che blocchi il marchio solo per i commercianti al dettaglio. L'idea prende piede. Luca Sforzini (vice segretario regionale del Pri) che l'ha lanciata ha iniziato un giro di «consultazioni» con gli addetti ai lavori. Giro che toccherà anche la Provincia di Pavia. «Nei prossimi giorni - afferma - incontrerò anche le associazioni dei consumatori. Il progetto di fare del concetto di saldo un marchio registrato deve coinvolgerli insieme chiaramente ai commercianti. Stiamo ricevendo segnali positivi da diverse realtà lombarde». L'idea è semplice. Il marchio saldi, se si arriverà a questa legge, sarà utilizzabile solo dai piccoli esercenti, totalmente precluso invece ai centri della grande distribuzione che già usano abbondantemente durante l'anno della strategia del sottocosto. «Le piccole imprese familiari - aggiunge Sforzini - vanno tutelate a vantaggio degli stessi consumatori».

nuvolarossa
22-01-04, 18:42
PAVIA - La Federazione provinciale pavese del Partito Repubblicano Italiano e la Federconsumatori della Provincia Pavia, le cui delegazioni si sono incontrate per considerare l’andamento della stagione dei saldi in corso, concordano quanto segue:

Considerano di primaria importanza mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sui saldi e sulla loro regolamentazione, con riguardo sia al punto di vista dei commercianti che a quello dei consumatori .
Condividono lo stimolo alla libera concorrenza in campo commerciale che – se effettiva e non apparente - può determinare un generale abbassamento dei prezzi, a tutto vantaggio della collettività ; considerano come il libero mercato nel nostro Paese debba ancora muovere passi da gigante, e come non tutti gli attori siano posti in gioco a pari condizioni dalla normativa vigente.

Di conseguenza, valutano positivamente la proposta di Luca Sforzini, ViceSegretario Regionale del PRI, volta a tutelare la denominazione "saldi" come un "marchio registrato" ad esclusivo utilizzo del commercio al dettaglio, includendo i punti vendita all’interno dei centri commerciali.
Concordano sull’opportunità di individuare, in sede di elaborazione della proposta di legge in materia, un opportuno organismo di garanzia, volto a vigilare sulla trasparenza dei saldi e sulla correttezza degli operatori titolari del "marchio" in questione, con facoltà di revocarne la disponibilità in caso di gravi inadempienze; concordano sul fatto che tale organismo di garanzia debba esser composto da rappresentanti dei commercianti e dei consumatori.

Si impegnano a consultarsi periodicamente in merito all’elaborazione della proposta di legge in questione, con reciproco interesse.

Federconsumatori Provincia di Pavia

Partito Repubblicano Italiano Federazione Provinciale pavese

nuvolarossa
23-01-04, 18:42
Commercio. Iniziativa presentata da Sforzini e Gusperti

Saldi solo ai "dettaglianti" - il PRI propone un marchio

Siamo invasi dai saldi, e spesso non si distingue tra quelli buoni e le vendite sottocosto. Insomma la confusione penalizza i commercianti onesti ed i clienti. Ecco allora che il Pri cremonese e lombardo lanciano una proposta che ha già avuto consensi tra gli operatori del settore, e cioè una legge che ’vincoli la denominazione saldi ad esclusivo utilizzo del commercio al dettaglio’. Hanno spiegato ieri, presentandola, il segretario cittadino Pri Anselmo Gusperti ed il vicesegretario regionale Luca Sforzini, ’le catene della grande distribuzione, con le campagne del sottocosto e con le promozioni di cui sono capaci, sono di fatto in stagione di saldi tutto l’anno. Diventa quindi necessaria una tutela specifica per una parte importante del tessuto sociale delle nostre città. Pensiamo ai saldi come ad un «marchio registrato» a disposizione dei dettaglianti, anche quelli con punto vendita all’interno dei centri commerciali, ma precluso alle catene della grande distribuzione». Sforzini ha aggiunto che il Partito Repubblicano è già al lavoro e sta prendendo i primi contatti con le associazioni dei commercianti e dei consumatori (c’è l’adesione ufficiale dell’Associazione di Pavia) per elaborare una proposta di legge. Il Pri crede molto in questa battaglia, che significa trasparenza e tutela dei commercianti, sopraffatti dagli ipermercati, e dei consumatori. Ai quali spesso nessuno pensa seriamente

nuvolarossa
23-01-04, 18:47
SALTA L'ULTIMA MEDIAZIONE DELLA MAGGIORANZA MENTRE IL SINDACO RESTA INTRANSIGENTE

Taxi e tram, nasce il partito dei trasporti pubblici

L'iniziativa dei repubblicani per risolvere la vertenza sulla mobilità ed evitare così la paralisi del 30

di Claudio Antonelli

MILANO - Dipendenti Atm che si abbandonano a manifestazioni senza precedenti per dimostrare, con la rabbia, di non essere stati ascoltati per due anni. Taxisti costretti al muro contro muro per aprire un tavolo di riforme in cui si potrebbe trovare anche un accordo o una mediazione. E poi. Le due categorie si uniscono per far sentire la propria voce e per protestare non contro i “padroni” aziendali, ma contro le amministrazioni pubbliche. Secondo Giacomo Properzi, segretario provinciale del Partito Repubblicano, manca un referente politico, una federazione dei lavoratori del traffico, che riunisca le diverse categorie e le riporti al dialogo politico. «I problemi che si cercano di affrontare in questi giorni sono politici e non sindacali», afferma Properzi, «la mia proposta è una federazione dei lavoratori del traffico che sia una via di mezzo tra il partito e il sindacato». Insomma, se manca un punto di riferimento in grado di mediare tra le amministrazioni pubbliche e i lavoratori, si creano situazioni che portano all’illegalità, agli scioperi selvaggi. «La situazione del traffico cittadino e della viabilità», prosegue Properzi, «è peggiorata verticalmente negli ultimi anni e a farne le spese sono le due categorie del trasporto pubblico, quella dei tram e dei taxi». Con l’astensione totale si creano solo problemi ai cittadini, «ma l’unione involontaria delle due categorie nel momento della protesta è segno comunque di una volontà di rinnovamento», conclude Properzi, «che deve essere riportata sul livello della convivenza civile e della politica».l

Intanto a Palazzo Marino, mentre fallisce l’ultimo tentativo di mediazione da parte dei capigruppo della Maggioranza, il sindaco Gabriele Albertini ribadisce, invece, la linea dura e parla delle conseguenze che l’iniziativa di sciopero congiunto potrebbe causare alla città: da una parte un «danno incalcolabile per le attività economiche», dall’altra una «ferita profonda alla libertà di muoversi”. Per il sindaco, la trattativa, in un caso e nell’altro, è già stata svolta e quindi gli scioperi non hanno motivazioni valide. «Sia per l’accordo per gli autoferrotranvieri sia per le licenze taxi - afferma Albertini -, tutta la mediazione è già stata svolta. La Regione Lombardia già un anno e mezzo fa aveva chiuso la vicenda con un certo numero di licenze definito equilibrato. Non so che cosa altro c'è da aggiungere. C'è solo da erogare queste licenze. Per i tranvieri è la stessa cosa. C'è stata una richiesta, c'è stato un negoziato. Vogliono ancora di più. Noi non siamo d’accordo ed è tutto quello che possiamo fare». L’unica cosa possibile, a questo punto, è di «rimetterci alla buona volontà di qualcuno, spero numeroso, che disattenda questa linea polemica e aggressiva nei confronti della collettività». Alla posizione di Albertini risponde secco il segretario milanese dei Ds, Pierfrancesco Majorino: «Quando qualcuno solleva un problema, il sindaco fa l’indignato. Sembra che odi pezzi di questa città e certo questo non fa bene a nessuno». Non usa mezzi termini Pierfrancesco Majorino, per attaccare “l'incapacità del sindaco” di affrontare questioni come quella dei tranvieri e ora dei tassisti. Anche dalla Regione arrivano aperture e inviti al dialogo: ascoltare i taxisti prima di decidere sulle nuove licenze per i taxi di Milano: è questa la richiesta del consigliere regionale Ds Maria Chiara Bisogni alla Giunta della Lombardia. Infatti, la conferenza di servizi a cui parteciperanno anche Provincia e Comune dovrebbe decidere il rilascio delle nuove licenze. Per questo, Bisogni ha chiesto alla commissione Territorio del Consiglio regionale di «ascoltare le associazioni dei tassisti e di farsi promotrice con la Giunta dell’esigenza di non chiudere la conferenza dei servizi per aprire uno spazio di interlocuzione». l

L’appuntamento rimane per le 14 e 30 di oggi in via Taramelli. All’interno degli uffici i rappresentanti delle amministrazioni e all’esterno quelli della categoria auto pubbliche. Rimane da vedere se il governatore della Regione, Roberto Formigoni, incontrerà i taxisti.

nuvolarossa
23-01-04, 20:08
Riunione del Pri di Lodi domenica 25 gennaio con Del Pennino

LODI - I repubblicani di Lodi tornano a riorganizzarsi in vista delle prossime elezioni amministrative e si ritrovano con il segretario regionale del Pri senatore Antonio Del Pennino per discutere del rilancio del partito nel lodigiano, dove c'è sempre stata una presenza dell'Edera.

La riunione si terrà nello storico Ristorante "Isola di Caprera" domenica 25 gennaio 2004 alle ore 11 antimeridiane

Dopo l'incontro, chi lo vorrà, potrà fermarsi a pranzo per un menù classico dell'Isola di Caprera al costo di 25,00 euro.

nuvolarossa
27-01-04, 19:33
Pavia, difendiamo il commercio al dettaglio

La crisi che attanaglia il settore del commercio al dettaglio apre il campo a considerazione che vanno oltre il solo aspetto economico.
Gli esercizi commerciali rappresentano un elemento fondante e indispensabile del tessuto urbano dei nostri centri sia grandi che piccoli. Essi costituiscono il cuore di ogni insediamento perché sono luogo di fruizione e frequentazione dei cittadini e nel contempo tramandano storia e tradizioni. Contribuiscono anche ad abbellire il contesto urbano rendendolo gradevole sia per gli abitanti che per avventori e turisti.
La presenza delle varie tipologie di negozi riempie la strada di gente costituendo nel contempo un cordone di sicurezza per tutti, mentre i centri svuotati di attività commerciali sono desolatamente spogli, poco frequentati, gravidi di rischi e insicurezza. Vi sono pertanto anche motivi di ordine pubblico che suffragano la necessità di avere luoghi vivi e vitali.
I centri commerciali, a ben vedere, sono delle simulazioni delle vecchie piazze italiane, ma sono artificiali e periferici. Essi contribuiscono a svuotare le città e i paesi e così si eliminano abitudini di vita fondamentali per la sopravvivenza della nostra economia, dei nostri costumi e della nostra storia che ha sempre richiamato turismo.
In questo senso, ogni - e sottolineo ogni - forma di iniziativa volta a mantenere l’esistenza del commercio al dettaglio, va assolutamente incoraggiata.

