PDA

Visualizza Versione Completa : Divertiamoci con la storia - Cosa succederebbe se...



Colombo da Priverno
28-06-02, 11:15
La chiamano ucronia, allostoria, storia alternata. Può sembrare un gioco o un esercizio intellettuale, e la conosciamo soprattutto grazie alla letteratura di fantascienza o a romanzi di successo come "Fatherland" di Richard Harris; ma, fin da tempi remoti, molti storici hanno provato a disegnare scenari diversi da quelli che conosciamo. Vogliamo provarci anche noi?
Ecco alcuni scenari:

-vittoria nazista della II guerra mondiale
-sopravvivenza dell'Impero Romano
-vittoria del Sud nella guerra di secessione americana
-vittoria degli inglesi nella guerra d'indipendenza americana
-vittoria dell'Invincibile Armada spagnola sull'Inghilterra
-vittoria di Napoleone

Sono accette anche altre situazioni storiche!

Fecia di Cossato
28-06-02, 15:08
... per me avrebbe più senso restare più con i piedi per terra e chiedersi, per esempio...

...che cosa sarebbe successo se le elezioni dell'anno scorso fossero state vinte da Rutelli?...

--------------

http://utenti.lycos.it/luposabatini/stemmaitaliani.jpg Nobis ardua

Comandante CC Carlo Fecia di Cossato

Ambrogio
28-06-02, 17:27
Originally posted by Lepanto
La chiamano ucronia, allostoria, storia alternata. Può sembrare un gioco o un esercizio intellettuale, e la conosciamo soprattutto grazie alla letteratura di fantascienza o a romanzi di successo come "Fatherland" di Richard Harris; ma, fin da tempi remoti, molti storici hanno provato a disegnare scenari diversi da quelli che conosciamo. Vogliamo provarci anche noi?
Ecco alcuni scenari:

-vittoria nazista della II guerra mondiale
-sopravvivenza dell'Impero Romano
-vittoria del Sud nella guerra di secessione americana
-vittoria degli inglesi nella guerra d'indipendenza americana
-vittoria dell'Invincibile Armada spagnola sull'Inghilterra
-vittoria di Napoleone

Sono accette anche altre situazioni storiche!


Un buona idea ! Divertiamoci esercitando la nostra fantasia e la nostre capacita' logiche assieme !

Magari cio' puo' aiutare a scoprire certe verita' storiche mai supposte prima.Alla fine sempre un lavoro di ricerca storica e' seppure rovesciando le realta' conosciute.Scusate ma non riesco a spiegarmi bene.Incipiente rimbecillimento senile ?

Un saluto










Comumnque un ottimo esercizio

Felix (POL)
29-06-02, 08:10
ritengo perfettamente legittimo porsi questo tipo di domande. È, più che un gioco, un metodo sperimentale, analogo a quelli che applicano le scienze "dure".
Su un altro piano mi interessa porre tali domande di fronte a episodi e momenti di intensa condensazione storica, in cui si ha l'impressione che il corso delle vicende umane si accelera in un crocicchio di strade possibili, solo una delle quali sará quella intrapresa. E le altre?
Siccome non credo nella storia come processo lineale-teleologico e la ritengo, da agnostico, priva di processi motori metafisici, considero particolarmente interessante esplorare i cammini abbandonati o non intrapresi, le occasioni mancate o perdute. Se la storia si snoda percorrendo certi cammini anziché altri, è importante cercare di scoprire perché lo fa.
Da un punto di vista più strettamente personale -non professionale- percepisco inoltre nella traiettoria del flusso storico numerosi elementi di retrocesso, di perdita, di decadenza rispetto a situazioni e momenti anteriori più elevati, più felici e migliori. Perché accade questo?! perché l'uomo segue percorsi che lo portano a peggiorare la propria condizione anziché migliorarla o conservarne una già ottima?! Gran domanda cui non so ancora dare una risposta razionale...
Alcune delle disgiuntive proposte in questo thread, se esplorate criticamente, potrebbero indicarci qualcosa in tal senso.

saluti

Azzurro
30-06-02, 00:25
Terribili questi scenari visto che gli eventi avrebbero poi impedito la nostra nascita e quindi l'impossibiltà di parlarne ora.
La storia non si fa i se , lo studio degli eventi del passato serve per evitare errori nel nostro presente.

