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Visualizza Versione Completa : C’è un altro Piemonte, è in tutta Europa



Der Wehrwolf
08-07-02, 18:11
A Torino arrivano in 500 da nove Paesi. Nel mondo 202 associazioni
per mantenere i legami con la propria terra

Convegno con gli emigrati nel continente. Cota: una festa dell’identità
di Elena Maccanti

Sono oltre cinquecento e arrivano da nove Paesi diversi: sono i piemontesi d'Europa e del resto d'Italia che ieri e oggi si sono dati appuntamento a Torino per il loro primo raduno, voluto fortemente dal Consiglio regionale e dalla giunta del Piemonte. Dopo la Santa Messa nel Duomo di Torino, celebrata ieri, oggi la manifestazione giungerà al suo culmine: l'appuntamento è alle 10 al Teatro Carignano di Torino, dove, tra l'altro, avverrà la cerimonia di consegna del premio "Piemontesi nel mondo 2001”, cento milioni di vecchie lire assegnati all'associazione di New York per finanziare un progetto di solidarietà verso connazionali dopo i fatti dell'11 settembre. Chiuderà la cerimonia un recital di poesie piemontesi a cura di Massimo Scaglione.
«Questa manifestazione - spiega con orgoglio il presidente del Consiglio regionale, Roberto Cota, che, insieme all'assessore regionale alle Politiche Sociali e all'Immigrazione Mariangela Cotto ha promosso l'iniziativa - è molto importante per l'affermazione dell'identità piemontese. Siamo convinti che iniziative come questa ed altre che la Regione ha organizzato ed organizzerà in futuro abbiano senso nonostante la creazione dell'Unione europea e l'eliminazione delle barriere doganali».
«I piemontesi che ieri ed oggi sono tornati a Torino - prosegue Cota - sono nostri figli, nostri concittadini, piemontesi a tutti i livelli. Questo raduno rappresenta una festa: una festa del Piemonte, dell'identità culturale, delle tante associazioni che operano in questo settore».
Davvero tante, se si pensa che le associazioni di piemontesi sono 18 nella sola Europa e 202 in tutto il mondo, dall'America Latina sino all'Australia, dove in ottobre si recherà una delegazione per avviare scambi commerciali. Secondo i dati forniti dall'Osservatorio regionale sull'emigrazione in occasione della prima conferenza dei Piemontesi nel Mondo, che si è svolta a Torino il 12 e il 13 novembre 1999, è l'Argentina a vantare il maggior numero di piemontesi residenti, in tutto 3 milioni. Seguono Brasile e Stati Uniti, con 700 mila piemontesi ciascuno. In Australia ci sono 300 mila corregionali residenti e 200 mila in Venezuela. Sono 150 mila i piemontesi che vivono in Cile e 100 mila quelli dell'Uruguay. Chiude l'elenco il Canada, con 30 mila presenze.
In Europa, il primato di presenze piemontesi, ben mezzo milione, va alla Francia del Sud; seguono, con 200 mila presenze, Spagna, Inghilterra e Germania. Per questo primo raduno è stata messa in atto una vera e propria ricerca: ottomila le lettere inviate ai piemontesi residenti all'estero titolari di pensione Inps regionale. Ma non basta: sono stati controllati tutti i registri degli italiani all'estero tenuti presso i 1.206 comuni del Piemonte, contattate tutte le parrocchie, verificati tutti gli elenchi già presenti presso gli uffici regionali.
«Le 500 adesioni raccolte - prosegue Cota - sono significative e testimoniano il legame forte che ancora lega i piemontesi emigrati con la terra di origine».
«Il nostro obiettivo - ha dichiarato l'assessore regionale alle Politiche sociali, Mariangela Cotto - è far sapere a tutti che c'è un altro Piemonte sparso in Europa. La nostra regione negli anni è stata un crocevia di emigrazione: i piemontesi che andavano all'estero, l'immigrazione dalle altre regioni italiane ed ora le grandi immigrazioni dagli altri Paesi. Sono tre tipologie di emigrazione da mettere a confronto, per aiutare i nostri giovani a riflettere ed i nostri anziani a ricordare e a far ricordare». E per mantenere vivo il contatto, Consiglio e giunta regionale hanno da tempo realizzato un sito Internet (www.piemontesinelmondo.it), luogo di dialogo per tutti i conterranei sparsi in ogni continente, con l'obiettivo di riavvicinare giovani e meno giovani alla loro regione di origine, fornendo informazioni aggiornate continuamente. «Questo sito - conclude Cota - ha lo scopo di mettere a disposizione immagini, testi e racconti, programmi di eventi per far conoscere il Piemonte, le sue bellezze e le opportunità che possono essere colte dalle comunità dei piemontesi all'estero. Il Piemonte, che è sinonimo di industria automobilistica e d'alta tecnologia, sta infatti investendo molto sulla cultura e sul turismo, valorizzando le proprie tradizioni secolari, i monumenti storici e gli ambienti naturali. Crediamo di aver colto un'esigenza vera realizzando un sito altamente interattivo e personalizzato, che consente ai piemontesi emigrati nelle varie parti del mondo di fare anche ricerche sulle loro origini e sulla storia delle loro famiglie».