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Visualizza Versione Completa : La Terra Cava



Tomás de Torquemada
24-06-02, 05:11
Dal sito http://www.sussidiario.it/

LA TERRA CAVA, CONCAVA O CONVESSA
di Alfredo Lissoni

http://www.sussidiario.it/scienze/magazine/republik/terra.shtml

Saluti.

Tomás de Torquemada
16-10-02, 00:52
Dal sito http://www.edicolaweb.net/

TESTIMONIANZE SULLA TERRA CAVA

http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/el_testi.htm

Shambler
16-10-02, 03:07
nooooooooooooooooooooooooo
la terra cava noooooooooooooo
nooooooooooooooooooooooooo

Silvia
16-10-02, 13:09
Originally posted by shambler
nooooooooooooooooooooooooo
la terra cava noooooooooooooo
nooooooooooooooooooooooooo

Davvero non capisco perché questa teoria ti sconvolga così tanto, shambler... :confused:
In fondo, in tutte le antiche tradizioni sono descritti mondi sotterranei popolati da esseri strani o, comunque, di natura diversa dalla nostra. Inoltre, questa ipotesi si accorderebbe perfettamente con l’iconografia che dipinge gli extraterrestri come esseri grigio-verdognoli, creature quindi la cui evoluzione è avvenuta probabilmente in assenza o scarsità di luce. Tutto torna, non ti pare? :D

http://www.uniquehardware.co.uk/server-smilies/contrib/edoom/very_first_smiley.gifhttp://www.uniquehardware.co.uk/server-smilies/contrib/edoom/very_first_smiley.gifhttp://www.uniquehardware.co.uk/server-smilies/contrib/edoom/very_first_smiley.gif

Shambler
16-10-02, 19:15
come thomas potrà confermarti la terra cava è abitata da ermafroditi primordiali che si spostano mediante dischi volanti.
l'ho letto sul forum , non ho inventato nulla.

ps.
vi odio.

Tomás de Torquemada
17-10-02, 01:18
Originally posted by shambler
come thomas potrà confermarti la terra cava è abitata da ermafroditi primordiali che si spostano mediante dischi volanti.
l'ho letto sul forum , non ho inventato nulla.

ps.
vi odio.

Eh! Eh! Prometto che ritroverò la pagina Web in cui si diceva che gli UFO non vengono dallo spazio bensì dalla Terra Cava... :D:D:D

Saluti.

Tomás de Torquemada
19-07-03, 00:55
Originally posted by Tomás de Torquemada
Eh! Eh! Prometto che ritroverò la pagina Web in cui si diceva che gli UFO non vengono dallo spazio bensì dalla Terra Cava... :D:D:D

Saluti.

Ops... Avevo dimenticato questo - in verità lodevole... - proposito espresso mesi addietro... Ma non è troppo tardi per rimediare... Ecco qualcosina... :lol

Dal sito http://www.ufoitalia.net/

Ufo infernali

E se gli Ufo venissero dal profondo della terra? La teoria di “Terra Cava”, che ipotizza l'esistenza di una civiltà sotterranea è affascinante e non priva di fondamenti logici. I "grigi" hanno l'aspetto di creature la cui fase evolutiva (quantomeno quella finale) sia avvenuta in assenza o scarsità di luce. Il fenomeno degli Uso (oggetti subacquei non identificati) potrebbe far pensare ad entrate verso l'ipogeo nascoste sotto specchi d'acqua. La mitologia degli Indios Desana del Sudamerica conserva il ricordo di laboratori genetici sotterranei (vedi il mio articolo all’interno di questo sito, nella rubrica Ufologia storica). In tutte le più antiche tradizioni religiose, d’altra parte, sono descritti mondi inferi abitati da esseri di natura demonica, spazi sotterranei le cui entrate erano nascoste all’interno di grotte, orridi, baratri o sotto le superfici di oscuri specchi d’acqua. Dietro le allegorie religiose dell’ade e dell’inferno, si cela in realtà il mistero di Terra Cava? R.M.

