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Visualizza Versione Completa : Repubblicanesimo nelle MARCHE (2)



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essebi
12-06-02, 12:08
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Repubblicani in LIGURIA
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lucifero
12-06-02, 14:00
oops!:eek:
Nuvolarossa ci ha già informato (e per due volte) sul thread quasi omonimo che è stato già nominato (non eletto) segretario Michele Bagalini (en passant, figlio di Ulderico, vecchio amico di mio padre).

P.S.
- Nota di informatico -
nuvolarossa, segnala agli amministratori di politicaonline che non deve essere accettato dal database un nome di thread che differisce solo per le maiuscole da un'altro già presente

nuvolarossa
12-06-02, 18:12
Provvederemo appena possibile alla segnalazione.
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/PRIMOAMORE.mid

nuvolarossa
12-06-02, 18:15
Diamo il Benvenuto ad essebi sulle pagine del Forum dei Repubblicani Italiani

hussita
18-06-02, 19:09
Originally posted by lucifero
oops!:eek:
Nuvolarossa ci ha già informato (e per due volte) sul thread quasi omonimo che è stato già nominato (non eletto) segretario Michele Bagalini (en passant, figlio di Ulderico, vecchio amico di mio padre).

P.S.
- Nota di informatico -
nuvolarossa, segnala agli amministratori di politicaonline che non deve essere accettato dal database un nome di thread che differisce solo per le maiuscole da un'altro già presente
In sezione ci sono Michele ( Bagalini) e Tarasio Zucchetti
e forse anche Felicetti se si è già dimesso da FI

nuvolarossa
18-06-02, 19:09
«I politici? Guardano solo ai soldi»

FANO
Ma è vero che vi chiamano i magnifici tre?
«Non capisco...»
Allora, Berardi e Gerboni sono conosciuti. Ma il terzo chi è?
«Giancarlo Pedinotti, ovvio».
Ma Berardi, scusi, cosa c'entra Pedinotti con il Pri...
«Non si sa mai. Si vuole candidare a sindaco di Fano con il centrodestra, ma stringe un'alleanza di sinistra per la vicepresidenza della Camera di Commercio. Non si sa mai...».
Lei è invidioso perchè il commendatore ha una lista di incarichi e di titoli che fa paura...
«Questo proprio no. Quella è una storia che mi fa ridere. E aggiungo: un sigaro e un titolo non si negano a nessuno».
I suoi nemici dicono che lei a Fano è uno dei pochi in grado di illustrare la sindrome del vassallo?
«Non afferro...»
Beh, vassallo di Valentino Valentini, del sindaco Carnaroli...
«Ammetto. Di Valentino Valentini, sicuramente. Di Carnaroli no, anche se mi ci ha messo lui sulla poltrona dell'ente Manifestazioni».
Dicono che lei sta con Valentini per stare contro Corrado Montanari. E' vero?
«A dire la verità fino in fondo a me Montanari non sta simpatico affatto. Non mi ispira simpatia lui e nemmeno qualcuno che sta vicino a lui».
A Proposito di manifestazioni, cosa dice de 'Il violino e la selce'?
«C'era un mio zio che era primo violino nell'orchestra del Cairo. E credo che quella manifestazione dovrebbe emigrare proprio in Egitto. Ed il perchè è semplice: è scandaloso dare 50 milioni pubblici ad un cantante. Sono invece di opinione opposta se a sganciare quei soldi è un privato».
Veniamo al personale: perchè le sta tanto antipatica la contessina Grimaldi, assessore al traffico?
«A me, onestamente non sta nè simpatica nè antipatica. Non ci voglio parlare, non la voglio conoscere».
Chi della giunta butterebbe giù dalla torre...
«Se proprio devo fare un nome... la Grimaldi».
Ah, ma allora questa è invidia perchè la Grimaldi è di sangue blu mentre lei è un semplice borghese...
«Questo mai. Poi io sono rimasto alla fondazione della Repubblica quando i titoli sono stati aboliti».
Non c'è nemmeno uno... straccio di nobile che le stia simpatico?
«Sicuramente Lupo Bracci».
A Carnaroli da 1 a 10 che voto diamo?
«Un bel 7 perchè è uno furbo e si muove abbastanza bene. Ma per il resto della giunta il voto è l'insufficienza. Non hanno risolto un problema».
I maligni dicono che se lei e il Pri andaste alle elezioni mettereste assieme una dozzina di voti. E' vero?
«Chi afferma questo non ha ben presente il quadro. Nelle ultime amministrative abbiamo preso 650 voti. E non sono pochi».
Che differenza c'è tra i politici ora al potere e l'ex assessore Berardi?
«Che per me l'incarico pubblico è una specie di sacerdozio laico. Un atto che deve essere fatto per favorire la comunità. Oggi invece guardano quasi tutti ai soldi».
Tre ex politici che rimpiange?
«Valerio Volpini, Enzo Capalozza e Glauco Casanova. Tre personalità che hanno lavorato per la città e dai quali ho imparato molto».
A proposito di città: che differenza c'è tra Pesaro e Fano?
«Fano dà ancora la sensazione di essere un paesone. Pesaro ha un'altra spinta, un'altra vitalità. E' più dinamica».
Cosa pensa della minoranza in consiglio comunale?
«Che si perdono in una serie di minutaglie. Ho la sensazione che nessuno abbia una visione d'insieme dei problemi della città».
Bene: se fosse lei sindaco, cosa farebbe per prima cosa?
«Assolutamente nulla perchè io di fare il sindaco non ci penso nemmeno. Tra i 56 mila di questa città che vogliono fare il sindaco, io non ci sono. Depennatemi».
Passiamo alle cose serie: lei che vive i salotti, chi è la donna più bella della città?
«Non rispondo perchè dovrei fare poi i conti con mia moglie. Poi perchè Goldoni, per rispondere ad una domanda simile, dovette lasciare Venezia».
A quante feste Hollywoodiane parteciperà questa estate?
«Spero a tutte, se mi invitano».
Al mare che si dice...
«Non vado al mare. Tutta quella promiscuità in un metro quadro mi dà fastidio».
Torniamo un attimo indietro, al Cecco Angiolieri: se fossi sindaco...
«Se proprio lo deve dire, metterei sicuramente mano al nuovo Prg. Perchè in attesa di questo strumento questa città la stanno mettendo al sacco».

Maurizio Gennari

nuvolarossa
24-06-02, 00:15
«Giù le mani dall'Inrca»

ANCONA — Continua la crociata a favore dell'Inrca. «Giù le mani dell'Inrca», strillano Udc, Nuovo Psi e Partito Repubblicano Italiano. Che scrivono: «Melappioni, Zuccatelli e il direttore sanitario vogliono chiudere l'Inrca. L'Inrca non può diventare una casa di riposo per anziani».
E, allora, si chiedono «che manovra c'è attorno all'Inrca? Che interesse c'è di portarla ad Osimo? Dove sono finiti i finanziamenti per la ristrutturazione e la realizzazione del nuovo ospedale?
Quattro mesi fa è stato approvato un project financing per la realizzazione del nuovo ospedale, i lavori vennero assegnati ad una cooperativa, perché oggi qualcuno ha cambiato idea?».
E ancora: «Tassini, sei stato indicato — scrivono Udc, Nuovo Psi e Pri — come commissario della Casa delle Libertà ed è con noi che ti devi confrontare per il problema dell'Inrca e non con altri!».
Dunque, concludono i tre partiti, «l'Inrca deve essere degli anconetani e per la tutela degli anziani».

nuvolarossa
24-06-02, 18:09
Dimissioni di Cordella

CAGLI

Con un comunicato del Pri nazionale Cagli torna ad essere al centro dell'attenzione per il caso delle dimissioni di Cordella dal consiglio comunale. Al suo posto dovrebbe subentrare Loretta Blasi, segretaria del Pri locale. Questo il testo del comunicato: facendo un chiaro richiamo ai principi della lealtà e del rispetto del mandato Mariagrazia Berdini ed Eliseo Coppieri del Pri, scrivono:«Tutto ciò si traduce in una coerenza di comportamenti e di scelte, soprattutto nel caso in cui si possano verificare situazioni di incompatibilità e di conflitto di interessi. E' d'obbligo restituire questo tipo di fiducia ai cittadini, specie in un momento in cui un simile argomento è così tanto dibattuto e controverso. Nell'auspicio di una sana e corretta soluzione della specifica situazione che riguarda l'amministrazione di Cagli, ripongono piena fiducia nella persona e nella politica della segretaria della locale sezione Loretta Blasi».

G. Oberdan
26-06-02, 01:23
Ieri sera volevo vedere se era vero che il sito del MRE era aggiornato al 2001. Mi sono imbattuto in questi due siti


www.repubblicanieuropei.com (http://www.repubblicanieuropei.com)

e


www.sbarbati.org (http://www.sbarbati.org)


Ero l'unico che non li aveva visti? Non è che ci sia scritto niente, questo sia chiaro... ma nell'Home Page dell'On. Sbarbati c'è anche un uccellino che vola e fa un versetto affettuoso (gabbiano forse?)

CIP CIP

Nucara e La Malfa se li sognano siti così!!

Garibaldi
26-06-02, 08:16
...

lucifero
26-06-02, 08:49
non voglio difendere né il sito né la sbarbati.

Tra l'altro ritengo che un sito di bella grafica e poca sostanza o non aggiornato sia quanto di più deleterio. Sì, lo so che potreste dire che è lo specchio del movimento...

Comunque:
l'indirizzo del sito è: www.movimentorepubblicanieuropei.org (http://www.movimentorepubblicanieuropei.org); penso che sia quello, a cui si riferisce Oberdan, visto che è fermo al 7/2001.
Già nell'indirizzo è un macello: troppo lungo, e poi il .org è poco mnemonico (anche se il .com mi avrebbe spaventato).

Riguardo all'uccello, è il gabbiano simbolo degli ELD.

:( Infine,
io eviterei ironie a sfondo sessuale o sessista, che tendono a rimarcare il fatto che la Sbarbati è donna. Non fanno onore in genere al nostro pensiero culturale. Questi stereotipi lasciamoli ai nostri alleati di FI, AN, CDU, ognuno con le proprie peculiarità.

G. Oberdan
26-06-02, 11:38
Si sono d'accordo. Un sito magari fatto amatorialmente (un esempio di sito fatto in casa? il mio) ma aggiornato costantemente mette idea di vita. Uno con una bellissima grafica ma non aggiornato mette l'idea di morto, di finito. Senza futuro.

Nuvola Rossa, perchè non fai un sondaggio sui siti del Pri migliori?
(Ragazzi, ricordatevi degli amici!!! ;)

Garibaldi
26-06-02, 12:33
...

nuvolarossa
30-06-02, 10:26
DIAMBRA METTE IN LUCE UNA CONTRADDIZIONE
CHE DURA DAGLI ANNI 70
Una strada, due i tracciati

SENIGALLIA

Dal responsabile settore economico e produttivo della sezione "Bonopera" del Pri, Alberto Dimora, riceviamo e pubblichiamo«Il Prg vigente nella nostra città non è altro che quello adottato nelle primavera del ’70 a
conclusione di una lunga seduta del consiglio comunale prima dello scioglimento per le« elezioni.

L’elemento di maggior rilievo nelle tavole del Prg adottato, era costituito dall’inserimento del tracciato della viabilità principale:la circonvallazione.

L’assurdità dell’inserimento,va ricercata nella interminabile seduta del consiglio comunale. Il consiglio si era infatti diviso in due gruppi e non c’era certezza,se messi in votazione i due tracciati,quale dei due l’avrebbe spuntata.

Sembra assurdo,ma quel piano fu adottato con l’inserimento di tutti e due i tracciati:quello che prevedeva la circonvallazione larga e quello che la prevedeva stretta. L’assurdità non è tutta qui;entrambi i tracciati erano stati previsti e localizzati tra la città e l’Autostrada" »

nuvolarossa
01-07-02, 18:58
Illustrato un Prg che è privo delle «aree problema»

FANO

Oggi per grosse linee alla stampa, domani più dettagliatamente ai gruppi consiliari, sarà presentato il nuovo Prg. Nonostante la lunga elaborazione è incompleto: mancano indicazioni per la più importante delle «aree problema», quella dell'ex zuccherificio. Tradite così le attese del Partito Repubblicano Italiano che, in una nota, asseriva: «Finalmente i cittadini verranno messi in grado di presentare le loro osservazioni. Verranno così alla luce le previsioni per le aree problema, a cominciare dall'area dell'ex zuccherificio per finire a quelle per le aree residenziali che risultano oggi, a causa del ritardo colpevole nella presentazione del Piano, le più manomesse e degradate. Aver sacrificato infatti molto verde privato e pubblico risulterà, alla lunga, un'operazione suicida, analoga a quella della trasformazione in condominio di alcune villette e dell' intervento nell'ex caserma Montevecchio. Ma meglio tardi che mai. Come sia attendiamo con impazienza il parto dopo una gestazione così lunga e difficile. Sarà, ci auguriamo, anche l'occasione per fare cessare l'anomalia tutta fanese di vedere assegnato ad un assessorato diverso dall'Urbanistica l'attività estrattiva (le cave per intenderci) che in fatto di interventi sul territorio risulta la più manomissiva. Considerare l'escavazione che modifica profondamente ed irreparabilmente il paesaggio una semplice e comune attività economica da affidare all'assessorato omonimo è un insulto all'intelligenza ed alla razionalità che in una città dalle grandi tradizioni civili deve cassare. Si riporti quindi nell'alveo ciò che per motivi impossibili a spiegare è uscito dagli argini e si riprenda il cammino interrotto in un giorno imprecisato di due anni or sono».

nuvolarossa
06-07-02, 16:04
Basta con il «muro contro muro»

SAN BENEDETTO

La paura di chiudere anticipatamente l'esperienza politico – amministrativa, con l'aggiunta della quasi certa riconsegna al centrosinistra del governo di San Benedetto, ha consigliato ai partners della Casa delle Libertà ad abbandonare la filosofia del 'muro contro muro'.
Le ventilate dimissioni del sindaco Martinelli avrebbero rimandato tutti a casa, azzerando, di fatto, il vertice amministrativo e l'organo di controllo, il Consiglio Comunale. Meglio discutere con la massima calma e senza aut – aut alla gestione della cosa pubblica, cioè al rimpasto della Giunta. Così, nell'assemblea plenaria all'hotel Quadrifoglio, rientrato l'atto d'imperio del primo cittadino, è iniziata l'analisi nuda e cruda della presunta crisi amministrativa. Il risultato? «Speriamo che dopo tutto questo polverone cambi qualcosa, se non negli uomini, nei rapporti tra gli esponenti dei partiti, i consiglieri comunali e gli assessori, altrimenti abbiamo preso in giro i cittadini di San Benedetto», ha detto ad un certo punto della maratona degli interventi degli esponenti di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione dei Democratici Cristiani, Gruppo Misto (Pino Nico ha chiaramente fatto intendere che, con il collega consigliere Pierluigi Tassotti, 'new entry', sponsorizzava la conferma dell'assessore all'Urbanistica, Leo Sestri), Partito Repubblicano Italiano, ecc…, il sindaco Martinelli. Verissimo, anche perché, nonostante il faccia a faccia per sbrogliare la presunta crisi amministrativa della coalizione di centrodestra, il presidente del Consiglio Comunale, Giorgio De Vecchis, di concerto con il sindaco Martinelli, sentiti gli esponenti dei partiti della Casa delle Libertà, ha anticipato la data del prossimo Consiglio Comunale: martedì 9 luglio. Come dire: non è accaduto niente di particolare, la macchina amministrativa va avanti, con l'approvazione del piano di riparto dell'avanzo di bilancio 2001 che, aggiunge il sindaco Martinelli, «permette all'Amministrazione Comunale di investire in opere pubbliche e di azzerare le pecche segnalate dai politici dell'opposizione e dalla gente comune». Delle beghe tra galli dello stesso pollaio se ne poteva fare tranquillamente a meno.

di Pasquale Bergamaschi

nuvolarossa
14-07-02, 12:58
SENIGALLIA

Dal responsabile del settore economico e produttivo della sezione «Bonopera» del Partito Repubblicano Italiano, Alberto Diambra riceviamo e pubblichiamo. «Dagli elaborati planimetrici facenti parte del Sio, Studio di inquadramento operativo (che se trovasse l'assenso dell'amministrazione comunale potrebbe essere realizzato con una futura, ipotetica e lontana variante al Prg), viene confermata la possibilità di creare un collegamento a nord della frazione di Cesano, tra la statale 16 ed il lungomare. Avremmo gradito che gli elaborati planimetrici non fossero vecchi di decenni; constatiamo che per Senigallia una planimetria attuale è un sogno. Nelle tavole del Sio, nella rotatoria a nord (nuovo svincolo «Maestrale»), verso mare è confermata la previsione di una strada che attraversando un'area incolta conduce ad un sottopasso ferroviario nascosto da un canneto.
Funzione del sottopasso è dare un accesso a nord, che per Cesano è indispensabile da decenni. Pulmini, camper, autobus, roulottes, betoniere, mezzi della nettezza urbana sono infatti costretti ad accedere per tutto il lungomare a nord del Misa, tramite il passaggio a livello Italcementi o il sottopasso di via Zanella. Per arrivare a nord di Cesano, i mezzi devono percorrere tutto il lungomare e da ultimo le piccole, strette ed impercorribili stradine della frazione, per poi trovarsi bloccati dal complesso «Le Piramidi». Il sottopasso ferroviario infatti, è ben oltre le «Piramidi». Quanto è costato il sottopasso? Quando si realizzeranno i raccordi viari tra la statale ed il lungomare?».

nuvolarossa
16-07-02, 17:15
SAN BENEDETTO

Il Pri ha rinnovato il direttivo,
presidente Gabriele Cavezzi

Il prof. Gabriele Cavezzi è il nuovo presidente della sezione "L. Amadio" del Pri. Cavezzi è stato eletto per acclamazione nel corso dell’assemblea degli iscritti che ha avuto anche lo scopo di fare il punto della situazione politica cittadina. A comporre il Direttivo sono: Giuseppe Angellotti, Michele Bagalini, Arcangelo Caputo, Pietro Castelletti, Gabriele Cavezzi, Fabio Cerqua, Francesco Ciaralli, Leonardo Ciciolla, Alessandro Lunerti, Alessandro Mascitti, Antonio Merlini, Giovanni Orazi, Nicola Piunti, Enrico Pompei, Riccardo Ulissi, Tarasio Zucchetti. Membro di diritto il consigliere comunale Antonio Felicetti. Revisori dei conti: Giuseppe Candidori, Ildebrando Paolini, Aldo Carminucci, Luciano Santirocco.
A termine del vertice è stato emesso un documento politico nel quale si sottolinea il ruolo dei repubblicani nella politica amministrativa locale, esprimendo apprezzamento per i rappresentanti nelle istituzioni cittadine e verso Michele Bagalini «che - si legge nella nota - nell’incarico di presidente di Picenambiente sta dando vita a un auspicato virtuoso processo di risanamento finanziario e una migliore organizzazione dei servizi». Apprezzamento anche per il prof. Antonio Felicetti «che, nella coalizione di maggioranza municipale è stato sempre in prima linea nell’incalzare la maggioranza al rispetto degli impegni programmatici sottoscritti con la città e attenersi alle regole del governo locale». «Valutiamo con qualche perplessità il primo anno di esperienza amministrativa, anche se non tutto può essere imputato alla compagine che si è insediata nel 2001, e ci sembra doveroso formulare l’auspicio che si rimettano le asperità dei confornti che si sono palesate negli ultimi tempi e che si evitino errori di immagine (Ato, dimissioni di Lorenzetti, supermercato), che si chiariscano le competenze dei gruppi politici, dei parlamentari, dei consiglieri, degli assessori e dei funzionari, visti questi come servitori dell’elettorato con cui conforntarsi costantemente. Da parte nostra ci impegniamo a promuovere in città occasioni di confornto e di dibattito politico-amministrativo».

nuvolarossa
17-07-02, 18:54
Gambioli (Pri): «L’ente fiera
faccia un po’ di autocritica»

PESARO

“La Cna difende a spada tratta - spiega il presidente del Pri Gambioli - il lavoro svolto dal presidente della Camera di Commercio Drudi, mette in evidenza l’ampia intesa che c’è tra le categorie e sostiene che con azioni e progetti comuni l’ente camerale è riuscita a dare una maggiore competitività e incisività alle imprese. Con la stessa enfasi il presidente della Cna bolla la Confindustria di azioni ostruzionistiche, mirate solo a provocare disturbo o a sostenere fini poco nobili. Il Pri condanna il giudizio sommario e demagogico che il presidente della Cna usa nei confronti di un’altra associazione che s’interessa comunque del mondo del lavoro anche se non ha voluto omologarsi al gruppo dei sostenitori del presidente della Camera di Commercio. La voce critica della Confindustria dovrebbe offrire l’occasione di arricchire l’analisi e il dibattito sui problemi, promuovere il rilancio dell’economia pesarese e non promuovere condanne ad un’intera categoria. Non si può del resto accettare l’ipotesi che nella Camera di Commercio tutto vada bene. Se essere marchigiani è una disgrazia, poiché siamo i cittadini più tassati d’Italia e a loro volta, i pesaresi, grazie anche all’addizionale Enel sono i primi nelle Marche, la Camera di Commercio ha le sue colpe. Per non parlare del peso politico ed economico dell’Ente Fiera che a mano a mano è calato mentre negli anni passati addirittura si pretendeva di aprire un’unica sede regionale a Pesaro. Se ultimamente la Camera di Commercio ha avuto aspre critiche da alcuni big, come Febal, Berloni e Scavolini, i quali hanno disertato il Salone del mobile, le colpe saranno pure un po’ del presidente Drudi! Il Pri crede che un po’ di autocritica e buon senso può migliorare il clima del confronto al fine di trovare quelle soluzioni che vanno incontro alle problematiche del mondo del lavoro".

nuvolarossa
18-07-02, 18:36
GAS E PROTESTE

Doppia aliquota, il Pri critico

FANO -

Anche il Partito repubblicano interviene sulla questione della doppia aliquota Iva da applicare al consumo del gas: 10 per cento per uso domestico e 20 per cento per il riscaldamento.
Critiche al "solito burocrate ministeriale", che sostiene la necessità di applicare l'imposta massima dove non esistano contatori separati. E critiche anche all'Aset, la società ciocompetente, che "impone sempre il 20 per cento sulle bollette".
"A pagare per le assurdità del settore pubblico sono i cittadini", afferma il segretario Gabriele Gerboni.
"Se noi repubblicani fossimo ai vertici dell'Aset - aggiunge inoltre nella nota- applicheremmo automaticamente il 10 per cento di Iva per tutto il periodo in cui a Fano è vietato accendere il riscaldamento, perché così facendo rispetteremmo lo spirito della legge che vuole che sul gas per uso domestico si paghi un'aliquota Iva dimezzata, e inizieremmo subito le procedure per restituire ai cittadini utenti l'onere improprio da essi corrisposto negli anni antecedenti".

O.S.

nuvolarossa
22-07-02, 17:54
VERBALE ASSEMBLEA Riunione P.R.I. di SAN BENEDETTO DEL TRONTO 12-7-2002


Oggi,12 luglio 2002, con la convocazione dell'assemblea degli iscritti e la
conseguente elezione dei membri del direttivo della sezione, si conclude una
fase di incertezza organizzativa della stessa.
I REPUBBLICANI SAMBENEDETTESI , al di sopra di ogni contingenza, degli
allontanamenti, delle opzioni in cui si sono trovati o si trovano i singoli
Repubblicani di un tempo, si impegnano a ritrovare una unita' operativa che
prescinda dagli schieramenti attuali.
La comunita' cittadina e gli altri ambiti istituzionali non possono ignorare
l'apporto dei Repubblicani, la loro visione laica dei problemi,il loro contributo
culturale privo di ipoteche ideologiche , che essi hanno dimostrato in
passato di poter conferire e che ancora oggi possono offrire in termini di
servizio e di dovere civico.
Il Partito Repubblicano porta con sé un'eredità che non deve andare perduta
, fatta di valori straordinari sul piano storico e che ancora una volta
appaiono di grande attualità.
Le scelte di priorità, le compatibilità tra risorse ed impegni finanziari,
l'europeismo e le prospettive della globalizzazione, l'ambiente, la crescita
culturale delle nuove generazioni, la responsabilità dei singoli rispetto ai
doveri civili, sono solo alcuni esempi di enunciazione che ci hanno visto
precursori nella politica italiana e locale e che ancora oggi sono spesso
disattesiin entrambi gli schieramenti che si confrontano sulla scena
politica del paese.
Anche all'ultimo congresso del partito di Bari, pur nelle lacerazioni che ne
sono seguite, sono stati ribaditi questi assunti.
I REPUBBLICANI SAMBENEDETTESI individuano per il prossimo appuntamento
congressuale di Ottobre una prima necessità dettata dal bisogno di un
confronto interno del partito nazionale teso a conseguire, in termini di
affermazione di principio, ma anche di pratica attuazione, l'autonomia
politica ed organizzativa degli organi periferici, nel rispetto dei ruoli
sanciti dallo statuto, pur riconoscendo all'organismo nazionale una funzione
di orientamento.
I REPUBBLICANI SAMBENEDETTESI, per ciò che attiene la politica
amministrativa locale esprimono anzitutto il loro apprezzamento nei
confronti dei rappresentanti repubblicani nelle istituzioni cittadine:
a) verso il dr. M. Bagalini che nell'incarico di presidente della
Picenambiente,oltre ad una connaturata propensione al costante impegno, sta
dando vita ad un auspicato virtuoso processo di risanamento finanziario ed
una migliore organizzazione dei servizi.
b) verso il prof. A. Felicetti che, nella coalizione di maggioranza
municipale è stato sempre in prima linea nell'incalzare la maggioranza al
rispetto degli impegni programmatici sottoscritti con la Città ed attenersi
alle regole del governo locale.
-Valutano con qualche perplessità il primo anno di esperienza
amministrativa, anche se non tutto può essere imputato alla compagine che si
è insediata nel 2001 e che ha ereditato problemi per oltre un decennio:
PRG,viabilità.
-Ritengono, in questa fase di aspro confronto interno, teso a sciogliere
nodi di ristrutturazione dell'esecutivo, di doversi astenere dall'esprimere
giudizi nello specifico delle questioni sollevate e dibattute in più
contesti per non accreditare che anche il Partito Repubblicano sambendettese
voglia concorrere all'acquisizione di posti di potere. Il nostro consigliere
ha fatto e vuole continuare a far parte del Consiglio in qualità di membro
di un organo di verifica e di controllo, rimanendo fedele ai patti
sottoscritti con l'inizio dell'esperienza amministrativa.
In questa luce i repubblicani ritengono doveroso formulare l'auspicio che si
rimettano le asperità dei confronti appalesatesi negli ultimi tempi, che si
evitino errori di immagine provocati più dall'ingenuità che dalla voglia di
nuocere agli interlocutori, che si chiariscano le competenze dei gruppi
politici,dei parlamentari, dei consiglieri,degli assessori,e dei funzionari,
visti questi come servitori dell'elettorato con cui confrontarsi
costantemente.
Se la dialettica é sinonimo di libertà di espressione, essa deve avere
sempre i requisiti della chiarezza e della coerenza ai principi enunciati.
Rispetto a periodi di chiusura totale al dialogo interno di maggioranze
inossidabili, certe vivacità possono apparire sconvolgenti e non essere
comprese, per cui occorre, da parte di tutti, fare ricorso all'attenzione
dei toni, al metodo del dialogo preventivo e continuo, alla collaborazione
spassionata.
Con questi auspici i repubblicani sambenedettesi si rivolgono anche ai
parlamentari piceni , ai consiglieri regionali e provinciali, affinchè
collaborino in un disegno di distensione e sappiano dare, insieme alle
parole,contributi fattivi di interessamento, nelle rispettive sedi di
competenza, alla risoluzione di quei problemi che costituiscono presupposti
del programma amministrativo della giunta Martinelli.
I Repubblicani sambenedettesi, da parte loro, si impegnano sul piano
organizzativo a promuovere nella città occasioni di confronto e di dibattito
politico-amministrativo sui temi prioritari di quel programma, ribadendo la
propria autonomia di scelte in caso di mancati rispetti delle priorità e
degli accordi.
Così come riaffermano la propria libertà ,scevra da scelte di campo
preconcette, per i prossimi appuntamenti elettorali che dovranno veder
prevalere le intese programmatiche, specchio degli autentici interessi della
cittadinanza.

-----------------------------
tratto dal sito web:
http://www.pripesaro.it/

nuvolarossa
23-07-02, 21:58
S.BENEDETTO

Merlini guida il Pri, appoggio a Martinelli

Il Comitato Direttivo del Pri ha eletto con voto unanime Antonio Merlini segretario politico. Quindi, sulla base del documento congressuale "Unità nell’autonomia", Merlini ha avuto pieno mandato a trovare sul piano politico unità operativa con tutti i repubblicani a prescindere dagli schieramenti attuali.
Affrontati anche i temi dell’amministrazione cittadina. Il Pri conferma il pieno appoggio alla coalizione del sindaco Martinelli con il consigliere comunale Antonio Felicetti eletto nello schieramento del centrodestra ed esprime anche apprezzamento per la scelta del sindaco in merito ai due nuovi assessori che «certamente possiedono le competenze appropriate per le funzioni che devono assolvere».
Il Pri auspica quindi «che il rafforzamento dell’esecutivo consenta un’accelerazione della realizzazione del programma amministrativo e che si rimettano definitivamente le asperità dei confronti, nella chiarezza dei ruoli, dei vari organismi di governo locale. Il tutto al fine di consentire alla maggioranza di Martinelli di governare con slancio fino alla fine del suo mandato».

nuvolarossa
23-07-02, 22:04
GERBONI (PRI)
«Servono meno eventi e più investimenti»

di MARCO GIOVENCO

FANO - La sezione fanese “Marino Froncini" del Partito Repubblicano Italiano stigmatizza l’eccessiva spesa sostenuta dalla Regione per eventi, rievocazioni e manifestazioni in genere.
In particolare si rivolge al Sindaco di Mondavio per ottenere chiarimenti su stanziamenti milionari. “Duemila eventi soltanto nel mese di luglio –fa notare il vicesegretario provinciale, Gabriele Gerboni- in una piccola regione come la nostra rappresentano un dispendio enorme.
Negli anni si è sviluppata una vera e propria orgia di spettacoli, mostre, rievocazioni senza passato e senza futuro; effimere operazioni d’immagine con le quali ogni singolo assessore pensa di passare alla storia.
Cantanti e artisti in voga costano alla comunità locale decine e decine di milioni per brevi performance, denaro sottratto alla maggioranza della popolazione che probabilmente non vedrà mai questi spettacoli.
Il fenomeno è stato al centro di un’inchiesta sulla stampa nazionale: il settimanale “L’Espresso" ha denunciato gli assurdi contributi che la Regione Marche continua ad erogare a sedicenti ma costosissimi Festival nonostante il grave dissesto finanziario.
In questo meccanismo – si interroga Gerboni - c’è qualcosa che ci sfugge?
Saremmo curiosi di sapere quante e quali sono le agenzie che procurano gli artisti, chi le sceglie e qual è la loro percentuale, chi ci guadagna a livello locale, qual è il livello dei cachet, l’incasso delle serate e tanti altri particolari di pubblico interesse.
Mi auguro che qualcuno sia in grado di mostrare ai contribuenti un rendiconto dettagliato sulle varie attività.
Fano, con i suoi 58 mila abitanti, interviene già con 600 milioni per lo “sfigato" “Violino e la Selce" ma, se le informazioni saranno confermate, il primo posto in graduatoria spetta al Comune di Mondavio che, con i suoi quattromila abitanti, ha stanziato ben cento milioni.
Conoscendo la sensibilità e la correttezza del Sindaco di Mondavio ci rivolgiamo a lui per ottenere chiarezza, consapevoli che i turisti ricorderanno Mondavio per la splendida rocca di Francesco di Giorgio Martini e non per il tour di una cantante.
Insomma, meno eventi e più investimenti

nuvolarossa
23-07-02, 22:21
Le domande del Pri di Pesaro al presidente Ucchielli sull'emergenza idrica

Dalle dichiarazioni del presidente Ucchielli si deduce che, in questi anni, l'emergenza idrica non sia migliorata affatto, se non addirittura peggiorata.

Nell'estate del 2000 Ucchielli sulla stampa dichiarava "l'amministrazione pubblica non è rimasta a guardare, ci siamo occupati della carenza d'acqua, programmando …" parole che in qualche modo tranquillizzavano i cittadini anche se non convincevano molto poiché in quell'anno la diga di Mercatale non era stata riempita, rispuntavano i nitrati che mettevano in crisi città come Fano e ogni giorno venivano avanzate proposte nuove per affrontare l'emergenza idrica.

Quest'anno incredibilmente, dopo due anni di amministrazione provinciale, dopo la dichiarata programmazione di due anni fa, oggi, davanti al problema annoso dell'acqua potabile, il nostro presidente non si preoccupa nemmeno di "metterci una pezza" e dichiara tranquillamente che il problema risiede nella "mancata programmazione e interconnessione delle reti …".

Il Pri si chiede, cosa intende il Presidente Ucchielli per mancata programmazione, quale ruolo abbia svolto la Provincia nei confronti dei gestori come Aspes, Aset, Megas e quale ruolo abbia svolto l'Ato. Quest'ultimo ente sembra che non sia andato oltre alla semplice sollecitazione, a Regione e Forestali, per un puntuale controllo sugli emungimenti abusivi e a disciplinare il rilascio minimo vitale sui fiumi.

Ancora una volta i gravi problemi idrici sono affrontati con superficialità e senza programmazione. Se per il futuro ancora siamo in alto mare, per l'ordinaria amministrazione non si può stare allegri poiché le perdite delle reti idriche non sono né monitorate né calate, gli scarichi abusivi sui fiumi sono sempre gli stessi, compresi alcuni Comuni con fogne urbane che scaricano direttamente sui fiumi e gli emungimenti abusivi, tra una "grida" municipale ed un'altra, non sono certo diminuiti.

Lì, 16 luglio 2002

Giuseppe Gambioli - segretario provinciale del PRI

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tratto da
http://www.pri.it

Anita
29-07-02, 11:43
Le donne repubblicane non possono tollerare la mancanza dell'acqua che si manifesta nelle forme piu' avvilenti e che ci portano a livelli da terzo mondo.

nuvolarossa
31-07-02, 18:04
S.BENEDETTO DEL TRONTO
Bretella A/14
Felicetti (Pri):
«Il taglio blocca
i programmi»

Terza corsia dell’A/14 solo da Cattolica a Civitanova, il Sud delle Marche dimenticato come ha sottolineato il consigliere dei Verdi, D’Angelo, ed immediata adesione al rispetto degli impegni giunge dal capogruppo del Pri, Antonio Felicetti. «Il viceministro per l’economia Baldassarri, in un convegno tenuto a S.Benedetto, aveva assicurato che per il tratto Teramo- Civitanova considerata l’assenza di circonvallazioni cittadine e le difficoltà geomorfologiche del territorio, il Governo aveva previsto l’arretramento dell’A/14 e il suo declassamento a circonvallazione. Il viceministro aveva precisato che l’opera sarebbe stata realizzata con un project financing che la Società Autostrade avrebbe finanziato con l’aumento del pedaggio. Nulla di tutto ciò è emerso in Regione. Auspico da subito una forte iniziativa dei nostri parlamentari, dei consiglieri regionali del Piceno, del presidente della Provincia e dei sindaci del sud delle Marche per richiamare il governo nazionale al rispetto degli impegni».
«Per quanto riguarda il nostro Comune- afferma Felicetti- considerato che siamo in fase di redazione di un nuovo Piano Regolatore, è urgente conoscere le previsioni della grande viabilità per l’attraversamento della città nel senso sud-nord. Non è pensabile riprogettare uno sviluppo sostenibile del nostro territorio in una condizione di traffico che rasenta l’invivibilità. Molti repubblicani hanno aderito all’esperienza Martinelli in quanto nel programma di questo sindaco figurava tra le scelte prioritarie quella del nuovo Prg e l’altra in questione».

nuvolarossa
08-08-02, 20:53
Giovedì 8 Agosto 2002
GAMBIOLI (PRI)

«Fiera, scelte non collegiali»
di GIUSEPPE GAMBIOLI*

PESARO

I problemi gestionali della Camera di Commercio e delle sue strutture non si risolvono querelando il presidente di Assindustria, ormai Drudi non riesce più a stupirci e quest’ultima sciocchezza va ad aggiungersi alle tante altre che purtroppo ha commesso. All’ultima boutade del Presidente della Camera di Commercio hanno cercato di ridurre i danni, il presidente della provincia Ucchielli e il presidente della Confesercenti, Mietti. Benché l’intenzione di mettere fine alle polemiche e tentare di creare finalmente un trend positivo per la nostra Provincia sia lodevole, non cambierà nulla se non si fa un’analisi approfondita della questione, individuando responsabilità e attuando soluzioni radicali. Non è possibile concordare con le belle parole di solidarietà del presidente Ucchielli, se queste non vanno oltre ai buoni propositi e ignorano completamente le gravi questioni che in questi ultimi anni hanno ridotto il prestigio di Pesaro. Da Ucchielli ci si aspetta più competenza, più chiarezza e più coraggio a meno che non si voglia continuare ancora con questo tipo di gestione. Una gestione a parere nostro pessima, confermata dalle vive preoccupazioni di Assindustria e Confesercenti. Quest’ultima ultimamente ha criticato, senza mezzi termini, la gestione complessiva di Camera di Commercio, Fiera, Aspin ecc., denunciando che le decisioni importanti vengono prese solo fra un paio di persone ignorando un sistema collegiale, come invece dovrebbe essere!

*Segretario Provinciale Pri

nuvolarossa
11-08-02, 16:07
Salesi, l'eredità di Monina


... l'importanza e il ruolo chiave che poteva avere l'ospedaletto nel panorama della sanità regionale tanto che fu tra i grandi assertori dell'autonomia del «Salesi».
Con lui presidente, dal '68 all'81, il «Salesi» conobbe un altro dei suoi periodi d'oro: venne realizzato un nuovo padiglione per far fronte alle necessità di creare nuovi spazi e nuovi servizi. Fu realizzato, quel padiglione, in ben 18 mesi! Un vero record per l'ospedaletto e per la città.
Se il geometra repubblicano fosse ancora tra noi, sarebbe sicuramente alla testa della comunità marchigiana che s'è schierata per la salvaguardia dell'autonomia del maternoinfantile e dello stesso Lancisi. D'altronde nei primi anni Ottanta, quando era in cantiere la prima unificazione delle Usl, fu Monina che tenacemente, quasi testardamente, si battè contro l'accorpamento del «Salesi» nella istituenda Usl 12.
Galeazzi, Sturani, Giancarli, proseguendo oggi la battaglia del sindaco repubblicano, non solo hanno il merito di difendere l'autonomia di questa eccellenza sanitaria regionale ma raccolgono il testimone di chi, come
Monina
da politico e da manager della sanità ha profuso impegno ed energie per l'ospedaletto.

Lucio Martino

hussita
11-08-02, 16:24
Originally posted by nuvolarossa
Salesi, l'eredità di Monina



Galeazzi, Sturani, Giancarli, proseguendo oggi la battaglia del sindaco repubblicano, non solo hanno il merito di difendere l'autonomia di questa eccellenza sanitaria regionale ma raccolgono il testimone di chi, come Monina, da politico e da manager della sanità ha profuso impegno ed energie per l'ospedaletto.


Un affettuoso ricordo al Sindaco Monina

Galeazzi, Sturani e Giancarli sono però, tutti Diessini

la_pergola2000
15-08-02, 16:03
In merito alle dichiarazioni del presidente della provincia Ucchielli sulla visita del ministro Baldassarri al centro di ricerca del professor Lucarelli di Pesaro.
Ucchielli ha dichiarato che tale visita è un tentativo del governo di proporre una proposta politica alla Guazzaloca nella provincia di Pesaro.
Dichiarazione del vicesegretario provinciale del PRI Gabriele Gerboni

“Le parole sono pietre” diceva un noto scrittore.
Definire scorribande ed incursioni la visita più che dovuta di un ministro della Repubblica nella nostra provincia, rappresenta non solo una scortesia, quanto una concezione sbagliata della democrazia. Perchè se da un lato ci si lamenta perchè si è abbandonati dal governo centrale, da un’altro si protesta quando dallo stesso governo vengono fatte iniziative favorevoli alla nostra provincia.
Qualcuno ai vertici dei Ds deve aver perduto la bussola e bisognerebbe che la ritrovi al più presto, altrimenti dimostra che ha una visione dell’amministrazione locale da “Signore della politica”.


Gabriele Gerboni
PRI di Pesaro Urbino

nuvolarossa
17-08-02, 11:33
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

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con il TG3 Regionale
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nuvolarossa
21-08-02, 22:16
LE TRAPPOLE DI TORRETTE

Salta il blocco di fine agosto

ANCONA

Una piacevole sorpresa attende gli automobilisti anconetani al rientro dalle ferie: il blocco della circolazione a Torrette, fissato per il 30 agosto, è stato cancellato. O meglio, solo rinviato. Dopo le immancabili code sulle strade delle vacanze, gli anconetani potranno dunque tirare un sospiro di sollievo, avendo per il momento scampato il pericolo di un ulteriore tilt del traffico per il 30. La gioia, però, non durerà molto: la manifestazione, infatti, si terrà molto probabilmente già la settimana successiva. I prossimi giorni il Comitato di quartiere si riunirà per stabilire la nuova data, in attesa che tutti i torrettani che aderiscono alla protesta, siano rientrati dalle ferie.
Nel frattempo l'attività del Comitato di Torrette non si è fermata. «Abbiamo finito nei giorni scorsi - spiega Coppieri - di inviare lettere e fotografie delle code di tir alle massime autorità dello Stato: al presidente del consiglio Berlusconi in primis, ma anche ai ministri della Salute, degli Interni e delle Finanze». Non solo traffico, però. Coppieri sembra ormai irrefrenabile ed il suo malcontento nei confronti del sindaco oltrepassa i confini del quartiere.
«Come segretario provinciale del partito Repubblicano - prosegue - farò stampare un manifesto in cui preciso che le Muse non sono di Sturani.
Il merito dell'apertura del teatro, infatti, è anche di Salmoni, Trifogli, Monina, Del Mastro, Galeazzi e, in ultimo, dell'attuale sindaco». Ma le Muse a Coppieri non vanno proprio giù: il Comitato di quartiere, infatti, sta contattando alcuni avvocati per valutare gli estremi di una denuncia nei confronti del sindaco, reo, secondo Coppieri, di aver aumentato le tasse per finanziare il teatro. Quanto poi la questione riguardi Torrette, bè, questo Coppieri non lo dice.

C.Gr.

nuvolarossa
26-08-02, 18:15
Senigallia «Il nuovo ponte
sul Misa è troppo alto»

SENIGALLIA

Dal responsabile del settore economico e produttivo della sezione Partito Repubblicano Italiano “Pietro Bonopera”, Alberto Diambra riceviamo e pubblichiamo:
«Un ingegnere di Cagli in visita in città mi ha chiesto se è intenzione dell'amministrazione comunale di rendere il Misa navigabile da grosse navi, tanto il costruendo nuovo ponte si erge sopra gli argini. E' apprezzabile l'impegno dei consiglieri della CdL di aver presentato una interrogazione al sindaco. Altre sono le notizie che i cittadini dovrebbero avere: perché il ponte è così alto? C'è una legge che lo impone? Il progetto era sufficientemente chiaro ed esplicativo, soprattutto per quanto riguarda le rampe di accesso? Chi lo ha approvato è stato messo in condizione di valutare il risultato finale? La pendenza media delle rampe quale è? E quale è quella nel punto massimo? E' a norma del codice della strada? Una persona anziana, con limitate capacità motorie; quanti sono costretti ad utilizzare sedie a rotelle anche motorizzate; un bambino o un anziano possono utilizzare quelle rampe in sicurezza? I ritardi nei lavori allungano i tempi di inquinamento atmosferico ed acustico; il blocco continuo del traffico avvelena sempre più l'aria e la salute dei residenti».

nuvolarossa
28-08-02, 19:10
«Atteggiamento
politico
da conservatori»

PESARO

«In merito alla proposta del ministero della Sanità — scrive il segretario del Partito Repubblicano Italiano Gabriele Gerboni — dell'istituzione di un centro di ricerca nella nostra provincia e data la scadenza che il ministro Sirchia ha messo alla proposta, ci si domanda perchè inostri rappresentanti della comunità regionale, provinciale e comunale oppongano un così netto rifiuto, senza un solo intervento fuori dal coro».
E aggiunge: «Quello che preoccupa è che i rappresentanti politici come il sindaco di Pesaro Giovanelli, il presidente della Provincia Ucchielli, il sindaco di Fano Carnaroli che sono i rappresentanti non solo dei Ds, ma di tutti i cittadini, non si facciano carico, come nel passato per altre istituzioni come caserme, Riformatorio, Zuccherificio, di poter prendere in visione la proposta Sirchia e farne un vero progetto di polo sanitario, che non dovrebbe interessare solo Pesaro, ma l'intera provincia. Meraviglia anche che altre forze politiche intervengano in maniera negativa su tale iniziativa, ravvisando nella proposta Sirchia un intervento diretto e politico della maggioranza di governo, gli attuali dirigenti provinciali sanno anche che i governi passano, ma le istituzioni restano ed allora in un futuro chi si incolperà di tale incuria?».
Conclusione del segretario P.R.I.: «Questo atteggiamento fa il paio con la decisione di non costruire il nuovo ospedale di Pesaro e quindi tutto un indotto che avrebbe favorito anche la città di Fano. Non vorremmo che tutto questo vada a discapito dell'intera comunità pesarese a favore di altri centri della regione».

nuvolarossa
03-09-02, 15:38
«Questa vicenda mette a nudo l'incapacità
della Regione sul versante della Sanità»

PESARO

«L'ultima lettera del ministro Sirchia, sull'Irccs totale per l'intero S. Salvatore — scrive il segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano, Giuseppe Gambioli —, mette a nudo l'incapacità di una Regione che ormai fa acqua da tutte le parti, soprattutto nella gestione della Sanità. Le Marche non riescono a contenere neppure la spesa farmaceutica, gli ultimi dati sono sconfortanti, crescita oltre il 6 per cento, mentre molte regioni hanno ridotto ulteriormente la spesa, figurarsi se con questo andazzo D'Ambrosio e la sua giunta sono in grado di dare una risposta appropriata su una questione d'interesse internazionale, in grado di dare un servizio indispensabile ai bambini dei Paesi mediorientali». Secondo il repubblicano Gambioli la contestazione della regione sulla nomina di un comitato tecnico scientifico, da parte del ministro, è ingiustificata e risibile: «Sostenere, come dice D'Ambrosio, che tra i componenti non ci sia alcun rappresentante della Regione, è stupefacente, poiché un suo alto dirigente, nominato dalla sua giunta, il dottor Ilja Gardi, è stato addirittura nominato direttore responsabile del progetto internazionale di Talassemia. A meno che già, come denunciato anche dalla Catalano, non si pensi veramente di revocare l'incarico al direttore generale del S. Salvatore».

nuvolarossa
04-09-02, 21:47
«Concordia», via libera ai lavori

SAN BENEDETTO

I lavori per la ristrutturazione del teatro Concordia inizieranno nei termini previsti dalla Provincia, per non perdere i 600.000 euro del finanziamento della 'legge sul terzo millennio' della Regione. Però, non è detto che, successivamente, non si possa proporre un adeguamento al disegno originario dell'architetto Cantalamessa, del 1827. Cioè, invece della scarna struttura dell'ex cinema Pomponi, mini platea e 3 ordini di palchi. Con questa pre assicurazione del sindaco Martinelli, specialmente al consigliere del Partito Repubblicano Italiano Antonio Felicetti (ha osservato che se si fossero ceduti i beni comunali inutilizzati e quindi in costante degrado, non sarebbe stato necessario sottostare al ricatto della perdita del finanziamento provinciale), la maggioranza del consiglio comunale, con l'eccezione del consigliere della «Lista Martinelli», Francesco Baiocchi (ha votato contro, a dispetto dei falsi dissidenti, dal consigliere della Lega Nord, Vincenzo Rosini al collega di An, Benito Rossi) e della minoranza, ha approvato la variazione di bilancio, per dirottare 635.883 euro (proventi degli oneri di urbanizzazione, la cosiddetta Bucalossi), già destinati alla messa a norma degli edifici scolastici (l'assessore Luca Vignoli ha preannunciato che i lavori si faranno nei tempi previsti), al restauro del teatro Concordia. Non sono mancati pro e contro nelle circa due ore di discussione in consiglio comunale dopo che la maggioranza, non senza evidenti intoppi tecnico-amministrativi (l'incarico al consulente dell'«mministrazione comunale, il dottor Massimo Papetti, è stato decretato dal dirigente), aveva dribblato le critiche dell'opposizione sullo stanziamento di 29.000 euro, per gli anni 2002-2003, per l'inventario dei beni mobili ereditati dall'ing. Pietro Paolo Rambelli. Compito affidato al dottor Papetti e alla dottoressa Carla Morganti, esecutrice testamentaria (sono compatibili i due incarichi?) che dovranno inventariare le opere e i beni mobili del valore di circa 300 milioni di lire, nella casa romana di Rambelli, che saranno venduti all'asta, per far fronte alle spese di mantenimento dell'ingente patrimonio lasciato al Comune.

