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Visualizza Versione Completa : La vera liberazione tramite lo Gnosticismo



Ichthys
05-07-02, 23:04
Lo Gnosticismo è una delle grandi religioni dell'umanità, che ha regnato sulle anime, confortato il cuore e richiesto il sacrificio di moltissimi uomini, dall'Asia minore all'Europa. La sua missione consiste nello risvegliare negli esseri umani il desiderio di vita dell'anima originale, desiderio presente allo stato latente nel più profondo del cuore dell'uomo, nell'atomo scintilla di Spirito.

Questo processo deve essere accompagnato da una profonda consapevolezza, di noi stessi e del mondo in cui viviamo; perciò è necessario approfondire la comprensione del mondo e della realtà decaduta. È la Religione Universale che costituisce la base del Cristianesimo Vivente: ricondurre l'umanità alla Chiesa Universale dell'Origine.

Gnosi è una parola greca che significa conoscenza. Di quale conoscenza si tratta? Non quella che riguarda l'uomo terrestre e il suo mondo, ma la conoscenza delle forze spirituali da cui l'uomo e il mondo provengono.

La Gnosi è quindi la conoscenza del Padre, dell'Origine. Essa orienta direttamente l'uomo sulla sua origine divina e sul suo campo di vita originario. Per aprirsi alla Gnosi, l'essere umano deve quindi provare nel suo intimo la nostalgia del suo Essere essenziale.

L'idea fondamentale che sta dietro l'attività della Gnosi è che un elemento divino si è smarrito nel mondo dell'illusione e va recuperato. Per quale via?

La prima tappa è il risveglio del principio divino che ogni uomo porta nel più profondo del suo cuore, un piccolo atomo-scintilla di Spirito, il granello di senape di cui parla Gesù.
Quando questo risveglio ha luogo in un essere umano, questi prova dolorosamente una mancanza fondamentale e la vita del mondo gli si presenta senza senso e senza via d'uscita.

TO FWS TOU KOSMOU, la Luce del mondo "Il Cristo" risplende nelle tenebre di quaggiù e l'importante per l'essere umano è riuscire a percepirne la presenza; percepire qualcosa di lui significa essere toccato dalla forza che emana da lui; essere toccato da lui significa essere spinto a superare i limiti della mancanza fondamentale attraverso un'intensa ricerca ed un comportamento conseguente. Sentire questa forza dentro di sé è avere fede. In questo senso, avere fede non vuol certo dire aderire a un dogma, poiché la fede è la conseguenza dell'attività del principio divino nel cuore che si desta dal suo sonno di morte.

Una Scuola spirituale gnostica domanda a tutti i cercatori: chi fra di voi prova la mancanza fondamentale, la mancanza della luce divina? Chi aspira alla luce universale come un'anima piena di desiderio, distaccata da tutte le cose e immersa in una profonda solitudine? Chi desidera con ogni cellula del suo essere una nuova unione con la fonte originale della Luce?

In questo anelito di luce è infatti nascosto lo splendente diamante, il Cristo interiore.

http://www.gnosi.it/notre_dame_www.gif

lobosinistro
06-07-02, 19:52
Originally posted by Ichthys

TO FWS TOU KOSMOU, la Luce del mondo "Il Cristo" risplende nelle tenebre di quaggiù e l'importante per l'essere umano è riuscire a percepirne la presenza; percepire qualcosa di lui significa essere toccato dalla forza che emana da lui; essere toccato da lui significa essere spinto a superare i limiti della mancanza fondamentale attraverso un'intensa ricerca ed un comportamento conseguente. Sentire questa forza dentro di sé è avere fede. In questo senso, avere fede non vuol certo dire aderire a un dogma, poiché la fede è la conseguenza dell'attività del principio divino nel cuore che si desta dal suo sonno di morte.


E chi ci dice che si tratta proprio dell'attività del principio divino? La fede forse?

Faccio fatica a capire dove, nello gnosticismo che presenti, manchi la fede. Al contrario mi sembra dappertutto.

Saluti :)

reporter
11-07-02, 16:46
Quale è il ruolo della Grazia nella Cerca della Verità?
E' possibile giungere al Castello della Salvezza senza la Grazia?

Mitteleuropeo
14-07-02, 22:55
Secondo me il ruolo della Grazia non è quello tradizionalmente imposto dall Chiesa Cattolica, nè, mi spiace dirlo, da quella evangelica. E' un anelito non influenzabile da forze esterne, insito nella nostra Anima, alla ricerca della propria origine cosmica. Sempre a mio parere, lo stato di Grazia deriva dalla progressione karmica di ciascun individuo.