Alessandra
30-06-02, 11:17
Originally posted by Fecia di Cossato
... per me avrebbe più senso restare più con i piedi per terra e chiedersi, per esempio...

...che cosa sarebbe successo se le elezioni dell'anno scorso fossero state vinte da Rutelli?...

--------------

http://utenti.lycos.it/luposabatini/stemmaitaliani.jpg Nobis ardua

Comandante CC Carlo Fecia di Cossato

Splendida battuta signor Fecia, purtroppo non sono in grado di descrivere gli scenari tragici, preferisco fermarmi a questa sua mera considerazione come se fosse una barzelletta:D

Alessandra
30-06-02, 11:35
Uno dei più diffusi e resistenti luoghi comuni della nostra cultura è che la Storia non si costruisca con i "se" e con i "ma". Sul punto possiamo convenire, se si pensa ai tanti sterili esercizi di dietrologia di cui è costellata la storiografia accademica. Ma, se dalla dietrologia passiamo all'ucronia, il discorso cambia e di parecchio.

L'ucronia è la storia del "che cosa sarebbe successo se...". "Che cosa sarebbe successo se Napoleone avesse vinto a Waterloo!", è l'esempio di scuola. Quali conseguenze un simile evento avrebbe avuto sulla storia sconosciuta? Quali cambiamenti nella geografia, nella politica, nella filosofia, nel costume, nella scienza il diverso esito di quella battaglia avrebbe potuto generare, in conseguenza di quell'imprevedibile biforcazione della cronologia umana così come ci è familiare?

L'ucronia si propone di rispondere a questi interrogativi. Conoscenze generali e specialistiche confluiscono nella ricostruzione d'un universo attendibile e verosimile, coerente rispetto alle premesse da cui origina, ma anche rispetto al flusso temporale noto. Lo sforzo documentario, già importante di suo in ogni serio lavoro romanzesco, diventa di cruciale importanza nell'elaborazione di un testo ucronico, rischiandosi, in caso contrario, di cadere in errori, esagerazioni e addirittura in ridicolaggini.

Ma l'ucronia non si limita ad un saggio di bravura fine a se stesso, ad uno sfoggio di erudizione, ad una sinossi di storia fantastica. Se così fosse non si distinguerebbe dalla dietrologia di cui abbiamo accennato all'esordio. Ciò che caratterizza un valido romanzo o racconto di ucronia è il suo essere, al tempo stesso, un romanzo e un racconto di utopia. Lo scrittore di ucronia non contesta il Fatto Compiuto così, per gioco, per provocazione, e neppure per esibizione d'un futuro-spauracchio da cui prendere con sollievo le distanze; all'opposto, la storia nota viene rimpiazzata dalla storia che si sarebbe voluta, contrassegnata dal trionfo della visione del mondo più consona all'Autore.

Ambrogio
30-06-02, 18:04
Giugno 1940.


I tedeschi entrano a Parigi.L'Italia resta neutrale.I tedeschi arrivano alle Alpi sul confine italo francese.L'Italia resta neutrale.
La Francia chiede l'armistizio riducendo la zone controllata dal Governo Petain alla zona pirenaica e sulla costa fino a Marsiglia.

L'Itlia resta neutrale ma comincia una mobilitazione dell'Esercito Italiano che si muove verso il Brennero e Tarvisio.

Gli inglesi invitano Musssolini e resistere ai tedeschi e promettono ogni granzia in caso di attacco tedesco.I tedeschi non danno neppure il tempo agli italiani di oltrepassare Verona e attaccano con mezzi corazzati eilimando ogni comunicazione tra l'Italia
e l'Austria mentre effettuanoi bombardamneti sulle principali citta' italiane.

Imbottiogliato nella valle dell'Adige l'esercito italiano viene preso alle spalle da divisioni corazzate entrate in Italia da Tarvisio e vine annientato.I tedeschi arrivano sul Mincio mentre tutti attendono gli aiuti inglesi.

