Visualizza Versione Completa : Lo Stato si Impone: che Elisa, venga censurata!!!
Gasparri contro la Rai: "Una vergogna l'inno di Elisa"
Il ministro ha chiesto ai vertici di viale Mazzini che sia ritirato e non venga più proposto prima delle partite: "Lei è una bravissima cantante, ma questa specie di versione rock è un'offesa".
Neanche 24 ore dopo...
La Rai taglia Elisa. Esulta Gasparri
Salta la messa in onda della versione rock dell'inno nazionale. Il ministro: "Nessuna pressione, ma Mameli non va toccato". S'indigna l'Ulivo: "Riecco il Minculpop". La Rai: "Mancava l'autorizzazione a trasmetterlo".
E la chiamano Casa delle Libertà....
:rolleyes:
Secondo me è propaganda, se fosse vero sarebbe abbastanza fastidioso.
Secondo me è propaganda
Ma quale Propaganda?????? :confused: :rolleyes:
Oggi la canzone di Elisa NON è STATA PROPOSTA...
Originally posted by ARI6
Secondo me è propaganda, se fosse vero sarebbe abbastanza fastidioso.
Credi un po' troppo ciecamente nel governo...
Originally posted by Aug83
Credi un po' troppo ciecamente nel governo...
Non ci pensare.
Solo mi pare strano un controllo "centrale" su cazzate del genere.
Originally posted by ARI6
Non ci pensare.
Solo mi pare strano un controllo "centrale" su cazzate del genere.
Ti ricordo che il tutto è attribuito a Gasparri.
Ora te ne capaciti???:D
Originally posted by Aug83
Ti ricordo che il tutto è attribuito a Gasparri.
Ora te ne capaciti???:D
Ma sì, se Gasparri avesse molto potere capirei tutto.
Il fatto è che non penso ce l'abbia.
Credo il giallo sia risolto: la RAI prima e lo stesso ministro poi smentiscono che si sia trattato di censura. E conoscendolo, Gasparri se fosse stato responsabile se ne sarebbe addirittura vantato... :)
Da La Nazione (http://www.lanazione.it)
Cancellato l'inno di Elisa
Gasparri: «Io non c'entro»
E alla fine il ministro Gasparri l'ha avuta vinta: la discussa versione gospel di Elisa dell'inno di Mameli non è andato in onda prima di Italia-Ecuador, come invece era previsto. Perché? A sentir la Rai per ragioni commerciali: ««L'inno di Mameli cantato da Elisa fa parte della sigla sponsorizzata della Figc — si legge in una nota — , che per i Mondiali non ha richiesto alla Sipra di trasmetterla. Quindi la concessionaria di pubblicità già il 27 maggio aveva comunicato alla Rai di non autorizzare la messa in onda della sigla».
Le polemiche però non mancheranno, anche perché l'inno di Elisa era stato osteggiato da Gasparri, ministro delle comunicazioni, che ieri ha esultato: «Sono soddisfatto di questa decisione, ma non ho messo pressione sulla Rai».
finalmente Gasparri ne ha fatta una giusta... :D
P.s. comunque di potere ne ha parecchio, tanto per quantificarlo, pressapoco quanto un Signorile o un Formica, direi. Per chi non lo sapesse sono due ex ministri medio-grandi del Psi.
Originally posted by Sir Demos
Gasparri contro la Rai: "Una vergogna l'inno di Elisa"
Il ministro ha chiesto ai vertici di viale Mazzini che sia ritirato e non venga più proposto prima delle partite: "Lei è una bravissima cantante, ma questa specie di versione rock è un'offesa".
Neanche 24 ore dopo...
La Rai taglia Elisa. Esulta Gasparri
Salta la messa in onda della versione rock dell'inno nazionale. Il ministro: "Nessuna pressione, ma Mameli non va toccato". S'indigna l'Ulivo: "Riecco il Minculpop". La Rai: "Mancava l'autorizzazione a trasmetterlo".
E la chiamano Casa delle Libertà....
:rolleyes:
Non è Elisa che va censurata, ma l'Inno, che fa cacare in tutte le versioni. E' un attacco alla libertà biasimare i calciatori perché non cantano, mentre fanno solo bene, poiché obbediscono all'istintivo buon gusto.
Questo forzato revival di un inno abominevole corrisponde soltanto all'esigenza autocelebrativa dello stato. Anche la censura dell'inno è un attacco alla libertà. A ben pensarci basterebbe lasciarlo al suo destino, l'oblio della spazzatura, per le pessime cose di pessimo gusto.
Originally posted by claudio ughetto
Non è Elisa che va censurata, ma l'Inno, che fa cacare in tutte le versioni. E' un attacco alla libertà biasimare i calciatori perché non cantano, mentre fanno solo bene, poiché obbediscono all'istintivo buon gusto.