Danilo Mazzacane
Pri, Pavia

nuvolarossa
30-01-04, 13:32
Ambulatori, grandi manovre

L’Asl conferma: stiamo riorganizzando i servizi

IL CASO GARLASCO

GARLASCO. Il caso del polo sanitario di via Matteotti è all’attenzione del direttore sanitario dell’Asl di Pavia, Emanuele Preite: «Stiamo valutando in termini generali la riorganizzazione del nostro servizio. Di sicuro, non vogliamo abbandonare il territorio». Nei giorni scorsi, l’ex sindaco Panzarasa aveva lanciato l’allarme: «La struttura sanitaria potrebbe lasciare Garlasco per Sannazzaro».
Ieri, il sindaco Enzo Spialtini ha proposto l’istituzione di un tavolo di confronto territoriale per risolvere il problema e, oggi, Preite interviene chiarendo la posizione dell’Asl. «Per ora, non posso esprimermi ufficialmente sul caso, in cui è coinvolta non solo l’Asl, ma anche l’Azienda ospedaliera di Pavia che gestisce il poliambulatorio: inoltre, ricordo che la questione è in mano agli avvocati per via dello sfratto - afferma il direttore sanitario - Posso confermare che l’Azienda Sanitaria Locale sta rimodellando la sua presenza sul territorio: stiamo valutando anche l’opportunità di dirottare alcune nostre funzioni all’Azienda ospedaliera o agli stessi Comuni».
Negli uffici di via Matteotti l’Asl fornisce diversi servizi (certificazioni, vaccinazioni e altri): proprio in questi giorni i vertici dell’Asl di Pavia stanno esaminando il futuro di strutture come quella di Garlasco. «Ribadisco che non vogliamo eliminare realtà di primaria importanza, ma attualmente è in atto un’operazione di pianificazione generale della nostra presenza in Lomellina e in tutta la provincia - conferma il direttore sanitario, Preite - Potrebbero anche sorgere forme nuove di collaborazione con le varie amministrazioni comunali per l’ottimizzazione del servizio».
Al momento, per Preite è ancora prematuro esporsi in maniera ufficiale sulla vicenda che sta tenendo con il fiato sospeso migliaia di cittadini garlaschesi, soprattutto quelli più anziani che, se i servizi erogati in paese si trasferissero a Sannazzaro o in altro Comune, sarebbero i primi a essere penalizzati.
In questa fase, il futuro assetto delle strutture sanitarie gestite dall’Asl di Pavia è allo studio di Preite e dei suoi collaboratori: è da rilevare anche come il direttore sanitario stia tracciando le linee-guida del futuro Sistema integrato sanitario, che potrebbe avere una diretta ricaduta sulla presenza dei poli sanitari territoriali.
«Nel Sis si parla esplicitamente di capillarizzazione delle funzioni Asl e della suddivisione dei servizi fra i vari Comuni», conferma.
Molti ipotizzano che la globale riorganizzazione dei servizi potrebbe giocare un ruolo decisivo nella partita a distanza che si sta giocando fra Garlasco e Sannazzaro: una volta entrato in vigore il Sistema integrato, secondo cui alcune funzioni oggi svolte dall’Asl potrebbero essere delegate agli enti locali, anche la mappa dei servizi verrebbe modificata. Tutto dipenderà dalle decisioni che assumeranno l’Asl da una parte e l’Azienda ospedaliera dall’altra: fondamentale appare anche il ruolo del Comune di Garlasco. (u. d. a.)

IL SINDACATO

«Contro il trasloco»

GARLASCO. «Il Poliambulatorio deve restare a Garlasco». Sulla questione del poliambulatorio a rischio di un vociferato trasloco arriva anche una nota del sindacato. A firmarla è Francesco Muscia segretario provinciale del Sumai Pavia. «Il Sumai e la Cisl medici - si legge nel documento - hanno già discusso con l’Azienda Ospedaliera di Pavia sulla questione del Poliambulatorio di Garlasco dove operano gli specialisti ambulatoriali. La posizione del sindacato è netta e precisa». E ancora: «Bisogna salvaguardare ed anzi potenziare un servizio che copre i bisogni di un bacino d’utenza di migliaia di unità». «Va da sè - conclude Muscia che è anche membro della Direzione regionale del Partito Repubblicano - che il sindacato è d’accordo con il sindaco Spialtini perchè questa struttura resti a Garlasco, auspicando peraltro che ne sorgano altre per avvallare l’intendimento della sanità regionale e nazionale di rivalutazione del territorio».
La vicenda del poliambulatorio assume quindi anche una precisa valenza sindacale e politica: il tema sarà così oggetto di ulteriori confronti così come, e lo ricorda la nota, è già avvenuto nel recente passato.

nuvolarossa
02-02-04, 13:45
«Saldi, patto comune sul marchio» Pri e Consumatori cercano alleati

VIGEVANO - «L’allarme dei commercianti vigevanesi per il deludente andamento della stagione dei saldi in corso, e le costanti chiusure di negozi nei centri lomellini, con il caso-limite di Mortara sopra tutti, confermano l’attualità dei problemi del commercio al dettaglio»: così una nota Pri che illustra come anche in Lomellina stia muovendosi il particolare accordo con Federconsumatori.
Saldi: poche luci, tante ansie. Commercianti scettici sul bilancio finale. Anche tra le bancarelle vigevanesi si respira un’atmosfera di scarso entusiasmo. Proposte e idee: il dibattito è aperto anche sul piano politico e associativo. «Il Pri auspica che anche in provincia di Pavia, come già in altre province lombarde, sia possibile serrare il dialogo ed infittire gli incontri con le Associazioni territoriali dei commercianti, a partire dall’Ascom». E’ l’appello di Luca Sforzini, vice segretario regionale dell’Edera. Alla base del confronto il progetto repubblicano di far tutelare da un’apposita legge nazionale il marchio «saldi» e renderlo di esclusivo utilizzo degli esercenti al dettaglio. Pri e Federconsumatori della Provincia Pavia (rappresentata da Mario Spadini), hanno di recente siglato un patto di collaborazione su questo fronte. Le due realtà «considerano di primaria importanza mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sui saldi e sulla loro regolamentazione, con riguardo sia al punto di vista dei commercianti che a quello dei consumatori». E ancora: «Condividono lo stimolo alla libera concorrenza in campo commerciale che - se effettiva e non apparente - può determinare un generale abbassamento dei prezzi, a tutto vantaggio della collettività; considerano come il libero mercato nel nostro Paese debba ancora muovere passi da gigante, e come non tutti gli attori siano posti in gioco a pari condizioni dalla normativa vigente». Per chiudere la nota comune afferma che «di conseguenza, si valuta positivamente la proposta volta a tutelare la denominazione “saldi” come un “marchio registrato” ad esclusivo utilizzo del commercio al dettaglio, includendo i punti vendita all’interno dei centri commerciali». Infine si ipotizza la nascita di un organismo di controllo, nell’ambito del progetto di legge, di cui facciano parte i consumatori e le associazioni di categoria.

Angiolino
05-02-04, 11:03
Domenica 8 febbraio gli iscritti e i simpatizzanti della sezione AMI "Giuseppe Tramarollo" di Gallarate (VA) si riuniranno a convivio per festeggiare l'anniversario della Costituzione della Repubblica Romana.
L'appuntamento è fissato per le ore 12,30 al Circolo Cooperativo "LA VITTORIA" a Cuirone di Vergiate (VA).
Per adesioni, contattare il presidente della sezione, Angelo Protasoni, a uno dei seguenti numeri telefonici: uff 0331 790640, ab 0331 795777, cel 349 1006585.

nuvolarossa
09-02-04, 22:45
Assenso Ascom all’idea di una legge per il marchio registrato.

Saldi, una vera giungla: «Schiacciato il piccolo esercente»

VIGEVANO. Saldi: una giungla dove è facile perdersi. Si discute di una legge che vincoli la denominazione “saldi” ad uso del commercio al dettaglio. E’ la proposta avanzata agli inizi della stagione promozionale da Luca Sforzini, vicesegretario regionale del Pri, a tutela degli esercizi a conduzione familiare. Proposta sancita da un accordo con la Federconsumatori, guidata da Mario Spadini. Una proposta nata per cercare di arginare le catene della grande distribuzione che, con le campagne del «sottocosto”, sono di fatto, secondo Sforzini, in stagione di saldi tutto l’anno. «Potrebbe essere una buona idea - commenta il presidente dell’Ascom di Vigevano, Bruno Stopino - dipende poi da come può essere applicata, soprattutto per parare i colpi della grande distribuzione». «Pensiamo ai saldi - recita la proposta Sforzini - come ad un vero e proprio “marchio registrato” a disposizione dei dettaglianti, anche quelli con punti vendita all’interno dei centri commerciali, ma precluso alle catene della grande distribuzione». La necessità di una regolamentazione in questo settore è sentita da tempo. «Servono regole chiare - aggiunge Stopino - che non possano essere aggirate. Alcune leggi esistono già, ma vengono neutralizzate in diversi modi dai grandi centri commerciali, con campagne di sottocosto fortemente penalizzanti per i piccoli commercianti». Sul fronte saldi si è mobilitata anche l’Adiconsum, che ha stilato una serie di consigli per i compratori. E’ importante diffidare dei saldi offerti da improvvisate società commerciali, cpn manifesti che nascondono la vista degli articoli. Altro consiglio è verificare che i negozianti tengano ben divisi gli articoli in saldo da quelli a prezzo pieno. Infine, se il negozio espone vetrofanie che indicano le carte di credito accettate, non possono poi rifiutarne l’utilizzo per i saldi. (m. s.)

nuvolarossa
10-02-04, 20:06
Autovelox, una lite che ha poco senso

di Danilo Mazzacane
Partito Repubblicano Italiano - Pavia

PAVIA - Nel panorama di caos generale causato dai disagi derivanti dall’inefficienza e dagli scioperi selvaggi del trasporto pubblico, siamo anche spettatori della lite tra i sindaci dei Comuni di Certosa e di Vellezzo Bellini per la proprietà del suolo su cui installare un autovelox.
È fuor di dubbio che tale situazione è causata dalla necessità dei Comuni di «far cassa», dato che le risorse a disposizione non bastano mai... Eppure la legislazione in materia prevedeva che i ricavi fossero utilizzati per migliorare le condizioni di viabilità e per mettere in atto ogni misura per prevenire incidenti stradali.
A questo punto, il buon senso inviterebbe i Comuni a sospendere l’abuso degli autovelox. Occorre, prima di tutto, ripristinare le migliori condizioni di viabilità (manto stradale, segnaletica, ecc.) e poi stabilire delle regole per un leale utilizzo delle apparecchiature atte a controllare la velocità dei veicoli, tenendo conto del tipo di strada interessata, del flusso di traffico e delle fasce orarie in cui necessita esercitare un maggior controllo.
Il cittadino non può essere penalizzato due volte: costretto, da una parte, all’utilizzo del mezzo privato, dall’altra, saccheggiato dalle trappole degli autovelox strategicamente posizionati.