Ichthys
14-07-02, 23:19
Esatto, corrisponde grossomodo alla metafisica gnostica.

Dio non padroneggia il mondo, il mondo non è da Lui, ma da altre entità e questo viene più volte ricordato perfino nei Vangeli canonici.
Dio può scardinare l'oppressiva legge del cosmo (heimarmene) attraverso gli insegnamenti che la sua incarnazione, Cristo, impartì all'uomo. È l'uomo stesso che ora deve prendere iniziativa. Nello gnosticismo, a differenza che nelle altre forme di cristianesimo, l'uomo è parte attiva anche se il suo libero arbitrio (che non è certo una concessione divina) è fortemente condizionato dalla materia e dal contesto in cui vive. Come può una concezione divina essere condizionata? Nego il valore assoluto del libero arbitrio e attribuisco al principio negativo una sua esistenza indipendente.

L'unica grazia che è stata fatta per l'uomo si riassume tutta nella venuta del Cristo, chi vuole ritornare alla Pienezza dell'Essere deve farlo attraverso la comprensione del messaggio nascosto contenuto nelle Scritture, chi non ne sarà capace dovrà continuare la ricerca rivivendo ancora e soffrendo ancora nella materia.

Mitteleuropeo
14-07-02, 23:47
Qualche volta sono imbarazzato di fronte all' indubbia necessità di interpretare e fare nopstro il messaggio delle Scritture.
Spesso si incontrano persone, che credono che lo studio erudito delle Scritture, addirittura la loro interpretazione cabalistica, possa portare al conoscimento, e quindi al desiderio di conoscere e di amare Dio Principio Primo.
Ma, nel Discorso della Montagna, Cristo non disse: "Beati i poveri di spirito, perchè vedranno Dio"?

Personalmente considero che le Scriture, come qualsiasi forma di erudizione, possano sì dare un contributo alla re-ligio della nostra Anima con le Forze Cosmiche, ma bisogna distinguere tra cervello (che, al momento della Morte, è come un computer a cui si stacchi la corrente) ed il saper connettere il nostro pensiero con l' Anima, che rappresenta tutto quello che ci possiamo portare dietro dopo il passaggio ad una vita in nuove forme.

I Rosacroce dicono che solamente chi avrà saputo realizzare questo Tempio Interiore vivrà in eterno, mentre gli altri sono destinati a finire la loro esistenza con la Morte fisica.

Questo pensiero è per me inaccettabile, in quanto discrimina gli uomini e presuppone che alcuni possano essere stati creati solamente come simulacri di Umani, ma in realtà condannati fin dal concepimento ad una vita esclusivamente materiale (= animali, forse non tutti...) e pertanto contrario ai principi della Giustizia Divina.

Ciò nonostante, ritengo che il germe di Vita Eterna presente in ognuno di noi non sia in tutti altrettanto fecondo, ma non a seconda dell' intelligenza e dell' erudizione, ma del grado di spiritualità acquisito.

Un saluto

lobosinistro
15-07-02, 06:22
E' meglio specificare che non so proprio niente riguardo allo gnosticismo, per questo mi interessava sapere se quel "percepire Cristo", cioè sentire la forza che lui emana significa aver Fede.

Al problema della Fede, lo gnosticismo "risponde" come il cristianesimo?

Mi scuso ancora per l'ignoranza...

Saluti

Ichthys
15-07-02, 23:18
Originally posted by lobosinistro
E' meglio specificare che non so proprio niente riguardo allo gnosticismo, per questo mi interessava sapere se quel "percepire Cristo", cioè sentire la forza che lui emana significa aver Fede.

Al problema della Fede, lo gnosticismo "risponde" come il cristianesimo?


Lo gnosticismo va oltre la fede. La fede ha la sua importanza perché lo gnosticismo è pur sempre una religione rivelata, ma in più si propone di CONOSCERE i misteri divini.
Fede e Sapienza nello gnosticismo vanno di pari passo; non per niente uno dei principali personaggi mitologici della religione gnostica è chiamato "Pistis Sophia".