Questo forzato revival di un inno abominevole corrisponde soltanto all'esigenza autocelebrativa dello stato. Anche la censura dell'inno è un attacco alla libertà. A ben pensarci basterebbe lasciarlo al suo destino, l'oblio della spazzatura, per le pessime cose di pessimo gusto.
Sottoscrivo in pieno.
Commovente Ari, già ti vedo ad attaccare i manifesti del sorridente Silvio... :D
Così per sapere, avete avuto più qualche notizia di Elisa e del suo pezzo?
A sentir la Rai per ragioni commerciali: ««L'inno di Mameli cantato da Elisa fa parte della sigla sponsorizzata della Figc — si legge in una nota — , che per i Mondiali non ha richiesto alla Sipra di trasmetterla. Quindi la concessionaria di pubblicità già il 27 maggio aveva comunicato alla Rai di non autorizzare la messa in onda della sigla».
Ahhhhhh ecco il motivo... Ma non vi sentite presi in giro? Se volete continuare a far offendere la vostra intelligenza fate pure, ma non chiedetemi di essere con voi.
Un brindisi al Liberale e Buono Gasparri. :K
Buonanotte.
Originally posted by Sir Demos
Ma non vi sentite presi in giro?
Forse da chi vorrebbe prendere a pretesto qualsiasi cazzata per criticare il governo...
Originally posted by claudio ughetto
Non è Elisa che va censurata, ma l'Inno, che fa cacare in tutte le versioni. E' un attacco alla libertà biasimare i calciatori perché non cantano, mentre fanno solo bene, poiché obbediscono all'istintivo buon gusto.
Questo forzato revival di un inno abominevole corrisponde soltanto all'esigenza autocelebrativa dello stato. Anche la censura dell'inno è un attacco alla libertà. A ben pensarci basterebbe lasciarlo al suo destino, l'oblio della spazzatura, per le pessime cose di pessimo gusto.
Musicalmente, l'inno è una vera schifezza. Se poi guardiamo alle parole, l'unico aggettivo che mi viene in mente è: ridicole. Eppure...non posso sentirlo senza commuovermi, perchè è, comunque, nella sua incommensurabile bruttezza, l'inno del mio Paese. Come dicono gli inglesi: rigth or wrong, it's my country .
Su Gasparri, meglio stendere un velo pietoso: al vertice delle comunicazioni è stato messo un personaggio che non conosce neppure il primo, basilare mezzo di comunicazione: la lingua italiana, oltre ad essere di un'ignoranza che definire abissale è ancora poco.
Originally posted by gdr
Come dicono gli inglesi: rigth or wrong, it's my country .
A me vengono i brividi ha sentire 'sto motto... :(
Forse da chi vorrebbe prendere a pretesto qualsiasi cazzata per criticare il governo...
Già... :rolleyes:
[QUOTE]Originally posted by gdr
[B]
Musicalmente, l'inno è una vera schifezza. Se poi guardiamo alle parole, l'unico aggettivo che mi viene in mente è: ridicole. Eppure...non posso sentirlo senza commuovermi, perchè è, comunque, nella sua incommensurabile bruttezza, l'inno del mio Paese. Come dicono gli inglesi: rigth or wrong, it's my country .
Non soffro di nazionalismo, cara Gabriella, per cui un inno che mi stimola il meteorismo addominale (sinonimo medico per dire mi fa scorreggiare) non può certo commuovermi. Purtroppo lo stato ama la retorica, premia i mediocri e trascura i geni: tralascia Nievo per Manzoni, Verdi per Mameli e lascia che il monumento a Pasolini sia invaso dalle ortiche). Il motto che riporti ha più o meno la consistenza di quello lepenista che più o meno suona: che abbia torto o ragione, mio fratello ha sempre più importanza del mio vicino. Non è vero: se in un litigio tra mio fratello e il mio vicino mi accorgo che il mio vicino ha ragione, io sto dalla parte del mio vicino. Se il mio paese fa delle cose sbagliate, tipo costringermi a sentirmi americano o appoggiare il bombardamento in Afghanistan, io dico che è sbagliato. In questo, mi sento spirito libero.
Su Gasparri, meglio stendere un velo pietoso: al vertice delle comunicazioni è stato messo un personaggio che non conosce neppure il primo, basilare mezzo di comunicazione: la lingua italiana, oltre ad essere di un'ignoranza che definire abissale è ancora poco.
Su Gasparri ti riporto un divertente passo tratto da una intervista a Marco Tarchi:
Andrebbe più volentieri a vedere "Il signore degli anelli con Renato Curcio, Ugo Intini, Simona Ventura o con Gasparri?