L'Italia chiede l'armistizioe dove una delle clausole impone la consegna di Mussolini ai tedeschi.I tedeschi occupano tutta l'Italia Settentionale mentre a Roma il Gran Consiglio decreta il ritorno al Re di ti tutte le funzioni costituzionali.

Il re firma l'armistizio con la Germania e consegna Mussolini e Ciano ai tedeschiLi impiccano..Su forma a Roma un governo cone
elementi dei vecchi partiti democratici.

L'Italia resta poi neutrale per tutta la guerra,Alla fine di questa
con la vittoria degli alleati resta con tutte le sue colonie che pero' perde nel giro di un decennio.

Nel frattempo si scatena la guerra ìfredda e l'Ialia e' divisa tra comunisti e democristianie loro alleati.Tutto pi si svolge piu' o meno come dal 1950.

Un saluto

lobosinistro
04-07-02, 14:45
Gli arbitri non erano corrotti e l'Italia vinceva il mondiale. :D:D:lol

Salutoni:)

Ambrogio
04-07-02, 18:19
Originally posted by lobosinistro
Gli arbitri non erano corrotti e l'Italia vinceva il mondiale. :D:D:lol

Salutoni:)


......arbitri corrotti o meno l'Italia i mondiali non li vinceva, a mio modesto avviso ne oggi ne allora !

Un saluto

lobosinistro
05-07-02, 15:33
Originally posted by Ferruccio



......arbitri corrotti o meno l'Italia i mondiali non li vinceva, a mio modesto avviso ne oggi ne allora !

Un saluto

Esattamente quello che penso anch'io, ma volevo che riuscisse meglio la stupida battuta...:)

saluti

Patrizio (POL)
05-07-02, 23:00
Il gioco è effettivamente molto tentante. Anch'io ho provato diverse volte a cimentarmi.
Ma sono ora del parere che non sia possibile, sia tempo perso.
E non tanto per ragioni "metodologiche" della storiografia (March Bolch ecc.),
quanto per ragioni di metafisica: ogni singolarità contingente - sia essa individuale, cioé umana, sia collettiva, sia pure un evento storico - non può che attuarsi nel reale una e una sola volta, e unicamente nella maniera in cui è andata. Sembra una banalità, e forse lo è. Ma credo sia più importante concentrarsi sul senso della storia (ovviamente dal punto di vista tradizionale, ogni altro senso non mi interessa e per me non esiste), per cercare di incanalare i nostri sforzi nel senso giusto, e non essere meri fuscelli mossi dal vento degli accadimenti.

Felix (POL)
06-07-02, 04:37
ma allora spostiamo l'attenzione su questo che tu dici, densificando la domanda iniziale "e se fosse accaduto...", aggiungendo "perché?". Non un perché fisico ma meta-fisico, non una risposta che può fornire la scienza storica, ma una risposta che trascende la scienza, essendo pertinente alla sfera della filosofia e della religione.... Ed escludendo anche il fatum, per non avere una facile via d'uscita e non sentirci "meri fuscelli agitati dal vento"...
E allora "perché...?". Perché eventi di questo genere: alla fine del medioevo un gruppo di marinai guidati da un visionario si avventura nell'oceano, approda in una terra sconosciuta, salda un contatto tra due continenti... e pochi anni più tardi scompaiono PER INTERO le dense popolazioni di grandi isole, forse un milione di indigeni... spariti, annientati, scomparsi dalla memoria e dalla storia. Ancora alcuni decenni (1520-1580)... il collasso si espande sul continente: forse 40 milioni di indigeni periscono drammaticamente. Tre grandi civilta (Méxica, Maya e Inca) calano nel cimitero della storia.
Perché?! Quale Destino o Dio puó riservare una sorte tanto infelice a tanti milioni di uomini...

e se a Colombo i re cattolici non avessero dato retta? e se le caravelle fossero affondate nell'immensità dell'atlantico? e se l'insediamento dell'Hispaniola fosse fallito, convincendo la Spagna a ritirare i coloni? e se Cortés fosse stato sopraffatto dagli eserciti messicani superiori in numero nel 1520? e se....