Pasquale Bergamaschi

nuvolarossa
04-09-02, 21:47
«Concordia», via libera ai lavori

SAN BENEDETTO

I lavori per la ristrutturazione del teatro Concordia inizieranno nei termini previsti dalla Provincia, per non perdere i 600.000 euro del finanziamento della 'legge sul terzo millennio' della Regione. Però, non è detto che, successivamente, non si possa proporre un adeguamento al disegno originario dell'architetto Cantalamessa, del 1827. Cioè, invece della scarna struttura dell'ex cinema Pomponi, mini platea e 3 ordini di palchi. Con questa pre assicurazione del sindaco Martinelli, specialmente al consigliere del Partito Repubblicano Italiano Antonio Felicetti (ha osservato che se si fossero ceduti i beni comunali inutilizzati e quindi in costante degrado, non sarebbe stato necessario sottostare al ricatto della perdita del finanziamento provinciale), la maggioranza del consiglio comunale, con l'eccezione del consigliere della «Lista Martinelli», Francesco Baiocchi (ha votato contro, a dispetto dei falsi dissidenti, dal consigliere della Lega Nord, Vincenzo Rosini al collega di An, Benito Rossi) e della minoranza, ha approvato la variazione di bilancio, per dirottare 635.883 euro (proventi degli oneri di urbanizzazione, la cosiddetta Bucalossi), già destinati alla messa a norma degli edifici scolastici (l'assessore Luca Vignoli ha preannunciato che i lavori si faranno nei tempi previsti), al restauro del teatro Concordia. Non sono mancati pro e contro nelle circa due ore di discussione in consiglio comunale dopo che la maggioranza, non senza evidenti intoppi tecnico-amministrativi (l'incarico al consulente dell'«mministrazione comunale, il dottor Massimo Papetti, è stato decretato dal dirigente), aveva dribblato le critiche dell'opposizione sullo stanziamento di 29.000 euro, per gli anni 2002-2003, per l'inventario dei beni mobili ereditati dall'ing. Pietro Paolo Rambelli. Compito affidato al dottor Papetti e alla dottoressa Carla Morganti, esecutrice testamentaria (sono compatibili i due incarichi?) che dovranno inventariare le opere e i beni mobili del valore di circa 300 milioni di lire, nella casa romana di Rambelli, che saranno venduti all'asta, per far fronte alle spese di mantenimento dell'ingente patrimonio lasciato al Comune.

Pasquale Bergamaschi

nuvolarossa
13-09-02, 17:03
CIVITANOVA —

«Qui sta venendo giù tutto il Risorgimento!». Lello Quintajè, classe 1925, è pronto a rinverdire i moti del '48 se, dopo quella di Garibaldi, anche la lapide di Giuseppe Mazzini — affissa su una colonna del Municipio — crollerà miseramente sul marciapiede, sconfitta dal tempo. Quintajè, tessera del Partito Repubblicano datata 1943, coordinatore del Pri cittadino, si è messo in allarme: «Ho letto su Il Messaggero che anche Mazzini rischia di fare la fine di Garibaldi. Il sindaco provveda a farla sistemare o dovrà fare i conti con me. Ci manca solo che cada. Non bastasse il disinteresse che c'è già verso la nostra storia!».
Ieri mattina Lello Quintajè si è portato sotto Palazzo Sforza per visionare lo stato di salute dell'uomo politico risorgimentale e, all'ombra della sua effigie scolpita su una lapide di marmo, ha rispolverato i ricordi di gioventù, ha mostrato le fotografie che lo immortalano con gente del calibro di Giovanni Spadolini e Giorgio La Malfa. Un repubblicano doc Quintajè, dalla passione politica sempreverde, come l'Edera che porta nel cuore.

nuvolarossa
22-09-02, 13:16
«Soltanto logiche di schieramento»

PESARO

Continua la pioggia di interventi delle forze politiche locali sulla vicenda dell'ospedale, sempre d'attualità. «La dichiarazione dei parlamentari pesaresi sulla questione della Talassemia, sono contraddittorie, inesatte e ridicole, tendenti solo a camuffare la posizione radicale e preconcetta che il centrosinistra ha nei confronti del Governo — scrive Giuseppe Gambioli, segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano —. Il senatore Mascioni è contraddittorio poichè parla della necessità di potenziare il S.Salvatore con neurochirurgia e cardiochirurgia, quest'ultima tra l'altro avrebbe grossi problemi con Ancona e nello stesso tempo chiude la porta all'Irccs, quando dichiara che Pesaro non dovrà avere altro rapporto se non con la Regione. Per Gasperoni bisognerebbe porre uno sbarramento e costringere i malati che vogliono curarsi fuori provincia (ad esempio in Romagna) a rimanere a Pesaro. Con la proposta del deputato diessino avremmo l'esatto opposto con l'inevitabile caduta sia della qualità che dell'efficenza del servizio sanitario. Il Partito Repubblicano Italiano — conclude Gambioli — ritiene il comportamento del centro sinistra sull'Irccs dettato da logiche di schieramento privo di buon senso, che mette a repentaglio un progetto che, oltre a portare qualità in settore fondamentale per la sanità, innalza una bandiera di civiltà, libertà e salute».
Il presidente della 1ª circoscrizione, Francesco Amone (FI), rende nota una mozione approvata dal consiglio circoscrizionale che accoglie favorevolmente «la trasformazione dell'ospedale in Irccs, un'opportunità che rappresenta un fondamentale passaggio ed uno sviluppo non solo per il sistema sanitario locale, ma per l'intera città e provincia».
In disaccordo con la posizione del centro sinistra, Francesco Massi e Luigi Viventi consiglieri regionali del gruppo Udc, secondo i quali «gli ostacoli posti alla proposta governativa di ubicare a Pesaro il Progetto Talassemia, che riteniamo la più efficace e razionale — scrivono — son solo per questioni di potere politico-clientelare. Il centro sinistra, non ha proprio interesse di costruire a Pesaro il progetto Talassemia, temendone a torto, un'influenza politica nella "roccaforte rossa"».
Ricorda l'accorato appello del cardinale Camillo Ruini, presidente della conferenza episcopale italiana, Antonio Piga, esponente della Margherita di Pesaro: «Scuola e sanità — sottolinea Piga — sono due priorità che non possono essere bloccate da difficoltà di bilancio, ribadendo in tal modo che la solidarietà umana è inderogabile».
Infine Ugo Tapponi, consigliere di circoscrizione e capogruppo di Fi, afferma che « nel dibattito in corso a Pesaro tra giunta e cittadini, è piuttosto evidente che l'unica cosa che conta è il futuro prossimo dell'azienda ospedaliera. Il bene della città non deve ridursi soltanto all'aspetto giuridico di tale struttura. La discussione viene incentrata sul soggetto o sui soggetti che governano la sanità a Pesaro, ma della salute in senso lato se ne parla poco, si raggiunge l'assurdo che si preferisce far lavorare il personale medico e paramedico in condizioni che definire anguste è un eufemismo. Non bastano le promesse — conclude Tapponi —l agente cerca risposte concrete per la sanità pesarese».

nuvolarossa
25-09-02, 18:32
Definita la lista degli incarichi
all'interno dei Repubblicani

SAN BENEDETTO
Incarichi e discussione sul Prg, sono stati i punti all'ordine del giorno della riunione del consiglio direttivo del Pri. La proposta sugli incarichi del segretario politico, Antonio Merlini, è stata votata all'unanimità. Riccardo Ulissi è stato nominato vice segretario e responsabile delle politiche giovanili, Pietro Castelletti (responsabile dell'organizzazione), Tarasio Zucchetti (responsabile amministrativo), Nicolino Piunti (rapporti con i comitati di quartiere), Arcangelo Caputo e Giovanni Orazi (finanze, bilancio e patrimonio), Francesco Ciaralli e Fabio Cerqua (urbanistica e lavori pubblici), Enrico Pompei (responsabile attività sportive) e Alessandro Mascitti (responsabile P. d'Ascoli). Sull'argomento Prg, gli esponenti del Pri, «considerato che il vigente strumento urbanistico è largamente scaduto per tutto ciò che riguarda i vincoli e che, pertanto, ogni intervento in variante potrebbe determinare l'illegittimità dell'atto amministrativo», hanno evidenziato, come priorità, «la redazione del nuovo Prg, in tempi ragionevoli, nel rispetto dell'impegno che la maggioranza amministrativa ha preso con la città».

nuvolarossa
25-09-02, 18:39
Per il Pri una giunta da azzerare

FANO
Il Pri ora è a quota tre. Il numero degli assessori che, attraverso note del segretario Gabriele Gerboni, il Pri chiede al sindaco di mandare a casa, con motivazioni varie ma con una “prassi” sempre eguale: senza fare nomi e cognomi. Con l'attuale trend, tempo un paio di mesi, gli assessori saranno esauriti.
Chiederà allora al sindaco, il Pri, di mandare a casa anche Cesare Carnaroli? Ad oggi i bersagli sono stati l'assessore alla Mobilità Urbana Simonetta Alfassio Grimaldi (per il Put ed i semafori), l'assessore ai Servizi Educativi Samuele Mascarin (per l'Isee nelle tariffe degli asili nido) e l'assessore ai Lavori Pubblici Dino Zacchilli per il quale lo spunto è dato da altri lavori che vanno a rilento, quelli per il recupero della Rocca Malatestiana (dove, fra l'altro, potrebbe aprirsi un altro contenzioso su l'opportunità o meno di ricostruire in legno il Mastio).
«In una città — scrive il segretario Gerboni — in cui non si riesce a concludere un Lavoro Pubblico un consigliere comunale di opposizione denuncia l'ennesimo inghippo nel restauro della Rocca Malatestiana che fa presagire un ritardo pauroso nella conclusione dei lavori. Lavori per altro che sarebbe stato opportuno far conoscere democraticamente alla città trattandosi di un monumento tra i più importanti di Fano la cui utilizzazione interessa tutti.
L'assessore che aveva antidemocraticamente tenuto segreto il problema e le lettere intercorse tra la ditta ed il comune invece di prendersela con se stesso o con i funzionari incaricati attacca chi ha denunciato alla pubblica opinione l'ennesimo fatto gravissimo accaduto nell'ambito dei lavori o meglio non lavori pubblici in questi ultimi anni. Non bisogna essere un genio per capire che qualcosa in quell'Assessorato non va ormai da troppo tempo.
Come repubblicani chiediamo al Sindaco, che abbiamo contribuito ad eleggere, di intervenire con decisione per risanare il settore. La pazienza dei cittadini non è infinita».

nuvolarossa
27-09-02, 15:03
L’Edera s’attacca
ai lavori pubblici
«Il settore non va»

FANO

Il Partito repubblicano non si accontenta dei chiarimenti forniti dall'assessore Dino Zacchilli e dal direttore dei lavori Giampiero Cuppini sullo scambio di lettere tra Comune e impresa impegnata nel restauro della rocca Malatestiana. Il segretario Gabriele Gerboni difende il consigliere comunale Giancarlo D'Anna (An), che è intervenuto sulla questione, e attacca l'amministratore. "Non bisogna essere un genio - conclude il dirigente dell'Edera - per capire che qualcosa in quell'assessorato non va ormai da troppo tempo. Come repubblicani chiediamo al sindaco Cesare Carnaroli, che abbiamo contribuito a eleggere, di intervenire con decisione per risanare il settore. La pazienza dei cittadini non è infinita".

O.S.

nuvolarossa
10-10-02, 00:14
Sentina e aree Brancadoro:
idee diverse in maggioranza

di FRANCO CAMELI

SAN BENEDETTO

Si fa serrato il dibattito tra le forze di maggioranza sul Piano regolatore generale. L’assessore all’Urbanistica, Leo Sestri, ha reso noto ai partners le Considerazioni sugli indirizzi e criteri per il nuovo Prg, che entro la settimana dovrà discuterne con i partiti, interessati ad avere chiarimenti e a chiedere eventuali modifiche. E già sono emerse discrepanze tra il documento e il pensiero di Forza Italia, Udc e Pri. Sestri incontrerà domani alle ore 18 An, e alle 21 il Pri, gli azzurri alle 18 di venerdì. Il 21 ottobre sarà presentata al Consiglio comunale la Relazione programmatica: una fase fondamentale, perché entro novembre si voterà il Piano di struttura.
La relazione del delegato all’Urbanistica, nel passaggio sulla valorizzazione della Sentina prende come riferimento il Protocollo d’intesa approvato nel '97 da Comune e Provincia. I forzisti invece lo bocciano, proponendo di ripartire dal Concorso d’idee svolto a inizio anni Novanta. Altri no azzurri alla Stu e all’edilizia in zona Brancadoro. La relazione di Sestri indica l’area come cerniera attrezzata d’interesse urbano per lo sport, dotata di verde pubblico di quartiere.
Inoltre: «Risulta indispensabile il coinvolgimento dei soggetti privati interessati, a garanzia della piena operatività delle previsioni proposte». Per FI quest’ultima parte va stralciata, in quanto nell’area esistono già le attrezzature sportive, quello che manca è il verde per completare il Parco dello Sport.
L’Udc vuole che il Prg preveda nuovi insediamenti per le attività produttive e artigianali, per sostenere l’occupazione e lo sviluppo. I repubblicani chiedono che lo sviluppo turistico della Sentina vada inteso in un contesto di area vasta. Per la zona Brancadoro «è da ritenersi che essa possa assolvere al ruolo di cerniera attrezzata di interesse urbano, per lo sport, opportunamente integrata con il verde pubblico di quartiere e che superi l’attuale frammentazione, in una riconnessione urbanistica tra i due nuclei di San Benedetto e Porto d’Ascoli». Il Pri vuole che nel Piano regolatore generale venga dato spazio ad eventuali contributi dei soggetti portatori d’interesse, che si sono dimostrati propositivi.
Sembra che An non chiederà modifiche, in quanto nelle Considerazioni sugli indirizzi e criteri per il nuovo Prg sono state inserite le proposte del partito, come quella di prevedere l’insediamento di case popolari tra le abitazioni comuni.

nuvolarossa
10-10-02, 18:36
CHIARAVALLE

La sanità tra i tagli e le polemiche
“Lite” tra Mencarelli e Bianchini sull’ospedale. Villa Serena si appella ai sindaci

«La sinistra ha distrutto l'ospedale di Chiaravalle».
E’ l'accusa lanciata dal consigliere di An Ennio Mencarelli alla luce della proposta dell'assessore regionale alla Sanità che prevede una riduzione dei posti-letto dell'ospedale: il reparto di chirurgia generale passerebbe dai 16 esistenti a zero mentre verrebbe creato un day hospital con 5 posti letto; medicina generale manterrebbe i suoi 20 letti diventando però anche reparto di lungodegenza. Ma Mencarelli se la prende con tutti gli esponenti del centrosinistra che occupano posti decisionali:
«A Chiaravalle c'è un'amministrazione di centrosinistra, il presidente del Tribunale del malato è l'ex sindaco del paese, la diessina Anna Amadei, l'europarlamentare locale è l'ulivista Rossana Sbarbati:
nessuno di loro ha difeso il nostro presidio ospedaliero; certamente costruiranno altri ambulatori o altre strutture, ma il dato di fatto oggettivo è che Chiaravalle non avrà più il suo ospedale». Di parere opposto è il sindaco Alessandro Bianchini: «La riduzione dei posti letto non è un problema, bisogna vedere come la Regione deciderà di ristrutturare il servizio. La trasformazione in lungodegenza del reparto di medicina in realtà è più un problema formale che sostanziale. Restiamo, comunque, in attesa della presentazione del progetto definitivo per avere una posizione più chiara». Intanto i sindaci di Maiolati Spontini, Monteroberto, Castelbellino, Castelplanio, San Paolo di Jesi e Poggio San Marcello sono stati coinvolti dalla Casa di cura privata Villa Serena sul problema della prevista riduzione dei posti letto, nella stessa casa di cura, del 59%. La direzione di Villa Serena ha chiesto ai sindaci di intervenire presso l'assessorato regionale alla sanità e l'Asl 5. I sei sindaci, considerando che Villa Serena dà risposte ai bisogni di salute dei cittadini di un ampio territorio, ma tenendo anche conto che il piano di riordino deve comunque prevedere tagli, auspicano che «si riesca a trovare un giusto equilibrio fra le aspettative della casa di cura e le esigenze di razionalizzazione».

nuvolarossa
11-10-02, 14:54
E il Pri si schiera
contro il sindaco

SAN BENEDETTO

Da quanto propone il capogruppo consiliare, Antonio Felicetti,il Pri si schiera contro il Casinò a San Benedetto.
Riportando quanto accaduto nella seduta del Consiglio Comunale del 30 settembre («con una speciosa pregiudiziale è stata impedita la discussione della mozione per l'istituzione del Casinò a San Benedetto») e aggiungendo che il «sindaco Martinelli ha conferito l'incarico al dottor Giorgio Fiori, '…per favorire la candidatura della città di San Benedetto a sede di Casinò' e ciò in assenza di un atto di indirizzo specifico del Consiglio Comunale», il consigliere repubblicano propone la mozione, «diretta a impegnare, seondo l'orientamento che scaturirà dalla discussione, l'attività dell'Amministrazione Comunale sull'argomento Casinò». E aggiunge: «San Benedetto è stata individuata come epicentro di un bacino di drenaggio di risorse finanziarie, ma la precarietà e le provenienze dei probabili frequentatori di sale da gioco, fanno paventare un effetto dirompente per tutto il sistema sociale». «Il turismo sambenedettese ha bisogno di ben altri interventi…». La conclusione? «Credo che non sia di alcuna opportunità promuovere iniziative che aggravino le condizioni di incertezza».

lucifero
16-10-02, 18:10
Originally posted by nuvolarossa
CHIARAVALLE
l'europarlamentare locale è l'ulivista Rossana Sbarbati
Sempre accurato, il Messaggero;
a parte il fatto che parlare di europarlamentare locale è un po' ridicolo in assoluto:

ulivista? - beh, forse perché il PRI era allora nell'Ulivo, forse adesso il MRE c'è, ma la definizione di Ulivo non si dovrebbe applicare al parlamento europeo.
Rossana?

Garibaldi
17-10-02, 12:57
Certamente non e' possibile parlare di Ulivo e parlare di Partiti in Europa!!
In Italia quelli che trovi alleati tra loro li ritrovi su sponde opposte in Euroipa!!!!
Ma che bella serieta'.
Ora si riuniscono di nuovo i popolari europei e rivedremo assieme Berlusconi e Castagnetti!!!1

nuvolarossa
22-10-02, 17:22
Il paese ritrova il suo municipio

MONTE ROBERTO

Dopo cinque anni Monte Roberto si è riappropriato del suo municipio. Il terremoto del '97, infatti, aveva danneggiato seriamente la struttura, costringendo a trasferire la sede nella delegazione di Pianello Vallesina. I lavori che hanno restituito al piccolo Comune la sede amministrativa hanno avuto un costo di un miliardo e 800 milioni delle vecchie lire.
All’inaugurazione della rinnovata hanno partecipato autorità civili e religiose, dal vescovo di Jesi Oscar Serfilippi al presidente della Provincia Enzo Giancarli, dal vice presidente regionale Gian Mario Spacca agli onorevoli Galeazzi, Giacco, Magistrelli, Abbondazieri, alla parlamentare europea Sbarbati, oltre ad alcuni sindaci della Vallesina. Tra gli ospiti c'era anche una delegazione del Comune francese di Fontanill, gemellato con Monte Roberto.

nuvolarossa
25-10-02, 15:28
Edito il diario di Polidori
scritto durante l'assedio

SENIGALLIA — Domani alle 17,30 all'Auditorium San Rocco si terrà la presentazione dell'ultimo volume di Marco Severini «Diario di un repubblicano», promossa dal Centro cooperativo mazziniano. Severini, docente all'Università di Macerata, ha ritrovato nella biblioteca «Federiciana» di Fano un diario inedito che il filologo fanese Filippo Luigi Polidori scrisse nel 1849 durante l'assedio francese della Repubblica romana. Oltre all'autore interverranno il presidente del Centro cooperativo mazziniano, Giuseppe Quaresima, il direttore della biblioteca fanese, Marco Ferri, l'editore del libro, Valentina Conti e l'assessore Lanfranco Bertolini.

nuvolarossa
30-10-02, 18:13
Il centrodestra tende la mano all'opposizione

SAN BENEDETTO — Secco il «no» della coalizione di centrosinistra agli indirizzi per la redazione del Prg. «Per 5 ore (il consiglio comunale è terminato alle ore 3,15 circa, ndr) — dice il vice sindaco Piunti — hanno obiettato sul metodo e sulla genericità degli indirizzi, non proponendo alternative». Di qui, l'invito del capogruppo consiliare di Forza Italia, Benedetto Marinangeli, ai consiglieri d'opposizione: «volete contribuire alla redazione del Prg? Allora rivediamoci». Anche perché, aggiunge il capogruppo Rosini, «San Benedetto non può più aspettare la redazione del nuovo strumento urbanistico e la sinistra non ha compreso che bisogna impegnarsi collegialmente nella gestione del territorio». Ci sarà un'inversione di tendenza?
Il capogruppo del Partito repubblicano, Antonio Felicetti, ci spera, «perché non sarà facile decidere, senza il contributo dell'opposizione e della comunità intesa come categorie, associazioni, forze sociali ed imprenditoriali, per definire, con più precisione, gli obiettivi più importanti».
Obiettivi che, secondo il capogruppo di An, Emidio Galié, dovranno corroborare gli indirizzi generali: «lo sviluppo ecompatibile e sostenibile del territorio, la riqualificazione non l'aumento dei metri quadri di cemento e lo sviluppo turistico, commerciale ed agroalimentare». Nell'attesa della collaborazione dell'opposizione, l'assessore all'Urbanistica, Leo Sestri, preannuncia che «la presentazione del Piano di Struttura, inteso come documento programmatico, redatto dal professor Bellagamba, avverrà ai primi di dicembre, nel Consiglio comunale aperto».

nuvolarossa
03-11-02, 15:52
Il redditometro non piace ai repubblicani

FANO— Il segretario del Pri passa in rassegna gli assessorati per chiedere al sindaco la testa di chi li guida. Dopo la mobilità urbana e i lavori pubblici, è il turno dei servizi educativi. Sono caduti in fallo con il redditometro giudicato "un'aberrazione".Consigli: esenzione totale o parziale per famiglie a basso reddito e rispetto della privacy.

nuvolarossa
04-11-02, 22:54
<<Cerchi Lavoro? Beccati la tassa>>
LA POLEMICA IL PRI SUI CONCORSI PUBBLICI E LA PROVINCIA

di Giuseppe Gambioli*

PESARO e URBINO - Siamo venuti a conoscenza, da un’indagine condotta dal Resto del Carlino (l'articolo è stato pubblicato nei giorni scorsi in pagina regionale), che la Provincia di Pesaro e Urbino ha innalzato la tassa di ammissione ai concorsi alla quota massima, portandola da lire 7.500 a 20.000 lire.

Un aumento quasi del 400 per cento che non può essere giustificato in alcun modo se poi si considera che la nuova legge, con lo spirito di non aggravare di tasse le persone meno abbienti, in questo caso chi cerca un lavoro, dà la possibilità addirittura di eliminare completamente questa tassa, allora le 20.000 mila lire più che una tassa sembrano un furto.

Il Pri ritiene sconcertante che un ente come la Provincia, in cui il Presidente si vanta di una gestione manageriale dell’ente, si riduca a racimolare quattro soldi da chi va in cerca di un posto di lavoro.

Il Pri come ritenne ingiustificata l’applicazione dell’addizionale dell’Enel che colpisce ingiustamente il mondo produttivo, condanna ora questa tassa che sembra più una provocazione, mentre da parte di un ente pubblico ci si aspetterebbe uno sforzo concreto che agevoli i numerosi problemi del cittadino.

I marchigiani, grazie agli sperperi della Giunta regionale D’Ambrosio, sono i cittadini più tassati d’Italia e quelli della provincia di Pesaro e Urbino, grazie a Ucchielli, i più tassati delle Marche.
*Segretario provinciale del Pri
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tratto dal sito web
del PRI di Pesaro e Urbino (http://www.pripesaro.it/)

nuvolarossa
15-11-02, 23:34
GAMBIOLI (PRI) E LA SICUREZZA DELLE SCUOLE

«Scaricabarile della Provincia»
“Si viene a sapere che la provincia - scrive Giuseppe Gambioli, segretario provinciale del Pri - dopo la tragedia di San Giuliano, cerca di conoscere lo stato di sicurezza dei 50 plessi scolastici di sua proprietà. L’assessore ai Lavori Pubblici scrive una letterina ai sindaci chiedendogli di compiere uno screening per quanto riguarda la sicurezza. E’ davvero sorprendente che la provincia, proprietaria di uno stabile, non ne conosca le condizioni d’idoneità per quanto riguarda la staticità della struttura stessa. Non è pensabile che una scuola di proprietà della provincia abbia carenze, anche solo per quanto riguarda le varie certificazioni e prove di staticità. Fa ancora più specie che l’ente proprietario, la Provincia, chieda documenti ad altro ente, i comuni, che in realtà dovrebbe conservare agli atti il proprietario. I comuni saranno responsabili della gestione del bene immobile e perciò dovranno mantenere lo stato di sicurezza in funzione alle attività che verranno svolte: didattiche, sportive, d’intrattenimento ecc. I comuni dovranno mantenere idonei gl’impianti tecnologici, verificarne l’efficienza attraverso una manutenzione programmata, ma per quanto riguarda la struttura, le modifiche strutturali o quant’altro che comprometta o consolidi la staticità dell’immobile la provincia dovrebbe conoscere alla perfezione tutti i passaggi poiché è di competenza esclusivamente del proprietario. Potrebbe accadere che per trascuratezza una struttura non abbia le certificazioni sufficienti, allora la provincia in questo caso dovrà incaricare con urgenza il proprio ufficio tecnico, di cui il presidente Ucchielli giustamente vanta professionalità, e fare un check-up approfondito del caso. Addossare ai sindaci di una problematica che non spetta a loro è risibile e incomprensibile; se poi per fare un’indagine appropriata come quella richiesta c’è bisogno di tecnici altamente qualificati, che purtroppo, come sappiamo bene, molti comuni non possono permettersi, allora viene il dubbio se veramente si vuole risolvere il problema. Se vogliamo che le nostre scuole siano sicure davvero, evitiamo di fare propaganda e assumiamoci le nostre responsabilità fino in fondo, evitiamo di incolpare il governo, se in questi ultimi due anni la provincia sulla sicurezza delle scuole ha fatto poco o niente, se poi non siamo in grado neppure di controllare i documenti d’idoneità statica che si hanno nei propri cassetti".

nuvolarossa
27-11-02, 22:40
Qualche domanda al capogruppo Ds del consiglio provinciale
da parte della Consociazione provinciale Pri di Pesaro

Il capogruppo Ds del consiglio provinciale, il Senatore Londei, tenta di scaricare sulla Finanziaria le carenze che le amministrazioni locali hanno.

Una Finanziaria che forse per la prima volta è al servizio dei cittadini poiché riduce le tasse ai meno abbienti e contemporaneamente obbliga gli enti locali a non applicare ulteriori addizionali. In poche parole una finanziaria popolare che sottrae agli enti per ridistribuire ai cittadini; un richiamo alle regioni, alle province e ai comuni per una migliore efficienza nella gestione dei servizi e delle risorse locali.

La lamentela anti-Finanziaria del centrosinistra si limita solo a richiedere più soldi per le regioni, le province e i comuni affinché questi enti per pareggiare i propri bilanci non facciano tagli sui servizi sociali, sulla cultura e sugli investimenti.

All'apparenza un principio giusto se gli enti locali avessero dimostrato di svolgere il loro ruolo sociale al servizio del cittadino piuttosto che avventurarsi in speculazioni da manager come sta accadendo nella nostra provincia.

Ci dovrebbe spiegare il Senatore Londei quali tagli dovrà fare la Giunta provinciale se nel 2001 l'ente ha chiuso il bilancio con un avanzo di sette miliardi di lire? Non sarà quel 2% in meno sui trasferimenti che metterà in crisi le casse della nostra Provincia.

In questo momento di crisi economica, in cui molti operai sono costretti a scendere sulle piazze per difendere il proprio posto di lavoro, ci si aspetterebbe, almeno sul contenimento della spesa, meno demagogia e più responsabilità da parte di chi ci amministra. Da Londei vorremmo sapere come mai i cittadini della Toscana da quattro anni non hanno avuto alcun aumento di tasse, mentre quelli marchigiani sono i più tassati d'Italia?

Dal Capo gruppo DS ci si aspetterebbe un'iniziativa che ricalchi lo spirito della Finanziaria come ad esempio togliere quella odiosa addizionale Enel, applicata dalla Provincia, che va ad aggravare le casse degli imprenditori i quali, in una congiuntura internazionale non favorevole, dovrebbero invece essere aiutati.

Il Pri sollecita una maggiore attenzione alle problematiche dei cittadini e che gli avanzi di bilancio della Provincia non siano usati per l'acquisto di immobili o altre speculazioni imprenditoriali simili. Purtroppo l'ultimo acquisto di un altro immobile da parte della Provincia, questa volta nel Comune di Fano, non fa altro che allungare la lista dei palazzi in disuso e allo sfacelo.

Consociazione provinciale Pri di Pesaro

Pesaro, lì 23 novembre 2002
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tratto dal sito web:
http://www.pri.it

nuvolarossa
19-12-02, 18:50
http://ilmessaggero.caltanet.it/img/msg4.gif
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I dubbi di Gerboni (Pri): «Sulle società
Aset e Natura delle notizie allarmanti»

FANO— Immediate le reazioni alla denuncia dell'associazione "La tua Fano" sull'acquisto di Natura da parte di Aspes, Aset, Megas con l’attacco dell’ex presidente Stefano Aguzzi all’attuale presidente dell’Aset Renzo Rovinelli, che è al vertice anche della società Natura.
«Se le notizie rispondono al vero - attacca il segretario del Pri Gabriele Gerboni -, sarà bene che chi di dovere faccia subito tutte le indagini del caso e che il risultato delle stesse sia reso noto, perchè non ci vuole un Di Pietro per comprendere che è avvenuto qualcosa che definire non limpido e trasparente è un eufemismo.
L'opinione pubblica è in allarme nell'apprendere come vengono gestiti i suoi soldi.
Sapevamo che prima o poi queste curiose Spa che agiscono in una situazione di monopolio con metodi privati, cioè senza controllo pubblico, ma con denaro pubblico, avrebbero creato seri problemi.
Ma non avremmo mai immaginato che essi fossero di tale natura, delicatezza e gravità come quelli denunciati da "La tua Fano".
Se si è anche levata la voce del difensore civico di Pesaro per chiedere di "porre dei limiti a queste società" ( quello di Fano stranamente tace ) - conclude il repubblicano Gerboni - vuol dire che siamo nei guai».

nuvolarossa
02-01-03, 16:44
http://ilmessaggero.caltanet.it/img/msg4.gif
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I repubblicani: «Per l’A14 - la terza corsia»

FANO—La sezione "Mario Frontini" del Partito repubblicano ha invitato l'onorevole Giorgio La Malfa, presidente della Commissione finanza, a fare il punto sull'ipotesi di realizzare la terza corsia A14, un argomento alquanto dibattuto negli ultimi tempi e che si scontra su quanto punta l’Amministrazione comunale che chiede l’arretramento dell’autostrada.
Il Pri è invece critico nei confronti del centrosinistra, che caldeggia appunto la costruzione di un nuovo tratto: «Incomprensibile il rifiuto dei Ds, di solito più realistici».
Ripescando la contrarietà dell'allora Pci al raddoppio della galleria del Furlo, il Pri conclude: «Da decenni ci lamentiamo della viabilità e oggi che ci è concessa, c'è chi la rifiuta». E sempre in tema di priorità dettate dai repubblicani, il vice segretario provinciale del Pri, Gabriele Gerboni, propone ai sindaci di «azzerare l'Ici per tutti gli immobili locati a contratto agevolato».
«Una rivoluzione copernicana - scrive - nelle scelte di politica economica e fiscale, che è necessario intraprendere se si vuole davvero essere utili ai propri concittadini e se si vuole essere veri amministratori, evitando le speculazioni dei proprietari e le angosce degli affittuari».

O.S.

nuvolarossa
05-01-03, 00:38
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«My bus, quanto costi?»

FANO — «Ma siamo sicuri che il My bus funziona?». E' quanto si chiede Gabriele Gerboni, vicesegretario provinciale del Pri: «Il Comune di Pesaro ha deciso di chiudere l'esperimento di My Bus che in poche settimane è costato all'Amministrazione comunale e quindi ai cittadini 72.000.000 di vecchie lire per un servizio su chiamata che nei giorni normali era stato utilizzato da due o tre utenti e nei giorni delle targhe alterne da venti. Saggia decisione. Una decisione che noi definiamo repubblicana perché tiene conto del rapporto costi e benefici dal quale non si può prescindere. A Fano — dice Gerboni — dopo l'euforia iniziale nessuno ha più fornito dati sul servizio. Quanti cittadini hanno usufruito del servizio fino ad oggi? Qual è stata l'entrata ? E' stata mai fatta un' analisi costi e benefici, incalza il dirigente del Pri? Se sì, perché non viene pubblicata? Sinceramente pensiamo che i risultati fanesi non possano distinguersi molto da quelli di Pesaro ma siamo pronti a ricrederci se i dati oggettivi ci daranno torto. La verità è però che tutto ciò che riguarda queste strane Aziende, private ma con denaro pubblico, è coperto da una fitta rete di segretezza. Per esempio nessuno sa quale sia l'indennità del presidente e dei consiglieri di amministrazione, eppure sono pagati con denaro pubblico. Nessuno riesce a spiegarsi perché sia stata comprata dall'Aset in compartecipazione ad altissimo prezzo la società Natura, in crisi e quali vantaggi abbia ottenuto. Nessuno spiega che non è legittimo il silenzio-assenso in una operazione assicurativa di fatto imposta a tutti i clienti. Infine nessuno spiega che se l'Aset rimarrà come è oggi e non si fonderà con il Megas sarà destinata a chiudere nei prossimi anni. Su questi problemi, conclude il dirigente repubblicano, una volta si discuteva per anni, oggi tutto avviene nel chiuso di un Consiglio di Amministrazione ed i cittadini sudditi subiscono».

nuvolarossa
21-01-03, 01:38
"Difendere l'Università"

URBINO - Mozione per una riunione congiunta consiglio comunale - consiglio di amministrazione dell'Università degli Studi di Urbino. A presentarla è stato il gruppo consigliare del Polo (Elisabetta Foschi, Valentino Bastianelli, Lucia Ciampi, Gabriele Fattori, Lorenzo Rossi) che chiede un pubblico dibattito su un argomento che tocca da vicino tutti gli urbinati. "Considerata la difficoltà di bilancio in cui si troverebbe l'Università di Urbino — si legge nella mozione — si chiede che codesta amministrazione si adoperi per realizzare una riunione congiunta del consiglio comunale e del consiglio di amministrazione dell'Università allo scopo di portare a conoscenza dei cittadini la situazione finanziaria dell'Ateneo e di produrre azioni sinergiche per il bene dell'Università e della Città".

La decisione di presentare la mozione è avvenuta al termine di una riunione della Casa delle Libertà, presenti rappresentanti di Fi, An, Udc, Nuovo Psi, Partito Repubblicano Italiano, che si è tenuta per valutare la situazione dell'Università. Al termine del dibattito è stata riconosciuta la necessità e l'opportunità di avanzare la richiesta di una seduta congiunta, tramite i propri consiglieri comunali.
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tratto dal sito
http://www.pri.it/immagini/da%20inserire%20pri/logosinistra.jpg (http://www.pri.it)

nuvolarossa
04-02-03, 20:31
Il segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano, di Pesaro e Urbino, Gambioli difende l'IRCCS

Sulla questione dell'IRCCS, il centro sinistra marchigiano, con la complicità di quello pesarese, dopo aver boicottato il Governo, ora tenta d'infangare la dignità di quelle persone locali che hanno contribuito ad aprire a Pesaro un centro di ricerca europeo sull'esperienza, ormai indiscussa e riconosciuta in tutto il mondo, del dott. Lucarelli e del suo team.

A fronte di questo impegno civile dell'Europa ed in particolare dell'Italia questo ponte di umanità, di speranza, di libertà e di pace, per i popoli arabi, palestinesi ed israeliani, se non partirà da Pesaro presto sarà individuata un'altra sede.

Stranamente, Pesaro, la sede più idonea, per competenze, professionalità e per esperienza passata, la sede che non avrebbe fatto perdere tempo prezioso per la salvezza dei numerosi bambini che aspettano d'essere curati, viene a mancare.

Il licenziamento del dott. Gardi e ora l'appello accorato della dottoressa Catalano del reparto di oncoematologia, la quale deve difendersi dalle accuse più infamanti, sono la riprova che questo centro sinistra, fazioso e arrogante, non è più in grado di amministrare democraticamente più neppure la sanità.

Una campagna denigratoria che tenta ancora una volta di stravolgere la realtà e di alimentare nei cittadini una contrapposizione esasperata al fine che il loro giudizio sia accecato dalle malignità e dalle diffamazioni gratuite.

Il Partito Repubbliccano Italiano sosterrà la validità dell'IRCCS e il progetto Talassemia a Pesaro e lotterà a fianco di quelle persone che, come dichiara la dottoressa Catalano, hanno messo a disposizione della Comunità internazionale competenza, passione, tempo, soldi e salute.
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tratto dal sito
http://www.pri.it/immagini/da%20inserire%20pri/logosinistra.jpg (http://www.pri.it)

nuvolarossa
07-02-03, 15:01
http://ilmessaggero.caltanet.it/img/msg4.gif
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Subentrera' la repubblicana LORETTA BLASI ora all'oppposizione.

CAGLI (Pesaro) - “Incompatibilità” per un consigliere comunale
Per il tribunale il ruolo professionale di Cordella (Ds) inconciliabile con la funzione elettiva
Con una sentenza pronunciata ieri il tribunale di Urbino ha dichiarato la decadenza di Stefano Cordella (Ds) da consigliere comunale a Cagli. La pronuncia, di cui ancora non si conoscono le motivazioni e che è intervenuta in seguito a un ricorso («azione popolare») promosso dall' opposizione di centrodestra, ha stabilito che la carica di coordinatore di ambito socio-assistenziale attualmente ricoperta da Cordella è incompatibile con quella di consigliere, a norma dell'articolo 63 del testo unico delle leggi sugli enti locali. Al consigliere dichiarato incompatibile subentra per legge il candidato della stessa lista primo dei non eletti, che nella fattispecie è Loretta Blasi, 35 anni, sposata, patrocinatore legale e segretaria cittadina del Pri.
Ciò che è singolare in questa vicenda cagliese è che la nuova consigliera non si siederà sui banchi della sinistra ma si accomoderà su quelli dell'opposizione. Quanto ai rapporti di forza in Comune, la scelta della Blasi non muta sostanzialmente le cose, anche se il margine della maggioranza si riduce di un'unità, da 10 a 7 a 9 a 8, col sindaco ago della bilancia. Spiega la neo consigliera in pectore (il consiglio dovrà ratificare la surroga): «Già dopo un anno dalle elezioni - ancora prima che si consumasse la scissione che portò La Malfa ad aderire al centrodestra - noi repubblicani uscimmo da questa maggioranza, ma senza aderire affatto all' opposizione, come si è voluto insinuare da parte della maggioranza. Dopodiché per un po' siamo rimasti alla finestra, ma senza rinunciare a far valere le nostre critiche alla gestione del sindaco Papi e dei suoi. Il mio gesto attuale, adesso, è solo la coerente conseguenza di una scelta già maturata da tempo». Stefano Cordella, già presidente della Comunità Montana del Catria e Nerone, 48 anni, sposato con tre figli, due lauree, non è ancora convinto che nel suo caso si possa parlare di incompatibilità, e non esclude di ricorrere in appello: «Rispetto le decisioni della magistratura, ovviamente, ma il fatto che lo stesso pubblico ministero abbia chiesto il rigetto dell'azione popolare mi pare la dica lunga sulla mia presunta incompatibilità, che era certo meno evidente di quel che si è voluto far apparire. In realtà la mia figura professionale, coordinatore d'ambito, è piuttosto atipica e anomala: il comitato dei sindaci per cui io sono consulente tecnico non è un ente pubblico e il mio rapporto di lavoro non è subordinato. È una situazione un po' sui generis».

la_pergola2000
07-02-03, 21:25
La vittoria della Blasi non è solo una vittoria della persona o del partito, ma è una vittoria della giustizia e del buongoverno.
Dalla dichiarazioni della Blasi si evince,che, fin da prima della scelta del PRI di andare al cd, i Ds ci davano per spacciati, dapprima in Regione, poi nell'amministrazione provinciale e poi nei singoli comuni.Tutto questo con il silenzio della federazione regionale, e provinciale, La direzione a gestione sbarbatiana ci portava diritto allo sbando.
Un castello stava cadendo sulle nostre teste e noi eravamo impotenti a reagire, in quanto, anche nel nostro interno si remava contro.
Dopo il congresso di Bari i ds si sono affrettati a fare qualche nomina, dico qualche nomina, contentini, consigli di amministrazione e non incarichi politici e così via, qualcuno pur di arraffare ha approfittato e guarda caso si sono svegliati una mattina sbarbatiani.
Ora ditemi se questo è il modo di fare politica!
Ma parliamo di Cordella, il signorino dice che è consulente di sindaci, cioè della comunità montana di cui è stato presidente! Ma non è finita qui la nomina l'ha avuta dalla regione, ora si dà il caso che tutti questi passaggi vengono gestiti dai ds, in quanto ds lui stesso, si dà anche il caso che il presidente del consiglio della regione Marche è un diessino , ex segretario provinciale ds, e questo signore tale Minardi è cagliese pure lui, cioè paesano di Cordella, ora il cerchio attorno a Cordella si è ristretto e per fortuna i giudici di Urbino hanno messo fine ad una incongruenza.
La carriera politica di Cordella è servita a fare il consulente PRIVATO come coordinatore socio assistenziale, e sapete a quanto ammonta tale incarico? Non ve lo dico, se no cadete dalla sedia.
Le due lauree del signorino, visto come briga, bisognerebbe controllarle, anche perchè non avendo mai fatto niente nella sua vita ha avuto tutto il tempo per laurearsi a Urbino con professori della sua stessa corrente politica.
E poi quando erano PCI dicevano dei democristiani, adesso che hanno completamente il potere nelle Marche si comportano peggio dei democristiani, tantopiù che hanno una opposizione quasi inesistente.
Piano piano si capisce perchè non volevano alcuni repubblicani nelle amministrazioni, preferiscono i signorsì.
Ciao a tutti.
P: S: Un pò di felicità è riservata anche a noi, non mi fraintendete non è per la persona di Cordella,ma è per la vittoria.

nuvolarossa
10-02-03, 22:40
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

...al punto 5) dell' O.D.G. della prossima riunione della Direzione Nazionale, convocata per venerdì 14 febbraio 2003, alle ore 9.30, a Roma, presso la sede del Partito in Corso Vittorio Emanuele II, 326, e' stata inserita la:
Nomina responsabile politico regione Marche
per leggere la convocazione ... click ... (http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&postid=403197#post403197)
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NUVOLAROSSA website (http://utenti.lycos.it/nuvola_rossa/)

nuvolarossa
24-02-03, 20:45
Le utopie del piano sanitario

Una nota del segretario provinciale del Pri di Pesaro-Urbino Gambioli

PESARO - Le dichiarazioni del dottor Giovanni Perini, capo dipartimento medico dell'ospedale San Salvatore, sul piano sanitario non convincono. Il merito di questo piano secondo Perini, ispirandosi a Lapalisse e Don Chisciotte, sarebbe quello di essere in equilibrio, tra evidenza e sogno.

Per il momento credo che sia opportuno tralasciare i sogni e rimboccarsi le maniche per affrontare l'evidente. Pensare che questo piano sanitario "sposa l'uso razionale delle risorse, la centralità' del territorio e del cittadino, la distinzione dei ruoli e delle funzioni di governo e di gestione" come asserisce il capo compartimento, piu' che lapalissiano e' utopistico.

Per quanto riguarda l'uso razionale delle risorse e' sufficiente ricordarsi della voragine del debito sanitario con conseguenze tali d'assorbire l'82% di tutto il bilancio regionale. Piu' che un uso razionale delle risorse si dovrebbe dire un uso scellerato, tale che l'ultima manovra finanziaria regionale e' paragonata ad un vero salasso per i marchigiani. Un prelievo di 250 milioni di euro, prelevati dalle tasche dei cittadini per sanare i buchi della sanità.

Pensare che il piano sanitario sia attento alla centralità del territorio e del cittadino e' una provocazione bella e buona e con l'istituzione dell'Asur mortifica la tradizione, la cultura e il ruolo del territorio. L'Asur e' un'azione di potere che allontana il cittadino dall'istituzione, difende privilegi che non interessano la gestione del territorio e crea un super manager che appesantirà ancor di piu' il sistema della sanità.

Anche per quanto riguarda la distinzione dei ruoli e delle funzioni di governo credo che il piano sanitario piu' che far chiarezza abbia aumentato la confusione. Pensare di accentrare il potere in Ancona, il no all'Irccs totale per l'azienda ospedaliera di Pesaro ne' e' la conseguenza, e' una pura follia. Gestire la sanità senza condividerla con i Comuni e lo Stato crea delle scelte unilaterali, come e' accaduto con la Scuola di Talassemia, e al posto di responsabilizzare le realta' locali, come avviene con il federalismo, accentra il potere di quasi tutto il bilancio regionale ad una sola persona.

Il Pri considera la gestione della sanità regionale fallimentare, un pensiero condiviso anche dalle forze sociali e la manifestazione organizzata dalla Cisl, con 2500 partecipanti, ne e' la conferma.

Pesaro, 23 febbraio 2002
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tratto dal sito web del
http://www.pri.it/immagini/titsx.gif (http://www.pri.it)

nuvolarossa
24-02-03, 20:54
CASTELFIDARDO (Ancona) -
Nucara incontra il segretario e gli iscritti della sezione

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tratto dal sito dell’Edera
http://www.pri.it/immagini/titdx2.gif (http://www.pri.it)

nuvolarossa
27-02-03, 19:36
http://ilmessaggero.caltanet.it/img/msg4.gif
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Le critiche del segretario provinciale del Pri Gambioli

«Sanità, piano regionale da rifare»

PESARO - “Le dichiarazioni del dottor Pierini - scrive il segretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano Giuseppe gambioli - , capo dipartimento medico dell'ospedale San Salvatore, sul piano sanitario non convincono. Il merito di questo piano secondo Perini, ispirandosi a Lapalisse e Don Chisciotte, sarebbe quello di essere in equilibrio, tra evidenza e sogno. Per il momento credo che sia opportuno tralasciare i sogni e rimboccarsi le maniche per affrontare l'evidente. Pensare che questo piano sanitario "sposa l'uso razionale delle risorse, la centralità' del territorio e del cittadino, la distinzione dei ruoli e delle funzioni di governo e di gestione" come asserisce il capo compartimento, piu' che lapalissiano e' utopistico. Per quanto riguarda l'uso razionale delle risorse e' sufficiente ricordarsi della voragine del debito sanitario con conseguenze tali d'assorbire l'82% di tutto il bilancio regionale. Piu' che un uso razionale delle risorse si dovrebbe dire un uso scellerato. Pensare che il piano sanitario sia attento alla centralità del territorio e del cittadino e' una provocazione bella e buona e con l'istituzione dell'Asur mortifica la tradizione, la cultura e il ruolo del territorio. L'Asur e' un'azione di potere che allontana il cittadino dall'istituzione, difende privilegi che non interessano la gestione del territorio e crea un super manager che appesantirà ancor di piu' il sistema della sanità. Pensare di accentrare il potere in Ancona, il no all'Irccs totale per l'azienda ospedaliera di Pesaro ne' e' la conseguenza, e' una pura follia. Gestire la sanità senza condividerla con i Comuni e lo Stato crea delle scelte unilaterali, come e' accaduto con la Scuola di Talassemia, e al posto di responsabilizzare le realta' locali, come avviene con il federalismo, accentra il potere di quasi tutto il bilancio regionale ad una sola persona".

nuvolarossa
14-03-03, 17:36
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Pri: «Solidali, ma a politica è altro»

FANO (Pesaro e Urbino) — Per il segretario del Pri Gabriele Gerboni se «la calunnia è un venticello, la politica è però un’altra cosa». «Le dichiarazioni - si legge in una nota - del sindaco e del vicesindaco sulle calunnie vere o presunte che in questi giorni aleggiano sulla politica locale per notizie su tangenti in forma di villa o parentele con noti imprenditori fanesi, sembrano una tempesta in un bicchier d’acqua.
Noi come Pri condanniamo ogni tipo di calunnia legata alla lotta politica ed esprimiamo solidarietà a coloro che subiscono detti attacchi in qualsiasi parte politica si trovino. Nel contempo però esprimiamo un giudizio politico sull’Amministrazione che lungi dall’amministrare bene e pasticciando con il traffico, Prg, rotatorie si attarda sulla risoluzione dei veri problemi che interessano Fano e, fatto ancora più grave, da quasi un anno si continua a parlare di chi sarà il futuro sindaco e non si risolvono i problemi più contingenti».

