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Visualizza Versione Completa : Paganesimo + Cristianesimo



Fiamma Nettuno
01-06-02, 14:01
Cari amici,
volevo dei riferimenti "tradizionali" ad una nostra riflessione spirituale. Ossia: esiste una possibilità di coniugazione del Paganesimo (indoariano, europeo) con il Cristianesimo (magari tradizionalista).
Sappiamo bene di sfiorare l'eresia o di essere fraintesi. Ma ecco, diciamo, se negli anni '30 gli evangelisti tedeschi tolsero dai loro altari la croce latina sostituendola con la croce gammata d'oro vuol dir che una certa strada era stata presa.

Quindi, il Paganesimo non può essere visto coma la trasposizione del Verbo presso le antiche civiltà?
Ossia: il Paganesimo può vivere con il Cristianesimo (tradizionalista) come il Vecchio Testamento convive con il Cattolicesimo?
Gli dei pagani, il Walalla, non sono altro che luoghi che si possono ricondurre a diversi "stati" del Cristianesimo?
Come si può chiamare tale "religione" che trova per ogni popolo una Tradizione e che a sua volta la coniuga al Cristianesmo?

Ichthys
01-06-02, 22:43
Lo Gnosticismo, anzi, la sua mitologia - come rilevò a suo tempo lo studioso Virio - coi suoi Arconti, i Demiurghi dominatori dei mondi inferiori, con le sue potenze soprannaturali, coi suoi geni o reggitori planetari, coi suoi demoni, con i vari angeli che popolano i vari "cieli", con le anime che cercano di oltrepassare tali cieli, ostacolate dal potere tirannico degli Arconti planetari, per raggiungere Dio, quello vero, è davvero un ponte tra paganesimo e cristianesimo.

Fiamma Nettuno
02-06-02, 02:59
Originally posted by Ichthys
Lo Gnosticismo, anzi, la sua mitologia - come rilevò a suo tempo lo studioso Virio - coi suoi Arconti, i Demiurghi dominatori dei mondi inferiori, con le sue potenze soprannaturali, coi suoi geni o reggitori planetari, coi suoi demoni, con i vari angeli che popolano i vari "cieli", con le anime che cercano di oltrepassare tali cieli, ostacolate dal potere tirannico degli Arconti planetari, per raggiungere Dio, quello vero, è davvero un ponte tra paganesimo e cristianesimo.

Grazie per la risposta.
Potresti indicarmi un libro introduttivo allo gnosticismo?
Ciao.

Orazio Coclite
02-06-02, 15:52
Al che io sappia, fra gli autori tradizionalisti del secolo scorso, l'unico che tentò una seria opera di analisi di una continuazione della Tradizione Romana (quindi Aria) in seno al cristianesimo, fu Guido De Giorgio nel suo testo del 1973 'La Tradizione Romana', reperibile tramite le Edizioni Mediterranee.

Un testo che ti consiglio di leggere.

http://www.ediz-mediterranee.com/media/deg02360.jpg

Patrizio (POL)
02-06-02, 16:12
Prima di dare anch'io un mio contributo in termini teorici,
vorrei anch'io proporre a Fiamma Nettuno un testo:
si tratta del breve saggio di Adriano Romualdi (il mai abbastanza compianto studioso figlio di Pino Romualdi), "Sul problema di una tradizione europea", dove tenta appunto una coniugazione tra le due fasi storiche dell'indoeuropeità occidentale, quella "pagana" e quella cristiana. Ha avuto numerose pubblicazioni, ma non so quale sia l'ultima edizione. Dovresti chiedere alla Libreria Europa di Milano, o da quelli del Cinabro a Catania.

Patrizio (POL)
02-06-02, 16:13
Pardon: volevo dire alla Libreria Europa di Roma. A Milano c'è la Bottega del Fantastico (quelli di Orion).

Ichthys
02-06-02, 16:28
Originally posted by Fiamma Nettuno


Grazie per la risposta.
Potresti indicarmi un libro introduttivo allo gnosticismo?
...

Volentieri.
Di volumi sullo gnosticismo ve ne sono tantissimi, ma di volumi introduttivi te ne suggerirò due:
P. M. Virio, La Gnosi, Simmetria.
Il testo, sebbene sia stato scritto prima della scoperta dell'importante biblioteca gnostica di Nag Hammadi, è un testo molto importante perché confronta minuziosamente i vari sistemi gnostici occidentali, esseni, cabalistici, biblici; è denso di riferimenti alle tradizioni orientali e rivendica dello Gnosticismo la funzione di "ponte" fra paganesimo e cristianesimo.

http://www.libroelibri.com/Gnosi_small.jpg

Dopo l'importante scoperta della bibilioteca gnostica in lingua copta di Nag Hammadi (l'antica Khenoboskion), che comprende anche i quattro Vangeli gnostici, il testo fondamentale per iniziare lo studio dello Gnosticimo diventa quello di
Hans Jonas, Lo Gnosticismo, Società Editrice Internazionale.

