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Visualizza Versione Completa : Azione politica dei Repubblicani in Lombardia



antikle
24-06-02, 10:53
http://img380.imageshack.us/img380/5227/logorepubblicanesimokd9.jpg

dal sito: www.prilombardia.it

ELEZIONI NEL COMUNE DI BUCCINASCO

In relazione al comunicato che Nucara ha pubblicato sul sito nazionale del PRI, pubblichiamo la risposta del Segretario della Federazione Lombarda e del Segretario della Consociazione Provinciale Milanese del PRI:

L’appoggio dato alla lista civica capeggiata da Lanati rappresenta una precisa presa di posizione politica che impegna i repubblicani di Buccinasco i quali, dopo diversi anni, si sono riattivati proprio in occasione delle elezioni amministrative della loro città.
Lanati è stato per due legislature Sindaco di Forza Italia per la Casa delle Libertà, amministrando Buccinasco con specchiata rettitudine, indiscusso senso civico e grande determinazione (tanto da essere comunemente noto come “il Sindaco sceriffo”).
La scriteriata scelta, maturata in alcuni particolari e ben individuabili settori di Forza Italia, mal digerita dalle altre componenti della CdL, preventivamente denunciata dai vertici provinciali del PRI, di imporre alla coalizione un candidato Sindaco privo dei requisiti minimi della presentabilità non solo politica, ha determinato la nascita della suddetta lista civica. In essa si sono direttamente riconosciuti diversi esponenti dell’amministrazione uscente di centro destra ed a suo favore si sono espressi anche esponenti della CdL quali il Presidente della Provincia Ombretta Colli.
Il fatto, poi, che essa abbia raccolto il 26% dei voti al primo turno, dimezzando i consensi della CdL, conferma senza possibilità di equivoco la natura di tale operazione.
Dispiace pertanto relinquere sul sito nazionale giudizi evidentemente affrettati e dettati dalla non conoscenza di una situazione locale del tutto particolare. Appare inoltre bizzarro che tali giudizi afferiscano ad una realtà di Partito, quella Milanese e Lombarda, che per prima in Italia ha posto fin dal 1999 il tema dell’alleanza del PRI con la CdL e che, in questo turno di amministrative, si è impegnata, riscuotendo anche rilevanti successi, con liste e candidati in quella stessa alleanza di centro destra che nessuno ha intenzione di mettere in discussione.

Tommaso Vannini
Segretario Federazione Lombarda PRI

Massimo Torchiana
Segretario Consociazione Provinciale Milanese PRI

** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (1)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=1645
Repubblicani in TOSCANA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=2306
Una informazione sui Repubblicani alla provincia di Napoli
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=103466
Il Partito della Democrazia a Carrara
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11856
Repubblicani in UMBRIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13513
Coordinamento nazionale di repubblicani e liberali di centro sinistra, a Napoli
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=124808
CALABRIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=25994
** Repubblicani in EMILIA e nella ROMAGNA (2)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=123375
Repubblicani in CAMPANIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=3776
SICILIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=5028
Repubblicani nel LAZIO (1)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=8665
Repubblicani in ABRUZZO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=5932
Repubblicanesimo nelle MARCHE (2)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13463
I Repubblicani di MASSA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=29318
LOMBARDIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=11893
Repubblicani nelle MARCHE (1)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=4016
I Repubblicani della Lombardia, prima e dopo il 43° congresso
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15032
Lettera aperta.........più che aperta al segretario politico della Lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=22794
Repubblicani in GARFAGNANA e LUCCHESIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=7688
Azione politica dei Repubblicani in Lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15034
Repubblicani in FRIULI VENEZIA GIULIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21099
Repubblicani in BASILICATA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21096
PUGLIA Repubblicana
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=9805
il P.R.I. nel Lazio (2)
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=34132
Repubblicani in SARDEGNA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?t=349794
Repubblicani in VALLE D'AOSTA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=146341
Repubblicani nel MONDO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21389
Repubblicani nel VENETO
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=18382
Repubblicani in TRENTINO ALTO ADIGE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=13942
I Repubblicani in Lombardia ...
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=118662
Assemblea a S. Benedetto del Tronto ... Repubblicani nelle Marche
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15286
Massa e Ravenna
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=115408
Il Dovere della Verita' a Salerno ... Repubblicani in Campania
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=9958
.... e in Lombardia son scintille!
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=117288
Repubblicani a RIETI
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=1705
Repubblicani in Piemonte
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=12451
BRASILE Repubblicano
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=20482
Repubblicani in MOLISE
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=21107
Repubblicani in IRLANDA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15945
Repubblicani in LIGURIA
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=17078

echiesa
24-06-02, 14:22
:D :D :D : carina la risposta: Comunque Torchiana e Vannini hanno agito in autonomia come Carrara e Piacenza, quindi sul patibolo salgono anche loro, altrimenti non ci siamo più. Il "relinquere"non lo capisco, forse un errore di trascrizione di antikle.
Bellina la risposta: stà zitto che non sai nulla, e noi eravamo già a pensare alla destra quando tu manco lo immaginavi ( salvo poi appoggiare Martinazzoli alle Regionali con letteraccia di la Malfa contro coloro, quorum del pennino, che invitavano a votare Formigoni come "ex repubblicani influenti").
Comunque altri amici sulla strada dell'autonomia locale spiegata e condivisa. Bene. Altrimenti mi si spieghi cos'è
saluti
echiesa:fru

kid
24-06-02, 15:36
inappuntabile echiesa!

nuvolarossa
24-06-02, 18:43
http://utenti.lycos.it/NUVOLA_ROSSA//PRI13.jpg

nuvolarossa
24-06-02, 19:01
sullo stesso argomento
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15032
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=14890

F.lli Bandiera
16-01-03, 19:51
Il giorno 13 Gennaio 2003, il Sindaco di Cologno Monzese , Giuseppe Milan , è stato oggetto di intimidazioni terroristiche mediante scritte sui muri adiacenti alla propria abitazione, come Federazione Giovanile Repubblicana , siamo usciti con un documento che allego a seguito.

IL SONNO DELLA RAGIONE

13 Gennaio 2003

Il Partito Repubblicano Italiano e la Federazione Giovanile Repubblicana di Cologno Monzese, da sempre convinti difensori dei sani principi democratici che legano la politica ed il mondo civile,si uniscono al coro di sdegno e preoccupazione causato dall'attacco intimidatorio nei confronti del primo cittadino di Cologno Monzese,che è stato bersaglio di pesanti minacce di stampo terroristico.

Fermamente convinti di essere in presenza di un atto più che altro vandalistico,stigmatizziamo il comportamento di quelle persone che alla normale contrapposizione politica,avvelenano ed esasperano gli animi,spaventando la cittadinanza,che dovrebbe essere,per la politica e per chi si occupa di amministrazione,l'unico motivo ad essere.

Il Partito Repubblicano Italiano e la Federazione Giovanile Repubblicana di Cologno Monzese, pur rimanendo distanti dalla posizione politica assunta dal primo cittadino,ritengono quanto è successo,al di fuori di ogni forma democratica e civile,e auspicano che da questo episodio,nasca in Cologno Monzese,la volontà di svolgere,pur nelle contrapposizioni,l'attività politico amministrativa nella più serena delle forme.

Partito Repubblicano Italiano
Sez. G. Mameli
Cologno Monzese

Federazione Giovanile Repubblicana
di Cologno Monzese

nuvolarossa
16-01-03, 19:58
Per argomenti la Federazione Giovanile
Repubblicana vedi anche:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=33498&highlight=federazione

Per argomenti riguardanti la Lombardia vedi anche:
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=15032&highlight=lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=22794&highlight=lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=3144&highlight=lombardia
http://www.politicaonline.net/forum/showthread.php?s=&threadid=10540&highlight=lombardia

F.lli Bandiera
17-01-03, 19:23
Notizie dal Consiglio Comunale
di Cologno Monzese.

In data 16-01-2003,durante il Consiglio Comunale straordinario, mentre si svolgeva il dibattito sulle minaccie al Sindaco Giuseppe Milan,il consigliere del partito socialista, Donatello Leone, a' dato lettura del documento stilato dalla Federazione Giovanile Repubblicana.

Lo stesso documento è stato apprezzato da tutto lo schieramento consigliare, tanto da diventare un ordine del giorno per il prossimo Consiglio Comunale.

Della presa di posizione della Federazione Giovanile Repubblicana, coofirmato dalla sezione Mameli del P.R.I., se ne e' occupata anche la stampa (Il Giorno), che ci dedicherà spazio nel numero del 18-01-2003.

echiesa
17-01-03, 20:24
Che è successo di grazia???
saluti
echiesa:fru

F.lli Bandiera
18-01-03, 16:59
Nella notte tra il 16 e il 17 Gennaio,nei pressi dell'abitazione del Sindaco Giuseppe Milan,ed in altri luoghi nevralgici della città,sono comparse delle scritte sui muri di carattere intimidatorio del tipo"MILAN ATTENTO! POTRESTI MORIRE"con a calce il simbolo della falce e martello.

A Cologno è successo un putiferio,come potrete immaginare,anche perchè,il Sindaco,che è stato eletto con i voti del centro sinistra nel '98 (schieramento in cui c'era il PRI,allora!!!)
arrivato al punto di aver perso la maggiornza,colpa assoluta dei compagni diessini,invece di dimettersi,opta per cambiare schieramento è diventa sindaco di una giunta di centro destra.
Pure se tecnicamente il sindaco ha agito nelle sue facoltà,moralmente è stato attaccato sin dall'inizio in modo estremamente duro,ed uso un eufemismo!!!

La comparsa di questi messaggi per le vie della città,ha come immaginate,portato ad un ulteriore inasprimento dei toni politici,fino al culmine del Consiglio Comunale straordinario del 18 Gennaio,in cui senza mezzi termini, si è assistito ad una vera e propria rissa fra i due schieramenti.

Questa è a grandi linee la situazione di Cologno,spero di avervi dato,seppur brevemente il quadro della situazione!!!

Un Fraterno saluto

W l'Italia!

echiesa
19-01-03, 09:29
Grazie, non conoscevo l'episodio.
saluti
echiesa:fru

nuvolarossa
10-03-03, 18:52
Il nuovo Pri punta sulla ricerca Torna «La Voce Repubblicana»
Si sono chiusi con un rinvio al 30 marzo i lavori del Consiglio nazionale e del Congresso Regionale Lombardo del Partito Repubblicano Italiano svoltosi sabato e domenica a Milano. Rinviata l’elezione della direzione regionale e del segretario. La «due giorni» milanese del Pri ha avuto come punto centrale il Consiglio nazionale dedicato al tema «Università e ricerca». Fra gli interventi quello del senatore Antonio Del Pennino, candidato alla segreteria regionale del partito, che ha svolto una relazione su «Le iniziative legislative in corso sulla brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche e la procreazione medicalmente assistita. Limiti e contraddizioni». Il senatore ha affermato che i provvedimenti attualmente all’esame del Senato contengono principi di carattere ideologico che, traducendosi in imposizioni e divieti, si scontrano con le esigenze del progresso scientifico, limitano la libertà di ricerca e renderanno l’industria italiana tributaria di brevetti stranieri.
Continua, intanto, il tentativo di rilancio del Partito Repubblicano. Tra le varie iniziative una particolarmente significativa: il ritorno in edicola dal prossimo aprile de «La Voce Repubblicana».
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nuvolarossa
22-07-04, 18:34
Al Sen. Antonio Del Pennino
Segretario Regionale PRI Lombardia

e p.c.All’On. Francesco Nucara
Segretario Politico PRI
All’On. Giorgio La Malfa
Presidente PRI

Pavia, 21.07.2004

I sottoscritti Repubblicani delle province lombarde di Brescia, Lodi, Cremona e Pavia, riunitisi in data odierna a Pavia, valutano positivamente l'ipotesi delineata dal recente Consiglio Nazionale di muovere i passi opportuni per la costruzione della cosiddetta "Casa Laica".

Ritenendo però necessari ed urgenti anche in quest'ottica il rafforzamento e la riorganizzazione del Partito in tutte le province lombarde sulla base di una strategia comune e condivisa, Ti chiedono di dare un contributo importante in questa direzione invitandoTi a convocare un Congresso regionale come momento di rilancio organizzativo e politico del Partito lombardo.

Dato il rapido evolversi della situazione nelle varie province e l'approssimarsi delle imminenti elezioni regionali, i sottoscritti valutano sia opportuna una convocazione del Congresso lombardo non oltre il mese di settembre 2004.

In attesa di un Tuo cortese riscontro.

Luca Sforzini – Vice Segretario Regionale PRI Lombardia, Consigliere Nazionale
Gianezio Dolfini – Proboviro Regionale
Anselmo Gusperti – Segretario PRI Cremona, Membro Direzione Regionale
Giuseppe Ghizzoni – Segretario Organizzativo PRI Cremona
Silvestro Specchia – Commissario PRI Prov. di Brescia
Eugenio Solini - Commissario PRI Prov. di Brescia, Segretario PRI Piancogno(BS)
Aldo Franceschetti -Commissario PRI Prov.di Brescia,Segretario PRI Pisogne(BS)
Luigi Marchesi - Commissario PRI Prov.di Brescia, Membro Direzione Regionale
Vincenzo Freni, Segretario PRI Gavardo (BS)
Riccardo Vitali, Segretario PRI Palazzolo sull’Oglio (BS)
Marcello Lofrano, Segretario PRI Darfo Boario Terme (BS)
Paolo Cipriani, Coordinatore PRI Provincia di Lodi, Segretario PRI Codogno (LO)
Enrico Pozzi, Coordinatore PRI Lodi
Fulvio Visigalli, Vice Segretario PRI Codogno (LO)
Salvatore Le Pera, Segretario PRI Tavazzano con Villavesco (LO)
Francesco Muscia, Membro Direzione Regionale, Pavia
Attilio Rigamonti, Consigliere Nazionale, Pavia
Massimo Minetti, Segretario PRI Pavia
Danilo Mazzacane, Segretario PRI Vigevano
Dionigi Campanini, Segretario PRI Voghera

http://www.fmboschetto.it/musica/ST_TNG.mid

nuvolarossa
29-07-04, 19:24
Cremona: i commenti dei repubblicani dopo le elezioni

Il voto alla sinistra non premia la città

A Cremona il Pri aveva costituito un'alleanza con il Nuovo Psi ed altre forze laiche candidando a Presidente della Provincia un esponente socialista e a Sindaco il repubblicano Gusperti che ora giustamente con la lettera che pubblichiamo fa rilevare le contraddizioni dei cittadini nel voto.