Danilo Mazzacane
Partito Repubblicano Italiano - Pavia

nuvolarossa
12-02-04, 13:12
Sesto San Giovanni, 11.02.2004

I ViceSegretari Regionali del PRI lombardo, Luca Sforzini e Tommaso Vannini, si sono incontrati in data odierna con il Presidente di ADOC Lombardia, Nunzio Buongiovanni, per confrontarsi sulle tematiche inerenti ai diritti dei consumatori ed al commercio. Al termine dell'incontro è stato comunemente definito quanto segue :

- Si valuta opportuno impegnarsi congiuntamente, salvaguardando le rispettive autonomie e rappresentatività, a sostegno della proposta avanzata nei giorni scorsi da Luca Sforzini, volta a tutelare la denominazione "saldi" come un "marchio registrato" ad esclusivo utilizzo del commercio al dettaglio, includendo i punti vendita all’interno dei centri commerciali.

- Si prende spunto da questa concorde valutazione per constatare una comune sensibilità in merito ai problemi avvertiti dai consumatori lombardi ; si ritiene quindi opportuno intraprendere un percorso comune che conduca, in spirito di collaborazione, ad elaborare proposte ed iniziative volte a promuovere un mercato equo ed eticamente qualificato.

- Si concorda sull’opportunità di rendere continuative le riunioni delle rispettive delegazioni, per favorire la discussione e la scelta di iniziative comuni ; si ipotizza fin d’ora un programma d’incontri a cadenza bimensile.

per l’ ADOC Lombardia - Nunzio Buongiovanni , Presidente

per la Segreteria Regionale del PRI - Luca Sforzini e Tommaso Vannini , ViceSegretari Regionali

nuvolarossa
12-02-04, 17:59
COMMERCIO: MILANO; PRI E ADOC PER MARCHIO REGISTRATO SALDI

(ANSA) - MILANO, 12 FEB - I vicesegretari del Pri lombardo, Luca Sforzini e Tommaso Vannini, si sono incontrati oggi col presidente di Adoc Lombardia, Nunzio Buongiovanni, per un confronto sulle tematiche inerenti ai diritti dei consumatori ed al commercio. Al termine dell'incontro, riferisce un comunicato, e' stato valutato come opportuno un impegno congiunto ''a sostegno della proposta avanzata nei giorni scorsi da Luca Sforzini, volta a tutelare la denominazione 'saldi' come un 'marchio registrato' ad esclusivo utilizzo del commercio al dettaglio, includendo i punti vendita all' interno dei centri commerciali''.

Le due parti intendono ''intraprendere un percorso comune che conduca, in spirito di collaborazione, ad elaborare proposte ed iniziative volte a promuovere un mercato equo ed eticamente qualificato'', e a questo fine si incontreranno periodicamente.

(ANSA).
GRA
12-FEB-04 12:11 NNNN

nuvolarossa
16-02-04, 13:46
«L’autovelox ora è una tassa»

Federconsumatori e Pri critici sui radar

SAN GIORGIO (Pavia) - «L’autovelox sta diventando una tassa straordinaria che pesa sulle tasche dei cittadini». La recente installazione a San Giorgio Lomellina di postazioni fisse per multare chi corre sta riaccendendo una mai sopita polemica politica e non solo. Prendono posizione Federconsumatori e «Giovane Pavia-Pri». Si preannunciano ricorsi con un suggerimento per le amministrazioni.
«Stiamo attendendo l’esito di un ricorso presentato al tribunale di Bergamo, poi potremmo avviare in Lomellina come in tutta la provincia i ricorsi sulle multe comminate con certi sistemi di rilevamento». Lo afferma Alessandro Pernigotti della Federconsumatori. «Capiamo - aggiunge - le esigenze di prevenzione. Ma non si possono punire tante persone, spesso pensionati o lavoratori. A volte, infatti, questi sistemi di verifica sono piazzati lungo rettilinei dove è praticamente impossibile rispettare alla virgola i cinquanta chilometri orari. Basta un tocco leggero d’acceleratore e ci si ritrova una super multa. Perlomeno si cerchi di colpire nelle ore a rischio della notte».
Federconsumatori avenza un suggerimento: «Invito i sindaci lomellini - spiega Pernigotti - a farsi un giro in Piemonte magari a Torre Garofoli. Qui la locale amministrazione ha piazzato dei sensori. Quando qualcuno sgarra compare l’indicazione su un grande tabellone luminoso. E’ un modo efficace per invitare a non accelerare ulteriormente». La vicenda riaccende anche la battaglia messa in atto tempo fa da «Giovane Pavia-Pri».
«Abbiamo un nutrito dossier sulla vicenda autovelox - spiega Luca Sforzini, vice-segretario regionale dell’Edera - Anche di recente ne ho parlato con alcuni comandanti dei vigili urbani. Mi rassicurano sul fatto che è legalmente possibile fare contravvenzioni per l’alta velocità pur senza contestare immediatamente l’infrazione. Sarà vero, ma è tutto da verificare: resto però dell’avviso che l’uso esasperato dell’autovelox stia diventando una forma supplementare di tassazione, un modo, magari involontario, per rimpinguare le casse comunali prive di alcuni trasferimenti dello Stato. Da parte nostra non possiamo accettare questa logica. Sarà uno dei temi forti della nostra campagna elettorale».

nuvolarossa
18-02-04, 13:07
Proposte del Pri per il vino dell’Oltrepo

BRONI (Pavia) - «Le lodevoli iniziative volte a promuovere il prodotto principe dell’Oltrepo pavese restano slegate, a volte deboli, non ricomprese in un disegno strategico. E’ forse superfluo ricordare l’esempio di alcune regioni della Francia, che attorno al vino, o al formaggio, costruiscono le loro fortune economiche. Non riteniamo che l’Oltrepo abbia alcunchè da invidiare ai cugini d’Oltralpe». Il vice segretario regionale del Partito Repubblicano italiano, Luca Sforzini, interviene sul tema del rilancio dell’Oltrepo.
«Quest’estate, raccogliendo il primo qualificato via libera dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale Silvio Beretta e da auterovoli esponenti di associazioni di categoria, abbiamo proposto che il prossimo Tavolo Territoriale di confronto avesse come oggetto la promozione nazionale ed internazionale del territorio provinciale. Nell’attesa che s’individui una data ed un percorso d’avvicinamento a quel Tavolo, aggiungiamo ora un ulteriore spunto di lavoro. Occorre creare uno specifico soggetto istituzionale - prosegue Luca Sforzini -, delegato a promuovere il vino dell’Oltrepo pavese in ogni forma, ma in nessun modo a commercializzarlo. Questo Promotore, espressione degli interessi convergenti di Amministrazioni pubbliche e Istituzioni, associazioni di categoria, consorzi e produttori, potrebbe emergere proprio da quel Tavolo Territoriale».

nuvolarossa
18-02-04, 21:04
21 febbraio: un convegno organizzato dal Pri cremonese/L'iniziativa della sezione conclude il ciclo dei dibattiti iniziati lo scorso anno

"Linee di sviluppo per Cremona"

Il Direttivo cittadino del P.R.I. Cremonese ha voluto organizzare questo convegno - dibattito a completamento e chiusura del ciclo che si è sviluppato nel 2003 lungo un unico filo conduttore : le emergenze di Cremona . Ciclo che si è così articolato:

- il 16/02/2003 iniziò affrontando il tema "Il parcheggio di Piazza Marconi", illustrando le nostre ventennali idee , che, alla luce di quanto sta maturando in questi giorni, si rivelarono profetiche ed esatte;

- il 17/06/2003 proseguimmo con "Cremona: ipotesi di sviluppo energetico", con l'intervento di esponenti tecnici pubblici e privati di assoluto livello che determinarono con chiarezza la strada da percorrere per una politica energetica provinciale;

- il 18/11/2003, fu la volta del convegno "Quale urbanistica per Cremona" che vide l'intervento dei maggiori esperti locali nonché di relatori di fama nazionale e di numerose personalità politiche di varie formazioni che diedero vita ad un vivace dibattito che purtroppo sfuggì ( ? ) ai mezzi di comunicazione .

Oggi, coerentemente, il P.R.I. cremonese ritiene di chiudere il ciclo con il convegno - dibattito "Linee di sviluppo per Cremona " durante il quale sarà tracciata la strada che la prossima Amministrazione Comunale dovrà seguire per portare Cremona fuori dalle secche in cui si trova impantanata.

Il geom. Giuseppe Ghizzoni formulerà delle "proposte di sviluppo per Cremona", partendo delle potenzialità della città che chiedono solamente di essere stimolate, valorizzate, messe in condizione di svilupparsi , non mortificate come succede oggi; il dott. Camillo Genzini, figura storica della Camera di Commercio e della navigazione interna ci parlerà del Porto commerciale, turistico-logistico, mettendo in evidenza le potenzialità inespresse e molto spesso contrastate dagli stessi cremonesi, che questa infrastruttura può offrire; infine l'amico Antonio Bergonzi ci illustrerà il modo di far rivivere il "commercio in città", altro punto dolente e trascurato degli ultimi tempi. Seguiranno interventi di personalità molto conosciute su altri argomenti di stretto interesse e di forte impatto per i futuri assetti cittadini.

Anselmo Gusperti
Sez. PRI A. Ghisleri Cremona

nuvolarossa
22-02-04, 19:42
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

Intervento a sorpresa all’incontro del Pri.

‘Ero perplesso ma la serietà di Gianluca mi ha conquistato’
‘Convinto dalla passione di mio fratello’
Museo del calcio parla Nino Vialli

di Gilberto Bazoli

CREMONA - Quando, ieri sera, il segretario del Partito repubblicano Anselmo Gusperti ha chiamato al microfono Nino Vialli, 47 anni, imprenditore, un brivido di sorpresa ha percorso il salone dell’hotel Continental: cosa ci faceva il fratello di Gianluca al convegno organizzato da chi non ha mai nascosto il proprio dissenso sul Museo del calcio? Vialli, ventiquattro ore dopo il sì quasi plesbiscitario del consiglio comunale al progetto dell’ex campione, ha conquistato il pubblico con la spontanetià e la confessione non partigiana che anch’egli militava nelle truppe dei dubbiosi: «La prima volta che Gianluca mi ha parlato del Museo, ero perplesso. La scoperta che aveva fatto un piano industriale serio unita alla sua passione mi hanno poi convinto del contrario». Teatro del fuori programma l’incontro dei repubblicani ‘Linee di sviluppo per Cremona’. Vialli ha ascoltato le analisi dei relatori confuso tra il pubblico, a due sedie di distanza da Luciano Panvini, presidente di An, e qualcuna in più da Giovanni Jacini, candidato sindaco della Casa delle libertà. Dopo le relazioni, il dibattito e, inattesa, la chiamata di Vialli. «Quando mio fratello mi ha raccontato per la prima volta del Museo — ha detto Nino — ho espresso perplessità, anche perché non sono un esperto di calcio. Ho poi scoperto che si era documentato, era andato all’estero, aveva fatto un piano industriale serio, si era rivolto a professionisti». Il Museo, che permetterà di recuperare Palazzo dell’Arte «avviato verso il degrado» come ha detto in consiglio comunale il sindaco Bodini, terrà insieme sport e cultura, calcio e solidarietà. L’ex campione «è convinto — ha aggiunto il fratello — che il Museo assicurerà un gettito destinato alla Fondazione». Che, messa in piedi da Vialli con Massimo Mauro e Cristina Grande Stevens, costruirà e gestirà il Museo esclusivamente per scopi di beneficienza e sostenere, in particolare, le ricerche scientifiche nel campo dei tumori e della sindrome laterale amiotrofica (Sla), la malattia dei calciatori. Il recupero del Palazzo dell’Arte, ha aggiunto Nino Vialli, «non può essere slegato dal rilancio dell’intero centro storico. Sono curioso anch’io di vedere come finirà la vicenda del parcheggio di piazza Marconi, che s’intreccia con quella del Museo». Nino Vialli ha finito come aveva cominciato: «Ciò che mi conforta sono le aspettative di mio fratello, la passione ma anche la serietà imprenditoriale che sta mettendo in quest’avventura». Prima che sulla scena facesse irruzione il Museo, si era parlato di sviluppo con Giuseppe Ghizzoni, porto con Camillo Genzini e commercio con Antonio Bergonzi. Dalle loro parole e dalle conclusioni di Gianezio Dolfini, è emersa l’immagine di una Cremona cupa. Addirittura una città nera secondo la descrizione, in apertura di dibattito, di Agostino Melega: «La nostra è una piccola Bucarest. Una piccola Mogadiscio dove gli imprenditori sono guardati con sospetto e comanda la burocrazia».

