Oasis
02-06-02, 18:20
Un loro ritorno al governo segnerebbe una battuta d'arresto nel campo dell'istruzione e della formazione, della protezione della salute e dell'ambiente e
nella lotta alla disoccupazione». Gherard Schroeder, il premier tedesco, apre così la sfida elettorale che da qui al 22 settembre porterà il suo paese al rinnovo del Parlamento.
Tutto - il vento di «destra» che soffia in Europa e gli stessi sondaggi tedeschi - fa capire che la battaglia dei socialdemocratici e dei verdi sarà durissima. Eppure, Gherard Schroeder non sembra disponibile ad «annacquare» le sue scelte politiche ed economiche. «Il programma di Stoiber? Le promesse elettorali di Cdu e Csu di nuove, massicce privatizzazioni? Beh, io dico che coloro che affermano che tutto va privatizzato perchè questa è la modernità -non sono dei moderni ma dei reazionari».
Concludendo così il congresso straordinario della Spd - convocato per approvare il programma elettorale - il premier tedesco ha anche aggiunto che «non importa chi all'inizio della gara parte in testa ma chi, alla fine, la vince». Una frase che, appunto, si spiega con gli ultimi sondaggi. L'ultimissima rivelazione demoscopica, trasmesse per altro proprio oggi dalla tv pubblica, Zdf, sostiene che la coalizione democristiana a sostegno di Stoiber sarebbe in testa con circa il 41% dei consensi, la Spd si attesterebbe intorno al 33%, i liberali dell'Fdp potrebbero arrivare all'11% ed i Verdi all'8%.
I due blocchi, socialdemocratici e verdi e democristiani, sarebbero, insomma, più o meno allo stesso punto, coi liberali dell'Fdp ago della bilancia. Ma anche qui, il Cancelliere non ha concesso nulla. «Nessun accordo coi liberali». «Chiediamo ai tedeschi un voto -ha detto fra l'altro il Cancelliere- per rafforzare questo governo e questa coalizione. Le elezioni non si vincono mai restando in difesa e da soli ma lottando e dando fiducia ai propri amici».
da www.unita.it
nella lotta alla disoccupazione». Gherard Schroeder, il premier tedesco, apre così la sfida elettorale che da qui al 22 settembre porterà il suo paese al rinnovo del Parlamento.
Tutto - il vento di «destra» che soffia in Europa e gli stessi sondaggi tedeschi - fa capire che la battaglia dei socialdemocratici e dei verdi sarà durissima. Eppure, Gherard Schroeder non sembra disponibile ad «annacquare» le sue scelte politiche ed economiche. «Il programma di Stoiber? Le promesse elettorali di Cdu e Csu di nuove, massicce privatizzazioni? Beh, io dico che coloro che affermano che tutto va privatizzato perchè questa è la modernità -non sono dei moderni ma dei reazionari».
Concludendo così il congresso straordinario della Spd - convocato per approvare il programma elettorale - il premier tedesco ha anche aggiunto che «non importa chi all'inizio della gara parte in testa ma chi, alla fine, la vince». Una frase che, appunto, si spiega con gli ultimi sondaggi. L'ultimissima rivelazione demoscopica, trasmesse per altro proprio oggi dalla tv pubblica, Zdf, sostiene che la coalizione democristiana a sostegno di Stoiber sarebbe in testa con circa il 41% dei consensi, la Spd si attesterebbe intorno al 33%, i liberali dell'Fdp potrebbero arrivare all'11% ed i Verdi all'8%.
I due blocchi, socialdemocratici e verdi e democristiani, sarebbero, insomma, più o meno allo stesso punto, coi liberali dell'Fdp ago della bilancia. Ma anche qui, il Cancelliere non ha concesso nulla. «Nessun accordo coi liberali». «Chiediamo ai tedeschi un voto -ha detto fra l'altro il Cancelliere- per rafforzare questo governo e questa coalizione. Le elezioni non si vincono mai restando in difesa e da soli ma lottando e dando fiducia ai propri amici».
da www.unita.it