Fabio RedAzione
04-07-02, 20:51
Faccio parte di un collettivo locale (RedAzione di
Luino -VA) da sempre vicino alle posizioni di Rifondazione. Abbiamo sempre
partecipato alle campagne elettorali del partito, raccolto firme e
sostenuto, con mozioni proposte all’interno dei consigli comunali, le
istanze del Prc. Facciamo parte del Social Forum di Varese e la nostra
presenza sul territorio è oramai riconosciuta inconfutabilmente sia da
avversari politici che dalla società civile. Abbiamo compagni al seguito
impegnati all’interno della Cgil (Fiom e Filtea) e abbiamo da sempre
coltivato ottimi rapporti con tanti militanti del Prc soprattutto fuori
Provincia. Dall’inizio di Giugno stiamo tentando di raccogliere le firme sui
referendum proposti da Rifondazione ma un impedimento formale ci sta
bloccando la strada. Non avendo consiglieri comunali a disposizione abbiamo
chiesto alla Federazione di Varese la disponibilità di un consigliere
provinciale e i moduli per la raccolta firme. Un “niet” è stata la risposta
che abbiamo ricevuto direttamente, un “niet” è stata la risposta che hanno
ricevuto i sindacalisti che hanno cercato di “intercedere” per nostro conto,
un “nient” hanno ricevuto i compagni di Varese che hanno voluto darci una
mano. Le motivazione che abbiamo ottenuto risiedono tutte all’interno delle
classiche beghe di partito. Un circolo locale che pone il vergognoso veto,
considerando il territorio un proprio feudo, e una Federazione Provinciale
che preferisce assecondare il diniego piuttosto che allargarsi
dialetticamente alle realtà sul territorio. Questa è la situazione. Viene
spontanea una domanda: ma si vogliono veramente raccogliere queste benedette
firme? Come è possibile che una Federazione ostacoli compagni e militanti,
proprio su un argomento che dovrebbe invece consentire il massimo dialogo
con cittadini e lavoratori?
P.S ho spedito questa lettera a Liberazione ma ovviamente non è stata presa in considerazione.
Luino -VA) da sempre vicino alle posizioni di Rifondazione. Abbiamo sempre
partecipato alle campagne elettorali del partito, raccolto firme e
sostenuto, con mozioni proposte all’interno dei consigli comunali, le
istanze del Prc. Facciamo parte del Social Forum di Varese e la nostra
presenza sul territorio è oramai riconosciuta inconfutabilmente sia da
avversari politici che dalla società civile. Abbiamo compagni al seguito
impegnati all’interno della Cgil (Fiom e Filtea) e abbiamo da sempre
coltivato ottimi rapporti con tanti militanti del Prc soprattutto fuori
Provincia. Dall’inizio di Giugno stiamo tentando di raccogliere le firme sui
referendum proposti da Rifondazione ma un impedimento formale ci sta
bloccando la strada. Non avendo consiglieri comunali a disposizione abbiamo
chiesto alla Federazione di Varese la disponibilità di un consigliere
provinciale e i moduli per la raccolta firme. Un “niet” è stata la risposta
che abbiamo ricevuto direttamente, un “niet” è stata la risposta che hanno
ricevuto i sindacalisti che hanno cercato di “intercedere” per nostro conto,
un “nient” hanno ricevuto i compagni di Varese che hanno voluto darci una
mano. Le motivazione che abbiamo ottenuto risiedono tutte all’interno delle
classiche beghe di partito. Un circolo locale che pone il vergognoso veto,
considerando il territorio un proprio feudo, e una Federazione Provinciale
che preferisce assecondare il diniego piuttosto che allargarsi
dialetticamente alle realtà sul territorio. Questa è la situazione. Viene
spontanea una domanda: ma si vogliono veramente raccogliere queste benedette
firme? Come è possibile che una Federazione ostacoli compagni e militanti,
proprio su un argomento che dovrebbe invece consentire il massimo dialogo
con cittadini e lavoratori?
P.S ho spedito questa lettera a Liberazione ma ovviamente non è stata presa in considerazione.