O.S.

nuvolarossa
25-03-03, 13:56
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CHIARAVALLE (Macerata) - Franco Vitali, di Forza Italia, è stato nominato portavoce del Polo delle libertà fino a quando non sarà ufficializzato il nome del candidato sindaco, che quasi sicuramente sarà Filiberto Manzoni di Forza Italia, mentre il capolista sarà un esponente di Alleanza Nazionale.
Il Polo quest'anno si presenterà unito alle elezioni e nella lista saranno presenti tutte le sigle di centrodestra: Fi, An, Udc, Lega Nord, Nuovo Psi e Partito Repubblicano Italiano.

nuvolarossa
27-03-03, 14:04
Adesso è ufficiale: la sfida sarà Montali-Manzoni
di VITTORIO LANNUTTI

CHIARAVALLE (Ancona) — Mancava solo il crisma dell’ufficialità, ma adesso c’è anche quello: come anticipato giorni fa dal Messaggero, il farmacista Filiberto Manzoni è il candidato alla poltrona di sindaco del centrodestra per le amministrative del 25 maggio. Manzoni sfiderà la candidata del centrosinistra Daniela Montali, attuale capogruppo in consiglio comunale dell'Ulivo. Della candidatura di Manzoni si parlava da tempo ma solo ieri il Polo ha reso ufficiale la nomina. Manzoni sarà sostenuto da tutti partiti della Casa della libertà, vale a dire Forza Italia, Alleanza nazionale, Unione di centro, Nuovo Psi, Partito Repubblicano (di La Malfa) e avrà il sostegno dell'attuale consigliere comunale della lista civica Destra alternativa, Solideo Paolini. La lista che appoggerà Manzoni sarà aperta anche agli indipendenti. Il capolista sarà, invece, un esponente di An, molto probabilmente il capogruppo in Consiglio comunale e consigliere provinciale Ennio Mencarelli, che dovrà essere scelto dal circolo cittadino di An. Intanto la politica chiaravallese sta già entrando in clima da campagna elettorale. Ennio Mencarelli, come consigliere provinciale di An, su mandato della Cdl di Chiaravalle ha presentato un’interrogazione al presidente della Provincia su due questioni urbanistiche che riguardano il Comune. Secondo Mencarelli «il Comune chiaravallese è alla disperata ricerca di fondi, quindi si è inventato una nuova tassa. L'amministrazione vorrebbe far pagare ai proprietari di aree non edificabili, intenzionati a rendere quelle aree edificabili, il 36% del plusvalore dell'area. Secondo noi questo è un atto incostituzionale perché il Comune rendendo edificabile quell'area vorrebbe un vero e proprio dazio. Questo comporterebbe un aumento vertiginoso delle case a Chiaravalle, poiché i proprietari di queste aree per recuperare il 36% aumenterebbero il prezzo di vendita ai costruttori, che a loro volta lo recupererebbero sul prezzo di vendita degli immobili. Al presidente della Provincia ho presentato anche un'interrogazione su una variante del piano regolatore che riguarda il comparto edificatorio unico di Sant'Andrea, dove sarà costruita una zona residenziale». Da parte sua, il sindaco Alessandro Bianchini minimizza la questione: «Mencarelli ha le idee confuse. Per quanto riguarda il 36%, si tratta di aumentare gli standard urbanistici per dotare la città di più servizi, mentre sulla variante al consorzio di Sant'Andrea, la Provincia ha detto che se non si tratta di varianti sostanziali queste possono essere fatte dai Comuni stessi, su cui comunque si pronuncerà, in maniera definitiva, la nuova giunta che si insedierà».
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nuvolarossa
07-04-03, 00:32
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Lapidi restaurate: il Pri ringrazia

CIVITANOVA (Macerata) — Il Pri ringrazia per il restauro delle lapidi sulla facciata di Palazzo Sforza, dedicate agli eroi dell'indipendenza nazionale, Mazzini e Garibaldi. «E' un segno tangibile di riconoscenza della città e della sua Amministrazione verso gli eroi del nostro Risorgimento — dice il responsabile locale del Pri, Lello Quintajè — anche perché a Civitanova i repubblicani sono ben radicati».

nuvolarossa
30-04-03, 20:52
Centrale elettrica "Tre Pozzi": il parere del Pri

CAGLI (Pesaro) - Il segretario del Pri provinciale, Giuseppe Gambioli, interviene sull'autorizzazione che sarebbe stata negata alla Società Idroelettrica di Santa Croce per la ripresa della produzione di energia elettrica. "Le rinnovate lamentele avanzate da Nevio Marchetti (titolare della società) preoccupano. Il Pri ritiene che i "Tre Pozzi" sono parte integrante di quelle meraviglie naturali e costituiscono un patrimonio prezioso di cui potranno beneficiare sia dal punto di vista qualitativo che socio - economico le future generazioni". Gambioli sottolinea che la crescita del turismo è fonte inconfutabile per la crescita dell'economia di queste zone. Pertanto, la gestione del territorio deve essere programmata con coerenza e lungimiranza, senza tentennamenti o sotterfugi vari.

"La questione della centrale elettrica di Tre Pozzi dimostra che qualcosa non funziona. E' inconcepibile non aver provveduto ad una riqualificazione del luogo compatibilmente alle nuove esigenze della società in questione.

"Non è possibile - conclude Gambioli - che per una zona considerata tra le più belle d'Italia l'unica proposta, sia quella di Nevio Marchetti con la riattivazione di una centrale idroelettrica

tratto dal sito
http://www.pri.it/immagini/da%20inserire%20pri/logosinistra.jpg (http://www.pri.it)

nuvolarossa
16-05-03, 11:09
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Tagliolini nuovo coordinatore del Pri pesarese

PESARO — Luigi Tagliolini è il nuovo coordinatore del Pri di Pesaro. La nomina è arrivata a conclusione della convention regionale del partito, alla quale hanno partecipato tutti i quadri delle Marche.
Per Tagliolini è un ritorno all'impegno politico dopo essersi dedicato alla sua professione (è consulente di alcune aziende pesaresi del distretto della meccanica). Aveva iniziato proprio nel Pri; poi dal 1990 al 1995 ha militato nel movimento dei Verdi, per il quale è stato consigliere provinciale e assessore all'ambiente. «Non ce l'ho fatta a restare fuori — ha dichiarato — soprattutto guardando come è amministrata oggi la nostra città. Tutto viaggia sotto traccia. La giunta di centro-sinistra si allontana sempre più dalle reali esigenze dei pesaresi, scambia il silenzio dei nostri concittadini per un apprezzamento dei programmi e dei progetti. Quel silenzio è invece rinuncia, distanza dal potere e delusione per una partecipazione attiva che viene preclusa. Ritorno per costruire un'alternativa ai programmi e non per fare promesse. Per mettere fine al saccheggio silenzioso di Pesaro i repubblicani sono pronti a portare un contributo serio e innovativo».

nuvolarossa
11-06-03, 00:10
http://217.220.29.171/img/msg4.gif
«Da sei mesi sono tornato nel Pri che guarda a destra, a anche l’opposizione sembra più attenta alle poltrone che ai contenuti»

di FRANCO ELISEI

Cementificazione sul San Bartolo, scarichi fognari direttamente sul Foglia, inquinamento di Baia Flaminia. Luigi Tagliolini, ex assessore provinciale all’ambiente riemerge dal silenzio e attacca il centrosinistra e i suoi stessi compagni di viaggio: i Verdi, colpevoli, a suo dire, di essere poco ambientalisti e sempre più uguali ad altri politici interessati alle poltrone.

«Come fanno ad accettare la cementificazione sul San Bartolo e a sostenere nello stesso tempo una giunta che mette i divieti di balneazione a Baia Flaminia solo perchè non ha affrontato alla radice il problema inquinamento? Sono allibito - esclama - Mi meraviglio. Da un lato si parla di sviluppo ecosostenibile, dall’altro si continua a cementificare senza accorgimenti. Basta guardare al Pentagono dove sono stati costruiti colossi di cemento accanto alle casette a schiera. Un’umiliazione. Altro esempio: il traffico oggi è disastroso e anche volendo, in molti luoghi non c’è più spazio per realizzare le piste ciclabili. I Verdi si dichiarano pronti a sostenere un progetto ambientale che qualifichi la città e poi permettono questo? Va al di là di ogni logica politica».

Ma lei era assessore all’ambiente dal ’90 al ’95, non troppo tempo fa....

«E’ vero, ieri c’ero anch’io ma con obiettivi diversi. E mi sono dato da fare. In quel periodo, precisamente nel ’91, su mia richiesta chiesi ad esempio di controllare e censire tutti gli scarichi delle fognature comunali lungo il Foglia a Pesaro. Ho fatto stilare un elenco con gli scarichi. Ebbene, in dodici anni da quel documento la situazione è la stessa. La Provincia aveva il compito di vigilare. Lo ha ancora ma non riesce ad esercitarlo come ci si aspetterebbe. Ora non ha neppure il coraggio di sostenere la Sovrintendenza che ha detto no all’essicatoio. Io, da assessore all’ambiente ho istituito due parchi. Quello del San Bartolo e quello di Carpegna portano la mia firma. Come il simbolo dello stesso San Bartolo. Sono passati anni e quel parco ora è sempre più a rischio di cementificazione. Non mi scandalizzo se i Verdi cambiano idea ma non avrei mai pensato che ne facessero merce di scambio e di consenso politico».

Critiche severe...

«Ne racconto un’altra, per dire quanto questa amministrazione si dica sensibile ai problemi della globalizzazione: nel 1988 ho fatto piantare dal Wwf una quercia a fianco della statua del Mamiani in memoria di Chico Mendez, sindacalista morto per difendere la foresta amazzonica. E ho fatto affiggere una targa. E’ sparita. Forse quando è stata ristrutturata la statua. Probabilmente non interessa a nessuno. Ma torniamo ai problemi della città: guardate l’Aspes, occorrono grandissimi esperti per capire l’utilità di quelle scatole cinesi. Non si è pensato ad una città nella sua dimensione ideale. Non bastano interventi per singole emergenze, servono progetti complessivi».

Non salva nulla...

«Basta osservare cosa sta accadendo in provincia e nei Comuni. Esiste una regia politica. Sulle risorse, dall’acqua alle cave, fino ai rifiuti si è cercato di dare una risposta pubblico-privata di difficile comprensione e gestione. Pensate alla caccia. La Provincia non ha lesinato: esistono più cacciatori, più territorio disponibile e di conseguenza più danni. A parole tutti vogliono proteggere l’ambiente, ma nessuno lo fa concretamente. Nessuna risposta è stata data sulla caccia e sulla forestazione. Il territorio mi sembra sempre più utilizzato come merce di scambio e la politica sempre più attenta all’aspetto economico, affaristico e di poltrone. Una regia molto abile e astuta, che seppur non riesce a terminare neppure le piccole cose veramente utili, ha peso e riceve consenso dalle grande masse. Questo centrosinistra ha accontentato costruttori e cavatori. E non riesce più a trovare una strada più equilibrata. Per questo occorre ripensare ad un progetto complessivo per le grandi città con forze laico-moderate. Senza fare demagogia politica».

Vuol dire che tornerà nella politica attiva in vista delle prossime amministrative?

«Sono rientrato nel Pri da circa sei mesi. Senza ruoli, solo per riorganizzare il partito a livello cittadino. Senza alcun obiettivo personale. Unico scopo è quello di riportare un minimo di voce di fronte a questa regia politica. Spesso il silenzio non vuol dire assenso ma rassegnazione. I cittadini si stanno organizzando in Comitati perchè non hanno più fiducia nelle istituzioni. E sono anche sfiduciati dall’opposizione».

Sta parlando del centrodestra locale?

«Anche in questa opposizione mi sembra ci sia più attenzione alle posizioni, alle poltrone che ai contenuti. E’ avvilente. Alternanza significa avere due progetti alternativi, non due progetti simili perchè copiati ma presentati con nomi e colori diversi».

Ma il suo Pri in che collocazione si ritrova...

«La nostra collocazione è al centro guardando a destra, a forze laico moderate. Ripeto le parole di La Malfa: “Siamo costretti a sopravvivere in questo momento storico e cercare spazio altrove per ritrovare la nostra identità, perchè qualcuno ce l’ha tolta"».

Da ex ambientalista ha dunque rotto definitivamente con il centrosinistra...

«Credo che la mia situazione non sia molto diversa da quella di tanti altri. Non sono io che ho rotto con la sinistra, ma è la sinistra che ha lasciato me, che ha calpestato quei valori per cui mi sono battuto da sempre. E poi non sono un ex ambientalista, sono sempre iscritto al Wwf e la mia mentalità è ancora ambientalista, solo che non mi riconosco più in questi Verdi. Stanno facendo scelte sbagliate. Non basta un convegno sul Furlo per dire: siamo ambientalisti».

nuvolarossa
18-06-03, 20:48
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Sotto accusa la Giunta provinciale responsabile del degrado ambientale

Nella nostra Provincia, se la qualità dei servizi avesse una corrispondenza con il numero delle aziende che sono nate in questi ultimi anni, avremmo fiumi e mare tra i più limpidi d'Italia. Purtroppo non è così, con Aspes, Megas, Aset, Natura, Acquagest, e altre società satellite, forse abbiamo il primato dello sperpero del denaro pubblico, poiché l'apparato dirigenziale e burocratico di queste aziende non è trascurabile.
Una politica attenta più a far tornare i conti della propria azienda, piuttosto che intervenire nell'ottica di migliorare l'habitat (il sequestro della discarica della Comunità del Catria e del Nerone ne è un esempio). Con queste aziende si è riusciti a far pagare ai cittadini la bolletta dell'acqua e della depurazione in tempi reali ma non si è fatto nulla per adeguare quei depuratori non più idonei o riparare quei collettori fognari rotti o, ancor più grave, si continua ad ignorare colpevolmente quegli scarichi liberi nei corsi d'acqua. Il disagio che si registra a Pesaro, presso Baia Flaminia nasce dal fatto che sul fiume Foglia non c'è alcun rispetto delle norme per quanto riguarda gli scarichi, il loro collettamento e la depurazione depurazione.
La responsabilità di questo degrado è imputabile alla amministrazione provinciale la quale è chiamata a controllare e gestire il proprio territorio. Una provincia che propaganda lo sviluppo ecosostenibile, ma nei fatti è la giunta dei cacciatori e dei cavatori. Una giunta in cui l'assessore all'ambiente non ha alcun peso al punto che i cittadini ignorano chi ricopre questo importante incarico. Il Pri, avendo da sempre affrontato le problematiche ambientali con spirito laico e pragmatico, cercherà di colmare questo vuoto colpevole che si è insinuato nella nostra provincia. Il rispetto dell'ambiente e la qualità della vita non possono essere merce di scambio per un posto di potere, cosa che in questo centro sinistra è avvenuto.

Giuseppe Gambioli
segretario provinciale Pri (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
02-07-03, 10:58
http://www.messaggeroveneto.quotidianiespresso.it/giornalilocali/images/messaggeroveneto/logo.gif
Il Pri è critico: «La democrazia non è un bluff»

FANO - «La democrazia non è un bluff» commenta il segretario del Pri Gabriele
Gerboni dopo le dichiarazioni del sindaco in merito alla protesta delle
lenzuola. Le critiche al piano del traffico, dice Gerboni, «vengono anche
da parte della maggioranza che ritiene la revisione del Put un impegno in
agenda» per la prossima giunta. «Sembra che il dindaco non consideri delle
persone serie i suoi amministrati e essendo alla fine del suo mandato, si
permetta di dare giudizi non rispettosi verso i fanesi». Il sindaco,
ricorda Gerboni, per la sua posizione istituzionale «è a capo di tutti,
anche di chi fa rilevare incongruenze dell’amministrazione».
M.G.
(http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

la_pergola2000
02-07-03, 14:22
FANO — Se per il segretario del Pri Gabriele Gerboni «desta impressione la posizione del sindaco sulle centinaia di lenzuola appese alle finestre in segno di protesta contro il Put», per il consigliere di An Simone Antognozzi, per quello che giudica un chiaro fallimento del Put, ci può essere una sola conclusione: le dimissioni dell'assessore alla Mobilità Urbana Simonetta Alfassio Grimaldi. Per Gerboni sotto accusa è il sindaco, che non solo non tiene conto delle critiche sul Put venute anche da partiti della maggioranza (Margherita e Sdi) ma «… si permette di dare giudizi non rispettosi verso i fanesi, che forse l'avranno anche votato in passato, ma ora ritengono che questa amministrazione abbia fatto il suo tempo, anzi abbia fallito anzitempo. Il sindaco per la sua posizione istituzionale è a capo di tutti, specialmente dei cittadini che si impegnano a far rilevare delle incongruenze dell' amministrazione». Conclude Gerboni «Se non si tengono in conto queste posizioni e si irride alle manifestazioni di protesta, è evidente che per Carnaroli la democrazia è un bluff». Sottolinea invece Antognozzi: «Oramai non sono più isolate proteste, ma la dimostrazione evidente di una città intera che si ribella alle sciagurate decisioni di una Giunt sempre più confusionaria e incapace». Ricordato che le avvisaglie del fallimento attuale si ebbero 11 anni fa quando via Aporti fu trasformata da strada residenziale in "autostrada", Antognozzi conclude: «Questo è il risultato di una politica sciagurata tenuta in piedi dal Sindaco Carnaroli, consolidata e condivisa da un manipolo di Assessori chiamati, per la maggior parte, solamente a far numero, la cui totale subordinazione ne ha determinato la scelta prevaricando quei criteri di competenza che dovrebbero invece caratterizzare un amministratore. E' ora che questo Comune si adegui alla logica di "chi sbaglia paghi", non è ammissibile, ad esempio, che l'assessore al traffico della nostra città continui ad occupare la poltrona».

nuvolarossa
10-07-03, 10:00
«Questo piano è figlio...»

di LUIGI TAGLIOLINI - Coordinatore comunale del P.R.I.

PESARO - Aumenterà la congestione delle città con la svendita all’asta dei beni demaniali “ex carceri, ex caserme militari, aree industriali dismesse...” proseguendo con l’insensata cementificazione dei corsi d’acqua (Cecina, Foglia). Dunque chi proteggerà l’ambiente da “Vigna Rossa (Residence in costruzione a Pozzo Alto)” oppure le colline di Novilara, Candelara, Fiorenzuola, Villa Fastiggi, Villa Ceccolini, Ardizio, San Bartolo, la piana agricola del lungo foglia. “Cementificazione” all’infinito. Per noi Repubblicani di Pesaro “Vigna Rossa” è uguale a “forza cemento” come amava definirlo Antonio Cederna. Sarà dunque il caso, per capire quale deve essere la strada per garantire occupazione e insieme rigorosa tutela del territorio, accennare alle prospettive indicate e illustrate dagli ambientalisti e da quei partiti come il Pri che hanno dato al paese le uniche leggi per la tutela dell’ambiente la Legge Merli sulle Acque, il decreto Galasso sul territorio. Si possono così creare posti di lavoro in interventi estremamente necessari quanto urgenti, come la prevezione di frane, incendi, alluvioni, disinquinamento delle acque, un’oculata gestione delle risorse, riforestazione, riqualificazione del patrimonio abitativo nei centri storici, viabilità e trasporto pubblico, recupero e rinatularizzazione dei corsi d’acqua, creazione di un sistema di aree verdi capace di riequilibrare il microclima anche localmente, uno sviluppo industriale-urbanistico gestito e non d’assalto che proceda per bisogni e non per speculazioni. Per porre fine al saccheggio della città di Pesaro e del suo territorio i Repubblicani sono pronti a portare un contributo serio per un’alternativa di governo futuro, su programmi dai contenuti reali, per restituire alla città dignità, sviluppo, tutela dell’ambiente e qualità della vita.

Luigi Tagliolini - Coordinatore comunale del Pri

nuvolarossa
17-07-03, 21:16
Fano/Riunione del direttivo della sezione

FANO - La riunione aperta dal segretario Gabriele Gerboni è stata dedicata all’esame della situazione politica e alla elezioni amministrative del prossimo anno.

Negativo il giudizio dei repubblicani di Fano sulla situazione amministrativa, per l’impatto negativo del Put sulla circolazione. Particolare attenzione è stata dedicata all’esame del nuovo Piano regolatore e alle ripercussioni che questo strumento avrà sul futuro della cittadina.

Pesante la valutazione sull’amministrazione provinciale guidata da un presidente diessino che si è distinta per le" consulenze esterne" e per l’attività culturale giudicata eccessivamente dispendiosa.

A conclusione dei lavori è stata creata una delegazione della sezione che incontrerà i rappresentanti delle forze politiche e sociali di Fano e del comprensorio.

tratto da http://www.pri.it/html/Home%20pri.html

nuvolarossa
30-07-03, 09:57
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Il Pri è solidale con Serrini

JESI (Ancona) — Pieno appoggio all'operato di Cesare Serrini da parte del Partito Repubblicano; l'Edera della sezione “X Marzo”, in una nota inviata alla stampa, denuncia lo scadimento del dibattito politico. L'intervento repubblicano è riferito ai fatti connessi alla costruzione del manufatto in legno destinato ad accogliere alcune sezioni di scuola materna ed asilo nido. «Con sconcerto e meraviglia — si legge nella nota — abbiamo appreso l'ipotesi di un'azione legale nei confronti del consigliere Cesare Serrini da parte del Sindaco di Jesi; sconcerto e meraviglia perché il consiglio comunale è il luogo deputato per antonomasia al confronto e al dibattito di posizioni diverse e non luogo di produzione di carte bollate. Senza entrare nel vivo della vicenda – prosegue il comunicato del Pri – si osserva un continuo impoverimento della vita politica cittadina, derivante dall'atteggiamento arrogante e dalla protervia delle forze politiche della maggioranza; ulteriore conseguenza è lo scadimento delle cultura politica della città che in un passato, ormai purtroppo non recente, ha toccato ben altri livelli”. Dopo aver toccato il problema locale, il Pri jesino scende sul piano strettamente politico con un invito: “sarebbe ora – conclude la nota – che i nostalgici dell'uso politico della magistratura si convincessero che una fase storica è finita, una fase che ha prodotto e sta producendo ancora guasti colossali al nostro Paese, Marche comprese (vedi ad esempio vicenda Interporto). Con l'occasione i Repubblicani jesini riaffermano il convinto appoggio all'attenta ed efficace attività amministrativa dell'amico consigliere Cesare Serrini». (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
07-08-03, 08:59
Il Messaggero
Elezioni Il Pri: «In lista anche i comitati contro il Put»

FANO - La prima risposta alle richieste avanzate dal Comitato contro il Put ai segretari dei partiti è venuta da Gabriele Gerboni del Pri che assume «impegno formale per la sua abolizione».
«Giustamente i cittadini in lotta contro il Piano urbano del traffico chiedono che i partiti e le forze politiche si esprimano prima delle prossime elezioni e prendano impegni. Noi diciamo subito forte e chiaro che siamo contro il Put e che ci impegneremo a fondo per la sua abolizione e per aprire nuove strade, per far finalmente le rotatorie ed elininare i semafori in maniera che il traffico scorra sempre anche se lentamente e per far piste ciclabili e marciapiedi ovunque possibile. Il Pri si batterà per incrementare con corse più frequenti e con biglietti ridotti al minimo il servizio urbano e a chi chiede dove trovare i soldi diciamo che basterà abolire gli stratosferici compensi per gli amministratori designati dai
partiti per trovarli. Infine ci impegniamo fin da ora a lasciare nella sua lista per le elezioni gli spazi per i rappresentanti dei Comitati spontanei nati a Fano contro il Put».

M.G.

nuvolarossa
23-08-03, 19:09
Dubbi del Partito Repubblicano Italiano
«Fondi per i minori Necessario fare chiarezza»

FANO (Pesaro e Urbino) - Anche gli esponenti del partito Repubblicano di Fano intervengono in merito alla «considerevolissima cifra – circa un milione di euro - che il Comune impiegherebbe per assistere i minori abbandonati». Il partito «intende fare chiarezza sulla questione» e chiede all’assessore competente «quanti e di che nazionalità siano i minori da assistere, quanti siano stati affidati dal Tribunale dei minori al Comune, a quali e a quante istituzioni pubbliche e private siano stati affidati e, infine, se corrisponda al vero che per alcuni istituti venga pagata una retta giornaliera di quasi 100 euro».

M.G.

nuvolarossa
26-08-03, 22:15
Il segretario del Partito RepubblicanoItaliano, Gambioli

«L’unica vera soluzione è un nuovo acquedotto»

PESARO (Pesaro e Urbino) - “Non è possibile - scrive segretario provinciale del P.R.I. Giuseppe Gambioli - pensare di risolvere la questione dell’appprovigionamento idrico se le nostre riflessioni sono condizionate all’appartenenza politica ed evitiamo di fare autocritica e un’analisi rigorosa dei veri problemi.
Mi riferisco ad esempio all’ultimo intervento del consigliere provinciale Mari che avanza delle proposte interessanti, come quella della creazione di piccoli invasi collinari o incentivi economici per chi consuma poca acqua, ma quando affronta le cause che hanno messo in ginocchio la nostra provincia, si limita a criticare l’operato del Consorzio di Bonifica, ente definito giustamente inutile, ma inspiegabilmente tralascia i maggiori responsabili che sono la Provincia, l’Aspes, il Megas, l’Aset, la Natura e ultimamente l’Ato. Ad esempio, ci si dovrebbe preoccupare di quel sistema impazzito delle numerose concessioni, date dalla Provincia, 265 solo nel bacino del Metauro, e dei 30.000 pozzi privati censiti che sfuggono ad ogni controllo per il semplice fatto che non sono stati installati i contatori. Cosa pensare del grande chiacchiericcio che si è fatto intorno alla diga del Furlo, con Ucchielli in prima persona, senza essere riusciti a fare nulla per lo sfangamento dell’invaso? Gli enti principali nella gestione del territorio, la Provincia e l’Ato in testa, oltre a promuovere una programmazione, che non c’è, dovrebbero sensibilizzare, controllare e al limite richiedere un risarcimento danni a quei gestori, come l’Aspes, l’Aset e il Megas, quest’ultimo a maggioranza della Provincia, che per imperizia o mancata manutenzione danno un cattivo servizio o sprecano l’acqua. L’inefficienza, le perdite croniche dalle tubature (compreso l’acquedotto che dal Nerone arriva a Urbino) e le numerose rotture dell’acquedotto di Pesaro non possono essere attribuite a fatti imprevedibili ma piuttosto sono il risultato di una cattiva gestione e
quindi riconducibili a dei responsabili. I manager di queste aziende sono super pagati e quindi dovrebbero essere responsabili direttamente delle proprie azioni. I dirigenti di un’azienda quotata in borsa come l’Aspes, che si cimentano nei settori più svariati, avrebbero dovuto risolvere già da tempo e in modo definitivo il problema della rete idrica. La costruzione di un acquedotto ex novo a Pesaro inciderebbe davvero poco sul bilancio dell’azienda, darebbe finalmente un servizio adeguato ai cittadini e creerebbe la possibilità di utilizzare la vecchia rete per la distribuzione di acqua riciclata, non potabile, per attività industriali, autolavaggi, ecc. Il Pri chiede pertanto agli amministratori di questo centro sinistra che la smettano di fare demagogia e che si affronti la questione idrica con serietà in modo da risolvere veramente questo annoso problema, si faccia autocritica, si lasci perdere il Consorzio di Bonifica
e la diga di Rio Salso o altri fantasmi, e ci si rimbocchi le maniche per risolvere almeno le urgenze”.

Giuseppe Gambioli
Segretario Prov.le PRI di Pesaro e Urbino

nuvolarossa
28-08-03, 10:48
Intervento del Partito Repubblicano Italiano
Pri: «L'affidamento di ogni minore costa cento euro al giorno?»

FANO (Pesaro e Urbino) — I repubblicani di Fano intervengono sullo stesso tema affrontato dal consigliere di FI Gianluca Lomartire in un'interrogazione, il capitolo di spesa per «Interventi socio-assistenziali a favore dei minori», circa un milione di euri. Secondo il Pri l'amministrazione comunale dovrebbe fare chiarezza: « Quanti sono questi minori? Quanti stranieri? Quanti affidati dal Tribunale dei Minori al Comune di Fano? A quali e quante istituzioni pubbliche e private sono affidati? E' vero che per il loro affidamento ad alcuni Istituti si paga una retta giornaliera che tocca i cento euro? Con la dovuta discrezione per i minori interessati è opportuno che i dati richiesti vengano resi pubblici. Sono troppe le famiglie fanesi con figli che vivono con mille euro al mese che vogliono sapere come vengono spesi i loro denari e che non sarebbero contente di apprendere che per mantenere un solo bambino il Comune spende tremila euro al mese».
Intanto Lomartire ha presentato una nuova interrogazione, questa sulle «Attività assistenziali a favore di indigenti».
Sottolinea che in questo capitolo di bilancio, per l'anno 2003, risultavano iscritti 120mila euro per interventi a favore di adulti/anziani e 80mila euro (poi se ne sono spesi 223mila) per interventi a favore di famiglie indigenti con minori a carico mentre già nel primo semestre 2003 si sono spesi 145mila euro, facendo temere un aumento esponenziale della cifra per la fine dell'anno solare.
Lomartire chiede di sapere: «Se il Comune di Fano, in controtendenza con quanto avviene ormai in ogni altra amministrazione, abbia deciso che il ritorno alle semplici elargizioni economiche sia più efficace rispetto a progetti finalizzati al superamento della condizione di indigenza; se il sindaco non ritenga che un aumento nel capitolo di spesa “Attività assistenziali a favore di indigenti”, che è possibile stimare nel 50% rispetto al bilancio di previsione 2003, possa essere interpretato quale intervento propedeutico alle prossime elezioni amministrative; se anche in questo caso la mancanza di programmazione testimoni come la Giunta trascuri il conseguimento di obiettivi pubblici e sia disinteressata alla buona amministrazione».

nuvolarossa
09-09-03, 12:55
Il Pri: «Restauriamo i monumenti ma non li valorizziamo»

FANO (Pesaro e Urbino) — «Il Comune ha investito molti soldi per il restauro dei monumenti senza pensare al riuso e valorizzazione degli stessi».
L'osservazione arriva dal segretario provinciale del Pri Gabriele Gerboni che nel suo intervento non lesina frecciate all'assessore Renato Claudio Minardi.
«Prendiamo atto che la nostra città ha dato il via ad un grande impegno finanziario nel recupero dei beni monumentali — dice Gerboni — ma come abbiamo molte volte detto e scritto, non ha impegnato in esso altrettanta intelligenza, perché spendere miliardi per restaurare monumenti senza pensare alla loro valorizzazione equivale a gettare i soldi dalla finestra. Che fare del bastione Sangallo restaurato? E delle Mura Romane già scoperte? Chi sa come utilizzare la Torre Sant'Elena o la Fortezza Malatestiana. Il consiglio comunale impiega tempo e denaro a discutere se Fidel Castro è un dittatore democratico o un pericoloso criminale da far processare da un tribunale internazionale, ma neanche un minuto per discutere dei nostri beni culutrali». Sul banco degli imputati il vice segretario provinciale del Pri mette anche l'assessore Renato Claudio Minardi.
«Si procede così — riprende Gerboni — tra l'indifferenza di molti è le amenità dell'assessore Minardi che un girono solleva problemi sull'acquisto strategico della Pinacoteca ed il Museo cittadino di Palazzo De Cuppis ed il giorno dopo comicamente vuole 'restituire alla città il suo teatro' comprando, miliardi alla mano, le nude costruzioni già portate alla luce e tutelate per legge, incongruamente 'scoperte' (ma chi ha dato la concessione edilizia?) senza che nessuno abbia finora avanzato un progetto o almeno un'idea. Così, contemporaneamente, dalla parte giusta si piange a denari, per la parte discutibile si procede invece allegramente. Vincerà in premio una riproduzione in argento dell'Arco d'Augusto chi indovinerà il perché? Pensa davvero qualcuno che i fanesi siano sciocchi?».

la_pergola2000
23-09-03, 22:34
Il Pri attacca il comune di Fano:
quante sono le richieste di condono?

FANO — Il pianto greco dei sindaci di sinistra della provincia contro il condono edilizio governativo non piace al Pri. «Quello che irrita è l'ipocrisia. Ci riferiamo — scrive il vicesegretario provinciale del Pri Gabriele Gerboni — alla polemica contro il preannunciato condono edilizio per gli abusi minori montata dal centro sinistra. In particolare, Fano compresa, dove ha sempre governato e dove evidentemente non è riuscito quanto meno a controllare il territorio e l'ambiente. La stampa ha correttamente ricordato come negli ultimi 15 anni ci siano stati ben 17 condoni edilizi. Chi ha governato in questi anni? Non è vergognoso strapparsi le vesti solo ora?» si domanda il Pri, che scende anche sul terreno locale. «Quanti condoni sono stati chiesti a Fano in questo periodo di tempo? Probabilmente lo hanno chiesto migliaia di famiglie. Si renda pubblico il loro numero invece delle solite interviste assessorili autolaudative e se ne scopriranno delle belle. Non è questa la dimostrazione più clamorosa che gli enti locali non riescono preservare l'ambiente attraverso il controllo degli abusi edilizi? Che gli uffici tecnici e di controllo sono assolutamente inadeguati? Che mai o quasi mai gli abusi vengono sanati e le case abusive abbattute? A memoria d'uomo a Fano si ricorda solo una villa — prosegue Gabriele Gerboni — che era stata edificata addirittura sena concessione edilizia. Questa è la realtà, inutile chiudere gli occhi: il resto è propaganda ipocrita. A questo punto non resta che far pagare una penale salata ai trasgressori che risarcisca almeno un po' i cittadini onesti, evitando loro cioè di pagare ulteriori tasse. Quindi avanti con il condono per gli abusi minori in edilizia e per favore niente propaganda». L'urbanistica che fornisce alla stampa locale le riunioni della commissione edilizia, potrebbe fornire anche gli interventi della polizia urbana in materia di abusi edilizi. O ci sono segreti?

nuvolarossa
10-10-03, 14:19
Centro sinistra con rivendicazioni Pri e Psi fanno il Polo Laico-Riformista

CAGLI (Pesaro) — Mentre è imminente nel centro sinistra (venerdi sera?) l'incontro tra Ds, Sdi, Margherita, Rifondazione, in vista delle prossime amministrative, è nato mercoledì scorso anche il Polo Laico Riformista. Nel centrosinistra si tratta di un primo approccio e forse richieste di pari dignità ai Ds, da parte dei partiti minori. Non è escluso che possa essere rivendicata l'alternanza alla guida della città. Ma dal dopoguerra Pci ed i Ds poi, non hanno mai ceduto la carica di sindaco. Quindi, impresa impossibile subentrare a Papi nel centrosinistra? Nel versante opposto, Pri e Nuovo Psi, alla presenza dei segretari provinciali si sono aggregati nel Polo Laico Riformista. Avrà il compito di preparare un programma tra tutte le forze socialiste, liberali, socialdemocratiche, repubblicane e radicali sotto il coordinamento di Loretta Blasi.

Mario Carnali

nuvolarossa
12-10-03, 13:16
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Bronzi, Sgarbi invita alla rivolta

PERGOLA (Pesaro) — Un invito alla rivolta quello che ha lanciato ieri ai pergolesi Vittorio Sgarbi durante una visita a Pesaro. L'ex sottosegretario si è detto anche pronto a scendere in piazza con loro tanto da affermare:«Sono disposto anche a farmi incatenare davanti alla porta del museo affinchè i Bronzi restino a Pergola.
Intanto sull'argomento interviene il segretario provinciale del Pri, Giuseppe Gambioli.
«Il Decreto Ronchey, garantendo i Bronzi alla città, suggellava le speranze che si erano create con il Progetto Flaminia. Pergola rientrava in questo ambizioso progetto e il magnifico gruppo bronzeo, tra i più apprezzati al mondo, avrebbe dovuto svolgere la funzione di volano per tutte le altre iniziative che stavano prendendo corpo, come l'area di San Lorenzo, di Fossombrone, di Acqualagna, di Cagli e di Cantiano. Questa Provincia — continua Gambioli — non ha compreso l'importanza strategica che hanno i Bronzi e al posto di difendere tenacemente la loro legittima collocazione si è resa complice di un progetto sciagurato sia dal punto di vista scientifico che economico: quello di alternare il gruppo scultoreo nelle sedi di Ancona e Pergola, la cosiddetta soluzione dei "Bronzi itineranti". Qualsiasi persona comprende che accettare questa proposta, oltre a creare seri problemi per la conservazione dei reperti, ha legittimato il primo riconoscimento dei Bronzi alla città di Ancona. Inoltre, significa abbandonare il Progetto Flaminia, nato con Albero Berardi, allora assessore provinciale, e con il professor Lumi dell'Università d'Urbino. Ancora una volta i cittadini si vedono privare della loro storia e dei loro beni più cari».
«Questo è il risultato di una politica culturale effimera e poco lungimirante: è la cultura che ha prodotto "Sipario Ducale", i cui balletti e musiche già nel 2000 sperperavano la bellezza di un miliardo e duecento milioni di lire. Il Pri — conclude il segretario provinciale — sarà accanto a quei cittadini pergolesi che vorranno opporsi alla sentenza del Tar, poiché la loro battaglia di mantenere i Bronzi nella propria città, oltre a essere un fatto di giustizia, contribuisce a quella crescita civile e rispettosa dell'habitat che tenga conto nella stessa misura delle popolazioni e contribuisca ad uno sviluppo armonioso nel territorio». (http://nuvolarossa.ilcannocchiale.it/)

nuvolarossa
16-10-03, 20:07
Pesaro-Urbino, è indispensabile creare nuove occasioni di mercato/Per Giuseppe Gambioli la Fiera del mobile non è riuscita a favorire l'imprenditoria locale

Occorrono managerialità e innovazione

Le reazioni arroganti e furiose di Drudi e Ucchielli alle critiche sopraggiunte dal settore del mobile, sono la dimostrazione che anche questo ultimo Samp (Fiera del Mobile), benché il bilancio abbia chiuso in attivo, non è riuscito nell'intento primario di favorire l'imprenditoria locale. E a mio avviso, con questi personaggi, non avremo la minima speranza di migliorare la situazione.

Drudi dichiara provocatoriamente sulla stampa che con o senza i grandi cucinieri (Scavolini, Berloni e Febal) il Samp (Fiera del Mobile) si farà anche il prossimo anno, ignorando tranquillamente il ruolo fondamentale che questi imprenditori storici svolgono per il settore. Ucchielli rincara la dose e fa minacce dicendo "potrei mettermi di traverso. Io non vendo mobili". Credo sia difficile fare un qualsiasi ragionamento razionale e pragmatico con personaggi di questa specie che abusano del ruolo istituzionale e si permettono di gestire la cosa pubblica ignorando, con atteggiamenti faziosi, le esigenze che la comunità imprenditoriale sollecita.

Il Pri concorda con chi pensa che andare avanti così sarebbe suicida e che l'unica soluzione sia quella di trovare persone all'altezza del compito, aldilà dei giochi di potere all'interno dei diessini.

Gli obiettivi principali di una fiera sono quelli di favorire lo sviluppo economico e occupazionale delle imprese locali, creando occasioni di mercato attraverso nuovi contatti e curando l'immagine made in Pesaro e Urbino con prodotti di alta qualità. Questi due aspetti sono stati completamente disattesi poiché la partecipazione delle aziende pesaresi è stata scarsissima e per quanto riguarda il messaggio promozionale è da considerarsi fallimentare poiché, come sostenuto da più esperti del settore, ha fatto più danni che altro.

Del resto pensare di fare a meno dei big locali, che con grande professionalità e imprenditorialità sono riusciti a imporre i loro prodotti già da diversi decenni in tutto il mondo, è veramente pura follia. Un contributo di esperienza, managerialità, ricerca, innovazione e attualità a cui i nostri imprenditori più piccoli non possono e non vogliono rinunciare, al di là dei deliri di prepotenza del presidente di turno.

Giuseppe Gambioli
Segretario provinciale Pri
Pesaro e Urbino

nuvolarossa
25-10-03, 13:10
" I sindaci rinunciano alle loro indennità? "

PESARO - C'è anche chi dice no, chi afferma che questo sciopero non serve a niente ed è uno «stanco rito a valenza unicamente politica». Sono i rappresentanti del partito repubblicano, sezione di Fano, i quali scrivono: «Ci chiediamo e chiediamo agli interessati se il presidente della Regione, i presidenti delle Province, i sindaci delle Marche e tutti i loro assessori che hanno partecipato con i gonfaloni in testa ai cortei degli scioperanti rinunceranno ad un giorno delle loro indennità come i lavoratori scioperanti rinunciano al loro salario di un giorno. Siamo convinti che un simile problema questi privilegiati della nostra società non se lo sono posto neppure ma saremo contenti di saperlo lo stesso. A noi appare singolare che chi prenderà una bella pensione per tutta la vita solo per essere stato per cinque anni in consiglio regionale marci fianco a fianco con coloro ai quali sarà difficile assicurare una pensione decente dopo quarant'anni di lavoro. E' per questo che noi repubblicani non abbiamo partecipato allo sciopero generale.
Uno stanco rito fuori dalla realtà».

nuvolarossa
30-10-03, 19:02
JESI — Il Pri jesino ha un nuovo

JESI (Ancona) —Il Pri jesino ha un nuovo vertice. Nel corso dell'assemblea degli iscritti è stata eletta la nuova segreteria che subentra a Enrico Filonzi e Daniele Moschini, coordinatori del partito. Debuttante nella politica sia il neo segretario Giancarlo Rotatori, molto attivo nei mesi scorsi nel comitato del quartiere Granmercato, sia il suo vice Michele Casali, procuratore legale, in lista con il Pri alle comunali del 2002 come indipendente. Completano la segreteria Paola Belardinelli, Mario Fabbi eAlberto Pacenti. Iniziando il proprio mandato, i neo dirigenti del Pri jesino hanno invitato i repubblicani di base che hanno lasciato il partito a rientrare nell'Edera per affrontare le battaglie politiche che da sempre appartengono alla tradizione repubblicana. Enrico Filonzi, coordinatore uscente, è soddisfatto di questa ventata nuova: «Il costante aumento degli iscritti, il recupero di molti amici che si erano allontanati dalla politica hanno consentito il termine del nostro mandato».

nuvolarossa
31-10-03, 14:34
RISCALDAMENTO NELLE AULE

Si alzano i termosifoni, si abbassa la protesta

FANO (Pesaro e Urbino) - Si è abbassata la temperatura della protesta e si è alzata quella dei termosifoni nelle scuole comunali di Fano, teatro di una diffusa protesta da parte di insegnanti e genitori degli alunni a causa della mancata programmazione per la manutenzione delle caldaie e il rifornimento di gasolio che ha impedito di riscaldare gli ambienti.
Alcuni dirigenti scolastici sono addirittura stati sul punto di sospendere le lezioni e mandare a casa sia i ragazzi che il personale. Ieri mattina, comunque, tutti gli impianti di ricaldamento erano a regime, con l'eccezione di una disfunzione tecnica alla scuola di Centinarola.
La preoccupazione maggiore è stata per i bambini più piccoli, meno preparati a difendersi dalle basse temperature e più facilmente soggetti a contrarre malattie da raffreddamento.
Nel frattempo la ditta incaricata della manutenzione sta completando proprio in questi giorni l'attivazione di tutti gli impianti degli edifici comunali.
Sulla vicenda interviene anche il vicesegretario provinciale del Partito Repubblicano Italiano, Gabriele Gerboni, che parla di "gravi errori che in un paese serio si pagherebbero con le dimissioni dei responsabili".

M.G.

nuvolarossa
06-11-03, 22:21
Nuova provincia di Fermo, il Pri: «I partiti locali dicano se approvano o no»

«I pronunciamenti che sono partiti proprio da San Benedetto, quasi di non cale, in alcuni casi addirittura di approvazione alla provincia fermana suonano di irresponsabilità, se non di complotto.» Il segretario del Pri, Antonio Merlini, chiedono «chiarezza e visibilità di opinioni, nonchè di impegni, soprattutto a livello locale. «Ancora nulla è stato deciso in modo definitivo. E’ fondamentale una chiara e precisa presa di posizione da parte delle forze politiche locali, dei rappresentanti amministrativi municipali e provinciali piceni, soprattutto dei loro parlamentari che sono stati chiamati a votare alla Camera e lo saranno per il Senato». Da parte sua, il Pri: «si è sempre battuto per la realizzazione delle Regioni e l’abolizione delle Province. La quinta «non ha senso se si pensa che nel frattempo è nata una città costiera, da Monteprandone, San Benedetto, Acquaviva, Ripatransone, Grottammare e Cupra, che assomma più abitanti alle due future città capoluogo».

nuvolarossa
19-11-03, 19:08
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


ANCONA giovedì 20 novembre h. 17.00
presso il centro civico "Torrette" di Ancona
Incontro del vicesegretario
nazionale Italico Santoro

con i quadri regionali del Pri delle Marche

nuvolarossa
27-11-03, 01:33
Santoro incontra i quadri repubblicani

Passi avanti nel rilancio del partito nelle Marche

Nell'ambito delle riunioni regionali convocate dalla Segreteria Nazionale del PRI, si è tenuto in Ancona un incontro dei quadri repubblicani delle Marche con la partecipazione del vice segretario nazionale del partito on. Italico Santoro.

La riunione è stata introdotta da un intervento dell'amico Eliseo Coppieri, che ha fatto il punto della situazione del PRI nelle Marche.

Nella sua relazione l'on. Santoro si è soffermato essenzialmente su due questioni. Preliminarmente, ha approfondito le ragioni per le quali il PRI non può che collocarsi, sia pure in posizione autonoma, nello schieramento di centrodestra e che si riconducono in primo luogo alla politica estera. "La scelta atlantica e filoisraeliana del governo Berlusconi - ha sottolineato Santoro - ripercorre l'impostazione tradizionale dei repubblicani. Mai nessun governo aveva avuto, sulle questioni internazionali, una posizione così netta, mentre dall'altra parte una sinistra divisa al suo interno appare incapace di mettere a punto una linea coerente su temi che, a cominciare dalla guerra al terrorismo, saranno decisivi per il nostro paese e per l'intera comunità civile".

Santoro si è poi soffermato sulle prossime scadenze elettorali. Per quanto riguarda le elezioni europee, il vice segretario ha ribadito che - se non interverranno modifiche alla legge attualmente in vigore - il PRI presenterà la propria lista ed ha sollecitato eventuali candidature ed il massimo impegno di tutti i repubblicani in vista della campagna elettorale. Parlando poi delle elezioni amministrative, Santoro ha auspicato la presentazione di liste dell'Edera dovunque possibile, con particolare riferimento alle tre province marchegiane in cui si vota.

Dopo la relazione dell'on. Santoro si è aperto un ampio dibattito, che ha messo in luce per un verso le difficoltà che tuttora incontra la ricostruzione del partito nelle Marche e per altro verso i passi avanti che si sono fatti. Tra gli altri interventi, quelli di Berardi, Filonzi, Gianfelici, Felicetti, che hanno formulato proposte di iniziativa politica sulle principali questioni che riguardano la regione.

La riunione si è conclusa con la replica dell'on. Santoro e con l'insediamento di un comitato regionale provvisorio che affiancherà il lavoro di Coppieri e Gambioli. Del comitato sono stati chiamati a far parte rappresentanti istituzionali, amministratori, segretari di sezione ed alcuni amici proposti dall'on. Santoro.

nuvolarossa
08-12-03, 15:10
FANO, INCONTRO DEL ”CATTANEO”

Il centro studi "Cattaneo" organizza oggi alle 10, nella sala del
consiglio comunale, un incontro su
"Ugo La Malfa: speranza di un'Italia migliore - cento anni dalla nascita"
con Paolo Bonetti, Giuseppe Franchini
e Alberto Berardi.

nuvolarossa
09-12-03, 20:40
Dopo l'uscita dei Verdi dalla maggioranza regionale/Per il Pri la Regione Marche deve pronunciarsi a favore dell'Italia in Iraq

Un contributo per la guerra al terrorismo

Il 10 dicembre il Consiglio Regionale affronterà il tema della pace e in quella occasione la maggioranza di centro sinistra dovrà dare una risposta chiara e netta alla mozione presentata dai Comunisti Italiani che chiedono ai propri alleati di pronunciarsi a favore del ritiro immediato del contingente italiano dall'Iraq. La Giunta e il Consiglio regionale sulle cose importanti non sono riusciti mai a trovare un'unità d'intenti.

Dopo l'uscita della Cecchini e poi dei Verdi dalla maggioranza ora, nel momento più drammatico per l'Europa e per l'Italia, dalla seconda guerra mondiale, dopo l'appello delle massime istituzioni all'unità contro la lotta al terrorismo, nella nostra Regione vedremo una maggioranza che anche in questo caso non sarà in grado di dare un contributo chiaro e costruttivo.

Il Pri delle Marche ricorda le parole espresse dal Capo dello Stato, Carlo Azelio Ciampi, nel momento della strage dei bersaglieri a Nassiriya, " La lotta al terrorismo è una priorità per tutti i popoli" e invita tutte le forze politiche del Consiglio regionale ad esprimersi tenendo presente il monito del nostro Presidente.

L'importanza dell'ONU è ormai da tutti riconosciuta sia per le innumerevoli Dichiarazioni Universali, finalizzate a portare in ogni Stato i principi fondamentali della democrazia, a cominciare dal rispetto dei diritti dell'uomo, sia per il ruolo attivo che dovrà svolgere in futuro nelle varie iniziative internazionali.

Un organismo molto importante, quello delle Nazioni Unite, che dovrà dotarsi di strumenti idonei per contrastare con determinazione chi tenta con ogni mezzo di impedire quel processo democratico che si sta avviando nel mondo islamico e che oggi purtroppo non ha.

Le bombe di Nassiriya, di Istanbul e di Casablanca, sono contro la democrazia, sono contro la Turchia che chiede di entrare nella Comunità europea, sono contro i diritti dell'uomo, sono l'espressione barbarica di un terrorismo internazionale che ha dichiarato guerra alle democrazie occidentali. Chiedere di ritirare il nostro contingente dall'Iraq, la nostra forza di pace e di democrazia, come vorrebbero Rifondazione comunista e Comunisti italiani, equivale abbandonare il popolo iracheno a se stesso, riportarlo sotto il brutale sistema di Saddam comprese le fosse comuni.