Pieffebi
07-07-02, 20:22
E se Adamo non mangiava "dell'albero della conoscenza del bene e del male"?


Shalom!

Fecia di Cossato
08-07-02, 16:21
originally posted by PierFrancesco:

... e se Adamo non mangiava 'dell'albero della conoscenza del bene e del male'?...

egregio cancelliere
intendi forse dire: '... e se Adamo non avesse mangiato il frutto che Eva gli ha porto?...'

stammi bene!...

qui 'cancelliere' è inteso nel senso di: persona particoilarmente incline ad usare il cancellino, quasi sempre a sproposito

--------------

http://utenti.lycos.it/luposabatini/stemmaitaliani.jpg Nobis ardua

Comandante CC Carlo Fecia di Cossato

Pieffebi
08-07-02, 19:53
Sì.... e' vero il frutto "dell'albero del bene e del male" fu dato ad Adamo da Eva, la quale fu istigata dal Serpente.

Shalom!

Felix (POL)
08-07-02, 20:02
vabbè, Adamo, Eva, ma... paulo majora canamus, please :rolleyes:

Pieffebi
08-07-02, 20:06
E se noè non avesse costruito l'arca?


Shalom!!!!!

Patrizio (POL)
08-07-02, 23:35
Effettivamente, il senso che spiega (dovrebbe spiegare) il perché è avvenuto ciò che è avvenuto, è insito nella visione religiosa a cui si aderisce. Che è poi la stessa mutatis mutandis sottesa a tutte le religioni tradizionali. Quelli che si dibattono nell' "inspegabilità" e in scappatorie d'uscita sul "caso" sono i laici, cui il pensiero critico e la mancanza di dottrina ha tolto la possibilità anche solo di scorgere il senso della storia.

In sostanza, un progressivo scadimento della qualità (in pratica il contrario del progressismo), da una età originaria ad una finale (sia che si sonsideri solo una successione - come il cristianesimo - sia che si consideri una serie molto più lunga di successioni - come p.es. l'induismo); un progressivo allontanamento dalla condizione originaria di vicinanza al numenico, al principio, un'appesantimento e una diminuzione delle possibilità intellettuali.
Ecco allora che determinati agenti storici devono fare la loro comparsa per permettere fisicamente al peggioramento delle condizioni di manifestarsi.
Così come determinati personaggi mandati dal divino (avatara, messia, mahdi...) si incaricano di creare le situazioni per il Rimedio.

Fernando
09-07-02, 13:31
Se al posto di Mussolini fosse diventato Capo del Governo D'Annunzio? O meglio, Marinetti?
Prosit
:K

Fernando
09-07-02, 13:41
E' solo un gioco, magari colto ed istruttivo. Ma chi può dire veramente come siano andate le cose, è stata veramente "sconfitta" oppure "vittoria". Oppure entrambe le cose. Le metodologie storiche cambiano col "tempo", si affinano, magari, ma la storia, quella vera, è piena di sorprese, da una sconfitta può risultrare una vittoria o viceversa. Secondo me bisognerebbe accantonare, nello studio degli avvenimenti storici, il principio di identità e di non contraddizione (Parmenide) e rifarsi, nei giudizi, solamente alla continuità storica, ossia a quello che è accaduto, che può anche coincidere con le metodologie classiche. Insomma eviterei di parlare di "vittorie" e "sconfitte", così nettamente, perchè potrebbero oscurare la ricerca della verità.
Prosit
:K

Pieffebi
09-07-02, 16:51
E se il papà e la mamma di Adolf Hitler quella sera fossero andati a teatro?

