Der Wehrwolf
04-07-02, 17:17
LOMBARDIA / Dura reazione del Carroccio alla proposta di redigere
gli attestati in lingue extracomunitarie
I consiglieri Boni e Flocchini chiedono documenti scolastici in dialetto
La Lega Nord ha espresso il più assoluto disaccordo in merito al progetto sperimentale della Regione Lombardia di consentire alle famiglie degli alunni immigrati di leggere le schede di valutazione dei figli nella lingua madre. «Stiamo conducendo delle verifiche e delle valutazioni per capire come si sia originata questa idea - scrivono i consiglieri regionali del Carroccio Davide Boni e Giovanmaria Flocchini - che ci trova in assoluto disaccordo. Non ci sentiamo di condividere un esborso di denaro pubblico per un progetto di inconfutabile inutilità, che affermerebbe principi di privilegio, riconoscendoli ed istituzionalizzandoli. Di fronte a queste iniziative sorridiamo a chi ci parla di integrazione e di processi di condivisione della nostra cultura. Se questo orientamento venisse confermato, i cittadini lombardi si troverebbero di fronte ad una autentica beffa. Infatti, le scuole lombarde non sono ancora riuscite a scrollarsi di dosso il giogo di decenni di colonizzazione mediterranea che ha cancellato culture, valori e tradizioni locali ed ora, invece, gli extracomunitari potrebbero beneficiare di un proprio status che concede prerogative di grande rilievo». Il Carroccio, quindi «si chiama fuori da questa proposta e farà tutto ciò che rientra nelle sue possibilità per osteggiarla». I due consiglieri leghisti continuano: «Ben vengano alcune iniziative finalizzate all’integrazione dei regolari, che però nulla hanno a che vedere con questa prevaricazione intollerabile». E reagiscono alla proposta ribadendo la richiesta di prevedere «non solo pagelle in dialetto, ma un personale docente in grado di esprimersi anche in lingua locale».
gli attestati in lingue extracomunitarie
I consiglieri Boni e Flocchini chiedono documenti scolastici in dialetto
La Lega Nord ha espresso il più assoluto disaccordo in merito al progetto sperimentale della Regione Lombardia di consentire alle famiglie degli alunni immigrati di leggere le schede di valutazione dei figli nella lingua madre. «Stiamo conducendo delle verifiche e delle valutazioni per capire come si sia originata questa idea - scrivono i consiglieri regionali del Carroccio Davide Boni e Giovanmaria Flocchini - che ci trova in assoluto disaccordo. Non ci sentiamo di condividere un esborso di denaro pubblico per un progetto di inconfutabile inutilità, che affermerebbe principi di privilegio, riconoscendoli ed istituzionalizzandoli. Di fronte a queste iniziative sorridiamo a chi ci parla di integrazione e di processi di condivisione della nostra cultura. Se questo orientamento venisse confermato, i cittadini lombardi si troverebbero di fronte ad una autentica beffa. Infatti, le scuole lombarde non sono ancora riuscite a scrollarsi di dosso il giogo di decenni di colonizzazione mediterranea che ha cancellato culture, valori e tradizioni locali ed ora, invece, gli extracomunitari potrebbero beneficiare di un proprio status che concede prerogative di grande rilievo». Il Carroccio, quindi «si chiama fuori da questa proposta e farà tutto ciò che rientra nelle sue possibilità per osteggiarla». I due consiglieri leghisti continuano: «Ben vengano alcune iniziative finalizzate all’integrazione dei regolari, che però nulla hanno a che vedere con questa prevaricazione intollerabile». E reagiscono alla proposta ribadendo la richiesta di prevedere «non solo pagelle in dialetto, ma un personale docente in grado di esprimersi anche in lingua locale».