Ciò che differenzia cattolici, ortodossi, protestanti, etc. dagli gnostici non è solo la diversa concezione ed origine del male, ma anche il fatto che i primi credono solo perché hanno fede e gli gnostici perché in più SANNO!

lobosinistro
16-07-02, 01:51
Originally posted by Ichthys


Lo gnosticismo va oltre la fede. La fede ha la sua importanza perché lo gnosticismo è pur sempre una religione rivelata, ma in più si propone di CONOSCERE i misteri divini.
Fede e Sapienza nello gnosticismo vanno di pari passo; non per niente uno dei principali personaggi mitologici della religione gnostica è chiamato "Pistis Sophia".

Ciò che differenzia cattolici, ortodossi, protestanti, etc. dagli gnostici non è solo la diversa concezione ed origine del male, ma anche il fatto che i primi credono solo perché hanno fede e gli gnostici perché in più SANNO!

E' interessante quello che dici, ma davanti al sapere (ammesso e non concesso che sia possibile) che importanza viene ad avere la Fede?

Mi spiego: se uno già "sà" che motivo ha di "credere"? Se, gli gnostici, riuscissero a spiegare ciò in cui credono il problema della Fede non esisterebbe. La Fede sarebbe dimostrata. In caso contrario quello che sono in grado di dimostrare non è sufficiente ad "eliminare" la Fede, di conseguenza Fede e Sapienza non starebbero sullo stesso piano...

Inoltre "proporsi di conoscere" i misteri divini non significa "sapereli", "conoscerli".

Probabilmente fraintendo qualcosa e di questo mi scuso. :rolleyes: :)

Ciao Ichthys, grazie comunque per la spiegazione.

Mitteleuropeo
16-07-02, 09:44
Originally posted by Ichthys


si propone di CONOSCERE i misteri divini.

E con questo sono d' accordo.

Fede e Sapienza nello gnosticismo vanno di pari passo; non per niente uno dei principali personaggi mitologici della religione gnostica §Ú chiamato "Pistis Sophia".

Che poi sarebbe la parte femminile, lunare, passiva del Principio Primo, tradotto in Cattolico, con tutte le inesattezze, la moglie di Dio Padre, ma non la Madre di Cristo.

Ci§ä che differenzia cattolici, ortodossi, protestanti, etc. dagli gnostici non §Ú solo la diversa concezione ed origine del male, ma anche il fatto che i primi credono solo perch§Û hanno fede e gli gnostici perch§Û in pi§ë SANNO!

Scusami, ma con questo punto ho le mie difficolt¨¤. Io non ho mai presunto di sapere nulla, ho derivato certe mie convinzioni (come sicuramente saprai, lo Gnosticismo non ¨¨ dogmatico, ti lascia scegliere tra una miriade di "mitologie") dal ragionamento, dalla lettura e da certe esperienze individuali. Ma la certezza assoluta non credo di poterla raggiungere in questa vita.

Un saluto

Ichthys
16-07-02, 23:06
Originally posted by lobosinistro


E' interessante quello che dici, ma davanti al sapere (ammesso e non concesso che sia possibile) che importanza viene ad avere la Fede?

Mi spiego: se uno già "sà" che motivo ha di "credere"? Se, gli gnostici, riuscissero a spiegare ciò in cui credono il problema della Fede non esisterebbe. La Fede sarebbe dimostrata. In caso contrario quello che sono in grado di dimostrare non è sufficiente ad "eliminare" la Fede, di conseguenza Fede e Sapienza non starebbero sullo stesso piano...

Inoltre "proporsi di conoscere" i misteri divini non significa "sapereli", "conoscerli".

Probabilmente fraintendo qualcosa e di questo mi scuso.

Allora, siccome lo gnosticismo è pur sempre una religione rivelata ciò significa che la fede serve per prendere atto della validità di quella rivelazione, per fidarsi proprio di quella e non di altre; la Conoscenza subentra dopo, capendo il significato profondo delle scritture di quella rivelazione, quello che sfugge ai molti.
Quindi lo gnosticismo non è un'esercizio intellettuale senza base, ma con una base rivelata sulla quale acquisire quella Conoscenza di cui parliamo.

lobosinistro
17-07-02, 04:22
Originally posted by Ichthys


Allora, siccome lo gnosticismo è pur sempre una religione rivelata ciò significa che la fede serve per prendere atto della validità di quella rivelazione, per fidarsi proprio di quella e non di altre; la Conoscenza subentra dopo, capendo il significato profondo delle scritture di quella rivelazione, quello che sfugge ai molti.
Quindi lo gnosticismo non è un'esercizio intellettuale senza base, ma con una base rivelata sulla quale acquisire quella Conoscenza di cui parliamo.

Bene. :)

Grazie. Un saluto