Shalom!

benny3
09-07-02, 18:14
vittoria del Sud nella guerra di secessione americana

1) gli stati della confederazione resistono. la schiavitu` rimane come elemento fondamentale dal punto di vista economico. le piantagioni del sud riescono ad esportare verso l`europa ed il Messico.
si crea una situazione di tensione con alleanze fra Confederazione-Messico e Unione-Canada.
la Prussia appoggia la Confederazione, mentre l`Unione appoggia la Francia. l`Inghilterra continua nel suo splendido isolamento e nella sua politica coloniale, stringendo rapporti ben piu` stretti con l`Argentina che teme l`asse Messico-Confederazione. In breve gli inglesi diventano nell`america latina un contrappunto piu` forte per la confederazione rispetto alla stessa Unione.
Lincoln non viene ucciso, ed il suo mandato finisce tristemente. l`influenza dell`unione diviene marginale in sud america.
i progetti democratizzazione falliscono, le oligarchie latino-americane si stringono intorno alla confederazione come simbolo della loro lotta.
l`Unione aiuta invece i rivoluzionari.
la vittoria del `70 di Sedan della Prussia, fa perdere l`ultimo puntello europeo all`Unione che si stringe con l`inghilterra. vi sono due isole parlamentari, gran bretagna ed Unione, in un mare di oligarchie militari.
l`unione italiana si compie lo stesso, gli avvenimenti americni sono troppo lontani per influenzare quelli italiani.

chi vuole continuare???????????:cool:

Alessandra
09-07-02, 22:38
Nell'estate del 1994 il Consiglio dei Ministri presieduto da un certo Silvio Berlusconi approvò quello che fu a tutti noto come decreto Biondi_Maroni -dal nome dei ministri proponenti- ma ben presto definito come decreto *salvaladri*....se i ladri li salvasse o meno non fu dato saperlo perchè quasi subito un gruppettino affiatato di magistrati dal nomignolo inglese (pool), per completezza pool di mani_pulite, decise di andare contro il giuramento che tutti i magistrati prestano al momento dell'assunzione della carica avente ad oggetto il rispetto delle leggi della Repubblica Italiana e minacciò le dimissioni ove tale decreto_legge non fosse ritirato...tutti applaudivano al gran gesto, le televisioni, i giornalisti della carta stampata, il popolo (giuridicamente definito tale ma da sempre considerato con espressione un pò affettuosa *la plebe*)...e fu così che la maggioranza di governo ebbe un tantino paura e ritirò quel decreto, e lo ritirò in maniera così veloce e repentina che gli stessi ministri proponenti, in particolar modo l'onorevole Maroni, negarono di averlo addirittura controfirmato. Ma il pool ci prese gusto, e con lui tutta la magistratura inquirente....e a poco a poco anche quella giudicante....grazie all'associazione nazionale magistrati ed al suo peso politico si convinse il governo, sempre dell'onorevole Silvio Berlusconi, a far finta di governare mentre in realtà il vero governo a poco a poco diventava quello dei giudici...non c'erano scioperi nella giustizia a quel tempo, tutto scorreva tranquillo e sereno, i processi si facevano veloci, le indagini finivano entro il termine previsto dalla legge, in galera ci si mettevano solo i cattivi...nel frattempo le televisioni tacevano che sotto sotto si cambiava il giuramento di fedeltà alla Repubblica dei magistrati il quale solennemente da allora in avanti andava a prevedere che in sostanza i magistrati le leggi giurano di rispettarle quando gli pare...poi non venne più sollevato il problema delle carriere perchè anche lì i magistrati avevano giurato che facevano come meglio credevano...insomma per farla corta, i rotocalchi ed i settimanali nazionali passarono dai servizi con le foto di Borrelli cavaliere sul cavallo vero, a Borrelli cavaliere sulle statue di marmo e di ferro delle piazze dei paesi e delle città...il governo Berlusconi fu il più durevole di tutta la storia repubblicana e dura tuttora, già si parla di eleggerlo futuro Presidente della Repubblica...e da un pò è cambiato l'inno nazionale italiano....niente più inno di Mameli, ma neanche il Va Pensiero...la musica la conoscete tutti, il testo è uno solo e molto ripetitivo, ma si dice che per la plebe, un pò tarda a capire, vada più che bene...è *Resistere...resistere...resistere*.

