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Visualizza Versione Completa : Renoir, l'impressionismo delle donne



Österreicher
03-06-02, 22:37
Una mostra, a Palermo (dal 6 giugno) e poi a Milano (dal 19 settembre), rende conto dell'opera dell'artista francese, maestro nel dipingere le figure femminili.

MILANO – Da un lato il paesaggio, dall’altra il ritratto. Per approfondire i due estremi di un universo pittorico come quello di Renoir e di tutto l’Impressionismo, due città agli antipodi – geografici e culturali – dedicano una mostra al maestro delle figure femminili.

Promosso dai Parlamenti delle regioni Sicilia e Lombardia, Pierre-Auguste Renoir – Luce dell’Impressionismo si annuncia come uno degli eventi culturali dell’estate. In tutto, sessanta opere (oli, tempere, pastelli, disegni, sculture e grafiche) del pittore francese nato a Limoges nel 1841 e morto distrutto da un’artrite reumatoide acuta nel 1919, a Cagnes-sur-mer.

L’esposizione, che sarà inaugurata il 5 giugno, apre i battenti giovedì 6 giugno, nelle sale del Duca di Montalto al Palazzo dei Normanni di Palermo, sino al 31 luglio. Il 18 settembre le opere saranno esposte a Milano, alla Fondazione Mazzotta in foro Buonaparte, dove resteranno a disposizione del pubblico sino al 19 novembre.

Il termine impressionismo, com’è noto, deriva da un dipinto di Monet, esposto nel 1874 in una mostra, e indica un movimento pittorico nato nel 1867. Gli esponenti di questa corrente (Monet, Degas, Renoir, Pissarro, Sisley, Morizot e Césanne), dipingendo en plen air, hanno inteso cogliere l’impressione istantanea di un soggetto che varia con il mutare della luce. Le opere di Renoir tracciano un percorso antologico con particolare riferimento alle tematiche del paesaggio e del ritratto: in mostra anche alcuni ritratti considerati tra i capolavori del maestro come La femme au jabot blanc del 1880, il Ritratto di Suzanne Valadon del 1885 e Madeleine Adam del 1887. Completa la mostra la selezione di una ventina d’opere di autori come Coubert, Pissarro, Monet, Cézanne, Manet, Degas, Sisley, Guillaumin, Signac che, nell’abbracciare la teoria impressionista, ricercarono per tutta la vita il senso della luce quale rivelatrice delle forme.

L’impressionismo, di cui Renoir è uno dei maggior esponenti, costituì l’inizio dell’arte moderna. Fra gli impressionisti francesi, Renoir è stato il pittore della figura umana e contribuì a far ammettere che non vi sono soggetti indegni dell’arte e rappresentò le scene più varie del suo tempo, con spirito diverso dal suo contemporaneo Degas. Non importava quale fosse l’argomento, purché le vibrazioni di luce e colore lo nobilitassero.

Nato, da famiglia modesta, il giovane Pierre-August era destinato a diventare decoratore di porcellane. Ammesso, all’età di 21 anni, alla Scuola Imperiale e Speciale di Belle Arti, Renoir comincia frequentare atelier pittorici, dove incontra e stringe amicizia con Bazille, Monet e Sisley.

Ma è nel 1864 che comincia a dipingere en plen air, nella foresta di Fontainebleau, a Marlotte, dove acquista una casa dall’amico pittore Jules le Coeur.

A contatto con Monet, la tavolozza di Renoir si schiarisce a partire del 1973 e le sue opere dimostrano la spontaneità e la freschezza dell’impressione: la luce è solare; dominano i gialli e gli arancioni.