nuvolarossa
03-03-04, 20:22
Lodi sabato 6 marzo h. 10,00
Presso il Ristorante Isola di Caprera (Lodi)
Organizzato dalla Federazione Provinciale Pri

Convegno
"Il fiume Adda e il nostro territorio"

Interverranno
Ettore Fanfani, Silvio Rossetti, Gianezio Dolfini

Parteciperanno
Sen. Antonio Del Pennino e gli assessori Emiliano Lottaroli e Leonardo Rudelli

Chiuderà il convegno l'on. Francesco Nucara Sottosegretario all'Ambiente e segretario nazionale Pri

nuvolarossa
04-03-04, 18:58
LA PROPOSTA DEL PRI

«Perchè il Comune non destina l’8 per mille ai giovani?»

PAVIA. «Pare che il ministro Bossi voglia togliere l’otto per mille alla chiesa? Noi ci accontenteremmo che il Comune di Pavia destinasse un simbolico otto per mille delle proprie risorse e dei propri progetti a favore dei giovani pavesi». A lanciare la singolare proposta è Luca Sforzini, vice-segretario regionale del Pri. «Partito Repubblicano e Giovane Pavia - spiega Sforzini - denunciano l’assenza cronica di iniziative a favore dei giovani. Pavia è città universitaria, ma è come non lo fosse. Ci si ricorda degli studenti solo quando si deve affittare un monolocale o aprire una paninoteca. Nessuno contesta il diritto dei privati di sfruttare questo indotto, ma una buona amministrazione dovrebbe avere come compito quello di trovare il modo di aiutare e sviluppare questa formidabile risorsa umana che gravita sulla città».
«Partito Repubblicano e Giovane Pavia - continua Sforzini - denunciano l’assoluta miopia della classe politica locale nei confronti delle nuove generazioni cittadine in genere. Nessuna vera proposta “giovane” è uscita da questa maggioranza (non che le altre abbiano brillato...). Il tutto salvo poi lamentarsi del distacco ormai abissale dei giovani nei confronti della politica (anche quella spicciola e importante dei consigli di quartiere)».
Con queste premesse Pri e Giovane Pavia lanciano l’idea di un tavolo di confronto con Associazioni di categoria e culturali, forze politiche, e chiunque «abbia a cuore un orizzonte giovane per questa città». Sforzini avanza anche alcune proposte per incentivare l’imprenditoria giovane in città: «Riduzioni fiscali e snellimenti burocratici per coloro che sotto i 30 anni vogliano avviare a Pavia un’attività commerciale, artigianale o nel campo dei servizi; l’attivazione di un portale web per pubblicizzare l’“iniziativa giovane” in città. il futuro allestimento di una Fiera nazionale (o internazionale) di realtà e progetti gestiti da giovani sotto i 30 anni».

nuvolarossa
05-03-04, 15:59
Il Pri sta cercando la sua Casa
Del Pennino : con il centro-destra, una scelta ponderata e necessaria.
Ma la Lomellina non esclude un confronto anche con il centro-sinistra

Verso le elezioni: il Pri si colloca nella Casa, riappare la Dc e sabato arriva la lista Occhetto-Di Pietro

MILANO - Le ragioni di una scelta, «ponderata e necessaria». Che ha portato il Pri a trovare una collocazione nell’alleanza di centro-destra. Le ragioni di una scelta, contenute in un intervento firmato dal senatore Antonio Del Pennino, una della figure storiche dell’edera nazionale. Ma se a Roma i repubblicani individuano la nuova “Casa”, in periferia non si esclude a priori una collaborazione con il centro-sinistra in vista delle prossime amministrative.
«Stiamo predisponendo un documento da sottoporre ai candidati sindaci al fine di valutare e trovare eventuali punti di convergenza», afferma Luca Sforzini, componente della segreteria nazionale del partito e responsabile dell’edera provinciale.

Un partito storico della sinistra che riflette sulle ragioni dei riformisti della Casa delle Libertà. «Perché questo significa anche riflettere sulle ragioni che hanno indotto il Pri - dice Del Pennino (nella foto) - a scegliere la collocazione nell’alleanza di centro-destra. Per anni i repubblicani, sotto la guida di Ugo La Malfa, hanno indicato le linee di sviluppo di un Paese possibile, “l’altra Italia”, per usare una definizione ormai divenuta proverbiale, prescindendo da legami ideologici e schieramenti precostituiti».
Del Pennino parla della «lotta contro i ceti parassitaria, la battaglia contro gli sprechi e le degenerazioni assistenziali e corporative, la difesa della laicità dello Stato e l’affermazione dei diritti civili» che hanno rappresentato «delle costanti nella storia dei repubblicani». Come ci conciliano questi impegni all’interno della Cdl? «Basta guardare all’impegno liberale e liberalizzante che caratterizza il centro-destra sul terreno della politica economica ed alla sua coerente difesa della collocazione euro-atlantica del nostro Paese». Certo, sottolinea Del Pennino, all’interno della Cdl esistono ancora vecchie concezioni solidaristiche, «ma questo non inficia minimamente le ragioni di una scelta necessaria in una logica bi-polare, basta guardare al permanere delle chiusure assistenzial-corporative che permangono nell’opposto schieramento».
Il Pri ha dunque scelto la Casa, ma in periferia la strada delle alleanza non è a senso unico. «L’obiettivo è quello di dare vita ad una nuova area politica, allargata anche a socialisti, liberali e socialdemocratici - afferma Luca Sforzini, consigliere nazionale ed esponente del partito a livello provinciale - avremo dei rapporti privilegiati con Forza Italia e Udc, ma anche un occhio attento a ciò che accade nell’area di centrosinistra». Alle Europee il Pri correrà da solo e sarà presente all’interno delle liste che correranno nei Comuni della zona. E su questo punto Sforzini parla di «partecipazione a uno dei due schieramenti», con intese sui programmi e senza scelte «pregiudiziali».

nuvolarossa
08-03-04, 19:46
PRI: SFORZINI, OTTO PER MILLE DELLA REGIONE VADA AI GIOVANI

(ANSA) - MILANO, 5 MAR –"Pare che il Ministro Bossi voglia togliere l’otto per mille alla chiesa? Noi ci accontenteremmo che la Regione Lombardia destinasse un simbolico otto per mille delle proprie risorse e dei propri progetti a favore dei giovani lombardi" . Lo afferma Luca Sforzini, Vice Segretario Regionale del Partito Repubblicano.

"La nostra Regione è sede di numerose e prestigiose Università pubbliche e private, occorre trovare il modo di aiutare e sviluppare questa formidabile risorsa umana che gravita sulle nostre città. In caso contrario – aggiunge Sforzini -, è poi inutile lamentarsi del distacco ormai abissale dei giovani nei confronti della politica. Pensiamo a riduzioni fiscali e snellimenti burocratici per coloro che sotto i 30 anni vogliano avviare in Lombardia un’attività commerciale, artigianale o nel campo dei servizi, ed all’ allestimento di una Fiera nazionale ( o internazionale) di realtà e progetti gestiti da giovani sotto i 30 anni. Per riassumere in uno slogan : "L’otto per mille per i giovani lombardi". " . (ANSA).

TC

05-MAR-04 17/50 NNNN

nuvolarossa
09-03-04, 13:36
«Sindaci, frenate gli autovelox»

Petizione Consumatori e Pri «Prevenzione, meno stangate»

di ANNA MANGIAROTTI

VIGEVANO. Cari sindaci, usate l’autovelox con moderazione, nei tempi e luoghi veramente “a rischio”. In sintesi, è la richiesta contenuta nella petizione che Federconsumatori e Partito repubblicano diffonderanno da domani nei bar, in Lomellina e nel resto della provincia.
E ancora: si chiede che il denaro, incassato con le multe, venga utilizzato dai Comuni - almeno in parte - per finanziare iniziative di informazione e prevenzione. Finalizzate a dissuadere i cittadini dagli eccessi di velocità. Inoltre, «non dovrebbero essere usati apparecchi come telelaser e velomatic», spiegano Mario Spadini, di Federconsumatori, e Luca Sforzini del Partito repubblicano-Giovane Pavia. «Questo perché il telelaser non consente una misurazione certa della velocità - aggiungono - mentre il velomatic (o “rosso stop”, una fotocamera applicata agli impianti semaforici) è di dubbia legittimità. Almeno in base al codice della strada». Secondo la Federconsumatori, velomatic e telelaser sono apparecchi da utilizzare solo in supporto di eventuali “strumenti di contestazione”, sempre in presenza di agenti. «L’agente infatti è in grado di notare a occhio nudo se qualcuno passa con il rosso». L’autovelox invece è di sicura affidabilità: «Può essere un ottimo deterrente contro gli eccessi di velocità, che mettono a rischio la vita di chi preme troppo sull’acceleratore. Ma anche degli altri utenti della strada». Il problema è: «Gli apparecchi autovelox devono essere usati per l’unico scopo che ne giustifica l’uso». Ovvero, secondo quanto dichiara Sforzini: «Limitare i rischi dell’alta velocità nelle ore più pericolose, serali e notturne, sulle strade più a rischio». L’autovelox non va usato come uno strumento per incrementare le entrate, dicono ancora Spadini e Sforzini. E poi, sempre secondo il documento, varrebbe la pena di prendere in considerazione anche altri strumenti di “dissuasione”. «Come i radar ammonitori: dei sensori che, tramite cartelli luminosi, segnalano agli automobilisti che stanno viaggiando troppo veloci. O che stanno per “incontrare” un autovelox sulla loro strada». Apparecchi di questo tipo sono già in funzione, ad esempio, nella zona di Tortona». Si sottolinea poi che gli autovelox, mobili o fissi che siano, dovrebbero sempre essere piazzati in posizioni ben visibili. In sostanza, secondo la petizione, la rete di controlli della viabilità, gestita anche tramite autovelox, «deve prevenire le tragedie. Non devono trasformarsi in una forma repressiva di “tassazione aggiunta” sulla libera circolazione». Federconsumatori e Partito Repubblicano Italiano ricordano inoltre che «con l’introduzione della patente a punti, si sono complicate le modalità per presentare ricorsi contro le multe da autovelox». Fra l’altro, «si deve depositare una cauzione doppia rispetto all’importo della multa, su un libretto postale vincolato o in procura». Spesso quindi «anche chi ha validi motivi per presentare un ricorso, finisce per non farlo».

nuvolarossa
12-03-04, 20:13
PAVIA - In allegato, locandina della raccolta firme predisposta da Partito Repubblicano, Giovane Pavia e Federconsumatori per chiedere un uso moderato dell'autovelox e degli altri apparecchi di controllo sulle strade.
Locandine e moduli di raccolta firme saranno in distribuzione a partire da DOMENICA 14 MARZO presso TUTTI I BAR della provincia di Pavia ed a chiunque ne faccia richiesta.