Sarebbe la vittoria del terrorismo, la sconfitta della democrazia e il preludio di tempi assai più amari dell'11 settembre.

In questo momento di urgenza l'Onu oltre a dichiarazioni di principio non riesce ad andare, mentre servono strumenti in grado di fondare un governo libero per gli iracheni e di contrastare, anche con la forza, chi con atti di terrorismo vuole ostacolare questo processo.

Coppieri Eliseo
Gambioli Giuseppe
Commissari regionali del PRI- Marche

nuvolarossa
16-12-03, 14:05
Il Pri: "Ingiusta disparità di trattamento"
Sanzioni Ici del 2000 "Vanno rimborsate"

JESI - "Le sanzioni legate ai versamenti Ici effettuati nel 2000? Va equiparato il trattamento tra i cittadini, rimborsando chi le ha già pagate e annullandole a chi deve farlo entro il termine previsto". Un colpo di spugna, per cancellare una situazione poco chiara.

E' questa, in estrema sintesi, la richiesta del Partito repubblicano di Jesi, che interviene sulla vicenda sollevata dai Socialisti uniti jesini e ripresa ieri dai sindacati confederali. Una situazione che coinvolgerebbe diversi cittadini che nel 2000 hanno usufruito di una riduzione dell'Ici dal 7 al 6,85 per mille sulle autorimesse a servizio delle abitazioni principali. Uno "sconto" che per i Socialisti non sarebbe stato applicato in maniera opportuna. Da qui le sanzioni scattate in un primo momento da parte del Comune, gran parte delle quali tuttavia ancora non riscosse.

Cgil, Cisl e Uil sono intervenute per spiegare come sia la conseguenza dell'applicazione di una legge dello Stato "in cui si prevede la possibilità di non comminare la sanzione pecuniaria, ma provvedere solamente al recupero della differenza e alla riscossione degli interessi". Ecco ora la versione dei Repubblicani.

"A fronte di incomprensioni tra amministrazione e contribuenti - scrive il segretario Giancarlo Rotatori - già nel 2002 arrivarono ai cittadini richieste di integrazioni delle cifre mancanti, maggiorate degli interessi legali. Con onestà l'Amministrazione, visto che nel '99 aveva creato un po' di confusione, con una deliberà scontò ai contribuenti il pagamento delle sanzioni. Non ci sembra serio che nell'anno 2003 invii ancora richieste di pagamento provocando discriminazioni tra chi aveva pagato in anni diversi". Insomma, "un pasticcio grottesco". Da qui "l'azione di correttezza per rimediare alle differenze di trattamento tra cittadini".

C. A.

nuvolarossa
22-12-03, 15:42
Il Pri polemico con la Regione: «Prima le carenze della viabilità ora i tagli ai trasporti pubblici»

«Nella nostra regione il ritardo nella realizzazione delle infrastrutture ha prodotto gravi anomalie». Lo scrive il segretario provinciale del Pri, Michele Gambioli, secondo il quale «lo spopolamento delle zone interne è stato causato soprattutto dal mancato completamento della Pedemontana (tratto Fabriano-Cagli), del collegamento con l’Umbria attraverso la Val di Chienti con la variante alla statale 77 e di quello con la Toscana con la Fano-Grosseto. Le carenze delle zone interne hanno prodotto ripercussioni negative sulle città della costa: crescita demografica e industriale selvaggia, traffico caotico, inquinamento». Il tutto «aggravato dalla mancanza di circonvallazioni adeguate e dal traffico di vettori provenienti dalle zone interne che per andare da una vallata ad un’altra sono costretti a passare per la dorsale costiera. Questa situazione ha costretto le amministrazioni locali ad intervenire sul potenziamento del trasporto pubblico per decongestionare il traffico. Ora con i tagli al trasporto pubblico annunciati dalla Regione si vanificano questi sforzi».

nuvolarossa
22-12-03, 15:52
Gambioli (Pri) "Politica miope" quei tagli ai trasporti

Il segretario provinciale del Pri, Giuseppe Gambioli, mette stavolta il dito in una piaga difficile da guarire: quella delle infrastrutture. "Nella nostra regione - dice Gambioli - il ritardo nella realizzazione delle infrastrutture ha prodotto una serie di gravi anomalie di cui i marchigiani ne stanno pagando le conseguenze. Il depauperamento e lo spopolamento delle zone interne è stato causato soprattutto dal mancato completamento della Pedemontana (tratto Fabriano-Cagli), del collegamento con l'Umbria attraverso la Val di Chienti, con la variante alla SS 77 e di quello con la Toscana con la Fano-Grosseto.

"Le gravi carenze delle zone interne hanno prodotto a loro volta una serie di ripercussioni negative sulle città della costa: crescita demografica e industriale selvaggia, traffico caotico, inquinamento da polveri e sostanze tossiche sopra la soglia tollerabile. Questa situazione drammatica ha costretto le amministrazioni locali ad intervenire sul potenziamento del trasporto pubblico, al fine di ridurre le emissioni in atmosfera di sostanze nocive.

"Ora, con i tagli al trasporto pubblico annunciati dalla Regione si vanificano questi sforzi fatti per ridurre lo smog e si obbligano i cittadini ad usare la propria auto. Un provvedimento incomprensibile, antistorico e offensivo, se si pensa che questa stessa Amministrazione regionale, fregandosene del deficit ormai incontrollato in cui si trova, non è riuscita a rinunciare ad un altro aumento per i propri Consiglieri.

"Il Pri condanna fermamente - conclude il segretario - la politica miope di questa Regione".

nuvolarossa
29-12-03, 14:21
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nuvolarossa
29-12-03, 14:22
Incontro tra Pri e la lista civica pesarese

"Liberi per Fano" molto più di un'idea

FANO - Si sono recentemente incontrate le delegazioni della sezione "Marino Froncini" Pri di Fano guidata dal segretario Gabriele Gerboni e della ricostituita Unione Cittadina guidata da Enzo Mula. Le stesse delegazioni hanno incontrato i rappresentanti del gruppo di validissimi e coraggiosissimi cittadini della vicina Pesaro che hanno dato vita ad una lista civica denominata "Liberi per Pesaro" riscontrando di essere animati dalla stessa passione civile e di avere unanimità d'intenti ed obbiettivi comuni fino al punto da ipotizzare una vera e propria lista "Liberi per Fano" senza dimenticare che devono essere liberate anche la Provincia e la Regione. «Dopo ampio ed articolato dibattito - scrivono - si è deciso alla luce delle candidature fino ad ora presentate dalle forze politiche per la carica di sindaco e delle incertezze programmatiche che contraddistinguono ancora i due schieramenti a pochi mesi dalle elezioni amministrative di dare vita ad una lista autonoma con un proprio candidato a sindaco, aperta a tutti gli apporti costruttivi di realtà associative di base presenti in città e di tutti i cittadini. Il Pri e l'Unione cittadina ritengono infatti che sia necessario tornare alla Costituzione repubblicana per la quale la "sovranità appartiene al popolo" e ad esso soltanto. Il regime partitico appare oggi sempre più intollerabile a causa del numero infimo di persone che vivono all'interno dei partiti il loro impegno sociale e civile. E' oggi necessario liberarci dalla dittatura di pochi uomini che vivono in una condizione di privilegio e prendono decisioni come nel caso dell'Ospedale contrarie all'interesse dei cittadini soltanto per mantenere il potere. Le reazioni scomposte di alcuni dirigenti di partito ci dicono che siamo sulla strada giusta perché questa volta la voglia di cambiare sale dal basso. Questa volta si può cambiare davvero».

nuvolarossa
03-01-04, 15:59
«Il Santa Croce è di Fano non di Pesaro»

di ALBERTO BERARDI*
(*Partito repubblicano italiano )

A dir poco preoccupanti le dichiarazioni del direttore generale del San Salvatore di Pesaro sull’ospedale Santa Croce di Fano. Il dottor Porfido dopo aver spostato al 3000 la realizzazione di un unico ospedale fra le due città parla di integrazione fra le due strutture e spiega che dovranno essere evitate le “duplicazioni” e per chi non avesse capito precisa: ”Duplicazioni amministrative e poi cliniche” nella ”prospettiva di un’azienda unica su più presidi”. Ma ancora più inquietante è il fatto che parla già da ”governatore” anche se ”i contatti con Aldo Ricci sono iniziati da tempo” e che i suoi colleghi lo definiscono “il fanese” allo stesso modo in cui venivano appellati una volta i generali vittoriosi sui barbari. A Fossombrone, a Cagli, a Pergola, ogni volta che si toccano i presidi sanitari scoppia la rivoluzione, a Fano tutti zitti, nessuno parla di ospedale. Un silenzio assordante. Nessuno dice “a” neppure per il fatto che i nuovi padiglioni inaugurati fra fiumi di champagne sono ancora desolatamente vuoti. Polemica su tutto ma l’ospedale è tabu. Ora però di fronte alla cannibalizzazione dei nostri reparti e all’estrazione dei medici migliori del nostro ospedale qualcuno sta cominciando a reagire. La vallata del Metauro ha il suo sbocco a Fano e non a Pesaro. Vergognoso per Pesaro è, se mai, il fatto che il San Salvatore disponga di 60 metri quadrati per posto letto quando i testi sanitari di riferimento ne prevedono 110.

di ALBERTO BERARDI*
(*Partito repubblicano italiano )

nuvolarossa
29-01-04, 17:07
Priorità, il Pri suggerisce: «Prima la Rotonda Giorgini»

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Condivisione del antenimento della linea di risanamento annunciata dall’assessore Vignoli, no al cantiere di via Mentana ed all’inizio dei lavori sul lungomare senza aver completato gli interventi di arredo sulla Rotonda Giorgini. E’ questa la posizione del Partito Repubblicano che, con il segretario Merlini, delinea anche la necessità di un confronto più ampio sul bilancio. «Blocco degli oneri derivanti dal pesante costo della macchina comunale,con lo stop alle assunzioni. Nessun ricorso ad altri indebitamenti con nuovi mutui,tranne che per investimenti eccezionali.
Avvio della vendita dell’Azienda più appesantita dai debiti:Agro-Alimentare. Ricorso al finanziamento privato per alcune significative opere pubbliche.», queste alcune delle ricette individuate dai repubblicani.
Ciò premesso, il PRI ritiene utile un confronto più approfondito sul «Reperimento di risorse aggiuntive, sulla verifica del mantenimento delle altre Partecipate in relazione all’interesse dei contribuenti, approfondimento sull’utilizzo di immobili comunali da ristrutturare o in fase di ristrutturazione, con l’analisi delle convenzioni per una valutazione costi- benefici in relazione alle nostre risorse.»
Il Pri lamenta l’incertezza sulla volontà di scoraggiare un fenomeno di palese espropriazione culturale da parte di forze estranee alla comunità locale.
«S.Benedetto continua ad essere un mercato ricco di opportunità per la vendita di” prodotti” reclamizzati come straordinari- afferma il segretario Merlini- e che alla resa dei conti si rivelano degli ottimi affari solo per chi li ha proposti: basta pensare all’ultima iniziativa promozionale estiva!»
Il PRI è per privilegiare le risorse locali,come i musei,i lasciti privati e la nostra tradizione.
Bocciata l’ipotesi della «partenza da sud» del nuovo lungomare e via Mentana, ma iniziare dalle pinete del centro. «E pensare- sostiene il segretario del Pri- che ricorrevano tutte le motivazioni per completare questa opera: le funzioni di questo ambito urbano sono già consolidate e non interferiscono con strumenti di programmazione ancora in itinere: PRG, PUT, Piano di Spiaggia. La zona ha connotati di arredo ben definiti: non c’è molto da discutere sulla tipologia dell’intervento. Si tratta di completare un intervento su un’area abbandonata da decenni, fruibile non solo nel periodo estivo e che viene considerata da tutti “ il biglietto da visita della nostra città “.

nuvolarossa
22-02-04, 12:08
... domani, Lunedi 23 febbraio, Giorgio La Malfa, Presidente della Commissione finanze, interverra' a Pesaro, su invito dell'Assindustria, ad un convegno per parlare di Moneta Unica.

nuvolarossa
24-02-04, 17:47
ELEZIONI/PARTITI IN MOVIMENTO

Si ricostituisce il Pri «Uniti alle civiche»

ASCOLI PICENO - Guarda chi si rivedono, i repubblicani, quelli del vecchio Pri. Ma la
ricostituzione di questo storico partito in Ascoli si annuncia al di fuori
degli schemi nazionali. Non si colloca, cioè, come appunto a livello
nazionale e anche provinciale, all’interno della Casa delle Libertà. Ma si
pone equidistante sia dal centrodestra sia dal centrosinistra. «Guarderemo
solo alla qualità dei programmi e dei candidati», dice Domenico
Buonvecchi, nominato segretario politico, ex assessore provinciale e
fuoriuscito da Forza Italia. Buonvecchi fa capire che alle prossime
elezioni il Pri molto probabilmente si aggregherà con una lista civica,
forse «Ascoli per Ascoli». L’assemblea degli iscritti della ricostituita
sezione del Pri di Ascoli ha indicato presidente Mario D’Emidio. Del
direttivo fanno parte anche Ofelia Di Odoardo, Ercole Collazzoni, Dino
Leone e Luigi Baiocchi. All’assemblea hanno partecipato anche Sestilio
Meloni del “Patto per Ascoli”, Romolo Baroni, Giuseppe Pacetti, Adriana
Alessandrini e Dino Ferri del “Circolo dei democratici laici e socialisti”
e Giampiero Giorgi consigliere comunale di Acquasanta. «Tra questi
soggetti afferma Buonvecchi si svilupperà una decisa collaborazione
politica. Il Pri di Ascoli auspica la presenza di una propria autonoma
lista per il prossimo rinnovo dell’Amministrazione provinciale. A livello
comunale ci collochiamo al centro, senza vincoli di sudditanza di alcun
tipo. Attiveremo tutte le iniziative che riterremo opportune ed utili ad
evitare candidature che siano il riflesso della insoddisfazione degli
ascolani. Il Pri incoraggerà e supporterà soluzioni propositive di
programmi che vedano prevalere interessi di governo cittadino rispetto
agli schieramenti politici precostituiti». «Nella nostra città conclude
Buonvecchi il Pri intende riproporsi come la coscienza politica laica di
centro nel solco delle tradizioni repubblicane». ..

nuvolarossa
05-03-04, 20:45
Ascoli Piceno: ricostituita la sezione repubblicana/Eletti i nuovi organismi: il presidente, il segretario politico e la direzione

Lista dell'Edera per le elezioni provinciali

Con la ricostituzione della sezione di Ascoli Piceno, si è riorganizzato il Partito Repubblicano Italiano nel capoluogo di provincia.

Anche nella nostra città il PRI intende riproporsi con la "coscienza politica laica di centro" nel solco delle tradizioni Repubblicane.

Pur nelle difficoltà che il sistema maggioritario provoca alle formazioni politiche meno numerose, il PRI è consapevole della necessità di un impegno civile che ribadisca il primato della politica "con la P maiuscola" cioè quella che fa prevalere l'interesse comune sugli interessi personali e di bottega.

Anche ad Ascoli e nella provincia è l'ora di dare un forte segnale in tal senso.

L'assemblea degli iscritti ha indicato Mario D'Emidio come Presidente e Domenico Buonvecchi come nuovo segretario politico di sezione.

Il comitato direttivo è composto, oltre che dal presidente e dal segretario, da Ofelia Di Odoardo, Ercole Collazzoni, Dino Leone e Luigi Baiocchi.

All'Assemblea del PRI è stato portato il sostegno di Sestilio Meloni del gruppo consiliare del "Patto per Ascoli, di Romolo Baroni , Giuseppe Pacetti, Adriana Alessandrini e Dino Ferri del "Circolo dei democratici laici e socialisti, nonché di Gianpietro Giorgi consigliere comunale di Acquasanta Terme. Tra questi soggetti si svilupperà una decisa collaborazione politica.

Il PRI di Ascoli auspica la presenza di una propria autonoma lista per il prossimo rinnovo dell'Amministrazione provinciale di Ascoli P.

A livello comunale il PRI si colloca al centro, senza vincoli di sudditanza di alcun tipo; attiverà tutte le iniziative che riterrà opportune ed utili ad evitare candidature che siano il riflesso della insoddisfazione degli Ascolani. Incoraggerà e supporterà soluzioni propositive di programmi che vedano prevalere interessi di governo cittadino rispetto agli schieramenti politici precostituiti.

Domenico Buonvecchi Segretario Politico

nuvolarossa
13-03-04, 23:53
Manovre elettorali

Aliberti. «Pronto a candidarmi sindaco» Prende consistenza il cartello degli scontenti

ASCOLI PICENO - «Se me lo chiedono tutti, mi candido a sindaco». L’avv. Davide Aliberti, consigliere comunale uscente, ex Crescita, leader dell’associazione “Ascoli per Ascoli”, dopo le titubanze iniziali, si dichiara disponibile a scendere in campo con un cartello eterogeneo ma animato da un obiettivo che conferma lo stesso avvocato: «Contro il sindaco Celani». A chiedere ad Aliberti di candidarsi a sindaco è anche il segretario del Pri Domenico Buonvecchi il quale, «verificata la convergenza sugli essenziali punti programmatici», annuncia che parteciperà «con uomini, e con lo storico simbolo dell’edera, alla lista civica che è in via di organizzazione ritenendo che il candidato sindaco naturale sia l’avv. Davide Aliberti anche in quanto leader dell’associazionismo di maggior rilievo numerico». Il Pri invita inoltre gli esponenti delle altre liste civiche «a volersi schierare attorno al nucleo centrale che si viene determinando in modo da produrre uno sforzo comune nell’interesse superiore della città di Ascoli». Del cartello degli scontenti sia del sindaco Celani sia del tandem del centrosinistra Rocchi-Firmani fa parte anche il movimento “Per una città normale” guidato da Luciano Speranza che proporrà come candidato sindaco una donna. Riusciranno poi questi movimenti civici a trovare l’accordo su una lista unica e su un candidato sindaco unico? Ad “Ascoli per Ascoli” stanno guardando con molto interesse anche un partito “normale” come Alleanza Popolare Udeur ed altri movimenti cittadini. L’opera di coagulamento va avanti.

nuvolarossa
19-03-04, 20:44
Un grande esempio di follia politica

C'è voluta la grande paura, la grande paura della lista civica, una paura che monta ormai in tutta la provincia per dare una smossa ai DS di Pesaro sul problema della salute e della sanità. Purtroppo per noi cittadini lo hanno fatto dopo che loro stessi avevano fatto fuggire tutti i buoi. Aver rifiutato l'IRCCS è stato il più grande esempio di follia politica del dopoguerra, la prova che la classe dirigente pesarese DS è ormai obsoleta e che i partiti alleati sono solo servi. Aver perduto Talassemia che il Sindaco aveva definito: "Patrimonio della città" , significa aver perduto il futuro oltre che per il presente con il conseguente rifiuto del "dono" governativo della Caserma. Significa detto in altre parole aver perduto non solo tutto ma anche l'onore. Per questo si inventa una montagna (il convegno) e gli si fa partorire un topolino (l'unificazione progressiva degli ospedali di Pesaro e Fano e persino, udite, udite, un solo ospedale tra le due città a Fosso Seiore). Idee vecchie come il cucco che quando, venti anni or sono, furono avanzate dal PRI furono accolte con sorrisi ironici dai dirigenti dell'allora PCI che si impegnarono invece nella costosa progettazione, poi abortita vergognosamente, di un nuovo Ospedale in area politicamente amica. Nessuno pagò allora per questo errore, la Pesaro civile incassò. Ma fu l'ultima volta. Propria dalla sanità qualche anno dopo inizierà il crollo. Quello fu infatti il primo segnale che la buona amministrazione era finita, che il cambio generazionale non aveva prodotto gli effetti sperati . Nei lombi del PCI non c'era più forza vitale , non c'era più la lotta ma il languore. I figli del popolo nascevano emofilitici come quelli dello Zar . Non c'era più la rude ma bella progettualità collettiva del PCI. I giorni radiosi erano finiti per sempre. La cultura non era più lacrime, sudore e sangue per tutti i compagni ma ricevimenti, conversazioni salottiere, vernici e buffet dei dirigenti nelle case dei "padroni". Il ROF fu la svolta. Pochi lo compresero. Tra i pochi Francesco Maria Cecchini. Dopo anni ed anni di prediche ugualitaristiche era tornata l'odiosa discriminazione sociale. Chi ha i soldi dentro, chi è povero fuori. Un risultato deplorevole per una città sempre amministrata dai comunisti. Furono gli anni della speculazione edilizia, dello scempio delle colline, dell'urbanistica contrattata. Si provò allora a mantenere il consenso concedendo anche quello che non doveva essere concesso. Ma il problema dell'Ospedale nascosto sotto il tappeto è riemerso in tutta la sua carica dirompente risvegliando la città. Veniva clamorosamente alla luce che non c'era più un gruppo dirigente coeso ma un gruppi di potere in lotta tra loro e disposti a fare scelte autolesionistiche pur di mantenersi a galla un giorno di più. Sono i prodromi classici di una crisi politica irreversibile che l'arruolamento ambiguo di socialisti spersi e sparsi e la scelta del classico uomo in grigio non sarà capace di arginare. Bologna è vicina.

Alberto Berardi

nuvolarossa
20-03-04, 16:25
Blocchi di Torrette, Sturani dal prefetto Coppieri: «Prepariamo la lista
civica»

di CLAUDIA PASQUINI

TORRETTE (Ancona) - All'ennesimo blocco stradale a Torrette, il sindaco
di Ancona Fabio Sturani risponde chiedendo l'intervento del Prefetto. Eliseo Coppieri da parte sua rilancia proponendo una lista civica per le prossime elezioni amministrative.
Il Comitato di quartiere di Torrette ha annunciato che oggi pomeriggio dalle 14 alle 18 in via Conca sarà impedito il traffico a chiunque, esclusi i mezzi di emergenza. Come tutte le altre volte le forze dell'ordine hanno accordato il permesso, ma nell'immediato futuro le cose potrebbero cambiare. Il primo cittadino nei giorni scorsi ha parlato sia con il questore che con il prefetto ed ha chiesto un incontro ufficiale per trovare una soluzione. L'amministrazione comunale infatti si trova in
difficoltà, pressata dalle lamentele dei cittadini. Più volte nel corso dei blocchi effettuati da qualche decina di persone ci sono state tensioni tra i manifestanti pronti a buttarsi sui cofani delle auto pur di non farle passare e chi, per un motivo o un altro, aveva necessità e a volte urgenza, di raggiungere l'ospedale di Torrette. «Lunedì - ha spiegato Sturani - in consiglio comunale abbiamo firmato un ordine del giorno sulla realizzazione del nuovo collegamento tra il porto e l'autostrada. Le scelte per il futuro sono state fatte e vanno verso ovest. Per quanto
riguarda poi la gestione ordinaria del traffico in quella zona siamo pronti ad affrontarlo e a discuterne». Parole che scivolano come acqua sulle spalle di Coppieri. «La mobilitazione è nell'interesse della nostra comunità di cui nessuno si preoccupa - spiega - contro le chiacchiere inconcludenti sulla viabilità, lo smog, le polveri sottili, con cui ogni giorno siamo obbligati a convivere. Nella nostra zona non funzionano neanche i provvedimenti antismog, non c'è stato alcun beneficio. Noi vogliamo una città migliore guidata da persone che conoscano i reali problemi della città. Ora invece ci sono alcuni consiglieri comunali, imposti dai partiti, che non sanno nulla del territorio che amministrano e
che di conseguenza non fanno nulla». Coppieri annuncia quindi la sua intenzione per le prossime elezioni amministrative di organizzare una lista civica fatta di persone «che hanno a cuore la nostra città» e afferma di avere in mente anche un nome per il candidato a sindaco: «Una donna, molto conosciuta e in gamba, in grado di rilanciare il capoluogo marchigiano a livello nazionale». Non solo. A dimostrazione della serietà delle sue intenzioni, il rappresentante del Comitato di Torrette che è anche segretario regionale dei Repubblicani di La Malfa, fa sapere che sta completando una lista anche per le elezioni europee. «Con noi - racconta - ci sarà quasi sicuramente il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi e sono in contatto anche con l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Chi ci sottovaluta sbaglia».

nuvolarossa
26-03-04, 20:42
Il segretario del Pri Gambioli polemizza

«Drudi non si è ancora dimesso E’ un monopolio del centrosinistra»

PESARO - “Il pluripresidente Drudi - scrive Giuseppe Gambioli del Partito Repubblicano Italiano - continua a procrastinare le sue dimissioni dal vertice della Camera di Commercio benché le abbia solennemente promesse. Il perpetrarsi dell’esclusione di Assindustria dagli organismi camerali è il risultato della persistenza di un clima antidemocratico. E’ sufficiente questo fatto per comprendere che la gestione Drudi non è riuscita a compiere quel salto di qualità che le associazioni di categoria si aspettano da anni. Un comportamento ingessato e condizionato dallo strapotere del Centro sinistra al punto di condizionare i rinnovi ed i tempi dell’avvicendamento degli organismi camerali. L’annuncio fatto da Drudi sul nominativo del suo successore, il dott. Pedinotti, personaggio di cui non abbiamo nulla da eccepire, avrebbe dovuto avere il suo normale corso, in un confronto sereno e costruttivo tra favorevoli o contrari. La volontà di Drudi e del Centro sinistra sono chiare e spregiudicate. Spostando le nomine a ridosso delle votazioni elettorali si è voluto condizionare le categorie e gli uomini che dovrebbero comporre il futuro organismo camerale sulle scelte di campo che un cittadino libero dovrebbe effettuare in clima elettorale. Con la stessa logica il futuro Presidente della Camera di Commercio sarà quella persona che, per le prossime votazioni, si omologerà alle logiche di gestione di potere del Centro sinistra”.

nuvolarossa
06-04-04, 14:56
«La lista Pri-Sgarbi sfida Ucchielli»

PESARO - Alberto Berardi candidato alla presidenza della Provincia per la lista
Pri-Liberal Sgarbi sfida Palmiro Ucchielli a un volo sul territorio
provincia «per vedere costa sta accadendo nella disattenzione e spesso con
il consenso dell’Amministrazione provinciale. Con la speranza, da
candidato a candidato, che Palmiro non abbia paura di volare e soprattutto
di vedere cosa è accaduto nei cinque anni della sua presidenza».

barney (POL)
17-04-04, 13:12
L'AMICO GAMBI DI RAVENNA E' STATO OGGETTO DI UN INQUALIFICABILE ATTACCO PERSONALE SULLA VOCE E SUL SITO UFFICIALE DEL PARTITO.

L'articolo, le risposte, gli attestati di solidarietà di dissenso come di consenso, sono postati nel 3D repubblicani Emilia Romagna.

Non vi rubo ulteriore spazio ma ritengo di segnalare la cosa confidando in precise affermazioni, non mi interessa il segno o il contenuto, degli amici repubblicani che da anni conoscono Gambi come repubblicano e come uomo.

Ritengo che al di là di maggioranza o minoranza sarebbe molto bello che i repubblicani tutti facessero capire che c'è voglia di discutere, di confrontarsi non di offendere, o delegittimare, persone e realtà estremamente utili, e particolarmente in questa dificile campagna, alla crescita complessiva del partito.

Vi ringrazio per l'ospitalità

Barney

nuvolarossa
30-04-04, 15:24
Poker di candidati per vincere la sfida delle urne Alberto Berardi dopo aver rinunciato a concorrere per la presidenza in Provincia sara' presentato per le Europee

L'aspirante primo cittadino e' Aurelio Conter

Il Pri cala l'asso

Professionista prestato alla politica

Aurelio Conter e' il quarto asso della partita politica che si sta conducendo in vista delle prossime elezioni amministrative.

E' stato presentato in qualita' di candidato sindaco dal Partito Repubblicano che, questa volta interviene all'appuntamento elettorale senza apparentamenti a destra o a sinistra, almeno al primo turno.

Si tratta di un candidato che non vanta una carriera politica consolidata, ma che proviene dalla societa' civile, dove esercita la professione di ingegnere. 51 anni, originario dell' Abruzzo, vive a Fano dal 1979; ha fatto parte dapprima della Snamprogetti come dirigente dell'area Ricerca e Sviluppo, poi e' divenuto presidente di una societa' specializzata nella tecnologia delle condotte, che ha ricevuto commesse da tutto il mondo.

Aurelio Conter e' stato presentato ufficialmente questa mattina all'Hotel Elisabeth dal segretario del Pri fanese Gabriele Gerboni e dal segretario provinciale dello stesso partito Giuseppe Gambioli, insieme ad alcune candidate per il consiglio comunale, come l'imprenditrice Ornella Tomassini o la preside dell'istituto comprensivo di Orciano Giosetta Guerra.

" Alberto Berardi, assente alla riunione, sara' candidato - ha annunciato Giuseppe Gambioli - invece per le elezioni europee".

Il noto esponente repubblicano risulta aver rinnovato la tessera al partito per l'anno in corso ed essere stato presente all'ultimo direttivo, dove sono state decise la candidature. Il Pri dunque non si schiera, almeno per la prima consultazione elettorale, ne' a destra ne' a sinistra, per schierarsi a destra, invece, in caso di ballottaggio.

" In sintonia - ha precisato sempre Gambioli - con le scelte che il partito ha fatto a livello nazionale e regionale. Lo stesso Gambioli si presentera' candidato alle elezioni provinciale, in alternativa a Palmiro Ucchielli del centro sinistra e di Elisabetta Foschi del centro destra.

Anche se digiuno di politica Conter non e' apparso povero di idee: in testa al suo programma ha posto tre priorita' : revisione del Put, con il ripristino della viabilita' tradizionale su via Roma e viale Gramsci, restituire alla citta' quel clima di sicurezza e di vivibilita' che la caratterizzava una ventina di anni fa, quando i fanesi non avevano alcun scrupolo a lasciare la chiave nella serratura di casa; terza priorita' : favorire lo sviluppo infrastrutturale, sia in termini di opere edilizie come strade, ponti, parcheggi sia come sostegno tecnologico alle imprese, anche se il progetto del parco tecnologico appare ridimensionato dalla facilita' con cui a Fano possono affluire materiali e tecnologie da tutto il mondo.

"Fano - ha detto - ha conosciuto uno sviluppo piuttosto accentuato in questi ultimi trent'anni, ma molti progetti che pure erano stati ideati e redatti, sono rimasti al palo. E' necessario, per non correre il rischio di perdere colpi, di guadagnare il tempo perduto e porci in sintonia con le esigenze del mondo produttivo.

La citta' ha conosciuto anche una grande disponibilita' ad accogliere e ad assorbire le piu' "diverse variazioni etniche, ma questo non deve porre in secondi piano l'esigenza di valorizzare la nostra cultura che costituisce l'espressione della nostra identita' nazionale".

MASSIMO FOGHETTI
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA/BALLACOILUPI.mid

nuvolarossa
13-05-04, 13:21
A sostegno di Gambioli

I candidati repubblicani in Provincia

PESARO e URBINO - Il Partito Repubblicano Italia ha diffuso i nomi dei candidati a consigliere provinciale che sostengono la candidatura a Presidente della Provincia di Giuseppe Gambioli.

Ventuno candidati, di cui 6 donne, divisi per collegio. CAGLI: Marco Pieretti. CARTOCETO: Brunello Argentati. COLBORDOLO: Leandro Fabbri. FANO 1: Gabriele Gerboni. FANO 2: Gabriele Gerboni. FANO 3: Sandra Caspani Orsenigo. FANO 4: Sandra Caspani Orsenigo. FANO 5: Ornella Tomassini. FERMIGNANO: Ketty Biagetti. FOSSOMBRONE: Lucia Luzi. GABICCE: Silvana Paci. MONDAVIO: Giosetta Guerra. MONDOLFO: Marco Sartini. MONTEFELCINO: Nicola Antonio Verna. NOVAFELTRIA: Pierdomenico Saccani. PENNABILLI: Franco Vicini. PERGOLA: Michele Loiacono. PESARO 1: Giorgio Montaccini. PESARO 2: Luigi Tagliolini. PESARO 3: Sante Marelli. PESARO 4: Giorgio Montaccini. PESARO 5: Luigi Tagliolini PESARO 6: Lamberto Roberti. PESARO 7: Giorgio Montaccini. S. COSTANZO: Fabrizio Farroni. S. ANGELO IN LIZZOLA: Silvana Paci. S. ANGELO IN VADO: Lamberto Roberti. URBANIA: Luca Maestrini. URBINO 1: Leandro Fabbri. URBINO 2: Lamberto Roberti.

nuvolarossa
18-05-04, 19:29
"Non permetteremo ai comunisti di fare altri danni". Un patto di desistenza con Foschi

Sgarbi appoggia i candidati sindaco del Pri nel capoluogo e a Fano: "Puntiamo all'8%"

"Contiamo sui delusi del Polo"
Il critico provocatorio: "L'unica cosa bella di Ucchiellie' sua figlia"

La sua capigliatura brizzolata spunta da via Branca poco dopo le 17.30. L'onorevole Vittorio Sgarbi arriva all'appuntamento con la stampa dopo aver visitato la mostra dei Della Rovere, a palazzo Ducale. "Scusi onorevole, com'era la mostra?", osa chiedere qualcuno. "Un orrore, vorrei sapere quanto è costato questo allestimento mostruoso suddiviso in quattro sedi. Pero', non posso dare un giudizio complessivo perchè ho visto solo questa... comunque c'erano bellissime ceramiche", sbotta il critico d'arte.

Ecco lo Sgarbi che ti aspetti, che non si smentisce mai. E che ieri è arrivato a Pesaro per presentare i candidati sindaco della lista Pri - Sbarbi, vale a dire Giorgio Montaccini per Pesaro, Aurelio Conter per Fano; alla conferenza erano presenti anche il candidato alla presidenza della Provincia, Giuseppe Gambioli (Pri) e alle europee, Aparo.

"Il partito della bellezza - spiega Sgarbi - ha come obiettivo un risultato importante alle elezioni europee, dove c'è una grande alleanza e una grande coerenza. L'alleanza è fra il partito repubblicano e la mia lista, lista che punta al tema della bellezza, della conservazione del patrimonio artistico. Quindi, tutto perfettamente coerente con le candidature di Aparo, della Belardinelli, di Ripa di Meana". Poi ci sono le liste locali e "una potente contraddizione", sottolinea Sgarbi, che spiega: "Qua c'è Gambioli candidato alla presidenza della Provincia, con il solo simbolo repubblicano. Perchè? Perchè anni fa - dice, e nel frattempo alla conferenza è arrivata anche Elisabetta Foschi candidata presidente pr Fi, An, Udc e Lega Nord - iniziai a Urbino la battaglia contro il progetto dell'architetto De Carlo, l'avevo iniziata con Elisabetta Foschi, del Polo... e siccome non volevo sconfessare un passato ecco la desistenza. Questo non vuol dire che io non sia convinto dell'opportunita' di sostenere il candidato repubblicano Gambioli, pero' non potevo neanche rinnegare il passato, con la Foschi; questa desistenza quindi significa che il voto a Gambioli o alla CdL è l'unico possibile perchè non si puo' tollerare che i comunisti che hanno messo le mani su questa citta' continuino a distruggere Urbino e ora anche Pesaro".

E a proposito di scempi perpetrati nella provincia e di amministrazione provinciale, butta la una battuta: "L'unica cosa bella che ha Ucchielli è la figlia, la figlia di Ucchielli è un bene culturale". Qualche cifra: a Fano il 52% dei candidati sono donne, mentre a Pesaro il 49%. Sgarbi crede molto nella sfida che ha intrapreso: "L'impresa potrebbe essere bellissima perchè siamo di fronte a un calo di Forza Italia determinato da una insoddisfazione per cio' che ha fatto Berlusconi. Invece la proposta che facciamo noi è talmente ottimistica, talmente condivisibile che non abbiamo opposizione, se non in noi stessi. Puntiamo all'8%, sicuramente il momento è molto favorevole per la scontentezza che c'è nell'elettorato del centrodestra, dagli elettori che non trovano piu' riferimento nel Polo".

Parla anche Conter, candidato sindaco a Fano: "Nei cromosomi di chi ha governato qui, c'è una profonda antipatia per il progresso, e questo fatto ha portato a creare problemi di traffico anche laddove non c'erano, e pure problemi di convivenza. Abbiamo il territorio di Fano che non ha bisogno delle strutture multipiano o di palazzoni perchè è un territorio che per sua natura si sviluppa molto; eppure sono stati creati dei modelli abitativi lontani dal nucleo storico di Fano. Questa cosa deve finire".

MA.AL.

nuvolarossa
22-05-04, 14:40
Presentazione polemica: nè con la destra, nè con la sinistra"

"I repubblicani sono soli"

I repubblicani si presentano, con candidati e programmi.

PESARO - "Noi siamo soli - esordisce Luigi Tagliolini -, non stiamo nè con la destra nè con la sinistra. E' ora di dire basta, invece di affrontare i problemi della città ci si affronta sui personalismi, e questo non va bene. Come Pri ci presentiamo alla città , non chiediamo niente e vorremmo dare tanto. Non vogliamo neanche fare polemiche... ma la Casa delle Libertà ci ha trattato a pesci in faccia. Noi però siamo orgogliosi di essere un partito che ha scritto la storia d'Italia". Tagliolini evidenzia i pregi di Montaccini, candidato sindaco: "una persona onesta - dice - un artigiano nato nel cuore di Pesaro, che conosce bene i problemi della città ".

L'ex assessore provinciale evidenzia poi quelli che, secondo lui, sono i problemi più evidenti cui bisogna porre rimedio: "La città ha bisogno di una svolta per la sicurezza dei cittadini, occorre rivedere l'urbanistica e puntare sull'occupazione, tutti problemi che non possono essere affrontati con una stretta di mano. Tre i punti fondamentali: ambiente, sviluppo e qualità della vita. Per governare bene, i politici devono fare un passo indietro". Fra le priorità cita il problema del traffico: "Bisogna togliere tutti i parcheggi a pagamento, creare almeno 5 mila posti auto e inoltre costruire piste ciclabili".

Alla conferenza di presentazione c'era anche il candidato sindaco Giorgio Montaccini, 60 anni, artigiano, il cui padre era pure lui un repubblicano convinto. Il suo slogan elettorale è: "E' un artigiano il sindaco ideale per Pesaro".

"Sono pesarese doc - racconta Montaccini - di questa città conosco anche i 'mattoni' del centro storico. Credo che Pesaro abbia bisogno di tanto verde, anche per questo proporrei la costruzione di parcheggi di 8 piani, ma sotto terra, come fanno in Giappone e sopra lascerei prati e verde. Il nuovo palazzo di giustizia? E' un sarcofago, davvero brutto. Io comunque sono qui per lavorare, il Pri è sempre stato un partito serio".

MANUELA ALBERTINI

nuvolarossa
23-05-04, 13:32
Provinciali, ecco il Pri - Gambioli lamenta "ritardi"

PESARO - Presentato da Giuseppe Gambioli - candidato alla presidenza della Provincia per il Pri - il programma elettorale e la lista del partito dell'edera.

"La nostra provincia è una fra le prime in Italia, è vero - ha sottolineato Gambioli -; la disoccupazione è bassa, l'esportazione è quasi quattro volte l'importazione... Questa è una provincia ricca, grazie ai privati, ma c'è il rovescio della medaglia: la qualità della vita è carente. Pesaro ad esempio è cementificata ma poi ha anche il problema della viabilità , che è irrisolto, e inoltre i cittadini della provincia sono i più tassati d'Italia".

Per Gambioli in provincia ci sono due velocità : "Il privato che corre e cammina e il pubblico che non riesce a stargli dietro, non riesce ad amministrare". Punta sulle infrastrutture, che giudica fondamentali. "Occorre la terza corsia dell'autostrada e l'arretramento, ma è importante anche completare la Pedemontana che arriva a Sassoferrato ma poi non entra nel nostro territorio. C'è un ritardo storico della Provincia".

Infine un rimprovero al presidente del circolo dei mobilieri che giorni fa non ha fatto partecipare il candidato del Pri Giorgio Montaccini al dibattito con gli altri aspiranti sindaci: "Ci ha detto che non c'era posto", ha raccontato.

MA.AL.

nuvolarossa
27-05-04, 20:49
Liste nelle Marche

Provincia di Ascoli Piceno-"Pri"

Lista collegata con il candidato a presidente: Mario D'Emidio (Pri)

Merlini Antonio
Acquasanta-S. Benedetto I-Spinetoli

Collazzoni Ercole
Ascoli I-II-IV

Buonvecchi Domenico
Ascoli III-Castignano-Folignano

Pieroni Mazzante Anselmo
Amandola-Montegiorgio-S. Elpidio a Mare

Mascitti Alessandro
Castel di Lama-S. Benedetto III

Felicetti Antonio
Cupramarittima-Monteprandone-
San Benedetto II

Ponziani Palmino
Falerone-Grottazzolina-Petrioli

Orsini Flavio
Fermo I-II-III

Angellotti Giuseppe
Grottammare

Pesci Arianna
Montegranaro

Pesci Dino
Monte Urano-Torre S. Patrizio

Massaccesi Piero
Offida Ripatransone

Biondi Antonio
Porto San Giorgio

Felicioni Vincenzo
Porto S. Elpidio I-II

Provincia di Pesaro-Urbino-"Pri"

Lista collegata con il candidato a presidente Giuseppe Gambioli (Pri)

Pieretti Marco
Cagli

Argentati Brunello
Colbordolo

Fabbri Leandro
Fano 1

Gerboni Gabriele
Fano 2

Gerboni Gabriele
Fano 3

Casparri Orsenigo Sandra
Fano 4

Casparri Orsenigo Sandra
Fano 5

Tomassini Ornella
Fermignano

Luzi Lucia
Fossombrone

Paci Silvana
Gabicce

Guerra Giosetta
Mondavio

Sartini Marco
Mondolfo

Verna Nicola Antonio
Montefelcino

Saccani Pierdomenico
Novafeltria

Vicini Franco
Pennabilli

Loiacono Michele
Pergola

Montaccini Giorgio
Pesaro 1

Tagliolini Luigi
Pesaro 2

Marelli Sante
Pesaro 3

Montaccini Giorgio
Pesaro 4

Tagliolini Luigi
Pesaro 5

Roberti Lamberto
Pesaro 6

Montaccini Giorgio
Pesaro 7

Farroni Fabrizio
S. Costanzo

Paci Silvana
S. Angelo in Lizzola

Roberti Lamberto
S. Angelo in Vado

Maestrini Luca
Urbania

Fabbri Leandro
Urbino 1

Roberti Lamberto
Urbino 2

nuvolarossa
01-06-04, 18:11
Concerto del Pri-Liberal Sgarbi

FANO Domani alle 18 all'anfiteatro Rastatt, il Pri-Liberal Sgarbi
organizza un concerto in occasione della Festa della Repubblica. In
programma musiche patriottiche e swing suonate dalla Banda del Suffragio
diretta dal maestro Sauro Nicoletti.

nuvolarossa
04-06-04, 17:32
«Io, ambientalista Pri con Pedemontana»

di STEFANO MASCIONI

PESARO - Giuseppe Gambioli candidato alla presidenza della Provincia per il Pri, ha
fondato il comitato per la difesa dell’ambiente di Cagli, non le sembra in
contrasto con la sua idea di una strada pedemonatana?
«Credo proprio di no perché io sono “un ambientalista” ma prima di tutto
al centro di ogni politica c’è l’uomo. Sono convinto che le zone interne
siano state depauperate dal fatto che abbiamo una dorsale sulla costa
ormai al collasso e delle strade che percorrono le vallate “a pettine”.
Per riequilibrare il territorio e combattere lo smog è importante fare una
dorsale nell’altra estremità del pettine».
Quindi i vantaggi della pedemontana compenseranno i rischi dell’impatto
ambientale
«L’impatto ambientale ci sarà, però prima di tutto dobbiamo tutelare la
qualità della vita di chi vive nell’entroterra».
Terza corsia in A14?
«Io sono per l’arretramento dell’autostrada. Il cuore di Pesaro e Fano è
attraversato, come una ferita, dalla statale e il problema delle polveri
sottili non è una sciocchezza. E l’autostrada è già dentro Pesaro,
bisognerebbe trasformarla nella tangenziale e costruire un nuovo tratto
autostradale a tre corsie, cinque chilometri più all’interno».
Lei definisce il suo partito “la forza della ragione”...
«Noi abbiamo 145 anni di storia e non abbiamo mai cambiato né nome né
simbolo. Quando Ugo La Malfa parlava di politica dei redditi nel 1960,
veniva tacciato come servitore dei ricchi mentre oggi non c’è tavolo di
concertazione dove non si parli di politica dei redditi. Spadolini ha
fondato il ministero dei Beni culturali e Galasso ha fatto la famosa legge
tuttora in vigore».
Cosa significa votare per il Pri oggi?
«Chi votava Ugo La Malfa, economista riconosciuto in tutto il mondo,
sosteneva una politica illuminata. Oggi, ci sono dei partiti grossi che
vanno dietro ai sondaggi, e in base a quello che chiede il cittadino si
orientano; questo è gestione del potere, non la politica che significa
prevenire i bisogni dei cittadini».
Se lei non dovesse arrivare al ballottaggio, con chi si schiererà il Pri?
«Con il centro-destra»
Se potesse, quali enti provinciali porterebbe alla privatizzazione?
«Le aziende di servizio tipo Aset ecc. che hanno una maggioranza ancora
pubblica e sono fallimentari. La sanità e la scuola invece devono rimanere
pubbliche».
Di cosa ha bisogno il turismo della costa?
«Il porto turistico di Pesaro deve essere ampliato e sarebbe opportuno
asfaltare la pista dell’aeroporto di Fano in modo da poter far atterrare
gli aerei più grandi. In più, bisognerebbe elevare il livello degli
alberghi».
E il turismo di collina?
«Di castelli e rocche aperti e di uno specifico progetto d’area».
Irccs a Pesaro, opportunità mancata o male schivato?
«Opportunità mancata. Sarebbe stato un patrimonio per il centro Italia,
non solo per Pesaro. Opportunità persa anche per la valorizzazione
dell’Università di Urbino».
Fiera di Pesaro e rilancio del mobile, la vostra ricetta ...
«E’ semplice, basterebbe rispettare gli industriali. Hanno chiesto di fare
la fiera del mobile ogni due anni e non sono stati ascoltati. Abbiamo un
Drudi che fino a ieri aveva tre presidenze, falliva in tutto e nessuno lo
ha mandato a casa perché la gestione è ancora partitica».

nuvolarossa
26-07-04, 18:49
Marche, l'approvazione dello Statuto regionale/Il partito repubblicano ritiene che il testo scelto sia una buona legge

Ma occorre il giudizio dei cittadini

Lo Statuto regionale è una legge importante per i cittadini marchigiani. Non tanto se avremo due consiglieri in più ma piuttosto per il fatto che cerca di regolamentare principi fortemente dibattuti come la famiglia, la coppia e la religione. Chi cerca di strumentalizzare e ridurre il dibattito in quisquilie, come quella di pensare che il comportamento di alcuni politici sia dipeso dal solo scopo di garantirsi un posto in consiglio regionale, non merita alcuna attenzione.

Allo stesso modo chi pensa di approvare uno Statuto che tenga conto degli schieramenti di maggioranza o di opposizione non ha compreso l'importanza di questa legge. Lo Statuto affronta temi che vanno a toccare le coscienze di tutti. Temi come la famiglia, le coppie e la religione, sono un patrimonio universale e l'appartenenza allo schieramento di centro sinistra o di centro destra non ha alcun valore.

Il Pri ritiene che lo Statuto approvato sia una buona legge, benché si dovranno approfondire i temi caldi. Credo che sia un buon punto di partenza il fatto che i due partiti maggiori, i Ds e FI, benché uno in maggioranza e l'altro in opposizione, abbiano trovato un punto d'incontro, anche se alcune forze di sinistra ed altre di destra alzano la voce o minacciano la fuoriuscita dell'alleanza perché secondo il loro punto di vista non sono stati rispettati alcuni valori irrinunciabili. Per una volta non si è dato ascolto a chi pretende la semplificazione obbligata della vita politica sottostando all'omogeneità del maggioritario.

Il Pri sollecita pertanto il Consiglio regionale a procedere nel suo cammino, senza alcun vincolo e condizionamento di maggioranza, per giungere al voto finale subito dopo l'estate.

Una legge importante per la quale il Pri chiede fin da ora che venga sottoposta al giudizio dei cittadini attraverso un referendum. Solo col referendum le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, potranno rappresentare la volontà dei cittadini su quei temi caldi come la famiglia, la coppia e la religione.

Giuseppe Gambioli
commissario regionale del Pri Ancona

nuvolarossa
31-07-04, 13:02
I professionisti coinvolti dai repubblicani fanesi si sono occupati anche di edilizia ecologica di aree esondabili e di necessità dei disabili

Le significative osservazioni del Pri sul piano regolatore

“Reperti da valorizzare”
“Occorre incentivare l’intervento dei privati”

FANO (Pesaro e Urbino) - Hanno presentato poche, ma significative osservazioni al nuovo Prg, i repubblicani fanesi, il cui segretario Gabriele Gerboni ha coinvolto gli architetti Mirko Strika, che è intervenuto in tema di edilizia ecologica, Remigio Bursi e Leda Landi che hanno avanzato richieste in ordine alle aree esondabili e alle esigenze dei portatori di handicap in merito agli ascensori; lo stesso Gerboni ha elaborato una osservazione sui ritrovamenti archeologici, piuttosto frequenti a Fano e la loro valorizzazione. Per quanto riguarda la bio-edilizia, di cui l’architetto Strika si dice un convinto sostenitore, il tecnico evidenzia come purtroppo nel nostro territorio non esistono figure professionali preparate per questo tipo di progettazione complessa; quindi per prima cosa, l’amministrazione comunale dovrebbe incentivare la formazione, la preparazione e la conoscenza.

