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Perdu
07-06-02, 11:52
labai in s'unione sarda de oi........
cossiga narat:
"i sardi sono più italiani degli italiani perchè hanno scelto di aderire allo stato italiano".............

no comment, no bollu tenni sa justìtzia in domu......:rolleyes:

Shardana Ruju
07-06-02, 13:40
E tando?

Non è forse chiaro che l'uomo di "gladio"/ “stay behind”/ “nuclei per la difesa dello stato”, e dei “gruppi di intervento speciale” dei carabinieri, l'uomo di ferro dello stato italiano NON PUO' TUTTO D'UN TRATTO ESSERE DIVENTATO INDIPENDENTISTA O ANCHE SOLO NAZIONALISTA????

E' da sempre che noi dimostriamo SCIENTIFICAMENTE L'ENTITA' E LA NATURA DEL PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE CAPITALISTICA EUROPEA CHE HA UNA SUA SPECIFICA TAPPA IN SARDIGNA, E MIRA A DEVIARE LE AUTENTICHE LOTTE DI LIBERAZIONE NAZIONALE IN UN SENSO DI ASSOLUTA SUBORDINAZIONE AGLI INTERESSI DEGLI STATI-CAPITALE E DEL SUB-IMPERO ECONOMICO-POLITICO RAPPRESENTATO DALL'UNIONE EUROPEA!
IN UNA PAROLA MIRA A CONTROLLARLE E ORIENTARLE, DEFORMANDOLE O TRASFORMANDOLE IN ELEMENTI POLITICAMENTE E SOCIALMENTE “TUMORALI”: LEGA NORD, VLAAMS BLOK, UCK….ECC..ECC….

E' chiaro che chi deve sapere queste cose, le sa!
Chi deve fare le sue scelte, le ha fatte!
Leggiamo in questo periodo delle documentazioni autoqualificantisi “sardiste-nazionaliste” nelle quali l’odio anticomunista farcisce e pregna di se ogni parola di frasi che pure dovrebbero avere connotazione indipendentista; in una male raffazzonata equiparazione dell’imperialismo capitalistico all’analisi comunista, che guarda caso si affianca alla pubblicazione delle tesi di kossiga.

La domanda è : dove si vuole arrivare?

La risposta è: alla scrematura delle forze rivoluzionarie sarde, allo sviluppo solo di istanze subordinate al diktat del capitale e degli stati europei- CHE COMPONGONO L’UNIONE EUROPEA!!! E CHI FA FINTA DI NON SAPERLO E’ UN “FURBACCHIONE”- , all’eliminazione pilotata di tutti gli autentici rivoluzionari, da conseguirsi magari nelle forme di “guerra contro-rivoluzionaria preventiva” che lo stato francese ha adottato in Corsica…..

Ma il diavolo fa le pentole…….

“Patria o Muerte”

Shardanas Rujos pro s’Indipendentzia

Josto
07-06-02, 18:53
Il passaggio esatto del discorso è: "Noi sardi siamo più italiani di voi italiani, perchè voi siete solo nati in Italia, mentre noi abbiamo scelto di aderire alla Repubblica rinunciando alla nostra sovranità.

Perdu
07-06-02, 18:58
Originally posted by Josto
Il passaggio esatto del discorso è: "Noi sardi siamo più italiani di voi italiani, perchè voi siete solo nati in Italia, mentre noi abbiamo scelto di aderire alla Repubblica rinunciando alla nostra sovranità.

grazie per avere precisato!
se io fossi un professore di storia (parafrasando cossiga) e uno studente mi avesse detto una cosa così lo avrei bocciato e bloccato lo statino......
mi deve dire questo signore, quando mai i sardi hanno deciso di aderire alla repubblica italiana, rinunciando alla loro sovranità.....ci sono tanti di quei errori storici da far accaponare la pelle.........mhaaaaaaaaaaaa....heeee.......l'età. ....

Josto
07-06-02, 19:32
Caro Perdu, purtroppo la vera ca**ta è stata fatta il 3 novembre 1847, quando i componenti del Regnum Sardiniae (che godeva della summa potestas, cioè della facoltà di stipulare trattati internazionali!) decisero in modo sciagurato di chiedere la fusione perfetta con il Piemonte.