Per informazioni:
Luca Sforzini
PRI: 333-8631744
Alessandro Pernigotti
Federconsumatori: 329-4130146

http://www.nuvolarossa.org/modules/newbb_plus/cache/attachments/2_1079114445.jpg


PETIZIONE PER UN USO MODERATO DELL’AUTOVELOX
E DEGLI ALTRI APPARECCHI DI CONTROLLO

Stanno aumentando le segnalazioni di cittadini, spesso pensionati o automobilisti sulle strade per lavoro, che si sono visti recapitare a domicilio verbali di contestazione per eccesso di velocità. Bastano anche pochi chilometri orari in più rispetto ai divieti, spesso registrati su lunghi rettilinei fuori dai centri abitati, per far scattare pene pecuniarie onerose e la detrazione di punti sulla patente di guida.

Le postazioni di "Autovelox" o "Telelaser" gestite direttamente dalle polizie municipali stanno aumentando a dismisura, e si aggiunge a ciò la decisione di alcune Amministrazioni Comunali di collocare presso gli incroci semaforici postazioni fisse, lasciandone la gestione a società private. Questi nuovi apparecchi denominati "Velomatic" o "Rosso stop" appaiono tra l’altro di dubbia legittimità in base al Codice della Strada.

Tutta questa rete di controlli, che dovrebbe essere preventiva di tante tragedie sulla strada, si sta trasformando in una forma repressiva di tassazione aggiunta sulla libera circolazione. A questo punto, i Comuni devono subito togliere il sospetto che gli introiti di queste multe servano per coprire i buchi di bilancio.

Si chiede perciò attraverso questa petizione:
che gli apparecchi "Autovelox" e similari vengano utilizzati con moderazione, e coerentemente all’unico scopo che ne giustifica l’uso : limitare i rischi dell'alta velocità nelle ore più pericolose, serali e notturne, lungo tracciati che sono a tutti noti come a rischio di gravi incidenti;

che i Comuni si impegnino in misure di dissuasione, informazione e prevenzione ;

che non si diffonda l’installazione di postazioni "Velomatic" o "Rosso stop".

In ogni caso, i promotori si impegnano a ricorrere al Ministero dell’Interno contro l’installazione di apparecchi giudicati illegittimi.

PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO - via Langosco 9 Pavia – Tel 0382-552872 / pripavia@libero.it

FEDERCONSUMATORI PAVIA – via Cavallotti 9 Pavia – Tel 0382-35000 / federpv@libero.it

GIOVANE PAVIA – via Ciapessoni 6 Pavia – tel 0382-468578 / giovanepavia@libero.it

nuvolarossa
15-03-04, 19:32
PARTITA A PAVIA UNA PETIZIONE ANTI-AUTOVELOX
PRI E FEDERCONSUMATORI, SIA PREVENZIONE E NON PRESSIONE FISCALE.

(ANSA) - PAVIA, 15 MAR - E' partita in tutta la Provincia di Pavia la raccolta di firme organizzata da Partito Repubblicano, Giovane Pavia e Federconsumatori per chiedere ai Comuni un uso moderato dell’autovelox lungo le strade di loro competenza. Le tre organizzazioni stanno distribuendo i moduli di raccolta presso tutti i bar della provincia : la campagna di raccolta adesioni durerà almeno un mese.
"Il nostro scopo - spiegano Alessandro Pernigotti della Federconsumatori e Luca Sforzini, Vice Segretario Regionale del Pri - è quello di evitare che dalla prevenzione dell’alta velocità si passi a una forma di tassazione sulla libera circolazione ad opera dei Comuni, costretti a coprire i buchi di bilancio. Si deve fare prevenzione, non pressione fiscale sulle tasche di chi viaggia per lavoro".

(ANSA).
N10-BRA
15-MAR-04 17:03 NNNN

nuvolarossa
16-03-04, 19:15
Partito Repubblicano e Lista Sgarbi insieme alle Europee.
Mercoledì 17 marzo, ore 20.30 a "Prima Serata" su TELELOMBARDIA, l' On. Giorgio La Malfa e l'On. Vittorio Sgarbi presentano l'accordo appena siglato.

nuvolarossa
28-03-04, 23:19
Terremoto politico. In settimana il coordinatore Fontanesi in città per raccogliere le adesioni. Città in fibrillazione

Sgarbi: mi candido a Sabbioneta

La lista alle Comunali. Potrebbe essere assessore alla Cultura

di Andrea Setti

SABBIONETA (Mantova) — Vittorio Sgarbi si candida a guidare la Città Ideale di Vespasiano Gonzaga: la sua lista ‘Liberal Sgarbi’, presentata nei giorni scorsi a Roma insieme al repubblicano Giorgio La Malfa, correrà non solo alle Europee ma anche in quei Comuni particolarmente significativi dal punto di vista artistico. «La decisione è già stata presa — spiega Paolo Fontanesi, che per il parlamentare cura l’organizzazione delle liste nel Nord Italia — e io sarò a Sabbioneta la prossima settimana per incontrare alcuni simpatizzanti e gettare le basi per le candidature. L’onorevole Sgarbi tiene parecchio alla città gonzaghesca e non vorrà far mancare il suo impegno, anche alla luce di quanto è accaduto nei mesi scorsi». lIl ‘blitz’ sulle mura. Ovvio il riferimento al condominio in fase di avanzata costruzione sulle mura che ha provocato un autentico ‘terremoto’ anche nell’attuale giunta di Cesare Boni. Sabato sei marzo il cantiere è stato visitato proprio da Sgarbi, accompagnato dalla sua scorta: un autentico ‘blitz’ che è ormai entrato nella storia della località mantovana con l’inevitabile codazzo di polemiche. lSgarbi assessore. Ma quale sarà il ruolo del celebre critico d’arte? «Non è ancora il momento di scendere in questi dettagli ma, certamente, la sua presenza si farà sentire». Insomma, azzardando un’ipotesi — peraltro già allo studio nei palazzi romani — se non sarà candidato sindaco per gli evidenti impegni nazionali, potrà benissimo svolgere il ruolo di assessore alla Cultura. lIl programma. La discesa in campo di Vittorio Sgarbi segna uno spartiacque per la politica ma anche per la difesa del patrimonio artistico. Il programma della sua lista, infatti, mette al primo posto la tutela delle bellezze architettoniche dai tentativi — sempre in agguato — di speculazioni. Un progetto valido per tutta l’Italia e, a maggior ragione, per una ‘perla’ rinascimentale come quella voluta dal duca Vespasiano. Una prospettiva che già solo al sentirne parlare rischia di scompaginare i progetti elettorali di chi già si è messo al lavoro per conquistare il Comune. lSpiazzata la Cdl. L’impasse che sta caratterizzando il centrodestra, diviso dalle lotte intestine alla Lega Nord, potrebbe essere superato di slancio dalla presentazione dei ‘Liberal Sgarbi’. Non è escluso che diversi esponenti di Forza Italia, di Alleanza nazionale e dei centristi scelgano di collaborare con il parlamentare. lSviluppi a breve. Ora la palla passa al ‘tessitore’ Paolo Fontanesi che sta curando una rete capillare di sostenitori in tutta la zona.

nuvolarossa
01-04-04, 19:13
IL CASO : «Maroni verrà a Vigevano». Il Pri :«La torta del lavoro va fatta lievitare»

VIGEVANO (Pavia) - L’argomento tiene banco in città. Il lavoro che non c’è più: come crearlo, come incentivarlo. Politici e amministratori pubblici si confrontano.
Arrivano ogni giorno nuove prese di posizione, il dibattito non si spegne ed è forse un segnale importante. «L’impegno del Comune deve essere più coordinato - afferma l’ex sindaco Valerio Bonecchi - servono strategie forti, si nota invece da parte dell’amministrazione una certa dispersione degli sforzi». Intanto il deputato leghista Cesare Ercole conferma l’impegno di rendere il tavolo istituzionale sulla crisi vigevanese un’occasione di confronto alto. «L’ho detto e lo confermo - dice - Ho intenzione di portare a Vigevano il minstro del Welfare Roberto Maroni. La situazione vigevanese può diventare un banco di verifica per possibili soluzioni non solo a livello locale». Il tavolo istituzionale sulla crisi è stato più volte sollecitato dai sindacati, in particolare dalla Camera del Lavoro. Invito accolto da parte dell’amministrazione comunale. L’analisi della crisi terrà per forza conto anche dei possibili spiragli per uscirne. E’ di questi giorni la notizia di possibili sbocchi lavorativi nel nuovo centro commerciale «Ipercoop». Si parla di 300 potenziali opportunità: si stanno già raccogliendo le domande. Ma c’è chi suggerisce che anche altre realtà imprenditoriali e commerciali potrebbero schiudere le porte a nuovi posti di lavoro. Insomma si fa sempre più forte l’esigenza di una mappa del lavoro possibile. «Attenti, però - osserva Luca Sforzini vice segretario regionale Pri in una nota diffusa ieri dagli uffici lombardi del partito - non ci si può fermare a questi 300 possibili posti o a altri sbocchi sporadici di lavoro. A Vigevano come nel resto della provincia in questi anni si è tagliata a fette la torta del lavoro. Non si è invece pensato a farla lievitare, a farla crescere. Serve un nuovo sforzo. Una volontà comune di rilancio. Qui nessuno può più chiamarsi fuori. E penso soprattutto ai giovani che devono avere qualche certezza. Proviamo a discuterne seriamente».
Segnali contradditori per Vigevano e per i lavoratori: aziende che si spengono, altre che cercano spazi per crescere e affermarsi. Il ruolo delle amministrazioni è chiamato pesantemente in casusa. Gli Industriali parlano di periodo nero. I politici devono provare a proporre nuovi orizzonti. La gente aspetta con ansia crescente.