In secondo luogo più che stimolare l’ecosostenibilità con un aumento della superficie utile lorda, occorrerebbe ridurre gli oneri di urbanizzazione e predisporre finanziamenti a tassi agevolati.

Le osservazioni di Bursi, fatte proprie dai Repubblicani, propongono di applicare una particolare normativa per la ristrutturazione di case situate nelle aree soggette a rischio di inondazione, nei pressi del Metauro e dell’Arzilla. tali case oggi sono pressochè intoccabili, a meno che il Comune non diminuisca i rischi di esondazione Inoltre il tecnico, intervenendo sul calcolo delle superfici del sottotetto delle abitazioni chiede che, nel calcolo della “Sul” non vengano conteggiate quelle con altezza inferiori alla media abitabile. Chiede anche che venga estesa l’obbligatorietà della installazione dell’ascensore anche ai piani inferiori al terzo piano per facilitare la mobilità dei portatori di handicap.

Infine il Pri tende a incentivare la valorizzazione dei reperti archeologici che costantemente vengono alla luce da parte dei privati, i quali si dovranno impegnare a restaurarli e renderli fruibili, dietro riduzione degli oneri di urbanizzazione, finanziamenti a tassi agevolati o compensazioni sulla superficie utile.

nuvolarossa
06-08-04, 19:54
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

Nuovo Psi, Pri, Psdi e Sinistra democratica: ecco il terzo polo «Siamo ancora piccoli, ma questa Regione ha bisogno di noi»

di CLAUDIA PASQUINI

I l garofano, l’edera e il sole che sorge. Più un cuore che batte. Sono gli “ingredienti” del Patto democratico per le Marche. Nuovo Psi, Pri,
Psdi e Sinistra Democratica hanno presentato ieri il terzo polo che partecierà alle elezioni regionali del 2005. Un cartello autonomo rispetto
agli attuali schieramenti politici ma aperto a movimenti di sinistra, laici, ambientalisti, civici e democratici, ma soprattutto pronto ad accogliere a braccia aperte liberali, radicali e forze di ispirazioni cattolica (come l’Ap-Udeur per esempio, ndr). Il motto è “tornare alla vera politica” a favore delle categorie più deboli, i giovani e gli anziani innanzitutto e in sostegno del mondo delle medio-piccole imprese.
L’obiettivo è un risultato del 6-8% con due o tre consiglieri regionali.
Ideatori del progetto, politici di lungo corso come Sandro Zaffiri del Nuovo Psi, l’ex Ds Luciano Chiappa oggi di Sinistra Democratica (presente in consiglio regionale con Cristina Cecchini) , Giuseppe Gambioli del Pri e Mauro Bigagli del Psdi. «Siamo piccoli – ha esordito Zaffiri – ma con grandi ambizioni. La nostra priorità è far tornare il consiglio regionale a ragionate sia sul nuovo Statuto che sulla nuova legge elettorale e per questo lanciamo un appello a tutte le forze politiche minori che rappresentano la storia democratica delle Marche». «Il governo regionale ha disatteso il suo programma – ha spiegato Chiappa – e la nuova legge elettorale non può essere fatta ad uso e consumo dei due maggiori partiti della regione». In particolare Zaffiri e Chiappa si sono soffermati sulla legge elettorale che «non può prevedere uno sfondo maggioritario e poi, una volta che una delle due coalizioni ha vinto, determinare l’attribuzione dei seggi alle singole liste con un criterio proporzionale». Questo, hanno detto ancora i due «significherebbe cancellare tutte le forze minori». Ha parlato di una politica “imbarbarita” Gambioli che ha anche condannato tutto l’operato di una Regione «che impone le tasse più alte d’Italia». .

nuvolarossa
06-08-04, 19:59
Di sinistra ma autonomo. Dentro Psi, Sd, Pri, Psdi - Nasce nelle Marche il Patto democratico


ANCONA - Di sinistra, ma autonomo rispetto a CdL e centro-sinistra; aperto a radicali, liberali, ambientalisti e ai movimenti d’ispirazione cattolica; pronto a confrontarsi con le categorie e le loro associazioni; rappresentativo di un “terzo polo” e di una “terza soluzione per una nuova politica regionale da offire agli elettori marchigiani”; candidato al governo della Regione. E’ questo l’identikit del “Patto democratico per le Marche”, nuova aggregazione politica - “nata per dare corpo all’indicazione data dagli elettori alle ultime elezioni europee per un ritorno alla politica” - presentato dai sottoscrittori del documento costitutivo: Sandro Zaffiri, del Nuovo Psi, Luciano Chiappa, di Sinistra democratica, Giuseppe Gambioli, del Pri, e Mauro Bigagli, del Psdi.

“Siamo piccoli, ma con grandi aspirazioni politiche - ha detto Zaffiri - decisi a ritornare a fare politica, che nelle Marche manca. Da soli saremmo stati poca cosa, insieme però è diverso, e molte cose ci accomunano. Siamo di sinistra, ma autonomi rispetto alla sinistra e al Polo e ansiosi di aprirci al confronto con le categorie e le associazioni e aperti - ha aggiunto - a tutti coloro che sono scontenti o in difficoltà all’interno delle loro coalizioni d’appartenenza”.

Chiappa - che ha esordito definendo il Patto un “cartello” di forze politiche e criticando la compagine di governo regionale “che ha disatteso il suo programma” - si è soffermato prevalentemente sulla nuova legge elettorale, “che non dev' essere a uso e consumo dei due maggiori partiti della regione”. In particolare, l’esponente di Sd ha osservato che la nuova legge elettorale regionale non può prevedere uno sfondo maggioritario e poi, però, una volta che una delle coalizioni ha vinto, determinare l’attribuzione dei seggi alle singole liste con un criterio proporzionale.

nuvolarossa
13-09-04, 19:25
Trani, due consiglieri sono passati all'Edera/Il Pri ha ricomposto la maggioranza del sindaco Tarantini

Condiviso il testo di Calabrese

TRANI - La fiducia al sindaco Tarantini non è stata mai messa in discussione Sono bastate poche ore seppure notturne per ricomporre la maggioranza del sindaco Tarantini. Dopo l'accettazione da parte del Sindaco stesso del documento sottoscritto dal Segretario Provinciale del Pri Giuseppe Calabrese, dal Capogruppo consiliare Domenico Palumbo e dall'assessore di riferimento avv. Giacinta Serlenga in cui venivano sottolineate e condivise le imprescindibili linee guida indispensabili alla comune attività di governo, affinché anche i consiglieri di Alleanza Nazionale Giuseppe De Simone e Giuseppe Lauria in forte contrasto all'interno del loro partito dichiarassero la piena condivisione dei valori espressi in quel documento, che sotto forma di lettera indirizzata al Sindaco così si articolava:

"Dopo i colloqui con la S.V. illustrissima in merito alle pressanti problematiche emerse nello scenario politico amministrativo cittadino, la segreteria del Partito Repubblicano Italiano nel ribadire la fiducia e il sostegno alla Sua persona, al Suo ruolo, e al Suo programma elettorale già accettato e condiviso, evidenzia la necessità che siano elementi indispensabili della comune azione diretta anche agli enti collegati le seguenti linee guida: 1) Trasparenza, Collegialità e Partecipazione Amministrativa; costante, chiara e preventiva comunicazione sui provvedimenti amministrativi da adottarsi.

2) Pari dignita istituzionale adeguatamente e giustamente proporzionata alla rappresentatività nell'ambito della maggioranza espressione della volontà popolare.

In presenza di tali condizioni operative, la scrivente Segreteria continuerà a garantire il proprio sicuro apporto all'attività dell'Amministrazione coinvolgendo la rappresentanza consiliare e quella della Giunta."

"Finalmente in questo gruppo potrò esprimere serenamente il massimo della mia voglia di fare" afferma Lauria "potrò confrontarmi quotidianamente con chi come me crede nei valori della collegialità e della trasparenza, affinché la fiducia datami dagli elettori possa essere pienamente ripagata con l'azione incisiva rivolta al benessere ed alla crescita della città."

"Le fibrillazioni non sono mai state dettate da insulsi capricci, ma dalla volontà di un confronto democratico" afferma De Simone "nel partito di Alleanza Nazionale, quasi sempre privo di un direttivo dinamico e aperto e con a capo un segretario non scevro da condizionamenti amministrativi, le condizioni da me auspicate e in più occasioni denunciate in tutte le forme non si sono mai materializzate."

nuvolarossa
13-11-04, 02:21
Marche: il Pri sulla Giunta di Porto San Giorgio/Le forze politiche di centrosinistra lontane dai bisogni dei cittadini

Vanno rilanciate le forme di partecipazione

I Repubblicani Sangiorgesi esprimono forte preoccupazione per l'incertezza politica che sta vivendo la città e che ne impedisce anche la normale amministrazione. La Giunta e le forze politiche di centrosinistra dimostrano una disgregazione che evidenzia volontà diverse e in qualche caso contrapposte.

Eliminata ogni forma di partecipazione dei cittadini al governo della città, privilegiate associazioni che si possono definire di parte e dimenticate le altre (chi ha zittito Legambiente?), il risultato ottenuto è uno scollegamento con la vita reale dei cittadini; resta una perenne diatriba non solo fra maggioranza e opposizione ma anche e di più all'interno dei partiti di centrosinistra. La storia si ripete: la lotta interna al centro sinistra oggi (come quella del PCI-PSI ieri) ha l'obiettivo di tenere il piede in due staffe pesando sui cittadini e fa diventare strabiche le amministrazioni.

Il fatto poi assume proporzioni disastrose se le divergenze sono figlie di alleanze fra soggetti politici in contrasto fra loro non solo per le ormai opposte ideologie di riferimento ma anche per diversità di comportamenti; e oggi non hanno certo obiettivi comuni gli amministratori della "Margherita" e quelli di "Rifondazione comunista". E' chiaro a tutti che l'aggregazione di centro sinistra a parole si basava su un accordo programmatico, ma nei fatti sulla somma qualunquista di voti necessari per vincere le elezioni disinteressandosi del tipo di gestione che ne poteva scaturire.

La coesione promessa come il cardine del programma del Sindaco Brignocchi è servita solamente a carpire consensi elettorali ed oggi questa città non riesce a risolvere alcuno dei problemi come quello della casa, dove non vedremo mai il 50 % di edilizia residenziale pubblica all'interno delle nuove costose e speculative costruzioni consentite da un pessimo Piano Regolatore. Nella sanità manca una presa di posizione forte nei confronti della Regione e i Repubblicani Sangiorgesi concordano pienamente con la mozione presentata sulla questione da Pietro Dionisi e dagli altri gruppi di minoranza consiliare affinché non penalizzasse ulteriormente Porto San Giorgio e tenesse conto dell'istituzione della nuova Provincia di Fermo. Nella cultura dove, con iniziative meschine e per pochi, l'obiettivo primario sembra una perenne campagna elettorale; nel commercio e turismo dove si è vissuti alla giornata con eventi annunciati e disdetti e dove la questione degli chalet ha dato solo parzialmente il senso di una gestione sonnolenta e sempre in ritardo. Per l'ambiente la riduzione degli spazi verdi e gli interventi precari e insufficienti (come la disinfestazione che solo pochi hanno visto) non hanno dato un'immagine eccellente della nostra città. La gestione del personale inoltre mal si concilia con gli appalti e gli incarichi esterni che vanno sempre più ad appesantire quel bilancio comunale che tante contestazioni ha avuto e che infine è stato votato a stento anche dalla coalizione di maggioranza. La richiesta di verifica politica della Margherita sottolinea e continua il malessere di un centrosinistra che non regge all'emergere delle contraddizioni interne.

E' necessario porre fine a questo periodo di confusione e di incertezze e le esternazioni pubbliche di dissenso dimostrano la scarsa volontà di riprendere un serio dibattito a causa dei tanti antagonismi personali.

Non basterà forse al Sindaco Brignocchi la passione e l'impegno, sarà necessario un dialogo costruttivo con tutte le forze politiche con l'eliminazione di ogni forma di estremismo e il ripristino di tutte le forme di partecipazione dei cittadini accantonate nell'ultimo decennio.

Antonio Biondi
Sez. Terr. Pri "Ugo La Malfa"
Porto San Giorgio

nuvolarossa
29-11-04, 23:09
Morto Eliseo Coppieri

E’ morto improvvisamente ad Ancona Eliseo Coppieri, figura di primo piano del repubblicanesimo marchigiano, attualmente responsabile regionale del Pri, consigliere nazionale.

Coppieri era stato amministratore comunale dal 1985 al 1992, ricoprendo l’incarico di assessore alla casa, all’edilizia residenziale e al centro storico. Il suo impegno per la città era proseguito con la battaglia per Torrette, sull’uscita del porto. La sua lunga milizia nel Pri l’aveva portato a svolgere un forte impegno per il rilancio del partito e per la difesa di quei valori laici, di democrazia e di libertà nei quali aveva sempre creduto.

Il sindaco di Ancona ha inviato alla famiglia il suo cordoglio personale e quello della città. Noi repubblicani lo salutiamo con affetto ed esprimiamo alla famiglia le condoglianze del Presidente del Partito, del segretario della Direzione nazionale e della "Voce" .

Francesco Nucara e Giorgio La Malfa, hanno fatto affiggere, ad Ancora, un manifesto nell’occasione della dolorosa comparsa dell’amico.

nuvolarossa
09-12-04, 19:27
Fossombrone (PU): costituita nuova sezione Pri intitolata a "Giuseppe Garibaldi"

Nei giorni scorsi presso l'abitazione del Sig.re Vitali Enzo a Fossombrone, alla presenza del Segretario Provinciale Giuseppe Gambioli, si sono riuniti un gruppo di cittadini per fondare una nuova sezione del Partito Repubblicano Italiano dal nome "Giuseppe Garibaldi" nel comune di Fossombrone.

Lo scopo principale della nascita di questa nuova sezione, sarà quello di sensibilizzare la cittadinanza fossembronese, sulle problematiche più importanti che la riguardano da vicino; in particolare quella sulla risoluzione della viabilità, dei parcheggi, la questione della sanità (la sua difesa ad oltranza ), del liceo Fossombrone-Pergola-Fano ecc.

Il PRI sarà attento a tutte quelle questioni che possono sembrare di poco interesse, ma che in realtà toccano i cittadini da vicino, e che fanno parte della loro vita quotidiana. La sezione s'impegnerà, naturalmente, su tutti i temi e le iniziative politico-programmatiche che la segreteria nazionale sta portando avanti nel quadro nazionale.

Della nuova sezione, è stata nominata Segretaria pro tempore Luzi Lucia residente a Fossombrone già candidata all'elezione provinciale, coadiuvata dal Sig.re Vitali Enzo candidato alle elezioni comunali per il PRI nel 2003.

nuvolarossa
16-12-04, 16:54
http://www.pri.it/immagini/fotobio/salmoni.jpg

CLAUDIO SALMONI

Nasce l'11 agosto 1919 a Ravenna, da famiglia ebraica. Nonostante le leggi razziali riesce a laurearsi a Roma in ingegneria civile nel 1941.
Alcuni membri della sua famiglia vengono deportati nei campi di concentramento da cui non faranno più ritorno.
Salmoni ripara a Bari; qui inizia la sua attività politica aderendo alla gioventù liberale, partecipando al Comitato di Liberazione Nazionale, come rappresentante del quale è inviato ad un raduno della gioventù antifascista in Jugoslavia. Qui si aggregherà alla lotta partigiana.
Tornato in Italia si offre di passare le linee per compiere opere di sabotaggio.
Nel 1945 esce dalla sinistra liberale per poi aderire nel '46 al Partito repubblicano. Dal '47 è segretario provinciale di Ancona, carica che terrà fino al 1969. Fra gli altri incarichi di rilievo: cosegretario nazionale ('64 - '65), vicesegretario politico nazionale ('66 - '70). E' sindaco di Ancona dal 1965 al 1967.
Frutto della sua attività professionale è l'Issem, Istituto per lo Studio dello Sviluppo Economico delle Marche. Negli anni 1962 - '63 è nominato membro della Commissione nazionale d'indagine sulla scuola italiana. Nel 1969 viene nominato vicepresidente della Cassa del Mezzogiorno. Incarico che ricopre per breve tempo, a causa della sua morte prematura, avvenuta il 21 marzo del 1970.
All'interno del Pri, nel 1962, quando il partito è lacerato dalla scissione sulla scelta fra centrismo e centrosinistra, Salmoni si schiera a fianco di Ugo La Malfa, dunque in favore, come ha scritto Giorgio La Malfa, di "una svolta politica carica di speranze".
Nel 1967, è l'artefice dell'ingresso nel Pri di Democrazia '67, movimento giovanile nato dalla costola della sinistra liberale. A lui si deve la paternità, nel 1968, del nuovo statuto del Pri.

nuvolarossa
29-12-04, 22:24
S. Benedetto del Tronto e il malgoverno/Segnalata la grave situazione del centro agro-alimentare

Residui di vecchio statalismo

Il Sindaco Martinelli deve avere il coraggio di chiamare quei coordinatori dei partiti di maggioranza che hanno imposto" certi "amministratori al CAAP a rispondere del buco da 7 miliardi di vecchie lire!

Nessuno si può chiamare fuori da questa bruttissima vicenda di malgoverno, tranne quelle forze politiche che non hanno indicato loro rappresentanti nel consiglio di amministrazione.

La situazione fallimentare era stata portata a conoscenza dell’Amministrazione già nei primi mesi del 2002 dal ma-nager incaricato Dr. Capanna.

Il Consiglio Comunale si era espresso nel maggio 2002 per la privatizzazione senza alcun voto contrario.

Il consigliere del PRI, Antonio Felicetti, nella commissione consiliare del 28/06/04, aveva richiesto urgentemente un’audizione in Consiglio Comunale al Presidente Dr.Balloni, in seguito alla segnalazione allarmante dei revisori dei conti.

Ai primi di settembre il PRI aveva lanciato l’ultimo grido di allarme sulla situazione pericolosissima in cui si trovava il Centro per le rate di mutuo non pagate e per l’entità delle morosità sui fitti.

La nostra analisi fu rigettata dal Coordinatore di AN , che esprime il Presidente, come "generica e banale in quanto il CAAP stava lavorando egregiamente"!

Il PRI ritiene che si possa ragionare intorno a qualsiasi soluzione, tranne quella che vede ancora in piedi l’attuale Consiglio di Amministrazione o che immagina di far pagare i debiti cumulati ai nostri contribuenti,come è già successo con il Consorzio Turistico Riviera delle Palme.

Per l’occasione invitiamo ancora una volta il Sindaco a far relazionare in Consiglio i Presidenti delle altre Aziende Partecipate ed inoltre, visto le esperienze di gestione di questi "carrozzoni politici", di evitare di costruirne di nuovi.

Si parla di una richiesta di gestione da parte della Multiservizi per il Porticciolo Turistico. Il Polo a Roma dice "dobbiamo liberalizzare", noi invece che vogliamo fare ,vogliamo metterci a discutere di posti barca, traghetti con l’altra sponda e attività ricreative del Circolo Nautico ?

Tutto per continuare a piazzare uomini di partito e distribuire nomine come del resto si è evidenziato con il rinvio dell’abolizione della Commissione Edilizia ? Questo è puro statalismo che non viene praticato più nemmeno da Rifondazione Comunista come sta dimostrando il Presidente della Provincia Massimo Rossi.

Antonio Merlini segretario Sezione Territoriale del PRI San Benedetto del Tronto

nuvolarossa
29-12-04, 22:32
Ancona giovedì 30 dicembre h. 15,30
Sala convegni Raffaello
Palazzo della Regione Marche
Via Gentile da Fabriano

"Convenzione politica regionale"

Sono previsti interventi dei rappresentanti delle forze che compongono il Patto Democratico delle Marche

nuvolarossa
17-01-05, 20:14
Il Novecento a Falconara”, l’epopea di una città

FALCONARA (Ancona) - PRESENTATO presso il Centro Cultura Pergoli, il nuovo volume de “Il Novecento a Falconara”, l'opera scritta da Athos Geminiani e Lucia Perazzoli, che ripercorre, attraverso le notizie riportate dai quotidiani dell'epoca, la storia cittadina. Questo secondo volume, prende in considerazione gli anni dal 1910 al 1920: tra i passi più interessanti, gli articoli che hanno raccontato la Settimana Rossa anconetana, che ebbe ripercussioni su Falconara, la creazione della repubblica di Falconara, secessione ai danni dell'allora Regno d'Italia e le battaglie politiche tra repubblicani massimalisti e moderati.

M.Cat.

nuvolarossa
28-01-05, 22:19
Si presenta il Pri fermano

Si è tenuta nei giorni scorsi nella sala riunioni del ristorante Mario di Fermo, la prima assemblea della Provincia di Fermo del Partito Repubblicano Italiano, alla presenza del segretario regionale Gambioli.

Dopo il dibattito riguardante la situazione politica nazionale del Pri, si è votato all'unanimità un documento da presentare al prossimo Congresso Nazionale del partito che si terrà a Fiuggi dal 4 al 6 febbraio prossimi.

“Il Partito Repubblicano Italiano della Provincia di Fermo - scrive il segretario Dino Pesci -riconferma la linea espressa dalla dirigenza e dal segretario nazionale a riguardo della collocazione politica. Esaminata la situazione politica generale, illustrati anche temi politici e organizzativi dei repubblicani del territorio, rileva una marcata caratterizzazione del partito repubblicano”.

L’appello di Pesci e del Pri fermano: “ Considerata non percorribile la strada della attuale sinistra, egemonizzata sempre più dalla sinistra massimalista e radicale, ritiene necessario, pur nella doverosa lealtà per gli impegni di legislatura presi, iniziare con fermezza una azione politica per riproporre il ripristino del sistema elettorale proporzionale”.

Indicazioni elettorali: “ Continuare - rileva infine il Pri del Fermano nella nota firmata da Pesci - il confronto già aperto con l'area laica liberale-repubblicana e socialista, e promuovere alla guida dello schieramento della Casa delle Libertà un candidato autorevole di tale area”.

nuvolarossa
02-02-05, 14:01
Cavezzi nuovo segretario

Repubblicani Il presidente è D’Emidio

Si è tenuto il congresso provinciale del Partito repubblicano. Nell'occasione, Mario d'Emidio è stato confermato segretario provinciale, mentre Gabriele Cavezzi ha assunto il ruolo di presidente. Il congresso ha rinnovato la direzione che comprende, oltre al segretario e al presidente, Mimmo Buonvecchi, Giuseppe Candidori, Domenico Carcinelli, Ercole Collazzoni, Antonio Felicetti, Raffaella Finamore, Dino Leone, Maurizio Massa, Piero Massacesi e Antonio Merlini.

“Pur confermando le esigenze di riorganizzazione e di maggiore responsabilità delle autonomie locali - è contenuto in una nota del Pri - non si ritiene possa essere accettato un Federalismo ottuso che porterebbe alla bancarotta dello Stato o all'aumento del numero delle Regioni, che andrebbero invece progressivamente ridotte aggregandole per grandi aree omogenee. In questo quadro si ritiene che ogni seria politica autonomista debba prevedere l'abolizione delle Province, la drastica riduzione del numero dei Comuni, il blocco degli apparati politici e amministrativi delle Regioni. La terza forza, in questa fase, in cui vige il sistema maggioritario, deve portare avanti una propria autonomia in termini di alleanza, che dovrà essere di legislatura, sulla base di programmi condivisi, come già avviene in Europa, ove l'Eldr raggruppamento cui il Pri fa riferimento, si allea di volta in volta con uno dei due poli”.

la_pergola2000
03-02-05, 21:47
PARTITO ISTITUTO per la
REPUBBLICANO DEL RISORGIMENTO
ITALIANO ITALIANO
Federazione regionale marche Comitato provinciale


MAZZINI NOSTRO CONTEMPORANEO
Bicentenario della nascita


FANO MERCOLEDI 9 FEBBRAIO 2005

ORE 17.30

SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FANO


INTRODUCE
ING. GIUSEPPE GAMBIOLI
( segretario reg. pri )




INTERVENTI

Dott. Scioscioli Ass. mazziniana italiana

Prof. Bruno Ficcadenti ( Università di Urbino )

Dott. Renato Traquandi Ass. mazziniana Arezzo



Coordinatore Gerboni Gabriele Segretario PRI Fano

lucifero
04-02-05, 16:49
Originally posted by nuvolarossa
Si presenta il Pri fermano

Si è tenuta nei giorni scorsi nella sala riunioni del ristorante Mario di Fermo, la prima assemblea della Provincia di Fermo del Partito Repubblicano Italiano,
che mi ricordi, c'è sempre stata una Consociazione del Fermano, distinta dalla Consociazione del Piceno.
Ora, che bisogno c'è di questo rimarcare della "Provincia di Fermo" (scelta peraltro scellerata, oltre che storicamente non-repubblicana)?

Visto che era la prima assemblea della Provincia, potevano dire qualcosa su questa cosa della provincia....

nuvolarossa
18-02-05, 15:54
Marche, i laici candidano Tiraboschi

di Aldo Torchiaro

La Casa Laica si propone, in tutt’Italia, come valore aggiunto per la coalizione di centrodestra, permettendole di intercettare i voti dei delusi, degli indecisi e degli elettori fidelizzati da personalità mai integratesi nella Casa delle Libertà.
In tutto il paese, come regola generale. Ma ogni regola ha la sua eccezione. E per queste elezioni regionali, l’eccezione ha una inflessione marchigiana. Nella regione adriatica, infatti, l’accordo con la Casa delle Libertà non si èraggiunto.
Malgrado la volontà del premier (“Dobbiamo guardare con decisione all’allargamento della coalizione”, aveva detto Silvio Berlusconi) nelle realtà locali non sempre si è dato seguito a questa linea di condotta.
Ne dà conto a L’opinione, senza nascondere l’amarezza, Angelo Tiraboschi.
La sua candidatura alla presidenza della regione Marche, che secondo i sondaggi avrebbe portato il centrodestra alla guida della regione storicamente rossa, è stata rifiutata dall’alleanza che va dall’Udc ad An.
Gli è stato preferito un ex democristiano, Francesco Massi, 47 anni, che pure non sembra poter raccogliere più consensi di quelli - strettamente di minoranza - degli elettori di centrodestra.
E così il Pli, il Partito Repubblicano, il Nuovo Psi, iniseme con la Dc di Gianfranco Rotondi hanno messo insieme una squadra che si candida da sola, come terzo polo, in alternativa a centrodestra e centrosinistra. Anche la nuova Dc è quindi della partita.
Nei giorni scorsi il segretario regionale dell’ Udc Antonio Pettinari ha notificato alla Dc, così dice una nota, il veto di Follini all’apparentamento con la CdL.
Anche se la Dc marchigiana non si è scomposta più di tanto, essendo già orientata a convergere con il terzo polo che - così afferma la nota - sosterrà come presidente della regione il socialista Angelo Tiraboschi.
Il Patto Democratico punta non solo a contarsi ma ad eleggere per lo meno due consiglieri regionali.
Dobbiamo superare il tre per cento, dice Tiraboschi, e valicare lo sbarramento.
Poi in consiglio regionale sapremo far valere le nostre ragioni.
Siamo una squadra di professionisti della politica, ci dice,ci dispiace solo non aver fatto capire a Berlusconi che bisogna mettere insieme più consensi di quelli già acquisiti, sennò rimane tutto inutile. Alla sua voce si lega quella di Rotondi: “Noi siamo e restiamo dalla parte di Berlusconi: ma se lui non è in grado di ricevere i nostri voti, cosa possiamo fare?”

nuvolarossa
20-02-05, 16:20
PRI

L’ING. D’EMIDIO ELETTO CONSIGLIERE NAZIONALE

L’ingegnere Mario D’Emidio è stato eletto consigliere nazionale del
Partito Repubblicano Italiano. Nel recente congresso nazionale del Pri
svoltosi a Fiuggi, il partito ha denunciato le contraddizioni dell’attuale
modello italiano del bipolarismo da cui deriva la necessità di costituire
coalizioni elettorali e politiche non omogenee. I repubblicani auspicano
quindi nuove condizioni politiche e nuovi modelli elettorali in grado di
arrestare il declino economico del Paese e di affrontare le grandi sfide
internazionali. Dopo una storica scissione, il Pri, guidato dal segretario
nazionale Giorgio La Malfa, fa parte della coalizione di centrodestra.

nuvolarossa
22-02-05, 13:51
.... Il 9 febbraio è stato l'anniversario della Repubblica romana di Giuseppe Mazzini, proclamata nel 1849 ... un evento per i Repubblicani marchigiani che sono soliti festeggiarla con riunioni conviviali ... una vera occasione per ritrovarsi a festeggiare a tavola con amici repubblicani ... e così, i repubblicani jesini si sono ritrovati numerosi al ristorante Eden Park di Marzocca ... alla presenza del segretario regionale del Pri, Giuseppe Gambioli e di molti repubblicani confluiti anche dalla provincia di Pesaro ... insomma una bellissima occasione conviviale ...

nuvolarossa
25-02-05, 21:11
Il Patto lancia Tiraboschi

ANCONA Angelo Tiraboschi, l'ex deputato socialista, è il candidato governatore del Patto Democratico, aggregazione di sei sigle (Nuovo Psi, Psdi, Partito Repubblicano Italiano, Pli, Ambientalisti Verdi Verdi-Animalisti e Sinistra Democratica) che si presenta nelle Marche con un'unica lista e l'obiettivo di essere «il terzo polo» e «la vera alternativa al centro destra e al centro sinistra».

nuvolarossa
03-03-05, 22:59
Edera, riscoprire le nostre radici ed aggiornarle agli scenari contemporanei/E’ ancora oggi valido il metodo mazziniano di una continua educazione al processo democratico

Ribadire all’esterno le scelte politiche repubblicane

Le scelte di lotta e di schieramento del Partito repubblicano italiano sono state fatte mettendo sempre in primo piano la politica estera.

Il Congresso di Fiuggi si è celebrato all’indomani di una grande scommessa della democrazia: le votazioni in Iraq.

Credo che il Partito repubblicano si debba sentire orgoglioso di appoggiare l’attuale Governo italiano che, come forza di pace, mettendo a rischio la vita dei nostri connazionali, come purtroppo è accaduto, partecipa attivamente ad instaurare la democrazia in diversi paesi e si trova in prima fila ad affrontare la crisi internazionale terroristica.

Il Pri, per decenni si alleò con la Democrazia Cristiana e sostenne con forza una politica atlantica, fino a favorire l’installazione delle basi missilistiche, pur di ostacolare il comunismo.

Oggi, dopo l’attentato alle Torri gemelle, la politica estera è diventata ancora più complicata e difficile, e un partito di grande tradizione come il nostro, prima di ogni altra questione, benché importante - che siano le scelte economiche, quelle ambientali, la procreazione assistita, il conflitto d’interessi o i deplorevoli condoni - dovrà subordinare le proprie scelte ad una giusta ed intransigente politica estera.

Come sostenemmo il Governo di centrosinistra quando l’Italia, allora col ruolo di forza belligerante, e non come forza di pace, contribuì a liberare il Kosovo dalla tirannia, con lo stesso spirito gli italiani ora sono orgogliosi di trovarsi in Afghanistan ed in Iraq. E dovremmo aiutare quei popoli fino a quando ce lo chiederanno.

L’augurio più bello che i repubblicani possono rivolgere al popolo iracheno è quello di sconfiggere il terrorismo e di far crescere la delicata pianta della democrazia.

Il popolo afghano dopo decenni di guerra, dopo l’oscurantismo inumano imposto dai talebani, sta assaporando i primi benefici di una timida ma pur sana democrazia. Ci sarà tanto da fare, ma anche il Medio Oriente, teatro di guerre e soprusi, come lo fu l’Europa nel secolo scorso, troverà un giorno la sua pace.

Una pace che dovrà essere conquistata giorno per giorno, i repubblicani questo lo sanno bene e quest’anno, con la ricorrenza bicentenaria della nascita di Mazzini, sarà un’occasione per rinverdire quei principi democratici a cui il profeta dedicò tutta la sua vita.

Il grande pensatore rivoluzionario non avrebbe sfilato con le bandiere della pace, Giuseppe Mazzini era un uomo d’azione, che credeva nella nazione come base di ogni governo democratico e nell’esportazione della democrazia.

Nel 1846, in Inghilterra, scrisse e pubblicò sul "People’s Journal" sei articoli denominati "Pensieri della democrazia in Europa" e il primo di questi articoli inizia con queste parole, ancora attualissime: "La tendenza democratica dei nostri tempi, il moto di ascesa delle classi popolari desiderose di prender parte alla vita politica non è più un sogno utopico, né un’incerta previsione: è un fatto, un grande fatto europeo che occupa ogni mente, incide sugli indirizzi dei governi, sfida ogni opposizione".Come nell’800 il popolo europeo sfidò ogni opposizione pur di prendere parte alla vita politica, oggi le donne e gli uomini afghani ed iracheni mettono a repentaglio la propria vita pur di beneficiare del suffragio universale.

Credo che noi dovremmo condannare nazioni come la Francia, la Germania e la Spagna che con il loro immobilismo e comportamento pilatesco ignorano il dramma iracheno, e danno speranze ai tagliatori di teste che con il terrore vorrebbero soggiogare popoli interi.

Il ritiro effettuato da Zapatero, dimostra che di fronte alla paura del terrorismo, una democrazia europea ha rinunciato a quei valori di civiltà, a quei principi liberali che caratterizzano le nostre società.

Come riteniamo una corbelleria pensare di chiudere la porta dell’Europa alla Turchia che pur di sostenere un Islam moderato e democratico conta i suoi morti.

Mazzini, sempre in quell’articolo, diceva: "Noi protestiamo contro ogni diseguaglianza, contro ogni oppressione, dovunque siano praticate: perché noi non consideriamo nessuno come straniero; noi distinguiamo solamente il giusto dall’ingiusto …".

Il segretario Francesco Nucara è consapevole del momento storico in cui viviamo. Alla vigilia di una nuova era, con il rischio di uno scontro tra civiltà, egli si chiede chi sono oggi i repubblicani e perché sono iscritti a questo partito. Fare un bilancio delle nostre cognizioni dovrebbe essere facile, basterebbe rimanere ancorati alle nostre radici e, come ci sollecita il segretario, dovremmo fare uno sforzo maggiore per acquisire quella forza necessaria per rendersi, nei fatti, ciò che si è nello spirito.

Voglio ricordare che la democrazia è il regime moderato per eccellenza, non ha bisogno di eroi ma, per progredire, per diffondersi all’umanità, ha bisogno di un vero apostolato della conoscenza.

Ha bisogno di un confronto con la società e la classe politica con profondo realismo, senza ideologismi e tenendo presente l’importanza di quell’insegnamento che Mazzini si auspicava.

Egli profeticamente diceva: "Il problema che vogliamo risolvere è un problema educativo; è l’eterno problema della natura umana; all’avvento di ogni era, a ogni scalino che noi saliamo, cambia il nostro punto di partenza, e un nuovo obiettivo, dietro quello appena raggiunto, si apre al nostro sguardo" .

E’ questo il grande compito dei repubblicani, del partito democratico per eccellenza: far conoscere il valore politico dell’educazione nella democrazia.

Giuseppe Gambioli
segretario provinciale
Pesaro Urbino

nuvolarossa
17-03-05, 22:51
Valle del Conca: normativa dedicata agli scarti di legno

Ma Fossombrone ignora il problema

Da circa un mese, in sei comuni della Valle del Conca è entrata in vigore una normativa che vieta di bruciare scarti di legno di lavorazione industriale (truciolare, md e pallet ) che possono venire utilizzati sia per il riscaldamento interno ad acqua di fabbriche, che di ambienti domestici. Il riscaldamento interno ad acqua ha questo funzionamento: all'interno dello stabilimento industriale vi è una caldaia nella quale vengono introdotti per poi essere bruciati questi scarti di legno composti spesso anche da semplice segatura. Finché la temperatura all'interno della caldaia non riesce a raggiungere all'incirca i molti gradi, fuoriesce dal suo camino una enorme nube nera di fumo che si disperde nell'aria, facendo poi ricadere il suo composto formato da piccole scorie nere (fuliggine) nelle zone limitrofe. Questo tipo di riscaldamento viene tuttora usato nella Zona industriale di San Martino del Piano, ed in riferimento a questo, in passato ci sono stati vari esposti da parte di alcuni cittadini fossempronesi, che abitano nella zona interessata. Come è noto il truciolare, i pallet e gli md, sono legni che vengono lavorati con acidi e colle specifiche e di conseguenza hanno un alto tasso inquinante. Il problema è questo: ci si chiede per quale motivo il comune di Fossombrone non abbia preso in considerazione o valutato in modo approfondito questo tipo di problema, dato che altri comuni hanno già preso delle decisioni nette e precise in merito. Il divieto di questo determinato tipo di riscaldamento non deve essere valutato come una penalizzazione che viene fatta a determinati stabilimenti industriali, ma bensì come una decisione presa per un bene collettivo.

Attualmente chi vuole vivere in un mondo più pulito si adopera affinché questo si verifichi realmente e spesso iniziare anche da piccole realtà locali è un enorme passo in avanti.

Luzi Lucia segretario PRI Fossombrone

nuvolarossa
18-03-05, 22:48
Marche: un Patto democratico alle elezioni regionali/Riunire le tradizioni repubblicane, liberaldemocratiche e quelle socialiste

Novità positiva nel dibattito politico

Il Patto democratico per le Marche vuole rappresentare, alle prossime elezioni regionali, il terzo polo espressione delle tradizioni repubblicane, liberaldemocratiche, laiche e socialiste che, in questi ultimi tempi hanno difficoltà ad essere visibili a livello istituzionale.

Personalmente, e come ascolano, continuo sulla vecchia linea del circolo laico-socialista (esperienza che condivisi con il compianto Bruno Di Odoardo) e, soprattutto, sulla linea delle ultime elezioni provinciali in cui sono stato candidato presidente in rappresentanza del Partito Repubblicano Italiano, in autonomia politica rispetto al centro sinistra e al centro destra.

Con la mia candidatura alle prossime regionali (unica della Città di Ascoli per il Patto) intendo quindi ribadire la necessità della presenza autonoma dell'area laica e socialista anche nelle Marche.

Peraltro nella nostra Regione assistiamo ad un governo sempre più forte della sinistra e ad una attività politica di opposizione sempre più debole da parte della destra (il centro destra non ha saputo nemmeno cogliere la novità e l'opportunità di un candidato Presidente di espressione laico-socialista).

La presenza del Patto democratico riattiverebbe un dibattito politico che fino ad oggi è mancato, ad esempio modificando la contrapposizione esistente tra l'istituzione Regione e l'istituzione Governo della Repubblica che così deleteria è stata per la nostra Regione.

Regione Marche e Governo debbono, per quanto possibile, collaborare sull'interesse di tutti, aldilà delle colorazioni politiche istituzionali (si veda al riguardo l'esempio positivo della vicina Umbria).

Non si può certo pensare a risolvere i problemi dei collegamenti stradali, ferroviari, marittimi ed aerei facendo guerra continua al governo! Lo stesso dicasi per la ricostruzione post-terremoto che oggi sembra al palo.

Un'altra considerazione è la necessità di ridurre il dirigismo ed il centralismo burocratico regionale che negli ultimi anni ha assunto livelli da "pianificazione di stampo statalista" inutile, peraltro, in una Regione così piccola.

Non si dimentichi infine il ruolo pilatesco svolto dalla Regione Marche nella vicenda della istituzione della quinta provincia.

Penso, in ultima analisi, che la presenza di repubblicani, liberali, socialisti, socialdemocratici, associati tra loro e autonomi da tutti, non possa che portare una innovazione positiva nel dibattito politico regionale ed anche locale.

Mario D'Emidio Pri Ascoli Piceno

nuvolarossa
01-04-05, 14:05
Volantini al mercato

Gambioli contesta il sindaco

CAGLI - Informa Giuseppe Gambioli, segretario provinciale del Pri, che “I cittadini in questi giorni sono stati sommersi da lettere, volantini, ed altro per la campagna elettorale per le elezioni regionali, ma a Cagli si è superato ogni limite e pudore. Mercoledì scorso, durante il mercato, i cittadini cagliesi si sono visti fermare dal sindaco Domenico Papi che distribuiva volantini a sostegno di un candidato. Una posizione, quella del sindaco che non va contro la legge, ma certamente va contro un’etica che ogni primo cittadino dovrebbe rispettare. I cagliesi hanno colto un senso di fastidio che il loro sindaco non sia stato super partes come avrebbe dovuto fare. Il Pri e il sottoscritto si associano allo sdegno dei cittadini e invitano il sindaco a pensare più ai problemi della città che a quelli dei singoli candidati”.

GIO.BAR.

nuvolarossa
04-04-05, 22:33
http://www.nuvolarossa.org/images/library/primarche20050404.gif

nuvolarossa
10-05-05, 12:35
Organizzato dal Pri di Valmarecchia in occasione del bicentenario della nascita del grande patriota

Un convegno su Mazzini, “nostro contemporaneo”

NOVAFELTRIA (Pesaro Urbino) - In occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, la direzione dei repubblicani della Valmarecchia della Provincia di Pesaro e Urbino, ha organizzato per il 10 settembre, presso il teatro del Comune di Novafeltria, un convegno dal titolo "Mazzini nostro contemporaneo" per ribadire l'attualità e la saggezza del pensiero del grande “profeta” .

nuvolarossa
31-05-05, 16:41
MASSONERIA
Nuova loggia intitolata a Monina

È stata intitolata a Guido Monina - l'ex sindaco repubblicano di Ancona, che guidò la città per dodici anni - la nuova loggia del Grande Oriente d' Italia di Palazzo Giustiniani, che si aggiunge alle altre tre operanti in città, la «Ram» e le due dedicate a Giuseppe Garibaldi. «Una figura carismatica quella di Guido Monina, che ha saputo rappresentare in maniera esemplare gli ideali ed i principi della Massoneria», ha detto il gran maestro del Grande Oriente d' Italia di Palazzo Giustiniani, Gustavo Raffi, in occasione della cerimonia di inaugurazione della nuova loggia.
Il programma delle iniziative della nuova «officina» è stato illustrato dal maestro venerabile Edoardo Bartolotta, che ha parlato di «forte spinta ad operare nel sociale».

nuvolarossa
23-11-05, 13:56
Nei giorni scorsi un incontro con il partito di Segni e il Forum liberal-democratico
Comunali, il Pri riparte e lancia una lista civica

ANCONA - Una lista civica per le prossime amministrative. Nei giorni scorsi si sono riuniti il rappresentante del Pri - i repubblicani collocati nel centrodestra - della provincia Enrico Filonzi, Annaluce Maroncelli responsabile delle relazioni esterne, Mario Veltri responsabile regionale del Partito Liberale Democratico di Mario Segni, Claudio Pietroni del Forum Liberal-democratico e Giuseppe Gambioli segretario regionale del Pri che ha promosso l'incontro. “Si sono evidenziati - si legge in una nota - interessanti spunti e unità di intenti finalizzati alla formazione di una possibile lista unitaria dai forti contenuti alternativi in vista delle prossime elezioni amministrative. La volontà unanime è di presentarsi agli elettori con un programma concreto e conforme alle esigenze di una città quale Ancona, dove i problemi di viabilità rischiano giorno dopo giorno di soffocarla e limitarne l'espansione anche da un punto di vista prettamente commerciale oltre che ambientale. Cominciano fortemente ad emergere situazioni di disagio dei cittadini, laddove le leggi che dovrebbero tutelarli spesso non vengono applicate o si preferisce tollerare. La centralità del cittadino deve essere scelta indiscussa per una moderna amministrazione che vuole vedere crescere città e territorio nel rispetto e nella sana integrazione delle diverse etnie e culture, non sottovalutando un importante programma di sviluppo del turismo che fino ad ora non ha certo privilegiato il rilancio del nostro territorio. Il coinvolgimento di altre forze politiche e comitati cittadini saranno il valido e indispensabile apporto alla fattiva realizzazione di questo ambizioso, ma realistico progetto”.

REDAZIONALE

nuvolarossa
05-12-05, 10:35
P a r t i t o
R e p u b b l i c a n o
I t a l i a n o
FEDERAZIONE REGIONALE MARCHE
Tel/fax 0721 – 781274

La Giunta della Regione Marche al fine di far fronte al proprio debito pubblico, prodotto da spese allegre e clientelari ha inasprito le tasse e, in meno di tre anni ha sottratto dalle tasche dei cittadini ben 645 milioni di euro in più. Una somma enorme che i marchigiani, diventati nel frattempo i cittadini più tassati d’Italia, hanno pagato in modo disciplinato ma che ora vorrebbero conoscerne la destinazione.
Non è sufficiente che l’assessore al Bilancio Pietro Marcolini ci dica che la situazione degli stanziamenti effettuati dalla Regione è chiara e trasparente. Ci mancherebbe altro!
Dall’assessore Marcolini e soprattutto dal governatore Spacca, vogliamo sapere quali strategie si stanno mettendo in atto per ridurre in concreto le spese superflue se si è fatto una seria autocritica, se si evitano fenomeni di clientelismo, di inefficienza e se si riducono gli sprechi. Questi, denunciati perfino dall’On. Cesare Salvi che ha annoverato la Regione Marche, assieme alla Campania, tra quelle più sprecone d’Italia.
I dati resi noti dallo stesso assessore al bilancio confermano che questa giunta non è riuscita a porre alcun freno alle spese se a tutto oggi le Marche spendono per ogni cittadino più dell’Emilia-Romagna, del Veneto, della Toscana e della Lombardia. Non credo che i cittadini della vicina Toscana, che ogni anno spendono 225 euro pro capite in meno dei marchigiani, hanno i servizi più carenti dei nostri.
Ha quindi ragione da vendere il presidente della Confindustria Marche Maria Paola Merloni quando si preoccupa dell’utilizzo che è fatto delle maggiori tasse che pagano i cittadini marchigiani. Siamo in tempo di vacche magre, abbiamo un debito tra i più alti d’Italia, si chiedono più soldi ai cittadini e allo stesso tempo si spende più delle altre Regioni.
Far credere di essere costretti ad impiegare le risorse della tassazione regionale per sostituirsi allo Stato centrale, perché la Regione ha un credito medio con lo Stato di circa 500 milioni, è un argomento forviante e ipocrita. Ipocrita perché sappiamo benissimo che la situazione economica tra Regione e Stato è identica alle altre e quindi le Marche non sono più penalizzate della Toscana, della Lombardia e così per il resto d’Italia; fuorviante, perché non si affrontano i veri motivi delle maggiori spese che vengono sostenute in questa Regione.
Il Pri sottolinea ancora una volta l’inadeguatezza di questo centro sinistra che demagogicamente, in ogni circostanza, con un disco incantato, cerca di ingannare i cittadini attribuendo le proprie inefficienze e gli sprechi al Governo centrale senza fare autocritica.

Ancona, lì 04 dicembre 2005

Il segretario regionale del Pri
Giuseppe Gambioli

nuvolarossa
18-12-05, 13:20
Si schiera contro anche Gerboni del Pri

FANO - Contro il progetto di costruire un ospedale unico che possa rispondere contemporaneamente alle esigenze degli abitanti di Pesaro e di Fano, si è schierato anche il Partito Repubblicano.
“La proposta dell’ospedale unico - ricorda Gabriele Gerboni - non era solo un elemento di propaganda elettorale dell’ex sindaco Carnaroli anzi sembrava una proposta dei Ds in merito alla battaglia per l’Irccs a Pesaro, che il Partito Repubblicano provinciale ha sempre sostenuto. Col tempo si è rivelata una proposta scandalosa in quanto ha di fatto eliminato la prospettiva di un sito di eccellenza, nella nostra provincia; mentre ha praticamente aperto la strada per la diminuzione di posti letto a Fano a Urbino e Pesaro. I cittadini di Fano quanto dovranno ancora sopportare questo modo di amministrare la sanità! La passata giunta regionale con l’assessore Melappioni, intervenuto nella sala del Consiglio comunale, ci voleva far credere che ristrutturando i posti letto si creava una eccellenza per la nostra provincia; in realtà la ristrutturazione, crea di fatto la prospettiva per l’ospedale unico. Così da una esaltante prospettiva di una Irccs si è passati ad una semplice amministrazione contabile per la sanità nella nostra provincia. Nel passato minoranza e maggioranza nel Consiglio comunale di Fano si sono pronunciate contro l’ospedale unico come la pensano oggi che le parti si sono invertite? Su tutto questo pesa il silenzio dei “nostri”, si fa per dire, consiglieri regionali, che dovrebbero avere più a cuore le sorti sanitarie della nostra città”.

nuvolarossa
07-02-06, 14:55
Confermata l’alleanza con la Cdl. Il nuovo direttivo
Gambioli segretario del Pri

ANCONA - Il XXV Congresso regionale del Pri ha ribadito l’alleanza con la Casa delle Libertà e la scelta di presentare alle politiche una propria lista con l’Edera. La Malfa o Nucara saranno capolista nelle Marche. Ai partiti della coalizione il Pri chiede pari dignità alle amministrative marchigiane, altrimenti correrà da solo. Rinnovato anche il direttivo regionale: Giuseppe Gambioli segretario, vice Antonio Felicetti. Nella Direzione fanno parte i consiglieri nazionali Mario D'Emidio e Enrico Filonzi; per la provincia di Ancona: Luciano Stopponi, Silvio Arcangeletti, Claudio Gavalotti, Anna Luce Maroncelli, Stefano Pallotta, Marco Barletta, Giorgio Fabbri e Giorgio Gaetani; per Pesaro: Gabriele Gerboni, Luigi Tagliolini, Lucia Luzi, Aurelio Conter, Saccani Pierdomenico e Paolo Paglioncini; per Ascoli: Antonio Merlini, Domenico Corricelli, Domenico Buonvecchi e Dino Leoni; per Fermo: Flavio Orsini, Nello Ripa, Antonio Biondi, Giancarlo Venanzi e Ponzioni; per Macerata: Lello Quintajè e Ippolito Conti.

nuvolarossa
08-02-06, 20:28
XXV congresso regionale del Pri marchigiano: l'intervento dell'amico Antonio Merlini/I valori mazziniani possono essere ancora validi nella società contemporanea: diritti e doveri, e non solo privilegi
I problemi del cittadino comune e la raccolta del consenso

L'intervento di Antonio Merlini al XXV Congresso regionale del Pri delle Marche che si è svolto sabato 4 febbraio 2006 a Marina di Montemarciano (An).