Sig. Direttore, se mi é concesso un piccolo spazio del Suo giornale, vorrei esprimere alcune considerazioni su quanto sta avvenendo nel dopo elezioni.

I cremonesi , scegliendo la sinistra , hanno voluto perpetuare la politica e gli uomini che hanno ridotto Cremona e il suo territorio a città di pensionati e pendolari ( giudizio condiviso da tutti, in campagna elettorale persino dagli stessi vincitori!) ponendo le premesse per un declino ancora più rapido.

Ora, a risultato acquisito, partitoni, partitini, liste più o meno civiche (da civismo?) si preoccupano di okkupare (termine mutuato dal linguaggio caro alla sinistra) il potere. Ma sono in troppi, e le loro fameliche brame sono insaziabili: la pubblica greppia non le può contenere tutte. Ecco allora la trovata geniale: allarghiamo la mangiatoia (leggi numero di assessorati ). Il cittadino Onorevole Presidente Torchio in campagna elettorale ci prometteva: " Cominciamo subito " .... E' stato di parola. Ha cominciato subito a incrementare qualcosa.

Ma noi semplici cittadini e contribuenti aggiungiamo: " Cominciamo bene!".

Anselmo Gusperti Segretario Pri di Cremona

nuvolarossa
06-08-04, 20:21
Soncino (Cr): nuova sezione Pri

Nella giornata di venerdì 30 luglio dopo una serie di contatti con l'ufficio organizzazione della direzione nazionale per definire gli aspetti procedurali, si è tenuta a Soncino in provincia di Cremona una riunione costitutiva di vecchi e nuovi amici per dare vita ad una nuova sezione, nella cittadina di oltre 7 mila abitanti che è uno dei più importanti centri della provincia.

Dopo una ampia e articolata discussione sui principali argomenti politici di attualità e la articolazione delle iniziative per inserirsi nella dinamica politica-amministrativa locale, si è dato concretamente il via alla nuova sezione con la decisione di intitolarla a "Cesare Covi".

L'assemblea degli aderenti è passata quindi ad eleggere i propri organi interni chiamando alla carica di Presidente della sezione Carlo Giovanni Uberti e a quella di Segretario Bartolo Riccardi.

Grande è stata la soddisfazione della segreteria provinciale del PRI di Cremona nell'annunciare la nascita della nuova sezione, a ripagare in parte il grosso sforzo organizzativo compiuto alle recenti elezioni comunali e provinciali.

nuvolarossa
10-08-04, 13:14
Spadolini non avrebbe condiviso la politica del giorno d’oggi

La sezione “Giovanni Spadolini” del
Partito repubblicano italiano di Codogno
si associa alle numerose testimonianze
di affetto e di stima che ricordano
il decennale della scomparsa di Giovanni
Spadolini.
Indubbiamente è stato un grande statista
della politica italiana e ha lasciato a
tutti noi una grande eredità di cultura
politica. Citando le parole del nostro segretario
Francesco Nucara, per lui l’Italia
«…era l’“Italia della ragione”, ovvero
l’Italia del dissenso e del dubbio laico,
contrapposta all’Italia delle compiute
maggioranze, del compromesso e della
rinuncia». E per il nostro presidente,
Giorgio La Malfa, «…egli noterebbe una
caduta del tono istituzionale del Paese,
una cesura dolorosa dei valori istituzionali
che per un uomo della sua passione
civile risorgimentale sarebbe assai dolorosa
».
La recente cronaca politica ci pone proprio
dinanzi l’ennesima caduta di stile
delle nostre istituzioni.
È un fatto veramente deplorevole.
A noi giovani repubblicani il compito di
portare avanti la nuova generazione del
partito per creare una società migliore,
più aperta e più rispettosa del prossimo
non spaventa. Dobbiamo però, prima di
tutto, diffondere una nuova cultura politica
basata sul rispetto reciproco e sull’ascolto.
Gettare le basi per una nuova
cultura politica: questa è la nostra promessa
al caro amico Giovanni Spadolini.

Fulvio Giulio Visigalli
sezione “Giovanni Spadolini”
del Pri di Codogno

nuvolarossa
10-08-04, 13:38
Soncino, è nata la sezione del Pri Correrà alle elezioni del 2005

Soncino — Anche il Partito Repubblicano Italiano sarà in gara per le amministrative locali del 2005. La conferma è venuta dalla costituzione in Soncino, lo scorso 30 luglio, della sezione del Pri intitolata a Cesare Covi, padre del senatore del Partito Repubblicano Italiano Giorgio Covi di Gallignano. L’assemblea ha eletto Carlo Uberti alla carica di presidente, mentre Bartolo Riccardi è il segretario. Due volti già conosciuti, più volte saliti sul palcoscenico politico locale.

nuvolarossa
06-09-04, 20:31
"Il Cittadino" di Lodi, 18.08.2004
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Caro Direttore,

La ringrazio per l’attenzione che ha rivolto alla mia precedente lettera riguardante la commemorazione dell’amico Giovanni Spadolini.

E’ stata significativa la foto pubblicata che ha accompagnato le mie parole.

Non posso sapere a quando risale esattamente la fotografia ma è stata sinceramente una sorpresa vedere una fotografia che ritrae insieme i due personaggi tra i più significativi della storia del Partito Repubblicano e dell’intera storia politica italiana: Leo Valiani e Giovanni Spadolini.

Vorrei approfittare del Suo giornale per spendere due parole sulla figura storica di Valiani. Noi giovani forse abbiamo solo una vaga sensazione di chi può essere stato Valiani per la storia del nostro Paese ma i suoi scritti e tutta la documentazione raccolta attorno alla sua attività politica possono aiutarci a comprendere l’importanza di questo grande personaggio storico : in due parole egli è stato, oltre che un testimone di questo secolo anche un padre della nostra Repubblica, insieme ad illustri personaggi come Alcide De Gasperi, Piero Calamandrei, Luigi Enaudi, Sandro Pertini, Ugo La Malfa, Giuseppe Saragat, Pietro Nenni, Benedetto Croce e tantissimi altri personaggi.

Valiani fu protagonista della Resistenza e della nascita dell'Italia repubblicana. E’ stato storico, giornalista, senatore a vita e uomo di altissima moralità. Nacque il 9 febbraio 1909 a Fiume, città che all'epoca apparteneva al Regno di Ungheria, ma di etnia italiana. Il suo vero nome era Leo Weiczen ma a diciotto anni italianizzò il cognome appunto in Valiani.

Fu protagonista di primissimo piano nella guerra partigiana sul fronte milanese, a fianco di Pertini, di Longo e di Sereni. Poco prima della capitolazione del regime mussoliniano torna in Italia e aderisce al Partito d'Azione (PdA), nella cui area "liberaldemocratica" militano Parri e La Malfa. Nella sua opera "Tutte le strade conducono a Roma", scriveva: "Era naturale che mi inquadrassi immediatamente nel Partito d'Azione….(…) Quel che in Giustizia e Libertà mi aveva affascinato, era la sua audacia intellettuale, il suo sforzo volto a riconciliare, in una sintesi superiore, il marxismo e il movimento operaio con la grande filosofia liberale dell'Ottocento. In sede politica, ciò significava un atteggiamento di ricostruzione europea, al di là dei limiti posti dalle strutture statali esistenti, e quindi una forte critica verso tutti i partiti democratici tradizionali, preesistenti al fascismo e che il fascismo aveva potuto facilmente travolgere".

Successivamente Valiani diviene segretario del PdA per l'Italia settentrionale.

Nell'Assemblea costituente eletta nel 1946, il piccolo gruppo "azionista" perse quasi tutte le sue battaglie: per il sistema uninominale e per la repubblica presidenziale, per il decentramento amministrativo e regionale e per lo stato laico.
La ragione è semplice: il Partito d'Azione, pur essendo di fatto il più prolifico sotto il profilo culturale, era però anche il meno radicato nelle masse operaie e nella coscienza collettiva. Quando gli esponenti di spicco del partito decisero poi di confluire nel Partito repubblicano di Ugo La Malfa o nei socialisti di Pietro Nenni, Valiani rimase a guardare. Decise in seguito di abbandonare la vita politica, per dedicarsi al giornalismo e alla scrittura di saggi storici.

Nel 1980 venne poi nominato senatore a vita, cosa che lo spinse a scegliere di entrare, come indipendente, nel gruppo parlamentare repubblicano.

Negli anni seguenti aderì al gruppo della Sinistra democratica ideato e presieduto dal senatore Libero Gualtieri, suo vecchi amico. Morì a Milano il 18 Settembre 1999 e con lui è scomparsa una generazione di italiani rara e preziosa. Ricordare Valiani (come Spadolini e Ugo La Malfa) è come far rivivere un pezzo di storia oggi troppo spesso dimenticata. La storia della seconda metà del secolo scorso è ricca di spunti di riflessioni per tutti i cittadini e non solo quindi per i militanti dei partiti politici. Noi giovani che ci proiettiamo nel futuro non dobbiamo mai dimenticare gli insegnamenti dei padri fondatori della Repubblica. Ogni volta che accade un avvenimento del nostro tempo che ci sembra nuovo e incomprensibile, possiamo trovare, nella storia dei partiti politici e nelle vicissitudini dei personaggi politici, se non proprio delle riposte esaustive, almeno delle briciole di saggezza da raccogliere per poter riflettere.

Fulvio Giulio Visigalli
Sezione "Giovanni Spadolini"
PRI Codogno (Lodi)

nuvolarossa
07-09-04, 18:36
Casteggio. Luca Sforzini (Pri) chiama La Malfa

Vendemmia nel mirino «Rivedere le regole»

CASTEGGIO (Pavia) - «Non si può perdere altro tempo: il caso del lavoro stagionale durante la vendemmia va affrontato in modo definitivo. Ha ragione Berogno, presidente della Comunità montana: la questione va affrontata a livello parlamentare. La politica adesso deve fare la propria parte». Luca Sforzini, vice segretario regionale del Pri interviene nel dibattito provocato dal nuovo arrivo di vendemmiatori rumenti accampati a Santa Maria della Versa. Da un lato, come insistono i sindacati, c'è un problema umanitario di accoglienza dall'altro si pone di nuovo la questione di rendere più agili le pratiche per regolarizzare il lavoro degli stagionali. «Informerò della vicenda Giorgio La Malfa, presidente della commissione Finanze alla Camera - spiega Sforzini - La Malfa era stato con me a Casteggio in visita alla Cantinba sociale nello scorso giugno. Aveva incontrato Vittorio Ruffinazzi, presidente della Cantina e del Consorzio di Tutela. Si era discusso dei problemi e della potenzialità dell'Oltrepo. Inviterò La Malfa di nuovo in Oltrepo e questa volta si parlerà in modo concreto della questione stagionali». «E' assurdo - commenta Sforzini - che i viticoltori vengano duramente multati magari perchè si fanno aiutare da familiari. Il problema non è certo di chi fa rispettare la legge. Sono le norme che vanno migliorate, rese più giuste. Non si può penalizzare l'Oltrepo: i repubblicani faranno la loro parte e, visto che anchio, sono un oltrepadano l'impegno sarà doppio». Sulla vicenda era intervenuto nei giorni scorsi, oltre al presidente della Comunità montana Elio Berogno, anche il sindaco di Canneto Riccardo Fiamberti. Anche da parte del primo cittadino, in passato ai vertici della Coldiretti, è stato ribadito come i vari solleciti ad affrontare la questione sono caduti sino ad ora nel vuoto. Di recente si era tenuto anche un vertice in prefettura, ma in quella sede si era solo discusso di come spiegare meglio alle aziende le normative oggi in vigore.

"La Provincia pavese"
MARTEDÌ, 17 AGOSTO 2004 , Pagina 21 - cronaca

nuvolarossa
24-09-04, 11:34
L’odontoiatra stroncato due anni fa da un infarto

Il Pri ricorda Schiavi

VOGHERA (Pavia) - Un infarto lo ha stroncato a 52 anni, nel settembre di due anni fa, mentre pedalava sulle salite collinari nei dintorni di Fortunago. Voghera repubblicana ricorda in questi giorni, con commozione, la figura di Azelio Schiavi medico odontoiatra e aiuto al policlino San Matteo di Pavia.
Schiavi era stato anche candidato alle elezioni provinciali per la lista Pri-Giovane Pavia e era inserito nei vertici provinciali del partito. «Era un vero amico e un nostro importante referente politico non solo per l’Oltrepo pavese, ma per l’intera provincia - lo ricordano Luca Sforzini, vice segretario regionale Pri e Francesco Muscia facendosi portavoce dei repubblicani oltrepadani e non - Aveva una grande conoscenza dei problemi sociali e del contesto sanitario in cui operava con grande professionalità. Era sempre disponibile, una persona riflessiva e concreta a cui spesso mi rivolgevo e ci rivolgevamo per uno scambio di idee, per raccogliere stimoli e indicazioni sulle cose da fare. Dovevo incontrarlo proprio in quei giorni, il destino ci ha privato della sua esperienza e della sua sensibilità. Lo ricordiamo così: sorridente e impegnato».

nuvolarossa
30-09-04, 12:08
Sig. Direttore ,

ASCOLTATE CIO' CHE DICO E NON GUARDATE CIO' CHE FACCIO.


