Ichthys
05-07-02, 22:30
Da http://www.saluzzo.chiesacattolica.it/gris/lez2d.htm
In corsivo sono riportate alcune cose che la Chiesa vorrebbe fare credere sullo Gnosticismo:
Alla base di tutte le gnosi, antiche e moderne, si nasconde quella tentazione permanente dello spirito umano che è la sete di comprendere l'incomprensibile, di spiegare l'inspiegabile, di ridurre tutto entro i limiti dell'intelligenza fintanto che non riuscendo - ovviamente - a spiegare tutto, si nega la stessa realtà indagata. In pratica, non si accetta il "mistero" che è pure un aspetto della realtà stessa. "Mistero" è che ci siano il male, il dolore, la morte in tensione con le forze positive del buono, del bene, del bello...
È falso, lo Gnosticismo non vuole spiegare tutto con l'intelligenza umana; se così facesse ci troveremmo di fronte ad una semplice filosofia razionalistica, invece lo Gnosticismo ha i suoi dogmi e la sua rivelazione.
Non è vero che lo Gnosticismo non accetta il mistero, lo Gnosticismo è la religione misterica per eccellezza; la differenza consiste nel fatto che, a differenza di cattolici ed ortodossi, non abusa comodamene del mistero per cercare di far combaciare tutte le contraddizioni dottrinali lì dove certi discorsi astrusi e cervellotici non bastano.
Mentre per l'esistenzialismo ateo, lo scandalo del male porta alla negazione dell'esistenza di Dio, per la gnosi non è più Dio ad essere negato, ma lo stesso mondo, la realtà stessa; poiché Dio non può aver creato il male, lo spirito gnostico rifiuta tutta la realtà come "altro" da Dio e riconduce la realtà ad un unico principio. Vari sono i nomi con cui si designa questa unica realtà della quale l'uomo e il cosmo fanno parte: Luce, spirito assoluto, spirito impersonale o mind, Tutto, energia cosmica, vita devica, coscienza universale..
Ma, attenzione: l'anticosmismo, cioè rifiutare la molteplicità del cosmo per ridurre tutto ad unità, si spiega in funzione della "divinizzazione" dell'uomo. L'intenzione profonda della gnosi non è tanto la fuga dal male, quanto l'aspirazione a diventare dio: tale aspirazione esige però, come conseguenza, il rifiuto della creazione che manifesti l'esistenza di un Dio trascendente.
Se l'uomo non ha alcuna responsabilità del male del mondo poiché egli stesso è parte del Tutto, ne consegue che i suoi atti perdono ogni rilevanza salvifica: come potrebbe aver bisogno di salvezza un "dio"? Non c'è più bisogno di salvezza, ma solo di "illuminazione" che faccia conoscere chi siamo realmente. Si tratta di una via intellettualistica secondo la quale conoscere è potere ed è del tutto secondario che l'illuminazione derivi da una rivelazione.
È falso quello che viene detto: non è vero che l'uomo aspira a diventare un dio, in realtà l'uomo aspira a diventare parte di Dio... c'è una bella differenza!
Non è vero che gli atti dell'uomo non hanno rilevanza salvifica... l'hanno eccome, in virtù di un effetto molto simile a quello che gli indiani chiamano "karman".
È falso quando viene detto che per l'illuminazione la rivelazione è secondaria quando invece gli gnostici sono ben conscienti del fatto che il vero Dio, sconoscito agli uomini, lo ha RIVELATO Gesù Cristo!
La mente gnostica è una mente condannata allo smarrimento, all'instabilità, dilaniata da due tentazioni: voler ridurre o eliminare gli aspetti veramente misteriosi della realtà con una spiegazione razionale e d'altra parte, inventarne dei nuovi...
È tutto falso: gli gnostici hanno ben evidenziato le contraddizioni tra Vecchio e Nuovo Testamento, hanno denunciato tutte le pratiche (spesso idolatre e materialiste) delle cosiddette chiese "ortodosse" che non hanno alcun fondamento evangelico, hanno ricostruito un nesso logico nelle Scritture. Come ci si può smarrire di fronte ad una visione coerente? Piuttosto l'ateismo avanza è spesso tale perdita della fede è causata dalle non risposte o dalle risposte difficoltose, INCOERENTI e stentate della Chiesa riguardo al male nel mondo.