Amici Repubblicani, questo è il nostro primo congresso regionale che si celebra dopo quello nazionale di Bari del gennaio 2001, che portò alla scissione nel partito.
Con questo congresso termina il lungo periodo di commissariamento e ci si avvia all'elezione di un direttivo ed un segretario regionale.

Tanta acqua è passata sotto i ponti, da quel congresso di Bari, altri congressi sono stati celebrati, ci sono state elezioni provinciali, elezioni regionali , elezioni europee e sono alle porte le elezioni politiche.
Oggi , con la serenità che il tempo trascorso porta e con la franchezza di sempre, credo che, al congresso di Bari di fronte alla drammatica scelta di campo, ci fossero mille buoni motivi per una scelta di centro sinistra, ma credo anche che ci fossero mille buoni motivi per una scelta di centro destra.
Però di una cosa sono certo che non vi fosse un solo motivo valido per uscire dal partito se non per percorrere interessi personali e non quelli del glorioso Partito Repubblicano.
Solo la libera e legittima formazione di maggioranze, nel rispetto delle minoranze, deve stabilire la linea politica e le alleanze di un partito, senza che ciò crei risentimenti e tantomeno scissioni, nella consapevolezza che ci unisce un'eredità storica fondata su straordinari valori che ancora oggi sono di grande attualità.

Amici repubblicani, la situazione attuale del partito e la sua capacità di incidere sulle scelte che contano nel nostro Paese sono sotto gli occhi di tutti noi.
Vorrei paragonare la situazione del partito ad una reazione chimica: una reazione chimica per avvenire necessita che le molecole dei reagenti si urtino tra di loro.
Ma gli urti non sono sufficienti, essi devono essere anche efficaci , cioè devono avere un'energia tale da superare una barriera energetica.
Ebbene amici repubblicani, la nostra azione politica (l'urto) c'è, ma è inefficace perché non ha il peso politico (energia) che meriterebbe per superare quella barriera che gli consentirebbe di fare arrivare il proprio messaggio al Paese.

Necessita un catalizzatore, cioè necessita che il PRI si appropi di temi forti, temi sentiti dai cittadini e non solo di temi per gli addetti ai lavori.
Nel bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini dobbiamo rendere attuale quello che attuale è.
In una società civile come quella italiana necessita che si riscopra o si scopra il concetto mazziniano di responsabilità sui diritti e doveri del cittadino.
Diritti e doveri, che devono essere intesi come peculiarità di ogni singolo cittadino, e non come purtroppo accade in Italia che i diritti, o meglio i privilegi, sono solo di pochi, sono solo di alcune categorie, sono solo di certe professioni e i doveri sono della maggioranza degli italiani.
È su questo terreno che il PRI deve far sentire alta e forte la sua voce.

Ad esempio, l'annoso problema dell'evasione fiscale, che crea indubbiamente disparità tra i cittadini, è un grande tema sentito nel paese che si rifà al pensiero mazziniano.

Tutti conoscono ove si annidano le maggiori evasioni ma nessuno affronta il problema in maniera risolutiva.
Necessita una legge rigorosa, del tipo di quelle nazioni ,ove tale fenomeno è quasi inesistente.
Ciò potrebbe consentire una reale riduzione della pressione fiscale senza incidere sulla spesa pubblica.
Spesa pubblica intesa però come spesa per i reali bisogni dei cittadini e non come sprechi, come consulenze inutili, come contributi a pioggia al fine clientelari e via dicendo.
Un altro tema forte ed attuale è la questione energetica.

Il Pri ha tutte le carte in regola per ribadire la necessità di riattivare il processo per la produzione di energia nucleare.

La sicurezza sull'utilizzo di tale fonte energetica, se di sicurezza si vuol parlare è un problema europeo, mondiale e non certamente nazionale.
È assurdo smantellare le nostre centrali nucleari , in nome della sicurezza, per poi importare energia prodotta nuclearmente dalla vicina Francia. Il Partito repubblicano per cimentarsi in queste ed altre battaglie politiche deve, oggi come oggi, divenire più un partito-movimento con maggiore autonomia nelle scelte delle alleanze.
Ora, con il nuovo sistema elettorale proporzionale, il concetto di autonomia di un partito è un dato di fatto.
Impensabile, fino a poco tempo fa con il sistema maggioritario, una campagna elettorale della Casa delle Libertà incentrata su tre punte; impensabile un Berlusconi, richiedere il 51% dei voti agli italiani, per realizzare quello che i suoi alleati non gli hanno consentito di realizzare.

A proposito della nuova legge elettorale alcune cose vorrei sottolineare.
La legge proporzionale, sempre auspicata dai repubblicani, così come concepita non risolve tutti i problemi della precedente.
La presenza parlamentare delle forze politiche in campo, con la nuova legge, sicuramente sarà più rappresentativa della volontà dei cittadini.
La mancanza della preferenza, che di fatto rimette ai segretari di partito la scelta degli eletti piuttosto che al voto degli italiani, è una lacuna che potrebbe essere superata con delle vere primarie.
La governabilità, cavallo di battaglia del sistema maggioritario, con la nuova legge è garantita dal premio di maggioranza.

Il sistema però, rimanendo di tipo bipolare, induce, come nel maggioritario, le forze politiche sia del centro destra che del centro sinistra, pur di vincere le elezioni, ad allearsi a prescindere dalle loro diversità programmatiche spesso incolmabili.
Il risultato, in caso di vittoria di uno dei due poli, sarà quello di ottenere se tutto va bene una governabilità in termini di durata della legislatura ma non in termini di efficacia alla soluzione dei veri problemi degli italiani.
Pertanto necessita un alto senso di responsabilità delle maggiori forze politiche che devono avere il coraggio di allearsi solo con forze omogenee, in modo da governare, grazie al premio di maggioranza, con efficacia per la realizzazione delle grandi riforme necessarie al paese senza compromessi.
La rivitalizzazione del partito, amici repubblicani , passa anche attraverso l'autonomia delle organizzazioni periferiche.

L'autonomia periferica, intesa come possibilità di formare alleanze diverse da quelle in essere a livello nazionale, deve essere considerata una risorsa di democrazia utile per la crescita del partito tutto.

I cittadini ormai hanno da tempo ben chiara la differenza esistente tra una elezione politica nazionale ed una elezione amministrativa locale: è sempre più ricorrente tra la gente la convinzione che alle comunali, ove gli eletti non legiferano, contano i contenuti e la credibilità delle persone.
Abbiamo un esempio a Grottammare, comune a chiara maggioranza di voti alle politiche delle forze di centro destra, ove è stato eletto per ben due volte il sindaco di Rifondazione Comunista, ora presidente di provincia.
Si può obiettare che l'autonomia periferica può dare il fianco ad una sorta di opportunismo politico.
Opportunismo politico che condanno e va condannato se viene perseguito come scelta politica fatta per interessi personali ed aggiungerei anche di partito.

Opportunismo politico che non condanno ma auspico se viene perseguito come scelta politica nell'interesse dei cittadini.
È vero, è difficile fare questa distinzione, ma ritengo doveroso pensare che i repubblicani siano in buona fede e quindi l'autonomia locale debba essere riconosciuta in linea di principio nello statuto.
A maggio, nella mia città a San Benedetto, ove sono segretario, come in altri comuni delle Marche ci saranno le elezioni amministrative.
Ebbene, amici repubblicani, in presenza della ipotizzata autonomia periferica, la possibilità che il partito repubblicano si allei con le forze del centro sinistra è inesistente.

È inesistente perché la diversità di veduta del progetto urbanistico della città, punto qualificante ed irrinunciabile per noi repubblicani, è incolmabile.
Da una parte, la nostra posizione che vede la pianificazione della città passare attraverso lo strumento urbanistico del P.R.G. di tutti e per tutti, trasparente e partecipato, dall'altra parte invece la logica della programmazione del territorio fatta di progetti a misura di pochi.
Va anche detto, che molte difficoltà incontriamo a confrontarci, su questo tema, con i partiti della Casa delle Libertà, che tra l'altro insieme a noi nella precedente amministrazione hanno contribuito alla preparazione del PRG.
A tutt'oggi la nostra posizione è vicina alla lista civica del sindaco uscente, che potremo appoggiare con una lista dell'edera o abbinando il simbolo a quello della lista civica.
Amici repubblicani, ho espresso il mio pensiero per ciò che concerne la vita del partito, alcune problematiche politiche nazionali e alcuni aspetti locali.

Ho tralasciato le problematiche regionali, ma spero che da domani con il segretario e direttivo eletti si possa far sentire con più autorevolezza la voce del PRI nelle Marche.

Antonio Merlini segretario Pri S. Benedetto del Tronto

nuvolarossa
14-02-06, 14:29
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

Marina di Montemarciano il XXV congresso regionale. Il coordinatore Giuseppe Gambioli eletto segretario
Il Pri non svolta: “Positiva l’alleanza nel centrodestra”

MONTEMARCIANO – Si è svolto nei giorni scorsi all’hotel Eden Park di Marina il XXV congresso regionale del Pri delle Marche. Durante l’incontro, cui hanno partecipato tra gli altri il responsabile nazionale degli enti locali Pino Vita ed il responsabile del tesseramento Franco Torchia, è stata particolarmente sottolineata l’esperienza positiva del partito nella sua alleanza con il centro – destra, avviata nel 2001. Al congresso hanno partecipato delegati da tutta la regione, così come hanno presenziato rappresentanti di altri partiti, tra cui Udc e Forza Italia, Nuovo Psi e Pli. Momento centrale dell’assemblea è stata la relazione del coordinatore regionale Giuseppe Gambioli, eletto poi per acclamazione, segretario regionale dello schieramento. Per ciò che riguarda la situazione italiana nel suo complesso e quella marchigiana in particolare, nel suo intervento Gambioli ha posto l’accento “sui ritardi infrastrutturali, la mancanza di una programmazione lungimirante, le posizioni pregiudiziali della giunta regionale”, si legge in una nota del direttivo, “nei confronti delle iniziative del governo nazionale e il perdurare degli sprechi”. Sono state ricordate dal neo – segretario le iniziative prese in questi cinque anni di legislatura grazie all’azione dei due parlamentari del Pri: “Il Progetto Lisbona, per il rilancio economico dell'Europa con investimenti per la ricerca e la piena occupazione; la politica ambientale ed energetica, con il rilancio del nucleare; la richiesta di una Cassa per il Mezzogiorno, per il rilancio del Sud; la battaglia sui diritti civili, come ad esempio quella sulla procreazione assistita”. Oltre alla nomina del segretario regionale e del vice – segretario (Antonio Felicetti), il Pri delle Marche ha provveduto anche al rinnovamento del suo direttivo: della direzione faranno parte i consiglieri nazionali Mario D’Emidio ed Enrico Filonzi; per la provincia di Ancona, eletti Luciano Stopponi, Silvio Arcangeletti, Claudio Gavalotti, Anna Luce Maroncelli, Stefano Pallotta, Marco Barletta, Giorgio Fabbri e Giorgio Gaetani; per Pesaro, Gabriele Gerboni, Luigi Tagliolini, Lucia Luzi, Aurelio Conter, Pierdomenico Saccani e Paolo Paglioncini; per Ascoli Piceno, Antonio Merlini, Domenico Corricelli, Domenico Buonvecchi e Dino Leoni; per Fermo, Flavio Orsini, Nello Ripa, Antonio Biondi, Giancarlo Venanzi e Ponzioni; per Macerata, Lello Quintajè ed Ippolito Conti.
http://www.heatherlynn.net/Songs82/Mariah_Carey_One_Sweet_Day.mid

nuvolarossa
06-03-06, 01:00
E’ morto il repubblicano Lello Quintajè, grande cordoglio

CIVITANOVA Teneva ogni giorno in ordine la bacheca del partito Repubblicano, lungo il vialetto nord. E con gli ideali mazziniani intavolava, quando gli capitava l’occasione, appassionate - finanche colleriche come nel suo sanguigno stile - discussioni politiche, senza mai mancare di parlare della sua amicizia con Giorgio La Malfa. Era questo
Lello Quintajè
e c’è voluta una brutta malattia per piegarlo e fargli abbandonare la piazza, luogo di incontro che tanto amava e che, con l’immancabile copia del Messaggero sottobraccio, frequentava. E’ morto a 81 anni, dopo aver dedicato la vita alla famiglia e alla politica, fino a trovare la forza di mettersi in gioco, alla sua età, nella lista dell’Edera alle ultime elezioni regionali, strappando il record di candidato più anziano delle Marche. Da qualche tempo non lo si vedeva più sotto le logge del Municipio, non lo si sentiva più borbottare al sindaco le sue puntuali proteste quando notava qualcosa di storto. E’ stato uno di quei personaggi, Quintajè, che hanno ortemente intrecciato la propria vita con la storia della città. Un attaccamento a Civitanova che si sublimava soprattutto attraverso la passione politica. L’Edera il suo ideale, così forte da fargli dire, nemmeno tanto tempo fa: «Al mio funerale ricordatevi di portare le bandiere del partito Repubblicano e della Juventus». Ci scherzava su il buon Quintajè, nei giorni in cui sentiva che la vita gli stava sfuggendo. I funerali domani, alle 9.15, nella chiesa di S. Marone. Alla moglie Wilma e ai figli Patrizia e Oliviero le condoglianze del Messaggero .

la_pergola2000
07-03-06, 21:13
Non c'è miglior dedica al repubblicano Quintajè per onorare la sua memoria.



Domenica è stata presentata ed accolta alla corte di appello di Ancona la lista dei candidati al Senato della Repubblica per il partito repubblicano italiano.
Capolista è il segretario regionale del PARTITO REPUBBLICANO GIUSEPPE GAMBIOLI, gli altri sette candidati che rappresentano il mondo delle professioni, della scuola, degli imprenditori, delle libere professioni sono:
BARLETTA MARCO - DIRIGENTE D’AZIENDA
CONTI IPPOLITO - COMMERCIANTE ALL’INGROSSO
D’EMIDIO MARIO - LIBERO PROFESSIONISTA
FABBRI GIORGIO - ASSESSORE COMUNE DI ROSORA (ANCONA)
FELICETTI ANTONIO - ASSESSORE COMUNE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO.
GUERRA GIOSETTA - PRESIDE E SCRITTRICE< /div>
ORSINI FLAVIO - PRESIDENTE ORDINE DEI COMMERCIALISTI DELLA PROVINCIA DI FERMO
Il partito repubblicano delle Marche è orgoglioso di potersi presentare agli elettori con il proprio simbolo, al contrario di altri partiti e raggruppamenti che cambiano continuamente nomi e simboli come a volersi nascondere e cercare di far dimenticare il proprio passato.
Gli elettori marchigiani apprezzeranno il programma dell’edera che comprende alcuni punti qualificanti per il futuro dell’Italia:
Investimenti sul futuro energetico quanto mai insicuro.
Massicci finanziamenti per la ricerca.
Attenzione al piano di Lisbona, proposto dal ministro per le politiche comunitarie Giorgio La Malfa, che ha avuto apprezzamenti dalla Commissione Europea e che consta di investimenti di quasi 84 mila miliardi di euro nel corso di alcuni anni.
Perciò pochi punti di programma , brevi e concisi, il libro dei sogni lo lasciamo a chi ha fatto della politica la propria professione, per cui nonostante siano maestri della politica non riescono ad esprimersi con poche parole e programm i concreti e gli elettori capiranno oramai che non si può governare uno stato moderno con un libro dei sogni.
Inoltre il partito repubblicano denuncia la maniera strumentale delle manifestazioni in cui si bruciano le bandiere di paesi amici ed alleati.
Tutto le promesse elettorali che occupano in questi giorni le pagine dei giornali e nei dibattiti televisivi non si potranno mai fare se non si attuano quegli investimenti, come il balbettio continuo sulle nuove fonti energetiche rinnovabili, perché si omette che l’energia che producono è solo dello zero virgola zero per cento per cui non si potrà mai far andare una economia, come quella italiana, che rappresenta la settima potenza mondiale.

Il PRI della provincia di Pesaro Urbino

nuvolarossa
09-03-06, 13:57
Anche il Pri presenta la sua squadra

ANCONA - Anche il Pri di La Malfa ha presentato la sua lista al Senato. Lo ha fatto ieri all'Hotel Passetto di Ancona, presente il segretario regionale Giuseppe Gambioli che sarà anche capolista al Senato.

La lista, collegata alla Cdl e che alla Camera per le Marche presenta il segretario nazionale Giorgio La Malfa in quota alleati, è composta di otto candidati locali: dopo Gambioli ci sono Marco Barletta (Ancona), Ippolito Conti (Ancona), Mario D'Emidio (Ascoli Piceno), Giorgio Fabbri (Rosora, Ancona), Antonio Felicetti (San Benedetto del Tronto), Giosetta Guerra (San Lorenzo in Campo, Pesaro) e Flavio Orsini (Fermo).

Il partito, che se la giocherà direttamente con i Repubblicani Europei di Luciana Sbarbati che nelle Marche e ad Ancona in particolare ha la sua roccaforte, conta 15 sezioni in tutte le Marche, più forte a Pesaro e ad Ascoli Piceno, molto meno nel capoluogo dove, appunto, deve fare i conti con il leader dei Re. Una partita, dunque, molto impegnativa per il Pri.

Il nostro obiettivo - ha sottolineato Gambioli - è quello di raggiungere il 3% e di eleggere un senatore. Certo, è un obiettivo molto ambizioso ma noi puntiamo a tutti i costi di riuscirci. Siamo un partito piccolo ma con l'intenzione di ampliare i consensi, proprio a partire da queste elezioni.

Nell'attesa di entrare nel vivo della kermesse elettorale, il partito di Giorgio La Malfa nei prossimi giorni ha deciso di avviare contatti con il partito Liberale la cui lista al Senato è stata esclusa. Si tratta - ha spiegato Gambioli - di un accordo per portare avanti insieme la campagna elettorale.

nuvolarossa
10-03-06, 20:58
Presentazione lista Pri

Giorgio La Malfa a Jesi sabato 11 marzo h. 11,00
Hotel Federico II

nuvolarossa
29-03-06, 18:14
Assemblea elettorale nella sala consiliare di San Costanzo
Il ministro La Malfa con Fi “Qui le mie radici repubblicane”

SAN COSTANZO - Tante persone hanno partecipato alla manifestazione organizzata sabato scorso da Forza Italia nella sala del Consiglio omunale di San Costanzo.

L'incontro ha visto la partecipazione del ministro per le politiche comunitarie Giorgio La Malfa, rappresentante del Pri che è candidato cocapolista nella liste di Forza Italia alla Camera dei deputati.

La serata è stata introdotta dal vicepresidente dal Consiglio Roberto Giannotti, sono poi intervenuti Margherita Menocboni, Remigio Ceroni, Simone Balzelli, Settimio Bravi e Giuseppe Gambioli.

Il ministro La Malfa, che sarà sicuramente eletto nelle Marche, ha illustrato il programma di governo portato a termine. Ha anche affermato: Conosco molto bene le Marche per la mia attività politica a cui sono molto legato per le mie radici repubblicane molto profonde che ritrovo ogni giorno girando questa Regione. Questa è una occasione molto importante perché non ho mai abbandonato i collegi in cui sono stato eletto e ovviamente non lo farò nemmeno questa volta nelle Marche. Soffermandosi sulle contraddizioni del programma dell'Unione ha anche affermato: Prodi è invecchiato a Brxelles e ancora non crede che il problema siano i parametri. Quando nel ’97 ero ancora nel centrosinistra dissi che ci sarebbero stati degli effetti negativi dell'euro sull'economia italiana, sui prezzi e sugli stipendi”.

la_pergola2000
30-03-06, 01:21
Non ci sono solo le aziende multiservizi, acqua, gas e nettezza urbana, anche le società di trasporto pubblico nel Nord Italia,iniziano a soffrire gli attacchi da parte di società straniere e presto si affacceranno anche dalle nostre parti.
Dal Sole 24 ore si leggono alcuni dati disarmanti sul trasporto pubblico in Italia, come la diminuzione dell’uso dei mezzi pubblici nelle grandi e piccole città.
Da tempo il trasporto pubblico nella nostra provincia soffre di scarsa attenzione da parte dei cittadini che giornalmente , in migliaia e da soli, preferiscono l’auto creando non pochi problemi al traffico sia a Fano che a Pesaro, facendo così aumentare anche le polveri sottili.
E’ notizia di questi giorni che gli assessori al traffico dei comuni di Fano e di Pesaro, dopo opportune richieste alla regione hanno ottenuto di vietare il traffico nei giorni di festa.
E’ una bella notizia e il partito repubblicano non può che gioirne, ma con quali risultati? Il primo giorno feriale tutto ritornerà come prima, caos nel traffico , aumento di polveri sottili.
Una proposta rivolta agli assessori sarebbe quella di mettersi d’accordo con l’Ami, ed io me ne farò promotore, per organizzare per i giorni senza traffico privato, una incentivazione verso il trasporto pubblico, specialmente quando l’Ami inizierà a sperimentare le nuove linee urbane a Fano.
Ci vuole un po’ di coraggio per tentare di cambiare la mentalità dell’automobilista, al più presto e senza infingimenti, altrimenti sarebbe una battaglia senza vincitori in cui tutti saremmo perdenti.

Gabriele Gerboni
Consigliere Ami

nuvolarossa
03-04-06, 20:10
MACERATA E FERMO
La Malfa: «Voglio essere il deputato delle Marche Qui le strade vanno fatte»


MACERATA Il ministro per le Politiche comunitarie, Giorgio La Malfa, è sicuro della vittoria di Berlusconi e della Cdl. «Lo scontro è sulla politica fiscale. Noi abbiamo una direzione di marcia sicura e un obiettivo altrettanto certo: meno carichi fiscali per i cittadini e uno Stato più leggero. Gli altri hanno una linea diversa, più confusa Prodi sulla successione ha cambiato idea almeno quattro volte e in ogni caso con l’idea in testa di non diminuire le tasse».
Secondo La Malfa i due schieramenti sarebbero in sostanza appaiati. «E gran parte del risultato finale aggiunge dipenderà dal dibatttito televiso di domani sera (stasera, ndr) tra Berlusconi e Prodi».
In questo modo, ieri mattina, Giorgio La Malfa, 67 anni, “cursus honorum” di lungo corso, sia nelle Università che a Montecitorio, si è presentato alla stampa locale. Modi eleganti, approccio moderato ai temi politici, il presidente del “partito dell’Edera”, com’è nella sua tradizione personale e familiare, non ha alzato la voce nè ha fatto propaganda spicciola. Ha cercato di fare un ragionamento pacato. La uadrilatero? «Non so bene se la società abbia lavorato in profondità e con trasparenza. So solo che qui nelle Marche le strade vanno fatte». Poi sorride e sottolinea: «Sono due giorni che sono in giro per le vostre strade ed ho la schiena a pezzi».
La Malfa, numero due della lista di Forza Italia dopo Berlusconi, ha accettato di buon grado di ”correre” nelle Marche. Con gli azzurri, i repubblicani, come è noto, hanno fatto un accordo. Che non ha impedito a La Malfa di continuare ad avere la sua autonomia. E con qualche orgoglio rivendica l’astensione sulla riforma costituzionale. «Non mi convinceva, l’ho detto a Berlusconi, non l’ho votata».
Candidato,dunque, nelle Marche e sicuro eletto. «Mi inorgoglisce essere in lista qui. Questa è terra del repubblicanesimo storico. A Macerata, peraltro, siamo arrivati anche al 12% dei voti con quattro consiglieri comunali. Era la terra, tra gli altri, di Claudio Salmoni che, se non fosse morto giovane, era destinato a diventare un grande leader nazionale». Gli abbiamo chiesto: ma se suo padre fosse ancora vivo, da che parte strarebbe? E lui: «E’ una domanda un pò complicata. Ma intanto so dove sto io. E ritengo di essere il testimone ideale di Ugo La Malfa. I valori dell’occidente, del libero mercato, della moderazione stanno nel centro destra. Che è più centro che destra. Dall’altra parte, invece, è la sinistra ad avere un peso egemone».
In mattinata, Giorgio La Malfa era stato a Montecassiano dove, assieme agli altri candidati di Forza italia, aveva incontrato i cittadini. Nel pomeriggio, il copione si ripetuto a Fermo. Dove ha detto: «Mi stabilirò nelle Marche, voglio essere davvero un vostro deputato».
M.M.

nuvolarossa
04-04-06, 19:54
La Malfa ad Ancona

Mercoledì 5 aprile, ore 12,15, presso American Bar Old Fashioned, zona Passetto, conferenza stampa con il ministro La Malfa.

la_pergola2000
06-04-06, 03:03
Spett. redazione
visto che si è invitati ad esprimere le proprie opinioni sull'omelia del prete di S. Orso, accolgo volentieri l'invito con grande soddisfazione.
Se è vero, perche è tutto da verificare che un prete abbia paragonato a Dio il Che, dico che un prete è ossessionato dal martirio , il martirio per cui la religione cattolica dopo Costantino ha fondato la sua giustificazione ad esistere tanto è vero che le autorità religiose quando vedono martiri cattolici li fanno subito Santi.
Non bisogna conoscere tutto quello che ha scritto Jacopo da Varagine nella sua "Legenda Aurea" attorno alle storie e leggende sui Santi, per capire che anche in epoca medioevale e fino ai giorni nostri la martirologia è il filo conduttore con cui la religone cattolica romana impernia la sua dottrina passata , presente e futura.
Questo in ricordo del sacrificio di Gesù in cui morì l'uomo e non l'anima di quello che voleva rappresentare e così "il realismo dell'accadimento sia esigenza costitutiva della fede" come ebbe a dire il Cardinale Joseph Ratzinger, ora Papa Benedetto X VI.
Tutto questo lo dico non per giustificare l'Omelia del prete di S. Orso, ma per sottolineare che per un cattolico il sacrificio è sempre riconducibile ad un atto di fede e di appartenenza.
Ma anche per un repubblicano e per giunta laico, il sacrificio di un uomo che vuol liberare ed affrancare altri uomini è oltremodo efficace per rendere più vera la lotta per la libertà, e così un laico che non è sorretto dalla fede, ma dal suo incorreggibile beneficio del dubbio, da al sacrificato lo stesso significato di martire.

Alcuni distinguo storici dovrebbero essere però qui detti, il Che era organico al partito comunista cubano a cui aveva fornito l'immagine del condottiero senza macchia e senza paura,poi dopo una visita in Cina si era nutrito dei metodi della rivoluzione contadina cinese ed aveva elaborato un suo piano per la conquista del potere da parte dei contadini nei confronti degli stati sudamericani
Qui, per noi repubblicani sta l'errore ideologico, strategico e tattico del "guerrillero" Ghevara, ed è quello di aver voluto portare la rivoluzione campesinas in una regione dove anni prima il governo boliviano aveva attuato esso stesso una rivoluzione e cioè aveva attuato una riforma agraria con l'assegnazione della terra ai contadini.
Per un marxista con alle spalle una rivoluzione vinta, quella cubana, fare un errore strategico del genere non è cosa da poco.
Giuseppe Mazzini nella sua guerriglia per bande sosteneva che una rivoluzione per vincere doveva avere il sostegno occulto nel territorio in cui doveva sprigionarsi, il repubblicano Pisacane nell'800 non tenne conto di questo e fu subito denunciato da quelli che voleva liberare e poi arrestato e ucciso, così fu per il Che in Bolivia , un errore irrimediabile.
Da quel fallimento le rivoluzioni esportate nei paesi, a prevalente ingerenza americana, dai servizi segreti cinesi e sovietici finirono per dissolversi.
Il Che viene anche oggi rappresentato come una icona nei cortei pacifisti, occultando l'informazione ai giovani che fu un propagandista sanguinario e terrorista, che non predicava il pacifismo e la democrazia per la conquista pacifica del potere, ora mi chiedo cosa sarà domani di questi giovani confusi?
Per cui anche il prete di S. Orso potrebbe aver confuso la doppia identificazione che si fa del Che in Italia.
Spero che qualcuno intervenga nel dibattito per chiarire una volta per tutte le vere posizione del Che, noi repubblicani pur ammirando la sua straordinaria forza "guerillera" lo consideriamo consegnato alla storia nell'esatta collocazione espressa da me più sopra.
Gabriele Gerboni del PRI di Fano

nuvolarossa
06-04-06, 20:09
La Malfa nelle Marche

Il presidente del Pri è venerdì 7 aprile a Fano, presso il "Pino Bar", ore 15,45, per una conferenza stampa. Interviene il capolista al Senato Giuseppe Gambioli.

http://img130.imageshack.us/img130/254/giorgiolamalfa9qf.jpg

la_pergola2000
12-04-06, 23:13
Spett. redazione
visto che si è invitati ad esprimere le proprie opinioni sull'omelia del prete di S. Orso, accolgo volentieri l'invito con grande soddisfazione.



Se è vero, perchè è tutto da verificare, che un prete della Parrocchia di S. Orso di Fano abbia paragonato nell’omelia del 24 marzo il Che a Dio o Gesù, non mi sorprende più di tanto, perché un prete è ossessionato dal martirio , il martirio per cui la religione cattolica dopo Costantino ha fondato la sua giustificazione ad esistere tanto è vero che le autorità religiose quando vedono martiri cattolici li fanno subito Santi.
Non bisogna conoscere tutto quello che ha scritto Jacopo da Varagine nella sua "Legenda Aurea" attorno alle storie e leggende sui Santi, per capire che anche in epoca medioevale e fino ai giorni nostri la martirologia è il filo conduttore con cui la religione cattolica romana impernia la sua dottrina passata , presente e futura.
Questo in ricordo del sacrificio di Gesù in cui morì l'uomo e non l'anima di quello che voleva rappresentare e così "il realismo dell'accadimento sia esigenza costitutiva della fede" come ebbe a dire il Cardinale Joseph Ratzinger, ora Papa Benedetto X VI.
Tutto questo lo dico non per giustificare l'Omelia del prete di S. Orso, ma per sottolineare che per un cattolico il sacrificio è sempre riconducibile ad un atto di fede e di appartenenza.
Ma anche per un repubblicano e per giunta laico, il sacrificio di un uomo che vuol liberare ed affrancare altri uomini è oltremodo efficace per rendere più vera la lotta per la libertà, e così un laico che non è sorretto dalla fede, ma dal suo incorreggibile beneficio del dubbio, da al sacrificato lo stesso significato di martire.

Alcuni distinguo storici dovrebbero essere però qui detti, il Che era organico al partito comunista cubano a cui aveva fornito l'immagine del condottiero senza macchia e senza paura,poi dopo una visita in Cina si era nutrito dei metodi della rivoluzione contadina cinese ed aveva elaborato un suo piano per la conquista del potere da parte dei contadini nei confronti degli stati sudamericani
Qui, per noi repubblicani sta l'errore ideologico, strategico e tattico del "guerrillero" Ghevara, ed è quello di aver voluto portare la rivoluzione campesinas in una regione dove anni prima il governo boliviano aveva attuato esso stesso una rivoluzione e cioè aveva attuato una riforma agraria con l'assegnazione della terra ai contadini.
Per un marxista con alle spalle una rivoluzione vinta, quella cubana, fare un errore strategico del genere non è cosa da poco.
Giuseppe Mazzini nella sua guerriglia per bande sosteneva che una rivoluzione per vincere doveva avere il sostegno occulto nel territorio in cui doveva sprigionarsi, il repubblicano Pisacane nell'800 non tenne conto di questo e fu subito denunciato da quelli che voleva liberare e poi arrestato e ucciso, così fu per il Che in Bolivia , un errore irrimediabile.
Da quel fallimento le rivoluzioni esportate nei paesi, a prevalente ingerenza americana, dai servizi segreti cinesi e sovietici finirono per dissolversi.
Il Che viene anche oggi rappresentato come una icona nei cortei pacifisti, occultando l'informazione ai giovani di quello che fu e cioè un propagandista sanguinario e terrorista, che non predicava il pacifismo e la democrazia per la conquista pacifica del potere, ora mi chiedo cosa sarà domani di questi giovani confusi?
Per cui anche il prete di S. Orso potrebbe aver confuso la doppia identificazione che si fa del Che in Italia.
Spero che qualcuno intervenga nel dibattito per chiarire una volta per tutte le vera posizione del Che, noi repubblicani pur ammirando la sua straordinaria forza "guerillera" lo consideriamo consegnato alla storia nell'esatta collocazione espressa da me più sopra.

Gabriele Gerboni

nuvolarossa
04-05-06, 17:47
Presenterà Luigi Chiavarelli, candidato sindaco
La Malfa a Fossombrone

FOSSOMBRONE (Pesaro e Urbino) - Giorgio La Malfa domani sarà a Fossombrone per presentare la lista del candidato sindaco Chiavarelli. “La presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale di Fossombrone - scrive Gabriele Gerboni del Pri - ha evidenziato una novità nel panorama politico che è quella che il Partito repubblicano sostiene da sempre, i partiti devono fare un passo indietro per quanto riguarda la gestione della cosa pubblica. Per questo la lista Chiavarelli rappresenta tutte le componenti della società civile e si oppone alla cattiva amministrazione condotta in questi anni dalla giunta di sinistra. Questa giunta non è riuscita a far aprire una sezione del Liceo Scientifico, l’ospedale langue e non si sa che fine farà. Per quanto riguarda i servizi c’è stato un aumento dell’acqua negli ultimi quattro anni del 40 %, il bilancio , per ragioni politiche, non viene presentato, lasciando passare il 30 di marzo, giorno della scadenza della presentazione, insomma siamo di fronte ad una vigliaccheria politica e ad un fallimento , speriamo che in questa tornata elettorale i cittadini di Fossombrone si accorgano finalmente da chi sono stati amministrati negli ultimi anni e che il 28 maggio si ricordino di cambiare pagina”.

nuvolarossa
06-05-06, 17:18
La Malfa pronto ad andare “Oltre”

di MARIO CARDILLI

FOSSOMBRONE (Pesaro e Urbino) – Giorgio La Malfa 63 anni, ministro per le Politiche comunitarie, ieri sera, è stato accorto dai sostenitori della lista n. 2 “Oltre!” che si erano dati ppuntamento “Al Lago” di Fossombrone. Apertura ufficiale della campagna elettorale per il candidato sindaco, Luigi Chiavarelli. Il rappresentate del Pri, pur essendo stato eletto nelle Marche «E’ la prima volta che vengo a Fossombrone. Nonostante l’ora, ho ammirato le bellezze naturali della zona». Giorni fa ha dichiarato che per avere occupazione occorre portare la crescita del Pil al tre per cento, è cambiata la ricetta? «Crediamo che si cominciano a vedere risultati positivi dopo l’azione del Governo. Fino ad un mese fa si sentiva dire che tutto andava male. Adesso improvvisamente tutti affermano che l’Italia è in ripresa. Il vantaggio sta nel fatto che il Governo non ha mai aumentato le tasse. E che ha cercato di contenere il prelievo fiscale. Avremmo continuato con una forte riduzione del prelievo fiscale. Parlo dell’Ici sulla prima casa. Temiamo molto che la linea del centrosinistra sia di tassazione. Questo creerà molto scontento fra i cittadini ed anche riflessi negativi sull’ecomomia». L’occupazione? «Bene, se non toccano la Legge Biagi. Tutti gli osservatori internazionali hanno dichiarato che tra l’Italia, la Francia e la Germania, tre Paesi malati economicamente, l’Italia è quella che ha il tasso di disoccupazione più basso. Perché il
mercato del lavoro è stato reso flessibile attraverso la Legge Biagi».
Cose ne pensa di un repubblicano al Quirinale? «Ci fu la candidatura di mio padre a suo tempo e quella di Spadolini. Quando i repubblicani torneranno ad avere un peso numerico che corrisponda alla sua storia è
probabile che ci sia un nostro candidato». Allo stato attuale? «Mi auguro che sia un uomo non di parte».

nuvolarossa
19-05-06, 19:40
Elezioni Comunali FERMO (Ascoli Piceno) 28-29 maggio 2006
Lista Edera-Forza Italia collegata al candidato sindaco Saturnino Di Ruscio

ANTOLINI Francesco
BALEANI Stefano
BARGONI Alessandro
BARRACO Natale
BASTARELLI Carlo
BIONDI Fabrizio
BRILLANTINI Bianca Maria
BRUGNONI Alberto
CAPRIOTTI Elvasio
CARLINI Francesco
CENTANNI Rosella Pri
CERONI Alessio
CETERONI Piero
CONCETTI Mauro
DEL MORO Alberto
DI FELICE Mariantonietta
EMILIANI Fabrizio
GIUSTOZZI Giulio
LAMPONI Gianni
LAURENZI Maurizio
LEONI Fabiano
MANDOLESI Andrea
MONTI Massimo
NICOLINI Patrizia
ORSINI Flavio Pri
PARENTI Melissa
PELOSI Emiliano
PERFINI Luciano Pri
PIERGALLINI Maurizio
PONZIANI Roberto Pri
POSTACCHINI Romualdo
SCARFINI Mario
SPADAVECCHIA Pierluigi
TALAMONTI Giampiero
TOMASSINI Gabriellina
TOTO' Gianluca
TRAPASSO Antonietta
TRASATTI Alberto
ZALLOCCO Galizio Pri
ZAMA Paolo

tratto dal sito del Partito Repubblicano
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la_pergola2000
20-05-06, 15:55
NON C'è MAI FINE alla ....

Non desta sorpresa la cocente delusione che l’onorevole Sbarbati ha provato dopo la recente nomina dei sottosegretari del governo Prodi., anzi è stata costretta ad ammettere che poteva aver ragione l’onorevole Giorgio La Malfa nel giudicare antidemocratico l’atteggiamento assunto nei confronti del Partito Repubblicano da parte dei ds.
Ora si può vedere chiaramente che il discorso politico che avevano fatto i repubblicani dell’edera al Congresso di Bari del 2001 non era la mera ricerca di posti, ma la ricerca di una dignità politica che l’alleanza con l’ulivo ci aveva fatto mancare.
Il partito repubblicano quando era al governo occupando posti di alta responsabilità non aveva mai creato steccati e non aveva mai emarginato il PCI di allora, anzi a Fano si era fatto garante di giunte.
Dal comportamento dei vincitori delle elezioni nazionali si è visto come non tengano in nessun conto le forze di minorianza e si fanno quasi vanto di emarginarle e di relegarle ai margini della vita politica.
Per noi repubblicani marchigiani e della provincia di Pesaro, anche se siamo sue due sponde opposte, quelli dell’edera nel cd, quelli del tralcio di vite nel cs, ciò viene vissuto come una offesa ai più alti valori laici e repubblicani che hanno contato e contano ancora in Italia.
Si vuol far capire, da parte del cs che le minoranze non contano, ma contano il numero di voti e le camarille che riescono a creare, non pensavamo che la politica potesse scendere così in basso.
Non pensavano che i Giuda potessero essere premiati
Anche alla regione Marche ci sono problemi per il tralcio di vite del MRE, il segretario regionale ds Vannucci manda segnali sulla stampa di resa dei conti e in modo molto inopportuno in quanto ci sono le comunali ad Ancona e di in alcuni comuni pesaresi.
Quando non si tiene conto delle minoranze,anzi si dileggiano e si emarginano ci sono problemi per il tasso di democrazia in Italia e questo avviene da parte di una forza politica che in teoria dice di esser democratica, ma che nei fatti dimostra tutto il contrario.
Gli italiani hanno un bel viatico per il partito democratico.

Gabriele Gerboni

Vicesegretario Provinciale del PRI di Pesaro

la_pergola2000
25-05-06, 23:54
Gerboni (Pri) sulla sicurezza chiede al Comune una risposta forte
“E’ una questione di valori civili”


FANO - “Dopo un periodo di apparente calma ricominciano ad apparire episodi di violenza nella nostra città. Droga, scippi, assalti alle banche, violenza per le strade con assalti a singoli cittadini che cercano di difendere persone inermi, insomma uno spaccato da periferia di metropoli”. E’ quanto osserva amaramente il vicesegretario provinciale del Pri, Gabriele Gerboni.

“Non so se a Fano ci siano persone che possano sopportare questa variazione in peggio della criminalità - sottolinea Gerboni dopo il ripetersi di episodi violenti e allarmanti dal punto di vista della sicurezza dei cittadini e del disagio dei giovani -, noi crediamo di no, certo il Partito Repubblicano di Fano non si farà sorprendere dai fatti e cercherà di fare delle proposte atte a risolvere, almeno in parte, questi grossi problemi che stanno per sorgere.

“Perché crediamo che se si lascia correre e si lasciano impuniti i malfattori la delinquenza poi dilaga e diventa irrefrenabile, per cui si auspica un aumento dei controlli e del personale preposto a questi controlli.

“Però non basta, accanto ai controlli ci vogliono dei sistemi educativi che possano far crescere i giovani in una società seria dove le regole del vivere civile devono essere insegnate e fatte rispettare.

“Le battaglie sui diritti per tutti sono giuste ed encomiabili verso le persone più bisognose, ma se si continuano a far valer solo i diritti si avranno delle generazioni in cui il diritto di ognuno si scontrerà con i diritti degli altri per cui alla fine non si capisce più dove stanno le regole e il vivere civile.

Gabriele Gerboni chiede una risposta forte alla politica, sollecitando un impegno deciso dell’amministrazione comunale con soluzioni che soddisfino il bisogno di sicurezza dei cittadini, espresso con particolare forza dagli operatori economici.

“Il partito Repubblicano di Fano - sottolinea Gabriele Gerboni - non crede che un assessorato alla immigrazione possa risolvere i gravi problemi della sicurezza pubblica, aumenterebbero le spese, e siamo dubbiosi sulla possibile risoluzione di detto problema, invece, siccome i problemi di ordine pubblico sono problemi di tutti e non riguardano solo la maggioranza o la minoranza l’Amministrazione comunale e tutto il Consiglio comunale si facciano responsabili di questi fatti che cominciano ad essere insopportabili, Fano non si merita questo. Il Partito Repubblicano di Fano si farà promotore di iniziative atte a interpretare e possibilmente a risolvere tutte quelle problematiche legate alla sicurezza”.

nuvolarossa
22-06-06, 19:01
Urbino: sezione e circolo culturale
Nel nome di Ugo La Malfa per creare "l'Altra Italia"

Si ricostituisce ad Urbino la sezione del Partito Repubblicano Italiano e soprattutto nasce il Circolo culturale e politico intitolato ad Ugo La Malfa, che per lungo tempo è stato antesignano dell'andamento degli accadimenti politici italiani dimostrando, attraverso le sue analisi, come il sistema italiano sarebbe andato incontro ad una crisi persistente, in virtù di un mancato sviluppo armonico dell'economia che si basasse sulla programmazione economica e sull'applicazione corretta della politica dei redditi. Questa, rivendicata dai repubblicani come strumento della programmazione e falsamente attribuita come blocco o controllo dei salari, conteneva significati ben più vasti, che si riferivano al controllo della produzione e della distribuzione di ogni forma di reddito a qualunque livello esso si producesse. Dimostrava che il dialogo tra il potere politico ed il potere economico dovesse derivare non da concezioni ideologiche astratte ma da esperienze ed analisi concrete e che i problemi relativi allo sviluppo richiedevano soluzioni armoniche attraverso un ruolo più complessivo del movimento sindacale ed una azione ideologica che non rincorresse a strutture ed esperienze di governo estranee alla nostra cultura. Il continuo confronto con il mondo cattolico e la corrente catto-comunista non era casuale, tant'è che dopo la scarsa considerazione de "L'Altra Italia", quella moderna, tecnologicamente avanzata e dedita alla piena occupazione, oggi si assiste ad una decadenza economica interna in cui l'economia, è sempre più regolata dall'Europa, mentre l'Italia stenta a modernizzarsi e fioriscono i movimenti etici e le contrapposizioni che dimostrano quanto poco spazio sia stato occupato dalla laicità vera dello Stato. Chi abbia letto "L'Altra Italia" di Ugo La Malfa si sarà reso conto che le analisi economiche e sociali sono attualissime anche oggi, quando le conflittualità all'interno della sinistra permangono elevate e quando l'aspetto ideologico travalica quello pragmatico che deve tenere conto delle problematiche della globalizzazione e dell'assetto mondiale che si va configurando.

La nascita del Circolo culturale "Ugo La Malfa" come strumento di elaborazione politica ed economica verrà inaugurato dall'on. Giorgio La Malfa sabato 24 giugno, alle ore 11,30, nella Sala delle riunioni del Ristorante Nenè. Un luogo di incontro ma anche una occasione per presentare all'on. Giorgio La Malfa le necessità della città di Urbino a cominciare dalla Università degli Studi "Carlo Bo", e per stimolarne l'azione concomitante con i parlamentari marchigiani di qualsiasi tendenza, per l'armonizzazione dello sviluppo delle Marche e della città di Urbino.

Augusto Calzini, Urbino

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tratto dal sito del Partito Repubblicano
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nuvolarossa
26-06-06, 19:53
La Malfa ad Urbino: inaugurazione sezione Pri/Ha promesso il suo interessamento per l'Università cittadina
Il futuro della regione Marche

L'on. Giorgio La Malfa, inaugurando la ricostituita sezione del Pri e la nascita del Circolo culturale "Ugo La Malfa" ad Urbino, nella conferenza stampa, sabato scorso, ha sottolineato come si sia compreso quanto in politica estera la posizione del nuovo governo sia quanto mai contraddittoria e rischi di essere paralizzata a causa delle posizioni estremistiche della sinistra. Le diversità all'interno della maggioranza sono già manifeste, non tanto per l'Iraq, quanto per l'Afghanistan. In realtà tutto, anche nel recente incontro con la Condoleezza Rice, viene affidato ad un piano che ancora nessuno conosce.

Per quanto riguarda la politica economica, l'on. Giorgio La Malfa, pur dichiarando il suo apprezzamento verso il ministro Padoa - Schioppa, è convinto che l'attuale governo, a causa dei dissidi interni e del disordine con il quale viene trattata l'intera materia, non farà altro che peggiorare la situazione, già molto grave, con cause ben individuabili , risalenti agli inizi degli anni ‘90. La Malfa riprenderà la battaglia per i diritti civili e per la difesa della laicità dello Stato, auspicando un rilancio del Pri e dei valori di cui è sempre stato portatore.

Il Partito ha avvertito un grande disagio per le trasformazioni avvenute, ed ha vissuto tempi difficili per la scelta della sua collocazione, ma in questo momento non vi sono dubbi sulla strada intrapresa, perché è l'unica che possa portare l'Italia al di là della crisi economica e sociale che sta attraversando, quando e se risolverà le questioni fondamentali all'ordine del giorno: la questione energetica, le liberalizzazioni e le infrastrutture, ambiti nei quali il centrosinistra manifesta lacune profondissime.

La Malfa, da ultimo, ha rivendicato la sua propria autonomia su alcuni problemi, di cui intravede soluzioni possibili diversificate, anche se non lontane dalle posizioni ufficiali della Casa delle Libertà.

Per quanto riguarda le sorti della Università degli Studi, ascoltata la relazione del prof. Attilio Giampaoli, sul Piano Finanziario della Università "Carlo Bo", ha promesso il suo interessamento costante sapendo quanto la medesima stia a cuore agli urbinati. Si è inoltre dichiarato disponibile ad interessarsi di tutte le questioni che riguardano la città di Urbino ed il territorio marchigiano del quale è stato eletto deputato.

Augusto Calzini, Urbino

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tratto dal sito del Partito Repubblicano
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nuvolarossa
04-09-06, 10:42
Mario Paterni ed il Repubblicanesimo nel Pesarese

Il pesarese Mario Paterni (nato a Pesaro il 10 settembre 1837 e deceduto a Pesaro il 28 maggio 1892) fu uno dei più autorevoli esponenti del movimento repubblicano delle Marche. Fu seguace di Giuseppe Mazzini, che conobbe unitamente ad Aurelio Saffi, Quadrio, Domenico Barilari, ecc. Ideò il sodalizio “Dio e Popolo” di cui fu capo; diresse il giornale “Il Popolano”, fondato nel 1973, fino all’ultimo numero del marzo 1881. Sostenne da allora la sua lotta in favore dell’avvento della Repubblica su due versanti: come fondatore, direttore e scrittore di giornali dai forti toni anti-monarchici e come presidente di alcune Società popolari, sempre oggetto di persecuzioni, sequestri e scioglimenti. Nell’agosto 1874 Mario Paterni fu arrestato nel corso di una riunione di esponenti repubblicani svoltasi a Villa Ruffi nei pressi di Rimini e con essi tradotto in carcere a Spoleto e poi a Perugia e, quindi, prosciolto dalla magistratura. Aveva fondato a Pesaro il “Circolo di Educazione Morale e Intellettuale”, sciolto per disposizione governativa nel 1874.