Ma è nelle figure femminili che Renpoir si rivela un maestro. A differenza della maggior parte degli impressionisti, che si sono dedicati principalmente al paesaggio, Renoir predilige i personaggi e, in particolare, i modelli femminili, con l’incarnato delicato, la capigliatura ben in mostra, le tonalità cangianti. E’ una pittura sensuale che passa attraverso l’esaltazione della femminilità e la delicata ammirazione per la donna. Tuttavia non trascura i paesaggi, spesso animati, e le nature morte. Renoir seppe, più di qualsiasi altro, esprimere il fascino dell’infanzia e dell’adolescenza. Dalla sua pittura traspare una giovinezza sorprendente, come quella dei grandi pittori veneziani, che ne hanno influenzato lo spirito.

La selezione dei dipinti, presentati a Palermo e a Milano, è stata affidata a Maithé Vallès-Bled, direttrice del museo di Lodève.

Il catalogo, edito dalla casa editrice Mazzotta, contiene un saggio della curatrice dedicato all’opera di Renoir e uno di Giovanni Iovane che indaga il significato del termine “Impressionismo”.

A Palermo, l’esposizione è libera al pubblico, dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22. La domenica dalle 10 alle 13.

A Milano, alla fondazione Mazzotta, Renoir sarà visibile dalle 10 alle 19,30 da martedì a sabato (martedì e giovedì la chiusura sarà spostata alle 22,30). L’ingresso costerà € 8,00 per il biglietto intero e € 5,50 e 4,50 per i ridotti.

Österreicher
03-06-02, 22:38
http://www.ilnuovo.it/nuovo/images/266/renoir_ritratto_donna_165x200.jpg

Nebbia
05-06-02, 14:40
Originally posted by Österreicher
Una mostra, a Palermo (dal 6 giugno) e poi a Milano (dal 19 settembre), rende conto dell'opera dell'artista francese, maestro nel dipingere le figure femminili.


Il termine impressionismo, com’è noto, deriva da un dipinto di Monet, esposto nel 1874 in una mostra, e indica un movimento pittorico nato nel 1867. Gli esponenti di questa corrente (Monet, Degas, Renoir, Pissarro, Sisley, Morizot e Césanne), dipingendo en plen air, hanno inteso cogliere l’impressione istantanea di un soggetto che varia con il mutare della luce.... .

Tutto giusto caro Paolo, solo una precisazione:
Il movimento pittorico francese dell'impressionismo è stato così chiamato in seguito ad un articolo del critico L. Leroy (Charivari 25 aprile 1874) che definì impressionisti - richiamandosi in senso spregiativo al titolo di un quadro di C. Monet, Impression: soleil levant - un gruppo di artisti che avevano esposto le loro opere nelle sale del fotografo Nadar a Parigi.
Il termine impressionisti è nato pertanto dall'attribuzione dispregiativa della critica francese nel mondo dell'arte a questi pittori e non certo perchè questi avevano cominciato a definirsi o a pretendere di venir definiti tali.
Ciao :)

Josto
14-06-02, 19:21
A proposito, nel suo ultimo periodo Renoir ha abbandonato lo stile impressionista per adottare la cosiddetta manière seche, con cui ha dipinto trà l'altro "Le grandi bagnanti".
A me sinceramente questo stile non piace particolarmente.
Non ho capito se è stato costretto ad adottarlo a causa della malattia che lo ha portato alla paralisi oppure è stata una scelta dettata dalla mutata sensibilità pittorica (o forse si tratta di entrambe le cose).

http://http://www.artdreamguide.com/adg/adg_FRA/pa_FRA/paris_pa/m_orsay/img/_jpg/renoi_39.jpg

Pierre-Auguste Renoir
Les Baigneuses
(Le grandi bagnanti)
1918-19
olio su tela
110 x 160 cm
Musée d'Orsay, Parigi





http://http://www.artdreamguide.com/adg/adg_USA/pa_USA/phila_pa/m_pma/img/_jpg/renoi_21.jpg

Pierre-Auguste Renoir
Les grandes baigneuses
(Le grandi bagnanti)
1887
olio su tela
118 x 170 cm
Philadelphia Museum of Art, Philadelphia
Mr. and Mrs. Carroll S. Tyson Jr. Collection