Shambler
19-07-03, 13:00
formidabile! è un vero scandalo che la scienza ufficiale si ostini a bollare queste verità indiscutibili come " fantasie da dementi". dovrebbero insegnarle nelle scuole assieme a "fregati dalla scuola " con l'interessantissima teoria sullo pteranodonte.:D

Silvia
29-10-03, 22:14
Per Shambler, generosamente, onde evitargli una perigliosa crisi di astinenza… :p

La teoria della Terra cava, che nei secoli passati contò difensori illustri come Euler e Halley, scopritore dell’omonima cometa, non è accettata dalla scienza attuale (davvero strano... :D ). E, per quanto risibile possa sembrare, esiste una Società della Terra Cava, con membri in più di trenta paesi. Il suo presidente è Albert McDonald e il suo obiettivo è scoprire il modo per entrare all'interno del pianeta attraverso fori che esisterebbero nelle regioni polari. A questo proposito, nel giugno del 1967, varie pubblicazioni diffusero una fotografia captata dal satellite ESSA, dove si vedeva chiaramente una zona oscura nelle regioni artiche: sembrò la prova che effettivamente esistono tali fori.

http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/el_fot15.jpg


Per chi crede nella Terra cava, come il cileno Miguel Serrano, tutti coloro che affermano di essere arrivati ai poli sbagliano, poiché i poli non sono un punto geografico nella terra esterna: "non si trovano fuori, bensì dentro". La Terra sarebbe fessa nei suoi due estremi e si curverebbe all'interno, in modo che quando qualcuno sorpassa gli 83 gradi di latitudine, al nord o il sud, senza saperlo si viene a trovare all'interno del pianeta. La forza di gravità si ubica nel centro della crosta terrestre che ha un spessore di 800 miglia. La corteccia, nel suo rovescio, costituirebbe continenti e mari, boschi, montagne, fiumi, abitati da una razza superiore che entrò lì in tempi remoti, forse gli iperborei. La civiltà all’interno della Terra sarebbe molto più avanzata di quella all’esterno. Là si troverebbero Agharta e Shamballah, delle quali parlano mongoli e tibetani. E l'oriente simbolico dei templari. Là sarebbero andati, allora, i dirigenti dell'Organizzazione Esoterica hitleriana e da là Hitler avrebbe ricevuto istruzioni. Forse fuori il "paradiso terreno inespugnabile" al quale si riferiva l'Ammiraglio Dönitz. Ai suoi marinai fu permesso di entrare, navigando sotto la grande barriera dei ghiacci polari, o per dei corridoi segreti, riscoperti. Da là, in tempi remoti, furono espulsi i gitani e gli eschimesi. Gli eschimesi cantano: "Sono grandi, sono terribili gli uomini dell'interno". E là nascono gli iceberg di acqua dolce, nei fiumi della terra interna.
Nelle parole di Miguel Serrano, dentro "il clima sarebbe equilibrato, come quello che c'era sulla Terra esterna prima della deviazione dal suo asse e del mutamento dei poli. Cioè, esiste ancora lì l'età Aurea, Solare. Nel centro del vuoto interno ci sarebbe un sole, molto più piccolo del nostro di fuori". È quello che si conosce come "il Sole nero" che tanta rilevanza ebbe nell'esoterismo hitleriano.

Liberamente tratto dal sito http://thule_italia.tripod.com/

Silvia
29-10-03, 22:17
http://www.silviadue.net/vari/terracava.jpg

:)

Senatore
29-10-03, 22:47
Dov'è il monte Epomeo da cui si accede all'interno della terra?

Questa estate stavo girovagando sui dolci pendii della collina che si staglia alle spalle della mia casa, quando mi imbattei in una vasta apertura del suolo che mai avevo notato, circondata da una bassa balaustra. Gli alberi frondosi quasi la coprivano occultandone la vista da lontano. Mi avvicinai pensando che si trattasse di una buca poco profonda, una sorta di antro scavato nella roccia; in realtà non se ne scorgeva il fondo.
Gettai allora una moneta sperando di non sentirla cozzare sul fondo troppo presto, ma in breve essa terminò la sua corsa.
I gelosi abitanti di Agartha avevano previdentemente chiuso quel varco!

Shambler
30-10-03, 03:38
ho visto il 3d ma siccome sono scazzato non mi viene nulla di interessante da dire. a domani.
bacini a tutti tranne che agli ermafroditi.

wilhem
09-12-03, 02:31
LA TERRA E' "CAVA"? (siii, come no :D)