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Successivamente fondò l’associazione “Circolo Patria e Lavoro”, anche essa sciolta con decreto prefettizio, mentre la successiva “Società Dio e Popolo” ebbe più lunga vita, tanto che nel 1881 Mario Paterni ne era ancora presidente, e che fu molto attiva sul piano della solidarietà sociale. Mario Paterni fu consigliere di vigilanza delle Società Affratellate, membro del Comitato della Consociazione Repubblicana delle Marche. Fu candidato quattro volte alle elezioni politiche nazionali, nel 1874, 1877, 1882, 1886. Nel 1874 e nel 1877, quando vigeva il collegio uninominale, perse il ballottaggio prima contro il D’Ancona per 151 voti e poi contro il Filzi per soli 65 voti. Fu consigliere comunale di Pesaro dal 1875 al 1886. Varie volte fu nominato consigliere provinciale. Costituì il Comitato Elettorale Democratico di cui fu presidente e fondò la Sveglia Elettorale, poi chiamata Sveglia Democratica. Con il suo giornale “Il Popolano” Mario Paterni, condusse una dura battaglia contro la monarchia che, a suo parere, riassumeva in sé tutti i mali dell’Italia ed era la causa che negava il progresso del popolo italiano, incitò il popolo a scuotersi dal torpore, dall’inerzia e dall’apatia e considerò sempre il diritto al voto di tutti la condizione indispensabile per la legittimità di un governo. Condusse la battaglia per il voto universale e nel febbraio 1881 Mario Paterni parteciò a Roma al comizio nazionale per il suffragio universale assieme a Giovanni Bovio, Felice Cavallotti, Alberto Mario e Edoardo Pantano. Anche a Pesaro il 20 febbraio 1881 vi fu il plebiscito per il voto a suffragio universale, convocato dalla Società “Dio e Popolo”, con la partecipazione di oltre tre mila persone e concluso con un discorso di Mario Paterni. Il giornale repubblicano fu anche vivace nella difesa dei lavoratori, denunciando le dure condizioni di lavoro, la insufficienza dei salari e la mancanza di lavoro. Mario Paterni rappresentò gli operai di Pesaro al dodicesimo Congresso Operaio e partecipò anche alle riunioni della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Il tema delle elezioni era sempre trattato con impegno negli articoli del periodico repubblicano pesarese, anche in polemica con “L’Eco d’Isauro, giornale clericale pesarese. Tra le battaglie condotte da Mario Paterni va ricordata quella per la pubblicità delle discussioni consigliari, vinta nel 1873. Su “Il Popolano” vi era una rubrica intitolata “Roba Clericale” che riportava da altri giornali i fatti scandalosi o giudiziari che accadevano in ogni parte del Paese e che vedevano nel ruolo di protagonisti i rappresentanti della casta clericale. Il 5 marzo 1890 Mario Paterni fondò il giornale “La Sveglia democratica” che, pur con numerose interruzioni imposte dalle autorità governative del tempo, continuò le pubblicazioni sino al 1916, con orientamento mazziniano e fu anche espressione dell’alleanza tra repubblicani e socialisti, la cui collaborazione Mario Paterni considerò proficua. Mario Paterni morì all’età di 55 anni a Pesaro il 28 maggio 1892. Tutta Pesaro assistette ai suoi funerali, ai quali presero parte delegazioni di repubblicani provenienti da trenta città, vi erano settanta bandiere di varie Associazioni, oltre cinquanta corone. Porsero il loro saluto a nome della cittadinanza Ernesto Nathan, il dott. Cingolani, il prof. Paglierani e per i repubblicani del Montefeltro Francesco Buffoni. Ci piace ricordare che “La sveglia democratica”, dal settembre 1913 al dicembre 1913, per tredici numeri settimanali, fu diretta anche da Pietro Nenni, allora ventiduenne, che poi vi rinunciò perché chiamato a dirigere in Ancona “Il Lucifero”, giornale della Consociazione Repubblicana delle Marche, divenendo anche segretario regionale dei repubblicani marchigiani.

Giuseppe Righetti


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L’avventura de “Il Popolano”

Sottotitolo: Periodico Settimanale Politico Amministrativo. Luogo di pubbl.: Pesaro. Luogo di st. e tip.: Pesaro, Tipografia Fratelli Rossi. Durata: 20 aprile 1873, A. I, n. 1 - 17 settembre 1876, A. IV, n. 34. Sospende le pubblicazioni dal 2 agosto al 6 settembre 1874, per i fatti di Villa Ruffi. Periodicità: Settimanale. Direttore: Mario Paterni. Gerente resp.: Apollinare Serafini. Dall’8 febbraio 1874, Mario Paterni; dal 10 maggio, Vittorio De Angelis; dal 24 gennaio 1875, Cesare Balducci. Formato: cm. 24x35,5; Pagg.: 4.

Diretto da uno dei dirigenti della Consociazione repubblicana marchigiana, Mario Paterni, che partecipò anche all’incontro di Villa Ruffi, Il Popolano si dichiara fin dal primo numero repubblicano e mazziniano: il giornale sorge anzi con l’intento da un lato di occuparsi prevalentemente di questioni relative ai comuni e all’amministrazione provinciale, dall’altro di risvegliare dall’inerzia gli strati popolari (cfr. nel primo numero l’articolo “Spieghiamoci”). Più volte Il Popolano orienta i suoi lettori a votare per candidati repubblicani o appoggiati dal Partito repubblicano: così accade ad esempio il 27 luglio del 1873, sia per il Consiglio comunale che provinciale, quando invita a votare il nome di Paterni, così ancora il 26 luglio 1874.
Nell’autunno del 1873 e nella primavera del 1874 il giornale conduce una intensa e continua campagna di denuncia della miseria (cfr., fra gli altri, gli articoli di fondo “Pane e lavoro” (7 settembre 1873), “L’inverno arriva” (28 settembre), “La carestia” (23 novembre), “Qua è il rimedio” (30 novembre), fino a “La miseria” (24 maggio 1874). Circa l’atteggiamento del giornale nelle questioni operaie, non si può dire che sia molto aspro nei riguardi dell’Internazionale, di cui anzi si interessa poco (cfr. l’articolo “L’internazionale” riprodotto il 28 febbraio 1875 da “La Fratellanza Artigiana”), ma nemmeno che si occupi a fondo dei problemi degli artigiani e dei lavoratori pesaresi. Il 22 giugno 1873 pubblica un brano dei Doveri dell’Uomo di Mazzini sotto il titolo “Questione economica”; il 2 agosto 1874 un articolo su “Le società cooperative”. Dal 27 aprile 1873 pubblica un lungo servizio su “Le associazioni religiose”. Di notizia delle società di mutuo soccorso di Pesaro e di alcuni centri della provincia e della loro attività e dei circoli repubblicani e democratici: per esempio dello scioglimento della Consociazione repubblicana e del proscioglimento dei suoi dirigenti e degli arrestati (cfr. “N”, 4 maggio 1873); nessuna indiscrezione e notizia di rilievo invece a proposito degli arresti di Villa Ruffi.

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tratto da http://giornale.regione.marche.it/

nuvolarossa
05-10-06, 12:22
Il Pri: “Abbassare l’Ici sulla prima casa”

FANO - Scrive Gabriele Gerboni per il Pri fanese: “Le tasse tanto attese sono arrivate, chi non credeva che si potessero abbattere tante tasse sulla pelle degli italiani ora si dovrà ricredere. Le tasse più inique però sono quelle indirette e il governo centrale ha dosato le responsabilità verso gli Enti Locali con la revisione degli estimi catastali, deve aver pensato, ai comuni che ad ogni finanziaria piangono miseria per la scarsità di mezzi finanziari, questa volta gli diamo la possibilità di alzarli per incrementare gli introiti dell’Ici. In quasi tutti i comuni italiani l’Ici è al massimo dell’applicabilità, solo nel comune di Fano l’Ici prima casa è tenuta al quattro per mille, mentre nei comuni limitrofi è già sopra il cinque per mille. Come si può fare per rendere meno iniqua questa tassa? Il Partito Repubblicano per il prossimo bilancio propone di annullare o perlomeno abbassare l’Ici per chi ha una sola casa, così gli effetti negativi della finanziaria verranno ad essere diluiti e il minore incasso potrà essere ben assorbito dall’aumento degli estimi catastali per le seconde case; si avrebbe così una correzione sussidiaria di questa tassa che non tiene conto dell’ Irpef dei dichiaranti , ma si abbatte indistintamente sui poveri e sui ricchi. Così facendo il comune di Fano dimostrerebbe di correggere in maniera virtuosa l’iniquità dell’ aumento degli estimi e darebbe una risposta di buon governo locale a quel governo centrale che non sa far altro che aumentare indistintamente le tasse ai ricchi e ai poveri”.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/

nuvolarossa
09-11-06, 14:56
sabato 11 novembre prossimo, alle ore 10

Approfitto del sito per avvertire tutti coloro, iscritti, simpatizzanti, elettori, da sempre persuasi dell'importanza politica, sociale ed etica del Partito Repubblicano Italiano, nel nostro panorama politico ma anche europeo e financo mondiale, che sabato 11 novembre prossimo, alle ore 10, gli amici della Toscana, delle Marche e dell'Umbria si ritroveranno a Figline Valdarno, all'Antica taverna Casagrande per l'intera giornata, pranzo incluso con pagamento così detto alla romana, assieme ai tre segretari regionali Governi, Bussotti e Gambioli.
Discuteremo delle iniziative da intraprendere assieme per incrementare il proselitismo e penetrare incisivamente nel tessuto culturale di queste tre regioni, mettendo al momento in secondo piano le ambizioni di cariche elettive istituzionali.
Naturalmente l'invito è esteso a tutti coloro che hanno voglia di fare più di quella di dire, che le chiacchiere fanno poca farina, anche se risiedono oltre le tre regioni mensionate.

Con affetto e stima

Renato Traquandi

tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/message/10323

nuvolarossa
19-01-07, 14:01
Conti va alla guida della sezione del pri

CIVITANOVA MARCHE (Macerata) - Si è riunita l'assemblea del Pri, che dopo la scomparsa del repubblicano storico, Lello Quintajé, segretario della sezione Mazzini, ha provveduto al rinnovo delle cariche della sezione. E’ stato eletto segretario della sezione Ippolito Conti, commerciante di Civitanova. All'assemblea è intervenuto il segretario regionale, Giuseppe Gambioli, che oltre a tracciare una strategia politica del partito nel maceratese, con l'imminente apertura di una sezione nel capoluogo di provincia, ha proposto di dedicare la sezione di Civitanova all'amico Quintajé. Per quanto riguarda le problematiche della città i repubblicani s'impegneranno soprattutto per ridurre i disagi provocati dalla viabilità, dall'inquinamento da polveri sottili e per migliorare trasporto pubblico e parcheggi.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/

la_pergola2000
24-01-07, 03:33
Comunicato stampa PRI di Pesaro


Lunedì 21 gennaio si è riunita l’assemblea degli iscritti al Partito Repubblicano della sezione Ugo La Malfa di Pesaro.
Dopo l’introduzione del segretario regionale Giuseppe Gambioli si è aperta la discussione su vari temi locali, fra cui la proposta di istituire una federazione comunale di partiti ed associazioni che si ritrovino sulle proposte programmatiche del centrodestra,l’assemblea dopo un dibattito ha poi votato all’unanimità l’adesione alla federazione, in quanto la stessa idea di federazione comporta una flessibilità nelle opinioni e nei comportamenti politici dei federati.
Il dibattito è poi proseguito sullo stato della maggioranza che governa il comune di Pesaro da oltre sessantanni, il dibattito che ne è scaturito ha visto la critica di tutti i presenti per questa maggioranza che continua a dividersi su tutto, sia fra i partiti che dentro i partiti.
La proliferazione degli assessorati ha calmato per un po’ gli appetiti delal maggioranza , ma quando non trova disaccordo lo trova all’interno dei partiti che la compongono.
Dalla lettura dei giornali , ma non dalla televisione, si sa che anche dentro i ds, ci sono scontri feroci. Ogni volta che si riuniscono c’è chi se ne esce con le ossa rotte e chi va via dal partito.
Tutto questo rende poco proficua l’azione amministrativa e dimostra che l’attuale maggioranza pesarese non riesca a prendere decisioni per il bene della città.
Pesaro ha bisogno di cambiare, gli attuali amministratori sono allo stremo della loro capacità progettuale e sarebbe un bene, anche per loro stessi, se i pesaresi alle prossime amministrative trovassero la forza elettorale di sostituirli.

La segreteria del Partito Repubblicano di Pesaro.

nuvolarossa
01-02-07, 13:48
Il consigliere è uno storico seguace di La Malfa
Calzini chiede di formare un gruppo repubblicano

URBINO - La sezione del Pri intitolata a Giuseppe Mazzini si è riunita alla presenza del segretario regionale Giuseppe Gambioli per discutere alcuni problemi di interesse pubblico quale l'attività svolta in Consiglio comunale, il problema delle liberalizzazioni e privatizzazioni, compresa la problematica che investe la formazione dell'Azienda di Servizi Unica Provinciale e la situazione della sanità nel territorio. Per quanto riguarda l'attività del Consiglio comunale si fa riferimento al consigliere del gruppo misto Augusto Calzini, iscritto al Pri, “le cui azioni riflettono il pensiero repubblicano con precisi e costanti riferimenti ad Ugo La Malfa, precursore della modernizzazione dello stato e della politica dei redditi. Per tali ragioni Calzini chiederà di potersi costituire come gruppo repubblicano. Per il problema delle spa per l'erogazione dei servizi, il Pri, che ha già elaborato diversi documenti di rilievo e di critica sulle azioni fin qui svolte a livello provinciale con risultati pressoché fallimentari, ha in programma di indire una assemblea pubblica cittadina con la partecipazione di esperti”.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/

nuvolarossa
04-03-07, 11:56
Con Meriggi rinasce il Pri

MACERATA - In occasione della recente riunione del consiglio comunale di Macerata Giovanni Meriggi ha reso nota la decisione di voler assumere la qualifica di Gruppo del Partito repubblicano italiano nell’ambito del gruppo Misto presente nello stesso consiglio comunale. Questa decisione è stata presa nell’imminenza della ricostituzione di una sezione maceratese del Pri che assumerà il nome, tradizionale, di sezione Giuseppe Mazzini. “Ritengo - commenta lo stesso Meriggi - che questa novità nel mondo politico cittadino abbia una sua particolare importanza: il Partito Repubblicano Italiano ha sempre giocato in questa città un ruolo fondamentale di equilibrio, di libertà e di sana e corretta amministrazione del pubblico interesse”.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/

nuvolarossa
09-03-07, 18:37
Il nome dell’ex ministro era circolato come leader della Cdl. “Pesa la situazione economica”
I repubblicani rilanciano La Malfa
Stopponi: “E’ l’uomo giusto per governare una fase così delicata”

FABRIANO (Ancona ) - “La candidatura dell’onorevole La Malfa è nata da una richiesta specifica dei Repubblicani delle Marche in considerazione dei gravi problemi occupazionali, economici e sociali che investono il territorio montano in generale e quello fabrianese in particolare. E comunque, se ci saranno le condizioni sufficienti e necessarie per realizzare una compagine politica e di governo della città e del comprensorio compatibile e condivisa, i Repubblicani sono disponibili con le loro idee e con i loro uomini migliori”. Il responsabile del Pri della zona montana Luciano Stopponi spiega com’era emersa la volontà di candidare il segretario nazionale del suo partito, Giorgio La Malfa, alla carica di sindaco di Fabriano.

Candidatura sfumata, come si sa, ma che aveva destato una certa curiosità fra gli addetti ai lavori. “Nel nostro territorio - osserva Stopponi, che è membro della direzione regionale del Pri - ci sono problemi derivanti dalle massicce delocalizzazioni industriali, dalla mancanza di attività alternative, dal completo isolamento infrastrutturale. Come tutti sanno, l’onorevole La Malfa è stato eletto deputato al Parlamento nelle liste di Forza Italia (come esponente e tesserato repubblicano) nelle Marche. E, al riguardo, i repubblicani ringraziano per l’opportunità concessa, consentono ad una forza storica della politica nazionale la sopravvivenza. Nella consapevolezza del valore politico e professionale, riconosciuto e apprezzato non solo in campo nazionale, che La Malfa esprime, i repubblicani intendono investire il loro prezioso capitale a favore di un territorio così bisognoso di cure sapienti ed esperte, che da sempre ha dimostrato apprezzamento e attenzione ai valori risorgimentali e mazziniani rappresentati dal Pri”.

Una disponibilità e una volontà importanti, quelle che giungono dal Pri, “e che ho comunicato, per senso di appartenenza e di gratitudine agli esponenti di Forza Italia, poi a tutti gli esponenti dei partiti, anche di maggioranza, nelle rare occasioni istituzionali pubbliche, raccomandando ad ognuno di superare qualsiasi divisione ideologica e di schieramento per unire tutte le forze disponibili nella ricerca di soluzioni urgenti ai gravi problemi che investono il territorio. Fabriano non si salva senza una politica comprensoriale e il comprensorio non si salva senza Fabriano. Così come è strategica e fondamentale, del resto, la realizzazione della Quadrilatero, per uscire dall’isolamento territoriale e per lo sviluppo di ogni attività di supporto all’industria o alternativa ad essa”.

AMINTO CAMILLI

tratto da http://www.corriereadriatico.it/

nuvolarossa
18-05-07, 21:41
Appuntamenti elettorali di La Malfa

Secondo il calendario comunicatoci dal segretario regionale Marche Giuseppe Gambioli, l'on La Malfa era ieri ad Ancona, per presentare i candidati alle elezioni provinciali. Nella stessa giornata di venerdì a Fabriano dove si tengono le elezioni comunali. Sabato 19 maggio, ore 11,00, è a Iesi per un incontro con cittadinanza e sindaco (Enoteca Regionale). Alle 15,00 sarà a Castelfidardo presso la sezione "G. Mameli".

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
21-05-07, 13:17
La Malfa: “L’aria è cambiata anche a Jesi”

JESI - Per Maria Celeste Pennoni arriva Giorgio La Malfa. Ieri mattina, presso l’enoteca regionali, l’incontro, tra la candidata a sindaco (Forza Italia, Udc, Prci e Democratico cristiani) e il leader del Partito repubblicano. “Il centro destra - ha spiegato la Pennoni - non si presenta diviso in queste amministrative: noi rappresentiamo il centro, come cinque anni fa. Forza Italia ha un proprio candidato e un proprio programma. Quello che si è veramente diviso è il centro sinistra. Noi ci uniremo in caso di ballottaggio. E speriamo che questa situazioni ci giovi”.

Cinque i candidati del partito dell’Edera nella lista forzista: Alberto Albanesi, Paola Belardinelli, Michele Casali, Roberto Dignani e Augusto Pellegrini. E sulla scissione tra Pri e Repubblicani europei, La Malfa ha detto: “I Repubblicani europei andranno al Partito Democratico: noi siamo di centro ed esprimiamo certi valori. Non c’è un giudice che può dire cosa sia giusto o no”. E sulle vicende politiche nazionali Giorgio La Malfa ha commentato: “L’Unione litiga su tutto - ha detto l’ex ministro alle Politiche comunitarie del governo Berlusconi - sono divisi e le elezioni in Sicilia lo hanno dimostrato. Il gradimento del governo, secondo dati pubblicati dal Corriere della Sera e dal Sole 24 Ore, è al 36%: è senz’altro un’occasione favorevole”. Per il leader del Pri le condizioni ci sono tutte per una avanzata delle forze alternative anche nella Jesi da sempre roccaforte della sinistra.

C.T

tratto da http://www.corriereadriatico.it/

nuvolarossa
29-05-07, 19:01
I Repubblicani in una lista mista a Jesi

http://amministrative.interno.it/amminis/amm070527/simboli/2-20070527000000-11-210003.gif

2.205 voti pari a 10,89%

nuvolarossa
15-06-07, 21:10
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

Riunita la direzione regionale del Pri Marche/Intervento di Giorgio La Malfa presso la sezione di Castelfidardo
Operare in area liberaldemocratica

Giovedì 14 giungo, alla presenza del deputato delle Marche, l'On. Giorgio La Malfa, si è riunita la Direzione regionale del PRI, presso la sezione storica di Castelfidardo.

La direzione, sentita la relazione del segretario regionale l'approva.

L'analisi del recente voto amministrativo ha visto il partito impegnato soprattutto per il voto della provincia di Ancona e le amministrative dei comuni più importanti. Il Partito coglie due risultati importanti: il ritorno nel Consiglio comunale di Fabriano, con l'elezione dell'amico Mingarelli Diego e la presenza della lista dell'Edera, dopo 10 anni, per l'elezione del consiglio provinciale di Ancona.

Due risultati che danno entusiasmo agli amici repubblicani marchigiani e vedono premiato il loro impegno e un nuovo interesse nei confronti del Partito, da parte dell'opinione pubblica e di quegli amici che, disorientati dalla crisi dei partiti del '94, si erano allontanati.

La direzione ha quindi espresso l'impegno di celebrare entro la fine dell'anno tutti i congressi provinciali e di organizzare una conferenza programmatica regionale.

L'On. Giorgio La Malfa ha manifestato le perplessità sulla politica del governo nazionale, soprattutto per la politica estera, fiscale e sulla sicurezza, ed ha auspicato una maggioranza di larghe intese al fine di ridurre l'azione negativa della sinistra radicale, avviare la riforma elettorale e nel 2008 ritornare alle votazioni.

Per il PRI, dopo la formazione del Partito democratico, diventa ancora più importante quel ruolo di riferimento per l'area liberal repubblicana che nel Parlamento europeo si rifà al raggruppamento dell'Eldr e le Marche, regione storica del repubblicanesimo, dovranno fungere da guida a questo movimento che in Italia non è riuscito ad organizzarsi come terzo polo.

Giuseppe Gambioli, segretario regionale del Pri

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
24-07-07, 19:35
Difensore civico: perplessità avanzate dall'Edera/Il Pri di San Benedetto del Tronto stanco del proliferare di incarichi
Fare un elenco delle spese inutili

SAN BENEDETTO DEL TRONTO (Ascoli Piceno) - Il Pri di San Benedetto del Tronto, in merito alle candidature ipotizzate a ricoprire il ruolo di difensore civico, sente il dovere di esprimere la sua perplessità in ordine, non ai nominativi ipotizzati, ma alla figura propria del difensore civico.

Infatti, riteniamo che gli elettori abbiano espresso, attraverso il diritto di voto, la volontà di essere rappresentati da un Consiglio Comunale e da un Sindaco, che a loro volta si avvalgono dell'operato di Assessori, Funzionari e di Impiegati, con il compito di attendere alle esigenze amministrative della città e di ogni singolo cittadino.

Quindi, quale ulteriore esigenza c'è di trasferire altrove il compito di risolvere eventuali incomprensioni tra queste parti?

Come può un ente nominare e pagare un "difensore" del cittadino che poi dovrà entrare in conflitto con esso nominante?

Ed inoltre, entrando nel merito delle competenze, come può un solo individuo confrontarsi con tanti "esperti" di settore, quali sono i capi servizio, ben remunerati per risolvere questioni in singoli comparti dell'operare e del sapere amministrativo?

Il PRI ritiene che la circostanza sia l'ennesima occasione per aprire un responsabile confronto sui costi della pubblica amministrazione.

I contribuenti sono stanchi del proliferare di incarichi, sempre più costosi e lontani dal rapporto con la città .

Le risorse potrebbero essere meglio impiegate per la manutenzione dei quartieri come ci chiedono tutti i giorni i nostri concittadini.

Del resto non tutti i Comuni d'Italia hanno provveduto a questa nomina.

Considerato che San Benedetto è la città della Regione Marche più tartassata in termini di pressione tributaria per abitante, sarebbe ora di iniziare una saggia azione amministrativa contro le spese inutili per abbattere gradualmente la tassazione.

Antonio Merlini, segr. sezione Pri di San Benedetto del Tronto

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
02-10-07, 19:00
Marche: la conferenza dedicata agli ostacoli allo sviluppo/Il messaggio di Francesco Nucara che ricorda le battaglie e i comuni ideali
E' necessaria un'altra classe dirigente

Di seguito riproduciamo la lettera inviata dal segretario nazionale Francesco Nucara.

Caro Peppino, sono molto dispiaciuto di non poter partecipare al Convegno di Senigallia, insieme agli amici di tante battaglie repubblicane intraprese nelle Marche e condotte sempre con gli ideali repubblicani nell'interesse delle popolazioni.

Sempre! D'altra parte le Marche sono parte essenziale della storia repubblicana, fin dal Risorgimento, e anche parte della storia italiana.

Il vostro conterraneo e nostro maestro Giovanni Conti si preoccupava del Mezzogiorno con la stessa intensità con cui si preoccupava degli interessi marchigiani. E come non ricordare Oronzo Reale eletto nella vostra regione, o Claudio Salmoni, mio riferimento indelebile alla Cassa del Mezzogiorno: questi amici sono patrimonio del repubblicanesimo italiano.

Avremo modo, caro Peppino, di dibattere dei problemi delle Marche e del Paese e voglio ricordare, agli amici che sono con te, le comuni battaglie, tue e mie, per l'energia nucleare e anche l'apporto tecnico con cui mi hai supportato nella mia battaglia politica su questo tema in particolare.

Sono certo del successo dell'iniziativa e rinnovo il rammarico per non essere con voi, ma l'amico De Carolis e Giorgio La Malfa sicuramente non faranno sentire la mia mancata presenza. Un caro fraterno saluto,

Francesco Nucara

*******

Dalla conferenza programmatica del PRI regionale

"I nodi che rallentano lo sviluppo economico delle Marche:lavoro energia infrastrutture"

svoltasi nella sala del Trono del bel Palazzo Ducale di Senigallia è emerso un quadro regionale allarmante che il segretario regionale Giuseppe Gambioli ha sintetizzato in tre parole: la regione Marche è sprecona, incapace e irresponsabile.

Sprecona perché oltre a non riuscire a mettere in atto azioni concrete per la risoluzione della crisi idrica, con gli invasi esistenti addirittura pieni di fango, quest'anno, per negligenza e superficialità, si è messa in crisi anche l'unica riserva strategica dell'Appennino umbro - marchigiano, le falde profonde del Burano. Questo enorme rubinetto della portata di 200 litri al secondo, ad emergenza idrica finita grazie agli acquazzoni settembrini, è rimasto inspiegabilmente aperto e dalle viscere del Catria e del Nerone sono stati prosciugati, e sprecata la bellezza di 400 mila metri cubi di purissima acqua minerale.

Gambioli ha poi sottolineato l'incapacità della Regione puntando il dito sul PEAR, criticando la scelta dell'eolico e delle microcentrali che, oltre a non risolvere il deficit energetico, che ammonta ormai al 50 per cento e per questo passibile di sanzioni economiche da parte del governo, faranno lievitare il costo di produzione, il pericolo di un inquinamento diffuso, l'aumento degli oneri di controlli da parte delle autorità, la produzione di energia di scarsa qualità e un impatto ambientale negativo diffuso sul territorio. Una Regione incapace anche sulla Sanità: il nuovo Piano Sanitario di 1700 pagine non è in grado di rendere questo importante servizio efficiente, le Asl saranno ancora in soprannumero e quindi gli sprechi rimarranno tali e quali, le liste d'attesa avranno sempre tempi lunghi e la sanità passiva non verrà ridotta.

La Regione si è dimostrata irresponsabile per l'ostracismo spasmodico perpetrato per 5 anni contro il governo Berlusconi che, grazie alla legge Obiettivo e la società Quadrilatero, ha messo in atto il più grande progetto nella storia della Regione Marche. Gambioli ha ringraziato l'ex presidente della Quadrilatero Pieralisi che ha avuto il grande merito, in soli 30 mesi, di attivare i due maxi lotti di oltre 2000 milioni di euro e scongiurare, col nuovo governo Prodi, la fine che hanno fatto le altre grandi opere, vedi il ponte di Messina o la TAV. Questo centrosinistra non è riuscito a bloccare i progetti ormai avviati ma, con la complicità del governo Prodi, ha sostituito il presidente Pieralisi con una personalità non marchigiana.

Il PRI si adopererà affinché le Marche abbiano una classe dirigente che sia in grado di stare vicino alle esigenze dei cittadini, indipendentemente dalla logica partitica e condanna il comportamento pregiudiziale e arrogante di una giunta regionale che si è dimostrata sprecona, incapace e irresponsabile.

Segreteria Pri Marche

tratto da http://www.pri.it/1%20Ottobre%202007/MarcheConferenza.htm

la_pergola2000
04-10-07, 12:24
Nota a margine della conferenza programmatica del PRI di sabato 29 novembre.

durante la fase organizzativa il presidente della confindustria marche, margherita,invitato a tenere una relazione si è rifiutato di partecipare, minacciando anche altri iscritti alla sua associaizone di interventire.

Dove si dimostra che la famiglia merloni, e con lei i ds dominano oramai la situazione nelle Marche.

Esponenti di Rifondazione comunista , che hanno pregato di non fare i loro nomi sono in soffferenza estrema.
Proseguiremo con le notizie.

la_pergola2000
04-10-07, 12:31
Questo il comunicato stampa che dava l'annuncio della conferenza programmatica a senigallia, spedito ai corrispondenti locali del resto del carlino, corriere adriatico, messaggero è stato pubblicato solo dal resto del carlino pagina di senigallia, gli altri corrispoindenti sentiti i lori redattori hanno trovato scuse per la non pubblicazione.






Sabato 29 settembre alle ore 9.30 nel Palazzo Ducale di Senigallia si terrà una conferenza, organizzata dal Partito Repubblicano Marchigiano sullo stato di “salute” della Regione Marche:

INDUSTRIA-ENERGIA-INFRASTRUTTURE , questi i temi che saranno sviscerati da alcuni rappresentanti del credito, dei consumatori, della cooperazione e del sindacato, grande assente la Confindustria che sorda ai continui inviti ad un dibattimento sul futuro delle Marche si nasconde dietro risibili giustificazioni.
Nelle Marche in questi giorni infuria il toto partito democratico, ma non bisogna dimenticare, che il PD è già al potere nella nostra regione, la confusione che ne scaturisce fa dimenticare i veri problemi oggi sul tappeto marchigiano, l’industria dà segni di cedimento, le infrastrutture sono di là da venire, il costo dell’energia che continua ad aumentare, i finanziamenti regionali indirizzati verso pochi settori , perciò il PARTITO REPUBBLICANO si sente in dovere di lanciare un grido d’allarme nei riguardi dell’economia marchigiana.
Le tasse che aumentano sempre di più e non coprono i costi della gestione regionale, nelle Marche la spesa sanitaria è una delle più alte d’Italia , il piano di riforma sanitario ha pìù di millecinquecento pagine , mentre il piano sanitario della Lombardia ne ha appena 250, questo dimostra , se ce ne fosse stato bisogno, in che condizioni burocratiche è impelagata la Regione Marche.

Anche in questi giorni di infuocata antipolitica, il Presidente Spacca, onnipresente e invadente, non pensa minimamente a metter mano ai problemi veri degli abitanti della regione, tanto il potere si è assicurata la maggioranza per gli anni futuri.
I marchigiani, si sentono sicuri con questi amministratori? Che fanno più presenzialismo televisivo e giornalistico E CHE NON RISOLVONO i problemi cogenti di una regione sempre più abbandonata a se stessa?

Le conclusioni del convegno saranno assicurate dall’intervento dell’on. Giorgio La Malfa che illustrerà quali possano essere le soluzioni riguardo ai problemi dibattuti.


Il PRI regionale

nuvolarossa
21-10-07, 17:48
Forum della Federazione Giovanile Repubblicana di Castelfidardo (Ancona)

http://fgrcastelfidard.forumer.it/

nuvolarossa
01-11-07, 14:08
Lascia il Cda della società dei trasporti pubblici
Le dimissioni di Gerboni

FANO (Pesaro Urbino) - Gabriele Gerboni del Partito Repubblicano ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione dell’Ami spa sulla base della legge finanziaria del 2007 , che prevede la riduzione di componenti dei consigli d’amministrazione nelle società controllate da amministrazioni pubbliche. “Non capisco però - commenta lo stesso esponente repubblicano - il can can che fanno alcuni comuni dell’entroterra fanese, soci dell’Aset Spa, governati da esponenti degli stessi partiti che hanno emanato la finanziaria, sembra che non accettino il dispositivo della finanziaria volta ad eliminare alcune spese, vogliono questi sindaci andare contro il governo da loro stessi votato? Il numero di componenti è dato dalle percentuali di proprietà dei comuni stessi, nell’Ami spa, il comune di Fano, secondo la suddetta legge finanziaria non aveva più diritto ad avere due consiglieri, perciò molto opportunamente e secondo i dettami della legge, il consigliere Gerboni ha presentato le dimissioni , perché secondo lo stesso ragionamento i sindaci dell’entroterra sembra che non vogliano aderire alla legge? Dovranno però adeguarsi, anche se hanno voluto trasformare il lorointervento all’Assemblea dei soci Aset come un fatto politico locale, invece nella decisione del socio di maggioranza, il Comune di Fano, non c’è protervia , ma la semplice applicazione della legge nazionale”.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=6E568078C66C697A97493BB6BB2B5 A9F

la_pergola2000
01-11-07, 15:43
Giusto per l'esatta informazione, il messaggero cronaca di Fano ha pubblicato il comunicato solo fino al "can can che fanno alcuni sindaci dell'entroterra fanese"
Il seguito dove si spiegava la contraddizione ecc ecc. è stato censurato.
Per inciso i responsabili provinciali e regionali del Messaggero sono tutti di rifondazione e dei ds, alla faccia della libera stampa.

Gabriele Gerboni

nuvolarossa
20-11-07, 17:53
Tratto dall'Agenda di Giorgio La Malfa

San Benedetto del Tronto - sabato 1 dicembre Giorgio La Malfa sarà nel pomeriggio a San Benedetto del Tronto per partecipare ai Congressi provinciali del PRI di Ascoli Piceno e Fermo. Ore 16.00 Hotel Calabresi Sala Giada a San Benedetto del Tronto

tratto da http://www.giorgiolamalfa.it/agenda.asp

nuvolarossa
12-12-07, 11:12
Fano-Grosseto, il Pri chiede l’intervento di Ucchielli e La Malfa

URBINO - “La soluzione di ultimare la Fano-Grosseto con il project financing - scrive la segreteria regionale marchigiana del Partito repubblicano italiano - se da una parte può accelerare l’ultimazione dei lavori dall’altra, questa soluzione preoccupa giustamente i cittadini locali che potrebbero vedersi accollare un pedaggio per il transito poiché ancora non si è definito in che modo il privato rientrerà dei capitali investiti. Con il pedaggio verrebbe realizzata una strada strategica di grande importanza prendendo i soldi direttamente dalle tasche dei cittadini e il rischio che questo nuovo balzello si verifichi purtroppo è reale poiché la scarsa attenzione della Regione per le infrastrutture della nostra Provincia è ormai nota a tutti. Il Pri auspica che la strada Fano-Grosseto venga terminata prima possibile, anche con capitali privati attraverso il project financing ma al contempo, la Regione e la Provincia si dovranno impegnare in modo chiaro e inequivocabile a sostenere le spese e quindi farsi carico dell’onere di un pedaggio virtuale e garantire la libera circolazione su un’arteria di grande utilità socio economica per le popolazioni interne del pesarese.

“Il Pri pertanto sollecita il presidente della Provincia, l’onorevole Palmiro Ucchielli, a confrontarsi con la massima urgenza con il presidente Spacca al fine di far valere le ragioni di queste popolazioni che, dopo il Quadrilatero, il collegamento del Porto di Ancona e altri interventi, vedono ampliarsi ulteriormente il gap sulle grandi opere infrastrutturali con il resto della regione Marche.

“La segreteria regionale del partito - conclude l’intervento - si attiverà inoltre con il parlamentare marchigiano l’onorevole Giorgio La Malfa, per portare in Parlamento il problema affinché, dopo mezzo secolo di paziente attesa, i cittadini non vengano ulteriormente penalizzati con un pedaggio pensato all’ultima ora.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=C2005ECC6BF6081FB953509DE00CC DBE

nuvolarossa
10-01-08, 18:38
Ascoli Piceno il 19/1/2008 ore 10,00 Sala Docens, Piazza Roma L'on. La Malfa interverrà al convegno: La Politica Economica del Futuro

tratto da http://www.giorgiolamalfa.it/agenda.asp

nuvolarossa
26-01-08, 10:16
Giorgio La Malfa al congresso provinciale del Pri

di Redazione

Il parlamentare sarà presente all’assemblea che si terrà nel pomeriggio di sabato 26 gennaio presso la sala convegni dell’Hotel Calabresi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si addentrerà nella densa foschia della politica italiana di questi ultimi giorni, il Partito Repubblicano Italiano. Sarà infatti inevitabile affrontare le traversie nazionali durante il congresso provinciale del Pri che si terrà nel pomeriggio di sabato 26 gennaio presso la sala Convegni dell’Hotel Calabresi.

Sarà presente all’assemblea il parlamentare Giorgio La Malfa. Durante il congresso si parlerà anche di problemi locali, provinciali e regionali, in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, di sanità e dei problemi legati alla divisione della provincia ascolana.

«Si discuterà altresì dell’azione governativa della Regione Marche – ha dichiarato il segretario provinciale del Pri Mario D’Emidio – che sostiene di aver risolto i problemi dei conti economici salvo poi mettere un’ulteriore imposta sulla benzina invece di ricercare i costi di gestione, oltre che quelli della politica».

Riguardo alla situazione nazionale, D’Emidio ha inoltre aggiunto che «allo scopo di invertire la tendenza declinante dell’Italia, la cui crescita economica è bloccata da diversi anni, sarebbe necessario un drastico ridimensionamento della pressione fiscale con conseguente drastico ridimensionamento della spesa pubblica».

tratto da http://www.sambenedettoggi.it/2008/01/25/49863/giorgio-la-malfa-al-congresso-provinciale-del-pri/

la_pergola2000
10-02-08, 03:35
Se è per questo dovrebbe uscire di scena anche Veltroni.
Cari amici purtroppo gli scenari che si presentano non sono rosei e le ipotesi sono tante e tutte non verificabili al momento .
Pensate anche ad un dopo elezioni, sto diventando "anchista" pure io, per scegliere oggi.
Certo , cercate di pensare, anche Peppino, che è una persona sensibile e democratica, si trova spaesato.
Adesso , dovrei dire ve lo avevo detto; ma in certi frangenti seguire una persona ambiziosa , che pensa solo al suo tornaconto, non ci fa vedere chiaramente il quadro della situazione, Ossorio , dove si trova ora con le sue molteplici sigle repubblicane ? e la Sbarbati , con i seguaci che si sono sciolti come neve al sole preoccupati di salvare il loro piccolo posticino.
Se ti ricordi peppe,e lo dissi a te per tutti, fate pure esperienze, ma non perdete l'anima repubblicana, perchè quando in politica estera si comincia a criticare Israele, si mette in discussione l'alleanza con gli Usa, i quali ci hanno insegnato la democrazia moderna, e non si tiene conto che gli usa saranno si i gendarmi del mondo, ma dovete anche pensare che se al posto degli Usa ci fosse stato l'Unione sovietica a fare il gendarme del mondo non so che fine avremmo fatto.
E non perdete di vista il mondo islamico che avanza sempre di più e non solo con il terrorismo , ma con l'invasione pacifica degli emigranti, fra cinquant'anni l'Europa sarà quasi sicuramente tutta o in parte islamizzata.
Quando per ripicca in un congresso ci si stacca e si costituisce un partito persona e si appoggiano tutte le teorie di un governo di sinistra-centro.
Ci si stacca e ci si separa da un programma di partito per assumerne un'altro e quando il partito egemone , oltrechè sconfitto dalla storia , cerca di rifondarne uno nuovo per far dimenticare il vecchio, e ci si butta a pesce , vorrei sapere dove stà l'anima repubblicana, dove è andata a finire!!!!
E quando il trasformista Veltroni, ci dice che riceve l'esperienza repubblicana, e poi ne fa carne da macello, vero è che quando fece i ds , J care, si preoccupò di fare un convegno a Bologna su Ugo La Malfa con la Rosa Russo Jervolino, capite bene che è tutta una farsa e una presa per il c.....
E quando invita a entrare tutti e zitti che si fa così, beh con un cinico simile dove si va a parare? Certo qualcosa che io non voglio assolutamente parare.
E quando Berlusconi dice entrate liberamente , dove va a parare?
Noi vorremmo sapere che cosa ha già deciso con Veltroni?
E la mossa di Veltroni, quasi suicida , oltre ad essere consapevole che già perde, non si presenta da solo per dimostrare che ha coraggio e che si vuol liberare dai rimanenti comunisti, ma perchè vuole le mani libere per una opposizione ? Chi ci dice che non ha già concordato con Berlusconi qualcosa per fare poi una legge elettorale che porti verso un bipartitismo puro?
Ed ancora i partiti che si riferiscono a dei nomi sulle schede non sono una variazione del partitismo a cui eravamo abituati?
Il partito unico con il nome stampato sulla scheda non vi ricorda qualcosa?
Se non dovessero reggere gli "amortizzatori democratici" che piega potrebbe prendere una repubblica siffatta, con due giganteschi partiti che si accordano, potrebbero anche concordare gli amortizzatori, o no ?
Ecco che il ruolo dei partiti piccoli.......obbietterete.... , ma ce lo sbarramento , c'è apposta per distruggere i partiti piccoli , va be , ma provocano litigiosità, e voi pensate che non ci sarebbe litigiosità nei partiti giganteschi?
Vi ricordate la dc, ha dovuto fare le correnti , per dividersi più pacificatamente i ministeri e il sottobosco politico, alcuni prodotti sono stati Prodi ,Zaccaria ecc.
Quindi amici repubblicani , sono giorni terribili , faccio appello , a tutti i repubblicani, spersi a sparsi, ai repubblicani europei, ai repubblicani unitari , a riscossa, in fondo siamo stati divisi per pochi anni , avete visto che abbiamo tenuto la fiammella accesa,mentre le vostre diaspore non hanno portato a nulla , anzi a sparire.
Vi ricordo che i nostri dirigenti dovranno prendere decisioni terribili in questi giorni, stiamo vicini, uniti e non ci dividiamo ancora una volta, come bambini a cui si è negato un giocattolo, altrimenti dimostriamo di non essere dei politici di non essere repubblicani, di non essere coraggiosi, di essere deboli politicamente.

Grazie e saluti fraterni.

Gabriele Gerboni

Pri Fano

nuvolarossa
18-02-08, 11:54
CRESCE LA PAURA E I CITTADINI MARCHIGIANI SI CHIUDONO IN CASA

PESARO e URBINO - Il Pri esprime forte preoccupazione per la situazione d’emergenza che si sta creando nella nostra Regione per quanto riguarda la sicurezza. Le Marche non sono più un’isola felice e tranquilla; ora i cittadini hanno paura di subire furti, rapine e scippi, basti pensare che solo a Pesaro la crescita di questi reati è aumentata del 25% in un solo anno, e i cittadini, non sentendosi protetti, cercano di arrangiarsi come possono e ricorrono all’acquisto di porte blindate, sistemi d’allarme e armi da tenere in casa; queste addirittura, dato allarmante, sono in percentuale superiore alla media nazionale (11,8% contro il 10,5%). Gli animi sono esasperati e il rischio di una giustizia fai da te, con la creazione di ronde notturne sta diventando sempre più reale, poiché, dopo l’indulto e dopo i tagli alle forze di sicurezza, la fiducia nelle istituzione è sempre meno. I cittadini apprendono con sgomento e incredulità le notizie allarmanti che i sindacati delle forze dell’ordine hanno divulgato durante la giornata di protesta contro le promesse da marinaio del Governo. Una situazione precaria sia di mezzi, con macchine obsolete, sia di personale, al punto da non garantire più il diritto alla sicurezza. Il Pri ritiene la sicurezza dei cittadini un bene imprescindibile della democrazia, un bene che dovrà essere garantito a tutti compreso i meno abbienti, i più vulnerabili, e, il fatto che si pensi di chiudere ad esempio il distaccamento di polizia stradale nella città di Fano in un momento in cui c’è una crescita esponenziale dei reati gravi, è semplicemente una pazzia. Il Pri condanna l’operato di questo Governo che dopo il condono inasprisce sanzioni ai graffitari e ai venditori di borse contraffatte e al medesimo tempo rende inefficaci le forze dell’ordine al punto che non sono più in grado di evitare i reati più efferati. C’è un clima di sfiducia e, come denuncia il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, le forze dell’ordine sono già abbastanza umiliate da questo Governo e, pensare ad una commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti relativi al G8 svoltosi a Genova, sarebbe un ulteriore insopportabile umiliazione. Il Pri invita pertanto le forze politiche ed i parlamentari marchigiani, sia di maggioranza sia di minoranza, a far presente al Governo la grave situazione marchigiana per quanto riguarda la sicurezza e di attivarsi per promuovere una forte opposizione alla chiusura del distaccamento di polizia in una città strategica e popolosa come è la città di Fano.

Il segretario regionale del Pri Giuseppe Gambioli

tratto da http://www.utenti.lycos.it/primarche/parliamone.html

nuvolarossa
01-03-08, 14:16
Pdl ha presentato il programma che oggi e domani sarà distribuito nei gazebo
“Uniti per vincere anche nelle Marche”

ANCONA - Elezioni politiche già vinte a livello nazionale, pareggio tra i deputati e premio di maggioranza conquistato al Senato a livello regionale, preludio alla conquista del Governo regionale. Si presenta così il Popolo della libertà che ieri ha illustrato il proprio progetto politico che, oggi e domani, sarà distribuiti in oltre 200 gazebo in tutta la regione. Presente l’intero comitato regionale: Remigio Ceroni (Forza Italia), Carlo Ciccioli (Alleanza nazionale), Silvano Martinotti (Democrazia cristiana per le autonomie), Fabrizio Pagani (Azione sociale), Sandro Zaffiri (Nuovo Psi), Giuseppe Gambioli (Pri), Loriana Di Chiara (Popolari liberali), Massimo Merendi (Circoli della libertà). A tenere dritta la barra del timone, come è stato ribadito in tutti gli interventi, l’unità, lungo la rotta dal candidato a presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

La nascita del Pdl, ha affermato l’on. Remigio Ceroni, coordinatore di FI, “è l’ultimo atto di generosità di Silvio Berlusconi, che ha già vinto le elezioni di aprile, prima ancora di fare la campagna elettorale, ma ha voluto lasciare un segno, favorendo un sistema bipolare compiuto”. Sicurezza, famiglia, mondo del lavoro sono i temi su cui il Partito della libertà mobiliterà l’elettorato. Le Marche, ha detto Ciccioli, “hanno un ricordo negativo di cosa ha significato la mancata unità del centrodestra: nel 1994, l’allora Polo si presentò diviso, e regalò quattro parlamentari al centrosinistra”. Oggi, con il Pdl e la lista federata della Lega Nord, quell'esperienza può essere rovesciata, soprattutto se, Ciccioli ne è convinto, “gli elettori dell’Udc voteranno Pdl”, consapevoli che un voto allo schieramento di Casini “sarebbe un voto regalato alla sinistra”.

Sui contenuti del programma del Partito della Libertà “c'è piena sintonia” ha assicurato Gambioli, che ha citato la reintroduzione del nucleare “pulito” in Italia, e sponsorizzato la ricandidatura di Giorgio La Malfa, eletto nelle Marche. “Diciotto milioni di salariati, che non possono accontentarsi di una redistribuzione di reddito da 20-30 euro - ha detto Sandro Zaffiri, segretario del Nuovo Psi - sono la ragione per cui i socialisti non possono che ritrovarsi nel Pdl”.

Martinotti, che ha sottolineato come la Dca, sia stato il primo partito a federarsi con Berlusconi, ha affermato che al primo punto dell’agenda politica ci deve essere il risanamento “del disastro economico in cui versano le famiglie”. E’ risuonata forte la richiesta di rappresentatività territoriale nelle candidature. Lo ha ribadito Pagani affermando che “non ci devono essere candidature imposte da fuori”.

La difesa della famiglia e dei valori cristiani rappresentano invece le ragioni di fondo che hanno spinto Loriana Di Chiara del Popolari liberali di Carlo Giovanardi a “gettarsi in una nuova avventura politica”, senza guardare a “interessi personali e rendite di posizione”. Con l’obiettivo comune, ha concluso il coordinatore dei Circoli della Libertà Massimo Merendi, di “costruire un’alternativa di governo anche nelle Marche”.

Tutto rimandato a Roma per le liste. Le certificazioni sono attese per metà della prossima settimana. Due ticket sono però sicuri: Ceroni-Ciccioli alla Camera e Baldassarri-Casoli al Senato. Si rispetta l’alternanza, si dà continuità al mandato, e sono persino in ordine alfabetico.

Non sono state ancora fissate date per i big del partito. Silvio Berlusconi dovrebbe toccare le Marche per una manifestazione di piazza, e Gianfranco Fini ha assicurato che si fermerà qui per un’intera giornata. Non è neppure escluso che Berlusconi e Fini si ritrovino insieme, per una manifestazione congiunta. Alessandra Mussolini verrà a sostenere i candidati di Azione sociale, e forse raggiungerà le Marche anche la leader dei Circoli della Libertà Michela Vittoria Brambilla. Sicura, per An, la presenza della vicepresidente della Camera Giorgia Meloni, e per i Popolari Liberali di Carlo Giovanardi.