Patrizio (POL)
02-06-02, 16:48
Originally posted by Fiamma Nettuno
Cari amici,
volevo dei riferimenti "tradizionali" ad una nostra riflessione spirituale. Ossia: esiste una possibilità di coniugazione del Paganesimo (indoariano, europeo) con il Cristianesimo (magari tradizionalista).
Sappiamo bene di sfiorare l'eresia o di essere fraintesi. Ma ecco, diciamo, se negli anni '30 gli evangelisti tedeschi tolsero dai loro altari la croce latina sostituendola con la croce gammata d'oro vuol dir che una certa strada era stata presa.

Quindi, il Paganesimo non può essere visto coma la trasposizione del Verbo presso le antiche civiltà?
Ossia: il Paganesimo può vivere con il Cristianesimo (tradizionalista) come il Vecchio Testamento convive con il Cattolicesimo?
Gli dei pagani, il Walalla, non sono altro che luoghi che si possono ricondurre a diversi "stati" del Cristianesimo?
Come si può chiamare tale "religione" che trova per ogni popolo una Tradizione e che a sua volta la coniuga al Cristianesmo?

Bene.
Per quanto riguarda i tentativi del periodo nazionalsocialista, lascierei perdere categoricamente gli "evangelisti" (cioé i protestanti, chiamiamoli col nome che è loro più appropriato)! Molto più interessanti invece i tentativi di ambiente sud-tedesco e cattolico, come quelli di Lanz von Lebenfels.
Anche Rudolf Steiner (coevo ma non nazista, anche se non ostile) tentò una tale coniugazione, mettendo dentro anche abbondantemente l'ambito asiatico: è l' "Antroposofia Gnostica". Ma anche questo tentativo non è che sia esente da forti dubbi sulla sua serietà.

Vedi, il problema è il rischio di cadere all'interno del "neospiritualismo", quella definizione data da Evola (inventata da Guenon?) che spregiativamente indicava quella voga esplosa nel XIX secolo che inventò una serie di falsi sincretismi condotti su basi (dotrinalmente) illecite. Il calderone che oggi si chiamerebbe con un termine più alla moda: "New Age".

E' quello in cui cadono quasi sistematicamente i "neo-pagani", sia di sinistra che di destra, come salta subito all'occhio leggendo per esempio l'intervista fatta dalla Comunità Odinista a Gualtiero Ciola (v. thread sul forum della destra radicale), in cui lo scrittore indica come soluzione un "ritorno al panteismo"! La "Comunità Odinista" è un esempio vivente di come sia facile incappare negli errori sparsi dalla sovversione anche "a destra" (per usare i soliti vetusti termini tanto per comprendersi).

Uno studio degli errori dottrinali e anti-tradizionali, invece, servirebbe a farsi una corazza che rende immuni da ogni tentazione degenerata e neo-spiritualista, nel cercare la propria strada spirituale. E non sto tanto parlando del punto divista dogmatico cattolico, bensì degli errori speculativi in generale, come possono essere compresi leggendo le opere dei grandi tradizionalisti (Evola - in parte -, Guénon, Schuon, Coomaraswamy, De Giorgio, Charbonneau-Lassay, Burkhardt, Valsan, Hamvas, e quell'altro spagnolo di cui mi sfugge il nome).
Due testi tanto per cominciare mi sembrano imprescindibili:
"Maschera e volto dello spiritualismo contemporaneo" di Evola, e "[i]Il teosofismo, storia di una pseudo-religione[/b]" di Guénon. Ma dato che quest'ultimo è probabilmente ormai difficile da trovare, potresti sostituirlo con "Errore dello spiritismo" (Luni editrice, Milano). Sono praticamente piccole enciclopedie dell'errore, utilissime per riconoscere subito i ciarlatani a primissimo acchito.

Compiuta quest'opera preliminare di sgrezzamento della materia prima, si può cominciare ad esaminare le varie possibilità e a tentare ciò che va tentato.
Vedi che la risposta, la soluzione, non è a comando, ma va cercata, faticosamente.
Questo è perlomeno quanto mi sentivo di dirti (e di dirmi).

Fiamma Nettuno
07-06-02, 01:03
Seguiro i vostri preziosi consigli.
Grazie a tutti.
Un abbraccio.