L’uomo sin dalla sua primordiale comparsa è rimasto terribilmente affascinato dal suo "bel pianeta azzurro" e dai tanti misteri che lo popolano. Tra questi uno in particolare riguarda la natura stessa del globo; e cioè: La Terra è un corpo celeste compatto, oppure al suo interno è cava? La domanda può generare sorrisi e ilarità, ma esiste al riguardo una specifica bibliografia nonché una corrente di pensiero con profonde radici nel passato e che coinvolse anche grossi nomi della scienza e della letteratura. La scienza ci dice che la Terra è un "geoide", ovvero una sfera che presenta schiacciamenti ai poli. Ha una circonferenza equatoriale di 40.076,594 chilometri e una superficie di 510.000.000 e rotti chilometri quadrati, di cui il 70 per cento è ricoperto dalle acque. A scuola ci insegnano che il nostro pianeta è formato da un nucleo centrale costituito da ferro e nichel di 1.280 km di diametro, circondato da un mantello di ferro e nichel fusi e a sua volta ricoperto da un manto di roccia spesso circa 2.880 km. Infine a circondare il tutto c’è uno strato di crosta esterna che ha uno spessore variabile dagli ottomila ai cinquemila metri. Questa è la verità. O almeno dovrebbe. Dico "dovrebbe" perché a sentire numerose fonti e a spulciare nel passato della scienza, senza tornare indietro nel tempo poi più di tanto, troviamo numerose contraddizioni a queste "verità".

Come dicevamo prima, esiste una versione diversa riguardo la reale conformazione della Terra. Secondo questa teoria, il nostro pianeta sarebbe cavo e presenterebbe due grosse aperture in corrispondenza dei poli che permetterebbero, insieme a una fitta rete di gallerie disseminate un po’ ovunque, di accedere alla parte interna. Alla domanda legittima su che cosa si celerebbe in questa cavità, c’è chi dice che ci si troverebbero terre e oceani. Questa teoria non è parto della moderna fantascienza: se ne trovano tracce nella letteratura del passato. Platone, per esempio, già la menziona nel Crizia, dicendo: "…ci sono gallerie sia strette sia ampie all’interno della terra…" che condurrebbero a "…enormi corsi d’acqua sotterranei…". La Bibbia stessa sembra contenere espliciti riferimenti a questa possibilità: "Egli si stende a nord sopra lo spazio vuoto e sostiene la Terra sul nulla…" (dal Libro di Giobbe), e "…Ma che è l’essere asceso, se non che prima anche discese alle parti infime della Terra?" (dalle Lettere agli Efesini). Tracce di queste convinzioni possono essere individuate anche in altre religioni, come la buddhista, che chiama Agartha un mondo sotterraneo governato da una figura onnisciente, Rigden-jyepo, il "Re del Mondo", che vive nella capitale Shambala. Addirittura questa figura condizionerebbe anche le persone del mondo superiore tramite un esercito di scimmie che portano i suoi messaggi percorrendo i passaggi segreti che collegano gli antichi monasteri buddhisti al mondo sotterraneo.



I TIMORI DELLO ZAR

Ma se vogliamo abbandonare la fantasia letteraria e le ideologie religiose, ci imbattiamo in personaggi della scienza che sembrano appoggiare questa tesi. Per esempio Edmund Halley, Astronomo Reale inglese, che nel 1692 diede il proprio nome alla più famosa delle comete. Egli sostenne in un discorso alla Royal Society di Londra: "Sotto la crosta della terra, che è spessa cinquecento miglia, c’è un buco vuoto. Entro questo spazio si trovano tre pianeti delle dimensioni equivalenti a Marte, Venere e Mercurio…" (tratto dai documenti della Reale Società di Londra, 1692). Ma non fu il solo grande scienziato a esprimersi favorevolmente al riguardo di questa teoria. Leonard Euler, il matematico svizzero, pur non d’accordo totalmente con Halley riguardo l’esistenza dei tre pianeti interni, si disse convinto della cavità della Terra. Egli sosteneva l’esistenza di un unico Sole centrale che illuminava una civiltà tecnologicamente molto avanzata. Verso la metà del XVIII secolo un altro grande matematico, lo scozzese sir John Leslie, disse che esistevano ben due Soli e li battezzò Pluto e Proserpina. Un altro che partecipò (senza però entrare nel merito del numero dei presunti Soli), a tale discussione fu l’ecclesiastico americano Cotton Mather, destinato a diventare tristemente famoso per la storia della persecuzione alle streghe di Salem. Nel suo Wonders of the Invisible World (1692) parlò di un "mondo vuoto sotto i nostri piedi…". Passò un secolo o poco più e un altro americano iscrisse il suo nome nella storia accanto a questa teoria. Si trattava del capitano John Cleves Symmes, distintosi durante la guerra contro la Gran Bretagna (1812-14). Finito il conflitto, si dedicò ad approfondite letture sull’argomento e alla fine formulò la sua teoria: "La Terra e gli altri pianeti sono cavi. Esistono cinque sfere concentriche entro la superficie esterna. Sono come cinque globi sistemati l’uno dentro l’altro e hanno il centro in comune…" (da un articolo apparso su Atlantic Monthly Magazine). Il capitano si disse convinto di poter dimostrare la cosa, e per farlo si dimise dall’esercito, intenzionato a organizzare una spedizione nel mondo interno. Nel maggio 1818 inviò un comunicato a numerosi capi di stato dell’epoca nonché a parecchi membri del governo americano. Annunciava che la terra era cava e abitabile nell’interno, e presentava ai poli un’apertura di 12 o 16 gradi. Chiedeva, in breve, la possibilità di avere un centinaio di uomini e partire con loro dalla Siberia con renne e slitte facendo rotta verso il Polo; dove si diceva convinto di scoprire, oltre la coltre dei ghiacci, terre calde e lussureggianti di vegetazione.