CREMONA - Secondo questa teoria , che peraltro si é dimostrata molto redditizia (vedi risultati elettorali a Cremona e provincia) le Giunte in Comune ed in Provincia hanno cominciato ad operare.
E i primi risultati si vedono ! : caos nei trasporti urbani ( cui si tenta maldestramente di mettere rimedio), promessa ( che così concepita sa di minaccia) di allargamento della Z.T.L., minacce di aumenti della tassazione immobiliare, tentativi di affossamento delle infrastrutture viabilistiche indispensabili e improrogabili, rinuncia all'indispensabile energia per il territorio, e via discorrendo.
In compenso abbiamo assistito, allibiti, alla lievitazione ( non
dichiarata in campagna elettorale, ma qualcuno l'aveva previsto) del numero degli assessorati e cariche assimilabili. Si risponde - per bocca degli addetti stampa, ché una risposta diretta sarebbe disdicevole!) che sono aumentate le competenze. Ma, ci risulta, che non é certo aumentando gli assessori che aumenta il numero di coloro che lavorano! Di sicuro aumenta il numero degli emolumenti e dei beneficiati. E i risultati sono lì , parlano!

Anselmo Gusperti
P.R.I. Cremona

nuvolarossa
18-10-04, 20:23
"Il Giorno" 13 ottobre 2004

Un consiglio a Penati: Così rischia di fallire

L'intervento col quale il Presidente Penati ha riaperto su "Il Giorno" il tema della grande metropoli affronta ancora una volta il problema sotto il profilo dell'iniziativa volontaria da parte degli enti locali.

Penati rilancia il ruolo della conferenza dei Sindaci e degli "Stati Generali" promossi dalla Provincia, ipotizzando per l'istituzione da lui governata un ruolo di coordinamento. L'intenzione, apprezzabile, è destinata a mio avviso a tradursi in una mera affermazione di buona volontà.

Tutti i tentativi di realizzare un governo metropolitano su basi volontarie sono sinora falliti. Si sono infatti scontrati con le posizioni degli amministratori dei diversi enti locali, ognuno dei quali era ed è geloso delle proprie prerogative e, pur riconoscendo a parole l'esigenza di un governo unitario del territorio per quanto riguarda l'organizzazione e la gestione dei servizi di area vasta, non è poi mai stato disponibile a trasferire ad un altro livello decisioni che il vecchio ordinamento attribuisce alla sua competenza.

Sono da tempo convinto - anche sulla base delle esperienze straniere - che se si vuole realizzare un vero governo metropolitano, occorre definire in via legislativa una nuova istituzione locale per le aree metropolitane, che superi i vecchi modelli delle autonomie storiche che abbiamo ereditato dal 1800 e che non rispondono alle esigenze di gestione del territorio e di organizzazione dei servizi che le moderne grandi conurbazioni richiedono.

Al Senato giacciono da tempo due disegni di legge - uno presentato da me e da altri parlamentari della Casa delle Libertà, l'altro dal collega Pizzinato e da diversi senatori dell'Ulivo - che disegnano questa nuova forma di governo locale.

Essi sono fermi, malgrado le loro caratteristiche "bipartisan", per diverse resistenze trasversali, non ultima quella dell'ANCI e dell'UPI, arroccate nella difesa dell'esistente.

Se il Presidente Penati vuole dare un effettivo contributo alla risoluzione del problema del governo della città metropolitana, non si limiti a cercare di rilanciare la conferenza dei Sindaci e a preparare gli Stati Generali, ma rompa la difesa corporativa degli amministratori dell'esistente per sollecitare l'approvazione di una legge vincolante per le aree metropolitane.

Antonio Del Pennino
Senatore e Segretario Regionale del Pri Lombardia

nuvolarossa
01-12-04, 21:33
http://www.pri.it/immagini/fotobio/ghisleri.jpg

ARCANGELO GHISLERI

Arcangelo Ghisleri nasce il 5 settembre 1855 a Persico, in provincia di Cremona. Sin da giovane si impegna in una intensa attività giornalistica, che durerà fin quando il fascismo porrà fine a ogni libertà di stampa. Sono varie le pubblicazioni a da lui fondate: La rivista repubblicana, Cuore e critica, L'educazione politica, importanti per la messa a punto di una ideologia di scuola repubblicana.
Nel 1881 è impiegato in una società di esportazioni milanese; nel 1884 passa all'insegnamento presso un liceo in Basilicata. Nel 1888 lo troviamo a Bergamo, ancora insegnante. E' da questo momento che inizia la sua attività di cartografo, che gli ha dato nome in Italia, anche al di là dell'attività di politico.
Dal 1895 il repubblicanesimo aveva assunto volto di partito; Ghisleri diede un contributo fondamentale di indirizzo, dimostrando un attaccamento al partito assolutamente straordinario: "Questo nostro partito che io amo più dei miei figli", ebbe a scrivere nel 1903. Riguardo al fascismo, ebbe a riconoscervi una sorta di "marca plutocratica". Scriveva a Giovanni Conti all'indomani del 28 ottobre 1922: "Il colpo di Stato vero l'hanno fatto i pescicani dell'alta banca e i filibustieri delle industrie parassitarie. Richiamate l'attenzione del pubblico sulla vera essenza del governo attuale come dominio della plutocrazia, di cui gli attuali ministri non sono che strumenti e servitori zelanti".
In realtà Ghisleri non fu un ideologo sistematico; una sistematizzazione del suo pensiero è soprattutto opera di Giovanni Conti. Ghisleri contesta la teoria marxista, che considerava straniera all'Italia, ma soprattutto limitata al dato economico, alla cosiddetta "formuletta unica". Come ebbe a scrivere: "Noi vediamo quello che vedono i marxisti, ed anche quello che essi trascurano di vedere".
Il conflitto con i socialisti e i marxisti si accentua in Ghisleri quando si passa al principio istituzionale: se per l'ideologia marxista ogni forma politica è una sovrastruttura, per il pensiero repubblicano la Repubblica è cosa di tutti, il suo governo è formato dal convergere delle comuni volontà. "E' di volgare evidenza che la repubblica democratica qual è da noi concepita non deve essere un'arma offerta agli interessi di un ceto contro altri ceti".
In economia ebbe una visione "federale". Riteneva il sistema federale capace di "triplicare la produzione rimovendo i mille impacci della tutela e della diffidenza attuali, sostituendo con le autonomie la competenza dei direttamente interessati, agli imbrogli, ai ritardi e all'incompetenza degli alti papaveri dell'accentramento".
Si spense nel 1938.

nuvolarossa
07-01-05, 19:48
Terremoto di Brescia: le lettere di Savoldi e Buffoli al segretario nazionale. La risposta di Nucara

Non credevo a quello che leggevo scorrendo le lettera che hai inviato a Calderoli sulla vicenda dei forestali calabresi , pubblicata sulla "Voce Repubblicana" del 21 dicembre 2004.

Lo stupore e non nego, l’indignazione non riguardavano la vicenda calabrese ,di cui non sono abbastanza informato per dare giudizi di merito, ma le valutazioni ed i giudizi che in quella lettera esprimi su quello che hai chiamato in forma offensiva per le popolazioni colpite" Il cosiddetto terremoto di Brescia."

E ovvio ce la cosa mi abbia ferito perché si parla della mia terra, ma quello che mi ha profondamente impressionato e sconcertato come repubblicano è stata la superficialità e la disinformazione a base del giudizio nel suo complesso sul sisma del 24 novembre che ha colpito la provincia di Brescia. allorquando affermi che "i 50 milioni di euro (stanziati dal governo) saranno una spesa iperbolica per riparare i danni il cui valore reale sarà di molto inferiore alla portata della posta in bilancio."

A parte il fatto che accusi un collega ministro di aver turlupinato il contribuente italiano, ma come esponente di governo che ha contatti istituzionali con la protezione civile ,come puoi pubblicamente fare affermazioni come quelle sopra citate quando i dati ufficiali forniti dalla struttura dell’ex genio civile di Brescia che con la protezione civile nazionale ha egregiamente gestito la fase dell’emergenza sono i seguenti:

(aggiornati al 23 dicembre 2004, ma da giorni consolidati nel corso di 6538 sopralluoghi per definire agibilità e danni, sopralluoghi effettuati in meno di 30 giorni dal sisma da tecnici qualificati volontari)

Persone sfollate perché le abitazioni sono state giudicate inagibili 2199

Edifici privati inagibili 1349

Edifici pubblici inagibili (scuole municipi strutture ospedaliere ed altri 50

Edifici del patrimonio culturale inagibili 170

Danni stimati dall’ex genio civile

Alle infrastrutture (strade ponti gallerie ecc .) 60 milioni di euro

Alle attività produttive 30 milioni di euro

Per frane e dissesti idrogeologici provocati dal sisma 7 milioni di euro

A edifici privati 130 milioni di euro

Dati sostanzialmente confermati dal presidente della regione Formigoni a fine anno indicando in 200 milioni circa i danni causati dal sisma nel bresciano.

Quello che hai definito il cosiddetto terremoto di Brescia è stato di intensità 5.2 della scala di Richter , dato comparabile con i 5.2 del terremoto in Molise e con i 5.5 del terremoto in Umbria tanto per citare eventi simili più recenti

Quello che non è usuale, ma non è solo questione di fortuna, è sta la mancanza di vittime.

A questo proposito il responsabile nazionale della protezione civile, Bertolaso persona notoriamente avveduta nei giudizi sulle calamità che deve affrontare, pochi giorni dopo il sisma ha affermato che se l’evento di quella portata si fosse verificato in altre zone del paese avremmo dovuto sicuramente piangere morti e che il fatto si spiegava con una buona tecnica costruttiva evidentemente usata anche per la maggior parte degli edifici più antichi.

A completamento delle informazioni che incredibilmente ti sono mancate ti posso riferire che le riparazioni più urgenti sono iniziate immediatamente a cura dei cittadini anche in zone raggiunte dai primi soccorsi solo qualche giorno dopo il sisma ed hanno interessato case ma anche strade , piazze edifici pubblici che sono stati sgomberati puntellati senza alcun aiuto esterno tanto meno di carattere economico.

Ecco questo in sintesi è stato il terremoto di Brescia del 24 novembre 2004.

Un quadro un po’ diverso da quello che tu hai tratteggiato peraltro strumentalmente nella polemica con Calderoli.

Ritengo molto grave come cittadino che un esponente del governo faccia affermazioni pubbliche su un evento calamitoso che ha riguardato popolazioni pazienti dignitose ed operose senza informazioni sufficienti aggiornate e veritiere.

Come repubblicano posso, non senza sforzo, augurarmi che il segretario del mio partito sia incorso in un deprecabile infortunio a cui non può che rimediare modificando pubblicamente le sue affermazioni

I n ogni caso la vicenda non è stata edificante, e non è passata inosservata in Lombardia dove la gente ha buona memoria e riservato orgoglio.

Sergio Savoldi

*

Caro segretario, buona norma sarebbe misurare le parole, soprattutto quando restano scritte.

Il ‘cosiddetto’, come lei lo ha definito, terremoto di Brescia ha messo in ginocchio una intera comunità solo che qui non ci sono le vecchie vestite di nero che si stracciano le vesti e strillano davanti alle telecamere per giorni.

Ci sono però migliaia di persone che in silenzio, e ben prima che arrivassero - se mai si sono visti - aiuti, si sono rimboccate le maniche e hanno lavorato giorno e notte per rimettere a posto strade e aziende. Sono ancora decine la abitazioni inagibili e le famiglie sfollate che si arrangiano senza fare tanto clamore.

Non risulta che una sola persona, una sola, si sia recata da altre zone d’Italia, a dare una mano a queste genti miti e operose, molto di più di ‘altre’ genti contrariamente a quanto è accaduto in altre occasioni, a parti invertite.

Le case e i fabbricati hanno retto perché - contrariamente ad altre zone d’Italia - qui sono costruite bene e seguendo le leggi. Una scossa di uguale intensità in una qualsiasi città di ‘altre’ zone d’Italia avrebbe raso tutto al suolo.

Misuri le parole segretario.

Il fatto che lei sia calabrese non la autorizza ad essere un segretario calabrese, a meno che lei non decida di farlo. A questo punto non le resta che dimettersi da segretario nazionale.

Le auguro buon anno segretario e venga a visitare le zone colpite nel lontano nord.

Carlo Buffoli

*

Non pensavo di suscitare tanti risentimenti con una lettera che solo molto marginalmente toccava il problema del territorio di Brescia.

Infatti la lettera aperta a Calderoli era tesa a far capire bene al Ministro un annoso problema calabrese.

In proposito il PRI non ha mai difeso quella situazione che dura da decenni coinvolgendo soprattutto PCI, DC e forze sindacali con una gestione approssimativa e improduttiva rispetto alle risorse impegnate dai vari governi.

Non ho e non ho mai avuto alcun dubbio sulla maggiore operosità delle popolazioni settentrionali, a questi però aggiungerei oltre un milione di calabresi emigrati (dal 51 ad oggi) che per manifestare la loro operosità hanno dovuto andarselo a cercare altrove il lavoro.

Ma lasciamo stare le disquisizioni sociologiche e veniamo al punto.

E’ vero che non conoscevo l’entità dei danni provocati dal sisma bresciano. Quella mia superficiale e affrettata considerazione era il frutto delle valutazioni che a quel vertice di maggioranza avevano fatto autorevolissimi componenti lombardi della maggioranza di governo.

Lo stesso Ministro Calderoli pose come condizione per "mollare" sui forestali calabresi un aumento delle risorse per Brescia.