MIDNIGHT COWBOY
01-04-04, 19:53
Originally posted by nuvolarossa
[b]Terremoto politico. In settimana il coordinatore Fontanesi in città per raccogliere le adesioni. Città in fibrillazione

Sgarbi: mi candido a Sabbioneta

La lista alle Comunali. Potrebbe essere assessore alla Cultura

di Andrea Setti

SABBIONETA (Mantova) — Vittorio Sgarbi si candida a guidare la Città Ideale di Vespasiano Gonzaga........................................... ........../B]


Povera Sabbioneta, splendido esempio di città ideale, con un bellissimo palazzo ducale ed un altrettanto bellissimo teatro, opera dell'esimio architteto Vincenzo Scamozzi.
Anche lì deve andare a fare danni!!!
Il posto giusto per Sgarbi è si il Vespasiano, ma non quello dei Gonzaga.

nuvolarossa
01-04-04, 20:20
Originally posted by MIDNIGHT COWBOY
... Anche lì deve andare a fare danni!!!
.... noto una "notevole"
... prevenzione ... come mai ?
... dipende da qualche fattore
oggettivo a noi sconosciuto ?

http://www.nuvolarossa.org/Archivio/Pri Elezioni Europee.JPG (http://www.nuvolarossa.org)

nuvolarossa
09-04-04, 10:59
In corso di definizione la lista per le provinciali. L’obiettivo delle europee è ottenere il due per cento

Sgarbi e La Malfa: al voto con il partito della Bellezza

MILANO - Vittorio Sgarbi, «l’intollerante», e Giorgio La Malfa, «l’intransigente», hanno scelto l’atelier Piombo di via Spiga per presentare il Partito della Bellezza e della Ragione di cui rappresentano le due anime in vista delle elezioni Europee. Ma anche delle Provinciali: «La lista per le Provinciali è in corso di definizione», assicura Sgarbi. «Siamo una forza terzista, vedremo se appoggiare Ombretta Colli o agire da soli». Sgarbi ne ha avute per tutti, dal Polo all'Ulivo, soprattutto per gli «scempi architettonici perpetrati nel nostro Paese» e per gli europarlamentari, che «è già tanto se hanno la terza media». Ma ha anche specificato il significato dell’unione tra lui e i Repubblicani: «Fu il repubblicano Giovanni Spadolini a fondare il ministero per i Beni culturali; fu il repubblicano Bassani a fondare Italia Nostra, era repubblicana Giulia Maria Crespi fondatrice del Fai ed era repubblicano Galasso, a cui si deve la legge per la protezione del territorio». Gli obiettivi sono il 2%, ottenere due parlamentari a Strasburgo, un consigliere almeno in Provincia, rivolgersi agli ambientalisti del Fai, trovare candidati disponibili «a una terza via». Alcuni simpatizzanti erano presenti nell’atelier, dal filosofo Giulio Giorello, a Morgan dei Bluvertigo a Stefano Salvi: l’ex di «Striscia la notizia» si presenterà in tutta Italia. Presente anche il direttore di «Libero», Vittorio Feltri.
Doveva essere presentato lo spot televisivo, che però non si è visto per problemi organizzativi. «Ci auto-censuriamo», ha scherzato Sgarbi descrivendo a voce le riprese: «Si vede la distruzione dei Budda di Bamiyan, poi compaio io e dico "i barbari sono anche qui", quindi compaiono alcuni orrori e aggiungo "Salva l'Italia con me" e faccio vedere il mio libro L’Italia sfigurata ». Ma lo spot, ha affermato il critico, è stato «censurato da Rai e da Mediaset». In compenso lo si è visto ieri sera su Antennatre nel programma «Piazza pulita» condotto da Roberto Poletti, durante il quale Sgarbi ha presentato la giornalista Maria Emma Galbassini quale candidata per provinciali e europee.
Curiosi e sarcastici anche i manifesti preparati dal partito («perché abbiamo l’orgoglio di chiamarci partito, non forza, alleanza, margherita, triciclo, motorino...»). In uno si legge «Non abbiamo bisogno di lifting», in un altro «W la gloriosa Prima Repubblica» firmato Francesco Cossiga. Un terzo è un quadro della seria «Beata Beatrix» del pittore e poeta preraffaellita Dante Gabriel Rossetti.
Giorgio La Malfa si è invece soffermato su aspetti anche di politica estera ed economica. «E’ impossibile ritirare ora le truppe dell’Iraq: che figura ci farebbe l’Italia?». E sull’economia: «La politica della Banca Centrale Europea è sbagliata: noi non possiamo avere un euro che vale più del dollaro, questo significa uccidere l'industria dell'Europa, non solo dell’Italia, e determina conseguenze come la depressione».

Pierluigi Panza

nuvolarossa
09-04-04, 13:11
Dopo il patto Sgarbi-Pri la proposta di Sforzini

«Dimensione europea per i tesori ducali»

VIGEVANO (Pavia) - «C’è una dimensione della realtà pavese che merita attenzioni anche a livello europeo ed è quella artistica, turistica e monumentale. L’esempio del castello di Vigevano è in questo contesto eclatante. Siamo di fronte alla più vasta area fortificata d’Europa. E’ un patrimonio da valorizzare così come tante altre ricchezze della zona». Lo afferma Luca Sforzini vice segretario regionale Pri preannunciando un tour politico anche a Vigevano e Lomellina in compagnia di Vittorio Sgarbi. Il noto critico d’arte ed ex sottosegretario ai Beni culturali è fresco dell’intesa con il Pri per le prossime europee.
«Vittorio Sgarbi sarà sicuramente nel pavese nelle prossime settimane - afferma Sforzini - ho intenzione di visitare con lui alcuni nostri monumenti. Per la Lomellina sarà inderogabile parlare del futuro del castello di Vigevano. I progetti dell’amministrazione vanno infatti supportati. Bisogna dare a tutto il contesto un respiro europeo. Sgarbi potrà sicuramente dire la sua in proposito». L’obiettivo, conclude Sforzini, dovrebbe essere quello di far sì che il patrimonio turistico abbia anche una dimensione economica.

FRANCO (POL)
09-04-04, 14:26
ma non ho trovato l'articolo, che non mi pareva male. Sarà forse per questo che l'avranno inserito in una edizione limitata?

nuvolarossa
10-04-04, 14:22
Nel «partito della bellezza» con Sgarbi c’è anche Sforzini

PAVIA. Passa anche per Pavia l’accordo elettorale per le Europee che vede protagonisti Vittorio Sgarbi e il Pri. Tra i referenti del patto c’è infatti il pavese Luca Sforzini. Il vice segretario regionale repubblicano, oltre a seguire e coordinare le trattative politiche in alcune delicate aree lombarde (il bresciano ed il lodigiano, il cremonese e la bergamasca) ha partecipato a Roma al vertice nazionale del partito che ha di fatto «acceso» la nuova alleanza che si ritrova nello slogan-marchio «Partito della ragione, partito della bellezza». I manifesti della nuova formazione stanno per arrivare sui muri provinciali accanto a quelli già in circolazione della campagna berlusconiana.

In uno di essi appare uno Sgarbi ammiccante che punge il Cavaliere annunciando che, per Pri e «sgarbiani», non c’è bisogno di lifting. In campo, come detto, anche Sforzini per il quale secondo indiscrezioni si preannuncia una candidatura europea. Decisione però ancora da confermare dall’interessato. Di certo il trentenne Sforzini preannuncia di voler scatenare in compagnia di Sgarbi una vivace e scoppiettante appendice pavese della campagna nazionale del partito bellezza-ragione. «A prescindere dalla mia candidatura, ancora tutta da valutare, posso garantire che il tour elettorale di Sgarbi e La Malfa, avrà nella provincia di Pavia uno dei suoi punti focali - annuncia Sforzini -. Quello che mi preme evidenziare, è che questo matrimonio politico tra bellezza e ragione, tra Sgarbi ed il Partito Repubblicano, è la prima credibile fiammella di un polo laico e riformista, su tutto il territorio nazionale. Come vedete, non ci rinchiudiamo nostalgicamente in difesa dell’Edera: rivendichiamo tutto l’orgoglio di un simbolo che ha più di 100 anni di storia, ma questa è soprattutto una chiamata a raccolta di tutte quelle forze pulite che nell’attuale scenario politico si riconoscono con grande difficoltà, un appello ai socialisti, ai riformisti, ai liberali, a chi ha perso la voglia di andare a votare, ai giovani soprattutto». Ma non sarà solo politica. Il tour pavese di Vittorio Sgarbi toccherà le realtà artistiche e culturali pavesi. Conoscendo il critico non mancheranno gli spunti polemici. «Di certo - afferma Sforzini - non saranno gite turistiche. Sgarbi non è tipo da sottili diplomazie. Credo che anche nel Pavese gli spunti di discussione certo non mancheranno».

barney (POL)
17-04-04, 13:10
L'AMICO GAMBI DI RAVENNA E' STATO OGGETTO DI UN INQUALIFICABILE ATTACCO PERSONALE SULLA VOCE E SUL SITO UFFICIALE DEL PARTITO.

L'articolo, le risposte, gli attestati di solidarietà di dissenso come di consenso, sono postati nel 3D repubblicani Emilia Romagna.

Non vi rubo ulteriore spazio ma ritengo di segnalare la cosa confidando in precise affermazioni, non mi interessa il segno o il contenuto, degli amici repubblicani che da anni conoscono Gambi come repubblicano e come uomo.

Ritengo che al di là di maggioranza o minoranza sarebbe molto bello che i repubblicani tutti facessero capire che c'è voglia di discutere, di confrontarsi non di offendere, o delegittimare, persone e realtà estremamente utili, e particolarmente in questa dificile campagna, alla crescita complessiva del partito.