Inutile dire che non venne preso in considerazione, se non per probabili squilibri mentali. Sembra che solo lo zar di Russia, ricevuto il comunicato, non si sia dato pace per un certo periodo di tempo, per ciò che poteva trovarsi sotto le sue terre. Per ottenere consensi, Symmes incominciò un giro di conferenze per l’America. Riuscì perfino a ingraziarsi un membro del Congresso proveniente dal Kentucky, Richard M. Johnson, che sarebbe poi diventato vice-presidente. Johnson arrivò a interpellare il Congresso chiedendo che si votasse un finanziamento alla spedizione di Symmes, che "potrebbe portare grande onore e vantaggi all’America con la scoperta di quelle nuove terre…" (tratto da A Journey to the Earth’s Interior, di Marshall B. Gardner, ristampato nell’Illinois nel 1920). La proposta non venne accolta. Symmes, allora, più convinto che mai, pubblicò il suo Theory of Concentric Spheres (1826) e continuò con le conferenze. La fatica però gli fu fatale: accusò un malore che lo costrinse a tornare a casa ad Hamilton, Ohio, dove a 49 anni morì. I figli gli fecero erigere un monumento che tuttora esiste e dove si legge: John Cleves Symmes era un filosofo e il fondatore della teoria delle "sfere concentriche e dei vuoti polari". Sosteneva che la Terra era cava e abitabile all’interno.



LA RAZZA CHE CI SOPPIANTERA'

Nel vasto panorama dei seguaci della teoria si incontrano sia persone come il capitano Symmes, che dedicò tutti i suoi sforzi e la sua vita a dimostrare con serietà e onestà la fondatezza di queste idee, sia persone prive di scrupoli che trovarono in esse la maniera di ottenere facili guadagni. E’ il caso di Joseph Reynolds, che riuscì dove Symmes aveva fallito: raccogliere denaro per finanziare una spedizione, che partì e non arrivò mai. Alcuni dicono che non si sia spinto mai più a nord del Mare Meridionale, dove si stabilì e rimase. Secondo altri, più maligni, in realtà non si spostò mai da New York, dove sparì dalla circolazione e visse negli agi e nell’anonimato.

Nonostante passi falsi clamorosi come quello di Reynolds, le teorie di Symmes fecero breccia anche nell’immaginario di numerosi grandi scrittori. Due fra tutti: Edgar Allan Poe e Jules Verne. Poe scrisse due novelle e un romanzo prendendo spunto da questa idea: Manoscritto trovato in una bottiglia, L’avventura senza pari di un certo Hans Pfaal e Le avventure di Gordon Pym. Verne invece, partendo dall’idea di un mondo cavo con aperture ai poli di Symmes, scrisse il suo pregevole Viaggio al centro della Terra, che contribuì enormemente alla propaganda della teoria della Terra cava, e un seguito al Girdon Pym di poe, La sfinge dei ghiacci. Un altro scrittore che si dilungò sulla Terra Cava fu l’inglese Lord Edward George Bulwer Lytton che nel 1871 pubblicò il suo The Coming Race. Opera ormai rarissima, descriveva, sfruttando tutte queste leggende sulla cavità interna della Terra, la vita degli abitanti interni, chiamati Vril-ya, che possedevano doti e poteri enormemente superiori a quelli della "Terra esterna". Non solo. Secondo lui questi popoli progettavano di emergere un giorno e conquistare l’umanità.

