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Visualizza Versione Completa : E' morto Valpreda..l'anarcocomunista



Der Wehrwolf
07-07-02, 13:30
E' morto Valpreda, l'anarchico di piazza Fontana


Pietro Valpreda si è spento a Milano a 69 anni: era malato di tumore. Fu accusato e poi assolto per la bomba che causò la strage nella Banca dell'Agricoltura

http://www.informagiovani.it/imaginf/valpreda.jpg

Shaytan (POL)
07-07-02, 18:09
Condoglianze alla famiglia.

Der Wehrwolf
07-07-02, 18:11
Originally posted by Shaytan
Condoglianze alla famiglia.
:lol :lol :lol

carbonass
07-07-02, 20:44
Per prima cosa era un anarchico-federalista
intervistato 4 volte su RPL dal grande Leo Siegel
ha sempre dichiarato il diritto di tutti i popoli
di secedere
E SECESSIONE SIA!
ONORE A PIETRO VALPREDA
----------se la bomba non l'ha messa Pietro
e neanche Franco e neanche Andrea
è forse stato Davide?

Il Patriota
07-07-02, 20:50
Originally posted by carbonass
Per prima cosa era un anarchico-federalista
intervistato 4 volte su RPL dal grande Leo Siegel
ha sempre dichiarato il diritto di tutti i popoli
di secedere
E SECESSIONE SIA!
ONORE A PIETRO VALPREDA
----------se la bomba non l'ha messa Pietro
e neanche Franco e neanche Andrea
è forse stato Davide?

..già peccato che era secessionista in quanto anarchico ..e cioè contro ongi tipo di stato..anche contro uno stato padano!!

Stonewall
07-07-02, 21:03
Forse per la prima volta in vita mia sono d'accordo con carbonass. Anche al di là della pietà cristiana, che spetta a ogni essere umano che ci lascia, Valpreda era molto più coraggiosamente padanista di tutti i pagliacci che pretendono di rappresentare le istanze della Padania e, poi, si scaldano al sole di Roma. Merita più rispetto lui da morto che tutti loro da vivi.

Der Wehrwolf
07-07-02, 21:20
La secessione è un mezzo per ottenere l'indipendenza di una o più comunità etniche.
Al termine della secessione è logico che vi è la creazione di una Nazione.
Vedi l'esempio sloveno e croato.
Slovenia e Croazia facevano parte della Yugoslavia.
Hanno dichiarato la secessione dalla Yugoslavia (costruzione fittizia come l'i-taglia).
Hanno combattuto per ottenere la Nazione Croata e la Nazione Slovena....e le hanno ottenute.
Dalla secessione di una comunità che per vari motivi (etnici, culturali,linguistici,economici) non si riconosce nello Stato in cui è "costretta" nasce per foza delle cose SEMPRE una Nazione.
(Nel caso della Padania una Nazione federata dei Popoli Alpino-Padani)
Del resto Franjo Tudjman creò una Croazia nazionalista....

Se la secessione va a baraccetto con l'anarchia si profila una confusione tremenda.
Così come "puzza "molto il federalismo o l'indipendentismo non collegato a rivendicazioni etno-nazionali ma solo economiche.
Il pensiero federalista di Altiero Spinelli risentiva pesantemente delle logiche massoniche.

Der Wehrwolf
07-07-02, 21:34
..e poi Valpreda era portatore di una ideologia deleteria.l'anarchismo appunto.
Ed era anche frocio...

asburgico
07-07-02, 21:54
Ho sempre pensato che giudicare le persone sulla base di ciò che loro pensano di noi sia superficiale.
Comunque a parte quello che Valpreda era o pensava, rispettiamo la morte di un Padano, nonostante tutto.

Der Wehrwolf
07-07-02, 22:04
Originally posted by asburgico
Ho sempre pensato che giudicare le persone sulla base di ciò che loro pensano di noi sia superficiale.
Comunque a parte quello che Valpreda era o pensava, rispettiamo la morte di un Padano, nonostante tutto.


Sì per carità che se no di là su Padania ci dicono che siamo dei nazisfigati...AHAHAHAHAHAHAHAH!!!