Orbene se il terremoto di Brescia è stato una cosa seria e, dai dati che mi fornite, così pare, le risorse vanno destinate a prescindere da altre situazioni più o meno nobili.

Quindi nessun atteggiamento ostile ma una semplice deduzione, sbagliata forse, sulla base di una discussione di vertice di maggioranza.

All’amico e ingegnere Sergio Savoldi posso dire che i problemi sismici in Italia sono stati affrontati solo di recente.

Basterebbe guardare la divisione in zone sismiche dell’Italia degli anni 60.

Al capo di Riscossa una preghiera. Qualche contatto in più eliminerebbe piccole lacerazioni nei rapporti politici e umani.

Infine, mi fa molto piacere rilevare che i lombardi abbiano buona memoria. Fino adesso, e per quelli che ho conosciuto, mi è sembrato il contrario.

Francesco Nucara

nuvolarossa
24-01-05, 11:26
comunicato stampa del 19 gennaio 2005
del P.R.I. sez. G.Spadolini CODOGNO (Lodi)

CODOGNO (Lodi - Apprendiamo con piacere che dopo il nostro recente richiamo, anche altre forze politiche sentono il dovere di mettere mano alla situazione incresciosa della Fondazione Opere Pie Riunite.
Dalle posizioni dei DS ci distingue lo scopo finale dell’operazione, il partito di Rossi coglie al volo l’occasione per l’ennesima critica all’operato dell’Amministrazione Comunale, mentre noi ribadiamo al Sindaco ed alla Giunta Comunale di smettere il temporeggiamento e, rappresentando legittimamente tutti i cittadini codognesi, di risolvere con la massima urgenza la questione.
Riteniamo che i componenti del CDA rimasti debbano responsabilmente ed autonomamente dimettersi, ma chiediamo al Sindaco di prendere una decisione, svincolata dalle logiche partitiche di maggioranza o minoranza, tesa al pronto ripristino della gestione amministrativa della Fondazione entro il mese di gennaio.
Gli ospiti, il personale,i fornitori e le istituzioni locali hanno la necessità di rapportarsi con referenti nel pieno dei loro poteri gestionali e non con momentanei sostituti.
Riteniamo che nelle organizzazioni che si occupano dell’assistenza agli anziani, i politici debbano fare un passo indietro e che la gestione delle stesse debba essere affidata a tecnici competenti.
Ma è fondamentale ricordare che, la nostra Fondazione per mantenere e migliorare il livello dei servizi erogati necessita di forti finanziamenti e tutti sappiamo che le rette dei degenti sono parte cospicua del bilancio.
Non ci si deve quindi scandalizzare o fare della facile demagogia sulle tariffe, ma chi gestirà la Fondazione dovrà assumersi la responsabilità di gestire l’ex IPAB tenendo in considerazione tre aspetti fondamentali : gli ospiti,il livelli del servizio erogato, il forte radicamento sul territorio della struttura, senza mai dimenticare il bilancio aziendale.
L’operazione risulta abbastanza complessa, ma siamo certi che anche questo incidente di percorso possa essere chiuso celermente con un proficuo risultato per l’intera comunità.

comunicato stampa del 19 gennaio 2005
del P.R.I. sez. G.Spadolini CODOGNO (Lodi)

nuvolarossa
02-02-05, 21:12
Dibattito precongressuale/Determinante la politica estera per l’adesione del Pri al Polo

Occorre pensare ad un serio programma di riforme

di Carlo Visco Gilardi

Per la prima volta dalla mia iscrizione (1967) al PRI, non sarò presente al Congresso del Partito a causa di un impegno indifferibile, preso molto tempo prima della convocazione e che mi porta ad essere all’estero, proprio nei giorni di celebrazione della nostra maggiore manifestazione. Voglio tuttavia portare il mio contributo al dibattito congressuale con qualche considerazione soprattutto in relazione al tema della collocazione del Partito e dei suoi rapporti di alleanza.

Qualche giorno fa, mi sono trovato a passare sotto la sede di una delegazione provinciale della CGIL, in un importante centro industriale della Lombardia, dove i voti e le azioni politiche di quel sindacato concorrono ampiamente alla cosiddetta piattaforma elettorale del centrosinistra concorrendo fra l’altro ad eleggere sindaco e presidente della Provincia e non pochi parlamentari. Al balcone di questa sede sindacale erano esposte diverse bandiere: quelle della CGIL, dei DS, quella rituale della pace, quella Italiana, quella Europea ed infine quella dell’IRAQ. Racconto questo episodio per evidenziare ancora una volta, con una immagine emblematica, come sul tema della politica estera la nostra posizione, la nostra storia, i fatti, confortano la scelta fatta a Bari e come sia profonda la differenza, non con una frangia estremista dei no - global, ma con la CGIL, che è una delle organizzazioni cardine della coalizione di centrosinistra.

La nostra scelta di aderire per questa legislatura alla coalizione di centrodestra fu appunto dettata dalle scelte di politica internazionale ma non solo, furono determinanti il progetto di rilancio economico e di modernizzazione del Paese attraverso riforme indispensabili come quelle del sistema pensionistico e quelle relative al funzionamento della macchina statale. Già allora avanzavamo invece le nostre riserve sulla riforma federale dello stato, che peraltro era già stata avviata in modo disastroso dal precedente governo di centrosinistra.

Se dobbiamo fare un bilancio a questo punto della legislatura, e lo vediamo anche dalla relazione del segretario, dobbiamo dire che solo la politica estera tiene inalterata la fiducia del nostro Partito nei confronti dell’azione dell’attuale governo: è certamente un fatto importantissimo ma non possiamo pensare di sottacere a lungo le ragioni della nostra delusione nei confronti del governo Berlusconi.

La sensazione che si è perso tempo ed occasioni per avviare il progetto riformistico sia per le opposizioni di volta in volta espresse dai diversi partiti della coalizione, soprattutto i maggiori, sia perché troppo tempo è stato dedicato a parziali riforme nel settore della giustizia e nel settore tributario, apparse non a torto in alcuni casi "ad personam", perdendo di vista il progetto per riforme strutturali più complesse ma certamente anche più incisive. Lo stesso discorso vale per le azioni di rilancio dell’economia, compresa la detassazione, dove quello che è stato fatto è apparso alla fine incidere in modo insufficiente.

Il PRI, attraverso il suo Segretario Francesco Nucara, il Presidente del Partito Giorgio La Malfa ed il sen. Antonio Del Pennino ha avanzato significative proposte su temi di grande importanza tra cui:

- la questione meridionale

- la ricerca scientifica

- la modifica della legge sulla procreazione assistita ed la conseguente proposta referendaria

- la tutela del risparmio

- la questione fiscale.

Ebbene su quasi tutti questi temi ci siamo trovati in contrasto con il governo o comunque le deliberazioni prese sono state riduttive rispetto alle proposte repubblicane.

Emblematica è stata la vicenda dell’intervento diretto del governo contro i referendum, intervento che sarebbe stato meglio lasciare semmai ai gruppi parlamentari.

Sono consapevole che una analisi di questo tipo, se pur molto sommaria ed incompleta, dovrebbe portare alla messa in discussione della alleanza a cui partecipiamo, sono tuttavia convinto che noi non possiamo cambiare oggi questa nostra alleanza per tre ragioni:

- la politica estera

- il patto di legislatura stabilito con i nostri elettori

- la consapevolezza che il confuso quadro programmatico del centrosinistra non offre certo una piattaforma maggiormente credibile di quello offerto dal centrodestra.

D’altra parte è necessario che il PRI riprenda e continui con convinzione quell’intesa con le altre forze laiche di entrambi gli schieramenti, che prescindendo dai problemi ricorrenti delle alleanze elettorali si ponga l’obbiettivo di una scomposizione e ricomposizione degli attuali schieramenti nella finalità di ricollegarsi a quell’ampia parte dell’elettorato che ora non vuole - o non sa scegliere - tra due proposte politiche che non lo convincono e soprattutto non lo coinvolgono, in quanto non contengono nessuna reale spinta riformistica per la modernizzazione del Paese.

Questa proposta parte ovviamente dalla considerazione dell’attuale arretratezza del Paese a cui vanno ridati gli strumenti per affrontare non solo la competizione globale, ma anche la competizione per un adeguato ruolo all’interno dell’Europa.

E’ certamente un percorso ambizioso, che dovrebbe trovare eco soprattutto all’interno della Casa delle Libertà: l’impressione è invece che in questa coalizione non si tenga sufficientemente conto dell’apporto che i laici, ed i repubblicani in particolare, possono portare nell’impostazione dei problemi legati allo sviluppo del paese e che anzi venga centellinato con grande parsimonia questo apporto e la partecipazione all’attività di governo, come dimostrato nel cosiddetto rimpasto di fine anno.

Se è vero dunque che questo congresso deve avviare una profonda riflessione sulla collocazione del partito, come è stato illustrato nella presentazione del congresso stesso, credo che si debbano creare le condizioni affinché questa riflessione avvenga libera da ogni condizionamento.

In questo senso mi sembra che una scelta potrebbe essere quella che il PRI esca dal governo e invece mantenga i suoi rapporti di alleanza con la Casa delle Libertà, in ragione della condivisione della politica estera e del patto di legislatura che abbiamo stipulato con i nostri elettori.

Tale scelta consentirebbe da un lato di esprimere una valutazione autonoma sui singoli atti di governo mantenendo viva la propria autonomia di azione nell’impostare un progetto politico, che andando oltre il contingente quotidiano, guardi allo sviluppo del paese ed al ricupero di quella, ormai, vasta parte del corpo elettorale che ora, scontenta di entrambi i poli, chiede una vera politica riformista.

nuvolarossa
29-03-05, 16:48
Il Pri: cambiare quella legge sulle firme

Il Partito repubblicano interviene nelle polemiche sulle firme false per le liste elettorali. «La raccolta delle firme - dice Anselmo Gusperti, segretario provinciale del Pri e candidato alle regionali per il Polo laico - è diventato ormai un rito inutile. Quello che dovrebbe essere il primo contatto tra l’esponente politico in cerca di consensi e l’elettorato , così com’è oggi congegnato, ha perso la propria ragione d’essere». Continua Gusperti: «Questi problemi non sono una novità. Già a Roma ed in altre regioni dopo le elezioni regionali del 2000 erano partite anche numerose inchieste. C’è la possibilità che in tutta Italia si riscontrino ancora problemi connessi alla regolarità della raccolta delle firme con il grave rischio che i risultati delle elezioni di alcune regioni possano essere annullati, come è successo nel 2001 nel Molise». Per Gusperti «è «necessario che il Parlamento corregga o sostituisca al più presto, con altri strumenti, l’attuale sistema che ha prodotto equivoci, confusione e ambiguità politiche».

nuvolarossa
19-05-05, 10:43
La giunta ha deciso la demolizione anche per le lamentele da parte dei commercianti della zona di via Leopardi Dopo un anno si abbatte il muro contestato Contro l'opera si era scagliato il consigliere comunale Pasquina: «Diventerà presto un bagno pubblico»

Muro del pianto: così era stato definito il manufatto dal consigliere comunale repubblicano Pasquina

GIUSSANO - Il «muro del pianto» va giù. Quasi a sorpresa, la giunta comunale ha deciso di abbattere il muro in mattoni a vista che fa (bella?) mostra di sé davanti alla chiesa parrocchiale di Birone, quella sorta di “quinta” che era stata eretta poco meno di un anno fa nell'ambito del progetto di riqualificazione urbana delle piazze della frazione e che separa dalla strada, da via Leopardi, il giardinetto pubblico. Un manufatto che aveva fatto arricciare il naso a molti. A definirlo «muro del pianto» era stato, poco più di un mese fa, il consigliere repubblicano di minoranza Giacomo Pasquina, che aveva puntato il dito contro l'opera senza concedere prove d'appello. «Non condivido, nel modo più assoluto, quello che ho ribattezzato "muro del pianto", proprio di fronte alla chiesa – aveva “tuonato” il consigliere repubblicano - A parte il fatto che c'è già qualcuno che si è divertito a imbrattarlo di scritte, la parte sul retro può diventare facilmente un orinatoio pubblico». Una previsione che, a quanto è dato sapere, sarebbe puntualmente diventata realtà. La scelta della giunta comunale – presa a maggioranza, con il voto favorevole del sindaco Franco Riva – non sarebbe però attribuibile solo e soltanto alla necessità di “liberarsi” di un'opera che, esteticamente e funzionalmente, ha fatto molto discutere, e non soltanto in consiglio comunale. I cittadini non si sono mai nascosti, quando c'è stato da commentare. Ma a far pendere la bilancia dalla parte della demolizione sarebbero state le continue lamentele da parte dei commercianti della zona, privati di quelli che a loro giudizio sarebbe stato uno spazio prezioso per parcheggiare le automobili. Già la sistemazione dell'adiacente piazza Carducci impedisce il posteggio, l'ulteriore riduzione dei posti auto lungo via Leopardi aveva scatenato polemiche al vetriolo. Ora, demolendo il muro, si ricaverebbero cinque parcheggi, una piccola ma comunque concreta boccata d'ossigeno per un settore, quello del commercio al dettaglio, che è sempre più in difficoltà in senso generale. Intanto, sempre restando in tema dei lavori di Birone, c'è da registrare la decisione della giunta di aprire un contenzioso con l'impresa che si era aggiudicata l'appalto: in sostanza, l'ente pubblico avrebbe detratto dalla liquidazione 70mila euro. La contestazione riguarderebbe alcune opere in modo particolare, come la posa dei cordoli, ma anche i ritardi nel completare il progetto, coinvolgendo nella procedura anche la direzione lavori. Una decisione di fronte alla quale la società in questione avrebbe però presentato le sue controdeduzioni.