Il libro, miscuglio di conoscenze occulte (Lytton faceva parte di società mistiche) e fantascienza era, a detta dell’autore stesso, frutto di fantasia. Questa sua ammissione non impedì comunque a Hitler e al suo Terzo Reich di approfondire la questione asserendo che fosse invece un dato di fatto reale. Hitler credeva nell’esistenza di questi esseri superiori, tanto che fondò la "Società del Vril" o "Tana Luminosa". Si dava da fare per sviluppare una genìa superiore che avrebbe potuto contrastare efficaciemente l’eventuale attacco dei Vril-ya. Sappiamo tutti purtroppo dove condusse questa sua ricerca; e ci fa rabbrividire il pensiero che il dramma dello shoah possa essere stato generato da un libro di fantasia. Secondo Gunter Rosemberg, autorevole personalità delle scienze occulte, Hitler nel 1936 addirittura pretese la formazione di un reparto scelto da inviare in tunnel e gallerie naturali per scoprire se conducevano al mondo interno e quindi ai Vril-ya (Astrology and Psychological Warfare During World War II, Londra 1967).

Ma anche autori più scientifici si erano dedicati alla raccolta di prove che dimostrassero le idee di Symmes. Nel 1906 era stato pubblicato The Phantom of the Poles, di William Reed. Questo volume doveva contenere una serie di prove a sostegno della teoria della Terra cava e per farlo si riferiva a rapporti di esploratori artici. Secondo Reed la crosta terrestre era spessa 1.280 km e la cavità interna doveva avere un diametro di 10.200 km. "La Terra è cava. I poli, così a lungo cercati, sono fantasmi. Ci sono fori agli estremi settentrionali e meridionali. La vita animale e vegetale è evidente, in questo nuovo mondo, ed esso è con ogni probabilità abitato da razze sconosciute…". I poli "non esistevano" in quanto in quei punti si aprivano fori. Gli esploratori che asserivano di averli raggiunti erano stati ingannati dal comportamento delle bussole, che a una distanza di 240 km dai poli smettono di funzionare. Anche un certo Mashall B. Gardner pubblicò un’opera sull’argomento. Si trattava di A Journey to the Earth’s Interior; or Have the Poles Really Been Discovered?, del 1913. Integrato da disegni e grafici il libro si diceva basato su ricerche ventennali. Tralasciando le divergenze tra Gardner e Reed in fatto di Soli interni, il dato di interesse risiede nel fatto che secondo Gardner il centro di gravità della Terra si trova nel mezzo della parte solida, e non nel suo interno cavo. In questo modo, le acque che defluiscono all’interno aderiscono alla crosta solida sia all’esterno che all’interno, e una nave procedendo entro le aperture si troverebbe a veleggiare capovolta senza neanche accorgersene.



I VOLI DEL CONTROAMMIRAGLIO

Marshall si diceva certo che si sarebbero trovate le prove conclusive alla sua teoria non appena sarebbe stato possibile il sorvolo del polo da parte di aerei. Dovette aspettare parecchio perché solo 30 anni dopo comparve sulla scena il pilota previsto da Gardner. Si chiamava Richard E. Byrd, contrammiraglio nella Marina degli Stati Uniti. Sorvolò il polo in due occasioni, nel 1947 e nel 1956. E a quanto pare, ci vogliate credere o meno, attraversò, o penetrò, i poli Artico e Antartico. Stando a quanto da lui riferito, infatti, i suoi voli si protrassero per 2.720 km oltre il Polo Nord e per 3.000 oltre il Polo Sud, sorvolando territori sconosciuti privi di ghiacci, inesistenti su qualsiasi mappatura, rigogliosi di vegetazione e con un clima tropicale.

I seguaci della teoria della Terra Cava riconobbero subito in queste descrizioni la conferma dell’esistenza delle aperture ai Poli. A condire il tutto con l’immancabile "cover-up" degno dei migliori X-files, venne gettato, secondo alcune fonti, un velo di segretezza su questi voli, e traccia delle dichiarazioni di Byed rimangono solo nei comunicati radio. Tutte le sue carte personali, elaborate a seguito di questi voli, vennero fatte sparire dopo la sua morte, avvenuta nel 1957. Citando testualmente Raymond Bernard dal suo The Hollow Earth, Byrd prima di partire per il suo volo di 7 ore sul Polo Nord disse che gli sarebbe piaciuto scorgere quelle terre oltre il polo. Qualcuno ritiene che sia proprio questo ciò che vide e di cui parlò via radio: quelle terre sgombre di ghiacci, con laghi e foreste lussureggianti, che solo se fosse penetrato all’interno della grande apertura avrebbe potuto vedere. Indomito, il contrammiraglio Byrd ripartì per sorvolare questa volta il Polo Sud nel 1956, un anno prima di morire. Anche in questo caso il suo racconto imbarazzò non poco le alte sfere. Il 13 gennaio partì dalla base antartica americana situata nello Stretto di McMurdo per un volo previsto di 4.320 km verso l’entroterra antartico. Si spinse per 3.000 km oltre il Polo Sud. Al suo ritorno dichiarò che "la spedizione aveva scoperto un nuovo e vasto territorio…". Come nel 1947 per il Polo Nord, anche in questo caso si ebbe la netta impressione che si lavorasse per tenere a freno la cosa e non farla "esplodere". Che cosa vide, se veramente vide qualcosa, il contrammiraglio Byrd?

