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Visualizza Versione Completa : Ramesse II e la vera storia della battaglia di Qadesh



Tomás de Torquemada
06-06-02, 22:13
Dal sito www.ilnuovo.it

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,136651,00.html

Saluti.

L'Uomo Tigre
06-06-02, 23:32
Grazie per la segnalazione Tomás, non mancherò di andare a visitare questa interessante mostra. :)
Io credo che lo scontro tra le forze del faraone Ramses II e l'esercito hittita di Muwatalli presso Qadesh (1279 a. C.), nato dal tentativo di riconquistare la stessa Qadesh, Ugarit e Amurru per sottrarrle al controllo hittita e che entrambe le parti descrissero come un proprio successo, fu in realtà una battaglia favorevole agli Hittiti, tant'è che alcuni anni dopo imposero all'Egitto il proprio trattato di pace reso ancora più vincolante dal matrimonio tra Ramses II e una principessa hittita
È mio parere che il vero successo di Ramses II fu quello di essere riuscito a salvare il suo esercito.
Se c'è qualche forumista interessato alla storia del Vicino Oriente Antico che intende approfondire la vicenda della battaglia di Qadesh o altri avvenimenti mi faccia sapere, mi piacerebbe avere uno scambio di opinioni a riguardo.
Ciao!

Felix (POL)
07-06-02, 01:11
se non vado errato (correggetemi se sbaglio) uno dei fattori di vantaggio degli Ittiti era l'uso di armi di ferro, mentre quelle egizie erano di bronzo.
Ricordo una scena del vecchio film 'Sinhue l'egiziano', in cui il medico egizio si trova a curare il re degli ittiti gravemente ammalato. Lo salva, e per compenso chiede una spada di ferro, che porta poi in Egitto per mostrarla ai suoi compatrioti.

La battaglia di Kadesh, sia quale sia stato il suo esito militare, si ricorda comunque come una delle grandi battaglie nella storia dell'umanità.

L'Uomo Tigre
07-06-02, 08:23
Non ho mai visto quel film :(
Per quanto riguarda gli armamenti, è vero che gli Hittiti conoscevano la lavorazione del ferro (che abbonda nelle montagne dell'Anatolia), ma le loro armi, armature e utensili erano prevalentemente in bronzo. La loro tecnologia e la loro conoscenza della lavorazione del ferro, sebbene vi fossero stati abilissimi artigiani, soprattutto nel periodo imperiale, rendevano la creazione di armi in ferro di qualità un'operazione particolarmente difficile e costosa.
Il ferro era ferro usato prevalentemente in ambito cerimoniale.
È probabile che il re e qualche altro personaggio di spicco abbia avuto armi in ferro, ma dai reperti archeologici rinvenuti si è visto come l'esercito fosse equipaggiato principalmente con armi e armature in bronzo.
Tra l'altro gli Hittiti lavoravano i metalli prevalentemente nei mesi invernali, mentre in quelli estivi si dedicavano prevalentemente all'agricoltura e all'attività militare.
Appena ho tempo posto alcune informazioni riguardo la battaglia di Qadesh.



Iron and Steel
Iron was not used in the New World during pre-Columbian times, and makes its appearence in quantity in the Old World with the inception in the Near East of the Iron Age around 1000 BC. There is evidence, however, that it was worked rather earlier, notably in Hittite Anatolia. Meteoric iron (iron deriving from meteorites, and found naturally in the metallic state) was widely known in the Near East, and cylinder seals and other ornaments are made from it. But there is no evidence that it was extensively worked.

Colin Renfrew - Paul Bahn
2000, Archaeology: Theories, Methods and Practice (3rd Ed.), p. 349, Hudson & Thames.

G. Oberdan
07-06-02, 11:44
Che la battaglia di Qadesh (o Kadesh) fosse stata una vittoria modesta e alquanto dubbia è risaputo da anni. Pensate che l'avevano insegnato a me al liceo classico facendo leggere da una parte i resoconti da parte egiziana e il trionfo di Ramessess II in cui si parla di vittoria definitiva e dall'altra analizzando gli svolgimenti successivi.

Sono concorde con l'Uomo Tigre quando dice che la era grandezza del Faraone fu quello di uscirne vivo e soprattutto di salvare un esercito, il suo, oramai accerchiato in preda al panico.
Anche qui la precisione vorrebbe che si dicesse che lui non era con tutto l'esercito (la maggior parte delle divisioni era al sicuro nell'accampamento, ma era fuori con una sola divisione e credo fosse a caccia.

PS:Uomo Tigre, se vuoi parlare di storia con me ok, apri una porta già aperta!! Sono un appassionato, in special modo quella antica.

