Shaytan (POL)
13-06-02, 17:27
Vittima una turista di 33 anni. L'aggressione ieri a Cavalese
TERRORE NEL PARCO
TRENTO. Trascinata e sbattuta a terra. La lama del coltello a fil di pelle che taglia il reggiseno. Le mani dell'uomo che l'afferrano e la toccano con violenza. Una turista mantovana di 33 anni ha vissuto tre minuti di orrore. Un giovane di 22 anni di Nuoro, Massimiliano Mulas, l'ha prima rapinata nel parco della Pieve di Cavalese e ha poi tentato di violentarla. Il ventiduenne è stato arrestato, dopo un lungo inseguimento a piedi, dai carabinieri di Cavalese: ha confessato la rapina, ma nega la violenza sessuale. La donna, sotto shock, è stata accompagnata all'ospedale di Cavalese.
Erano circa le 14 di ieri. La donna, in vacanza da amici a Cavalese, stava passeggiango nel parco delle Pieve. All'improvviso si è trovata di fronte Massimiliano Mulas: il giovane ha sfilato dalla tasca un coltello e l'ha puntato contro la sua vittima. «Dammi il portafoglio», le ha ordinato. La turista ha consegnato il portamonte con cinquanta euro. Convinta di aver soddisfatto il rapinatore. Ma l'incubo era appena cominciato.
Mulas - secondo il racconto della vittima - l'ha afferrata e minacciandola con il coltello l'ha trascinata sino a una baracca di legno che si trova all'interno del parco, vicino ai campi da tennis. Qui l'ha sbattuta a terra e l'ha tenuta bloccata con la forza. Ha passato la lama sul petto della donna e le ha tagliato il reggiseno. Ha cominciato a toccarla. L'impeto bestiale del giovane è stato spezzato dall'arrivo di alcune persone. Ha sentito i rumori, ha temuto di essere scoperto. A quel punto ha intimato alla sua vittima di alzarsi: «Dimmi dove abiti!». La donna ha mentito: «Sono in albergo». «Portami lì e stai zitta», le ha detto ancora Mulas.
Tenendo il coltello puntato sul fianco della turista, Mulas è uscito dal parco. I due hanno percorso circa trecento metri e sono arrivati in piazza Scopoli. E qui è transitata una pattuglia dei carabinieri di Cavalese. Mulas, spaventato, ha lasciato la donna e ha cominciato a correre. La giovane mantovana, libera, ha urlato per richiamare l'attenzione dei militari. Ne è nato un inseguimento.
Il ventiduenne ha saltato la ringhiera di protezione della scuola media. Un volo di quattro metri che gli è costato una ferita alla caviglia. Ha cominciato a correre verso valle. Dietro i carabinieri. La fuga è continuata per due chilometri, sino alla cascat alle porte di Cavalese: qui Mulas è stato bloccato dai militari. Il giovane è stato portato nella caserma di via Rossini.
I carabinieri hanno ascoltato il racconto della vittima. La turista mantovana, sotto shock, è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Cavalese per una visita di controllo.
Incalzato dalle domande dei militari, Mulas ha confessato la rapina. Ma nega di aver abusato della donna e di aver usato un coltello (non è stato ancora trovato). A dare forza al racconto, della vittima c'è però l'indumento intimo tagliato.
Mulas, pregiudicato, è stato arrestato con le accuse di rapina e violenza sessuale: ora si trova in carcere a Trento in attesa di essere interrogato dal Gip. Il giovane sardo si trovava da qualche tempo a Cavalese, dove lavorava in un locale. Sabato era stato licenziato.
TERRORE NEL PARCO
TRENTO. Trascinata e sbattuta a terra. La lama del coltello a fil di pelle che taglia il reggiseno. Le mani dell'uomo che l'afferrano e la toccano con violenza. Una turista mantovana di 33 anni ha vissuto tre minuti di orrore. Un giovane di 22 anni di Nuoro, Massimiliano Mulas, l'ha prima rapinata nel parco della Pieve di Cavalese e ha poi tentato di violentarla. Il ventiduenne è stato arrestato, dopo un lungo inseguimento a piedi, dai carabinieri di Cavalese: ha confessato la rapina, ma nega la violenza sessuale. La donna, sotto shock, è stata accompagnata all'ospedale di Cavalese.
Erano circa le 14 di ieri. La donna, in vacanza da amici a Cavalese, stava passeggiango nel parco delle Pieve. All'improvviso si è trovata di fronte Massimiliano Mulas: il giovane ha sfilato dalla tasca un coltello e l'ha puntato contro la sua vittima. «Dammi il portafoglio», le ha ordinato. La turista ha consegnato il portamonte con cinquanta euro. Convinta di aver soddisfatto il rapinatore. Ma l'incubo era appena cominciato.
Mulas - secondo il racconto della vittima - l'ha afferrata e minacciandola con il coltello l'ha trascinata sino a una baracca di legno che si trova all'interno del parco, vicino ai campi da tennis. Qui l'ha sbattuta a terra e l'ha tenuta bloccata con la forza. Ha passato la lama sul petto della donna e le ha tagliato il reggiseno. Ha cominciato a toccarla. L'impeto bestiale del giovane è stato spezzato dall'arrivo di alcune persone. Ha sentito i rumori, ha temuto di essere scoperto. A quel punto ha intimato alla sua vittima di alzarsi: «Dimmi dove abiti!». La donna ha mentito: «Sono in albergo». «Portami lì e stai zitta», le ha detto ancora Mulas.
Tenendo il coltello puntato sul fianco della turista, Mulas è uscito dal parco. I due hanno percorso circa trecento metri e sono arrivati in piazza Scopoli. E qui è transitata una pattuglia dei carabinieri di Cavalese. Mulas, spaventato, ha lasciato la donna e ha cominciato a correre. La giovane mantovana, libera, ha urlato per richiamare l'attenzione dei militari. Ne è nato un inseguimento.
Il ventiduenne ha saltato la ringhiera di protezione della scuola media. Un volo di quattro metri che gli è costato una ferita alla caviglia. Ha cominciato a correre verso valle. Dietro i carabinieri. La fuga è continuata per due chilometri, sino alla cascat alle porte di Cavalese: qui Mulas è stato bloccato dai militari. Il giovane è stato portato nella caserma di via Rossini.
I carabinieri hanno ascoltato il racconto della vittima. La turista mantovana, sotto shock, è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Cavalese per una visita di controllo.
Incalzato dalle domande dei militari, Mulas ha confessato la rapina. Ma nega di aver abusato della donna e di aver usato un coltello (non è stato ancora trovato). A dare forza al racconto, della vittima c'è però l'indumento intimo tagliato.
Mulas, pregiudicato, è stato arrestato con le accuse di rapina e violenza sessuale: ora si trova in carcere a Trento in attesa di essere interrogato dal Gip. Il giovane sardo si trovava da qualche tempo a Cavalese, dove lavorava in un locale. Sabato era stato licenziato.