In corsivo sono riportate alcune cose che la Chiesa vorrebbe fare credere sullo Gnosticismo:
Alla base di tutte le gnosi, antiche e moderne, si nasconde quella tentazione permanente dello spirito umano che è la sete di comprendere l'incomprensibile, di spiegare l'inspiegabile, di ridurre tutto entro i limiti dell'intelligenza fintanto che non riuscendo - ovviamente - a spiegare tutto, si nega la stessa realtà indagata. In pratica, non si accetta il "mistero" che è pure un aspetto della realtà stessa. "Mistero" è che ci siano il male, il dolore, la morte in tensione con le forze positive del buono, del bene, del bello...
È falso, lo Gnosticismo non vuole spiegare tutto con l'intelligenza umana; se così facesse ci troveremmo di fronte ad una semplice filosofia razionalistica, invece lo Gnosticismo ha i suoi dogmi e la sua rivelazione.
Non è vero che lo Gnosticismo non accetta il mistero, lo Gnosticismo è la religione misterica per eccellezza; la differenza consiste nel fatto che, a differenza di cattolici ed ortodossi, non abusa comodamene del mistero per cercare di far combaciare tutte le contraddizioni dottrinali lì dove certi discorsi astrusi e cervellotici non bastano.
Mentre per l'esistenzialismo ateo, lo scandalo del male porta alla negazione dell'esistenza di Dio, per la gnosi non è più Dio ad essere negato, ma lo stesso mondo, la realtà stessa; poiché Dio non può aver creato il male, lo spirito gnostico rifiuta tutta la realtà come "altro" da Dio e riconduce la realtà ad un unico principio. Vari sono i nomi con cui si designa questa unica realtà della quale l'uomo e il cosmo fanno parte: Luce, spirito assoluto, spirito impersonale o mind, Tutto, energia cosmica, vita devica, coscienza universale..
Ma, attenzione: l'anticosmismo, cioè rifiutare la molteplicità del cosmo per ridurre tutto ad unità, si spiega in funzione della "divinizzazione" dell'uomo. L'intenzione profonda della gnosi non è tanto la fuga dal male, quanto l'aspirazione a diventare dio: tale aspirazione esige però, come conseguenza, il rifiuto della creazione che manifesti l'esistenza di un Dio trascendente.
Se l'uomo non ha alcuna responsabilità del male del mondo poiché egli stesso è parte del Tutto, ne consegue che i suoi atti perdono ogni rilevanza salvifica: come potrebbe aver bisogno di salvezza un "dio"? Non c'è più bisogno di salvezza, ma solo di "illuminazione" che faccia conoscere chi siamo realmente. Si tratta di una via intellettualistica secondo la quale conoscere è potere ed è del tutto secondario che l'illuminazione derivi da una rivelazione.
È falso quello che viene detto: non è vero che l'uomo aspira a diventare un dio, in realtà l'uomo aspira a diventare parte di Dio... c'è una bella differenza!
Non è vero che gli atti dell'uomo non hanno rilevanza salvifica... l'hanno eccome, in virtù di un effetto molto simile a quello che gli indiani chiamano "karman".
È falso quando viene detto che per l'illuminazione la rivelazione è secondaria quando invece gli gnostici sono ben conscienti del fatto che il vero Dio, sconoscito agli uomini, lo ha RIVELATO Gesù Cristo!
La mente gnostica è una mente condannata allo smarrimento, all'instabilità, dilaniata da due tentazioni: voler ridurre o eliminare gli aspetti veramente misteriosi della realtà con una spiegazione razionale e d'altra parte, inventarne dei nuovi...
È tutto falso: gli gnostici hanno ben evidenziato le contraddizioni tra Vecchio e Nuovo Testamento, hanno denunciato tutte le pratiche (spesso idolatre e materialiste) delle cosiddette chiese "ortodosse" che non hanno alcun fondamento evangelico, hanno ricostruito un nesso logico nelle Scritture. Come ci si può smarrire di fronte ad una visione coerente? Piuttosto l'ateismo avanza è spesso tale perdita della fede è causata dalle non risposte o dalle risposte difficoltose, INCOERENTI e stentate della Chiesa riguardo al male nel mondo.