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Visualizza Versione Completa : Chi di voi si definisce "liberale"?



Roderigo
17-06-02, 14:39
E cosa vuol dire?

R.

17-06-02, 15:13
Io mi definisco liberale (non liberista, che è un'altra cosa, a differenza di quanto vogliono farci credere). Per me, essere liberale significa avere un rispetto assoluto per tutte le opinioni e tutti gli stili di vita, le confessioni religiose, le ideologie politiche...Significa anche essere contro la censura, per la libertà di stampa, perchè siano date pari condizioni di accesso ai mass media a tutti gli schieramenti politici, essere contrari alla pretesa della chiesa (qualunque chiesa) di condizionare lo Stato, essere contro l'invadenza dello Stato nella vita privata dei cittadini. Sostanzialmente, secondo me, significa capire che non tutto ruota intorno alle proprie convinzioni e al proprio stile di vita e che altri hanno tutto il diritto di averne di completamente opposti.

spacca
17-06-02, 15:54
Originally posted by gdr
Io mi definisco liberale (non liberista, che è un'altra cosa, a differenza di quanto vogliono farci credere). Per me, essere liberale significa avere un rispetto assoluto per tutte le opinioni e tutti gli stili di vita, le confessioni religiose, le ideologie politiche...Significa anche essere contro la censura, per la libertà di stampa, perchè siano date pari condizioni di accesso ai mass media a tutti gli schieramenti politici, essere contrari alla pretesa della chiesa (qualunque chiesa) di condizionare lo Stato, essere contro l'invadenza dello Stato nella vita privata dei cittadini. Sostanzialmente, secondo me, significa capire che non tutto ruota intorno alle proprie convinzioni e al proprio stile di vita e che altri hanno tutto il diritto di averne di completamente opposti.

Secondo me questa definizione è più adatta per il termine 'libertario'. Comunque mi sento più o meno così anche io.

Pieffebi
17-06-02, 20:56
Croce distingueva fra liberalismo e liberismo (liberalismo economico), ma la distinzione non è storicamente e ideologicamente molto corretta, come rilevò, fra gli altri, Luigi Einaudi.
Esistono molti "liberalismi" e molte definizioni del "liberalismo". Ciò che è chiamato liberale in america (liberal) in Europa è definito senz'altro "radicale di sinistra".
Le mie preferenze sono complessivamente per il liberalismo anglosassone, per la "scuola di Vienna", e per la destra liberale italiana (Malagodi, Martino) e per i cattolico-liberali (da Rosmini, a Lord Acton.... all'ultimo Sturzo). Tuttavia non mi identifico esattamente con nessuno, cercando di pensare con la mia testa, accettando affermazioni e teorizzazioni di autori che complessivamente non apprezzo e rifiutando invece quelle di altri che complessivamente ammiro e condivido (compresi i citati).
Sul piano economico-sociale Il lato progressista del mio liberalismo consiste nel credere che il lavoro libero, oltre che essere la forma del lavoro che corrisponde ai valori etici e umani, è incomparabilmente più efficace, creativo e produttivo del lavoro non libero (servile). Che il lavoratore libero è anche un cittadino, una persona libera soggetto di diritti inalienabili, ed è un consumatore (dunque deve aver sufficienti risorse per acquistare i beni che sono immessi sul mercato....oltre che per soddisfare i propri bisogni primari). Il lato "conservatore" e liberale-classico del mio modo di vedere fa invece leva sulla convinzione dell'inscindibile relazione esistente fra libertà economica e libertà politiche, sociali e civili, ossia fra economia di mercato e la possibilità che si sviluppi una società libera, ove vi sia tendenzialmente il maggior benessere diffuso possibile accompagnato dalla più ampia libertà individuale. La difesa dell'economia fondata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e di scambio, la difesa del "capitalismo", accompagnata dalla lotta per la realizzazione e la difesa delle istituzioni civili e politiche liberali, della democrazia politica, è il contenuto "materiale" del mio liberalismo. Questo contenuto "materiale" si accompagna ai valori etici e spirituali della civiltà cristiana (da cui lo stesso liberalismo, come sopra inteso, storicamente sorge) uniti e cementati con il valore della tolleranza.

Saluti liberali

hussita
18-06-02, 14:29
Originally posted by Valentino Pupetta
Liberale? No, grazie. Preferisco vivere.
Bye
tu individuo, magari sí

18-06-02, 16:22
Originally posted by Pieffebi
Ciò che è chiamato liberale in america (liberal) in Europa è definito senz'altro "radicale di sinistra".
Le mie preferenze sono complessivamente per il liberalismo anglosassone, per la "scuola di Vienna", e per la destra liberale italiana (Malagodi, Martino) e per i cattolico-liberali (da Rosmini, a Lord Acton.... all'ultimo Sturzo). accompagnato dalla più ampia libertà individuale. La difesa dell'economia fondata sulla proprietà privata dei mezzi di produzione e di scambio, la difesa del "capitalismo", accompagnata dalla lotta per la realizzazione e la difesa delle istituzioni civili e politiche liberali, della democrazia politica, è il contenuto "materiale" del mio liberalismo. Questo contenuto "materiale" si accompagna ai valori etici e spirituali della civiltà cristiana (da cui lo stesso liberalismo, come sopra inteso, storicamente sorge) uniti e cementati con il valore della tolleranza.

Saluti liberali

I miei punti di riferimento sono, invece:

-John Stuart Mill
-Mary Woolstonecraft
-John Maynard Keynes
-Franklin Delano Roosevelt

Josto
18-06-02, 21:55
Mi considero liberale.
Per quanto riguarda la distinzione trà liberali e liberisti ho aperto un thread apposito nel sottoforum libertario, per cui vi invito a dire la vostra.

hussita
19-06-02, 14:11
Originally posted by gdr


I miei punti di riferimento sono, invece:

-John Stuart Mill
-Mary Woolstonecraft
-John Maynard Keynes
-Franklin Delano Roosevelt

mai stata del PRI ( quello vecio° ) uhm....

va beh che JSM lo citava del pennino
:)

G. Oberdan
19-06-02, 17:00
Hussita non fare brutta pubblicità al Pri. E' sempre lo stesso. ;)

Pieffebi
19-06-02, 21:29
Originally posted by Valentino Pupetta
Liberale? No, grazie. Preferisco vivere.
Bye


diciamo....vivacchiare....;)