Lo ripeto per Langbarten- Beli Mawyr
Valpreda era portatore di una ideologia deleteria:l'anarchismo e sappiamo tutti cosa ha portato questa ideologia... da Valpreda ai Blak Blok il passo è breve.
Ed era pure un frocio!!:p

carbonass
07-07-02, 22:20
sei un teppistaccio
lupo!
Valpreda era frocio come Fortin
ed era anche un etno-anarchico
come Celine come Junger
come Massimo Fini
come Ceronetti

Der Wehrwolf
07-07-02, 22:23
Ma che etno-anarchico carbonass!!
Se era anarchico per lui l'etnia non aveva importanza...
Sì era FROCIO come Fortyn e allora? Mica mi riconosco nelle idee di Fortyn, io..ci mancherebbe!!
Anche gli altri da te citati sono etno-froci-anarchici?AHAHAHAHAH:p :p

carbonass
07-07-02, 22:29
io "etnia"
la traduco come
"cultura di popolo"
"tradizione di popolo"
e Valpreda parlava milanese
e cantava canzoni anarchiche
in meneghino

BELLOVESO
07-07-02, 22:30
[/i]



Sì per carità che se no di là su Padania ci dicono che siamo dei nazisfigati...AHAHAHAHAHAHAHAH!!![/QUOTE]


Non so a cosa ti riferisci, ma immagino..:D
Che dei nazistelli con simpatie radicaloidi, momentaneamente prestati la padanismo, si permettano di giudicare dei leghisti è semplicemente risibile.


[/i]Lo ripeto per Langbarten- Beli Mawyr
Valpreda era portatore di una ideologia deleteria:l'anarchismo e sappiamo tutti cosa ha portato questa ideologia... da Valpreda ai Blak Blok il passo è breve.
Ed era pure un frocio!!:p [/QUOTE]


La Padania è piena di immigrati arroganti e con simpatie fasciste come il terùnazzo pseudocelta; non dirlo a me che vivo a Milano :rolleyes: Speriamo che con la legge Bossi si possa provvedere.

saluti padanisti

Viking
07-07-02, 22:36
Non sapevo che Beli Mawyr fosse un terrone.
Ne sei sicuro, Belloveso?

Der Wehrwolf
07-07-02, 22:38
Originally posted by carbonass
io "etnia"
la traduco come
"cultura di popolo"
"tradizione di popolo"
e Valpreda parlava milanese
e cantava canzoni anarchiche
in meneghino

Io no,
etnia la traduco in "Blut und Boden".
Che Valpreda parlasse milanese e cantasse canzoni ANARCHICHE in menegino non mi può interessare di meno...
Se Casarini parlasse in veneto e cantasse canzoni ANARCHICHE in veneto sarebbe una ragione sufficente per definirlo un etnonazionalista?!?
Figuriamoci!!!
Non facciamo confusione carbonass...etnonazionalismo è ben altra cosa che patetico folklore!!

BELLOVESO
07-07-02, 22:38
Originally posted by carbonass
io "etnia"
la traduco come
"cultura di popolo"
"tradizione di popolo"
e Valpreda parlava milanese
e cantava canzoni anarchiche
in meneghino



Valpreda era amico dell'ottimo Sieghel e a quanto pare, oltre a comprare 'la Padania', aveva aderito al secessionismo.

E' anche vero che nell'anarchismo esiste una corrente 'etnica'..Bakunin, Proudhon, i sardi...detto questo, non possiamo ignorare cosa si nasconda dietro certi circoli milanesi.

Pietà per la morte di un uomo, ma non dimentichiamo che ci sono molti interrogativi aperti su piazza Fontana e persone condannate che non godevano degli stessi appoggi giornalistico-propagandistici del Valpreda.

Riposi in pace,
saluti padanisti

carbonass
07-07-02, 22:41
...forse Casarini non sarebbe un etnonazionalista
ma di certo non sarebbe neanche un global-mona
come lo e' ora............:)

BELLOVESO
07-07-02, 22:52
Originally posted by Viking
Non sapevo che Beli Mawyr fosse un terrone.
Ne sei sicuro, Belloveso?




Sarò paranoico e ti chiedo scusa se mi sto sbagliando, ma sento puzza di clone.. :rolleyes:

saluti padanisti

Viking
08-07-02, 00:21
Nessun clone, stai tranquillo.
Viking al 100% originale. :D

Totila
08-07-02, 01:07
Valpreda sarà stato un anarchico...Ma con simpatie etno...
Del resto noi, rispetto a questo stato non siamo forse anarchici?
Forse che ci riconosciamo in questo sistema?
Credo che fra noi e Valpreda, noi siamo i veri ribelli. Perchè noi rifiutiamo "in toto" ciò che ci circonda. Lui, qualcosa accettava...
Cmq, se Valpreda si era avvicinato a determinate posizioni e parlava in milanese, questo non può lasciarci indifferenti...Quindi, onore a Valpreda!

Der Wehrwolf
08-07-02, 18:32
Originally posted by Totila
Valpreda sarà stato un anarchico...Ma con simpatie etno...
Del resto noi, rispetto a questo stato non siamo forse anarchici?
Forse che ci riconosciamo in questo sistema?
Credo che fra noi e Valpreda, noi siamo i veri ribelli. Perchè noi rifiutiamo "in toto" ciò che ci circonda. Lui, qualcosa accettava...
Cmq, se Valpreda si era avvicinato a determinate posizioni e parlava in milanese, questo non può lasciarci indifferenti...Quindi, onore a Valpreda!