Nessuno lo sa. Comunque, che ci crediate o meno, questo episodio, queste segnalazioni, esistono negli annuari di geografia militare e a tutt’oggi, per quanto ci è dato di sapere, restano un inesplicabile mistero. Come ci si poteva immaginare, la questione della Terra Cava, dei Vril-ya, e dei voli di Byrd, ritornarono prepotentemente di attualità allorché si cercò di spiegare i fenomeni UFO, che ormai ufficialmente dal giugno 1947, ossia dall’avvistamento di Kenneth Arnold, erano in piena attività. Nel dicembre 1959 l’autorevole direttore della rivista americana Flying Saucers, Ray Palmer, in un suo articolo ipotizzò che le due vicende potessero avere un denominatore comune. Scrisse: "I due voli sopra i Poli da parte di Byrd provano che esiste qualcosa di strano. (…) Mentre procedeva oltre il polo, scorse territori privi di ghiacci e laghi, montagne coperte di alberi. Un animale mostruoso simile al Mammuth fu visto in una radura, e tutto questo fu riferito via radio non solo da Byrd ma da tutti gli occupanti dell’aereo…" Palmer continuava l’articolo asserendo che "i dischi volanti potrebbero provenire da queste terre sconosciute al di là dei Poli. (…) L’esistenza di quei territori non può essere negata da nessuno, tenendo conto dei fatti verificatisi durante le due spedizioni, e potrebbero benissimo esistere esseri intelligenti laggiù, in grado di costruire e volare su quegli apparecchi che adesso scorgiamo nei nostri cieli…"

Le parole di Palmer trovarono eco. Uno dei maggiori esperti britannici in fatto di UFO, Brinsley Le Poer Trench, ha pubblicò Secret of the Ages: UFO from Inside the Earth. L’autore ritiene possibile che il mondo interno possa essere stato anticamente colonizzato dagli antichi abitatori di Atlantide sfuggiti alla catastrofe, e che la loro tecnologia abbia potuto continuare a progredire fino a render loro possibile la costruzione dei dischi volanti.



UNA FOTO INQUIETANTE

In questa carrellata sulla Terra Cava non possiamo non includere le parole di chi dice di averne visto gli abitanti. Il marinaio norvegese Olaf Jansen sostenne di aver navigato nelle "acque interne" con suo padre e di aver convissuto con gli abitatori del centro terrestre descrivendoli come pacifici (contrariamente a Lytton) e dandoli per giganteschi. Dopo due anni di convivenza, ripartì per tornare "in superficie", ma il padre morì durante il viaggio a causa dell’urto contro un iceberg. Nessuno, inutile dirlo, volle credergli una volta rimesso piede in Norvegia. Lui non ne parlò più fino in punto di morte, quando ripercorse tutta la storia col giornalista americano Willis George Emerson che ne ricavò un libro, The Smoky God (1908).

Decine di persone, da quando la teoria sulla Terra Cava è cominciata a circolare, hanno speculato sui possibili siti di accesso a questo mondo interno. Vogliamo ricordare, perché molto conosciuta, Madame Blavatsky, la studiosa di scienze occulte fondatrice della Società Teosofica. La Blavatsky, nel suo The Secret Doctrine asserì che gli ingressi di tali gallerie dovevano trovarsi sotto le lamaserie tibetane. Ma una di queste gallerie per l’ingresso al mondo interno, secondo alcune voci, si potrebbe trovare anche a Portland nell’Oregon (USA). George Wagner Jr. scrisse nel 1967 sulla rivista Search che "tra Portland e le faglie nei pressi di Seattle, esiste una città dai 13 ai 16 km sottoterra. Una città costiera con un bel porto e più di un milione di abitanti…"