( :D )

Fernando
11-07-02, 14:19
D'Annunzio coi sui "legionari" decide di marciare su Roma. Il re è preoccupatissimo, le alte cariche dell'esercito si muovono impazzite come in un formicaio che sta per allagarsi. Contatti con le camice nere di Mussolini per cercare di staccarlo dal movimento dannunziano, Marinetti incoraggia Mussolini a resistere. "Legionari" e camice nere vengono fronteggiati a Milano dall'esercito e dai "rossi". Marinetti e Corridoni, grande invalido di guerra, convincono gli operai milanesi che il momento è buono per rovesciare l'istituzione monarchica e la borghesia panciuta. Corridoni su di un sidecar guidato da un camerata reduce degli Arditi, va da una fabbrica all'altra, da un caseggiato popolare all'altro, Marinetti cerca di convincere più intellettuali che può. Artisti, pittori, cantanti, poeti, scendono in piazza assieme alle camice nere legionarie. Il re, a questo pnto, da ordine di sparare sui "facinorosi". Gli assembraenti vengono sciolti, i comizi disturbati e caricati, a Milano si ergono le barricate. Sull'esempio milanese anche i Torinesi si baricano, Genova, Venezia, Bologna, Ancona, Firenze, Pescara, Perugia, Teramo, Campobasso, Napoli, Bari, Potenza, e chi più ne ha più ne metta, insorgono tute al grido: "per risorgere bisogna insorgere". D'Annunzio è ricercato dalla polizia segreta monarchica che ha l'ordine di sopprimerlo. I suoi legionari più fedeli fanno scudo su di lui e lo proteggono a costo della loro vita. Le donne, insorgono le donne, al grido di pane e lavoro e costringono i mariti ad affratellarsi: rossi e neri, in un'unica bandiera. L'insurrezione popolare riesce a scalfire la disciplina dell'esercito regio, i giovani militari di leva abbandonano le divise e si schierano con gli insorti, i contadini incrociano le braccia nei campi, fame e miseria, ma la voglia di resurrezione è tanta. Il re scappa a New York, la corte si squaglia. Il Papa si rifugia a Palermo, coi generali dell'esercito savoiardo che non hanno fatto in tempo a fuggire oltreoceano, i legionari, le camice nere dei fasci di combattimento, le camice rosse garibaldine, le bandiere rosse, bordate di nero, dei mazziniani colorano le piazze d'Italia. Gabriele D'Annunzio è il nuovo Capo Provvisorio (dato che non c'è niente di più definitivo in Italia del provvisorio) dello Stato Italiano acclamato dalle piazze d'Italia, Marinetti è il Ministro della Cultura Popolare e della Giovinezza Garantita dello Spirito con il programma di demolire il Colosseo e costruirci un "tempio" alla cultura futura. Corridoni diventa il Ministro del Benessere Sociale e del Malessere Borghese, Bombacci Ministro delle Attività Produttive Anti-Padronali, Mussolini Ministro dell'Interno, dei "Manga" ...giapponesi e dell'Olio d'...oliva, Gramsci e Nenni Ministri Gemelli dei Rossi Buoni Finchè Non Rompono i Maroni.
E tutti vissero felici e contenti, senza più re, generali, padroni, con un poeta al potere.
Prosit
:K