TARCHI: Scelta obbligata (la Ventura). A Gasparri dovrei spiegare tutto fotogramma per fotogramma, e con esito scarso.
Tralascio l'opinione sugli altri. Puoi trovarla al sito: www.tribuastratte.it
Ciao.
Originally posted by ARI6
A me vengono i brividi ha sentire 'sto motto... :(
E perchè, se è lecito?
Originally posted by claudio ughetto
[QUOTE]Originally posted by gdr
[B]
Non soffro di nazionalismo, cara Gabriella, per cui un inno che mi stimola il meteorismo addominale (sinonimo medico per dire mi fa scorreggiare) non può certo commuovermi. Purtroppo lo stato ama la retorica, premia i mediocri e trascura i geni: tralascia Nievo per Manzoni, Verdi per Mameli e lascia che il monumento a Pasolini sia invaso dalle ortiche). Il motto che riporti ha più o meno la consistenza di quello lepenista che più o meno suona: che abbia torto o ragione, mio fratello ha sempre più importanza del mio vicino. Non è vero: se in un litigio tra mio fratello e il mio vicino mi accorgo che il mio vicino ha ragione, io sto dalla parte del mio vicino. Se il mio paese fa delle cose sbagliate, tipo costringermi a sentirmi americano o appoggiare il bombardamento in Afghanistan, io dico che è sbagliato. In questo, mi sento spirito libero.
Neppure io soffro di nazionalismo, tantomeno approvo i bombardamenti in Afghanistan o in qualunque altro posto. Io vivo l' Italia come heimat, come un insieme di lingua, cucina, abitudini, memoria storica, anche calcio, se vuoi eccc... : è per questo che un pessimo inno mi commuove.
Su Gasparri, meglio stendere un velo pietoso: al vertice delle comunicazioni è stato messo un personaggio che non conosce neppure il primo, basilare mezzo di comunicazione: la lingua italiana, oltre ad essere di un'ignoranza che definire abissale è ancora poco.
Su Gasparri ti riporto un divertente passo tratto da una intervista a Marco Tarchi:
Andrebbe più volentieri a vedere "Il signore degli anelli con Renato Curcio, Ugo Intini, Simona Ventura o con Gasparri?
TARCHI: Scelta obbligata (la Ventura). A Gasparri dovrei spiegare tutto fotogramma per fotogramma, e con esito scarso.
Tralascio l'opinione sugli altri. Puoi trovarla al sito: www.tribuastratte.it
Che costui sia potuto diventare ministro è un'ulteriore prova del fatto che abbiamo un pessimo governo. Come fa quest'uomo a censurare un gospel se per lui la parola è probabilmente del tutto sconosciuta? (al massimo, conoscerà il ballo del qua qua!) :D
Ciao.
Come fa quest'uomo a censurare un gospel se per lui la parola è probabilmente del tutto sconosciuta? (al massimo, conoscerà il ballo del qua qua!)
:lol :lol :lol
Originally posted by gdr
E perchè, se è lecito?
La penso come Claudio Ughetto riguardo al nazionalismo.
Unica eccezione forse può risiedere negli amici o negli amori: rapporti del tutto volontari ci legano a queste persone (non è così per stato o famiglia) e può capitare di non vederne difetti macroscopici o appoggiarne comportamenti sbagliati. Ma anche in quel caso mi capita di rado.
Con lo stato poi non potrà mai succedere: chi si macchia di crimini orribili e anzi tenta di legittimarli non avrà mai la mia fiducia.
Originally posted by ARI6
La penso come Claudio Ughetto riguardo al nazionalismo.
Unica eccezione forse può risiedere negli amici o negli amori: rapporti del tutto volontari ci legano a queste persone (non è così per stato o famiglia) e può capitare di non vederne difetti macroscopici o appoggiarne comportamenti sbagliati. Ma anche in quel caso mi capita di rado.
Con lo stato poi non potrà mai succedere: chi si macchia di crimini orribili e anzi tenta di legittimarli non avrà mai la mia fiducia.
My country non è my State nè tantomeno my gouvernement . My country è l' heimat , come ho già detto più sopra: è la mia lingua, la mia memoria storica, le bellezze artistiche e paesaggistiche del mio Paese, la sua cucina, i suoi artisti, la sua squadra di calcio e, perfino, il suo brutto inno nazionale. Nessun avallo a nessun crimine: quelli li compiono i governi e gli Stati.
Originally posted by gdr
My country non è my State nè tantomeno my gouvernement . My country è l' heimat , come ho già detto più sopra: è la mia lingua, la mia memoria storica, le bellezze artistiche e paesaggistiche del mio Paese, la sua cucina, i suoi artisti, la sua squadra di calcio e, perfino, il suo brutto inno nazionale. Nessun avallo a nessun crimine: quelli li compiono i governi e gli Stati.