Antonella Crippa

nuvolarossa
22-06-05, 17:43
Il bicentenario di Mazzini: commenti dal Lodigiano

Nel bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini fioccano gli interventi e i ricordi della sua figura. Nel Lodigiano, l'Associazione Giovane Europa Unita, diretta da Marco Baratto, ricorda “la figura del grande patriota e statista, propugnatore di un Italia repubblicana e solidale. Al contempo il messaggio di tolleranza che seppe portare avanti ben si adatta alla necessità di sostenere ogni azione per la comprensione e l'integrazione di quei "nuovi italiani" che sono gli immigrati che onestamente vivono nel nostro Paese”.
Anche i repubblicani del Lodigiano prendono posizione, con un intervento di Paolo Cipriani e Fulvio Giulio Visigalli: “Mazzini è stato un grande critico della società del suo tempo ma nel contempo sostenitore dell’esigenza di perseguire un progresso che si compia nella libertà garantita e “gestita” solo da istituzioni politiche di effettiva democrazia. Un vero processo di trasformazione sociale, secondo Mazzini, deve essere basato su alcuni strumenti fondamentali quali l’abolizione dei monopoli, i risparmi di spesa e diminuzione dell’indebita influenza del governo nelle circoscrizioni locali del territorio, nonché su una politica tributaria adeguata e una liberalizzazione degli scambi interni ed esterni coerente con lo sviluppo sociale.
Messaggio quanto mai attuale per tutta la nostra classe dirigente politica che spesso si dimentica la nobile origine del sua missione: adempiere il dovere di gestire lo Stato secondo coscienza e diligenza.
Noi Repubblicani del Lodigiano abbiamo il compito di tenere sempre viva e accesa la fiaccola dello spirito repubblicano affinché le nuove generazioni italiane abbiano la possibilità di conoscere e diffondere lo spirito democratico dei padri della nostra Repubblica”.

tratto da
http://www.agendalodi.it/wmview.php?ArtID=5043

nuvolarossa
06-07-05, 19:33
Milano: Franco De Angelis eletto segretario cittadino del Pri

La Direzione Milanese del Partito Repubblicano Italiano ha eletto segretario cittadino del PRI il Dott Franco De Angelis.

Il Segretario Nazionale del PRI on. Francesco Nucara nel ribadire, a conclusione dei lavori del Consiglio Nazionale del partito, l'importanza strategica per i repubblicani di un'adeguata presenza nelle grandi aree urbane, ha invitato Franco De Angelis a predisporre un complessivo progetto di sviluppo e di iniziative politico culturali del PRI nell'area milanese.

Tale progetto sarà volto a rilanciare il dialogo con le realtà dell'area laica liberale e riformista presenti nella città, anche nella prospettiva di rafforzamento ed allargamento della "Casa delle libertà" milanese.

nuvolarossa
05-10-05, 10:51
http://img380.imageshack.us/img380/5227/logorepubblicanesimokd9.jpg

http://www.rosaoliveto.com/Madonina.MID

Repubblicani, diktat al Polo: «Il programma innanzitutto»

CODOGNO (Milano) - «Ci piacerebbe fosse chiaro che qualunque scelta opereremo in vista delle elezioni amministrative 2006 di Codogno, sarà una scelta fatta su basi di programma e non per posizioni di potere o visibilità»: il segretario cittadino dei Repubblicani Paolo Cipriani non usa troppi giri di parole per rivendicare autonomia ed autorevolezza al proprio partito.

Non si nascondono contatti già avviati con la coalizione della Casa delle Libertà cittadina, fermo restando che «se le basi di un accordo di programma non dovessero concretizzarsi, nulla ci vieta - continua Cipriani - di fare una scelta diversa che potrebbe essere quella della lista autonoma così come quella di diversi apparentamenti».

Di sicuro, anche per lo stesso segretario dei Repubblicani vale quanto già detto da altri: per la definizione di alleanze, programmi e candidati sindaci non deve essere sprecato tempo prezioso.

«Pur valutando positivamente l'operato dell'amministrazione uscente su alcuni aspetti, rileviamo che la città non è ancora riuscita ad avere quel ruolo che dovrebbe caratterizzare la seconda città della provincia - spiega infatti Cipriani - Codogno ha bisogno di un rinascimento economico e culturale, le aziende presenti sul suo territorio hanno la necessità di sentirsi più integrate nel contesto cittadino, di avere servizi e spazi idonei per poter cogliere le sfide del mercato. In questo ambito i nuovi amministratori dovranno essere molto attenti all'innovazione, pronti a mettersi in gioco per accogliere quelle attività imprenditoriali e produttive che portano occupazione e non devastano il territorio».

Nella loro analisi programmatica, i repubblicani ritengono poi fondamentale il rilancio della fiera, la salvaguardia dell'ambiente, l'attenzione verso le tante iniziative culturali. «È giunto il momento di guardare al futuro della nostra città - conclude Cipriani - valorizzando ciò che l'amministrazione uscente lascia e, dove necessario, correggere e cambiare rotta su quei progetti che non consideriamo utili per la collettività».

nuvolarossa
14-10-05, 14:44
“L’inutilità del nuovo casello”

Caro Direttore,
in seguito alla lettura dell’articolo “Lodi avrà un secondo casello sull’A1” del vostro giornalista Carlo Catena mi permetto di condividere con Lei e con tutti i suoi lettori una riflessione riguardante l’attuale situazione delle infrastrutture stradali del Lodigiano.
La provincia di Lodi si colloca, già da ora, al quinto posto nella graduatoria nazionali per dotazione di infrastrutture economiche: il sistema infrastrutturale è costituito dalla direttrice Nord-Sud (Milano- Bologna) che segue parallelamente la linea ferroviaria Mi-Bo e la Strada Statale Via Emilia.
Inoltre la S.P. Antica Cremonese (Lodi-Castiglione) e il suo prolungamento fino a Castelnuovo Bocca d’Adda rappresentano, di fatto, l’unico e funzionale collegamento all’interno di tutta la provincia di Lodi.
L’area Sud del Lodigiano è dunque ben servita e pure i comuni dell’Ovest, attraverso la via Ospedaletto-Casalpusterlengo sono dotati di una veloce vi a di comunicazione.
Questa breve descrizione delle reti principali del Lodigiano (ricordiamo in ogni modo che esistono vie di comunicazioni minori, ma sempre di importanza cruciale) ci porta a riflettere sul fatto che il territorio del lodigiano può vantare una circolazione di persone e di beni veloce e multidirezionale di alto livello.
Un’indagine dell’Istituto Tagliacarne relativa alle dotazioni d’infrastrutture nelle province italiane dal 1997 al 2000 osservava che “Lodi presenta un alto indice di dotazione infrastrutturale nella media nazionale a cui non corrispondi un valore aggiunto pro capite nella media nazionale, ciò è sintomo del fatto che la ricchezza rappresentata dalle infrastrutture costituisca una risorsa non adeguatamente sfruttata e che potrebbe portare un grande sviluppo economico”
La discussione principale che dovrebbe essere portata all’attenzione dell’attuale amministrazione non è il progetto di un ampliamento del casello autostradale (giudicato, a mio avviso inutile) ma semmai quello di una maggiore valorizzazione degli impianti già esistenti.
Il mondo imprenditoriale locale sente l’esigenza di una nuova e maggiore tutela nei confronti della propria attività lavorativa e sarebbe molto più gradita una attività di promozione vera e concreta del mondo industriale ed artigiano.
Le infrastrutture devono inseguire la rapida crescita economica e non anticiparla.
Le grandi costruzione del meridione, per esempio, non hanno dato la spinta alla crescita economica semplicemente perché non c’è sul territorio uno spirito imprenditoriale diffuso come al nord.
Il lodigiano invece ha una realtà economica viva e dinamica, e quindi ha solo e soltanto bisogno di una maggiore attenzione da parte delle attuali amministrazioni locali.
Disponibilità di forza lavoro, un ambiente dinamico, infrastrutture di alto livello, spazi dedicati al verde, un ritmo sostenibile nelle opere di urbanizzazione, scuole e una diffusione capillare di banche, servizi postali e servizi sanitari: ai lodigiani non manca nulla.
Ma la qualità delle imprese deve essere migliorata: è necessario attrarre risorse dalla Lombardia e rendere sempre più appetibile la collocazione di imprese nel nostro territorio.
Con una condizione: il lodigiano non deve diventare un deposito merci. Quindi spazio alle imprese che creano valore e occupazione e limitazioni alla costruzione e all’ insediamento di altri poli logistici.

Fulvio Giulio Visigalli
Partito Repubblicano Italiano del Lodigiano.

nuvolarossa
06-12-05, 22:10
Milano: ampio dibattito del Pri alla presenza di Francesco Nucara/Elaborare progetti politici concreti concentrandosi sui punti essenziali per la crescita
Ritrovare la nostra presenza nelle istituzioni

Rilancio del PRI è il punto fondamentale che è emerso dopo l'ampio dibattito svoltosi sabato mattina a Milano dai quadri del partito lombardo alla presenza del Segretario Nazionale on. Francesco Nucara, accompagnato dal responsabile nazionale organizzativo Giovanni Postorino. A presiedere la riunione il segretario regionale del partito sen. Antonio Del Pennino, insieme al segretario cittadino Franco De Angelis e a Sergio Borlenghi presidente della Consociazione provinciale.

Nel suo intervento il segretario Nucara ha esaminato l'attuale situazione politica, illustrando quella che è la posizione del partito in relazione alle prossime consultazioni elettorali.

In particolare è stata evidenziata l'importanza politica e strategica della città di Milano: l'obiettivo per il Partito Repubblicano è quello di ritornare autorevolmente nelle istituzioni cittadine. Nel far questo non ci si deve far guidare da schematismi o preconcetti, né da meri interessi personali. Bisogna, bensì, elaborare progetti politici concreti, concentrandosi sui punti essenziali per la crescita, non solo della città, ma dell'intero Paese: la modernizzazione.

Una modernizzazione che passa necessariamente attraverso la ricerca scientifica, l'innovazione tecnologica, le riforme in materia economica e sociale al fine di liberare tutte quelle energie ad oggi soffocate.

Occorre, inoltre, rimarcare la nostra identità laico-liberale, soprattutto in un momento come l'attuale in cui, a destra come a sinistra, si registra una desolante rincorsa al voto clericale.

La discussione, che ha visto anche i contributi di Carlo Visco Gilardi, di Giancarlo Ratti, di Alberto Colombi, di Riccardo Bolla, di Giovanni Galantino, si è inoltre concentrata sul tema del rilancio del partito sia a livello locale che a livello nazionale.

In particolare, nel suo intervento, Franco De Angelis ha illustrato l'azione politica che sta conducendo in vista delle elezioni comunali di Milano. Tale azione è indirizzata al coinvolgimento, intorno ad un progetto politico chiaro volto a rilanciare la città, di tutte le forze che si riconoscono a vario titolo nell'area laico-liberale ad iniziare dai radicali di Dalla Vedova, dai liberali e da quelle componenti della società civile che intendono concretamente dare il loro apporto per il bene e nell'interesse di Milano.

Ci si è anche soffermati ad analizzare alcune problematiche locali, e nel suo intervento il segretario provinciale di Cremona Anselmo Gusperti ha evidenziato come la bacinizzazione e navigabilità del Po, sia un problema non locale bensì nazionale.

Interessante anche il contributo alla discussione fornito da Giacomo Properzj, il quale ha messo in evidenza, nel suo intervento, le difficoltà ideologiche che si riscontrano all'interno della coalizione di centro-destra, dove Forza Italia si sta tramutando in un partito clerico-moderato. D'altra parte, però, la sinistra non riesce più, non solo ad elaborare programmi politici condivisi e condivisibili ma neanche, come nella scelta del candidato a Sindaco di Milano, ad esprimere candidati credibili, dotati di autorevolezza politica, preferendo rifugiarsi in candidature modeste e burocratiche. In questa situazione il PRI può riacquistare ampi spazi, superando i progetti personali ed elaborando progetti e programmi per lo sviluppo della città e di tutta Italia.

Il partito deve riuscire a farsi interprete delle esigenze dei cittadini e promotore attraverso i suoi programmi e i suoi uomini del rilancio del sistema Italia. Nel far questo, non va trascurato il problema che forse maggiormente ha penalizzato l'attività politica del PRI in questi anni: quello della visibilità. Oggi non è più procrastinabile un'azione volta a rilanciare l'immagine del partito a far conoscere quello che è il progetto politico repubblicano per l'Italia.

Come ha evidenziato nella sua replica il segretario Nucara, in una situazione politica in continua transizione i repubblicani devono essere in grado di elaborare proposte politiche serie e confrontarsi con gli alleati senza per questo essere subalterni, bensì consapevoli dell'autonomia che ci ha da sempre contraddistinto, quella del pensiero. Il partito ha un'esigenza concreta che è quella di non chiudersi in sé stesso. Occorre aprirsi all'esterno aumentando gli iscritti, rinnovandosi e coinvolgendo tutti coloro che credono nello sviluppo del Paese quale unico obiettivo per una classe politica responsabile.