L'Uomo Tigre
07-06-02, 15:27
Ciao Guglielmo,
in effetti dall'articolo de Il Nuovo sembra che il fatto che la battaglia di Qadesh non fu un trionfo egiziano sia una clamorosa novità.
Ramses II cercò di risalire a nord sottrarre al controllo hittita almeno Qadesh e l'alta valle dall'Oronte. Egli sfruttò il tradimento di Benteshina, re di Amurru e questo cambio di campo causò la reazione di Muwatalli che portò allo scontro i due imperi.
Proprio a Qadesh fu bloccato dagli hittiti e costretto a ripiegare abbandonando Amurru al nemico.
Muwattalli destituì Benteshina, sostituendolo con Shapili, ponendo fine all'esistenza della provincia di Upi, mantenendo la frontiera a sud di Qadesh e costituendo un vero e proprio baluardo antiegiziano in Siria.
Non fu di certo un successo ma almeno il tentativo di Ramses II aveva delle basi più solide di quello di Sethi I.
Ramses II considerò la battaglia di Qadesh come l'evento militare più significativo del suo regno ed è senza dubbio l'episodio militare egiziano meglio documentato: la battaglia fu riprodotta sul muro di cinta di Abido, in tre punti diversi del tempio di Amon-Ra a Karnak, due voltea a Luxor, nel Ramesseo e sul muro della sala principale di Abu Simbel. Esistono poi redazioni su papiri (Raifé, SallierII, Chester, Beatty III verso).
In totale ci sono giunte 13 versioni che combinano tre modi letterari: poema, bollettino e rappresentazione visiva.
Appena possibile posto le traduzioni di alcune iscrizioni riguardo la battaglia.

L'Uomo Tigre
07-06-02, 19:33
"Ordunque Sua Maestà aveva messo sul piede di guerra la sua fanteria, i suoi carri e i Shardana che Sua Maestà aveva catturato e riportato dalle sue campagne vittoriose. Costoro avevano ricevuto tutto l'equipaggiamento, nonché le consegne per il combattimento.
Sua maestà si mise in marcia verso il Nord con la sua fanteria e i suoi carri e, dopo una partenza senza ostacoli il nono giorno del secondo mese dell'estate dell'anno V, Sua Maestà oltrepassò la fortezza di Sile, forte come Montu quando avanza. Tutti i paesi tremavano davanti a lui e i loro capi portavano tributo: tutti i ribelli piegano il dorso per tema dell'autorità di Sua Maestà! Le sue truppe marciano sulle piste come se fossero sulle strade dell'Egitto (...)" (KRI II, 11, 1-13, 15).

Gli Egiziani giungono nei pressi di Qadesh:

"Ora il vile Hittita era giunto in quel luogo, dopo aver riunito in federazione con lui tutti i paesi fino al mare: era venuto l'intero paese hittita, e Naharina, e Arzawa e i paesi dei Dardani, di Keshkesh, di Masa, di Pidasa, di Iruna, di Karkisa, Lukka, Kizzuwatna, Karkemish, Ugarit, Kedi, l'intero paese di Nuges, Mushanet e Qadesh (...) Coprivano monti e valli, come una moltitudine di cavallette. Egli non aveva lesinato il denaro del suo paese e si era spogliato di tutti i suoi beni per darli a questi paesi, affinché lo accompagnassero alla guerra!" (KRI II, 16, 1-20, 10).


continua...

L'Uomo Tigre
07-06-02, 19:56
L'esercito hittita, nascosto dietro la città di Qadesh, lascia passare la prima divisione egiziana, poi si scaglia sulla seconda mentre la terza attraversa il guado di Shabtuna:

"Fecero allora una sortita s sud di Qadesh prendendo in pieno la divisione di Pra, che avanzava senza sospetto, e non era pronta. Allora la fanteria e i carri di Sua Maestà piegarono davanti a loro. Sua Maestà, da parte Sua, era ferma a nord della città di Qadesh, sulla riva orientale dell'Oronte. Si venne a raccontare il fatto a Sua Maestà. Sua Maestà sorse come Suo padre Montu. Afferrò le Sue armi da battaglia, infilò la Sua cotta di maglia: era Baal in azione! Il grande cavallo che portava Sua Maestà era Vittoria in Tebe, della grande scuderia di Usirmaatra-Eletto di Ra, Amato da Amon" (KRI II, 26, 7 - 29, 16).

