Spirit
05-06-02, 17:48
Si ricomincia a parlare, in questi giorni, delle authority europee e delle sedi candidate ad ospitarle. Come noto, il governo punta su Parma come sede per l'agenzia dell'alimentazione, nonostante le resistenze degli altri paesi europei. A Laeken il vertice saltò su questo punto, data l'insistenza del premier italiano e nonostante la possibilità di barattere l'authority alimentare per quella sulla sicurezza marittima, agenzia da situare a Genova. L'informazione locale batte da tempo su questo tasto, spingendo perchè il governo prenda in considerazione la possibilità di un "dono" importante a quella che dovrà riqualificarsi come la capitale del mare. In effetti si parla tra l'altro di 200 posti di lavoro, che in Liguria sono oro che cola, nonchè di progetti importanti come le "autostrade del mare". Ma c'è un ma: Genova è diventata la roccaforte del centro-sinistra e in politica, si sa, i regali si fanno soltanto agli amici. Si tratta dei tradizionali limiti di una concezione gerarchica e feudale della politica italiana, che da Roma dispensa benefici ai propri "vassalli", senza che questi possano rivendicare autonomie dal centro e proporsi come interlocutori non partitici. Scajola ha comunque promesso che SE la candidatura di Parma dovesse essere bocciata, sarà giocata la carta di Genova. Contenti di questo riconoscimento, storciamo il naso di fronte al se. Come ieri è stato scritto sul Secolo, in questi anni Genova e la Liguria si giocano la rinascita, che dovrà passare attraverso le grandi opere, la cultura, la gestione delle aree industriali. Quale migliore "input" di un riconoscimento a tale livello, per rilanciare la regione in Europa?
http://www.genovaseaauthority.it
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