Solo attraverso il concreto rinnovamento del partito a tutti i livelli, puntando con decisione sulle nuove generazioni, si potranno interpretare al meglio le esigenze di modernizzazione del Paese e allo stesso tempo dare al PRI, che è il più anziano partito del panorama politico italiano, una nuova spinta e ritrovati entusiasmi, continuando ad essere ciò che siamo sempre stati: la riserva democratica dell'Italia.

v. r.

nuvolarossa
13-02-06, 10:26
Parco Polenghi,*i repubblicani*fanno quadrato*con gli alleati*

CODOGNO - Acquisto del parco Polenghi: un’operazione a cui ribadire il sostegno. Lo sostengono i repubblicani che, per voce del loro segretario cittadino Paolo Cipriani, affermano di «considerare questo acquisto un’operazione strategica per migliorare la vivibilità della città». All’indomani della discussione interna al centro destra sul tema dell’acquisto e (soprattutto) dei costi futuri di gestione del parco, Cipriani ribadisce di «ritenere l’acquisizione la chiara espressione di una visione urbanistica a tutela dell’ambiente», che deve essere «supportata da tutta la maggioranza, con l’auspicio che anche la minoranza potrà dare il suo parere favorevole». Cipriani condivide le perplessità di Alleanza Nazionale, preoccupata che la gestione del parco possa togliere risorse ad altri settori, in primis quello della sicurezza. «Come abbiamo proposto nell’incontro di coalizione di una settimana fa - afferma Cipriani - il programma elettorale prevederà un apposito capitolo ed interventi specifici su questo tema. Abbiamo però anche precisato che quando si discute di salvaguardia dell’ambiente è auspicabile non avere prese di posizione dissonanti». Per questo, Cipriani ammonisce la giunta: «Attenzione - dice il rappresentante dei repubblicani - i tempi per la decisione definitiva stringono». Nel merito, i repubblicani hanno già idee e proposte su come impostare la gestione del parco. «Le sottoporremo agli alleati appena definita la candidatura a sindaco - conclude Cipriani -. Una cosa però è certa: consideriamo la riqualificazione del parco un impegno prioritario del programma elettorale e dell’attività della nuova amministrazione». La discussione sull’utilizzo del parco Polenghi resta d’attualità nella coalizione di governo.

nuvolarossa
27-02-06, 20:23
http://img433.imageshack.us/img433/4165/ederauff3fg.jpg

PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO
Sezione "Giovanni Spadolini"
CODOGNO

COMUNICATO STAMPA
Codogno, 27 Febbraio 2006

L’EDERA IN PIAZZA CON I SUOI PROGRAMMI

Domenica mattina alcuni esponenti locali del PRI hanno ribadito il loro impegno per le prossime Elezioni Comunali di primavera con un banchetto,distribuendo un migliaio di volantini con i primi spunti programmatici elaborati dalla commissione programma del PRI.

Tanti cittadini hanno manifestato il loro interesse all’iniziativa ed hanno chiesto approfondimenti sul programma accettando di buon grado la presenza di una storica formazione politica che, detto da alcuni “addetti ai lavori” e da svariati concittadini sta dimostrando concretezza, serietà e voglia di rinnovamento amministrativo.

Il primo obiettivo dei repubblicani di Codogno è la discussione sui programmi.

Non essendo degli improvvisatori della politica, da mesi stiamo discutendo al nostro interno, per presentare ai nostri alleati un concreto contributo di idee e progetti per lo sviluppo della nostra Città che abbiamo già iniziato a spiegare alla cittadinanza.

Sicuramente non è facile rappresentare una forza politica di minoranza e non di moda, ma è proprio questa sfida che ci stimola a proseguire, abbiamo nel nostro DNA la passione per la buona politica e la volontà di metterci al servizio del bene comune e soprattutto, ci confortano i continui messaggi d’incoraggiamento da parte dei Cittadini comuni e dei visitatori del nostro sito internet che dimostrano l’apprezzamento per le nostre prese di posizione e per la passione politica che stiamo evidenziando.

Pur nella consapevolezza delle dimensioni della nostra forza politica, abbiamo portato e confermato al tavolo del centrodestra la candidatura a Sindaco della città di un nostro esponente che riteniamo possa essere il collante dell’intera coalizione, oltre a rappresentare la vera novità per le prossime Elezioni.

Vogliamo tornare al vero modo di far politica, banchetti, dibattiti pubblici e soprattutto comizi in piazza, dove il Cittadino valuta direttamente capacità e affidabilità dell’interlocutore senza mediazioni e “prese sottobraccio”.

Tanti nostri concittadini sentono il bisogno di tornare a parlare di politica, di principi e di programmi per una buona Amministrazione.

Noi ci impegniamo fin d’ora a rappresentare queste esigenze, ad ascoltare le istanze di tutti, a tornare ,e, con la forza delle nostre idee ed il consenso che i Codognesi vorranno darci, a concorrere alle prossime Elezioni Amministrative per contribuire ad uno sviluppo al passo con i tempi della nostra Città.

Fulvio Giulio Visigalli
Vice Segretario PRI Codogno
333 4444063
pricodogno@lycos.it
http://utenti.lycos.it/pricodogno/

nuvolarossa
10-05-06, 19:37
Dichiarazione di Gianpietro Borghini, capolista della lista Letizia Moratti per Milano a seguito del comunicato della sezione Giovanni Spadolini del Partito Repubblicano Italiano.


"E' un onore ed un impegno importante per me accogliere l'appello della Sezione Giovanni Spadolini del PRI. Essere il punto di riferimento, alle elezioni comunali, dei "nuovi" repubblicani, nel nome di Spadolini, uomo simbolo della cultura laico-riformista milanese e nazionale, rappresenta una responsabilita' precisa ed un importante valore aggiunto per la lista di Letizia Moratti Sindaco.

In particolare, i temi dello sviluppo economico della nostra citta' e della valorizzazione delle aziende partecipate dal Comune, possono trarre dalla collaborazione coi Repubblicani una spinta importante.

I Repubblicani hanno infatti contribuito a costruire la Milano moderna ed europea, in particolare con Pietro Bucalossi e Giovanni Spadolini. Oggi la sfida riformista, voluta anche da Letizia Moratti, ha l'assoluta necessita' di mettere in campo le risorse migliori per impedire una inversione di rotta molto rischiosa per la nostra citta'.

Il programma di Letizia Moratti, punta a mobilitare le risorse politiche e sociali migliori della citta', dal privato al privato-sociale, per costruire la citta' della sussidiarieta', dove lo sviluppo possa realizzarsi in sintonia coi diritti e i bisogni dei cittadini."

Gianpietro Borghini, Milano, 8 maggio 2006

--
Partito Repubblicano Italiano
Sezione Giovanni Spadolini
Milano
tel: 02-314522 - info@pri-mi.it

nuvolarossa
01-06-06, 22:15
QUALITA’

Tutti ci lamentiamo che la Repubblica Italiana è una democrazia imperfetta. Ad ogni occasione le litanie sui giornali si sprecano: istituzioni latitanti, votazioni contestate, invasioni di campo della magistratura, politici e partiti spesso impresentabili, e via di questo passo. Qual è la cura ? :
La qualità.
Maggior qualità democratica nelle istituzioni e nel loro prodotto : l’esercizio delle funzioni pubbliche.
Maggior qualità politica nei partiti , nei sindacati, nelle associazioni rappresentative della società civile.
Maggior qualità civica nei cittadini : da un miglior controllo reciproco dei diritti/doveri individuali scaturisce il miglioramento della società sotto tutti gli aspetti.
Il miglioramento della qualità delle istituzioni e dei partiti dipende però dalla maggior qualità civica dei cittadini, che formano i partiti e sono il corpo vivo e concreto delle istituzioni.
Come si fa ad innalzare la qualità dei cittadini ? e, di converso, perché il civismo è passato di moda?
Ricordo che, fin dalle scuole medie inferiori, una delle materie del programma era “ storia ed educazione civica” dove , oltre alla storia patria , apprendevamo i rudimenti dell’ordinamento della Repubblica. Poi il sessantotto ed il populismo ottuso, ben spalleggiati da revanscismi mai sopiti ed interessi materiali , diedero inizio ad un processo di accantonamento di queste materie col bel risultato che oggi i nostri giovani ( anche laureati ahimè) non sanno nulla di Risorgimento , delle guerre mondiali, di socialismo, di fascismo, di Resistenza , della Costituzione e degli attori che intervennero nel dipanarsi della vita politica e sociale italiana, figurarsi quella europea. Esempi preclari di cittadini coscienti e responsabili!
Ecco perché ritengo importante , oltre che urgente, la reintroduzione dello studio dell’Educazione Civica e la rivalutazione della materia “Storia” nelle nostre scuole, a partire dagli ordini inferiori :
le piantine si coltivano meglio e daranno buoni frutti se curate fin dal germoglio!

Anselmo Gusperti
Segr. Prov. PRI

nuvolarossa
20-06-06, 18:40
Un campanello inaugura l’era Dossena *«E adesso si inizia davvero a lavorare»*

CODOGNO - «E adesso si inizia davvero a lavorare». Ore 19.15 di martedì 13 giugno, sala riunioni al primo piano del municipio: accompagnate dal suono del campanello, sono state queste le parole con cui il sindaco Emanuele Dossena ha dato inizio alla prima riunione della nuova giunta comunale di Codogno. Sorrisi rilassati, qualche battuta al giovane neo-assessore Roberto Uggeri arrivato con dieci minuti di ritardo, l’apertura dell’ordine del giorno sotto lo sguardo del direttore generale Roberto Falcone. «Ho sempre detto che le elezioni rappresentavano un punto di partenza, non di arrivo- così Dossena-. Con la riunione odierna e il consiglio comunale di giovedì (domani, ndr), questa amministrazione parte davvero, decisa a lavorare al meglio per il bene della città». Ecco in dettaglio le nuove deleghe d’assessorato. Nuovo vicesindaco di Codogno, Carlo Pizzamiglio (Udc) gestirà il personale e l’organizzazione, la comunicazione istituzionale, i rapporti con i comuni, con gli enti e le associazioni locali, con le società partecipate, Asm in testa. La delega alle attività produttive, al commercio e all’artigianato è in capo all’assessore Elena Ardemagni (Lega): per lei anche l’impegno su lavoro e aree di crisi e su manifestazioni legate al commercio. Assessore di Forza Italia, Mario Grazioli seguirà invece i settori di cultura, istruzione, sport e tempo libero, vigilanza e viabilità, manutenzioni. Sempre di Forza Italia, l’assessore Luigi Mori continuerà a seguire l’urbanistica, con deleghe anche all’edilizia (pubblica e privata), allo sportello unico, allo studio e pianificazione della viabilità. Segretario cittadino della Lega, l’assessore Enrico Sansotera prende la delega ai lavori pubblici, ambiente, verde pubblico e protezione civile, mentre l’assessore Roberto Uggeri (Forza Italia) coordinera le deleghe a bilancio e tributi, gestione del patrimonio e servizi cimiteriali. Di Alleanza Nazionale, l’assessore Rossana Vanelli mantiene la delega ai servizi sociali, con competenza su asilo nido, casa di riposo, volontariato. «Una squadra bilanciata, sicuramente coesa - questo il commento di Dossena -. Siamo tutti molto motivati a dare la miglior impronta possibile a questo terzo mandato del centrodestra». Sempre ieri è stato definito il nuovo amministratore unico della Gis, la società comunale di gestione degli impianti sportivi: sarà Paolo Cipriani, segretario cittadino del Partito repubblicano.

tratto da Il Cittadino 15 giugno 2006

nuvolarossa
08-12-06, 16:48
I compagni che svaglia(va)no

Se e quando i terroristi ,i loro accoliti ed i loro alleati ( non solo mediorientali) riusciranno a distruggere Israele ed a cacciare a mare gli ebrei (sono sessanta anni che ci tentano) i nostri “sinistri” , con la loro macchina propagandistica e di manipolazione della verità e delle masse, con i loro partiti e sindacati, con le loro associazioni di volontariato peloso, con la loro arroganza e sicumera dell’occupazione e omologazione totale del potere e delle menti, potranno orgogliosamente dire di aver fatto la propria parte. Questa sera, per esempio , hanno messo in piedi una “spontanea” manifestazione “ contro Israele” , cioè contro il suo diritto ad esistere.
Ad Israele, assediato, sottoposto da sessanta anni a guerre, sequestri, assassinii, attentati, sabotaggi non viene riconosciuto il diritto di difendersi , di salvarsi, di sopravvivere. Dittature dispotiche, teocratiche, oscurantiste, fanatiche, ricche solo di odio e di petrolio già ripetutamente battute in campo aperto usano bande di fanatici terroristi per tenere sotto minaccia un minuscolo stato dove vive l’unica democrazia del Medio Oriente difesa da cittadini liberi, coscienti , moderni, motivati.
E questo, per le dittature , è insopportabile.
Così come in Europa è insopportabile per coloro che, guarda caso, nel proprio dna, hanno la dittatura ( proletaria e non ). Tutto questo nel-l’imbarazzato contorsionismo di quei cattolici , ma poco cristiani , che, sotto sotto, per usare un eufemismo, non hanno mai provato simpatia per i figli di Sion : se la cavano con l’ “equidistanza” tra il terrorismo che attacca e la democrazia che si difende.
Fra qualche decennio si alzerà qualcuno a spiegarci che, in fin dei conti, erano “compagni che sbagliavano ma il momento storico – politico lo richiedeva” : la stessa litania che sentimmo per giustificare chi si schierò con Stalin ( Russia ed Europa Orientale), Kruscev ( Budapest, Varsavia), Bresniev ( Praga ), Mao, Pol Pot, ed altri campioni della galleria degli orrori della Storia.

Anselmo Gusperti - Segr. Prov. P.R.I. Cremona

tratto da http://www.pribusto.it/

nuvolarossa
17-01-07, 22:11
Lombardia: Carlo Visco Gilardi eletto segretario regionale

A seguito del 30° Congresso Regionale della Federazione Lombarda, svoltosi a Milano il 16 e 17 Dicembre 2006, la Direzione Regionale del Partito Repubblicano Italiano, ha eletto Segretario, Carlo Visco Gilardi.

La stessa Direzione ha eletto Presidente della Federazione Lombarda il Sen. Antonio Del Pennino.