Totila ma quali simpatie etno??!?
Io un anarchico?!...No io sono contro ogni forma di anarchia, perchè la via anarchica è sterile e non porta a nulla. ( E la storia di coloro che hanno intrapreso questa chimera politica insegna) Certo noi vogliamo la disintegrazione del sistema ma da una prospettiva etnonazionalista e tradizionalista e non da una prospettiva anarchica o comunista, ossia antiidentitaria e antitradizionalista.

Der Wehrwolf
08-07-02, 18:38
Storia dell’anarchia
dalle origini al Genoa Social Forum



Dottrina filosofica e movimento politico la cui teorizzazione ed azione si sono svolte, essenzialmente, durante il secolo XIX. Nei suoi caratteri generali appare come l’esasperata conseguenza logica dell‘ Egualitarismo, tanto di origine sensista, quanto razionalistica o volontaristica.

Il “sensismo”è libertà dell’uomo di cercare il proprio individuale piacere sulla guida delle sensazioni.

Il “razionalismo”è essenziale capacità ed attività umana di darsi ciascun uomo le proprie leggi in base alla ragione.

Il “volontarismo”è libero svolgersi dell’attività umana in base agli impulsi istintivi o volontari.

Per i teorici dell’anarchia la conseguenza filosofica della ”irrevocabilità assoluta”del diritto primordiale dell’uomo ad una sua libertà individuale senza limiti e senza leggi che non siano quelle date dall’individuo stesso, ed in politica il rifiuto di tutte le istituzioni che alienano all’uomo una parte di questa libertà, deriva dall’uguaglianza assoluta fra gli uomini. All’individuo è riconosciuto il diritto di sviluppare tutte le sue facoltà, i suoi istinti, i suoi desideri, senza che nessun potere esterno imponga limitazione. I principi fondamentali economici dei teorici dell’ anarchia sono uguaglianza economica assoluta fra le diverse attività umane; eversione violenta di ogni istituzione politica, economica e religiosa, in modo da fondere sulle rovine della società organizzata, l’assoluta libertà ed uguaglianza degli individui.

La dottrina anarchica è un “individualismo”assoluto e conseguente, per il quale è negato tutto ciò che dall’esterno si pone come freno alla completa “estrinsecazione”di tutto l’individuo: istinti, sensazioni, tendenza al piacere, ragione. Per questo, non meno assoluta, è la negazione delle religioni positive, in quanto organizzate in chiese ed in principi etici-religiosi, fondamento della disuguaglianza fra gli uomini. L’unica religione per i teorici dell’anarchia è quella che ciascun individuo si può dare, creata interiormente.

Le origini storiche dell’anarchia sono difficili da stabilire, a parte l’opinione di chi vuol vedere tracce nelle prime comunità cristiane, nelle “sette mistiche ereticali”del Medioevo, nel movimento popolare dei lavoratori in Inghilterra del sec. XIV, in quello “anabattista” tedesco del sec. XVI, in certi gruppi puritani della rivoluzione inglese del 1640. Le teorie degli “illuministi” o massoni hanno, certamente, contribuito all’elaborazione della dottrina.

Il padre dell’anarchia è il pensatore inglese William Godwin che nella sua opera fondamentale: “Ricerca sui principi della giustizia sociale e sulla sua influenza sulla virtù e la felicità generale” (1793) afferma che la libertà è libertà nel dovere. Libertà ed uguaglianza sociali, lotta contro ogni forma di società e di Stato organizzati, universalismo, derivano al Godwin dal suo razionalismo portato alle estreme conseguenze logiche.

Il moderno movimento anarchico sembra cominciare con Pierre Proudhon (1809-65) la cui opera: “Qu’ est-ce que la propriété?“(1840) contiene il famoso aforisma . “La propriété c’est le vol“. Dal suo pensiero è derivato l’Anarchismo Politico, propugnante l’assoluta uguaglianza fra gli uomini, l’abolizione di ogni proprietà ed autorità, meno la familiare, la spartizione dei prodotti secondo i bisogni dei singoli e le ore di lavoro compiute. Ciascuno governi se stesso.

Dopo il Proudhon, Max Stirner, fin dal 1845, nel suo libro “L’Unico“, propugnò il trionfo dell’IO individuale da ottenersi mediante l’abolizione della religione, della morale, del diritto, della legge, della famiglia e dello Stato, considerati da lui come “gioghi gravanti “sul collo dell’individuo.

Ma, il vero fondatore dell’Anarchismo come “Movimento politico“ è Michele Bakunin che, formatosi prima alla scuola dell’idealismo tedesco, passò, poi, alle dottrine “positiviste“di August Comte. Dalla sua attività confusa e tumultuosa e dalle sue controversie con Karl Marx, risultò la netta distinzione fra anarchia e socialismo.