"Sua Maestà si lanciò a spron battuto nel pieno dell'esercito del vile Hittita, solo, senza che nessuno fosse con Lui! Sua Maestà avanzò per gettare uno sguardo intorno, e si vide circondato da duemilacinquecento carri hittiti che convergevano su di Lui e da tutti gli altri esploratori del vile Hittita e dei numerosi paesi che l'accompagnavano (...)" (KRI, II, 30, 1 - 31, 15).


continua...

hussita
07-06-02, 20:33
Originally posted by L'Uomo Tigre
Non ho mai visto quel film :(
Per quanto riguarda gli armamenti, è vero che gli Hittiti conoscevano la lavorazione del ferro (che abbonda nelle montagne dell'Anatolia), ma le loro armi, armature e utensili erano prevalentemente in bronzo. La loro tecnologia e la loro conoscenza della lavorazione del ferro, sebbene vi fossero stati abilissimi artigiani, soprattutto nel periodo imperiale, rendevano la creazione di armi in ferro di qualità un'operazione particolarmente difficile e costosa.
Il ferro era ferro usato prevalentemente in ambito cerimoniale.
È probabile che il re e qualche altro personaggio di spicco abbia avuto armi in ferro, ma dai reperti archeologici rinvenuti si è visto come l'esercito fosse equipaggiato principalmente con armi e armature in bronzo.
Tra l'altro gli Hittiti lavoravano i metalli prevalentemente nei mesi invernali, mentre in quelli estivi si dedicavano prevalentemente all'agricoltura e all'attività militare.
Appena ho tempo posto alcune informazioni riguardo la battaglia di Qadesh.



Iron and Steel
Iron was not used in the New World during pre-Columbian times, and makes its appearence in quantity in the Old World with the inception in the Near East of the Iron Age around 1000 BC. There is evidence, however, that it was worked rather earlier, notably in Hittite Anatolia. Meteoric iron (iron deriving from meteorites, and found naturally in the metallic state) was widely known in the Near East, and cylinder seals and other ornaments are made from it. But there is no evidence that it was extensively worked.

Colin Renfrew - Paul Bahn
2000, Archaeology: Theories, Methods and Practice (3rd Ed.), p. 349, Hudson & Thames.

anche io credevo, come felix , che gli Hittiti avessero più disponibilità di armi in ferro
buono a sapersi
grazie

L'Uomo Tigre
07-06-02, 22:00
Originally posted by hussita


anche io credevo, come felix , che gli Hittiti avessero più disponibilità di armi in ferro
buono a sapersi
grazie

Figurati, di niente! :)

L'Uomo Tigre
07-06-02, 22:01
Abbandonato dai suoi uomini, il re si rivolge ad Amon:

"Ti invoco padre mio Amon.
Sono nel mezzo di una folla sconosciuta.
Tutti i paesi stranieri hanno fatto lega contro di me,
e mi ritrovo solo senza nessuno.
Le mie numerose truppe mi hanno abbandonato
e nessuno dei miei carristi si cura di me.
Ho un bel gridare verso di loro
nessuno intende i miei richiami.
So che Amon mi sarà di maggiore aiuto
che milioni di fanti
che centinaia di migliaia di carri
che diecimila fratelli e figli
uniti nello stesso slancio (...)
Ecco che pregavo nell'imo dei paesi stranieri
e la mia voce fu udita in Heliopolis del Sud.
Mi accorsi che Amon rispondeva ai miei appelli:
mi tese la mano, e me ne rallegrai.
Mi parlò dietro le spalle, come se fosse stato vicino:
"Coraggio! Sono con te:
sono tuo padre e ti appoggio.
Sono meglio di centomila uomini:
sono il signore della vottoria e amo il valore!"
(KRI II, 39, 13-44, 5).


continua...

L'Uomo Tigre
08-06-02, 09:16
A questo punto il re, galvanizzato dalla presenza del dio, distrugge i nemici e stigmatizza la viltà delle sue truppe. L'indomani Muwatalli gli invia una richiesta d'armistizio:

"Il tuo umile servitore proclama a voce alta che sei il figlio di Ra, nato fisicamente da Lui, e a cui ha concesso tutti i paesi. Per quanto concerne il paese d'Egitto e il paese hittita, sono tuoi servi, sono ai tuoi piedi: è tuo padre, il divino Ra, che te li ha dati. Non usare il tuo potere contro di noi! Sì, la tua autorità è grande e la tua forza preme pesantemente sul paese hittita. Ma è forse cosa buona che tu uccida i tuoi servi, con il volto terribile contro di loro, senza pietà? Guarda: ieri hai passato il giorno ad uccidere centomila uomini e oggi sei ritornato e non risparmi gli eredi. Non portare troppo avanti il tuo vantaggio, re vittorioso! La pace è migliore della guerra. Dacci il soffio della vita!"
(KRI, II, 92, 6-95 11).