In chiusura, dobbiamo guardarci indietro e ammettere che queste teorie, senz’altro affascinanti, non hanno nessun fondamento a riprova, né rigore scientifico. Tuttavia, anche escludere a priori che ci possa essere qualcosa ancora da scoprire, a livello geografico, su questo nostro bel mondo, sarebbe un’imprudenza. Non possiamo metterci a esplorare ogni pertugio, galleria o grotta sperando di approdare al mondo interno, certo. Ma non dobbiamo neanche metter da parte senza pensarci rapporti molto dettagliati e relativamente recenti come quelli del contrammiraglio Byrd, un uomo responsabile e preparato. Vi proponiamo qui una foto che per un certo periodo di tempo è circolata suscitando il solito vespaio di polemiche tra "possibilisti" e "non". Rileggete queste righe dopo averla attentamente valutata e osservata. E poi ognuno tragga le conclusioni che preferisce. La foto in questione è stata scattata il 23 novembre 1968 dal satellite americano ESSA-7 sopra il Polo Nord, incredibilmente privo delle eterne e persistenti formazioni nuvolose. E’ stata rilasciata dall’Ufficio per il Servizio Scientifico Ambientale e non presenta ritocchi o manipolazioni. Come vedete, evidenzia un largo foro proprio in corrispondenza di quello che dovrebbe essere il Polo Nord. Inutile dirvi che i "possibilisti" vi hanno trovato la conferma alle loro supposizioni; mentre il mondo accademico vi ha visto un semplice vortice dovuto alla rotazione della Terra. Ci viene da pensare, davanti a cose del genere, a tutti quegli "sfortunati" esploratori che si sono imbarcati in tutte le epoche per raggiungere il mitico Polo Nord e non hanno fatto mai ritorno. Li abbiamo sempre considerati tutti morti nell’impresa. E se invece avessero trovato l’entrata alla Terra Cava, e oggi se ne stessero — loro o i loro discendenti — sdraiati al Sole (o ai Soli) di qualche spiaggia incontaminata del mondo interno? A voi la scelta…

Tomás de Torquemada
09-12-03, 04:00
In Origine Postato da wilhem
LA TERRA E' "CAVA"? (siii, come no :D)

Visto che ci credi anche tu? :D

Benvenuto, caro Wilhelm... ;)

wilhem
09-12-03, 04:58
In Origine Postato da Tomás de Torquemada
Visto che ci credi anche tu? :D

Benvenuto, caro Wilhelm... ;)

Grazie Tomas ;) infondo ci ho sempre creduto.

massena (POL)
11-12-03, 02:24
premesso che con le perforazioni petrolifere si arriva a poco più di 10 km di profondità, e che le miniere non sono mai molto profonde (fa caldo!!!!), ci sono molte prove indirette (leggi: geofisiche) che non prevedono un vuoto al di sotto della crosta continentale. studiando la propagazione delle onde sismiche, la gravimetria, il magnetismo, i fluidi vulcanici e altre cose che non mi ricordo perchè di fisica terrestre non me ne è mai fregato di meno e ho preso solo 22/30, è riconosciuto da tutti gli scienziati (forse qualche eccentrico no, ma non lo conosco) che la terra non è cava, ma c'e' un nucleo solido di ferro-nichel, un mantello in parte fluido, una crosta rigida. quest'ultima è divisa in continentale e oceanica, a composizione chimica diversa, che "galleggia" come un iceberg sul mantello.
se entriamo nel campo della metafisica, secondo la mia personale teoria i continenti sono retti da gnomi vestiti di rosso, e dal tubo del gas sento le loro voci. ora vado che il pupo piange e aiuto la laura a cambiarlo
buona notte a voi beati che potete dormire...

Otto Rahn
12-12-03, 07:07
In Origine Postato da massena
se entriamo nel campo della metafisica, secondo la mia personale teoria i continenti sono retti da gnomi vestiti di rosso, e dal tubo del gas sento le loro voci.

E' una possibilità che non mi sentirei di escludere a priori. :D

Ma come dire...
un' altro forumista ha perso l' occasione di tacere il fatto che non sa cosa sia la metafisica.

wilhem
12-12-03, 20:22
In Origine Postato da Otto Rahn
E' una possibilità che non mi sentirei di escludere a priori. :D

Ma come dire...
un' altro forumista ha perso l' occasione di tacere il fatto che non sa cosa sia la metafisica.

Sentiamo un pò, cos'è la metafisica? Chi ha introdotto il termine e quando e perchè?

Shambler
13-12-03, 00:31
e i tradizionalisti ." e tuuuuuuuuu, che sei Piero Angela?"