Vi ringrazio per l'ospitalità

Barney

nuvolarossa
19-04-04, 11:10
Anche quest'anno i repubblicani milanesi non potranno partecipare alla sfilata del 25 aprile celebrativa della Liberazione dal fascismo e dal nazismo. Le ragioni sono quelle dell'anno scorso e cioè che è fatto loro divieto di portare alla manifestazione la bandiera degli Stati Uniti d'America e dell'Inghilterra: poiché questi due Paesi sono stati fondamentali per la vittoria sul nazismo e la liberazione d'Italia e sono ancora oggi un presidio risoluto delle libertà democratiche i repubblicani considerano una grave provocazione non poter sventolare le loro bandiere e un tradimento dello spirito della Resistenza.
Questi stessi concetti saranno ripetuti dal segretario cittadino Giacomo Properzj nella riunione che si terrà oggi alla presenza dell'Onorevole Vittorio Sgarbi anche alla luce delle trattative tra i partiti della Casa delle Libertà per le liste provinciali dove An, per bocca del suo autorevole rappresentante avvocato Ignazio La Russa, minaccia di presentare una lista per proprio conto. Tale situazione, che porterebbe An a ricondursi nei confini del vecchio Msi, sarebbe assai interessante e permetterebbe, nei momenti molto difficili che attraversiamo, la creazione, ovviamente in prospettiva, di una grande coalizione di solidarietà democratiche.
Nel frattempo si segnala il sorgere di liste corporative, come quella dei medici, che altro scopo non hanno se non quello di essere strumento di contrattazione sindacale posto che, per quanto riguarda la Provincia di Milano, una cosa è certa e cioè che essa non abbia alcuna competenza in materia sanitaria.
Per quanto riguarda le liste dei repubblicani e liberal-Sgarbi essi sono pronti a portare il loro contributo elettorale alla signora Ombretta Colli che, stupisce, non essere stata ancora ufficialmente designata.

nuvolarossa
19-04-04, 13:23
Elezioni 2004. Ieri mattina la decisione nel summit di via Palestro

Terzo Polo, Gusperti è il candidato sindaco

CREMONA - Ha rispettato le previsioni l’incontro tenuto ieri mattina nella sede di via Palestro. Anselmo Gusperti, segretario cittadino del Pri, è stato formalmente designato capolista e dunque candidato sindaco del Terzo Polo, composto da Repubblicani e Nuovo Psi «ma naturalmente aperto a tutti coloro che si riconosceranno nel nostro programma», ha puntualizzato Gusperti. Nei giorni scorsi era già stata ufficializzata la candidatura alla presidenza della Provincia: per corso Vittorio Emanuele corre Giuseppe Fabemoli, leader del Nuovo Psi. Sul programma inizieranno fin dai prossimi giorni gli incontri con le categorie economiche e le associazioni, mentre si lavora a ‘chiudere’ le liste e non si esludono possibili alleanze con altri soggetti. A partire da quanti fanno capo ai Liberi, il movimento che nel ’99 si presentò alle elezioni comunali, non riuscendo a raggiungere il quorum per pochi voti.
«I nomi per le liste li abbiamo già, ma prima di ‘lanciare’ le candidature aspettiamo di conoscere giudizio ed eventuali osservazioni sul programma», continua Gusperti. «Vogliamo che sia realmente condiviso da quanti intenderanno scendere in campo insieme a noi. Perchè prima di tutto ci interessano i contenuti. La smania di poltrone - che ha portato qualcuno a cambiamenti di fronte francamente incredibili - non fa parte della nostra idea di politica». «La mia candidatura? Non sta a me parlarne. Ma almeno tre cose credo si possano dire senza timore di smentita. Assicuro la continuità con gli ideali repubblicani, poi sono una faccia nuova per la politica. E sono un cremonese. Visti i nomi che girano, non mi sembra poco...».

nuvolarossa
20-04-04, 19:29
Francesco Muscia, medico e sindacalista, lancia la proposta-provocazione dopo la protesta in corsia: il Pri è sensibile.

«Sciopero della fame per aiutare i servizi sociali»

MORTARA (Pavia) - «I medici facciano un simbolico sciopero della fame: quanto risparmieranno in pranzi lo devolvano a favore dei Comuni che anche in Lomellina devono fare i conti con i forti tagli all’assistenza sociale». Il dibattito sulla sanità che si accende in Lomellina incontra un ulteriore spunto di polemica e di dibattito.
Lo lancia Francesco Muscia, medico sindacalista, consigliere dell’ordine dei medici provinciale e dirigente regionale del Pri. «Mi sento di esprimere solidarietà alla protesta dei medici che hanno recentemente scioperato - afferma Muscia - La situazione della sanità pubblica non è affatto rosea. La Corte dei Conti ha di fatto sentenziato che lo Stato non ha risorse finanziarie per venire incontro alle motivate richieste economiche della categoria. Non è una situazione sostenibile,e in gioco c’è l’intero sistema dell’assistenza. In gioco ci sono i cittadini». Il medico-sindacalista avanza su questo fronte due proposte-provocazione che non mancheranno di sollevare discussioni. «Mi appello a Berlusconi e al ministro Tremonti che ha ormai più voce in capitolo del ministro Sirchia in fatto di gestione della sanità pubblica. Sarebbe opportuno che il governo mettesse in cantiere un decreto salva-sanità. Credo che la gente ne senta più l’esigenza del decreto salva-calcio. Qui la posta in gioco è ben più importante di un campionato di serie A o di serie B».
La seconda proposta si annuncia ancora più incisiva. «Mi sento di proporre ai miei colleghi - incalza Muscia - un’iniziativa di sensibilizzazione che si stacchi dalle forme tradizionali di protesta. Senza voler imitare Pannella in digiuni esasperati, si potrebbe comunque immaginare uno sciopero della fame di due o tre giorni. Quanto risparmiato in panini, caffè e bibite potrebbe essere devoluto ai Comuni o meglio ai servizi sociali che paiono penalizzati dalla ristrettezza delle risorse». Muscia non pare voler solo «provocare»: il suo progetto di protesta verrà portato all’attenzione degli organismi istituzionali e ai vertici del suo stesso partito. Proprio dal Pri arriva un primo segnale di risposta. «Prendo atto delle riflessioni dell’amico Muscia - afferma Luca Sforzini, vice segretario regionale repubblicano - Conosco il suo impegno nel campo della sanità pavese. Da parte mia non posso che garantirgli la massima disponibilità a portare l'attenzione su questi argomenti sia all’interno che all’esterno del partito». Il sasso è lanciato: parte da Vigevano una mobilitazione destinata a lasciare un segno. Il dibattito è aperto.

nuvolarossa
21-04-04, 19:59
IL RISVEGLIO DI UNA FORZA POLITICA

Dopo anni d’inattività il Partito Repubblicano del Lodigiano si riorganizza sull’intero territorio provinciale riprendendo la sua attività politica.

Già all’inizio di marzo è stato organizzato un convegno con la presenza del Sottosegretario all’Ambiente , On. Francesco Nucara , sulle problematiche ambientali del fiume Adda.

In vista delle prossime elezioni amministrative di giugno, il Partito avvia sul territorio una campagna di comunicazione murale ed intende proporsi come forza politica per aggregare cittadini ed associazioni che si riconoscono negli ideali laici, liberaldemocratici e di tutela del patrimonio ambientale che hanno sempre contraddistinto le battaglie repubblicane.

La crisi ideale e culturale degli ultimi 10 anni, ha dissolto la maggior parte dei partiti politici in Italia, facendo scomparire i simboli storici che li hanno contraddistinti.

La transumanza degli esponenti politici, ha fatto perdere il senso di appartenenza e la voglia di partecipare a quei cittadini che erano disponibili a mettersi a disposizione delle istituzioni per migliorarle e gestirle con senso civico e dello stato.

Tutto questo sconvolgimento però,non è riuscito a far scomparire una forza politica che con i suoi 120 anni di storia ed i suoi rappresentanti nelle istituzioni , ha contribuito in modo determinante alla creazione della Nostra democrazia.

L’attuale riorganizzazione ci permetterà di presentarci , già dalle prossime amministrative,con lo storico simbolo dell’Edera e con la forza delle nostre idee e dei nostri programmi sulla scena politica provinciale.

Paolo Cipriani

Coordinamento Provinciale
Partito Repubblicano Italiano

nuvolarossa
22-04-04, 13:00
Amministrazione Provinciale - promozione del «made in Pavia» :
L’incarico va a Luca Sforzini

PAVIA. In un momento in cui si guarda con preoccupazione la sofferenza a livello produttivo che sta subendo il nostro territorio la Provincia decide di affidare alla società «La Nuova Certosa» un progetto ambizioso: studiare e proporre iniziative per contribuire allo sviluppo economico e produttivo locale. Si tratta di un secondo scopo che la società, costituita inizialmente per la realizzazione del Polo Tecnologico, è chiamata a perseguire. Una azione, questa, resa possibile dal recente ampliamento dell’oggetto sociale che affianca all’originario impegno del Polo Tecnologico anche la promozione di iniziative e progetti che possano contribuire allo sviluppo locale. A questo scopo la Provincia - che con questa azione qualifica «La Nuova Certosa» come suo braccio di intervento in campo economico - ha scelto di delegare un proprio consigliere di amministrazione della società, Luca Sforzini, nel perseguimento del nuovo scopo societario. «L’andamento dell’economia locale ci preoccupa - dice il presidente Silvio Beretta -. E’ nostro dovere lavorare per promuovere il made in Pavia. Esistono prodotti manifatturieri, oltre a numerose tipicità, che sono degni di essere promossi e che al momento non sono giustamente valorizzati».
«La Nuova Certosa», dunque, in attesa che riesca a superare gli ostacoli legati al Polo Tecnologico, comincerà a spendere un po’ delle sue energie a favore del territorio. «Il Polo Tecnologico - assicura Beretta - resta comunque l’obiettivo primario della società». Il delegato alla Promozione della Provincia di Pavia, Luca Sforzini, ha il compito di promuovere iniziative e progetti legati al nostro territorio, ai suoi prodotti, al tessuto civile ed imprenditoriale, nonchè artistico e culturale. Insomma, una delega ad ampio raggio per portare avanti quella che il presidente di Piazza Italia ha definito una «promozione qualificata». Lo stesso Beretta nel commentare l’iniziativa ha detto: «Ritengo questa una operazione utile perchè la società diventa più completa nelle sue finalità senza perdere la missione originaria».
Sforzini ha ricordato l’importanza di questo passo da parte della Provincia in un momento di riordino del sistema turistico. «Svolgerò il compito che mi è stato affidato - ha detto - in stretto raccordo con il presidente della Provincia. Intendo coinvolgere soggetti pubblici e privati, cercando anche partner economici per studiare eventi che abbiano un’ampia ricaduta economica sul nostro territorio». (r.co)

tratto da "La provincia pavese"
MERCOLEDÌ, 21 APRILE 2004

nuvolarossa
22-04-04, 13:01
«Il riso e il turismo: avanti tutta» I piani del delegato della Provincia

MORTARA (Pavia) - . «Il rilancio di Vigevano e della Lomellina, dal punto di vista artistico e culturale, ma anche con un occhio di riguardo alla promozione dei prodotti tipici enogastronomici (riso), artigianali (distretto orafo) e industriali (distretto calzaturiero) sono in testa nell’agenda delle cose da fare». Lo afferma Luca Sforzini fresco dell’importante nomina da parte del presidente dell’amministrazione provinciale Silvio Beretta a delegato alla promozione della provincia di Pavia.
«Il patrimonio della Lomellina - aggiunge Luca Sforzini - ha un patonziale anche economico da valorizzare e da sfruttare per il bene del nostro territorio. Si devono creare le condizioni per creare un indotto diffuso, penso ad esempio al coinvolgimento immediato di ristoratori e albergatori».
E ancora: «Se Vigevano ha come è ormai noto a tutti la più vasta area fortificata d’Europa, anche per Vigevano vale l’esempio di Treviso che attorno alle mostre-evento organizzate da Goldin (recentemente «strappato» da Brescia) ha creato un indotto quantificabile in milioni di euro». Sforzini coinvolgerà Vittorio Sgarbi su queste riflessioni nel campo artistico e culturale.

