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Der Wehrwolf
05-07-02, 18:12
Rapporto Istat: in aumento reati minorili soprattutto nel Nord
Roma
Sono in forte aumento i reati commessi da giovani immigrati stranieri. È quanto rileva una ricerca dell’Istat dalla quale emerge che la criminalità minorile aumenta, seppur in misura più ridotta, anche fra i giovani italiani. La ricerca sul tema della “Devianza e disagio minorile”, è stata svolta in collaborazione con i ministeri dell’Interno, della Giustizia e dell’Istruzione, ed ha analizzato l’arco di tempo compreso tra il 1993 e il 1999 (anno al quale si riferiscono i dati più recenti in materia). In particolare, nel 1999 si è registrato, rispetto al 1993, che i reati commessi da ragazzi non italiani sono stati 11.887, di cui 4.493 commessi da femmine, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord come Lombardia e Piemonte. In Toscana e in Lazio invece la maggiore concentrazione di denunce verso bambini stranieri non imputabili (al di sotto dei 14 anni), provenienti da ex-Jugoslavia (53 %), Marocco(12,9%), Albania (10,5%) e Romania (9,7%). Per quanto riguarda i ragazzi italiani, più contenuto l’aumento delle denunce (più 1,2%), mentre sostanzialmente stabile è la situazione per la delinquenza femminile (8.908 denunce nel ’93, 8.867 nel ’99). Il furto continua a rimanere il reato più commesso (16.290 casi), soprattutto dai minori di 14 anni. In aumento i delitti legati allo spaccio di stupefacenti (dal 5% del 1993 al 10,3% del 1999), lesioni personali volontarie e colpose, rapina. Stabile il numero degli omicidi. In diminuzione invece il numero dei giovani che entrano negli istituti penitenziari, dal momento che è sempre più frequente l’applicazione delle misure cautelari non detentive e delle misure alternative.