Gatto rognoso
29-07-02, 22:59
L’impero romano si sta sgretolando a causa della sua grandezza. Viene stabilito di dividerlo in due al fine di perpetuarne la durata: Impero d’occidente,con capitale Roma e Impero d’oriente,con capitale Costantinopoli.
Le invasioni barbariche vengono debellate facendo tesoro delle sconfitte patite ad opera di Annibale,accerchiando,su scala continentale,intere popolazioni tramite tattiche “a tenaglia” messe in atto dalle due forze operanti in stretta collaborazione.
Ad occidente,si prosegue l’invasione delle terre del nord,fino alle propaggini meridionali della Scandinavia; ad oriente,il sub continente e l’intera Asia,con l’esclusione delle isole del Giappone,diventano province romane.
Tale Carlo Magno,piccolo signorotto locale della tribù dei Franchi,tenta di assurgere al potere mediante intrighi di palazzo più o meno nascosti.
Il tentativo di imporsi sulle terre occupate dai Longobardi,da poco spazzati via,lo condanna agli occhi dell’impero: I Franchi vengono deportati nelle pianure desolate ad ovest degli Urali. Stranamente,si adattano subito alla nuova situazione,come se non avessero aspettato altro che colonizzare quelle terre. Da piccolo villaggio,Mosque,diviene la capitale di questa anonima provincia imperiale.
L’’impero rimane ,così,ignorante,senza la minima presenza di istituzioni scolastische o universitarie che alimentino qualcosa di diverso dal pensiero uniformato all’unità dell’impero: Bino e,per quel che si può,indivisibile.
Anni dopo,un barbaro di nome Gutemberg inventa qualcosa,a caratteri mobili,così dice lui,per impiastricciare i papiri su scala industriale.
Dopo varie discussioni,una commissione imperiale,oltre ad aver stabilito cosa sia una scala,non sa proprio quale utilità cii possa essere nello scarabocchiare tanti fogli puliti con gli stessi sgorbi.
Indecisa sul termine “industriale”,pone fine alla questione incarcerando a vita l’eco terrorista Gutemberg con l’accusa di crimini contro l’umanità. La natura è salva!
Intanto,mentre nel laghetto del Mediterraneo ci si scanna tra romani,africanii,arabi,greci e spagnoli,nelle province orientali,i triumviri asiatici,detti anche “il triangolo d’oro”,guardano ad Est: un giovane dalle belle speranze,nel tentativo di trovare una via più breve a quella africana,per commerciare con l’impero d’occidente,tenta di circumnavigare quello che lui e pochi altri considerano un “Globo terracqueo”.
Il sesto giorno dell’anno del Dragone,il capitano Co-l’Om-Bo raggiunge quelle che crede essere le estreme propaggini del misterioso continente Europeo. Battezza gli indigeni secondo il rito ortodosso di Santa Costantinopolitana Chiesa e prende possesso di quelle terre per conto dell’imperatore Teodosio XV°.
Fino alla sua morte,avvenuta in estrema povertà,crederà di aver raggiunto le Irlandie e i loro abitanti: gli Irlandesi.

Quello che verrà definito “Nuovo Mondo”,col sopraggiungere dell’età moderna,si vedrà teatro di lotte infinite tra “orientali” e “occidentali”,per la conquista del territorio: Spogliati delle loro ricchezze,i nativi,ormai,per tradizione consolidata,chiamati genericamente irlandesi,sono condannati ad una lenta estinzione.
Oppressi dalle tasse della madrepatria,gli abitanti di B’o-Ston insorgono e da NP (Nuova Pechino) parte la scintilla,preparata da tempo,che culminerà con la dichiarazione d’indipendenza e la nascita degli Stati Uniti d’Irlandia,nuovo fenomeno “extraimperiale” che farà dell’indipendenza dall’uniformismo imperante la carta vincente per porsi come leader dello scacchiere mondiale.
Intanto,in Italia,più precisamente in Corsica,un giovane si arruola nell’esercito imperiale: Da semplice caporale,il piccolo Napoleone Bonaparte ha davanti a sé una luminosa carriera; come minimo vuol diventare centurione.
Se non che,una misteriosa lettera proveniente dalla taiga gli fa cambirare idea; dice: “Non darti pensiero che,tanto,siam già tutti qua! Firmato: Amici”.
Non si conoscono ulteriori notizie di quello che verrà definito il “Disertore Corso (in Russia)”.
L’ottocento vede l’impero d’occidente pugnalato al cuore: Una famiglia di signorotti locali,estranea ai giochi di palazzo,tenta il colpo grosso ponendosi a capo di una fazione indipendentista per secedere da Roma e fondare quello che,al di là dell’Atlantico,è ormai tradizione consolidata: uno Stato.
I Savoia tentano il gran salto: Dalla conduzione di un’industria di biscotti alla conduzione d’Italia.
Oramai minacciato al suo interno,in preda a forze disgreganti,l’anacronistico doppio impero tenta di riunificarsi per controbattere a chi mina la sua stessa esistenza: Il Senatore Palpatine prende il potere con la Forza e,da neo-Imperatore,ordina al comandante in capo delle forze imperiali,Darth Fenner,di spazzare via i ribelli.
Vittorio Emanuele II°,muore sul campo di battaglia in preda alle convusioni dovute all’agente della guerra batteriologica in corso: la Peste Bubbonica,meglio conosciuta come la Morte Nera. :D


