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Visualizza Versione Completa : A proposito del diritto di discriminazione... Una norma razzista



Sir Demos
06-06-02, 17:48
Noi, che amiamo l'Italia per la sua cultura, la sua bellezza e le sue tradizioni, e che siamo legati a questo Paese anche da frequenti rapporti di lavoro, siamo indignati dalla decisione di richiedere le impronte digitali solo agli extracomunitari. È una norma che calpesta un fondamentale diritto umano, quello dell'uguaglianza, e cede al vento xenofobo che attraversa l'Occidente, facendo di ogni immigrato un potenziale criminale. Anche noi saremo obbligati a fornire le nostre impronte: ma è a nome di tutti quelli che non hanno voce, delle migliaia di uomini e donne che sono costretti a fuggire dai loro Paesi, ed emigrano nella speranza di una vita più dignitosa, che chiediamo al Parlamento e al governo italiano di fermarsi e di cancellare una norma così odiosa. Il problema dell'immigrazione è cruciale in tutta l'Europa. Ma non si affronta con misure emotive e discriminatorie.

Steven Spielberg regista
Gore Vidal scrittore
Tahar Ben Jelloun scrittore
Bob Wilson regista e coreografo
Zubin Mehta direttore d'orchestra
Susan Sontag scrittrice
Tobey Maguire attore
Luis Sepulveda scrittore
Richard Lowenstein regista
Luis Bacalov compositore
Myung-Whun Chung direttore d'orchestra
Cherif regista teatrale
Younis Tawfik scrittore
Martha Argerich pianista
Joseph Kosuth artista
Mrinal Sen regista
Peter Scarlet direttore di Cinemateque Francaise
Toni Thorimbert fotografo
Igli Tare giocatore del Brescia
Kewullay Conteh giocatore del Venezia
Erjon Bogdani giocatore della Reggina
Akeem Omolade giocatore del Torino
Idris Sanneh commentatore sportivo
Fouad Allam docente all'Università di Trieste, saggista
Karl Potter musicista
Victoria Munsey traduttrice e membro della Chiesa Valdese
Amik Kasoruho scrittore e intellettuale
Nabil Ben Salameh cantante dei Radiodervish
Bintu Lo operatrice commerciale
Antonio Banderas attore
Melanie Griffith attrice
Angelica Huston attrice
Mira Nair regista
Antonio Skarmeta scrittore
Goran Bregovic musicista
Atiq Rahimi scrittore afgano

Ciao.

ciaparat
06-06-02, 17:55
l'abbiamo gia' letto in tutte le salse. Sir Demos, prova a fare tu un commento (a parte il titolo del post).

Ma qui a nessuno hanno mai preso le impronte digitali? Si vede che siete giovani e fortunati. A me si', quando ho fatto la visita militare. Nessun regista si e' mobilitato, pero'. Forse erano troppo impegnati ad amare il loro paese per la sua bellezza, cultura e tradizioni...

Sir Demos
06-06-02, 18:03
Al solito...

Il fatto è a tutti quelli che fanno il militare prendono le impronte, mentre solamente agli exta-comunitari le saranno prese per entrare in Italia...

Allora, adesso esiste per legge un diritto alla discriminazione oppue sto travisando tutto???

ciaparat
06-06-02, 18:59
aspetta un attimo: stai parlando della discriminazione subita da chi DEVE fare il militare o da quella subita da chi VUOLE entrare in italia?

Demos, demos.... quand'e' che imparerai a ragionare con la tua testa, non con quella di registi e scrittori?

PINOCCHIO (POL)
06-06-02, 20:25
discriminazione, esatto.
discriminiamo tra cittadini e non cittadini.
qual'e' il problema?
saluti padani

06-06-02, 23:31
Originally posted by masaniello
E' strano , molti di quei firmatari appartengono a paesi dove già da nni si prendono le impronte digitali a stranieri ( Vedi USA )

Noto anche Taher Ben Jallun , cittadino di un paese che nella costituzione " proibisce " ai suoi cittadini una diversa religione
da quella Islamica . E così via.....

Vogliamo fare il gioco di esaminarli ad uno ad uno ?

esaminarli????
no...gli DEI non possono essere esaminati da noi comuni mortali.......

e poi loro non hanno impronte digitali sono puro spirito evanescente......come le scorreggie.....:lol

Felix (POL)
07-06-02, 02:28
è un polverone per nulla. In quasi tutti i paesi si prendono le impronte agli stranieri. Lo ripeto, a me le hanno prese per avere il visto per gli USA. E non mi sono lamentato.