Credo sia a questo ciò cui si riferiva Cossiga: naturalmente il termine di Repubblica non è corretto, ma è stato usato per semplificare il concetto ai suoi interlocutori continentali.

Perdu
07-06-02, 20:21
Originally posted by Josto
Caro Perdu, purtroppo la vera ca**ta è stata fatta il 3 novembre 1847, quando i componenti del Regnum Sardiniae (che godeva della summa potestas, cioè della facoltà di stipulare trattati internazionali!) decisero in modo sciagurato di chiedere la fusione perfetta con il Piemonte.

Credo sia a questo ciò cui si riferiva Cossiga: naturalmente il termine di Repubblica non è corretto, ma è stato usato per semplificare il concetto ai suoi interlocutori continentali.


la più grande ca**ta è stata fatta dai vari feudatari e stamenti della fine del 1700, che per salvare la loro misera posizione di servi "arrichiti" dei piemontesi hanno bloccato la spinta rinnovatrice del giudice Juanni Maria Anjoi che voleva creare sa Repùbrica de Sardinnya su modello rivoluzionario francese e americano.
comunque cossiga sbaglia perchè fa sembrare che ci sia stata una forte partecipazione popolare, cosa assolutamnete errata, anzi proprio dopo quella data ci saranno le rivolte contro le chidende, su connotu etc!

Josto
08-06-02, 08:38
E anche in quel caso a metterci i bastoni frà le ruote sono stati i notabili sassaresi.

Spirit
16-06-02, 02:48
Vorrei,se posso, esprimere un opinione: innanzitutto credo che le battaglie indipendentiste non si possano affrontare da sinistra, almeno in Italia, vista la forte tendenza centralizzatrice e anti-federalista e ancora anti-nazionale (anti-nazionalista ma anche anti-nazionalitario) che anima le forze social-comuniste. Con questo non dico certo che da destra sia meglio, ma ritengo che certe posizioni siano pre-ideologiche e in quanto tali dovrebbero accomunare ogni estrazione. A Genova, in consiglio provinciale, si è votata una mozione proposta dal Movimento indipendentista ligure affinchè il redigendo statuto regionale contemplasse il riconoscimento dei valori storici alla base della Repubblica di Genova, valori per altro riconducibili alla libertà e al progresso,e l'unico, dico l'unico, partito che si è opposto a questo semplice gesto di riappropriazione identitaria, è stato Rifondazione Comunista. Il perchè non lo so, non vedo cosa ci sia di male nel riconoscere che Genova è stata repubblica, ha contribuito ad edificare la modernità, piaccia o non piaccia la cosa, e che ha il dovere di riscoprire il proprio passato per progettare il proprio futuro. Io credo che sia la sinistra la vera oppositrice di progetti ispirati a un autentico pluralismo che restituisca DIGNITA' alle genti della penisola e delle isole, ossia alle loro identità,alle loro storie, alle loro tradizioni, ai loro diritti di auto-determinazione. E questo perchè in gioco sono i poteri corporativi per loro natura centrali, ossia i poteri tradizionali che necessitano di un soggetto statale ben identificabile e non differibile in pronunciate autonomie locali più vicini ai cittadini e alla società civile.
Non conosco come la Sardegna sia stata trattata dai Savoia, so che non è la sola regione a dover lamentarsi di quei trattamenti passati alla storia sotto il nome di risorgimento e che meglio si può definire piemontesizzazione. Certo, la Padania ha avuto molto nel corso degli anni , nonostante alcune aree come la Liguria pagarono uno scotto tremendo nell'immediato, ma alla fine tutti i nodi son venuti al pettine, e solo la forza dei mass media li sta eludendo rendendo non notiziabile ogni questio nazionalitaria e identitaria. Io sono ormai pessimista, ma credo che solo attraverso un federalismo autentico possano crearsi dei contro-poteri in grado di far si che la trama centralista si spezzi, e che le diverse comunità e nazioni componenti l'Italia possano riscoprire quell'ethos che puntualmente si accompagna alla definizione di un forte soggetto politico (quale presumibilmente diverrà la regione con la riforma Bossi), e perseguire ognuna quegli obiettivi che ritiene più legittimi e produttivi dal proprio punto di vista. So che voi sardi non vedete di buon occhio i padani, ma secondo me non vi giova cristallizzarvi a sinistra, dove l'attenzione per le identità è estremamente scarna e strumentale.