Se vedòm!

hussita
13-08-02, 12:06
Originally posted by Fernando
D'Annunzio coi sui "legionari" decide di marciare su Roma. Il re è preoccupatissimo, le alte cariche dell'esercito si muovono impazzite come in un formicaio che sta per allagarsi. Contatti con le camice nere di Mussolini per cercare di staccarlo dal movimento dannunziano, Marinetti incoraggia Mussolini a resistere. "Legionari" e camice nere vengono fronteggiati a Milano dall'esercito e dai "rossi". Marinetti e Corridoni, grande invalido di guerra, convincono gli operai milanesi che il momento è buono per rovesciare l'istituzione monarchica e la borghesia panciuta. Corridoni su di un sidecar guidato da un camerata reduce degli Arditi, va da una fabbrica all'altra, da un caseggiato popolare all'altro, Marinetti cerca di convincere più intellettuali che può. Artisti, pittori, cantanti, poeti, scendono in piazza assieme alle camice nere legionarie. Il re, a questo pnto, da ordine di sparare sui "facinorosi". Gli assembraenti vengono sciolti, i comizi disturbati e caricati, a Milano si ergono le barricate. Sull'esempio milanese anche i Torinesi si baricano, Genova, Venezia, Bologna, Ancona, Firenze, Pescara, Perugia, Teramo, Campobasso, Napoli, Bari, Potenza, e chi più ne ha più ne metta, insorgono tute al grido: "per risorgere bisogna insorgere". D'Annunzio è ricercato dalla polizia segreta monarchica che ha l'ordine di sopprimerlo. I suoi legionari più fedeli fanno scudo su di lui e lo proteggono a costo della loro vita. Le donne, insorgono le donne, al grido di pane e lavoro e costringono i mariti ad affratellarsi: rossi e neri, in un'unica bandiera. L'insurrezione popolare riesce a scalfire la disciplina dell'esercito regio, i giovani militari di leva abbandonano le divise e si schierano con gli insorti, i contadini incrociano le braccia nei campi, fame e miseria, ma la voglia di resurrezione è tanta. Il re scappa a New York, la corte si squaglia. Il Papa si rifugia a Palermo, coi generali dell'esercito savoiardo che non hanno fatto in tempo a fuggire oltreoceano, i legionari, le camice nere dei fasci di combattimento, le camice rosse garibaldine, le bandiere rosse, bordate di nero, dei mazziniani colorano le piazze d'Italia. Gabriele D'Annunzio è il nuovo Capo Provvisorio (dato che non c'è niente di più definitivo in Italia del provvisorio) dello Stato Italiano acclamato dalle piazze d'Italia, Marinetti è il Ministro della Cultura Popolare e della Giovinezza Garantita dello Spirito con il programma di demolire il Colosseo e costruirci un "tempio" alla cultura futura. Corridoni diventa il Ministro del Benessere Sociale e del Malessere Borghese, Bombacci Ministro delle Attività Produttive Anti-Padronali, Mussolini Ministro dell'Interno, dei "Manga" ...giapponesi e dell'Olio d'...oliva, Gramsci e Nenni Ministri Gemelli dei Rossi Buoni Finchè Non Rompono i Maroni.
E tutti vissero felici e contenti, senza più re, generali, padroni, con un poeta al potere.
Prosit
:K

ho perso qualche passaggio, forse
Corridoni muore nel 15

Era il 23 ottobre 1915, verso le cinque della sera, quando Corridoni, appena ventottenne, cadde eroicamente sulla conquistata trincea carsica ch'egli aveva chiamato "trincea delle frasche" mentre era a capo della terza compagnia del 32° fanteria, brigata Siena, detta la "compagnia della morte".