EDOARDO DANIELI

tratto da http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=3B535EC225B3AD57D9B0C01A0096C B49

pergola2000
06-03-08, 23:04
Chi dice donna dice danno, è il primo anagramma con cui si presenta l’agile libretto scritto da Leone Pantaleoni, il più noto rebussista italiano, collaboratore dalla Settimana Enigmistica come “Leone da Cagli”.
L’Associazione Culturale Cattaneo presenterà il libro dal titolo “ I segreti enigmistici della donna” presso il caffè del pasticcere sabato 8 marzo alle ore 17.30.
Il libro è corredato da un articolo a commento tra l’ etico e il faceto sull’ultimissima scoperta scientifica riguardante il midollo spinale nella donna, che secondo i ricercatori potrebbe un domani produrre parti biologiche per l’inseminazione artificiale, tesi che apre uno scenario sconosciuto per lo sviluppo del genere umano.

nuvolarossa
11-03-08, 18:52
Due camper con i candidati del Pdl in giro per i Comuni

MAROTTA – E’ nato il Popolo della Libertà anche nella valle del Cesano. Venerdì sera a Marotta si è tenuta la prima riunione del Coordinamento elettorale del PdL della Valcesano alla quale hanno partecipato tutti i coordinamenti e gli amministratori comunali di Forza Italia ed Alleanza Nazionale dei Comuni di Mondolfo, San Costanzo, Monte Porzio, Mondavio, San Lorenzo in Campo e Pergola. All'incontro, sono intervenuti inoltre Elisabetta Foschi, Presidente provinciale di AN; Antonio Baldelli, consigliere provinciale di AN, e il responsabile organizzativo di Forza Italia Valter Eusebi. Il Coordinamento elettorale del PdL è composto da Margherita Mencoboni (Fi), Carlo Diotallevi (An), Mario Tramontana per il Nuovo Psi e Gabriele Gerboni per il Pri. “Durante la serata – spiega Diotallevi - è stato evidenziato il particolare momento politico che stiamo vivendo e sottolineato come l'impegno di tutti i militanti, iscritti e dirigenti dovrà essere forte perché dovrà contribuire alla vittoria del Presidente Berlusconi e del Popolo della Libertà. E' inoltre emerso dal dibattito che oramai è giunto il tempo di pensare e lavorare come Popolo della Libertà tutti insieme con un obiettivo comune: sconfiggere la sinistra e portare alla vittoria del Popolo della Libertà in tutti i Comuni della valle del Cesano”.

L'impegno – prosegue Margherita Mencoboni - sarà forte in tutti i Comuni e specialmente nel Comune di Mondavio dove avranno luogo anche le elezioni amministrative.

Tutti i fine settimana nelle piazze dei Comuni verranno aperti i gazebo per promuovere i temi più importanti del programma. Dalla prossima settimana, inoltre, visiteranno tutti i Comuni della Provincia e della vallata due camper inviati direttamente dal Presidente Berlusconi con i candidati e gli esponenti del PdL.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=B1E6795FBA88C19A6226BD356B3CF 16D

nuvolarossa
21-03-08, 16:18
Blitz pesarese per La Malfa

PESARO - “Iniziamo a sgonfiare lo Stato, solo da qui si può tonare a crescere”. Inizia così, con un programma preciso e mirato al taglio delle spese, la corsa del candidato del Pdl, Giorgio La Malfa (foto) verso la camera. “ I miei obiettivi prioritari - spiega il parlamentare del Partito repubblicani italiano - passano per la riduzione delle tasse di otto punti percentuali, dal 43 al 35 per cento, e per un taglio della spesa del 10 per cento in 5 anni. Solo così possiamo tornare a crescere”.

Una ripresa lenta “indispensabile - secondo La Mafla - per rimediare agli errori della sinistra”. Si parte dalle pensioni , più alte “ solo se si allunga l’età lavorativa rompendo il tabù sindacale di andare in pensione presto” spiega il parlamentare. Poi si passa alle Provincie “ che era meglio tagliarle trent’anni fa quando ce n’erano di meno” - precisa La Malfa. E Veltroni? “Mi auguro che quella intrapresa da Veltroni sia la strada di un vero cambiamento - chiosa - anche se mi pare una novità controproducente nata da un certo panico”.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=B6847A282A0A0F43DBCAE584E47D3 A7D

nuvolarossa
01-04-08, 19:04
L’onorevole La Malfa a sostegno della Concetti

di Redazione

GROTTAMMARE – A Grottammare, giovedì 3 aprile dalle 18,30, l’onorevole Giorgio La Malfa incontrerà la cittadinanza, per sostenere la lista del Popolo della Libertà e quindi il candidato sindaco Maria Grazia Concetti.

L’incontro si terrà presso il Bar Centrale e saranno presenti, oltre alla suddetta Maria Grazia Concetti e tutti i candidati al consiglio comunale, il consigliere regionale Vittorio Santori e il candidato alla camera Bruno Gabrielli.

tratto da http://www.sambenedettoggi.it/2008/04/01/53529/l%E2%80%99onorevole-la-malfa-a-sostegno-della-concetti/

nuvolarossa
05-04-08, 11:26
Il PdL si appella a La Malfa: “Non dimenticateci”

ASCOLI – Giorgio La Malfa, candidato alla Camera del PdL e leader del P.R.I. ha incontrato gli elettori al Caffé Meletti e sul tema della crisi economica ha proposto “l’immediata riduzione della pressione fiscale dall’attuale 43% al 33 %”. Seduto accanto all’onorevole Giorgio La Malfa, il sindaco di Roccafluvione, Giuseppe Mariani, è, infatti, intervenuto per lanciare un appello a nome anche dei sindaci di Folignano e di Maltignano, Pasquale Allevi ed Armando Falcioni. “Dato che nella compilazione delle liste non sono stati tenuti in considerazione i candidati del nostro territorio, spero almeno che i nostri futuri rappresentati in Parlamento si terranno in contatto con noi per evitare uno scollamento con la nostra provincia”. “In questo senso – ha, poi, proseguito Mariani – sono stati più bravi di noi i nostri avversari, che almeno hanno candidato alla Camera Luciano Agostini”. Una delusione, frutto di “un’oggettiva sottovalutazione delle potenzialità del nostro territorio”, sottolineata anche dalla vice coordinatrice provinciale di Forza Italia, Donatella Ferretti, presente ieri all’incontro con La Malfa insieme a Mario D’Emidio ed al segretario regionale del P.R.I., Giuseppe Gambioli. Nonostante la delusione dipinta su tutti i volti del centro destra ascolano, è stato però ribadito che “non mancheranno le iniziative a sostegno delle candidature del Popolo della Libertà”.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=25C7F2B5BF0E65F1677B4E9CB954A 217

nuvolarossa
05-04-08, 19:49
Giorgio La Malfa candidato al terzo posto alla Camera col Pdl
“Le tasse? Da ridurre del 10%”

ANCONA - Giorgio La Malfa, leader del Pri, è deputato alla Camera sin dalla VI legislatura, dal 1972, riconfermato quasi ininterrottamente sino ad oggi. Oggi è nel PdL, candidato al terzo posto alla Camera.

Onorevole, ci risiamo: per la seconda volta è in campo per le Marche. Contento?

“La decisione è stata di Berlusconi e a me ha fatto piacere perchè qui c'è un'antica tradizione repubblicana. La mia conoscenza della regione, infatti, è legata proprio a quelle aree dove la tradizione repubblicana è più radicata come il Pesarese ma anche l’Anconetano e il Fermano. Il resto? Beh, ho avuto la fortuna di partecipare ad un seminario ad Ancona con Fuà: era il 1966. Allora il centro di Fuà era agli inizi. Un'esperienza davvero interessante: proprio in quegli anni cominciava a prendere forma quel modello di sviluppo della terza Italia che poi prevalse”.

Che cosa ha di virtuoso e cosa manca a una regione come questa?

“Mancano le infrastrutture: strade, ferrovie, porto e aeroporto. E' tutto da modernizzare e c'è un enorme lavoro da svolgere. Detto questo, le Marche sono una regione straordinaria per cultura, manifattura e per le università”.

Qualche idea?

“La Quadrilatero è una gran bella cosa: si tratta ora di concludere l'opera”.

Qualora le elezioni finissero in pareggio tra Pd e PdL, ritiene sia possibile un patto tra i due leader sulla riforma elettorale?

“Per l'Italia le priorità non sono le riforme istituzionali ma l'inflazione, la precarietà, i salari che non crescono. E poi c'è la sicurezza. Questi problemi hanno un rapporto molto lontano con le riforme istituzionali. D'altronde se veramente era necessaria una nuova elettorale ci poteva pensare il governo Prodi. Se non ci fosse una larga maggioranza determinata dagli elettori, sarebbe utile che i grandi partiti s'incontrassero per risolvere questi problemi così urgenti”.

Qual è la sua ricetta per rilanciare il Paese?

“La sola cosa che si può fare è sgravare le tasse del 10%: oggi l'imposizione fiscale è il 43% del reddito nazionale. Per fare questo, però, occorre tagliare allo stesso modo la spesa corrente”.

Che ruolo hanno i giovani nel programma PdL?

“Secondo una ricerca del Sole 24 Ore i giovani votano a destra e questo perchè la sinistra è vecchia. Per i giovani, il Pdl propone una società che libera energia. Non mi piacciono gli incentivi, non mi sento di offrire loro una soluzione statale. Piuttosto occorre farli vivere in una società che guardi al futuro”.

Lei è stato ministro per le Politiche comunitarie: quanto conta oggi l'Italia nella Ue?

“Siamo troppo europeisti in via di principio e poco di fatto. Dobbiamo essere più rispettosi delle leggi europee”.

FEDERICA BURONI

tratto da http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=DB43814D3D470011161903AE34C16 8BC

G. Simoncelli
06-04-08, 08:37
Nuvolarossa, vai sul sito www. scaloni.it/popinga così leggerai cosa dicono i repubblicani marchigiani di Giorgino.

nuvolarossa
06-04-08, 11:55
...

nuvolarossa
06-04-08, 20:27
Malfa a Frontone chiama a raccolta i repubblicani

FRONTONE - Giorgio La Malfa, il capolista del PdL alla Camera era a Frontone ieri mattina. Un tour nell'entroterra a cavallo tra le province di Pesaro e di Ancona per incoraggiare in questi ultimi giorni di campagna elettorale gli esponenti locali, ma soprattutto incontrare di persona i marchigiani che sono stati e si sentono tuttora repubblicani .

“Il partito dell'Edera ricorda La Malfa è stato uno dei partiti pilastri del dopo guerra che, per decenni, ha lavorato per costruire un Italia forte a fianco della Dc. Oggi, una parte, guidata dalla Sbarbati slitta a sinistra in uno schieramento che non ha niente a che vedere con la storia stessa del nostro partito. Altri invece sono dispersi tra Alleanza Nazionale e Forza Italia. Il mio intento è quello di rassicurare i Repubblicani di come porteremo nel PdL i valori e le tradizioni che da sempre sono il cuore di questo partito.

Le Marche? “C'è un forte voto Udc che non può essere sprecato e che speriamo indirizzare verso il PdL. La Malfa è stato per due legislature al parlamento europeo, ex presidente delle commissione industria, finanze, ministro del Bilancio e della programmazione economica in ben 4 governi e ministro delle politiche comunitaria con Berlusconi, pone la regione del picco nella sua dimensione economica, un cuore pulsante che ha bisogno d'infrastrutture, di strade, di ferrovie, di un porto efficiente e di un aeroporto operativo e di una politica vera di rilancio. Il che significa tra le tante misure da adottare abbassare le tasse per le imprese e tagliare le spese pubbliche .

V.AN.

tratto da http://www.corriereadriatico.it/articolo.aspx?varget=70329886A3E73B984F8FF295F18DC F0D

April23
07-04-08, 03:52
"Oggi, una parte, guidata dalla Sbarbati slitta a sinistra in uno schieramento che non ha niente a che vedere con la storia stessa del nostro partito."

Cari amici, ditemi una cosa, come può Giorgio La Malfa affermare una cosa del genere?
Si è accorto con chi si è alleato?
La Malfa vuole intendere per caso che alleanza nazionale ha qualcosa a che vedere con la nostra storia?
Ma se in quel partito c'è chi si definisce ancora orgogliosamente fascista, partecipa alle rievocazioni della marcia su Roma e saluta romanamente!
E vogliamo parlare degli altri alleati del PRI tipo la Mussolini, Ciarrapico e la lega che un giorno sì e l'altro pure minaccia l'uso delle armi?
Sono veramente schifato da questa politica ed in questa campagna elettorale salvo solo i Socialisti di Boselli ed i Liberali di De Luca (che non conoscevo ma che mi ha fatto un'ottima impressione in un paio di interventi televisivi), ultimi baluardi Laici e Liberal Democratici contro i due schieramenti catto comunisti e clerico nazi fascisti.
Ciao.
Attilio, un Repubblicano vero molto deluso.

G. Simoncelli
07-04-08, 07:04
La Malfa sarà eletto solamente perchè è stato messo al terzo posto nella lista PDL, preceduto da Berlusconi e Fini!!!

nuvolarossa
07-04-08, 10:33
... Cari amici, ditemi una cosa, come può Giorgio La Malfa affermare una cosa del genere? ...Ma la politica la capite solo se ve la spiegano ?
Giorgio La Malfa quando dice che la .... "Sbarbati slitta a sinistra in uno schieramento che non ha niente a che vedere con la storia stessa del nostro partito" ... non e' che parla di alleanze politiche o di strategie del momento ma di annessione e di confluenza in un soggetto politico che con la Storia del Pri non ha nulla a che fare ... e non si puo' fare comparazione tra questo sciogliersi nel catto-comunismo (che io chiamo nazional-socialismo) con lo stare in una alleanza dove pero' i Repubblicani mantengono le proprie peculiarita' di soggetti politici e di Partito.

nuvolarossa
07-04-08, 10:41
La Malfa sarà eletto ... perchè è stato messo al terzo posto nella lista PDL, preceduto da Berlusconi e Fini!!!Certo ... e questo dimostra la profonda stima verso uno dei Leader del P.R.I. da parte di alleati che nei Repubblicani vedono una forza importante per la crescita civile e politica del Paese ... e pensare che una decina d'anni fa D'Alema e l'allora Pds ... dicevano che eravamo un Partito "morto" da gettare nei rifiuti di Bassolino ...
Noi gentilmente si mette il palmo della mano sinistra nell'incavo del braccio destro ... con la mano destra serrata a pugno ed agitata un po' a destra e un po' a sinistra ... ed accompagnando il gesto con la frase ... Tie' ,... si salutano sia i komunisti riciclati che ci volevano seppellire ... sia i traditori dell'Edera Repubblicana che si sono prestati a tale bisogna ... alla facciaccia di loro signori ... siamo nel 2008 ... e abbiamo festeggiato la centotredicesima candelina !!

G. Simoncelli
07-04-08, 12:27
Quanto a barche miliardarie, nonb so se con il tuo cavaliere si possa competere.Quanto all'Edera repubblicana, il povero Ugo e tutti i padri nobili della nostra storia, si rivoltano nella tomba per certa gentaglia che ha pensato solo a salvare le proprie chiappe. E allora nei rifiuti di Bassolino chi ci mettiamo? Fate un po' voi!!! Il terzo posto il lista, fiducia...??, NO...FIFA!!!

nuvolarossa
07-04-08, 12:38
... il povero Ugo e tutti i padri nobili della nostra storia, si rivoltano nella tomba ...Si rigira nella tomba tuo nonno ... nell'accorgersi di avere un nipote come te !


... E allora nei rifiuti di Bassolino chi ci mettiamo? ...... i traditori dell'Edera Repubblicana ...

IX Febbraio
07-04-08, 15:28
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg

L'importante è che al PRI non venga l'idea di confluire nel PDL e che dia da subito un segnale concreto non aderendo al gruppo unico del PDL alla Camera. L'autonomia la si dimostra con i fatti e non con le parole. Inoltre spero che sia l'ultima volta che non ci si presenta ma che lo sia davvero: questo pensare sempre e solo all'oggi uccide un partito come il PRI che ha fatto della visione del futuro dell'Italia e non solo uno dei propri tratti distintivi. E' arrivata l'ora di mettere da parte la tattica, che ha portato a due parlamentari sicuri, e di ricominciare ad avere una visione strategica che non può non passare che dalla costruzione di una forza laica, liberaldemocratica e repubblicana legata all'ELDR. Tutto le altre cose sono soltanto schiamazzi e chiacchiere che spero che ci accompagnino ancora soltanto per una settimana...

G. Simoncelli
07-04-08, 16:20
Si rigira nella tomba tuo nonno ... nell'accorgersi di avere un nipote come te !

Ci metterei, prima di tutto i suoi sodali Prodi/Veltroni/D'Alema/Pecoraro ... poi, in aggiunta, i traditori dell'Edera Repubblicana ...
Avevo dei dubbi sugli scaricatori di porto, evidentemente c'è chi li supera alla grande!!

G. Simoncelli
07-04-08, 16:23
L'importante è che al PRI non venga l'idea di confluire nel PDL e che dia da subito un segnale concreto non aderendo al gruppo unico del PDL alla Camera. L'autonomia la si dimostra con i fatti e non con le parole. Inoltre spero che sia l'ultima volta che non ci si presenta ma che lo sia davvero: questo pensare sempre e solo all'oggi uccide un partito come il PRI che ha fatto della visione del futuro dell'Italia e non solo uno dei propri tratti distintivi. E' arrivata l'ora di mettere da parte la tattica, che ha portato a due parlamentari sicuri, e di ricominciare ad avere una visione strategica che non può non passare che dalla costruzione di una forza laica, liberaldemocratica e repubblicana legata all'ELDR. Tutto le altre cose sono soltanto schiamazzi e chiacchiere che spero che ci accompagnino ancora soltanto per una settimana...
Il Berlusca ha detto che in Parlamento si farà gruppo unico, quindi...a buon intenditor...
La tattica, ma questi ti faranno stancare dal presentarsi sotto la cappella del Cavaliere con la loro compagnia!!

nuvolarossa
07-04-08, 19:00
Il Berlusca ha detto che in Parlamento si farà gruppo unico ...Ma credi che al mondo abbiano tutti la "fobia" di Berlusconi come te ?
Se si faceva gruppo insieme ... di deputati e senatori ce ne davano una dozzina !
Il Pri decidera', come sempre, con i suoi organi statutari sul metodo ed il merito di come stare in Parlamento ... e in quanto al "moribondo" P.R.I. .... quest'anno festeggiamo la centotredicesima candelina ... alla facciaccia di chi ci vuol male !

G. Simoncelli
07-04-08, 19:06
Spara meno ca...te, Nuvolarossa, è già stato deciso che si farà gruppo unico a Camera e Senato. Quanto ai festeggiamenti, mi sembri un governante cinese, festeggiano per le olimpiadi e massacrano il Tibet.

nuvolarossa
07-04-08, 19:18
... festeggiano per le olimpiadi e massacrano il Tibet ...In Tibet c'e uno dei peggiori regimi comunisti che abbia avuto la Storia dell'uomo ... quel comunismo a cui si rifanno tanti che vorrebbero vedere il Pri alleato proprio con i seguaci di queste teorie marxiane ... e si adoperano con fatti e parole per portare acqua al mulino veltroniano dove coabitano tutti quei catto-comunisti dalla cui sodale alleanza sono venute tutte le sciagure di questo Paese ...

nuvolarossa
07-04-08, 19:33
Giorgio La Malfa al "Corriere Adriatico" - Una regione da valorizzare
Sviluppare le infrastrutture delle Marche

Giorgio La Malfa, il capolista del PdL alla Camera nelle Marche, era a Frontone (Pesaro – Urbino) domenica mattina. Un tour nell'entroterra a cavallo tra le province di Pesaro e di Ancona per incoraggiare in questi ultimi giorni di campagna elettorale gli esponenti locali, ma soprattutto incontrare di persona i marchigiani che sono stati e si sentono tuttora repubblicani . "Il partito dell'Edera - ricorda La Malfa - è stato uno dei partiti pilastri del dopoguerra che, per decenni, ha lavorato per costruire un Italia forte a fianco della Dc. Oggi, una parte, guidata dalla Sbarbati, slitta a sinistra in uno schieramento che non ha niente a che vedere con la storia stessa del nostro partito. Altri invece sono dispersi tra Alleanza Nazionale e Forza Italia. Il mio intento è quello di rassicurare i repubblicani su come porteremo nel PdL i valori e le tradizioni che da sempre sono il cuore di questo partito.
Le Marche? "C'è un forte voto Udc che non può essere sprecato e che speriamo di indirizzare verso il PdL". La Malfa è stato per due legislature al Parlamento europeo, presidente delle commissioni Industria, Finanze, ministro del Bilancio e della programmazione economica in ben quattro governi e ministro delle Politiche comunitarie con Berlusconi. Egli considera la regione, nella sua dimensione economica, un cuore pulsante che ha bisogno di infrastrutture, di strade, di ferrovie, di un porto efficiente, di un aeroporto operativo e di una politica vera di rilancio. Il che significa, tra le tante misure da adottare, anche abbassare le tasse per le imprese e tagliare le spese pubbliche.

Giorgio La Malfa ha rilasciato la seguente intervista a Federica Buroni del "Corriere Adriatico".

Onorevole, ci risiamo: per la seconda volta è in campo per le Marche. Contento?

"La decisione è stata di Berlusconi e a me ha fatto piacere perché qui c'è un'antica tradizione repubblicana. La mia conoscenza della regione, infatti, è legata proprio a quelle aree dove la tradizione repubblicana è più radicata come il Pesarese ma anche l'Anconetano e il Fermano. Il resto? Beh, ho avuto la fortuna di partecipare ad un seminario ad Ancona con Fuà: era il 1966. Allora il centro di Fuà era agli inizi. Un'esperienza davvero interessante: proprio in quegli anni cominciava a prendere forma quel modello di sviluppo della terza Italia che poi prevalse".

Che cosa ha di virtuoso e cosa manca a una regione come questa?

"Mancano le infrastrutture: strade, ferrovie, porto e aeroporto. E' tutto da modernizzare e c'è un enorme lavoro da svolgere. Detto questo, le Marche sono una regione straordinaria per cultura, manifattura e per le università".

Qualche idea?

"La Quadrilatero è una gran bella cosa: si tratta ora di concludere l'opera".

Qualora le elezioni finissero in pareggio tra Pd e PdL, ritiene sia possibile un patto tra i due leader sulla riforma elettorale?

"Per l'Italia le priorità non sono le riforme istituzionali ma l'inflazione, la precarietà, i salari che non crescono. E poi c'è la sicurezza. Questi problemi hanno un rapporto molto lontano con le riforme istituzionali. D'altronde se veramente era necessaria una nuova legge elettorale ci poteva pensare il governo Prodi. Se non ci fosse una larga maggioranza determinata dagli elettori, sarebbe utile che i grandi partiti s'incontrassero per risolvere questi problemi così urgenti".

Qual è la sua ricetta per rilanciare il Paese?

"La sola cosa che si può fare è sgravare le tasse del 10%: oggi l'imposizione fiscale è il 43% del reddito nazionale. Per fare questo, però, occorre tagliare allo stesso modo la spesa corrente".

Che ruolo hanno i giovani nel programma PdL?

"Secondo una ricerca del "Sole 24 Ore" i giovani votano a destra e questo perchè la sinistra è vecchia. Per i giovani, il PdL propone una società che libera energia. Non mi piacciono gli incentivi, non mi sento di offrire loro una soluzione statale. Piuttosto occorre farli vivere in una società che guardi al futuro".

Lei è stato ministro per le Politiche comunitarie: quanto conta oggi l'Italia nella Ue?

"Siamo troppo europeisti in via di principio e poco di fatto. Dobbiamo essere più rispettosi delle leggi europee".

tratto da http://www.pri.it/new/7%20Aprile%202008/LaMalfaCorriereAdriatico.htm

April23
08-04-08, 10:31
Ciao Nuvola rossa, io mi attengo ai fatti e non mi sembra ci siano grandissime differenze tra la partecipazione del PRI nel pdl e dell'MRE nel pd: allo stato attuale anche l'MRE non si è sciolto nel pd ma il loro simbolo non compare sulle schede elettorali così come il PRI non si è sciolto nel pdl ma non si potrà comunque mettere la crocetta sulla storica edera.
Nuvola rossa, io sono Repubblicano da sempre, ho sempre votato PRI fino al 2000 per poi dare il mio sostegno all'MRE a seguito del congresso di Bari del 2001 ma lo scorso anno, dopo l'adesione dell'MRE al pd, sono uscito del movimento della Sbarbati non rinnovando la tessera e mi sono avvicinato alla Federazione Giovanile Repubblicana nella quale ho trovato condivisi in maniera più che ampia i miei ideali ed il modo di intendere l'essere Repubblicani.
Io non vedo l'ora di potermi iscrivere al PRI ma lo farò solo nel giorno in cui il partito taglierà nettamente e definitivamente i ponti con Berlusconi & co. e creerà uno schieramento Liberal Democratico con i Liberali, i Socialisti ed i Radicali.
A me fa male vedere il PRI a braccetto con i fascisti, vedere nelle mie Marche il PRI Marchigiano confluire nel "quadrifoglio" con la lega e l'udc, vedere l'Onorevole La Malfa sostenere candidati sindaci ammiratori di Mussolini ed Hitler.
Mi dispiace, ma io la mia crocetta su un simbolo che inneggia a Berlusconi non l'ho mai messa e mai la metterò; fortunatamente, l'Onorevole La Malfa è al terzo posto qui nelle Marche e quindi lascio ai fascisti, ai populisti, agli anti abortisti, ai clericali della peggior specie l'onore di eleggere un politico di valore e di nobili ideali come La Malfa.
Il mio misero ed umile voto andrà a chi, con tutte le difficoltà del caso, ha deciso di correre da solo per non offendere la propria identità Laica e Liberal Democratica.
Ciao.
Attilio.

G. Simoncelli
08-04-08, 10:47
Nuvolarossa, becca su e incarta!!!

nuvolarossa
08-04-08, 10:51
April23, tienimi al corrente di quando decidi di entrare nel Pri ... perche' se ragioni cosi' a ombrello ... quando entri tu e' la volta che ne esco io ... oppure ... mettiamola cosi' ... tu stai pure alla finestra a guardare e a criticare ... cosi' io posso tranquillamente rimanere nel Pri e festeggiare, quest'altranno, la centoquattordicesima candelina ...

roberto fantoni
08-04-08, 16:14
Nel futuro dei repubblicani non ci sono La Malfa, Nucara, Sbarbati, Ossorio, Musi etc...... c'è Mazzini. Lui è l'unico che può riunirci,ancora una volta, tutti.....Basta solo tradurlo nella comunicazione moderna anche se culturalmente modesta.....RF

nuvolarossa
08-04-08, 17:10
Nel futuro ... per ovvi motivi sia generazionali che ideali ... ma nel presente all'appello mancano tutti quegli ex-repubblicani ... che sono passati nella famiglia dei Giuda Iscariota ... e per garantire il futuro "mazziniano" da te anelato ... tocca prima di tutto garantire la vita al P.R.I. ... ( ed a questo, di quelli da te citati, ci pensano La Malfa e Nucara) ...

G. Simoncelli
08-04-08, 17:22
Tocca garantire le chiappe di Giorgino e Nucara, altrochè!!!!!!!!!

nuvolarossa
08-04-08, 17:35
Tocca garantire le chiappe di Giorgino e Nucara ...Per il bene del Partito Repubblicano, certamente ... anche perche' le tue di chiappe sono ormai fuori garanzia ...

April23
08-04-08, 19:23
April23, tienimi al corrente di quando decidi di entrare nel Pri ... perche' se ragioni cosi' a ombrello ... quando entri tu e' la volta che ne esco io ... oppure ... mettiamola cosi' ... tu stai pure alla finestra a guardare e a criticare ... cosi' io posso tranquillamente rimanere nel Pri e festeggiare, quest'altranno, la centoquattordicesima candelina ...
Nuvola rossa, non capisco il perché di una risposta così piccata nei miei confronti.
Io credo che in un partito, grande o piccolo che sia, la diversità di vedute e di opinioni sia una risorsa da preservare e non un problema.
Io ho molti difetti ma ho un pregio: cerco di essere coerente, soprattutto con me stesso.
Alle politiche di 2 anni fa, nel pieno della mia adesione all'MRE, ho votato MRE al Senato senza problemi.
Alla Camera l'indicazione della Sbarbati era di votare per l'Ulivo; cosa ho fatto?
Sono andato a vedere l'appartenenza politica dei 16 candidati e vedo che non c'era nessun Repubblicano; era già un pd ante litteram in quanto erano tutti o ds o margheritini ed allora, da persona libera, ho deciso di non seguire le indicazioni del movimento ma di votare per la Rosa nel Pugno.
Io rispetto il tuo pensiero di considerare l'alleanza con il pdl la cosa migliore per il PRI ma permetti di non essere d'accordo, tutto qui.
Spero tanto di iscrivermi al partito, vorrebbe dire che ciò che sogno si è realizzato e spero di trovarti, visto che ti ritengo una persona in gamba.
Vedi, Nuvolarossa, non immagini quanto mi dispiaccia non vedere un edera o un qualcosa che richiami alla nostra tradizione in questa campagna elettorale e per questo ritengo giusto sentirmi libero di votare secondo coscienza in quanto il PRI non si presenta a queste elezioni, ci sono solo Nucara al terzo posto in Calabria e La Malfa al terzo posto nelle Marche alla Camera e Del Pennino al Senato (in ventiduesima posizione!) quindi, visto che La Malfa verrà eletto di sicuro, non vado a sprecare il mio voto che potrebbe consentire di essere eletto ad uno di forza Italia o di an (nella lista del pdl alla camera all'ultimo posto c'è un mio carissimo amico che è il coordinatore regionale della Mussolini ma è ultimo e non verrà eletto).
Ciao.
Attilio.

nuvolarossa
08-04-08, 19:46
Nuvola rossa, non capisco il perché di una risposta così piccata nei miei confronti ...Bah ... non farci caso ... ogni tanto eccedo ... anch'io sono pieno di difetti ... mica sono uno stinco di Santo ...
Pero' devo dirti, da pragmatista quale sono, che le teorie puritane ed ideali sono belle da esporre ma lasciano il tempo che trovano .... noi Repubblicani, infatti, per la bellezza e la luminosita' dei nostri "ideali" ci siamo ritrovati sempre ad essere quattro gatti ... proprio perche' non abbiamo mai saputo concretizzare la teoria politica con la pratica quotidiana ... abbiamo, in sintesi, contraddetto, spesso e volentieri, il motto "pensiero e azione" ...
Credi forse che se io mi mettessi a fare la radiografia su ogni atto se non parola di quello che fa il mio Partito ... non avrei da scrivere dei libri di reprimende o di critiche ... e cosi' e' per ognuno di noi ... in quanto individualita' con specificita' culturali, caratteriali ed emozionali diverse (per fortuna) ... pero', cosi' facendo, ognuno di noi finirebbe con il rinchiudersi nella propria turris eburnea ...
Lo stare in un Partito invece significa avere dei minimi comuni denominatori di riferimento a cui attenersi e a cui aderire ... tutto il resto sono solo delle scuse per "non scegliere" ... per aspettare tempi migliori ... per non fare e lasciare che facciano altri ...
Insomma e' l'ormai trito ed inflazionato esempio dell'asino di buridano che mori' di fame per l'indecisione di non saper scegliere tra i due mucchi di fieno.
Io credo che un Repubblicano che tale si dichiari, abbia il dovere civico di scegliere ... anche se la scelta e' tra il cancro e la peste ... il male minore ... e lo stare alla finestra in attesa di tempi migliori sia solo il modo per fare il gioco dei "professionisti" della politica ...
Quindi datti una mossa ... con tutta la liberta' di esprimere le tue opinioni e di difenderle ... vieni a dirle dentro al P.R.I. ... e partecipa a formare, con le tue idee, quella che e' poi la linea politica del Partito ... e che poi, tutti, devono difendere e veicolare ...

roberto fantoni
09-04-08, 10:21
Noi abbiamo sempre avuto pochi voti perchè il Grande Architetto non ha dispensato palle e cervello a tutti. Anzi. Ad esempio: Giuda è stato un grande uomo ed un grande politico: quel genio del rabbino Jeshua era riuscito a ridare, usando l'unico strumento di comunicazione politica del tempo: la religione, la dignità di Patria e di Nazione ad un popolo sottomesso e disperso. Rompendo i coglioni ai sacerdoti integralisti del tempo che gestivano il potere proprio in virtù di quella situazione. Poi è arrivato il momento dello show down. Se si fosse sbagliato il momento, se si fosse compreso che prima o poi il popolo si sarebbe annoiato e sarebbe tornato alla televisione o allo stadio, tutto il lavoro fatto sarebbe andato in fumo. I romani (quelli la dei romani di politica ci capivano davvero!) non volevano fare il martire, ma i palestinesi, duri anche allora, non intesero ragione. E chi poteva utilizzare il buon Jeshua se non l'allievo più coraggioso, intelligente e colto. Un uomo che sapeva benissimo che, per l'ideale, sarebbe diventato il sinonimo del traditore per l'eternità. Questo è un esempio della differenza tra un pensiero superficiale ed un'analisi laica ( repubblicana?) che non ha la pretesa di essere vera ma non lo è sicuramente meno di quella della chiesa cattolica. Te pensa grazie ad un protorepubblicano come Gesù Cristo ed un eroe come Giuda che popò di casino è successo in duemila anni di storia. Ciao. R

nuvolarossa
09-04-08, 11:41
... Giuda è stato un grande uomo ed un grande politico ... l'allievo più coraggioso, intelligente e colto. Un uomo che sapeva benissimo che, per l'ideale, sarebbe diventato il sinonimo del traditore per l'eternità ...Questa moda di rivalutare Giuda Iscariota mi sembra un vezzo che pero' non riesco ad inquadrare nelle motivazioni che induce. Forse amore per la polemica ... o forse semplicemente bisogno e necessita' di uscire dalla omologazione quotidiana ...
Una cosa sola e' certa. Di Giuda Iscariota noi sappiamo le gesta solo perche' se ne parla nei Vangeli, che sono l'unico documento arrivato sino ai nostri giorni, che raccontano la vita di Gesu' da Nazaret e di tutti i personaggi che gli sono orbitati d'attorno.
Nello specifico, per tornare a Giuda, l'unico giudizio valido sul personaggio e' quello che Giuda Iscariota da' di se stesso ... nel prendere coscenza di quale atto vile abbia compiuto e col decidere di togliersi, per questa infamia, la vita.

La morte di Giuda

Il solo Matteo narra, all'interno degli eventi del processo di Gesù, un fatto emblematico che ha per protagonista l'apostolo traditore: questi, non appena seppe che il maestro era stato condannato, si pentì e decise di riportare ai sommi sacerdoti le trenta monete d'argento ricevute in cambio della vita del maestro. Caifa ed Anna però non accettarono il denaro e cacciarono in malo modo il traditore. E Giuda, lanciate contro di loro le monete preferì impiccarsi piuttosto che continuare a vivere con quel rimorso.

Fonte: Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Giuda_Iscariota

roberto fantoni
09-04-08, 15:48
Studia gli Esseni. In quanto alla moda la mia è un pò datata: ha 6000 anni! E portati rispetto: non parlare di polemica su questi temi. Ciao. Roberto

nuvolarossa
09-04-08, 18:22
Studia gli Esseni. In quanto alla moda la mia è un pò datata: ha 6000 anni! E portati rispetto: non parlare di polemica su questi temi. Ciao. RobertoCosa centrano gli Esseni ... gli anni 4.000 avanti Cristo ... e il tradimento di Giuda Iscariota ?
La gente oggi ... non capisce nemmeno l'orario ferroviario ... figurati se capisce quanto tragico sia un avvenimento come il "tradimento" ... !
Ed e' proprio per rispetto di me stesso ... che, tra l'altro e' uno dei "doveri" indicati da Mazzini ... che non porto rispetto alcuno per chi si macchia di questo orrendo delitto ... il "tradimento" ... e l'unica cosa che posso fare in suo soccorso, quale anelito di comprensione umana, e' quello di aiutarlo a cercarsi l'albero ...

pilino
09-04-08, 18:28
... e l'unica cosa che posso fare in suo soccorso, quale anelito di comprensione umana, e' quello di aiutarlo a cercarsi l'albero ...

ammesso che abbia voglia di espiare......

G. Simoncelli
09-04-08, 19:17
Nessun sistema democratico può reggere a lungo e dare ai cittadini stabilità e futuro se il potere politico è esercitato da chi non coltiva in sé senso civico e fedeltà alla libertà e alla giustizia uguale per tutti, valori assoluti e non negoziabili di ogni democrazia, ma sia invece tentato da velleità totalitarie e populiste. Come coloro che interpretano il corano a modo loro, qui c'è chi interpreta Mazzini a modo proprio. Quindi al nostro Nuvolarossa non serve cercarsi un bell'albero, non ci arriverebbe mai, ma tanti, tanti, tanti libri!!

nuvolarossa
09-04-08, 19:31
Nessun sistema democratico può reggere a lungo e dare ai cittadini stabilità e futuro se il potere politico è esercitato da chi non coltiva in sé senso civico e fedeltà alla libertà e alla giustizia uguale per tutti, valori assoluti e non negoziabili di ogni democrazia, ma sia invece tentato da velleità totalitarie e populiste.Oh, finalmente, mi sono detto ... Scemoncelli e' riuscito a scrivere oltre le due righe di baggianate varie con cui, di solito, senza apportare mai nessun contributo alla discussione, cerca di guastare la serieta' del nostro Forum ... e stavo anche per ringraziarlo di questo "sforzo" intellettuale ... poi mi sono chiesto ... ma possibile che di punto in bianco la cicala diventi formica ?
Possibile che chi e' capace solo di riconoscere il pruno al tasto e la merda all'odore ... possa mettere in sincronia dei concetti di cosi' alta retorica ?
Allora ... una breve spazzolata alla rete ... ed ho trovato la demagogica e populista frase ... ricopiata pari pari dal sito del Pd di Castello di Serravalle ... cliccare sotto ... per credere ...
http://pdserravalle.wordpress.com/2008/04/09/un-appello-chi-si-astiene-voa-berlusconi/

G. Simoncelli
10-04-08, 07:12
Ci sei cascato Nuvolarossa, prova ulteriore della tua ignoranza e malafede. La frase non l'ho virgolettata di proposito ed è di uno dei massimi giuristi italiani, presidente emerito della Corte Costituzionale, vediamo se indovini. Ah, dimenticavo, per voi berlusconiani, un altro organo dello Stato occupato dai comunisti. Poi adesso che avete chiesto al Presidente della Repubblica di dimettersi perchè deve far posto al vostro capo, il rispetto delle istituzioni è assicurato, con buona pace del repubblicanesimo: le poltrone valgon bene un ideale.

roberto fantoni
10-04-08, 11:37
Ti do un'ultima risposta e poi la chiudo perchè non mi piacciono i toni offensivi che sta prendendo questo sito: l'esempio su Giuda l'ho voluto fare per dimostrare che possono esistere opinioni diverse dall'iconografia ufficiale, non meno rispettabili. Laico è colui che la verità la cerca sapendo bene che difficilmente la trova. Tollerante è colui che rispetta le opinioni altrui. Un vero repubblicano dovrebbe essere laico e tollerante. Entrando, per l'ultima volta nel merito sappi che non è vero che i vangeli sono l'unico testo giunto a noi. Ed anche se fosse non è detto che raccontino la realtà dei fatti. Ci sono degli scritti e prove archeologiche scientificamente serie, valide come il vangelo di matteo, che dimostrano come fosse maria la rabbi essena che istruisce il figlio gesù alla cultura di quel popolo che qualcuno chiama setta. Vedi caro Nuvola che leggere le cose su internet porta ad una conoscenza sommaria e frammentata, spesso fuorviante. in quanto alla retorica, questa è una splendida arte liberale, dominio di pochi. Sicuramente non di quelli che hai citato te....... ciao. RF

nuvolarossa
10-04-08, 11:42
... La frase non l'ho virgolettata di proposito ...Ti sei smerdacchiato da solo ... la frase non l'hai virgolettata perche' volevi farti bello a spese della retorica altrui ... ma sei stato smascherato ...

nuvolarossa
10-04-08, 11:48
... Un vero repubblicano dovrebbe essere laico e tollerante ...Roberto ... la reciprocita' di questa affermazione ... da' la patente di "laico" ... quindi non fare il musetto se c'e chi non la pensa come te circa il concetto di "tradimento" e non far finta di non capire.
Giuda e' stato un traditore ... che poi sia vero o non sia vero ... questo lo lasciamo a chi ha la verita' storica (io da laico non ho questa verita') ... ma qua' non si tratta di riabilitare o condannare la figura di Giuda Iscariota ... qua' abbiamo parlato del condannare o dall'accettare la pratica del tradimento.
Mazzini non era per il pentitismo o per il perdonismo ... e chi tradiva, nella Giovine Italia, sai bene quale fine faceva ...

G. Simoncelli
10-04-08, 12:41
Ti sei smerdacchiato da solo ... la frase non l'hai virgolettata perche' volevi farti bello a spese della retorica altrui ... ma sei stato smascherato ...
No caro mio, non è stata virgolettata perchè ero convinto che ci saresti caduto, come puntualmente è stato!! Chi vuole sempre capire tutto e sapere tutto, a volte gli capita di fare la figura dell'asino: un po' di modestia non guasterebbe e poi la tolleranza è un concetto fondamentale per un repubblicano. Piuttosto non mi hai risposto sul nome: è un grande giurista, persona colta, preparata e di grandi capacità ed è stato Presidente della Corte Costituzionale, coraggio che è facile.

nuvolarossa
10-04-08, 13:02
No caro mio, non è stata virgolettata perchè ero convinto che ci saresti caduto ...E invece non ci sono caduto in questa trappola mascherata che volevi far passare per farina del tuo sacco ... e ti ho subito smerdacchiato come succhiatore di ruote altrui ... d'altronde anche Veltroni ... copia da Berlusconi ... siete una manica di millantatori in proprio di virtu' altrui ...


... un po' di modestia non guasterebbe e poi la tolleranza è un concetto fondamentale per un repubblicano ...Sono proprio le doti che ti mancano in misura "incolmabile" ...


... non mi hai risposto sul nome: è un grande giurista ...Vedi, caro Scemoncelli ... oltre a non saper copiare senza farti scoprire (ma anche a scuola prendevi la sufficienza con questi metodi ?) ... non hai nemmeno letto quello che hai copiato ... perche' quella frase pindarica nazional-popolare ... oltre che demagogica e populista ... non l'ha scritta Gustavo Zagrebelsky ... ma lui l'ha sottoscritta assieme ad altri ... come si puo' ben vedere da link (da te nascosto) e da me, qua' sotto, ripetuto ... http://pdserravalle.wordpress.com/2008/04/09/un-appello-chi-si-astiene-voa-berlusconi/
Il reale estensore della supercazzola non e' dato di conoscere ... ma gli andrebbe detto che e' fuori tempo massimo perche a sinistra, e nello "sguincio" del Pd, si stanno facendo degli sforzi (quotidianamente) per superare il demenziale antiberlusconismo ... che porta solo acqua al mulino del PdL ...

G. Simoncelli
10-04-08, 14:00
Il link non è quello, comunque il prof. Zagrebelsky dovresti leggerlo e studiarlo un po' di più, capiresti molte cose soprattutto repubblicane. Capisco che per il tuo cavaliere è il diavolo, ma lui vede comunisti in ogni dove. E pensare che il grande Ugo...l'altra sinistra...l'ineluttabilità del compromesso storico...mah...cose un po' troppo difficili. Magari Claudio Magris,oppure Sandra Bonsanti ( la figlia di Alessandro, compianto sindaco di Firenze) dovresti conoscerla. E che dire di Umberto Eco, Giovanni Bachelet, Gae Aulenti.

nuvolarossa
10-04-08, 14:16
http://img175.imageshack.us/img175/4991/prilogodp2.jpg


Il link non è quello, comunque il prof. Zagrebelsky dovresti leggerlo e studiarlo un po' di più, capiresti molte cose soprattutto repubblicane. Capisco che per il tuo cavaliere è il diavolo, ma lui vede comunisti in ogni dove. E pensare che il grande Ugo...l'altra sinistra...l'ineluttabilità del compromesso storico...mah...cose un po' troppo difficili. Magari Claudio Magris,oppure Sandra Bonsanti ( la figlia di Alessandro, compianto sindaco di Firenze) dovresti conoscerla. E che dire di Umberto Eco, Giovanni Bachelet, Gae Aulenti.Mettilo te allora il link giusto ... invece di continuare a fare la seppia che ... scappando ... crea la nebbia per non farsi riconoscere ...
Per quanto riguarda il giudizio del Cavaliere sui comunisti ... a me poco interessa ... e' argomento per gli antiberluskonisti come te ... io in proposito, da Mazziniano e da Repubblicano ... ho le mie idee sul Marxismo ... che va combattuto perche' porterebbe alla creazione di uno stato di Castori ...
Sulle qualita' dei personaggi da te citati ... che dire ... il tuo giudizio non collima con il mio che e' quello di sottrarre il Governo del Paese a degli incapaci che, in soli due anni, lo hanno portato nel baratro della crisi sociale, economica ... ed anche culturale ...

roberto fantoni
10-04-08, 15:33
Non ti riconosco più. Io non faccio nessun musetto e quando mi incazzo veramente i musetti generalmente li rompo a cazzotti. Detto questo non si stava discutendo del concetto di tradimento, ma del fatto che Giuda non ha tradito. Ha semplicemente fatto quello che, in quel momento, era necessario fare.....E' solo toccato a lui firmare l'epiligo di una grande vicenda "politica" della quale ancora oggi se ne parla. E scusa se è poco... ti abbraccio e smettila di pensare che se non sono d'accordo o se te non sei d'accordo con me io mi possa inquietare. Abbiamo ben altri motivi per inquietarci. Il confronto dialettico è solo un arricchimento ma andrebbe fatto senza offendersi ed, ovviamente, non mi riferisco a me..RF

nuvolarossa
10-04-08, 15:58
Nel futuro ... per ovvi motivi sia generazionali che ideali ... ma nel presente all'appello mancano tutti quegli ex-repubblicani ... che sono passati nella famiglia dei Giuda Iscariota ... e per garantire il futuro "mazziniano" da te anelato ... tocca prima di tutto garantire la vita al P.R.I. ... ( ed a questo, di quelli da te citati, ci pensano La Malfa e Nucara) ...

Quello sopra e' il post (si trova a questo link) (http://www.politicaonline.net/forum/showpost.php?p=7624786&postcount=222) che ha dato il via a parlare di Giuda:

Mi sembra ovvio che io parlo, in quel post, del "tradimento" dell'Edera Repubblicana perpetrato dai personaggi citati ... che Giuda avesse il permesso o il consenso di qualcuno per tradire ... non lo so e non mi interessa ... lascio agli storici la ricostruzione (tra l'altro molto controversa anche in casa di quelli che e' da 2.000 anni che ci rompono i maroni) ... ma non credo assolutamente che i personaggi sopra citati entreranno a far parte di nessun Vangelo ... anche perche' magari aspirano solo ad entrare nel Pantheon del catto-comunismo ...

G. Simoncelli
10-04-08, 16:27
Ti ho Parlato di Sandra Bonsanti, figlia di un grande sindaco repubblicano di Firenze, quindi la risposta è molto semplice. Quanto ai danni che avrebbe fatto il governo Prodi, vedo che fai un po' di confusione e allora ti consiglio di seguire il sito lavoce.info diretto dal prof. Tito Boeri, vedrai che lì qualche notiziola di economia la trovi e anche molto chiara.

nuvolarossa
10-04-08, 16:51
Ti ho Parlato di Sandra Bonsanti, figlia di un grande sindaco repubblicano di Firenze ...

I figli non hanno ne' i meriti ne' i demeriti dei Padri ... valgono per quello che fanno loro ...


Quanto ai danni che avrebbe fatto il governo Prodi ... ti consiglio di seguire il sito lavoce.info diretto dal prof. Tito Boeri

Io invece, per avere testimonianza del degrado economico e sociale del Paese ... ti consiglio di girare tra le bancarelle dei mercati ... tra la gente, i lavoratori, i pensionati ... e sentire la loro opinione ... molto piu' disinteressata e veritiera di tanta stampa ...

G. Simoncelli
10-04-08, 17:45
Io ho messo in pratica il principio mazziniano capitale e lavoro nelle stesse mani, quindi non ho bisogno di girare le bancarelle per capire certi problemi. Ma per te che sai tutto il sito giusto è quello : lavoce.info, iscriviti che ti mandano la newsletter, così sei anche aggiornato e vedrai che per tutti c'è una risposta sia per la destra come per la sinistra.

nuvolarossa
10-04-08, 18:25
Io ho messo in pratica il principio mazziniano capitale e lavoro nelle stesse mani ...Bravo ... questo mi fa piacere ... e mi fa piacere anche che, visto il molto tempo che dedichi a internet invece che alla tua attivita', i quattrini ti arrivino ... da soli ... trotterellando ... io mi riferivo a girare tra le bancarelle, tra i pensionati, i consumatori, le madri di famiglia, i lavoratori ed i giovani ... per capire i loro problemi ... visto che i tuoi ... mi sembra di capire ... siano abbondantemente risolti ...

G. Simoncelli
10-04-08, 19:43
Se giri per le bancarelle vuol dire che hai tanto tempo a disposizione e quindi i tuoi problemi li hai risolti. Io debbo lavorare invece.

nuvolarossa
10-04-08, 20:19
Se giri per le bancarelle vuol dire che hai tanto tempo a disposizione e quindi i tuoi problemi li hai risolti. Io debbo lavorare invece.Aridanga que romba la coianga ... ariota que romba la coyota ...