In Origine Postato da massena
premesso che con le perforazioni petrolifere si arriva a poco più di 10 km di profondità, e che le miniere non sono mai molto profonde (fa caldo!!!!), ci sono molte prove indirette (leggi: geofisiche) che non prevedono un vuoto al di sotto della crosta continentale. studiando la propagazione delle onde sismiche, la gravimetria, il magnetismo, i fluidi vulcanici e altre cose che non mi ricordo perchè di fisica terrestre non me ne è mai fregato di meno e ho preso solo 22/30, è riconosciuto da tutti gli scienziati (forse qualche eccentrico no, ma non lo conosco) che la terra non è cava, ma c'e' un nucleo solido di ferro-nichel, un mantello in parte fluido, una crosta rigida. quest'ultima è divisa in continentale e oceanica, a composizione chimica diversa, che "galleggia" come un iceberg sul mantello.
se entriamo nel campo della metafisica, secondo la mia personale teoria i continenti sono retti da gnomi vestiti di rosso, e dal tubo del gas sento le loro voci. ora vado che il pupo piange e aiuto la laura a cambiarlo
buona notte a voi beati che potete dormire...

Sùrsum corda! (POL)
13-12-03, 01:38
questo argomento mi stà inquietando....:( ....:D

Senatore
13-12-03, 03:15
In Origine Postato da wilhem
Sentiamo un pò, cos'è la metafisica? Chi ha introdotto il termine e quando e perchè?

Professor Guglielmo:D :D :D :D
ce lo dica lai se le pare pertinente in questo forum. Ma se lei lo dice e poi non è pertinente sono cento giri di corsa per il Peripato.

wilhem
14-12-03, 02:43
In Origine Postato da Senatore
Professor Guglielmo:D :D :D :D
ce lo dica lai se le pare pertinente in questo forum. Ma se lei lo dice e poi non è pertinente sono cento giri di corsa per il Peripato.

E no, io ho fatto la domanda a uno che diceva che non so cos'è la metafisica, aspetto una risposta.

Senatore
14-12-03, 03:31
In Origine Postato da wilhem
E no, io ho fatto la domanda a uno che diceva che non so cos'è la metafisica, aspetto una risposta.

Ma la risposta di Otto non era per massena?
Comunque; sai perchè dicevo quello?
Guenon, che ha fatto nei suoi libri varie disquisizini circa i vocaboli da utilizzare o meno, per la parola "metafisica" è giunto alla conclusione che è il termine più adatto per indicare l'esposizione di ciò che attiene ai principi superiori alla physis. Senonchè una tale forma di conoscenza, per Guenon, non è affatto esclusiva dell'area greca essendo un fatto molto anteriore e più esteso, cosicchè la disputa sull'origine della parola che la indicava in un determinato contesto digrada ad un piano secondario. Ergo, non pertiene a questo forum di taglio universale e generico.

Otto Rahn
14-12-03, 21:09
Come ha detto Senatore io mi riferivo all' intervento di Massena e non di Wilhelm.
In ogni caso mi premeva sottolineare che accostare la parola metafisica a questa teoria degli gnomi rossi era alquanto azzardato.

wilhem
14-12-03, 21:35
OK non avevo letto a chi era rivolta la risposta.

Ciao

Sùrsum corda! (POL)
14-12-03, 21:40
...alquanto azzardato? e basta?....
...ci sono i puffi nella Terra Cava?

http://mhl2.home.mindspring.com/smurfpic12.jpg

...:D

Tomás de Torquemada
14-12-03, 22:50
Divertente questo cazzeggio, ma quando sarà concluso ne ricaverò un thread a parte... :D :)

vainer
05-08-07, 09:19
Sono giunto su questa vecchia discussione raccogliendo materiale sulla terra cava... bho, io trovo la teoria verosimile

Shambler
21-08-07, 11:49
La terra cavia è più che una teoria , è un fatto.

Tomás de Torquemada
21-08-07, 15:00
Divertente questo cazzeggio, ma quando sarà concluso ne ricaverò un thread a parte... :D :)

Uhm, a suo tempo il proposito è rimasto lettera morta... :D

Bah, ormai resta tutto com'è... La storia non si tocca... ;)

Tomás de Torquemada
21-08-07, 15:01
Sono giunto su questa vecchia discussione raccogliendo materiale sulla terra cava... bho, io trovo la teoria verosimile

Ciao e benvenuto nel forum! :)

Tomás de Torquemada
21-08-07, 15:03
La terra cavia è più che una teoria , è un fatto.

Shambler e Torquemada che si ritrovano nel thread sulla Terra cava... :cool:

Passano gli anni, ma lo spirito della vecchia POL resiste e trionfa su tutto... :D :)

Shambler
21-08-07, 23:38
bentrovato vecchio mio :D