Così va meglio (anch'io che non sono certo nazionalista ho grande rispetto per certe tradizioni), ma se davvero sei attaccata a queste caratteristiche, come puoi non capire chi non vi si riconosce e desidera secedere? E' una curiosità, lo capisco, totalmente OT.
Originally posted by ARI6
Così va meglio (anch'io che non sono certo nazionalista ho grande rispetto per certe tradizioni), ma se davvero sei attaccata a queste caratteristiche, come puoi non capire chi non vi si riconosce e desidera secedere? E' una curiosità, lo capisco, totalmente OT.
Mi sento italiana. Sono nata e vissuta a Napoli, vivo a Bologna da tanti anni, mio figlio è nato a Bologna ed è sempre vissuto lì; suo padre era friulano, (nato e vissuto in Friuli, di madre friulana e padre napoletano). Per me, l'heimat è l'Italia intera. Credo che vi siano tantissime persone nella mia condizione.
per me l'Heimat è l'Italia come definita da Dante
della vostra Heimat (maiuscola, bitte!) non mi importa un bel niente. Tricoloreggiate pure, ma lontano da casa mia e non con i miei soldi...
Originally posted by gdr
Mi sento italiana. Sono nata e vissuta a Napoli, vivo a Bologna da tanti anni, mio figlio è nato a Bologna ed è sempre vissuto lì; suo padre era friulano, (nato e vissuto in Friuli, di madre friulana e padre napoletano). Per me, l'heimat è l'Italia intera. Credo che vi siano tantissime persone nella mia condizione.
Guarda, seppure non mi riconosca nella retorica patriottica, devo dire che un po' mi sento italiano anch'io.
Insomma, in fondo in fondo mi basterebbe un po' più indipendenza per la mia Toscana, per la mia Poggibonsi. Comunque a volte mi scappa detto "sono italiano".
Insomma, la propaganda da queste parti ha fatto un buon lavoro :D
Il fatto è che tanta gente, specie al nord (ma non solo) non la pensa così, e a te sembra giusto tenerli senza la loro Heimat?
Originally posted by ARI6
Guarda, seppure non mi riconosca nella retorica patriottica, devo dire che un po' mi sento italiano anch'io.
Insomma, in fondo in fondo mi basterebbe un po' più indipendenza per la mia Toscana, per la mia Poggibonsi. Comunque a volte mi scappa detto "sono italiano".
Insomma, la propaganda da queste parti ha fatto un buon lavoro :D
Il fatto è che tanta gente, specie al nord (ma non solo) non la pensa così, e a te sembra giusto tenerli senza la loro Heimat?
Se già le regioni avessero un po' più di autonomia impositiva, amministrativa e legislativa, come le regioni a statuto speciale (perchè quelli devono essere speciali?), sarebbe già una buona cosa. Però, buona parte delle tasse le farei esigere dalle regioni stesso, tranne una quota per lo stato centrale. Ora, invece, lo stato esige lui tutte le tasse, con quel pachiderma di ministero, e poi le distribuisce a chi gli pare (cioè, in particolare, a quelli a statuto speciale). Ti spieghi come mai, in Trentino Alto Adige, tutte le casalinghe ricevano un sussidio ? E come mai in Sicilia gli stipendi di chi lavora in regione, anche come impiegato, siano il triplo del normale? (conosco bene la situazione, perchè so abbastanza del Friuli: una regione, appunto, a statuto speciale)
Originally posted by gdr
Se già le regioni avessero un po' più di autonomia impositiva, amministrativa e legislativa, come le regioni a statuto speciale (perchè quelli devono essere speciali?), sarebbe già una buona cosa. Però, buona parte delle tasse le farei esigere dalle regioni stesso, tranne una quota per lo stato centrale. Ora, invece, lo stato esige lui tutte le tasse, con quel pachiderma di ministero, e poi le distribuisce a chi gli pare (cioè, in particolare, a quelli a statuto speciale). Ti spieghi come mai, in Trentino Alto Adige, tutte le casalinghe ricevano un sussidio ? E come mai in Sicilia gli stipendi di chi lavora in regione, anche come impiegato, siano il triplo del normale? (conosco bene la situazione, perchè so abbastanza del Friuli: una regione, appunto, a statuto speciale)
E se non fosse solo un problema di soldi?
fatto è che tanta gente, specie al nord (ma non solo) non la pensa così, e a te sembra giusto tenerli senza la loro Heimat?
Debbono essere la maggioranza per pretendere la secessione: e non è dittatura, ma semplicemente logica.
Cordialità.
A propositio, che fine ha fatto Elisa ed il suo inno? Non che me ne freghi chiisà quanto, ma è semplicemente una controprova...
Silenzio.
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