Ultimo fra i grandi teorici dell’anarchia è il principe Kropotkin.

In Russia, durante il periodo zarista, l’anarchia entrò nelle dottrine di Leone Tolstoi che fu più morale che politica, più ascetica e mistica che religiosa.

La scissione tra socialisti ed anarchici fu compiuta nel Congresso dell’Aja (settembre 1872) e, dopo questa epoca, vi furono altri numerosi congressi anarchici in tutta Europa. In Italia l’unione degli elementi anarchici e socialisti continuò nelle file dell’Internazionale, fino al Congresso di Genova nel 1892 e, quivi, si divisero.

In Italia i maggiori esponenti dell’anarchia furono: Pisacane, Malatesta, Cipriani, Merlino e . Nel secolo XIX in seguito all’emigrazione politica russa, le dottrine anarchiche assumevano estrema violenza: nichilismo, totale distruzione di istituzioni, con tutti i mezzi violenti possibili, attentati, distruzioni, etc.

In Italia il movimento anarchico ebbe i suoi centri nella Lunigiana, a Carrara ed in Romagna. Nel primo novecento l’attività violenta degli anarchici fu crudele con uccisioni di vari presidenti francesi, spagnoli, americani, nonché di alcuni dinasti, re Umberto I° (1900) ad opera di Cresci e l’Imperatrice Elisabetta d’Austria (1898) ad opera di Luccheni. Clamoroso episodio fu quello di Sacco e Vanzetti, due emigrati anarchici in America, condannati a morte per assassinio. Durante la guerra civile spagnola le efferatezze compiute su suore, preti e cattolici sono inenarrabili. Hanno stuprato, violentato ed ucciso suore nei loro conventi ed incendiato chiese. Vi è una fotografia storica in cui si vede un gruppo di anarchici che scaricano i loro fucili sulla statua del Redentore, con ghigni soddisfatti ed orgogliosi di tale infamia.

In tempi molto più recenti, ritroviamo gli anarchici che intervengono ad ogni summit internazionale, e li vediamo scatenare la loro violenza su persone, forze dell’ordine, ed in pratica tutto ciò che incontrano, non sempre con chiarezza di intenti




Totila ti riconosci in questo?

-Nei suoi caratteri generali appare come l’esasperata conseguenza logica dell‘ Egualitarismo, tanto di origine sensista, quanto razionalistica o volontaristica.

-Per i teorici dell’anarchia la conseguenza filosofica della ”irrevocabilità assoluta”del diritto primordiale dell’uomo ad una sua libertà individuale senza limiti e senza leggi che non siano quelle date dall’individuo stesso, ed in politica il rifiuto di tutte le istituzioni che alienano all’uomo una parte di questa libertà, deriva dall’uguaglianza assoluta fra gli uomini.

-La dottrina anarchica è un “individualismo”assoluto

-L’unica religione per i teorici dell’anarchia è quella che ciascun individuo si può dare, creata interiormente.

-Dal suo pensiero è derivato l’Anarchismo Politico, propugnante l’assoluta uguaglianza fra gli uomini, l’abolizione di ogni proprietà ed autorità, meno la familiare, la spartizione dei prodotti secondo i bisogni dei singoli e le ore di lavoro compiute. Ciascuno governi se stesso.

-Durante la guerra civile spagnola le efferatezze compiute su suore, preti e cattolici sono inenarrabili. Hanno stuprato, violentato ed ucciso suore nei loro conventi ed incendiato chiese. Vi è una fotografia storica in cui si vede un gruppo di anarchici che scaricano i loro fucili sulla statua del Redentore, con ghigni soddisfatti ed orgogliosi di tale infamia.

Totila
08-07-02, 19:39
Originally posted by Der Wehrwolf


Totila ma quali simpatie etno??!?
Io un anarchico?!...No io sono contro ogni forma di anarchia, perchè la via anarchica è sterile e non porta a nulla. ( E la storia di coloro che hanno intrapreso questa chimera politica insegna) Certo noi vogliamo la disintegrazione del sistema ma da una prospettiva etnonazionalista e tradizionalista e non da una prospettiva anarchica o comunista, ossia antiidentitaria e antitradizionalista.

Ehm, Wehr...Intendevo dire che, dal momento che non ci riconosciamo in questo sistema, siamo "anarchici"...Nel senso etimologico del termine: cioè contro ogni tipo di potere vigente...;)

carbonass
08-07-02, 19:55
forse il problema come al solito
e' che non ci capiamo sul significato delle parole

..poi questa storia di Valpreda Frocio
era sposato e aveva un figlio
sara' stato anche frocio ma il suo dovere etnico
lo ha fatto..........:D