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
23-02-07, 19:35
Pri, un "partito nuovo" con una tradizione gloriosa/Ed è indispensabile intercettare il consenso degli elettori più giovani
Il vantaggio di una cultura centenaria

di Carlo Visco Gilardi*

Per le nuove generazioni, che da poco guardano ai complessi scenari della politica, il PRI, con la sua storia, la sua tradizione, la sua cultura può apparire una "novità" in un panorama dominato negli ultimi decenni da partiti quali Forza Italia, i DS, la Margherita o Alleanza Nazionale. Forze politiche che sono nate nella cosiddetta Seconda Repubblica e che rappresentano per i ventenni e trentenni il naturale scenario della attuale vita politica. Il Partito Repubblicano, che in questi anni difficili, ha interpretato con grande dignità e poca visibilità il suo tradizionale ruolo di Partito "pensante" è pressoché sconosciuto ai giovani di queste ultime generazioni. Come sempre i giovani sono curiosi e attenti e non amano le parole sprecate e i bizantinismi di cui a volte l'azione politica si ammanta anche quando non è necessario. Ma essi ben conoscono i problemi del Paese, sono i problemi cui il PRI ha prestato tante volte attenzione e tante volte è rimasto inascoltato. Sono i temi del nostro DNA politico e intellettuale sui quali ci siamo cimentati negli anni 60 e oltre, e che purtroppo sono ancora attuali, segno di un declino del Paese che trascina negli anni problemi non risolti e non risolvibili da un bipolarismo fragile e prigioniero delle frange estremiste.

Il problema di fondo è la modernizzazione del Paese.

L'Italia non può permettersi di perdere il passo dell'Europa, soprattutto ora che si è allargata. Dobbiamo agire sui diversi fronti, dalle infrastrutture che devono permetterci di rimanere collegati con l'Europa e protagonisti della sua economia. Tanto per intenderci, non possiamo considerare la TAV, ad esempio, come un fatto locale, ma come una parte complessiva della rete della mobilità Europee, di cui dobbiamo far parte. Dobbiamo riconsiderare il sistema energetico italiano, attualmente debolissimo, rientrando rapidamente nel settore nucleare, vecchia battaglia repubblicana, e impegnando fortemente il nostro sistema nell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabili, come il solare. Dobbiamo porre la ricerca tra le priorità nazionali e lombarde in particolare, e con essa considerare il ruolo dell'università in modo dinamico e non fossilizzato nei vecchi schemi del secolo scorso. Dobbiamo in Lombardia, guardare con grande attenzione alla riorganizzazione delle istituzioni sul territorio, partendo dal grande problema dell'area metropolitana di Milano, anch'esso vecchia battaglia repubblicana, ora più che mai di grande attualità. Questi sono alcuni dei temi, in cui vogliamo confrontarci con le altre forze politiche, ma soprattutto con i giovani, perché questi, insieme al grande tema della convivenza sociale, sono le problematiche sulle quali si gioca il loro futuro.

Non abbiamo né schematismi, né apparteniamo a schieramenti precostituiti, vogliamo affrontare il dibattito politico con la consapevolezza dei laici, ovvero con quella religione del dubbio che solo consente di avvicinarsi alla soluzione dei problemi.

Per questo crediamo che i giovani possano vedere nel PRI un partito nuovo che mette in campo tutta la sua cultura centenaria e il suo amore per il nostro Paese.

* segretario regionale Pri Lombardia

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
27-03-07, 12:28
Riceviamo da Mauro Ghislandi

Partito Repubblicano Italiano
Sezione di Pavia “Ugo La Malfa”

Pavia, 27 marzo 2007

L’assemblea della sezione di Pavia del partito Repubblicano Italiano si è riunita il 26 marzo 2007.
Gli amici Attilio Rigamonti, Gianni Giudice e Mauro Ghislandi sono stati eletti membri del direttivo della sezione.
L’amico Mauro Ghislandi è stato eletto delegato della sezione al congresso nazionale del PRI del 30 marzo - 1° aprile 2007.

Il direttivo ha infine eletto Mauro Ghislandi segretario della sezione.

Contatti: Mauro Ghislandi
e-mail mauro.ghislandi@tiscali.it
cell. 340 0601150

nuvolarossa
22-05-07, 18:52
Varese/Elezioni Provinciali 27/28 maggio 2007
Lista Pri collegata al candidato presidente Angela Forno

VESCOVI Roberta Giulia Albizzate
BEGO Davide Angera
PERUFFO Marcello Azzate
MARTINOIA Fabiano Besozzo
FAILLACE Giangiacomo William Busto Arsizio I
COLABUFO Angelo Busto Arsizio II
FAILLACE Giangiacomo William Busto Arsizio III
SPONGA Massimo Guglielmo Busto Arsizio IV
CICCOCIOPPO Aurelio Cardano al Campo
RAINOLDI Santino Caronno Pertusella
FAILLACE Giangiacomo William Cassano Magnago
SPONGA Massimo Castellanza
LUCCA Angelo Castiglione Olona
PALUMBO Enrico Fagnano Olona
CICCOCIOPPO Aurelio Gallarate I
GIOVI Gaetano Gallarate II
GIOVI Gaetano Gallarate III
CAPRA Giuseppe Gavirate
FORTI Fausto Gazzada Schianno
RAINOLDI Santino Gerenzano
PERUFFO Marcello Germignaga
COLABUFO Angelo Induno Olona-Arcisate
MARTINOIA Fabiano Laveno Ponte Tresa
MARTINOIA Fabiano Laveno Mombello
COLABUFO Mario Luino
COLABUFO Mario Malnate
CICCOCIOPPO Aurelio Samarate
TAVOLA Federico Saronno I
RAINOLDI Santino Saronno II
CAPRA Giuseppe Sesto Calende
GIOVI Gaetano Somma Lombardo
SPONGA Massimo Guglielmo Tradate
BARRACO Vincenzo Varese I
TORELLI Fausto Varese II
BARRACO Vincenzo Varese III
PERUFFO Marcello Varese IV

tratto da http://www.pri.it

nuvolarossa
29-05-07, 18:43
Varese/Elezioni Provinciali 27/28 maggio 2007
Lista Pri collegata al candidato presidente Angela Forno

http://amministrative.interno.it/amminis/amm070527/simboli/9-20070527000000-86-5.gif

634 voti pari allo 0,19%

nuvolarossa
31-05-07, 09:53
Riceviamo da Anselmo Gusperti

In occasione del 2 Giugno

Oggi ci battiamo e dibattiamo sulla poverissima condizione della cultura civica - politico – sociale del Paese che è la vera madre di tutti i mali della nostra amata Italia. Ma non c’è molto da meravigliarsi di questo stato di cose.
Ormai è ampiamente assodato ed unanimemente accettato che lo Stato Italiano sia nato e cresciuto ostacolato ed osteggiato dalle più potenti forze di persuasione di massa presenti nel mondo occidentale.
Infatti, fin dalla sua formazione risorgimentale e praticamente fino al secondo conflitto mondiale, la nascita dell’Italia unita fu boicottata e contrastata in tutti i modi dalla gran parte del clero ( Curia romana, alte gerarchie e parroci retrogradi) che aveva una enorme influenza sulle masse contadine del XIX - XX secolo. Si venne così cementando un’assurda e antistorica alleanza antistatale che sottrasse le masse alla partecipazione al processo di sviluppo in senso moderno dello Stato( che però contemporaneamente avveniva nel resto dell’Europa ). Lo Stato imponeva le tasse e la leva obbligatoria, pretendeva il rispetto delle leggi e, persino……che i ragazzi studiassero! : era visto e descritto come un despota , non un ‘entità di riferimento partecipativo ed aggregante finalizzata al progresso politico e sociale dei suoi componenti.
Dopo il secondo conflitto mondiale il maggiore dei partiti comunisti dei paesi occidentali si impegnò presso le masse contadine ed operaie italiane in una propaganda antistatale in chiave antioccidentale tesa ad indebolire quello che era considerato l’anello debole della catena atlantica per poi portarlo nel campo sovietico (o quanto meno neutrale), sorretto dalle verità dogmatiche ed assolute del Partito : era ,lo Stato borghese , amico dei padroni e nemico degli operai, uno strumento del potere da abbattere ( con la calunnia o il terrorismo ,non importava) non un organismo democratico ,da sviluppare e migliorare, al servizio dei cittadini.

Date queste premesse storiche come è possibile sperare che tra le masse esista una idea percepita di Stato quale aggregazione convinta e partecipata di cittadini liberi per diritti e coscienti dei doveri? Con più di un secolo di propaganda negativa e distruttiva sulle spalle c’è da meravigliarsi che esista ancora un’idea di Stato Italiano, c’è da chiedersi quale altro stato avrebbe resistito nella coscienza dei propri cittadini.
Ora che le grosse ondate propagandistiche sembrano passate ed assorbite ( vigilate, genti, vigilate!) è tempo di ripartire , ma serve una forte cura ricostituente e corroborante per le menti dei cittadini sempre più frastornati , smarriti ed indecisi : la mancanza di valori alti e forti e di riferimenti certi rischia di degradarli a sudditi. La medicina , da dispensare in dosi massicce e numerose, ha un solo nome : EDUCAZIONE CIVICA.

A. Gusperti - Segr. Prov. P.R.I. Cremona

nuvolarossa
27-06-07, 13:15
Riceviamo da Anselmo Gusperti


Cremona 27 giugno 2007-06-27

Agli Amici Repubblicani della
Direzione Regionale Lombarda del P.R.I.

Caro Segretario, cari amici repubblicani,
forse non è il momento politico più opportuno, ma Vi vorrei sottoporre un’idea ( da portare in discussione nel prossimo O.d.G. della Direzione ) su un problema che so essere nel cuore di tutti i Repubblicani : rilanciare la diffusione dell’EDUCAZIONE CIVICA .
Per fare qualcosa di eclatante e concreto nello stesso tempo si potrebbe :
chiedere l’introduzione dello studio dell’Educazione Civica nelle scuole di ogni ordine e grado;
chiedere l’introduzione di esame specifico della materia ad ogni tornata di esami ad ogni livello della scuola dell’obbligo;
promuovere, come P.R.I., ( attraverso sottoscrizione volontaria, sponsors, ecc.) la pubblicazione e la distribuzione capillare ( scuole , associazioni, banchetti,…) di un libretto – compendio/bigino – sulla E.C.
Ciò dovrebbe essere appoggiato da una campagna regionale (nazionale) , tramite stampa e televisione, tramite una raccolta di firme , ovviamente dove il P.R.I. dovrebbe essere il capofila, non l’unico attore, vista l’esiguità delle forze di cui disponiamo.
Questa campagna avrebbe diversi vantaggi :
a)sarebbe il modo più semplice per risvegliare quel senso civico nei cittadini la cui carenza e la cui mancanza è la causa principale del declino del P.R.I. e del degrado della vita politica locale e nazionale;
b)ci porrebbe all’attenzione nazionale con un argomento serio, di nostra tradizione , di impatto presso i nostri elettori di riferimento e, sicuramente, ben visto dal Presidente della Repubblica ; inoltre ritengo che sarebbe difficile, per ogni altra forza politica, trovare motivi per opporsi o per non appoggiare l’iniziativa;
c)sarebbe un argomento politico di aggregazione di quel campo che ipotizziamo come soluzione alternativa al bipolarismo; essendone i promotori ci restituirebbe un ruolo politico ( alto ) propositivo e, di conseguenza una visibilità di cui abbiamo un estremo bisogno;
d)il richiamo al senso civico dei cittadini , per l’altezza del messaggio, ci metterebbe al di sopra delle miserie che quotidianamente vediamo nella Destra e nella Sinistra e valorizzerebbe il nostro ruolo di capofila del rilancio dei Laici in Italia e ci darebbe prestigio e immagine di riferimento presso i tanti dubbiosi e confusi tra i tanti ( già ora ma ancora di più fra poco ) elettori dell’area di riferimento .

Sottopongo questa idea alla Tua e Vs. attenzione con la speranza che serva ad aprire un dibattito al Ns. interno e, magari, presso il Consiglio e la Direzione Nazionali.
Pertanto chiedo alla Segreteria Regionale di inserire il tema nel prossimo O.d.G.