da "la Provincia pavese"
GIOVEDI', 22 APRILE 2004

nuvolarossa
22-04-04, 18:36
GIUSSANO Contro il sindaco uscente potrebbero candidare l'attuale «vice» Carlo Molteni
I repubblicani voltano le spalle a Franco Riva

Giussano (a.cr.) I Repubblicani sbattono la porta e se ne vanno. Non è piaciuta proprio, agli esponenti del partito dell'edera, la decisione del sindaco uscente, Franco Riva, di non operare una scelta di campo, come gli era stato chiesto. Insomma, il Pri aveva posto sul tavolo la proposta di sottoporre all'elettorato una compagine alternativa alla Sinistra: dunque, ben venga l' “allargamento” della coalizione all'Udc, ma senza «Giussano Democratica», che – anzi – nella prossima tornata elettorale schiererà alcuni esponenti “storici” della Sinistra cittadina. Insomma, i Repubblicani avrebbero preteso che a Giussano venissero ristabiliti gli equilibri nazionali, che li vedono nel centrodestra. Riva, invece, avrebbe preferito continuare per la strada già tracciata, con il sostegno di quanti – finora – hanno appoggiato la sua Giunta, più l'Udc di Leonardo Pellegrino, già assessore anche a Carate. Da qui, il clamoroso divorzio. Per essere sinceri, capovolgimenti di fronte, in questa fase preelettorale, sono già stati ventilati a più riprese: non più tardi di una settimana fa, l'alleanza tra «Giussano la tua città» e Repubblicani, due delle forze attualmente in maggioranza, appunto, con l'Udc sembrava destinata a “scalzare” dalla coalizione la terza lista che oggi sostiene la Giunta, «Giussano democratica»: tanto che si era persino detto che quest'ultima avrebbe finito con il decidere di correre per conto proprio, presentando un candidato sindaco forse insieme ai Democratici di sinistra. Ora invece la clamorosa uscita di scena dei Repubblicani, che potrebbero candidare alla poltrona di sindaco l'attuale vice di Riva, Carlo Molteni. Altre ipotesi, quella dell'assessore alla Cultura Giovanni Cattò o quella del segretario cittadino del partito, Giacomo Pasquina. Non è escluso un accordo con le altre forze del centrodestra, in particolare Forza Italia e Lega Nord, senz'altro non con Alleanza Nazionale, che ha già fatto sapere di escludere il proprio appoggio a una coalizione in cui ci siano anche i repubblicani. Dunque, se il primo cittadino in carica ha dichiarato la propria disponibilità a succedere a se stesso, è ancora da capire quali schieramenti, alla fine, sosterranno la sua candidatura.
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/SEIBELLISSIMA.mid

mcandry
23-04-04, 00:16
certo che questo sforzini lavora come un matto...

Stars
23-04-04, 08:52
E chi sarebbe sto Sforzini ?

mcandry
24-04-04, 00:27
Originally posted by Stars
E chi sarebbe sto Sforzini ?

il responsabile del pri di pavia...

Lincoln (POL)
24-04-04, 12:16
E vice-segretario regionale se non ricordo male.

nuvolarossa
24-04-04, 19:15
Originally posted by mcandry
il responsabile del pri di pavia...
http://www.nuvolarossa.org/modules/newbb_plus/cache/attachments/5_1082826658.jpg

Luca Sforzini e Vittorio Sgarbi
... foto tratta da ...
Il Portale di Nuvola Rossa ... (http://www.nuvolarossa.org/modules/newbb_plus/viewtopic.php?topic_id=177&post_id=1790&order=0&viewmode=flat&pid=1713&forum=6#1790)

Stars
25-04-04, 11:51
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Ma siete sicuri ?
Ho parlato con un amico del PRI di Milano il quale mi ha detto che i repubblicani di Giussano non conoscono questo Sforzini ...

Lincoln (POL)
25-04-04, 12:07
che si può campare benissimo senza conoscere questo Sforzini,mi sembra curioso il fatto che i repubblicani di Giussano,non conoscano il vice-segretario regionale del loro Partito.:confused:

Stars
25-04-04, 13:27
Infatti.
Lo trovo stranissimo anche io.
Dicono che sanno chi e' ma non lo hanno mai visto.

nuvolarossa
27-04-04, 17:48
Con Mazzola nel centro destra anche il Partito della bellezza

LODI - Lista Sgarbi, repubblicani, Partito della bellezza e socialdemocratici: a sostenere il centro destra alle provinciali ci sarà anche una lista interamente laica, sorta dalle ceneri dei “vecchi” Pri, Pli e Psdi, le tre punte minori del “pentapartito” nella Prima repubblica. La candidatura ufficiale è sorta nel corso dell’ultimo congresso provinciale del Partito repubblicano, all’inizio di marzo. Esattamente come per le Europee l’Edera si è gemellata con il Partito della bellezza di Sgarbi e anche a Lodi darà vita a una lista che sosterrà la Casa delle libertà e il suo candidato Angelo Mazzola. Anche nel Lodigiano repubblicani, liberali e socialdemocratici daranno vita alla battaglia di Vittorio Sgarbi per salvare il patrimonio artistico e ambientale del territorio. «Intendiamo proporci - spiega il coordinatore provinciale del Pri Paolo Cipriani - come forza politica per aggregare cittadini ed associazioni che si riconoscono negli ideali laici, liberaldemocratici e di tutela del patrimonio ambientale che hanno sempre contraddistinto le battaglie repubblicane». La lista è in via di composizione, ma intanto repubblicani e Liberal Sgarbi hanno già individuato i loro uomini migliori da destinare ai collegi chiave. Si presenterà il referente cittadino del Pri Enrico Pozzi, già assessore all’urbanistica nei primi anni Novanta, così come nella rosa dei candidati sarà presente un altro nome storico per il partito repubblicano a Lodi, Leonardo Meani. Per i socialdemocratici si presenterà quasi certamente Guido Ariano, oggi presidente del consiglio di zona centro e da sempre vicino a Forza Italia. Il coordinatore provinciale Cipriani si presenterà a Codogno, mentre a Sant’Angelo si punterà sull’ex assessore all’urbanistica. Altri nomi in rosa sono quelli di Andrea Verdelli (vice presidente della Canottieri e fratello dell’ex giocatore di Inter e Cremonese), Giovanni Ghiglietti a Brembio e Maurizio Fiorani a Massalengo. Ci sono trattative in corso per candidare anche il “re della logistica” Silvano Chiapparoli e il presidente dei proprietari edilizi Mario D’Angelo. In campagna elettorale, a maggio, è già stata annunciata una visita a Lodi del promotore dell’alleanza laica Vittorio Sgarbi.

(Fr. Ga.)
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/LAMIACANZONE.mid

Paolo Arsena
27-04-04, 23:26
Originally posted by Stars
Infatti.
Lo trovo stranissimo anche io.
Dicono che sanno chi e' ma non lo hanno mai visto.

Ma chi, Sforzini? E te credo, sta chiuso in bagno da mesi....

mcandry
28-04-04, 13:30
Originally posted by Paolo Arsena
Ma chi, Sforzini? E te credo, sta chiuso in bagno da mesi....

se questa è una battuta, ti giuro che la prossima volta che riprendi il mio humor non ti prendo più in considerazione...

Paolo Arsena
28-04-04, 14:28
Scusami, non ho capito se ti senti defraudato di una tua battuta o se questa non ti ha fatto ridere.:confused:

mcandry
28-04-04, 19:51
Originally posted by Paolo Arsena
Scusami, non ho capito se ti senti defraudato di una tua battuta o se questa non ti ha fatto ridere...

la seconda che hai detto...

FRANCO (POL)
28-04-04, 22:00
di sforzini con sgarbi inviatami via e.mail; qualcuno mi sa dire come postare le foto?

nuvolarossa
29-04-04, 19:41
Rozzano (Mi): Michele Procida Pri candidato a sindaco del centrodestra/Illustrato il programma, presenti il sen. Del Pennino e i rappresentanti di F. I. e Udc

Forte impegno per il cambiamento della città

"Rozzano vuole cambiare" Rozzano. Da lunedì sera non è più solo uno slogan, ma un dato di fatto. Nella sala conferenze della Cascina Grande, a Rozzano, dove il candidato a sindaco del centrodestra Michele Procida, segretario cittadino del Partito Repubblicano Italiano, ha presentato il suo programma elettorale, quelli che hanno voglia di cambiare erano davvero in tanti. La sala era gremita e in più occasioni i presenti, per lo più gente comune, hanno manifestato il loro consenso interrompendo la presentazione con lunghi applausi e commenti favorevoli. Alla presenza del senatore Antonio Del Pennino, del segretario provinciale del Pri, Massimo Torchiana, dei rappresentanti delle liste civiche a sostegno di Michele Procida, la campagna elettorale del centrodestra si è dunque ufficialmente aperta con una manifestazione di forte impatto sulla cittadinanza. In oltre centocinquanta hanno ascoltato con interesse e attenzione l'esposizione del programma elettorale del candidato sindaco repubblicano incentrato su sicurezza, decentramento dei servizi pubblici, valorizzazione del territorio e sviluppo economico e produttivo.

Nel suo intervento Massimo Torchiana ha ribadito "la necessità e l'importanza strategica dell'unità delle forze di centrodestra, coerentemente con la posizione provinciale di Milano, per battere una sinistra che da troppo tempo occupa i seggi del governo della città". "Una sinistra - ha rimarcato il senatore Del Pennino _ che utilizza impropriamente lo strumento della propaganda contro il governo nazionale per evitare di presentarsi in maniera trasparente e onesta al giudizio dell'elettorato locale". Secondo Michele Procida, tuttavia, i presupposti per cambiare colore all'attuale Amministrazione sono concreti e visibili. "I segnali che ci arrivano tutti i giorni al comitato elettorale sono il segno di un cambiamento che è già in atto. I cittadini di Rozzano non credono più alle false promesse di una sinistra che non è stata capace di migliorare le condizioni di vita dei cittadini e di sostenere la crescita economica del proprio tessuto imprenditoriale. Sono certo che questi segnali si trasformeranno in una valanga di consenso alle nostre idee ai nostri candidati e a tutti i partiti che mi sostengono e spazzerà via sin dal primo turno amministratori che hanno pensato troppo a se stessi e troppo poco alla gente comune". Egualmente ottimisti e galvanizzati dall'avvio della campagna elettorale anche i rappresentanti cittadini di Forza Italia e Udc, rispettivamente rappresentati da Gianni Cannè e Giovanni Izzo. Canè, capogruppo in Consiglio comunale, dopo aver ribadito le ragioni che hanno portato Forza Itala ad appoggiare Michele Procida, ha sostenuto l'assoluta incapacità governativa dell'Amministrazione uscente e la necessità di una svolta. "Rozzano ha bisogno di cambiare e noi siamo convinti che uniti possiamo farcela. _ ha detto Canè - Ecco perché chiediamo alle altre forze del centrodestra di fare un atto di umiltà e responsabilità, facendo un passo indietro e sostenendo con noi Michele Procida. Insieme siamo vincenti".

Comunicato Pri Rozzano