A parte l'opportunismo politico di questa inutile polemica, vedo un problema ideologico di fondo, che è l'ossessione isterica contro la discriminazione. Come se discriminare fosse il peccato capitale, l'orrore degli orrori.
Discriminare (cioè distinguere, separare, ponderare) è invece giusto e necessario. Cerchiamo di capirlo, e non incorreremo in queste cacce alle streghe da secoli bui.

saluti

ARI6
08-06-02, 15:41
Non mi piace granchè l'idea, ma come ha detto ciaparat la decisione di venire in Italia è volontaria, e questa norma non è scandalosa come se venisse imposta anche a chi è italiano di nascita.

Free-Market
08-06-02, 17:46
Originally posted by ARI6
Non mi piace granchè l'idea, ma come ha detto ciaparat la decisione di venire in Italia è volontaria, e questa norma non è scandalosa come se venisse imposta anche a chi è italiano di nascita.

d'accordo con te, ma cerchiamo di rimanere molto attenti che da quanto ho sentito si preparano anche a prendere le impronte anche a chi e' italiano di nascita :mad:

ARI6
09-06-02, 14:46
Originally posted by Free-Market


d'accordo con te, ma cerchiamo di rimanere molto attenti che da quanto ho sentito si preparano anche a prendere le impronte anche a chi e' italiano di nascita :mad:

Io li aspetto impazientemente a casa mia... http://www.anduin.de/emoticons/neu/2ar15smilie.gif

asburgico
10-06-02, 00:20
molto semplicemente quando andrai a rinnovare la carta d'indentità scaduta.

Free-Market
10-06-02, 06:05
Originally posted by asburgico
molto semplicemente quando andrai a rinnovare la carta d'indentità scaduta.

a me e' gia' scaduta da un pezzo..... col c***o che mi vedono :mu :D

PINOCCHIO (POL)
10-06-02, 12:29
Originally posted by asburgico
molto semplicemente quando andrai a rinnovare la carta d'indentità scaduta.


ne faccio volentieri a meno o al limite me la faccio falsa.
saluti padani

ciaparat
10-06-02, 12:44
chiariamo una cosa: la carta d'identita' non e' obbligatoria. Io non ce l'ho, credo da dieci o quindici anni. Ed esistono nel caso altri documenti: patente, passaporto, ecc., che hanno una funzione specifica.
Paesi piu' civili di noi - mi riferisco a UK e USA - la carta d'identita' non sanno che cosa sia. Paesi meno civili, come la defunta URSS, si', ed era obbligatorissima per spostarsi all'interno del paese.
Naturalmente l'Europa ha gia' previsto la carta d'identita' europea. Uniche reazioni negative, guarda caso, da parte inglese.

ARI6
10-06-02, 13:44
La carta d'identità ho dovuto farla a 18 anni perchè avevo bisogno di un documento e non ne avevo nessuno.
Non credo la rinnoverò, specialmente se vogliono le impronte.

Sir Demos
23-06-02, 15:53
aspetta un attimo: stai parlando della discriminazione subita da chi DEVE fare il militare o da quella subita da chi VUOLE entrare in italia?

Già ragiono con la mia testa o cerco di farlo il più che posso stando attento a tutti i condizionamenti possibili... Le tue eccezioni non sono significative men che meno pertinenti, perchè giusta o non giusta l'obbligo di leva, tra l'altro abolito, è una norma che si estende a tutti i cittadini italiani con esclusioni in base a qualità oggettive degli stessi ( malattie, situazioni particolari... ).

La nuova norma ha di particolare il fatto che si applica solamente a chi non èì comunitario, introducendo pericolosamente un diritto alla discriminazione da parte dello stato in base a qualità soggettive...

Nulla in contrario alla legge, contrario al bacino di applicazione.

Registi o non Registi. :cool:

Sir Demos
23-06-02, 15:54
discriminiamo tra cittadini e non cittadini

C'è perchè non esistiamo in quanto cittadini, ma in quanto uomini...

Sir Demos
23-06-02, 15:56
In quasi tutti i paesi si prendono le impronte agli stranieri. Lo ripeto, a me le hanno prese per avere il visto per gli USA. E non mi sono lamentato.

Nulla in contrario il problema è che per te è giusto discriminare in base a qualità oggettive delle persone, per me no.

Ciao.

Felix (POL)
27-06-02, 07:48
Originally posted by Sir Demos


Nulla in contrario il problema è che per te è giusto discriminare in base a qualità oggettive delle persone, per me no.

Ciao.

buona puntualizzazione (ma non è un "problema"). Riconosco perfettamente ciò che dici. Eppure mi chiedo come sia possibile pensare di "non discriminare" in base a "qualità oggettive", dato che siamo oggettivamente diversi gli uni dagli altri.
Per dirne una, se c'è un divieto di acquisto di tabacco ed alcolici per minori di età, questa è indubbiamente una "discriminazione in base a qualità oggettive" (l'età), ma mi pare francamente giustificata (o saresti d'accordo di vendere liberalmente tabacco ed alcolici a bambini di dieci anni?!).

saluti