Cordialmente
A. Gusperti Segr. Prov. PRI Cremona

nuvolarossa
27-06-07, 21:05
Paolo Bertuccio risponde ad Anselmo Gusperti

Gusperti, non solo sono d'accordo sul rilancio della diffusione dell'educazione civica, ma mi dichiaro d'accordissimo, essendo questo un argomento del mio programma nelle recenti e passate elezioni per la presidenza alla provincia di Genova.
Mi dichiaro ancor giovane, ma ho avuto modo di studiare quella materia alle scuole superiori. Per la verità all'epoca era considerata un doppione del Diritto Pubblico, ma le recenti esperienze dimostrano che non era e non è vero. Si studiava sul testo di Galante Garrone. Oggi non si sa più bene cosa sia diventata la scuola, se un luogo dove gli studenti dovrebbero andare per imparare (con gli inevitabili e necessari risultati di fine anno) oppure un luogo dove si realizzano filmati con i telefonini oppure ancora si prendono a seggiolate gli insegnanti.
Forse l'aspetto più difficile, dopo aver iniziato e diffuso nei primi tempi l'idea, non starebbe tanto nel farla accettare ad altre forze politiche, quanto piuttosto nel preparare chi dovrebbe insegnare la materia.
In ogni caso, mi sembra che una larga parte della popolazione non comprenda che una scuola troppo facile divenuta un "regalificio di diplomi" non è utile a nessuno, tanto meno alle persone meno abbienti.
Ed una scuola che non insegna -e, tra l'altro- non insegna neppure i rapporti civici tra i cittadini, tra questi e lo stato e tra i cittadini tra di loro, può solo condurre a quello che oggi abbiamo tutti sotto gli occhi: aspra litigiosità tra le persone adulte anche per le piccole e futili cose, egoismo esasperato, visione di tutta la società come se fosse il condominio di casa.Tutti pronti a criticare, a pensar male, ma altrettanto tutti pronti a tirarsi indietro piuttosto che esporsi con la propria faccia e le proprie idee.
Esistono solo diritti, ma nessuno s'accorge che dove inizia il diritto di un altro, inevitabilmente lì termina il suo. E se in un gruppo di persone tutti hanno diritti, addirittura gli uni verso gli altri, come va a finire?
La reintroduzione dell'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole dovrebbe costituire il primo passo per una presa di coscienza generale.
Butta là ancora qualche idea!
Grazie

Paolo Bertuccio - Chiavari

tratto da http://it.groups.yahoo.com/group/Repubblicani/

nuvolarossa
28-09-07, 09:56
Riceviamo da Anselmo Gusperti, Segr. Prov.le Partito Repubblicano di Cremona

Leonida Bissolati e Cremona

In questi giorni il Prof. Coppetti sta ultimando il monumento a Leonida Bissolati (http://it.wikipedia.org/wiki/Leonida_Bissolati), che al di là delle colorazioni politiche , si può considerare come uno dei pochi uomini politici cremonesi di levatura nazionale. Ebbene, ancora una volta , la collocazione dell’effigie di un grande provoca polemiche e risposte non all’altezza. La proposta di Via Palestro, intrigante per la visibilità presso i giovani, rimane comunque di basso profilo e fuori dai grandi percorsi cittadini. Meglio sarebbe, allora , sull’aiuola , sempre di Via Palestro, all’incrocio con Viale Trento e Trieste.
D’altra parte a Cremona sopravvive uno stridente anacronismo storico – toponomastico : Piazza Luigi Cadorna (http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Cadorna) (per i cremonesi Porta Po). Una delle maggiori e più importanti piazze e vie d’accesso alla città dedicata ad un grigio generale sabaudo, accantonato da sconfitto (Caporetto) , che, per la sua ottusa strategia (assalti frontali a plotoni affiancati sul Carso), può essere ricordato solo per aver sottratto all’Italia una generazione di ventenni in grigioverde - circa cinquecentomila - che non lo amavano e lo deridevano “il Gen. Cadorna manda a dir alla Regina che se la vol veder Trieste el ghe manda na cartolina” cantavano prima di farsi ammazzare o finire fucilati per ordine suo. E poi, cosa c’entra Cadorna con Cremona ? Forse il monumento a Bissolati, posto al centro dell’aiuola invece della triste fontana spenta, con il dovuto adeguamento toponamistico della piazza renderebbe giustizia al grande cremonese, alla storia cittadina ed alla storia patria.

A. Gusperti Segr. Prov. P.R.I. di Cremona

nuvolarossa
05-11-07, 13:15
9/11/2007 - Incontro Pubblico organizzato dalla Federazione Giovanile dei repubblicani di Mantova Ore 21,00 - Hotel Cristallo - a Cerese di Virgilio (Mantova)

"L'illusione dell'energia solare"

con GIORGIO LA MALFA e FRANCO BATTAGLIA

tratto da http://www.giorgiolamalfa.it/agenda.asp

nuvolarossa
04-01-08, 16:59
Il segretario Cipriani «l’acquisto del polmone verde era e resta una priorità del comune»
Villa Polenghi, è ora di decidere
Parco abbandonato, i Repubblicani strigliano la giunta

Per l’acquisizione del parco Polenghi «è ora di decidere».

CODOGNO (Lodi) - A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, arriva dall’interno della stessa maggioranza del sindaco Emanuele Dossena il primo monito alla coalizione di centrodestra che governa la città.
Il segretario dei Repubblicani di Codogno, Paolo Cipriani, torna a riaccendere i riflettori su una delle questioni di salvaguardia ambientale più strategiche per il territorio, quella dell’acquisto da parte dell’amministrazione del monumentale parco di villa Polenghi. Da anni il centrodestra sbandiera questa acquisizione come una delle sue priorità di azione. I soldi in cassa peraltro già ci sono da tempo. Ciò nonostante, il parco Polenghi è ancora di proprietà privata, inaccessibile ai codognesi, lasciato al suo stato di abbandono, da mesi attraversato pure dall’andirivieni di camion ed operai al lavoro su una palazzina adiacente al giardino.
Da qui, il forte richiamo di Cipriani: «L’acquisto del parco di villa Polenghi deve diventare la priorità amministrativa del primo trimestre del 2008». Cipriani parla chiaro: «Ovvio: l’acquisto non è sufficiente per preservare questo gioiello naturalistico dal suo attuale stato di abbandono - sottolinea il coordinatore dei Repubblicani -. In ogni caso escluderebbe ogni ulteriore ipotesi di cementificazione dell’area e consentirebbe al comune di elaborare un piano di riqualificazione per utilizzare al meglio questo polmone verde nel centro della nostra città. Una volta acquisita l’area - prosegue Cipriani - saremo ben lieti di confrontarci sui temi di riqualificazione del parco in un tavolo di discussione che coinvolga urbanisti del verde, esperti di giardini storici e Sovrintendenza. Il tutto, per dare finalmente alla città una nuova area verde pubblica pienamente fruibile».
Secondo i Repubblicani, dunque, la giunta Dossena dovrebbe iniziare il nuovo anno con un forte segnale di politica ambientale. Chiara la presa di distanza di Cipriani dalla strategia d’azione sposata in questi anni dal settore urbanistico del municipio di Codogno: «Basta con gli eccessi di cementificazione del territorio che rischiano di snaturare in maniera irreversibile la città - incalza Cipriani -. L’amministrazione avvii il 2008 con una nuova visione di sviluppo urbanistico maggiormente orientata alla tutela del tessuto urbano, incentivando soprattutto la politica di riqualificazione dei palazzi e dei tanti cortili del centro storico che caratterizzano Codogno».
L’acquisto del parco Polenghi ben si inserirebbe in questa politica: «Anche se spesso sottovalutato - conclude Cipriani -, il contesto ambientale in cui si vive incide significativamente sulla qualità della vita e sul benessere comune».

Luisa Luccini

tratto da Il Cittadino - Quotidiano del Lodigiano
http://www.ilcittadino.it/Sezionionline/Cronacalocale/tabid/248/Default.aspx

nuvolarossa
20-01-08, 13:48
Riceviamo da Anselmo Gusperti, Segr. Prov.le Partito Repubblicano di Cremona

PER UNA NUOVA ITALIA

CREMONA - Caro Direttore, dopo una settimana “horribilis” di impuniti mariuoli mondezzai campani, coniugi Mastella autoassolti “perchècosìfantutti”, Cuffaro condannato che brinda ma non si dimette, noi cittadini ci ritroviamo con le viscere e i sentimenti frullati mentre la Casta che si scambia solidarietà. Cosa si fa? Si guarda il Paese che affonda? Si mettono le bombe? Visto l’inconcludente Capo che ci ritroviamo si aspetta il Messia populista di turno, il comico incazzato, la fulva puledra dalla gualdrappa azzurra,o un Dittatore Illuminato?
Se si vuole fare qualcosa di redditizio e di utile per il Paese, si può cominciare un progetto serio, costruttivo, fuori dalla mischia, impegnato a battere il chiodo sulle riforme e le strategie che possano rilanciare il Paese nel suo insieme. Senza guardare in faccia ai ceti sociali, alle lobby, ai conformismi consolidati, ai tabù impronunciabili.
L'Italia ha bisogno di queste cose essenziali:- una rete infrastrutturale moderna;- una seria pianificazione sulla produzione energetica;- un'amministrazione pubblica radicalmente riformata;- robusti investimenti nella ricerca, e nella qualità della formazione scolastica e universitaria;
- una giustizia che funzioni;- una lotta all'evasione, che vada di pari passo con una tassazione più equa.- una riforma del welfare che riduca i pensionati, liberalizzi assunzioni e licenziamenti, vada a stanare il sindacato conservatore, sostenga la mobilità con opportuni ammortizzatori sociali, gestisca nel modo più proficuo il tema immigrazione-integrazione.
Altri sono ancora i problemi fondamentali, ma queste sono le priorità assolute.
Inutile sperare che questi governanti abbiano la serietà per portarle avanti.
O si espatria, o si dà l'esempio, e si chiede agli italiani di dare fiducia alla serietà e alla voglia di governare bene. Da una posizione distinta da questo schifo. Non collusa, non mediabile e non corruttibile. Solo così lo Stellone d’Italia tornerà a risplendere.

A. Gusperti Segr. Prov. P.R.I. di Cremona

la_pergola2000
21-01-08, 00:57
A Cremona cosa si fa?

ghisleri
21-01-08, 09:24
Si sta tentando, faticosamente, di aggregare le persone giuste per il progetto. Contro il regime e contro le cupole. Sarà dura ma é un dovere tentarci. Se fosse così in tutta Italia sarebbe più facile. Ciao Anselmo

la_pergola2000
21-01-08, 15:48
Auguri e buon lavoro.

nuvolarossa
08-03-08, 11:08
Riceviamo da Paolo Cipriani

Opere pubbliche
Villa Polenghi, i Repubblicani gongolano: «Ora i lavori»

Ad inizio gennaio, nonostante il loro rapporto di alleanza con il centrodestra che governa Codogno, non avevano esitato a “tirare le orecchie” alla giunta del sindaco Emanuele Dossena, imputata di inerzia sull’acquisto del parco di villa Polenghi. In quell’occasione, i Repubblicani di Codogno avevano pure rilanciato, concedendo all’amministrazione un “ultimatum” di tre mesi, tempo utile per riattivare i contatti di compravendita con i privati proprietari dello storico giardino. All’indomani della notizia che il municipio riaprirà ufficialmente la trattativa con la proprietà del parco Polenghi, il commento del partito Repubblicano non poteva che essere soddisfatto. «Avevamo fortemente chiesto di inserire nel calendario delle priorità del primo trimestre questo intervento e finalmente rileviamo la svolta - specifica il segretario cittadino del Pri Paolo Cipriani -. È l’evidente riconoscimento della capacità propositiva che i Repubblicani mettono a disposizione della collettività per la crescita e lo sviluppo della città». I Repubblicani ampliano però la riflessione. «L’acquisto non è sufficiente per preservare questo gioiello naturalistico dal suo attuale stato di abbandono - prosegue Cipriani -. Quel che serve è un serio progetto di riqualificazione ad uso turistico e ricettivo, che permetta di utilizzare al meglio questo nuovo polmone verde nel centro della città». Chiaro il riferimento all’idea progettuale su cui il comune sta focalizzando la propria attenzione: realizzare nelle ex scuderie del parco Polenghi un “info point” a carattere provinciale ed a servizio di tutta la Bassa. «Riteniamo che con questa scelta, l’amministrazione comunale inizi finalmente a metter mano alle questioni strategiche della città- conclude Cipriani -. Per ora è solo un forte segnale di politica ambientale ma siamo convinti che altri ne seguiranno nei prossimi mesi, visto che si passa ora alla fase operativa».

L'articolo e' stato pubblicato anche su "IL CITTADINO - 08 Marzo 2008

nuvolarossa
05-04-08, 19:26
Incontro conviviale a Lodi

Venerdì 4 aprile, nello storico covo dei Repubblicani lodigiani ( http://www.isolacaprera.com/ ), il nostro senatore Antonio Del Pennino ha incontrato gli amici dell'Edera della bassa Lombardia, che spazia da Pavia a Mantova.


http://bp3.blogger.com/_pwTZHCtShT8/R_d2wQ1dayI/AAAAAAAAAAs/lUV6gslvMKg/s320/2008_04040008.jpg

La squisita ospitalità e l'ambiente accogliente hanno ravvivato nei partecipanti la concreta speranza di avere anche per la prossima legislatura un rappresentante dell'Edera in Senato. E un rappresentante lombardo.


http://bp2.blogger.com/_pwTZHCtShT8/R_d1YA1daxI/AAAAAAAAAAk/4lXt3NHyWdQ/s320/2008_04040028.jpg

Il nostro senatore, particolarmente in forma, si è anche esibito sulla pista da ballo, come potete vedere con i vostri occhi.

tratto da http://ederanet.blogspot.com/2008/04/incontro-conviviale-lodi.html

nuvolarossa
23-08-08, 10:08
Riceviamo da Anselmo Gusperti, Segr. Prov.le Partito Repubblicano di Cremona

Cremona 22 agosto 2008

Caro Direttore, il Direttivo della sez. P.R.I. di Cremona apprende dagli organi di stampa cittadini che il giorno 6 settembre il Presidente della Provincia di Cremona organizza un convegno dal titolo “ Navigare e vivere il Po”. Al riguardo il Direttivo :
- si felicita e si complimenta nel vedere che finalmente, dopo vari decenni di insistenti convegni, proposte, appoggio e preparazione di Disegni di Legge ed emendamenti alle Finanziarie, l’idea della navigazione sul Po comincia ad essere presa sul serio anche dalle autorità competenti;
- non può sottacere che il prossimo convegno venga organizzato proprio da quella parte politica che ,fino a pochi anni fa , accusava il P.R.I. di volere la “ cementificazione” del Po mediante la “ bacinizzazione” mentre ora, dopo essersi appropriata con destrezza dell’idea la ricicla come propria ed originale ribattezzandola “regimazione”;
- esprime rammarico nel constatare che, nell’organizzazione del convegno , vengono dimenticati gli amici , repubblicani e non, che per decenni seguirono le vicende della navigazione interna italiana e che sono, di fatto, vere voci autorevoli e la memoria storica in materia.
Fino a quando a Cremona si procederà con questi sistemi “ ad escludendum” , specialmente sui grandi problemi cittadini e del territorio, non si potrà uscire dalla politica dei bassi profili, dei piccoli orizzonti e dei limitati obiettivi che ci ha ridotto all’attuale situazione stagnante.

Cordiali saluti

Il Direttivo del P.R.I. cremonese